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Document 52003PC0506

    Proposta di decisione del Consiglio relativa ad un'ulteriore assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro, che modifica la decisione 2002/882/CE del Consiglio intesa a concedere un'ulteriore assistenza finanziaria alla Repubblica federale di Iugoslavia

    /* COM/2003/0506 def. - CNS 2003/0190 */

    52003PC0506

    Proposta di decisione del Consiglio relativa ad un'ulteriore assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro, che modifica la decisione 2002/882/CE del Consiglio intesa a concedere un'ulteriore assistenza finanziaria alla Repubblica federale di Iugoslavia /* COM/2003/0506 def. - CNS 2003/0190 */


    Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa ad un'ulteriore assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro, che modifica la decisione 2002/882/CE del Consiglio intesa a concedere un'ulteriore assistenza finanziaria alla Repubblica federale di Iugoslavia

    (presentata dalla Commissione)

    RELAZIONE

    Negli ultimi due-tre anni le autorità di Serbia e Montenegro hanno ottenuto risultati notevoli nell'ambito delle riforme economiche e della stabilizzazione: è stata raggiunta e mantenuta la stabilità macroeconomica, sono state avviate importanti riforme strutturali, la privatizzazione delle imprese collettive attraverso aste e appalti procede bene e il processo di ristrutturazione del settore industriale e finanziario ha avuto inizio.

    Nonostante la situazione difficile in cui si trova attualmente il paese in seguito all'assassinio del primo ministro serbo, avvenuto l'11 marzo 2003, le autorità proseguono le riforme economiche. Anche durante lo stato di emergenza, proclamato per alcune settimane dopo l'assassinio, il paese è rimasto relativamente stabile. Si potrebbe supporre che le istituzioni, segnatamente in Serbia, abbiano attutito lo shock e che le riforme politiche degli anni precedenti non siano state messe a repentaglio, sebbene sia necessario proseguire vigorosamente le riforme giudiziarie e del settore dei mass-media nonché la lotta alla corruzione.

    Il processo delle riforme economiche e della stabilizzazione è sostenuto dall'assistenza macrofinanziaria disposta dalla Comunità europea. Un primo pacchetto di assistenza dell'importo di 345 milioni di euro è stato deciso nei mesi di luglio e dicembre 2001 e quindi eseguito nel 2001/2002. Il 5 novembre 2002 il Consiglio dell'Unione europea ha deciso di concedere al paese una seconda assistenza macrofinanziaria per un importo massimo di 130 milioni di euro, di cui 55 milioni a titolo di prestito e 75 milioni a titolo di contributo a fondo perduto (decisione 2002/882/CE del Consiglio). Quest'assistenza mira principalmente ad assicurare la sostenibilità della bilancia dei pagamenti e a consolidare le riserve estere del paese. Una prima quota, pari a 40 milioni di euro, è stata versata a dicembre 2002 (30 milioni a titolo di contributo a fondo perduto) e a febbraio 2003 (10 milioni a titolo di prestito).

    In seguito all'assassinio, il ministro serbo delle Finanze ha richiesto alla comunità internazionale un'ulteriore assistenza macrofinanziaria sulla base delle prime stime del governo serbo, secondo cui le prospettive economiche per il 2003 avevano subito un netto peggioramento. Al Consiglio Affari generali e Relazioni esterne del 14 aprile, la Commissione ha espresso la volontà di anticipare, nel caso in cui fossero stati soddisfatti taluni requisiti essenziali, la parte restante dell'assistenza macrofinanziaria con una seconda quota relativamente cospicua, nonché di proporre un'ulteriore assistenza macrofinanziaria comunitaria al fine di sussidiare qualsiasi fabbisogno supplementare della bilancia dei pagamenti che l'FMI avrebbe potuto individuare nel corso dell'anno. Il Consiglio "ha accolto con soddisfazione le proposte della Commissione e ha invitato gli organi competenti ad esaminarle tempestivamente al fine di giungere a rapide decisioni".

    Nel frattempo i servizi della Commissione hanno ultimato l'esame della seconda quota e sono giunti alla conclusione che i requisiti cui essa soggiaceva sono stati soddisfatti in modo soddisfacente. In base alle consultazioni interne effettuate, la seconda quota di 65 milioni di euro, di cui 35 milioni a titolo di prestito e 30 milioni a titolo di contributo a fondo perduto, dovrebbe essere versata ad agosto 2003. La terza quota dovrebbe pertanto ammontare a 25 milioni di euro, di cui 10 milioni a titolo di contributo a fondo perduto.

    Di recente l'FMI ha reso noto alla riunione del gruppo di indirizzo operativo per i Balcani occidentali, svoltasi il 19 giugno a Bruxelles, di aver terminato l'esame delle previsioni di pagamento per il 2003 e di aver individuato un fabbisogno finanziario supplementare. In effetti, dopo l'assassinio del primo ministro serbo, le prospettive dei conti con l'estero sembrano più incerte. In relazione all'evoluzione della bilancia dei pagamenti vi sono notevoli rischi, soprattutto per quanto riguarda le dimensioni dell'afflusso di capitali privati, compresi gli investimenti esteri diretti, mentre l'ingente fabbisogno di finanziamenti continua a gravare pesantemente sull'economia. Se é vero che le autorità di Serbia e Montenegro hanno finora applicato politiche conformi all'attuale programma dell'FMI, un ulteriore sostegno finanziario esterno sembra tuttavia indispensabile sia per realizzare gli obiettivi macroeconomici concordati relativi a crescita, inflazione, saldo fiscale e bilancia delle partite correnti per il 2003, che per proseguire il processo di riforma.

    Secondo le nuove proiezioni dell'FMI si registra al momento un'insufficienza residua del finanziamento esterno di circa 321 milioni di USD (dopo i programmi IFI) che dovrebbe essere coperta dall'assistenza macrofinanziaria comunitaria e bilaterale, compreso lo sgravio del debito da parte dei creditori (consistente, ad esempio, in capitalizzazione degli interessi di mora). Va rilevato che, di questa insufficienza, circa 200 milioni di USD sono già stati impegnati, fra cui l'equivalente di 113 milioni di USD nell'ambito dell'attuale pacchetto di assistenza macrofinanziaria comunitaria. Considerati tali presupposti, sembra opportuno che la Commissione contribuisca al fabbisogno addizionale della bilancia dei pagamenti modificando la decisione 2002/882/CE del Consiglio e incrementando in tal modo l'importo complessivo di 70 milioni di euro, per un importo massimo di 200 milioni di euro. Per quanto concerne l'insufficienza residua, potrebbe essere colmata attraverso un ulteriore aiuto bilaterale. L'importo aggiuntivo potrebbe essere utilizzato per integrare la terza quota, che potrebbe a sua volta essere versata in due rate, fermo restando l'accordo relativo ad un Memorandum d'intesa supplementare che indichi i necessari requisiti di sostegno delle riforme specifiche, tra i quali potrebbero figurare la riorganizzazione del settore imprenditoriale e bancario e il ravvicinamento economico.

    Date le circostanze eccezionali, l'elevato livello di indebitamento di Serbia e Montenegro rispetto ad altri paesi della regione e la limitata capacità di contrarre prestito, si propone di mettere a disposizione una quota significativa (vale a dire 45 milioni di euro) di questo importo supplementare a titolo di contributo a fondo perduto e la parte restante (vale a dire 25 milioni di euro) a titolo di prestito. Quest'ultimo avrebbe un periodo di maturità di 15 anni, con un periodo di grazia di 10 anni, come previsto nel pacchetto iniziale. L'incremento corrispondente dell'assistenza comunitaria sarà basato sull'intesa che altri donatori effettueranno sforzi analoghi per fornire un sostegno finanziario complementare.

    2003/0190 (CNS)

    Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa ad un'ulteriore assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro, che modifica la decisione 2002/882/CE del Consiglio intesa a concedere un'ulteriore assistenza finanziaria alla Repubblica federale di Iugoslavia

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 308,

    vista la proposta della Commissione [1],

    [1] GU C ... del ..., pag. ...

    visto il parere del Parlamento europeo [2],

    [2] GU C ... del ..., pag. ...

    considerando quanto segue:

    (1) Prima di presentare la sua proposta, la Commissione ha consultato il Comitato economico e finanziario.

    (2) La decisione 2002/882/CE [3] del Consiglio dispone l'assistenza macrofinanziaria a favore della Repubblica federale di Iugoslavia per assicurare la sostenibilità della bilancia dei pagamenti e consolidare le riserve del paese.

    [3] GU L 308 del 9.11.2002, pag. 25.

    (3) Il 4 febbraio 2003 si è avuta una riforma costituzionale in seguito alla quale la nuova denominazione del paese è ora Serbia e Montenegro.

    (4) In seguito all'assassinio del primo ministro serbo, avvenuto l'11 marzo 2003, le prospettive dei conti con l'estero sembrano più incerte, soprattutto in riferimento all'afflusso di capitali privati, compresi gli investimenti esteri diretti; al contempo, ingenti fabbisogni di finanziamento continuano a gravare sull'economia.

    (5) I fabbisogni supplementari della bilancia dei pagamenti per il 2003 sono stati individuati nel contesto dell'attuale programma dell'FMI e la Serbia e Montenegro avrà ulteriori necessità di finanziamenti esterni nel 2003, ben al di là dei finanziamenti ufficiali che potranno essere forniti dal Fondo monetario internazionale, dalla Banca mondiale e da altri donatori fra cui la Comunità.

    (6) Un aumento dell'assistenza macrofinanziaria comunitaria a favore di Serbia e Montenegro costituisce una misura adeguata per contribuire, insieme agli altri donatori, ad allentare i vincoli finanziari del paese.

    (7) Il trattato non prevede, per l'adozione della presente decisione, poteri di azione diversi da quelli di cui all'articolo 308,

    DECIDE:

    Articolo unico

    1. Agli articoli 1, 2, 3 e 4 il termine "RFI" è sostituito da "Serbia e Montenegro".

    2. L'articolo 1, paragrafo 2, della decisione 2002/882/CE è sostituito dal testo seguente:

    "2. La componente "prestito" della presente assistenza ammonta ad un importo massimo in conto capitale di 80 milioni di euro, con una durata massima di 15 anni. A tal fine, la Commissione è abilitata all'assunzione di prestiti, a nome della Comunità europea, per raccogliere i fondi necessari, che verranno messi a disposizione di Serbia e Montenegro attraverso la concessione di un prestito alla medesima.

    3. Il testo dell'articolo 1, paragrafo 3, è sostituito dal testo seguente:

    "3. La componente "contributo a fondo perduto" della presente assistenza consiste in un importo massimo di 120 milioni di EUR.

    4. All'articolo 3, paragrafo 1, la prima frase è sostituita dalla seguente:

    "1. Le componenti "prestito" e "contributo a fondo perduto" della presente assistenza dovranno essere impegnate a favore di Serbia e Montenegro in almeno tre quote".

    Fatto a Bruxelles, il [data]

    Per il Consiglio

    Il presidente

    SCHEDA FINANZIARIA

    1. Denominazione dell'azione

    Ulteriore assistenza macrofinanziaria a Serbia e Montenegro

    2. Linea di bilancio interessata

    a) Componente "contributo a fondo perduto"

    Linea di bilancio: B7-548

    >SPAZIO PER TABELLA>

    b) Componente "prestito"

    BO-215 - "Garanzia della Comunità europea sui programmi di prestiti assunti dalla Comunità per concedere un'assistenza finanziaria a favore dei paesi dei Balcani occidentali"

    3. Base giuridica

    Articolo 308 del trattato.

    4. Descrizione e motivazione dell'azione

    a) Descrizione dell'azione

    Incremento dell'assistenza macrofinanziaria comunitaria a favore di Serbia e Montenegro per sussidiare i fabbisogni supplementari della bilancia dei pagamenti.

    b) Motivazione dell'azione

    Ulteriori esigenze di finanziamento estero decisamente superiori al finanziamento ufficiale cui potrebbero provvedere l'FMI, la Banca mondiale e i donatori bilaterali. La sostenibilità della stabilizzazione economica e dei risultati delle riforme del paese beneficiario dipendono in grande misura dall'assistenza finanziaria esterna fornita da fonti ufficiali a condizioni molto agevolate.

    5. Classificazione della spesa

    a) Componente "contributo a fondo perduto": non obbligatoria, stanziamenti dissociati.

    b) Componente "prestito": spesa obbligatoria.

    6. Natura della spesa

    a) Sovvenzione a fondo perduto (sussidio al 100%)

    b) Attivazione potenziale della garanzia di bilancio per i prestiti assunti dalla Comunità allo scopo di finanziare il prestito.

    7. Incidenza finanziaria

    a) Metodo di calcolo

    La valutazione dell'importo degli aiuti ritenuti necessari è basata sulle stime attuali del fabbisogno residuo di finanziamento estero del paese beneficiario.

    Per la componente "prestito", si prevede che non si farà ricorso alla garanzia di bilancio.

    b) Incidenza dell'azione sugli stanziamenti d'intervento

    La linea di bilancio relativa alla componente di contributo a fondo perduto verrà attivata se verrà soddisfatta una serie di condizioni politiche da concordarsi con le autorità di Serbia e Montenegro.

    La linea di bilancio relativa alla garanzia di bilancio per la componente "prestito" dell'assistenza verrà attivata solo in caso di effettivo ricorso alla garanzia.

    c) Finanziamento della spesa d'intervento

    (i) Aiuto non rimborsabile

    L'incremento di assistenza proposto, da disporre con la presente modifica, dovrà essere finanziato entro i limiti della categoria 4 delle attuali prospettive finanziarie (in euro) come segue:

    // 2003

    Stanziamenti d'impegno // 45 000 000

    Stanziamenti di pagamento // 45 000 000

    (ii) Eventuale ricorso alla garanzia di bilancio

    * Ricorso al Fondo di garanzia istituito dal regolamento (CE, Euratom) n. 2728/94 del Consiglio, del 31 ottobre 1994, modificato da ultimo dal regolamento n. 1149/1999 del 25 maggio 1999.

    * Ove le risorse del Fondo di garanzia si rivelassero insufficienti, si procederebbe a finanziare i pagamenti supplementari a carico del bilancio mediante storno:

    - degli eventuali importi ancora rimanenti nella riserva per garanzie;

    - degli eventuali pagamenti tardivi al bilancio per i quali sia stata attivata la garanzia di bilancio (ai sensi dell'articolo 27, paragrafo 3 del regolamento finanziario);

    - degli importi disponibili nel rispetto del massimale previsto per la categoria 4 delle prospettive finanziarie o relativa ridistribuzione.

    * Per adempiere ai suoi obblighi, la Commissione può provvedere in via provvisoria al servizio del debito mediante fondi propri di tesoreria. In tal caso si applica l'articolo 12 del regolamento (CEE, Euratom) n. 1552/89 del Consiglio, del 29 maggio 1989.

    8. Disposizioni antifrode previste

    I versamenti verranno effettuati direttamente alla Banca nazionale di Serbia solo dopo che i servizi della Commissione avranno verificato, in consultazione con il Comitato economico e finanziario ed in collegamento con i servizi dell'FMI e della Banca mondiale, l'adeguatezza delle politiche macroeconomiche attuate nel paese ed il rispetto delle specifiche condizioni connesse all'assistenza in questione.

    Durante l'esecuzione della presente assistenza, inoltre, la Commissione o alcuni rappresentanti debitamente autorizzati potranno effettuare una valutazione sul funzionamento dei controlli e dei sistemi finanziari del paese.

    Infine, l'assistenza sarà oggetto di procedure di verifica, controllo e revisione condotte dalla Commissione, dall'Ufficio europeo anti-frode (OLAF) e dalla Corte dei conti.

    9. Elementi di analisi costo/efficacia

    a) Giustificazione dell'azione ed obiettivi specifici

    Sostenendo l'impegno di riforma macroeconomica del paese ed integrando i finanziamenti concessi dalla comunità internazionale nel contesto del programma sovvenzionato dall'FMI, l'assistenza proposta sosterrà la transizione del paese verso un'economia di mercato.

    b) Valutazione e sorveglianza

    La presente assistenza ha carattere macroeconomico; il controllo e la valutazione della stessa sono realizzati nel quadro del programma di aggiustamento e di riforma sostenuto dall'FMI, attualmente messo in atto dalla Repubblica federale di Iugoslavia. In particolare, i servizi della Commissione effettueranno il controllo dell'azione sulla base di un opportuno sistema di indicatori macroeconomici e strutturali da stabilire di concerto con le autorità del paese beneficiario. Essi rimarranno inoltre in stretto contatto con i servizi dell'FMI e della Banca Mondiale al fine di beneficiare della valutazione da parte di questi ultimi dei risultati ottenuti dalla Repubblica federale di Iugoslavia sotto il profilo del processo di stabilizzazione e di riforma.

    Una valutazione ex-post indipendente di questa assistenza dovrà essere svolta dalla Commissione o da alcuni rappresentanti debitamente autorizzati. Le autorità del paese si impegnano pertanto a fornire tutte le informazioni necessarie.

    La proposta di decisione del Consiglio prevede la presentazione al Parlamento europeo di una relazione annuale, nella quale verrà valutata l'attuazione dell'operazione in oggetto.

    10. Spese amministrative

    Si tratta di un'azione a carattere eccezionale, che non comporterà un aumento del personale della Commissione.

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