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Document 52005DC0406

    Comunicazione della Commissione - Rafforzare le relazioni con il Cile nel settore dell’aviazione

    /* COM/2005/0406 def. */

    52005DC0406

    Comunicazione della Commissione - Rafforzare le relazioni con il Cile nel settore dell’aviazione /* COM/2005/0406 def. */


    [pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

    Bruxelles, 05.09.2005

    COM(2005) 406 definitivo

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE

    Rafforzare le relazioni con il Cile nel settore dell’aviazione

    1. INTRODUZIONE

    Solitamente il trasporto aereo internazionale è disciplinato da accordi bilaterali conclusi fra i singoli Stati. Tuttavia, le cosiddette sentenze “Cieli aperti” pronunciate dalla Corte di giustizia delle Comunità europee il 5 novembre 2002 hanno dato avvio a una politica estera comunitaria in materia di aviazione.

    Come è indicato nella comunicazione “Sviluppare l’agenda per la politica estera comunitaria in materia di aviazione”[1], gli accordi fra la Comunità europea e alcuni paesi terzi offriranno il notevole valore aggiunto di creare nuove opportunità economiche aprendo i mercati e promuovendo le attività di investimento per quanto possibile. Inoltre, questi accordi saranno il modo migliore di garantire condizioni di concorrenza eque promuovendo la convergenza della regolamentazione .

    La Commissione europea ha pertanto proposto di avviare negoziati mirati in vista della conclusione di accordi globali nelle grandi regioni del mondo, al fine di rafforzare le prospettive per la promozione dell’industria europea e garantire condizioni di concorrenza eque, contribuendo allo stesso tempo alla riforma dell’aviazione civile internazionale. Nelle conclusioni riguardanti le relazioni esterne nel settore dell’aviazione, il Consiglio ha esplicitamente indicato il Cile come un potenziale candidato per una futura richiesta di mandati globali di negoziazione[2].

    Il Cile, che ha già concluso un accordo di associazione con la Comunità europea per l’istituzione di un’area di libero scambio fino al 2013, ha chiesto di avviare negoziati al fine di concludere un accordo globale con la Comunità europea per il trasporto aereo. Tenendo conto della politica di mercato seguita dal paese nel settore dell’economia e dei trasporti e dell’elevato grado di regolamentazione, il Cile è un buon candidato per un accordo di nuova generazione nel settore del trasporto aereo con la Comunità europea.

    Inoltre, il Cile si è mostrato disposto a riformare le condizioni generali che disciplinano il trasporto aereo internazionale insieme alla Comunità europea firmando come primo paese al mondo un “accordo orizzontale” con la Comunità europea nel settore del trasporto aereo[3].

    Un accordo più completo con il Cile nel settore del trasporto aereo rafforzerebbe ulteriormente i legami commerciali e politici fra l’UE e il Cile, apportando vantaggi economici ai vettori aerei, agli aeroporti, ai passeggeri, agli spedizionieri, all’industria del turismo e, in generale, all’economia dell’Unione europea e del Cile. Inoltre sarà un ottimo punto di partenza per rafforzare in futuro le relazioni nel settore dell’aviazione con altri paesi dell’America latina.

    Con la presente comunicazione la Commissione raccomanda quindi che il Consiglio la autorizzi a negoziare, per conto della Comunità europea, un accordo completo con il Cile nel settore del trasporto aereo al fine di favorire l’apertura del mercato e la cooperazione e/o la convergenza sul piano della regolamentazione , soprattutto in settori prioritari quali la sicurezza, la protezione, la tutela dell’ambiente e l’applicazione delle regole della concorrenza che assicurino condizioni eque di concorrenza.

    In occasione dei negoziati per l’“accordo orizzontale” e di incontri esplorativi le autorità cilene dell’aviazione e i servizi della Commissione europea hanno sviluppato buoni rapporti che costituiscono un ottimo punto di partenza per avviare i negoziati per un ambizioso accordo con il Cile in materia di trasporto aereo .

    2. IL QUADRO NORMATIVO ESISTENTE IN MATERIA DI SERVIZI AEREI FRA LA COMUNITÀ EUROPEA E IL CILE

    2.1. Accordi bilaterali in materia di servizi aerei fra gli Stati membri dell’UE e il Cile

    Attualmente i servizi aerei fra l’UE e il Cile sono disciplinati dagli accordi bilaterali in materia di servizi aerei conclusi fra il Cile e 11 Stati membri dell’UE[4]. Non esiste una base giuridica per i servizi aerei fra gli altri 14 Stati membri e il Cile.

    Gli accordi bilaterali in vigore stabiliscono un quadro poco coerente per i servizi aerei fra l’UE e il Cile. Alcuni accordi sono decisamente liberali e non impongono restrizioni sulle frequenze dei voli o sui calendari delle rotte, altri invece prevedono l’applicazione di norme rigorose ad aspetti economici fondamentali, quali le frequenze settimanali, i calendari delle rotte e le tariffe. Queste differenze fra gli accordi bilaterali degli Stati membri con il Cile impediscono di offrire pari opportunità ai vettori aerei comunitari .

    Nel settembre 2004 è stato siglato un accordo fra la Comunità europea e la Repubblica del Cile su alcuni aspetti relativi ai servizi aerei (“accordo orizzontale”)[5]. L’”accordo orizzontale” corregge le disposizioni giudicate incompatibili con il diritto comunitario presenti negli accordi in materia di servizi aerei in vigore fra il Cile e gli Stati membri dell’UE. In particolare, sostituisce le disposizioni che impongono che i vettori aerei appartengano e siano controllati da cittadini di un determinato Stato membro dell’UE con una clausola riguardante il “vettore aereo comunitario”. Il Cile è stato il primo paese al mondo a concludere un “accordo orizzontale” con la Comunità europea che stabilisce una base giuridica non discriminatoria per i servizi aerei. Una volta concluso l’accordo, i vettori aerei comunitari potranno beneficiare di diritti di traffico fra il Cile e qualsiasi Stato membro dell’UE in cui sono stabiliti. I vettori aerei cileni dovranno rispettare determinate disposizioni del diritto comunitario quando opereranno su rotte all’interno della Comunità europea. Tuttavia, viste le diversità esistenti fra i vari accordi bilaterali, è stato necessario includere nell’“accordo orizzontale” anche una clausola “antielusione” per evitare che siano ignorate le restrizioni bilaterali esistenti sui diritti di traffico.

    2.2. Politica nel settore del trasporto aereo in Cile – precursore della liberalizzazione del trasporto aereo

    Il Cile è uno dei paesi più avanzati per quanto riguarda la liberalizzazione del trasporto aereo. La politica cilena in questo settore si basa su alcuni principi fondamentali: libero accesso al mercato, libertà di fissazione delle tariffe, cieli aperti e riduzione al minimo dell’intervento statale.

    - In Cile non si applicano restrizioni al possesso di compagnie aeree da parte di società straniere. Nel novembre 2004 le autorità cilene hanno rilasciato a un nuovo vettore aereo posseduto, in ultima analisi, da capitali spagnoli le autorizzazioni e i permessi necessari per effettuare voli interni e internazionali.

    - Non esistono ostacoli all’ingresso di vettori aerei sul mercato. I vettori aerei sono autorizzati a operare se dispongono di un certificato di trasportatore aereo valido che attesti la capacità di svolgere attività riguardanti l’aviazione in condizioni di sicurezza, e se soddisfano i requisiti assicurativi previsti.

    - Contrariamente a quanto avviene nel resto del mondo, il Cile autorizza i vettori aerei stranieri a operare i voli interni in base al principio di reciprocità.

    - Nell’ambito delle relazioni bilaterali con oltre 30 paesi il Cile ha concesso diritti illimitati di traffico di terza e quarta libertà[6].

    - In presenza di più di un richiedente, i diritti internazionali di traffico sono assegnati in un’asta pubblica. I diritti di traffico sono liberamente trasferibili fra i vettori aerei.

    - Il Cile ha firmato l’accordo multilaterale sulla liberalizzazione del trasporto aereo internazionale ( Multilateral Agreement on the Liberalisation of International Air Transportation , MALIAT) nonché un protocollo integrativo[7]. In virtù dell’accordo e del protocollo MALIAT, il Cile concede ai paesi partner diritti di traffico illimitati non solo di terza e quarta libertà, ma anche di quinta e settima libertà[8].

    - Il Cile è il principale promotore del processo di integrazione dei mercati dell’aviazione in America latina attualmente in corso. Il Cile ha firmato l’accordo di Fortaleza che istituisce il libero accesso al mercato sulle rotte subregionali nell’America del Sud[9].

    - Il Cile non interviene nella tariffazione dei vettori aerei quando la legislazione in materia di concorrenza non lo richiede. La tariffazione su rotte su cui non esiste concorrenza (quando i vettori operano in regime di monopolio o semi monopolio) è monitorata dalle autorità dell’aviazione.

    - La liberalizzazione del trasporto aereo è stata accompagnata dalla rigorosa applicazione delle norme di sicurezza, dei diritti degli utenti e delle norme in materia di concorrenza.

    - Il settore aeroportuale è aperto agli investimenti privati. Gli investitori europei detengono una quota del 30% del consorzio aeroportuale che gestisce l’aeroporto internazionale di Santiago.

    3. RAFFORZARE ULTERIORMENTE LE RELAZIONI CON UN PARTNER PRIVILEGIATO E AFFIDABILE IN AMERICA LATINA

    Il Cile è il principale partner dell’Unione europea nell’America meridionale. Nel novembre 2002 il Cile e l’Unione europea hanno firmato un accordo di associazione[10] che istituisce un’ associazione politica ed economica fra il Cile e l’UE, basata sulla reciprocità, sull’interesse comune e sull’approfondimento delle relazioni in tutti i settori di applicazione.

    L’accordo di associazione UE-Cile istituisce una zona di libero scambio per le merci entro il 2013. I dazi doganali sui prodotti industriali saranno completamente aboliti entro il 2010. L’accordo istituisce inoltre una zona di libero scambio per i servizi e prevede la liberalizzazione degli investimenti[11]. Tuttavia, i servizi di trasporto aereo non sono compresi nel campo di applicazione dell’accordo di associazione UE-Cile[12].

    L’UE è il principale partner commerciale del Cile. Nel 2003 le esportazioni dal Cile verso l’UE sono state pari a 7 miliardi di euro, mentre quelle dell’UE verso il Cile ammontavano a 3 miliardi di euro. Soltanto fra il 2001 e il 2003 il commercio fra l’UE e il Cile è aumentato del 27% . L’UE è l’investitore principale in Cile, con uno stock totale di investimenti stranieri diretti di 12,7 miliardi di euro, pari al 36% del totale degli investimenti stranieri diretti [13].

    Nel marzo 2004 il Cile ha formalmente chiesto l’apertura di negoziati per la conclusione di un accordo liberale con l’Unione europea nel settore dell’aviazione. Nel secondo Consiglio di associazione UE-Cile nel maggio 2005[14] il Cile ha ribadito il proprio interesse nei confronti di un accordo che comprenda la liberalizzazione dell’accesso al mercato e la convergenza della regolamentazione. L’avvio di negoziati nel settore del trasporto aereo rafforzerà ulteriormente i legami economici e politici fra l’UE e il Cile . Visto che il Cile è stato il primo paese dell’emisfero australe a concludere un accordo di associazione e a istituire una zona di libero scambio con l’UE, è logico che sia anche fra i primi paesi a concludere un accordo globale con l’UE nel settore del trasporto aereo.

    4. VANTAGGI ECONOMICI DI UN ACCORDO UE-CILE NEL TRASPORTO AEREO

    Il volume totale del traffico aereo fra l’Unione europea e il Cile è di circa 600 000 passeggeri all’anno. Tenuto conto della distanza geografica, un numero considerevole di passeggeri fa scalo in altri paesi dell’America latina.

    Mentre gli accordi bilaterali in materia di servizi aerei fra diversi Stati membri dell’UE e il Cile non impongono restrizioni sul numero di voli, i mercati bilaterali più importanti dal punto di vista economico[15] sono disciplinati da accordi che limitano la possibilità dei vettori aerei di offrire servizi aerei in funzione della domanda dei passeggeri. Le restrizioni esistenti ostacolano la crescita potenziale dei servizi aerei fra l’UE e il Cile . Si prevede che la crescita media annua dei servizi aerei fra l’UE e il Cile sarà del 5,9% fra il 2004 e il 2008[16].

    Negli ultimi mesi i vettori aerei dell’UE e del Cile si sono mostrati interessati ad accedere al mercato UE-Cile. Tuttavia, le restrizioni esistenti negli accordi bilaterali non consentirebbero di operare voli di linea. I flussi turistici fra l’UE e il Cile sono aumentati del 50% fra il 1998 e il 2004 [17] ma, in assenza di modifiche della regolamentazione, l’ulteriore crescita del mercato turistico potrebbe essere ostacolata dalle restrizioni esistenti negli accordi in materia di servizi aerei.

    Soltanto fra il 2001 e il 2003 i flussi commerciali fra l’UE e il Cile sono aumentati del 27%. La soppressione delle restrizioni in vigore sui servizi aerei eliminerebbe gli ostacoli alla crescita del commercio fra l’UE e il Cile , considerando soprattutto la lunga distanza e la quota considerevole di merci deperibili trasportate nelle relazioni commerciali con il Cile.

    L’eliminazione delle restrizioni potrebbe offrire ai vettori aerei comunitari migliori opportunità di mercato . Una volta eliminate le restrizioni applicabili al numero di voli settimanali e alle rotte, è probabile che il traffico aereo fra l’UE e il Cile aumenterà. Il numero di voli diretti fra l’UE e il Cile è previsto in rialzo, e ciò permetterebbe ai vettori aerei comunitari di incrementare la loro quota di mercato rispetto al volume totale del mercato UE-Cile. Un’ulteriore liberalizzazione e l’aumento dei voli diretti che ne deriva offriranno ai passeggeri e agli spedizionieri europei una scelta più ampia di voli per il Cile , che è un importante partner commerciale dell’Unione europea. L’aumento dei servizi aerei, in particolare dei voli diretti, favorirà un’ulteriore crescita dei flussi commerciali e turistici fra l’UE e il Cile .

    Visto che attualmente i vettori aerei comunitari rappresentano circa i due terzi del mercato passeggeri e il 70% del mercato merci[18] e che oltre il 65% dei passeggeri fra l’UE e il Cile è costituito da cittadini che risiedono in Europa[19], saranno soprattutto l’industria aerea europea, i consumatori europei e, in generale, l’economia europea a trarre i maggiori vantaggi da questa situazione .

    Grazie al suo quadro normativo moderno il Cile è un ottimo candidato per approfondire le relazioni con la Comunità nel settore dell’aviazione in uno Spazio aereo liberalizzato, sia sul piano dell’accesso al mercato che della cooperazione in materia di regolamentazione. Una migliore cooperazione in materia di regolamentazione tra l’UE e il Cile favorirebbe ulteriormente i servizi aerei fra l’UE e il Cile .

    Un aspetto forse ancora più importante dell’impatto economico diretto sul mercato UE-Cile è l’impatto a medio termine su altri mercati del trasporto aereo. I vantaggi economici offerti dalla liberalizzazione dei mercati internazionali dell’aviazione sono stati identificati con chiarezza in uno studio svolto per conto della Commissione europea sull’impatto economico di uno Spazio aereo liberalizzato UE-USA[20]. Una volta liberato dalle restrizioni in vigore sul numero di voli settimanali e sulle rotte, il traffico aereo dovrebbe aumentare. La libertà di accesso al mercato permetterà alle compagnie aeree di cogliere nuove opportunità commerciali e offrire servizi aerei sulle rotte di cui c’è richiesta. I flussi transfrontalieri degli investimenti miglioreranno ulteriormente l’efficienza.

    In un’ottica a lungo termine un accordo UE-Cile nel settore del trasporto aereo potrebbe avere conseguenze economiche più ampie per il trasporto aereo fra l’UE e altri mercati dell’America latina. Per quanto riguarda la liberalizzazione dei trasporti aerei il Cile è il paese più attivo dell’America latina, sul piano politico e commerciale. Il Cile ha già concluso con l’Uruguay l’accordo bilaterale in materia di servizi aerei più liberale al mondo, che prevede anche l’accesso ai voli interni. Recentemente ha rafforzato la cooperazione con l’Argentina e il Brasile nel settore del trasporto aereo e ha firmato un nuovo accordo “cieli aperti” con il Paraguay. Il Cile ha quindi concluso accordi relativamente moderni e liberali con tutti i paesi del Mercosur. Inoltre, svolge un ruolo fondamentale nel processo di integrazione avviato dal settore industriale in America latina. La principale compagnia aerea cilena, LAN, ha aperto filiali in Perù, Ecuador e Argentina. A lungo termine un accordo per il trasporto aereo con il Cile potrebbe essere esteso ai paesi confinanti nell’America latina, aumentando così ulteriormente i vantaggi economici di un accordo globale con il Cile per il trasporto aereo.

    Gli evidenti vantaggi derivanti potenzialmente da un accordo per uno Spazio aereo liberalizzato con il Cile sono stati confermati da uno studio di valutazione di impatto eseguito da consulenti indipendenti. Anche se i vantaggi economici a breve termine potrebbero essere limitati a causa del numero contenuto di voli senza scalo fra la Comunità e il Cile e del grado di accesso al mercato già esistente, anche a breve termine l’industria aerea dell’UE potrebbe beneficiare di vantaggi commerciali. Lo studio ha confermato che il quadro normativo e politico per il trasporto aereo in Cile dovrebbe permettere alla Comunità di conseguire senza troppe difficoltà un accordo tipo con il Cile per ottenere un livello più elevato di convergenza della regolamentazione e nuove opportunità per l’industria e gli utenti dell’UE. Inoltre, lo studio ha sottolineato i notevoli vantaggi economici a lungo termine per l’industria aerea europea, gli utenti del trasporto aereo e altri attori economici, tenendo conto delle implicazioni per le relazioni con altri paesi dell’America latina.

    5. CONCLUSIONI: FORTE VALORE AGGIUNTO DI UN FUTURO ACCORDO UE-CILE NEL SETTORE DEL TRASPORTO AEREO

    Un quadro operativo moderno per il trasporto aereo fra l’UE e il Cile offre nuove e significative opportunità per rafforzare il trasporto aereo in un clima di concorrenza equa, rafforzando anche ulteriormente le ottime relazioni commerciali e politiche fra l’UE e il Cile.

    Il modello di un partenariato fra l’Unione europea e il Cile nel trasporto aereo è il risultato dell’intento di portare avanti il programma di azione per la riforma del settore sul piano internazionale. L’accordo sulla liberalizzazione del trasporto aereo fra la Comunità europea e il Cile che ne deriva istituirebbe un quadro moderno per i servizi aerei fra l’UE e il Cile , aprendo il più possibile il mercato e favorendo la cooperazione e la convergenza della regolamentazione. Se fornisce buoni risultati, potrebbe essere il modello per un partenariato esteso nel trasporto aereo con altri paesi dell’America del Sud .

    Un obiettivo dei negoziati è l’ apertura reciproca dell’accesso al mercato . I servizi aerei tra l’UE e il Cile sono spesso effettuati con uno scalo in paesi che hanno propri mercati rilevanti, come per esempio il Brasile e l’Argentina. Quindi, i diritti di quinta libertà via questi punti intermedi sono importanti per aumentare ulteriormente i benefici di un accordo con il Cile. Il Cile condivide l’obiettivo di liberalizzare il trasporto aereo e ha già indicato in occasione di discussioni preparatorie di essere disposto a concedere diritti di cabotaggio, ovvero il diritto di operare voli interni in Cile. Tali diritti sarebbero un precedente utile per i negoziati in corso tra la Comunità e altri paesi terzi.

    Alcuni Stati membri hanno già attuato l’apertura reciproca del mercato con il Cile. Di recente la Finlandia ha concluso un accordo con il Cile per la piena liberalizzazione del mercato. Tuttavia, altri Stati membri non sono ancora giunti a uno stadio avanzato di apertura del mercato nelle relazioni con il Cile. Attualmente quattordici Stati membri non hanno accesso al mercato cileno. Questa situazione poco uniforme e frammentata ha generato ineguaglianze nelle opportunità offerte ai vettori aerei comunitari che non sono coerenti con le pari opportunità garantite a tutti i vettori aerei comunitari nel mercato unico.

    Un accordo globale comunitario in materia di trasporto aereo apporterebbe coerenza alle relazioni della Comunità con il Cile nel settore dell’aviazione e garantirebbe pari opportunità a tutti i vettori aerei comunitari per i servizi aerei con il Cile . Inoltre, creerebbe nuove e sostanziali opportunità commerciali per i vettori aerei nei 14 Stati membri che attualmente non hanno diritti in relazione al traffico aereo da e verso il Cile. Un accordo in materia di trasporto aereo a livello comunitario offrirebbe ai vettori minori la possibilità di estendere la propria rete al Cile. La richiesta di traffico fra diversi Stati membri e il Cile è forse troppo modesta per rendere i voli diretti un’opzione commercialmente valida, tuttavia i vettori aerei avrebbero vantaggi considerevoli se fossero autorizzati ad effettuare il code-sharing sui voli da e verso il Cile dei partner con cui collaborano.

    I mercati liberalizzati dell’aviazione richiedono un quadro normativo che assicuri condizioni eque di concorrenza e livelli elevati di sicurezza, protezione e tutela dell’ambiente. L’apertura del mercato e la cooperazione per la convergenza della regolamentazione procedono di pari passo. Gli accordi bilaterali in materia di servizi aerei fra alcuni Stati membri e il Cile hanno garantito ai vettori aerei cileni l’accesso completo al mercato ma non hanno assicurato in modo adeguato la convergenza della regolamentazione. Un accordo globale a livello comunitario con il Cile in materia di trasporto aereo instaurerà anche norme elevate in materia di sicurezza, protezione, tutela dell’ambiente, protezione dei passeggeri e altre questioni normative .

    Per quanto riguarda le questioni ambientali, l’accordo deve essere conforme all’impegno della Comunità a favore dello sviluppo sostenibile . Oltre ai vantaggi citati in precedenza, la crescita prevista del traffico aereo comporta anche conseguenze indesiderate, in particolare per la qualità dell’aria e l’inquinamento acustico vicino agli aeroporti e gli effetti sui cambiamenti climatici su scala planetaria. È importante che l’accordo non riduca la capacità dell’UE di applicare strumenti normativi o economici per alleviare questi effetti negativi.

    Nei mercati aperti dell’aviazione è essenziale assicurare condizioni eque di concorrenza. Un accordo globale in materia di trasporto aereo fra la Comunità e il Cile permetterebbe di ottenere una maggiore convergenza della regolamentazione, assicurando così condizioni eque di esercizio ed evitando distorsioni della concorrenza. Il Cile dispone di autorità della concorrenza potenti che fanno rispettare le relative norme. Il governo non fornisce alcun sostegno all’industria aerea, neanche dopo la crisi che ha colpito il settore a seguito dell’11 settembre. Quanto alla sicurezza dell’aviazione, il Cile vanta risultati eccezionali in America del Sud che sono paragonabili a quelli europei. Di conseguenza, tenuto conto dell’attuale livello di applicazione delle norme di sicurezza e protezione, delle regole della concorrenza e dei diritti degli utenti del trasporto aereo in Cile, si può pensare di ottenere un livello elevato di cooperazione e/o convergenza della regolamentazione fra la Comunità e il Cile .

    In una serie di incontri informali a titolo esplorativo il Cile ha confermato la volontà di conseguire un livello elevato di convergenza della regolamentazione con la Comunità per favorire i servizi aerei fra l’UE e il Cile. Tale convergenza può essere conseguita soltanto a livello comunitario; gli accordi bilaterali non assicurano una cooperazione adeguata sul piano della regolamentazione. Un accordo definirà una serie di meccanismi di cooperazione per assicurare il rispetto e lo sviluppo delle norme stabilite.

    Il forte valore aggiunto di un accordo con il Cile in materia di trasporto aereo potrebbe essere ulteriormente potenziato con accordi simili con altri paesi dell’America del Sud. Quindi, il nuovo partenariato fra l’Unione europea e il Cile dovrebbe costituire un modello per la regione e consentire agli altri paesi interessati di aderirvi.

    Viste queste premesse, la Commissione europea raccomanda che il Consiglio la autorizzi ad avviare negoziati con il Cile per concludere un accordo globale in materia di trasporto aereo.

    La Commissione lavorerà in stretta collaborazione con gli Stati membri e tutti i soggetti interessati per sviluppare ulteriormente e conseguire gli obiettivi stabiliti nelle direttive di negoziato.

    [1] COM (2005) 79.

    [2] Conclusioni del Consiglio del 27 giugno 2005 sullo sviluppo dell’agenda per la politica estera comunitaria in materia di aviazione.

    [3] L’”accordo orizzontale” sostituisce le disposizioni degli accordi bilaterali in materia di servizi aerei tra gli Stati membri dell’UE e il Cile, giudicati incompatibili con il diritto comunitario, con un accordo comunitario.

    [4] Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna e Svezia.

    [5] Proposta di decisione del Consiglio concernente la firma e l’applicazione provvisoria dell’accordo tra la Comunità europea e la Repubblica del Cile su alcuni aspetti relativi ai servizi aerei, COM (2004) 829. La proposta è stata adottata dal Consiglio il 27 giugno 2005.

    [6] Per terza libertà si intende il diritto di trasportare passeggeri e/o merci dal paese di origine in un altro paese. Per quarta libertà si intende il diritto di trasportare passeggeri e/o merci da un altro paese nel paese di origine.

    [7] Altri firmatari del protocollo MALIAT sono la Nuova Zelanda, Singapore e il Brunei. L’accordo MALIAT comprende inoltre gli USA, Samoa e Tonga.

    [8] Per quinta libertà si intende il diritto di trasportare passeggeri e/o merci da un paese a un altro paese terzo a bordo di servizi che partono dal paese di origine, per es. un vettore aereo cileno può trasportare passeggeri fra la Spagna e la Germania su un volo Santiago-Madrid-Francoforte. Per settima libertà si intende il diritto di svolgere traffico commerciale fra due paesi al di fuori del paese di origine, per es. un vettore aereo cileno che trasporta passeggeri fra la Nuova Zelanda e il Brunei.

    [9] Altri firmatari dell’accordo di Fortaleza sono l’Argentina, il Brasile, il Paraguay, l’Uruguay, la Bolivia e il Perù.

    [10] Accordo che istituisce un’associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Cile, dall’altra - Atto finale, GU L 352 del 30.12.2002, pag. 3. L’accordo è entrato in vigore il 1° marzo 2005.

    [11] Art. 94 dell’accordo di associazione.

    [12] Art. 95 (2d) dell’accordo di associazione.

    [13] Fonte: Eurostat (2004).

    [14] Dichiarazione congiunta del secondo Consiglio di associazione UE-Cile, 26 maggio 2005.

    [15] Spagna, Germania e Francia rappresentano oltre il 90% del traffico passeggeri fra l’UE e il Cile.

    [16] Fonte: IATA Passenger Forecasts 2004-2008.

    [17] Fonte: Sernatur, Estadisticas de Turismo.

    [18] Quote del mercato passeggeri nel 2004: Lan Chile 32%, Iberia 31%, Lufthansa 20%, Air France 12%. Quote del mercato merci nel 2004: Lan Chile 30%, Iberia 22%, Martinair 18%, Air France 13%, Cargolux 10%, Lufthansa 7%. Fonte: Junta de Aeronautica Civil.

    [19] Fonte: Sernatur (2005).

    [20] The Economic Impact of an EU-US Open Aviation Area , studio effettuato dal Brattle Group per conto della Commissione europea, dicembre 2002.

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