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Document 32023R0986
Council Implementing Regulation (EU) 2023/986 of 22 May 2023 implementing Regulation (EU) No 359/2011 concerning restrictive measures directed against certain persons, entities and bodies in view of the situation in Iran
Regolamento di esecuzione (UE) 2023/986 del Consiglio del 22 maggio 2023 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
Regolamento di esecuzione (UE) 2023/986 del Consiglio del 22 maggio 2023 che attua il regolamento (UE) n. 359/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
ST/9050/2023/INIT
GU L 134I del 22.5.2023, p. 1–5
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
In force
Relation | Act | Comment | Subdivision concerned | From | To |
---|---|---|---|---|---|
Modifies | 32011R0359 | aggiunta | allegato I testo | 22/05/2023 |
22.5.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
LI 134/1 |
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/986 DEL CONSIGLIO
del 22 maggio 2023
che attua il regolamento (UE) n. 359/2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran (1), in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
(1) |
Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011. |
(2) |
Il 25 settembre 2022 l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell'Unione in cui deplorava il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, osservando che ha comportato la perdita di vite umane nonché un elevato numero di feriti. Nella dichiarazione si affermava inoltre chiaramente che i responsabili dell'uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitavano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e gli arresti, rilasciare tutti i manifestanti non violenti e garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Si sottolineava inoltre che la decisione dell'Iran di limitare drasticamente l'accesso a Internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea violava palesemente la libertà di espressione. Infine, si affermava che l'Unione avrebbe valutato tutte le opzioni disponibili per affrontare l'uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane avevano risposto alle successive manifestazioni. |
(3) |
In tale contesto, e in linea con l'impegno dell'Unione di affrontare con l'Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, come confermato nelle conclusioni del Consiglio del 12 dicembre 2022, cinque persone e due entità dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi soggette alle misure restrittive di cui all'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011. |
(4) |
È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 359/2011, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 22 maggio 2023
Per il Consiglio
Il presidente
J. BORRELL FONTELLES
ALLEGATO
Le persone e le entità seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi riportato nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011:
Persone
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
«222. |
ADINEHVAND Salman سلمان آدینه وند |
Funzione: comandante dell'unità di assistenza alla polizia di Teheran delle forze dell'ordine iraniane (LEF) Cittadinanza: iraniana Data di nascita: 20 maggio 1980 Luogo di nascita: Teheran, Iran Sesso: maschile |
Dal gennaio 2021 Salman Adinehvand è il comandante dell'unità di assistenza alla polizia di Teheran delle LEF iraniane, la principale organizzazione di sicurezza incaricata del controllo della folla e della repressione delle proteste. L'unità di Adinehvand è stata direttamente responsabile della repressione violenta delle proteste di Teheran nel settembre e nell'ottobre 2022, durante le quali decine di manifestanti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza che utilizzavano munizioni attive. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
22.5.2023 |
223. |
AGHAMIRI Seyyed Mohammad Amin سید محمد امین آقامیری |
Funzione: segretario del Consiglio supremo iraniano per il ciberspazio Cittadinanza: iraniana Data di nascita: 21 settembre 1986 Luogo di nascita: Iran Sesso: maschile |
Seyyed Mohammad Amin Aghamiri è il segretario del Consiglio supremo iraniano per il ciberspazio, l'autorità centralizzata per le politiche nel settore del ciberspazio. Il Consiglio supremo per il ciberspazio è responsabile del blocco, da parte dell'Iran, di popolari piattaforme di informazione e comunicazione online e ha inoltre utilizzato la tecnologia digitale per spiare e perseguitare giornalisti e dissidenti del regime. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
22.5.2023 |
224. |
NIKVARZ Mohsen |
Funzione: procuratore generale di Sirjan Cittadinanza: iraniana Luogo di nascita: Iran Sesso: maschile |
In veste di procuratore generale di Sirjan, Mohsen Nikvarz è stato responsabile di diversi arresti arbitrari di avvocati e condanne a morte a Sirjan durante le proteste del 2019. Nel contesto delle proteste scoppiate nel settembre 2022, inoltre, Nikvarz è stato coinvolto nel caso Maryam Arvin, da lui perseguita per le sue attività di avvocata difenditrice dei manifestanti. In seguito al suo arresto, di cui Nikvarz è personalmente responsabile, la sig.ra Arvin è stata brutalmente torturata in prigione. Nikvarz è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
22.5.2023 |
225. |
MORADI Nader نادر مرادی |
Funzione: vice supervisore degli spazi pubblici della polizia di pubblica sicurezza Grado militare: colonnello Cittadinanza: iraniana Luogo di nascita: Iran Sesso: maschile |
Nella sua attuale veste di vice supervisore degli spazi pubblici della polizia di pubblica sicurezza, il colonnello Nader Moradi è responsabile dell'applicazione delle leggi sull'hijab. Tali leggi sono state stata usate dalle autorità iraniane per reprimere i manifestanti pacifici. Moradi è responsabile della persecuzione e dell'arresto di donne per il mancato rispetto delle norme sull'hijab e della chiusura di imprese. È inoltre responsabile della chiusura di imprese, ristoranti e altri spazi pubblici in relazione alla mancata applicazione delle regole sull'hijab, firmando le lettere con cui tali imprese sono informate della chiusura. Durante le proteste iniziate nel settembre del 2022 e durate molti mesi, Moradi è stato inoltre responsabile della persecuzione e dell'arresto di negozianti che avevano chiuso le loro attività e intendevano scioperare in segno di protesta per la morte di Mahsa Amini. Moradi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran |
22.5.2023 |
226. |
MONTAZER AL-MAHDI Saeed (alias MONTAZER AL-MAHDI Said) |
Funzione: portavoce della polizia Grado militare: Brigadier Generale Cittadinanza: iraniana Data di nascita: 8 novembre 1971 Luogo di nascita: Teheran, Iran Sesso: maschile |
Saeed Montazer Al-Mahdi è il portavoce della polizia iraniana (forze dell'ordine iraniane (LEF), inserite nell'elenco dell'UE). Nell'aprile 2023 ha annunciato l'attuale rigorosa applicazione delle leggi sull'hijab, che sono state usate dalla autorità iraniane per reprimere i manifestanti pacifici. Nello svolgimento delle sue funzioni difende e promuove le azioni repressive della polizia. Le sue dichiarazioni intimidatorie sulla sorveglianza, la chiusura di imprese e altri spazi pubblici e i messaggi di avvertimento inviati dalle autorità hanno un impatto repressivo molto significativo. Inoltre, in qualità di portavoce della polizia, ha ripetutamente minimizzato gli avvelenamenti di studentesse ampiamente denunciati, affermando che “per la maggior parte” erano “non reali”, negando così alle vittime la protezione della polizia e compromettendo il loro diritto alla sicurezza. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
22.5.2023» |
Entità
|
Nome |
Informazioni identificative |
Motivi |
Data di inserimento nell'elenco |
«36. |
Student Basij Organisation, SBO
(alias Student and Talabeh Basij) |
Tipo di entità: sezione dell’Organizzazione Basij del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) Luogo di registrazione: Iran Data di registrazione: novembre 1989 Persone associate: Issa Zarepour Altre entità associate: IRGC; IRGC Basij Organisation |
La Student Basij Organisation (Organizzazione Basij studentesca, SBO) è una sezione dell’Organizzazione Basij che funge da violento tutore dell'ordine per conto dell'IRGC nei campus universitari. L'SBO è formata dai membri più giovani e più radicali delle forze Basij, che sono stati particolarmente attivi nel rendere i campus universitari in cui gli studenti hanno organizzato proteste teatro di alcuni dei principali episodi di repressione dell'autunno 2022. Nel corso di irruzioni in vari campus universitari, tra cui la Sharif University, la Shahid Beheshti University e l'Amirkabir University, le forze di sicurezza, compresa l'SBO, hanno usato munizioni attive e aperto il fuoco sugli studenti. Insieme alle molteplici segnalazioni di sequestri e torture a danno di studenti in relazione a tali irruzioni, ciò conferma che l'SBO è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
22.5.2023 |
37. |
IRGC Cooperative Foundation
(alias IRGC Cooperation Bonyad; Bonyad Taavon Sepah; Bonyad-e Ta'avon-e; Sepah Cooperative Foundation) |
Indirizzo: Niayes Highway, Seoul Street, Teheran, Iran Tipo di entità: fondazione Luogo di registrazione: Iran Data di registrazione: 1989 Persone associate: Ali Asghar Nourouzi; Seyyed Amin Ala; Emami Tabatabai; Ahmad Hasan Karimi; Yahya Alaoddini Altre entità associate: Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) |
Dal settembre 2022 l'IRGC è stata in prima linea nella repressione delle proteste in Iran, che ha causato, secondo fonti indipendenti, la morte di oltre 520 persone, compresa la morte di più di 70 minorenni, e di oltre 22 000 arresti/incarcerazioni. La IRGC Cooperative Foundation (fondazione cooperativa IRGC) è l'organo responsabile della gestione degli investimenti dell'IRGC e, quindi, di finanziare la brutale repressione del regime. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran. |
22.5.2023» |