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Nomi (traslitterazione in caratteri latini)
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Nomi
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Informazioni identificative
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Motivi dell’inserimento nell’elenco
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Data di inserimento nell’elenco
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«5.
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ZHU Hailun
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朱海仑(grafia cinese)
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Carica: ex vicecapo della 13a Assemblea del popolo della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR)
Data di nascita: gennaio 1958
Luogo di nascita: Lianshui, Jiangsu (Cina)
Cittadinanza: cinese
Sesso: maschile
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Ex segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR) ed ex vicesegretario del comitato del partito della XUAR (dal 2016 al 2019). Ex vicecapo della 13a Assemblea del popolo della XUAR, un organo legislativo regionale (dal 2019 al febbraio 2021).
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22.3.2021
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In qualità di segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR (dal 2016 al 2019), Zhu Hailun è stato responsabile del mantenimento della sicurezza interna e dell’applicazione della legge nella XUAR. In quanto tale, rivestiva una carica politica chiave nella supervisione e nell’attuazione di un programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane. Zhu Hailun è stato descritto come l’“architetto” di questo programma. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Cina, in particolare detenzioni arbitrarie su larga scala inflitte a uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
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In qualità di vicecapo della 13a Assemblea del popolo della XUAR (dal 2019 al febbraio 2021), Zhu Hailun ha continuato a esercitare un’influenza decisiva nella XUAR, dove prosegue l’attuazione del programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
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6.
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WANG Junzheng
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王君正 (grafia cinese)
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Cariche: segretario del partito dello Xinjiang Production and Construction Corps (XPCC) e vicesegretario del comitato del partito della regione autonoma uigura cinese dello Xinjiang. commissario politico dell’XPCC e amministratore delegato del China Xinjiang Group
Data di nascita: maggio 1963
Luogo di nascita: Linyi, Shandong (Cina)
Cittadinanza: cinese
Sesso: maschile
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Segretario del partito dello Xinjiang Production and Construction Corps (XPCC) e vicesegretario del comitato del partito della regione autonoma uigura cinese dello Xinjiang (XUAR) dall’aprile 2020 nonché commissario politico dell’XPCC dal maggio 2020. Ex segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR (dal febbraio 2019 al settembre 2020). Wang Junzheng occupa anche altre alte cariche nell’XPCC.
L’XPCC è un’organizzazione economica e paramilitare statale presente nella XUAR, che esercita l’autorità amministrativa e controlla le attività economiche nello Xinjiang.
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22.3.2021
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In qualità di segretario del partito e di commissario politico dell’XPCC dal 2020, Wang Junzheng è coinvolto nella supervisione di tutte le politiche attuate dall’XPCC. In tale carica, è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Cina, in particolare detenzioni arbitrarie su larga scala e trattamenti degradanti inflitti agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane, nonché violazioni sistematiche della loro libertà di religione o di credo, connesse, tra l’altro, all’attuazione da parte dell’XPCC di un programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
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È altresì responsabile del ricorso sistematico, da parte dell’XPCC, a uiguri e persone di altre minoranze etniche musulmane come manodopera forzata, in particolare nei campi di cotone.
In qualità di vicesegretario del comitato del partito della XUAR dal 2020, Wang Junzheng è coinvolto nella supervisione di tutte le politiche di sicurezza attuate nello Xinjiang, compreso il summenzionato programma rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane. In qualità di segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR (dal febbraio 2019 al settembre 2020), Wang Junzheng è stato responsabile del mantenimento della sicurezza interna e dell’applicazione della legge nella XUAR. In quanto tale, rivestiva una carica politica chiave nella supervisione e nell’attuazione del summenzionato programma.
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7.
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WANG Mingshan
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王明山 (grafia cinese)
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Cariche: membro della commissione permanente del comitato del partito della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR) e segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR
Data di nascita: gennaio 1964
Luogo di nascita: Wuwei, Gansu (Cina)
Cittadinanza: cinese
Sesso: maschile
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Membro della commissione permanente del comitato del partito della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR) e segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR dal settembre 2020. Precedentemente direttore e vicesegretario del partito dell’ufficio per la pubblica sicurezza dello Xinjiang (XPSB) fra il 2017 e il gennaio 2021.
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22.3.2021
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In qualità di segretario del comitato per gli affari politici e giuridici della XUAR dal settembre 2020, Wang Mingshan è responsabile del mantenimento della sicurezza interna e dell’applicazione della legge nella XUAR. In quanto tale, riveste una carica politica chiave nella supervisione di un programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane.
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In qualità di ex direttore e vicesegretario del partito dell’XPSB (dal 2017 al gennaio 2021), ha occupato una posizione chiave nell’apparato di sicurezza dello Xinjiang e si è reso direttamente responsabile dell’attuazione del programma citato. In particolare, l’XPSB ha implementato la “piattaforma operativa comune integrata” (IJOP), un programma di big data utilizzato per tracciare milioni di uiguri nella regione dello Xinjiang e segnalare quelli considerati “potenzialmente pericolosi” da inviare nei campi di detenzione.
Nella sua carica attuale e in considerazione delle sue funzioni precedenti, Wang Mingshan è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Cina, in particolare detenzioni arbitrarie su larga scala e trattamenti degradanti inflitti agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane, nonché violazioni sistematiche della loro libertà di religione o di credo.
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8.
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CHEN Mingguo
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陈明国
(grafia cinese)
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Cariche: direttore dell’ufficio per la pubblica sicurezza dello Xinjiang (XPSB) e vicepresidente del governo popolare della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR)
Data di nascita: ottobre 1966
Luogo di nascita: Yilong, Sichuan (Cina)
Cittadinanza: cinese
Sesso: maschile
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Direttore dell’ufficio per la pubblica sicurezza dello Xinjiang (XPSB) dal gennaio 2021 e vicepresidente del governo popolare della regione autonoma uigura dello Xinjiang (XUAR).
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22.3.2021
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In qualità di direttore dell’XPSB, Chen Mingguo occupa una posizione chiave nell’apparato di sicurezza dello Xinjiang ed è direttamente coinvolto nell’attuazione di un programma di sorveglianza, detenzione e indottrinamento su larga scala rivolto agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane. In particolare, l’XPSB ha implementato la “piattaforma operativa comune integrata” (IJOP), un programma di big data utilizzato per tracciare milioni di uiguri nella regione dello Xinjiang e segnalare quelli considerati “potenzialmente pericolosi” da inviare nei campi di detenzione. Chen Mingguo è quindi responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Cina, in particolare detenzioni arbitrarie e trattamenti degradanti inflitti agli uiguri e a persone di altre minoranze etniche musulmane, nonché violazioni sistematiche della loro libertà di religione o di credo.
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9.
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JONG Kyong-thaek (alias CHO’NG, Kyo’ng-t’aek)
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정경택
(grafia coreana)
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Carica: ministro della Sicurezza dello Stato della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC)
Data di nascita: tra l’1.1.1961 e -il 31.12.1963
Cittadinanza: nordcoreana
Sesso: maschile
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Jong Kyong-thaek è ministro della Sicurezza dello Stato della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC) dal 2017.
Il ministero della Sicurezza dello Stato della RPDC è una delle istituzioni di punta nell’attuazione delle politiche di sicurezza repressive della RPDC, miranti innanzitutto a individuare e reprimere il dissenso politico, l’afflusso di informazioni “sovversive” provenienti dall’estero e qualsiasi altro comportamento considerato una grave minaccia politica al sistema politico e alla sua dirigenza.
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22.3.2021
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In qualità di capo del ministero della Sicurezza dello Stato, Jong Kyong-thaek è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella RPDC, in particolare tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, sparizione forzata di persone e arresti o detenzioni arbitrari, nonché lavoro forzato e violenza sessuale contro le donne.
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10.
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RI Yong Gil
(alias RI Yong Gi, RI Yo’ng-kil, YI Yo’ng-kil)
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리영길
(grafia coreana)
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Carica: ministro della Sicurezza sociale della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC)
Data di nascita: 1955
Cittadinanza: nordcoreana
Sesso: maschile
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Ri Yong Gil è ministro della Sicurezza sociale della Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC) dal gennaio 2021 ed è stato precedentemente capo di Stato maggiore dell’esercito popolare coreano fra il 2018 e il gennaio 2021.
Il ministero della Sicurezza sociale della RPDC (noto precedentemente come ministero della Sicurezza popolare o ministero della Sicurezza pubblica) è una delle istituzioni di punta nell’attuazione delle politiche di sicurezza repressive della RPDC, fra cui interrogatori e punizione delle persone che fuggono “illegalmente” dalla RPDC. In particolare, il ministero della Sicurezza sociale è incaricato di gestire, tramite il suo ufficio correzionale, campi di prigionia e centri di lavoro forzato per detenzioni di breve durata, dove i prigionieri/detenuti sono deliberatamente lasciati morire di fame e sono sottoposti ad altri trattamenti inumani.
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22.3.2021
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In qualità di capo del ministero della Sicurezza sociale, Ri Yong Gil è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani nella RPDC, in particolare tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, sparizione forzata di persone e arresti o detenzioni arbitrari, nonché lavoro forzato e violenza sessuale contro le donne.
In qualità di ex capo di Stato maggiore dell’esercito popolare coreano, Ri Yong Gil è responsabile anche delle gravi e diffuse violazioni dei diritti umani commesse da tale esercito.
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11.
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Mohammed Khalifa AL-KANI (alias Mohamed Khalifa Abderrahim Shaqaqi AL-KANI, Mohammed AL-KANI, Muhammad Omar AL-KANI)
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الكاني خليفة محمد (grafia araba)
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Carica: capo della milizia Kaniyat
Data di nascita: 3.5.1979
Cittadinanza: libica
N. di passaporto: F86JKFJF
Sesso: maschile
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Mohammed Khalifa Al-Kani è il capo della milizia Kaniyat, che ha esercitato il controllo sulla città libica di Tarhuna tra il 2015 e il giugno 2020. In tale carica sovrintende a tutte le attività della milizia Kaniyat. In qualità di capo della milizia Kaniyat è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Libia, in particolare uccisioni extragiudiziali e sparizioni forzate di persone tra il 2015 e il giugno 2020 a Tarhuna.
Mohammed Khalifa Al-Kani e la milizia Kaniyat hanno lasciato Tarhuna all’inizio del giugno 2020 per fuggire nella Libia orientale. In seguito, a Tarhuna sono state scoperte diverse fosse comuni attribuite alla milizia Kaniyat.
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22.3.2021
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12.
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Abderrahim AL-KANI (alias Abdul-Rahim AL-KANI, Abd-al-Rahim AL-KANI)
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االرحيم الكاني عبد (grafia araba)
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Carica: membro della milizia Kaniyat
Data di nascita: 7.9.1997
Cittadinanza: libica
N. di passaporto: PH3854LY
Numero di carta d’identità: 119970331820
Sesso: maschile
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Abderrahim Al-Kani è un membro chiave della milizia Kaniyat e fratello di Mohammed Khalifa Al-Khani, capo della milizia Kaniyat. La milizia Kaniyat ha esercitato il controllo sulla città libica di Tarhuna tra il 2015 e il giugno 2020.
Abderrahim Al-Kani è responsabile della sicurezza interna per la milizia Kaniyat. In tale veste, è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Libia, in particolare uccisioni extragiudiziali e sparizioni forzate di persone tra il 2015 e il giugno 2020 a Tarhuna.
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22.3.2021
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Abderrahim Al-Kani e la milizia Kaniyat hanno lasciato Tarhuna all’inizio del giugno 2020 per fuggire nella Libia orientale. In seguito, a Tarhuna sono state scoperte diverse fosse comuni attribuite alla milizia Kaniyat.
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13.
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Aiub Vakhaevich KATAEV
(alias Ayubkhan Vakhaevich KATAEV)
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Аюб Вахаевич КАТАЕВ
(alias Аюбхан Вахаевич КАТАЕВ) (grafia russa)
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Carica: capo dipartimento del ministero dell’Interno della Federazione russa nella città di Argun della Repubblica cecena
Data di nascita: 1.12.1980 o 1.12.1984
Cittadinanza: russa
Sesso: maschile
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Capo dipartimento del ministero dell’Interno della Federazione russa nella città di Argun della Repubblica cecena.
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22.3.2021
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In qualità di capo dipartimento del ministero dell’Interno della Federazione russa ad Argun, Aiub Kataev sovrintende alle attività delle forze di polizia e delle agenzie per la sicurezza dello Stato locali. In tale carica, sovrintende personalmente alle persecuzioni diffuse e sistematiche in Cecenia, iniziate nel 2017. Le repressioni prendono di mira lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI), le persone presunte appartennti a gruppi LGBTI e altre persone sospettate di essere oppositori del capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov. Aiub Kataev e le forze sotto il suo comando sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Russia, tra cui tortura e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti, nonché di arresti e detenzioni arbitrari e di uccisioni ed esecuzioni extragiudiziali o arbitrarie.
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Secondo numerosi testimoni, Aiub Kataev ha sovrinteso personalmente alla tortura dei detenuti e vi ha preso parte.
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14.
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Abuzaid (Abuzayed) Dzhandarovich VISMURADOV
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Абузайд Джандарович ВИСМУРАДОВ(grafia russa)
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Cariche: comandante della squadra “Terek” dell’unità speciale di reazione rapida (SOBR), vice primo ministro della Repubblica cecena, guardia del corpo non ufficiale del capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov
Data di nascita: 24.12.1975
Luogo di nascita: Akhmat-Yurt/Khosi-Yurt, ex Repubblica socialista sovietica autonoma (RSSA) ceceno-inguscia, ora Repubblica cecena (Federazione russa)
Cittadinanza: russa
Sesso: maschile
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Comandante della squadra “Terek” dell’unità speciale di reazione rapida (SOBR), vice primo ministro della Repubblica cecena, guardia del corpo non ufficiale del capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov.
Dal maggio 2012 Abuzaid Vismuradov è comandante del distaccamento “Terek” delSOBR. In tale carica, sovrintende personalmente alle persecuzioni diffuse e sistematiche in Cecenia, iniziate nel 2017. Le repressioni prendono di mira lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuali (LGBTI), le persone presunte appartenti a gruppi LGBTI e altre persone sospettate di essere oppositori del capo della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov.
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22.3.2021
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Abuzaid Vismuradov e l’unità “Terek” sotto il suo comando sono responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Russia, in particolare tortura e altri trattamenti crudeli, disumani o degradanti, nonché di arresti e detenzioni arbitrari e di uccisioni ed esecuzioni extragiudiziali e arbitrarie.
Secondo numerosi testimoni, Abuzaid Vismuradov ha sovrinteso personalmente alla tortura dei detenuti e vi ha preso parte. È uno stretto collaboratore di Ramzan Kadyrov, il capo della Repubblica cecena, che da molti anni conduce una campagna di repressione nei confronti dei suoi oppositori politici.
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15.
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Gabriel Moses LOKUJO
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Carica: Maggiore Generale delle Forze popolari di difesa del Sud Sudan (SSPDF)
Cittadinanza: sud-sudanese
Sesso: maschile
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Maggiore Generale delle Forze popolari di difesa del Sud Sudan (SSPDF).
Gabriel Moses Lokujo è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Sud Sudan, in particolare esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie.
Nel maggio 2020 tre ufficiali dell’Esercito di liberazione del popolo sudanese all’opposizione (SPLA-IO) sono state rapite e giustiziate per ordine del maggiore generale Lokujo.
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22.3.2021»;
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Il Maggiore Generale Lokujo ha disertato nel settembre 2020, passando dallo SPLA-IO alle SSPDF, ed è responsabile dei successivi scontri avvenuti all’interno e nei dintorni del centro di formazione di Moroto, nel sud dell’Equatoria centrale. Conseguentemente, entrambe le parti hanno riportato numerosi morti e feriti nell’ultimo trimestre del 2020 e si sono inoltre registrati sfollamenti di civili, soprattutto nella zona di Kajo-Keji, nello Stato dell’Equatoria centrale. Le forze del Maggiore Generale Lokujo sono rimaste nella zona, dove si sono registrati ulteriori scontri e la sicurezza delle comunità civili continua ad essere a rischio.
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