Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 32010D0054

    Decisione della Commissione, del 23 settembre 2009 , relativa all’aiuto di Stato al quale la Polonia intende dare esecuzione a favore di Dell Products Poland Sp. z o.o. C 46/08 (ex N 775/07) [notificata con il numero C(2009) 6868] (Testo rilevante ai fini del SEE)

    GU L 29 del 2.2.2010, p. 8–33 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2010/54(1)/oj

    2.2.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 29/8


    DECISIONE DELLA COMMISSIONE

    del 23 settembre 2009

    relativa all’aiuto di Stato al quale la Polonia intende dare esecuzione a favore di Dell Products Poland Sp. z o.o. C 46/08 (ex N 775/07)

    [notificata con il numero C(2009) 6868]

    (Il testo in lingua polacca è il solo facente fede)

    (Testo rilevante ai fini del SEE)

    (2010/54/CE)

    LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 88, paragrafo 2, primo comma,

    visto l’accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l’articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

    visto il regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell’articolo 93 del trattato CE (1),

    dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente alle suddette disposizioni (2) e viste le osservazioni trasmesse,

    considerando quanto segue:

    1.   PROCEDIMENTO

    (1)

    Con messaggio di posta elettronica del 16 luglio 2007, la Polonia ha notificato alla Commissione l’intenzione di dare esecuzione alla suddetta misura. Il 2 agosto 2007, ha avuto luogo una riunione con le autorità polacche.

    (2)

    A norma dell’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE, con messaggio di posta elettronica del 24 dicembre 2007, la Polonia ha notificato alla Commissione l’aiuto al quale intendeva dare esecuzione a favore di Dell Products Poland Sp. z o.o. Il caso è stato protocollato con il numero 775/07.

    (3)

    Con lettere del 15 febbraio, 2 giugno e 3 ottobre 2008, la Commissione ha richiesto ulteriori informazioni, che sono state fornite dalle autorità polacche con lettere del 18 aprile, 1o luglio, 1o agosto, 6 agosto, 17 novembre e 9 dicembre 2008. Si sono tenute riunioni con le autorità polacche il 5 marzo, 26 giugno e il 19 novembre 2008.

    (4)

    Con lettera del 10 dicembre 2008, la Commissione ha informato la Polonia di aver stabilito di avviare il procedimento di cui all’articolo 88, paragrafo 2, del trattato CE in relazione all’aiuto in oggetto. Con lettera del 18 febbraio 2009, la Polonia ha trasmesso le sue osservazioni sulla decisione di avvio del procedimento del procedimento.

    (5)

    La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea  (3). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare le loro osservazioni.

    (6)

    La Commissione ha ricevuto le osservazioni di Kathy Sinnott, membro del Parlamento europeo (lettera del 24 febbraio 2009), Hewlett-Packard (HP), concorrente di Dell (lettera del 24 febbraio 2009), e di un altro concorrente (4) (lettere del 2 marzo e del 12 marzo 2009).

    (7)

    Con lettere datate 24 marzo e 2 aprile 2009, la Commissione ha trasmesso tali osservazioni alla Polonia, che ha risposto inviando le proprie osservazioni al riguardo con lettera del 22 aprile 2009.

    (8)

    Con lettera del 25 maggio 2009 e messaggi di posta elettronica del 17 giugno e 8 luglio 2009, la Commissione ha richiesto ulteriori informazioni che sono state fornite dalle autorità polacche con lettere del 10 giugno 2009 e messaggi di posta elettronica del 22 giugno, 13 luglio e 10 agosto 2009.

    2.   DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’AIUTO

    2.1.   Il beneficiario

    (9)

    Il beneficiario dell’aiuto è Dell Products Poland Sp. z o.o. («Dell Polska») (5), società al 100 % di proprietà di Dell Inc. (USA) in ragione del 99,9 % detenuto da Dell Global BV (Paesi Bassi) e dello 0,1 % detenuto da Dell International Holdings VIII BV (Paesi Bassi).

    2.2.   Il progetto d’investimento

    (10)

    La Polonia intende sostenere lo sviluppo economico della provincia di Łódź concedendo aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale a favore di Dell Polska per un progetto d’investimento nella Zona economica speciale (ZES) di Łódź.

    (11)

    La provincia di Łódź è una regione caratterizzata da notevoli difficoltà socioeconomiche, ammissibile a beneficiare di aiuti regionali a norma dell’articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato, con un massimale standard di aiuto regionale applicabile alle imprese di grandi dimensioni del 50 % in equivalente sovvenzione lordo secondo la carta degli aiuti a finalità regionale della Polonia per il periodo 2007-2013 (6).

    (12)

    Il progetto d’investimento è finalizzato a realizzare un nuovo stabilimento per la produzione di personal computer, inclusi desktop, notebook e server (7). I lavori di esecuzione del progetto sono iniziati nel 2007 e il loro completamento è previsto per la fine del 2012.

    (13)

    Il progetto comprende la creazione di circa 1 200 posti di lavoro diretti, che potrebbero salire a 3 000 unità, con effetti positivi sull’economia regionale e nazionale. Si prevedono ulteriori investimenti indiretti nella regione da parte dei fornitori di Dell Polska per circa 53 milioni di EUR; ciò attirerà altri investitori, produttori e subappaltatori, contribuendo così ulteriormente alla creazione di posti di lavoro e allo sviluppo economico.

    (14)

    Il progetto di investimento comprende una spesa ammissibile totale pari a 793 603 000 PLN in valore nominale (corrispondente a un valore attuale di 189 578 180 EUR) (8). La spesa ammissibile è calcolata sulla base dei costi di investimento. La tabella che segue illustra la ripartizione annua delle spese ammissibili.

    Spese ammissibili (in milioni di PLN, valore nominale)

    2007

    2008

    2009

    2010

    2011

    2012

    Totale

    […] (9)

    […]

    […]

    […]

    […]

    […]

    793,603

    2.3.   La misura di aiuto

    (15)

    Le autorità polacche hanno confermato che la domanda di aiuto è stata presentata da Dell nel maggio 2006. Il 19 settembre 2006, le autorità polacche e Dell hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che stabilisce le modalità dell’aiuto. Con lettera del 13 novembre 2006, il ministro polacco dell’Economia ha segnalato che il protocollo d’intesa costituiva una dichiarazione d’intenti, a conferma del fatto la concessione degli aiuti era subordinata all’approvazione della Commissione.

    (16)

    L’importo totale dell’aiuto che la Polonia intende concedere (10) a Dell Polska è pari a 54,5 milioni di EUR in valore nominale, equivalenti a 216 365 000 PLN al valore nominale sulla base del tasso di cambio indicato nello stesso documento (11), che corrisponde a un’intensità dell’aiuto del 27,81 % (12) in ESL (valore attuale). L’ammontare totale dell’aiuto include (cfr. la tabella qui di seguito):

    l’aiuto notificato, che comprende diverse forme di aiuti ad hoc per un importo di 159,92 milioni di PLN in valore nominale, di cui:

    a)

    una sovvenzione per un investimento iniziale pari a 94,64 milioni di PLN in valore nominale;

    b)

    una sovvenzione per la creazione di posti di lavoro pari a 54,08 milioni di PLN in valore nominale;

    c)

    una riduzione del 55 % delle spese di gestione della ZES di Łódź a carico di Dell Polska per il periodo 2007-2017, pari a 6,2 milioni di PLN in valore nominale;

    d)

    i costi per il trasferimento della linea di alimentazione dell’energia elettrica fuori dall’appezzamento di terreno di proprietà di Dell Polska, pari a 5 milioni di PLN in valore nominale,

    esenzioni d’imposta concesse sulla base dei regimi di aiuti esistenti applicati a norma del regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione, del 24 ottobre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale (13) per un importo di 56,445 milioni di PLN in valore nominale, comprendenti:

    a)

    l’esenzione dall’imposta sul reddito delle società per il periodo 2008-2018 (concessa a norma del regime di aiuti XR 98/07) (14), equivalente a un importo massimo di 46,945 milioni di PLN in valore nominale;

    b)

    l’esenzione dall’imposta patrimoniale sui terreni per il periodo 2008-2018 (concessa a norma del regime di aiuti XR 164/07) (15), equivalente a un importo di 9,5 milioni di PLN in valore nominale;

    Importo totale dell’aiuto (in milioni di PLN, valore nominale)

     

    2007

    2008

    2009

    2010

    2011

    2012

    2013

    2014

    2015

    2016

    2017

    Totale

    Sovvenzione concessa per l’investimento iniziale

    58,91

    7,94

    5,96

    21,83

    94,64

    Sovvenzione concessa per la creazione di posti di lavoro

    23,27

    10,26

    20,55

    54,08

    Riduzione delle tariffe ZES

    1,4

    0,6

    0,6

    0,6

    0,6

    0,6

    0,6

    0,6

    0,6

    6,2

    Trasferimento della linea di alimentazione dell’energia elettrica

    5

    5

    Esenzione dall’imposta sui redditi delle società (16)

    :

    :

    :

    :

    :

    :

    :

    :

    :

    :

    :

    46,945

    Esenzione dall’imposta patrimoniale sui terreni

    1,9

    0,95

    0,95

    0,95

    0,95

    0,95

    0,95

    0,95

    0,95

    9,5

    Totale

     

     

    90,48

    19,75

    28,06

    23,38

    1,55

    1,55

    1,55

    1,55

    1,55

    216,365

    Nota: non è dovuta nessuna imposta sui redditi delle società per gli aiuti.

    (17)

    L’aiuto è concesso a condizione che il beneficiario mantenga gli impianti di produzione nel sito per un periodo minimo di cinque anni a decorrere dal completamento dell’investimento e che i posti di lavoro creati tramite tale investimento siano mantenuti per un periodo minimo di cinque anni dalla data in cui il posto di lavoro è stato occupato per la prima volta.

    (18)

    Le autorità polacche hanno garantito che il sostegno finanziario al progetto non sarà cumulato con nessun altro aiuto finanziario concesso per gli stessi costi ammissibili da altre fonti.

    (19)

    Le autorità polacche hanno assunto l’impegno di presentare alla Commissione una relazione finale dettagliata comprendente le informazioni sull’importo degli aiuti versati e sull’attuazione del contratto di aiuto, nonché su eventuali altri progetti di investimento nel medesimo stabilimento o impianto entro i sei mesi successivi al versamento dell’ultima rata di aiuti.

    3.   MOTIVAZIONI DELL’AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI INDAGINE FORMALE

    (20)

    Nella sua decisione di avviare il procedimento d’indagine formale di cui all’articolo 88, paragrafo 2, del trattato («la decisione di avvio del procedimento»), la Commissione ha espresso i propri dubbi riguardo alla compatibilità dell’aiuto con le disposizioni di cui al punto 68 degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 (17) (in appresso «gli orientamenti»).

    (21)

    Il punto 68 degli orientamenti recita come segue:

    «68.

    Qualora l’importo complessivo degli aiuti provenienti da varie fonti superi il 75 % dell’ammontare massimo di aiuto che potrebbe ricevere un investimento con spesa ammissibile di 100 milioni di EUR, applicando il massimale standard di aiuto vigente per le grandi imprese nella carta nazionale degli aiuti a finalità regionale approvata alla data in cui l’aiuto deve essere concesso e se:

    a)

    le vendite del beneficiario dell’aiuto rappresentano più del 25 % delle vendite del prodotto o dei prodotti interessati sul mercato o sui mercati in questione prima dell’investimento o rappresenteranno più del 25 % dopo l’investimento oppure

    b)

    la capacità produttiva creata dal progetto è superiore al 5 % del mercato, misurato utilizzando dati sul consumo apparente relativi al prodotto interessato, a meno che negli ultimi 5 anni il tasso medio di crescita annua del consumo apparente non sia stato superiore al tasso medio di crescita annua del PIL all’interno dello Spazio economico europeo,

    la Commissione approverà gli aiuti a finalità regionale a favore degli investimenti soltanto al termine di una verifica dettagliata, a seguito dell’avvio del procedimento previsto all’articolo 88, paragrafo 2 del trattato, attestante che gli aiuti sono necessari per fornire un effetto d’incentivazione per gli investimenti e che i vantaggi della misura d’aiuto sono superiori alla distorsione della concorrenza e agli effetti sugli scambi tra gli Stati membri che ne derivano».

    (22)

    Al fine di condurre le verifiche di cui alle lettere a) e b) del punto 68 degli orientamenti, è necessario definire i mercati rilevanti del prodotto, nonché i mercati geografici rilevanti dei prodotti interessati dal progetto, vale a dire i desktop, i notebook e i server (18).

    (23)

    Conformemente al punto 69 degli orientamenti, occorre determinare a quale mercato rilevante del prodotto appartenga ciascuno dei prodotti interessati (19). La Commissione osservava, nella sua decisione di avvio del procedimento (punti 56-57 e 63) che i desktop e i notebook da una parte, e i server dall’altra, costituiscono mercati del prodotto distinti, in quanto queste due serie di prodotti non sono interscambiabili.

    (24)

    Allo scopo di valutare se il progetto soddisfa le condizioni di cui al punto 68, lettera a) dei suddetti orientamenti («il criterio della quota di mercato»), la Commissione ha esaminato la quota dei mercati rilevanti detenuta dal gruppo Dell, prima e dopo l’investimento. Poiché il progetto di investimento ha avuto inizio nel 2007 e si prevede sarà completato entro la fine del 2012, la Commissione ha preso come anni di riferimento il 2006 e il 2013 (20).

    3.1.   I mercati rilevanti di desktop e notebook

    (25)

    Per quanto concerne la definizione di mercato di desktop e i notebook, nella decisione di avviare il procedimento la Commissione ha rilevato (punto 61) l’esistenza di una differenza di prezzo significativa fra desktop e notebook aventi simili caratteristiche, funzioni e utilizzo previsto. La Commissione ha inoltre notato che mentre la sostituzione avviene principalmente in un senso (desktop sostituiti da notebook), un certo segmento di clientela difficilmente sarebbe passato da un prodotto all’altro. Inoltre, la Commissione ha rilevato che convertire la produzione e la commercializzazione da un prodotto all’altro comporterebbe costi di adeguamento rilevanti, a seconda della struttura di produzione e delle attività di vendita dei produttori.

    (26)

    Per quanto concerne le condizioni di cui alla lettera b) del punto 68 dei suddetti orientamenti («il criterio dell’aumento di capacità»), la Commissione ha osservato nella decisione di avvio del procedimento del procedimento (punto 90) che la capacità produttiva creata dal progetto supera il 5 % del mercato SEE, misurato utilizzando i dati sul consumo apparente (espressi sotto forma di vendite) per ciascuno dei tre prodotti interessati (cfr. tabella qui di seguito).

    Capacità produttiva creata dal progetto (SEE)

     

    2007

    2012

    PC:

    [0-1] %

    [10-20] %

    Desktop

    0,0 %

    [10-20] %

    Notebook

    [0-1] %

    [10-20] %

    Server (tutto il comparto):

    0,0 %

    [10-20] %

    Fonte: dati IDC.

    (27)

    Riguardo alla seconda parte del criterio dell’aumento di capacità, la Commissione ha osservato nella decisione di avvio del procedimento del procedimento (punti 95 e 96) che, per quanto concerne i desktop (considerati come mercato del prodotto distinto), il tasso annuo di crescita delle vendite per il periodo 2001-2006 è stato negativo in termini di valore, e pertanto significativamente inferiore alla crescita del PIL in termini di valore (21) (cfr. la tabella qui di seguito).

    Tasso annuo di crescita delle vendite (periodo 2001-2006, SEE)

     

    Unità

    Valore (ricavi di stabilimento)

    PC:

    11,02 %

    4,10 %

    Desktop

    3,00 %

    –4,00 %

    Notebook

    28,60 %

    16,68 %

    Server (tutto il comparto):

    13,28 %

    7,82 %

    Server di fascia bassa

    14,08 %

    3,47 %

    Fonte: dati IDC.

    (28)

    Al punto 94 della decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha precisato che se si riteneva che desktop e i notebook formassero un unico mercato del prodotto, la misura di aiuto non superava i due massimali di cui alla lettera b) del punto 68 degli orientamenti.

    (29)

    Pertanto, nella decisione di avvio del procedimento (punti 62 e 105) la Commissione ha espresso dubbi riguardo al fatto che i desktop e i notebook potessero essere considerati come parti di un unico mercato rilevante ai fini della presente decisione.

    3.2.   Capacità produttiva creata dal progetto

    (30)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 98 e 99) e successivamente nell’ambito dell’indagine formale, la Commissione ha preso in esame due opzioni: circoscrivere la capacità produttiva creata dal progetto al 5 % del mercato dello Spazio economico europeo nel caso dei desktop, oppure decidere che tale limitazione è raggiunta laddove si tenga conto della capacità totale del beneficiario nel SEE e non solo dell’effetto della capacità creata dal progetto, vale a dire compensando la capacità creata dal progetto con concomitanti riduzioni della capacità in altri Stati membri.

    (31)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 99 e 105), la Commissione ha manifestato dubbi sul fatto che fosse opportuno esaminare l’effetto della capacità creata dal progetto sulla capacità complessiva di Dell nel SEE, invece di prendere in esame l’aumento di capacità della sola Dell Polska.

    3.3.   Calcolo dei tassi di crescita sulla base dei dati quantitativi

    (32)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punto 97), la Commissione ha fatto notare che sebbene in generale i dati in termini di valore siano i più adatti a segnalare i settori in potenziale declino, il calcolo dei tassi di crescita sulla base di tali dati potrebbe non riflettere adeguatamente il relativo dinamismo dei settori delle tecnologie avanzate, nei quali le notevoli diminuzioni dei prezzi unitari sono dovute principalmente alla forte concorrenza e alle innovazioni tecnologiche. Nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 100) la Commissione ha osservato inoltre che la diminuzione dei prezzi di vendita medi dei desktop, rilevata dai dati di valore, è un’indicazione della forza di un mercato che è soggetto a continui miglioramenti della qualità e nel quale vengono introdotti nuovi prodotti.

    (33)

    Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha espresso dubbi (punti 100 e 105) sulla possibilità di basare la propria valutazione esclusivamente sui dati quantitativi per calcolare i tassi di crescita del prodotto interessato dal progetto di investimento di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti di cui sopra.

    3.4.   Definizione del mercato rilevante del prodotto per i server

    (34)

    Per quanto attiene alla definizione del mercato per i server, nella decisione di avvio del procedimento (punti 65-67), la Commissione ha proposto, in linea con precedenti decisioni sulle fusioni (22), di utilizzare una segmentazione per classi di prodotti e fasce di prezzo che distinguesse tra: i) il mercato dei server di fascia bassa, costituito da tutti i sistemi con un prezzo medio di vendita (PMV) inferiore ai 25 000 USD; ii) il mercato dei server di fascia media, composto da tutti i sistemi con un PMV compreso fra i 25 000 e i 499 999 USD; iii) il mercato dei server di fascia alta, che comprende tutti i sistemi che hanno un PMV pari o superiore ai 500 000 USD.

    (35)

    Tuttavia, la Commissione, nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 69) osservava altresì che nelle precedenti decisioni sulle fusioni (23) aveva affermato che i server potessero essere differenziati sulla base della loro compatibilità con l’architettura a set d’istruzioni x86 e non-x86 (tipo di processore). Ciononostante, nella decisione di avvio del procedimento la Commissione ha osservato (punto 70) che, anche se la segmentazione per classi di prodotto e fasce di prezzo non permetteva di cogliere tutte le interazioni concorrenziali nel mercato dei server, le definizioni di mercato alternative erano decisamente meno efficaci nel riflettere le dinamiche di mercato. Poiché Dell è presente solo nella fascia bassa del mercato dei server, la Commissione ha rilevato, nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 68) che questo segmento era il solo da prendere in considerazione.

    (36)

    Riguardo al criterio della quota di mercato, al punto 83 della suddetta decisione, la Commissione ha precisato inoltre che la quota di Dell nel mercato dei PC prima e dopo l’investimento in qualsivoglia dei possibili mercati rilevanti del prodotto e dei mercati geografici rilevanti, sia in termini di volume che in termini di valore, era inferiore al 25 % (cfr. tabella qui di seguito).

    Quota di mercato del PC di Dell

     

    2006

    2012

     

    Unità

    Valore

    Unità

    Valore

    PC — SEE:

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    Desktop — SEE

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    Notebook — SEE

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    PC — a livello mondiale:

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    Desktop — a livello mondiale

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    Notebook — a livello mondiale

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    [10-20] %

    Nota: i dati SEE non includono Cipro, l’Estonia, l’Islanda, la Lettonia, il Liechtenstein, la Lituania, il Lussemburgo e Malta.

    Fonte: dati IDC, previsioni Dell.

    (37)

    Tuttavia, per quanto concerne i server, nell’eventualità dell’applicazione della distinzione tra i server compatibili con i processori x86 (in appresso «server x86») e quelli non compatibili, la Commissione precisava nella decisione di avvio del procedimento (ai punti 71 e 86) che la quota di Dell sul mercato dei server superava il 25 % (24) delle vendite del prodotto sul mercato interessato, prima o dopo l’investimento, solo se si considerava la sua quota a livello mondiale nel segmento di mercato dei server x86 (cfr. tabella qui di seguito).

    Quota di mercato di Dell nel mercato dei server x86

     

    Unità

    Valore (ricavi della clientela)

    Valore (reddito dello stabilimento)

     

    2006

    2012

    2006

    2012

    2006

    2012

    SEE

    [20-25] %

    :

    :

    :

    :

    :

    A livello mondiale

    [25-26] %

    [25-28] %

    [20-25] %

    [20-25] %

    [20-25] %

    :

    Fonte: dati IDC, previsioni Dell.

    (38)

    La Commissione ha pertanto espresso dubbi, nella decisione di avvio del procedimento (punti 72 e 105) relativamente al fatto che la segmentazione dei server per classi di prodotto/fascia di prezzi potesse costituire una ripartizione adeguata del mercato.

    3.5.   Il mercato geografico rilevante dei server

    (39)

    Secondo il punto 68 degli orientamenti, di norma il mercato geografico rilevante è lo Spazio economico europeo (25).

    (40)

    Tuttavia, come osservato al considerando 37, qualora si utilizzasse la definizione x86/non-x86 e si considerasse il livello mondiale come il mercato geografico rilevante dei server, la quota di mercato di Dell risulterebbe superiore al 25 % del segmento di mercato dei server x86 (cfr. decisione di avvio del procedimento, punti 71 e 79-81).

    (41)

    La Commissione si è pertanto chiesta nella decisione di avvio del procedimento (punti 78-81 e 105) se si dovesse considerare come mercato geografico rilevante dei server lo Spazio economico europeo o il mercato mondiale.

    (42)

    La Commissione ha precisato, nella decisione di avvio del procedimento (punto 108) che qualora le informazioni fornite nel corso dell’indagine formale non avessero condotto alla conclusione che la misura di aiuto soddisfaceva le condizioni di cui al punto 68 degli orientamenti, avrebbe dovuto condurre una valutazione dettagliata di detta misura.

    (43)

    Di conseguenza, la Commissione ha chiesto alle autorità polacche di presentare le proprie osservazioni e di fornire tutte le informazioni necessarie per la valutazione della misura d’aiuto, invitando gli interessati a presentare eventuali osservazioni (cfr. decisione di avvio del procedimento, punti 107-109). Oltre alle osservazioni in merito ai dubbi sulla conformità della misura con il punto 68 degli orientamenti, al fine di condurre una valutazione dettagliata, la Commissione ha richiesto informazioni sull’obiettivo degli aiuti, sull’adeguatezza dello strumento di aiuto, sull’effetto di incentivazione, sulla proporzionalità degli aiuti, sull’esclusione degli investimenti privati e sugli effetti sugli scambi (cfr. decisione di avvio del procedimento, punto 108).

    4.   OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI

    4.1.   Osservazioni da parte di Kathy Sinnott

    (44)

    Kathy Sinnott ha espresso le sue preoccupazioni in merito alla presunta delocalizzazione delle attività di produzione dall’Irlanda alla Polonia. Ha inoltre criticato il fatto che le autorità polacche possano concedere un aiuto a Dell, mentre ciò non è possibile in Irlanda.

    4.2.   Osservazioni da parte di HP

    (45)

    Le osservazioni ricevute da HP riguardano solo la definizione dei mercati rilevanti per desktop/notebook e server.

    4.2.1.   Osservazioni in merito al mercato rilevante del prodotto per i desktop/notebook

    (46)

    HP sostiene che il mercato del prodotto rilevante per i PC include i desktop, i notebook (compresi i notebook e i mini-notebook), le stazioni di lavoro e i thin client (terminali leggeri). HP osserva che la tecnologia di tali prodotti è identica o equivalente, che essi sono dotati di componenti simili o equivalenti e hanno simili prestazioni, utilizzano sistemi operativi e applicativi identici o equivalenti e possono essere utilizzati per scopi simili o identici.

    (47)

    HP ritiene che vi sia sostituibilità per quanto riguarda la domanda fra: desktop e notebook; desktop o notebook e stazioni di lavoro (mobili e fisse) di fascia alta; e desktop o notebook e thin client (mobili e fissi). HP osserva inoltre che il livello di sostituibilità non è completo in ciascun caso, ma è sostanziale e sufficiente ai fini della definizione del mercato. HP ritiene inoltre che eventuali tentativi di aumentare i prezzi di notebook o netbook rispetto ai desktop o viceversa potrebbero provocare una modifica della domanda da parte di clienti marginali che farebbe sì che il calo della domanda sarebbe superiore ai maggiori proventi generati dall’aumento dei prezzi.

    (48)

    HP sostiene vi sia anche una sostituibilità per quanto riguarda l’offerta, in quanto una percentuale significativa di produttori di PC opera in tutti e quattro i segmenti e tali produttori sono facilmente in grado di convertire la produzione e l’acquisto dei componenti per rispondere alle mutevoli condizioni di qualsiasi segmento di prodotto. In definitiva, HP ritiene che, a prescindere dai diversi prezzi medi di desktop, notebook, thin client e stazioni di lavoro, vi sia un unico mercato di tali prodotti. La società sostiene infatti che i prezzi di tutti i prodotti PC siano vincolati da altre categorie di PC, in virtù delle catene di sostituzione.

    4.2.2.   Osservazioni in merito alla definizione del mercato rilevante del prodotto dei server

    (49)

    HP non assume una posizione netta sulla definizione di mercato dei server, ma suggerisce di riconsiderare la pertinenza delle segmentazioni di mercato utilizzate nelle decisioni precedenti relative alle fusioni e se vi sia un mercato unificato dei server.

    (50)

    Secondo HP, la ripartizione del mercato per classi di prodotto/fasce di prezzo si basa sulla disponibilità e sulla segmentazione dei dati forniti dalla società di consulenza IDC, piuttosto che su una solida analisi di mercato.

    (51)

    HP ritiene che la suddetta ripartizione del mercato non sia pertinente in quanto: i) i prezzi stanno ancora diminuendo e i clienti non confrontano solo il prezzo iniziale d’acquisto, ma anche il costo totale della proprietà; ii) con la comparsa dell’elaborazione distribuita dei dati e dei server scalabili, i clienti possono sostituire un server a fascia alta con gruppi o reti di server a fascia bassa oppure espandere la potenza dei server esistenti; iii) i clienti possono migrare all’interno di determinati segmenti e fra un segmento e l’altro, e lo fanno; iv) talune funzioni di elaborazione specifiche possono essere effettuate da diversi tipi di server; v) i dispositivi di sicurezza sono offerti da tutti i tipi di server e l’affidabilità dei server a fascia media o alta può essere soddisfatta ad esempio tramite la ridondanza nella progettazione di gruppi e reti di server; vi) vi è una sostituibilità per quanto riguarda l’offerta fra server appartenenti a fasce di prezzo diverse in quanto la maggior parte dei principali produttori fabbrica server che coprono tutte le fasce di prezzo; vii) vi sono casi di nuovi ingressi di produttori nel mercato dei server, che non sembrano avvenire solo in una data fascia di prezzo; viii) la presenza di catene di sostituzione non sembra indicare una ridefinizione del mercato dei server; ix) qualsivoglia segmentazione all’interno del continuum delle caratteristiche e delle prestazioni dei server è arbitraria, in quanto le fasce di prezzo specifiche non sembrano essere il riflesso di considerazioni tecniche o commerciali verificabili.

    4.2.3.   Osservazioni in merito alla definizione del mercato geografico rilevante dei server

    (52)

    HP ritiene che il mercato geografico rilevante dei server comprenda almeno lo Spazio economico europeo ed eventualmente l’intera regione EMEA (Europa, Medio oriente e Africa). A suo parere, i server vengono spesso venduti a livello transfrontaliero e la clientela multinazionale può rifornirsi di server a sua scelta, acquistando il prodotto a livello centrale invece che localmente. Secondo HP, vi sono indicazioni di commercio parallelo e arbitraggio nel mercato dei server che inducono a ritenere non applicabile la definizione di un mercato geografico più ristretto.

    4.3.   Osservazioni da parte di un concorrente

    (53)

    Le osservazioni pervenute da un altro concorrente concernono questioni di definizione del mercato e i criteri per la valutazione dettagliata.

    4.3.1.   Osservazioni concernenti la definizione del mercato

    4.3.1.1.   Osservazioni concernenti il mercato rilevante del prodotto per i desktop/notebook

    (54)

    Il concorrente ritiene che i desktop e i notebook siano prodotti appartenenti a due mercati distinti (cioè, che il settore dei PC sia costituito da due mercati di prodotti distinti). Osserva infatti che le caratteristiche fisiche di desktop e notebook sono significativamente diverse e che la mobilità è un fattore di distinzione cruciale. Esso segnala inoltre che, benché le prestazioni di desktop e notebook non siano significativamente diverse nelle fasce di prezzo basse e medie, i desktop ad alte prestazioni continuano ad essere più potenti di qualsiasi notebook.

    (55)

    Il concorrente osserva che permane una certa stabilità in termini di domanda: taluni clienti molto difficilmente passeranno dai desktop ai notebook, e viceversa. Il concorrente fa rilevare che lo spostamento delle vendite da desktop a notebook, avvenuto in anni recenti, si è verificato nonostante il persistere di differenze di prezzo fra questi due prodotti. Secondo il concorrente, se i due prodotti facessero parte di un unico mercato, vi sarebbero alti livelli di conversione in entrambe le direzioni e soprattutto dai notebook ai desktop, in ragione di considerazioni legate al costo e al valore. Rileva altresì che, sebbene i prezzi di entrambi i prodotti siano scesi significativamente nel periodo 2006-2008, la diminuzione relativa del prezzo dei desktop è stato meno accentuato. Secondo il concorrente, un’analisi completa di correlazione dei prezzi non rivelerebbe una correlazione forte e diretta fra i prezzi dei desktop e quelli dei notebook.

    (56)

    Il concorrente inoltre segnala che vi sono talune differenze significative nella produzione, commercializzazione e distribuzione dei due prodotti: convertire la produzione da un prodotto all’altro implica un certo investimento, comporta tempi relativamente lunghi ed è una decisione strategica adottata in vista di una redditività ed un posizionamento sul mercato a lungo termine. Secondo il concorrente, i principali produttori di PC incontrano notevoli ostacoli alla conversione della produzione, come si è visto nel 2007 quando, con l’arrivo dei netbook, i produttori dominanti sul mercato sono stati lenti nel rispondere commercializzando prodotti simili di propria produzione; se la conversione dell’offerta non avesse incontrato ostacoli tecnici, commerciali e finanziari, la risposta sarebbe stata più rapida.

    4.3.1.2.   Osservazioni in merito alla capacità produttiva creata dal progetto

    (57)

    Il concorrente ritiene che la notifica riguardi l’investimento in Polonia e che, di conseguenza, la Commissione debba valutare gli effetti dello specifico investimento.

    4.3.1.3.   Osservazioni in merito al calcolo dei tassi di crescita sulla base dei dati quantitativi

    (58)

    Il concorrente sostiene che i dati quantitativi non rappresentano una base sufficiente per astenersi dal condurre una verifica dettagliata dell’aiuto e ritiene che si debba utilizzare la crescita delle vendite in termini di valore quale parametro efficace per valutare l’andamento del mercato dei desktop (26).

    (59)

    In particolare, il concorrente osserva che i dati sul valore danno un’indicazione più veritiera non solo dell’attuale andamento del mercato, ma anche delle prospettive di sviluppo future. A prescindere dagli aumenti del volume delle vendite, se il valore delle vendite diminuirà, con la conseguente diminuzione dei proventi, ciò scoraggerà nuovi ingressi sul mercato, renderà l’espansione commerciale poco appetibile per i produttori tradizionali e, in ultima analisi, stimolerà il consolidamento del mercato o l’uscita di taluni produttori dallo stesso.

    (60)

    Il concorrente osserva che in un mercato ben funzionante e in crescita la caduta dei prezzi medi di vendita sarebbe bilanciata da un aumento nel volume delle vendite, fatto che impedirebbe la generale perdita di proventi. Solo in un mercato malfunzionante il calo dei prezzi medi di vendita conduce anche necessariamente ad una diminuzione del valore delle vendite. Anche nel mercato dei notebook, i prezzi medi di vendita hanno registrato un calo; tuttavia, data la forte crescita in termini di volumi, il valore delle vendite non è diminuito nel periodo considerato.

    4.3.1.4.   Osservazioni in merito alla definizione del mercato rilevante del prodotto per i server

    (61)

    Il concorrente ritiene che la ripartizione adeguata del mercato dei server si debba basare sull’architettura a set d’istruzioni (ripartizione x86/non-x86).

    (62)

    Egli osserva che la definizione x86/non-x86 è una modalità standard di classificazione nel settore, comunemente usata da produttori, clienti e analisti di mercato. A suo parere, il comparto dei server è chiaramente suddiviso in due diversi tipi di prodotto, basati su due diverse tecnologie: i server x86, che utilizzano il cosiddetto standard ISA e i server non-x86, che utilizzano un’altra architettura. Il concorrente sostiene che questi due prodotti sono intrinsecamente diversi in termini di caratteristiche tecniche, e tale differenza si manifesta nelle loro prestazioni, funzionalità, utilizzo finale, produzione, nonché nei segmenti di clientela a cui sono commercializzati e distribuiti.

    (63)

    Il concorrente concorda con la posizione espressa dalla Commissione nella decisione summenzionata sulla fusione HP/Compaq, secondo cui le definizioni di mercato basate sulle fasce di prezzi «non possono cogliere appieno tutte le interazioni competitive sul mercato dei server, estremamente dinamico sotto il profilo tecnologico» e osserva che vi sono differenze tecniche e di prestazioni che dipendono dall’architettura dei server. A detta del concorrente infatti, i server x86 rappresentano ancora lo standard industriale per il calcolo di base, ma non possono essere utilizzati per funzioni più avanzate, mentre i server non-x86 hanno una funzionalità superiore ai server x86, che sono limitati dalla tecnologia originale Intel. Gli attributi di prestazione dei server x86 e non-x86 sono paragonabili soltanto al livello delle funzioni di base. I server ad architettura x86 sono utilizzati principalmente per funzioni comuni, e non particolarmente complesse, mentre di norma i server non-x86 sono utilizzati per elaborazioni complesse.

    (64)

    Mentre i server non-x86 coprono una vasta gamma di elaboratori che va dai mini-computer ai mainframe molto complessi, i server x86 raramente sono utilizzati per funzionalità computazionali di alta fascia. Ad esempio, una società può avere un certo numero di serverx86 per gestire le funzioni di elaborazione dati standard e meno sofisticate della sua attività quotidiana e al contempo investire nell’acquisto di un server non-x86 per gestire una gran mole di informazioni (per esempio, un programma di contabilità o di CAD). Di conseguenza, anche se un cliente può utilizzare entrambi i tipi di server contemporaneamente, i server x86 e non-x86 opereranno separatamente, svolgendo compiti diversi e senza interagire fra loro. Il concorrente segnala che i server x86 generalmente funzionano con applicazioni Microsoft Windows Server standard, mentre i server non-x86 solitamente possono funzionare solo con sistemi operativi proprietari o con Unix; ciò in quanto la maggior parte dei software è stata concepita originariamente per l’architettura x86 e non è adeguata per un server non-x86.

    (65)

    Per quanto concerne la sostituibilità per quanto riguarda la domanda, il concorrente sostiene che, date le differenze di prestazioni esistenti, i server x86 e non-x86 attraggono mercati distinti in termini di profilo del cliente e di applicazioni pratiche previste, come dimostrato dalle tendenze di acquisto della clientela. Tipicamente, le società acquistano una serie di server x86, ma probabilmente un solo server non-x86, che riservano per i compiti di elaborazione di alta fascia, invece che per le funzionalità quotidiane, mentre altre imprese non si dotano di server non-x86 ma utilizzano esclusivamente la tecnologia x86. A causa delle variazioni dell’architettura dei computer, vi sono notevoli ostacoli tecnici alla sostituibilità sul versante della domanda, con un impatto finanziario significativo, in quanto il passaggio da un server x86 a uno non-x86 comporta difficoltà di integrazione, aumento dei costi di assistenza tecnica e il rallentamento delle attività nella fase di installazione della nuova tecnologia. Pertanto, oltre al costo effettivo dell’acquisto del server non-x86, sorgerebbero costi supplementari relativi alla migrazione, sotto forma di spese di assistenza e di formazione, data l’esigenza di acquisire ulteriori competenze specialistiche. Altre difficoltà pratiche possono essere rappresentate dalle restrizioni al trasferimento dei contenuti, dall’ottenimento delle licenze e dall’incompatibilità dell’hardware o del software. La decisione di acquistare un server x86 o uno non-x86 si basa, in definitiva, sull’utilizzo finale del server e sul livello di prestazioni richiesto, oltre che su considerazioni relative alla compatibilità, mentre il prezzo del server è un fattore secondario nella scelta.

    (66)

    Riguardo alla sostituibilità per quanto riguarda l’offerta, il concorrente afferma che i produttori considerano i server x86 e non-x86 come caratterizzanti due mercati distinti. Quasi ogni nuovo ingresso nel comparto dei server negli ultimi anni ha riguardato il solo mercato dei server x86. Se i processi di produzione, commercializzazione e distribuzione dei server x86 e non-x86 fossero simili, un nuovo entrante nel comparto dei server proporrebbe entrambi i prodotti. Il mercato dei server x86 è più interessante per i produttori, in quanto più redditizio; il mercato è più ampio e meno concentrato e i produttori di x86 sono numerosi. Poiché i server non-x86 hanno una clientela limitata, è più difficile per i produttori ottenere volumi di vendite tali da rendere l’ingresso nel mercato interessante sotto il profilo dei costi e della redditività sul breve-medio periodo. I produttori sono poco incentivati a passare dalla tipologia x86 alla non-x86, pur in assenza di ostacoli tecnici.

    4.3.1.5.   Osservazioni in merito alla definizione del mercato geografico rilevante per i server

    (67)

    Il concorrente ritiene che il mercato geografico rilevante dei server sia a livello mondiale o quanto meno includa lo Spazio economico europeo e gli USA, alla luce della correlazione fra i prezzi e il livello di scambi fra gli USA e il SEE.

    (68)

    Egli osserva inoltre che non vi sono impedimenti significativi alla spedizione dei server in tutto il mondo citando il livello degli scambi di server fra USA, Asia e SEE a conferma della redditività di tale commercio. Il concorrente segnala altresì che la maggior parte dei produttori opera a livello mondiale e fornisce sia gli USA, sia il SEE, in quanto i server sono totalmente compatibili (non sussistono ostacoli tecnici e vi è totale interoperabilità) e sono venduti secondo gamme di prezzi simili.

    4.3.2.   Osservazioni in merito ai criteri della valutazione dettagliata

    (69)

    Riguardo ai criteri della valutazione dettagliata, il concorrente ritiene che l’aiuto creerà una distorsione della concorrenza sul mercato comunitario e avrà un impatto negativo sugli scambi. A suo parere infatti, l’aiuto va a favore di una società che gode già di una posizione di forza sul mercato e andrà ad aumentare la capacità produttiva di Dell in un mercato in declino, rafforzandone la posizione in un mercato in cui già detiene oltre il 25 % delle vendite. Il concorrente sostiene che l’aiuto serve solo a mantenere la produzione in un mercato in declino; esso incentiverebbe decisioni irrazionali e antieconomiche relativamente al sito di produzione e all’assegnazione di risorse finanziarie pubbliche e private, oltre a falsare gravemente gli incentivi e la concorrenza sul mercato. Egli aggiunge che l’aiuto manca di effetti d’incentivazione poiché, a suo dire, Dell avrebbe comunque investito in Polonia. Secondo il concorrente, ciò indica che la concessione di un aiuto ad hoc è totalmente inappropriata e non necessario. Inoltre, ritiene che l’aiuto sia sproporzionato, in quanto i concorrenti non hanno accesso a simili misure d’aiuto; sostiene infine che gli effetti positivi dell’aiuto sono limitati e fortemente discutibili e non bilanciano i suoi effetti negativi.

    (70)

    Le osservazioni del concorrente riguardo ai criteri della valutazione dettagliata sono presentate in maggior dettaglio di seguito, alle voci pertinenti del punto 6.7 della presente decisione.

    5.   OSSERVAZIONI DELLA POLONIA

    5.1.   Osservazioni sulla decisione di avvio del procedimento

    5.1.1.   Osservazioni generali

    (71)

    Le autorità polacche hanno fornito informazioni sui motivi della decisione di Dell di costruire un nuovo impianto nel 2006, alla luce della necessità di aumentare la propria capacità produttiva per soddisfare la domanda prevista. Esse hanno inoltre fornito informazioni in merito alla tempistica della decisione di Dell di investire nella provincia di Łódź, alla sottoscrizione dell’accordo con il governo polacco e alla notifica dell’aiuto previsto. Le autorità polacche hanno illustrato il contesto in cui Dell nel 2008 ha riesaminato la propria capacità produttiva e ha deciso di ridurre/cessare le attività di produzione principali presso lo stabilimento di Limerick (Irlanda).

    (72)

    Le autorità polacche hanno fornito alcune informazioni volte a rettificare taluni punti della decisione di avvio del procedimento.

    (73)

    Le autorità polacche hanno notificato alla Commissione le modifiche apportate all’accordo del 15 novembre 2007 tramite un allegato allo stesso. Le modifiche concernono l’aumento dell’importo della sovvenzione per l’investimento iniziale, corrispondente all’importo rivisto dell’aiuto per l’acquisto del terreno e corrispondente alla modifica dell’importo della rata della sovvenzione per il 2007, i requisiti concernenti il deposito di un importo corrispondente alle rate della sovvenzione su un conto vincolato in attesa di un responso positivo della Commissione sull’aiuto e la definizione delle parti pertinenti dell’aiuto in qualità di complemento ai regimi di aiuto esistenti.

    5.1.2.   Osservazioni concernenti le questioni legate alla definizione di mercato

    5.1.2.1.   Osservazioni concernenti il mercato rilevante del prodotto per i desktop/notebook

    (74)

    Le autorità polacche ritengono che si debba considerare come mercato rilevante il mercato dei PC nel suo complesso, senza segmentazione in sottomercati (desktop e notebook).

    (75)

    Secondo quanto dichiarato dalle autorità polacche prima dell’adozione della decisione di avvio del procedimento, le caratteristiche e le prestazioni paragonabili di entrambi i prodotti e il sempre minore differenziale di prezzo fra i due spiega, in parte, la crescita proporzionalmente maggiore nelle vendite dei notebook. Le autorità polacche segnalano che Dell Polska è, in linea di principio, in grado di produrre desktop e notebook nella stessa linea di produzione e può rapidamente convertire la produzione di una linea da un prodotto all’altro. In considerazione del numero significativo di produttori che operano in entrambi i segmenti, le autorità polacche ritengono non vi siano ostacoli significativi all’ingresso nel mercato della produzione dell’uno o dell’altro prodotto (sostituibilità dal lato dell’offerta).

    (76)

    Nella comunicazione del 18 febbraio 2009, le autorità polacche affermano che Dell Polska è in grado di produrre desktop e notebook nella stessa linea di produzione, apportando soltanto minimi adeguamenti e sostenendo limitati costi marginali e perdite di produttività. Aggiungono che, conformemente al punto 68 degli orientamenti, la sostituibilità per quanto riguarda l’offerta è sufficiente perché i due prodotti facciano parte dello stesso mercato.

    5.1.2.2.   Osservazioni in merito alla capacità produttiva creata dal progetto

    (77)

    Le autorità polacche segnalano che, alla luce della compensazione fra le riduzioni previste nella capacità produttiva in Irlanda e l’aumento della capacità produttiva in Polonia, l’aumento totale nella capacità produttiva di desktop sarebbe inferiore al 5 % del mercato dei desktop a livello del SEE nel 2006.

    (78)

    In questo contesto, le autorità polacche ritengono che sia opportuno prendere in considerazione l’effetto complessivo dell’aumento di capacità derivante dal progetto sulla capacità di produzione del gruppo Dell nel SEE nel suo insieme, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’aumento di capacità registrato da Dell in Polonia.

    (79)

    Esse sostengono che si dovrebbe prendere in considerazione la riduzione della capacità in Irlanda in quanto, a loro parere, la valutazione economica degli effetti della capacità produttiva creata dal progetto ha senso soltanto se si tiene conto al contempo delle riduzioni di capacità che si verificano all’interno dello stesso mercato geografico (a maggior ragione in quanto l’attività produttiva a Limerick sta cessando, il che non era previsto al momento dell’avvio del progetto a Łódź). Le autorità polacche osservano che tali effetti possono essere determinati solo considerando il gruppo Dell nel suo complesso (anche perché la valutazione della quota di mercato è fatta a quel livello); se dalla valutazione risulterà che grazie a una riduzione della capacità in altri siti del SEE, il progetto non supera più il limite del 5 % (e, pertanto, non sussiste più l’effetto distorsivo), se ne dovrà tener conto. Le autorità polacche fanno riferimento a una precedente decisione sugli aiuti di Stato, nella quale la Commissione doveva valutare la capacità produttiva di una società che aveva trasferito uno stabilimento di produzione da uno Stato membro ad un altro (27) e affermano che in quel caso la Commissione aveva riconosciuto che il progetto non creava capacità aggiuntiva e aveva ritenuto che la valutazione di un eventuale aumento di capacità dovesse essere condotta a livello del gruppo di appartenenza della società beneficiaria degli aiuti (28).

    (80)

    Le autorità polacche contestano inoltre che vi sia un aumento della capacità superiore al 5 % nel mercato dei desktop, sostenendo che tale aumento si verificherebbe soltanto se l’intera capacità produttiva conseguita dal progetto fosse utilizzata per produrre desktop, non lasciando alcuna capacità per i notebook. La capacità teorica non può essere il solo metro di valutazione; una valutazione realistica dell’utilizzo previsto degli stabilimenti di produzione rivela infatti che la somma della capacità reale di produzione di desktop degli stabilimenti di Limerick e di Łódź è circa la metà della capacità teorica massima per i desktop. Le autorità polacche aggiungono che, ad ogni modo, una eventuale riduzione della capacità produttiva dell’impianto di Łódź non pregiudicherebbe i risultati del criterio dell’aumento di capacità per i desktop, ma pregiudicherebbe la capacità produttiva dei notebook (segmento che sta crescendo a un ritmo maggiore rispetto al PIL del SEE) inficiando in tal modo gli obiettivi del progetto d’investimento.

    5.1.2.3.   Osservazioni in merito al calcolo dei tassi di crescita sulla base dei dati quantitativi

    (81)

    Le autorità polacche ritengono che per le industrie ad alta tecnologia, il calcolo dei tassi di crescita dei prodotti interessati si debba basare su dati quantitativi, piuttosto che di valore, giacché in tali comparti le riduzioni di prezzo sono spesso dovute alla forte concorrenza e alla rapida evoluzione tecnologica e sono pertanto indicative della forza del mercato. Osservano che le riduzioni di prezzo in tali settori sono spesso dovute alla forte concorrenza e alla rapida evoluzione tecnologica e rappresentano, quindi, un indicatore della potenza del mercato. A sostegno della propria opinione, le autorità polacche rimandano ai casi relativi agli aiuti di Stato a favore delle imprese Qimonda e Infineon in cui la Commissione si è servita, per la propria valutazione, di dati quantitativi (29).

    5.1.2.4.   Osservazioni in merito alla definizione del mercato rilevante del prodotto per i server

    (82)

    Le autorità polacche ritengono che la ripartizione del mercato più appropriata per i server si basi sulla classe di prodotto e sulla gamma di prezzi. Sul versante dell’offerta, non è facile per i produttori di server di fascia bassa entrare nel mercato di fascia alta, più esigente dal punto di vista tecnico. La maggior parte dei produttori si concentra sui server di calcolo di base, in quanto la domanda di server avanzati è bassa e ciò comporta l’assenza di economie di scala nei due comparti restanti (più elevati) del mercato. Dal punto di vista della clientela, i server di fascia bassa soddisfano esigenze diverse rispetto a quelli di fascia alta e vengono utilizzati in applicazioni differenti. I clienti che necessitano di funzioni di calcolo di base non acquisteranno i più costosi server dalle prestazioni più elevate.

    (83)

    Le autorità polacche osservano che convertire la produzione dai server x86 a quelli non-x86 comporta un aumento delle spese di assistenza tecnica o dei costi legati alle interruzioni dell’attività durante l’installazione. Il passaggio da una tecnologia di base a una più avanzata richiederà modifiche adeguate e comporterà costi aggiuntivi. Ciò è vero non solo per la conversione dai server x86 a quelli non-x86, ma in generale ogniqualvolta si passi da server di base a server più sofisticati.

    (84)

    Per quanto attiene alla sostituzione sul lato dell’offerta, le autorità polacche sostengono che i bassi volumi del mercato dei server non-x86 non giustifichino l’individuazione di due distinti mercati dei server x86 e non-x86. Ciò in quanto gli acquirenti dei server a funzionalità non standard e ad alte prestazioni sono pochi; i server di fascia alta comportano notevoli investimenti dal lato dell’offerta, non garantiscono economie di scala e di conseguenza sono molto più costosi. Di converso, vi è un’ampia clientela che richiede funzionalità standard, a prescindere dal fatto che tali funzionalità siano integrate in un server x86 o non-x86.

    (85)

    Secondo le autorità polacche, i canali di commercializzazione e distribuzione sono definiti sulla base delle prestazioni e della potenza computazionale dei server, piuttosto che dei sistemi operativi o dell’architettura. Sebbene Dell possieda le capacità tecniche per produrre server x86 di alta fascia, ad oggi non è entrata nel mercato di alta fascia, in ragione delle caratteristiche specifiche di questo mercato e del fatto che Dell non ha una clientela né canali di distribuzione in questo mercato.

    5.1.2.5.   Osservazioni in merito alla definizione del mercato geografico rilevante per i server

    (86)

    Le autorità polacche ritengono che il mercato geografico dei server debba corrispondere alla regione EMEA o anche al solo SEE. A loro avviso, la compatibilità fra i server non è il solo aspetto da considerare, in quanto anche i costi e i tempi di consegna sono elementi cruciali che incidono fortemente sui margini. Poiché i prezzi stanno diminuendo a causa della concorrenza e dell’evoluzione tecnologica, mentre i costi di trasporto restano elevati, l’accorciamento dei canali di vendita riveste un’importanza fondamentale.

    5.1.3.   Osservazioni sugli aspetti della valutazione dettagliata

    (87)

    Ai fini della valutazione dettagliata, le autorità polacche hanno fornito un’analisi economica completa dell’aiuto, basata su uno studio effettuato dalla società di consulenza LECG Consulting, per conto di Dell Polska, che esamina l’impatto dell’aiuto con riferimento ai requisiti stabiliti dalla Commissione nella decisione di avvio del procedimento.

    (88)

    Le osservazioni della Polonia riguardo ai criteri della valutazione dettagliata sono presentate più dettagliatamente alle voci pertinenti del punto 6.7 della presente decisione.

    5.2.   Osservazioni in merito ai commenti degli interessati

    5.2.1.   Osservazioni sui commenti di Kathy Sinnott

    (89)

    Le autorità polacche osservano che Kathy Sinnott esprime delle riserve sulla legalità dell’aiuto concesso dalla Polonia «per il trasferimento di Dell dall’Irlanda a Łódź».

    (90)

    Le autorità polacche fanno riferimento alla comunicazione del 18 febbraio 2009, nella quale affermano che l’aiuto concesso a Dell non è in alcun modo destinato al trasferimento delle attività dall’Irlanda a Łódź; esse sostengono che in origine Dell intendeva condurre l’attività di produzione in parallelo in entrambi gli stabilimenti e che i due impianti hanno effettivamente operato in parallelo per un certo periodo. Le autorità polacche riferiscono infatti che la decisione di costruire un impianto a Łódź è stata presa nell’estate del 2006 (il protocollo d’intesa con il governo polacco fu firmato il 19 settembre 2006), mentre la decisione di cessare le attività produttive a Limerick è stata adottata a seguito un una riesame interno avvenuto alla fine del 2008 ed è stata influenzata, in larga misura, dal deterioramento delle condizioni di mercato a seguito della crisi economica. Le autorità polacche sostengono pertanto che la decisione di realizzare il progetto d’investimento a Łódź e la decisione di cessare l’attività produttiva a Limerick non sono direttamente collegate e aggiungono che, allorché il governo polacco ha deciso di stanziare gli aiuti a favore di Dell Polska, non si era assolutamente ventilata la chiusura delle attività produttive a Limerick.

    (91)

    Le autorità polacche citano al riguardo la comunicazione del 18 febbraio 2009, nella quale facevano riferimento all’intenzione di Dell di mantenere attività significative a Limerick. Esse aggiungono infine che, fatta eccezione per le osservazioni di Kathy Sinnott, né le autorità irlandesi né parti interessate irlandesi hanno presentato alcuna osservazione.

    5.2.2.   Osservazioni sui commenti di HP

    (92)

    Le autorità polacche concordano con i commenti di HP in merito alla definizione di mercato del prodotto per i PC e di mercati geografici per i PC e i server.

    (93)

    Esse osservano che i commenti di HP vanno a sostegno della definizione di un mercato unico per i PC.

    (94)

    Esse ritengono che i commenti di HP indichino che i mercati rilevanti dovrebbero essere definiti a livello di SEE o di EMEA, e ribadiscono che il mercato geografico rilevante per i server non si estende oltre l’EMEA, in ragione dei vincoli di tempo e dei costi di trasporto, che rappresentano forti ostacoli al commercio mondiale dei PC e dei server.

    (95)

    D’altro canto, le autorità polacche esprimono riserve riguardo ai commenti di HP sulla definizione di mercato del prodotto per i server; riconoscono che questo mercato si sta gradualmente unificando, per effetto dell’evoluzione descritta da HP, ma ritengono che permangano differenze significative fra server di fascia alta e di fascia bassa, sia sul versante della domanda che su quello dell’offerta. Esse affermano che i server di fascia bassa sono utilizzati principalmente per funzionalità di base, mentre quelli più avanzati sono utilizzati per compiere operazioni più complesse. Sul lato dell’offerta, non è facile per i produttori di server di fascia bassa entrare nel mercato di fascia alta. Per quanto, come osserva HP, vi siano segni di nuovi ingressi nel mercato dei server che non sembrano essere limitati all’una o all’altra fascia di prezzi, le autorità polacche ritengono che la maggior parte dei produttori si concentri sul comparto dei server di fascia bassa, a fronte di una domanda contenuta di server più evoluti. Secondo le autorità polacche, dal punto di vista del cliente, i server di fascia bassa rispondono a esigenze diverse rispetto a quelli di fascia alta e sono utilizzati in applicazioni diverse (per esempio, i clienti che richiedono solo funzionalità di base non acquisteranno i più cari server ad alte prestazioni).

    5.2.3.   Osservazioni sui commenti di un interessato non identificato (un concorrente)

    5.2.3.1.   Richiesta di riservatezza da parte dell’interessato non identificato

    (96)

    Le autorità polacche osservano che l’interessato non identificato chiede la riservatezza non solo sulla sua identità, ma anche su svariati paragrafi delle proprie osservazioni. Le autorità polacche non sono in grado di comprendere diverse parti delle sue osservazioni, in particolare il paragrafo sulle presunte distorsioni di mercato, e fanno notare che la Commissione non può basare la sua decisione su eventuali fatti di cui gli Stati membri non siano stati informati, ivi inclusi eventuali fatti per i quali le parti interessate richiedano un trattamento riservato (30).

    (97)

    Per quanto concerne la richiesta di riservatezza da parte del terzo non identificato, la Commissione precisa che la sua valutazione ai fini della presente decisione si basa esclusivamente sulle informazioni fornite dal terzo non identificato nella versione non riservata dei suoi commenti, come trasmessa alla Polonia. La Commissione non ha tenuto conto delle informazioni fornite dalla parte non identificata nella versione riservata dei suoi commenti (31).

    5.2.3.2.   Diritto della parte non identificata di presentare osservazioni

    (98)

    Le autorità polacche mettono in discussione il diritto della parte non identificata di presentare osservazioni. Le autorità polacche osservano che a norma degli articoli 1, lettera h), 6, paragrafo 1, e 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 659/1999, solo gli interessati, cioè coloro i cui interessi potrebbero essere lesi dalla concessione dell’aiuto in questione, possono presentare osservazioni. Le autorità polacche ritengono che le osservazioni, così come formulate, non indichino in quale misura gli interessi del terzo non identificato siano lesi dalla concessione dell’aiuto a Dell Polska. Le autorità polacche invitano la Commissione a non tener conto delle osservazioni dell’interessato non identificato, non avendo questo dimostrato un interesse sufficiente a norma dell’articolo 1, lettera h), del regolamento (CE) n. 659/1999.

    (99)

    In merito al diritto di terzi non identificati di presentare osservazioni, la Commissione precisa che l’interessato non identificato cui si fa riferimento alla nota 4 è un concorrente di Dell. La Commissione ritiene che, per i fini della presente decisione, tale fatto sia sufficiente a qualificare il terzo non identificato come parte interessata a norma dell’articolo 1, lettera h), del regolamento (CE) n. 659/1999.

    5.2.3.3.   Osservazioni sui commenti del concorrente in merito alla definizione del mercato

    (100)

    Le autorità polacche dissentono dalle osservazioni del concorrente riguardo all’uso dei dati quantitativi per il calcolo dei tassi di crescita. Esse fanno riferimento alla comunicazione del 18 febbraio 2009, in cui spiegano le ragioni per cui si dovrebbero esaminare i dati quantitativi piuttosto che quelli in termini di valore per determinare l’eventuale declino di un mercato. Esse evidenziano come gli orientamenti indichino chiaramente che, ai fini della valutazione della compatibilità della misura con il punto 68, lettera b), degli orientamenti stessi, si deve considerare il tasso di crescita del mercato rilevante prima dell’investimento, e che non vi è alcun motivo per derogare da questa norma così chiaramente espressa e applicare invece le stime di crescita.

    (101)

    Per quanto concerne la ripartizione del mercato dei server, le autorità polacche osservano che il concorrente fa riferimento a una decisione della Commissione su una fusione adottata nel 1997 e nel 1998 per sostenere che l’unica ripartizione appropriata è quella x86/non-x86, sebbene, a parere delle autorità polacche, il mercato abbia avuto una notevole evoluzione da allora. A loro parere non è corretto asserire che la ripartizione tra x86 e non-x86 sia lo standard proposto dalla società di ricerche di mercato IDC, in quanto nella sua base di dati «server tracker», IDC offre la possibilità di suddividere il mercato sulla base di oltre 20 criteri diversi. È possibile, ad esempio, realizzare server con potenza computazionale superiore utilizzando un certo numero di processori x86; la potenza di elaborazione richiesta può essere ottenuta con server dotati di architettura differente e tramite la loro configurazione. Pertanto, i server non-x86 possono svolgere le medesime funzioni dei server x86 e non si può concludere che i server x86 non siano in grado di fornire prestazioni di fascia alta. Infatti, il comparto dei server di fascia alta comprende un insieme di server basati su tecnologia non-x86 e x86 che utilizzano vari applicativi e forniscono lo stesso tipo di soluzioni all’utente finale. Tanto gli x86 quanto i non-x86 possono funzionare con diversi sistemi operativi e per specifici programmi applicativi. I clienti possono scegliere il tipo di server su cui installare i propri programmi. Si possono prendere in considerazione varie modalità di segmentazione del mercato dei server (sulla base dell’architettura, del sistema operativo, della compatibilità del motore di database), ma la potenza computazionale e le prestazioni del server sono fattori decisivi per la scelta del cliente e si riflettono sui prezzi, che saranno più elevati nel caso di esigenze più complesse e specializzate da parte dell’utente.

    5.2.3.4.   Osservazioni sui commenti del concorrente in merito alla valutazione dettagliata

    (102)

    Le osservazioni delle autorità polacche sui commenti del concorrente rispetto ai criteri della valutazione dettagliata sono presentate con maggior dettaglio alle voci pertinenti del punto 6.7 della presente decisione.

    6.   VALUTAZIONE DELLA MISURA D’AIUTO

    6.1.   Qualifica come aiuto di Stato

    (103)

    A norma dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato CE, salvo deroghe contemplate dal trattato, sono incompatibili con il mercato comune, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.

    (104)

    L’aiuto è concesso dalle autorità polacche sotto forma di sovvenzioni dirette, riduzioni di prezzo ed esenzioni fiscali, e pertanto può essere qualificato come aiuto concesso dallo Stato membro e mediante risorse statali a norma dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato. L’aiuto è concesso a un’unica società, Dell Polska, ed è pertanto di natura selettiva. L’aiuto è concesso per un investimento concernente la produzione di personal computer e server. Poiché questi prodotti sono commercializzati fra gli Stati membri, la misura è atta a pregiudicare gli scambi fra gli Stati membri. L’aiuto concesso a Dell Polska solleva il beneficiario da costi che avrebbe normalmente dovuto sostenere e pertanto procura alla società un vantaggio economico rispetto ai suoi concorrenti. Pertanto, favorendo in tal modo Dell Polska e la sua produzione, la misura falsa o minaccia di falsare la concorrenza.

    (105)

    Di conseguenza, la Commissione ritiene che la misura notificata costituisca un aiuto di Stato a norma dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato.

    (106)

    Avendo stabilito che la misura notificata costituisce un aiuto di Stato a norma dell’articolo 87, paragrafo 1, del trattato, è d’uopo considerare se la misura risponda ai requisiti di compatibilità con il mercato comune.

    6.2.   Legittimità dell’aiuto

    (107)

    Notificando l’aiuto concesso a Dell Polska prima della sua esecuzione, la Polonia ha ottemperato al requisito di notifica individuale di cui all’articolo 88, paragrafo 3, del trattato (cfr. considerando 2).

    6.3.   Base giuridica della valutazione

    (108)

    La Commissione osserva che, poiché l’obiettivo dell’aiuto è la promozione dello sviluppo regionale, la valutazione della compatibilità dell’aiuto con il mercato comune deve essere effettuata alla luce degli orientamenti.

    (109)

    La Commissione fa rilevare che il progetto di investimento può essere considerato come un investimento iniziale a norma del punto 34 di detti orientamenti, in quanto comporta un investimento in attività materiali e immateriali per la creazione di un nuovo stabilimento.

    (110)

    Inoltre, la Commissione osserva che il progetto d’investimento iniziale va qualificato come un grande progetto d’investimento ai sensi del punto 60 degli orientamenti, in quanto la spesa ammissibile è superiore ai 50 milioni di EUR, calcolata sulla base dei prezzi e dei tassi di cambio alla data della notifica.

    (111)

    La Commissione ha pertanto valutato la misura di aiuto conformemente a quanto disposto dagli orientamenti in materia di aiuti a finalità regionale e, in particolar modo, alle disposizioni sugli aiuti per i grandi progetti d’investimento, nonché ai criteri di valutazione dettagliata degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti d’investimento di cui alla comunicazione della Commissione del 16 settembre 2009 (32) (la «comunicazione sugli orientamenti»).

    (112)

    Secondo la giurisprudenza in materia (33) la Commissione deve effettuare la valutazione sulla base delle norme applicabili alla data della decisione.

    6.4.   Compatibilità con le disposizioni generali degli orientamenti in materia di aiuti di Stato

    (113)

    La Commissione ha verificato se l’aiuto sia stato concesso conformemente alle disposizioni generali degli orientamenti. La valutazione ha portato ai seguenti risultati:

    (114)

    A norma del punto 9 degli orientamenti, Dell Polska non è un’impresa in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (34).

    (115)

    Benché, in linea generale e conformemente al punto 10 degli orientamenti la Commissione non appoggi la concessione di aiuti a finalità regionale ad hoc, alla luce delle informazioni presentate ai considerando 10 e 13 di cui sopra, si può ritenere che il progetto contribuisca a una strategia coerente di sviluppo regionale. In particolare, si prevede che il progetto d’investimento contribuirà allo sviluppo dell’economia della regione tramite la creazione di nuovi posti di lavoro (diretti e indiretti), la formazione professionale e il trasferimento di conoscenze e un effetto moltiplicatore in termini di investimenti supplementari da parte di servizi e produttori dell’indotto.

    (116)

    Il progetto costituisce un investimento iniziale a norma del punto 34 degli orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale per quanto concerne la creazione di un nuovo stabilimento (cfr. considerando 12).

    (117)

    Conformemente al punto 38 dei suddetti orientamenti, prima dell’avvio delle opere inerenti al progetto, il beneficiario ha presentato una domanda di aiuto e le autorità polacche hanno confermato per iscritto che, fatta salva l’approvazione della misura da parte della Commissione, il progetto d’investimento di Dell Polska soddisfaceva le condizioni di ammissibilità per la concessione dell’aiuto (cfr. considerando 15).

    (118)

    Conformemente al punto 39 degli orientamenti, il contributo finanziario del beneficiario supera il 25 % (cfr. considerando 16).

    (119)

    In conformità al punto 50 degli orientamenti, le spese ammissibili del progetto sono state calcolate sulla base dei costi d’investimento ammissibili (cfr. considerando 14). A norma del punto 58 degli stessi orientamenti, l’ammontare dell’aiuto per la creazione di posti di lavoro è stato calcolato sulla base dei costi della manodopera di nuova assunzione per due anni (retribuzione lorda e contributi obbligatori).

    (120)

    A norma del punto 64 degli orientamenti, notificando la misura di aiuto prima della sua esecuzione, la Polonia ha ottemperato al requisito di notifica individuale (cfr. considerando 2).

    (121)

    Conformemente ai punti 71-75 degli orientamenti, sono state rispettate le norme relative al cumulo degli aiuti (cfr. considerando 2 e 15).

    (122)

    La Commissione ritiene quindi che la misura di aiuto soddisfi le disposizioni generali degli orientamenti.

    6.5.   Compatibilità con le disposizioni degli orientamenti sui grandi progetti d’investimento

    6.5.1.   Progetto unico d’investimento

    (123)

    Agli investimenti effettuati da Dell Polska hanno fatto seguito quelli di due dei suoi fornitori, RR Donnelley Global Turnkey Solutions Poland e Flextronics.

    (124)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti da 42 a 51), la Commissione ha ritenuto che non sussistessero collegamenti tecnici, funzionali e strategici sufficienti fra l’investimento effettuato da Dell Polska e quelli dei suoi due fornitori perché si potessero considerare come parti di un unico progetto d’investimento ai sensi del punto 60 e della nota 55 degli orientamenti.

    (125)

    La Commissione rileva di non aver ricevuto alcuna osservazione in merito al carattere d’investimento unico del progetto.

    (126)

    Pertanto la Commissione conferma che gli investimenti effettuati da Dell Production da un lato e dai suddetti fornitori dall’altra non possono considerarsi parti di un unico progetto d’investimento ai sensi del punto 60 e della nota 55 degli orientamenti.

    6.6.   Compatibilità con le disposizioni di cui al punto 68 degli orientamenti — verifica dei dubbi espressi nella decisione di avvio del procedimento

    (127)

    Sulla base delle informazioni fornite dalle autorità polacche e dagli interessati a seguito del procedimento d’indagine formale, è necessario esaminare se i dubbi sollevati nella decisione di avvio del procedimento siano stati fugati.

    6.6.1.   Compatibilità con il criterio della capacità produttiva per i desktop/notebook

    6.6.1.1.   I mercati rilevanti del prodotto per desktop e notebook

    (128)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 62 e 105), la Commissione si chiedeva se, ai fini della decisione, i desktop e i notebook dovessero essere considerati come un unico mercato di prodotto o due distinti mercati di prodotto.

    (129)

    Alla luce dei commenti delle autorità polacche e degli interessati, la Commissione osserva che vi sono elementi indicativi di un certo grado di sostituibilità bidirezionale tra i due prodotti sul lato della domanda (35) e che taluni produttori, Dell nello specifico, sembrano capaci di sostituibilità sul versante dell’offerta (36). Tuttavia, vi sono anche elementi che indicano l’esistenza di un livello significativo di domanda per un determinato prodotto, non trasferibile ad un altro o di domanda esclusiva per l’uno o l’altro dei prodotti, nonché indicazioni dell’esistenza, per taluni produttori, di notevoli ostacoli tecnici, organizzativi e di costo alla conversione della produzione da un prodotto all’altro.

    (130)

    Sebbene le informazioni ricevute durante l’indagine formale abbiano permesso di acquisire una migliore comprensione del settore dei PC, la Commissione ritiene che esse non siano sufficienti per condurre un’indagine di mercato significativa che renda possibile definire il mercato o i mercati rilevanti del prodotto per i desktop e i notebook (37). La Commissione osserva pertanto che permangono perplessità in merito alla definizione del mercato rilevante del prodotto per i desktop e i notebook.

    (131)

    Alla luce di quanto precede, la Commissione ritiene che, mentre può essere possibile lasciare aperta la questione della definizione esatta del mercato del prodotto rilevante per i desktop e i notebook, ai fini della presente decisione è necessario considerare separatamente desktop e notebook, al fine di esaminare le pressioni concorrenziali che potrebbero insorgere qualora i desktop venissero considerati come un mercato di prodotti distinto (38).

    6.6.1.2.   Capacità produttiva creata dal progetto

    (132)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 99 e 105), la Commissione dubitava dell’opportunità di esaminare l’effetto della capacità creata dal progetto con riferimento alla capacità complessiva di Dell nel SEE invece di esaminare soltanto la capacità di produzione creata dal singolo progetto.

    (133)

    Viste le osservazioni presentate dalle autorità polacche riportate ai considerando 77 e 78, la Commissione precisa che il punto 68, lettera b), degli orientamenti fa riferimento alla «capacità produttiva creata dal progetto», il che esclude la possibilità di considerare, insieme alla capacità creata dal progetto, il livello di capacità produttiva di altri stabilimenti o società ubicati all’interno dello Spazio economico europeo appartenenti al beneficiario degli aiuti. Infatti, se al fine di stabilire se sia stata rispettata la soglia di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti, gli aumenti della capacità in uno Stato membro potessero essere compensati dalle riduzioni operate in un altro Stato membro — a seguito delle quali, per esempio non vi sarebbe un aumento netto nella capacità a livello societario — ciò significherebbe che almeno una categoria importante di casi di aiuti di Stato potenzialmente dannosi potrebbe sfuggire a una valutazione dettagliata, e segnatamente quelle misure di aiuto che hanno come effetto l’aumento della capacità produttiva in uno Stato membro a spese di un altro Stato membro, nel quale la capacità è ridotta a causa dell’aiuto. Come indicato ai punti 52-53 della comunicazione sugli orientamenti, tali misure sarebbero contrarie all’obiettivo stesso degli aiuti a finalità regionale e pertanto devono essere sottoposte a controllo.

    (134)

    Per quanto riguarda le osservazioni delle autorità polacche di cui al considerando 79, la Commissione ritiene che sia necessario tener conto degli effetti dell’aumento di capacità produttiva conseguito dal progetto notificato e che non si possano prendere in considerazione le riduzioni della capacità in altri stabilimenti di produzione del SEE, se tali riduzioni della capacità produttiva non fanno parte del progetto d’investimento per cui è stata notificata la misura di aiuto e non sono pertanto interessate dalla concessione dell’aiuto. La Commissione precisa che nella decisione sugli aiuti di Stato nel caso N 158/05 Getrag Ford Transmissions Slovakia s.r.o., citata dalle autorità polacche, la riduzione della capacità prevista in uno Stato membro faceva parte del progetto notificato.

    (135)

    Per quanto riguarda le osservazioni delle autorità polacche di cui al considerando 80, la Commissione osserva che, data la flessibilità produttiva dell’impianto, l’intera capacità creata dal progetto potrebbe in teoria essere attribuita alla produzione di uno qualsiasi dei tre prodotti in questione (39).

    (136)

    Alla luce di quanto sopra, la Commissione ritiene che non si possa prendere in considerazione la riduzione della capacità produttiva del beneficiario in un altro Stato membro. La Commissione conclude che la capacità produttiva creata dal progetto supera il 5 % del mercato in tutti i mercati dei prodotti in esame.

    6.6.1.3.   Calcolo dei tassi di crescita sulla base dei dati quantitativi

    (137)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 100 e 105), la Commissione esprimeva dubbi in merito al fatto che si potesse calcolare il tasso medio di crescita annuo dei prodotti interessati dal progetto d’investimento, di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti, esclusivamente sulla base dei dati quantitativi.

    (138)

    La Commissione osserva che la crescita negativa dei desktop in termini di valore potrebbe essere il riflesso di una forte diminuzione dei prezzi medi di vendita dei desktop. Tale tasso di crescita negativo in termini di valore potrebbe indicare che l’aumento in termini di volume non è sufficiente a compensare il calo di ricavo marginale, che è indice di un mercato in declino. La Commissione osserva che lo stesso calo dei prezzi medi di vendita dei desktop si osserva anche nei notebook e nei server. Tuttavia, contrariamente ai desktop, il tasso di crescita positivo tanto in termini di volumi che di valore per i notebook e i server indica che la diminuzione dei prezzi medi di vendita di tali prodotti è più che compensata dall’aumento delle quantità vendute.

    (139)

    In considerazione di quanto sopra, la Commissione ritiene che, al fine di valutare se i desktop costituiscano un mercato in declino in base ad una definizione verosimile di mercato secondo la quale i desktop costituiscono un mercato distinto di prodotti, non sia possibile calcolare il tasso medio annuo di crescita dei desktop, di cui al punto 68, lettera b), degli orientamenti, esclusivamente sulla base dei dati quantitativi.

    6.6.1.4.   Conclusioni in merito al criterio dell’aumento di capacità produttiva per i desktop/notebook

    (140)

    La Commissione conclude che, se i desktop fossero considerati un mercato del prodotto distinto da quello dei notebook, la misura d’aiuto potrebbe suscitare preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza in quanto si configurerebbe, con riferimento al mercato dei desktop, come aiuto a una società in un settore in declino. Riguardo ai desktop, è pertanto necessario condurre una valutazione dettagliata degli effetti dell’aiuto.

    6.6.2.   Compatibilità con il criterio della quota di mercato per i server

    6.6.2.1.   Definizione del mercato rilevante del prodotto per i server

    (141)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 65-67, 72 e 105), la Commissione ha ritenuto appropriato seguire una ripartizione del mercato basata sulla classe di prodotto/gamma di prezzi per delineare il mercato dei server, ma esprimeva dubbi in merito al fatto che la segmentazione per classe di prodotto/gamme di prezzi costituisse la ripartizione di mercato adeguata per i server.

    (142)

    Alla luce delle osservazioni ricevute, la Commissione ritiene che la sua posizione iniziale secondo cui la segmentazione dei server per classe di prodotto/gamma di prezzi costituisce la ripartizione di mercato più appropriata nel caso in esame possa essere confutata da argomentazioni a favore di altre plausibili ripartizioni del mercato.

    (143)

    Alla luce di quanto sopra, la Commissione ritiene che i dubbi relativi alla ripartizione appropriata di mercato da applicare al fine di calcolare la quota di mercato di Dell nel mercato dei server non siano stati fugati.

    6.6.2.2.   Il mercato geografico rilevante per i server

    (144)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punti 78-81 e 105), la Commissione si chiedeva se il mercato geografico rilevante per i server dovesse essere il SEE, l’EMEA o il mondo intero.

    (145)

    Per quanto concerne le osservazioni presentate dalle autorità polacche, la Commissione è dell’avviso che le argomentazioni addotte siano specifiche del modello aziendale e delle modalità operative di Dell e non si applichino necessariamente ad altri produttori di server, né riflettano il funzionamento generale del mercato dei server.

    (146)

    La Commissione osserva che le osservazioni pervenute dagli interessati indicano che il commercio dei server avviene a un livello più ampio rispetto al SEE o all’EMEA e che la maggior parte dei produttori opera a livello mondiale.

    (147)

    Tuttavia, la Commissione precisa che il mercato geografico dei server è rilevante solo per quanto attiene la quota di mercato di Dell relativa ai server x86.

    (148)

    Alla luce di quanto suesposto, la Commissione ritiene che, per quanto possa essere fondato ritenere che il mercato geografico dei server sia a livello mondiale, poiché permangono dubbi rispetto all’adeguata ripartizione di mercato del prodotto per i server, la questione del mercato geografico dei server può restare aperta.

    6.6.2.3.   Conclusioni relative al criterio della quota di mercato per i server

    (149)

    La Commissione conclude che, a seconda della definizione di mercato utilizzata per i server, la misura di aiuto potrebbe suscitare preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. In particolare, nel caso in cui si optasse per la definizione che differenzia fra server x86 e non-x86, la misura di aiuto si configurerebbe, per il segmento x86 del mercato del prodotto, come aiuto a una società che detiene una quota superiore al 25 % del mercato rilevante a livello mondiale. Riguardo al mercato dei server, è pertanto necessario condurre una valutazione dettagliata degli effetti dell’aiuto.

    6.6.3.   Conclusioni relative ai dubbi espressi nella decisione di avvio del procedimento

    (150)

    La Commissione ritiene che i dubbi espressi nella decisione di avvio del procedimento in merito al fatto che l’aiuto sia conforme alle condizioni di cui al punto 68, lettere a) e b), degli orientamenti in materia di aiuti a finalità regionale non sono stati fugati.

    (151)

    Conformemente al punto 68 dei suddetti orientamenti, se uno dei limiti di cui al punto 68, lettere a) e b), degli stessi orientamenti è superato per quanto attiene alla misura oggetto della valutazione (40), si dovrà condurre una verifica dettagliata, a seguito dell’avvio del procedimento previsto all’articolo 88, paragrafo 2, del trattato, attestante che gli aiuti sono necessari per fornire un effetto d’incentivazione per gli investimenti e che i vantaggi della misura d’aiuto sono superiori alla distorsione della concorrenza e gli effetti sugli scambi tra gli Stati membri che ne derivano.

    6.7.   Valutazione dettagliata

    (152)

    La valutazione dettagliata è condotta sulla base della comunicazione sugli orientamenti, che definisce i criteri di valutazione degli effetti positivi e negativi della misura di aiuto.

    6.7.1.   Effetti positivi dell’aiuto

    6.7.1.1.   Obiettivo dell’aiuto

    (153)

    Le autorità polacche considerano l’investimento di Dell nella provincia di Łódź un impegno a lungo termine (gli impianti di produzione devono essere mantenuti per almeno cinque anni dopo il completamento, e i posti di lavoro creati devono essere mantenuti per cinque anni) oltre che un importante precedente che può porre le basi per ulteriori investimenti nella provincia. Si tratta pertanto di un impegno credibile nei confronti della provincia di Łódź che favorirà la creazione diretta di occupazione e stimolerà lo sviluppo regionale.

    (154)

    Tale impatto positivo è consolidato dall’attrazione che si prevede sarà esercitata dal progetto d’investimento, che stimolerà le imprese dello stesso settore industriale o di settori affini a ubicare i propri impianti nelle vicinanze per beneficiare delle economie di scala o di settore.

    (155)

    In particolare, il contributo di Dell alla creazione di posti di lavoro nella provincia di Łódź (41) probabilmente supererà le 2 500 (42) unità di posti di lavoro diretti entro il gennaio 2010 (43), più circa 1 300 posti di lavoro nell’indotto che saranno creati dai fornitori, subappaltatori e fornitori di servizi ubicati nella regione.

    (156)

    In termini di sviluppo regionale, le autorità polacche evidenziano inoltre l’impatto che avrà l’investimento sui seguenti settori:

    istruzione: Dell coopera con due istituti d’istruzione superiore della zona (44) (per esempio, concedendo borse di studio, commissionando studi o offrendo periodi di tirocinio) e ha manifestato l’intenzione di cominciare a lavorare con altri istituti simili nella provincia di Łódź (45). Inoltre, Dell partecipa al programma di sviluppo delle risorse umane di Łódź avviato dal Comune della città omonima (46). Così come è successo in Irlanda (47), la cooperazione con gli istituti di istruzione superiore e con gli enti locali contribuirà all’innovazione della regione e allo sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e della società dell’informazione,

    trasferimento delle conoscenze: lo stabilimento Dell in Polonia è fra i più avanzati al mondo, per cui è molto probabile che le conoscenze abbiano effetti di ricaduta sull’economia locale. La trasmissione delle conoscenze deriverà dai processi di gestione e produzione che Dell introdurrà nella provincia, che porteranno alla diffusione di competenze operative, finanziarie, tecniche, logistiche (48) e di gestione della clientela, come è già successo a Limerick. Inoltre, Dell fornirà una serie di opportunità formative ai propri dipendenti (49): si prevede che il progetto contribuirà allo sviluppo e alla diffusione di competenze informatiche e alla creazione di un centro multifunzionale, come già avvenuto a Limerick (con competenze operative, finanziarie, tecniche e di gestione della clientela),

    effetto moltiplicatore: la presenza di Dell contribuirà ad innalzare il tenore di vita nella provincia di Łódź, aumentando la produzione economica locale e l’afflusso di denaro nella provincia. Al fine di stimare il potenziale effetto moltiplicatore dell’investimento di Dell, le autorità polacche fanno riferimento ai risultati di uno studio condotto da Dell su un investimento simile negli USA. Lo studio (50) mostra come in media, per ciascun posto di lavoro creato nello stabilimento Dell, sono stati creati due posti di lavoro nell’indotto locale ed ulteriori 2,5 posti di lavoro in altre regioni degli USA. Su tale base, si prevede che i salari corrisposti da Dell, stimati a 17,3 milioni di EUR annui creeranno altri 13 milioni di EUR di nuovi posti di lavoro nella provincia di Łódź, e 9,5 milioni di EUR annui a livello nazionale.

    (157)

    Il concorrente esprime dubbi sulla creazione di posti di lavoro indiretti; egli sostiene che gli investitori complementari non espanderanno le loro capacità produttive, ma piuttosto intensificheranno il ricorso a strutture già esistenti in Polonia. Il concorrente inoltre ritiene che gli investimenti indiretti siano sovrastimati e che i benefici derivanti dalla presenza di Dell nella provincia saranno limitati.

    (158)

    La Commissione osserva che le autorità polacche hanno fornito informazioni in merito all’obiettivo della misura di aiuto e agli effetti del progetto di investimento per quanto concerne lo sviluppo regionale, l’istruzione, la diffusione delle conoscenze, i potenziali effetti moltiplicatori e la creazione di posti di lavoro diretti e indiretti.

    (159)

    La Commissione è del parere che le autorità polacche abbiano fornito sufficienti informazioni a dimostrazione del fatto che il progetto contribuirà allo sviluppo economico della provincia di Łódź.

    (160)

    La Commissione ritiene che le osservazioni del concorrente siano prive di fondamento e non possano pertanto essere prese in considerazione.

    (161)

    In considerazione di quanto sopra esposto, la Commissione rileva che l’investimento, nel complesso, contribuirà positivamente allo sviluppo economico della provincia di Łódź e, in quanto tale, contribuirà a soddisfare l’obiettivo dello sviluppo a finalità regionale.

    6.7.1.2.   Adeguatezza della misura d’aiuto

    (162)

    Come indicato nei punti 17 e 18 della comunicazione sugli orientamenti, gli aiuti di Stato sotto forma di investimento iniziale sono solo un modo per superare i fallimenti del mercato e promuovere lo sviluppo economico nelle regioni svantaggiate. L’aiuto costituisce uno strumento adeguato, se apporta vantaggi specifici rispetto ad altre misure di politica. Il punto 18 della comunicazione sugli orientamenti recita: «sono considerate strumenti adeguati le misure per le quali lo Stato membro ha preso in considerazione altre opzioni di politica e per le quali sono stati accertati i vantaggi derivanti dal ricorso a uno strumento selettivo come l’aiuto di Stato destinato a una particolare azienda».

    (163)

    Nella lettera del 18 febbraio 2009, le autorità polacche spiegavano in dettaglio che la concessione di un aiuto di Stato a grandi progetti con benefici su scala regionale, come l’investimento di Dell Polska a Łódź, era il solo strumento adeguato per affrontare le difficoltà economiche della provincia (oltre alle misure generali già attuate).

    (164)

    Sulla base dei risultati dello studio LECG, le autorità polacche evidenziano il fatto che, malgrado le misure generali a sostegno dello sviluppo economico a livello nazionale e regionale, tramite investimenti a favore delle infrastrutture di base e dei fattori di produzione e in particolare tramite il ricorso ai fondi strutturali, persistono profonde disparità regionali che gravano su tutta la Polonia e in particolar modo sulla provincia di Łódź. Nello specifico, i dati forniti dallo studio indicano che il PIL pro capite nella provincia di Łódź è inferiore alla media nazionale, mentre sia il tasso di disoccupazione generale sia la disoccupazione di lunga durata sono superiori alla media nazionale. Inoltre, il livello medio dei salari nella provincia è inferiore alla media nazionale e il divario fra i livelli salariali della provincia di Łódź e la media polacca è aumentato nel periodo 2004-2007.

    (165)

    Le autorità polacche precisano anche che le misure generali attuate nel territorio polacco nel suo complesso per attirare investimenti sembrano aver avuto un effetto limitato sul volume degli investimenti diretti esteri (IDE). Secondo i dati forniti dallo studio, la Polonia ha uno dei livelli di IDE più bassi in termini di percentuale del PIL rispetto ad altri Stati membri che hanno aderito alla Comunità nel 2004.

    (166)

    Le autorità polacche ritengono che il relativo sottosviluppo della provincia di Łódź indichi la necessità di interventi più mirati nella provincia. Le autorità polacche osservano al riguardo che, avvantaggiando il mercato del lavoro e promuovendo lo sviluppo infrastrutturale, i grandi investimenti spesso innescano ulteriori investimenti tramite il raggruppamento di attività economiche e gli effetti che ne derivano (concentrazione di attività industriali, crescita indiretta, ricadute in termini di tecnologia e conoscenza). L’aiuto di Stato concesso a sostegno di grandi progetti d’investimento può pertanto rappresentare uno strumento efficace di stimolo dello sviluppo regionale.

    (167)

    Il concorrente sostiene che poiché l’aiuto è concesso come aiuto ad hoc e non nel quadro di un regime, la Polonia non è tenuta a renderlo disponibile a tutti gli operatori del settore a parità di condizioni. Il concorrente osserva che, in linea di principio, simili aiuti potrebbero essere messi a disposizione dei concorrenti di Dell, ma nutre dei dubbi sul fatto che, nell’attuale congiuntura economica, si possa rendere disponibile una sovvenzione di oltre 50 milioni di EUR ad un altro produttore di computer.

    (168)

    Il concorrente precisa inoltre che, a norma del punto 10 degli orientamenti, un aiuto ad hoc può essere concesso solo a titolo eccezionale. Il concorrente è del parere che il ricorso ad un aiuto ad hoc sia ingiustificato e inappropriato, in quanto aumenterà il potere di mercato di una società in un mercato in cui essa detiene già una quota significativa, e specificatamente i server, e in un mercato che è in declino, e specificatamente quello dei desktop.

    (169)

    Le autorità polacche fanno notare che nei suoi commenti il concorrente non suggerisce che gli svantaggi economici della provincia di Łódź possano essere superati con strumenti diversi da quelli di un aiuto di Stato a un grande progetto d’investimento. Le autorità polacche osservano che la sola obiezione sollevata dal concorrente è che una misura di aiuto simile non è stata messa a disposizione di altri operatori. Secondo le autorità polacche, questa affermazione si fonda sul fraintendimento del concetto di adeguatezza, come definito dagli orientamenti, il quale richiede che la Commissione valuti se l’obiettivo dell’aiuto avrebbe potuto essere raggiunto tramite altri strumenti. Le autorità polacche ritengono che il concorrente non suggerisca niente del genere.

    (170)

    La Commissione osserva che le autorità polacche basano le proprie argomentazioni sull’adeguatezza della misura d’aiuto su un’analisi macroeconomica dei fattori che incidono sullo sviluppo economico a livello nazionale e regionale in Polonia. Esse affermano che per quanto la Polonia in generale e la provincia di Łódź in particolare siano zone svantaggiate, le misure generali a livello nazionale (in contrasto con aiuti ad hoc a grandi progetti d’investimento in determinate province) hanno prodotto effetti limitati sul volume di IDE e che permangono disparità regionali significative all’interno della Polonia. Le autorità polacche precisano che la provincia di Łódź è una delle regioni polacche con il PIL pro capite più basso, il tasso di disoccupazione più elevato e il salario lordo mensile medio più basso. In conclusione, a loro parere, dato che i fallimenti del mercato impediscono il suo normale funzionamento, gli aiuti di Stato a grandi progetti d’investimento sono un mezzo efficace per migliorare lo sviluppo regionale, tramite la concentrazione e il raggruppamento delle attività industriali e gli effetti correlati (attrazione, effetti di ricaduta, crescita indiretta).

    (171)

    In merito alle osservazioni della Polonia, la Commissione rileva che le autorità polacche hanno presentato prove economiche esaurienti del fatto che la concessione di aiuti di Stato a grandi progetti d’investimento con finalità regionale, come il progetto realizzato da Dell Polska, rappresenta uno strumento appropriato per affrontare le difficoltà economiche della provincia di Łódź (oltre alle misure generali già attuate).

    (172)

    Per quanto concerne le osservazioni del concorrente, la Commissione precisa che, con l’eccezione dei regimi di aiuto fiscale in cui gli aiuti sono concessi automaticamente per spese ammissibili senza alcuna discrezionalità da parte delle autorità, non vi è l’obbligo per lo Stato membro di rendere disponibile la misura di aiuto a tutti gli operatori del settore a parità di condizioni, anche nel caso di aiuti concessi nell’ambito di regimi di aiuti approvati o esistenti. La Commissione rileva inoltre che, anche se un aiuto individuale ad hoc deve essere giustificato dal suo obiettivo e dagli effetti, ciò non ha nulla a che vedere con l’adeguatezza dello strumento di aiuto, che deriva dal fatto che l’aiuto sia necessario rispetto a misure di politica generali a prescindere dalla natura stessa di detto aiuto.

    (173)

    Alla luce di quanto precede, la Commissione ritiene che l’aiuto notificato costituisca uno strumento appropriato per il conseguimento dell’obiettivo dell’aiuto.

    6.7.1.3.   Effetto d’incentivazione

    (174)

    Nella decisione di avvio del procedimento (punto 108), la Commissione manifestava l’esigenza di ottenere prove che dimostrassero se, e in quale misura, la concessione dell’aiuto avesse avuto un’influenza sulle decisioni economiche della società, al fine di valutare l’effetto di incentivazione dell’aiuto, come definito ai punti 19-28 della comunicazione sugli orientamenti.

    (175)

    Il punto 22 della comunicazione sugli orientamenti illustra due scenari alternativi al fine di provare l’effetto d’incentivazione. Nello scenario 1, «l’aiuto fornisce un incentivo a adottare una decisione positiva in merito all’investimento, in quanto un investimento che per l’impresa non risulterebbe altrimenti redditizio in nessuna area può essere realizzato nella regione assistita». Nello scenario 2, «l’aiuto fornisce un incentivo a scegliere di collocare un investimento già pianificato nella regione in questione invece che altrove, in quanto compensa gli svantaggi e i costi netti legati all’ubicazione dell’investimento nella regione assistita».

    (176)

    Il punto 23 della comunicazione sugli orientamenti prosegue «Lo Stato membro dovrebbe dimostrare alla Commissione l’esistenza di un effetto di incentivazione dell’aiuto», «indicare quale dei due scenari sopra descritti è valido» e «fornire […] una descrizione esaustiva dello scenario comparativo».

    (177)

    Le autorità polacche hanno fornito informazioni sull’effetto di incentivazione e sulla proporzionalità dell’aiuto. In particolare, le autorità polacche indicano nella loro comunicazione del 18 febbraio 2009 che, nel periodo 2005-2006, Dell aveva definito le caratteristiche necessarie affinché il progetto rispondesse alla domanda prevista e aveva deciso di attuare il progetto, a prescindere dalla sua ubicazione. Pertanto è inutile considerare, come previsto dallo scenario 1, se l’investimento sarebbe stato realizzato o meno.

    (178)

    Con riferimento al punto 25 della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione osserva che l’aiuto rientra nella fattispecie di cui allo scenario 2. È pertanto necessario considerare gli effetti dell’aiuto in termini di agevolazione della sua ubicazione nella regione prescelta rispetto a un’altra regione (per cui, nello scenario comparativo, si presume non siano concessi aiuti).

    (179)

    Nella comunicazione del 18 febbraio 2009, le autorità polacche indicano che, per determinare l’ubicazione del progetto, Dell ha analizzato e messo a confronto i costi e i benefici di svariate ubicazioni possibili e alla fine, ha selezionato e considerato due potenziali ubicazioni, nello specifico Łódź in Polonia e Nitra in Slovacchia (51).

    (180)

    Nella primavera del 2006, Dell ha effettuato un’analisi, contenuta in un documento aziendale riservato presentato alle autorità polacche, per identificare ed esaminare i fattori di costo che rappresentavano differenze cruciali ai fini della valutazione dei vantaggi comparativi delle due ubicazioni, che erano i seguenti: […] (52). Il documento conteneva inoltre un confronto quantitativo dei costi espressi in valore attuale netto (VAN) delle due sedi considerate per il progetto (53).

    (181)

    Sulla base di tale documento, la società di consulenza LECG ha effettuato un’analisi del VAN del divario dei costi fra le due ubicazioni prese in esame per il progetto. Considerando la situazione comparativa, lo studio di LECG indica che gli svantaggi dell’ubicare lo stabilimento nella provincia di Łódź rispetto alla regione di Nitra in termini di […] e di […] non sono superati dai vantaggi di Łódź’s in termini di […] e di […]. L’analisi VAN calcolata per il periodo 2007-2018 conclude che, in generale, in mancanza di aiuti (tanto a Łódź quanto a Nitra), per Dell sarebbe stato più vantaggioso ubicare il progetto a Nitra piuttosto che a Łódź (cfr. tabella qui di seguito).

    Valore attuale del divario dei costi fra Łódź e Nitra

    (in migliaia di EUR)

    Categoria/flusso di cassa

    VAN anni 1-12

    […] nel caso di Łódź

    […]

    […] nel caso di Łódź

    […]

    […] nel caso di Łódź

    […]

    […] nel caso di Łódź

    […]

    Valore attuale totale degli svantaggi connessi a una localizzazione nella provincia di Łódź (senza considerare l’aiuto di Stato)

    –40 360

    Nota: l’indice di attualizzazione usato per valutare tutti i flussi di cassa, inclusi quelli relativi all’aiuto, è il costo medio ponderato del capitale di […] % utilizzato da Dell nella stima dei suoi progetti di investimento in generale. Le conversioni delle valute utilizzano il tasso di cambio medio al settembre 2006 (data del protocollo d’intesa fra Dell e il governo polacco).

    Fonte: calcoli di LECG sulla base dei dati forniti da Dell.

    (182)

    Le autorità polacche precisano che Dell non aveva altri documenti formali che confrontassero le due possibili sedi dell’investimento tra le quali effettuare la scelta finale. Dell non aveva bisogno di preparare tali documenti, in quanto il suo processo decisionale si basava sulle raccomandazioni formulate dal gruppo incaricato della scelta del sito e presentate al Consiglio d’amministrazione. Tale gruppo aveva valutato approfonditamente tutti i siti possibili, sulla base di una serie di sopralluoghi e trattative con le autorità sui pacchetti di aiuti di Stato, al fine di sottoporre le proprie raccomandazioni al Consiglio d’amministrazione in vista della decisione finale.

    (183)

    Le autorità polacche precisano che il protocollo d’intesa, che costituisce la lettera d’intenti, è l’ultimo documento che conferma la decisione di Dell di investire in Polonia secondo i termini concordati, e nello specifico quelli che contemplavano il pacchetto di aiuti di Stato.

    (184)

    Le autorità polacche osservano che i termini dell’investimento e in particolare l’aiuto sono stati oggetto di trattative prolungate fra Dell e varie istituzioni in rappresentanza del governo polacco (condotte dall’agenzia polacca per l’informazione e gli investimenti esteri). Le prime riunioni si sono svolte nell’aprile 2005 sono state seguite da una serie di sopralluoghi in vari siti della Polonia. Le offerte preliminari d’aiuto sono state formulate a Dell alla fine del 2005. Le trattative concernenti il testo del protocollo d’intesa sono durate dal maggio 2006 fino alla fine del luglio dello stesso anno, quando le parti hanno raggiunto un accordo sulla formulazione provvisoria. Taluni emendamenti sono stati apportati nell’agosto 2006 e il documento è stato firmato dalle parti contraenti nella sua versione definitiva il 19 settembre 2006, a conferma della decisione di Dell di investire in Polonia.

    (185)

    Le autorità polacche hanno fornito copia di un documento interno Dell presentato al Consiglio d’amministrazione che conferma la decisione di investire a Łódź. I documenti portano la data del 6 settembre 2006, quando il testo del protocollo d’intesa era stato già approvato dalle parti.

    (186)

    Il concorrente asserisce che l’aiuto è sprovvisto di reale effetto di incentivazione e ritiene che Dell non abbia fornito la prova del fatto che l’aiuto abbia costituito un incentivo tale da orientarne le scelte nel momento in cui la Polonia decideva inizialmente di sostenere il suo investimento. Il concorrente afferma che la Polonia, grazie alla sua posizione geografica centrale e alla disponibilità di manodopera stabile, è riuscita ad attrarre una mole considerevole di investimenti esteri diretti; pertanto, Dell stava perseguendo un percorso economico razionale che avrebbe comunque seguito, anche senza aiuti di Stato. Il concorrente menziona il fatto che fin dall’ultimo trimestre 2007, le condizioni di mercato sono cambiate considerevolmente a seguito della comparsa dei netbook, minando in tal modo la motivazione dell’investimento di Dell nella produzione di desktop, notebook e server.

    (187)

    Nella risposta del 22 aprile 2009, le autorità polacche precisano di aver presentato prove economiche dettagliate a sostegno dell’affermazione che l’aiuto comportava un effetto d’incentivazione quando Dell ha deciso di ubicare l’impianto a Łódź nel 2006. Esse affermano che il concorrente si contraddice in vari modi: ha esordito sostenendo che Dell avrebbe realizzato l’investimento in Polonia anche senza aiuti, ma prosegue affermando che poiché le condizioni di mercato sono mutate, allo stato attuale probabilmente Dell non deciderebbe più di costruire l’impianto. Le autorità polacche precisano inoltre che nella sua comunicazione il concorrente non spiega perché le condizioni di mercato attuali siano pertinenti per l’analisi di un effetto di incentivazione concernente una decisione d’investimento adottata nel 2006.

    (188)

    Le autorità polacche precisano inoltre che nessuna delle osservazioni del concorrente è pertinente ai fini di valutare se l’aiuto abbia un effetto d’incentivazione. Secondo le autorità polacche, la sola questione rilevante è se l’investimento sarebbe stato ubicato altrove, nel caso in cui non fosse stato concesso l’aiuto.

    (189)

    Per quanto concerne i commenti del concorrente, la Commissione osserva che questi non sono pertinenti per una valutazione dell’effetto d’incentivazione nell’ambito dello scenario 2, secondo il quale gli effetti dell’aiuto devono essere considerati in termini di incentivo alla scelta di collocare l’investimento nella regione in questione invece che altrove. Inoltre, le osservazioni riguardo i successivi mutamenti delle condizioni di mercato non sono pertinenti per la valutazione di una decisione d’investimento precedente.

    (190)

    Per quanto attiene al punto 23 della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione osserva che le autorità polacche hanno fornito chiare prove, come dimostrato nei considerando 183-185, che l’aiuto ha avuto un impatto reale sulla scelta del sito in cui ubicare l’investimento, in quanto Dell ha deciso di ubicare lo stabilimento a Łódź solo dopo aver raggiunto un accordo con le autorità polacche sulle condizioni di aiuto che andavano a influire sugli aspetti economici e finanziari della realizzazione del progetto in quella data località.

    (191)

    Per quanto attiene al punto 25 della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione osserva che le autorità polacche hanno fornito le prove dell’effetto d’incentivazione dell’aiuto fornendo documenti societari e uno studio a riprova del confronto fra costi e benefici dell’ubicazione nella regione assistita interessata e quelli dell’ubicazione in un’altra regione (Nitra, Slovacchia). La Commissione ritiene che lo scenario comparativo presentato dalle autorità polacche sia realistico.

    (192)

    Le autorità polacche sostengono che la decisione di ubicare il progetto a Łódź è stata presa a seguito della decisione, da parte del governo polacco, di concedere gli aiuti a Dell per compensare gli svantaggi economici derivanti dall’ubicare lo stabilimento a Łódź e per compensare gli svantaggi e i costi rispetto all’ubicazione alternativa presa in considerazione all’epoca. Riguardo ai punti 21 e 28 della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione ritiene pertanto che l’aiuto abbia permesso di modificare il comportamento della società beneficiaria e che l’investimento, senza la misura d’aiuto, non sarebbe stato realizzato nella provincia di Łódź.

    (193)

    In considerazione di quanto sopra, la Commissione è del parere che l’aiuto abbia rappresentato per Dell un incentivo alla scelta di ubicare il suo nuovo impianto di produzione a Łódź compensando condizioni d’investimento meno favorevoli rispetto all’altra ubicazione prevista e che, in assenza di tale aiuto, l’investimento avrebbe potuto essere realizzato altrove.

    6.7.1.4.   Proporzionalità dell’aiuto

    (194)

    Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione intendeva stabilire se, grazie all’aiuto, la redditività dell’investimento nel progetto in questione fosse conforme con il tasso normale di redditività di Dell rispetto ad altri progetti d’investimento, con il costo del capitale della società nel suo complesso o con la redditività comunemente osservata nel comparto industriale di riferimento.

    (195)

    Conformemente al secondo scenario della comunicazione sugli orientamenti, si ritiene l’aiuto proporzionato se questo è pari alla differenza per il beneficiario fra i costi netti dell’investimento nella regione assistita e quelli dell’investimento in una regione alternativa.

    (196)

    La Commissione osserva che i dati forniti per l’analisi dell’effetto d’incentivazione (cfr. tabella qui di seguito) indicano che il VAN dell’aiuto non supera quello degli svantaggi totali associati con l’ubicazione dello stabilimento a Łódź (divario dei costi totali in assenza di aiuto).

    Confronto tra il divario di costi fra Łódź e Nitra e l’importo degli aiuti

    (in migliaia di EUR)

    VAN totale degli svantaggi connessi alla localizzazione nella provincia di Łódź (senza considerare l’aiuto di Stato)

    –40 360

    VAN dell’aiuto concesso dalle autorità polacche

    39 432

    VAN totale dei vantaggi connessi alla localizzazione nella provincia di Łódź (incluso l’aiuto di Stato)

    – 927

    Nota: l’indice di attualizzazione usato per valutare tutti i flussi di cassa, inclusi quelli relativi all’aiuto, è il costo medio ponderato del capitale di […] % utilizzato da Dell nella stima del suo progetto d’investimento in generale. Le conversioni delle valute utilizzano il tasso di cambio medio al mese di settembre 2006 (data del protocollo d’intesa fra Dell e governo polacco).

    Fonte: calcoli LECG sulla base dei dati forniti da Dell.

    (197)

    Alla luce di quanto sopra menzionato, la Commissione ritiene che l’aiuto si limiti agli importi necessari per compensare i costi netti aggiuntivi generati dalla ubicazione dello stabilimento a Łódź rispetto a un’altra ubicazione.

    6.7.2.   Effetti negativi dell’aiuto

    (198)

    La Commissione osserva che il punto 40 della comunicazione sugli orientamenti recita quanto segue: «se però l’analisi comparativa suggerisce che anche in assenza dell’aiuto l’investimento sarebbe stato realizzato in ogni caso, eventualmente altrove (scenario 2), e se l’aiuto è proporzionale, eventuali indicatori di distorsioni della concorrenza — quali una quota di mercato elevata e un incremento della capacità in un mercato poco efficiente — risulterebbero in linea di principio essere gli stessi a prescindere dall’esistenza dell’aiuto».

    6.7.2.1.   Esclusione degli investimenti privati

    (199)

    La Polonia e l’interessato non identificato hanno presentato le loro osservazioni riguardo ai due sottocriteri definiti nella comunicazione sugli orientamenti per l’esclusione degli investimenti privati, e segnatamente la creazione di un potere di mercato e la creazione o il mantenimento di strutture di mercato inefficienti.

    (200)

    Riguardo all’esclusione degli investimenti privati, le autorità polacche ritengono improbabile che i concorrenti reagiscano al progetto d’investimento riducendo i propri investimenti. Esse inoltre sono del parere che il progetto d’investimento non comporti la creazione o il mantenimento di un potere di mercato o di strutture di mercato inefficienti.

    (201)

    L’interessato non identificato afferma che Dell ha un potere di mercato notevole che l’aiuto rafforzerà. Secondo il concorrente, Dell potrebbe utilizzare l’aiuto per ottenere vantaggi secondari significativi e aumentare la sua capacità a costi minimi. Il concorrente afferma anche che l’aiuto non dovrebbe essere utilizzato per aumentare la capacità di un mercato in declino (quello dei desktop).

    (202)

    Per quanto concerne il potere di mercato, la Commissione ritiene che, poiché l’aiuto rientra nel secondo scenario e, come suindicato, il progetto di investimento sarebbe stato realizzato comunque, non è opportuno esaminare, quale parte della valutazione dettagliata, gli effetti che avrebbe avuto l’aiuto rispetto a un eventuale aumento del potere di mercato, in quanto tale potere di mercato esisterebbe comunque, a prescindere dall’ubicazione dell’investimento, e non sarebbe influenzato dalla concessione dell’aiuto. La Commissione è quindi del parere che in questo caso non si possa concludere che il potere di mercato del beneficiario sia stato aumentato in ragione della concessione dell’aiuto.

    (203)

    Similmente, per quanto riguarda la creazione o il mantenimento di strutture di mercato inefficienti, a prescindere dalle eventuali indicazioni succitate per cui il progetto d’investimento potrebbe dare l’avvio a un aumento significativo della capacità produttiva in un mercato che si potrebbe considerare in declino (desktop), la Commissione ritiene di non poter concludere che l’aiuto sia probabilmente fattore di esclusione degli investimenti privati, poiché la teoria del pregiudizio di cui al secondo scenario non riguarda tanto il fatto che i concorrenti possano o meno essere lesi dall’investimento, quanto se l’aiuto abbia un effetto sulla scelta dell’ubicazione.

    (204)

    Alla luce di quanto sopra, la Commissione rileva che l’aiuto non solleva preoccupazioni riguardo l’esclusione di investimenti privati.

    6.7.2.2.   Effetti negativi sugli scambi

    (205)

    Oltre agli effetti negativi potenziali derivanti dall’esclusione di investimenti privati, la comunicazione sugli orientamenti menziona anche gli effetti negativi potenziali sugli scambi e sull’ubicazione che potrebbero essere associati all’aiuto a grandi progetti d’investimento.

    (206)

    Al fine di determinare l’impatto dell’investimento sugli scambi è in primo luogo opportuno valutare se l’aiuto porta alla delocalizzazione di attività esistenti da una regione ad un’altra, a fronte dello sviluppo di attività economiche supplementari. Nel caso della delocalizzazione, occorre considerare gli effetti negativi per la regione in cui sono andate perdute tali attività economiche (in ubicazioni esistenti o nell’ubicazione alternativa in cui si sarebbe realizzato l’investimento in mancanza della misura d’aiuto) al momento di soppesare gli effetti positivi e quelli negativi.

    (207)

    Secondo il punto 50 della comunicazione sugli orientamenti, «all’atto della valutazione dei grandi progetti di investimento che formano l’oggetto dei presenti orientamenti, la Commissione dovrebbe disporre di tutte le informazioni necessarie per stabilire se gli aiuti di Stato comporterebbero una perdita significativa di posti di lavoro in siti esistenti sul territorio della Comunità».

    (208)

    Secondo le autorità polacche, le decisioni di Dell di ubicare i suoi nuovi impianti di produzione a Łódź e di ridurre la produzione negli impianti esistenti a Limerick non sono correlate. Le autorità polacche sostengono che, inizialmente, la decisione di ridurre le attività produttive a Limerick e, di conseguenza, di cessare la produzione chiudendo lo stabilimento di Limerick è stata presa alla fine del 2008, più di due anni dopo la decisione di procedere con il progetto d’investimento a Łódź, ed è il riflesso di un rapido peggioramento del panorama economico mondiale.

    (209)

    Le autorità polacche precisano che si prevede che la chiusura degli impianti di produzione di Limerick, annunciata nel gennaio 2009, porterà alla perdita di 1 900 posti di lavoro fra l’aprile del 2009 e il gennaio 2010. Le autorità polacche indicano, però, che Dell manterrà alcune particolari attività dell’azienda a Limerick. In particolare, più di 900 dipendenti continueranno a lavorare negli impianti di Limerick, e questo sito continuerà a coordinare le attività produttive ed ad effettuare attività logistiche e sulla catena delle forniture riguardo a una vasta gamma di funzioni, incluso lo sviluppo, l’ingegneria e l’approvvigionamento dei prodotti. Le autorità polacche inoltre, indicano che Dell manterrà e svilupperà attività significative in altri siti irlandesi.

    (210)

    Il concorrente non ha formulato nessuna osservazione sugli effetti negativi sugli scambi (nel senso in cui la questione è affrontata nella comunicazione sugli orientamenti).

    (211)

    La Commissione osserva che, sulla base delle informazioni ricevute nel corso dell’indagine formale, in particolare il fatto che Dell avrebbe realizzato il nuovo investimento anche in mancanza della misura d’aiuto (scenario 2), non vi è nessuna indicazione di perdite di posti di lavoro nella Comunità, a parte nei siti che appartengono al gruppo Dell, come indicato in precedenza (54).

    (212)

    La Commissione conclude che le recenti perdite di posti di lavoro annunciate nel sito Dell di Limerick non sono state causate dall’aiuto. Come indicato al considerando 193, l’investimento in nuove capacità sarebbe stato realizzato anche in mancanza dell’aiuto, ma a Nitra (Slovacchia) e non a Łódź (Polonia). Dato che l’aiuto ha influito sulla scelta dell’ubicazione dell’investimento (da Nitra a Łódź), ma non sulla decisione stessa di investire, non si può affermare che l’aiuto abbia avuto un’influenza sulla sorte del sito di Limerick. La Commissione prende inoltre atto dell’argomentazione delle autorità polacche, secondo le quali la decisione di cessare le attività produttive chiudendo l’impianto di produzione di Limerick non è in relazione con la decisione di Dell di ubicare il progetto d’investimento a Łódź.

    (213)

    La Commissione ritiene che la perdita di posti di lavoro che deriva dalla decisione del gruppo Dell di cessare le attività degli impianti di produzione in Irlanda non può essere considerata come una conseguenza dell’aiuto concesso dalle autorità polacche. Di conseguenza, e a prescindere da ogni altra considerazione rispetto alla questione in esame (55), la Commissione è dell’avviso che tali perdite di posti di lavoro non siano il risultato dell’aiuto.

    6.8.   Ponderazione fra effetti positivi e negativi

    (214)

    Avendo stabilito che l’aiuto apporta un incentivo alla realizzazione dell’investimento nella regione interessata, è necessario ponderare gli effetti positivi dell’aiuto e quelli negativi.

    (215)

    A norma del punto 53 della comunicazione sugli orientamenti, se, in assenza dell’aiuto, l’investimento fosse stato realizzato in una regione più povera (maggiori svantaggi regionali — intensità massima dell’aiuto regionale più elevata) o in una regione che si ritiene presenti gli stessi svantaggi a livello regionale della regione prescelta (stessa intensità massima dell’aiuto regionale) ciò avrebbe rappresentato, al momento di soppesare gli effetti negativi e positivi complessivi dell’aiuto, un elemento negativo che è improbabile possa venire compensato da un qualche elemento positivo, poiché contraddice l’obiettivo stesso degli aiuti a finalità regionale. Tuttavia, la Commissione è del parere che attrarre l’investimento in una regione più svantaggiata è più benefico per la coesione comunitaria che ubicare lo stesso investimento in una regione più prospera.

    (216)

    La Commissione osserva che in mancanza dell’aiuto concesso dalle autorità polacche, l’investimento sarebbe stato realizzato in un altro sito (in questo caso, a Nitra, Slovacchia). Tuttavia, come osservato al punto 53 della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione ritiene che «gli effetti positivi di aiuti a finalità regionale che semplicemente compensano la differenza dei costi netti relativi alla scelta di un’ubicazione alternativa per l’investimento in una regione più sviluppata (e che soddisfano pertanto il criterio di proporzionalità sopra descritto, oltre a soddisfare i requisiti previsti per gli “effetti positivi” in termini di obiettivo, adeguatezza ed effetto di incentivazione) saranno considerati di norma, all’atto di soppesare gli effetti negativi e positivi degli aiuti, superiori ad eventuali effetti negativi nell’ubicazione alternativa per il nuovo investimento».

    (217)

    Nel caso in esame, la Commissione osserva che l’intensità massima di aiuti applicabile alla Slovacchia occidentale (l’area in cui si trova Nitra) è pari al 40 % dell’ESL (56), mentre nella provincia di Łódź è del 50 %. Questa differenza di intensità massime d’aiuto riflette il fatto che, sulla base di dati misurati sugli standard del potere d’acquisto per il periodo 2000-2002, il livello di PIL pro capite in relazione alla media dell’UE-25 era del 45,42 % nella Slovacchia occidentale e del 41,45 % nella provincia di Łódź.

    (218)

    Pertanto, ai fini di quanto indicato dagli orientamenti in materia di aiuti di stato a finalità regionale e dalla comunicazione sugli orientamenti, si considera la provincia di Łódź più svantaggiata di quella della Slovacchia occidentale. Questo significa che, a priori, i benefici — in termini di coesione comunitaria — dovuti al fatto di attirare investimenti nella provincia di Łódź saranno considerati maggiori degli effetti negativi associati all’investimento non più realizzato nella regione della Slovacchia occidentale.

    (219)

    Al di là della differenza nel livello di svantaggi regionali, vi sono altri vari elementi che stanno a indicare che la misura di aiuti probabilmente migliorerà il livello di coesione comunitaria.

    (220)

    La Commissione osserva che nel 2006 (quando è stata presa la decisione di ubicare il progetto a Łódź), il PIL pro capite rispetto alla media UE-25 nella Slovacchia occidentale (62,8 %) era superiore a quello della provincia di Łódź (48 %) (57). Mentre il PIL pro capite è aumentato, dal 2002, sia nella Slovacchia occidentale che nella provincia di Łódź, la crescita è stata notevolmente maggiore nella prima. In altre parole, negli anni lo scarto fra i livelli di benessere delle due regioni è quindi notevolmente aumentato.

    (221)

    Inoltre, nel 2006, il tasso di disoccupazione nella Slovacchia occidentale era del 9,19 %, a fronte del 17,48 % nella provincia di Łódź (58), fatto che rispecchia la maggiore domanda relativa di manodopera e le migliori condizioni del mercato del lavoro nella Slovacchia occidentale (59).

    (222)

    Anche altri indicatori evidenziano una differenza. Per esempio, le autorità polacche fanno riferimento al cosiddetto «tasso a rischio di povertà» che mostra uno scarto sostanziale fra la Polonia e la Repubblica slovacca (60). Per il 2006, il tasso di povertà della Repubblica slovacca era dell’11,7 %, vale a dire al di sotto della media europea. D’altro canto, in Polonia il tasso del 19,1 % collocava il paese al di sopra della media comunitaria (61).

    (223)

    Ulteriori elementi di comprensione possono essere ottenuti dalle statistiche concernenti i tassi sulla migrazione, che posso essere considerati un indicatore di sviluppo regionale, in quanto correlati con le opportunità che una regione può offrire ai suoi residenti. I tassi di migrazione evidenziano un flusso in entrata netto nella Repubblica slovacca, mentre la Polonia registra un flusso in uscita netto negli ultimi anni (62). I tassi di migrazione netti per 1 000 residenti negli anni 1995, 2000, 2005 e 2006 sono stati rispettivamente – 0,5, – 0,5, – 0,3, e – 0,9 per la Polonia e 0,5, 0,3, 0,6, e 0,7 per la Repubblica slovacca.

    (224)

    Con riferimento al punto 54 della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione osserva che, per le ragioni delineate al considerando 211, l’aiuto non avrà come risultato perdite sostanziali di posti di lavoro nei siti esistenti sul territorio della Comunità, che altrimenti sarebbero stati probabilmente preservati sul medio periodo.

    (225)

    In considerazione di quanto sopra, la Commissione ritiene che, poiché l’aiuto è proporzionale alla differenza nei costi netti per la realizzazione dell’investimento nell’ubicazione prescelta rispetto a quella alternativa in una regione più sviluppata, gli effetti positivi dell’aiuto in termini di obiettivo e adeguatezza, come sopra dimostrato, superano gli effetti negativi sugli scambi nell’ubicazione alternativa.

    (226)

    A norma del punto 68 degli orientamenti, e alla luce della valutazione dettagliata condotta sulla base della comunicazione sugli orientamenti, la Commissione conclude che l’aiuto è necessario per fornire un effetto d’incentivazione all’investimento e che i benefici della misura di aiuto sono superiori alla distorsione della concorrenza e agli effetti sugli scambi fra gli Stati membri che ne derivano.

    7.   CONCLUSIONI

    (227)

    La Commissione conclude che l’aiuto all’investimento a finalità regionale proposto a favore di Dell Polska soddisfa tutte le condizioni di cui agli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale e alla comunicazione sugli orientamenti ed è compatibile pertanto con il mercato comune a norma dell’articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    1.   L’aiuto di Stato che la Polonia intende concedere a favore di Dell Polska, per un importo di 216 365 000 PLN in valore nominale, corrispondente a un’intensità di aiuto massima del 27,81 % ESL, è compatibile con in mercato comune ai sensi dell’articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato.

    2.   Di conseguenza, l’esecuzione dell’aiuto di cui all’articolo 1, punto 1, è autorizzata.

    Articolo 2

    Le autorità polacche sottoporranno alla Commissione una relazione finale dettagliata comprendente le informazioni sugli importi dell’aiuto versati e sull’attuazione del contratto di aiuto, nonché su qualsiasi altro progetto di investimento nel medesimo stabilimento o impianto entro sei mesi dal pagamento dell’ultima rata dell’aiuto sulla base del calendario di pagamento notificato.

    Articolo 3

    La Repubblica di Polonia è destinataria della presente decisione.

    Fatto a Bruxelles, il 23 settembre 2009.

    Per la Commissione

    Neelie KROES

    Membro della Commissione


    (1)  GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1.

    (2)  GU C 25 del 31.1.2009, pag. 9.

    (3)  Cfr. nota 2.

    (4)  Conformemente all’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 659/1999, l’interessato ha richiesto che la sua identità non fosse rivelata allo Stato membro interessato, adducendo un danno potenziale.

    (5)  Nel seguito della presente decisione, «Dell» sta a significare il gruppo Dell nel suo complesso, o la società e i suoi amministratori.

    (6)  Caso N 531/06 Polonia — Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 (GU C 256 del 24.10.2006, pag. 7).

    (7)  Le autorità polacche hanno confermato che nello stabilimento non verranno fabbricati altri prodotti a parte quelli oggetto del progetto di investimento, per un periodo di cinque anni successivi al completamento del progetto stesso.

    (8)  Tasso di cambio alla data della notifica: EUR/PLN 3,7107. Tasso di riferimento applicabile per la Polonia alla data della notifica: 5,94 %.

    (9)  Segreto d’affari.

    (10)  Come definito nel protocollo d’intesa del 19 settembre 2006.

    (11)  Tasso di cambio EUR/PLN 3,97.

    (12)  Basato sugli importi attualizzati.

    (13)  GU L 302 dell’1.11.2006, pag. 29.

    (14)  Informazione trasmessa dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi a norma del regolamento (CE) n. 128/2006 della Commissione, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale (GU C 220 del 20.9.2007, pag. 6).

    (15)  Informazione trasmessa dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi a norma del regolamento (CE) n. 128/2006 della Commissione, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale (GU C 270 del 13.11.2007, pag. 12).

    (16)  L’accordo di investimento specifica che non deve essere superato il massimale di aiuto a finalità regionale applicabile e che l’aiuto sarà ridotto in misura proporzionale, laddove non venga raggiunto l’importo previsto per l’investimento.

    (17)  GU C 54 del 4.3.2006, pag. 13.

    (18)  Si tratta di prodotti finali, venduti direttamente sul mercato. Il progetto non contempla altri prodotti quali palmari, periferiche, accessori o componenti dei computer.

    (19)  Il punto 69 degli orientamenti indica che il mercato rilevante del prodotto comprende il prodotto interessato ed i suoi succedanei, considerati in modo tale dal consumatore (a causa delle caratteristiche del prodotto, dei prezzi e dell’utilizzo previsto) o dal produttore (mediante la flessibilità degli impianti di produzione).

    (20)  Non essendo disponibili i dati previsionali della quota di mercato di Dell nei mercati rilevanti interessati nel 2013, è stato utilizzato in sostituzione il dato sulla quota di mercato per l’anno 2012.

    (21)  Il tasso medio annuo di crescita del PIL nello Spazio economico europeo per il periodo 2001-2006 è stato del 3,94 % per i prezzi correnti e del 2,01 % per i prezzi costanti (fonte: Eurostat).

    (22)  Caso COMP/M.2609 HP/Compaq, caso IV/JV.22 Fujitsu/Siemens, caso IV/M.1120 Compaq/Digital.

    (23)  Caso COMP/M.1120 Compaq/Digital, caso COMP/M.963 Compaq/Tandem.

    (24)  Secondo i dati forniti dalle autorità polacche provenienti da una fonte alternativa (Gartner), la quota di mercato di Dell per i server x86 a livello mondiale in termini di volumi è inferiore al 25 %.

    (25)  Per quanto concerne i desktop e i notebook, poiché le quote di mercato sono, comunque, al di sotto della soglia del 25 % indicata al punto 68, lettera a), degli orientamenti, la Commissione ha stabilito, nella sua decisione di avvio del procedimento (punto 76) che si potesse lasciare aperto il mercato geografico corrispondente.

    (26)  Inoltre, il concorrente contesta la validità dell’uso dei dati sulla crescita per il periodo 2001-2006 in un settore in così rapido mutamento, caratterizzato da nuovi ingressi, tecnologie e prodotti.

    (27)  Caso n. 158/05 Getrag Ford Transmissions Slovakia s.r.o. (GU C 236 del 30.9.2006, pag. 33).

    (28)  Il paragrafo 82 della decisione recita quanto segue: «Tuttavia, nei casi in cui grandi gruppi societari ristrutturano le loro attività, in particolare trasferendo la produzione da un sito all’altro, e ricollocando altrove le risorse liberate dal sito precedente per altri scopi, non sembra realistico ripartire artificialmente tali attività in una serie di progetti diversi.»

    (29)  Caso N 872/06 — Aiuto individuale a Qimonda (GU C 170 del 5.7.2008, pag. 2), caso C 45/03 (ex N 1/03) — Aiuto in favore di Infineon Technologies-Fabrico de Semiconductores, Portogallo, SA (GU C 235 dell’1.10.2003, pag. 55), caso C 86/01 (ex N 334/01) — Aiuto in favore di Infineon Technologies SC 300 GmbH & Co. KG (GU C 368 del 22.12.2001, pag. 2). In questi casi, relativi al comparto dei chip di memoria, la Commissione ha favorito l’utilizzo dei dati quantitativi essenzialmente in ragione degli eccezionali incrementi di prezzo verificatisi nel 2000 rispetto al periodo complessivo, causati da specifici eventi di mercato avvenuti quell’anno. La Commissione osserva che nel caso in questione non si riscontrano simili circostanze specifiche.

    (30)  Causa C-234/84 Regno del Belgio c Commissione [1986] Racc. I-2263; Regno del Belgio c Commissione [1986] Racc. I-2321.

    (31)  La Commissione osserva al riguardo che pur avendo accordato la debita considerazione alle questioni sollevate dall’interessato non identificato nella versione riservata dei suoi commenti, non ritiene che tali commenti richiedano ulteriori indagini in merito alle preoccupazioni relative alla concorrenza.

    (32)  GU C 223 del 16.9.2009, pag. 3.

    (33)  Sentenza relativa alla causa C-334/07 P Commissione c Freistaat Sachsen, punti 53, 56 e 58.

    (34)  GU C 244 dell’1.10.2004, pag. 2.

    (35)  Tuttavia, la sostituzione dal lato della domanda sembra avvenire principalmente in una direzione, dai desktop ai notebook.

    (36)  Vale a dire, «i fornitori sono in grado di modificare il loro processo produttivo in modo da fabbricare i prodotti in causa e immetterli sul mercato in breve tempo, senza dover sostenere significativi costi aggiuntivi o affrontare rischi eccessivi, in risposta a piccole variazioni permanenti dei prezzi relativi» (comunicazione della Commissione sulla definizione di mercato rilevante ai fini dell’applicazione del diritto comunitario in materia di concorrenza, punto 20, GU C 372 del 9.12.1997, pag. 5).

    (37)  In particolare, a causa della carenza di dati, la Commissione non ha potuto condurre un’analisi di mercato basata su metodi quantitativi (per esempio, l’elasticità incrociata rispetto ai prezzi, il test SSNIP, ecc.) che renderebbero possibile definire il mercato rilevante. Ciononostante, i calcoli indicano una correlazione di prezzi pari allo 0,92 fra i desktop e i notebook, ma manca un parametro di riferimento che consenta di valutare se tale forte correlazione sia indicativa o meno della reattività della domanda a variazioni di prezzo modeste ma permanenti fra i due prodotti. Inoltre, questo coefficiente elevato può essere attribuibile a un fattore comune, come il prezzo dei fattori di produzione o una comune tendenza dei prezzi (al ribasso), piuttosto che a pressioni concorrenziali.

    (38)  Il punto 27 della comunicazione della Commissione sulla definizione del mercato di cui alla nota 34 indica che «se l’operazione in esame non pone problemi quale che sia la definizione alternativa del mercato prescelta tra quelle concepibili, la definizione del mercato verrà lasciata aperta». Di converso, pertanto, se tali definizioni alternative del mercato fanno sorgere preoccupazioni relative alla concorrenza, tali preoccupazioni andranno considerate.

    (39)  Tuttavia, in pratica viene utilizzata la produzione unitaria effettiva per prodotto, fornita dalle autorità polacche sulla base delle proiezioni iniziali di Dell, e non la cosiddetta capacità ingegneristica standard (capacità di produzione teorica massima).

    (40)  Poiché tali massimali non sono superati per i notebook, in linea di principio sarà necessario solo valutare la distorsione della concorrenza e gli effetti sugli scambi per quanto concerne il mercato dei desktop e quello dei server. Tuttavia, poiché nel caso in questione l’impianto di Łódź è caratterizzato da una sostituibilità sul versante dell’offerta tra la produzione di desktop e notebook, non è possibile dissociare le pressioni concorrenziali che possono influenzare il mercato dei notebook da quelle nel mercato dei desktop. Pertanto, mentre per motivi precauzionali si considerano i desktop e i notebook come mercati del prodotto distinti, la valutazione della capacità creata del progetto d’investimento tiene conto della capacità massima teorica creata, a prescindere dalla reale ripartizione dei prodotti.

    (41)  Nella provincia di Łódź, il tasso di disoccupazione è del 17,9 %.

    (42)  L’attuale forza lavoro è attualmente di oltre 1 700 dipendenti.

    (43)  Si prevede che questo dato raggiungerà le 3 000 unità durante il periodo dell’investimento.

    (44)  L’università di Łódź e il politecnico di Łódź.

    (45)  La provincia di Łódź conta cinque università pubbliche e più di dieci istituti privati d’istruzione superiore. Ogni anno, vi si laureano 20 000 studenti (il 10 % di tutti i laureati della Polonia).

    (46)  Il programma comprende un finanziamento per borse di studio e corsi di lingue, opportunità di tirocinio e scambi di informazioni sul mercato del lavoro.

    (47)  La Polonia fa riferimento alla cooperazione fra Dell e le università irlandesi (il Trinity College, l’università di Limerick e il Dublin Institute of Technology).

    (48)  Dell si serve di sistemi logistici sofisticati nel suo stabilimento e queste competenze andranno probabilmente a beneficio di altri produttori della provincia di Łódź.

    (49)  Per esempio, corsi di inglese, formazione sulle competenze generiche, corsi di certificazione SixSigma.

    (50)  Dell Inc. Economic impact on national and local markets 2003-2004 (Impatto economico di Dell Inc. sui mercati nazionali e locali nel periodo 2003-2004); Angelou Economics, pag. 2.

    (51)  Le autorità polacche segnalano che erano state prese in considerazione altre località comunitarie (in Irlanda, nella Repubblica ceca, in Romania e in Ungheria) prima che la scelta fosse ristretta alla Polonia e alla Slovacchia.

    (52)  Il documento esamina inoltre le condizioni a corollario della realizzazione del progetto di investimento e l’attuazione delle attività di produzione e fornitura oggetto del progetto di investimento.

    (53)  Le autorità polacche hanno fornito alla Commissione i documenti societari e lo studio di LECG durante la fase di valutazione.

    (54)  Si potrebbe considerare che l’ubicazione alternativa sia stata colpita dagli effetti negativi sugli scambi a seguito degli aiuti (cfr. considerando 216).

    (55)  La Commissione osserva che l’Irlanda ha presentato una domanda di contributo al Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, rivolto al sostegno della reintegrazione nel mercato del lavoro dei lavoratori colpiti dagli esuberi in seno a Dell e ai suoi fornitori a Limerick.

    (56)  Caso N 469/06 Repubblica slovacca — Carta degli aiuti di stato a finalità regionale 2007-2013 (GU C 256 del 24.10.2006, pag. 6).

    (57)  Fonte: Eurostat (PIL ai prezzi correnti di mercato negli standard del potere d’acquisto).

    (58)  Fonte: Eurostat.

    (59)  Le due regioni possono essere messe a confronto, in quanto di dimensioni simili in termini di superficie e di popolazione.

    (60)  Il «tasso a rischio di povertà» rileva la quota di persone con un «equivalente reddito disponibile» al di sotto del 60 % dell’«equivalente reddito disponibile» medio nazionale dopo l’erogazione delle prestazioni sociali.

    (61)  Lelkes, O., Zolyomi, E., «Poverty Across Europe: the Latest Evidence Using the EUSILC Survey», Policy Brief, ottobre 2008, European Centre for Social Welfare Policy and Research.

    (62)  OCSE, International Migration Outlook 2008. Disponibile all’indirizzo: http://www.oecd.org/document/3/0,3343,en_2649_33931_41241219_1_1_1_37415,00.html


    Top