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Document 51997IP0356

Risoluzione sulla comunicazione della Commissione concernente il Piano d'azione per il mercato unico (CSE(97) 0001 - C4-0286/97)

GU C 371 del 8.12.1997, p. 216 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

51997IP0356

Risoluzione sulla comunicazione della Commissione concernente il Piano d'azione per il mercato unico (CSE(97) 0001 - C4-0286/97)

Gazzetta ufficiale n. C 371 del 08/12/1997 pag. 0216


A4-0356/97

Risoluzione sulla comunicazione della Commissione concernente il Piano d'azione per il mercato unico (CSE(97)0001 - C4-0286/97)

Il Parlamento europeo,

- vista la comunicazione della Commissione CSE(97)0001 - C4-0286/97,

- visto il Libro bianco della Commissione relativo al completamento del mercato interno,

- viste le conclusioni della riunione del Consiglio europeo a Dublino,

- vista la propria risoluzione del 29 maggio 1997 sulla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'impatto e l'efficacia del mercato unico ((GU C 182 del 16.6.1997, pag. 62.)),

- viste le conclusioni della relazione del gruppo di lavoro di alto livello sulla libera circolazione delle persone presieduto da Simone Veil (C4- 0181/97)

- visti la relazione della commissione per i problemi economici e monetari e la politica industriale e i pareri della commissione per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'energia, della commissione giuridica e per i diritti dei cittadini, della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, della commissione per la protezione dell'ambiente, la sanità pubblica e la tutela dei consumatori nonché della commissione per le libertà pubbliche e gli affari interni (A4-0356/97),

A. considerando che nel 1993, con l'instaurazione del mercato unico, i controlli ai confini interni dell'Unione europea sono stati aboliti completamente per le merci e parzialmente per le persone,

B. considerando che si sono realizzati grandi progressi anche in fatto di eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi,

C. considerando che dovrebbe esserci un equilibrio tra, da un lato, il principio della libertà di circolazione delle merci e il reciproco riconoscimento dei requisiti tecnici, e, dall'altro, le disposizioni che consentono agli Stati membri di garantire standard elevati in materia di salute e sicurezza per i prodotti venduti sul loro territorio,

D. considerando che tuttavia, all'interno del mercato unico europeo, continuano a esistere l'uno accanto all'altro quindici distinti mercati interni nazionali,

E. considerando che la circolazione delle persone e delle merci nel mercato unico europeo è tuttora intralciata da molti ostacoli,

F. considerando che la vera sfida del mercato unico è quella di aprire il grande mercato europeo anche alle piccole e medie imprese, poiché queste contribuiscono in misura particolare alla creazione di posti di lavoro e alla loro conservazione,

1. sollecita l'ulteriore evoluzione del mercato unico europeo, entro il 2002, in un vero mercato interno «nazionale» europeo e accoglie favorevolmente il Piano d'azione della Commissione quale passo importante verso la realizzazione di tale obiettivo;

2. chiede che si creino i presupposti affinché la libera circolazione delle persone possa divenire una realtà e il controllo dei passaporti possa essere definitivamente abolito tra gli Stati membri; per la comune protezione delle frontiere esterne ritiene necessario dare rapida e completa attuazione al programma «Dogana 2000" e concludere definitivamente la convenzione sulle frontiere esterne; sottolinea l'importanza di un sistema uniforme di elaborazione elettronica dei dati e dell'introduzione di una procedura semplificata e uniformata per la salvaguardia delle frontiere esterne, garantendo in tale ambito un livello di protezione ugualmente elevato;

3. chiede l'attuazione delle seguenti misure in campo fiscale:

- riduzione dell'onere fiscale che grava sul lavoro con l'obiettivo di promuovere l'occupazione;

- un piano graduale per l'introduzione del principio dello Stato di origine entro l'anno 2002, nell'ambito del futuro regime dell'imposta sul valore aggiunto, e un graduale ravvicinamento delle aliquote IVA degli Stati membri entro l'anno 2002;

- proposte volte all'eliminazione delle carenze del regime IVA vigente,

- introduzione di un'aliquota IVA ridotta per le PMI ad alta intensità di lavoro;

- ravvicinamento delle aliquote delle accise;

- codici di condotta degli Stati membri in materia tributaria, a integrazione della legislazione e dei trattati vigenti, che contengano gli elementi generali elencati nella risoluzione del Parlamento del 29 maggio 1997 sulla relazione della Commissione «La politica tributaria nell'Unione europea - Relazione sullo sviluppo dei sistemi tributari» ((GU C 182 del 16.6.1997, pag. 59.));

- misure relative all'imposizione transfrontaliera delle imprese quali sono state proposte nella relazione Ruding; in particolare, riconoscimento reciproco dei profitti e delle perdite delle imprese che operano a livello internazionale;

- proposte concrete per eliminare la doppia tassazione dei frontalieri;

- uniformazione delle definizioni fiscali e dei fatti generatori dell'imposta;

- eliminazione dei paradisi fiscali e misure atte a impedire che decisioni di politica fiscale portino a distorsioni della concorrenza e ostacolino la politica strutturale;

- nel settore delle imposte sull'energia, rapida approvazione della direttiva che ristruttura il quadro comunitario per l'imposizione dei prodotti energetici,

- principi comuni in materia di imposte sui capitali, sulla base di un accordo in sede OCSE;

4. ritiene che un'infrastruttura funzionante ed efficiente rappresenti un'esigenza fondamentale del mercato interno europeo e chiede pertanto uno sviluppo coerente e rapido, ma anche sostenibile dal punto di vista ecologico, delle reti transeuropee nei seguenti settori:

a) trasporti: chiede in particolare l'ulteriore sviluppo delle reti ad alta velocità nel settore dei trasporti ferroviari; sottolinea che è necessario superare le attuali carenze di regolamentazione e di sorveglianza nel settore dell'aviazione civile europea; chiede la rapida creazione di un'Agenzia europea per la sicurezza del traffico aereo e la conclusione di una nuova convenzione EUROCONTROL;

b) telecomunicazioni: ritiene necessario realizzare come previsto la liberalizzazione dei servizi di telefonia vocale, esaminare la possibilità di una partecipazione finanziaria dell'Unione europea, nel quadro della politica delle telecomunicazioni, allo sviluppo delle comunicazioni via satellite, nonché prendere in considerazione l'istituzione di un'autorità europea per la regolamentazione del settore delle telecomunicazioni;

c) energia: in questo settore le esigenze primarie sono quelle di portare avanti la liberalizzazione dei mercati, ma anche di promuovere le nuove forme rinnovabili di energia e di potenziare il sistema delle condotte;

d) ribadisce che l'estensione del concetto di mercato interno ai servizi pubblici è accettabile solo se rimane garantito il mantenimento delle prestazioni essenziali nella forma di un servizio universale globale il cui finanziamento deve essere disciplinato chiaramente;

5. sottolinea l'importanza della normalizzazione come strumento di politica industriale e

- invita la Commissione a operare per una maggiore efficienza degli organismi europei di normalizzazione e ad accelerare in modo deciso la messa a punto dei mandati di normalizzazione;

- chiede che venga applicata in modo più coerente la procedura del rinvio a norme tecniche nella legislazione e che venga facilitata la partecipazione al processo di normalizzazione delle piccole e medie imprese e delle organizzazioni dei consumatori così come, ove opportuno, delle ONG che operano nel campo della protezione ambientale;

- chiede agli Stati membri di migliorare il reciproco riconoscimento dei metodi di prova e delle norme e di assegnare agli esperti nazionali in materia di normalizzazione presenti negli organismi dell'Unione compiti e scadenze precisi;

- chiede, a più lunga scadenza, la fusione in un unico ente dei tre organismi europei di normalizzazione;

- ricorda che, in materia di controlli sui prodotti, livelli di protezione differenziati possono ostacolare gli scambi transfrontalieri di merci e vede pertanto con favore l'introduzione di norme di sicurezza rigorose e uniformi, corredate di definizioni precise, il cui rispetto deve essere garantito da un rafforzamento dei controlli sui prodotti;

6. rileva che sono necessari continui progressi nella semplificazione e chiarificazione del quadro legislativo e che in particolare il diritto delle imprese esige ulteriori sviluppi e richiama l'attenzione sull'urgenza dei lavori in materia, specialmente con riferimento all'approvazione dello statuto della società per azioni europea; sostiene la Commissione per quanto concerne l'introduzione di efficaci sanzioni, sotto forma di multe da destinare al bilancio dell'Unione, al fine di garantire l'uniforme applicazione in tutti gli Stati membri di tutte le norme vigenti; chiede, nell'ambito di un'ulteriore armonizzazione giuridica, l'adozione di una direttiva completa sul diritto di garanzia e di una direttiva per combattere i ritardi nei pagamenti;

7. rileva la necessità di apportare ulteriori integrazioni alla tutela della proprietà intellettuale nella Comunità, tutela che riveste importanza decisiva per la ricerca, per l'innovazione e quindi per la competitività delle imprese comunitarie, e sollecita azioni nei seguenti campi:

a) brevetti: a questo proposito occorre che venga approvata al più presto la direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla protezione giuridica dei prodotti biotecnologici;

b) marchi: al riguardo si rammenta il buon lavoro svolto dall'ufficio di Alicante, lavoro che occorre proseguire ed estendere;

c) modelli di utilità e disegni e modelli;

d) copyright e diritto d'autore: in questo settore vi è particolare bisogno di provvedimenti in relazione alle nuove tecnologie e alla società dell'informazione;

8. ritiene che un vero mercato interno europeo richieda anche una politica economica informata ai principi dell'economia di mercato ecologica e sociale; rientrano in tale ambito l'applicazione equilibrata delle regole di concorrenza, da un lato, e la considerazione dei più vasti obiettivi del Trattato concernenti elevati standard sociali e ambientali dall'altro, l'ulteriore sviluppo del mercato unico europeo, una politica di bilancio basata sulle risoluzioni del Consiglio europeo di Amsterdam sulla stabilità, la crescita e l'occupazione, regole di base nel campo della politica tributaria e il miglioramento dell'efficienza delle amministrazioni con l'ausilio di strumenti quali il «benchmarking» e il «miglior procedimento» («best practices»); è tuttavia del parere che il volume globale degli aiuti nella Comunità sia ingente e denoti una tendenza stabile che distorce la concorrenza leale, sia incompatibile con il mercato interno, eroda l'impegno dell'Unione per un mercato mondiale libero e diverrà fonte di possibili frizioni tra gli Stati membri che parteciperanno all'Unione economica e monetaria e quelli che non vi parteciperanno;

9. fa presente che occorre prestare particolare attenzione affinché il mercato unico operi con complementarità rispetto alla sicurezza sociale, alle misure sanitarie e di sicurezza sul lavoro e a un elevato grado di protezione dei consumatori e che tutti i cittadini, compresi i 120 milioni di bambini, dovrebbero trarre beneficio dal mercato unico, in conformità delle proposte formulate dalla Commissione nell'ambito dell'obiettivo strategico 4 («Creare un mercato unico al servizio di tutti i cittadini»); ritiene importante, per la diffusione delle informazioni sul mercato unico, una maggiore promozione dei centri per i consumatori nell'Unione europea; è del parere che determinati livelli minimi di protezione sociale non debbano essere violati per il perseguimento di vantaggi competitivi; chiede alla Commissione di esaminare in che modo sia possibile rendere più efficaci le norme di diritto del lavoro adottate a livello comunitario; chiede in particolare di valutare quali sanzioni potrebbero essere inflitte in caso di violazione di disposizioni vigenti;

10. sottolinea l'importanza del dialogo con i cittadini e chiede alla Commissione di approfondire e ampliare il servizio di segnalazione a livello nazionale, in cooperazione con tutti gli organi e le istituzioni europee, in particolare con questo Parlamento e la sua commissione per le petizioni; ritiene che le campagne di informazioni esistenti e in particolare quelle svolte, mediante Internet e i sistemi di trattamento elettronico dei dati, dai diversi organi e istituzioni a livello europeo dovrebbero sviluppare collegamenti reciproci, al fine di assicurare l'efficace salvaguardia degli interessi e dei diritti del pubblico;

11. ritiene che si debba prestare particolare attenzione al modo in cui le piccole e medie imprese possono partecipare al mercato interno, affinché tali organismi, che forniscono un rilevante contributo in termini di creazione di posti di lavoro, non vengano privati dei vantaggi e delle possibilità offerti dal mercato interno; esorta la Commissione a far sì che siano introdotti e pienamente attuati il programma pluriennale (1997-2000) e altre misure a favore delle piccole e medie imprese; sottolinea inoltre che devono essere eliminati carenze e ostacoli per quanto concerne la libertà di stabilimento in singoli Stati membri e che deve essere agevolata in modo efficace la creazione di imprese transfrontaliere, per esempio nel settore artigianale; chiede alla Commissione di far sì che gli Stati membri attuino il Piano d'azione attraverso il «quadro del punteggio mercato interno»;

12. ribadisce la propria convinzione che un mercato comune richieda una moneta comune europea e considera la moneta unica una componente indispensabile del mercato interno europeo;

13. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti degli Stati membri.

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