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Document 52008DC0642

Comunicazione della Commissione - Le regioni ultraperiferiche: un’opportunità per l'Europa

/* COM/2008/0642 def. */

52008DC0642

Comunicazione della Commissione - Le regioni ultraperiferiche: un’opportunità per l'Europa /* COM/2008/0642 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 17.10.2008

COM(2008) 642 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

Le regioni ultraperiferiche: un’opportunità per l'Europa

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

Le regioni ultraperiferiche: un’opportunità per l'Europa

1. INTRODUZIONE

La mondializzazione, i cambiamenti climatici, l’andamento demografico e i flussi migratori nonché la gestione sostenibile delle risorse naturali, come le risorse marittime e i prodotti agricoli, sono alcune delle questioni che l'intera Europa deve affrontare.

Consapevole del fatto che le regioni ultraperiferiche (RUP) sono particolarmente vulnerabili ed esposte a tali sfide, e al fine di alimentare la riflessione avviata sull'evoluzione della strategia europea per queste regioni, la Commissione europea ha avviato nel settembre 2007 un vasto processo di consultazione[1] che ha coinvolto istituzioni europee, Stati membri, regioni ultraperiferiche, categorie socioprofessionali, centri di ricerca e università. Essa ha inoltre organizzato una conferenza interistituzionale e di partenariato tenuta a Bruxelles nei giorni 14 e 15 maggio 2008.

Dai numerosi contributi ricevuti risulta con chiarezza la volontà di vedere valorizzata e approfondita la dimensione ultraperiferica dell'Unione europea (UE) e di far emergere una strategia rinnovata che segnali un cambiamento di modello – le RUP come “regioni-opportunità” che recano potenzialità di sviluppo – tenendo conto nel contempo delle loro peculiarità.

Sulla base di queste riflessioni, la presente comunicazione è intesa a:

- rispondere alla richiesta fatta alla Commissione dai capi di Stato e di governo di presentare i risultati della consultazione pubblica nonché proposte in materia (conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2007, paragrafo 59);

- proporre un nuovo approccio per l'evoluzione della strategia, che apra la via a un nuovo modello e presenti raccomandazioni al fine di garantire una utilizzazione ottimale degli strumenti e delle possibilità esistenti nell’attuale contesto finanziario (2007-2013).

2. EVOLUZIONE DELLA STRATEGIA EUROPEA PER LE RUP

Fin dal 1999, l'UE ha riconosciuto l’esistenza nelle RUP di realtà geografiche ed economiche diverse da quelle delle altre regioni europee: lontananza, insularità, dimensioni ridotte, rilievi aspri e clima difficile, dipendenza economica da un numero limitato di prodotti (cfr. articolo 299, paragrafo 2 del trattato CE). Per lo sviluppo sostenibile e armonioso delle RUP, queste realtà costituiscono degli svantaggi a cui l'UE cerca di ovviare tramite vari programmi e azioni intesi a promuovere la convergenza socioeconomica di queste regioni[2].

Nel 2004, l'UE ha definito una strategia che prevede un approccio integrato basato su tre assi: l'accessibilità e la riduzione degli effetti degli altri vincoli, la competitività e l’integrazione regionale. A causa del carattere permanente degli svantaggi di cui soffrono le RUP, questa impostazione rimane valida ma richiede un approfondimento per poter rispondere alle nuove sfide.

Di conseguenza, nel settembre 2007[3] la Commissione ha riconosciuto la necessità “di produrre uno sforzo di adattamento delle politiche comunitarie e di sostegno tutte le volte che sarà necessario”. Dal 2007 si è continuato a tener conto delle peculiarità delle RUP, con l’adozione di nuovi programmi e misure che dovrebbero consentir loro di realizzare netti progressi nell’ambito dei tre assi previsti dalla strategia.

Riduzione del deficit di accessibilità

Nell’ambito dei programmi operativi del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) per il periodo 2007-2013, proseguono le iniziative intese a ridurre i problemi di accessibilità che prevedono investimenti nelle infrastrutture di trasporto e di telecomunicazione e sostengono i costi di gestione tramite la nuova indennità specifica per compensare i costi addizionali. In tutto, circa 1 710 milioni di EUR stanziati dal FESR (pari al 36% della dotazione FESR complessivamente assegnata alle RUP) saranno investiti per migliorare l'accessibilità di queste regioni.

Peraltro, la Commissione ha approvato un regime di sostegno del trasporto delle merci per i DOM[4], nonché altri aiuti a carattere sociale concernenti il trasporto aereo (Guiana[5] e Madera, come quelli concessi in passato per Guadalupa, Martinica e Riunione).

Incremento della competitività

In conformità degli orientamenti stabiliti in attuazione delle strategie di Lisbona e di Göteborg, le regioni ultraperiferiche hanno raccolto la sfida della competitività economica per il loro territorio, definendo per il periodo 2007-2013 una strategia di sviluppo che punta sulle rispettive potenzialità endogene. Nel quadro dei programmi operativi del FESR e del Fondo sociale europeo (FSE), ciò si è tradotto segnatamente in un’elevata concentrazione delle spese sulle tematiche di Lisbona e nella volontà di elaborare strategie regionali innovative o anche di migliorare lo sviluppo del potenziale umano nel settore della ricerca e dell'innovazione.

Anche i programmi di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 potenziano la competitività delle RUP, ponendo l'accento sul mantenimento della produttività nel settore agricolo, sul sostegno ai settori in corso di ristrutturazione, sulla formazione continua, sullo sviluppo di prodotti di qualità e sulla tutela dell'ambiente.

In materia di agricoltura, la proposta di regolamento relativo allo “stato di salute[6]” mantiene per le RUP le eccezioni connesse all'applicazione del disaccoppiamento e della modulazione per i pagamenti diretti. Esso prevede inoltre il trasferimento di un importo di 24,46 milioni di EUR in pagamenti diretti verso il regime Posei a decorrere dall'esercizio finanziario 2010.

Inoltre, nel quadro della riforma dell'OCM vitivinicola, la Commissione ha tenuto conto delle richieste presentate dalle RUP per quanto riguarda il mantenimento dell’attuale regime di ristrutturazione dei vigneti nonché l'esclusione dal regime di estirpazione. Per quanto riguarda la distillazione e l'utilizzazione di mosti d'uva concentrati, sarà mantenuto lo statu quo prevedendo una modifica al regolamento (CE) n. 247/2006.

Nel settore della pesca, il Fondo europeo per la pesca (FEP) aiuta le comunità di pescatori a diversificare la loro economia, a restare competitive sul mercato dei prodotti freschi, sviluppando prodotti ad elevato valore aggiunto, e ad aumentare la percentuale di approvvigionamento dei mercati locali tramite l'acquacoltura.

Nell'ottobre 2007, la Commissione ha illustrato la sua visione in merito a una nuova politica marittima integrata per l'Unione europea[7] intesa, oltre che a rafforzare le sinergie e la coerenza tra le politiche settoriali, a rispondere in maggior misura alle necessità specifiche delle RUP.

Infine, in materia di aiuti di Stato alcune disposizioni sono intese segnatamente a favorire gli investimenti produttivi, la creazione di posti di lavoro o la formazione professionale, tenendo conto degli svantaggi specifici delle RUP[8]. I diversi regimi fiscali e doganali speciali[9], approvati a favore delle RUP, permetteranno di continuare ad apportare il necessario sostegno alla competitività delle economie di queste regioni, in particolare per alcuni settori o tipi di prodotti.

Rafforzamento dell'inserimento regionale

I programmi di cooperazione territoriale 2007-2013 cofinanziati dal FESR offrono l’opportunità di sviluppare il piano d'azione per il grande vicinato. Ad esempio, il programma "Macaronesia"[10] (MAC) consacra circa un terzo del suo bilancio FESR alla cooperazione con i paesi terzi. Parallelamente, nel quadro dei programmi indicativi nazionali del 10° FES, Mauritania, Senegal e Capo Verde hanno assegnato risorse finanziarie – o potranno farlo – alla cooperazione con le RUP. Inoltre, le Isole Canarie sviluppano attualmente un programma di cooperazione transfrontaliera con il Marocco, cofinanziato dallo strumento per il Grande Vicinato (SGV) e dal FESR.

Infine, le RUP della Macaronesia svolgono un ruolo essenziale nell'attuazione del partenariato speciale tra l'UE e il Capo Verde[11].

Le disposizioni specifiche a favore delle RUP previste dagli accordi di partenariato economico (APE) – facilitazione della cooperazione con i paesi ACP, clausola di salvaguardia e di esclusione dei mercati locali dello zucchero e della banana – offrono a queste regioni l'opportunità di aumentare il loro grado di integrazione regionale, pur tenendo presente la vulnerabilità dei loro mercati.

3. IL DIBATTITO PUBBLICO

Il dibattito pubblico sul futuro della strategia europea per le regioni ultraperiferiche, condotto tra il settembre 2007 e il maggio 2008, segna una tappa importante nell'approfondimento del dialogo e del partenariato tra l'Unione europea, gli Stati membri e le regioni ultraperiferiche.

I numerosi contributi ricevuti e i sistemi di partecipazione organizzati a livello regionale e locale dimostrano l'elevato livello di impegno e di interesse di tutte le parti interessate.

Inoltre alla conferenza interistituzionale e partenariale organizzata a Bruxelles nei giorni 14 e 15 maggio 2008 sono intervenuti circa trecento partecipanti, che hanno potuto esprimere e scambiare le rispettive opinioni sulle sfide e sulle realtà delle regioni ultraperiferiche europee.

Oltre all’analisi dettagliata dei risultati di questa consultazione[12], questo esercizio ha fatto emergere numerose informazioni di fondamentale importanza.

Bilancio globalmente soddisfacente dell'attuazione della strategia del 2004

- Unanime riconoscimento dell'interesse di una strategia europea integrata e conferma dei tre assi prioritari definiti nel 2004: accessibilità, competitività e integrazione regionale. Necessità di proseguire le azioni condotte, in particolare al fine di ridurre il deficit di accessibilità delle RUP e rafforzare la loro integrazione regionale.

- Riconoscimento dei significativi progressi registrati negli ultimi anni grazie all’attuazione di misure specifiche, segnatamente nel quadro delle politiche in materia di coesione, agricoltura, ricerca e concorrenza.

Accettazione dei temi proposti dalla comunicazione del 2007

- Conferma della pertinenza delle quattro tematiche proposte dalla comunicazione del settembre 2007[13], al fine di completare i tre assi della strategia. Queste tematiche rappresentano le principali sfide che le RUP devono affrontare a livello tanto di difficoltà da superare (elevato costo dell'adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici, impatto dell'esplosione demografica o dell'invecchiamento della popolazione, conseguenze dell'aumento dell'immigrazione illegale) quanto di occasioni di sviluppo da cogliere (tema della diversificazione agricola, valorizzazione del potenziale marittimo).

Riaffermazione dei vincoli e valorizzazione delle opportunità delle regioni ultraperiferiche

- Conferma del carattere permanente degli svantaggi di cui soffrono le RUP e richiesta di un consolidamento degli strumenti esistenti al fine di compensare questi svantaggi.

- Volontà di valorizzare pienamente le opportunità e i vantaggi relativi di cui beneficiano queste regioni rispetto all'Unione europea e ai paesi terzi limitrofi (situazione geostrategica unica, potenzialità specifiche in materia di energie rinnovabili, di osservazione e verifica degli effetti prodotti dai cambiamenti climatici, di biodiversità). Queste caratteristiche rendono tali regioni dei laboratori ideali per l’attuazione di progetti pilota a forte valore aggiunto per l'Unione europea.

Sistematizzazione degli studi di impatto e ricerca di maggiore sinergia e coerenza delle politiche comunitarie per le regioni ultraperiferiche

- Necessità di rendere sistematico l'uso di studi d'impatto in occasione dell'attuazione di nuove normative comunitarie, segnatamente in materia di ambiente, agricoltura e pesca, o anche in occasione dei negoziati relativi ad accordi commerciali internazionali che hanno un impatto diretto sull’economia delle RUP.

- Esigenza di rafforzare la coerenza tra le diverse politiche comunitarie e di garantire maggior riconoscimento e considerazione delle realtà locali.

Miglioramento delle conoscenze e dei dati statistici relativi ad alcuni fenomeni

- Necessità di disporre di dati affidabili, completi e adeguati al contesto specifico delle RUP al fine di elaborare, attuare e valutare efficacemente l'impatto delle politiche pubbliche. Sono pertanto proposti numerosi studi concernenti: gli spostamenti di popolazione e le tendenze demografiche, l'impatto dell'emigrazione sulla coesione socioeconomica delle regioni ultraperiferiche, le conseguenze dei cambiamenti climatici sull'economia di queste regioni, l’impatto della liberalizzazione degli scambi sull'agricoltura.

I contributi apportati hanno alimentato la riflessione della Commissione nel quadro della presente comunicazione e continueranno ad arricchire l'elaborazione e l'attuazione delle politiche comunitarie che hanno un impatto sulle RUP.

4. VERSO UN NUOVO MODELLO: VALORIZZARE LE PECULIARITÀ DELLE RUP

Nell’era della mondializzazione e della ricerca di una maggiore competitività dell’UE, è necessario sostenere lo sviluppo di settori promettenti nei quali le RUP mostrano potenzialità per forme di specializzazione e notevoli vantaggi relativi. Questi costituiscono anche un terreno fertile per lo sviluppo di iniziative all'avanguardia e di progetti pilota che presentano un forte interesse per l'Europa. Tale nuovo modello, imperniato sulla valorizzazione delle opportunità delle RUP in quanto leve dello sviluppo economico, deve portare a un rinnovamento della strategia basato in particolare su settori a elevato valore aggiunto come l'agroalimentare, la biodiversità, le energie rinnovabili, l'astrofisica, il settore aerospaziale, l'oceanografia, la vulcanologia o la sismologia, ma anche sul ruolo importante che le RUP svolgono in quanto avamposti dell'Unione europea nel mondo.

4.1. Avamposti dell'Unione europea nel mondo

Inserite in realtà geopolitiche e geografiche diverse da quelle esistenti nelle regioni continentali dell'Unione europea, le RUP costituiscono le postazioni avanzate dell'UE a contatto con altri grandi blocchi economici. Esse conferiscono pertanto una dimensione particolare alle iniziative dell'Unione in politica estera e contribuiscono a sviluppare una autentica politica di grande vicinato, grazie ai legami geografici, culturali e storici che intrattengono con altri paesi e altri popoli, soprattutto in Africa e sul continente americano.

Grazie alle RUP, l'Unione europea acquisisce un’importante dimensione marittima internazionale e di conseguenza una maggiore legittimità nella conduzione di una politica di collaborazione per lo sviluppo sostenibile degli oceani in tre bacini specifici: la Macaronesia, i Caraibi e l'Oceano Indiano sudoccidentale.

A causa della loro ubicazione su rotte marittime o stretti, le RUP occupano una posizione importante per gli scambi commerciali. Esse svolgono inoltre un ruolo rilevante nella governance marittima, per la sorveglianza delle acque costiere (ad esempio nella lotta contro la pesca illegale, gli atti di pirateria o il traffico di stupefacenti) o nel rendere sicuri i trasporti (come nella gestione dei trasporti di prodotti petroliferi nei Caraibi).

Peraltro, le RUP sono vicine a regioni che devono affrontare le sfide dello sviluppo e con le quali l'UE attua una cooperazione in materia di lotta contro la povertà, sviluppo sostenibile, gestione dei flussi migratori e sicurezza regionale. Le RUP possono pertanto costituire partner privilegiati dei paesi terzi limitrofi, soprattutto per progetti concernenti il rafforzamento delle capacità amministrative, la formazione, l’istruzione e la sanità, la creazione di PMI, l’agricoltura, la pesca e la prevenzione dei rischi naturali.

Le RUP dell’Atlantico sono chiamate a svolgere un ruolo strategico nel partenariato speciale che l’UE ha da poco stabilito con il Capo Verde[14]. Saranno sviluppate forme di collaborazione soprattutto per quanto riguarda i temi identificati come prioritari nel piano d'azione di tale partenariato, quali la lotta contro i traffici illegali (droga, immigrazione clandestina) e la cooperazione di polizia.

4.2. Laboratori privilegiati per la lotta contro gli effetti dei cambiamenti climatici

Le caratteristiche geomorfologiche e la posizione geografica delle RUP costituiscono opportunità di grande importanza per la ricerca scientifica, in particolare per lo studio e la sorveglianza dei fenomeni connessi agli effetti dei cambiamenti climatici.

La prevenzione dei rischi naturali, a cui le RUP sono notevolmente esposte, costituisce un asse di ricerca ad elevato valore aggiunto. Le RUP possono inoltre svolgere il ruolo di piattaforme per la cooperazione tecnologica e scientifica tramite il controllo e l'osservazione dei rischi naturali nelle rispettive zone.

In materia di energia, le RUP devono affrontare una duplice sfida: migliorare la loro autonomia rispetto ai combustibili fossili e cogliere le opportunità offerte dal loro ambiente naturale per sviluppare pratiche e competenze esportabili e replicabili. Sono attualmente in corso o in preparazione progetti pilota che presentano soluzioni nuove ed originali puntando sulle energie rinnovabili. Oltre a offrire vantaggi sul piano ambientale ed economico, tali progetti costituiscono un’autentica vetrina delle conoscenze europee.

Il progetto NRJRUP è inteso a favorire gli scambi di buone pratiche e il trasferimento di conoscenze tra le RUP nonché a definire una politica in materia di sviluppo delle energie rinnovabili ottenute dallo sfruttamento delle risorse marine.

Con il progetto GERRI , attuato sull’isola della Riunione, si intende conseguire l’autonomia energetica dell’isola entro il 2030.

La centrale elettrica a molteplici finalità ("Aproveitamento de fins múltiplos dos Socorridos") dell’isola di Madera contribuisce in larga misura alla produzione dell’energia elettrica per l’isola, riducendo la dipendenza del sistema idroelettrico dalle condizioni stagionali.

Nel settore sanitario, attualmente i cambiamenti climatici aumentano l’esposizione e la vulnerabilità alle malattie tropicali. La comparsa di nuove malattie richiede la creazione di centri avanzati di ricerca e di controllo microbiologico nelle regioni in cui tali malattie sono endemiche, per diagnosticare in modo rapido e affidabile gli agenti patogeni e valutare i rischi connessi alle loro insorgenza e diffusione. Le RUP possiedono e possono ulteriormente sviluppare le infrastrutture di ricerca necessarie per aumentare la sicurezza sanitaria nell’intera regione e nell'Europa continentale.

Creato in seguito all'epidemia di “chikungunya” del 2007, il Centre de Recherche et de Veille sur les Maladies Emergentes dans l'Océan Indien (CRVOI) è inteso a sviluppare una ricerca pluridisciplinare nel settore delle nuove malattie contagiose, in particolare quelle potenzialmente epidemiche, al servizio delle priorità sanitarie della regione dell’Oceano Indiano.

4.3. Importanza della biodiversità e ricchezza degli ecosistemi marini

In materia di biodiversità, le varietà presenti nelle RUP sono importanti e assai più numerose di quelle di tutta l'Europa continentale. Questa ricchezza costituisce la base di attività economiche, come la pesca e il turismo, e il supporto di numerosi servizi ecologici, come la depurazione delle acque, il rinnovo delle risorse alieutiche, la tutela del suolo contro l'erosione o la protezione delle coste dalle catastrofi naturali e dai cambiamenti climatici. Tale patrimonio presenta notevoli potenzialità per scoperte e innovazioni nell’ambito della ricerca farmaceutica o agronomica.

Le RUP possiedono peraltro risorse alieutiche ricche e relativamente tutelate: i fondali marini sono autentici laboratori viventi di biodiversità e consentono di attuare una politica di sviluppo sostenibile della pesca.

Le RUP costituiscono inoltre un terreno di ricerca privilegiato per lo sviluppo delle biotecnologie, in particolare a partire dallo sfruttamento di risorse marine specifiche come le fonti idrotermali di profondità o gli ecosistemi tropicali.

Il dipartimento di oceanografia e della pesca dell'università delle Azzorre ha creato un polo di eccellenza per studiare e analizzare le risorse degli oceani. Uno dei progetti condotti è inteso a migliorare la conoscenza degli abissi oceanici e a sviluppare tecnologie che facilitano l'accesso alle acque profonde.

4.4. Portali scientifici nella rispettiva zona geografica

Con lo sviluppo sul loro territorio di tecnologie dell'informazione e di comunicazione all’avanguardia, le RUP acquisiscono la possibilità di diventare piattaforme per la divulgazione tecnologica e autentici portali scientifici nel rispettivo ambiente.

Scopo del progetto SEAS [15] della Guiana è disporre di dati satellitari ottenuti dall'osservazione dell'ambiente amazzonico e caraibico. Questa piattaforma tecnologica, unica in Europa e in Sudamerica, consente di ottenere i dati necessari per la verifica delle risorse e la gestione del bacino amazzonico (7 milioni di km²), oltre a contribuire all'iniziativa Global Monitoring Environment and Security.

Dal 2005, la Guadalupa ha predisposto una rete di cavi digitali subacquei ad alta velocità (“Global Cable Network”) che parte da Portorico e serve 14 isole dei Caraïbi orientali fino a Trinidad e Tobago. Grazie a questa importante infrastruttura, che si estende su 2 100 km, gli operatori del settore delle telecomunicazioni hanno potuto aumentare in misura notevole la loro capacità e offrire agli utenti tariffe assai competitive.

Il Centro di astrofisica delle Canarie , che permette agli astronomi di beneficiare di un’eccellente visibilità dei corpi celesti, è un'infrastruttura di ricerca conosciuta a livello mondiale in cui si trovano i telescopi e gli impianti astrofisici più avanzati dell'Unione europea. La prossima inaugurazione del grande telescopio delle Canarie (GTC), unico al mondo, permetterà alla ricerca astrofisica europea di accedere a nuovi progetti a elevato contenuto tecnologico.

4.5. Prodotti agricoli di prima qualità

L'originalità e la qualità dei prodotti agricoli delle RUP meritano di essere maggiormente conosciute. Infatti, lo sviluppo economico delle RUP passa anche attraverso l'esportazione di prodotti interessanti per qualità e tipicità, come ad esempio il rum DOC della Martinica, l'ananas Victoria della Riunione o anche il melone delle Antille, il vino di Madera, i formaggi e il tè delle Azzorre, i vini e i formaggi DOC delle Isole Canarie oppure i fiori e le piante decorative originari di tutte le RUP.

Il Pôle de Recherche Agro-environnementale de la Martinique (PRAM) (Polo di ricerca agroambientale della Martinica) opera per lo sviluppo di un'agricoltura differenziata e sostenibile e per la ricerca di nuove opportunità di commercializzazione, segnatamente tramite la valorizzazione delle varietà di frutta locali insufficientemente sfruttate, il miglioramento genetico delle varietà e la costituzione di sistemi di produzione sostenibili.

Come dimostrano i precedenti esempi, le RUP hanno già messo in atto soluzioni innovative e originali grazie alle quali riescono valorizzare le loro opportunità. Questo "know-how" deve essere rafforzato, affinché tali regioni possano rendere più dinamica la loro economia e svolgere un nuovo ruolo nel contesto dell’Unione europea.

5. PROPOSTE PER IL FUTURO

Senza voler anticipare l'evoluzione del quadro politico generale dell'Unione, in particolare la riflessione sulle prospettive finanziarie successive al 2013, e al fine di costituire il nuovo modello, la Commissione propone di assicurare una migliore utilizzazione degli strumenti comunitari esistenti e l’attuazione di una gamma di azioni nell'ambito dell'attuale quadro di bilancio.

5.1. Utilizzazione degli strumenti comunitari esistenti

In termini di bilancio, le RUP beneficeranno di investimenti comunitari per un importo di 7,8 miliardi di EUR nel periodo 2007-2013 (FESR, FSE, FEASR, FEP, POSEI). Occorre pertanto sfruttare tutti questi strumenti e la flessibilità prevista dai regolamenti per inserire nuove priorità, ad esempio in occasione della riflessione strategica di metà percorso sulle relazioni nazionali del 2009 e sulla relazione della Commissione nel 2010.

I servizi della Commissione continueranno a collaborare con la BEI e il FEI per favorire l'attuazione in queste regioni delle iniziative JEREMIE e JESSICA.

Le RUP potranno inoltre partecipare all'iniziativa “Regioni per il cambiamento economico” nonché alla sua componente “fast-track” attuata tramite il capitolo interregionale dell'obiettivo di cooperazione territoriale e il programma di sviluppo urbano sostenibile (Urbact II). Questa iniziativa, che favorisce l'emergere di reti di operatori regionali e di progetti pilota suscettibili in futuro di essere integrati nei programmi di convergenza e di competitività, include temi prioritari di particolare interesse per le RUP, come “valorizzazione delle zone costiere” e “sfruttamento dei mari e degli oceani”.

In materia di istruzione e di formazione, la Commissione incoraggia lo sviluppo di nuove competenze e conoscenze che risulteranno cruciali per consentire ai cittadini di affrontare le sfide del XXI secolo. Questo adeguamento del capitale umano dovrà essere basato segnatamente su una maggiore partecipazione ai programmi di scambi universitari, sull’acquisizione di competenze chiave tramite la formazione permanente[16] ed il rafforzamento della cooperazione tra i sistemi di formazione e d'istruzione europei.

Infine le RUP devono poter cogliere le occasioni offerte nell'ambito dei programmi comunitari in vigore nei settori della ricerca, dei trasporti, dell'energia, dell'innovazione, delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, dell'istruzione o della cultura, partecipando attivamente ai corrispondenti inviti a presentare proposte.

5.2. Risposta alle nuove sfide, approfondimento delle conoscenze, rafforzamento del partenariato

Con riguardo segnatamente alle tematiche analizzate in occasione del dibattito pubblico, la Commissione propone di attuare le azioni di seguito elencate.

1. Cambiamenti climatici

2. Avviare uno studio sull'impatto economico dell'adattamento ai cambiamenti climatici nelle zone costiere, che riguarderà l’intera Unione europea ma comporterà un'analisi specifica per le RUP. Lo studio è inteso ad incoraggiare lo scambio sistematico di buone pratiche con riguardo al costo e alla pianificazione dell'adattamento nelle regioni costiere.

3. Incoraggiare l’attuazione di una politica di gestione integrata dei rischi costieri (inondazioni, erosione della costa, riduzione dei rischi per le popolazioni e i beni vulnerabili) e di un dispositivo di sorveglianza e di allarme nell’ambito della sicurezza e della protezione civile.

4. Elaborare un piano facoltativo di tutela della natura, sulla base dell'esperienza di Natura 2000.

5. Sviluppare e attuare misure intese a lottare contro le specie invasive.

6. Riconoscere la vulnerabilità delle regioni ultraperiferiche nel contesto del Libro bianco sull'adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici.

7. Andamento demografico e flussi migratori

8. Avviare una valutazione d'impatto per giungere ad una migliore comprensione delle conseguenze – positive o meno – dell'emigrazione e dei cambiamenti demografici a livello di territorio, mercato del lavoro, servizi pubblici, istruzione e sanità nelle RUP. Ciò consentirebbe l’elaborazione di un "saldo migratorio" per ciascuna regione. In occasione della valutazione intermedia del recente programma generale “Solidarietà e gestione dei flussi migratori 2007-2013”, la Commissione valuterà se occorra prevedere nuovi sviluppi e anche se vi sia la necessità e la possibilità di istituire un “Fondo europeo di adattamento alle migrazioni”.

9. In materia di demografia, la Commissione invita gli Stati membri e le autorità regionali delle RUP a proseguire e, se necessario, potenziare l’attività di analisi al fine di integrare il fattore relativo all'andamento demografico nella definizione delle sue politiche, soprattutto quelle concernenti l'istruzione, la formazione e l’occupazione, e nel processo di programmazione dei Fondi strutturali. Essa invita inoltre gli Istituti nazionali di statistica a proseguire la loro collaborazione con EUROSTAT.

10. Agricoltura

11. Continuare a incoraggiare l'utilizzazione di tutte le possibilità offerte dal regime POSEI per quanto riguarda la definizione e la ripartizione della dotazione di bilancio assegnata a ciascuna RUP, il numero di produzioni da sostenere nonché la sorveglianza di problemi ambientali collegati a inquinamenti specifici.

12. Incoraggiare l'uso dei vari aiuti per l’insediamento e gli investimenti dei giovani agricoltori, che possono essere modulati nell’ambito del rispettivo programma di sviluppo rurale in funzione delle specifiche esigenze regionali.

13. Cogliere tutte le occasioni offerte dai programmi comunitari per la promozione dei prodotti[17] e includervi altri prodotti contribuisce certamente ad aumentare gli sbocchi commerciali e a stabilire filiere agricole e agroalimentari efficienti.

14. Politica marittima

15. Adeguare alle peculiarità delle RUP la politica marittima europea integrata e le diverse azioni settoriali previste nel relativo piano di azione.

16. Approfondire le conoscenze in materia di affari marittimi e di ambiente marino nonché del ruolo degli ecosistemi marini nelle RUP, tramite un'analisi specifica condotta nell’ambito del progetto sui dati socioeconomici marittimi condotto da EUROSTAT nonché dalla rete europea di osservazione e di dati dell'ambiente marino (EMODNET). Le informazioni raccolte permetteranno di procedere a un'analisi esauriente delle RUP nell'Atlante del mare che la Commissione pubblicherà nel 2009.

17. Creare reti specifiche per la ricerca e valorizzare il ruolo svolto dalle RUP come osservatori privilegiati dell'ambiente marino per l’Europa nel quadro della nuova strategia in materia di ricerca marina e marittima[18]. Contribuire, nel quadro del 7° PQRST, alla ricerca su conoscenza, tutela e gestione degli ecosistemi marini.

18. Incoraggiare le RUP a svolgere un ruolo strategico in materia di gestione e sorveglianza marittima nelle rispettive regioni, in particolare tramite una loro propria politica marittima regionale integrata, piani per lo spazio marittimo e azioni di collaborazione con i paesi terzi condotte nell’ambito dei programmi comunitari di cooperazione territoriale o del piano regionale di sorveglianza della pesca nell'Oceano Indiano sudoccidentale.

19. Incoraggiare i collegamenti marittimi tra le RUP e i paesi terzi limitrofi allo scopo di aumentare gli scambi economici e culturali, prevedendo modifiche che consentano di autorizzare aiuti a favore dell'avviamento di tali collegamenti al più tardi in occasione della prossima revisione degli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato ai trasporti marittimi. In alternativa, le RUP possono far ricorso per tali collegamenti a contratti di servizio pubblico, verificando i criteri stabiliti nella sentenza “Altmark”[19].

20. Rafforzare il partenariato

21. In occasione dell’adozione di nuove normative comunitarie, effettuare un’analisi più approfondita del loro impatto sulle RUP allo scopo di garantirne la coerenza. In questo contesto, il Gruppo interservizi RUP della Commissione potrebbe eventualmente giovarsi per i suoi lavori di task force ad hoc per problematiche specifiche.

22. Avviare uno studio socioeconomico sui fattori di crescita nelle RUP che metta in evidenza settori promettenti, come quelli individuati nella presente comunicazione, ravvisando inoltre i principali ostacoli verso il loro sviluppo e le modalità per sormontarli.

23. Inserire la riflessione sull'evoluzione della strategia concernente tali regioni, assicurando un sostanziale contributo delle RUP stesse, nei processi e nelle iniziative in corso, come ad esempio: il Libro verde sulla coesione territoriale; il futuro della politica di coesione a partire dal 2013; la riforma del bilancio dell'UE; l'integrazione regionale per lo sviluppo dei paesi ACP; il Libro verde sul futuro delle relazioni tra l'UE e i PTOM; l'evoluzione della politica marittima dell'UE.

24. Nel quadro degli APE, le RUP possono svolgere un ruolo costruttivo nel processo relativo alla conclusione e all’attuazione di questi accordi. Esse devono soprattutto cogliere le opportunità offerte dalla maggiore cooperazione regionale a livello di scambi di beni e servizi, ma anche in altri settori come i servizi, la proprietà intellettuale e gli appalti pubblici. È infatti soprattutto in questi settori, in cui le RUP godono di vantaggi comparativi, che sarà possibile sviluppare un’autentica complementarità tra le economie di queste regioni e quelle dei paesi ACP. In tale contesto è importante sostenere le iniziative intese a potenziare le capacità delle RUP di seguire tanto i flussi commerciali che le interessano quanto la politica commerciale dell'UE.

25. Organizzare con le RUP sessioni di informazione per dare maggiori spiegazioni su strumenti e politiche comunitari (7° PQRST, informazioni sulle possibilità di cooperazione sviluppate dal FES e dal FESR, ecc.).

26. Organizzare, insieme agli Stati membri e alle RUP, un Forum sulle problematiche delle regioni ultraperiferiche da tenere ogni due anni (inserimento in rete delle migliori prassi, ricompense per le iniziative che hanno permesso di sviluppare settori promettenti, campagne specifiche di sensibilizzazione sulle sfide delle RUP, ecc.).

6. CONCLUSIONE

Con la presente comunicazione, la Commissione da seguito alla richiesta formulata dal Consiglio europeo del dicembre 2007, tenendo conto dei pareri espressi dalle parti interessate nel corso della consultazione pubblica.

Di fronte alle sfide mondiali – crisi energetica, crisi alimentare, cambiamenti climatici, pressione demografica e dei flussi migratori, urgenza di assicurare una migliore gestione degli oceani – occorre valorizzare il contributo dato dalle RUP. Queste regioni costituiscono autentici laboratori di idee, in cui tali sfide e fenomeni possono essere individuati, analizzati e possono dar luogo all’elaborazione di modelli. Le esperienze da esse effettuate rivestono una notevole importanza per il rispettivo settore geografico e per gli altri territori dell'Unione.

In futuro occorrerà sfruttare queste potenzialità, foriere di un nuovo modello. Ciò non significa tuttavia che si debba cessare di seguire con attenzione l'evoluzione delle politiche settoriali europee, nel cui ambito dovranno essere utilizzate tutte le possibilità esistenti.

Il nuovo approccio deve suscitare progetti inediti che apportino valore aggiunto e sviluppo sostenibile e conducano, a più lungo termine, a una strategia europea rinnovata per le RUP.

[1] Consultazione avviata con la comunicazione della Commissione "Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive" COM (2007) 507 definitivo.

[2] In seguito agli ultimi allargamenti dell'UE, le RUP nel loro complesso non fanno più parte del gruppo delle regioni più povere. Tuttavia, rispetto alla media comunitaria del 2005 (EU-27=100), la Guiana (PIL pro capite 50,5), l'isola della Riunione (PIL pro capite 61,6) ma anche le Azzorre (PIL pro capite 66,7) e in misura inferiore la Guadalupa (PIL pro capite 70,6) e la Martinica (PIL pro capite 75,6) figurano ancora fra le regioni meno prospere dell'UE-27. Le Isole Canarie (PIL pro capite 93,7), e Madera (PIL pro capite 94,9) si avvicinano alla media comunitaria.

[3] Comunicazione della Commissione "Strategia per le regioni ultraperiferiche: realizzazioni e prospettive" COM (2007) 507 definitivo, del 12 settembre 2007.

[4] Aiuto di Stato N 199/2007 concernente il noleggio nei DOM.

[5] Aiuto di Stato N 912/2006 che prevede aiuti individuali di carattere sociale relativi al servizio aereo interno della Guiana e ai trasporti aerei della regione autonoma di Madera.

[6] COM(2008) 306 definitivo, del 20.5.2008.

[7] Comunicazione della Commissione "Una politica marittima integrata per l'Unione europea" COM (2007) 575 definitivo, Libro blu, SEC (2007) 12/78/2 piano d'azione.

[8] Per esempio, aiuto di Stato NN 22/2008 concernente misure di aiuto nel quadro dell’AIEM per le Isole Canarie. Decisione 2008/417/CE del 3.6.2008, relativa ad un’aliquota di accisa ridotta per la birra prodotta a Madera. Aiuto di Stato N 421/2006, autorizzazione di un regime di aiuti di Stato che prevede aliquote ridotte di imposta per le imprese registrate nella zona franca di Madera.

[9] Per esempio, decisione del Consiglio 2008/439/CE del 9.6.2008, che modifica la decisione 2004/162/CE relativa al regime dei dazi di mare per quanto riguarda nuovi prodotti della Guiana. Regolamento (CE) n. 645/2008 del Consiglio, dell’8.7.2008, recante apertura e modalità di gestione di contingenti tariffari comunitari autonomi sulle importazioni di alcuni prodotti della pesca nelle Isole Canarie.

[10] Il programma Macaronesia è il nome dello spazio di cooperazione territoriale transnazionale che riunisce le Isole Canarie, Madera e le Azzorre.

[11] Comunicazione della Commissione del 24.10.2007 sul futuro delle relazioni fra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde - COM (2007) 641 definitivo.

[12] Tutti i contributi come pure la sintesi delle conclusioni del processo di consultazione pubblica possono essere consultati sul sito: http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/rup/contri_fr.htm.

[13] I cambiamenti climatici, lo sviluppo demografico e la gestione dei flussi migratori, l'agricoltura e la politica marittima.

[14] Comunicazione della Commissione del 24.10.2007 sul futuro delle relazioni fra l'Unione europea e la Repubblica del Capo Verde - COM (2007) 641 definitivo.

[15] Polo SEAS Guiana: Sorveglianza dell'ambiente amazzonico tramite satellite.

[16] Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente GU L 394 del 30.12.2006.

[17] Programma di promozione del simbolo grafico delle RUP (regolamento 247/2006 del Consiglio) e allegato I del regolamento 501/2008 della Commissione - Bilancio annuo indicativo: 1 milione di EUR, oltre a misure per la promozione dei prodotti previste nei dispositivi POSEI.

[18] COM(2008)534 - Una strategia europea per la ricerca marina e marittima: uno Spazio europeo della ricerca coerente per promuovere l'uso sostenibile degli oceani e dei mari

[19] Sentenza della Corte di giustizia - GU C 226/1 del 20/9/2003.

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