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Document 31978L1031

    Direttiva 78/1031/CEE del Consiglio, del 5 dicembre 1978, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative alle selezionatrici ponderali a funzionamento automatico

    GU L 364 del 27.12.1978, p. 1–21 (DA, DE, EN, FR, IT, NL)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (EL, ES, PT, FI, SV, CS, ET, LV, LT, HU, MT, PL, SK, SL)

    Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 30/10/2006; abrogato da 32004L0022

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/1978/1031/oj

    31978L1031

    Direttiva 78/1031/CEE del Consiglio, del 5 dicembre 1978, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative alle selezionatrici ponderali a funzionamento automatico

    Gazzetta ufficiale n. L 364 del 27/12/1978 pag. 0001 - 0021
    edizione speciale finlandese: capitolo 13 tomo 9 pag. 0127
    edizione speciale greca: capitolo 13 tomo 8 pag. 0003
    edizione speciale svedese/ capitolo 13 tomo 9 pag. 0127
    edizione speciale spagnola: capitolo 13 tomo 9 pag. 0134
    edizione speciale portoghese: capitolo 13 tomo 9 pag. 0134


    +++++

    ( 1 ) GU N . C 54 DELL'8 . 3 . 1976 , PAG . 44 .

    ( 2 ) GU N . C 125 DELL'8 . 6 . 1976 , PAG . 43 .

    ( 3 ) GU N . C 197 DEL 23 . 8 . 1976 , PAG . 13 .

    ( 4 ) GU N . L 202 DEL 6 . 9 . 1971 , PAG . 1 .

    ( 5 ) GU N . L 291 DEL 28 . 12 . 1972 , PAG . 156 .

    DIRETTIVA DEL CONSIGLIO DEL 5 DICEMBRE 1978 PER IL RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI RELATIVE ALLE SELEZIONATRICI PONDERALI A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO ( 78/1031/CEE )

    IL CONSIGLIO DELLA COMUNITA EUROPEE ,

    VISTO IL TRATTATO CHE ISTITUISCE LA COMUNITA ECONOMICA EUROPEA , IN PARTICOLARE L'ARTICOLO 100 ,

    VISTA LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE ( 1 ) ,

    VISTO IL PARERE DEL PARLAMENTO EUROPEO ( 2 ) ,

    VISTO IL PARERE DEL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE ( 3 ) ,

    CONSIDERANDO CHE NEGLI STATI MEMBRI LA COSTRUZIONE E LE MODALITA DI CONTROLLO DELLE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO SONO OGGETTO DI DISPOSIZIONI COGENTI CHE DIFFERISCONO DA UNO STATO MEMBRO ALL'ALTRO ED OSTACOLANO DI CONSEGUENZA GLI SCAMBI DI TALI STRUMENTI ; CHE OCCORRE PERTANTO PROCEDERE AL RAVVICINAMENTO DI TALI DISPOSIZIONI ;

    CONSIDERANDO CHE LA DIRETTIVA 71/316/CEE DEL CONSIGLIO , DEL 26 LUGLIO 1971 , PER IL RAVVICINAMENTO DELLE LEGISLAZIONI DEGLI STATI MEMBRI RELATIVA ALLE DISPOSIZIONI COMUNI AGLI STRUMENTI DI MISURA ED AI METODI DI CONTROLLO METROLOGICO ( 4 ) , MODIFICATA DA ULTIMO DALLA DIRETTIVA 72/427/CEE ( 5 ) , HA DEFINITO LE PROCEDURE DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO E DI VERIFICA PRIMA CEE ; CHE , CONFORMEMENTE A DETTA DIRETTIVA , OCCORRE FISSARE PER LE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO LE PRESCRIZIONI TECNICHE DI REALIZZAZIONE E DI FUNZIONAMENTO ALLE QUALI QUESTI STRUMENTI DEVONO ESSERE CONFORMI PER POTER ESSERE IMPORTATI , IMMESSI IN COMMERCIO E LIBERAMENTE USATI DOPO AVER SUBITO I CONTROLLI ED ESSERE STATI MUNITI DEI MARCHI E DEI CONTRASSEGNI STABILIT ,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA :

    ARTICOLO 1

    LA PRESENTE DIRETTIVA SI APPLICA ALLE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO E DI CLASSIFICAZIONE A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO . QUESTI STRUMENTI SONO DEFINITI AL PUNTO 1 DELL'ALLEGATO .

    ARTICOLO 2

    LE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO CHE POSSONO OTTENERE I MARCHI ED I CONTRASSEGNI CEE SONO DESCRITTE IN ALLEGATO .

    ESSE SONO OGGETTO DI UN'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO E SONO SOGGETTE ALLA VERIFICA PRIMA CEE .

    ARTICOLO 3

    GLI STATI MEMBRI NON POSSONO RIFIUTARE , VIETARE O LIMITARE , PER MOTIVI INERENTI ALLE QUALITA METROLOGICHE , L'IMMISSIONE SUL MERCATO E LA MESSA IN SERVIZIO DI SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO E DI CLASSIFICAZIONE A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO CHE SIANO MUNITE DEL CONTRASSEGNO DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO E DEL MARCHIO DI VERIFICA PRIMA CEE .

    ARTICOLO 4

    1 . GLI STATI MEMBRI METTONO IN VIGORE LE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE , REGOLAMENTARI ED AMMINISTRATIVE NECESSARIE PER CONFORMARSI ALLA PRESENTE DIRETTIVA ENTRO DICIOTTO MESI DALLA NOTIFICA E NE INFORMANO IMMEDIATAMENTE LA COMMISSIONE .

    2 . GLI STATI MEMBRI COMUNICANO ALLA COMMISSIONE IL TESTO DELLE DISPOSIZIONI ESSENZIALI DI DIRITTO INTERNO CHE ESSI EMANANO NEL SETTORE DISCIPLINATO DALLA PRESENTE DIRETTIVA .

    ARTICOLO 5

    GLI STATI MEMBRI SONO DESTINATARI DELLA PRESENTE DIRETTIVA .

    FATTO A BRUXELLES , ADDI 5 DICEMBRE 1978 .

    PER IL CONSIGLIO

    IL PRESIDENTE

    M . LAHNSTEIN

    ALLEGATO

    CAPITOLO I

    DEFINIZIONI E TERMINOLOGIA

    1 . DEFINIZIONI GENERALI

    LE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO E LE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CLASSIFICAZIONE A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO RIPARTISCONO UN DETERMINATO INSIEME DI OGGETTI IN DUE O PIU SOTTOINSIEMI IN FUNZIONE DELLA MASSA DI DETTI OGGETTI .

    1.1 . SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO

    SONO STRUMENTI CHE RIPARTISCONO UN DETERMINATO INSIEME DI OGGETTI LA CUI MASSA VARIA ATTORNO AD UN VALORE PRESTABILITO DETTO MASSA NOMINALE .

    LE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO RIPARTISCONO GLI OGGETTI IN DUE O PIU SOTTOINSIEMI IN FUNZIONE DEL VALORE DELLA DIFFERENZA TRA LA MASSA DI CIASCUN OGGETTO E LA MASSA NOMINALE .

    1.2 . SELEZIONATRICI PONDERALI DI CLASSIFICAZIONE

    SONO STRUMENTI CHE RIPARTISCONO UN DETERMINATO INSIEME DI OGGETTI DI MASSA DIFFERENTE SENZA MASSA NOMINALE PREFISSATA .

    LE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CLASSIFICAZIONE , IN SEGUITO DENOMINATE SELEZIONATRICI , CLASSIFICANO GLI OGGETTI IN VARI SOTTOINSIEMI , CIASCUNO DEI QUALI E CARATTERIZZATO DA UN DETERMINATO INTERVALLO PONDERALE .

    1.3 . LA PRESENTE DIRETTIVA NON SI APPLICA NE AGLI STRUMENTI PER PESARE CON CALCOLO AUTOMATICO DEI PREZZI E STAMPA AUTOMATICA DELLE ETICHETTE , NE ALLE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CLASSIFICAZIONE DELLE UOVA A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO .

    IN UN SECONDO TEMPO , VERRANNO ELABORATE DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI PER LE SELEZIONATRICI PONDERALI AUTOMATICHE MUNITE DI DISPOSITIVI ELETTRONICI CHE PER IL MOMENTO NON POSSONO OTTENERE L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO .

    2 . TERMINOLOGIA

    2.1 . CLASSIFICAZIONE SECONDO IL METODO DI CONTROLLO O DI CLASSIFICAZIONE PONDERALE

    2.1.1 . STRUMENTI CHE SUDDIVIDONO GLI OGGETTI IN GRUPPI CHE SEPARATAMENTE LASCIANO LO STRUMENTO .

    2.1.2 . STRUMENTI CHE SUDDIVIDONO GLI OGGETTI APPLICANDO A CIASCUNO DI ESSI UN MARCHIO DI IDENTIFICAZIONE CHE INDICA IL GRUPPO CUI L'OGGETTO APPARTIENE .

    2.1.3 . STRUMENTI CHE CONTANO GLI OGGETTI DI OGNI GRUPPO SENZA SEPARARLI .

    2.1.4 . STRUMENTI CHE EMETTONO UN SEGNALE OTTICO O SONORO PER OGNI OGGETTO APPARTENENTE AD UN DETERMINATO GRUPPO , SENZA SEPARARLI TRA LORO .

    2.2 . CLASSIFICAZIONE SECONDO IL METODO OPERATIVO

    2.2.1 . SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO O DI CLASSIFICAZIONE A FUNZIONAMENTO CONTINUO .

    STRUMENTI A TRASLAZIONE CONTINUA DEI CARICHI .

    LA TRASLAZIONE DEI CARICHI SUL RICEVITORE DEL CARICO E CONTINUA E L'INFORMAZIONE PONDERALE VIENE FORNITA DURANTE TALE TRASLAZIONE .

    2.2.2 . SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO E DI CLASSIFICAZIONE A FUNZIONAMENTO DISCONTINUO .

    STRUMENTI A TRASLAZIONE DISCONTINUA DEI CARICHI .

    LA TRASLAZIONE DEI CARICHI SUL RICEVITORE DEL CARICO E DISCONTINUA E L'INFORMAZIONE PONDERALE VIENE FORNITA DURANTE L'ARRESTO DEL CARICO .

    2.3 . COMPONENTI

    2.3.1 . GRUPPO DI MISURAZIONE

    2.3.1.1 . CELLULA DI PESATURA

    DISPOSITIVO CHE FORNISCE UN'INFORMAZIONE RELATIVA ALLA MASSA DEL CARICO DA CONTROLLARE O DA CLASSIFICARE PONDERALMENTE . TALE DISPOSITIVO PUO ESSERE COSTITUITO IN TUTTO O IN PARTE DA UNO STRUMENTO PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO .

    ESSO COMPRENDE UN RICEVITORE DEL CARICO , UN DISPOSITIVO ANTAGONISTA DEL CARICO E EVENTUALMENTE UN DISPOSITIVO CHE INDICHI PER ESEMPIO IL VALORE DELLA MASSA DEL CARICO OPPURE LA DIFFERENZA TRA QUESTO VALORE E IL VALORE DI RIFERIMENTO , IN UNITA DI MASSA .

    2.3.1.2 . DISPOSITIVO DI SCATTO

    DISPOSITIVO CHE FA SCATTARE L'ORDINE DI PRELEVARE L'INFORMAZIONE PONDERALE .

    2.3.1.3 . TRASDUTTORE-ELABORATORE

    DISPOSITIVO CHE TRASFORMA IN SEGNALE L'INFORMAZIONE RICEVUTA DALLA CELLULA DI PESATURA , ELABORANDO QUINDI TALE SEGNALE PER FAR SCATTARE L'ORDINE DI CONTROLLO O DI CLASSIFICAZIONE PONDERALE .

    2.3.1.4 . INDICATORE

    DISPOSITIVO CHE FORNISCE ALMENO UNA DELLE SEGUENTI INFORMAZIONI :

    - VALORE DELLA MASSA DEL CARICO CONTROLLATO PONDERALMENTE ,

    - DIFFERENZA TRA TALE VALORE E IL VALORE DI RIFERIMENTO ,

    - SOTTOINSIEME CUI APPARTIENE IL CARICO CONTROLLATO O CLASSIFICATO PONDERALMENTE .

    2.3.2 . TRASPORTATORE DEL CARICO

    DISPOSITIVO DESTINATO A CONVOGLIARE I CARICHI SUL RICEVITORE DEL CARICO FACENDOLI PROSEGUIRE .

    PUO COSTITUIRE PARTE INTEGRANTE DELLA CELLULA DI PESATURA .

    2.3.3 . DISPOSITIVO DI PREDETERMINAZIONE

    DISPOSITIVO CHE PERMETTE DI FISSARE I VALORI PONDERALI ESTREMI DEI SOTTOINSIEMI .

    2.3.4 . DISPOSITIVO DI SELEZIONE

    DISPOSITIVO CHE PERMETTE DI SUDDIVIDERE AUTOMATICAMENTE I CARICHI IN SOTTOINSIEMI SEPARATI MATERIALMENTE . ESSO PUO NON FAR PARTE INTEGRANTE DELLO STRUMENTO .

    2.3.5 . DISPOSITIVO DI CORREZIONE ( CIRCUITO DI CONTROREAZIONE )

    DISPOSITIVO CHE , IN FUNZIONE DEI RISULTATI DELLA PESATURA DI CONTROLLO , CORREGGE AUTOMATICAMENTE LA REGOLAZIONE DELLO STRUMENTO CHE CONFEZIONA I CARICHI A MONTE DELLA SELEZIONATRICE PONDERALE DI CONTROLLO .

    2.3.6 . CONTATORE

    DISPOSITIVO INDICANTE IL NUMERO DEI CARICHI CHE PASSANO SUL RICEVITORE DEL CARICO ( CONTATORE DI SCORRIMENTO ) O INDICANTE IL NUMERO DI CARICHI PER CIASCUN SOTTOINSIEME ( CONTATORI DI RIPARTIZIONE ) .

    2.4 . CARICO CAMPIONE DI PROVA

    IL CARICO CAMPIONE DI PROVA E IL CARICO UTILIZZATO PER VERIFICARE LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) , NELLE CONDIZIONI DI CUI AL PUNTO 7.2.1.1 .

    2.5 . CARATTERISTICHE METROLOGICHE

    2.5.1 . PUNTO DI SELEZIONE NOMINALE

    VALORE , ESPRESSO IN UNITA DI MASSA , CHE VIENE PREFISSATO DALL'OPERATORE TRAMITE IL DISPOSITIVO DI PREDETERMINAZIONE , PER STABILIRE IL LIMITE TRA DUE SOTTOINSIEMI CONSECUTIVI .

    2.5.2 . PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO

    VALORE , ESPRESSO IN UNITA DI MASSA , IN CORRISPONDENZA DEL QUALE LO STRUMENTO PUO PRENDERE , CON LA STESSA PROBABILITA , DUE DECISIONI CONTRASTANTI PER UN MEDESIMO CARICO .

    2.5.3 . INTERVALLO DI SELEZIONE

    INTERVALLO ALL'INTERNO DEL QUALE SI PUO FISSARE UN PUNTO DI SELEZIONE NOMINALE PER UNA DETERMINATA MASSA NOMINALE .

    2.5.4 . INTERVALLO DI SELEZIONE

    AMPIEZZA , ESPRESSA IN UNITA DI MASSA , DELL'INTERVALLO FRA DUE PUNTI DI SELEZIONE NOMINALE CONSECUTIVI .

    2.5.5 . ERRORE DI SELEZIONE

    DIFFERENZA TRA IL VALORE DEL PUNTO DI SELEZIONE NOMINALE E IL VALORE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO .

    2.5.6 . CLASSE PONDERALE

    SOTTOINSIEME DI CARICHI COMPRESO IN UN DETERMINATO INTERVALLO PONDERALE . PER " N " PUNTI DI SELEZIONE , L'INTERA GAMMA DI CARICHI , DA ZERO A INFINITO , E SUDDIVISA IN ( N + 1 ) CLASSI PONDERALI .

    2.5.7 . PORTATA MINIMA

    VALORE DEL CARICO AL DI SOTTO DEL QUALE LO STRUMENTO PUO NON ESSERE IN GRADO DI IDENTIFICARE O CLASSIFICARE CORRETTAMENTE IL CARICO NEL SOTTOINSIEME CUI ESSO APPARTIENE .

    2.5.8 . ZONA DI INDECISIONE

    AMPIEZZA , ESPRESSA IN UNITA DI MASSA , DELL'INTERVALLO ENTRO IL QUALE LA DECISIONE DELLO STRUMENTO E INDETERMINATA .

    2.5.8.1 . ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US )

    AMPIEZZA , DICHIARATA DAL COSTRUTTORE E ESPRESSA IN UNITA DI MASSA , DELL'INTERVALLO ALL'INTERNO DEL QUALE LO STRUMENTO PUO PRENDERE DUE DECISIONI CONTRASTANTI PER UN DETERMINATO CARICO CAMPIONE DI PROVA AD UNA DATA VELOCITA DI FUNZIONAMENTO .

    2.5.8.2 . ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN )

    AMPIEZZA , DICHIARATA DAL COSTRUTTORE E ESPRESSA IN UNITA DI MASSA , DELL'INTERVALLO ALL'INTERNO DEL QUALE LO STRUMENTO PUO PRENDERE DUE DECISIONI CONTRASTANTI PER UN DETERMINATO PRODOTTO E PER UNA DATA VELOCITA DI FUNZIONAMENTO .

    2.5.8.3 . ZONA EFFETTIVA DI INDECISIONE ( UA )

    AMPIEZZA , RISCONTRATA DAL SERVIZIO METROLOGICO E ESPRESSA IN UNITA DI MASSA , DELL'INTERVALLO ALL'INTERNO DEL QUALE LO STRUMENTO PUO PRENDERE DUE DECISIONI CONTRASTANTI PER UN CARICO CAMPIONE DI PROVA , O PER UN DETERMINATO PRODOTTO , ED UNA DETERMINATA VELOCITA DI FUNZIONAMENTO .

    IL SUO VALORE CONVENZIONALE E PARI A 6 S ( DA - 3 S A + 3 S ) , S CORRISPONDENTE ALLO SCARTO QUADRATICO MEDIO .

    2.5.9 . CADENZA DI CONTROLLO PONDERALE O DI CLASSIFICAZIONE PONDERALE ( VELOCITA DI FUNZIONAMENTO )

    NUMERO DI CARICHI CONTROLLATI O CLASSIFICATI PONDERALMENTE PER UNITA DI TEMPO .

    2.5.10 . LUNGHEZZA DEL CARICO

    LUNGHEZZA DEL CARICO MISURATA NELLA DIREZIONE DEL SUO MOTO DI TRASLAZIONE .

    2.5.11 . TEMPO DI PESATURA

    TEMPO TRASCORSO TRA IL MOMENTO IN CUI IL CARICO SI TROVA COMPLETAMENTE SUL RICEVITORE DEL CARICO E IL MOMENTO IN CUI VIENE FORNITA UN'INFORMAZIONE PONDERALE .

    2.5.12 . TEMPO DI RISPOSTA

    TEMPO TRASCORSO TRA L'ISTANTE IN CUI IL CARICO SI TROVA COMPLETAMENTE SUL RICEVITORE DEL CARICO E L'ISTANTE IN CUI LA RISPOSTA ISTANTANEA DELLA CELLULA DI PESATURA SI DISCOSTA DALLA RISPOSTA FINALE DI UN VALORE INFERIORE A UN .

    CARATTERISTICHE METROLOGICHE : VEDI GU .

    CAPITOLO II

    PRESCRIZIONI METROLOGICHE

    3 . PRESCRIZIONI GENERALI

    3.1 . DIVISIONE DELLA CELLULA DI PESATURA

    SE LA CELLULA DI PESATURA E MUNITA DI UN INDICATORE CON SCALA IN UNITA DI MASSA , LA SUA DIVISIONE E LA SUA DIVISIONE DI VERIFICA DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE DISPOSIZIONI COMUNITARIE IN MATERIA DI STRUMENTI PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO .

    3.2 . LIMITE MASSIMO DELLA ZONA STANDARD DI INDECISIONE

    FATTO SALVO IL PUNTO 5.1.2 , LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) NON DEVE SUPERARE :

    1 G , PER MASSE NOMINALI FINO A 100 G COMPRESI ,

    1 % , PER MASSE NOMINALI SUPERIORI A 100 G .

    3.3 . RELAZIONE TRA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE E ZONA STANDARD DI INDECISIONE

    LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) NON DEVE ESSERE INFERIORE ALLA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) .

    4 . ERRORI MASSIMI TOLLERATI

    4.1 . ERRORI MASSIMI TOLLERATI IN SEDE DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO

    4.1.1 . CELLULA DI PESATURA

    QUANDO LA CELLULA DI PESATURA E MUNITA DI UN INDICATORE CON SCALA IN UNITA DI MASSA , ESSA VIENE CONSIDERATA UNO STRUMENTO PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO E DEVE ESSERE CONFORME , NELLE PROVE STATICHE , ALLE DISPOSIZIONI COMUNITARIE RELATIVE AGLI ERRORI MASSIMI TOLLERATI PER TALI STRUMENTI .

    4.1.2 . ZONA EFFETTIVA DI INDECISIONE ( UA )

    LA O LE ZONE EFFETTIVE DI INDECISIONE , DETERMINATE TRAMITE LE PROVE EFFETTUATE CONFORMEMENTE ALLE DISPOSIZIONI DEL CAPITOLO V , NON DEVONO ESSERE SUPERIORI A 0,8 VOLTE LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US )

    4.1.3 . ERRORE DI SELEZIONE

    L'ERRORE DI SELEZIONE NON DEVE ESSERE SUPERIORE A 0,5 VOLTE LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) .

    4.1.4 . VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO IN FUNZIONE DEL TEMPO

    LA VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO NON DEVE ESSERE SUPERIORE A 0,5 VOLTE LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) DURANTE UN PERIODO DI FUNZIONAMENTO DI 8 ORE .

    4.1.5 . VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA

    LA VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO NON DEVE ESSERE SUPERIORE A 0,5 VOLTE LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) PER UNA VARIAZIONE DI TEMPERATURA DI 5* C .

    4.1.6 . EFFETTI DEL DECENTRAMENTO DEI CARICHI

    SE I CARICHI POSSONO PRESENTARSI IN MODO DECENTRATO , LO SCARTO MASSIMO TRA I VALORI DELLE MASSE NECESSARIE PER RAGGIUNGERE LA POSIZIONE DI EQUILIBRIO PER UN CARICO PARI ALLA PORTATA MINIMA NON DEVE SUPERARE 0,5 VOLTE LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) , QUALUNQUE SIA LA POSIZIONE DI TALI CARICHI SUL RICEVITORE DEL CARICO .

    4.2 . ERRORI MASSIMI TOLLERATI IN SEDE DI VERIFICA PRIMA CEE

    4.2.1 . CELLULA DI PESATURA

    QUANDO LA CELLULA DI PESATURA E MUNITA DI UN INDICATORE CON SCALA IN UNITA DI MASSA , ESSA VIENE CONSIDERATA UNO STRUMENTO PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO E DEVE ESSERE CONFORME , NELLE PROVE STATICHE , ALLE DISPOSIZIONI COMUNITAIRE RELATIVE AGLI ERRORI MASSIMI TOLLERATI PER TALI STRUMENTI .

    4.2.2 . ZONA EFFETTIVA DI INDECISIONE ( UA )

    LA O LE ZONE EFFETTIVE DI INDECISIONE , DETERMINATE TRAMITE LE PROVE EFFETTUATE CONFORMEMENTE ALLE DISPOSIZIONI DEL CAPITOLO V , NON DEVONO SUPERARE 0,8 VOLTE LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) .

    4.2.3 . ERRORE DI SELEZIONE

    L'ERRORE DI SELEZIONE NON DEVE SUPERARE 0,8 VOLTE LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) .

    4.2.4 . VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO IN FUNZIONE DEL TEMPO

    LA VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO NON DEVE SUPERARE 0,5 VOLTE LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) DURANTE UN PERIODO DI FUNZIONAMENTO DI 8 ORE .

    4.2.5 . VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA

    LA VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO NON DEVE SUPERARE 0,5 VOLTE LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) PER UNA VARIAZIONE DI TEMPERATURA DI 5* C .

    4.3 . ERRORI MASSIMI TOLLERATI IN SERVIZIO

    4.3.1 . CELLULA DI PESATURA

    QUANDO LA CELLULA DI PESATURA E MUNITA DI UN INDICATORE CON SCALA IN UNITA DI MASSA , ESSA VIENE CONSIDERATA UNO STRUMENTO PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO E DEVE ESSERE CONFORME , NELLE PROVE STATICHE , ALLE DISPOSIZIONI COMUNITARIE RELATIVE AGLI ERRORI MASSIMI TOLLERATI PER TALI STRUMENTI .

    4.3.2 . ZONA EFFETTIVA DI INDECISIONE ( UA )

    LA ZONA DI INDECISIONE , DETERMINATA TRAMITE LE PROVE EFFETTUATE CONFORMEMENTE ALLE DISPOSIZIONI DEL CAPITOLO V , NON DEVE SUPERARE LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) .

    4.3.3 . ERRORE DI SELEZIONE

    L'ERRORE DI SELEZIONE NON DEVE ESSERE SUPERIORE A 0,5 VOLTE LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) .

    5 . CONDIZIONI DI APPLICAZIONE DEGLI ERRORI MASSIMI TOLLERATI

    5.1 . CONDIZIONI NORMALI DI UTILIZZAZIONE

    5.1.1 . MASSA DEI CARICHI

    LA MASSA DEI CARICHI DEVE ESSERE COMPRESA TRA LE PORTATE MASSIMA E MINIMA DELLO STRUMENTO .

    5.1.2 . PORTATA MINIMA

    LA PORTATA MINIMA NON DEVE ESSERE INFERIORE A :

    25 UN , SE UN * 200 MG

    50 UN , SE 200 MG < UN * 500 MG

    100 UN , SE 500 MG < UN

    5.1.3 . TEMPO DI PESATURA

    IL TEMPO DI PESATURA DEVE ESSERE SUPERIORE O PARI AL TEMPO DI RISPOSTA E INFERIORE O PARI AL TEMPO DURANTE IL QUALE IL CARICO VIENE A TROVARSI COMPLETAMENTE SUL RICEVITORE DEL CARICO .

    TUTTAVIA , L'AUTORITA COMPETENTE PER IL RILASCIO DELL'APPROVAZIONE PUO DISPENSARE DA TALE REQUISITO SE I PRINCIPI COSTRUTTIVI E/O OPERATIVI DELLO STRUMENTO LO PERMETTONO .

    PER TUTTE LE VELOCITA INFERIORI O PARI ALLA MASSIMA VELOCITA DI FUNZIONAMENTO , L'ERRORE DI SELEZIONE E LA ZONA DI INDECISIONE DEVONO RESTARE INFERIORI O PARI AI VALORI DI CUI AL PUNTO 4 .

    5.2 . FATTORI DI INFLUENZA

    5.2.1 . TEMPERATURA

    GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE PRESCRIZIONI DI CUI AL PUNTO 4 A QUALSIASI TEMPERATURA PRATICAMENTE COSTANTE COMPRESA IN UN INTERVALLO DI ALMENO 25* C .

    SE LO STRUMENTO E PREVISTO PER FUNZIONARE A TEMPERATURA CONDIZIONATA , L'INTERVALLO DI TEMPERATURA PUO ESSERE RIDOTTO A 10* C .

    LA TEMPERATURA SI RITIENE PRATICAMENTE COSTANTE SE SI VERIFICANO LE DUE SEGUENTI CONDIZIONI :

    - LA DIFFERENZA FRA GLI ESTREMI TERMICI DURANTE LA PROVA NON SUPERA 5* C ,

    - LA VARIAZIONE DI TEMPERATURA NON SUPERA 1* C IN 5 MINUTI .

    5.2.2 . ALIMENTAZIONE ELETTRICA

    IL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO E LA ZONA EFFETTIVA DI INDECISIONE ( UA ) DEVONO RISPETTARE LE PRESCRIZIONI DI CUI AL PUNTO 4 PER LE SEGUENTI VARIAZIONI DELLA CORRENTE ELETTRICA DI ALIMENTAZIONE :

    DA - 15 % A + 10 % DELLA TENSIONE NOMINALE E

    DA - 2 % A + 2 % DELLA FREQUENZA NOMINALE .

    5.2.3 . ALTRI FATTORI DI INFLUENZA

    GLI STRUMENTI DEVONO RISPETTARE LE PRESCRIZIONI DI CUI AL PUNTO 4 QUANDO SONO SOTTOPOSTI A FATTORI DI INFLUENZA DIVERSI DA QUELLI DI CUI AI PUNTI 5.2.1 E 5.2.2 , RISULTANTI DALLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE E DELL'UTILIZZAZIONE PREVISTA .

    CAPITOLO III

    PRESCRIZIONI TECNICHE

    6 . PRESCRIZIONI GENERALI

    6.1 . IDONEITA

    GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE PROGETTATI IN MODO DA PERMETTERE L'UTILIZZAZIONE CUI SONO DESTINATI E DEVONO ESSERE COSTRUITI IN MODO ACCURATO E RESISTENTE .

    6.2 . MODIFICHE ACCIDENTALI DI REGOLAZIONE

    GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE COSTRUITI IN MODO CHE EVENTUALI MODIFICHE ACCIDENTALI DI REGOLAZIONE , TALI DA INFLUIRE NEGATIVAMENTE SUL LORO FUNZIONAMENTO , NON SI POSSANO NORMALMENTE PRODURRE SENZA CHE SIA FACILE INDIVIDUARNE GLI EFFETTI .

    6.3 . SMORZATORE DI OSCILLAZIONI

    GLI SMORZATORI DI OSCILLAZIONI , SULLE CUI CARATTERISTICHE LE VARIAZIONI DI TEMPERATURA INFLUISCONO A TAL PUNTO CHE LE PRESTAZIONI E LA PRECISIONE DELLO STRUMENTO SCENDONO AL DI SOTTO DELLE TOLLERANZE PRESCRITTE , DEVONO COMPORTARE UN DISPOSITIVO AUTOMATICO DI COMPENSAZIONE .

    UN SEGNALE DEVE INDICARE IL MOMENTO IN CUI IL DISPOSITIVO SI TROVA ALLA CORRETTA TEMPERATURA .

    GLI SMORZATORI DI OSCILLAZIONI NON DEVONO ESSERE FACILMENTE ACCESSIBILI A PERSONE NON AUTORIZZATE .

    6.4 . TRASPORTATORE

    SE UN TRASPORTATORE COMPRENDE NASTRI O CATENE DESTINATI A CONVOGLIARE I CARICHI SUL RICEVITORE DEL CARICO E SE I NASTRI O LE CATENE SONO MUNITI DI REGOLATORI DI TENSIONE , TALI DISPOSITIVI NON DEVONO ESSERE FACILMENTE ACCESSIBILI QUALORA UNA VARIAZIONE DELLA TENSIONE POSSA INFLUIRE SULL'INFORMAZIONE PONDERALE FORNITA DALLA CELLULA DI PESATURA .

    6.5 . LIVELLAMENTO

    6.5.1 . GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE MANTENUTI IN POSIZIONE PERFETTAMENTE ORIZZONTALE .

    6.5.2 . SE GLI STRUMENTI NON SONO FISSI , DEVONO COMPORTARE UN DISPOSITIVO DI LIVELLAMENTO E UN INDICATORE DI ORIZZONTALITA , OPPURE RISPETTARE LE PRESCRIZIONI DI CUI AL PUNTO 4 , IN CASO DI ALTERAZIONE LONGITUDINALE O TRASVERSALE DEL LIVELLO FINO AL 5 % .

    6.5.3 . QUALORA LO STRUMENTO SIA MUNITO DI UN INDICATORE DI ORIZZONTALITA CONFORMEMENTE AL PUNTO 6.5.2 , LA SENSIBILITA DI TALE INDICATORE DEVE ESSERE TALE CHE IL SUO ELEMENTO MOBILE SEGNALI UNO SPOSTAMENTO DI ALMENO 2 MM PER UN'ALTERAZIONE DEL LIVELLO PARI ALLO 0,5 % .

    6.6 . DISPOSITIVO EQUILIBRATORE E DISPOSITIVO DI PREDETERMINAZIONE

    DEVE ESSERE POSSIBILE REGOLARE I COMANDI SIA DEL DISPOSITIVO EQUILIBRATORE SIA DEL DISPOSITIVO DI PREDETERMINAZIONE CON UNA PRECISIONE ALMENO PARI AD UN QUARTO DELLA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE , A VUOTO O SOTTO CARICO , SECONDO LE MODALITA DI FUNZIONAMENTO .

    6.7 . MASSE AMOVIBILI

    LE MASSE AMOVIBILI DEVONO ESSERE PESI DELLA CLASSE DI PRECISIONE MEDIA , O PIU PRECISI , CONFORMI ALLE PRESCRIZIONI COMUNITARIE , OPPURE MASSE APPOSITAMENTE CONCEPITE PER LO STRUMENTO , AVENTI PERO FORMA DIVERSA DA QUELLA DEI PESI E IDENTIFICATE COME APPARTENENTI ALLO STRUMENTO .

    6.8 . INDICAZIONI SEGNALETICHE

    6.8.1 . INDICAZIONI OBBLIGATORIE

    GLI STRUMENTI DEVONO RECARE LE SEGUENTI INDICAZIONI :

    - MARCHIO D'IDENTIFICAZIONE DEL COSTRUTTORE ,

    - EVENTUALMENTE , MARCHIO D'IDENTIFICAZIONE DELL'IMPORTATORE ,

    - NUMERO DI SERIE E DESIGNAZIONE DEL TIPO DI STRUMENTO ,

    - CONTRASSEGNO DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO ,

    - PORTATA MASSIMA , INDICATA COME : MAX . . . ,

    - PORTATA MINIMA , INDICATA COME : MIN . . . ,

    - ZONA NOMINALE DI INDECISIONE , INDICATA COME : UN . . . ,

    - VELOCITA DI FUNZIONAMENTO , INDICATA COME : . . . ( NUMERO DI CARICHI ) / MIN ,

    - TEMPO DI RISPOSTA , INDICATO COME : T . . . ,

    - DIVISIONE DI VERIFICA DELLA CELLULA DI PESATURA CONFORMEMENTE ALLE PRESCRIZIONI COMUNITARIE RELATIVE AGLI STRUMENTI PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO ,

    - LIMITI DI TEMPERATURA : . . . * C / . . . * C ,

    - TENSIONE DELLA CORRENTE ELETTRICA DI ALIMENTAZIONE , INDICATA COME : . . . V ,

    - FREQUENZA DELLA CORRENTE ELETTRICA DI ALIMENTAZIONE , INDICATA COME : . . . HZ ,

    - MARCHIO DI IDENTIFICAZIONE SULLE PARTI DELLO STRUMENTO NON DIRETTAMENTE FISSATE AL CORPO PRINCIPALE .

    6.8.2 . INDICAZIONI COMPLEMENTARI

    A SECONDA DELLA PARTICOLARE UTILIZZAZIONE CUI LO STRUMENTO E DESTINATO , IL SERVIZIO METROLOGICO CHE RILASCIA IL CERTIFICATO DI APPROVAZIONE CEE PUO RICHIEDERE UNA O PIU INDICAZIONI COMPLEMENTARI PER L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO .

    6.8.3 . PRESENTAZIONE DELLE INDICAZIONI SEGNALETICHE

    LE INDICAZIONI SEGNALETICHE DEVONO ESSERE INDELEBILI ED AVERE DIMENSIONI , FORMA E CHIAREZZA TALI DA PERMETTERNE UNA FACILE LETTURA NELLE NORMALI CONDIZIONI DI UTILIZZAZIONE DELLO STRUMENTO .

    ESSE DEVONO ESSERE RAGGRUPPATE IN UN PUNTO CHIARAMENTE VISIBILE DELLO STRUMENTO O SU UNA TARGHETTA SEGNALETICA FISSATA ACCANTO ALL'INDICATORE OPPURE ISCRITTE SULL'INDICATORE STESSO .

    DEVE ESSERE POSSIBILE SIGILLARE LA TARGHETTA RECANTE LE INDICAZIONI IN MODO CHE SIA IMPOSSIBILE ASPORTARLA SENZA DISTRUGGERLA .

    6.8.4 . PUNZONATURA

    LA TARGHETTA SEGNALETICA PUO COMPORTARE UNO SPAZIO PER LA PUNZONATURA . SE TALE SPAZIO NON ESISTE , NELLE SUE VICINANZE DEVE ESSERE PREVISTO UN DISPOSITIVO DESTINATO A TALE SCOPO .

    CAPITOLO IV

    CONTROLLI METROLOGICI

    L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO E LA VERIFICA PRIMA CEE DELLE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CONTROLLO E DELLE SELEZIONATRICI PONDERALI DI CLASSIFICAZIONE A FUNZIONAMENTO AUTOMATICO VANNO EFFETTUATE IN CONFORMITA DELLA DIRETTIVA 71/316/CEE . ALCUNE DI QUESTE PRESCRIZIONI SONO SPECIFICATE NEL PRESENTE CAPITOLO .

    7 . APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO

    7.1 . DOMANDA DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO

    LA DOMANDA DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO DEVE ESSERE ACCOMPAGNATA DA UNO STRUMENTO DEL TIPO OGGETTO DELLA DOMANDA ED ESSERE CORREDATA DALLE SEGUENTI INFORMAZIONI E DOCUMENTI :

    7.1.1 . CARATTERISTICHE METROLOGICHE :

    - CARATTERISTICHE PARTICOLARI DELLA CELLULA DI PESATURA ,

    - MASSIMA VELOCITA DI FUNZIONAMENTO IN FUNZIONE DELLA VELOCITA DEL TRASPORTATORE DEL CARICO E DELLA LUNGHEZZA DEL CARICO ,

    - CARATTERISTICHE ELETTRICHE DEI COMPONENTI DEL GRUPPO DI MISURAZIONE .

    7.1.2 . DOCUMENTI DESCRITTIVI :

    - DISEGNI DELLA STRUTTURA GENERALE ,

    - FOTOGRAFIE E , EVENTUALMENTE , DISEGNI O MODELLI DI SINGOLE PARTI INTERESSANTI DAL PUNTO DI VISTA METROLOGICO ,

    - DIAGRAMMI SCHEMATICI ILLUSTRANTI IL METODO OPERATIVO E DESCRIZIONE TECNICA DELLO STRUMENTO .

    7.2 . ESAME PER L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO

    7.2.1 . PROVE PER L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO

    GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE PRESCRIZIONI METROLOGICHE DI CUI AI PUNTI 3 , 4.1 E 5 , TENENDO PRESENTI LA ZONA STANDARD DI INDECISIONE ( US ) PER I CARICHI DI PROVA CAMPIONE E L'AMBITO OPERATIVO DELLO STRUMENTO , DEFINITO DALLA PORTATA MINIMA E MASSIMA E DALLA VELOCITA MINIMA E MASSIMA DI FUNZIONAMENTO .

    PER GLI STRUMENTI CHE POSSIEDONO PIU PUNTI DI SELEZIONE NOMINALI , LE PROVE VANNO EFFETTUATE SU ALMENO DUE PUNTI DI SELEZIONE NOMINALI .

    CARICO DI PROVA CAMPIONE

    PER EFFETTUARE QUALSIASI COLLAUDO PER L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO , SI DEVE USARE UN CARICO DI PROVA CAMPIONE .

    PER I SUDDETTI CARICHI DI PROVA VANNO UTILIZZATI I SEGUENTI ELEMENTI :

    - MASSA " M " = MAX , MIN E 1/2 ( MAX + MIN )

    - LUNGHEZZA " L " ( CM ) = * ( GRAMMI ) PIU O MENO 20 %

    - ALTEZZA " H " = *

    - MASSA COSTANTE ,

    - MATERIALE SOLIDO ,

    - MATERIALE NON IGROSCOPICO ,

    - MATERIALE ASTATICO ,

    - EVITARE IL CONTATTO TRA METALLO E METALLO .

    7.2.1.1 . PROVE STATICHE

    7.2.1.1.1 . PROVE DI DECENTRAMENTO DEI CARICHI

    SE ALCUNI CARICHI POSSONO PRESENTARSI DECENTRATI SUL RICEVITORE DEL CARICO , OCCORRE EFFETTUARE UNA PROVA CON UN CARICO PARI ALLA PORTATA MINIMA E DISPOSTO A CASO SUL RICEVITORE DEL CARICO . GLI ERRORI MASSIMI TOLLERATI SONO SPECIFICATI AL PUNTO 4.1.6 .

    7.2.1.1.2 . PROVE SPECIALI PER UNO STRUMENTO CON CELLULA DI PESATURA CONSISTENTE IN UNO STRUMENTO PER PESARE AUTONOMO A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO

    LA CELLULA DI PESATURA A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO DEVE SUBIRE LE PROVE DI SENSIBILITA , MOBILITA E PRECISIONE PRESCRITTE DALLE DISPOSIZIONI COMUNITARIE RELATIVE AGLI STRUMENTI PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO .

    GLI ERRORI MASSIMI TOLLERATI DEVONO CORRISPONDERE A QUELLI STABILITI PER GLI STRUMENTI PER PESARE A FUNZIONAMENTO NON AUTOMATICO , IN FUNZIONE DELLA LORO DIVISIONE DI VERIFICA E DELLA LORO CLASSE DI PRECISIONE .

    7.2.1.2 . MISURAZIONE DEL TEMPO DI RISPOSTA

    IL TEMPO DI RISPOSTA DEVE ESSERE MISURATO IN CONDIZIONI STABILI DI PROVA E IN ASSENZA DI EFFETTI COLLATERALI CAUSATI DA INDEBITI FATTORI DI INFLUENZA . I VALORI OTTENUTI NON DEVONO SUPERARE I VALORI SPECIFICATI NELLE INDICAZIONI SEGNALETICHE .

    I DATI DI CUI AL PUNTO 7.1.1 , CONCERNENTI LA MASSIMA VELOCITA DI FUNZIONAMENTO IN QUANTO FUNZIONE DELLA VELOCITA DEL TRASPORTATORE E DELLA LUNGHEZZA DEL CARICO , DEVONO ESSERE COMPATIBILI CON I VALORI OTTENUTI PER IL TEMPO DI RISPOSTA .

    7.2.1.3 . PROVE NELLE NORMALI CONDIZIONI DI UTILIZZAZIONE

    7.2.1.3.1 . ZONA DI INDECISIONE ED ERRORE DI SELEZIONE

    LE PROVE DEVONO ESSERE EFFETTUATE SECONDO IL METODO C DESCRITTO AL PUNTO 10.3 DEL CAPITOLO V .

    7.2.1.3.2 . VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO IN FUNZIONE DEL TEMPO

    TALI PROVE DEVONO ESSERE EFFETTUATE CON CARICHI DI PROVA CAMPIONE SENZA MODIFICARE LA REGOLAZIONE DELLO STRUMENTO E SENZA VARIARE I FATTORI DI INFLUENZA ; ESSE DEVONO ESSERE RIPETUTE PARECCHIE VOLTE DURANTE UN PERIODO DI FUNZIONAMENTO DI 8 ORE . PER OTTENERE I RISULTATI DESIDERATI , DURANTE LE PROVE SI POSSONO USARE METODI DI MISURAZIONE ELETTRICA .

    7.2.1.3.3 . VARIAZIONE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO IN FUNZIONE DELLA TEMPERATURA

    TALI PROVE DEVONO ESSERE EFFETTUATE CON CARICHI DI PROVA CAMPIONE SENZA MODIFICARE LA REGOLAZIONE DELLO STRUMENTO E SENZA VARIARE I FATTORI DI INFLUENZA , SALVO LA TEMPERATURA ; ESSE DEVONO ESSERE RIPETUTE PARECCHIE VOLTE FACENDO VARIARE LA TEMPERATURA ENTRO I LIMITI DI TEMPERATURA INDICATI DAL FABBRICANTE . PER OTTENERE I RISULTATI DESIDERATI , DURANTE LE PROVE SI POSSONO USARE METODI DI MISURAZIONE ELETTRICA .

    7.2.2 . PROVE DI CONFORMITA ALLE PRESCRIZIONI TECNICHE

    TALI PROVE DEVONO PERMETTERE DI VERIFICARE LA CONFORMITA DEGLI STRUMENTI ALLE PRESCRIZIONI TECNICHE DI CUI AL CAPITOLO III .

    7.2.3 . ASSISTENZA AL MOMENTO DELLE PROVE

    AI FINI DELLE PROVE DI CONTROLLO , IL SERVIZIO METROLOGICO PUO PRETENDERE DAL RICHIEDENTE I CARICHI DI PROVA CAMPIONE , I MEZZI DI MOVIMENTAZIONE , IL PERSONALE QUALIFICATO NECESSARIO E GLI STRUMENTI DI CONTROLLO RICHIESTI .

    7.2.4 . SITO DELLE PROVE

    GLI STRUMENTI PER I QUALI SI RICHIEDE L'APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO POSSONO ESSERE SOTTOPOSTI A PROVA

    - O NEI LOCALI DEL SERVIZIO METROLOGICO CUI E STATA PRESENTATA LA DOMANDA ,

    - O IN QUALSIASI ALTRO LUOGO ADATTO , CONCORDATO TRA IL SERVIZIO METROLOGICO INTERESSATO E IL RICHIEDENTE .

    8 . VERIFICA PRIMA CEE

    8.1 . PROVE IN SEDE DI VERIFICA PRIMA CEE

    GLI STRUMENTI DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE PRESCRIZIONI DI CUI AI PUNTI 3 , 4.2 , 5 E 6 , TENENDO PRESENTI LA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) PER UNO O PIU PRODOTTI DETERMINATI E L'AMBITO OPERATIVO DELLO STRUMENTO , DEFINITO DALLE PORTATE MINIMA E MASSIMA E DALLE VELOCITA MINIMA E MASSIMA DI FUNZIONAMENTO .

    LA VERIFICA PRIMA CEE DEVE ESSERE EFFETTUATA DAL SERVIZIO METROLOGICO COMPETENTE IN UNA O DUE FASI .

    8.1.1 . PROVE DELLA PRIMA FASE

    SI EFFETTUANO PROVE STATICHE IN CONFORMITA DEL PUNTO 7.2.1.1 .

    8.1.2 . PROVE DELLA SECONDA FASE

    LA ZONA DI INDECISIONE E L'ERRORE DI SELEZIONE SI VERIFICANO UTILIZZANDO UNO DEI METODI DI CUI AL CAPITOLO V CON I PRODOTTI CUI LO STRUMENTO E DESTINATO . IN OGNI CASO , SI DEVE EFFETTUARE UNA PROVA ALMENO PER LA PORTATA MINIMA .

    IN CASO DI CONTESTAZIONE , IL METODO C FUNGE DA METODO DI RIFERIMENTO .

    8.2 . ASSISTENZA AL MOMENTO DELLE PROVE

    AI FINI DELLE PROVE DI CONTROLLO , IL SERVIZIO METROLOGICO PUO PRETENDERE DAL RICHIEDENTE I CARICHI DI PROVA , I MEZZI DI MOVIMENTAZIONE , IL PERSONALE QUALIFICATO NECESSARIO E GLI STRUMENTI DI CONTROLLO RICHIESTI .

    8.3 . SITO DELLA VERIFICA PRIMA CEE

    LA PRIMA FASE PUO ESSERE EFFETTUATA IN LABORATORIO O IN QUALSIASI ALTRO LUOGO ADATTO CONCORDATO CON IL SERVIZIO METROLOGICO INTERESSATO ; LA SECONDA FASE DEVE ESSERE EFFETTUATA SUL LUOGO DI INSTALLAZIONE .

    SE LA VERIFICA PRIMA CEE VIENE EFFETTUATA COMPLETAMENTE IN UNA SOLA FASE , ESSA DEVE SVOLGERSI SUL LUOGO DI INSTALLAZIONE .

    9 . CONTROLLO IN SERVIZIO

    9.1 . PROVE IN SERVIZIO

    IN CASO SIANO PREVISTE PROVE IN SERVIZIO , SI APPLICANO LE PRESCRIZIONI DI CUI AL PUNTO 4.3 .

    CAPITOLO V

    METODI DI PROVA

    10.1 . METODO CON CARICHI CRESCENTI ( METODO A )

    10.1.1 . PROCEDURA

    10.1.1.1 . UTILIZZARE UN CARICO DI PROVA CORRISPONDENTE AL CARICO VOLUTO .

    10.1.1.2 . REGOLARE IL PUNTO DI SELEZIONE DA ESAMINARE IN MODO CHE DURANTE " N " PESATE APPAIA SEMPRE IL SEGNALE " RIFIUTATO " .

    SE LO STRUMENTO COMPORTA DUE O PIU PUNTI DI SELEZIONE E SE L'INTERVALLO DI SELEZIONE DELLO STRUMENTO E PICCOLO , ACCERTARSI CHE I PUNTI DI SELEZIONE INUTILIZZATI SIANO BEN DISTINTI DAL PUNTO DI SELEZIONE DA ESAMINARE PER EVITARE LA POSSIBILITA DI INTERFERENZE DURANTE LE PROVE .

    10.1.1.3 . AUMENTARE IL CARICO DI UN INCREMENTO PARI CIRCA AD UN DECIMO DELLA ZONA DI INDECISIONE NOMINALE ( UN ) INDICATA SULLO STRUMENTO E FAR PASSARE IL CARICO DI PROVA " N " VOLTE ATTRAVERSO LO STRUMENTO .

    10.1.1.4 . CONTINUARE LA PROVA AUMENTANDO DI VOLTA IN VOLTA IL CARICO DI PROVA DI TALE INCREMENTO FINCHE IL SEGNALE " ACCETTATO " SI ACCENDA ALMENO UNA VOLTA SU " N " PESATURE .

    10.1.1.5 . CONTINUARE LA PROVA AUMENTANDO DI VOLTA IN VOLTA IL CARICO DI PROVA DI TALE INCREMENTO FINO AD OTTENERE SEMPRE IL SEGNALE " ACCETTATO " SU " N " PESATURE .

    10.1.1.6 . CONTINUARE LA PROVA PER ALCUNI INCREMENTI DI PESO OLTRE QUESTO PUNTO .

    10.1.1.7 . TABULARE I RISULTATI .

    10.1.1.8 . RIPETERE LA PROCEDURA DI PROVA CON GLI STESSI CARICHI DI PROVA DIMINUENDO I CARICHI DI UN INCREMENTO PER VOLTA O UTILIZZANDO I CARICHI A CASO .

    SE SI UTILIZZA LA PROCEDURA CASUALE , OCCORRERA UN CARICO DI PROVA PER CIASCUN INCREMENTO DI PESO .

    10.1.1.9 . TABULARE I RISULTATI .

    10.1.2 . CALCOLI

    10.1.2.1 . IN BASE AI RISULTATI OTTENUTI , CALCOLARE IN PERCENTUALE IL NUMERO DI CARICHI RIFIUTATI E IL NUMERO DI CARICHI ACCETTATI .

    10.1.2.2 . TRACCIARE SU CARTA PER CALCOLO DELLE PROBABILITA LA CURVA INDICANTE LA RELAZIONE TRA GLI INCREMENTI DI CARICO E LA PERCENTUALE DI CARICHI RIFIUTATI .

    10.1.2.3 . SULLA RETTA CHE DOVREBBE RISULTARE , SCEGLIERE UN OPPORTUNO INTERVALLO DA AMBO I LATI DEL PUNTO CORRISPONDENTE AL 50 % ( I VALORI DEGLI INTERVALLI 2,275 % - 50 % E 50 % - 97,725 % CORRISPONDONO A 2 S ) .

    10.1.2.4 . RILEVARE L'INTERVALLO PONDERALE CORRISPONDENTE A QUESTI DUE PUNTI .

    10.1.2.5 . UN INTERVALLO PONDERALE DIVISO PER 2 DA UN VALORE DI S .

    10.1.2.6 . A QUESTO PUNTO E POSSIBILE VALUTARE IL VALORE CONVENZIONALE DELLA ZONA DI INDECISIONE ( 6 S ) .

    10.1.2.7 . IL VALORE CORRISPONDENTE AL PUNTO 50 % ( PUNTO MEDIO DELLA ZONA DI INDECISIONE ) CORRISPONDE AL VALORE DEL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO .

    10.1.2.8 . L'ERRORE DI SELEZIONE E DATO DALLA DIFFERENZA TRA IL PUNTO DI SELEZIONE NOMINALE E IL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO COSI OTTENUTO .

    10.2 . METODO CON CARICHI CRESCENTI E DECRESCENTI ( METODO B )

    10.2.1 . PROCEDURA

    10.2.1.1 . VIENE SCELTO UN CARICO DI PROVA . IL SUO VALORE DEVE ESSERE INFERIORE A QUELLO DEL PUNTO DI SELEZIONE DI CIRCA 5 VOLTE LA ZONA DI INDECISIONE NOMINALE UN .

    10.2.1.2 . VIENE SCELTO UN VALORE " D " PER L'INCREMENTO PONDERALE DI BASE . ESSO DEVE ESSERE DELL'ORDINE DI UN/4 , DOVE UN E LA ZONA DI INDECISIONE NOMINALE INDICATA SULLO STRUMENTO . ( TALE CARICO DOVREBBE ESSERE DI VALORE ADEGUATO PER PERMETTERE DI UTILIZZARE PESI CAMPIONE IN MODO DA SEMPLIFICARE I CALCOLI , PER ES . : 10 , 20 , 50 , 100 , 200 , 500 ) .

    10.2.1.3 . IL CARICO DI PROVA VIENE FATTO PASSARE PIU VOLTE SULLO STRUMENTO DOPO AVER SUBITO OPPORTUNI INCREMENTI TRA CIASCUN PASSAGGIO , IN MODO CHE IL VALORE DEL CARICO DI PROVA PIU IL CARICO AGGIUNTO , LA CUI MASSA TOTALE E INDICATA CON MO , RIENTRI NELLA ZONA DI INDECISIONE CORRISPONDENTE AL PUNTO DI REGOLAZIONE PRESCELTO . LO STRUMENTO E ORA PRONTO PER LA REGISTRAZIONE DEI RISULTATI .

    10.2.1.4 . LA PROVA PROSEGUE NEL MODO SEGUENTE :

    SI EFFETTUA UN PASSAGGIO CON IL CARICO MO SULLA SELEZIONATRICE PONDERALE DI CONTROLLO . SE IL CARICO VIENE CLASSIFICATO " RIFIUTATO " , LA SECONDA PROVA CONSISTERA NEL RIPETERE IL PROCEDIMENTO CON UN CARICO DI MO + D ; SE INVECE LA PRIMA PROVA COMPORTA IL SEGNALE " ACCETTATO " , LA SECONDA PROVA CONSISTERA ALLORA NEL FAR PASSARE UN CARICO MO - D .

    TALE METODO DI PROVA , EFFETTUATO AGGIUNGENDO O SOTTRAENDO " D " A SECONDA DEL RISULTATO DEL CONTROLLO PONDERALE , VIENE RIPETUTO FINO A CHE SIA STATO RAGGIUNTO IL NUMERO DI PASSAGGI RICHIESTO .

    10.2.1.5 . I RISULTATI OTTENUTI VANNO REGISTRATI SU UNA SCHEDA DI PROVA CONFORME AL MODELLO DI CUI AL PUNTO 10.2.3 :

    OGNI LINEA ORIZZONTALE DELLA SCHEDA CORRISPONDE AD UN PARTICOLARE VALORE DEL CARICO ( MO PIU O MENO ID ) , E IL NUMERO TOTALE DELLE LINEE COPRE L'ESTENSIONE DELLA ZONA DI INDECISIONE . I RISULTATI DI CIASCUN PASSAGGIO VENGONO REGISTRATI SULLA SCHEDA SECONDO UN DETERMINATO CODICE ; SI CONSIGLIA DI ISCRIVERE UNA " X " QUANDO IL CARICO VIENE CLASSIFICATO " RIFIUTATO " E UNA " O " QUANDO VIENE CLASSIFICATO " ACCETTATO " .

    10.2.2 . CALCOLI

    10.2.2.1 . ZONA DI INDECISIONE : VEDI GU .

    CONTARE IL NUMERO DI " X " E DI " O " SU CIASCUNA LINEA ( MO PIU O MENO ID ) : PER OTTENERE IL NUMERO NX DI " X " E IL NUMERO NO DI " O " SI SOMMANO I VALORI FIGURANTI IN CIASCUNA DELLE COLONNE .

    EFFETTUANDO I CALCOLI VIENE UTILIZZATO IL GRUPPO CHE PRESENTA NUMERICAMENTE IL TOTALE MINORE , O I RISULTATI " X " O I RISULTATI " O " , DATO CHE CIASCUN GRUPPO DI RISULTATI FORNISCE PRESSAPPOCO LA MEDESIMA INFORMAZIONE STATISTICA .

    LA ZONA DI INDECISIONE VIENE CALCOLATA TRAMITE LA SEGUENTE FORMULA : VEDI GU .

    DOVE : D = INCREMENTO DEL CARICO PER OGNI SINGOLA PROVA ( UN/4 , VEDI PUNTO 10.2.1.2 )

    I = NUMERO DI INCREMENTO DI CARICO

    NI = NUMERO DI RISULTATI CONSIDERATI SU UNA LINEA " I "

    N = NUMERO TOTALE DI RISULTATI UTILIZZATI ( ASSUMENDO IL MINORE TRA NO E NX )

    A = SI.NI

    B = SI2.NI

    10.2.2.2 . PUNTO DI SELEZIONE ( VEDI PUNTO 2.5.2 )

    IL PUNTO DI SELEZIONE VIENE CALCOLATO TRAMITE LA SEGUENTE FORMULA : VEDI GU .

    IL SEGNO " + " VA UTILIZZATO QUANDO IL CALCOLO SI BASA SUI RIFIUTI ( " X " ) E IL SEGNO " - " QUANDO IL CALCOLO SI BASA SUI CARICHI ACCETTATI ( " O " ) .

    L'ERRORE DI SELEZIONE VIENE QUINDI CALCOLATO COME DIFFERENZA TRA IL PUNTO DI SELEZIONE EFFETTIVO " M " ( OTTENUTO TRAMITE IL CALCOLO DI CUI SOPRA ) E IL PUNTO DI SELEZIONE NOMINALE .

    10.2.2.3 . SCARTO QUADRATICO MEDIO DEI VALORI CALCOLATI

    10.2.2.3.1 . ZONA DI INDECISIONE ( UA )

    LO SCARTO QUADRATICO MEDIO DELLA VARIABILE UA ( OTTENUTA CONFORMEMENTE AL PUNTO 10.2.2.1 ) PUO ESSERE STIMATO TRAMITE LA FORMULA : VEDI GU .

    IL VALORE DEL COEFFICIENTE H VARIA IN FUNZIONE DEL RAPPORTO * , SECONDO LA TABELLA DEL PUNTO 10.2.2.3.1.1 .

    IL METODO MATEMATICO PER CALCOLARE LA ZONA DI INDECISIONE E VALIDO SOLTANTO SE :

    10.2.2.3.1.1 . I VALORI DI H IN FUNZIONE DI * SONO :

    * 0,1 0,13 0,17 0,20 0,23 0,27 0,30 0,33 ;

    H 1,6 1,47 1,38 1,32 1,30 1,25 1,25 1,25 .

    10.2.2.3.2 . ERRORE DI SELEZIONE

    LO SCARTO QUADRATICO MEDIO DELLA VARIABILE " M " ( OTTENUTA CONFORMEMENTE AL PUNTO 10.2.2.2 ) PUO ESSERE STIMATO TRAMITE LA FORMULA : VEDI GU .

    IL VALORE DEL COEFFICIENTE G VARIA IN FUNZIONE DEL RAPPORTO * , SECONDO LA TABELLA DI CUI AL PUNTO 10.2.2.3.2.1 .

    IL METODO MATEMATICO PER CALCOLARE IL PUNTO DI SELEZIONE E VALIDO SOLTANTO SE : VEDI GU .

    10.2.2.3.2.1 . I VALORI DI G IN FUNZIONE DI * SONO :

    * 0,1 0,13 0,17 0,20 0,13 0,27 0,30 0,33

    G 0,95 0,98 1 1,02 1,05 1,08 1,1 1,12 .

    10.2.3 . SCHEDA DI PROVA : VEDI GU .

    10.3 . METODO DI DETERMINAZIONE BINARIO ( METODO C )

    SE QUESTO METODO E UTILIZZATO IN SEDE DI APPROVAZIONE CEE DEL MODELLO , LO STRUMENTO DEVE FUNZIONARE CON CARICHI DI PROVA CHE SIMULINO UNA LINEA DI PRODUZIONE .

    TUTTAVIA , PER MOTIVI PRATICI , IL SERVIZIO METROLOGICO COMPETENTE PUO , IN VIA ECCEZIONALE , EFFETTUARE TALE PROVA SU UNA LINEA DI PRODUZIONE , CON I PRODOTTI CUI LO STRUMENTO E DESTINATO .

    10.3.1 . PROCEDURA

    10.3.1.1 . DETERMINARE IL VALORE DELLA ZONA NOMINALE DI INDECISIONE ( UN ) SECONDO LE INDICAZIONI FIGURANTI SULLO STRUMENTO .

    10.3.1.2 . CALCOLARE IL VALORE DELLA MASSA DEI CARICHI DI PROVA ( IN NUMERO DI 7 ) DA UTILIZZARE PER DEFINIRE LA ZONA DI INDECISIONE ; TALE VALORE SI OTTIENE COME SEGUE :

    DOVE :

    A = *

    B = H - L

    H E L SONO I VALORI APPROSSIMATI DELLA MASSA AI LIMITI DELLA ZONA DI INDECISIONE , PER UN DETERMINATO PUNTO DI SELEZIONE .

    10.3.1.3 . VERIFICARE CHE I CARICHI DI PROVA DEFINISCANO LA ZONA DI INDECISIONE PER IL PUNTO DI SELEZIONE DA CONTROLLARE .

    10.3.1.4 . FAR PASSARE CIASCUN CARICO DI PROVA SULLO STRUMENTO 50 VOLTE E CONTINUARE NEL CASO DEI DUE CARICHI DI PROVA PIU LEGGERI E DEI DUE CARICHI DI PROVA PIU PESANTI FINO A RAGGIUNGERE I 200 PASSAGGI .

    I CARICHI DI PROVA DEVONO ESSERE FATTI PASSARE A CASO . TUTTAVIA , I CARICHI DI PROVA CORRISPONDENTI AGLI ESTREMI OPPOSTI DELLA ZONA DI INDECISIONE DOVREBBERO SUSSEGUIRSI L'UN L'ATRO AD UN INTERVALLO DI TEMPO CORRISPONDENTE ALLA CADENZA DI FUNZIONAMENTO UTILIZZATA DURANTA LA PROVA .

    10.3.2 . TABULARE I RISULTATI .

    10.3.2.1 . FARE LA SOMMATORIA DEI RISULTATI ED ESPORLI COME INDICATO NELLA TABELLA 1 .

    10.3.2.2 . DETERMINARE I VALORI DI NW E NWY , DALLE TABELLE 2 E 3 PER N = 50 E R = 200 , RISPETTIVAMENTE . FARE LA SOMMATORIA DELLE COLONNE 5 E 6 .

    10.3.2.3 . CALCOLARE I VALORI DI NIWIXI , * E NIWIXIYI E FARE LA SOMMATORIA DELLE COLONNE 7 , 8 E 9 .

    10.3.2.4 . PARTENDO DAI TOTALI DELLA TABELLA 1 , CALCOLARE LE STIME DEL PUNTO DI SELEZIONE ( M ) E DELLA ZONA DI INDECISIONE ( UA ) COME INDICATO AL PUNTO 10.3.3 .

    10.3.2.5 . TABELLA 1 : VEDI GU .

    10.3.3 . LE SEGUENTI QUANTITA VENGONO CALCOLATE DESUMENDOLE DAI TOTALI DI CUI ALLA TABELLA 1 : VEDI GU .

    TABELLA 2

    N = 50

    R * NW * NWY * R * NW * NWY

    0 ( 1 ) * 3,588 * - 8,346 * 26 * 31,802 * 1,595

    1 * 5,981 * - 12,282 * 27 * 31,715 * 3,185

    2 * 9,669 * - 16,928 * 28 * 31,569 * 4,766

    3 * 12,580 * - 19,559 * 29 * 31,363 * 6,332

    4 * 15,015 * - 21,097 * 30 * 31,096 * 7,878

    5 * 17,111 * - 21,929 * 31 * 30,767 * 9,399

    6 * 18,947 * - 22,263 * 32 * 30,374 * 10,888

    7 * 20,574 * - 22,226 * 33 * 29,915 * 12,339

    8 * 22,024 * - 21,902 * 34 * 29,386 * 13,744

    9 * 23,325 * - 21,351 * 35 * 28,784 * 15,094

    10 * 24,494 * - 20,614 * 36 * 28,104 * 16,380

    11 * 25,546 * - 19,726 * 37 * 27,342 * 17,591

    12 * 26,492 * - 18,711 * 38 * 26,492 * 18,711

    13 * 27,342 * - 17,591 * 39 * 25,546 * 19,726

    14 * 28,104 * - 16,380 * 40 * 24,494 * 20,614

    15 * 28,784 * - 15,094 * 41 * 23,325 * 21,351

    16 * 29,386 * - 13,744 * 42 * 22,024 * 21,902

    17 * 29,915 * - 12,339 * 43 * 20,574 * 22,226

    18 * 30,374 * - 10,888 * 44 * 18,947 * 22,263

    19 * 30,767 * - 9,399 * 45 * 17,111 * 21,929

    20 * 31,096 * - 7,878 * 46 * 15,015 * 21,097

    21 * 31,363 * - 6,332 * 47 * 12,580 * 19,559

    22 * 31,569 * - 4,766 * 48 * 9,669 * 16,928

    23 * 31,715 * - 3,185 * 49 * 5,981 * 12,282

    24 * 31,802 * - 1,595 * 50 ( 1 ) * 3,588 * 8,346

    25 * 31,831 * 0

    ( 1 ) I VALORI DI NW E DI NWY DI QUESTA RIGA VANNO USATI SOLTANTO PER IL MASSIMO VALORE DI X PER R = 0 , O PER IL MINIMO VALORE DI X PER R = 50 .

    TABELLA 3

    N = 200

    R * NW * NWY * R * NW * NWY

    0 ( 1 ) * 4,831 * - 13,560 * 18 * 64,398 * - 86,342

    1 * 8,406 * - 21,650 * 19 * 66,454 * - 87,094

    2 * 14,350 * - 33,384 * 20 * 68,444 * - 87,714

    3 * 19,414 * - 42,128 * 21 * 70,368 * - 88,212

    4 * 23,922 * - 49,128 * 22 * 72,232 * - 88,594

    5 * 28,028 * - 54,932 * 23 * 74,038 * - 88,872

    6 * 31,820 * - 59,846 * 24 * 75,788 * - 89,050

    7 * 35,356 * - 64,062 * 25 * 77,486 * - 89,138

    8 * 38,676 * - 67,710 * 26 * 79,136 * - 89,138

    9 * 41,812 * - 70,890 * 27 * 80,738 * - 89,058

    10 * 44,788 * - 73,668 * 28 * 82,294 * - 88,902

    11 * 47,618 * - 76,102 * 29 * 83,806 * - 88,676

    12 * 50,320 * - 78,236 * 30 * 85,276 * - 88,382

    13 * 52,906 * - 80,104 * 31 * 86,706 * - 88,024

    14 * 55,386 * - 81,736 * 32 * 88,096 * - 87,608

    15 * 57,768 * - 83,158 * 33 * 89,450 * - 87,134

    16 * 60,058 * - 84,386 * 34 * 90,766 * - 86,606

    17 * 62,268 * - 85,444 * 35 * 92,050 * - 86,028

    36 * 93,298 * - 85,402 * 101 * 127,316 * 1,596

    37 * 94,514 * - 84,728 * 102 * 127,294 * 3,192

    38 * 95,698 * - 84,012 * 103 * 127,258 * 4,786

    39 * 96,850 * - 83,254 * 104 * 127,208 * 6,380

    40 * 97,974 * - 82,456 * 105 * 127,142 * 7,972

    41 * 99,086 * - 81,620 * 106 * 127,062 * 9,564

    42 * 100,132 * - 80,750 * 107 * 126,968 * 11,154

    43 * 101,170 * - 79,842 * 108 * 126,858 * 12,740

    44 * 102,182 * - 78,904 * 109 * 126,734 * 14,326

    45 * 103,166 * - 77,932 * 110 * 126,596 * 15,908

    46 * 104,124 * - 76,932 * 111 * 126,442 * 17,488

    47 * 105,058 * - 75,902 * 112 * 126,274 * 19,064

    48 * 105,968 * - 74,844 * 113 * 126,090 * 20,636

    49 * 106,852 * - 73,762 * 114 * 125,892 * 22,040

    50 * 107,714 * - 72,652 * 115 * 125,678 * 23,768

    51 * 108,552 * - 71,518 * 116 * 125,450 * 25,328

    52 * 109,368 * - 70,362 * 117 * 125,206 * 26,882

    53 * 110,162 * - 69,182 * 118 * 124,948 * 28,432

    54 * 110,936 * - 67,982 * 119 * 124,674 * 29,974

    55 * 111,686 * - 66,762 * 120 * 124,384 * 31,512

    56 * 112,416 * - 65,520 * 121 * 124,078 * 33,044

    57 * 113,126 * - 64,262 * 122 * 123,758 * 34,568

    58 * 113,814 * - 62,984 * 123 * 123,422 * 36,086

    59 * 114,484 * - 61,688 * 124 * 123,068 * 37,596

    60 * 115,134 * - 60,376 * 125 * 122,700 * 39,098

    61 * 115,764 * - 59,048 * 126 * 122,316 * 40,590

    62 * 116,376 * - 57,704 * 127 * 121,914 * 42,076

    63 * 116,968 * - 56,346 * 128 * 121,496 * 43,552

    64 * 117,542 * - 54,974 * 129 * 121,062 * 45,018

    65 * 118,098 * - 53,588 * 130 * 120,612 * 46,474

    66 * 118,636 * - 52,190 * 131 * 120,144 * 47,920

    67 * 119,156 * - 50,778 * 132 * 119,658 * 49,354

    68 * 119,658 * - 49,354 * 133 * 119,156 * 50,778

    69 * 120,144 * - 47,920 * 134 * 118,636 * 52,190

    70 * 120,612 * - 46,474 * 135 * 118,098 * 53,588

    71 * 121,062 * - 45,018 * 136 * 117,542 * 54,974

    72 * 121,496 * - 43,552 * 137 * 116,968 * 56,346

    73 * 121,914 * - 42,076 * 138 * 116,376 * 57,704

    74 * 122,316 * - 40,590 * 139 * 115,764 * 59,048

    75 * 122,700 * - 39,098 * 140 * 115,135 * 60,376

    76 * 123,068 * - 37,596 * 141 * 114,484 * 61,688

    77 * 123,422 * - 36,086 * 142 * 113,814 * 62,984

    78 * 123,758 * - 34,568 * 143 * 113,126 * 64,262

    79 * 124,078 * - 33,044 * 144 * 112,416 * 65,520

    80 * 124,384 * - 31,512 * 145 * 111,686 * 66,762

    81 * 124,674 * - 29,974 * 146 * 110,936 * 67,982

    82 * 124,948 * - 28,432 * 147 * 110,162 * 69,182

    83 * 125,206 * - 26,882 * 148 * 109,368 * 70,382

    84 * 125,450 * - 25,328 * 149 * 108,552 * 71,518

    85 * 125,678 * - 23,768 * 150 * 107,714 * 72,652

    86 * 125,892 * - 22,040 * 151 * 106,852 * 73,762

    87 * 126,090 * - 20,636 * 152 105,968 * 74,844

    88 * 126,274 * - 19,064 * 153 * 105,058 * 75,902

    89 * 126,442 * - 17,488 * 154 * 104,124 * 76,932

    90 * 126,596 * - 15,908 * 155 * 103,166 * 77,932

    91 * 126,734 * - 14,326 * 156 * 102,182 * 78,904

    92 * 126,858 * - 12,740 * 157 * 101,170 * 79,842

    93 * 126,968 * - 11,154 * 158 * 100,132 * 80,750

    94 * 127,062 * - 9,564 * 159 * 99,086 * 81,620

    95 * 127,142 * - 7,972 * 160 * 97,974 * 82,456

    96 * 127,208 * - 6,380 * 161 * 96,850 * 83,254

    97 * 127,258 * - 4,786 * 162 * 95,698 * 84,012

    98 * 127,294 * - 3,192 * 163 * 94,514 * 84,728

    99 * 127,316 * - 1,596 * 164 * 93,298 * 85,402

    100 * 127,324 * 0 * 165 * 92,050 * 86,028

    166 * 90,766 * 86,606 * 184 * 60,058 * 84,386

    167 * 89,450 * 87,134 * 185 * 57,768 * 83,158

    168 * 88,096 * 87,608 * 186 * 55,386 * 81,736

    169 * 86,706 * 88,024 * 187 * 52,906 * 80,104

    170 * 85,276 * 88,382 * 188 * 50,320 * 78,236

    171 * 83,806 * 88,676 * 189 * 47,618 * 76,102

    172 * 82,294 * 88,902 * 190 * 44,788 * 73,668

    173 * 80,738 * 89,058 * 191 * 41,812 * 70,890

    174 * 79,136 * 89,138 * 192 * 38,676 * 67,710

    175 * 77,486 * 89,138 * 193 * 35,356 * 64,062

    176 * 75,788 * 89,050 * 194 * 31,820 * 59,846

    177 * 74,038 * 88,872 * 195 * 28,028 * 54,932

    178 * 72,232 * 88,594 * 196 * 23,922 * 49,128

    179 * 70,368 * 88,212 * 197 * 19,414 * 42,128

    180 * 68,444 * 87,714 * 198 * 14,350 * 33,384

    181 * 66,454 * 87,094 * 199 * 8,406 * 21,560

    182 * 64,398 * 86,342 * 200 ( 1 ) * 4,831 * 13,560

    183 * 62,268 * 85,444

    ( 1 ) I VALORI DI NW E DI NWY DI QUESTA RIGA VANNO USATI SOLTANTO PER IL MASSIMO VALORE DI X PER R = 0 , O PER IL MINIMO VALORE DI X PER R = 200 .

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