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Document 52010AR0107

    Parere del Comitato delle regioni «Il governo locale e regionale in Georgia e lo sviluppo della cooperazione tra la Georgia e L'Unione europea»

    GU C 15 del 18.1.2011, p. 51–56 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    18.1.2011   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 15/51


    Parere del Comitato delle regioni «Il governo locale e regionale in Georgia e lo sviluppo della cooperazione tra la Georgia e L'Unione europea»

    2011/C 15/10

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    ritiene che la stabilità politica e lo sviluppo economico della Georgia e l'innalzamento del tenore di vita dei suoi abitanti rivestano un'enorme importanza per l'Unione europea, ma che il rafforzamento delle relazioni reciproche abbia assunto un'importanza ancora maggiore con l'adozione del programma della sinergia del Mar Nero,

    accoglie con favore la firma dell'accordo di facilitazione del rilascio dei visti con la Georgia, poiché si tratta di un messaggio di apertura inviato dall'UE ai cittadini georgiani,

    incoraggia il governo georgiano a modificare la legislazione nazionale per renderla conforme alla Carta europea dell'autonomia locale nonché a ristrutturare il sistema di governo regionale in modo da farne una base per lo sviluppo. In particolare sembrano indispensabili una definizione giuridica delle funzioni della regione in quanto ente territoriale e una fissazione delle competenze degli enti regionali,

    insiste affinché sia data la possibilità ai rappresentanti degli enti autonomi georgiani di partecipare quanto più precocemente possibile, accanto ai rappresentanti del governo centrale, alla formulazione di accordi, relazioni e piani d'azione elaborati nel quadro delle relazioni bilaterali UE-Georgia,

    propone di conferire al Partenariato orientale una dimensione veramente «territoriale» e, in tale contesto, esorta gli Stati membri dell'UE e i paesi partner, ivi compresa la Georgia, a sottoscrivere un accordo multilaterale che consenta il funzionamento del gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) nell'area del Partenariato orientale, compresa la Georgia. Il GECT può contribuire al rafforzamento della cooperazione e allo sviluppo delle relazioni transfrontaliere, allo scambio di esperienze e ai contatti interpersonali fra gli enti locali della Georgia e quelli degli Stati membri.

    Relatore

    :

    Jacek PROTAS(PL/PPE), presidente della regione Varmia-Masuria

    I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    Le sfide strategiche nelle relazioni UE-Georgia

    1.

    ribadisce che l'obiettivo principale dell'UE in Georgia è incoraggiare un governo pacifico, sicuro e stabile, in grado di contribuire alle relazioni di buon vicinato e alla stabilità nella regione nonché disposto a condividere i valori europei e a dar forma a una cooperazione istituzionale e giuridica nella regione del Caucaso meridionale e nelle relazioni con l'UE;

    2.

    ribadisce che la priorità nelle relazioni UE-Georgia è sostenere le riforme democratiche, lo Stato di diritto e una buona governance sia a livello nazionale che a livello locale;

    3.

    ritiene che la stabilità politica e lo sviluppo economico della Georgia e l'innalzamento del tenore di vita dei suoi abitanti rivestano un'enorme importanza per l'Unione europea, ma che il rafforzamento delle relazioni reciproche abbia assunto un'importanza ancora maggiore dopo l'ultimo allargamento dell'UE - con l'adesione di Romania e Bulgaria, che si affacciano sullo stesso mare che bagna la Georgia -, tanto più se si considera che, in seguito a tale allargamento, è stato lanciato il programma della sinergia del Mar Nero;

    4.

    accoglie con favore la firma dell'accordo di facilitazione del rilascio dei visti con la Georgia, poiché si tratta di un messaggio di apertura inviato dall'UE ai cittadini georgiani;

    5.

    accoglie con favore l'inserimento della Georgia nella politica europea di vicinato (PEV) e nello strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI), nonché la sua associazione al Partenariato orientale. Constata che tale iniziativa offre la possibilità di approfondire le relazioni dell'UE con la Georgia;

    6.

    sottolinea l'importanza dell'iniziativa Partenariato orientale nel quadro della PEV. Concorda sugli obiettivi di tale iniziativa, che sono la fedeltà ai principi dello Stato di diritto e della buona governance, il rispetto e la tutela delle minoranze e l'accettazione dei principi dell'economia di mercato e dello sviluppo sostenibile;

    7.

    apprezza l'invito rivoltogli dalla Commissione europea a partecipare al Partenariato orientale, e in particolare ai lavori delle piattaforme tematiche Democrazia, buona governance e stabilità e Contatti tra i popoli;

    8.

    sottolinea che la PEV è stata creata per superare le barriere che dividono l'Europa attraverso il progressivo allargamento dello spazio della democrazia, della prosperità e della sicurezza;

    9.

    invita l'UE e la Georgia a sfruttare, attraverso gemellaggi, distacchi e altri programmi di assistenza disponibili, le vaste conoscenze ed esperienze acquisite dai nuovi Stati membri dell'UE nel corso delle riforme sociali ed economiche;

    10.

    sottolinea la necessità di coordinare le diverse iniziative e programmi e di collegare fra loro i programmi e gli strumenti esistenti onde evitare di duplicare le forme di intervento dell'UE;

    11.

    alla luce delle elezioni amministrative del maggio 2010, accoglie con soddisfazione i progressi compiuti verso il pieno rispetto degli standard internazionali, pur osservando che restano ancora da colmare delle lacune; in particolare, se nel complesso le elezioni sono state organizzate in maniera trasparente, inclusiva e professionale, e vi sono stati significativi miglioramenti che dimostrano l'impegno effettivo delle autorità per colmare le lacune preesistenti, restano tuttavia alcune preoccupazioni concernenti la mobilitazione degli elettori, l'assenza di parità di condizioni per alcuni candidati e talora la mancanza di un confine chiaro tra l'attività di governo finanziata dallo Stato e l'attività politica dei partiti.

    Le priorità per lo sviluppo degli enti locali

    12.

    richiama l'attenzione sul ruolo estremamente importante svolto dalle autonomie locali nella realizzazione degli obiettivi della PEV in Georgia, e in primo luogo il loro contributo allo sviluppo locale, al miglioramento delle relazioni economiche locali, al rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e alla promozione della mobilità e il sostegno apportato alla creazione di contatti reciproci;

    13.

    raccomanda di concludere accordi, stabilire una cooperazione diretta, procedere allo scambio di esperienze e sviluppare la mobilità tra gli enti regionali e locali degli Stati membri e i loro omologhi georgiani, al fine di scambiare esperienze e assistenza in materia di sviluppo a livello regionale e locale;

    14.

    sottolinea che il rafforzamento delle autonomie locali della Georgia costituisce una priorità. Ritiene che si debbano stanziare maggiori risorse per il miglioramento delle capacità amministrative a livello locale. Nel quadro del Partenariato orientale, questo risultato potrebbe essere raggiunto grazie a programmi globali di potenziamento istituzionale comprendenti gemellaggi, consultazioni ad alto livello, formazioni e scambi di funzionari, tirocini e borse per la formazione professionale. Indispensabile, secondo il Comitato, è anche assistere la Georgia nel processo di costruzione di una base accademica nel campo degli studi sull'autonomia territoriale e lo sviluppo regionale;

    15.

    raccomanda che, con l'aiuto concreto dell'UE, la Georgia modernizzi gli standard amministrativi dei propri enti locali e ne rafforzi le capacità istituzionali. Tale risultato potrebbe essere raggiunto rafforzando e approfondendo il dialogo politico, i contatti interpersonali e gli strumenti di gemellaggio, nonché procedendo allo scambio delle migliori pratiche tra partner UE e georgiani impegnati nella realizzazione di riforme politiche e sociali;

    16.

    incoraggia il governo georgiano a modificare la legislazione nazionale per renderla conforme alla Carta europea dell'autonomia locale nonché a ristrutturare il sistema di governo regionale in modo da farne una base per lo sviluppo. In particolare sembrano indispensabili una definizione giuridica delle funzioni della regione in quanto ente territoriale e una fissazione delle competenze degli enti regionali;

    17.

    constata con soddisfazione che, con la nuova forma di autonomia locale in atto da 4 anni a questa parte, gli enti territoriali della Georgia hanno ottenuto grandi successi. Si è riusciti a elaborare un sistema di finanziamento degli enti autonomi più efficace e trasparente, a proseguire l'ampliamento delle infrastrutture locali e a promuovere una maggiore attività delle collettività locali. Tuttavia, malgrado questi successi, rimane ancora molto lavoro da compiere;

    18.

    esorta le autorità georgiane a riflettere, via via che l'autonomia locale si rafforza nel paese, sulla possibilità di instaurare un livello inferiore di autonomie territoriali o anche di aumentare il numero dei comuni esistenti. Secondo il Comitato, l'attività delle autonomie locali situate al livello più basso garantisce una soluzione più efficace e più rapida dei problemi locali, un maggiore impegno da parte dei cittadini e un maggior senso di responsabilità riguardo ai progetti comuni. Esorta inoltre a considerare l'idea di creare enti territoriali di livello regionale;

    19.

    accoglie con favore il fatto che le nuove misure legislative che entreranno in vigore dopo le elezioni locali del 2010 hanno accresciuto l'importanza dei consigli in quanto organi rappresentativi, eletti localmente, a spese del ruolo dei sindaci;

    20.

    esorta le autorità georgiane a migliorare il meccanismo di trasferimento delle risorse finanziarie alle autonomie locali, anche per far fronte alle esigenze dello sviluppo regionale del paese. Riguardo a tale meccanismo, raccomanda di accrescere il ruolo del ministero per lo Sviluppo regionale, ponendo fine all'esclusiva del ministero delle Finanze, il quale non è in grado di occuparsi dei bisogni delle regioni in maniera altrettanto efficace di un dicastero specifico per questa funzione;

    21.

    rileva la necessità di un decentramento finanziario in Georgia. La maggior parte delle autonomie locali dipende, per oltre il 90 % delle sue entrate, dalla dotazione di bilancio dello Stato;

    22.

    esorta le autorità georgiane a modificare la legge elettorale in modo da consentire la partecipazione di candidati indipendenti alle elezioni locali indette nel paese. Ciò consentirà di spoliticizzare i poteri locali georgiani e di farvi accedere dei leader locali;

    23.

    raccomanda alle autorità georgiane di elaborare meccanismi che consentano ai rappresentanti delle autonomie locali di partecipare maggiormente all'elaborazione e all'attuazione della strategia di sviluppo regionale e degli altri provvedimenti statali riguardanti lo sviluppo dei singoli comuni;

    24.

    insiste affinché sia data la possibilità ai rappresentanti degli enti autonomi georgiani di partecipare quanto più precocemente possibile, accanto ai rappresentanti del governo centrale, alla formulazione di accordi, relazioni e piani d'azione nel quadro delle relazioni bilaterali UE-Georgia, in particolare nel quadro della PEVe della preparazione e attuazione del Programma indicativo nazionale (PIN);

    25.

    invita il governo georgiano a elaborare meccanismi di dialogo e consultazione con gli enti locali, le parti sociali e la società civile, coinvolgendoli nei processi di cooperazione con l'UE;

    26.

    raccomanda di coinvolgere le autonomie locali nella realizzazione di progetti nei quattro ambiti fondamentali indicati nel documento di strategia 2007-2013 in materia di cooperazione transfrontaliera:

    lo sviluppo economico e sociale,

    la protezione dell'ambiente, la tutela della salute e la lotta alla criminalità organizzata,

    le questioni relative al traffico frontaliero,

    i contatti tra i popoli.

    Incoraggia ad intervenire nel quadro dei progetti di minori dimensioni, tra i quali saranno prioritari quelli finalizzati al miglioramento del tenore di vita della popolazione;

    27.

    sottolinea il ruolo delle ONG e dei media locali nel controllare e vigilare sul corretto funzionamento degli enti locali, sulla trasparenza delle loro attività e sui risultati concreti del loro operato. I media e le ONG svolgono inoltre un ruolo estremamente importante nell'analizzare i problemi specifici delle comunità e degli enti locali nonché nel discutere le possibili soluzioni e la loro applicazione;

    28.

    raccomanda alle istituzioni dell'UE di offrire un maggiore sostegno alle ONG locali e ai media locali della Georgia.

    Le priorità per lo sviluppo regionale

    29.

    constata con piacere come la Commissione europea abbia ravvisato nello sviluppo regionale e nel sostegno al settore agricolo un grande ambito di intervento per la continuazione o financo l'aumento del suo aiuto alla Georgia nel quadro del PIN per gli anni 2011-2013;

    30.

    ha accolto con favore la creazione, nel 2009, del ministero per lo Sviluppo regionale e le infrastrutture, che è diventato un partner essenziale per l'UE;

    31.

    si compiace che le autorità georgiane, nell'intento di rafforzare l'economia del paese, abbiano fatto dello sviluppo regionale una delle loro priorità politiche. Il Comitato apprezza gli sforzi compiuti e i buoni risultati ottenuti dalla Georgia in questo campo; nel contempo, però, richiama l'attenzione sul fatto che rimane ancora molto lavoro da fare, in particolare per quanto concerne lo sviluppo di un approccio «dal basso» (bottom up);

    32.

    esorta le autorità georgiane a proseguire l'attuazione del programma, lanciato ancor prima della guerra del 2008, intitolato Una Georgia senza povertà nonché a sviluppare un sistema di assicurazione sanitaria per i più poveri. In Georgia la povertà rimane un grave problema, che dovrebbe essere risolto con l'aiuto dell'UE;

    33.

    raccomanda alle autorità georgiane di avviare, con l'assistenza dell'UE, una lotta attiva e risoluta contro la disoccupazione, che rimane un problema molto grave, in particolare nelle zone rurali. Raccomanda inoltre di creare delle strutture con il compito di studiare e combattere la disoccupazione. Indispensabile, secondo il Comitato, è anche risolvere il problema del divario esistente tra le capacità e le qualifiche dei cittadini e le esigenze reali del mercato del lavoro;

    34.

    richiama l'attenzione sull'esigenza di proseguire la riforma e l'ulteriore sviluppo dell'agricoltura georgiana. Esorta le autorità georgiane a concordare e approvare una configurazione definitiva della strategia di sviluppo agricolo del paese, ma anche ad aumentare gli investimenti pubblici nonché a promuovere gli investimenti privati nel settore agricolo. Ciò appare indispensabile, in quanto la maggior parte della popolazione georgiana che vive sotto la soglia di povertà risiede nelle zone rurali;

    35.

    apprezza gli sforzi profusi dalla Georgia per migliorare la qualità dei suoi studi statistici, e segnatamente l'adozione di una nuova legge in materia, che prevede la creazione di un Istituto di statistica. Raccomanda alle istituzioni europee e agli Stati membri di concedere aiuti per l'attuazione di tale normativa;

    36.

    invita le istituzioni europee e gli Stati membri dell'UE a fornire un sostegno alla Georgia nella preparazione e realizzazione di studi statistici e nell'elaborazione dei relativi risultati. Senza dati precisi e pertinenti a livello delle singole regioni non è possibile realizzare una politica regionale efficace e uno sviluppo regionale;

    37.

    invoca il sostegno dell'UE all'elaborazione di un piano per l'assetto territoriale della Georgia;

    38.

    fa presente l'estrema gravità del problema della protezione dell'ambiente in Georgia. Le risorse naturali - acqua, foreste, litorali marittimi, montagne, aria, ecc. - hanno un'enorme importanza per l'economia del paese. Il Comitato raccomanda alla Georgia di proseguire i lavori per una strategia in materia di ambiente e una legge per la tutela ambientale. Incita a elaborare, con il concorso attivo dell'UE, una politica di tutela dell'ambiente e di sviluppo sostenibile;

    39.

    osserva che in Georgia è necessario sostenere l'innovazione nella scienza e nell'economia. Esorta le istituzioni europee a prestare attenzione a questo compito;

    40.

    incoraggia le autorità georgiane ad attuare una politica coerente di sviluppo economico locale e di sviluppo delle piccole e medie imprese a livello delle regioni. Un aiuto in tal senso può venire dagli investimenti nelle infrastrutture locali e dai finanziamenti a tasso agevolato.

    La cooperazione regionale

    41.

    osserva che la cooperazione regionale e transfrontaliera è un elemento imprescindibile per la soluzione dei problemi comuni, ad esempio nel campo della gestione idrica, della lotta alla criminalità organizzata, dei trasporti, degli investimenti esteri, dell'energia, della protezione dell'ambiente e dei cambiamenti climatici;

    42.

    esorta gli enti locali della Georgia ad adoperarsi per stimolare la cooperazione tra le regioni del paese e per incoraggiare la partecipazione di queste ultime alle reti internazionali di cooperazione. In relazione a ciò, raccomanda alle autorità statali di regolare le questioni inerenti alla suddivisione amministrativa del paese, alla definizione del concetto di regione e alla fissazione delle competenze di tale ente;

    43.

    accoglie con soddisfazione l'avvio operativo della gestione integrata delle frontiere del Caucaso meridionale, nonché la nuova gestione del Centro regionale per l'ambiente del Caucaso, e incita a proseguire il Programma di lotta contro gli stupefacenti nel Caucaso meridionale. Tutte queste iniziative costituiscono un insieme di strumenti molto importanti per la promozione della cooperazione regionale e della stabilità in questa regione del mondo;

    44.

    propone di conferire al Partenariato orientale una dimensione veramente «territoriale» e, in tale contesto, esorta gli Stati membri dell'UE e i paesi partner, ivi compresa la Georgia, a sottoscrivere un accordo multilaterale che consenta il funzionamento del gruppo europeo di cooperazione territoriale (GECT) nell'area del Partenariato orientale, compresa la Georgia. Il GECT può contribuire al rafforzamento della cooperazione e allo sviluppo delle relazioni transfrontaliere, allo scambio di esperienze e ai contatti interpersonali fra gli enti regionali e locali della Georgia e quelli degli Stati membri;

    45.

    conformemente alle raccomandazioni della Commissione europea, compirà uno sforzo coerente per elaborare una soluzione che consenta un dialogo regolare e una cooperazione più stretta tra gli enti regionali e locali degli Stati membri e quelli dei paesi del Partenariato orientale, soprattutto attraverso l'organizzazione di una conferenza annuale che li riunisca.

    46.

    sottoscrive l'invito della Commissione europea a intensificare la cooperazione multilaterale, a completamento della dimensione settentrionale e della sinergia del Mar Nero. Esorta al coordinamento delle iniziative multilaterali nel quadro della PEV, quali la sinergia del Mar Nero e il Partenariato orientale, ai fini dello sviluppo delle relazioni bilaterali UE-Georgia.

    La situazione specifica delle regioni abitate da minoranze etniche

    47.

    prende atto con soddisfazione dell'adozione, da parte delle autorità georgiane, di una strategia nazionale di integrazione, che avrà il compito, fra l'altro, di migliorare le infrastrutture nelle regioni abitate da minoranze nazionali. Constata che, malgrado questi sforzi, l'integrazione e i diritti delle minoranze nazionali in Georgia continuano ad essere oggetto di inquietudine;

    48.

    si rallegra degli sforzi finora profusi dalle autorità georgiane allo scopo di migliorare la conoscenza della lingua nazionale da parte dei membri delle minoranze nazionali nonché di tradurre i manuali scolastici utilizzati nei programmi di insegnamento ufficiali georgiani nelle lingue di tali minoranze. Si tratta di un passo importante verso l'uniformazione dell'insegnamento su tutto il territorio nazionale. Le azioni che vanno in questa direzione andrebbero proseguite e approfondite con decisione, in quanto l'insufficiente conoscenza della lingua georgiana da parte dei membri delle minoranze nazionali costituisce ancora un grave problema;

    49.

    raccomanda alle istituzioni dell'UE di prestare una particolare attenzione ai casi di discriminazione basata sull'appartenenza etnica o religiosa che si verificano in Georgia, e fornire ogni assistenza (anche tecnica, specialistica e finanziaria) per la ricerca di soluzioni giuridiche e istituzionali che favoriscano il rispetto dei diritti delle minoranze e una più profonda integrazione sociale e civile di queste ultime;

    50.

    raccomanda alle istituzioni dell'UE e alle altre istanze internazionali impegnate nelle questioni relative alla Georgia di promuovere un'informazione educativa e completa che innalzi il livello di consapevolezza giuridica, politica e civile tra i membri delle minoranze nazionali e religiose della Georgia;

    51.

    invita le autorità centrali della Georgia a elaborare meccanismi adatti per evitare che i membri delle minoranze siano esclusi dalla vita sociale, politica e civile del paese;

    52.

    esorta le autorità georgiane a elaborare una politica che consenta di individuare correttamente i problemi reali delle minoranze e di risolverli in maniera rapida ed efficace con il concorso attivo di tutti gli attori interessati - in primo luogo i rappresentanti del potere centrale, delle autonomie locali e delle minoranze, ma anche quelli delle organizzazioni della società civile, del settore privato, delle comunità locali e delle organizzazioni internazionali;

    53.

    sottolinea che, nelle azioni a favore delle minoranze nazionali e religiose della Georgia, la responsabilità comune e il coordinamento delle autorità centrali, delle autonomie locali e delle ONG rivestono un'importanza cruciale.

    La situazione specifica delle regioni colpite dal conflitto

    54.

    accoglie con favore l'impegno dell'UE a porre fine alla guerra russo-georgiana dell'agosto 2008 e ad affrontarne le conseguenze, nonché a nominare una missione di vigilanza dell'UE (EU Monitoring Mission - EUMM) in Georgia e a fornire alla Georgia degli aiuti postbellici;

    55.

    apprezza e sottolinea l'importanza della partecipazione attiva dell'UE, accanto all'ONU e all'OCSE,ai «colloqui di Ginevra», avviati nel 2008 per servire da forum di dialogo e piattaforma per il processo di composizione del conflitto;

    56.

    si compiace per il protrarsi della cooperazione tra la NATOe la Georgia in materia di riforme democratiche, istituzionali e della difesa, con l'obiettivo di preparare la Georgia a un eventuale ingresso nell'Alleanza atlantica e di garantire così una maggiore stabilità nella regione;

    57.

    sottolinea che l'UE continua a riconoscere l'integrità territoriale della Georgia e l'inviolabilità delle sue frontiere e sostiene con fermezza la risoluzione dei conflitti con mezzi pacifici;

    58.

    raccomanda che sia l'EUMMche il rappresentante speciale dell'UE nel Caucaso meridionale continuino a seguire attentamente l'evolversi della situazione nelle zone del conflitto;

    59.

    invita la Russia a rispettare le disposizioni degli accordi da essa sottoscritti per mettere fine al conflitto dell'agosto 2008, ritiri le sue forze militari riportandole alle posizioni occupate prima dell'inizio del conflitto e cessi di bloccare l'accesso dell'EUMMal territorio dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale;

    60.

    si compiace per l'adozione e l'attuazione, da parte delle autorità georgiane, di una strategia nazionale in materia di sfollati interni (internally displaced people - IDP) per gli anni 2009-2012, che riguarda tutte le persone rientranti in questa categoria;

    61.

    apprezza il passo avanti costituito dall'adozione da parte del governo georgiano, nel gennaio 2010, di una «strategia nazionale per i territori occupati: l'impegno attraverso la cooperazione», nonché l'intenzione dichiarata di apportare modifiche al documento intitolato Il diritto nei territori occupati, riguardo al quale il Consiglio d'Europa aveva espresso gravi riserve;

    62.

    si dichiara decisamente a favore del mantenimento degli aiuti alle regioni toccate dal recente conflitto. Ritiene che dovrebbero essere stanziate risorse aggiuntive, in particolare per fornire assistenza ai rifugiati e agli sfollati interni, per la ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture, per sostenere il dialogo nella società locale e per l'adozione di misure volte a instaurare un clima di fiducia.

    Osservazioni finali

    63.

    sottolinea che, dalla «rivoluzione delle rose», che per la Georgia ha segnato l'inizio di un'era di cambiamenti e di riforme, sono trascorsi appena sei anni, nel corso dei quali il paese è stato colpito dalla guerra e dagli effetti della crisi economica mondiale. Malgrado un lasso di tempo così limitato e le difficoltà incontrate, la Georgia è riuscita a compiere grandi progressi sulla strada della democrazia, dell'economia di mercato e dello sviluppo;

    64.

    richiama l'attenzione sull'enorme importanza del sostegno recato dall'UE alle autonomie locali e allo sviluppo regionale della Georgia, situata in una regione del mondo politicamente instabile, soggetta a frequenti cambi di regime e in cui, dallo scioglimento dell'Unione sovietica ad oggi, si sono già svolti una dozzina di conflitti armati o «congelati». La Georgia è situata in una regione che presenta una straordinaria diversità etnica, linguistica, religiosa e storica, senza però avere ancora una vera e propria tradizione democratica di tipo europeo. In Georgia, quindi, gli investimenti nello sviluppo e nel rafforzamento degli enti locali nonché nello sviluppo regionale rivestono un'importanza fondamentale, sia per il miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti che per la democratizzazione del paese. Essi contribuiscono inoltre alla promozione dei valori europei e a costruire la fiducia dei cittadini georgiani nei confronti dell'UE;

    65.

    rammenta che lo sviluppo politico ed economico della Georgia - situata nelle immediate vicinanze dell'UE, in una regione di importanza strategica per i percorsi di approvvigionamento dell'energia e per la sua prossimità ad aree di instabilità politica -, riveste una cruciale importanza per l'UE. Sostenere la Georgia nei suoi sforzi per avvicinarsi all'UE dovrebbe costituire una delle priorità di quest'ultima.

    Bruxelles, 6 ottobre 2010

    La presidente del Comitato delle regioni

    Mercedes BRESSO


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