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Document 52001PC0775

    Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della decisione n. 1254/96/CE che stabilisce un insieme di orientamenti relativi alle reti transeuropee nel settore dell'energia

    /* COM/2001/0775 def. - COD 2001/0311 */

    GU C 151E del 25.6.2002, p. 207–220 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    52001PC0775

    Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della decisione n. 1254/96/CE che stabilisce un insieme di orientamenti relativi alle reti transeuropee nel settore dell'energia /* COM/2001/0775 def. - COD 2001/0311 */

    Gazzetta ufficiale n. 151 E del 25/06/2002 pag. 0207 - 0220


    Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO recante modifica della decisione n. 1254/96/CE che stabilisce un insieme di orientamenti relativi alle reti transeuropee nel settore dell'energia

    RELAZIONE

    1. Introduzione e sintesi

    1. La presente proposta di revisione degli orientamenti relativi alle reti transeuropee dell'energia (TEN-Energia) prende le mosse dalla valutazione del funzionamento degli orientamenti attualmente in vigore per le TEN-Energia (si veda la Relazione sull'attuazione degli orientamenti relativi alle reti transeuropee nel settore dell'energia nel periodo 1996-2001, presentata congiuntamente alla presente proposta).

    Nella sua elaborazione si è tenuto conto degli sviluppi intervenuti dal 1996 sul mercato dell'energia, in particolare dell'attuazione delle direttive sulla liberalizzazione dei mercati dell'elettricità e del gas naturale, dell'aumento tendenziale della dipendenza da fonti esterne (soprattutto per l'approvvigionamento del gas naturale) e della fissazione di obiettivi più ambiziosi in materia di penetrazione delle energie rinnovabili.

    La presente proposta fa parte delle misure chieste dal Consiglio europeo di Stoccolma con l'obiettivo di giungere al pieno sfruttamento del potenziale del mercato interno e in particolare all'instaurazione di un contesto favorevole alla creazione di mercati transfrontarieri efficienti, sostenuti da capacità infrastrutturali adeguate.

    Inoltre, essa va nel senso delle proposte adottate dalla Commissione nel marzo 2001 in merito all'apertura completa e regolamentata dei mercati dell'elettricità e del gas naturale e alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di elettricità.

    La presente proposta tiene conto del piano d'azione sulla Dimensione settentrionale adottato dal Consiglio europeo di Feira nel giugno 2000 e rispecchia i progressi realizzati nel processo di allargamento ponendo esplicitamente l'accento sulle interconnessioni elettriche con i paesi candidati all'adesione.

    2. Suo obiettivo principale è la modifica degli orientamenti relativi alle TEN-Energia nel senso di individuare una categoria di progetti prioritari all'interno dei progetti di interesse comune.

    I progetti di interesse comune sono progetti che rispondono ai criteri e agli obbiettivi fissati dagli Orientamenti per lo sviluppo delle TEN-Energia. L'elenco attuale venne adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio in allegato alla decisione del 1996 che stabiliva gli Orientamenti TEN-Energia, successivamente integrata nel 1997 e nel 1999. L'aggiornamento dell'elenco dei progetti di interesse comune è previsto dalla presente proposta (cfr. Allegati II e III). Tali progetti possono fruire di un contributo finanziario pari, al massimo, al 10% della spesa di investimento, in virtù del regolamento sul sostegno finanziario alle TEN.

    Si propone quindi di individuare - tra i progetti di interesse comune - una categoria di progetti prioritari di interesse europeo che comprenderà un piccolo numero di progetti relativi a reti di energia che hanno un impatto estremamente rilevante rispetto agli obbiettivi essenziali della politica energetica, cioè la realizzazione del mercato interno e il rafforzamento della sicurezza degli approvvigionamenti (cfr. allegato I).

    Ai progetti prioritari verrà fornito un appoggio politico e su di essi si concentrerà particolarmente l'attenzione della Commissione e degli Stati membri.

    La Commissione si propone di concentrare sui progetti prioritari gli strumenti di aiuto disponibili ai fini della politica delle TEN. In particolare, ad essi sarà data la precedenza in sede di decisioni sulla concessione dei finanziamenti ai sensi del regolamento sul sostegno finanziario TEN.

    Per poter essere in grado di fornire un efficace sostegno ai progetti per la cui realizzazione un maggiore finanziamento è decisivo, la Commissione ritiene necessario prevedere, per i progetti prioritari, la possibilità di portare dal 10% al 20% la percentuale massima del contributo ai sensi del regolamento sul sostegno finanziario alle TEN. La Commissione introdurrà questa modifica nella revisione, attualmente in corso, del regolamento finanziario TEN.

    La Commissione ritiene parimenti che nel decidere i contributi finanziari ai sensi del regolamento TEN si dovrà dare priorità non più agli studi di fattibilità iniziali e alla fase di progettazione, bensì alla fase di sviluppo (quella che segue la fase degli studi iniziali) in cui è compresa l'eliminazione degli ostacoli alla realizzazione dei progetti. Tale modifica dovrà essere introdotta nel quadro della revisione in corso del regolamento sul sostegno finanziario alle TEN.

    3. La presente proposta mira anche a modificare gli orientamenti sulle TEN-Energia relativamente ai seguenti aspetti:

    * riallineamento delle priorità della politica sulle TEN-Energia alla luce degli sviluppi intervenuti dal 1996;

    * ampliamento della definizione dei progetti d'interesse comune per le TEN-Energia (10 progetti tematici in luogo degli attuali 90 progetti dettagliati);

    * inserimento delle definizioni dettagliate dei progetti nelle specificazioni dei progetti, già previste negli orientamenti;

    * precisazione che l'individuazione dei progetti lascia impregiudicata la procedura di valutazione d'impatto ambientale;

    * aggiornamento delle disposizioni relative alla procedura di comitato, che peraltro non verrebbero modificate nei principi essenziali;

    * modifica da 2 a 4 anni della frequenza di presentazione delle relazioni sull'attuazione degli orientamenti, tenuto conto del fatto che ogni anno la Commissione presenta una relazione TEN comune ai tre settori.

    Saranno osservate le vigenti disposizioni in tema di informazione e consultazione del pubblico previste dalla normativa ambientale comunitaria.

    2. Individuazione dei progetti prioritari d'interesse europeo

    Si propone di dare risalto, negli orientamenti TEN-Energia, ai progetti considerati molto importanti per il funzionamento concorrenziale del mercato interno o per il rafforzamento della sicurezza dell'approvvigionamento.

    A tal fine sono stati identificati alcuni assi prioritari per le reti elettriche e del gas naturale e i progetti d'interesse comune situati su detti assi sono considerati prioritari. Tali progetti prioritari sono dichiarati "progetti comunitari d'interesse europeo" e a loro favore è atteso un particolare impegno da parte degli Stati membri interessati e della Commissione.

    I progetti considerati progetti comunitari d'interesse europeo sono oggetto dell'articolo 1.2 della proposta di decisione.

    Gli assi prioritari su cui si situano i progetti prioritari sono indicati nell'allegato I della proposta di decisione.

    Una rappresentazione schematica degli assi prioritari è riportata nelle due carte (una relativa alle reti transeuropee dell'elettricità e l'altra alle reti transeuropee del gas) allegate alla presente relazione.

    Poiché il mercato interno è in vigore unicamente negli Stati membri, per il momento non è possibile identificare assi prioritari nei paesi candidati all'adesione. La Commissione è consapevole del fatto che in futuro, con l'allargamento, nuovi paesi entreranno a far parte del mercato interno dell'energia. Nel 2004 al più tardi, la Commissione proporrà una revisione degli orientamenti TEN-Energia onde includervi gli assi prioritari corrispondenti alle connessioni con e tra i nuovi paesi.

    A favore dei progetti prioritari ci si aspetta un sostegno adeguato da parte degli Stati membri e della Commissione; in particolare, quest'ultima mobiliterà in via prioritaria le proprie risorse umane e finanziarie ogni qual volta ciò risulti necessario.

    3. Riallineamento delle priorità politiche per le ten-energia

    Il riallineamento delle priorità politiche mira a far sì che i criteri principali della politica relativa alle TEN-Energia rispecchino effettivamente le necessità attuali in materia di reti. A tal fine si propone di:

    * introdurre due nuove priorità politiche, ossia:

    - attuazione di misure a sostegno della creazione del mercato interno: completamento dei collegamenti mancanti, adozione di criteri di gestione innovativi e, all'occorrenza, potenziamento della capacità fisica per far fronte ai problemi di congestione, presa in considerazione delle nuove necessità derivanti dalla liberalizzazione dei mercati dell'elettricità e del gas naturale;

    - collegamento delle produzioni di energia rinnovabile alle reti interconnesse;

    * confermare le priorità politiche relative alla sicurezza dell'approvvigionamento, all'allargamento e alla coesione; tali priorità sono:

    - l'interoperabilità delle reti elettriche su scala continentale, ponendo l'accento sulle interconnessioni con i paesi terzi che hanno ottenuto lo status di paese candidato all'adesione;

    - lo sviluppo delle infrastrutture nel settore del gas per soddisfare la domanda di gas naturale nell'Unione europea e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento;

    - il collegamento delle regioni periferiche con lo sviluppo della dimensione ultraperiferica.

    Il riallineamento delle priorità politiche è oggetto dell'articolo 1.1 della proposta di decisione.

    Detto riallineamento evidenzia il contributo diretto che le TEN-Energia possono dare allo sviluppo della politica energetica e alla realizzazione delle politiche a favore dello sviluppo sostenibile, dello sviluppo regionale e dell'ampliamento.

    4. Ampliamento delle definizioni dei progetti d'interesse comune

    Si propone di sostituire l'attuale elenco dei progetti d'interesse comune con un nuovo elenco di progetti associati a definizioni più ampie.

    Il nuovo elenco comprende 10 progetti d'interesse comune (5 per il settore elettrico e 5 per il settore del gas), in luogo dei 90 attuali.

    Questo punto è oggetto dell'articolo 1.7 della proposta di decisione.

    Il nuovo elenco è riportato nell'allegato II della proposta di decisione.

    L'ampliamento delle definizioni assicura la flessibilità necessaria per un'attuazione armoniosa della politica e del programma TEN-Energia. In particolare, esso permetterà di:

    - ridurre la frequenza di revisione degli orientamenti TEN-Energia, che hanno già dovuto essere modificati due volte dal 1996 (data della loro adozione) per l'aggiornamento dell'elenco (dettagliato) dei progetti d'interesse comune;

    - assicurare in tempi brevi il sostegno dell'Unione europea ai nuovi progetti interessanti. Allo stato attuale, trascorrono uno o due anni prima che un nuovo progetto presentato alla Commissione possa fruire di un eventuale sostegno finanziario nell'ambito del programma TEN-Energia, al termine di una procedura di codecisione;

    - prendere in considerazione, nell'attuazione della politica e del programma TEN-Energia, i progetti interessanti dei nuovi Stati membri già nei mesi immediatamente successivi all'adesione, sempreché i progetti proposti siano conformi alle priorità e ai criteri definiti dagli orientamenti, nonché alle definizioni ampliate relative ai progetti d'interesse comune.

    5. Definizioni dettagliate dei progetti integrate alle specificazioni

    Si propone di integrare la descrizione dettagliata dei progetti nelle specificazioni dei progetti d'interesse comune, già previste negli orientamenti.

    Questo aspetto è oggetto dell'articolo 1.3 della proposta di decisione.

    Le nuove specificazioni sono riportate nell'allegato III della proposta di decisione.

    Dette specificazioni tengono conto dell'evoluzione dei progetti già individuati e dei nuovi progetti sottoposti ai servizi della Commissione.

    Esse comprendono i progetti dettagliati che sono in uno stadio sufficientemente avanzato da far prevedere l'avvio dei lavori di costruzione o degli studi nei prossimi cinque anni.

    La Commissione potrà all'occorrenza adottare l'aggiornamento delle specificazioni secondo la procedura di comitato, già prevista negli orientamenti.

    Una rappresentazione schematica dei progetti dettagliati è riportata nelle due carte, una relativa alle reti transeuropee dell'elettricità e l'altra alle reti transeuropee del gas, allegate alla presente relazione.

    6. Limitazione della portata degli orientamenti

    Si propone di spostare nel testo degli orientamenti la limitazione che attualmente figura nella nota dell'allegato della decisione relativa agli orientamenti, in cui si precisa che la decisione relativa agli orientamenti lascia impregiudicata la verifica della compatibilità ambientale dei progetti.

    Questo punto è oggetto dell'articolo 1.4 della proposta di decisione.

    L'introduzione di detta limitazione nel testo degli orientamenti è coerente con le definizioni ampliate dei progetti d'interesse comune e sottolinea il carattere precoce delle azioni condotte nell'ambito della politica e del programma TEN-Energia.

    In effetti, il programma TEN-Energia interviene frequentemente per cofinanziare studi di valutazione dell'impatto ambientale dei progetti indicati negli orientamenti.

    7. Aggiornamento delle disposizioni relative alla procedura di comitato

    Si propone di aggiornare le disposizioni relative alla procedura di comitato conformemente all'accordo interistituzionale intervenuto nel 1999 su questa materia.

    Questo punto è oggetto dell'articolo 1.5 della proposta di decisione.

    La procedura di comitato proposta resta quella del comitato di regolamentazione.

    8. Periodicità delle relazioni

    Si propone di portare a 4 anni (in luogo dei 2 attualmente previsti) la periodicità delle relazioni da sottoporre al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.

    Questo punto è oggetto dell'articolo 1.6 della proposta di decisione.

    La proposta di modificare la frequenza delle relazioni è motivata dal fatto che dal 1995 la Commissione presenta ogni anno alle stesse istituzioni comunitarie una relazione sulle TEN comune ai tre settori (trasporti, telecomunicazioni ed energia).

    In detta relazione annuale sono presentati i principali sviluppi riguardanti la politica ed i progetti TEN prioritari e sono fornite informazioni sugli interventi finanziari a favore delle TEN nei tre settori.

    Allegato: 4 carte.

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    2001/0311 (COD)

    Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO recante modifica della decisione n. 1254/96/CE che stabilisce un insieme di orientamenti relativi alle reti transeuropee nel settore dell'energia

    IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 156, primo comma,

    vista la proposta della Commissione [1],

    [1] GU C ...

    visto il parere del Comitato economico e sociale [2],

    [2] GU C ...

    visto il parere del Comitato delle regioni [3],

    [3] GU C ...

    deliberando conformemente alla procedura di cui all'articolo 251 del trattato [4],

    [4] GU C ...

    considerando quanto segue:

    (1) Successivamente all'adozione della decisione n. 1254/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 giugno 1996 che stabilisce un insieme di orientamenti relativi alle reti transeuropee nel settore dell'energia [5] è risultato necessario inserirvi nuove priorità, al fine di porre in risalto i progetti particolarmente importanti, di aggiornare l'elenco dei progetti e di adeguare la procedura di individuazione dei progetti.

    [5] GU L 161 del 29.6.1996, pag. 147. Decisione modificata da ultimo dalla decisione 1741/1999/CE (GU L 207 del 6.8.1999, pag. 1).

    (2) Queste nuove priorità traggono origine dalla creazione di un mercato interno dell'energia più aperto e concorrenziale, in seguito all'attuazione delle direttive del Parlamento europeo e del Consiglio 96/92/CE del 19 dicembre 1996 concernente norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica [6] nonché 98/30/CE del 22 giugno 1998 relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale [7]. Esse sono in linea con le conclusioni del Consiglio europeo di Stoccolma, di marzo 2001, in merito allo sviluppo delle infrastrutture necessarie al funzionamento del mercato dell'energia e con l'obiettivo di aumentare l'utilizzo delle fonti di energia rinnovabili per contribuire all'attuazione della politica di sviluppo sostenibile.

    [6] GU L 27 del 30.1.1997, pag. 20.

    [7] GU L 204 del 21.7.1998, pag. 1.

    (3) Queste nuove priorità traggono origine altresì dall'importanza crescente delle reti transeuropee dell'energia per la diversificazione dell'approvvigionamento di gas della Comunità, l'integrazione delle reti dell'energia dei paesi candidati e il funzionamento coordinato delle reti elettriche dell'Europa e dei bacini del Mar Mediterraneo e del Mar Nero.

    (4) Tra i progetti relativi alle reti transeuropee dell'energia, è necessario porre in evidenza i progetti prioritari che rivestono grande importanza per il funzionamento del mercato interno dell'energia o la sicurezza dell'approvvigionamento energetico.

    (5) È necessario adeguare la procedura di individuazione dei progetti relativi alle reti transeuropee dell'energia per poter assicurare un'applicazione armoniosa del regolamento (CE) n. 2236/95 del Consiglio del 18 settembre 1995 [8], che stabilisce i principi generali per la concessione di un contributo finanziario della Comunità nel settore delle reti transeuropee.

    [8] GU L 228 del 23.9.1995, pag. 1. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 1655/1999 (GU L 197 del 29.7.1999, pag. 1).

    (6) L'adeguamento della procedura di individuazione dei progetti relativi alle reti transeuropee dell'energia deve essere adattata attraverso interventi a due livelli: il primo consistente nell'individuazione di un numero limitato di progetti d'interesse comune tematicamente definiti e il secondo consistente nella descrizione dettagliata dei progetti, definita come specificazione dei progetti.

    (7) Poiché le specificazioni dei progetti sono passibili di modifica, esse sono fornite a titolo indicativo. Deve quindi continuare a restare di competenza della Commissione la possibilità di aggiornarle.

    (8) Le disposizioni di cui alla decisione n. 1254/96/CE relative alla procedura del comitato devono essere adattate alla luce della decisione 1999/468/CE del Consiglio del 28 giugno 1999 recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione [9].

    [9] GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

    (9) L'individuazione dei progetti d'interesse comune, la definizione delle loro specificazioni e l'individuazione dei progetti prioritari sono effettuate fatti salvi i risultati della valutazione d'impatto ambientale dei progetti e dei piani o programmi.

    (10) È utile ridurre la frequenza delle relazioni periodiche della Commissione sull'attuazione degli orientamenti di cui alla decisione n. 1254/96/CE, tenuto conto del fatto che la Commissione presenta ogni anno una relazione, ai sensi del regolamento (CE) n. 2236/95, nella quale figurano informazioni sull'avanzamento dei progetti, in particolare dei progetti prioritari.

    (11) La direttiva n. 1254/96/CE deve pertanto essere modificata in conformità,

    HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    La decisione n. 1254/96/CE è modificata come segue:

    (1) L'articolo 4 è sostituito dal seguente:

    "Articolo 4

    Priorità

    Le priorità dell'azione comunitaria in materia di reti transeuropee dell'energia, tenuto conto della necessità di garantire uno sviluppo sostenibile, sono le seguenti:

    (a) adattamento e sviluppo delle reti dell'energia a fini di supporto del funzionamento del mercato interno dell'energia, in particolare eliminando le strozzature oltre i confini o di altro genere e gli altri problemi di congestione o dovuti a mancanza di collegamenti e tenendo conto delle nuove necessità derivanti dalla liberalizzazione dei mercati dell'elettricità e del gas naturale;

    (b) collegamento delle produzioni di energia rinnovabile;

    (c) realizzazione di reti dell'energia nelle regioni insulari, delle regioni prive di accessi alle reti e delle regioni periferiche ed ultraperiferiche, favorendo la diversificazione delle fonti di energia e il ricorso alle energie rinnovabili, nonché, ove opportuno, il collegamento di tali reti;

    (d) interoperabilità delle reti elettriche della Comunità e di quelle dei paesi candidati all'adesione nonché degli altri paesi d'Europa e dei bacini del Mar Mediterraneo e del Mar Nero;

    (e) sviluppo delle reti del gas necessarie per soddisfare la domanda di gas naturale nella Comunità, consentire la regolazione dei sistemi di approvvigionamento del gas e assicurare la diversificazione delle fonti e dei percorsi di approvvigionamento del gas naturale."

    (2) I paragrafi 2, 3 e 4 dell'articolo 6 sono sostituiti dai seguenti:

    "2. I progetti d'interesse comune figurano all'allegato II.

    3. Ogni modifica tale da alterare la descrizione di un progetto riportata nell'allegato II è approvata secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato.

    4. Le specificazioni indicative dei progetti, comprensive della descrizione dettagliata dei progetti nonché, ove opportuno, della loro descrizione geografica, figurano all'allegato III. Dette specificazioni sono aggiornate secondo la procedura di cui all'articolo 9, paragrafo 2."

    (3) È inserito un nuovo articolo 6 bis che recita:

    "Articolo 6 bis

    Progetti prioritari d'interesse europeo

    1. Sono considerati prioritari gli sviluppi delle reti compatibili con lo sviluppo sostenibile e che rispondono ai criteri seguenti:

    a) abbiano un impatto significativo ai fini del funzionamento concorrenziale del mercato interno dell'energia; o

    b) rafforzino la sicurezza dell'approvvigionamento della Comunità europea.

    Una serie di assi prioritari conformi a detti criteri figura all'allegato I.

    2. I progetti d'interesse comune individuati conformemente alla presente decisione e situati sugli assi prioritari sono dichiarati "progetti prioritari d'interesse europeo".

    3. Gli Stati membri interessati e la Commissione europea si impegnano attivamente per progredire nella realizzazione dei progetti prioritari d'interesse europeo, ciascuno nella propria sfera di competenza."

    (4) Gli articoli 8, 9 e 10 sono sostituiti dai seguenti:

    "Articolo 8

    Limitazioni

    1. La presente decisione si applica fatto salvo qualsiasi impegno finanziario dei singoli Stati membri o della Comunità.

    2. La presente decisione si applica altresì fatti salvi i risultati della valutazione d'impatto ambientale dei progetti e dei piani o programmi che definiscono il quadro giuridico per la futura autorizzazione dei progetti in questione. Si tiene conto dei risultati delle valutazioni d'impatto ambientale.

    Articolo 9

    Comitato

    1. La Commissione è assistita da un comitato denominato comitato TEN-Energia composto da rappresentanti degli Stati membri e presieduto da un rappresentante della Commissione.

    2. Qualora si faccia riferimento al presente paragrafo, si applica la procedura di regolamentazione di cui all'articolo 5 della decisione 1999/468/CE, salvo il disposto dell'articolo 7, paragrafo 3 e dell'articolo 8 della stessa.

    3. Il periodo di cui all'articolo 5, paragrafo 6 della decisione 1999/468/CE è fissato in tre mesi.

    Articolo 10

    Relazione

    La Commissione elabora ogni quattro anni una relazione sull'attuazione della presente decisione, che presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni."

    (5) L'allegato è sostituito dal testo di cui all'allegato della presente decisione.

    Articolo 2

    La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo a quello di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

    Articolo 3

    Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.

    Fatto a Bruxelles, il

    Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

    La Presidente Il Presidente

    Allegato "ALLEGATO I RETI TRANSEUROPEE NEL SETTORE DELL'ENERGIA Progetti prioritari di interesse europeo: Assi prioritari

    RETI ELETTRICHE

    EL.1. Francia - Belgio - Paesi Bassi - Germania: potenziamento delle reti elettriche necessarie per risolvere i frequenti problemi di congestione in Benelux.

    EL.2. Frontiere dell'Italia con la Francia, l'Austria e la Svizzera: aumento delle capacità d'interconnessione elettrica.

    EL.3. Francia - Spagna - Portogallo: aumento delle capacità d'interconnessione elettrica tra questi paesi e per la penisola iberica.

    EL.4. Grecia - Paesi balcanici - Sistema UCTE: sviluppo delle infrastrutture elettriche per la connessione della Grecia al sistema UCTE.

    EL.5. Regno Unito - Europa continentale e Europa del Nord: creazione/incremento delle capacità d'interconnessione elettrica.

    EL.6. Irlanda - Irlanda del Nord - Regno Unito: aumento delle capacità d'interconnessione elettrica.

    EL.7. Danimarca - Germania: aumento della capacità d'interconnessione elettrica.

    RETI DEL GAS

    NG.1. Regno Unito - Paesi Bassi - Germania - Russia: realizzazione di gasdotti di collegamento tra le principali fonti di gas in Europa, per migliorare l'interoperabilità delle reti e la sicurezza dell'approvvigionamento.

    NG.2. Algeria - Spagna - Francia: costruzione di un nuovo gasdotto dall'Algeria alla Spagna e alla Francia e aumento della capacità delle reti in Spagna e in Francia.

    NG.3. Paesi del Mar Caspio - Medio Oriente - Unione europea: nuove reti di gasdotti che colleghino l'Unione europea a nuove fonti, compresi i gasdotti Grecia - Turchia e Italia - Grecia.

    NG.4. Terminali GNL in Francia, Spagna, Portogallo, Italia: diversificazione delle fonti di approvvigionamento e dei punti d'ingresso.

    NG.5. Depositi sotterranei in Spagna, Portogallo, Grecia: aumento della capacità in Spagna e costruzione dei primi impianti in Portogallo e Grecia.

    ALLEGATO II RETI TRANSEUROPEE NEL SETTORE DELL'ENERGIA Progetti d'interesse comune

    RETI ELETTRICHE

    a) Sviluppo delle reti elettriche nelle regioni insulari, prive di sbocchi al mare, periferiche e ultraperiferiche tramite la promozione della diversificazione delle fonti di energia e il ricorso alle energie rinnovabili e collegamento delle reti elettriche di queste regioni, ove opportuno.

    b) Sviluppo delle interconnessioni tra gli Stati membri necessarie per il funzionamento del mercato interno o per l'affidabilità e la sicurezza di funzionamento delle reti elettriche.

    c) Sviluppo delle connessioni elettriche interne negli Stati membri necessarie per uno sfruttamento più efficiente delle interconnessioni tra gli Stati membri, il funzionamento del mercato interno dell'elettricità o il collegamento alle fonti energetiche rinnovabili.

    d) Sviluppo delle interconnessioni con i paesi terzi - in particolare con i paesi candidati all'adesione - che migliorano l'interoperabilità, l'affidabilità e la sicurezza di funzionamento delle reti elettriche o l'approvvigionamento di elettricità della Comunità europea.

    m) Azioni volte a migliorare il funzionamento delle reti elettriche interconnesse nel quadro del mercato interno e, in particolare, quelle dirette ad individuare le strozzature e i collegamenti mancanti, ad elaborare le soluzioni per i problemi di congestione e ad adeguare i metodi di previsione e di gestione delle reti elettriche.

    RETI DEL GAS

    e) Introduzione del gas naturale in nuove regioni, soprattutto nelle regioni insulari, prive di sbocchi al mare, periferiche e ultraperiferiche, e sviluppo delle reti del gas in tali regioni.

    f) Sviluppo delle connessioni necessarie per il funzionamento del mercato interno o il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento, compreso il collegamento delle reti del gas separate.

    g) Sviluppo delle capacità recettive di gas naturale liquefatto (GNL) e delle capacità di deposito di gas naturale necessarie per soddisfare la domanda e per consentire la regolazione dei sistemi del gas, nonché la diversificazione delle fonti e dei percorsi di approvvigionamento.

    h) Sviluppo delle capacità di trasmissione (gasdotti di afflusso) necessarie per soddisfare la domanda e per diversificare le fonti interne ed esterne e i percorsi di approvvigionamento.

    n) Azioni volte a migliorare il funzionamento delle reti del gas interconnesse nel quadro del mercato interno e, in particolare, quelle dirette ad individuare le strozzature e i collegamenti mancanti, ad elaborare soluzioni per i problemi di congestione e ad adeguare i metodi di previsione e di gestione delle reti del gas.

    ALLEGATO III RETI TRANSEUROPEE NEL SETTORE DELL'ENERGIA Specificazioni dei progetti d'interesse comune [10]

    [10] L'elenco è stato stilato in base ai progetti comunicati alla Commissione dagli Stati membri e dagli operatori interessati.

    RETI DI ELETTRICITÀ

    Progetto (a) Sviluppo delle reti elettriche nelle regioni insulari, prive di sbocchi al mare, periferiche e ultraperiferiche tramite la promozione della diversificazione delle fonti di energia e il ricorso alle energie rinnovabili e collegamento delle reti elettriche di queste regioni, ove opportuno.

    Specificazioni:

    a02 IRLANDA - REGNO UNITO (Galles)

    Connessione mediante cavo sottomarino tra la rete irlandese e la rete britannica (Galles).

    a04 GRECIA - ITALIA

    Connessione mediante cavo sottomarino tra la rete greca e la rete italiana:

    Collegamento Ipiros - Puglia (rafforzamento della connessione esistente)

    a09 GRECIA

    Connessioni tra le isole e tra le isole e il continente:

    Connessione delle Cicladi meridionali.

    a10 REGIONI ULTRAPERIFERICHE: FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO

    Connessioni nelle regioni ultraperiferiche.

    a11 ITALIA (Sardegna) - FRANCIA (Corsica) - ITALIA (continentale)

    Connessione mediante cavo sottomarino tra la rete della Sardegna e la rete dell'Italia continentale.

    Rafforzamento della connessione con la Corsica.

    Progetto (b) Sviluppo delle interconnessioni tra gli Stati membri necessarie per il funzionamento del mercato interno o per l'affidabilità e la sicurezza di funzionamento delle reti elettriche.

    Specificazioni:

    b04 FRANCIA - BELGIO - PAESI BASSI - GERMANIA

    Linea Moulaine (F) - Aubange (B).

    b05 FRANCIA - GERMANIA

    Linea Vigy (F) - Marlenheim (F).

    Linea Vigy (F) - Uchtelfangen (D).

    b06 FRANCIA - ITALIA

    Linea Grand île - Piossasco.

    Trasformatore di fase di La Praz (F).

    b07 FRANCIA - SPAGNA

    Linea Cazaril - Aragón o percorso/tracciato alternativi, compresa la connessione con la linea Sallente - Sentmenat.

    Trasformatore di fase di Pragneres (F).

    Connessione nei Pirenei orientali.

    b10 SPAGNA - PORTOGALLO

    Connessioni tra i due paesi attraverso le regioni del Portogallo settentrionale e della Spagna nordoccidentale.

    Nuova connessione tra la regione meridionale del Portogallo e il sudovest della Spagna:

    Linea Balboa-Alqueva-Sines.

    b11 FINLANDIA - SVEZIA

    Connessioni a nord del golfo di Bothnia: nuove linee parallele a quelle esistenti.

    b12 AUSTRIA - ITALIA

    Linea Lienz - Cordignano.

    b13 IRLANDA - REGNO UNITO (IRLANDA DEL NORD)

    b14 AUSTRIA - GERMANIA

    Linea St Peter - Isar.

    b15 PAESI BASSI - REGNO UNITO

    Connessione mediante cavo sottomarino tra l'Inghilterra sudorientale e i Paesi Bassi centrali

    (zona di Rotterdam).

    b16 DANIMARCA - GERMANIA

    Connessioni aeree tra i due paesi: linea Kasso - Flensburg.

    Progetto (c) Sviluppo delle connessioni elettriche interne negli Stati membri necessarie per uno sfruttamento più efficiente delle interconnessioni tra gli Stati membri, il funzionamento del mercato interno dell'elettricità o il collegamento alle fonti energetiche rinnovabili.

    Specificazioni:

    c02 DANIMARCA

    Connessioni sull'asse nord-sud.

    Connessioni sull'asse est-ovest:

    Connessioni mediante cavo sottomarino tra le reti occidentale (UCTE) e orientale (NORDEL) del paese: collegamento Fyn - Sjælland.

    c04 FRANCIA

    Connessioni nel nord del paese, collegate all'espansione del commercio intracomunitario di elettricità:

    Linea Dunkerque - Lille.

    Linea Amiens - Lille.

    Connessioni nel nordest del paese: linea Sierrentz - Mulbach.

    c05 ITALIA

    Connessioni sull'asse est-ovest:

    Linea Vado Ligure - Morigallo.

    Linea Turbigo - Rho.

    Linea Turbigo - Baggio.

    Linea Gorlago - San Fiorano.

    Linea Turbigo - Piedilago.

    Stazione di pompaggio di Piedilago.

    Linea Chivasso - Magenta.

    Linea Colunga - Calenzano.

    Connessioni sull'asse nord-sud:

    Linea Pietrafitta - Santa Barbara.

    Linea Santa Barbara - Tavarnuzze.

    Linea Matera - Santa Sofia.

    Linea Pian della Speranza/Roma Nord - Montalto/Suvereto.

    Linea Pietrafitta - Villavalle.

    Linea Laino - Rizziconi.

    c06 SPAGNA

    Connessioni sui seguenti assi:

    Asse nord.

    Asse mediterraneo.

    Asse Galizia - centro.

    Asse centro - Aragona.

    Asse Aragona - Levante.

    Connessioni in Andalusia.

    Connessioni nelle isole Baleari.

    c07 PORTOGALLO

    Connessioni necessarie per l'interconnessione con la Spagna:

    Nel centro del paese: linea Pego - Rio Maior II.

    Nel nord del paese: linea Recarei - Pocinho - Aldeadávila.

    c08 GRECIA

    Sottostazioni di Salonicco, Lamia e Patrasso e linee di connessione.

    c09 IRLANDA

    Connessioni nel nordovest del paese:

    Linea Tynagh - Cashla.

    Linea Flagford - East Sligo.

    c10 SPAGNA

    Connessioni nel nordest e nell'ovest del paese, in particolare per la connessione alla rete delle capacità di produzione di elettricità di origine eolica:

    Connessioni nel nordest del paese: nel paese Basco, Aragona e Navarra.

    Connessioni nell'ovest del paese: in Galizia.

    c11 SVEZIA

    Connessioni nella Svezia centrale.

    Connessioni nella Svezia meridionale.

    c12 GERMANIA

    Connessioni nel nord del paese:

    Linea Lubecca/Siems - Görries.

    Linea Lubecca/Siems - Krümmel.

    c13 REGNO UNITO

    Connessioni nell'Irlanda del Nord, in relazione alle interconnessioni con l'Irlanda:

    Connessioni nel nordovest.

    Connessioni in Scozia e Inghilterra, nella prospettiva di un maggior uso delle fonti rinnovabili nella produzione di elettricità.

    Progetto (d) Sviluppo delle interconnessioni con i paesi terzi - in particolare con i paesi candidati all'adesione - che migliorano l'interoperabilità, l'affidabilità e la sicurezza di funzionamento delle reti elettriche o l'approvvigionamento di elettricità della Comunità europea.

    Specificazioni:

    d02 GERMANIA - POLONIA

    Linea Neuenhagen (D) - Vierraden (D) - Krajnik (PL).

    d03 GERMANIA - NORVEGIA

    Connessione mediante cavo sottomarino tra la Germania del nord (UCTE) e la Norvegia del sud (NORDEL): collegamento Brunsbüttel -Norvegia meridionale.

    d05 ITALIA - SVIZZERA

    Linea S. Fiorano - Robbia.

    Linea Piedilago - Airolo.

    d08 GRECIA - PAESI BALCANICI

    Connessioni tra la Grecia e l'Albania, la Bulgaria e la ex Repubblica iugoslava di Macedonia (FYROM):

    Linea Philippi (GR) - Maritsa 3 (Bulgaria).

    Linea Amintaio (GR) - Bitola (FYROM).

    Linea Kardia (GR) - Elbasan (Albania).

    Connessione della Grecia al sistema UCTE:

    Linea Elbasan (Albania) - Podgorica (R.F. di Iugoslavia).

    Sottostazione di Mostar (Bosnia-Erzegovina) e linee di connessione.

    Sottostazione di Ernestinovo (Croazia) e linee di connessione.

    d09 GRECIA - TURCHIA

    Connessioni tra i due paesi attraverso la Grecia nordorientale:

    Linea Philippi - Hamidabad.

    d10 REGNO UNITO - NORVEGIA

    Connessione mediante cavo sottomarino tra l'Inghilterra nordorientale/orientale e la Norvegia meridionale (NORDEL).

    d11 PAESI BASSI - NORVEGIA

    Connessione mediante cavo sottomarino tra i Paesi Bassi nordorientali (UCTE) e la Norvegia meridionale (NORDEL): collegamento Eemshaven - Feda.

    d13 SPAGNA - MAROCCO

    Connessione mediante cavo sottomarino tra la Spagna meridionale e il Marocco (rafforzamento della connessione esistente).

    d14 CIRCUITO DEL BALTICO: GERMANIA - POLONIA - RUSSIA - ESTONIA - LETTONIA - LITUANIA - SVEZIA - FINLANDIA - DANIMARCA - BIELORUSSIA

    Connessioni tra le reti di questi paesi mediante cavi aerei e/o sottomarini:

    Collegamenti Finlandia meridionale - Russia.

    Collegamento Germania - Polonia - Lituania - Bielorussia - Russia (collegamento est-ovest ad alta capacità).

    Collegamento Polonia - Lituania.

    Collegamento Finlandia - Estonia (mediante cavo sottomarino).

    d15 SVEZIA - NORVEGIA

    Linee Svezia settentrionale -Norvegia settentrionale.

    Linee Svezia centrale -Norvegia centrale.

    Linea Borgvik (S) - Hoesle (NO) - regione di Oslo.

    d16 EU - BIELORUSSIA - RUSSIA - UCRAINA

    Connessioni e interfaccia tra la rete UCTE (ampliata) e le reti di paesi terzi nell'Europa orientale:

    Connessioni tra i sistemi UCTE e CENTREL.

    Connessioni tra il sistema UCTE / CENTREL e i paesi balcanici.

    Connessioni e interfaccia tra il sistema UCTE ampliato e Bielorussia, Russia e Ucraina, compresa la ricollocazione delle stazioni di conversione HVDC precedentemente operanti tra Austria e Ungheria, Austria e Repubblica ceca, e Germania e Repubblica ceca.

    d17 CIRCUITO DEL MAR NERO: RUSSIA - UCRAINA - ROMANIA - BULGARIA - TURCHIA - GEORGIA

    Connessioni nella regione del Mar Nero nell'ottica dell'interoperabilità del sistema UCTE ampliato con le reti dei paesi in questione.

    d18 CIRCUITO DEL MEDITERRANEO: FRANCIA - SPAGNA - MAROCCO - ALGERIA - TUNISIA - LIBIA - EGITTO - PAESI DEL VICINO ORIENTE - TURCHIA - GRECIA - ITALIA

    Connessioni nella regione del Mar Mediterraneo nell'ottica dell'interoperabilità del sistema UCTE ampliato con le reti dei paesi in questione:

    Connessione mediante cavo sottomarino tra la Spagna meridionale e l'Algeria nordoccidentale.

    d19 NORVEGIA - SVEZIA - FINLANDIA - RUSSIA

    Connessioni nella regione del Mare di Barents.

    d20 ITALIA - SLOVENIA

    Installazione di dispositivi FACS (Flexible Alternative Current Transmission Systems).

    Progetto (m) Azioni volte a migliorare il funzionamento delle reti elettriche interconnesse nel quadro del mercato interno e, in particolare, quelle dirette ad individuare le strozzature e i collegamenti mancanti, ad elaborare le soluzioni per i problemi di congestione e ad adeguare i metodi di previsione e di gestione delle reti elettriche.

    Specificazioni:

    m1 STROZZATURE E COLLEGAMENTI MANCANTI NELLE RETI ELETTRICHE

    Sviluppo di soluzioni per la gestione del flusso di elettricità onde affrontare i problemi di congestione delle reti elettriche.

    m2 METODI DI PREVISIONE E GESTIONE DELLE RETI ELETTRICHE

    Adeguamento dei metodi di previsione e gestione delle reti elettriche necessarie per il funzionamento del mercato interno e per l'uso di una percentuale elevata di fonti di energia rinnovabili.

    RETI DEL GAS

    Progetto (e) Introduzione del gas naturale in nuove regioni, soprattutto nelle regioni insulari, prive di sbocchi al mare, periferiche e ultraperiferiche, e sviluppo delle reti del gas in tali regioni.

    Specificazioni:

    e01 REGNO UNITO (Irlanda del Nord) - IRLANDA

    Sviluppo della rete di gas tra Belfast e la regione nordoccidentale dell'Irlanda del Nord e, se opportuno, la costa occidentale dell'Irlanda.

    e04 SPAGNA

    Sviluppo di reti del gas, compresi terminali GNL, in nuove regioni della Spagna continentale e sulle isole:

    GNL a Huelva (ampliamento del terminale esistente).

    GNL a Cartagena (ampliamento del terminale esistente).

    GNL in Galizia (nuovo terminale).

    GNL a Bilbao (nuovo terminale).

    GNL nella regione di Valencia (nuovo terminale).

    Collegamento tra le isole Baleari e il continente.

    e05 PORTOGALLO

    Sviluppo di reti del gas nel paese, compreso un terminale:

    GNL a Sines (nuovo terminale).

    e06 GRECIA

    Sviluppo di reti di gas nel paese, compresi terminali GNL e impianti di deposito:

    Diramazione ad alta pressione verso la Tracia.

    Diramazione ad alta pressione verso Corinto.

    Diramazione ad alta pressione verso la Grecia nordoccidentale.

    Stazione di compressione sul gasdotto principale.

    Deposito a sud di Kavala (conversione di un giacimento di gas offshore esaurito).

    GNL a Revithoussa (ampliamento del terminale esistente).

    Costruzione di un secondo terminale GNL.

    e07 REGIONI ULTRAPERIFERICHE: FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO

    Introduzione del gas naturale in regioni ultraperiferiche.

    Progetto (f) Sviluppo delle connessioni necessarie per il funzionamento del mercato interno o il rafforzamento della sicurezza di approvvigionamento, compreso il collegamento delle reti del gas separate.

    Specificazioni:

    f01 IRLANDA - REGNO UNITO

    Gasdotto supplementare di interconnessione tra Irlanda e Scozia.

    Interconnessione nord-sud, compreso il gasdotto Dublino - Belfast.

    f05 FRANCIA - SPAGNA

    Interconnessione attraverso la frontiera occidentale.

    Stazione di compressione sul gasdotto Lumbier - Calahorra.

    Gasdotto Perpignan - Barcellona.

    f06 PORTOGALLO - SPAGNA

    Potenziamento della capacità di trasporto dei gasdotti per l'approvvigionamento del Portogallo attraverso la Spagna meridionale e dei gasdotti per l'approvvigionamento della Galizia e delle Asturie attraverso il Portogallo.

    f08 AUSTRIA - GERMANIA

    Gasdotto Purchkirchen - Burghausen.

    Gasdotto Andorf - Simbach.

    f09 AUSTRIA - UNGHERIA

    Gasdotto Wiener Neustadt - Sopron.

    f11 AUSTRIA

    Connessione tra i gasdotti che collegano l'Austria rispettivamente alla Germania e all'Italia:

    Gasdotto Bad Leonfelden - Linz.

    Connessione di reti di trasmissione del gas isolate.

    f12 GRECIA - ALBANIA

    Gasdotto Grecia nordoccidentale- Elbasan.

    f13 ITALIA - GRECIA - ALTRI PAESI BALCANICI

    Gasdotto di interconnessione per l'approvvigionamento inizialmente della Grecia e di altri paesi balcanici attraverso l'Italia meridionale.

    f14 AUSTRIA - REPUBBLICA CECA

    Connessione tra le reti dei due paesi.

    f17 AUSTRIA - SLOVENIA - CROAZIA

    Corridoio di trasporto del gas verso l'Europa sudorientale attraverso questi paesi.

    f18 REGNO UNITO - PAESI BASSI - GERMANIA

    Gasdotti di interconnessione per collegare le principali fonti dell'Europa nordoccidentale.

    f19 GERMANIA - POLONIA

    Connessione tra la Germania nordorientale (zona di Berlino) e la Polonia nordoccidentale (zona di Szczecin). Diramazione tra Schmölln e Lubmin (zona di Greifswald).

    f 20 DANIMARCA - REGNO UNITO

    Connessione tra impianti offshore nel Mare del Nord.

    Progetto g) Sviluppo delle capacità recettive di gas naturale liquefatto (GNL) e delle capacità di deposito di gas naturale necessarie per soddisfare la domanda e per consentire la regolazione dei sistemi del gas, nonché la diversificazione delle fonti e dei percorsi di approvvigionamento.

    Specificazioni:

    g01 IRLANDA

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo.

    g03 FRANCIA

    Sviluppo di impianti per il GNL:

    GNL a Le Verdon-sur-mer (nuovo terminale) e gasdotto verso il deposito di Lussagnet.

    GNL a Fos-sur-mer (ampliamento del terminale esistente).

    g07 FRANCIA

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo:

    Deposito a Lussagnet (ampliamento del sito esistente).

    Deposito a Pecorade (conversione di un giacimento petrolifero esaurito).

    g08 SPAGNA

    Sviluppo di capacità di deposito sotterraneo:

    Depositi sull'asse nord-sud (nuovi siti) in: Cantabria, Aragona, Castiglia y León, Castiglia - La Mancha, Andalusia.

    Stoccaggio sull'asse mediterraneo (nuovi siti) in: Catalogna, C.A. Valenciana, Murcia.

    g09 PORTOGALLO

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo:

    Deposito a Carriço (nuovo sito).

    g11 BELGIO

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo:

    Deposito a Loenhout (ampliamento del sito esistente).

    g12 DANIMARCA

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo:

    Deposito a Stenlille (ampliamento del sito esistente).

    Deposito a Toender (nuovo sito, vicino alla frontiera con la Germania).

    g13 AUSTRIA

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo:

    Deposito a Purchkirchen (ampliamento del sito esistente), compreso il gasdotto di collegamento con il sistema Penta West vicino ad Andorf.

    Deposito a Baumgarten (nuovo sito).

    Deposito a Haidach (nuovo sito), compreso il gasdotto di connessione con la rete del gas europea.

    g14 ITALIA

    Sviluppo di impianti per GNL:

    Terminale GNL offshore nel Mare Adriatico settentrionale (nuovo terminale).

    Terminale GNL sulla costa adriatica meridionale (nuovo terminale).

    g16 BELGIO

    Sviluppo di impianti per GNL:

    Terminale GNL a Zeebrugge/Dudzele (ampliamento del terminale esistente).

    g17 ITALIA

    Sviluppo di impianti di deposito sotterraneo.

    Progetto (h) Sviluppo delle capacità di trasmissione (gasdotti di afflusso) necessarie per soddisfare la domanda e per diversificare le fonti interne ed esterne e i percorsi di approvvigionamento.

    Specificazioni:

    h03 RETE DEL GAS NORDICA: NORVEGIA - DANIMARCA - GERMANIA - SVEZIA - FINLANDIA - RUSSIA - STATI BALTICI - POLONIA

    Creazione e sviluppo di connessioni tra le reti di questi paesi in vista della creazione di una rete del gas integrata:

    Interconnettore del gas del Baltico: Germania, Danimarca, Svezia.

    Gasdotto centro-nord: Norvegia, Svezia, Finlandia.

    Gasdotto Nybro - Dragor, compreso il gasdotto di connessione con il deposito di Stenlille: Danimarca.

    Gasdotto nordeuropeo: Russia, Mar Baltico, Germania.

    Gasdotto dalla Russia alla Germania attraverso Lettonia, Lituania e Polonia, compreso lo sviluppo di impianti di deposito sotterraneo in Lettonia.

    h04 ALGERIA - SPAGNA - FRANCIA

    Sviluppo di gasdotti dall'Algeria alla Spagna e alla Francia e aumento della capacità delle reti interne collegate in questi paesi:

    - Gasdotto Algeria - Marocco - Spagna (fino a Córdoba): aumento della capacità di trasporto.

    - Estensione verso la Spagna nordorientale:

    Gasdotto Córdoba - Ciudad Real.

    Gasdotto Ciudad Real - Madrid.

    Gasdotto Ciudad Real - costa mediterranea.

    Diramazioni in Castilla - La Mancha.

    - Estensione verso la Spagna nordoccidentale: gasdotto occidentale.

    - Gasdotto sottomarino Algeria - Spagna e gasdotti di connessione con la Francia.

    h06 RUSSIA - UCRAINA - UE

    Aumento della capacità di trasporto dalle risorse russe verso l'Unione europea attraverso Ucraina, Slovacchia e Repubblica ceca:

    Sezioni nella Repubblica ceca e in Slovacchia.

    Sezioni in Austria e Italia.

    h07 RUSSIA - BIELORUSSIA - POLONIA - UE

    Aumento della capacità di trasporto dalle risorse russe verso l'Unione europea attraverso Bielorussia e Polonia:

    Sezione in Germania:

    Gasdotto Yagal Sud (con il gasdotto STEGAL che collega al triangolo D, F, CH).

    Gasdotto SUDAL Est (tra il gasdotto MIDAL vicino a Heppenheim e la connessione di Burghausen con il gasdotto PENTA in Austria).

    h09 LIBIA - ITALIA

    Reti dalle risorse libiche verso l'Italia.

    h10 PAESI DEL MAR CASPIO - UE

    Reti dalle risorse dei paesi del Mar Caspio verso l'Unione europea:

    Gasdotto Grecia - Turchia.

    h11 RUSSIA - UCRAINA - MOLDAVIA - ROMANIA - BULGARIA - GRECIA - ALTRI PAESI BALCANICI

    Aumento della capacità di trasporto dalle risorse russe alla Grecia e ad altri paesi Balcanici attraverso Ucraina, Romania e Bulgaria:

    Sezione in Romania.

    Sezione in Bulgaria: gasdotto St. Zagora - Ihtiman.

    h13 GERMANIA - REPUBBLICA CECA - AUSTRIA - ITALIA

    Gasdotti di connessione tra le reti di Germania, Repubblica ceca, Austria e Italia.

    h14 RUSSIA - UCRAINA - SLOVACCHIA - UNGHERIA - SLOVENIA - ITALIA

    Gasdotto dalle risorse russe all'Italia attraverso Ucraina, Slovacchia, Ungheria e Slovenia.

    h15 PAESI BASSI - GERMANIA - SVIZZERA - ITALIA

    Aumento della capacità di trasporto del gasdotto TENP dai Paesi Bassi all'Italia attraverso la Germania.

    h16 BELGIO - FRANCIA - SVIZZERA - ITALIA

    Aumento della capacità di trasporto dall'Europa nordoccidentale all'Italia attraverso la Francia:

    Gasdotto Taisnieres (F) - Oltingue (CH).

    h17 DANIMARCA - POLONIA

    Gasdotto attraverso la Danimarca verso la Polonia: gasdotto sottomarino Danimarca - Polonia.

    h18 NORVEGIA - RUSSIA - UE

    Rete dalle risorse del Mare di Barents all'Unione europea attraverso la Svezia e la Finlandia.

    h19 IRLANDA

    Gasdotto dal giacimento (offshore) di Corrib.

    h20 ALGERIA - ITALIA - FRANCIA

    Gasdotto dalle risorse algerine all'Italia attraverso la Sardegna. Diramazione verso la Corsica.

    h21 MEDIO ORIENTE - UE

    Rete dalle risorse mediorientali all'Unione europea.

    Progetto (n) Azioni volte a migliorare il funzionamento delle reti del gas interconnesse nel quadro del mercato interno e, in particolare, quelle dirette ad individuare le strozzature e i collegamenti mancanti, ad elaborare soluzioni per i problemi di congestione e ad adeguare i metodi di previsione e di gestione delle reti del gas.

    Speficazioni:

    n1 STROZZATURE E COLLEGAMENTI MANCANTI NELLE RETI DEL GAS NATURALE

    Identificazione delle strozzature e dei collegamenti mancanti, specialmente tra paesi diversi, nelle reti del gas.

    Sviluppo di soluzioni riguardanti la gestione del flusso di gas naturale per risolvere i problemi di congestione delle reti del gas.

    n2 METODI DI PREVISIONE E GESTIONE DELLE RETI DEL GAS NATURALE

    Adeguamento dei metodi di previsione e gestione delle reti del gas naturale necessarie per il funzionamento del mercato interno.

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