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Document 52005DC0573

    Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento Europeo - L’impatto dell’adesione di Bulgaria e Romania sulle risorse umane della Commissione

    /* COM/2005/0573 def. */

    52005DC0573




    [pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

    Bruxelles, 15.11.2005

    COM(2005) 573 definitivo

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

    L’IMPATTO DELL’ADESIONE DI BULGARIA E ROMANIA SULLE RISORSE UMANE DELLA COMMISSIONE

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO E AL PARLAMENTO EUROPEO

    L’IMPATTO DELL’ADESIONE DI BULGARIA E ROMANIA SULLE RISORSE UMANE DELLA COMMISSIONE

    INTRODUZIONE

    Il Parlamento europeo si è espresso a favore dell’adesione della Bulgaria e della Romania il 13 aprile 2005, dopodiché il trattato di adesione è stato firmato dagli Stati membri dell’Unione e dai due paesi, a Lussemburgo, il 25 aprile 2005. Dopo aver ratificato i trattati di adesione e a condizione che siano puntualmente rispettati i requisiti necessari ad attuare integralmente l’ acquis comunitario dal primo giorno dell’adesione, la Bulgaria e la Romania dovrebbero diventare nuovi Stati membri dell’UE nel gennaio 2007.

    Di fatto, il 25 ottobre 2005 la Commissione ha adottato una comunicazione (relazione globale di verifica del grado di preparazione della Bulgaria e della Romania in vista dell’adesione all’UE), nella quale si fa riferimento ad una relazione di verifica che la Commissione intende presentare al Consiglio e al Parlamento in aprile/maggio 2006. Vi è inoltre precisato che a tale momento la Commissione potrà raccomandare al Consiglio di posticipare l’adesione della Bulgaria o della Romania al 1º gennaio 2008, qualora si riscontri il forte rischio che uno di questi due Stati sia palesemente impreparato a soddisfare i requisiti di adesione in una serie di ambiti importanti entro il 1º gennaio 2007. La Commissione auspica che la Bulgaria e la Romania adottino le opportune misure correttive entro questa data, affinché non si renda necessario formulare tale raccomandazione.

    La presente comunicazione mira a comprovare la richiesta della Commissione di risorse umane supplementari mediante una valutazione del fabbisogno dei servizi in base all’impatto dell’adesione di questi due nuovi Stati membri sulle attività della Commissione. Essa illustra brevemente gli orientamenti generali e l’impatto dell’allargamento sulle risorse umane in base al raggruppamento per settori di politiche e per profili di carriera. La comunicazione costituirà un elemento fondamentale nelle future proposte di bilancio e nell’elaborazione di una strategia per le assunzioni. Essa non si occupa invece degli obiettivi di assunzione dei cittadini dei nuovi Stati membri, in quanto si tratta di una questione distinta che verrà affrontata a tempo debito.

    La valutazione estende anche alla Bulgaria e alla Romania (UE-2) la comunicazione presentata nel 2002 per i dieci Stati membri che hanno aderito all’Unione nel maggio 2004 (UE-10). Per natura e tempi di realizzazione, l’allargamento UE-2 è molto simile al precedente. Viste le ovvie similitudini, l’analisi è stata effettuata con la stessa metodologia del 2002, tenendo conto tuttavia anche degli insegnamenti che è stato possibile trarre dall’adesione UE-10 al momento della sua effettiva realizzazione nel 2004. La presente comunicazione conferma e aggiorna pertanto le stime relative al fabbisogno di risorse umane nel medio termine effettuate nel 2002, come richiesto dal Parlamento europeo nella risoluzione sulla strategia politica annuale per il 2006.

    1. OBIETTIVO E STRUTTURA DELLA COMUNICAZIONE

    L’esperienza insegna che con un’adeguata e tempestiva preparazione è molto più facile assumere nuovo personale e garantirne un’agevole integrazione nei servizi della Commissione. Questa struttura stabile è possibile grazie all’individuazione e pianificazione dei livelli di personale necessari per il periodo successivo all’adesione. La precedente comunicazione sull’UE-10[1] ha evidenziato il ruolo chiave di questo esercizio, nonché la sua utilità sia per l’autorità di bilancio che per la Commissione.

    Quando ha presentato il progetto preliminare di bilancio per il 2006[2], la nuova Commissione ha espressamente confermato la validità dell’analisi effettuata nel 2002 ed il fabbisogno a medio termine di circa 3900[3] nuovi posti entro il 2008 per far fronte ai compiti derivanti dall’adesione dei dieci nuovi Stati membri. Le conclusioni della comunicazione del 2002 restano tuttora valide per l’UE-10[4].

    Nel corso degli ultimi tre anni - dal 2003 al 2005 - l’autorità di bilancio ha autorizzato la Commissione ad assumere 1980 nuovi membri del personale per far fronte ai compiti connessi all’allargamento (1480 nuovi funzionari e 500 agenti esterni). Per quanto significativi, questi primi nuovi rinforzi non sono sufficienti per garantire l’adeguato funzionamento dell’Unione allargata e l’applicazione integrale di tutte le politiche della Commissione e delle norme e dei programmi comunitari. Per tutelare la continuità di tutte le attività in corso, soprattutto le principali politiche comuni connesse alla coesione e al mercato unico, la Commissione avrà bisogno del resto dei 3900 ETP ritenuti necessari per poter adempiere alle sue responsabilità istituzionali nel periodo preso in considerazione.

    2. PORTATA DELLA SFIDA

    2.1. Cosa ci si attende dalla Commissione in un’Unione allargata?

    In qualità di organo esecutivo dell’Unione europea, la Commissione è responsabile della gestione ed esecuzione del bilancio comunitario e delle politiche e dei programmi approvati dal Parlamento e dal Consiglio. Ad allargamento avvenuto la Commissione dovrà gestire programmi di sostegno ai nuovi Stati membri, principalmente nell’ambito della politica agricola comune, delle azioni strutturali e delle politiche interne.

    In quanto custode dei trattati, la Commissione vigila sulla corretta applicazione del diritto comunitario in tutti gli Stati membri. I paesi candidati all’adesione hanno compiuto sforzi notevoli per potersi fare carico delle proprie responsabilità una volta divenuti Stati membri dell’Unione; potrebbero essere tuttavia necessari ancora alcuni anni prima che i sistemi amministrativi e giudiziari e le rispettive capacità dei paesi si possano adeguare.

    Per garantire un corretto funzionamento del mercato unico, la sicurezza e la salute dei cittadini, la tutela dell’ambiente, il controllo alle frontiere esterne dell’Unione europea ed un’accorta gestione dei fondi comunitari in un’Unione allargata è necessario dotare la Commissione di risorse umane supplementari che le consentano di:

    - gestire attivamente le politiche dell’UE e vigilare sulla loro attuazione nei nuovi Stati membri;

    - assistere i nuovi Stati membri ad applicare correttamente il diritto comunitario e ad avviare procedure d’infrazione ove necessario;

    - proporre e quindi attuare programmi comunitari per fornire assistenza finanziaria ai nuovi Stati membri;

    - controllare la corretta esecuzione della programmazione e della spesa;

    - comunicare e pubblicare documenti comunitari nelle due nuove lingue.

    2.2. Entità delle funzioni in cifre

    La portata e le sfide che comporterà il prossimo allargamento possono essere valutate in base ai seguenti indicatori:

    - due nuovi Stati porteranno il numero degli Stati membri dell’Unione europea da 25 a 27 (+ 8%);

    - due nuove lingue porteranno il numero delle lingue ufficiali da 20 a 22 (+ 10%[5]);

    - 30 milioni di nuovi cittadini faranno salire la popolazione dell’Unione europea da 452 a 482 milioni nel 2007 (+ 6,6%);

    - con un PIL pro capite misurato in standard di potere d’acquisto pari a circa il 30% della media UE-25, i due nuovi Stati membri sono i paesi più poveri che abbiano mai aderito all’Unione europea.

    L’impatto di questo allargamento sulle attività della Commissione è da considerarsi nel contesto di quello precedente, in quanto l’adesione di 12 nuovi Stati membri in un periodo di tempo alquanto ravvicinato determina ovviamente nuove sfide per le istituzioni comunitarie, che devono ora far fronte all’80% in più degli Stati membri e al doppio delle lingue.

    3. PRESUPPOSTI, METODOLOGIA E STRATEGIA

    3.1. Presupposti

    Per procedere alla valutazione dell’impatto dell’allargamento ci si basa sui seguenti presupposti:

    1. Dopo aver ratificato i trattati di adesione e a condizione che siano puntualmente rispettati i requisiti necessari ad attuare integralmente l’ acquis comunitario dal primo giorno dell’adesione, la Bulgaria e la Romania dovrebbero diventare nuovi Stati membri dell’UE il 1º gennaio 2007. Ove ciò non avvenisse, il calendario elaborato nella presenta comunicazione verrebbe adattato di conseguenza. Resta in ogni caso valida la valutazione del fabbisogno di risorse umane a prescindere dalla data di adesione definitiva.

    2. Non appena sarà effettuata la graduale introduzione o eliminazione di tutte le attività e funzioni connesse all’allargamento, si procederà ad una valutazione delle attività a pieno ritmo tenendo conto, in particolare, della necessità di garantire che il personale addetto alla gestione dei programmi di pre-adesione e alle attività di controllo sia costituito fino alla loro conclusione da un adeguato numero di effettivi. I calendari relativi al fabbisogno di risorse umane varieranno da un servizio all’altro e tale variazione si rifletterà nell’assegnazione annua[6].

    3. Presupponendo che questo allargamento specifico non comporti mutamenti di politiche, programmi e metodi d’attuazione, il punto di partenza per il livello delle risorse umane per attività corrisponde alla situazione del 2006. Si è tuttavia tenuto conto dei cambiamenti già autorizzati o proposti dalla Commissione per il futuro (ad es. agenzia esecutiva[7]).

    4. Tutte le risorse umane (posti previsti dalla tabella dell’organico e personale esterno) e le fonti di finanziamento (bilancio amministrativo o programmi operativi) sono considerate su un piede di parità. Il fabbisogno di personale è misurato in equivalenti tempo pieno (ETP). Il presupposto di base è che questo allargamento non modificherà sostanzialmente la proporzione tra i vari tipi di risorse umane alla Commissione. La ripartizione delle risorse umane per tipo e fonte di finanziamento è stata effettuata a livello aggregato e sarà specificata in ogni singola procedura di bilancio.

    5. La valutazione è stata effettuata su base netta tenendo conto dell’entità della ridistribuzione alla luce del previsto completamento delle attività di pre-adesione in questo periodo (programmi di pre-adesione, negoziati, relazioni con i paesi candidati).

    6. La stima totale comprende 100 posti di personale esterno, di cui già si è tenuto conto nel progetto preliminare di bilancio (PPB) per il 2006 come anticipo sul fabbisogno a medio termine. È necessario iniziare i preparativi nel 2006 per essere pronti all’allargamento. Nel PPB la Commissione ha stimato a 100 agenti il fabbisogno prioritario di risorse umane per le attività essenziali alla preparazione dell’allargamento, soprattutto nei servizi linguistici. Non si tratta di personale supplementare al fabbisogno stimato per il periodo successivo all’allargamento, ma di personale compreso nel pacchetto globale.

    3.2. Metodologia

    Dato che questa valutazione aggiorna la comunicazione del 2002 relativa all’adesione dei paesi all’UE-10 ai fini dell’allargamento UE-2, viene applicata la stessa metodologia.

    Il fabbisogno di risorse umane è stato valutato sulla base delle attività definite dalla nomenclatura ABB (bilancio basato sulle attività). Per assicurare una revisione metodica e omogenea degli sviluppi attesi, è stato inviato un questionario a tutti i servizi.

    Successivamente è stato esaminato l’impatto dell’allargamento sulle attività e queste ultime sono state classificate a seconda che fossero aumentate, diminuite o rimaste inalterate. È stata poi valutata l’incidenza sulle risorse umane. Di norma, i mutamenti del fabbisogno di risorse umane sono stati stimati in rapporto ai cambiamenti dei fattori principali che determinano il carico di lavoro per una determinata attività.

    Nei casi in cui un’attività, un’organizzazione o un metodo d’attuazione non abbia subito – o non debba subire – cambiamenti significativi rispetto al 2002 e l’impatto dell’allargamento UE-2 si presumi proporzionale al precedente allargamento UE-10, le conclusioni della comunicazione UE-10 sono state estrapolate all’allargamento UE-2.

    Al fine di garantire la coerenza tra le esigenze delle varie attività, sono state vagliate attentamente le risposte per assicurare un trattamento equanime e la raffrontabilità dei dati. Si cerca in tal modo di garantire quanto segue:

    - le cifre e i giustificativi forniti sono risultati coerenti;

    - lo stimato fabbisogno dei diversi servizi per attività simili è stato considerato allo stesso modo;

    - solo il carico di lavoro supplementare dovuto all’allargamento è stato preso in conto;

    - le possibilità di ridistribuzione risultanti dalle attività di pre-adesione sono state prese in debita considerazione.

    3.3. Periodo di transizione per i nuovi posti

    La valutazione tiene conto del fabbisogno dei servizi e della capacità dell’istituzione di assorbire le nuove assunzioni. La Commissione propone pertanto l’inserimento graduale dei nuovi posti nell’arco di tre anni, in base alla disponibilità delle liste di riserva nonché alla capacità dei servizi interessati di assorbire nuovo personale. La maggior parte dei servizi della Commissione avevano tuttavia ritenuto troppo lungo il previsto periodo di cinque anni per i nuovi posti UE-10, periodo che era stato determinato da vincoli di bilancio e di assunzione. I tempi di selezione ed assunzione hanno ora raggiunto il loro ritmo normale.

    Ciò non pregiudica la durata del periodo di transizione per l’assunzione di funzionari dei due nuovi Stati membri, che la Commissione propone di fissare a cinque anni. La Commissione stabilirà pertanto a tempo debito gli obiettivi per le assunzioni di cittadini dei nuovi Stati membri, che sono una questione diversa.

    4. CONSEGUENTE FABBISOGNO DI RISORSE UMANE

    4.1. Risultati dell’indagine

    Nelle loro valutazioni iniziali i servizi della Commissione hanno indicato il rispettivo fabbisogno lordo di personale supplementare a circa 1084 ETP e a 237 gli ETP che si renderanno disponibili al completamento delle attività di pre-adesione.

    L’indagine ha determinato una revisione delle stime e fissato ad oltre 984 ETP l’incremento lordo delle risorse umane rese necessarie dall’espansione delle attività. È possibile far fronte a tale fabbisogno grazie alla ridistribuzione di circa 98 membri del personale (di cui 23 nell’ambito dei servizi) e all’assunzione di 886 nuovi agenti. La necessità di procedere alla ridistribuzione è dettata dall’obiettivo della Commissione di offrire servizi di qualità a costi ragionevoli. Si presume inoltre che l’equivalente di circa 145 posti di personale esterno attualmente assegnati agli strumenti di pre-adesione (e finanziati sulle ex linee BA) dovranno essere soppressi in quanto non possono essere ridistribuiti. Le risorse supplementari nette ammontano pertanto a 741 ETP.

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    Rispetto alla situazione attuale, i 741 ETP supplementari costituiscono un aumento pari a circa il 2,5% delle risorse umane complessive alle dipendenze dell’istituzione, inferiore al peso relativo dei paesi in via di adesione stando ai vari indicatori di cui alla sezione 2 della comunicazione.

    4.2. Tipo di risorse umane e fonte di finanziamento

    Come indicato nella tabella 1 in appresso, i 741 posti supplementari potrebbero essere ripartiti, per tipo e fonte di finanziamento, nel modo seguente:

    - 750 posti iscritti nell’organico delle attività operative (bilancio amministrativo a titolo dell’attuale rubrica 5 delle prospettive finanziarie), di cui circa 166 posti destinati ai linguisti;

    - 36 posti iscritti nell’organico della ricerca (bilancio operativo);

    - stanziamenti supplementari per circa 100 posti di personale esterno nel bilancio amministrativo;

    - riduzione degli stanziamenti per l’equivalente di 145 posti di personale esterno attualmente finanziati tramite il bilancio operativo (ex linee BA degli strumenti di pre-adesione).

    Tabella 1

    Posti iscritti nell’organico | Personale esterno (ETP) |

    Bilancio amministrativo | 750 | 100 | 850 |

    Bilancio operativo | 36 | -145 | -109 |

    786 | -45 | 741 |

    La tabella conferma la necessità di finanziare circa 850 ETP tramite il bilancio amministrativo, conformemente al presupposto di base delle prospettive finanziarie proposte.

    4.3. Integrazione progressiva di 850 nuovi posti nel bilancio amministrativo

    La Commissione propone l’integrazione progressiva dei nuovi posti nell’arco di tre anni. Ciò consentirebbe di tener conto del fabbisogno reale dei servizi e rifletterebbe al tempo stesso la capacità dell’istituzione di assorbire le nuove assunzioni. Per un quadro indicativo della situazione, nel caso in cui l’adesione avvenga nel 2007, si rimanda alla tabella 2 in appresso.

    Tabella 2

    Anno | Percentuale dei posti supplementari | Nuovi posti iscritti nell’organico (bilancio amministrativo) | Personale esterno[8] | Totale del personale pianificato nel bilancio amministrativo |

    2006 | 100 | 100 |

    2007 | 33% | 250 | 350 |

    2008 | 33% | 250 | 600 |

    2009 | 33% | 250 | 850 |

    Il calendario e la quota annuale delle future domande di posti iscritti nell’organico potrebbero richiedere un certo grado di flessibilità. La Commissione indicherà in dettaglio le sue richieste annue di nuovi posti, che si aggiungeranno alle 1280 persone ancora da assumere per l’allargamento UE-10 nel 2007-08[9], in ogni strategia politica annuale e in ogni progetto preliminare di bilancio. Si terrà conto inoltre dei concorsi in programma.

    Anche la ripartizione tra posti iscritti nell’organico e personale esterno dovrà essere opportunamente adeguata in ogni procedura di bilancio annuale. Tuttavia, sebbene il personale a contratto assunto nel 2006 ai fini della preparazione dell’allargamento andrà gradualmente sostituito da funzionari, la Commissione continuerà ad avere regolarmente bisogno di personale esterno, principalmente nei servizi linguistici e presso le rappresentanze nei nuovi Stati membri. Qualora il fabbisogno finale di personale esterno risultasse inferiore a 100, la Commissione richiederebbe la conversione di parte del personale esterno in posti.

    4.4. Implicazioni di bilancio per le spese amministrative

    A ritmo costante, i costi totali del nuovo personale dovrebbero ammontare a circa 85 milioni di euro[10] (comprensivi dei relativi costi infrastrutturali) per la sola Commissione[11], importo interamente compatibile con le prospettive finanziarie proposte dalla Commissione. L’accordo finale sulle prospettive finanziarie definitive dovrebbe tener conto di questo bilancio specifico, consentendo alla Commissione di assumere il personale necessario per l’allargamento; va tenuto in debita considerazione anche il corrispondente fabbisogno delle altre istituzioni.

    5. INCIDENZA SULLE POLITICHE E SULLE ATTIVITÀ

    L’analisi realizzata dalla Commissione per valutare il fabbisogno di risorse umane consente di ripartire i risultati per “settori di politiche” (servizi) e “profili di carriera” (individui).

    5.1. Cambiamenti per settori di politiche

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    5.1.1. Politiche interne

    I due principali fattori alla base dell’aumento del personale nel settore delle politiche interne sono rappresentati dal potere legislativo e di applicazione delle leggi nei nuovi Stati membri. Dal giorno dell’adesione l’ acquis comunitario sarà applicabile nei nuovi Stati membri, mentre l’intero meccanismo legislativo dovrà essere conformemente adattato per integrare i paesi nel processo di consultazione riguardante le iniziative politiche e le proposte legislative.

    Questo settore copre compiti diversi e complessi quali mercato interno, ambiente, concorrenza, fiscalità e unione doganale, salute e tutela dei consumatori. Inoltre, alcuni nuovi obiettivi strategici stabiliti dall’Unione, tra cui la “strategia di Lisbona” per la prosperità mediante la crescita economica nonché le reti transeuropee e il “programma dell’Aia” sul rafforzamento della libertà, della sicurezza e della giustizia nell’Unione europea, si concentrano sulle politiche interne. Vi rientra inoltre la progressiva istituzione di uffici stampa nei nuovi Stati membri.

    Per integrare completamente i nuovi Stati membri nell’applicazione di queste politiche e della normativa comunitaria occorrono circa 349 ETP. Tenuto conto della serie di politiche da attuare in 27 Stati membri e considerando altresì il livello attuale delle risorse, si tratta di un aumento relativamente modesto delle risorse umane, che rispecchia fedelmente il nucleo attuale delle attività della Commissione.

    5.1.2. Servizi linguistici

    Fornire servizi linguistici di qualità rappresenta una delle priorità principali della Commissione nel periodo successivo all’allargamento. L’aumento relativamente significativo (322 ETP) in questo settore di attività (traduzione, interpretariato e pubblicazioni) andrebbe tuttavia considerato nell’ambito dell’introduzione di un sistema molto efficiente di gestione della domanda e di garanzia della qualità. Ciò ha permesso di mantenere al minimo le richieste di risorse, garantendo al contempo il multilinguismo e promuovendo la legittimità, la trasparenza e l’efficienza dell’Unione.

    5.1.3. Servizi di supporto e coordinamento

    In una strategia di allargamento globale, i servizi di supporto e il coordinamento rivestono un ruolo decisivo e richiedono personale in numero adeguato per garantire il corretto andamento di tutte le operazioni. Il processo decisionale nell’Unione europea diventerà sempre più complesso, per cui sarà indispensabile un numero più elevato di personale per gli uffici privati dei nuovi commissari e per il coordinamento delle politiche in un’Unione di 27 Stati membri. È essenziale dedicare una particolare attenzione anche all’applicazione del diritto europeo in tutte le nuove lingue. Per quanto concerne le altre attività, si segnalano l’intensificazione del processo di assunzione del personale e il rafforzamento delle capacità di lotta antifrode e di revisione contabile in un’Europa allargata. Per adempiere a queste funzioni eterogenee occorrerebbero 144 ETP.

    5.1.4. Interventi strutturali, agricoltura e pesca comprese

    Le politiche strutturali e di coesione mirano alla convergenza economica attraverso la promozione della crescita e della competitività ed il rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione. Si tratta di imponenti programmi europei aventi un’incidenza macroeconomica rilevante. La normativa attuale consente ai due paesi aderenti di accedere agli aiuti destinati alle regioni in ritardo di sviluppo (obiettivo 1). È per questo settore di attività che si prevede il maggiore aumento di stanziamenti dovuti all’adesione. Poiché tali programmi sono gestiti su base decentrata (gestione condivisa), sarà necessario un numero relativamente ridotto di personale supplementare, che non esime tuttavia dall’offrire i necessari servizi di controllo e revisione contabile.

    L’agricoltura ha un ruolo rilevante nella vita economica e politica dei due paesi che stanno per fare il loro ingresso nell’Unione europea. Le attività attualmente svolte a titolo dello strumento di pre-adesione in materia di sviluppo rurale (Sapard) saranno trasferite nell’ambito della tradizionale politica agricola. Tuttavia, come avviene per gli altri strumenti di pre-adesione (ad es. PHARE e ISPA), si osserverà un periodo di transizione, in quanto l’esecuzione di questi programmi proseguirà dopo l’adesione fino alla loro conclusione. La Commissione dovrà inoltre vigilare sull’applicazione dell’ acquis nei nuovi Stati membri ad adesione avvenuta attraverso gli stessi meccanismi validi per gli attuali Stati membri.

    Nel loro complesso, gli interventi strutturali, l’agricoltura e la pesca richiedono all’incirca 93 ETP quali risorse umane supplementari, una cifra relativamente esigua visti gli importi in gioco, tuttavia assolutamente in linea con i meccanismi d’attuazione.

    5.1.5. Politiche esterne

    I cambiamenti principali riguardano la politica commerciale e le misure di difesa commerciale, compresi i negoziati nel quadro dell’OMC successivi all’adozione della tariffa doganale comune nei nuovi Stati membri, nonché la necessità di rafforzare la politica europea di vicinato soprattutto nei confronti dei paesi vicini dell’Est. L’incidenza totale per le relazioni esterne sarà piuttosto limitata, con un fabbisogno stimato a 17 ETP.

    5.1.6. Pre-adesione (delegazioni e programma PHARE[12] compresi)

    Le delegazioni nei paesi in via di adesione e le attività di pre-adesione relative alla Romania e alla Bulgaria (quali i negoziati e il controllo e la gestione degli strumenti di pre-adesione) verranno progressivamente eliminate conformemente alle relative disposizioni del trattato di adesione. Di conseguenza, il personale delle delegazioni e la maggior parte dei loro colleghi delle sedi centrali saranno gradualmente ridistribuiti tenendo conto delle scadenze del processo di adesione. La ridistribuzione del personale della fase di pre-adesione terrà inoltre conto della necessità che i programmi di pre-adesione siano realizzati in base a principi di sana gestione finanziaria e secondo i tempi previsti per il ciclo di gestione dei programmi. Tutto ciò comporterà complessivamente una progressiva riduzione del personale di 220 ETP (75 ETP finanziati tramite il bilancio amministrativo e 145 posti di personale esterno finanziati tramite il programma PHARE).

    5.1.7. Ricerca

    I paesi in via di adesione possono già accedere a quasi tutti i programmi di ricerca e il sesto programma quadro ha incrementato la partecipazione dei paesi candidati prima dell’allargamento. Esso si è inoltre concentrato su un numero ridotto di priorità e ha semplificato le procedure e i metodi di gestione. Se da un lato il prossimo programma quadro pluriennale continuerà a perseguire la maggiore efficienza e concentrazione, dall’altro lato il fabbisogno di risorse umane stimato per l’allargamento a due nuovi Stati membri richiede un aumento piuttosto modesto di 36 ETP, che sarà finanziato entro il massimale del settimo programma quadro previsto per le spese amministrative.

    5.2. Cambiamenti per profili di carriera

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    5.2.1. Servizi linguistici

    Il numero dei linguisti è quello destinato a registrare l’aumento più rilevante rispetto agli altri profili di carriera, in modo da consentire alla Commissione di avvicinare maggiormente la propria politica ai cittadini e di agevolare il processo decisionale nelle riunioni. Secondo le stime, il fabbisogno di personale si attesta a 328 ETP, includendo sia il personale esterno che di sostegno.

    5.2.2. Legislazione, attuazione e applicazione

    La legislazione è un altro pilastro centrale dell’attività della Commissione, un settore che comprende il controllo e l’applicazione necessari per creare un’effettiva “comunità di diritto”. Per questo settore di attività è prevista la seconda espansione in ordine d’importanza. Il carico di lavoro determinato dall’allargamento è, in quasi tutte le fasi che compongono il processo legislativo, direttamente proporzionale al numero degli Stati membri, in particolar modo nella fase esecutiva. Anche il numero delle parti interessate e la loro diversità avranno un impatto sull’elaborazione dei testi legislativi e sulla loro attuazione. Il fabbisogno stimato è pari a 279 ETP supplementari.

    5.2.3. Elaborazione e coordinamento delle politiche

    Il numero sempre maggiore degli Stati membri e delle parti interessate renderà ancora più complessa l’elaborazione delle politiche. Si registrerà inoltre un incremento del fabbisogno a livello di azione politica che rispecchierà l’importanza di integrazione dei nuovi membri in tutti i processi. Il fabbisogno è stimato a 135 ETP.

    5.2.4. Gestione dei programmi

    Il modesto aumento delle risorse umane per la gestione dei programmi (59 ETP) potrebbe, a prima vista, risultare sorprendente. Ciò si spiega facilmente con il fatto che gli attuali paesi candidati possono già aderire a molti programmi dell’UE e che si stanno inoltre compiendo interventi incisivi per snellire le procedure amministrative associate alla programmazione. Le stime del fabbisogno supplementare per l’espansione delle attività di gestione dei programmi sono coperte dalla ridistribuzione progressiva delle risorse attualmente necessarie per la gestione e il controllo degli strumenti di pre-adesione fino alla loro effettiva conclusione, che avverrà oltre tre anni dopo l’adesione[13]. Emerge, tuttavia, un fabbisogno supplementare per la pianificazione, il coordinamento e le funzioni di controllo. Prendendo in considerazione anche questi aspetti, si giunge ad un quadro più equilibrato.

    5.2.5. Gestione delle risorse umane e del bilancio

    L’aumento globale delle attività rende necessario un adeguato aumento in termini di gestione del bilancio operativo e delle risorse umane. Il fabbisogno è stimato a 49 ETP.

    6. CONCLUSIONI

    Alla luce dell’esperienza e dei risultati della comunicazione del 2002 relativa al precedente allargamento, la Commissione ha valutato il proprio fabbisogno di risorse umane in vista della prossima adesione. La Commissione conferma il fabbisogno di risorse umane relativo al precedente allargamento e valuta il fabbisogno supplementare dovuto all’imminente allargamento a 850 ETP per il bilancio amministrativo e ad altri 36 ETP per il bilancio della ricerca. Queste conclusioni sono in linea con il precedente esercizio e con gli appositi rilevatori dell’impatto di questa adesione. Dimostrano altresì che la Commissione è in grado di generare aumenti di produttività senza mettere a repentaglio la propria capacità di svolgere adeguatamente le proprie funzioni.

    L’analisi sottolinea inoltre l’assegnazione di nuovo personale alle attività operative, evidenziando la conformità delle politiche delle risorse umane alle priorità politiche. Il calendario previsto per l’integrazione progressiva è in linea con gli importi attribuiti alle spese amministrative nel progetto di prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013 e con le capacità della Commissione di assorbire nuovo personale.

    Il sostegno dell’autorità di bilancio per la concessione di tali risorse è fondamentale per garantire l’adeguata preparazione di una strategia di assunzione del personale ed un’accorta pianificazione delle funzioni.

    [1] COM(2002) 311 del 5.6.2002.

    [2] COM(2005) 300 del 15.6.2005.

    [3] 3960 ETP sono coperti dal bilancio amministrativo, mentre la riduzione di 60 ETP è coperta da altre rubriche.

    [4] Sono stati forniti ulteriori chiarimenti all’autorità di bilancio, su richiesta di quest’ultima, nel corso della procedura di bilancio: cfr. documento di lavoro sulle risorse umane per l’allargamento del 14 luglio 2005.

    [5] Ai fini del raffronto si segnala di non aver inserito il gaelico nelle attuali 20 lingue ufficiali poiché sono dapprima necessari accordi specifici nonché un periodo di transizione di 5 anni a partire dal 2007.

    [6] Potrebbe essere il caso, in particolare, dei servizi linguistici.

    [7] La presente comunicazione non prende in considerazione il personale delle agenzie esecutive. Le stime sul fabbisogno di risorse umane per la Commissione sono state tuttavia ridotte in conformità rispetto all’analisi del 2002 ove vi sia un’agenzia esecutiva operante dal 2002.

    [8] Alcuni di questi 100 impieghi potrebbero essere convertiti in posti, fermi restando gli 850 ETP.

    [9] Presupponendo che i 700 nuovi posti richiesti per il 2006 siano effettivamente concessi.

    [10] Stando ai prezzi del 2004.

    [11] In base ai calcoli effettuati per il progetto delle prospettive finanziarie, si dovrebbe inserire nelle prospettive finanziarie un importo di circa 130 milioni di euro per l’adesione di Bulgaria e Romania, presupponendo che il fabbisogno di risorse umane delle altre istituzioni sia proporzionale all’ultimo allargamento.

    [12] Sono esclusi i programmi Ispa e Sapard, il cui personale sarà ridistribuito all’interno dello stesso servizio in quanto il fabbisogno di risorse umane per l’agricoltura e le azioni strutturali è presentato su base netta.

    [13] Se si considerano le risorse non ridistribuibili a titolo delle ex linee BA, la riduzione del personale addetto alla gestione dei programmi, dovuta alla conclusione degli strumenti di pre-adesione, risulta maggiore.

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