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Document 52006DC0642

Relazione della Commissione al Consiglio sul seguito dato alle decisioni di discarico 2004 (sintesi) - Raccomandazioni del Consiglio {SEC(2006) 1377}

/* COM/2006/0642 def. */

52006DC0642

Relazione della Commissione al Consiglio sul seguito dato alle decisioni di discarico 2004 (sintesi) - Raccomandazioni del Consiglio {SEC(2006) 1377} /* COM/2006/0642 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 26.10.2006

COM(2006) 642 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO

sul seguito dato a lle decisioni di discarico 2004 (sintesi) - Raccomandazioni del Consiglio {SEC(2006) 1377}

INDICE

PREAMBOLO 3

I. Raccomandazione del Consiglio sul bilancio generale 4

a) Introduzione (documento di lavoro della Commissione, punti 1-5) 4

b) Dichiarazione di affidabilità (DAS) e informazioni a sostegno

(documento di lavoro della Commissione, punti 6-12) 4

c) Gestione di bilancio (documento di lavoro della Commissione, punti 13-16) 5

d) Entrate (documento di lavoro della Commissione, punti 17-20) 5

e) Politica agricola comune (documento di lavoro della Commissione, punti 21-28) 6

f) Misure strutturali (documento di lavoro della Commissione, punti 29-37) 7

g) Politiche interne, compresa la ricerca (documento di lavoro

della Commissione, punti 38-42) 7

h) Azioni esterne (documento di lavoro della Commissione, punti 43-45) 8

i) Aiuto di preadesione (documento di lavoro della Commissione, punti 46-48) 8

j) Spese amministrative (documento di lavoro della Commissione, punti 49-52) 8

k) Strumenti finanziari e attività bancarie (documento di lavoro

della Commissione, punti 53-54) 9

II. Raccomandazioni sulle singole agenzie(documento di lavoro della Commissione, punti 55-57) 9

III. Conclusioni sul seguito dato al discarico 2003(documento di lavoro della Commissione, punti 58-63) 9

IV. Relazioni speciali della Corte dei conti(documento di lavoro della Commissione, punti 64-79) 9

PREAMBOLO

Ai sensi dell'articolo 276 del trattato CE e dell'articolo 180b del trattato Euratom, “la Commissione compie tutti i passi necessari per dar seguito alle osservazioni che accompagnano le decisioni di scarico ed alle altre osservazioni del Parlamento europeo concernenti l'esecuzione delle spese, nonché alle osservazioni annesse alle raccomandazioni di scarico adottate dal Consiglio. La Commissione, su richiesta del Parlamento europeo o del Consiglio, sottopone relazioni in merito alle misure adottate sulla scorta di tali osservazioni e in particolare alle istruzioni impartite ai servizi incaricati dell'esecuzione del bilancio. Dette relazioni sono trasmesse altresì alla Corte dei conti”[1].

La Commissione ha di conseguenza redatto delle relazioni di seguito, che si riferiscono alla raccomandazione del Consiglio del 14 marzo 2006 e alle risoluzioni votate dal Parlamento europeo il 27 aprile 2006. La presente relazione riguarda le raccomandazioni formulate dal Consiglio per quanto riguarda i discarichi 2004. Una relazione separata si riferisce alle raccomandazioni formulate dal Parlamento per quanto riguarda i discarichi concessi per l’esercizio 2004[2].

Le relazioni di sintesi, pubblicate in tutte le lingue ufficiali dell’UE, sono completate da documenti di lavoro della Commissione in cui vengono riportate in dettaglio le risposte a ciascuna raccomandazione specifica sia del Consiglio che del Parlamento. Nelle risposte si indicano le azioni che la Commissione intende intraprendere o ha già intrapreso, nonché le raccomandazioni a cui la Commissione non vuole o non può dare seguito. A causa dei vincoli in materia di traduzione, i documenti di lavoro dettagliati sono pubblicati soltanto in inglese, francese e tedesco. Ogni capitolo della presente relazione contiene i riferimenti ai numeri di raccomandazione pertinenti riportati nei documenti di lavoro.

Nell’ambito del discarico del 2004, la Commissione ha identificato in tutto 79 raccomandazioni indirizzatele dal Consiglio. Essa ritiene che per 38 raccomandazioni l’azione necessaria sia già stata adottata. Per altre 39 raccomandazioni accetta di adottare l’azione raccomandata dal Consiglio. Infine, la Commissione non può accettare 2 raccomandazioni e non adotterà quindi l’azione richiesta[3].

I. RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO SUL BILANCIO GENERALE

A) Introduzione (documento di lavoro della Commissione, punti 1-5)

La Commissione condivide la delusione del Consiglio per il fatto che nel 2004, ancora una volta, la Corte dei conti non è stata in grado di fornire una dichiarazione di affidabilità (DAS) in relazione alla maggior parte delle spese. Per tale motivo la Commissione ha avviato il suo “Piano d’azione verso un quadro di controllo interno integrato” [COM(2006) 9], il cui scopo è garantire che vengano applicati sistemi di sorveglianza e controllo che mantengano entro limiti ragionevoli il rischio di illegalità o irregolarità nelle operazioni sottostanti, nonché di fornire alla Corte dei conti una ragionevole garanzia a tale proposito.

Il Piano d’azione prevede 16 azioni divise in quattro temi, finalizzate a semplificare e armonizzare le pratiche di controllo mediante la condivisione delle informazioni e il ricorso a un approccio dell’‘audit unico’, in modo da impiegare meglio le limitate risorse disponibili per il controllo. Attualmente sono già state avviate azioni prioritarie, mentre altre, che dipendono dai risultati delle azioni prioritarie, saranno sviluppate nel corso del 2007. Entro l’inizio del 2009 dovrebbero essere conseguiti progressi sufficienti. La prima relazione semestrale al Parlamento e al Consiglio è stata pubblicata il 19 luglio 2006 (SEC(2006) 1001).

b) Dichiarazione di affidabilità (DAS) e informazioni a sostegno (documento di lavoro della Commissione, punti 6-12)

IL “PIANO D’AZIONE DELLA COMMISSIONE VERSO UN QUADRO DI CONTROLLO INTERNO INTEGRATO” STABILISCE LA SEMPLIFICAZIONE COME OBIETTIVO PER IL PROSSIMO PERIODO DI PROGRAMMAZIONE. LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE SULLE regole per la partecipazione al settimo programma quadro prevede un maggior ricorso ad aliquote uniche (comprese tabelle di costi unitari) ed a pagamenti forfettari nei termini stabiliti dal regolamento finanziario. Per i contratti e le sovvenzioni di valore modesto, la Commissione propone che sia l’ordinatore a decidere se i criteri di esclusione vadano o meno verificati, in base alla sua valutazione dei rischi. L’autorità legislativa dovrebbe prestare l’attenzione necessaria alla fattibilità dei controlli previsti e alla loro convenienza in termini di rapporto costi/benefici, in modo da facilitare al massimo l’applicazione corretta dei controlli.

Nella sintesi delle relazioni annuali di attività (RAA) del 2005 la Commissione ha espresso soddisfazione per il miglioramento generale delle RAA, che sono state in genere più mirate ed esplicite. Tale progresso è dovuto a un migliore orientamento volto ad aumentare la responsabilizzazione, mediante dichiarazioni esplicite e una valutazione della natura e delle caratteristiche proprie dell'ambiente di gestione, rischio e controllo nel quale operano le direzioni generali; sono stati inoltre valutati gli elementi e i risultati del sistema di gestione e controllo su cui si basano le garanzie richieste nella dichiarazione.

I risultati dell’azione 3a del Piano d'azione (definizione degli elementi della strategia di controllo) saranno presi in considerazione nella circolare sulle RAA, allo scopo di migliorare le informazioni sugli elementi basilari dei controlli interni e sulla gestione dei rischi nelle RAA del 2006. Anche il lavoro che si sta svolgendo sui criteri di rilevanza contribuirà a rendere più efficaci le relazioni. È inoltre in corso l’azione, prevista nella Sintesi 2004, relativa agli obiettivi e agli indicatori sulla legittimità e regolarità delle operazioni.

Per quanto riguarda il nuovo sistema di contabilità della Commissione, divenuto operativo nel gennaio 2005, la Commissione ha stabilito il suo conto patrimoniale di apertura, che è stato inserito nei conti provvisori annuali del 2005. Tali conti sono stati puntualmente presentati alla Corte dei conti il 31 marzo 2006, come previsto dal regolamento finanziario.

c) Gestione di bilancio (documento di lavoro della Commissione, punti 13-16)

LA COMMISSIONE PRENDE NOTA DELLA SODDISFAZIONE DEL CONSIGLIO PER IL PROGRESSO GENERALE NELLA GESTIONE DI BILANCIO DELLA COMMISSIONE. ESSA INTENDE SEMPRE FORNIRE STIME DI BILANCIO ACCURATE E REALISTICHE, SULLA BASE DELLE MIGLIORI INFORMAZIONI DISPONIBILI. NEL 2005, LE STIME DI BILANCIO PIÙ ACCURATE HANNO COMPORTATO UN MIGLIORAMENTO SIGNIFICATIVO NEL TASSO DI ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO, CHE È SALITO AL 98% (AL 100% PER LE OPERAZIONI STRUTTURALI).

La Commissione aggiorna regolarmente, e continuerà ad aggiornare, la sua analisi degli impegni di bilancio in sospeso per i Fondi strutturali. Le analisi tengono conto dei più recenti dati disponibili sull’esecuzione e degli sviluppi previsti. Nella sua ultima valutazione, la Commissione ha tenuto nella dovuta considerazione il passaggio a un nuovo periodo di programmazione. Un’ampia analisi degli impegni di bilancio in sospeso per i Fondi strutturali è pubblicata ogni anno in un documento di lavoro dei servizi della Commissione (DG Bilancio) dal titolo “Analisi dell’esecuzione di bilancio dei Fondi strutturali”. L’analisi relativa al 2005 è stata pubblicata nel maggio 2006 e comprende anche un’analisi del funzionamento della regola n+2. Nell’attuale periodo di programmazione la regola n+2 costituisce un incentivo considerevole affinché gli Stati membri garantiscano che l’esecuzione proceda ad un ritmo sufficientemente elevato, in quanto i fondi non utilizzati in tempo utile sono disimpegnati. Gli Stati membri e la Commissione sono consapevoli della necessità di restare vigilanti per assicurare che il passaggio da un ciclo di programmazione all’altro avvenga senza traumi sia nel garantire l’esecuzione dei programmi, sia nel far fronte al carico di lavoro aggiuntivo dovuto alla definizione di nuovi programmi.

d) Entrate (documento di lavoro della Commissione, punti 17-20)

Come il Consiglio, la Commissione si compiace che anche nel 2004 la Corte abbia considerato i risultati complessivi soddisfacenti in termini di affidabilità dei conti e legalità e regolarità delle operazioni sottostanti per quanto riguarda le entrate.

La Commissione ha inoltre adottato o sta adottando le azioni raccomandate dal Consiglio relativamente alle risorse proprie. Ha invitato gli Stati membri a migliorare i loro meccanismi di riserva per i sistemi automatizzati di sdoganamento. In futuro sarà inoltre avviata un’azione nell’ambito del progetto di introdurre un codice doganale ammodernato entro il 2009. Il nuovo codice conterrà disposizioni più chiare per la definizione di regole sui meccanismi di riserva nei procedimenti di esecuzione.

Per quanto riguarda i meccanismi di controllo per i contributi “zucchero”, a partire dal 2004 sono stati effettuati audit in dodici Stati membri. Non sono stati riscontrati gravi problemi, tranne che in uno Stato membro. Il nuovo regime per lo zucchero, operativo dal 1° luglio 2006, ha eliminato i contributi alla produzione che i fabbricanti dovevano pagare per i quantitativi prodotti in regime di quote. Nei nuovi regolamenti di esecuzione, la Commissione ha potenziato le disposizioni in materia di controlli e le sanzioni in caso di violazioni.

La Commissione è in contatto permanente con gli Stati membri al fine di togliere al più presto possibile le riserve sugli estratti IVA degli Stati membri stessi. La rapidità di questo processo dipende comunque dalla capacità da parte delle amministrazioni nazionali di trovare e utilizzare dati migliori, in certi casi qualsiasi dato, oppure una metodologia appropriata o più appropriata. Su tali questioni la Commissione fornisce regolarmente consulenze agli Stati membri.

Per quanto riguarda le risorse RNL, la Commissione discuterà con gli Stati membri la questione dei sistemi di supervisione e controllo relativi ai conti nazionali nell’ambito del comitato RNL del 2006. Formulerà poi suggerimenti per promuovere le migliori pratiche nel 2007.

e) Politica agricola comune (documento di lavoro della Commissione, punti 21-28)

La Commissione è decisa ad affrontare le carenze nel sistema di controllo che ancora esistono nelle varie zone della PAC non controllate tramite il SIGC. Le riforme della PAC del 2003 e, per i prodotti mediterranei, del 2004 riducono il rischio complessivo, prevedendo un aumento delle spese coperte dal SIGC all’89% entro il 2013.

Per quanto riguarda la relazione annuale di attività del Direttore generale, la Commissione non intende indicare separatamente, nella dichiarazione del Direttore generale, le spese verificate e quelle soggette a ulteriori controlli. Vista la natura pluriennale del processo di verifica della conformità, una distinzione di questo genere sarebbe alquanto arbitraria e pregiudicherebbe il diritto di difesa degli Stati membri nell’ambito della procedura di liquidazione dei conti. Nelle loro RAA del 2004 e del 2005, le DG hanno chiaramente illustrato la base della dichiarazione di affidabilità annuale del Direttore generale. L’intera catena dei controlli e, nella RAA della DG AGRI, le procedure di liquidazione dei conti sono state presentate dettagliatamente, mostrando come tali elementi contribuiscano alla garanzia generale, che si basa su tutte le fonti di informazione a disposizione del Direttore generale. Inoltre, nella RAA del 2005 la DG AGRI dà un’indicazione del livello di correzioni finanziarie che saranno probabilmente imposte agli Stati membri per il periodo 1999-2005. Lo stesso avviene nei conti annuali, nei quali la Commissione formula la necessaria dichiarazione degli importi ancora da recuperare tramite il processo di liquidazione dei conti.

Le carenze individuate dalla Corte dei conti nel settore della spesa per i premi per animali non pregiudicano di per sé l’efficacia del sistema di controllo SIGC. Infatti le verifiche dirette eseguite dalla Corte non hanno rivelato errori significativi. Il problema identificato consiste soprattutto nelle alte percentuali di errore rilevate a livello degli agricoltori dalle ispezioni del SIGC, in particolare in alcuni Stati membri. La Commissione cercherà di individuare più precisamente i motivi per cui le statistiche del SIGC mostrano alte percentuali di dichiarazioni erronee o eccessive di animali per alcuni Stati membri e raccomanderà azioni appropriate.

Anche se l’uso del sistema di prefinanziamento è diventato economicamente insignificante (tranne che nel settore delle carni bovine, soprattutto per la sua funzione di controllo), la Commissione sta prendendo le iniziative necessarie per abolire il sistema di prefinanziamento delle restituzioni all’esportazione, mentre per il settore delle carni bovine sarà introdotta una produzione alternativa e un sistema di controllo del magazzinaggio. Tali misure dovrebbero diventare operative entro la fine del 2006.

f) Misure strutturali (documento di lavoro della Commissione, punti 29-37)

Nel 2005 è stata compiuta una revisione dei sistemi di controllo relativi ai Fondi strutturali, in preparazione del Piano d'azione. Varie azioni previste dal Piano mirano a migliorare l'efficacia, la resa economica e l’efficienza dei sistemi. Di particolare rilievo per i sistemi dei Fondi strutturali sono l’analisi della qualità dei controlli e delle dichiarazioni esistenti (azione 13), da concludere entro la fine del 2006, e l’indagine sui costi di controllo (azione 10), da concludere entro il settembre 2007. All’inizio del 2006 la Commissione ha pubblicato note sulle buone pratiche per quanto riguarda le verifiche giornaliere da parte dei responsabili della gestione e il pagamento del lavoro delle autorità prima della certificazione delle domande di pagamento; tali note, stabilendo dei parametri di riferimento, dovrebbero aiutare gli Stati membri a rendere i controlli più efficaci e ad evitare sovrapposizioni. L'attività svolta per coordinare le norme relative all’audit (azione 16) e intensificare la condivisione dei risultati degli audit (azione 9) dovrebbe incrementare l’efficacia economica e l’efficienza, contribuendo inoltre a un migliore funzionamento del sistema di controllo.

Inoltre sia il lavoro di audit della Commissione, che controlla i risultati degli audit compiuti dalle istituzioni nazionali di controllo, sia la divulgazione delle buone pratiche sono finalizzati ad introdurre nei sistemi i miglioramenti necessari per conseguire l’obiettivo del controllo finanziario, ossia che le spese rimborsate siano prive di errori e di irregolarità entro i limiti del possibile.

La Commissione e gli Stati membri hanno preparato la chiusura dei programmi del 2000-2006 e la Commissione ha pubblicato orientamenti dettagliati in materia.

g) Politiche interne, compresa la ricerca (documento di lavoro della Commissione, punti 38-42)

La Commissione sta continuando ad impegnarsi per sviluppare e adeguare il suo sistema di controllo interno al fine di gestire i rischi legati alla sua attività. Nel 2005 sono stati compiuti progressi fondamentali nell’introduzione di un metodo sistematico per l’analisi, la valutazione e la gestione dei rischi.

Nel 2005 è stato elaborato un quadro in materia di rischi. È stata effettuata un’analisi completa dei rischi strategici, che sta trovando attuazione nel piano di gestione annuale del 2006.

Sono state altresì semplificate le procedure, con un crescente ricorso agli strumenti informatici.

I servizi interessati hanno utilizzato i risultati dell’audit anche per valutare il sistema di controllo nel quale sono gestiti i programmi. A tale proposito, la frequenza degli errori nelle dichiarazioni di costi è stata presa in considerazione per migliorare i controlli nel 6° PQ (ad esempio, l’introduzione di certificati di audit e sanzioni contribuisce a ridurre il numero di errori nelle dichiarazioni di costi presentate dai beneficiari) e per semplificare il futuro 7° PQ (ad esempio con un maggior ricorso a pagamenti forfettari e ad aliquote uniche).

Dopo l’esercizio di valutazione delle lacune del 2005, i servizi stanno contribuendo al Piano d’azione della Commissione con un insieme di misure specifiche. I principali settori di attività saranno la strategia di controllo ex-post, l’uso dei risultati degli audit per sviluppare sistemi di gestione e controllo, i circuiti finanziari, il sistema complessivo di sorveglianza applicato nell’ambito finanziario e i sistemi di monitoraggio e di notifica.

h) Azioni esterne (documento di lavoro della Commissione, punti 43-45)

La Commissione ha continuato ad impegnarsi per migliorare i suoi sistemi di sorveglianza e controllo nel settore delle azioni esterne e, in particolare, ha ulteriormente potenziato gli audit esterni, seguendo le raccomandazioni del Consiglio. I disciplinari comprendono chiare istruzioni per i revisori esterni e i risultati della revisione contabile sono controllati e seguiti.

EuropeAid ha introdotto misure volte a migliorare il seguito dato agli audit e quest’anno ha effettuato un’analisi delle relazioni di audit ultimate nel 2005. Inoltre, per quanto riguarda CRIS-Audit, un modulo specifico del “Common Relex Information System” (CRIS) di EuropeAid destinato a fornire una base dati contenente informazioni relative all’audit, la Commissione intende migliorarne il funzionamento, in modo da consentire un uso migliore del sistema sia nelle sedi centrali, sia nelle delegazioni.

i) Aiuto di preadesione (documento di lavoro della Commissione, punti 46-48)

Il Consiglio ha espresso soddisfazione per la dichiarazione della Corte dei conti, secondo la quale i sistemi di sorveglianza e controllo a livello dei servizi centrali della Commissione, delle delegazioni e delle autorità di certificazione erano fondamentalmente sani e si applicavano nella pratica a tutti gli strumenti di preadesione (Phare, Turchia, ISPA e Sapard), e non erano stati individuati errori materiali nelle operazioni sottostanti.

La Corte ha invitato la Commissione a continuare ad impegnarsi per garantire una sana gestione finanziaria degli strumenti di preadesione. La Commissione ha già assunto iniziative per seguire tali raccomandazioni, ad esempio richiamando l’attenzione delle autorità nazionali sull’urgenza di applicare misure correttive all’attuale sistema di attuazione decentrato, con controlli ex-ante sulle decisioni di appalto e di sovvenzione.

j) Spese amministrative (documento di lavoro della Commissione, punti 49-52)

La Commissione ha preso debitamente nota delle raccomandazioni del Consiglio in merito alle spese amministrative. Per quanto riguarda, in particolare, l’esecuzione delle norme di controllo interno adottate nel 2000, la Commissione verifica ogni anno l’applicazione dei relativi requisiti minimi. Secondo le autovalutazioni dei servizi della Commissione, nel 2005 è stato soddisfatto il 95% dei requisiti minimi (contro il 93% del 2004): in pratica il rispetto di tali requisiti è stato totale, in un ambiente in continuo cambiamento.

In questo settore il Consiglio ha formulato anche due raccomandazioni sulle agenzie di regolazione. Le agenzie sono istituzioni indipendenti: spetta a loro rispettare le norme e le procedure applicabili all’assunzione di personale, agli appalti pubblici e alla contabilità. Tuttavia, la Commissione offre loro orientamenti e sostegno, ad esempio in materia di contabilità, di appalti, di politica del personale e di audit, e quando un’agenzia lo richiede la Commissione fornisce assistenza specifica, ad esempio per aiutarla a comprendere e interpretare le regole[4]. Le agenzie dovrebbero inoltre essere incoraggiate a collaborare maggiormente tra loro, in tutti i casi appropriati, per condividere costi e conoscenze.

k) Strumenti finanziari e attività bancarie (documento di lavoro della Commissione, punti 53-54)

Per quanto riguarda il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), la partecipazione al consiglio di amministrazione di alti funzionari provenienti dai tre servizi maggiormente interessati alle attività del FEI costituisce la migliore garanzia della protezione degli interessi comunitari. A metà del 2005 è stata introdotta nel FEI la funzione di conformità (“compliance function”), con il mandato specifico di assicurare che siano previsti meccanismi atti a permettere l'attuazione delle politiche e della legislazione dell’Unione, funzione che rafforza ulteriormente tale garanzia. La Commissione sta lavorando in stretta cooperazione con il FEI per assisterlo nel fare in modo che questa nuova funzione sia efficace.

II. RACCOMANDAZIONI SULLE SINGOLE AGENZIE ( documento di lavoro della Commissione, punti 55-57)

La Commissione sta svolgendo le azioni raccomandate dal Consiglio. Per quanto riguarda, in particolare, il Centro di traduzione degli organi dell’Unione europea e il pagamento dei contributi a carico del datore di lavoro per i diritti alla pensione dei dipendenti, la Commissione ha ripetutamente tentato di arrivare a una soluzione, presentando proposte al consiglio di amministrazione del Centro, con offerte di negoziato su alcuni periodi in esame. Nessuno di questi tentativi ha avuto successo e la Commissione ha ora deciso di presentare un reclamo alla Corte di giustizia.

III. CONCLUSIONI SUL SEGUITO DATO AL DISCARICO 2003 ( documento di lavoro della Commissione, punti 58-63)

La Commissione sta prendendo i provvedimenti raccomandati per seguire le conclusioni del discarico 2003, ad esempio per quanto riguarda il sistema di gestione del rischio, la creazione di indicatori adeguati per la gestione basata sulle attività e l’applicazione del nuovo sistema di contabilità.

Conformemente all’articolo 131 del regolamento finanziario, la Commissione fornisce già, tre volte all’anno, una relazione sull’esecuzione del bilancio all’autorità di bilancio, ma tale relazione non comprende un’analisi specifica del livello globale di attuazione dei principali programmi comunitari, come richiesto dal Consiglio. Tale analisi è fornita annualmente dalla Commissione nella sua relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio.

IV. RELAZIONI SPECIALI DELLA CORTE DEI CONTI ( documento di lavoro della Commissione, punti 64-79)

La Commissione prenderà le misure raccomandate dal Consiglio per quanto riguarda le relazioni speciali della Corte dei conti sulla deconcentrazione, a favore delle delegazioni della Commissione, della gestione degli aiuti esterni comunitari (RS 10/2004), sulla gestione dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) (RS 1/2005), sulla verifica della spesa agroambientale per lo sviluppo rurale (RS 3/2005) e sulle spese per l’interpretazione sostenute dal Parlamento, dalla Commissione e dal Consiglio (RS 5/2005).

* * *

[1] Si veda anche l'articolo 147 del regolamento finanziario.

[2] Discarico del bilancio generale 2004, Discarico FES 2004, Discarico Agenzie 2004.

[3] Raccomandazioni 24 e 61.

[4] Si vedano anche gli esempi citati ai punti 49 e 50 del documento di lavoro allegato.

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