Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 02012R0231-20140605

    Consolidated text: Regolamento (UE) n . 231/2012 della Commissione del 9 marzo 2012 che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE)

    ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2012/231/2014-06-05

    2012R0231 — IT — 05.06.2014 — 007.001


    Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

    ►B

    REGOLAMENTO (UE) N. 231/2012 DELLA COMMISSIONE

    del 9 marzo 2012

    che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio

    (Testo rilevante ai fini del SEE)

    (GU L 083, 22.3.2012, p.1)

    Modificato da:

     

     

    Gazzetta ufficiale

      No

    page

    date

    ►M1

    REGOLAMENTO (UE) N. 1050/2012 DELLA COMMISSIONE dell’8 novembre 2012

      L 310

    45

    9.11.2012

    ►M2

    REGOLAMENTO (UE) N. 25/2013 DELLA COMMISSIONE del 16 gennaio 2013

      L 13

    1

    17.1.2013

    ►M3

    REGOLAMENTO (UE) N. 497/2013 DELLA COMMISSIONE del 29 maggio 2013

      L 143

    20

    30.5.2013

    ►M4

    REGOLAMENTO (UE) N. 724/2013 DELLA COMMISSIONE del 26 luglio 2013

      L 202

    11

    27.7.2013

    ►M5

    REGOLAMENTO (UE) N. 739/2013 DELLA COMMISSIONE del 30 luglio 2013

      L 204

    35

    31.7.2013

    ►M6

    REGOLAMENTO (UE) N. 816/2013 DELLA COMMISSIONE del 28 agosto 2013

      L 230

    1

    29.8.2013

    ►M7

    REGOLAMENTO (UE) N. 817/2013 DELLA COMMISSIONE del 28 agosto 2013

      L 230

    7

    29.8.2013

    ►M8

    REGOLAMENTO (UE) N. 1274/2013 DELLA COMMISSIONE del 6 dicembre 2013

      L 328

    79

    7.12.2013

    ►M9

    REGOLAMENTO (UE) N. 264/2014 DELLA COMMISSIONE del 14 marzo 2014

      L 76

    22

    15.3.2014

    ►M10

    REGOLAMENTO (UE) N. 298/2014 DELLA COMMISSIONE del 21 marzo 2014

      L 89

    36

    25.3.2014

    ►M11

    REGOLAMENTO (UE) N. 497/2014 DELLA COMMISSIONE del 14 maggio 2014

      L 143

    6

    15.5.2014

    ►M12

    REGOLAMENTO (UE) N. 506/2014 DELLA COMMISSIONE del 15 maggio 2014

      L 145

    35

    16.5.2014


    Rettificato da:

    ►C1

    Rettifica, GU L 050, 20.2.2014, pag. 37  (231/2012)




    ▼B

    REGOLAMENTO (UE) N. 231/2012 DELLA COMMISSIONE

    del 9 marzo 2012

    che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio

    (Testo rilevante ai fini del SEE)



    LA COMMISSIONE EUROPEA,

    visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari ( 1 ), in particolare l'articolo 14 e l'articolo 30, paragrafo 4, e il regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari ( 2 ), in particolare l'articolo 7, paragrafo 5,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Per gli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 devono essere adottate le specifiche relative all'origine, ai criteri di purezza e alle altre informazioni necessarie.

    (2)

    A questo scopo è necessario aggiornare e includere nel presente regolamento le specifiche in precedenza stabilite per gli additivi alimentari nella direttiva 2008/128/CE della Commissione, del 22 dicembre 2008, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per le sostanze coloranti per uso alimentare ( 3 ), nella direttiva 2008/84/CE della Commissione, del 27 agosto 2008, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli additivi alimentari diversi dai coloranti e dagli edulcoranti ( 4 ) e nella direttiva 2008/60/CE della Commissione, del 17 giugno 2008, che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare ( 5 ). Di conseguenza, tali direttive devono essere abrogate.

    (3)

    È necessario tenere conto delle specifiche e delle tecniche analitiche definite nel Codex Alimentarius redatto dal comitato misto di esperti FAO/OMS sugli additivi alimentari (di seguito JECFA).

    (4)

    L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l'Autorità») ha emesso il suo parere sulla sicurezza del copolimero di metacrilato basico come agente di rivestimento ( 6 ). Questo additivo alimentare è stato successivamente autorizzato per usi specifici e gli è stato attribuito il numero E 1205. Devono pertanto essere adottate specifiche per questo additivo alimentare.

    (5)

    I coloranti alimentari estere etilico dell'acido beta-apo-8'-carotenoico (E 160 f) e bruno FK (E 154) e il vettore bentonite contenente alluminio (E 558), secondo le informazioni fornite dall'industria alimentare, non sono più utilizzati. Pertanto, non è necessario riportare nel presente regolamento le specifiche relative a questi additivi alimentari.

    (6)

    Il 10 febbraio 2010 l'Autorità ha emesso un parere sulla sicurezza degli esteri di saccarosio degli acidi grassi (E 473) preparati a partire da esteri di vinile degli acidi grassi ( 7 ). Le attuali specifiche devono essere adattate di conseguenza, in particolare riducendo i livelli massimi per le impurità che pongono problemi di sicurezza.

    (7)

    I criteri specifici di purezza attualmente applicabili devono essere adattati riducendo i limiti massimi per i vari metalli pesanti interessati, se è possibile e se i limiti JECFA sono inferiori a quelli in vigore. Secondo questo principio, è necessario abbassare i limiti massimi per i contaminanti 4-metilimmidazolo nel caramello ammoniacale (E 150 c), ceneri solfatate nel beta-carotene [E 160 a (i)], sali di magnesio e sali alcalini nel carbonato di calcio (E 170). Una deroga a questo principio è da prevedersi solo per gli additivi citrato trisodico [E 331 (iii)] (tenore di piombo), carragenina (E 407) e alga eucheuma trasformata (E 407 a) (tenore di cadmio), in quanto i produttori hanno dichiarato che non sarebbe tecnicamente possibile rispettare norme dell’Unione più severe, corrispondenti ai limiti fissati dal JECFA. Il contributo all'assunzione complessiva di questi due contaminanti (piombo e cadmio) nei tre additivi alimentari non è considerato significativo. Per i fosfati (E 338 - E 341 e E 450 - E 452), invece, in ragione dell'evoluzione dei processi di fabbricazione è necessario stabilire nuovi valori significativamente inferiori a quelli indicati dal JECFA, tenendo conto delle recenti raccomandazioni dell'Autorità sulla riduzione dell'assunzione di arsenico, in particolare in forma inorganica ( 8 ). Inoltre, per ragioni di sicurezza è necessario introdurre una nuova disposizione relativa all'arsenico per l'acido glutammico (E 620). Nel loro insieme, questi adattamenti vanno a beneficio dei consumatori, in quanto abbassano i limiti massimi per i metalli pesanti in generale e nella maggior parte degli additivi alimentari. Le specifiche devono contenere informazioni dettagliate sul processo di produzione e sui materiali di partenza degli additivi alimentari per facilitare le future decisioni a norma dell'articolo 12 del regolamento (CE) n. 1333/2008.

    (8)

    È opportuno non fare riferimento nelle specifiche a test organolettici relativi al gusto, perché l'assaggio di una sostanza chimica comporta rischi cui le autorità di controllo non possono essere sottoposte.

    (9)

    È opportuno non fare riferimento nelle specifiche a classi, perché un tale riferimento non presenta alcuna utilità.

    (10)

    È opportuno fare riferimento nelle specifiche non al parametro generale «metalli pesanti», in quanto tale parametro non riguarda la tossicità, ma a un metodo analitico generico. I parametri relativi ai singoli metalli pesanti riguardano la tossicità e sono inclusi nelle specifiche.

    (11)

    Alcuni additivi alimentari figurano attualmente sotto diverse denominazioni (carbossimetilcellulosa (E 466), carbossimetilcellulosa sodica reticolata (E 468), carbossimetilcellulosa idrolizzata enzimaticamente (E 469) e cera d'api, bianca e gialla (E 901)) in varie disposizioni della direttiva 95/2/CE ( 9 ). È quindi opportuno fare riferimento a tali diverse denominazioni nelle specifiche stabilite dal presente regolamento.

    (12)

    Le attuali disposizioni relative agli idrocarburi policiclici aromatici (IPA) sono troppo generiche e non pertinenti per la sicurezza e devono essere sostituite da limiti massimi per i singoli IPA che presentano rischi per gli additivi alimentari carbone vegetale (E 153) e cera microcristallina (E 905). Limiti massimi simili devono essere fissati per la formaldeide nella carragenina (E 407) e nell'alga Eucheuma trasformata (E 407 a), per criteri microbiologici particolari nell'agar-agar (E 406) e per il tenore di Salmonella spp. nel mannitolo [E 421 (ii)] prodotto per fermentazione.

    (13)

    L'uso del propan-2-olo (isopropanolo, alcol isopropilico) deve essere consentito per la fabbricazione degli additivi curcumina (E 100) ed estratto di paprica (E 160 c), secondo le specifiche JECFA, dato che quest'uso specifico è stato considerato sicuro dall'Autorità ( 10 ). L'uso dell'etanolo in sostituzione del propan-2-olo nella fabbricazione della gomma di gellano (E 418) deve essere autorizzato se il prodotto finale resta conforme a tutte le altre specifiche e se si considera che l'etanolo presenta minori rischi per la sicurezza.

    (14)

    La percentuale di sostanza colorante in cocciniglia, acido carminico, vari tipi di carminio (E 120) deve essere specificata, in quanto i limiti massimi si riferiscono a quantità di tale sostanza.

    (15)

    Il sistema di numerazione delle sottocategorie dei caroteni (E 160 a) deve essere aggiornato per allinearlo al sistema di numerazione del Codex Alimentarius.

    (16)

    Nelle specifiche deve essere inclusa anche la forma solida dell'acido lattico (E 270), in quanto l'acido lattico può ora essere fabbricato in forma solida senza rischi per la sicurezza.

    (17)

    L'attuale valore di temperatura nella perdita all'essiccazione per il citrato monosodico [E 331 (i)], forma anidra, deve essere modificato perché nelle condizioni attualmente indicate la sostanza si decompone. Anche le condizioni di essiccazione del citrato trisodico [E 331 (iii)] devono essere modificate per migliorare la riproducibilità del metodo.

    (18)

    L'attuale valore di assorbimento specifico per l'alfa-tocoferolo (E 307) deve essere corretto e il punto di sublimazione per l'acido sorbico (E 200), non pertinente, deve essere sostituito da un "test di solubilità". Le specifiche delle fonti batteriche per la fabbricazione della nisina (E 234) e della natamicina (E 235) devono essere aggiornate secondo l'attuale nomenclatura tassonomica.

    (19)

    Poiché esistono ora tecniche innovative di fabbricazione che permettono di ottenere additivi alimentari meno contaminati, è necessario limitare la presenza di alluminio negli additivi alimentari. Per ragioni di certezza giuridica e per evitare discriminazioni è opportuno prevedere un periodo transitorio per dar modo ai fabbricanti di additivi alimentari di adattarsi gradualmente a tali restrizioni.

    (20)

    È necessario stabilire limiti massimi di alluminio, quando pertinenti, per gli additivi alimentari, in particolare per i fosfati di calcio [E 341 (i) - (iii)] destinati a essere utilizzati negli alimenti per lattanti e bambini ( 11 ), secondo il parere del comitato scientifico dell'alimentazione umana emesso il 7 giugno 1996 ( 12 ). In questo quadro, deve essere stabilito anche un limite massimo di alluminio nel citrato di calcio (E 333).

    (21)

    I limiti massimi di alluminio nei fosfati di calcio (E 341 (i)-(iii)), nel difosfato disodico [E 450 (i)] e nel didrogenodifosfato di calcio [E 450 (vii)] devono essere conformi al parere dell'Autorità del 22 maggio 2008 ( 13 ). Gli attuali limiti devono essere ridotti, quando è tecnicamente possibile e quando il contributo all'assunzione totale di alluminio è significativo. In questo quadro i pigmenti di alluminio dei singoli coloranti alimentari devono essere autorizzati solo se tecnicamente necessari.

    (22)

    Le disposizioni relative ai limiti massimi di alluminio nel fosfato dicalcico [E 341 (ii)], nel fosfato tricalcico (E 341 (iii)) e nel di-idrogenodifosfato di calcio [E 450 (vii)] non devono causare perturbazioni del mercato dovute all'insufficienza degli approvvigionamenti.

    (23)

    In base al regolamento (UE) n. 258/2010 della Commissione, del 25 marzo 2010, che impone condizioni speciali per l'importazione di gomma di guar originaria o proveniente dall'India a causa del rischio di contaminazione da pentaclorofenolo e diossine ( 14 ), occorre fissare limiti massimi per il contaminante pentaclorofenolo nella gomma di guar (E 412).

    (24)

    In base al considerando 48 del regolamento (CE) n. 1881/2006, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari ( 15 ), gli Stati membri sono tenuti a verificare la presenza di 3-MCPD in altri prodotti alimentari oltre a quelli considerati da tale regolamento al fine di valutare se sia necessario definire tenori massimi per tale sostanza. Le autorità francesi hanno presentato dati sulle concentrazioni elevate di 3-MCPD nell'additivo alimentare glicerolo (E 422) e sulle quantità di tale additivo alimentare mediamente utilizzate in varie categorie di alimenti. È necessario fissare i limiti massimi di 3-MCPD in questo particolare additivo alimentare per evitare un livello di contaminazione del prodotto alimentare finale più elevato di quello autorizzato, tenendo conto del fattore di diluizione.

    (25)

    Alcune delle attuali specifiche devono essere aggiornate per tener conto dell'evoluzione dei metodi analitici. L'attuale valore limite "non rilevabile" è collegato all'evoluzione dei metodi analitici e deve essere sostituito da un numero specifico per gli additivi esteri di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472 a-f), esteri poliglicerici degli acidi grassi (E 475) ed esteri dell’1,2-propandiolo degli acidi grassi (E 477).

    (26)

    Le specifiche relative al processo di produzione devono essere aggiornate per gli esteri citrici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472 c), in quanto l’uso delle basi alcaline è oggi sostituito dall'uso dei loro sali ad azione più blanda.

    (27)

    L'attuale criterio «acidi grassi liberi» per gli additivi esteri citrici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472c) e esteri mono- e diacetiltartarici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472e) non è appropriato e deve essere sostituito dal criterio «indice di acidità», che esprime meglio la stima titrimetrica dei gruppi acidi liberi, conformemente a quanto indicato nella 71a relazione sugli additivi alimentari del JECFA ( 16 ), che ha adottato questa modifica per gli esteri mono- e diacetiltartarici di mono- e digliceridi degli acidi grassi (E 472 e).

    (28)

    L'attuale errata descrizione dell'additivo ossido di magnesio (E 530) deve essere rettificata in base alle informazioni fornite dai fabbricanti per allinearla con quella della Farmacopea europea ( 17 ). È anche necessario aggiornare l'attuale valore massimo per le sostanze riducenti nell'additivo acido gluconico (E 574), poiché non è tecnicamente possibile rispettare tale limite. Per la determinazione del tenore d'acqua dello xilitolo (E 967) l'attuale metodo basato sulla «perdita all'essiccazione» deve essere sostituito da un metodo più appropriato.

    (29)

    È opportuno non riprendere nel presente regolamento alcune delle attuali specifiche, non ben definite, dell'additivo cera candelilla (E 902). Per il di-idrogenodifosfato di calcio [E 450 (vii)] deve essere corretta l'attuale voce relativa al tenore di P2O5.

    (30)

    Nell'attuale rubrica «tenore» per la taumatina (E 957) deve essere corretto un fattore di calcolo, da utilizzarsi nel metodo Kjeldahl per la stima del tenore totale della sostanza in base alla misura dell'azoto. Il fattore di calcolo deve essere aggiornato in base alla letteratura relativa alla taumatina (E 957).

    (31)

    L'Autorità ha valutato la sicurezza dei glicosidi dello steviolo come edulcoranti e ha espresso il suo parere in data 10 marzo 2010 ( 18 ). L'uso dei glicosidi dello steviolo, cui è stato attribuito il numero E 960, è stato successivamente autorizzato sulla base di condizioni ben definite. È pertanto necessario adottare specifiche per questo additivo alimentare.

    (32)

    In ragione di una modifica tassonomica, le attuali specifiche per i materiali fonte (lieviti) utilizzati nella fabbricazione dell’eritritolo (E 968) devono essere aggiornate.

    (33)

    Per l'estratto di quillaia (E 999) le attuali specifiche relative all'intervallo di pH devono essere modificate per allinearle con quelle del JECFA.

    (34)

    La combinazione di acido citrico e acido fosforico [ora entrambi autorizzati singolarmente per la fabbricazione dell'additivo polidestrosio (E 1200)] deve essere autorizzata se il prodotto finale resta conforme alle specifiche di purezza, perché migliora i rendimenti e dà luogo a una cinetica di reazione più controllabile. Questa modifica non comporta rischi in fatto di sicurezza.

    (35)

    Diversamente dalle piccole molecole, la massa molecolare di un polimero non è un valore unico. Un polimero può avere una distribuzione di molecole con masse diverse. La distribuzione può dipendere dal modo in cui il polimero è prodotto. Le proprietà fisiche e i comportamenti del polimero sono in relazione con la massa e con la distribuzione delle molecole con una determinata massa nella miscela. Un gruppo di modelli matematici descrive la miscela in diversi modi per chiarire la distribuzione delle molecole nella miscela. Tra i diversi modelli esistenti, si raccomanda nella letteratura scientifica di utilizzare il peso molecolare medio ponderale (Mw) per descrivere i polimeri. Le specifiche per il polivinilpirrolidone (E 1201) devono essere modificate di conseguenza.

    (36)

    Il criterio «intervallo di distillazione» cui fanno riferimento le attuali specifiche per l'1,2-propandiolo (E 1520) porta a conclusioni in contraddizione con i risultati ottenuti dal dosaggio. Tale criterio deve perciò essere corretto e ridenominato «test di distillazione».

    (37)

    Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute animale e né il Parlamento europeo né il Consiglio vi si sono opposti,

    HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:



    Articolo 1

    Specifiche degli additivi alimentari

    Le specifiche degli additivi alimentari, compresi i coloranti e gli edulcoranti, elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 figurano nell’allegato del presente regolamento.

    Articolo 2

    Abrogazioni

    Le direttive 2008/60/CE, 2008/84/CE e 2008/128/CE sono abrogate con effetto dal 1o dicembre 2012.

    Articolo 3

    Disposizioni transitorie

    I prodotti alimentari contenenti additivi alimentari che sono stati legalmente immessi sul mercato prima del 1o dicembre 2012 ma non sono conformi al presente regolamento possono continuare ad essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.

    Articolo 4

    Entrata in vigore

    Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Esso si applica a decorrere dal 1o dicembre 2012.

    Tuttavia, le specifiche figuranti nell’allegato per gli additivi glicosidi di steviolo (E 960) e copolimero di metacrilato basico (E 1205) si applicano a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.

    Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile negli Stati membri.




    ALLEGATO

    Nota: l'ossido di etilene non può essere utilizzato per la sterilizzazione negli additivi alimentari

    I pigmenti di alluminio possono essere utilizzati nei coloranti solo nei casi espressamente indicati



    Definizione

    I pigmenti di alluminio vengono preparati facendo reagire con allumina in ambiente acquoso sostanze coloranti che soddisfano i requisiti di purezza definiti dalle appropriate specifiche. L'allumina è generalmente preparata di fresco e non essiccata e viene ottenuta facendo reagire solfato o cloruro di alluminio con carbonato o bicarbonato di sodio o di calcio o con ammoniaca. Dopo la formazione del pigmento, il prodotto viene filtrato, lavato con acqua ed essiccato. Il prodotto finito può contenere allumina che non ha reagito.

    Sostanze insolubili in HCl

    Non più dello 0,5 %

    Sostanze insolubili in ΝaΟΗ

    Non più dello 0,5 %, solo per l'eritrosina (Ε 127)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % (in condizioni di neutralità)

    Per i colori corrispondenti si applicano i criteri specifici di purezza.

    E 100 CURCUMINA



    Sinonimi

    CI giallo naturale 3; giallo curcuma; diferoil metano

    Definizione

    La curcumina si ottiene per estrazione con solvente della curcuma, ovvero dei rizomi macinati di ceppi naturali della Curcuma longa L. Per ottenere la polvere concentrata di curcumina si purifica l'estratto per cristallizzazione. Il prodotto è costituito essenzialmente da curcumine; ovvero dalla sostanza colorante [1,7-bis(4-idrossi-3-metossifenil)epta-1,6-dien-3,5- dione] e dai suoi due derivati demetossilati presenti in proporzioni diverse. Possono essere anche presenti piccole quantità di olii e di resine che si rinvengono naturalmente nella curcuma.

    La curcumina è anche utilizzata come pigmento di alluminio; il tenore di alluminio è inferiore al 30 %.

    Per l'estrazione possono essere utilizzati unicamente i seguenti solventi: etilacetato, acetone, diossido di carbonio, diclorometano, n-butanolo, metanolo, etanolo, esano, propan-2-olo.

    Colour Index n.

    75300

    EINECS

    207-280-5

    Denominazione chimica

    I  1,7-bis(4-idrossi-3-metossifenil)epta-1,6-dien-3,5- dione

    II  1,7-bis(4-idrossifenil)epta-1,6-dien-3,5-dione

    III  1,7-Bis(4-idrossifenil)hepta-1,6-diene-3,5-dione

    Formula chimica

    I  C21H20O6

    II  C20H18O5

    III  C19H16O4

    Peso molecolare

    I.  368,39

    II.  338,39

    III.  308,39

    Tenore

    Contenuto di sostanze coloranti totali non inferiore al 90 %

    image

    1 607 in etanolo a circa 426 nm

    Descrizione

    Polvere cristallina di colore giallo

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in etanolo a circa 426 nm

    Intervallo di fusione

    179 °C—182 °C

    Purezza

    Solventi residui

    Etilacetato

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Acetone

    n-butanolo

    Metanolo

    Etanolo

    Esano

    Propan-2-olo

    Diclorometano non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 10 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso dei pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 101 (i) RIBOFLAVINA



    Sinonimi

    Lattoflavina

    Definizione

    Colour Index n.

     

    EINECS

    201-507-1

    Denominazione chimica

    7,8-dimetil-10-(D-ribo-2,3,4,5-tetraidrossipentil)benzo(g)pteridin-2,4(3H,10H)-dione; 7,8-dimetil-10-(1′-D-ribitil)isoallossazina

    Formula chimica

    C17H20N4O6

    Peso molecolare

    376,37

    Tenore

    Contenuto non inferiore a 98 % su base anidra

    image

    328 in soluzione acquosa a circa 444 nm

    Descrizione

    Polvere cristallina di colore dal giallo al giallo arancio, con un leggero odore

    Identificazione

    Spettrometria

    Il rapporto A375/A267 ha un valore tra 0,31 e 0,33

    right accolade in soluzione acquosa

    Il rapporto A444/A267 ha un valore tra 0,36 e 0,39

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 375 nm

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra -115° e -140° in una soluzione di idrossido di sodio 0,05 N

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,5 % (105 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Ammine primarie aromatiche

    Non più di 100 mg/kg (calcolate come anilina)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 101 (ii) RIBOFLAVINA-5′-FOSFATO



    Sinonimi

    5′-(idrogenofosfato monosodico) di riboflavina

    Definizione

    Le presenti specifiche sono valide per la riboflavina 5′-fosfato accompagnata da piccole quantità di riboflavina libera e da riboflavina difosfato.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    204-988-6

    Denominazione chimica

    Fosfato monosodico del (2R,3R,4S)-5-(3′)10′-diidro-7′,8′-dimetil-2′,4′-diosso-10′-benzo[γ]pteridinil)-2,3,4-triidrossipentile; sale monosodico dell'estere 5′-monofosforico della riboflavina

    Formula chimica

    Forma diidrata: C17H20N4NaO9P · 2H2O

    Forma anidra: C17H20N4NaO9P

    Peso molecolare

    514,36

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come C17H20N4NaO9P.2H2O non inferiore al 95 %

    image

    250 in soluzione acquosa a circa 375 nm

    Descrizione

    Polvere cristallina igroscopica di colore dal giallo all'arancio, avente un leggero odore

    Identificazione

    Spettrometria

    Il rapporto A375/A267 ha un valore tra 0,30 e 0,34

    right accolade in soluzione acquosa

    Il rapporto A444/A267 ha un valore tra 0,35 e 0,40

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 375 nm

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 38° e + 42° in una soluzione di HCl 5 M

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'8 % (5 ore a 100 °C sotto vuoto su P2O5) per la forma diidrata

    Ceneri solfatate

    Non più del 25 %

    Fosfato inorganico

    Non più dell'1,0 % (calcolato come PO4 su base anidra)

    Coloranti accessori

    Riboflavina (libera): non più del 6 %

    Riboflavina difosfato: non più del 6 %

    Ammine primarie aromatiche

    Non più di 70 mg/kg (calcolate come anilina)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 102 TARTRAZINA



    Sinonimi

    CI giallo per alimenti 4

    Definizione

    La tartrazina è prodotta a partire da acido 4-ammino-benzensolfonico, diazotato mediante acido cloridrico e nitrito di sodio. Il diazocomposto è quindi copulato con acido 4,5-diidro-5-osso-1-(4solfofenil)-1H-pirazol-3-carbossilico o con l'estere di metile, l'estere di etile o un sale di questo acido carbossilico. Il colorante ottenuto è purificato e isolato come sale di sodio. La tartrazina è composta essenzialmente da trisodio 5-idrossi-1-(4-solfonatofenil)-4-(4-solfonatofenilazo)-H-pirazol-3-carbossilato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e da solfato sodico che sono i principali componenti non colorati.

    La tartrazina è descritta come sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    19140

    EINECS

    217-699-5

    Denominazione chimica

    Trisodio 5-idrossi-1-(4-solfonatofenil)-4-(4-solfonatofenilazo)-H-pirazol-3-carbossilato

    Formula chimica

    C16H9N4Na3O9S2

    Peso molecolare

    534,37

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    530 in soluzione acquosa a circa 426 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli color arancio chiaro

    Aspetto della soluzione acquosa

    Giallo

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 426 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più dell'1,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    acido 4-idrazin-benzensolfonico

    right accolade Totale non più dello 0,5 %

    acido 4-amminobenzen-1-solfonico

    acido 5-osso-1-(4-solfofenil)-2-pirazolin-3-carbossilico

    acido 4,4′-diazoamminodi-(benzensolfonico)

    acido tetraidrossisuccinico

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 104 GIALLO CHINOLINA



    Sinonimi

    CI giallo per alimenti 13

    Definizione

    Il giallo chinolina viene preparato mediante solfonazione del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione o di una miscela contenente circa due terzi di 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione e un terzo di 2-(2-(6-metilchinolil)indan-1,3-dione. Il giallo chinolina è composto essenzialmente dai sali sodici di una miscela di disolfonati (principalmente), di monosolfonati e di trisolfonati del composto su menzionato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori.

    Il giallo chinolina è descritto come sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    47005

    EINECS

    305-897-5

    Denominazione chimica

    Sali bisodici dei disolfonati del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione (componente principale)

    Formula chimica

    C18H9N Na2O8S2 (componente principale)

    Peso molecolare

    477,38 (componente principale)

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore al 70 %

    Il giallo chinolina ha la seguente composizione:

    Sul totale delle sostanze coloranti presenti:

    — non meno dell'80 % è costituito da disolfonati bisodici del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione

    — non più del 15 % è costituito da monosolfonati sodici del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione

    — non più del 7,0 % è costituito da trisolfonati trisodici del 2-(2-chinolil) indan-1,3-dione

    image

    865 (componente principale) in soluzione acquosa e in soluzione di acido acetico a circa 411 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli gialli

    Aspetto della soluzione acquosa

    Giallo

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa di acido acetico a pH 5 e a circa 411 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 4,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti

     

    2-metilchinolina

    right accolade totale non più dello 0,5 %

    acido 2-metilchinolin-solfonico

    acido ftalico

    2,6-dimetil chinolina

    acido 2,6-dimetil chinolin solforico

    2-(2-chinolil) indan-1,3-dione

    Non più di 4 mg/kg

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 110 GIALLO TRAMONTO FCF



    Sinonimi

    CI giallo per alimenti 3; giallo arancio S

    Definizione

    Il giallo tramonto FCF è composto essenzialmente dal sale bisodico del 2-idrossi-1-(4-solfonatofenilazo)naftalen-6-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il giallo tramonto FCF è prodotto a partire da acido 4-amminobenzensolfonico diazotato mediante acido cloridrico o solforico e nitrito di sodio. Il diazocomposto è copulato con acido 6-idrossi-2-nafthalensolfonico. Il colorante è isolato come sale di sodio ed essiccato.

    Il giallo tramonto FCF è descritto come sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    15985

    EINECS

    220-491-7

    Denominazione chimica

    Disodio 2-idrossi-1-(4-solfonatofenilazo)naftalen-6-solfonato

    Formula chimica

    C16H10N2Na2O7S2

    Peso molecolare

    452,37

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    555 in soluzione acquosa a pH 7, a circa 485 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore rosso-arancione

    Aspetto della soluzione acquosa

    Arancione

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 7, a circa 485 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 5,0 %

    1-(fenilazo)-2-naftalenolo (Sudan I)

    Non più di 0,5 mg/kg

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    Acido 4-amminobenzen-1-solfonico

    right accolade totale non più dello 0,5 %

    acido 3-idrossinaftalen-2,7-disolfonico

    acido 6-idrossinaftalen-2-solfonico

    acido 7-idrossinaftalen-1,3-disolfonico

    acido 4,4′-diazoamminodi-(benzensolfonico)

    Acido 6,6′-ossidi(naftalene-2-solfonico)

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 120 COCCINIGLIA, ACIDO CARMINICO, VARI TIPI DI CARMINIO



    Sinonimi

    CI Rosso naturale 4

    Definizione

    Vari tipi di carminio e l'acido carminico si ottengono da estratti acquosi, alcolici-acquosi o alcolici della cocciniglia, che è costituita dai corpi essiccati dell'insetto di sesso femminile Dactylopius coccus Costa.

    La sostanza colorante è l'acido carminico.

    Possono essere formati pigmenti di alluminio dell'acido carminico (carmini) in cui l'alluminio e l'acido carminico si pensa siano presenti nel rapporto molare 1:2.

    Nei prodotti in commercio la sostanza colorante è associata con cationi di ammonio, calcio, potassio o sodio, singolarmente o in combinazione, e questi cationi possono anche essere presenti in eccesso.

    I prodotti in commercio possono contenere inoltre materiale proteico derivante dagli insetti e carminato libero o un piccolo residuo di cationi di alluminio non legati.

    Colour Index n.

    75470

    EINECS

    Cocciniglia: 215-680-6; acido carminico: 215-023-3; vari tipo di carminio: 215-724-4

    Denominazione chimica

    Acido 7-β-D-glucopiranosil-3,5,6,8-tetraidrossi-1-metil-9,10-diossoantracen-2-carbossilico (acido carminico); il carminio è la forma idrata del suddetto acido chelato con l'alluminio

    Formula chimica

    C22H20O13 (acido carminico)

    Peso molecolare

    492,39 (acido carminico)

    Tenore

    Contenuto non inferiore al 2,0 % di acido carminico negli estratti contenenti acido carminico; non inferiore al 50 % di acido carminico nei chelati.

    Descrizione

    L'estratto di cocciniglia è generalmente un liquido di colore rosso scuro ma può anche essere essiccato e presentarsi in polvere.

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa ammoniacale a circa 518 nm

    Estinzione massima in soluzione cloridrica diluita a circa 494 nm per l'acido carminico

    image

    139 al picco a circa 494 nm in acido cloridrico diluito per l'acido carminico

    Purezza

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 122 AZORUBINA, CARMOISINA



    Sinonimi

    CI rosso per alimenti 3

    Definizione

    L'azorubina è costituita essenzialmente da disodio 4-idrossi-3-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-1-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali componenti principali incolori.

    L'azorubina è descritta sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    14720

    EINECS

    222-657-4

    Denominazione chimica

    Disodio 4-idrossi-3-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-1-solfonato

    Formula chimica

    C20H12N2Na2O7S2

    Peso molecolare

    502,44

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    510 in soluzione acquosa a circa 516 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore da rosso a marrone

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore rosso

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 516 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più dell'1 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    Acido 4-4-amminonaftalen-1-solfonico

    right accolade totale non più dello 0,5 %

    Acido 4-idrossinaftalen-1-solfonico

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 123 AMARANTO



    Sinonimi

    CI rosso per alimenti 9

    Definizione

    L'amaranto è costituito essenzialmente da trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo)naftalen-3,6-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. L'amaranto è ottenuto per copulazione dell'acido 4-ammino-1-naftalenesolfonico con l'acido 3-idrossi-2,7-naftalendisolfonico.

    L'amaranto è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    16185

    EINECS

    213-022-2

    Denominazione chimica

    Trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo)naftalen-3-6-disolfonato

    Formula chimica

    C20H11N2Na3O10S3

    Peso molecolare

    604,48

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    in soluzione acquosa a circa 520 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli marrone rossastri

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore rosso

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 520 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 3,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    acido 4-amminonaftalen-1-solfonico

    right accolade totale non più dello 0,5 %

    acido 3-idrossinaftalen-2,7-disolfonico

    acido 6-idrossinafhalen-2-solfonico

    acido 7-idrossinaftalen-1,3-disolfonico

    acido 7-idrossinaftalen-1,3-6-trisolfonico

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 124 PONCEAU 4R, ROSSO COCCINIGLIA A



    Sinonimi

    CI rosso per alimenti 7; nuovo coccine

    Definizione

    Il Ponceau 4R è costituito essenzialmente da trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-6,8-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il Ponceau 4R è ottenuto per copulazione dell'acido naftionico diazotato con l'acido G (2-naftol-6,8- disolfonico) e convertendo il prodotto della copulazione in sale trisodico.

    Il Ponceau 4R è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    16255

    EINECS

    220-036-2

    Denominazione chimica

    Trisodio 2-idrossi-1-(4-solfonato-1-naftilazo) naftalen-6,8-disolfonato

    Formula chimica

    C20H11N2Na3O10S3

    Peso molecolare

    604,48

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'80 %

    image

    430 in soluzione acquosa a circa 505 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli rossastri

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore rosso

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 505 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più dell'1,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    acido 4-amminonaftalen-1-solfonico

    right accolade Totale non più dello 0,5 %

    acido 7-idrossinaftalen-1,3-disolfonico

    acido 3-idrossinaftalen-2,7-disolfonico

    acido 6-idrossinaftalen-2-solfonico

    acido 7- idrossinaftalen-1,3-6-trisolfonico

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 127 ERITROSINA



    Sinonimi

    CI rosso per alimenti 14

    Definizione

    L'eritrosina è costituita essenzialmente da disodio 2-(2,4,5,7-tetraiodo-3-ossido-6-ossoxanten-9-il) benzoato monoidrato e da coloranti accessori accompagnati da acqua, cloruro sodico e/o solfato sodico quali principali componenti incolori. L'eritrosina è ottenuta per iodinazione della fluoresceina, del prodotto di condensazione del resorcinolo e dell'anidride ftalica.

    L'eritrosina è descritta sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    45430

    EINECS

    240-474-8

    Denominazione chimica

    Disodio 2-(2,4,5,7-tetraiodo-3-ossido-6-ossoxanten-9-il) benzoato monoidrato

    Formula chimica

    C20H6I4Na2O5 H2O

    Peso molecolare

    897,88

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici anidri non inferiore all'87 %

    image

    1 100 in soluzione acquosa a pH 7, a circa 526 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli rossi

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore rosso

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 526 nm a pH 7

    Purezza

    Ioduri inorganici

    Non più dello 0,1 % (calcolati come ioduro sodico)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori (eccetto fluoresceina)

    Non più del 4,0 %

    Fluoresceina

    Non più di 20 mg/kg

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    Tri-iodoresorcinolo

    Non più dello 0,2 %

    acido 2-(2,4-diidrossi-3,5-diiodobenzoil) benzoico

    Non più dello 0,2 %

    Sostanze estraibili in etere

    da una soluzione avente un pH da 7 a 8, non più dello 0,2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 129 ROSSO ALLURA AC



    Sinonimi

    CI rosso per alimenti 17

    Definizione

    Il rosso allura AC è costituito essenzialmente da disodio 2-idrossi-1-(2-metossi-5-metil-4-solfonato-fenilazo) naftalen-6-solfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori. Il rosso allura è ottenuto per copulazione dell'acido 5-ammino-4-metossi-2-toluensolfonico diazotato con l'acido 6-idrossi-2-naftalensolfonico.

    Il rosso allura AC è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    16035

    EINECS

    247-368-0

    Denominazione chimica

    Disodio 2-idrossi-1-(2-metossi-5-metil-4-solfonatofenilazo) naftalen-6-solfonato

    Formula chimica

    C18H14N2Na2O8S2

    Peso molecolare

    496,42

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    540 in soluzione acquosa a pH 7 a circa 504 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli color rosso scuro

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore rosso

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 504 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 3,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    acido 6-idrossi-2-naftalen solforico, sale sodico

    Non più dello 0,3 %

    acido 4-ammino-5-metossi-2-metilbenzen solfonico

    Non più dello 0,2 %

    6,6-ossibis (acido 2-naftalen solfonico) sale bisodico

    Non più dell'1,0 %

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    da una soluzione avente un pH 7, non più dello 0,2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 131 BLU PATENTATO V



    Sinonimi

    CI blu per alimenti 5

    Definizione

    Il blu patentato V è costituito essenzialmente dal sale interno del composto di calcio o di sodio del 4-(α-(4-dietilamminofenil)-5-idrossi-2,4-disolfofenil-metilidene]2,5-cicloesadien-1-ilidene dietil-ammonio idrossido e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico e/o da solfato di calcio quali principali componenti incolori.

    È ammesso anche il sale di potassio.

    Colour Index n.

    42051

    EINECS

    222-573-8

    Denominazione chimica

    Sale interno del composto di calcio o di sodio del (4-(α-(4-dietilamminofenil)-5-idrossi-2,4-disolfofenil-metilidene) 2,5-cicloesadien-1-ilidene) dietil-ammonio idrossido

    Formula chimica

    Composto del calcio: C27H31N2O7S2Ca1/2

    Composto del sodio: C27H31N2O7S2Na

    Peso molecolare

    Composto del calcio: 579,72

    Composto del sodio: 582,67

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    2 000 in soluzione acquosa a pH 5, a circa 638 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore blu scuro

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore blu

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 5, a 638 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 2,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    3-idrossi benzaldeide

    right accolade totale non più dello 0,5 %

    acido 3-idrossi benzoico

    acido 3-idrossi-4-solfobenzoico

    acido N,N-dietilammino benzen solfonico

    Leucobase

    Non più del 4,0 %

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    da una soluzione avente pH 5 non più dello 0,2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 132 INDIGOTINA, CARMINIO D'INDACO



    Sinonimi

    CI blu per alimenti 1

    Definizione

    L'indigotina è costituita essenzialmente da una miscela di disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,5′-disolfonato e disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,7′-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori.

    L'indigotina è descritta sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Il carminio d'indaco è ottenuto per solfonazione dell'indaco, riscaldando l'indaco (o la pasta di indaco) in presenza di acido solforico. La materia colorante è isolata e sottoposta a procedimenti di depurazione.

    Colour Index n.

    73015

    EINECS

    212-728-8

    Denominazione chimica

    Disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,5′-disolfonato

    Formula chimica

    C16H8N2Na2O8S2

    Peso molecolare

    466,36

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %;

    disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,7′-disolfonato: non più del 18 %

    image

    480 in soluzione acquosa a circa 610 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore blu scuro

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore blu

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 610 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Escluso il disodio 3,3′-diosso-2,2′-di-indoliliden-5,7′-disolfonato: non più dell'1,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    acido isatin-5-solfonico

    right accolade totale non più dello 0,5 %

    acido 5-solfoantranilico

    Acido antranilico

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 133 BLU BRILLANTE FCF



    Sinonimi

    CI blu per alimenti 2

    Definizione

    Il blu brillante FCF è costituito essenzialmente da disodio α-[4-(N-etil-3-solfonatobenzilammino) fenil]-α-(4-N-etil-3-solfonatobenzilammino)cicloesa-2,5-dieniliden toluen-2-solfonato, dai suoi isomeri e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori.

    Il blu brillante FCF è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    42090

    EINECS

    223-339-8

    Denominazione chimica

    Disodio α-(4-[N-etil-3-solfonatobenzilammino) fenil]-α-(4-N-etil-3-solfonatobenzilammino) cicloesa-2,5-dieniliden) toluen-2-solfonato

    Formula chimica

    C37H34N2Na2O9S3

    Peso molecolare

    792,84

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti totali calcolate come sali sodici non inferiore all'85 %

    image

    1 630 in soluzione acquosa a circa 630 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore blu rossastro

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore blu

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 630 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 6,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    Somma degli acidi 2-, 3- e 4-formil benzen solfonici

    Non più dell'1,5 %

    acido 3-[(etil)(4-solfofenil)ammino] metil benzen solfonico

    Non più dello 0,3 %

    Leucobase

    Non più del 5,0 %

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % a pH 7

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 140 (i) CLOROFILLE



    Sinonimi

    CI verde naturale 3; clorofilla magnesiaca; feofitina magnesiaca

    Definizione

    Le clorofille si ottengono mediante estrazione da ceppi naturali di piante commestibili, erba, erba medica e ortica. Durante la successiva eliminazione del solvente, il magnesio presente naturalmente e legato con un legame di coordinazione, può essere rimosso completamente o in parte dalle clorofille, si ottengono così le feofitine corrispondenti. Le principali sostanze coloranti sono le feofitine e le clorofille magnesiache. L'estratto, dal quale è stato eliminato il solvente, contiene anche altri pigmenti come i carotenoidi nonché olii, grassi e cere provenienti dal materiale di partenza. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletil chetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano.

    Colour Index n.

    75810

    EINECS

    Clorofille: 215-800-7, clorofilla a: 207-536-6, clorofilla b: 208-272-4

    Denominazione chimica

    Le principali sostanze coloranti sono:

    Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-132-metossicarbonil-2,7,12,18-tetrametil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta [at]-porfirin-17-il)propionato, (feofitina a), o come complesso del magnesio (clorofilla a)

    Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-7-formil-132-metossicarbonil-2,12,18-trimetil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta[at]-porfirin-17-il)propionato, (feofitina b), o come complesso del magnesio (clorofilla b)

    Formula chimica

    Clorofilla a (complesso del magnesio): C55H72MgN4O5

    Clorofilla a: C55H74N4O5

    Clorofilla b (complesso del magnesio): C55H70MgN4O6

    Clorofilla b: C55H72N4O6

    Peso molecolare

    Clorofilla a (complesso del magnesio): 893,51

    Clorofilla a: 871,22

    Clorofilla b (complesso del magnesio): 907,49

    Clorofilla b: 885,20

    Tenore

    Contenuto totale delle clorofille combinate e dei loro complessi del magnesio non inferiore al 10 %

    image

    700 in cloroformio a circa 409 nm

    Descrizione

    Solido di consistenza cerosa di colore da verde oliva a verde scuro secondo il contenuto di magnesio coordinato

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cloroformio a circa 409 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metiletilchetone

    Metanolo

    Etanolo

    Propan-2-olo

    Esano

    Diclorometano:

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 140 (ii) CLOROFILLINE



    Sinonimi

    CI verde naturale 5; clorofillina di sodio; clorofillina di potassio

    Definizione

    I sali alcalini delle clorofilline si ottengono per saponificazione dei prodotti estratti mediante solvente da ceppi naturali di piante commestibili: erba, erba medica e ortica. La saponificazione elimina i gruppi esterificanti metile e fitolo e può aprire parzialmente la struttura ciclica del pentenile. I gruppi acidi vengono neutralizzati con formazione di sali di potassio e/o di sodio.

    Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano.

    Colour Index n.

    75815

    EINECS

    287-483-3

    Denominazione chimica

    Le principali sostanze coloranti presenti nella loro forma acida sono:

    — 3-(10-carbossilato-4-etil-1,3,5,8-tetrametil-9-osso-2-vinilforbin-7-il)propionato (clorofillina a)

    — e

    — 3-(10-carbossilato-4-etil-3-formil-1,5,8-trimetil-9-osso-2-vinilforbin-7-il) propionato (clorofillina b)

    A seconda del grado di idrolisi, l'anello ciclopentenile può essere aperto con formazione di una terza funzione carbossilica.

    Possono essere presenti anche complessi del magnesio.

    Formula chimica

    Clorofillina a (forma acida): C34H34N4O5

    Clorofillina b (forma acida): C34H32N4O6

    Peso molecolare

    Clorofillina a: 578,68

    Clorofillina b: 592,66

    Ciascun valore può essere aumentato di 18 dalton se l'anello ciclopentenile viene aperto.

    Tenore

    Il contenuto totale di clorofilline di un campione essiccato per 1 ora a circa 100 °C non è inferiore al 95 %.

    image

    700 in soluzione acquosa a pH 9 a circa 405 nm

    image

    140 in soluzione acquosa a pH 9 a circa 653 nm

    Descrizione

    Polvere di colore da verde scuro a blu/nero

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in tampone fosfato acquoso a pH 9 a circa 405 nm e a circa 653 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metiletilchetone

    Metanolo

    Etanolo

    Propan-2-olo

    Esano

    Diclorometano:

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 10 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 141 (i) COMPLESSI RAMEICI DELLE CLOROFILLE



    Sinonimi

    CI verde naturale 3; clorofilla rameica; feofitina rameica

    Definizione

    Le clorofille rameiche si ottengono aggiungendo un sale del rame al prodotto ottenuto per estrazione mediante solvente da ceppi naturali di piante commestibili: erba, erba medica, ortica. L'estratto dal quale è stato eliminato il solvente, contiene anche altri pigmenti tra i quali i carotenoidi nonché grassi e cere provenienti dal materiale di partenza. Le principali sostanze coloranti sono le feofitine contenenti rame. Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano.

    Colour Index n.

    75810

    EINECS

    Clorofilla a rameica: 239-830-5; clorofilla b rameica: 246-020-5

    Denominazione chimica

    [Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-132-metossicarbonil-2,7,12,18-tetrametil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta[at]-porfirin-17-il)propionato] rame (II) (clorofilla a rameica)

    [Fitil (132R,17S,18S)-3-(8-etil-7-formil-132-metossicarbonil-2,12,18-trimetil-13′-osso-3-vinil-131-132-17,18-tetraidrociclopenta[at]-porfirin-17-il)propionato] rame (II) (clorofilla b rameica)

    Formula chimica

    Clorofilla a rameica: C55H72Cu N4O5

    Clorofilla b rameica: C55H70Cu N4O6

    Peso molecolare

    Clorofilla a rameica: 932,75

    Clorofilla b rameica: 946,73

    Tenore

    Il contenuto totale di clorofille rameiche non è inferiore al 10 %.

    image

    540 in cloroformio a circa 422 nm

    image

    300 in cloroformio a circa 652 nm

    Descrizione

    Solido di consistenza cerosa di colore dal blu azzurro al verde scuro a seconda del materiale di partenza

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cloroformio a circa 422 nm e a circa 652 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metiletilchetone

    Metanolo

    Etanolo

    Propan-2-olo

    Esano

    Diclorometano:

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Ioni rame

    Non più di 200 mg/kg

    Rame totale

    Non più dell'8,0 % del totale delle feofitine rameiche

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 141 (ii) COMPLESSI RAMEICI DELLE CLOROFILLINE



    Sinonimi

    Clorofillina con sodio e rame; clorofillina con potassio e rame; CI verde naturale 5

    Definizione

    I sali alcalini delle clorofilline rameiche si ottengono aggiungendo rame al prodotto ottenuto per saponificazione dei prodotti ottenuti mediante estrazione con solvente da ceppi naturali di piante commestibili: erba, erba medica e ortica. La saponificazione elimina i gruppi esterificanti metile e fitolo e può aprire parzialmente la struttura ciclica del pentenile. Dopo l'aggiunta di rame alle clorofilline purificate, i gruppi acidi vengono neutralizzati con formazione dei sali di potassio e/o di sodio.

    Per l'estrazione possono essere utilizzati unicamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, diclorometano, diossido di carbonio, metanolo, etanolo, propan-2-olo ed esano.

    Colour Index n.

    75815

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Le principali sostanze coloranti presenti nella loro forma acida sono: 3-(10-Carbossilato-4-etil-1,3,5,8-tetrametil-9-osso-2- vinilforbin-7-il)propionato, complesso rameico (clorofillina a rameica) e 3-(10-carbossilato-4-etil-3-formil-1,5,8-trimetil-9- osso-2-vinilforbin-7-il) propionato, complesso rameico (clorofillina b rameica)

    Formula chimica

    Clorofillina a rameica (forma acida): C34H32Cu N4O5

    Clorofillina b rameica (forma acid): C34H30Cu N4O6

    Peso molecolare

    Clorofillina a rameica: 640,20

    Clorofillina b rameica: 654,18

    Ciascun valore può essere aumentato di 18 dalton se l'anello ciclopentenile viene aperto.

    Tenore

    Il contenuto totale di clorofilline rameiche di un campione essiccato per 1 ora a circa 100 °C non è inferiore al 95 %.

    image

    565 in tampone fosfato acquoso avente un pH 7,5 a circa 405 nm

    image

    145 in tampone fosfato acquoso avente un pH 7,5 a circa 630 nm

    Descrizione

    Polvere di colore da verde scuro a blu/nero

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in tampone fosfato acquoso a pH 7,5 a circa 405 nm e a circa 630 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metiletilchetone

    Metanolo

    Etanolo

    Propan-2-olo

    Esano

    Diclorometano:

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Ioni rame

    Non più di 200 mg/kg

    Rame totale

    Non più dell'8,0 % del totale delle clorofilline rameiche

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 142 VERDE S



    Sinonimi

    CI verde per alimenti 4; verde brillante BS

    Definizione

    Il verde S è costituito essenzialmente da sodio N-[4-[[4-(dimetilammino)fenil](2-idrossi-3,6-disolfo-1-naftalenil)metilen]-2,5-cicloesa-2,5-iliden]-N-metilmetanamminio e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori

    Il verde S è descritto sotto forma di sale di sodio. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    44090

    EINECS

    221-409-2

    Denominazione chimica

    Sodio N-[4-[[4-(dimetilammino)fenil](2-idrossi-3,6-disolfo-1-naftalenil-)-metilen]-cicloesa-2,5-iliden]-N-metilmetanamminio; sodio 5-[4-dimetilammino-α-(4-dimetilimminiocicloesa-2,5-dieniliden)benzil]-6-idrossi-7-solfonato-naftalen-2-solfonato (denominazione chimica alternativa)

    Formula chimica

    C27H25N2NaO7S2

    Peso molecolare

    576,63

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'80 %

    image

    1 720 in soluzione acquosa a circa 632 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore blu scuro o verde scuro

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore blu o verde

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 632 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più dell'1,0 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    alcol 4,4′-bis(dimetilammino) benzidrilico

    Non più dello 0,1 %

    4,4′-bis(dimetilammino)benzofenone

    Non più dello 0,1 %

    acido 3-idrossinafthalen-2,7-disolfonico

    Non più dello 0,2 %

    Leucobase

    Non più del 5,0 %

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 150a CARAMELLO SEMPLICE



    Sinonimi

    Caramello caustico

    Definizione

    Il caramello semplice viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio). Per ottenere la caramellizzazione si possono impiegare acidi, alcali e sali, ad eccezione dei composti ammoniacali e dei solfiti.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    232-435-9

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero

    Identificazione

     

    Purezza

    Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE

    Non più del 50 %

    Sostanze coloranti legate da fosforil cellulosa

    Non più del 50 %

    Intensità del colore (1)

    0,01-0,12

    Azoto totale

    Non più dello 0,1 %

    Zolfo totale

    Non più dello 0,2 %

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)    ►C1  L’intensità della colorazione è definita come l’assorbenza misurata a 610 mm di una soluzione del colorante caramello in forma solida in acqua alla concentrazione di 0,1 % (p/v) in una cella di 1 cm. ◄

    E 150b CARAMELLO SOLFITO-CAUSTICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il caramello solfito-caustico viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio) con o senza acidi o alcali, in presenza di composti a base di solfito (acido solforoso, solfito di potassio, bisolfito di potassio, solfito di sodio e bisolfito di sodio); non sono usati composti ammoniacali.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    232-435-9

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero

    Identificazione

     

    Purezza

    Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE

    Più del 50 %

    Intensità del colore (1)

    0,05-0,13

    Azoto totale

    Non più dello 0,3 % (2)

    Diossido di zolfo

    Non più dello 0,2 % (2)

    Zolfo totale

    0,3-3,5 %—3,5 % (2)

    Zolfo legato da cellulosa DEAE

    più del 40 %

    Rapporto di assorbanza della sostanza colorante legata da cellulosa DEAE

    19-34

    Rapporto delle assorbanze (A 280/560)

    superiore a 50

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)    ►C1  L’intensità della colorazione è definita come l’assorbenza misurata a 610 mm di una soluzione del colorante caramello in forma solida in acqua alla concentrazione di 0,1 % (p/v) in una cella di 1 cm. ◄

    (2)   Espresso sulla base di una colorazione equivalente, ossia come prodotto avente un'intensità di colore pari a 0,1 unità di assorbanza.

    E 150c CARAMELLO AMMONIACALE



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il caramello ammoniacale viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri, ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio) con o senza acidi o alcali, in presenza di composti ammoniacali (idrossido di ammonio, carbonato di ammonio, bicarbonato di ammonio e fosfato di ammonio); non sono usati composti a base di solfito.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    232-435-9

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero

    Identificazione

     

    Purezza

    Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE

    Non più del 50 %

    Sostanze coloranti legate da fosforil cellulosa

    più del 50 %

    Intensità del colore (1)

    0,08-0,36

    Azoto ammoniacale

    Non più dello 0,3 % (2)

    4-metilimmidazolo

    Non più di 200 mg/kg (2)

    2-acetil-4-tetraidrossi-butilimmidazolo

    Non più di 10 mg/kg (2)

    Zolfo totale

    Non più dello 0,2 % (2)

    Azoto totale

    0,7-3,3 % (2)

    Rapporto di assorbanza delle sostanze coloranti legate da fosforil cellulosa

    13-35

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)    ►C1  L’intensità della colorazione è definita come l’assorbenza misurata a 610 mm di una soluzione del colorante caramello in forma solida in acqua alla concentrazione di 0,1 % (p/v) in una cella di 1 cm. ◄

    (2)   Espresso sulla base di una colorazione equivalente, ossia come prodotto avente un'intensità di colore pari a 0,1 unità di assorbanza.

    E 150d CARAMELLO SOLFITO-AMMONIACALE



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il caramello solfito-ammoniacale viene preparato mediante riscaldamento controllato dei carboidrati (dolcificanti per alimenti dotati di potere nutritivo e disponibili in commercio, costituiti dai monomeri glucosio e fruttosio e/o da loro polimeri ovvero da sciroppi di glucosio, da saccarosio, e/o da sciroppi di zucchero invertito, e da destrosio) con o senza acidi o alcali in presenza di composti a base di solfito o ammoniacali (acido solforoso, solfito di potassio, bisolfito di potassio, solfito di sodio, bisolfito di sodio, idrossido di ammonio, carbonato di ammonio, bicarbonato di ammonio, fosfato di ammonio, solfato di ammonio, solfito di ammonio e solfito acido di ammonio).

    Colour Index n.

     

    EINECS

    232-435-9

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi o solidi di colore da marrone scuro a nero

    Identificazione

     

    Purezza

    Sostanze coloranti legate da cellulosa DEAE

    Più del 50 %

    Intensità del colore (1)

    0,10 - 0,60

    Azoto ammoniacale

    Non più dello 0,6 % (2)

    Diossido di zolfo

    Non più dello 0,2 % (2)

    4-metilimmidazolo

    Non più di 250 mg/kg (2)

    Azoto totale

    0,3 - 1,7 % (2)

    Zolfo totale

    0,8 - 2,5 % (2)

    Rapporto azoto/zolfo del precipitato con alcol

    0,7 - 2,7

    Rapporto delle assorbanze del precipitato con alcol (3)

    8 – 14

    Rapporto delle assorbanze (A 280/560)

    Non più di 50

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)    ►C1  L’intensità della colorazione è definita come l’assorbenza misurata a 610 mm di una soluzione del colorante caramello in forma solida in acqua alla concentrazione di 0,1 % (p/v) in una cella di 1 cm. ◄

    (2)   Espresso sulla base di una colorazione equivalente, ossia come prodotto avente un'intensità di colore pari a 0,1 unità di assorbanza.

    (3)   Il rapporto delle assorbanze del precipitato alcolico è definito come l'assorbanza del precipitato a 280 nm divisa per l'assorbanza a 560 nm (in una cella di 1 cm).

    ▼M8

    E 151 NERO BRILLANTE PN

    ▼B



    Sinonimi

    CI nero per alimenti 1

    ▼M8

    Definizione

    Il nero brillante PN è costituito essenzialmente da tetrasodio-4-acetammido-5-idrossi-6-[7-solfonato-4-(4-solfonatofenilazo)-1-naftilazo]naftalen-1,7-disolfonato e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori.

    Il nero brillante PN è descritto sotto forma di sale sodico.

    Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    ▼B

    Colour Index n.

    28440

    EINECS

    219-746-5

    Denominazione chimica

    Tetrasodio 4-acetammido-5-idrossi-6-[7-solfonato-4-(4-solfonatofenilazo)-1-naftilazo] naftalen-1,7-disolfonato

    Formula chimica

    C28H17N5Na4O14S4

    Peso molecolare

    867,69

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti calcolate come sali sodici non inferiore all'80 %

    image

    530 in soluzione acquosa a circa 570 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli di colore nero

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore nero-bluastro

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a circa 570 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 4 % (sul contenuto di colorante)

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    Acido 4-acetammido-5-idrossinaftalen-1,7-disolfonico

    right accolade Totale non più dello 0,8 %

    Acido 4-ammino-5-idrossinaftalen-1,7-disolfonico

    Acido 8-amminonaftalen-2-solfonico

    Acido 4,4′-diazoamminodi-(benzensolfonico)

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in condizioni di neutralità

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 153 CARBONE VEGETALE



    Sinonimi

    Nero vegetale

    Definizione

    Il carbone vegetale attivo si ottiene dalla carbonizzazione di sostanze vegetali quali legno, residui di cellulosa, torba e gusci di noci di cocco o altri gusci. Il carbone attivo così prodotto è macinato con un mulino a rulli e la polvere di carbone altamente attivo risultante è trattata con un ciclone. La frazione fine proveniente dal ciclone è purificata mediante lavaggio con acido cloridrico, neutralizzata e quindi essiccata. Il prodotto risultante è tradizionalmente noto come nero vegetale. I prodotti con un più elevato potere colorante sono ottenuti dalla frazione fine mediante un ulteriore trattamento in ciclone o un'ulteriore macinazione, seguiti da lavaggio acido, neutralizzazione ed essiccazione. Il carbone vegetale è costituito essenzialmente da particelle fini di carbonio e può contenere piccole quantità di prodotti azotati, idrogenati e ossigenati. Dopo la preparazione il carbone può assorbire umidità.

    Colour Index n.

    77266

    EINECS

    231-153-3

    Denominazione chimica

    Carbonio

    Formula chimica

    C

    Peso atomico

    12,01

    Tenore

    Contenuto non inferiore al 95 % di carbonio, calcolato su base anidra e in assenza di ceneri

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % dopo 4 ore a 120 °C

    Descrizione

    Polvere nera inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e nei solventi organici

    Combustione

    Riscaldato al color rosso brucia lentamente senza fiamma

    Purezza

    Ceneri (totale)

    Non più del 4,0 % (temperatura di ignizione: 625 °C)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Idrocarburi policiclici aromatici

    Benzo(a)pirene meno di 50 μg/kg nell'estratto ottenuto per estrazione di 1 g del prodotto con 10 g di cicloesano puro in un estrattore continuo

    Sostanze solubili in alcali

    Il filtrato ottenuto bollendo 2 g del campione in 20 ml di idrossido di sodio N è incolore dopo filtrazione

    E 155 BRUNO HT



    Sinonimi

    CI bruno per alimenti 3

    Definizione

    Il bruno HT è costituito essenzialmente da disodio 4,4′-(2,4-diidrossi-5-idrossimetil-1,3-fenilenbisazo) di(naftalen-1-solfonato) e da coloranti accessori accompagnati da cloruro sodico e/o da solfato sodico quali principali componenti incolori

    Il bruno HT è descritto sotto forma di sale sodico. Sono ammessi anche i sali di calcio e di potassio.

    Colour Index n.

    20285

    EINECS

    224-924-0

    Denominazione chimica

    Disodio 4,4′-(2,4-diidrossi-5-idrossimetil-1,3-fenilenbisazo) di(naftalen-1-solfonato)

    Formula chimica

    C27H18N4Na2O9S2

    Peso molecolare

    652,57

    Tenore

    Contenuto totale di coloranti calcolati come sali sodici non inferiore al 70 %

    image

    403 in soluzione acquosa a pH 7 a circa 460 nm

    Descrizione

    Polvere o granuli marrone-rossastri

    Aspetto della soluzione acquosa

    Colore bruno

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 7 a circa 460 nm

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Non più del 10 % (metodo TLC)

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    acido 4-amminonaftalen- 1-solfonico

    Non più dello 0,7 %

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    Non più dello 0,2 % in una soluzione con pH 7

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 160 a (i) BETA-CAROTENE



    Sinonimi

    CI arancione per alimenti 5

    Definizione

    Queste specifiche si applicano principalmente a tutti gli isomeri trans di beta-carotene con piccoli quantitativi di altri carotenoidi. I preparati diluiti e stabilizzati possono avere diversi tassi di isomero trans e cis.

    Colour index n.

    40800

    EINECS

    230-636-6

    Denominazione chimica

    Beta-carotene; beta, beta-carotene

    Formula chimica

    C40H56

    Peso molecolare

    536,88

    Tenore

    Totale dei coloranti (espressi come beta-carotene) non inferiore al 96 %

    image

    2 500 a circa 440 nm – 457 nm in cicloesano

    Descrizione

    Cristalli o polvere di cristalli di colore rosso brunastro

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cicloesano a 453 nm – 456 nm

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Coloranti accessori

    Carotenoidi diversi dal beta-carotene: non più del 3,0 % del totale delle sostanze coloranti

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 160 a (ii) CAROTENI VEGETALI



    Sinonimi

    CI arancione per alimenti 5

    Definizione

    I caroteni vegetali si ottengono mediante estrazione con solvente da ceppi naturali di piante commestibili, carote, oli vegetali, erba, erba medica e ortica.

    Il colorante principale è costituito da carotenoidi il cui componente maggiore è il beta-carotene. Possono essere presenti anche alfa-carotene, gamma-carotene e altri pigmenti. Oltre ai pigmenti coloranti, questa sostanza può contenere oli, grassi e cere che si trovano naturalmente nel materiale di partenza.

    Per le estrazioni si possono utilizzare solamente i seguenti solventi: acetone, metiletilchetone, metanolo, etanolo, propan-2-olo, esano (1), diclorometano e diossido di carbonio.

    Colour index n.

    75130

    EINECS

    230-636-6

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    Beta-carotene: C40H56

    Peso molecolare

    Beta-carotene: 536,88

    Tenore

    Il contenuto di caroteni (calcolati come beta-carotene) non è inferiore al 5 %. Per i prodotti ottenuti per estrazione di oli vegetali: non inferiore allo 0,2 % nei grassi alimentari.

    image

    2 500 a circa 440 nm – 457 nm in cicloesano

    Descrizione

     

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cicloesano a 440 nm - 457 nm e 470 nm - 486 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metiletilchetone

    Metanolo

    Propan-2-olo

    Esano

    Etanolo

    Diclorometano

    Non più di 10 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    (1)   Benzene non superiore allo 0,05 % v/v.

    E 160 a (iii) BETA-CAROTENE DERIVATO DA Blakeslea trispora



    Sinonimi

    CI arancione per alimenti 5

    Definizione

    Ottenuto mediante fermentazione usando una coltura mista dei due tipi di produttori (+) e (-) di ceppi naturali del fungo Blakeslea trispora. Il beta-carotene è estratto dalla biomassa mediante etil acetato o acetato di isobutile seguito da propan-2-olo e cristallizzato. Il prodotto cristallizzato è formato principalmente da beta-carotene trans. A causa del processo naturale il 3 % circa del prodotto è costituito da carotenoidi misti, caratteristica specifica del prodotto.

    Colour Index n.

    40800

    EINECS

    230-636-6

    Denominazione chimica

    Beta-carotene; beta,beta-carotene

    Formula chimica

    C40H56

    Peso molecolare

    536,88

    Tenore

    Totale delle sostanze coloranti (espresse come beta-carotene) non inferiore al 96 %

    image

    2 500 a circa 440 nm – 457 nm in cicloesano

    Descrizione

    Cristalli o polvere di cristalli rosso-brunastri o viola porpora (il colore varia a seconda del solvente di estrazione utilizzato e delle condizioni di cristallizzazione)

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cicloesano a 453 nm – 456 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetato di etile

    right accolade Non più dello 0,8 %, singolarmente o in combinazione

    Etanolo

    Acetato di isobutile: non più dell'1,0%

    Propan-2-olo: non più dello 0,1%

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 %

    Coloranti accessori

    Carotenoidi diversi dal beta-carotene: non più del 3,0 % del totale delle sostanze coloranti

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Muffe

    Non più di 100 colonie per grammo

    Lieviti

    Non più di 100 colonie per grammo

    Salmonella spp.

    assente in 25 g

    Escherichia coli

    assente in 5 g

    E 160 a (iv) CAROTENI DERIVATI DALLE ALGHE



    Sinonimi

    CI arancione per alimenti 5

    ▼M8

    Definizione

    I caroteni misti possono anche essere ottenuti da ceppi dell’alga Dunaliella salina. L’estrazione del beta-carotene avviene mediante un olio essenziale. La preparazione è in sospensione al 20-30 % in olio commestibile. Il rapporto di isomeri trans e cis è dell’ordine di 50/50 – 71/29.

    Il colorante principale è costituito da carotenoidi il cui componente maggiore è il beta-carotene. Possono anche essere presenti alfa-carotene, luteina, zeaxantina e beta-criptoxantina. Oltre ai pigmenti coloranti questa sostanza può contenere oli, grassi e cere che si trovano naturalmente nel materiale di partenza.

    ▼B

    Colour Index n.

    75130

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    Beta-Carotene: C40H56

    Peso molecolare

    Beta-Carotene: 536,88

    Tenore

    Il contenuto di caroteni (calcolati come beta-carotene) non è inferiore al 20 %

    image

    2 500 a circa 440 nm – 457 nm in cicloesano

    Descrizione

     

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cicloesano a 440 nm – 457 nm e 474 nm – 486 nm

    Purezza

    Tocoferoli naturali in olio commestibile

    Non più dello 0,3 %

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 160 b ANNATTO, BISSINA, NORBISSINA

    (i)   BISSINA E NORBISSINA ESTRATTE CON SOLVENTE



    Sinonimi

    CI arancione naturale 4

    Definizione

    La bissina è preparata mediante estrazione del rivestimento esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L.) utilizzando uno o più dei seguenti solventi: acetone, metanolo, esano, diclorometano e diossido di carbonio, con successiva eliminazione del solvente.

    La norbissina è preparata per idrolisi con alcali acquoso dell'estratto contenente la bissina.

    La bissina e la norbissina possono contenere altre sostanze estratte dai semi di annatto.

    La polvere di bissina contiene numerosi componenti coloranti, il principale dei quali è la bissina, che può essere presente nelle forme cis e trans. Possono anche essere presenti prodotti della degradazione termica della bissina.

    La polvere di norbissina contiene i prodotti dell'idrolisi della bissina, sotto forma di sali di sodio o di potassio quali coloranti principali. Possono essere presenti le forme cis e trans.

    Colour Index n.

    75120

    EINECS

    Annatto: 215-735-4, estratto di semi di annatto: 289-561-2; bissina: 230-248-7

    Denominazione chimica

    Bissina: left accolade

    6′-Metilidrogen-9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    Norbissina: left accolade

    acido 9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico acido

    9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico

    Formula chimica

    Bissina:

    C25H30O4

    Norbissina:

    C24H28O4

    Peso molecolare

    Bissina:

    394,51

    Norbissina:

    380,48

    Tenore

    Il contenuto di polveri di bissina non è inferiore al 75 % del totale dei carotenoidi calcolati come bissina.

    Il contenuto di polveri di norbissina non è inferiore al 25 % del totale dei carotenoidi calcolati come norbissina

    Bissina:

    image

    2 870 in cloroformio a circa 5 022 nm

    Norbissina:

    image

    2 870 in soluzione di KOH a circa 482 nm

    Descrizione

    Polvere, sospensione o soluzione rosso-bruna

    Identificazione

    Spettrometria

    Bissina:

    Estinzione massima in cloroformio a circa 502 nm

    Norbissina:

    Estinzione massima in soluzione diluita di KOH a circa 482 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metanolo

    Esano

    Diclorometano:

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (ii)   ESTRATTO ALCALINO DI ANNATTO



    Sinonimi

    CI arancione naturale 4

    Definizione

    L'annatto solubile in acqua è preparato mediante estrazione con alcali acquosi (con idrossido di sodio o di potassio) del rivestimento esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L.)

    L'annatto solubile in acqua contiene norbissina, prodotto dell'idrolisi della bissina, sotto forma di sali di sodio o di potassio, quali coloranti principali. Possono essere presenti le forme cis e trans.

    Colour Index n.

    75120

    EINECS

    Annatto: 215-735-4, estratto di semi di annatto: 289-561-2; bissina: 230-248-7

    Denominazione chimica

    Bissina: left accolade

    6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    Norbissina: left accolade

    acido 9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico acido

    6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    Formula chimica

    Bissina:

    C25H30O4

    Norbissina:

    C24H28O4

    Peso molecolare

    Bissina:

    394,51

    Norbissina:

    380,48

    Tenore

    Contiene non meno dello 0,1 % di carotenoidi totali espressi come norbissina

    Norbissina:

    image

    2 870 in soluzione di KOH a circa 482 nm

    Descrizione

    Polvere, sospensione o soluzione rosso-bruna

    Identificazione

    Spettrometria

    Bissina:

    Estinzione massima in cloroformio a circa 502 nm

    Norbissina:

    Estinzione massima in soluzione diluita di KOH a circa 482 nm

    Purezza

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (iii)   ANNATTO ESTRATTO IN OLIO



    Sinonimi

    CI arancione naturale 4

    Definizione

    Gli estratti di annatto in olio, come soluzioni o sospensioni, sono preparati mediante estrazione con olii vegetali alimentari del rivestimento esterno dei semi di annatto (Bixa orellana L.). L'annatto estratto in olio contiene numerosi componenti coloranti, il principale dei quali è la bissina, che può essere presente nelle forme cis e trans. Possono anche essere presenti prodotti della degradazione termica della bissina.

    Colour Index n.

    75120

    EINECS

    Annatto: 215-735-4, estratto di semi di annatto: 289-561-2; bissina: 230-248-7

    Denominazione chimica

    Bissina: left accolade

    6′-Metilidrogen-9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    6′-Metilidrogen-9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioato

    Norbissina: left accolade

    acido 9′-cis-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico acido

    9′-trans-6,6′-diapocarotene-6,6′-dioico

    Formula chimica

    Bissina:

    C25H30O4

    Norbissina:

    C24H28O4

    Peso molecolare

    Bissina:

    394,51

    Norbissina:

    380,48

    Tenore

    Contiene non meno dello 0,1 % di carotenoidi espressi come bissina

    Bissina:

    image

    2 870 in cloroformio a circa 502 nm

    Descrizione

    Polvere, sospensione o soluzione rosso-bruna

    Identificazione

    Spettrometria

    Bissina:

    Estinzione massima in cloroformio a circa 502 nm

    Norbissina:

    Estinzione massima in soluzione diluita di KOH a circa 482 nm

    Purezza

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 160 c ESTRATTO DI PAPRICA, CAPSANTINA, CAPSORUBINA



    Sinonimi

    Oleoresina di paprica

    Definizione

    L'estratto di paprica si ottiene mediante estrazione con solvente dai ceppi naturali della paprica, che è costituita dai baccelli dei frutti macinati, con o senza i semi, del Capsicum annuum L., e contiene le principali sostanze coloranti di questa spezia. I principali coloranti sono la capsantina e la capsorubina. È anche presente una gran varietà di altre sostanze coloranti.

    Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: metanolo, etanolo, acetone, esano, diclorometano, etilacetato, propan-2-olo e diossido di carbonio.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    Capsantina: 207-364-1, capsorubina: 207-425-2

    Denominazione chimica

    Capsantina: (3R, 3′S, 5′R)-3,3′-diidrossi-β,κ-carotene-6-one

    Capsorubina: (3S, 3′S, 5R, 5R′)-3,3′-diidrossi- κ, κ -carotene-6,6′-dione

    Formula chimica

    Capsantina:

    C40H56O3

    Capsorubina:

    C40H56O4

    Peso molecolare

    Capsantina:

    584,85

    Capsorubina:

    600,85

    Tenore

    Estratto di paprica: contenuto di carotenoidi non inferiore al 7,0 %

    Capsantina/capsorubina: non inferiori al 30 % dei carotenoidi totali

    image

    2 100 in acetone a circa 462 nm

    Descrizione

    Liquido viscoso rosso scuro

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in acetone a circa 462 nm

    Reazione cromatica

    Si ottiene una colorazione blu scuro aggiungendo una goccia di acido solforico ad una goccia di campione in 2-3 gocce di cloroformio

    Purezza

    Residui di solventi

    Etilacetato

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metanolo

    Etanolo

    Acetone

    Esano

    Propan-2-olo

    Diclorometano:

    Non più di 10 mg/kg

    Capsaicina

    Non più di 250 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 160 d LICOPENE

    (i)   LICOPENE SINTETICO



    Sinonimi

    Licopene ottenuto per sintesi chimica

    Definizione

    Il licopene sintetico è una miscela di isomeri geometrici dei licopeni ed è prodotto mediante la condensazione di Wittig di intermedi sintetici comunemente utilizzati nella produzione di altri carotenoidi impiegati nei prodotti alimentari. Il licopene sintetico è costituito in prevalenza da licopene tutto trans e 5-cis-licopene e da piccole quantità di altri isomeri. I preparati commerciali di licopene destinati a essere utilizzati in alimenti sono formulati come sospensioni in oli commestibili come polveri idrodispersibili o idrosolubili.

    Colour Index n.

    75125

    EINECS

    207-949-1

    Denominazione chimica

    ψ,ψ-carotene, licopene tutto trans, (tutto-E)-licopene, (tutto-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-octametil-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-dotriacontatridecaene

    Formula chimica

    C40H56

    Peso molecolare

    536,85

    Tenore

    Contenuto totale di licopeni non inferiore al 96 % (licopene tutto trans non inferiore al 70 %)

    image

    3 450 in esano (per il licopene tutto trans puro al 100 %) a 465-475 nm

    Descrizione

    Polvere cristallina di colore rosso

    Identificazione

    Spettrofotometria

    Una soluzione in esano mostra un massimo di assorbimento a 470 nm circa

    Test per i carotenoidi

    La colorazione della soluzione del campione in acetone scompare con aggiunte successive di una soluzione al 5 % di nitrito di sodio e di acido solforico 1N

    Solubilità

    Insolubile in acqua, liberamente solubile in cloroformio

    Proprietà della soluzione all'1 % in cloroformio

    Limpida, di colore rosso-arancione

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (a 40°C per 4 ore a 20 mm Hg)

    Apo-12'-licopenale

    Non più dello 0,15 %

    Ossido di trifenilfosfina

    Non più dello 0,01 %

    Residui di solventi

    Metanolo: non più di 200 mg/kg,

    Esano, propan-2-olo: non più di 10 mg/kg ciascuno.

    Diclorometano: non più di 10 mg/kg (solo in preparati commerciali)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    (ii)   LICOPENE OTTENUTO DA POMODORI ROSSI



    Sinonimi

    Giallo naturale 27

    Definizione

    Il licopene è ottenuto mediante estrazione con solvente da pomodori rossi (Lycopersicon esculentum L.) con successiva eliminazione del solvente. Possono essere utilizzati soltanto i seguenti solventi: diossido di carbonio, acetato di etile, acetone, propan-2-olo, metanolo, etanolo ed esano. Il colorante principale dei pomodori è il licopene; possono essere presenti piccole quantità di altri pigmenti carotenoidi. Oltre ai pigmenti coloranti il prodotto può contenere oli, grassi, cere e componenti aromatici naturalmente presenti nei pomodori.

    Colour Index n.

    75125

    EINECS

    207-949-1

    Denominazione chimica

    ψ,ψ-carotene, licopene tutto trans, (tutto-E)-licopene, (tutto-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-octametil-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-dotriacontatridecaene

    Formula chimica

    C40H56

    Peso molecolare

    536,85

    Tenore

    image

    3 450 in esano (per il licopene tutto trans puro al 100%) a 465-475 nm.

    Contenuto totale di sostanze coloranti non inferiore al 5 %

    Descrizione

    Liquido viscoso di colore rosso scuro

    Identificazione

    Spettrofotometria

    Estinzione massima in esano a circa 472 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Propan-2-olo

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Esano

    Acetone

    Etanolo

    Metanolo

    Etilacetato

    Ceneri solfatate

    Non più dell'1 %

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    (iii)   LICOPENE OTTENUTO DA BLAKESLEA TRISPORA



    Sinonimi

    Giallo naturale 27

    Definizione

    Il licopene ottenuto da Blakeslea trispora è estratto dalla biomassa fungina e purificato per cristallizzazione e filtrazione. È costituito in prevalenza da licopene tutto trans. Contiene anche piccole quantità di altri carotenoidi. Il propan-2-olo e l'acetato di isobutile sono gli unici solventi impiegati nella fabbricazione. I preparati commerciali di licopene destinati a essere utilizzati in alimenti sono formulati come sospensioni in oli commestibili o come polveri idrodispersibili o idrosolubili.

    Colour Index n.

    75125

    EINECS

    207-949-1

    Denominazione chimica

    ψ,ψ-carotene, licopene tutto trans, (tutto-E)-licopene, (tutto-E)-2,6,10,14,19,23,27,31-octametil-2,6,8,10,12,14,16,18,20,22,24,26,30-dotriacontatridecaene

    Formula chimica

    C40H56

    Peso molecolare

    536,85

    Tenore

    Contenuto di licopeni totali non inferiore al 95 % e contenuto di licopene tutto trans non inferiore al 90 % di tutte le sostanze coloranti

    image

    3 450 in esano (per il licopene tutto trans puro al 100 %) a 465-475 nm

    Descrizione

    Polvere cristallina di colore rosso

    Identificazione

    Spettrofotometria

    Una soluzione in esano mostra un massimo di assorbimento a 470 nm circa

    Test dei carotenoidi

    La colorazione della soluzione del campione in acetone scompare con aggiunte successive di una soluzione al 5 % di nitrito di sodio e di acido solforico 1N

    Solubilità

    Insolubile in acqua, liberamente solubile in cloroformio

    Proprietà della soluzione all'1 % in cloroformio

    Limpida, di colore rosso-arancione

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (a 40°C per 4 ore a 20 mm Hg)

    Altri carotenoidi

    Non più del 5 %

    Residui di solventi

    Propan-2-olo: non più dello 0,1 %

    Acetato di isobutile: non più dell'1,0 %

    Diclorometano: non più di 10 mg/kg (solo in preparati commerciali)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,3 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 160 e BETA-APO-8′-CAROTENALE (C30)



    Sinonimi

    CI arancione per alimenti 6

    Definizione

    Queste specifiche valgono principalmente per tutti gli isomeri trans del β-apo-8′-carotenale associati a piccole quantità di altri carotenoidi. A partire dal β-apo-8′-carotenale rispondente alle presenti specifiche sono preparate forme diluite e stabilizzate che comprendono soluzioni o sospensioni di β-apo-8′-carotenale in grassi od olii alimentari, emulsioni e polveri idrodispersibili. Queste preparazioni possono contenere isomeri cis/trans in diverse proporzioni.

    Colour Index n.

    40820

    EINECS

    214-171-6

    Denominazione chimica

    β-Apo-8′-carotenale; trans-β-apo-8′carotene-aldeide

    Formula chimica

    C30H40O

    Peso molecolare

    416,65

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti non inferiore al 96 %

    image

    2 640 in cicloesano a circa 460-462 nm

    Descrizione

    Cristalli di colore violetto scuro con riflessi metallici o polvere cristallina

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cicloesano a 460—462 nm

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Coloranti accessori

    Carotenoidi diversi dal β-apo-8′-carotenale:

    non più del 3,0 % del totale delle sostanze coloranti

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 161 b LUTEINA



    Sinonimi

    Carotenoidi misti; xantofille

    Definizione

    La luteina si ottiene mediante estrazione con solvente da ceppi naturali di frutti e piante commestibili: erba, erba medica (alfalfa) e Tagetes erecta. Il colorante principale è costituito da carotenoidi di cui la luteina e i suoi esteri di acidi grassi sono la parte maggiore. Sono anche presenti quantità variabili di caroteni. La luteina può contenere grassi, olii e cere che l'accompagnano naturalmente nei vegetali.

    Per l'estrazione si possono utilizzare unicamente i seguenti solventi: metanolo, etanolo, propan-2-olo, esano, acetone, metiletil chetone, diclorometano e diossido di carbonio.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    204-840-0

    Denominazione chimica

    3,3′-diidrossi-d-carotene

    Formula chimica

    C40H56O2

    Peso molecolare

    568,88

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti non inferiore al 4 % calcolato come luteina

    image

    2 550 in cloroformio/etanolo (10 + 90) o in esano/etanolo/acetone (80 + 10 + 10), a circa 445 nm

    Descrizione

    Liquido scuro, di colore bruno giallastro

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cloroformio/etanolo (1:9) a circa 445 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Acetone

    right accolade Non più di 50 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Metiletilchetone

    Metanolo

    Etanolo

    Propan-2-olo

    Esano

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 161g CANTAXANTINA



    Sinonimi

    CI arancione per alimenti 8

    Definizione

    Queste specifiche valgono principalmente per tutti gli isomeri trans della cantaxantina associati a piccole quantità di altri carotenoidi. A partire dalla cantaxantina rispondente alle presenti specifiche sono preparate forme diluite e stabilizzate che comprendono soluzioni o sospensioni di cantaxantina in grassi o olii commestibili, emulsioni e polveri idrodispersibili. Queste preparazioni possono contenere isomeri cis/trans in diverse proporzioni.

    Colour Index n.

    40850

    EINECS

    208-187-2

    Denominazione chimica

    β-Carotene-4,4′-dione; cantaxantina; 4,4′-diosso-β-carotene

    Formula chimica

    C40H52O2

    Peso molecolare

    564,86

    Tenore

    Contenuto totale di sostanze coloranti (espresse come cantaxantina) non inferiore al 96 %

    image

    2 200
    left accolade

    in cloroformio a circa 485 nm

    in cicloesano a 468-472 nm

    in etere di petrolio a 464-467 nm

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina di color violetto scuro

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in cloroformio a circa 485 nm

    Estinzione massima in cicloesano a 468—472 nm

    Estinzione massima in etere di petrolio a 464—467 nm

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Coloranti accessori

    Carotenoidi diversi dalla cantaxantina: non più del 5,0 % del totale delle sostanze coloranti

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 162 ROSSO DI RADICE DI BARBABIETOLA, BETANINA



    Sinonimi

    Rosso di barbabietola

    Definizione

    Il rosso di barbabietola si ottiene dalle radici di ceppi naturali di barbabietole rosse (Beta vulgaris L. var. rubra) per spremitura delle barbabietole frantumate o mediante estrazione con acqua delle radici trinciate e successivo arricchimento nel principio attivo. Il colorante è costituito da differenti pigmenti tutti appartenenti alla classe delle betalaine. Il colorante principale è costituito dalle betacianine (rosse), di cui la betanina costituisce il 75-95 %. Possono anche essere presenti piccole quantità di betaxantina (gialla) e di prodotti di degradazione delle betalaine (di colore bruno chiaro).

    Il liquido di spremitura o l'estratto contengono, oltre ai pigmenti coloranti, zuccheri, sali, e/o proteine presenti naturalmente nelle barbabietole rosse. La soluzione può essere concentrata e alcuni prodotti possono essere raffinati per eliminare la maggior parte degli zuccheri, dei sali e delle proteine.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    231-628-5

    Denominazione chimica

    acido (S-(R′,R′)-4-(2-(2-Carbossi-5(β-D-glucopiranosilossi)-2,3-diidro-6-idrossi-1H-indol-1-il)etenil)-2,3-diidro-2,6-piridin-dicarbossilico; 1-(2-(2,6-dicarbossi-1,2,3,4-tetraidro-4-piridiliden)etiliden)-5-β-D-glucopiranosilossi)-6-idrossiindolium-2-carbossilato

    Formula chimica

    Betanina: C24H26N2O13

    Peso molecolare

    550,48

    Tenore

    Contenuto di colorante rosso (espresso come betanina) non inferiore allo 0,4 %

    image

    1 120 in soluzione acquosa a pH 5 a circa 535 nm

    Descrizione

    Liquido, pasta, polvere o solido di colore rosso o rosso scuro

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in soluzione acquosa a pH 5 a circa 535 nm

    Purezza

    Nitrato

    Non più di 2 g di anione nitrato/g di colorante rosso (calcolato dai dati analitici)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 163 ANTOCIANI



    Sinonimi

     

    Definizione

    Gli antociani si ottengono mediante macerazione o estrazione con acqua trattata al solfito, acqua acidificata, diossido di carbonio, metanolo o etanolo da ceppi naturali di verdure o di frutti commestibili, con successiva concentrazione e/o purificazione se necessario. Il prodotto risultante può essere trasformato in polvere con un processo industriale di essiccazione. Gli antociani contengono i componenti comuni ai materiali di partenza, quali l'antocianina, gli acidi organici, tannini, zuccheri, sali minerali ecc.; tuttavia, questi prodotti non si rinvengono necessariamente nelle proporzioni in cui sono presenti nei materiali di partenza. L'etanolo può essere naturalmente presente per effetto del processo di macerazione. Il principio colorante è l'antociano. I prodotti sono commercializzati secondo il loro potere colorante, determinato dal dosaggio. Il contenuto di colore non è espresso per mezzo di unità di quantità.

    Colour Index n.

     

    EINECS

    208-438-6 (cianidina); 205-125-6 (peonidina); 208-437-0 (delfinidina); 211-403-8 (malvidina); 205-127-7 (pelargonidina); 215-849-4 (petunidina)

    Denominazione chimica

    3,3′,4′,5,7- Pentaidrossi-flavilium cloruro (cianidina)

    3,4′,5,7- Tetraidrossi-3′-metossiflavilium cloruro (peonidina)

    3,4′,5,7- Tetraidrossi-3′,5′-dimetossiflavilium cloruro (malvidina)

    3,5,7- Triidrossi-2-(3,4,5,triidrossifenil)-1-benzopirilio cloruro (delfinidina)

    3,3′4′,5,7- Pentaidrossi-5′-metossiflavilium cloruro (petunidina)

    3,5,7- Triidrossi-2-(4-idrossifenil)-1-benzopirilio cloruro (pelargonidina)

    Formula chimica

    Cianidina: C15H11O6Cl

    Peonidina: C16H13O6Cl

    Malvidina: C17H15O7Cl

    Delfinidina: C15H11O7Cl

    Petunidina: C16H13O7Cl

    Pelargonidina: C15H11O5Cl

    Peso molecolare

    Cianidina: 322,6

    Peonidina: 336,7

    Malvidina: 366,7

    Delfinidina: 340,6

    Petunidina: 352,7

    Pelargonidina: 306,7

    Tenore

    image

    300 per il pigmento puro a pH 3,0, a 515-535 nm

    Descrizione

    Liquido, polvere o pasta di colore rosso porpora, avente un leggero odore caratteristico

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in metanolo contenente 0,01 % HCl conc.:

    Cianidina: 535 nm

    Peonidina: 532 nm

    Malvidina: 542 nm

    Delfinidina: 546 nm

    Petunidina: 543 nm

    Pelargonidina: 530 nm

    Purezza

    Residui di solventi

    Metanolo

    Non più di 50 mg/kg

    Etanolo

    Non più di 200 mg/kg

    Anidride solforosa

    Non più di 1 000 mg/kg per percento di pigmento

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 170 CARBONATO DI CALCIO



    Sinonimi

    CI pigmento bianco 18; gesso

    Definizione

    Il carbonato di calcio si ottiene con calce macinata o precipitando gli ioni calcio con ioni di carbonato.

    Colour Index n.

    77220

    EINECS

    Carbonato di calcio: 207-439-9

    Calce: 215-279-6

    Denominazione chimica

    Carbonato di calcio

    Formula chimica

    CaCO3

    Peso molecolare

    100,1

    Tenore

    Contenuto non inferiore al 98 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina o amorfa, inodore e insapore

    Identificazione

    Solubilità

    Si scioglie con effervescenza negli acidi acetico, cloridrico e nitrico diluiti; le soluzioni ottenute, dopo ebollizione, danno una risposta positiva al test del calcio.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (200 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,2 %

    Sali di magnesio e sali alcalini

    Non più dell'1 %

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg

    Antimonio (come Sb)

    right accolade Non più di 100 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Rame (come Cu)

    Cromo (come Cr)

    Zinco (come Zn)

    Bario (come Ba)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 171 BIOSSIDO DI TITANIO



    Sinonimi

    CI pigmento bianco 6

    Definizione

    Il biossido di titanio è costituito essenzialmente da anatasio e/o rutilo puro di biossido di titanio che può essere ricoperto da piccole quantità di allumina e/o di silice per migliorare le proprietà tecnologiche del prodotto.

    In forma di anatasio il biossido di titanio pigmentario può essere ottenuto solo mediante il processo al solfato, che genera come sottoprodotto grandi quantità di acido solforico. In forma di rutilo il biossido di titanio è generalmente ottenuto mediante il processo al cloruro.

    In certe forme di rutilo il biossido di titanio è prodotto utilizzando mica (silicato di potassio e di alluminio) per formare la struttura di base a piastrine. La superficie della mica è rivestita di biossido di titanio per mezzo di un processo speciale brevettato.

    Il biossido di titanio rutilo in forma di piastrine è prodotto sottoponendo il pigmento madreperlaceo della mica rivestita di biossido di titanio (rutilo) a una dissoluzione estrattiva in acido seguita da dissoluzione estrattiva in alcali. Nel corso di questo processo tutta la mica è eliminata e il prodotto risultante è biossido di titanio rutilo in forma di piastrine.

    Colour Index n.

    77891

    EINECS

    236-675-5

    Denominazione chimica

    Biossido di titanio

    Formula chimica

    TiO2

    Peso molecolare

    79,88

    Tenore

    Contenuto non inferiore al 99 % in assenza di allumina e silice

    Descrizione

    Polvere bianca o lievemente colorata

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e nei solventi organici. Si scioglie lentamente in acido fluoridrico ed in acido solforico concentrato e caldo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 3 ore)

    Perdita alla combustione

    Non più dell'1,0 % in assenza di prodotti volatili (a 800 °C)

    Ossido di alluminio e/o anidride silicica

    Totale non superiore al 2,0 %

    Sostanze solubili in HCl 0,5N

    Non più dello 0,5 % in assenza di allumina e di silice; inoltre, per prodotti contenenti allumina e/o silice, non più dell'1,5 % sulla base del prodotto commerciale.

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dello 0,5 %

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N.

    Antimonio

    Non più di 2 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N.

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N.

    Piombo

    Non più di 10 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N.

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg dopo estrazione con HCl 0,5 N.

    E 172 OSSIDI DI FERRO E IDROSSIDI DI FERRO



    Sinonimi

    Ossido di ferro giallo: CI colorante giallo 42 e 43

    Ossido di ferro rosso: CI colorante rosso 101 e 102

    Ossido di ferro nero: CI colorante nero 11

    Definizione

    Gli ossidi di ferro e gli idrossidi di ferro si producono sinteticamente e sono costituiti essenzialmente da ossidi di ferro anidri e/o idrati. Sono disponibili i seguenti colori: giallo, rosso, bruno e nero. Gli ossidi di ferro per uso alimentare si distinguono dai prodotti tecnici in primo luogo per il loro basso livello di contaminanti metallici. Questo risultato si raggiunge selezionando e controllando le materie prime di partenza del ferro e/o purificando estensivamente con metodi chimici il prodotto durante il processo di preparazione dello stesso.

    Colour Index n.

    Ossido di ferro giallo:

    77492

    Ossido di ferro rosso:

    77491

    Ossido di ferro nero:

    77499

    EINECS

    Ossido di ferro giallo:

    257-098-5

    Ossido di ferro rosso:

    215-168-2

    Ossido di ferro nero:

    235-442-5

    Denominazione chimica

    Ossido di ferro giallo: ossido ferrico idrato, ossido di ferro (III) idrato

    Ossido di ferro rosso: ossido ferrico anidro, ossido di ferro (III) anidro

    Ossido di ferro nero: ossido ferroso ferrico, ossido di ferro (II, III)

    Formula chimica

    Ossido di ferro giallo:

    FeO(OH) · H2O

    Ossido di ferro rosso:

    Fe2O3

    Ossido di ferro nero:

    FeO. Fe2O3

    Peso molecolare

    88,85:

    FeO(OH)

    159,70:

    Fe2O3

    231,55:

    FeO. Fe2O3

    Tenore

    Giallo non meno del 60 %, rosso e nero non meno del 68 % del ferro totale, espresso come ferro

    Descrizione

    Polvere di colore giallo, rosso, bruno o nero

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e nei solventi organici

    Solubile negli acidi minerali concentrati

    Purezza

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dell'1,0 %

    right accolade con dissoluzione completa

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Cromo

    Non più di 100 mg/kg

    Rame

    Non più di 50 mg/kg

    Piombo

    Non più di 10 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Nichel

    Non più di 200 mg/kg

    Zinco

    Non più di 100 mg/kg

    E 173 ALLUMINIO



    Sinonimi

    CI pigmento metallico

    Definizione

    La polvere d'alluminio è costituita da particelle di alluminio finemente suddivise. La macinazione dell'alluminio può essere effettuata in presenza o in assenza di olii vegetali commestibili e/o di acidi grassi di qualità pari a quella degli additivi alimentari. Non è consentito aggiungere all'alluminio prodotti diversi dagli olii vegetali commestibili e/o dagli acidi grassi di qualità pari a quella degli additivi alimentari.

    Colour Index n.

    77000

    EINECS

    231-072-3

    Denominazione chimica

    Alluminio

    Formula chimica

    Al

    Peso atomico

    26,98

    Tenore

    Non meno del 99 % calcolato come Al in assenza di olii

    Descrizione

    Polvere di colore grigio argento o fogli sottili

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e nei solventi organici. Solubile in acido cloridrico diluito.

    Test dell'alluminio

    Un campione disciolto in acido cloridrico diluito supera il test

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, a peso costante)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 10 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 174 ARGENTO



    Sinonimi

    Argentum

    Definizione

    Colour Index n.

    77820

    EINECS

    231-131-3

    Denominazione chimica

    Argento

    Formula chimica

    Ag

    Peso atomico

    107,87

    Tenore

    Contenuto non inferiore al 99,5 % di Ag

    Descrizione

    Polvere o fogli sottili color argento

    Identificazione

     

    Purezza

     

    E 175 ORO



    Sinonimi

    Pigmento metallico 3; Aurum

    Definizione

    Colour Index n.

    77480

    EINECS

    231-165-9

    Denominazione chimica

    Oro

    Formula chimica

    Au

    Peso atomico

    197,0

    Tenore

    Contenuto non inferiore al 90 % di Au

    Descrizione

    Polvere o fogli sottili color oro

    Identificazione

     

    Purezza

    Argento

    Non più del 7 %

    right accolade dopo dissoluzione completa

    Rame

    Non più del 4 %

    E 180 LITOLRUBINO BK



    Sinonimi

    CI pigmento rosso 57; pigmento rubino; carminio 6B

    Definizione

    Il litolrubino BK è costituito essenzialmente da calcio 3-idrossi-4-(4-metil-2-solfonatofenilazo)-2-naftalen carbossilato e da coloranti accessori accompagnati da acqua, cloruro di calcio e/o solfato di calcio quali principali componenti incolori

    Colour Index n.

    15850:1

    EINECS

    226-109-5

    Denominazione chimica

    Calcio 3-idrossi-4-(4-metil-2-solfonatofenilazo)-2-naftalen carbossilato

    Formula chimica

    C18H12CaN2O6S

    Peso molecolare

    424,45

    Tenore

    Contenuto di sostanze coloranti totali non inferiore al 90 %

    image

    200 in dimetilformammide a circa 442 nm

    Descrizione

    Polvere rossa

    Identificazione

    Spettrometria

    Estinzione massima in dimetilformammide a circa 442 nm

    Purezza

    Coloranti accessori

    Non più dello 0,5 %

    Composti organici diversi dai coloranti:

     

    sale di calcio dell'acido 2-ammino-5-metilbenzensolfonico

    Non più dello 0,2 %

    sale di calcio dell'acido 3-idrossi-2-naftalencarbossilico

    Non più dello 0,4 %

    Ammine primarie aromatiche non solfonate

    Non più dello 0,01 % (calcolate come anilina)

    Sostanze estraibili in etere

    da una soluzione avente un pH 7, non più dello 0,2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    È autorizzato l'uso di pigmenti di alluminio di questo colorante.

    E 200 ACIDO SORBICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    203-768-7

    Denominazione chimica

    Acido sorbico; acido trans, trans-2,4-esadienoico

    Formula chimica

    C6H8O2

    Peso molecolare

    112,12

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Aghi incolori o polvere bianca scorrevole di leggero odore caratteristico. Non presenta cambiamento di colore dopo riscaldamento per 90 minuti a 105 °C

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Tra 133 °C e 135 °C dopo essiccazione sotto vuoto per 4 ore in essiccatore su acido solforico

    Spettrometria

    In soluzione in propan-2-olo (1 a 4 000 000) presenta un massimo di assorbanza a 254 ± 2 nm

    Test dei doppi legami

    Positivo

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua, solubile in etanolo

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,5 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 %

    Aldeidi

    Non più dello 0,1 % (come formaldeide)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 202 SORBATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    246-376-1

    Denominazione chimica

    Sorbato di potassio; (E,E)-esa-2,4-dienoato di potassio; sale di potassio dell’acido trans, trans-2,4-esadienoico

    Formula chimica

    C6H7O2K

    Peso molecolare

    150,22

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina che non presenta cambiamento di colore dopo riscaldamento per 90 minuti a 105 °C

    Identificazione

    Intervallo di fusione per l'acido sorbico

    Intervallo di fusione dell’acido sorbico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 133 °C-135 °C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Test del potassio

    Positivo

    Test dei doppi legami

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,0 % (105 °C, 3 ore)

    Acidità o alcalinità

    Non più dell'1,0 % circa (come acido sorbico o K2CO3)

    Aldeidi

    Non più dello 0,1 % (come formaldeide)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 203 SORBATO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-321-6

    Denominazione chimica

    Sorbato di calcio; sale di calcio dell’acido trans, trans-2,4-esadienoico

    Formula chimica

    C12H14O4Ca

    Peso molecolare

    262,32

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina che non presenta cambiamento di colore dopo riscaldamento per 90 minuti a 105 °C

    Identificazione

    Intervallo di fusione dell’acido sorbico

    Intervallo di fusione dell’acido sorbico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 133 °C-135 °C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Test del calcio

    Positivo

    Test dei doppi legami

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 %, determinato mediante essiccazione dopo 4 ore sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Aldeidi

    Non più dello 0,1 % (come formaldeide)

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 210 ACIDO BENZOICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    200-618-2

    Denominazione chimica

    Acido benzoico; acido benzencarbossilico; acido fenilcarbossilico

    Formula chimica

    C7H6O2

    Peso molecolare

    122,12

    Tenore

    Non meno del 99,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    121,5 °C -123,5 °C

    Test di sublimazione

    Positivo

    Test del benzoato

    Positivo

    pH

    Circa 4 (soluzione in acqua)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (dopo essiccazione per 3 ore su acido solforico)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 %

    Composti organici clorurati

    Non più dello 0,07 % come cloruro, corrispondente allo 0,3 % espresso in acido monoclorobenzoico

    Sostanze facilmente ossidabili

    Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml.

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Una soluzione fredda di 0,5 g di acido benzoico in 5 ml di acido solforico al 94,5-95,5 % deve presentare una colorazione non più forte di quella di un liquido di riferimento contenente 0,2 ml di cloruro di cobalto STC (1), 0,3 ml di cloruro ferrico STC (2), 0,1 ml di solfato di rame STC x (3) e 4,4 ml di acqua

    Acidi policiclici

    Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di acido benzoico non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)   Cloruro di cobalto STC: sciogliere circa 65 g di cloruro di cobalto CoCl2 ·6H2O in una quantità di una miscela di 25 ml di acido cloridrico e 975 ml di acqua sufficiente ad ottenere un volume totale di 1 litro. Introdurre 5 ml esatti di questa soluzione in un pallone a fondo rotondo contenente 250 ml di soluzione iodata, aggiungere 5 ml di perossido di idrogeno al 3 % e poi 15 ml di una soluzione al 20 % di idrossido di sodio. Bollire per 10 minuti, lasciare raffreddare, aggiungere 2 g di ioduro di potassio e 20 ml di acido solforico al 25 %. Quando il precipitato è completamente disciolto, titolare lo iodio liberato con tiosolfato di sodio (0,1 N) in presenza di amido ST. 1 ml di tiosolfato di sodio (0,1 N) corrisponde a 23,80 mg di CoCl2 ·6H2O. Regolare il volume finale della soluzione aggiungendo una quantità della miscela acido cloridrico/acqua sufficiente ad ottenere una soluzione contenente 59,5 mg di CoCl2 ·6H2O per ml.

    (2)   Cloruro ferrico STC: sciogliere circa 55 g di cloruro ferrico in una quantità di una miscela di 25 ml di acido cloridrico e 975 ml di acqua sufficiente ad ottenere un volume totale di 1 litro. Introdurre 10 ml di questa soluzione in un pallone a fondo rotondo contenente 250 ml di soluzione iodata, aggiungere 15 ml d’acqua e 3 g di ioduro di potassio; lasciare a riposo la miscela per 15 minuti. Diluire con 100 ml d’acqua e poi titolare lo iodio liberato con tiosolfato di sodio (0,1 N) in presenza di amido ST. 1 ml di tiosolfato di sodio (0,1 N) corrisponde a 27,03 mg di FeCl3 ·6H2O. Regolare il volume finale della soluzione aggiungendo una quantità della miscela acido cloridrico/acqua sufficiente ad ottenere una soluzione contenente 45,0 mg di FeCl3 ·6H2O per ml.

    (3)   Solfato di rame STC: sciogliere approssimativamente 65 g di solfato di rame CuSO4 ·5H2O in una quantità di una miscela di 25 ml di acido cloridrico e 975 ml di acqua sufficiente ad ottenere un volume totale di 1 litro. Introdurre 10 ml di questa soluzione in un pallone a fondo rotondo contenente 250 ml di soluzione iodata, aggiungere 40 ml di acqua, 4 ml di acido acetico e 3 g di ioduro di potassio. Titolare lo iodio liberato con tiosolfato di sodio (0,1 N) in presenza di amido ST (4). 1 ml di tiosolfato di sodio (0,1 N) corrisponde a 24,97 mg di CuSO4 ·5H2O. Regolare il volume finale della soluzione aggiungendo una quantità della miscela acido cloridrico/acqua sufficiente ad ottenere una soluzione contenente 62,4 mg di CuSO4 ·5H2O per ml.

    (4)   Amido ST: triturare 0,5 g di amido (amido di patate, granturco o solubile) con 5 ml d’acqua; aggiungere alla pasta risultante, continuando ad agitare, una quantità d’acqua sufficiente ad ottenere un volume di 100 ml. Bollire per alcuni minuti, lasciare raffreddare e filtrare. L’amido deve essere preparato.

    E 211 BENZOATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    208-534-8

    Denominazione chimica

    Benzoato di sodio; sale di sodio dell’acido benzencarbossilico; sale di sodio dell’acido fenilcarbossilico

    Formula chimica

    C7H5O2Na

    Peso molecolare

    144,11

    Tenore

    Non meno del 99 % di C7H5O2Na, dopo essiccazione per 4 ore a 105 ° C

    Descrizione

    Polvere cristallina o granuli di colore bianco, pressoché inodori

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Intervallo di fusione dell’acido benzoico

    Intervallo di fusione dell’acido benzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 121,5 ° C-123,5 ° C, dopo essiccazione in essiccatore su acido solforico

    Test del benzoato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,5 % (dopo essiccazione per 4 ore a 105° C)

    Sostanze facilmente ossidabili

    Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml.

    Acidi policiclici

    Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di sodio benzoato non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico

    Composti organici clorurati

    Non più dello 0,06 % come cloruro, corrispondente allo 0,25 % espresso come acido monoclorobenzoico

    Acidità o alcalinità

    La neutralizzazione di 1 g di benzoato di sodio in presenza di fenolftaleina deve richiedere non più di 0,25 ml di 0,1 N NaOH o 0,1 N HCl

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 212 BENZOATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    209-481-3

    Denominazione chimica

    Benzoato di potassio; sale di potassio dell’acido benzencarbossilico; sale di potassio dell’acido fenilcarbossilico

    Formula chimica

    C7H5KO2·3H2O

    Peso molecolare

    214,27

    Tenore

    Non meno del 99 % C7H5KO2 dopo essiccazione a 105 ° C fino a peso costante

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Intervallo di fusione dell’acido benzoico

    Intervallo di fusione dell’acido benzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 121,5 ° C-123,5 °C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Test del benzoato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 26,5 % (dopo essiccazione per 4 ore a 105 ° C)

    Composti organici clorurati

    Non più dello 0,06 % come cloruro, corrispondente allo 0,25 % espresso in acido monoclorobenzoico

    Sostanze facilmente ossidabili

    Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml.

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Una soluzione fredda di 0,5 g di acido benzoico in 5 ml di acido solforico al 94,5-95,5 % deve presentare una colorazione non più forte di quella di un liquido di riferimento contenente 0,2 ml di cloruro di cobalto STC, 0,3 ml di cloruro ferrico STC, 0,1 ml di solfato di rame STC e 4,4 ml di acqua

    Acidi policiclici

    Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di benzoato di potassio non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico

    Acidità o alcalinità

    La neutralizzazione di 1 g di benzoato di potassio in presenza di fenolftaleina deve richiedere non più di 0,25 ml di 0,1 N NaOH o 0,1 HCl

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 213 BENZOATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Benzoato monocalcico

    Definizione

    EINECS

    218-235-4

    Denominazione chimica

    Benzoato di calcio; dibenzoato di calcio

    Formula chimica

    Anidro:

    C14H10O4Ca

    Monoidrato:

    C14H10O4Ca·H2O

    Triidrato:

    C14H10O4Ca·3H2O

    Peso molecolare

    Anidro:

    282,31

    Monoidrato:

    300,32

    Triidrato:

    336,36

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione a 105 ° C

    Descrizione

    Cristalli bianchi o incolori, o polvere bianca

    Identificazione

    Intervallo di fusione dell’acido benzoico

    Intervallo di fusione dell’acido benzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 121,5 ° C-123,5 ° C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Test del benzoato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 17,5 % (determinato mediante essiccazione a 105 ° C fino a peso costante)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,3 %

    Composti organici clorurati

    Non più dello 0,06 % come cloruro, corrispondente allo 0,25 % espresso in acido monoclorobenzoico

    Sostanze facilmente ossidabili

    Aggiungere 1,5 ml di acido solforico a 100 ml di acqua, riscaldare fino all’ebollizione e aggiungere KMnO4 0,1 N goccia a goccia, fino a quando il colore rosa persiste per 30 secondi. Sciogliere 1 g dal campione, pesato con l’approssimazione di 1 mg, nella soluzione riscaldata e titolare con KMnO4 0,1 N fino a colore rosa persistente per 15 secondi. La titolazione non deve richiedere più di 0,5 ml.

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Una soluzione fredda di 0,5 g di acido benzoico in 5 ml di acido solforico al 94,5-95,5 % deve presentare una colorazione non più forte di quella di un liquido di riferimento contenente 0,2 ml di cloruro di cobalto STC, 0,3 ml di cloruro ferrico STC, 0,1 ml di solfato di rame STC e 4,4 ml di acqua

    Acidi policiclici

    Il primo precipitato ottenuto durante l’acidificazione frazionata di una soluzione neutralizzata di benzoato di calcio non deve presentare un punto di fusione differente da quello dell’acido benzoico

    Acidità o alcalinità

    La neutralizzazione di 1 g di benzoato di calcio in presenza di fenolftaleina deve richiedere non più di 0,25 ml di 0,1 N NaOH o 0,1 N HCl

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 214 p-IDROSSIBENZOATO D’ETILE



    Sinonimi

    Etilparabene; p-ossibenzoato d’etile

    Definizione

    EINECS

    204-399-4

    Denominazione chimica

    p-Idrossibenzoato d’etile; estere etilico dell’acido p-idrossibenzoico

    Formula chimica

    C9H10O3

    Peso molecolare

    166,8

    Tenore

    Non meno del 99,5 % dopo essiccazione per 2 ore a 80 ° C

    Descrizione

    Piccoli cristalli incolori pressoché inodori, o polvere bianca cristallina

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    115 °C - 118 °C

    Test del p-idrossibenzoato

    Intervallo di fusione dell’acido p-idrossibenzoico isolato mediante acidificazione e non ricristallizzato: 213 ° C- 217 ° C, dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Test dell’alcol

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (dopo essiccazione per 2 ore a 80 ° C)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 %

    Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico

    Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 215 ETIL-p-IDROSSIBENZOATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    252-487-6

    Denominazione chimica

    Etil-p-idrossibenzoato di sodio; sale di sodio dell’estere etilico dell’acido p-idrossibenzoico

    Formula chimica

    C9H9O3Na

    Peso molecolare

    188,8

    Tenore

    Non meno dell’83 % di estere etilico dell’acido p-idrossibenzoico su base anidra

    Descrizione

    Polvere igroscopica, cristallina, bianca

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    115 ° C-118 ° C dopo essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico

    Test del p-idrossibenzoato

    Intervallo di fusione dell’acido p-idrossibenzoico derivato dal campione: 213 ° C-217 ° C

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    9,9 - 10,3 (soluzione acquosa allo 0,1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 5 % (determinato mediante essiccazione sotto vuoto in essiccatore su acido solforico)

    Ceneri solfatate

    37-39 %

    Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico

    Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 218 p-IDROSSIBENZOATO DI METILE



    Sinonimi

    Metilparabene; p-ossibenzoato di metile

    Definizione

    EINECS

    243-171-5

    Denominazione chimica

    p-Idrossibenzoato di metile; estere metilico dell’acido p-idrossibenzoico

    Formula chimica

    C8H8O3

    Peso molecolare

    152,15

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 80 °C

    Descrizione

    Piccoli cristalli incolori o polvere bianca cristallina, pressoché inodore

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    125 °C - 128 °C

    Test del p-idrossibenzoato

    Intervallo di fusione dell’acido p-idrossibenzoico derivato dal campione: 213 ° C-217 ° C dopo essicazione per 2 ore a 80 ° C

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (dopo essiccazione per 2 ore a 80 ° C)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 %

    Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico

    Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 219 METIL-p-IDROSSIBENZOATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Metil-p-idrossibenzoato di sodio; sale sodico dell’estere metilico dell’acido p-idrossibenzoico

    Formula chimica

    C8H7O3Na

    Peso molecolare

    174,15

    Tenore

    Non meno del 99,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca igroscopica

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Il precipitato bianco formato mediante acidificazione con acido cloridrico di una soluzione acquosa al 10 % (p/v) del derivato sodico del p-idrossibenzoato di metile (indicatore: cartina al tornasole) deve presentare, dopo lavaggio con acqua ed essiccazione a 80 ° C per 2 ore, un intervallo di fusione da 125 ° C a 128 ° C

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    9,7 – 10,3 (soluzione allo 0,1 % in acqua esente da anidride carbonica)

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 5 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    40 %-44,5 % su base anidra

    Acido p-idrossibenzoico e acido salicilico

    Non più dello 0,35 % espresso in acido p-idrossibenzoico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 220 ANIDRIDE SOLFOROSA



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-195-2

    Denominazione chimica

    Biossido di zolfo; anidride dell’acido solforoso

    Formula chimica

    SO2

    Peso molecolare

    64,07

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Gas incolore, non infiammabile, con forte odore pungente e soffocante

    Identificazione

    Test delle sostanze solforose

    Positivo

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,05 % (metodo di Karl Fischer)

    Residuo non volatile

    Non più dello 0,01 %

    Anidride solforica

    Non più dello 0,1 %

    Selenio

    Non più di 10 mg/kg

    Altri gas normalmente non presenti nell’aria

    Non rilevabili

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 221 SOLFITO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-821-4

    Denominazione chimica

    Solfito di sodio (anidro e eptaidrato)

    Formula chimica

    Anidro:

    Na2SO3

    Eptaidrato:

    Na2SO37H2O

    Peso molecolare

    Anidro:

    126,04

    Eptaidrato:

    252,16

    Tenore

    Anidro:

    Non meno del 95 % di Na2SO3 e non meno del 48 % di SO2

    Eptaidrato:

    Non meno del 48 % di Na2 SO3 e non meno del 24 % di SO2

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca o cristalli incolori

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    8,5 - 11,5, (anidro: soluzione al 10 %; eptaidrato: soluzione al 20 %)

    Purezza

    Tiosolfati

    Non più dello 0,1 % sul tenore di SO2

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M3

    E 222 IDROGENO SOLFITO DI SODIO

    ▼B



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-921-4

    Denominazione chimica

    Bisolfito di sodio; idrogeno solfito di sodio

    Formula chimica

    NaHSO3 in soluzione acquosa

    Peso molecolare

    104,06

    Tenore

    Non meno del 32 % p/p NaHSO3

    Descrizione

    Soluzione limpida, da incolore a gialla

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    2,5 - 5,5 (soluzione acquosa al 10 %)

    Purezza

    ▼M3

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    ▼B

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 223 METABISOLFITO DI SODIO



    Sinonimi

    Pirosolfito; pirosolfito di sodio

    Definizione

    EINECS

    231-673-0

    Denominazione chimica

    Disolfito di sodio; pentaossodisolfato di disodio

    Formula chimica

    Na2S2O5

    Peso molecolare

    190,11

    Tenore

    Non meno del 95 % di Na2S2O5 e non meno del 64 % di SO2

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    4,0 - 5,5 (soluzione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Tiosolfati

    Non più dello 0,1 % sul tenore di SO2

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 224 METABISOLFITO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Pirosolfito di potassio

    Definizione

    EINECS

    240-795-3

    Denominazione chimica

    Disolfito di potassio; pentaossodisolfato di potassio

    Formula chimica

    K2S2O5

    Peso molecolare

    222,33

    Tenore

    Non meno del 90 % di K2S2O5 e non meno del 51,8 % di SO2, la parte rimanente è costituita pressoché interamente da solfato di potassio

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Tiosolfati

    Non più dello 0,1 % sul tenore di SO2

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 226 SOLFITO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    218-235-4

    Denominazione chimica

    Solfito di calcio

    Formula chimica

    CaSO3·2H2O

    Peso molecolare

    156,17

    Tenore

    Non meno del 95 % di CaSO3·2H2O e non meno del 39 % di SO2

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Purezza

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M8

    E 227 IDROGENO SOLFITO DI CALCIO

    ▼B



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    237-423-7

    Denominazione chimica

    Bisolfito di calcio; idrogeno solfito di calcio

    Formula chimica

    Ca(HSO3)2

    Peso molecolare

    202,22

    Tenore

    Dal 6 all’8 % (p/v) di anidride solforosa e dal 2,5 al 3,5 % (p/v) di biossido di calcio a cui corrisponde dal 10 al 14 % (p/v) di bisolfito di calcio [Ca(HSO3)2]

    Descrizione

    Soluzione acquosa giallo-verde, limpida, con netto odore di anidride solforosa

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Purezza

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M8

    E 228 IDROGENO SOLFITO DI POTASSIO

    ▼B



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-870-1

    Denominazione chimica

    Bisolfito di potassio; idrogeno solfito di potassio

    Formula chimica

    KHSO3 in soluzione acquosa

    Peso molecolare

    120,17

    Tenore

    Non meno di 280 g di KHSO3 per litro (o di 150 g di SO2 per litro)

    Descrizione

    Soluzione acquosa, limpida, incolore

    Identificazione

    Test dei solfiti

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg sul tenore di SO2

    Selenio

    Non più di 5 mg/kg sul tenore di SO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 234 NISINA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La nisina è costituita da parecchi polipeptidi strettamente correlati prodotti da ceppi naturali di Lactococcus lactis subsp.lactis

    EINECS

    215-807-5

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    C143H230N42O37S7

    Peso molecolare

    3 354,12

    Tenore

    Il concentrato di nisina contiene non meno di 900 unità per mg in una miscela di proteine o solidi fermentati del latte scremato contenente almeno il 50 % di cloruro di sodio

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

     

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 3 % (da 102 °C a 103 °C, fino a peso costante)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 235 NATAMICINA



    Sinonimi

    Pimaricina

    Definizione

    La natamicina è un fungicida del gruppo dei macrolidi polienici ed è prodotta da ceppi naturali di Streptomyces natalensis e di altre specie

    EINECS

    231-683-5

    Denominazione chimica

    Stereoisomero dell'acido 22-(3-ammino-3,6-dideossi-β-D- mannopiranosilossi)-1,3,26-triidrossi-12-metil-10-osso-6,11,28-triossatriciclo[22.3.1.05,7]ottacosa-8,14,16,18,20-pentaene-25-carbossilico

    Formula chimica

    C33H47O13N

    Peso molecolare

    665,74

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina da bianca a color crema

    Identificazione

    Reazioni cromatiche

    Aggiungendo qualche cristallo di natamicina su un vetrino ad una goccia di:

    acido cloridrico concentrato, si sviluppa un colore blu,

    acido fosforico concentrato, si sviluppa un colore verde, che vira al rosso chiaro dopo qualche minuto

    Spettrometria

    Una soluzione allo 0,0005 % p/v in una soluzione metanolica all’1 % di acido acetico presenta massimi di assorbimento a circa 290 nm, 303 nm e 318 nm, una spalla a circa 280 nm e minimi di assorbimento a circa 250 nm, 295,5 nm e 311 nm

    pH

    5,5-7,5 (soluzione all’1 % p/v in una miscela preventivamente neutralizzata di 20 parti di dimetilformammide e 80 parti di acqua)

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 = da + 250 ° a + 295 ° (soluzione all’1 % p/v in acido acetico glaciale a 20 ° C, valore riferito alla sostanza essiccata)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'8 % (su P2O5, sotto vuoto a 60 ° C fino a peso costante)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 100 colonie per grammo

    E 239 ESAMETILENTETRAMINA



    Sinonimi

    Esamina; metenammina

    Definizione

    EINECS

    202-905-8

    Denominazione chimica

    1,3,5,7-Tetraazatriciclo [3.3.1.13,7]-decano, esametilenetetrammina

    Formula chimica

    C6H12N4

    Peso molecolare

    140,19

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina incolore o bianca

    Identificazione

    Test della formaldeide

    Positivo

    Test dell'ammoniaca

    Positivo

    Punto di sublimazione

    Circa 260 °C

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (per 2 ore a 105 ° C sotto vuoto su P2O5)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 %

    Solfati

    Non più dello 0,005 % espressi come SO4

    Cloruri

    Non più dello 0,005 % espressi come Cl

    Sali d’ammonio

    Non rivelabili

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 242 DIMETILDICARBONATO



    Sinonimi

    DMDC; pirocarbonato di dimetile

    Definizione

    EINECS

    224-859-8

    Denominazione chimica

    Dimetil-dicarbonato; estere dimetilico dell’acido pirocarbonico

    Formula chimica

    C4H6O5

    Peso molecolare

    134,09

    Tenore

    Non meno del 99,8 %

    Descrizione

    Liquido incolore, si decompone in soluzione acquosa. Corrosivo per la pelle e per gli occhi; tossico se inalato o ingerito

    Identificazione

    Decomposizione

    Dopo diluizione, test del CO2 e del metanolo positivi

    Punto di fusione

    17 °C

    Punto di ebollizione

    172 °C con decomposizione

    Densità 20 °C

    Circa 1,25 g/cm3

    Spettro di assorbimento dell'infrarosso

    Massimi a 1 156 e 1 832 cm- 1

    Purezza

    Dimetilcarbonato

    Non più dello 0,2 %

    Cloro totale

    Non più di 3 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M12

    E 243 ETIL LAUROIL ARGINATO



    Sinonimi

    Etil estere lauroil arginato; laurammide arginina etil estere; etil-Να-lauroil-L-arginato·HCl; LAE;

    Definizione

    L'etil lauroil arginato è sintetizzato esterificando l'arginina con l'etanolo e procedendo quindi alla reazione dell'estere con il cloruro di lauroile. L'etil lauroil arginato risultante è recuperato come sale cloridrato, filtrato e asciugato.

    ELINCS

    434-630-6

    Denominazione chimica

    Etil-Να-dodecanoil-L-arginato·HCl

    Formula chimica

    C20H41N4O3Cl

    Peso molecolare

    421,02

    Tenore

    Non meno dell'85 % e non più del 95 %

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

     

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, etanolo, propilenglicole e glicerolo

    Purezza

     

    Να-lauroil-L-arginina

    Non più di 3 %

    Acido laurico

    Non più di 5 %

    Laurato di etile

    Non più di 3 %

    L-arginina· HCl

    Non più di 1 %

    Etil arginato· 2HCl

    Non più di 1 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    E 249 NITRITO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-832-4

    Denominazione chimica

    Nitrito di potassio

    Formula chimica

    KNO2

    Peso molecolare

    85,11

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra (1)

    Descrizione

    Granuli deliquescenti bianchi o leggermente giallastri

    Identificazione

    Test dei nitriti

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    6,0 - 9,0 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 3 % (4 ore, su gel di silice)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)   Può essere venduto solo in miscela con sale o con un sostituto del sale.

    E 250 NITRITO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-555-9

    Denominazione chimica

    Nitrito di sodio

    Formula chimica

    NaNO2

    Peso molecolare

    69,00

    Tenore

    Non meno del 97 % su base anidra (1)

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca o grumi giallastri

    Identificazione

    Test dei nitriti

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,25 % (4 ore, su gel di silice)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)   Può essere venduto solo in miscela con sale o con un sostituto del sale.

    E 251 NITRATO DI SODIO

    I.   NITRATO DI SODIO SOLIDO



    Sinonimi

    Salnitro del Cile; nitrato cubico o nitrato di soda

    Definizione

    EINECS

    231-554-3

    Denominazione chimica

    Nitrato di sodio

    Formula chimica

    NaNO3

    Peso molecolare

    85,00

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina, leggermente igroscopica

    Identificazione

    Test dei nitrati

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    5,5 - 8,3 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2 % (105 °C, 4 ore)

    Nitriti

    Non più di 30 mg/kg espressi in NaNO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    II.   NITRATO DI SODIO LIQUIDO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il nitrato di sodio liquido è una soluzione acquosa di nitrato di sodio, come diretto risultato della reazione chimica fra idrossido di sodio e acido citrico in quantità stechiometriche senza successiva cristallizzazione. Forme standardizzate preparate a partire da nitrato di sodio liquido rispondente a queste specifiche possono contenere acido nitrico in quantità eccessive, se chiaramente dichiarate o indicate.

    EINECS

    231-554-3

    Denominazione chimica

    Nitrato di sodio

    Formula chimica

    NaNO3

    Peso molecolare

    85,00

    Tenore

    Tra il 33,5 % e il 40,0 % di NaNO3

    Descrizione

    Liquido chiaro incolore

    Identificazione

    Test dei nitrati

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    1,5 - 3,5

    Purezza

    Acido nitrico libero

    Non più dello 0,01 %

    Nitriti

    Non più di 10 mg/kg espressi in NaNO2

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più dello 0,3 mg/kg

    Queste specifiche si riferiscono a una soluzione acquosa al 35 %

    E 252 NITRATO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Salnitro del Cile; nitrato cubico o di soda

    Definizione

    EINECS

    231-818-8

    Denominazione chimica

    Nitrato di potassio

    Formula chimica

    KNO3

    Peso molecolare

    101,11

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca o prismi trasparenti di sapore salino, pungente, rinfrescante

    Identificazione

    Test dei nitrati

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    4,5 - 8,5 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 4 ore)

    Nitriti

    Non più di 20 mg/kg espressi in KNO2

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 260 ACIDO ACETICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    200-580-7

    Denominazione chimica

    Acido acetico; acido etanoico

    Formula chimica

    C2H4O2

    Peso molecolare

    60,05

    Tenore

    Non meno del 99,8 %

    Descrizione

    Liquido limpido incolore di caratteristico odore pungente

    Identificazione

    Punto di ebollizione

    118 °C alla pressione di 760 mm (di mercurio)

    Peso specifico

    Circa 1,049

    Test degli acetati

    Una soluzione su tre è positiva al test degli acetati

    Punto di solidificazione

    Non inferiore a 14,5 °C

    Purezza

    Residuo non volatile

    Non più di 100 mg/kg

    Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili

    Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico

    Sostanze facilmente ossidabili

    Diluire 2 ml del campione, in un contenitore con tappo di vetro, con 10 ml di acqua e aggiungere 0,1 ml di permanganato di potassio 0,1 N. Il colore rosa non deve virare al marrone prima di 30 minuti

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più dello 0,5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M2

    E 261 (i) ACETATO DI POTASSIO

    ▼B



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    204-822-2

    Denominazione chimica

    Acetato di potassio

    Formula chimica

    C2H3O2K

    Peso molecolare

    98,14

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori deliquescenti o polvere cristallina bianca, inodore o con un leggerissimo odore acetico, sapore salino

    Identificazione

    pH

    7,5 – 9,0 (soluzione acquosa al 5,0 %)

    Test degli acetati

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più di 8 % (150 °C, 2 ore)

    Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili

    Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M2

    E 261 (ii) DIACETATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il diacetato di potassio è un composto molecolare di acetato di potassio e acido acetico

    EINECS

    224-217-7

    Denominazione chimica

    Idrogenodiacetato di potassio

    Formula chimica

    C4H7KO4

    Peso molecolare

    158,2

    Tenore

    Contenuto: 36-38 % di acido acetico libero e 61-64 % di acetato di potassio

    Descrizione

    Cristalli bianchi

    Identificazione

    pH

    4,5-5 (soluzione acquosa al 10 %)

    Test dell’acetato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Contenuto d’acqua

    Non più dell’1 % (metodo di Karl Fischer)

    Acido formico, formiati e altre sostanze ossidabili

    Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    E 262 (i) ACETATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    204-823-8

    Denominazione chimica

    Acetato di sodio

    Formula chimica

    C2H3NaO2·nH2O (n = 0 o 3)

    Peso molecolare

    Anidro:

    82,03

    Triidrato:

    136,08

    Tenore

    Non meno del 98,5 % su base anidra, sia per la forma anidra, sia per la forma triidrata

    Descrizione

    Anidro:

    Polvere igroscopica granulare bianca inodore

    Triidrato:

    Cristalli trasparenti incolori o polvere cristallina granulare, inodore o con un leggerissimo odore acetico. Efflorescente in aria calda secca

    Identificazione

    pH

    8,0 – 9,5 (soluzione acquosa all’1,0 %)

    Test degli acetati

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro:

    Non più del 2 % (120 °C, 4 ore)

    Triidrato:

    Tra il 36 e il 42 % (120 °C, 4 ore)

    Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili

    Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 262 (ii) DIACETATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il diacetato di sodio è un composto molecolare di acetato di sodio e acido acetico

    EINECS

    204-814-9

    Denominazione chimica

    Idrogeno diacetato di sodio

    Formula chimica

    C4H7NaO4·nH2O (n = 0 o 3)

    Peso molecolare

    142,09 (anidro)

    Tenore

    39-41 % di acido acetico libero e 58-60 % di acetato di sodio

    Descrizione

    Solido cristallino, bianco, igroscopico di odore acetico

    Identificazione

    pH

    4,5 – 5,0 (soluzione acquosa al 10 %)

    Test degli acetati

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili

    Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 263 ACETATO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    200-540-9

    Denominazione chimica

    Acetato di calcio

    Formula chimica

    Anidro:

    C4H6O4Ca

    Monoidrato:

    C4H6O4Ca·H2O

    Peso molecolare

    Anidro:

    158,17

    Monoidrato:

    176,18

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    L’acetato di calcio anidro è un solido cristallino voluminoso, igroscopico, bianco, di sapore amarognolo. Può avere un leggero odore di acido acetico. Il monoidrato può presentarsi in forma di aghi, granuli o polvere.

    Identificazione

    pH

    6,0 – 9,0 (soluzione acquosa al 10 %)

    Test degli acetati

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'11 % (a 155 ° C fino a peso costante per il monoidrato)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,3 %

    Acido formico, formiati ed altre sostanze ossidabili

    Non più di 1 000 mg/kg espressi come acido formico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 270 ACIDO LATTICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L'acido lattico è costituito da una miscela di acido lattico (C3H6O3) e lattato di acido lattico (C6H10O5). Si ottiene per fermentazione lattica degli zuccheri o per sintesi.

    L’acido lattico è igroscopico e quando viene concentrato all’ebollizione condensa per formare lattato dell’acido lattico, che si idrolizza ad acido lattico per diluizione e riscaldamento.

    EINECS

    200-018-0

    Denominazione chimica

    Acido lattico; acido 2-idrossipropionico; acido 1-idrossietan-1-carbossilico

    Formula chimica

    C3H6O3

    Peso molecolare

    90,08

    Tenore

    Non meno del 76 %

    Descrizione

    Liquido sciropposo incolore o giallastro, quasi inodore, di sapore acido

    Identificazione

    Test dei lattati

    Positivo

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Solfati

    Non più dello 0,25 %

    Ferro

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Nota: Questa specifica si riferisce ad una soluzione acquosa all’80 %; per soluzioni acquose meno concentrate, calcolare valori corrispondenti al loro contenuto di acido lattico

    E 280 ACIDO PROPIONICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    201-176-3

    Denominazione chimica

    Acido propionico; acido propanoico

    Formula chimica

    C3H6O2

    Peso molecolare

    74,08

    Tenore

    Non meno del 99,5 %

    Descrizione

    Liquido oleoso incolore o leggermente giallastro, di leggero odore pungente

    Identificazione

    Punto di fusione

    – 22 °C

    Intervallo di distillazione

    138,5 °C - 142,5 °C

    Purezza

    Residuo non volatile

    Non più dello 0,01 % dopo essiccazione a 140 °C fino a peso costante

    Aldeidi

    Non più dello 0,1 % espresso come formaldeide

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 281 PROPIONATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    205-290-4

    Denominazione chimica

    Propionato di sodio; propanoato di sodio

    Formula chimica

    C3H5O2Na

    Peso molecolare

    96,06

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C

    Descrizione

    Polvere igroscopica cristallina bianca; polvere bianca fine

    Identificazione

    Test dei propionati

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    7,5 – 10,5 (soluzione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 4 % (105 °C, 2 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,1 %

    Ferro

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 282 PROPIONATO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    223-795-8

    Denominazione chimica

    Propionato di calcio

    Formula chimica

    C6H10O4Ca

    Peso molecolare

    186,22

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test dei propionati

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    pH

    6,0 – 9,0 (soluzione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 4 % (105 °C, 2 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,3 %

    Ferro

    Non più di 50 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 283 PROPIONATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    206-323-5

    Denominazione chimica

    Propionato di potassio; propanoato di potassio

    Formula chimica

    C3H5KO2

    Peso molecolare

    112,17

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione per 2 ore a 105 °C

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test dei propionati

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 4 % (105 °C, 2 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,1 %

    Ferro

    Non più di 30 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 284 ACIDO BORICO



    Sinonimi

    Acido boracico; acido ortoborico; borofax

    Definizione

    EINECS

    233-139-2

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    H3BO3

    Peso molecolare

    61,84

    Tenore

    Non meno del 99,5 %

    Descrizione

    Cristalli trasparenti, incolori, inodori o polvere o granuli bianchi; leggermente untuoso al tatto; è presente in natura come sassolite

    Identificazione

    Punto di fusione

    Circa 171 °C

    Test di combustione

    Brucia con una fiamma di un bel verde

    pH

    3,8 – 4,8 (soluzione acquosa al 3,3 %)

    Purezza

    Perossidi

    Non si sviluppa alcun colore all’aggiunta di una soluzione di KI

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 285 TETRABORATO DI SODIO (BORACE)



    Sinonimi

    Borato di sodio

    Definizione

    EINECS

    215-540-4

    Denominazione chimica

    Tetraborato di sodio; biborato di sodio; piroborato di sodio; tetraborato di sodio anidro

    Formula chimica

    Na2B4O7

    Na2B4O7·10H2O

    Peso molecolare

    201,27

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere o lamelle vetrose che diventano opache all’aria; lentamente solubile in acqua

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Tra 171 °C e 175 °C con decomposizione

    Purezza

    Perossidi

    Non si sviluppa alcun colore all’aggiunta di una soluzione di KI

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 290 ANIDRIDE CARBONICA



    Sinonimi

    Gas acido carbonico; ghiaccio secco (forma solida); biossido di carbonio

    Definizione

    EINECS

    204-696-9

    Denominazione chimica

    Biossido di carbonio

    Formula chimica

    CO2

    Peso molecolare

    44,01

    Tenore

    Non meno del 99 % v/v sulla forma gassosa

    Descrizione

    Gas incolore nelle normali condizioni ambientali con leggero odore pungente. L’anidride carbonica commerciale è trasportata e trattata allo stato liquido in bombole pressurizzate o in sistemi di immagazzinaggio in cisterne, oppure in blocchi solidi compressi di «ghiaccio secco». Le forme solide (ghiaccio secco) contengono di solito additivi, come glicol propilenico o olio minerale, come leganti.

    Identificazione

    Formazione di precipitato

    Il passaggio di un flusso del campione attraverso una soluzione di idrossido di bario provoca la formazione di un precipitato bianco che si scioglie con effervescenza in acido acetico diluito

    Purezza

    Acidità

    915 ml di gas gorgogliati attraverso 50 ml di acqua appena bollita non devono rendere quest’ultima più acida, al metilarancio, di 50 ml di acqua appena bollita a cui sia stato aggiunto 1 ml di acido cloridrico (0,01 N)

    Sostanze riducenti, fosfuro e solfuro di idrogeno

    915 ml di gas gorgogliati attraverso 25 ml di reagente al nitrato d’argento ammoniacale addizionati di 3 ml di ammoniaca non devono provocare intorbidimento né annerimento di questa soluzione

    Monossido di carbonio

    Non più di 10 μl/l

    Olio

    Non più di 5 mg/kg

    E 296 ACIDO MALICO



    Sinonimi

    Acido di mele

    Definizione

    EINECS

    230-022-8, 210-514-9, 202-601-5

    Denominazione chimica

    Acido idrossibutandioico, acido idrossisuccinico

    Formula chimica

    C4H6O5

    Peso molecolare

    134,09

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Polvere cristallina o granuli di colore bianco o biancastro

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    127 °C - 132 °C

    Test del malato

    Positivo

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Acido fumarico

    Non più dell'1,0 %

    Acido maleico

    Non più dello 0,05 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 297 ACIDO FUMARICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    203-743-0

    Denominazione chimica

    Acido trans-butenedioico; acido trans-1,2-etilene-bicarbossilico

    Formula chimica

    C4H4O4

    Peso molecolare

    116,07

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina o granuli di colore bianco

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    286 °C - 302 °C (capillare chiuso, riscaldamento rapido)

    Test dei doppi legami

    Positivo

    Test dell'acido 1,2-bicarbossilico

    Positivo

    pH

    3,0 - 3,2 (soluzione allo 0,05 % a 25 °C)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (120 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Acido maleico

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 300 ACIDO ASCORBICO, ACIDO L-ASCORBICO



    Sinonimi

    Acido L-xilo-ascorbico; acido L(+)- ascorbico

    Definizione

    EINECS

    200-066-2

    Denominazione chimica

    Acido L-ascorbico; acido ascorbico; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone; 3-cheto-L-gulofuranolattone

    Formula chimica

    C6H8O6

    Peso molecolare

    176,13

    Tenore

    Non meno del 99 % di C6H8O6 dopo l’essiccazione in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore

    Descrizione

    Solido cristallino inodore, da bianco a giallo chiaro

    Intervallo di fusione

    Tra 189 °C e 193 °C con decomposizione

    Identificazione

    Test dell'acido ascorbico

    Positivo

    pH

    Tra 2,4 e 2,8 (soluzione acquosa al 2 %)

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 20,5° e + 21,5° (soluzione acquosa al 10 % p/v)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,4 % (in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 301 ASCORBATO DI SODIO



    Sinonimi

    L-Ascorbato di sodio; sale monosodico dell'acido L-ascorbico

    Definizione

    EINECS

    205-126-1

    Denominazione chimica

    Ascorbato di sodio; L-ascorbato di sodio; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone sodio enolato; 3-cheto-L-gulofurano-lattone sodio enolato

    Formula chimica

    C6H7O6Na

    Peso molecolare

    198,11

    Tenore

    L’ascorbato di sodio dopo l’essiccazione in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore, contiene non meno del 99 % di C6H7O6Na

    Descrizione

    Solido cristallino bianco o quasi bianco, inodore, che scurisce a contatto con la luce

    Identificazione

    Test dell'ascorbato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 6,5 e 8,0 (soluzione acquosa al 10 %)

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 103° e + 106° (soluzione acquosa al 10 % p/v)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,25 % (in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 302 ASCORBATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Ascorbato di calcio diidrato

    Definizione

    EINECS

    227-261-5

    Denominazione chimica

    Ascorbato di calcio diidrato; sale di calcio di diidrato di 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4- lattone

    Formula chimica

    C12H14O12Ca·2H2O

    Peso molecolare

    426,35

    Tenore

    Non meno del 98 % su una base libera di materia volatile

    Descrizione

    Polvere cristallina inodore da bianca a grigio-giallastra pallida

    Identificazione

    Test dell'ascorbato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    pH

    Tra 6,0 e 7,5 (soluzione acquosa al 10 %)

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 95° e + 97° (soluzione acquosa al 5 % p/v)

    Purezza

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Materia volatile

    Non più dello 0,3 % determinato mediante essiccazione a temperatura ambiente per 24 ore in un essiccatore contenente acido solforico o pentossido di fosforo

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 304 (i) PALMITATO DI ASCORBILE



    Sinonimi

    Palmitato di L-ascorbile

    Definizione

    EINECS

    205-305-4

    Denominazione chimica

    Palmitato di ascorbile; palmitato di L-ascorbile; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone-6-palmitato; 6-palmitoil-3-cheto-L-gulofuranolattone

    Formula chimica

    C22H38O7

    Peso molecolare

    414,55

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca o bianco-giallastra con odore di agrumi

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Tra 107 °C e 117 °C

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 21° e + 24° (in soluzione di metanolo al 5 % p/v)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (in un forno sotto vuoto, da 56 °C a 60 °C per un'ora)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 304 (ii) STEARATO DI ASCORBILE



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    246-944-9

    Denominazione chimica

    Stearato di ascorbile; stearato di L-ascorbile; 2,3-dideidro-L-treo-esono-1,4-lattone-6-stearato; 6-stearoil-3-cheto-L-gulofuranolattone

    Formula chimica

    C24H42O7

    Peso molecolare

    442,6

    Tenore

    Non meno del 98 %

    Descrizione

    Polvere bianca o bianco-giallastra con odore di agrumi

    Identificazione

    Punto di fusione

    Circa 116 °C

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (in un forno sotto vuoto, da 56 °C a 60 °C per un'ora)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 306 ESTRATTO RICCO IN TOCOFEROLO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Prodotto ottenuto tramite la distillazione a vapore sotto vuoto di prodotti commestibili dell’olio vegetale, contenenti tocoferoli concentrati e tocotrienoli

    Contiene tocoferoli quali: d-α-, d-β-, d-γ- e d-δ-tocoferoli

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    430,71 (d-α-tocoferolo)

    Tenore

    Non meno del 34 % di tocoferoli totali

    Descrizione

    Olio limpido, viscoso da rosso brunastro a rosso, dal caratteristico odore e gusto dolce. Può presentare una leggera separazione di costituenti simili a cera nella forma microcristallina

    Identificazione

    Mediante adeguato metodo cromatografico a gas liquido

     

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 non meno di + 20°

    Solubilità

    Insolubile in acqua. Solubile in etanolo. Miscibile in etere

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 307 ALFA-TOCOFEROLO



    Sinonimi

    dl-α-tocoferolo; (tutto rac)-α-tocoferolo

    Definizione

    EINECS

    233-466-0

    Denominazione chimica

    DL-5,7,8-trimetiltocolo; DL-2,5,7,8-tetrametil-2-(4′,8′,12′-trimetiltridecil)-6-cromanolo

    Formula chimica

    C29H50O2

    Peso molecolare

    430,71

    Tenore

    Non meno del 96 %

    Descrizione

    Olio da leggermente giallo ad ambra, quasi inodore, trasparente, viscoso che si ossida ed imbrunisce per esposizione all’aria o alla luce

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in etanolo, miscibile in etere

    Spettrofotometria

    In etanolo assoluto l’assorbimento massimo è circa 292 nm

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 25 0° ± 0,05° (1 su 10 in soluzione di cloroformio)

    Purezza

    Indice di rifrazione

    [n]D 20 1,503 — 1,507

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (292 nm) 71—76

    (0,01 g in 200 ml di etanolo assoluto)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 308 GAMMA-TOCOFEROLO



    Sinonimi

    dl-γ-tocoferolo

    Definizione

    EINECS

    231-523-4

    Denominazione chimica

    2,7,8-trimetil-2-(4′,8′,12′-trimetiltridecil)-6-cromanolo

    Formula chimica

    C28H48O2

    Peso molecolare

    416,69

    Tenore

    Non meno del 97 %

    Descrizione

    Olio trasparente, viscoso, giallo chiaro che si ossida e imbrunisce per esposizione all’aria o alla luce

    Identificazione

    Spettrometria

    Massimi assorbimenti in etanolo assoluto a circa 298 nm e a 257 nm

    Purezza

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (298 nm) tra 91 e 97

    image

    (257 nm) tra 5,0 e 8,0

    Indice di rifrazione

    [n]D 20 1,503—1,507

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 309 DELTA-TOCOFEROLO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    204-299-0

    Denominazione chimica

    2,8-dimetil-2-(4′,8′,12′-trimetiltridecil)-6-cromanolo

    Formula chimica

    C27H46O2

    Peso molecolare

    402,7

    Tenore

    Non meno del 97 %

    Descrizione

    Olio trasparente giallastro o arancione pallido, viscoso, che si ossida ed imbrunisce per esposizione all’aria o alla luce

    Identificazione

    Spettrometria

    Massimi assorbimenti in etanolo assoluto a circa 298 nm e a 257 nm

    Purezza

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (298 nm) tra 89 e 95

    image

    (257 nm) tra 3,0 e 6,0

    Indice di rifrazione

    [n]D 20 1,500—1,504

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 310 GALLATO DI PROPILE



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    204-498-2

    Denominazione chimica

    Gallato di propile; estere propilico di acido gallico; estere n-propilico di acido 3,4,5-triidrossibenzoico

    Formula chimica

    C10H12O5

    Peso molecolare

    212,20

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    Solido cristallino, inodore da bianco a bianco panna

    Identificazione

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua, solubile in etanolo, etere e 1,2-propandiolo

    Intervallo di fusione

    Tra 146 °C e 150 °C dopo l’essiccazione a 110 °C per 4 ore

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (110 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Acido libero

    Non più dello 0,5 % (come acido gallico)

    Composti organici clorurati

    Non più di 100 mg/kg (come C1)

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (275 nm) tra 485 e 520

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 311 GALLATO DI OTTILE



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    213-853-0

    Denominazione chimica

    Gallato di ottile; estere ottilico di acido gallico; estere n-ottilico di acido 3,4,5-triidrossibenzoico

    Formula chimica

    C15H22O5

    Peso molecolare

    282,34

    Tenore

    Non meno del 98 % dopo l’essiccazione a 90 °C per 6 ore

    Descrizione

    Solido inodore da bianco a bianco panna

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in etanolo, etere e 1,2-propandiolo

    Intervallo di fusione

    Tra 99 °C e 102 °C dopo l’essiccazione a 90 °C per 6 ore

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (90 °C, 6 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 %

    Acido libero

    Non più dello 0,5 % (come acido gallico)

    Composti organici clorurati

    Non più di 100 mg/kg (come C1)

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (275 nm) tra 375 e 390

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 312 GALLATO DI DODECILE



    Sinonimi

    Gallato di laurile

    Definizione

    EINECS

    214-620-6

    Denominazione chimica

    Gallato di dodecile; estere n-dodecilico (o laurilico) di acido 3,4,5-triidrossibenzoico; estere dodecilico dell’acido gallico

    Formula chimica

    C19H30O5

    Peso molecolare

    338,45

    Tenore

    Non meno del 98 % dopo l’essiccazione a 90 °C per 6 ore

    Descrizione

    Solido inodore, bianco o bianco panna

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in etanolo ed etere

    Intervallo di fusione

    Tra 95 °C e 98 °C dopo l’essiccazione a 90 °C per 6 ore

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (90 °C, 6 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 %

    Acido libero

    Non più dello 0,5 % (come acido gallico)

    Composti organici clorurati

    Non più di 100 mg/kg (come Cl)

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (275 nm) tra 300 e 325

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 315 ACIDO ERITORBICO



    Sinonimi

    Acido isoascorbico; acido D-araboascorbico

    Definizione

    EINECS

    201-928-0

    Denominazione chimica

    Acido D-eritro-esa-2-enoico γ-lattone; acido isoascorbico; acido D-isoascorbico

    Formula chimica

    C6H8O6

    Peso molecolare

    176,13

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    Solido cristallino, da bianco a leggermente giallo, scurisce gradualmente al contatto della luce

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Da 164 °C a 172 °C con decomposizione

    Test dell'acido ascorbico/reazione cromatica

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 25 soluzione acquosa al 10 % (p/v) tra – 16,5° e – 18,0°

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,4 % dopo l’essiccazione a pressione ridotta su gel di silice per 3 ore

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,3 %

    Ossalati

    Ad una soluzione di 1 g in 10 ml di acqua aggiungere 2 gocce di acido acetico glaciale e 5 ml di soluzione di acetato di calcio al 10 %. La soluzione deve rimanere trasparente.

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 316 ERITORBATO DI SODIO



    Sinonimi

    Isoascorbato di sodio

    Definizione

    EINECS

    228-973-9

    Denominazione chimica

    Isoascorbato di sodio; D-isoascorbato di sodio; Sale di sodio di 2,3-dideidro-D-eritro-esano-1,4-lattone; enolato di sodio monoidrato del 3-cheto-D-gulofurano- lattone

    Formula chimica

    C6H7O6Na·H2O

    Peso molecolare

    216,13

    Tenore

    Non meno del 98 % dopo l’essiccazione in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore espresso come base monoidrata

    Descrizione

    Solido cristallino bianco

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, appena solubile in etanolo

    Test dell'acido ascorbico/reazione cromatica

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    5,5-8,0 (soluzione acquosa al 10 %)

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 25 soluzione acquosa al 10 % (p/v) tra + 95° e + 98°

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,25 % dopo l’essiccazione in un essiccatore sotto vuoto ad acido solforico per 24 ore

    Ossalati

    Ad una soluzione di 1 g in 10 ml di acqua aggiungere 2 gocce di acido acetico glaciale e 5 ml di soluzione di acetato di calcio al 10 %. La soluzione dovrebbe rimanere trasparente

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 319 BUTILIDROCHINONE TERZIARIO (TBHQ)



    Sinonimi

    TBHQ

    Definizione

    EINECS

    217-752-2

    Denominazione chimica

    Terz-butil-1,4-benzendiolo; 2-(1,1-Dimetiletil)-1,4-benzendiolo

    Formula chimica

    C10H14O2

    Peso molecolare

    166,22

    Tenore

    Non meno del 99 % di C10H14O2

    Descrizione

    Solido cristallino bianco con un odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua; solubile in etanolo

    Punto di fusione

    Non inferiore a 126,5 °C

    Fenoli

    Dissolvere circa 5 mg del campione in 10 ml di metanolo e aggiungere 10,5 ml di soluzione di dimetilammina (1/4). Si produce una colorazione da rossa a rosa

    Purezza

    Butil-p-benzochinone-terziario

    Non più dello 0,2 %

    2,5-Di-butilidrochinone-terziario

    Non più dello 0,2 %

    Idrossichinone

    Non più dello 0,1 %

    Toluene

    Non più di 25 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 320 BUTILIDROSSIANISOLO (BHA)



    Sinonimi

    BHA; idrossianisolobutilato

    Definizione

    EINECS

    246-563-8

    Denominazione chimica

    3-ter-butil-4-idrossianisolo; miscela di 2-ter-butil-4-idrossianisolo e 3-ter-butil-4-idrossianisolo

    Formula chimica

    C11H16O2

    Peso molecolare

    180,25

    Tenore

    Non meno del 98,5 % di C11H16O2 e non meno dell'85 % di isomero 3-ter-butil-4-idrossianisolo

    Descrizione

    Cristalli bianchi o leggermente giallastri o solido di consistenza cerosa con un lieve odore aromatico

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, facilmente solubile in etanolo

    Intervallo di fusione

    48 °C-63 °C

    Reazione cromatica

    Positiva per i gruppi fenolici

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 % dopo calcinazione a 800 ± 25 °C

    Impurezze fenoliche

    Non più dello 0,5 %

    Assorbimento specifico

    image

    (290 nm) tra 190 e 210

    image

    (228 nm) tra 326 e 345

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 321 BUTILIDROSSITOLUENE (BHT)



    Sinonimi

    BHT

    Definizione

    EINECS

    204-881-4

    Denominazione chimica

    2,6-di-terz-butil-p-cresolo; 4-metil-2,6-diterz-butilfenolo

    Formula chimica

    C15H24O

    Peso molecolare

    220,36

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Solido cristallino o a fiocchi, bianco, inodore o dal caratteristico odore lievemente aromatico

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e in 1,2-propandiolo

    Facilmente solubile in etanolo

    Punto di fusione

    70 °C

    Spettrometria

    L’assorbimento nell’intervallo 230-320 nm di una vaschetta di 2 cm di una soluzione contenente 1 parte su 100 000 di etanolo anidro presenta un massimo soltanto a 278 nm

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,005 %

    Impurezze fenoliche

    Non più dello 0,5 %

    Assorbimento specifico in etanolo

    image

    (278 nm) tra 81 e 88

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 322 LECITINE



    Sinonimi

    Fosfatidi; fosfolipidi

    Definizione

    Le lecitine sono miscele o frazioni di fosfatidi ottenuti mediante procedimenti fisici da derrate alimentari animali o vegetali; esse includono i prodotti idrolizzati ottenuti attraverso l’impiego di enzimi adeguati e innocui. Il prodotto finale non deve mostrare alcun segno di attività dell’enzima residuo.

    Le lecitine possono essere leggermente sbiancate in mezzo acquoso mediante perossido di idrogeno. Quest’ossidazione non deve modificare chimicamente i fosfatidi della lecitina.

    EINECS

    232-307-2

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Lecitine: non meno del 60,0 % di sostanze insolubili in acetone

    Lecitine idrolizzate: non meno del 56,0 % di sostanze insolubili in acetone

    Descrizione

    Lecitine: liquido, semiliquido viscoso o polvere marrone

    Lecitine idrolizzate: liquido viscoso o pasta da marrone chiaro a marrone

    Identificazione

    Test della colina

    Positivo

    Test del fosforo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test della lecitina idrolizzata

    In un becher da 800 ml aggiungere 500 ml di acqua (30 °C-35 °C). Quindi, lentamente, aggiungere 50 ml del campione mescolando costantemente. La lecitina idrolizzata formerà un’emulsione omogenea. La lecitina non idrolizzata formerà una massa distinta di circa 50 g.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (105 °C, 1 ora)

    Materia insolubile in toluene

    Non più dello 0,3 %

    Indice d’acidità

    Lecitine: non più di 35 mg di idrossido di potassio per grammo

    Lecitine idrolizzate: non più di 45 mg di idrossido di potassio per grammo

    Indice di perossidi

    Non superiore a 10

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 325 LATTATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    200-772-0

    Denominazione chimica

    Lattato di sodio; 2-idrossipropanoato di sodio

    Formula chimica

    C3H5NaO3

    Peso molecolare

    112,06 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 57 % e non più del 66 %

    Descrizione

    Liquido incolore, trasparente, inodore o con un leggero odore caratteristico

    Identificazione

    Test del lattato

    Positivo

    ▼M3

    Test del sodio

    Positivo

    ▼B

    pH

    6,5-7,5 (soluzione acquosa al 20 %)

    Purezza

    Acidità

    Non più dello 0,5 % dopo l’essiccamento espresso come acido lattico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Sostanze riducenti

    Nessuna riduzione della soluzione di Fehling

    Nota: Questa specifica si riferisce ad una soluzione acquosa al 60 %

    E 326 LATTATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    213-631-3

    Denominazione chimica

    Lattato di potassio; 2-idrossipropanoato di potassio

    Formula chimica

    C3H5O3K

    Peso molecolare

    128,17 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 57 % e non più del 66 %

    Descrizione

    Liquido trasparente leggermente viscoso, quasi inodore o con un leggero odore caratteristico

    Identificazione

    Calcinazione

    Bruciare la soluzione di lattato di potassio riducendola a cenere. La cenere è alcalina, e a contatto con un acido si verifica un’effervescenza.

    Reazione cromatica

    Versare 2 ml di soluzione di lattato di potassio su 5 ml soluzione a 100 di catecolo in acido solforico. Nella zona di contatto si manifesta un colore rosso-cupo.

    Test del potassio

    Positivo

    Test del lattato

    Positivo

    Purezza

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Acidità

    Sciogliere 1 g di soluzione di lattato di potassio in 20 ml di acqua, aggiungere 3 gocce di fenolftaleina e titolare con idrossido di sodio 0,1 N. Non dovrebbero occorrere più di 0,2 ml.

    Sostanze riducenti

    Nessuna riduzione della soluzione di Fehling

    Note: Questa specifica si riferisce ad una soluzione acquosa al 60 %

    E 327 LATTATO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    212-406-7

    Denominazione chimica

    Dilattato di calcio; idrato di calcio dilattato; sale di calcio dell’acido 2-idrossipropanoico

    Formula chimica

    (C3H5O2)2 Ca·nH2O (n = 0 - 5)

    Peso molecolare

    218,22 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina o granuli bianchi quasi inodori

    Identificazione

    Test del lattato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua e praticamente insolubile in etanolo

    pH

    Tra 6,0 e 8,0 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    anidro: non più del 3,0 % (120 °C, 4 ore)

    con una molecola di acqua: non più dell’8 % (120 °C, 4 ore)

    con tre molecole di acqua: non più del 20,0 % (120 °C, 4 ore)

    con quattro molecole e mezzo di acqua: non più del 27,0 % (120 °C, 4 ore)

    Acidità

    Non più dello 0,5 % della materia secca espressa come acido lattico

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Sostanze riducenti

    Nessuna riduzione della soluzione di Fehling

    E 330 ACIDO CITRICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L'acido citrico è prodotto a partire da succo di limone o di ananas, per fermentazione di soluzioni di carboidrati o altri mezzi idonei mediante Candida spp. o ceppi non tossicogeni di Aspergillus niger

    EINECS

    201-069-1

    Denominazione chimica

    Acido citrico; 2-idrossil-1,2,3-acidopropantricarbossilico; acido β-idrossicarballilico

    Formula chimica

    a)  C6H8O7 (anidro)

    b)  C6H8O7·H2O (monoidrato)

    Peso molecolare

    a)  192,13 (anidro)

    b)  210,15 (monoidrato)

    Tenore

    L’acido citrico può essere anidro o contenere una molecola di acqua. L’acido citrico contiene non meno del 99,5 % di C6H8O7, calcolato sulla sostanza anidra.

    Descrizione

    L’acido citrico è un solido bianco o incolore, inodore, cristallino, dal gusto fortemente acido. Il monoidrato risulta efflorescente se esposto ad aria secca.

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua; solubile in etanolo; solubile in etere

    Purezza

    Acqua

    L’acido citrico anidro contiene non più dello 0,5 % di acqua; l’acido citrico monoidrato contiene non più dell’8,8 % di acqua (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,05 % dopo calcinazione a 800 ± 25 °C

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più dello 0,5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg, espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Sostanze facilmente combustibili

    Riscaldare 1 g di campione in polvere con 10 ml di acido solforico almeno al 98 % a bagnomaria a 90 °C al buio per un’ora. La soluzione ottenuta è di un colore marrone pallido (liquido di controllo K).

    E 331 (i) CITRATO MONOSODICO



    Sinonimi

    Citrato di sodio monobasico

    Definizione

    EINECS

    242-734-6

    Denominazione chimica

    Citrato monosodico; sale monosodico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantricarbossilico

    Formula chimica

    a)  C6H7O7Na (anidro)

    b)  C6H7O7Na H2O (monoidrato)

    Peso molecolare

    a)  214,11 (anidro)

    b)  232,23 (monoidrato)

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina o cristalli incolori

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 3,5 e 3,8 (soluzione acquosa all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro: non più dell'1,0 % (140 °C, 0,5 ore)

    Monoidrato: non più dell'8,8 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 331 (ii) CITRATO DISODICO



    Sinonimi

    Citrato di sodio dibasico

    Definizione

    EINECS

    205-623-3

    Denominazione chimica

    Citrato disodico; sale disodico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantricarbossilico; sale disodico dell’acido citrico con una molecola e mezza di acqua

    Formula chimica

    C6H6O7Na2·1,5H2O

    Peso molecolare

    263,11

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina o cristalli incolori

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 4,9 e 5,2 (soluzione acquosa all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 13,0 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 331 (iii) CITRATO TRISODICO



    Sinonimi

    Citrato di sodio tribasico

    Definizione

    EINECS

    200-675-3

    Denominazione chimica

    Citrato trisodico; sale trisodico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantricarbossilico; sale trisodico dell’acido citrico, sotto forma anidra, diidrato o pentaidrato

    Formula chimica

    Anidro: C6H5O7Na3

    Idrato: C6H5O7Na3·nH2O (n = 2 o 5)

    Peso molecolare

    258,07 (anidro)

    294,10 (idrato n = 2)

    348,16 (idrato n = 5)

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina o cristalli incolori

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 7,5 e 9,0 (soluzione acquosa al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro: non più dell'1,0 % (180 °C, 18 ore)

    Diidrato: 10,0-13,0 % (180 °C, 18 ore)

    Pentaidrato: non più del 30,3 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo l’essiccazione

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 332 (i) CITRATO MONOPOTASSICO



    Sinonimi

    Citrato monobasico di potassio

    Definizione

    EINECS

    212-753-4

    Denominazione chimica

    Citrato monopotassico; sale monopotassico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantri- carbossilico; sale monopotassico anidro dell’acido citrico

    Formula chimica

    C6H7O7K

    Peso molecolare

    230,21

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca, igroscopica, granulare o cristalli trasparenti

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    Tra 3,5 e 3,8 (soluzione acquosa all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,0 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 332 (ii) CITRATO TRIPOTASSICO



    Sinonimi

    Citrato tribasico di potassio

    Definizione

    EINECS

    212-755-5

    Denominazione chimica

    Citrato tripotassico; sale tripotassico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantricarbossilico; sale tripotassico monoidrato dell’acido citrico

    Formula chimica

    C6H5O7K3·H2O

    Peso molecolare

    324,42

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca, igroscopica, granulare o cristalli trasparenti

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    Tra 7,5 e 9,0 (soluzione acquosa al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 6,0 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 333 (i) CITRATO MONOCALCICO



    Sinonimi

    Citrato monobasico di calcio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Citrato monocalcico; sale monocalcico di acido 2-idrossilato-1,2,3-propanotricarbossilico; sale monocalcico monoidrato di acido citrico

    Formula chimica

    (C6H7O7)2Ca·H2O

    Peso molecolare

    440,32

    Tenore

    Non meno del 97,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca fine

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    pH

    Tra 3,2 e 3,5 (soluzione acquosa all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 7,0 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 30 mg/kg (solo come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Non più di 200 mg/kg (per tutti gli usi, tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Carbonati

    Sciogliendo 1 g di citrato di calcio in 10 ml di acido cloridrico 2 N non devono liberarsi più di alcune bolle isolate

    E 333 (ii) CITRATO DICALCICO



    Sinonimi

    Citrato dibasico di calcio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Citrato dicalcico; sale dicalcico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantricarbossilico; sale dicalcico triidrato dell’acido citrico

    Formula chimica

    (C6H7O7)2Ca2·3H2O

    Peso molecolare

    530,42

    Tenore

    Non meno del 97,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca fine

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 20,0 % (180°C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 30 mg/kg (solo come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Non più di 200 mg/kg (per tutti gli usi, tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Carbonati

    Sciogliendo 1 g di citrato di calcio in 10 ml di acido cloridrico 2 N non devono liberarsi più di alcune bolle isolate

    E 333 (iii) CITRATO TRICALCICO



    Sinonimi

    Citrato tribasico di calcio

    Definizione

    EINECS

    212-391-7

    Denominazione chimica

    Citrato tricalcico; sale tricalcico dell’acido 2-idrossil-1,2,3-propantricarbossilico; sale tricalcico triidrato dell’acido citrico

    Formula chimica

    (C6H6O7)2Ca3·4H2O

    Peso molecolare

    570,51

    Tenore

    Non meno del 97,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca fine

    Identificazione

    Test del citrato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 14,0 % (180 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 30 mg/kg (solo come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Non più di 200 mg/kg (per tutti gli usi, tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Carbonati

    Sciogliendo 1 g di citrato di calcio in 10 ml di acido cloridrico 2 N non devono liberarsi più di alcune bolle isolate

    E 334 L(+)-ACIDO TARTARICO, ACIDO TARTARICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    201-766-0

    Denominazione chimica

    Acido L-tartarico; acido L-2,3-diidrossibutandiolo; acido d-α,β-diidrossisuccinico

    Formula chimica

    C4H6O6

    Peso molecolare

    150,09

    Tenore

    Non meno del 99,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina solida incolore o traslucida o polvere bianca cristallina

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Tra 168 °C e 170 °C

    Test del tartrato

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 11,5° e + 13,5° (soluzione acquosa al 20 % p/v)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (su P2O5, 3 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più di 1 000 mg/kg (dopo calcinazione a 800 ± 25 °C)

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    E 335 (i) TARTRATO MONOSODICO



    Sinonimi

    Sale monosodico di acido L-(+)-tartarico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale monosodico di acido L-2,3-diidrossibutandiolo; sale monosodico monoidrato dell’acido L-(+)-tartarico

    Formula chimica

    C4H5O6Na·H2O

    Peso molecolare

    194,05

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori trasparenti

    Identificazione

    Test del tartrato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10,0 % (105 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 335 (ii) TARTRATO DISODICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    212-773-3

    Denominazione chimica

    L-tartrato disodico; (+)-tartrato disodico; sale disodico (+) dell’acido 2,3-diidrossibutandiolico; sale disodico diidrato dell’acido L-(+)-tartarico

    Formula chimica

    C4H4O6Na2·2H2O

    Peso molecolare

    230,8

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli trasparenti, incolori

    Identificazione

    Test del tartrato

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Solubilità

    1 grammo è insolubile in 3 ml di acqua. Insolubile in etanolo

    pH

    Tra 7,0 e 7,5 (soluzione acquosa all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 17,0 % (150 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 336 (i) TARTRATO MONOPOTASSICO



    Sinonimi

    Tartrato monobasico di potassio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale monopotassico anidro dell’acido L-(+)-tartarico; sale monopotassico dell’acido L-2,3-diidrossibutandiolico

    Formula chimica

    C4H5O6K

    Peso molecolare

    188,16

    Tenore

    Non meno del 98 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina o granuli bianchi

    Identificazione

    Test del tartrato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Punto di fusione

    230 °C

    pH

    3,4 (soluzione acquosa all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,0 % (105 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 336 (ii) TARTRATO DIPOTASSICO



    Sinonimi

    Tartrato dibasico di potassio

    Definizione

    EINECS

    213-067-8

    Denominazione chimica

    Sale dipotassico dell’acido L-2,3-diidrossibutandiolico; sale dipotassico con mezza molecola di acqua dell’acido L-(+)-tartarico

    Formula chimica

    C4H4O6K2·½H2O

    Peso molecolare

    235,2

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina o granuli bianchi

    Identificazione

    Test del tartrato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 9,0 (soluzione acquosa all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 4,0 % (150 °C, 4 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 337 TARTRATO DI POTASSIO E DI SODIO



    Sinonimi

    L-(+)-tartrato di potassio e di sodio; sale di Rochelle; sale di Seignette

    Definizione

    EINECS

    206-156-8

    Denominazione chimica

    Sale di sodio e di potassio dell’acido L-2,3-diidrossibutandiolico; L-(+)-tartrato di potassio e di sodio

    Formula chimica

    C4H4O6KNa·4H2O

    Peso molecolare

    282,23

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test del tartrato

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Solubilità

    Un grammo è solubile in 1 ml di acqua, insolubile in etanolo

    Intervallo di fusione

    70 - 80 °C

    pH

    Tra 6,5 e 8,5 (soluzione acquosa all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Dal 21,0 % al 26,0 % (150 °C, 3 ore)

    Ossalati

    Non più di 100 mg/kg espressi come acido ossalico, dopo essiccazione

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 338 ACIDO FOSFORICO



    Sinonimi

    Acido ortofosforico; acido monofosforico

    Definizione

    EINECS

    231-633-2

    Denominazione chimica

    Acido fosforico

    Formula chimica

    H3PO4

    Peso molecolare

    98,00

    Tenore

    Dal 67,0 % all’85,7 %. L’acido fosforico è disponibile in commercio sotto forma di soluzione acquosa a concentrazioni variabili.

    Descrizione

    Liquido viscoso, limpido e incolore

    Identificazione

    Test dell'acido

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Purezza

    Acidi volatili

    Non più di 10 mg/kg (come acido acetico)

    Cloruri

    Non più di 200 mg/kg (come cloro)

    Nitrati

    Non più di 5 mg/kg (come NaNO3)

    Solfati

    Non più di 1 500 mg/kg (come CaSO4)

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Nota: Questa specifica si riferisce ad una soluzione acquosa al 75 %

    E 339 (i) FOSFATO MONOSODICO



    Sinonimi

    Monofosfato monosodico; acido monofosfato monosodico; ortofosfato monosodico; fosfato monobasico di sodio; monofosfato di diidrogeno di sodio

    Definizione

    EINECS

    231-449-2

    Denominazione chimica

    Monofosfato di diidrogeno di sodio

    Formula chimica

    Anidro: NaH2PO4

    Monoidrato: NaH2PO4 · H2O

    Diidrato: NaH2PO4 · 2H2O

    Peso molecolare

    Anidro: 119,98

    Monoidrato: 138,00

    Diidrato: 156,01

    Tenore

    Dopo l’essiccazione a 60 °C per un’ora e quindi a 105 °C per quattro ore, tenore di NaH2PO4 non inferiore al 97 %

    Tenore di P2O5 tra il 58,0 % e il 60,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere, cristalli o granelli bianchi inodori, leggermente deliquescenti

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo o etere

    pH

    Tra 4,1 e 5,0 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Il sale anidro perde non più del 2,0 %, il monoidrato non più del 15,0 % e il diidrato non più del 25 % dopo l’essiccazione prima a 60 °C per un’ora e quindi a 105 °C per quattro ore

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 339 (ii) FOSFATO DISODICO



    Sinonimi

    Monofosfato disodico; fosfato secondario di sodio; ortofosfato disodico

    Definizione

    EINECS

    231-448-7

    Denominazione chimica

    Monofosfato disodico di idrogeno; ortofosfato disodico di idrogeno

    Formula chimica

    Anidro:Na2HPO4

    Idrato: Na2HPO4 · nH2O (n = 2, 7 o 12)

    Peso molecolare

    141,98 (anidro)

    Tenore

    Dopo l’essiccazione a 40 °C per tre ore e quindi a 105 °C per cinque ore, tenore di Na2HPO4 non inferiore al 98 %

    Tenore di P2O5 tra il 49 % e il 51 % su base anidra

    Descrizione

    Il fosfato disodico anidro di idrogeno è una polvere bianca, igroscopica inodore. Le forme idrate disponibili comprendono il diidrato, un solido cristallino inodore di colore bianco; l’eptaidrato: cristalli inodori efflorescenti o polvere granulare di colore bianco; e il dodecaidrato: polvere o cristalli bianchi, efflorescenti, inodori

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo;

    pH

    Tra 8,4 e 9,6 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro non più del 5,0 %, diidrato non più del 22,0 %, eptaidrato non più del 50,0 %, dodecaidrato non più del 61,0 % (40 °C, 3 ore, quindi 105 °C, 5 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 339 (iii) FOSFATO TRISODICO



    Sinonimi

    Fosfato di sodio; fosfato tribasico di sodio; ortofosfato trisodico

    Definizione

    Il fosfato trisodico è ottenuto da soluzioni acquose e si cristallizza in forma anidra e con 1/2, 1, 6, 8 o 12 H2O. Il dodecaidrato si cristallizza sempre dalle soluzioni acquose e con un eccesso di idrossido di sodio. Contiene 1/4 di molecola di NaOH.

    EINECS

    231-509-8

    Denominazione chimica

    Monofosfato trisodico; fosfato trisodico; ortofosfato trisodico

    Formula chimica

    Anidro: Na3PO4

    Idrato: Na3PO4 nH2O (n = 1/2, 1, 6, 8, o 12)

    Peso molecolare

    163,94 (anidro)

    Tenore

    Il fosfato di sodio anidro e le forme idrate, ad eccezione del dodecaidrato, contengono non meno del 97,0 % di Na3PO4 calcolato sulla base essiccata. Il sodio fosfato dodecaidrato contiene non meno del 92,0 % di Na3PO4 calcolato sulla base combusta.

    Tenore di P2O5 tra il 40,5 % e il 43,5 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli, granelli o polvere cristallina inodori di colore bianco

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    pH

    Tra l'11,5 e il 12,5 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Dopo essiccazione a 120 °C per due ore e quindi combustione a circa 800 °C per 30 minuti, la perdita di peso è la seguente: anidro non più del 2,0 %, monoidrato non più dell’11,0 %, dodecaidrato: tra il 45,0 % e il 58,0 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 340 (i) FOSFATO MONOPOTASSICO



    Sinonimi

    Fosfato monobasico di potassio; monofosfato monopotassico; ortofosfato di potassio

    Definizione

    EINECS

    231-913-4

    Denominazione chimica

    Di-idrogenofosfato di potassio; ortofosfato monopotassico del diidrogeno; monofosfato monopotassico del diidrogeno

    Formula chimica

    KH2PO4

    Peso molecolare

    136,09

    Tenore

    Non meno del 98,0 % dopo essiccazione a 105 °C per quattro ore

    Tenore di P2O5 tra il 51,0 % e il 53,0 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli inodori, incolori o polvere granulare o cristallina bianca

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    pH

    Tra 4,2 e 4,8 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (105 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 340 (ii) FOSFATO DIPOTASSICO



    Sinonimi

    Monofosfato dipotassico; fosfato secondario di potassio; ortofosfato dipotassico; fosfato bibasico di potassio

    Definizione

    EINECS

    231-834-5

    Denominazione chimica

    Monofosfato dipotassico di idrogeno; fosfato dipotassico di idrogeno; ortofosfato dipotassico di idrogeno

    Formula chimica

    K2HPO4

    Peso molecolare

    174,18

    Tenore

    Non meno del 98 % dopo essiccazione a 105 °C per quattro ore

    Tenore di P2O5 tra il 40,3 % e il 41,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere granulare, cristalli o masse incolori o bianche; sostanza deliquescente

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    pH

    Tra 8,7 e 9,4 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (105 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 % (su base anidra)

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 340 (iii) FOSFATO TRIPOTASSICO



    Sinonimi

    Fosfato tribasico di potassio; ortofosfato di tripotassio

    Definizione

    EINECS

    231-907-1

    Denominazione chimica

    Monofosfato di tripotassio; fosfato di tripotassio; ortofosfato di tripotassio

    Formula chimica

    Anidro: K3PO4

    Idrato: K3PO4 · nH2O (n = 1 o 3)

    Peso molecolare

    212,27 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 97 % calcolato sulla base combusta

    Tenore di P2O5 tra il 30,5 % e il 34,0 % sulla base combusta

    Descrizione

    Cristalli o granelli igroscopici inodori, incolori o bianchi. Le forme idrate disponibili comprendono il monoidrato e il triidrato.

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    pH

    Tra 11,5 e 12,3 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Anidro: non più del 3,0 %; idrato: non più del 23,0 % (determinata da essiccazione a 105 °C per un’ora e quindi combustione a circa 800 °C ± 25 °C per 30 minuti)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 % (su base anidra)

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 341 (i) FOSFATO MONOCALCICO



    Sinonimi

    Fosfato monobasico di calcio; ortofosfato monocalcico

    Definizione

    EINECS

    231-837-1

    Denominazione chimica

    Di-idrogenofosfato di calcio

    Formula chimica

    Anidro: Ca(H2PO4)2

    Monoidrato: Ca(H2PO4)2 · H2O

    Peso molecolare

    234,05 (anidro)

    252,08 (monoidrato)

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra

    Tenore di P2O5 tra il 55,5 % e il 61,1 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere granulare o cristalli o granelli bianchi deliquescenti

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Tenore di CaO

    Tra il 23,0 % e il 27,5 % (anidro)

    Tra il 19,0 % e il 24,8 % (monoidrato)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro: non più del 14 % (105 °C, 4 ore)

    Monoidrato: non più del 17,5 % (105 °C, 4 ore)

    Perdita alla combustione

    Anidro: non più del 17,5 % (dopo combustione a 800 °C ± 25 °C per 30 minuti)

    Monoidrato: non più del 25,0 % (determinata da essiccazione a 105 °C per un’ora e quindi combustione a 800 °C ± 25 °C per 30 minuti)

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 70 mg/kg (solo come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Non più di 200 mg/kg (per tutti gli usi tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    E 341 (ii) FOSFATO DICALCICO



    Sinonimi

    Fosfato bibasico di calcio; ortofosfato dicalcico

    Definizione

    EINECS

    231-826-1

    Denominazione chimica

    Fosfato monoidrogeno di calcio; ortofosfato di idrogeno di calcio; fosfato secondario di calcio

    Formula chimica

    Anidro: CaHPO4

    Diidrato: CaHPO4 · 2H2O

    Peso molecolare

    136,06 (anidro)

    172,09 (diidrato)

    Tenore

    Il fosfato dicalcico, dopo essiccazione a 200 °C per tre ore, contiene non meno del 98 % e non più dell’equivalente del 102 % di CaHPO4

    Tenore di P2O5 tra il 50,0 % e il 52,5 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli o granelli, polvere granulare o polvere bianchi

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Moderatamente solubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dell'8,5 % (anidro), o del 26,5 % (diidrato) dopo combustione a 800 °C ± 25 °C per 30 minuti

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 100 mg/kg per la forma anidra e non più di 80 mg/kg per la forma diidrata (solo come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Non più di 600 mg/kg per la forma anidra e non più di 500 mg/kg per la forma diidrata (per tutti gli usi tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini). Si applica fino al 31 marzo 2015.

    Non più di 200 mg/kg per la forma anidra e per la forma diidrata (per tutti gli usi tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini). Si applica dal 1o aprile 2015.

    E 341 (iii) TRICALCIUM FOSFATO



    Sinonimi

    Fosfato di calcio, tribasico; ortofosfato di calcio; monofosfato ossidrilico di pentacalcio; idrossiapatite di calcio

    Definizione

    Il fosfato tricalcico consiste in una miscela variabile di fosfati di calcio ottenuta da neutralizzazione di acido fosforico con idrossido di calcio e avente come composizione approssimativa 10CaO· ·3P2O5 ·H2O

    EINECS

    235-330-6 (Monofosfato ossidrilico di pentacalcio)

    231-840-8 (Ortofosfato di calcio)

    Denominazione chimica

    Monofosfato ossidrilico di pentacalcio; monofosfato tricalcico

    Formula chimica

    Ca5(PO4)3 ·OH o Ca3(PO4)2

    Peso molecolare

    502 o 310

    Tenore

    Non meno del 90 % calcolato sulla base combusta

    Tenore di P2O5 tra il 38,5 % e il 48,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, stabile in aria

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua. Insolubile in etanolo, solubile in acido cloridrico e nitrico diluito

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dell' 8 % dopo combustione a 800 °C ± 25 °C per 0,5 ore

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 150 mg/kg (solo come additivo di alimenti per lattanti e bambini)

    Non più di 500 mg/kg (per tutti gli usi tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini). Si applica fino al 31 marzo 2015.

    Non più di 200 mg/kg (per tutti gli usi tranne che come additivo di alimenti per lattanti e bambini). Si applica dal 1o aprile 2015.

    E 343(i) FOSFATO DI MAGNESIO



    Sinonimi

    Diidrogeno fosfato di magnesio; fosfato di magnesio monobasico; ortofosfato monomagnesico

    Definizione

    EINECS

    236-004-6

    Denominazione chimica

    Diidrogeno monofosfato monomagnesico

    Formula chimica

    Mg(H2PO4)2 nH2O (dove n = da 0 a 4)

    Peso molecolare

    218,30 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 51,0 % dopo combustione calcolato come P2O5 sulla base combusta (800 °C ± 25 °C per 30 minuti)

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca inodore, leggermente solubile in acqua

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Tenore di MgO

    Non meno del 21,5 % dopo combustione o su base anidra (105 °C, 4 ore)

    Purezza

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 343 (ii) FOSFATO DI DIMAGNESIO



    Sinonimi

    Idrogeno fosfato di magnesio; fosfato di magnesio dibasico; ortofosfato bimagnesico; fosfato di magnesio secondario

    Definizione

    EINECS

    231-823-5

    Denominazione chimica

    Monoidrogeno monofosfato bimagnesico

    Formula chimica

    MgHPO4 · nH2O (dove n = 0 - 3)

    Peso molecolare

    120,30 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 96 % dopo combustione (800 °C ± 25 °C per 30 minuti)

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca inodore, leggermente solubile in acqua

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Tenore di MgO

    Non meno del 33,0 % calcolato su base anidra (105 °C, 4 ore)

    Purezza

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 350 (i) MALATO DI SODIO



    Sinonimi

    Sale sodico dell’acido malico, sodio malato

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Disodio DL-malato; sale disodico dell’acido idrossibutandioico

    Formula chimica

    Emiidrato: C4H4Na2O5 ½ H2O

    Triidrato: C4H4Na2O5 3H2O

    Peso molecolare

    Emiidrato: 187,05

    Triidrato: 232,10

    Tenore

    Non meno del 98,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina o grumi di colore bianco

    Identificazione

    Test dell'acido 1,2-dicarbossilico

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Formazione di azocoloranti

    Positiva

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Emiidrato: non più di 7,0 % (130 °C, 4 ore)

    Triidrato: 20,5 % - 23,5 % (130 °C, 4 ore)

    Alcalinità

    Non più dello 0,2 % come Na2CO3

    Acido fumarico

    Non più dell'1,0 %

    Acido maleico

    Non più dello 0,05 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 350 (ii) MALATO ACIDO DI SODIO



    Sinonimi

    Sale monosodico dell’acido DL-malico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Monosodio DL-malato, monosodio 2-DL-idrossi-succinato

    Formula chimica

    C4H5NaO5

    Peso molecolare

    156,07

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

    Test dell'acido 1,2-dicarbossilico

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Formazione di azocoloranti

    Positiva

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (110 °C, 3 ore)

    Acido maleico

    Non più dello 0,05 %

    Acido fumarico

    Non più dell'1,0 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 351 MALATO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Sale potassico dell’acido malico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Bipotassio DL-malato, sale bipotassico dell’acido idrossibutandioico

    Formula chimica

    C4H4K2O5

    Peso molecolare

    210,27

    Tenore

    Non meno del 59,5 %

    Descrizione

    Soluzione acquosa incolore o quasi incolore

    Identificazione

    Test dell'acido 1,2-dicarbossilico

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Formazione di azocoloranti

    Positiva

    Purezza

    Alcalinità

    Non più dello 0,2 % come K2CO3

    Acido fumarico

    Non più dell'1,0 %

    Acido maleico

    Non più dello 0,05 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 352 (i) MALATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Sale calcico dell’acido malico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Calcio DL-malato, calcio-α-idrossisuccinato, sale di calcio dell’acido idrossibutandioico

    Formula chimica

    C4H5CaO5

    Peso molecolare

    172,14

    Tenore

    Non meno del 97,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

    Saggi del malato

    Positivi

    Test dell'acido 1,2-dicarbossilico

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Formazione di azocoloranti

    Positiva

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2 % (100 °C, 3 ore)

    Alcalinità

    Non più dello 0,2 % come CaCO3

    Acido maleico

    Non più dello 0,05 %

    Acido fumarico

    Non più dell'1,0 %

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 352 (ii) MALATO ACIDO DI CALCIO



    Sinonimi

    Sale monocalcico dell’acido DL-malico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Monocalcio DL-malato, monocalcio 2-DL-idrossisuccinato

    Formula chimica

    (C4H5O5)2Ca

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 97,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

    Test dell'acido 1,2-dicarbossiolico

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Formazione di azocoloranti

    Positiva

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (110 °C, 3 ore)

    Acido maleico

    Non più dello 0,05 %

    Acido fumarico

    Non più di 1,0 %

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 353 ACIDO METATARTARICO



    Sinonimi

    Acido ditartarico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Acido metatartarico

    Formula chimica

    C4H6O6

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 99,5 %

    Descrizione

    Forma cristallina o in polvere di colore bianco o giallastro. Molto deliquescente con leggero odore di caramello.

    Identificazione

    Solubilità

    Estremamente solubile in acqua ed etanolo

    Test di identificazione

    Porre un campione di 1-10 mg della sostanza in una provetta contenente 2 ml di acido solforico concentrato e 2 gocce di reattivo alla resorcina. Alla temperatura di 150 °C appare un’intensa colorazione violetta.

    Purezza

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 354 TARTRATO DI CALCIO



    Sinonimi

    L-tartrato di calcio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Calcio L(+)-2,3-diidrossibutandioato diidrato

    Formula chimica

    C4H4CaO6 · 2H2O

    Peso molecolare

    224,18

    Tenore

    Non meno del 98,0 %

    Descrizione

    Fina polvere cristallina di colore bianco o biancastro

    Identificazione

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua. Solubilità circa 0,01 g/100 ml acqua (20 °C). Poco solubile in etanolo. Leggermente solubile in ossido di dietile. Solubile negli acidi.

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 7,0° a + 7,4° (0,1 % in una soluzione 1N HCl)

    pH

    Tra 6,0 e 9,0 (sospensione al 5 %)

    Purezza

    Solfati

    Non più di 1 g/kg (come H2SO4)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 355 ACIDO ADIPICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    204-673-3

    Denominazione chimica

    Acido esandioico, acido 1,4-butandicarbossilico

    Formula chimica

    C6H10O4

    Peso molecolare

    146,14

    Tenore

    Non meno del 99,6 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina di colore bianco, inodore

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    151,5 - 154,0 °C

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua. Facilmente solubile in etanolo

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più di 20 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 356 ADIPATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-293-5

    Denominazione chimica

    Adipato di sodio

    Formula chimica

    C6H8Na2O4

    Peso molecolare

    190,11

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianca inodore

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    151 °C - 152 °C (per l’acido adipico)

    Solubilità

    Circa 50 g/100 ml acqua (20 °C)

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (Karl Fischer)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 357 ADIPATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    242-838-1

    Denominazione chimica

    Adipato di potassio

    Formula chimica

    C6H8K2O4

    Peso molecolare

    222,32

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianca inodore

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    151 °C - 152 °C (per l’acido adipico)

    Solubilità

    Circa 60 g/100 ml acqua (20 °C)

    Test del potassio

    Positivo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (Karl Fischer)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 363 ACIDO SUCCINICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    203-740-4

    Denominazione chimica

    Acido butandioico

    Formula chimica

    C4H6O4

    Peso molecolare

    118,09

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Cristalli inodori, incolori o bianchi

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    185,0 °C - 190,0 °C

    Purezza

    Residuo alla combustione

    Non più dello 0,025 % (800 °C, 15 min)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 380 CITRATO TRIAMMONICO



    Sinonimi

    Ammonio citrato tribasico

    Definizione

    EINECS

    222-394-5

    Denominazione chimica

    Sale di triammonio dell’acido 2-idrossipropan-1,2,3-tricarbossilico

    Formula chimica

    C6H17N3O7

    Peso molecolare

    243,22

    Tenore

    Non meno del 97,0 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere di colore da bianco a biancastro

    Identificazione

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test del citrato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua

    Purezza

    Ossalati

    Non più dello 0,04 % (come acido ossalico)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 385 ETILENDIAMMINOTETRAACETATO DI CALCIO DISODICO



    Sinonimi

    Calcio disodico EDTA; edetato di calcio disodico

    Definizione

    EINECS

    200-529-9

    Denominazione chimica

    N,N′-1,2-etanediilbis [N-(carbossimetil)-glicinato] [(4-)-O,O′,ON,ON]calciato(2)-disodico; etilendiamminotetraacetato di calcio disodico; etilendinitrilo-tetraacetato di calcio disodico

    Formula chimica

    C10H12O8CaN2Na2·2H2O

    Peso molecolare

    410,31

    Tenore

    Non meno del 97 % su base anidra

    Descrizione

    Granuli cristallini bianchi inodori, o polvere bianca o quasi bianca leggermente igroscopica

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Attività chelante nei confronti degli ioni metallici

    Positiva

    pH

    Tra 6,5 e 7,5 (soluzione all’1 %)

    Purezza

    Acqua

    Dal 5 al 13 % (metodo di Karl Fischer)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 392 ESTRATTI DI ROSMARINO



    Sinonimi

    Estratto di foglie di rosmarino (antiossidante)

    Definizione

    Gli estratti di rosmarino contengono vari componenti, le cui funzioni antiossidanti sono state dimostrate. Tali componenti appartengono principalmente alle classi degli acidi fenolici, flavonoidi, diterpenoidi. Oltre ai componenti antiossidanti, gli estratti possono contenere triterpeni e materie organiche solventi estraibili definite specificamente nella seguente specifica.

    EINECS

    283-291-9

    Denominazione chimica

    Estratto di rosmarino (Rosmarinus officinalis)

    Descrizione

    L'antiossidante di estratto di foglie di rosmarino si prepara mediante l'estrazione di foglie di Rosmarinus officinalis utilizzando un sistema di solventi autorizzato. Gli estratti possono quindi essere deodorati e decolorati; possono inoltre essere normalizzati.

    Identificazione

    Componenti antiossidanti di riferimento: diterpeni fenolici

    Acido carnosico (C20H28O4) e carnosol (C20H26O4)

    (che comprendono non meno del 90 % dei diterpeni fenolici totali)

    Sostanze volatili di riferimento

    Borneolo, acetato di bornile, canfora, 1,8-cineol, verbenone

    Densità

    > 0,25 g/ml

    Solubilità

    Insolubile in acqua

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    < 5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    1 –    Estratti di rosmarino prodotti a partire da foglie di rosmarino essiccate mediante estrazione di acetone



    Descrizione

    Gli estratti di rosmarino si producono a partire da foglie di rosmarino essiccate mediante estrazione di acetone, filtraggio, purificazione ed evaporazione di solventi, seguite da essiccazione e setacciamento per ottenere polvere fina o liquido.

    Identificazione

    Contenuto di componenti antiossidanti di riferimento

    ≥ 10 % p/p, espresso come il totale di acido carnosico e di carnosol

    Rapporto antiossidanti / sostanze volatili

    (% totale p/p di acido carnosico e di carnosol) ≥ 15

    (% p/p di sostanze volatili di riferimento)*

    (* come percentuale delle sostanze volatili totali nell'estratto, misurata mediante rilevazione attraverso gascromatografia - spettrometria di massa, ”GC-MSD”)

    Purezza

    Solventi residui

    Acetone: non più di 500 mg/kg

    2 –    Estratti di rosmarino preparati attraverso estrazione di foglie di rosmarino essiccate mediante biossido di carbonio supercritico



    Descrizione

    Estratti di rosmarino prodotti a partire da foglie di rosmarino essiccate, estratte mediante biossido di carbonio supercritico con una piccola quantità di etanolo come solvente

    Identificazione

    Contenuto di componenti antiossidanti di riferimento

    ≥ 13 % p/p, espresso come totale di acido carnosico e carnosol

    Rapporto antiossidanti / sostanze volatili

    (% totale p/p di acido carnosico e di carnosol) ≥ 15

    (% p/p di sostanze volatili di riferimento)*

    (* come percentuale delle sostanze volatili totali nell'estratto, misurata mediante rilevazione attraverso gascromatografia - spettrometria di massa, ”GC-MSD”)

    Purezza

    Solventi residui

    Etanolo: non più del 2 %

    3 –    Estratti di rosmarino preparati a partire da estratto etanolico di rosmarino deodorato



    Descrizione

    Estratti di rosmarino che sono preparati a partire da estratto etanolico di rosmarino deodorato. Gli estratti possono essere ulteriormente purificati, ad esempio mediante trattamento con carbone attivo e/o distillazione molecolare. Gli estratti possono essere in sospensione in portatori adeguati e approvati o essiccati mediante polverizzazione.

    Identificazione

    Contenuto di componenti antiossidanti di riferimento

    ≥ 5 % p/p, espresso come totale di acido carnosico e carnosol

    Rapporto antiossidanti / sostanze volatili

    (% totale p/p di acido carnosico e di carnosol) ≥ 15

    (% p/p di sostanze volatili di riferimento)*

    (* come percentuale delle sostanze volatili totali nell'estratto, misurata mediante rilevazione attraverso gascromatografia - spettrometria di massa, ”GC-MSD”)

    Purezza

    Solventi residui

    Etanolo: non più di 500 mg/kg

    4 –    Estratti di rosmarino decolorati e deodorati ottenuti mediante estrazione in due fasi utilizzando esano ed etanolo



    Descrizione

    Estratti di rosmarino che sono preparati a partire da estratto etanolico di rosmarino deodorato, sottoposti a estrazione con esano. Gli estratti possono essere ulteriormente purificati, ad esempio mediante trattamento con carbone attivo e/o distillazione molecolare. Gli estratti possono essere in sospensione in portatori adeguati e autorizzati o essiccati mediante polverizzazione.

    Identificazione

    Contenuto di componenti antiossidanti di riferimento

    ≥ 5 % p/p, espresso come totale di acido carnosico e carnosol

    Rapporto antiossidanti / sostanze volatili

    (% totale p/p di acido carnosico e di carnosol) ≥ 15

    (% p/p di sostanze volatili di riferimento)*

    (* come percentuale delle sostanze volatili totali nell'estratto, misurata mediante rilevazione attraverso gascromatografia - spettrometria di massa, ”GC-MSD”)

    Purezza

    Solventi residui

    Esano: non più di 25 mg/kg

    Etanolo: non più di 500 mg/kg

    E 400 ACIDO ALGINICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Glicuronoglicano lineare costituito essenzialmente da unità degli acidi D-mannuronico, legato in posizione β-(1-4) e L-guluronico, legato in posizione α-(1-4) sotto forma piranosica. Idrato di carbonio colloidale idrofilo proveniente da ceppi naturali di diverse specie di alghe marine brune, estratto con alcale diluito (Phaeophyceae)

    EINECS

    232-680-1

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    (C6H8O6)n

    Peso molecolare

    10 000 - 600 000 (valore medio tipico)

    Tenore

    L’acido alginico libera, su base anidra, non meno del 20 % e non più del 23 % di anidride carbonica (CO2), corrispondente a non meno del 91 % e a non più del 104,5 % di acido alginico (C6H8O6) n (calcolato con peso equivalente 200)

    Descrizione

    L’acido alginico si presenta in forma fibrosa, granulare e in polvere, è praticamente inodore e di colore da bianco a bruno giallastro

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e nei solventi organici, lentamente solubile in soluzioni di carbonato di sodio, idrossido di sodio e fosfato trisodico

    Test di precipitazione con cloruro di calcio

    Ad una soluzione allo 0,5 % del campione in soluzione 1 M di idrossido di sodio aggiungere un quinto del suo volume di una soluzione al 2,5 % di cloruro di calcio. Si forma un precipitato voluminoso e gelatinoso. Questo test separa l’acido alginico da gomma d'acacia, carbossimetilcellulosa di sodio, amido carbossimetilico, carragenina, gelatina, gomma ghatti, gomma di karaya, farina di semi di carrube, metilcellulosa e gomma adragante.

    Test di precipitazione con solfato d'ammonio

    Ad una soluzione allo 0,5 % del campione in soluzione 1 M di idrossido di sodio aggiungere la metà del suo volume di una soluzione satura di solfato d'ammonio. Non si forma alcun precipitato. Questo test separa l’acido alginico da agar-agar, carbossimetilcellulosa di sodio, carragenina, pectina deesterificata, gelatina, farina di semi di carrube, metilcellulosa e amido.

    Reazione cromatica

    Dissolvere il più completamente possibile 0,01 g del campione agitando con 0,15 ml di idrossido di sodio 0,1 N e aggiungere 1 ml di soluzione acidificata di solfato ferrico. Entro 5 minuti si manifesta un colore rosso ciliegia che si trasforma successivamente in rosso porpora.

    pH

    Tra 2,0 e 3,5 (sospensione al 3 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dell'8 % su base anidra

    Sostanze insolubili in idrossido di sodio (soluzione 1 M)

    Non più del 2 % su base anidra

    Formaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 500 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 401 ALGINATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale sodico dell'acido alginico

    Formula chimica

    (C6H7NaO6)n

    Peso molecolare

    10 000 - 600 000 (valore medio tipico)

    Tenore

    L’alginato di sodio libera, su base anidra, non meno del 18 % e non più del 21 % di anidride carbonica, corrispondenti a non meno del 90,8 % e a non più del 106,0 % di alginato di sodio (calcolato con peso equivalente 222)

    Descrizione

    Polvere fibrosa o granulare praticamente inodore, di colore da bianco a giallastro

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test dell'acido alginico

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più del 2 % su base anidra

    Formaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 500 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 402 ALGINATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale potassico dell'acido alginico

    Formula chimica

    (C6H7KO6)n

    Peso molecolare

    10 000 - 600 000 (valore medio tipico)

    Tenore

    L’alginato di potassio libera, su base anidra, non meno del 16,5 % e non più del 19,5 % di anidride carbonica, corrispondenti a non meno dell'89,2 % e a non più del 105,5 % di alginato di potassio (calcolato con peso equivalente 238)

    Descrizione

    Polvere fibrosa o granulare praticamente inodore, di colore da bianco a giallastro

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test dell'acido alginico

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più del 2 % su base anidra

    Formaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 500 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 403 ALGINATO DI AMMONIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale di ammonio dell'acido alginico

    Formula chimica

    (C6H11NO6)n

    Peso molecolare

    10 000 - 600 000 (valore medio tipico)

    Tenore

    L’alginato di ammonio libera, su base anidra, non meno del 18 % e non più del 21 % di anidride carbonica, corrispondenti a non meno dell'88,7 % e a non più del 103,6 % di alginato di ammonio (calcolato con peso equivalente 217)

    Descrizione

    Polvere fibrosa o granulare di colore da bianco a giallastro

    Identificazione

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test dell'acido alginico

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più del 7 % su base anidra

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più del 2 % su base anidra

    Formaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 500 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 404 ALGINATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Sale di calcio dell’alginato

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale di calcio dell'acido alginico

    Formula chimica

    (C6H7Ca1/2O6)n

    Peso molecolare

    10 000 - 600 000 (valore medio tipico)

    Tenore

    L’alginato di calcio libera, su base anidra, non meno del 18 % e non più del 21 % di anidride carbonica, corrispondenti a non meno dell'89,6 % e a non più del 104,5 % di alginato di calcio (calcolato con peso equivalente 219)

    Descrizione

    Polvere fibrosa o granulare praticamente inodore, di colore da bianco a giallastro

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test dell'acido alginico

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % (105 °C, 4 ore)

    Formaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 500 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 405 ALGINATO DI PROPAN-1,2-DIOLO



    Sinonimi

    Alginato di idrossipropile; estere del propan-1,2-diolo con l'acido alginico; alginato di glicole propilenico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Estere del propan-1,2-diolo con l'acido alginico. La sua composizione varia a seconda del grado di esterificazione e delle percentuali di gruppi carbossilici liberi e neutralizzati nella molecola.

    Formula chimica

    (C9H14O7)n (esterificato)

    Peso molecolare

    10 000 – 600 000 (valore medio tipico)

    Tenore

    L’alginato di propan-1,2-diolo libera, su base anidra, non meno del 16 % e non più del 20 % di anidride carbonica (CO2 )

    Descrizione

    Polvere fibrosa o granulare praticamente inodore, di colore da bianco a bruno giallastro

    Identificazione

    Test del propan-1,2-diolo

    Positivo (dopo idrolisi)

    Test dell'acido alginico

    Positivo (dopo idrolisi)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 20 % (105 °C, 4 ore)

    Tenore totale di propan-1,2-diolo

    Dal 15 % al 45 %

    Tenore di propan-1,2-diolo libero

    Non più del 15 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più del 2 % su base anidra

    Formaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 500 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 406 AGAR-AGAR



    Sinonimi

    Gelose; agar del Giappone; gelatina del Bengala, della Cina o del Giappone; Layor Carang

    Definizione

    L’agar-agar è un polisaccaride colloidale idrofilo costituito principalmente da unità di galattosio con alternanza regolare di forme isomeriche L e D. Questi esosi sono alternativamente legati con legami alfa-1,3 e beta-1,4 nel copolimero. Ad intervalli di circa 10 unità di D-galattopiranosio, uno dei gruppi idrossilici è esterificato dall’acido solforico neutralizzato dal calcio, dal magnesio, dal potassio o dal sodio. L’agar-agar si estrae da ceppi naturali di alghe marine delle famiglie delle Gelidiaceae e Gracilariaceae, nonché da ceppi naturali di alghe rosse con esse apparentate della classe delle Rhodophyceae.

    EINECS

    232-658-1

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    La soglia della concentrazione di gel non deve superare lo 0,25 %

    Descrizione

    L’agar-agar può essere inodore o avere un lieve odore caratteristico. Il prodotto non macinato si presenta sotto forma di fasci di strisce sottili, membranose e agglutinate oppure in forma di fiocchi o granuli e può essere incolore oppure variare da arancione pallido a grigio giallastro o giallo pallido. L’agar-agar è tenace quando è umido e fragile quando è secco. Il prodotto in polvere è di colore da bianco a giallastro o giallo pallido. Esaminato al microscopio in acqua, l’agar-agar ha un aspetto granulare e talvolta filamentoso. Possono essere presenti alcuni frammenti delle spicole delle spugne ed alcuni frustoli di diatomee. In soluzione di cloralio idrato, l’agar-agar in polvere ha un aspetto più trasparente che nell’acqua, più o meno granulare, striato e spigoloso, con l’eventuale presenza di frustoli di diatomee. La resistenza del gel può essere standardizzata con l’aggiunta di destrosio e maltodestrine o di saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua fredda, solubile in acqua calda

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 22 % (105 °C, 5 ore)

    Ceneri

    Non più del 6,5 % su base anidra determinato a 550 °C

    Ceneri insolubili in soluzione acida (insolubili in acido cloridrico 3 N circa)

    Non più dello 0,5 % su base anidra determinato a 550 °C

    Sostanze insolubili (dopo agitazione per 10 minuti in acqua calda)

    Non più dell'1,0 %

    Amido

    Non rilevabile con il seguente metodo: ad una soluzione 1 a 10 del campione aggiungere alcune gocce di una soluzione di iodio. Non si deve formare alcuna colorazione blu.

    Gelatina ed altre proteine

    Sciogliere circa 1 g di agar-agar in 100 ml di acqua bollente e lasciar raffreddare a 50 °C circa. A 5 ml della soluzione, aggiungere 5 ml di soluzione di trinitrofenolo (1 g di trinitrofenolo anidro in 100 ml di acqua calda). Non deve manifestarsi intorbidamento entro 10 minuti.

    Assorbimento d’acqua

    Porre 5 g di agar-agar in un cilindro graduato da 100 ml, portare a segno con acqua, agitare e lasciar riposare per 24 ore alla temperatura di 25 °C circa. Versare il contenuto del cilindro su lana di vetro inumidita, raccogliendo l’acqua in un secondo cilindro graduato da 100 ml. Non debbono ottenersi più di 75 ml di acqua.

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 300 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 5 g

    E 407 CARRAGENINA



    Sinonimi

    I prodotti commerciali sono venduti sotto varie denominazioni, come a esempio:

    Musco d'Irlanda; Eucheuman (da Eucheuma spp.); Iridophycan (da Iridaea spp.); Hypnean (da Hypnea spp.); Furcellaria o agar di Danimarca (da Furcellaria fastigiata); Carragenina (da Chondrus e Gigartina spp.)

    Definizione

    La carragenina è ottenuta per estrazione acquosa o in soluzione alcalina diluita a partire da alghe delle famiglie delle Gigartinaceae, Solieriaceae, Hypneaceae e Furcellariaceae, appartenenti alla classe delle Rhodophyceae (alghe rosse)

    La carragenina è costituita essenzialmente dagli esteri solforici di potassio, sodio, magnesio e calcio dei polisaccaridi del galattosio e del 3,6-anidrogalattosio. Questi esosi sono alternativamente legati con legami alfa-1,3 e beta-1,4 nel copolimero.

    I polisaccaridi prevalenti nella carragenina sono designati come kappa, iota, lambda secondo il numero di solfati per unità ripetenti (ossia 1,2,3 solfato). Tra kappa e iota vi è un continuum di composizioni intermedie che differiscono nel numero di solfati per unità ripetenti tra 1 e 2.

    Durante il processo non devono essere utilizzati precipitanti organici diversi dal metanolo, dall'etanolo e dal propan-2-olo.

    La denominazione di carragenina è riservata al polimero non idrolizzato o altrimenti degradato chimicamente.

    La formaldeide può essere presente come impurezza accidentale fino a un massimo di 5 mg/kg.

    EINECS

    232-524-2

    Denominazione chimica

    Esteri solforici di poligalattosio

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere di colore da giallastro ad incolore, di consistenza da grossolana a fine, e praticamente priva di odore

    Identificazione

    Test del galattosio

    Positivo

    Test dell'anidrogalattosio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua calda; insolubile in alcol per una diluizione all'1,5 %

    Purezza

    Residui di solventi

    Non più dello 0,1 % di metanolo, etanolo, propan-2-olo, singolarmente o in combinazione

    Viscosità

    Non meno di 5 mPa.s (soluzione all'1,5 % a 75 °C)

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C, 4 ore)

    Solfati

    Dal 15 % al 40 % su base anidra (come SO4)

    Ceneri

    Dal 15 % al 40 % determinato su base anidra a 550 °C

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dell'1 % su base anidra (insolubili in acido cloridrico al 10 %)

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 2 % su base anidra (insolubili in acido solforico all'1 % v/v)

    Carragenina a basso peso molecolare (frazione di peso molecolare inferiore a 50 kDa)

    Non più del 5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 2 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 300 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 407a ALGA EUCHEUMA TRASFORMATA



    Sinonimi

    PES (acronimo di "processed eucheuma seaweed"). L'alga eucheuma trasformata ottenuta da Eucheuma cottonii è generalmente detta kappa e quella ottenuta da Eucheuma spinosum iota.

    Definizione

    L’alga eucheuma trasformata si ottiene per trattamento acquoso alcalino (KOH) ad alta temperatura dei ceppi naturali delle alghe Eucheuma cottonii e Eucheuma spinosum, della classe delle Rhodophyceae (alghe rosse), seguito da lavaggio con acqua fresca per eliminare le impurità ed essiccamento per ottenere il prodotto. Un'ulteriore depurazione può essere ottenuta mediante lavaggio con alcol. I soli alcol autorizzati sono metanolo, etanolo e propan-2-olo. Il prodotto è costituito essenzialmente dagli esteri solforici di potassio, sodio, magnesio e calcio dei polisaccaridi del galattosio e del 3,6-anidrogalattosio. Nel prodotto è inoltre presente fino al 15 % di alga cellulosa. La denominazione di alga eucheuma trasformata è riservata al polimero non idrolizzato o altrimenti degradato chimicamente. La formaldeide può essere presente fino a un massimo di 5 mg/kg.

    Descrizione

    Polvere di colore da marrone chiaro a giallastro, di consistenza da grossolana a fine, praticamente inodore

    Identificazione

    Test del galattosio

    Positivo

    Test dell'anidrogalattosio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Forma soluzioni torbide e viscose in acqua. Insolubile in etanolo per una soluzione all'1,5 %.

    Purezza

    Residui di solventi

    Non più dello 0,1 % di metanolo, etanolo, propan-2-olo, singolarmente o in combinazione

    Viscosità

    Non meno di 5 mPa.s (soluzione all'1,5 % a 75 °C)

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C, 4 ore)

    Solfati

    Dal 15 % al 40 % su base anidra (come SO4)

    Ceneri

    Dal 15 % al 40 % determinato su base anidra a 550 °C

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dell'1 % su base anidra (insolubili in acido cloridrico al 10 %)

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dell'8 % su base anidra (insolubili in acido solforico all'1 % v/v)

    Carragenina a basso peso molecolare (frazione di peso molecolare inferiore a 50 kDa)

    Non più del 5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 2 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 300 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    E 410 FARINA DI SEMI DI CARRUBE



    Sinonimi

    Gomma di carrube; gomma Algaroba

    Definizione

    La farina di semi di carrube è costituita dall’endosperma macinato dei semi di ceppi naturali della pianta del carrube, Ceratonia siliqua (L.) Taub. (famiglia delle Leguminosae). Essa è costituita essenzialmente da un polisaccaride idrocolloidale ad alto peso molecolare, composto principalmente da unità del galattopiranosio e del mannopiranosio collegate attraverso legami glucosidi, che può essere chimicamente descritto come un galattomannano.

    EINECS

    232-541-5

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    50 000 - 3 000 000

    Tenore

    Tenore di galattomannani: non meno del 75 %

    Descrizione

    Polvere praticamente inodore, di colore da bianco a bianco-giallastro

    Identificazione

    Test del galattosio

    Positivo

    Test del mannosio

    Positivo

    Esame al microscopio

    Porre un campione macinato in una soluzione acquosa contenente lo 0,5 % di iodio e l’1 % di iodato di potassio su un vetrino ed esaminare al microscopio. La farina di semi di carrube contiene cellule tubiformi allungate, separate oppure leggermente distanziate. L’interno delle cellule, di colore marrone, presenta forme meno regolari rispetto alla farina di semi di guar. In quest’ultima si osservano gruppi compatti di cellule circolari oppure a forma di pera. L’interno di tali cellule è di colore da giallo a marrone.

    Solubilità

    Solubile in acqua calda, insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 5 ore)

    Ceneri

    Non più dell'1,2 % determinato a 800 °C

    Proteine (N × 6,25)

    Non più del 7 %

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 4 %

    Amido

    Non rilevabile con il seguente metodo: ad una soluzione 1 a 10 del campione aggiungere alcune gocce di una soluzione di iodio. Non si deve formare alcuna colorazione blu.

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Etanolo e propan-2-olo

    Non più dell'1 %, singolarmente o in combinazione

    E 412 FARINA DI SEMI DI GUAR



    Sinonimi

    Gomma cyamopsis; farina di guar

    Definizione

    La farina di semi di guar è costituita dall'endosperma macinato dei semi di ceppi naturali della pianta del guar, Cyamopsis tetragonolobus L Taub. (famiglia delle Leguminosae). Essa è costituita essenzialmente da un polisaccaride idrocolloidale ad alto peso molecolare, composto principalmente da unità del galattopiranosio e del mannopiranosio collegate attraverso legami glucosidi, che può essere chimicamente descritto come un galattomannano. La gomma può essere parzialmente idrolizzata mediante trattamento termico, idrolisi acida o ossidazione alcalina per modificarne la viscosità.

    EINECS

    232-536-0

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    50 000 - 8 000 000

    Tenore

    Tenore di galattomannani: non meno del 75 %

    Descrizione

    Polvere praticamente inodore, di colore da bianco a bianco-giallastro

    Identificazione

    Test del galattosio

    Positivo

    Test del mannosio

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua fredda

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 5 ore)

    Ceneri

    Non più del 5,5 % determinato a 800 °C

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 7 %

    Proteine

    Non più del 10 % (fattore N x 6,25)

    Amido

    Non rilevabile con il seguente metodo: ad una soluzione 1 a 10 del campione aggiungere alcune gocce di una soluzione di iodio. Non si deve formare alcuna colorazione blu.

    Perossidi organici

    Non più di 0,7 meq di ossigeno attivo/kg di campione

    Furfurale

    Non più di 1 mg/kg

    Pentaclorofenolo

    Non più di 0,01 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 413 GOMMA ADRAGANTE



    Sinonimi

    Gomma da Tragacanto; Tragant

    Definizione

    La gomma adragante è un essudato secco ricavato da fusti e rami di ceppi naturali di Astragalus gummifer Labillardiere e di altre specie asiatiche di Astragalus (fam. Leguminosae). Essa consiste essenzialmente in polisaccaridi ad elevato peso molecolare (galattoarabani e polisaccaridi acidi) che, per idrolisi danno acido galatturonico, galattosio, arabinosio, xilosio e fucosio. Possono inoltre essere presenti piccoli quantitativi di ramnosio e di glucosio (derivanti da tracce di amido e/o di cellulosa).

    EINECS

    232-252-5

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Circa 800 000

    Tenore

     

    Descrizione

    La gomma adragante non macinata si presenta sotto forma di frammenti piatti e lamelliformi, diritti o ricurvi oppure sotto forma di elementi spiraliformi aventi spessore da 0,5 a 2,5 mm e una lunghezza massima di 3 cm. Il prodotto ha un colore da bianco a giallo pallido, ma alcuni elementi hanno talvolta una sfumatura di rosso. Gli elementi hanno una struttura cornea, con una breve frattura. La sostanza è inodore e le soluzioni hanno un sapore insipido e mucillaginoso. La gomma adragante in polvere ha un colore da bianco a giallo pallido oppure marrone rosato (marrone chiaro).

    Identificazione

    Solubilità

    1 g del campione in 50 ml d’acqua si dilata sino a formare una mucillagine liscia, compatta e opalescente; non si osserva alcuna dilatazione in soluzione acquosa di etanolo al 60 % (p/v)

    Purezza

    Test della gomma di karaya

    Far bollire 1 g di sostanza in 20 ml d’acqua, fino a formazione di una mucillagine. Aggiungere 5 ml di acido cloridrico e far bollire di nuovo la miscela per 5 minuti. Non deve aversi colorazione rosea o rossa permanente.

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 16 % (105 °C, 5 ore)

    Ceneri totali

    Non più del 4 %

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,5 %

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    E 414 GOMMA D’ACACIA



    Sinonimi

    Gomma arabica

    Definizione

    La gomma d’acacia è un essudato secco ricavato da fusti e rami di ceppi naturali di Acacia senegal (L) Willdenow e di altre specie di acacia affini (fam. Leguminosae). Essa è costituita essenzialmente da polisaccaridi ad elevato peso molecolare e dai loro sali di calcio, di potassio e di magnesio che per idrolisi danno arabinosio, galattosio, ramnosio ed acido glucuronic.

    EINECS

    232-519-5

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Circa 350 000

    Tenore

     

    Descrizione

    La gomma arabica non macinata si presenta sotto forma di lacrime sferoidali di varie grandezze, di colore bianco o bianco-giallastro oppure sotto forma di frammenti spigolosi ed è talvolta mista con frammenti di colore più scuro. Essa è inoltre disponibile sotto forma di fiocchi, granuli o polveri di colore bianco o bianco-giallastro oppure di sostanza essiccata mediante nebulizzazione.

    Identificazione

    Solubilità

    Un grammo della sostanza si scioglie in 2 ml di acqua fredda formando una soluzione facilmente fluidificabile e acida al tornasole; la sostanza non è solubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 17 % (105 °C, 5 ore) per la forma granulare e non più del 10 % (105 °C, 4 ore) per la sostanza essiccata mediante nebulizzazione

    Ceneri totali

    Non più di 4 %

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,5 %

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dell'1 %

    Amido o destrina

    Far bollire una soluzione 1/50 della gomma e lasciar raffreddare. Aggiungere a 5 ml della soluzione una goccia di soluzione di iodio. Non si deve formare alcuna colorazione bluastra o rossastra.

    Tannino

    A 10 ml di una soluzione 1/50 aggiungere circa 0,1 ml di una soluzione di cloruro ferrico (9 g FeCl3.6H2O portati con acqua a 100 ml). Non si devono formare né colorazione, né precipitato nerastri.

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Prodotti dell’idrolisi

    Sono assenti mannosio, xilosio e acido galatturonico (determinati con cromatografia)

    Criteri microbiologici

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    E 415 GOMMA DI XANTANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    La gomma di xantano è un polisaccaride ad elevato peso molecolare, ottenuto per fermentazione in coltura pura di un idrato di carbonio con ceppi naturali di Xanthomonas campestris, purificato per estrazione con etanolo oppure propan-2-olo, essiccato e macinato. Essa contiene, quali principali esosi, il D-glucosio e il D-mannosio, nonché gli acidi D-glucuronico e piruvico e viene preparata sotto forma di sali di sodio, potassio o di calcio. Le sue soluzioni sono neutre.

    EINECS

    234-394-2

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Circa 1 000 000

    Tenore

    La gomma di xantano libera, su base anidra, non meno del 4,2 % e non più del 5 % di anidride carbonica (CO2 ), corrispondente a non meno del 91 % e a non più del 108 % di gomma di xantano

    Descrizione

    Polvere color crema

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 2,5 ore)

    Ceneri totali

    Non più del 16 % su base anidra determinato a 650 °C dopo essiccamento a 105 °C per 4 ore

    Acido piruvico

    Non meno dell'1,5 %

    Azoto

    Non più dell'1,5 %

    Etanolo e propan-2-olo

    Non più di 500 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 300 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    Xanthomonas campestris

    Assenza di cellule vitali in 1 g

    E 416 GOMMA KARAYA



    Sinonimi

    Katilo; Kadaya; Gomma sterculia; Sterculia; Karaya, gomma karaya; Kullo; Kuterra

    Definizione

    La gomma karaya è un essudato secco ricavato da fusti e rami di ceppi naturali di Sterculia urens Roxburgh e altre specie di Sterculia (fam. Sterculiaceae) o di Cochlochspermum gossypium A.P. De Candolle o altre specie di Cochlospermum (fam. Bixaceae). Essa consiste essenzialmente di polisaccaridi acetilati ad elevato peso molecolare che, per idrolisi, danno galattosio, ramnosio e acido galatturonico e, in quantitativi minori, acido glucuronico.

    EINECS

    232-539-4

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    La gomma karaya si presenta sotto forma di gocce di dimensioni variabili e in frammenti di forma irregolare e di caratteristico aspetto semicristallino. Il suo colore varia da giallino a marrone rosato, la struttura è cornea e traslucida. La gomma karaya in polvere ha un colore da grigio pallido a marrone rosato e ha un caratteristico odore di acido acetico.

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in etanolo

    Dilatazione in soluzione di etanolo

    La gomma karaya si gonfia in una soluzione di etanolo al 60 %, distinguendosi così dagli altri tipi di gomma

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 20 % (105 °C, 5 ore)

    Ceneri totali

    Non più dell'8 %

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dell'1 %

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 3 %

    Acidità volatile

    Non meno del 10 % (come acido acetico)

    Amido

    Non rilevabile

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Salmonella spp.

    Assente in 10 g

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    E 417 GOMMA DI TARA



    Definizione

    La gomma di tara è costituita dall’endosperma macinato dei semi di ceppi naturali della Caesalpina spinosa (fam. Leguminosae). Essa è costituita essenzialmente da polisaccaridi ad alto peso molecolare, composti principalmente di galattomannani. Il componente principale è una catena lineare di unità di (1-4)-β-D-mannopiranosio con unità di a-D-galattopiranosio collegate da legami (1-6). Il rapporto mannosio-galattosio nella gomma di tara è di 3:1 (nella gomma di carruba questo rapporto è di 4:1 e nella gomma di guar di 2:1).

    EINECS

    254-409-6

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere di colore da bianco a bianco-giallo, quasi inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Formazione di gel

    Si ha formazione di gel aggiungendo piccole quantità di borato di sodio a una soluzione acquosa del campione

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 %

    Ceneri

    Non più dell'1,5 %

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 2 %

    Proteine

    Non più del 3,5 % (fattore N x 5,7)

    Amido

    Non rilevabile

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 418 GOMMA DI GELLANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    La gomma di gellano è un polisaccaride ad elevato peso molecolare, ottenuto per fermentazione in coltura pura di un idrato di carbonio con ceppi naturali di Pseudomonas elodea, purificato per estrazione con propan-2-olo o etanolo, essiccato e macinato. Il polisaccaride ad elevato peso molecolare è composto principalmente di unità ripetute di tetrasaccaridi: una di ramnosio, una di acido glucuronico e due di glucosio e sostituita da gruppi acilici (acetile e glicerile), come gli esteri legati dagli O-glicosidi. L’acido glucuronico è neutralizzato in un sale composto da potassio, sodio, calcio e magnesio.

    EINECS

    275-117-5

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Circa 500 000

    Tenore

    Su base anidra, libera dal 3,3 % al 6,8 % di CO2

    Descrizione

    Polvere biancastra

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua. Forma una soluzione viscosa.

    Insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % dopo l'essiccazione (105 °C, 2,5 ore)

    Azoto

    Non più del 3 %

    Propan-2-olo

    Non più di 750 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 10 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 400 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Negativo in 5 g

    Salmonella spp.

    Negativo in 10 g

    E 420 (i) — SORBITOLO



    Sinonimi

    D-glucitolo; D-sorbitolo

    Definizione

    Il sorbitolo si ottiene per idrogenazione del D-glucosio. È costituito principalmente da D-sorbitolo. Secondo il livello di D-glucosio, la frazione non costituita da D-sorbitolo è composta da sostanze affini quali mannitolo, iditolo, maltitolo.

    EINECS

    200-061-5

    Denominazione chimica

    D-glucitolo

    Formula chimica

    C6H14O6

    Peso molecolare

    182,2

    Tenore

    Contiene non meno del 97 % di glicitoli totali e non meno del 91 % di D-sorbitolo, riferiti in ambedue i casi al peso secco (i glicitoli sono composti aventi formula di struttura CH2OH-(CHOH)n-CH2OH, dove «n» è un numero intero)

    Descrizione

    Polvere, polvere cristallina, scaglie o granuli, bianchi, igroscopici

    Aspetto della soluzione acquosa

    Soluzione limpida

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua; scarsamente solubile in etanolo

    Intervallo di fusione

    88-102 °C

    Derivato monobenzilidenico del sorbitolo

    A 5 grammi di campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare e agitare con un agitatore meccanico fino all'apparizione di cristalli. Filtrare sotto vuoto, sciogliere i cristalli in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio, filtrare a caldo, raffreddare il filtrato, filtrare sotto vuoto, lavare con 5 ml di una miscela metanolo-acqua (1 a 2) ed essiccare all'aria. I cristalli così ottenuti fondono fra 173 °C e 179 °C.

    ▼M4

    Purezza

    Acqua

    Non più dell’1,5 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Zuccheri totali

    Non più dell’1 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg (espresso su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg (espresso su base anidra)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg (espresso su base anidra)

    ▼B

    E 420 (ii) — SCIROPPO DI SORBITOLO



    Sinonimi

    Sciroppo di D-glucitolo

    Definizione

    Lo sciroppo di sorbitolo, preparato per idrogenazione dello sciroppo di glucosio è costituito da D-sorbitolo, D-mannitolo e da saccaridi idrogenati.

    La frazione non costituita da D-sorbitolo consiste essenzialmente in oligosaccaridi prodotti per idrogenazione dello sciroppo di glucosio usato come materia prima (in questo caso lo sciroppo non è cristallizzabile), o in mannitolo. Possono essere presenti piccole quantità di glicitoli nei quali n ≤ 4. I glicitoli sono composti rispondenti alla formula di struttura CH2OH-(CHOH)n-CH2OH, dove «n» è un numero intero).

    EINECS

    270-337-8

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 69 % di solidi totali e non meno del 50 % di D-sorbitolo calcolato su base anidra

    Descrizione

    Soluzione acquosa chiara e incolore

    Identificazione

    Solubilità

    Miscibile con acqua, glicerolo e con propan-1,2-diolo

    Derivato monobenzilidenico del sorbitolo

    A 5 g del campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare e agitare con un agitatore meccanico fino all'apparizione di cristalli. Filtrare sotto vuoto, sciogliere i cristalli in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio e filtrare a caldo. Raffreddare il filtrato, filtrare sotto vuoto, lavare con 5 ml di miscela metanolo-acqua (1 a 2) ed essiccare all'aria. I cristalli così ottenuti fondono tra 173 °C e 179 °C.

    ▼M4

    Purezza

    Acqua

    Non più del 31 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 10 μS/cm (sul prodotto in quanto tale) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg (espresso su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg (espresso su base anidra)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg (espresso su base anidra)

    E 421 (i) MANNITOLO PRODOTTO MEDIANTE IDROGENAZIONE

    ▼B

    (i)   MANNITOLO



    Sinonimi

    D-mannitolo

    ▼M4

    Definizione

    Prodotto mediante idrogenazione catalitica di soluzioni carboidrate contenenti glucosio e/o fruttosio.

    Il prodotto contiene almeno il 96 % di mannitolo. La frazione non costituita da mannitolo è composta principalmente da sorbitolo (2 % al massimo), maltitolo (2 % al massimo), isomalto [1,1 GPM (1-O-alfa-D-glucopiranosil-D-mannitolo deidrato): 2 % al massimo e 1,6 GPS (6-O-alfa-D-glucopiranosil-D-sorbitolo): 2 % al massimo]. Nessuna impurezza non specificata rappresenta più dello 0,1 %.

    ▼B

    EINECS

    200-711-8

    Denominazione chimica

    D-mannitolo

    Formula chimica

    C6H14O6

    Peso molecolare

    182,2

    Tenore

    Dal 96,0 % al 102 % di D-mannitolo su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, cristallina

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    Intervallo di fusione

    Tra 164 e 169 °C

    Spettrometria di assorbimento infrarosso

    Confronto con uno standard di riferimento, per es. EP o USP

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 23° a + 25° (soluzione di borato)

    pH

    Tra 5 e 8. Misurare il pH dopo aver aggiunto 0,5 ml di una soluzione satura di cloruro di potassio a 10 ml di una soluzione al 10 % p/v.

    ▼M4

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,5 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio)

    Zuccheri totali

    Non più dell’1 % (espressi in glucosio)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    (ii)   MANNITOLO PRODOTTO PER FERMENTAZIONE



    Sinonimi

    D-mannitolo

    Definizione

    Prodotto mediante fermentazione discontinua in condizioni aerobiche, utilizzando il ceppo tradizionale del lievito Zygosaccharomyces rouxii. La frazione del prodotto non costituita da mannitolo è composta principalmente da sorbitolo, maltitolo e isomalto.

    EINECS

    200-711-8

    Denominazione chimica

    D-mannitolo

    Formula chimica

    C6H14O6

    Peso molecolare

    182,2

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca, inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    Intervallo di fusione

    Tra 164 e 169 °C

    Spettrometria di assorbimento infrarosso

    Confronto con uno standard di riferimento, per es. EP o USP

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 23° a + 25° (soluzione di borato)

    pH

    Tra 5 e 8.

    Misurare il pH dopo aver aggiunto 0,5 ml di una soluzione satura di cloruro di potassio a 10 ml di una soluzione al 10 % p/v

    ▼M4

    Purezza

    Arabitolo

    Non più dello 0,3 %

    Acqua

    Non più dello 0,5 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio)

    Zuccheri totali

    Non più dell’1 % (espressi in glucosio)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    Criteri microbiologici

    Batteri aerobici mesofili

    Non più di 1 000 colonie per grammo

    Coliformi

    Assenti in 10 g

    Salmonella spp.

    Assente in 25 g

    Escherichia coli

    Assente in 10 g

    Staphylococcus aureus

    Assente in 10 g

    Pseudomonas aeruginosa

    Assente in 10 g

    Muffe

    Non più di 100 colonie per grammo

    Lieviti

    Non più di 100 colonie per grammo

    E 422 GLICEROLO



    Sinonimi

    Glicerina

    Definizione

    EINECS

    200-289-5

    Denominazione chimica

    1,2,3-propantriolo; glicerolo; triidrossipropano

    Formula chimica

    C3H8O3

    Peso molecolare

    92,10

    Tenore

    Non meno del 98 % di glicerolo su base anidra

    Descrizione

    Liquido limpido incolore, igroscopico e sciropposo, avente un leggero odore caratteristico, né acre né sgradevole

    Identificazione

    Formazione di acroleina per riscaldamento

    Riscaldare alcune gocce del campione in una provetta con circa 0,5 g di idrogenosolfato di potassio. La soluzione riscaldata sprigiona i caratteristici vapori acri dell’acroleina.

    Peso specifico (25 °C/25 °C)

    Non meno di 1,257

    Indice di rifrazione

    [n]D 20 tra 1,471 e 1,474

    Purezza

    Acqua

    Non più del 5 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,01 % determinato a 800 ± 25 °C

    Butantrioli

    Non più dello 0,2 %

    Composti dell’acroleina, del glucosio e dell’ammonio

    Riscaldare a 60 °C, per 5 minuti, una miscela di 5 ml di glicerolo con 5 ml di soluzione 1/10 di idrossido di potassio. La miscela non deve virare al giallo od emettere odore di ammoniaca.

    Acidi ed esteri grassi

    Non più dello 0,1 % espresso in acido butirrico

    Composti clorurati

    Non più di 30 mg/kg (espressi in cloro)

    3-Monocloropropan-1,2-diolo (3-MCPD)

    Non più di 0,1 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M7

    E 423 GOMMA ARABICA MODIFICATA CON ACIDO OTTENILSUCCINICO



    Sinonimi

    Ottenilbutandioato di idrogeno di gomma arabica; Ottenilsuccinato di idrogeno di gomma arabica; Gomma arabica modificata con OSA; Gomma d’acacia modificata con OSA

    Definizione

    La gomma arabica modificata con acido ottenilsuccinico è prodotta esterificando la gomma arabica di Acacia seyal o di Acacia senegal in soluzione acquosa con non più del 3 % di anidride ottenilsuccinica. È in seguito essiccata a spruzzo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare medio

    Frazione (i): 3,105 g/mol

    Frazione (ii) 1,106 g/mol

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere bianca di facile scorrimento il cui colore può andare dal biancastro al marrone molto chiaro

    Identificazione

    Viscosità a 25 °C di una soluzione al 5 %

    Non più di 30 mPa.s

    Reazione di precipitazione

    Forma un precipitato flocculento in una soluzione di prova di acetato basico di piombo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua; insolubile in etanolo

    pH di una soluzione acquosa al 5 %

    Dal 3,5 al 6,5

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 5 h)

    Grado di esterificazione

    Non più dello 0,6 %

    Ceneri totali

    Non più del 10 % (530 °C)

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,5 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dell’1,0 %

    Test per amido o destrina

    Far bollire una soluzione acquosa 1/50 del campione, aggiungere circa 0,1 ml di soluzione di prova di iodio. Non si deve formare alcuna colorazione bluastra o rossastra.

    Test per tannino

    Aggiungere circa 0,1 ml di soluzione di prova di cloruro ferrico a 10 ml di soluzione acquosa 1/50 del campione. Non si deve formare alcuna colorazione o precipitato nerastro.

    Residuo d’acido ottenilsuccinico

    Non più dello 0,3 %

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Salmonella sp.

    Assente in 25 g

    Escherichia coli

    Assente in 1 g

    ▼B

    E 425 (i) GOMMA DI KONJAC



    Sinonimi

     

    Definizione

    La gomma di Konjac è un idrocolloide solubile in acqua ottenuto dalla farina di Konjac mediante estrazione acquosa. La farina di Konjac è il prodotto grezzo non depurato della radice della pianta perenne Amorphophallus konjac. Il principale componente della gomma di Konjac è il polisaccaride, ad alto peso molecolare, solubile in acqua, glucomannano, che consiste in unità di D-mannosio e D-glucosio in proporzione molare 1,6:1,0, connesse da legami glicosidici β(1-4). Le catene laterali brevi sono attaccate mediante legami glicosidici β(1-3) e gruppi acetilici si formano aleatoriamente in proporzione di circa 1 gruppo per 9-19 unità di zucchero.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Il principale componente, il glucomannano, ha un peso molecolare medio compreso fra 200 000 e 2 000 000

    Tenore

    Non meno del 75 % di carboidrato

    Descrizione

    Polvere di colore che va dal bianco crema al marrone chiaro

    Identificazione

    Solubilità

    Disperdibile in acqua calda o fredda, formante una soluzione viscosa con un pH compreso fra 4,0 e 7,0

    Formazione di gel

    Aggiungere 5 ml di soluzione di borato di sodio al 4 % a una soluzione all’1 % del campione in una provetta e scuotere vigorosamente. Si forma un gel.

    Formazione di gel termostabile

    Preparare una soluzione al 2 % del campione riscaldandolo a bagnomaria per 30 minuti con continuo mescolamento e raffreddando quindi la soluzione a temperatura ambiente. Per ogni g del campione utilizzato per preparare 30 g della soluzione al 2 %, aggiungere 1 ml di soluzione di carbonato di potassio al 10 % al campione interamente idratato a temperatura ambiente. Riscaldare il miscuglio a bagnomaria fino a 85 °C e tenere per due ore senza mescolare. In queste condizioni si forma un gel termicamente stabile.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C, 5 ore)

    Amido

    Non più del 3 %

    Proteine

    Non più del 3 % (fattore N × 5,7)

    Viscosità (soluzione all'1 %)

    Non meno di 3 kgm– 1s– 1 a 25 °C

    Sostanze solubili in etere

    Non più dello 0,1 %

    Ceneri totali

    Non più del 5,0 % (800 °C, 3-4 ore)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Salmonella spp.

    Assente in 12,5 g

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    E 425 (ii) GLUCOMANNANO DI KONJAC



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il glucomannano di Konjac è un idrocolloide solubile in acqua ottenuto da farine di Konjac mediante lavaggio con acqua contenente etanolo. La farina di Konjac è il prodotto grezzo non depurato della radice della pianta perenne Amorphophallus konjac. Il principale componente della gomma di Konjac è il polisaccaride, ad alto peso molecolare, solubile in acqua, glucomannano, che consiste in unità di D-mannosio e D-glucosio in proporzione molare 1,6:1,0, connesse da legami glicosidici β(1-4), con una ramificazione a circa ogni 50a o 60a unità. Circa ogni 19o residuo di zucchero è acetilato.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Da 500 000 a 2 000 000

    Tenore

    Totale delle fibre dietetiche: non meno del 95 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere a granulometria fine da bianca a leggermente marrone, libera e inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Disperdibile in acqua calda o fredda, formante una soluzione viscosa con un pH compreso tra 5,0 e 7,0. La solubilità aumenta con il calore e il mescolamento meccanico.

    Formazione di gel termostabile

    Preparare una soluzione al 2 % del campione riscaldandolo a bagnomaria per 30 minuti con continuo mescolamento e raffreddando quindi la soluzione a temperatura ambiente. Per ogni g del campione utilizzato per preparare 30 g della soluzione al 2 %, aggiungere 1 ml di soluzione di carbonato di potassio al 10 % al campione interamente idratato a temperatura ambiente. Riscaldare il miscuglio a bagnomaria fino a 85 °C e tenere per due ore senza mescolare. In queste condizioni si forma un gel termicamente stabile.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'8 % (105 °C, 3 ore)

    Amido

    Non più dell'1 %

    Viscosità (soluzione all'1 %)

    Non meno di 20 kgm– 1s– 1 a 25 °C

    Proteine

    Non più dell'1,5 % (N × 5,7)

    Determinare l’azoto con il metodo di Kjeldahl. La percentuale di azoto del campione moltiplicata per 5,7 dà la percentuale di proteine del campione.

    Sostanze solubili in etere

    Non più dello 0,5 %

    Solfito (come SO2)

    Non più di 4 mg/kg

    Cloruri

    Non più dello 0,02 %

    Sostanze solubili in alcol al 50 %

    Non più del 2,0 %

    Ceneri totali

    Non più di 2,0 % (800 °C, 3-4 ore)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Salmonella spp.

    Assente in 12,5 g

    Escherichia coli

    Assente in 5 g

    E 426 EMICELLULOSA DI SOIA



    Sinonimi

     

    Definizione

    L'emicellulosa di soia è un polisaccaride raffinato solubile in acqua che si ottiene da ceppi naturali di fibra di soia mediante estrazione con acqua calda. Non devono essere utilizzati precipitanti organici diversi dall'etanolo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Polisaccaridi di soia solubili in acqua; fibra di soia solubile in acqua

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 74 % di carboidrati

    Descrizione

    Polvere bianca o bianco-giallastra

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua calda e fredda senza formazione di gel

    pH

    5,5 ± 1,5 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 7 % (105 °C, 4 ore)

    Proteine

    Non più del 14 %

    Viscosità

    Non più di 200 mPa.s (soluzione al 10 %)

    Ceneri totali

    Non più del 9,5 % (600 °C, 4 ore)

    Arsenico

    Non più di 2 mg/kg

    Etanolo

    Non più di 2 %

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 3 000 colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 100 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 10 g

    E 427 GOMMA CASSIA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La gomma cassia è l'endosperma triturato e purificato dei semi di Cassia tora e Cassia obtusifoli (Leguminosae) che contengono meno dello 0,05 % di Cassia occidentalis. Consiste prevalentemente in polisaccaridi di elevato peso molecolare composti soprattutto da una catena lineare di unità di 1,4-β-D-mannopiranosio cui si collegano unità di α-D-galattopiranosio con legami 1,6. La proporzione tra mannosio e galattosio è di circa 5:1.

    Nella fabbricazione si tolgono ai semi i gusci e i germi mediante un trattamento termico meccanico, seguito dalla macinatura e dalla vagliatura dell'endosperma. L'endosperma triturato viene ulteriormente purificato mediante estrazione con propan-2-olo.

    Tenore

    Non meno del 75 % di galattomannano

    Descrizione

    Polvere inodore tra giallo chiaro e biancastro

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in etanolo. Si disperde bene in acqua fredda, formando una soluzione colloidale.

    Formazione di gel con borato

    A una dispersione acquosa del campione aggiungere una quantità sufficiente di borato di sodio TS per elevare il pH al di sopra di 9, dopo di che si forma il gel.

    Formazione di gel con gomma di xantano

    Pesare 1,5 g del campione e 1,5 g di gomma di xantano e mescolare. Aggiungere questa miscela (mescolando rapidamente) in 300 ml di acqua a 80 °C in un becher da 400 ml. Mescolare fino a che la miscela si scioglie e continuare a mescolare per altri 30 minuti dopo la dissoluzione (mentre si mescola, mantenere una temperatura superiore a 60 °C). Quando si finisce di mescolare, lasciare che la miscela si raffreddi a temperatura ambiente per almeno 2 ore.

    Quando la temperatura si abbassa al di sotto dei 40 °C, si forma un gel compatto, viscoelastico, ma questo gel non si forma in una soluzione di controllo all'1 % di sola gomma cassia o di sola gomma di xantano che sia stata preparata in modo analogo.

    Viscosità

    Meno di 500 mPa.s (25 °C, 2 ore, soluzione all'1 %), il che corrisponde a un peso molecolare medio di 200 000-300 000 Da

    Purezza

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più del 2,0 %

    pH

    5,5-8 (soluzione acquosa all'1 %)

    Sostanze grasse gregge

    Non più dell'1 %

    Proteine

    Non più del 7 %

    Ceneri totali

    Non più dell'1,2 %

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (5 ore, 105 °C)

    Totale di antrachinoni

    Non più di 0,5 mg/kg (limite di rilevazione)

    Residui di solventi

    Non più di 750 mg/kg di propan-2-olo

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 000 unità formanti colonie per grammo

    Lieviti e muffe

    Non più di 100 unità formanti colonie per grammo

    Salmonella spp

    Assente in 25 g

    Escherichia coli

    Assente in 1 g

    E 431 STEARATO DI POLIOSSIETILENE(40)



    Sinonimi

    Stearato poliossile (40); monostearato di poliossietilene (40)

    Definizione

    Miscela di mono e diesteri dell’acido stearico commerciale alimentare e di un insieme di dioli del poliossietilene (con una lunghezza media dei polimeri di circa 40 unità di ossietilene) come pure di un poliolo libero

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 97,5 % su base anidra

    Descrizione

    Fiocchi di colore crema o solido di consistenza cerosa a 25 o C, con un leggero odore

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, etanolo, metanolo e acetato di etile. Insolubile in olio minerale

    Intervallo di congelamento

    39 °C-44 °C

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di un polialcol poliossietilenico

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 1

    Indice di saponificazione

    Da 25 a 35

    Indice di ossidrile

    Da 27 a 40

    1,4-Diossano

    Non più di 5 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Glicoli etilenici (mono- e di-)

    Non più dello 0,25 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 432 MONOLAURATO DI POLIOSSIETILENE SORBITANO (POLISORBATO 20)



    Sinonimi

    Polisorbato 20; monolaurato di poliossietilene sorbitano (20)

    Definizione

    Miscela degli esteri parziali del sorbitolo e delle sue mono- e dianidridi con acido laurico commerciale alimentare, condensato con circa 20 moli di ossido di etilene per mole di sorbitolo e relative anidridi

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 70 % di gruppi ossietilenici, pari a non meno del 97,3 % di monolaurato di poliossietilene (20) sorbitano su base anidra

    Descrizione

    Liquido oleoso a 25 o C, di colore tra giallo limone e ambra con un debole odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, etanolo, metanolo, acetato di etile e diossano. Insolubile in olio minerale ed etere di petrolio.

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di un polialcol poliossietilenico

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 2

    Indice di saponificazione

    Da 40 a 50

    Indice di ossidrile

    Da 96 a 108

    1,4-diossano

    Non più di 5 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Glicoli etilenici (mono- e di-)

    Non più dello 0,25 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 433 MONOLEATO DI POLIOSSIETILENE SORBITANO (POLISORBATO 80)



    Sinonimi

    Polisorbato 80; monoleato di poliossietilene sorbitano (20)

    Definizione

    Miscela degli esteri parziali del sorbitolo e delle sue mono- e dianidridi con l’acido oleico commerciale alimentare, condensato con circa 20 moli di ossido di etilene per mole di sorbitolo e relative anidridi

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 65 % di gruppi ossietilenici, pari a non meno del 96,5 % di monoleato di poliossietilene(20)sorbitano su base anidra

    Descrizione

    Liquido oleoso a 25 °C, di colore tra giallo limone e ambra con un debole odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, etanolo, metanolo, acetato di etile e toluene. Insolubile in olio minerale ed etere di petrolio.

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di un polialcol poliossietilenico

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 2

    Indice di saponificazione

    Da 45 a 55

    Indice di ossidrile

    Da 65 a 80

    1,4-diossano

    Non più di 5 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Glicoli etilenici (mono- e di-)

    Non più dello 0,25 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 434 MONOPALMITATO DI POLIOSSIETILENE SORBITANO (POLISORBATO 40)



    Sinonimi

    Polisorbato 40; monopalmitato di poliossietilene sorbitano (20)

    Definizione

    Miscela degli esteri parziali del sorbitolo e delle sue mono- e dianidridi con l’acido palmitico commerciale alimentare, condensato con circa 20 moli di ossido di etilene per mole di sorbitolo e relative anidridi

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 66 % di gruppi ossietilenici, pari a non meno del 97 % di monopalmitato di poliossietilene (20) sorbitano su base anidra

    Descrizione

    Liquido oleoso o semi-gel a 25 °C, di colore tra giallo limone e arancio con un debole odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, etanolo, metanolo, acetato di etile e acetone. Insolubile in olio minerale

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di un polialcol poliossietilenico

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 2

    Indice di saponificazione

    Da 41 a 52

    Indice di ossidrile

    Dal 90 a 107

    1,4-diossano

    Non più di 5 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Glicoli etilenici (mono- e di-)

    Non più dello 0,25 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 435 MONOSTEARATO DI POLIOSSIETILENE SORBITANO (POLISORBATO 60)



    Sinonimi

    Polisorbato 60; monostearato di poliossietilene sorbitano (20)

    Definizione

    Miscela degli esteri parziali del sorbitolo e delle sue mono- e dianidridi con l’acido stearico commerciale alimentare, condensato con circa 20 moli di ossido di etilene per mole di sorbitolo e relative anidridi

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 65 % di gruppi ossietilenici, pari a non meno del 97 % di monostearato di poliossietilene (20) sorbitano su base anidra

    Descrizione

    Liquido oleoso o semi-gel a 25 °C, di colore tra giallo limone e arancio con un debole odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, acetato di etile e toluene. Insolubile in olio minerale e negli oli vegetali

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di un polialcol poliossietilenico

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 2

    Indice di saponificazione

    Da 45 a 55

    Indice di ossidrile

    Da 81 a 96

    1,4-diossano

    Non più di 5 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Glicoli etilenici (mono- e di-)

    Non più dello 0,25 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 436 TRISTEARATO DI POLIOSSIETILENE SORBITANO (POLISORBATO 65)



    Sinonimi

    Tristearato di poliossietilene sorbitano (20)

    Definizione

    Miscela degli esteri parziali del sorbitolo e delle sue mono- e dianidridi con l’acido stearico commerciale alimentare, condensato con circa 20 moli di ossido di etilene per mole di sorbitolo e relative anidridi

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 46 % di gruppi ossietilenici, pari a non meno del 96 % di tristearato di poliossietilene (20) sorbitano su base anidra

    Descrizione

    Solido di consistenza cerosa a 25 °C, di colore marrone chiaro con un debole odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Si disperde in acqua. Solubile in olio minerale, oli vegetali, etere di petrolio, acetone, etere, diossano, etanolo e metanolo.

    Intervallo di congelamento

    29-33 °C

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di un polialcol poliossietilenico

    Purezza

    Acqua

    Non più del 3 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 2

    Indice di saponificazione

    Da 88 a 98

    Indice di ossidrile

    Da 40 a 60

    1,4-diossano

    Non più di 5 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Glicoli etilenici (mono- e di-)

    Non più dello 0,25 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 440 (i) PECTINA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La pectina è costituita essenzialmente da esteri metilici parziali dell’acido poligalatturonico e da loro sali di ammonio, sodio, potassio e calcio. La pectina è ottenuta da ceppi naturali di materiali vegetali commestibili, normalmente agrumi o mele, per estrazione in mezzo acquoso. La precipitazione deve essere effettuata unicamente con metanolo, etanolo e propan-2-olo.

    EINECS

    232-553-0

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 65 % di acido galatturonico calcolato su base anidra ed esente da ceneri dopo lavaggio con acido e con alcol

    Descrizione

    Polvere bianca, giallo chiaro, grigio chiaro o bruno chiaro

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua con formazione di una soluzione colloidale opalescente. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C, 2 ore)

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dell’1 % (insolubili in acido cloridrico 3N circa)

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg su base anidra

    Tenore di azoto

    Non più dell'1,0 % dopo lavaggio con acido e etanolo

    Totale sostanze insolubili

    Non più del 3 %

    Residui di solventi

    Non più dell'1 % di metanolo, etanolo e propan-2-olo liberi, singolarmente o in combinazione, sulla sostanza esente da materie volatili

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 440 (ii) PECTINA AMIDATA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La pectina amidata è costituita essenzialmente da esteri metilici e ammidi parziali dell’acido poligalatturonico e dai rispettivi sali di ammonio, sodio, potassio e calcio. La pectina amidata viene ottenuta da ceppi naturali di materiale vegetale commestibile (normalmente agrumi o mele) per estrazione in mezzo acquoso e per trattamento con ammoniaca in ambiente alcalino. La precipitazione deve essere effettuata unicamente con metanolo, etanolo e propan-2-olo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 65 % di acido galatturonico calcolato su base anidra ed esente da ceneri dopo lavaggio con acido e con alcol

    Descrizione

    Polvere bianca, giallo chiaro, grigio chiaro o bruno chiaro

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua con formazione di una soluzione colloidale opalescente. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C, 2 ore)

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dell’1 % (insolubili in acido cloridrico 3N circa)

    Grado di amidazione

    Non più del 25 % dei gruppi carbossilici totali

    Anidride solforosa residua

    Non più di 50 mg/kg su base anidra

    Tenore di azoto

    Non più del 2,5 % dopo lavaggio con acido e etanolo

    Totale sostanze insolubili

    Non più del 3 %

    Residui di solventi

    Non più dell'1 % di metanolo, etanolo e propan-2-olo liberi, singolarmente o in combinazione, sulla sostanza esente da materie volatili

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 442 FOSFATIDI DI AMMONIO



    Sinonimi

    Sali di ammonio dell’acido fosfatico; sali miscelati di ammonio di gliceridi fosforilati

    Definizione

    Miscela di composti di ammonio degli acidi fosfatidici derivati da grassi e oli alimentari (in genere olio di colza parzialmente idrogenato). Una, due o tre frazioni di gliceride possono essere legate al fosforo. Inoltre, due esteri di fosforo possono essere tra loro legati come fosfatidi di fosfatidile.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Il tenore di fosforo è compreso tra il 3 e il 3,4 % in peso; il tenore di ammonio è compreso tra l'1,2 e l'1,5 % (calcolato come N)

    ▼M3

    Descrizione

    Da semisolido untuoso a liquido oleoso

    ▼B

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile nei grassi. Insolubile in acqua. Parzialmente solubile in etanolo e acetone.

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dei fosfati

    Positivo

    Purezza

    Sostanze insolubili in etere di petrolio

    Non più del 2,5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 444 ACETATO ISOBUTIRRICO DI SACCAROSIO



    Sinonimi

    SAIB

    Definizione

    L’acetato isobutirrico di saccarosio è una miscela di prodotti di reazione formati dall’esterificazione del saccarosio alimentare con l’anidride dell’acido acetico e l’anidride isobutirrica seguita da distillazione. La miscela contiene tutte le possibili combinazioni di esteri, nei quali il rapporto molare tra acetato e butirrato è di circa 2:6.

    EINECS

    204-771-6

    Denominazione chimica

    Esaisobutirrato diacetato di saccarosio

    Formula chimica

    C40H62O19

    Peso molecolare

    832-856 (circa), C40H62O19: 846,9

    Tenore

    Dal 98,8 % al 101,9 % di C40H62O19

    Descrizione

    Liquido di colore giallino, limpido e privo di sedimenti, di odore tenue

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua. Solubile nella maggior parte dei solventi organici.

    Indice di rifrazione

    [n]D 40: 1,4492 - 1,4504

    Peso specifico

    [d]25 D: 1,141 - 1,151

    Purezza

    Triacetina

    Non più dello 0,1 %

    Indice di acidità

    Non più di 0,2

    Indice di saponificazione

    Da 524 a 540

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 445 ESTERI DELLA GLICERINA DELLA RESINA DEL LEGNO



    Sinonimi

    Gomma ester

    Definizione

    Miscela complessa di esteri tri- e diglicerolici degli acidi resinici derivanti dalla resina del legno. La resina è ottenuta per estrazione con solvente da vecchi ceppi di pino, seguita da un processo di raffinazione liquido-liquido mediante solventi. Sono escluse da queste specifiche le sostanze derivate dalla colofonia, l’essudato di pini vivi e le sostanze derivate dal tallolio, un sottoprodotto della lavorazione della pasta kraft (carta). Il prodotto finale è composto da circa il 90 % di acidi resinici e il 10 % di composti neutri (non acidi). La frazione di acidi resinici rappresenta una miscela complessa di acidi monocarbossili diterpenoidi isomerici con la formula molecolare empirica di C20H30O2, principalmente acido abietico. La sostanza è purificata mediante distillazione in corrente di vapore o distillazione a vapore in controcorrente.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Solido duro di colore tra giallo e ambra pallido

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in acetone

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico del composto

    Purezza

    Peso specifico della soluzione

    [d]20 25 non inferiore a 0,935 quando è determinato in una soluzione al 50 % in d-limonene (97 %, punto di ebollizione 175,5-176 °C, d20 4: 0,84)

    Intervallo di rammollimento determinato con il metodo sfera e anello

    Tra 82 °C e 90 °C

    Indice di acidità

    Da 3 a 9

    Indice di ossidrile

    Da 15 a 45

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Test per la determinazione della presenza di resina di tallolio (test dello zolfo)

    Riscaldando i composti organici contenenti zolfo in presenza di formiato di sodio, lo zolfo è convertito in acido solfidrico che può essere prontamente individuato mediante carta all’acetato di piombo. Un test positivo indica che è stata impiegata resina di tallolio invece della resina del legno.

    E 450 (i) DIFOSFATO DISODICO



    Sinonimi

    Diidrogenodifosfato di disodio; diidrogenopirofosfato di disodio; pirofosfato acido di sodio; pirofosfato disodico

    Definizione

    EINECS

    231-835-0

    Denominazione chimica

    Diidrogenodifosfato di disodio

    Formula chimica

    Na2H2P2O7

    Peso molecolare

    221,94

    Tenore

    Non meno del 95 % di difosfato di disodio

    Tenore di P2O5 dal 63,0 % al 64,5 %

    Descrizione

    Polvere o granuli bianchi

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua

    pH

    Tra 3,7 e 5,0 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dell'1 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 200 mg/kg

    E 450 (ii) DIFOSFATO TRISODICO



    Sinonimi

    Pirofosfato trisodico; monoidrogenodifosfato trisodico, monoidrogenopirofosfato trisodico; difosfato trisodico

    Definizione

    EINECS

    238-735-6

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    Monoidrato: Na3HP2O7 · H2O

    Anidro: Na3HP2O7

    Peso molecolare

    Monoidrato: 261,95

    Anidro: 243,93

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra

    Tenore di P2O5 da 57 % a 59 %

    Descrizione

    Il prodotto, anidro o monoidrato, si presenta sotto forma di polvere o granuli bianchi

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua

    pH

    Tra 6,7 e 7,5 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 4,5 % sul composto anidro (450–550 °C).

    Non più dell'11,5 % sulla base monoidrata

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 4 ore) per l'anidro

    Non più dell'1,0 % (105 °C, 4 ore) per il monoidrato

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 450 (iii) DIFOSFATO TETRASODICO



    Sinonimi

    Pirofosfato tetrasodico; disfosfato tetrasodico; fosfato tetrasodico

    Definizione

    EINECS

    231-767-1

    Denominazione chimica

    Difosfato tetrasodico

    Formula chimica

    Anidro: Na4P2O7

    Decaidrato: Na4P2O7 · 10H2O

    Peso molecolare

    Anidro: 265,94

    Decaidrato: 446,09

    Tenore

    Non meno del 95 % di Na4P2O7 sulla base combusta

    Tenore di P2O5 dal 52,5 % al 54,0 %

    Descrizione

    Cristalli bianchi o incolori oppure polvere cristallina o polvere granulare bianca. Il decaidrato risulta efflorescente se esposto ad aria secca.

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    pH

    Tra 9,8 e 10,8 (soluzione all’1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dello 0,5 % per il sale anidro, dal 38 % al 42 % per il decaidrato (105 °C, 4 ore, quindi 550 °C, 30 minuti)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 450 (v) DIFOSFATO DI TETRAPOTASSIO



    Sinonimi

    Pirofosfato di tetrapotassio

    Definizione

    EINECS

    230-785-7

    Denominazione chimica

    Difosfato di tetrapotassio

    Formula chimica

    K4P2O7

    Peso molecolare

    330,34 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 95 % (800 °C per 0,5 ore)

    Tenore di P2O5 dal 42,0 % al 43,7 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere bianca molto igroscopica

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua, insolubile in etanolo

    pH

    Tra 10,0 e 10,8 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 2 % (105 °C, 4 ore, quindi 550 °C, 30 minuti)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 450 (vi) DIFOSFATO DI DICALCIO



    Sinonimi

    Pirofosfato di calcio

    Definizione

    EINECS

    232-221-5

    Denominazione chimica

    Difosfato di dicalcio;

    pirofosfato di dicalcio

    Formula chimica

    Ca2P2O7

    Peso molecolare

    254,12

    Tenore

    Non meno del 96 %

    Tenore di P2O5 dal 55 % al 56 %

    Descrizione

    Polvere fine, bianca e inodore

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua. Solubile in acido cloridrico e nitrico diluito.

    pH

    Tra 5,5 e 7,0 (sospensione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dell'1,5 % (800 °C ± 25 °C, 30 minuti

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 450 (vii) DI-IDROGENODIFOSFATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Pirofosfato acido di calcio; di-idrogenopirofosfato di monocalcio

    Definizione

    EINECS

    238-933-2

    Denominazione chimica

    Di-idrogenodifosfato di calcio

    Formula chimica

    CaH2P2O7

    Peso molecolare

    215,97

    Tenore

    Non meno del 90 % su base anidra

    Tenore di P2O5 dal 61 % al 66 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere bianchi

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Purezza

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,4 %

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Alluminio

    Non più di 800 mg/kg fino al 31 marzo 2015

    Non più di 200 mg/kg dal 1o aprile 2015

    ▼M10

    E 450 (ix) DI-IDROGENODIFOSFATO DI MAGNESIO



    Sinonimi

    Pirofosfato acido di magnesio, di-idrogeno pirofosfato di monomagnesio, difosfato di magnesio, pirofosfato di magnesio

    Definizione

    Il di idrogenodifosfato di magnesio è il sale acido di magnesio dell'acido difosforico. È fabbricato mediante l'aggiunta di una lenta dispersione acquosa di idrossido di magnesio in acido fosforico, fino a raggiungere un rapporto molare pari a circa 1: 2 tra Mg e P. Durante la reazione la temperatura viene mantenuta inferiore a 60 °C. Alla miscela di reazione è aggiunto lo 0,1 % circa di perossido di idrogeno e la sospensione è poi riscaldata e macinata.

    EINECS

    244-016-8

    Denominazione chimica

    Di-idrogenodifosfato di monomagnesio

    Formula chimica

    MgH2P2O7

    Peso molecolare

    200,25

    Tenore

    Contenuto di P2O5 uguale o superiore al 68,0 % e uguale o inferiore al 70,5 %, espresso come P2O5

    Contenuto di Mg uguale o superiore a 18,0 % e uguale o inferiore a 20,5 %, espresso come MgO

    Descrizione

    Cristalli o polvere bianchi

    Identificazione

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo

    Dimensioni delle particelle:

    La dimensione media delle particelle varia tra 10 e 50 μm

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 12 % (800 °C, 0,5 ore)

    Fluoruro

    Non più di 20 mg/kg (espressi come fluoro)

    Alluminio

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    E 451 (i) TRIFOSFATO PENTASODICO



    Sinonimi

    Tripolifosfato pentasodico; tripolifosfato di sodio

    Definizione

    EINECS

    231-838-7

    Denominazione chimica

    Trifosfato pentasodico

    Formula chimica

    Na5O10P3 · nH2O (n = 0 o 6)

    Peso molecolare

    367,86

    Tenore

    Non meno dell'85,0 % (anidro) o del 65,0 % (esaidrato)

    Tenore di P2O5 dal 56 % al 59 % (anidro) o dal 43 % al 45 % (esaidrato)

    Descrizione

    Granuli o polvere di colore bianco leggermente igroscopici

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    pH

    Tra 9,1 e 10,2 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro: non più dello 0,7 % (105 °C, 1 ora)

    Esaidrato: non più del 23,5 % (60 °C, 1 ora, quindi 105 °C, 4 ore)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,1 %

    Polifosfati superiori

    Non più dell'1 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 451 (ii) TRIFOSFATO PENTAPOTASSICO



    Sinonimi

    Tripolifosfato pentapotassico; trifosfato di potassio; tripolifosfato di potassio

    Definizione

    EINECS

    237-574-9

    Denominazione chimica

    Trifosfato pentapotassico; tripolifosfato pentapotassico

    Formula chimica

    K5O10P3

    Peso molecolare

    448,42

    Tenore

    Non meno del 85 % su base anidra

    Tenore di P2O5 dal 46,5 % al 48 %

    Descrizione

    Polveri o granuli molto igroscopici, bianchi

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua

    Test del potassio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    pH

    Tra 9,2 e 10,5 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dello 0,4 % (105 °C, 4 ore, quindi 550 °C, 30 minuti)

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più del 2 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 452 (i) POLIFOSFATO DI SODIO

    I.    POLIFOSFATO SOLUBILE



    Sinonimi

    Esametafosfato di sodio; tetrapolifosfato di sodio; sale di Graham; polifosfati di sodio, vetrosi; polimetafosfato di sodio; metafosfato di sodio

    Definizione

    I polifosfati di sodio solubili sono ottenuti per fusione e successivo raffreddamento degli ortofosfati di sodio. Si tratta di una classe di composti formati da diversi polifosfati amorfi e solubili in acqua che consistono di catene lineari di unità di metafosfato (NaPO3)x dove x ≥ 2, con gruppi terminali di Na2PO4. Tali sostanze sono generalmente identificate sulla base del rapporto Na2O/P2O5 o del loro contenuto di P2O5. Il rapporto Na2O/P2O5 è di circa 1,3 per il tetrapolifosfato di sodio, dove x è circa = 4; di circa 1,1 per il sale di Graham, comunemente detto esametafosfato di sodio, dove x = da 13 a 18; e di circa 1,0 per i polifosfati di sodio con peso molecolare maggiore, dove x è compresa tra 20 e 100 o più. Il pH delle loro soluzioni è compreso tra 3,0 e 9,0.

    EINECS

    272-808-3

    Denominazione chimica

    Polifosfato di sodio

    Formula chimica

    Miscele eterogenee di sali di sodio degli acidi polifosforici lineari condensati aventi la formula generale H(n + 2)PnO(3n + 1) dove «n» è pari o superiore a 2

    Peso molecolare

    (102)n

    Tenore

    Tenore di P2O5 dal 60 % al 71 % sulla base combusta

    Descrizione

    Scaglie, granuli o polveri trasparenti, incolori o bianchi

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    pH

    Tra 3,0 e 9,0 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dell'1 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,1 %

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    II.    POLIFOSFATO INSOLUBILE



    Sinonimi

    Metafosfato di sodio insolubile; sale di Maddrell; polifosfato di sodio insolubile

    Definizione

    Il metafosfato di sodio insolubile è un polifosfato di sodio con elevato peso molecolare composto da due lunghe catene di metafosfato (NaPO3)x che si sviluppano a spirale in direzione opposta attorno a un unico asse. Il rapporto Na2O/P2O5 è circa 1,0. Il pH di una sospensione acquosa 1 a 3 è circa 6,5.

    EINECS

    272-808-3

    Denominazione chimica

    Polifosfato di sodio

    Formula chimica

    Miscele eterogenee di sali di sodio degli acidi polifosforici lineari condensati aventi la formula generale H(n + 2)PnO(3n + 1) dove «n» è pari o superiore a 2

    Peso molecolare

    (102)n

    Tenore

    Tenore di P2O5 dal 68,7 % al 70,0 %

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile negli acidi minerali e in soluzioni di cloruri di potassio e ammonio (ma non di sodio)

    Test del sodio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    pH

    Circa 6,5 (sospensione acquosa 1 a 3)

    Purezza

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 452 (ii) POLIFOSFATO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Metafosfato di potassio; polimetafosfato di potassio; sale di Kurrol

    Definizione

    EINECS

    232-212-6

    Denominazione chimica

    Polifosfato di potassio

    Formula chimica

    (KPO3)n

    Miscele eterogenee di sali di potassio degli acidi polifosforici lineari condensati aventi la formula generale H(n + 2)PnO(3n + 1) dove «n» è pari o superiore a 2

    Peso molecolare

    (118)n

    Tenore

    Tenore di P2O5 dal 53,5 % al 61,5 % sulla base combusta

    Descrizione

    Polvere bianca fine, cristalli o scaglie vitree incolori

    Identificazione

    Solubilità

    1 g si dissolve in 100 ml di una soluzione di acetato di sodio 1 a 25

    Test del potassio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    pH

    Non più di 7,8 (sospensione all'1 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 2 % (105 °C, 4 ore quindi 550 °C, 30 minuti)

    Fosfato ciclico

    Non più dell'8 % sul tenore di P2O5

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 452 (iii) POLIFOSFATO DI SODIO E CALCIO



    Sinonimi

    Polifosfato di sodio e calcio

    Definizione

    EINECS

    233-782-9

    Denominazione chimica

    Polifosfato di sodio e calcio

    Formula chimica

    (NaPO3)n CaO dove n è solitamente 5

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Tenore di P2O5 dal 61 % al 69 % sulla base combusta

    Descrizione

    Cristalli vitrei bianchi, sfere

    Identificazione

    pH

    Circa 5-7 (impasto all'1 % m/m)

    Tenore di CaO

    7 % - 15 % m/m

    Purezza

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 452 (iv) POLIFOSFATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Metafosfato di calcio; polimetafosfato di calcio

    Definizione

    EINECS

    236-769-6

    Denominazione chimica

    Polifosfato di calcio

    Formula chimica

    (CaP2O6)n

    Miscele eterogenee di sali di calcio degli acidi polifosforici lineari condensati aventi la formula generale H(n + 2)PnO(n + 1) dove «n» è pari o superiore a 2

    Peso molecolare

    (198)n

    Tenore

    Tenore di P2O5 dal 71 % al 73 % sulla base combusta

    Descrizione

    Cristalli inodori e incolori o polvere bianca

    Identificazione

    Solubilità

    In genere, moderatamente solubile in acqua. Solubile in ambiente acido.

    Test del calcio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    Tenore di CaO

    27-29,5 %

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 2 % (105 °C, 4 ore quindi 550 °C, 30 minuti)

    Fosfato ciclico

    Non più dell' 8 % sul tenore di P2O5

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg (espressi come fluoro)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 459 BETA-CICLODESTRINA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La beta-ciclodestrina è un saccaride ciclico non riducente formato da sette unità di D-glucopiranosile con legame α- 1,4. Il prodotto è il risultato dell’azione dell’enzima cicloglicosiltrasferasi (CGTasi) ottenuto da Bacillus circulans, Paenibacillus macerans o dal ceppo ricombinante SJ1608 di Bacillus licheniformis su amido parzialmente idrolizzato.

    EINECS

    231-493-2

    Denominazione chimica

    Cicloeptaamilosio

    Formula chimica

    (C6H10O5)7

    Peso molecolare

    1 135

    Tenore

    Tenore di (C6H10O5)7 non meno del 98,0 % su base anidra

    Descrizione

    Solido cristallino bianco o quasi bianco, praticamente inodore

    Aspetto della soluzione acquosa

    Limpida e incolore

    Identificazione

    Solubilità

    Poco solubile in acqua; facilmente solubile in acqua calda; leggermente solubile in etanolo

    Potere rotatorio specifico

    [α] D 25 da + 160° a + 164° (soluzione all'1 %)

    pH

    5,0-8,0 (soluzione all'1 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 14 % (metodo di Karl Fischer)

    Altre ciclodestrine

    Non più del 2 % su base anidra

    Residui di solventi

    Non più di 1 mg/kg di toluene e di tricloroetilene

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M8

    E 460 (i) CELLULOSA MICROCRISTALLINA, GEL DI CELLULOSA



    Sinonimi

     

    ▼B

    Definizione

    La cellulosa microcristallina è una cellulosa purificata e parzialmente depolimerizzata preparata trattando l’alfacellulosa con acidi minerali; l’alfacellulosa è ottenuta come pasta da ceppi naturali di fibre vegetali. Il grado di polimerizzazione è di norma inferiore a 400.

    EINECS

    232-674-9

    Denominazione chimica

    Cellulosa

    Formula chimica

    (C6H10O5)n

    Peso molecolare

    Circa 36 000

    Tenore

    Non meno del 97 % calcolato come cellulosa su base anidra

    Dimensione delle particelle

    Non meno di 5 μm (non più del 10 % di particelle di dimensioni inferiori a 5 μm)

    Descrizione

    Polvere fine, bianca o quasi bianca, inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, etanolo, etere e acidi minerali diluiti. Leggermente solubile in soluzione di idrossido di sodio.

    Reazione cromatica

    A 1 mg del campione aggiungere 1 ml di acido fosforico e riscaldare a bagnomaria per 30 min. Aggiungere 4 ml di una soluzione 1/4 di pirocatecolo con acido fosforico e riscaldare per 30 min. Si ottiene un colore rosso.

    Spettroscopia di assorbimento dell'infrarosso

    Da identificare

    Test di sospensione

    Mescolare 30 g del campione con 270 ml d’acqua in un miscelatore ad elevata velocità (12 000 g/m) per 5 min. Si ottiene una miscela in forma di sospensione fluida oppure di sospensione pesante e grumosa, scarsamente fluida, con un leggero deposito e numerose bolle d’aria trattenute. Se si ottiene una sospensione fluida, travasare 100 ml della miscela in un cilindro graduato da 100 ml e lasciar riposare per un’ora. I solidi si depositano e si forma un liquido sopranatante.

    pH

    Il pH del liquido sopranatante è compreso tra 5,0 e 7,5 (sospensione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 7 % (105 °C, 3 ore)

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dello 0,24 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    Amido

    Non rilevabile

    A 20 ml della dispersione ottenuta nel test di sospensione, aggiungere alcune gocce di soluzione di iodio e mescolare; non si deve formare alcuna colorazione blu-violacea o blu

    Gruppi carbossilici

    Non più dell'1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 460 (ii) CELLULOSA IN POLVERE



    Definizione

    La cellulosa in polvere è una cellulosa disintegrata meccanicamente e purificata, preparata trattando l’alfacellulosa ottenuta come pasta da ceppi naturali di fibre vegetali

    EINECS

    232-674-9

    Denominazione chimica

    Cellulosa; polimero lineare di residui di glucosio legati in posizione 1:4

    Formula chimica

    (C6H10O5)n

    Peso molecolare

    (162)n (essendo n prevalentemente pari o superiore a 1 000)

    Tenore

    Non meno del 92 %

    Dimensione delle particelle

    Non meno di 5 μm (non più del 10 % di particelle di dimensioni inferiori a 5 μm)

    Descrizione

    Polvere bianca e inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, etanolo, etere e acidi minerali diluiti. Leggermente solubile in soluzione di idrossido di sodio.

    Test di sospensione

    Mescolare 30 g del campione con 270 ml d’acqua in un miscelatore ad elevata velocità (12 000 g/m) per 5 min. Si ottiene una miscela in forma di sospensione fluida oppure di sospensione pesante e grumosa, scarsamente fluida, con un leggero deposito e numerose bolle d’aria trattenute. Se si ottiene una sospensione fluida, travasare 100 ml della miscela in un cilindro graduato da 100 ml e lasciar riposare per un’ora. I solidi si depositano e si forma un liquido sopranatante.

    pH

    Il pH del liquido sopranatante è compreso tra 5,0 e 7,5 (sospensione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 7 % (105 °C, 3 ore)

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dell'1,0 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,3 % (800 ± 25 °C)

    Amido

    Non rilevabile

    A 20 ml della dispersione ottenuta nel test di sospensione, aggiungere alcune gocce di soluzione di iodio e mescolare; non si deve formare alcuna colorazione blu-violacea o blu

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 461 METILCELLULOSA



    Sinonimi

    Etere metilico di cellulosa

    Definizione

    La metilcellulosa è ottenuta direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali e parzialmente eterificata con gruppi metilici

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Etere metilico di cellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosi sostituiti corrispondenti alla seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2)(OR3) dove R1, R2, R3 possono essere:

    — H

    — CH3 oppure

    — CH2CH3

    Peso molecolare

    Da 20 000 circa a 380 000 circa

    Tenore

    Dal 25 % al 33 % di gruppi metossilici (-OCH3) e non più del 5 % di gruppi idrossietossilici (-OCH2CH2OH)

    Descrizione

    Polvere granulare o fibrosa, bianca o leggermente giallastra o grigiastra, lievemente igroscopica, inodore ed insapore

    Identificazione

    Solubilità

    La metilcellulosa si dilata nell’acqua, con formazione di una soluzione colloidale e viscosa, da limpida a opalescente

    Insolubile in etanolo, etere o cloroformio

    Solubile in acido acetico glaciale

    pH

    Da 5,0 a 8,0 (soluzione colloidale all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10 % (105 °C, 3 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dell'1,5 % (800 ± 25 °C)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 462 ETILCELLULOSA



    Sinonimi

    Etere etilico di cellulosa

    Definizione

    L’etilcellulosa è cellulosa ottenuta direttamente da materiale vegetale fibroso e parzialmente eterificato con gruppi etilici

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Etere etilico di cellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2) dove R1 e R2 possono essere:

    — H

    — CH2CH3

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Dal 44 % al 50 % di gruppi etossilici (-OC2H5) sulla sostanza secca (equivalente a non più di 2,6 gruppi etossilici per unità di anidroglucosio)

    Descrizione

    Polvere poco igroscopica, di colore da bianco a biancastro, inodore e insapore

    Identificazione

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua, in glicerolo e in propan-1,2-diolo ma solubile in proporzioni variabili in taluni solventi organici a seconda del contenuto etossilico. L’etilcellulosa contenente meno del 46-48 % di gruppi etossilici è facilmente solubile in tedraidrofurano, in acetato di metile, in cloroformio ed in miscele di idrocarburi aromatici ed etanolo. L’etilcellulosa contenente 46-48 % o più di gruppi etossilici è liberamente solubile in etanolo, in metanolo, in toluene, in cloroformio e in acetato di etile.

    Test di formazione di pellicola

    Dissolvere 5 g del campione in 95 g di una miscela di toluene ed etanolo 80:20 (p/p). Si forma una soluzione limpida, stabile, leggermente giallastra. Versare alcuni millilitri della soluzione su una piastra di vetro e lasciare evaporare il solvente. Rimane una pellicola, spessa, rigida, continua e limpida. La pellicola è infiammabile.

    pH

    Neutro al tornasole (soluzione colloidale all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 3 % (105 °C, 2 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,4 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 463 IDROSSIPROPILCELLULOSA



    Sinonimi

    Etere idrossipropilico di cellulosa

    Definizione

    L’idrossipropilcellulosa è ottenuta direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali e parzialmente eterificata con gruppi idrossipropilici

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Etere idrossipropilico di cellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2)(OR3), dove R1, R2, R3 possono essere:

    — H

    — CH2CHOHCH3

    — CH2CHO(CH2CHOHCH3)CH3

    — CH2CHO[CH2CHO(CH2CHOHCH3)CH3]CH3

    Peso molecolare

    Da 30 000 circa a 1 000 000 circa

    Tenore

    Non più dell'80,5 % di gruppi idrossipropossilici (-OCH2CHOHCH3) equivalenti a non più di 4,6 gruppi idrossipropilici per unità di anidroglucosio su base anidra

    Descrizione

    Polvere granulare o fibrosa, bianca o leggermente giallastra o grigiastra, lievemente igroscopica, inodore ed insapore

    Identificazione

    Solubilità

    La metilcellulosa si gonfia nell’acqua, con formazione di una soluzione colloidale e viscosa, da limpida a opalescente. Solubile in etanolo. Insolubile in etere.

    Gascromatografia

    Determinare i sostituenti per gascromatografia

    pH

    Da 5,0 a 8,0 (soluzione colloidale all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10 % (105 °C, 3 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % determinato a 800 ± 25 °C

    Cloroidrine di propilene

    Non più di 0,1 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 464 IDROSSIPROPILMETILCELLULOSA



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’idrossipropilmetilcellulosa è una cellulosa ottenuta direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali, parzialmente eterificata con gruppi metilici e contenente una piccola quantità di sostituenti idrossipropilici

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Etere 2-idrossipropilico di metilcellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2)(OR3), dove R1, R2 R3 possono essere:

    — H

    — CH3

    — CH2CHOHCH3

    — CH2CHO (CH2CHOHCH3) CH3

    — CH2CHO[CH2CHO (CH2CHOHCH3) CH3]CH3

    Peso molecolare

    Da 13 000 circa a 200 000 circa

    Tenore

    Dal 19 % al 30 % di gruppi metossilici (-OCH3) e dal 3 % al 12 % di gruppi idrossipropossilici (-OCH2CHOHCH3), su base anidra

    Descrizione

    Polvere granulare o fibrosa, bianca o leggermente giallastra o grigiastra, lievemente igroscopica, inodore ed insapore

    Identificazione

    Solubilità

    L’idrossipropilcellulosa si gonfia nell’acqua, con formazione di una soluzione colloidale e viscosa, da limpida e opalescente. Insolubile in etanolo

    Gascromatografia

    Determinare i sostituenti per gascromatografia

    pH

    Da 5,0 a 8,0 (soluzione colloidale all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10 % (105 °C, 3 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dell’1,5 % per prodotti con viscosità pari o superiore a 50 mPa.s

    Non più del 3 % per prodotti con viscosità inferiore a 50 mPa.s

    Cloroidrine di propilene

    Non più di 0,1 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 465 ETILMETILCELLULOSA



    Sinonimi

    Metiletilcellulosa

    Definizione

    L’etilmetilcellulosa è una cellulosa ottenuta direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali, parzialmente eterificata con gruppi metilici ed etilici

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Etere metiletilico della cellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2)(OR3), dove R1, R2 R3 possono essere:

    — H

    — CH3

    — CH2CH3

    Peso molecolare

    Da 30 000 circa a 40 000 circa

    Tenore

    Dal 3,5 % al 6,5 % di gruppi metossilici (-OCH3), dal 14,5 % al 19 % di gruppi etossilici (-OCH2CH3), e dal 13,2 % al 19,6 % di gruppi alcossilici totali, espressi in gruppi metossilici

    Descrizione

    Polvere granulare o fibrosa, bianca o leggermente giallastra o grigiastra, lievemente igroscopica, inodore ed insapore

    Identificazione

    Solubilità

    L’etilmetilcellulosa si gonfia nell’acqua, con formazione di una soluzione colloidale e viscosa, da limpida a opalescente. Solubile in etanolo. Insolubile in etere.

    pH

    Da 5,0 a 8,0 (soluzione colloidale all’1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % per la forma fibrosa e non più del 10 % per la forma in polvere (105 °C fino a peso costante)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,6 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M8

    E 466 CARBOSSIMETILCELLULOSA SODICA, GOMMA DI CELLULOSA



    Sinonimi

    NaCMC; CMC di sodio

    Definizione

    La carbossimetilcellulosa sodica è un sale sodico parziale di un etere carbossimetilico della cellulosa, che è ottenuta direttamente da ceppi naturali di fibre vegetali

    ▼B

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale sodico dell’etere carbossimetilico della cellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2)(OR3), dove R1, R2 R3 possono essere:

    — H

    — CH2COONa

    — CH2COOH

    Peso molecolare

    Superiore a 17 000 circa (grado di polimerizzazione circa 100)

    Tenore

    Non meno del 99,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere granulare o fibrosa, bianca o leggermente giallastra o grigiastra, lievemente igroscopica, inodore ed insapore

    Identificazione

    Solubilità

    In acqua forma una soluzione colloidale viscosa. Insolubile in etanolo.

    Test della schiuma

    Agitare vigorosamente una soluzione allo 0,1 % del campione. Non deve formarsi uno strato di schiuma. (Questo test permette di distinguere la carbossimetilcellulosa di sodio dagli altri eteri di cellulosa)

    Formazione di precipitato

    A 5 ml di una soluzione allo 0,5 % del campione, aggiungere 5 ml di una soluzione al 5 % di solfato di rame oppure di solfato d’alluminio. Si forma un precipitato. (Questo test permette di distinguere la carbossimetilcellulosa di sodio dagli altri eteri di cellulosa e da gelatina, farina di semi di carruba e gomma adragante)

    Reazione cromatica

    Aggiungere 0,5 g di carbossimetilcellulosa di sodio in polvere a 50 ml d’acqua e mescolare sino ad ottenere una dispersione uniforme. Continuare a mescolare sino ad ottenere una soluzione limpida, da utilizzare per il seguente test:

    In una provetta aggiungere a 1 mg del campione, diluito con un uguale volume d’acqua, 5 gocce di una soluzione di 1-naftolo. Inclinare la provetta e introdurre con cautela lungo la parete della provetta 2 ml di acido solforico in modo da formare uno strato sottostante. Nell’interfaccia si manifesta un colore rosso porpora.

    pH

    Da 5,0 a 8,5 (soluzione colloidale all’1 %)

    Purezza

    Grado di sostituzione

    Da 0,2 a 1,5 di gruppi carbossimetilici (-CH2COOH) per unità di anidroglucosio

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C fino a peso costante)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Glicolato totale

    Non più dello 0,4 %, espresso in glicolato di sodio su base anidra

    Sodio

    Non più del 12,4 % su base anidra

    E 468 CARBOSSIMETILCELLULOSA SODICA RETICOLATA, GOMMA DI CELLULOSA RETICOLATA



    Sinonimi

    Carbossimetilcellulosa reticolata; CMC reticolata; CMC di sodio reticolata

    Definizione

    La carbossimetilcellulosa sodica reticolata è il sale sodico della cellulosa parzialmente O-carbossimetilata reticolata termicamente

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale sodico dell’etere carbossimetilico reticolato della cellulosa

    Formula chimica

    I polimeri contengono unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    C6H7O2(OR1)(OR2)(OR3)dove R1, R2 e R3 possono essere:

    — H

    — CH2COONa

    — CH2COOH

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere lievemente igroscopica, bianca o biancastra, inodore

    Identificazione

    Formazione di precipitato

    Agitare 1 g con 100 ml di una soluzione contenente 4 mg/kg di blu di metilene e lasciar riposare. La sostanza da esaminare assorbe il blu di metilene e forma una massa blu fibrosa.

    Reazione cromatica

    Agitare 1 g con 50 ml di acqua. Trasferire 1 ml della miscela in una provetta, aggiungere 1 ml di acqua e 0,05 ml di soluzione di 40 g/l di alfa-naftolo in metanolo, preparata di fresco. Inclinare la provetta e introdurre con cautela lungo la parete della provetta 2 ml di acido solforico in modo da formare uno strato sottostante. Nell’interfaccia si manifesta un colore rosso violetto.

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Da 5,0 a 7,0 soluzione all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 6 % (105 °C, 3 ore)

    Sostanze solubili in acqua

    Non più del 10 %

    Grado di sostituzione

    Da 0,2 a 1,5 gruppi carbossimetilici per unità di anidroglucosio

    Tenore di sodio

    Non più del 12,4 % su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 469 CARBOSSIMETILCELLULOSA IDROLIZZATA ENZIMATICAMENTE, GOMMA DI CELLULOSA IDROLIZZATA ENZIMATICAMENTE



    Sinonimi

    Carbossimetilcellulosa sodica idrolizzata enzimaticamente

    Definizione

    La carbossimetilcellulosa idrolizzata enzimaticamente si ottiene dalla carbossimetilcellulosa per digestione enzimatica con una cellulasi prodotta dal Trichoderma longibrachiatum (precedentemente detto T. reesei)

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Carbossimetilcellulosa sodica parzialmente idrolizzata mediante enzimi

    Formula chimica

    Sali sodici dei polimeri contenenti unità di anidroglucosio sostituite con la seguente formula generale:

    [C6H7O2(OH)x(OCH2COONa)y]n

    dove n è il grado di polimerizzazione

    x = 1,50-2,80

    y = 0,2-1,50

    x + y = 3,0

    (y = grado di sostituzione)

    Peso molecolare

    178,14 dove y = 0,20

    282,18 dove y = 1,50

    Macromolecole: non meno di 800 (n = circa 4)

    Tenore

    Non meno del 99,5 %, compresi mono- e disaccaridi, sulla sostanza secca

    Descrizione

    Polvere fibrosa o granulare leggermente igroscopica, inodore, bianca o lievemente giallastra o grigiastra

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Test della schiuma

    Agitare vigorosamente una soluzione allo 0,1 % del campione: non deve formarsi uno strato di schiuma. Questo test permette di distinguere la carbossimetilcellulosa di sodio, idrolizzata o meno, dagli altri eteri di cellulosa e dagli alginati e dalle gomme naturali.

    Formazione di precipitato

    A 5 ml di una soluzione allo 0,5 % del campione, aggiungere 5 ml di una soluzione al 5 % di solfato di rame oppure di solfato di alluminio. Si forma un precipitato. Questo test permette di distinguere la carbossimetilcellulosa di sodio, idrolizzata o meno, dagli altri eteri di cellulosa e da gelatina, farina di semi di carruba e gomma adragante.

    Reazione cromatica

    Aggiungere 0,5 g del campione in polvere a 50 ml di acqua e mescolare fino ad ottenere una dispersione uniforme. Continuare a mescolare fino ad ottenere una soluzione limpida. In una piccola provetta, diluire 1 ml della soluzione con uguale volume d’acqua e aggiungere 5 gocce di 1-naftolo TS. Inclinare la provetta e introdurre con cautela lungo la parete della provetta 2 ml di acido solforico in modo da formare uno strato sottostante. Nell’interfaccia si manifesta un colore rosso porpora.

    Viscosità (60 % di solidi)

    Non meno di 2 500 kgm–1s–1 a 25 °C corrispondente a un peso molecolare medio di 5 000 D

    pH

    Da 6,0 a 8,5 (soluzione colloidale all'1 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 12 % (105 °C fino a peso costante)

    Grado di sostituzione

    Da 0,2 a 1,5 gruppi carbossimetilici per unità di anidroglucosio su base anidra

    Cloruro di sodio e glicolato di sodio

    Non più dello 0,5 %, singolarmente o in combinazione

    Attività enzimatica residua

    Test positivo. Non si verificano alterazioni della viscosità della soluzione in esame che indicano idrolisi della carbossimetilcellulosa di sodio.

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    E 470a SALI DI SODIO, DI POTASSIO E DI CALCIO DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

     

    Definizione

    Sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari; questi sali sono ottenuti da materie grasse e da oli commestibili oppure da acidi grassi alimentari distillati

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra (105 °C fino a peso costante)

    Descrizione

    Polveri, scaglie o semisolidi di colore bianco o bianco crema

    Identificazione

    Solubilità

    Sali di sodio e di potassio: solubili in acqua ed in etanolo. Sali di calcio insolubili in acqua, etanolo ed etere.

    Test dei cationi

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Purezza

    Sodio

    Dal 9 % al 14 %, espresso in Na2O

    Potassio

    Dal 13 % al 21,5 %, espresso in K2O

    Calcio

    Dall'8,5 % al 13 %, espresso in CaO

    Sostanze insaponificabili

    Non più del 2 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 3 %, calcolati in acido oleico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Alcali liberi

    Non più dello 0,1 %, espresso in NaOH

    Sostanze insolubili in alcol

    Non più dello 0,2 % ((unicamente sali di sodio e di potassio)

    E 470b SALI DI MAGNESIO DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

     

    Definizione

    Sali di magnesio degli acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari; questi sali sono ottenuti da materie grasse e da oli commestibili oppure da acidi grassi alimentari distillati

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra (105 °C fino a peso costante)

    Descrizione

    Polveri, scaglie o semisolidi di colore bianco o bianco crema

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, parzialmente solubile in etanolo ed etere

    Test del magnesio

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Purezza

    Magnesio

    Dal 6,5 % all'11 %,espresso in MgO

    Alcali liberi

    Non più dello 0,1 %, espresso in MgO

    Sostanze insaponificabili

    Non più del 2 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 3 %, calcolati come acido oleico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 471 MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Monostearato di glicerile; monopalmitato di glicerile; monooleato di glicerile; monostearina; monopalmitina; monooleina, ecc.; GMS (monostearato di glicerile)

    Definizione

    I mono- e digliceridi degli acidi grassi sono costituiti da miscele di mono-, di- e triesteri del glicerolo con acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere piccole quantità di acidi grassi e di glicerolo liberi.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Tenore di mono- e diesteri: non meno del 70 %

    Descrizione

    Il prodotto si presenta in forma di liquido oleoso di colore da giallo chiaro a marrone chiaro oppure in forma di solido di consistenza cerosa di colore bianco o biancastro. I solidi possono presentarsi in forma di scaglie, polvere o granuli.

    Identificazione

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico di un estere parziale di acido grasso di polioli

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in etanolo e toluene a 50 °C

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Indice di acidità

    Non più di 6

    Glicerolo libero

    Non più del 7 %

    Poligliceroli

    Non più del 4 % di diglicerolo e non più dell’1 % degli altri poligliceroli, espressi in base al tenore di glicerolo totale

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Glicerolo totale

    Dal 16 % al 33 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % determinato a 800 ± 25 °C

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 472 a ESTERI ACETICI DI MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Esteri acetici acidi di mono- e digliceridi; acetogliceridi; mono- e digliceridi acetilati; esteri acetici ed esteri di acidi grassi di glicerolo

    Definizione

    Esteri del glicerolo con acido acetico ed acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere allo stato libero piccole quantità di glicerolo, acidi grassi, acido acetico e gliceridi.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi chiari e mobili oppure solidi, con colore da bianco a giallo pallido

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido acetico

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in etanolo

    Purezza

    Acidi diversi dall'acido acetico e dagli acidi grassi

    Meno dell'1 %

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Acido acetico totale

    Dal 9 % al 32 %

    Acidi grassi liberi (e acido acetico)

    Non più del 3 %, calcolati come acido oleico

    Glicerolo totale

    Dal 14 % al 31 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % determinato a 800 ± 25 °C

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 472 b ESTERI LATTICI DI MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Esteri lattici acidi di mono- e digliceridi; lattogliceridi; mono- e digliceridi degli acidi grassi esterificati con acido lattico

    Definizione

    Esteri del glicerolo con acido lattico ed acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere allo stato libero piccole quantità di glicerolo, acidi grassi, acido lattico e gliceridi.

    Descrizione

    Liquidi chiari e mobili oppure solidi di consistenza cerosa variabile, di colore da bianco a giallo pallido

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido lattico

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua fredda, disperdibile in acqua calda

    Purezza

    Acidi diversi dall'acido lattico e dagli acidi grassi

    Meno dell'1 %

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Acido lattico totale

    Dal 13 % al 45 %

    Acidi grassi liberi (e acido lattico)

    Non più del 3 %, calcolati come acido oleico

    Glicerolo totale

    Dal 13 % al 30 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 472 c ESTERI CITRICI DI MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Citrem; esteri citrici acidi di mono- e digliceridi; citrogliceridi; mono- e digliceridi degli acidi grassi esterificati con acido citrico

    Definizione

    Esteri del glicerolo con acido citrico ed acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere allo stato libero piccole quantità di glicerolo, acidi grassi, acido citrico e gliceridi. Possono essere parzialmente o totalmente neutralizzati con sali di sodio, potassio o calcio idonei allo scopo e autorizzati come additivi alimentari dal presente regolamento.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi oppure solidi o semisolidi di consistenza cerosa, di colore giallastro o marrone chiaro

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido citrico

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua fredda, disperdibile in acqua calda, solubile negli oli e nei grassi, insolubile in etanolo freddo

    Purezza

    Acidi diversi dall'acido citrico e dagli acidi grassi

    Meno dell'1 %

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Glicerolo totale

    Dall'8 % al 33 %

    Acido citrico totale

    Dal 13 % al 50 %

    Ceneri solfatate

    Prodotti non neutralizzati: non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    Prodotti parzialmente o interamente neutralizzati: non più del 10 % (800 ± 25 °C)

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Indice di acidità

    Non più di 130

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 472 d ESTERI TARTARICI DI MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Esteri tartarici acidi di mono- e digliceridi; mono- e digliceridi degli acidi grassi esterificati con acido tartarico

    Definizione

    Esteri del glicerolo con acido tartarico ed acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere allo stato libero piccole quantità di glicerolo, acidi grassi, acido tartarico e gliceridi.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi giallastri viscosi e collosi oppure cere gialle dure

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido tartarico

    Positivo

    Purezza

    Acidi diversi dall'acido tartarico e dagli acidi grassi

    Meno dell'1,0 %

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Glicerolo totale

    Dal 12 % al 29 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Acido tartarico totale

    Dal 15 % al 50 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 3 %, calcolati come acido oleico

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 472 e ESTERI MONO- E DIACETILTARTARICI DI MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Esteri diacetiltartarici acidi di mono- e digliceridi; mono- e digliceridi degli acidi grassi esterificati con acido mono- e diacetiltartarico; esteri diacetiltartarici ed esteri di acidi grassi di glicerolo

    Definizione

    Miscele di esteri del glicerolo con acidi mono- e diacetiltartarici (ottenuti da acido tartarico) ed acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere allo stato libero piccole quantità di glicerolo, di acidi grassi, di acidi tartarico ed acetico e delle loro combinazioni, nonché di gliceridi. Contengono inoltre esteri tartarici ed acetici degli acidi grassi.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi viscosi e collosi oppure di consistenza oleosa oppure cere gialle, che in aria umida si idrolizzano liberando acido acetico

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido tartarico

    Positivo

    Test dell'acido acetico

    Positivo

    Purezza

    Acidi diversi dall'acido tartarico e dagli acidi grassi

    Meno dell'1 %

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Glicerolo totale

    Dall'11 % al 28 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % determinato a 800 ± 25 °C

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Acido tartarico totale

    Dal 10 % al 40 %

    Acido acetico totale

    Dall'8 % al 32 %

    Indice di acidità

    Da 40 a 130

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 472 f ESTERI MISTI ACETICO-TARTARICI DI MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Mono- e digliceridi degli acidi grassi esterificati con acido acetico e acido tartarico

    Definizione

    Esteri del glicerolo con acido acetico e tartarico ed acidi grassi, presenti negli oli e nei grassi alimentari. Possono contenere allo stato libero piccole quantità di glicerolo, di acidi grassi, di acidi tartarico ed acetico, nonché di gliceridi. Possono contenere anche esteri mono- e diacetiltartarici di mono- e digliceridi degli acidi grassi.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquidi viscosi oppure solidi, con colore da bianco a giallo pallido

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido tartarico

    Positivo

    Test dell'acido acetico

    Positivo

    Purezza

    Acidi diversi dall'acido tartarico e dagli acidi grassi

    Meno dell'1,0 %

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Glicerolo totale

    Dal 12 % al 27 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Acido acetico totale

    Dal 10 % al 20 %

    Acido tartarico totale

    Dal 20 % al 40 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 3 %, calcolati come acido oleico

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 473 ESTERI DI SACCAROSIO DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Sucresteri; esteri di saccarosio

    Definizione

    Gli esteri di saccarosio degli acidi grassi sono costituiti essenzialmente da mono-, di- e triesteri del saccarosio con acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. Essi possono essere ottenuti dal saccarosio e dagli esteri metilici ed etilici degli acidi grassi alimentari, oppure per estrazione dai sucrogliceridi. Nella loro preparazione non possono essere impiegati solventi organici diversi dal dimetilsolfossido, dalla dimetilformammide, dall’acetato di etile, dal propan-2-olo, dal 2-metilpropan-1-olo, dal propilenglicole e dal metiletilchetone e dal biossido di carbonio supercritico. Nel processo di fabbricazione può essere utilizzato come stabilizzatore il p-metossi fenolo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno dell'80 %

    Descrizione

    Gel compatti, solidi molli oppure polveri di colore da bianco a grigiastro

    Identificazione

    Test del saccarosio

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Solubilità

    Moderatamente solubile in acqua, solubile in etanolo

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più del 2 % (800 ± 25 °C)

    Saccarosio libero

    Non più del 5 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 3 %, calcolati come acido oleico

    p-Metossi-fenolo

    Non più di 100 μg/kg

    Acetaldeide

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Metanolo

    Non più di 10 mg/kg

    Dimetilsolfossido

    Non più di 2 mg/kg

    Dimetilformammide

    Non più di 1 mg/kg

    2-metilpropan-1-olo

    Non più di 10 mg/kg

    Etil acetato

    right accolade Non più di 350 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Propan-2-olo

    Propilenglicolo

    Metiletilchetone

    Non più di 10 mg/kg

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 474 SUCROGLICERIDI



    Sinonimi

    Gliceridi del saccarosio

    Definizione

    I sucrogliceridi vengono prodotti facendo reagire il saccarosio con un grasso o un olio commestibile, in modo da ottenere una miscela costituita essenzialmente da mono-, di- e triesteri del saccarosio con acidi grassi, con residui di mono-, di- e trigliceridi provenienti dal grasso o dall’olio. Nella loro preparazione non possono essere impiegati solventi organici diversi dal cicloesano, dalla dimetilformammide, dall’acetato di etile, dal 2-metilpropan-1-olo e dal propan-2-olo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Dal 40 % al 60 % di saccaroesteri di acidi grassi

    Descrizione

    Masse molli, gel compatti oppure polveri di colore da bianco a biancastro

    Identificazione

    Test del saccarosio

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua fredda, solubile in etanolo

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più del 2 % (800 ± 25 °C)

    Saccarosio libero

    Non più del 5 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 3 % (calcolati come acido oleico)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Metanolo

    Non più di 10 mg/kg

    Dimetileformammide

    Non più di 1 mg/kg

    2-Metil-1-propanolo

    right accolade Non più di 10 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Cicloesano

    Etil acetato

    right accolade Non più di 350 mg/kg, singolarmente o in combinazione

    Propan-2-olo

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 475 ESTERI POLIGLICERICI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Esteri di poliglicerolo degli acidi grassi; esteri della poliglicerina degli acidi grassi

    Definizione

    Gli esteri poliglicerici degli acidi grassi vengono prodotti per esterificazione del poliglicerolo con grassi ed oli commestibili oppure con acidi grassi presenti in grassi ed oli commestibili. La porzione poliglicerolica è costituita essenzialmente da di-, tri- e tetragliceroli e non contiene più del 10 % di poligliceroli pari o superiori all’eptaglicerolo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Tenore totale di esteri di acidi grassi non inferiore al 90 %

    Descrizione

    Liquidi oleosi o molto viscosi, di colore da giallo chiaro ad ambra, solidi plastici o molli, di colore da marrone molto chiaro a marrone medio e solidi duri di consistenza cerosa, di colore marrone molto chiaro o marrone

    Identificazione

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test dei poligliceroli

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Solubilità

    Gli esteri possono essere tanto idrofili quanto liposolubili, ma in generale sono disperdibili in acqua e solubili in solventi organici e in oli

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    Acidi diversi dagli acidi grassi

    Meno dell'1 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 6 %, calcolati come acido oleico

    Glicerolo e poliglicerolo, totale

    Dal 18 % al 60 %

    Glicerolo e poliglicerolo liberi

    Non più del 7 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 476 POLIRICINOLEATO DI POLIGLICEROLO



    Sinonimi

    Esteri glicerolici degli acidi grassi dell’olio di ricino condensato; esteri poliglicerolici degli acidi grassi policondensati dell’olio di ricino; esteri poliglicerolici dell’acido ricinoleico interesterificato; PGPR

    Definizione

    Il poliricinoleato di poliglicerolo si ottiene per esterificazione del poliglicerolo con gli acidi grassi dell’olio di ricino condensato

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Liquido fortemente viscoso e limpido

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua e in etanolo; solubile in etere, negli idrocarburi e idrocarburi alogenati

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test del poliglicerolo

    Positivo

    Test dell'acido ricinoleico

    Positivo

    Indice di rifrazione

    [n]D 65 tra 1,4630 e 1,4665

    Purezza

    Poligliceroli

    La frazione di poliglicerolo deve essere composta da almeno il 75 % di di-, tri- e tetragliceroli e non deve contenere più del 10 % di poligliceroli pari o superiori all’eptaglicerolo

    Indice di ossidrile

    Da 80 a 100

    Indice di acidità

    Non più di 6

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 477 ESTERI DELL’1,2-PROPANDIOLO DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    Esteri del propilenglicole degli acidi grassi

    Definizione

    Questi prodotti sono costituiti essenzialmente da miscele di mono- e diesteri di 1,2-propandiolo con acidi grassi presenti negli oli e nei grassi alimentari. La parte alcolica è costituita essenzialmente da 1,2-propandiolo e da un dimero con tracce di trimero. Sono assenti gli acidi organici diversi dagli acidi grassi alimentari.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Tenore totale di esteri di acidi grassi non inferiore all’85 %

    Descrizione

    Liquidi limpidi o scaglie, granuli o solidi bianchi e cerosi, con un odore leggero

    Identificazione

    Test del propilenglicole

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    Acidi diversi dagli acidi grassi

    Meno dell'1 %

    Acidi grassi liberi

    Non più del 6 %, calcolati come acido oleico

    1,2-propandiolo, totale

    Dall'11 % al 31 %

    1,2-propandiolo libero

    Non più del 5 %

    Dimero e trimero del propilenglicole

    Non più dello 0,5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    I criteri di purezza si applicano all’additivo esente da sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi; queste sostanze (espresse in oleato di sodio) possono tuttavia essere presenti fino a un tenore massimo del 6 %

    E 479 b PRODOTTO DI REAZIONE DELL’OLIO DI SOIA OSSIDATO TERMICAMENTE CON MONO- E DIGLICERIDI DEGLI ACIDI GRASSI



    Sinonimi

    TOSOM

    Definizione

    Il prodotto di reazione dell’olio di soia ossidato termicamente con mono- e digliceridi degli acidi grassi è una miscela complessa di esteri del glicerolo e di acidi grassi che si trovano nei grassi alimentari e negli acidi grassi che derivano dall’olio di soia ossidato termicamente. Esso è prodotto per interazione e disodorizzazione sotto vuoto a 130 °C del 10 % di olio di soia ossidato termicamente e del 90 % di mono- e digliceridi degli acidi grassi alimentari. L’olio di soia è ottenuto esclusivamente da varietà naturali di semi di soia.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Consistenza cerosa o solida e colore da giallo pallido a marrone chiaro

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua. Solubile in oli e grassi bollenti

    Purezza

    Intervallo di fusione

    55-65 °C

    Acidi grassi liberi

    Non più dell'1,5 %, calcolati come acido oleico

    Glicerolo libero

    Non più del 2 %

    Acidi grassi totali

    83-90 %

    Glicerolo totale

    16-22 %

    Esteri di metile degli acidi grassi che non formano prodotti di addizione con l’urea

    Non più del 9 % del totale degli esteri di metile degli acidi grassi

    Acidi grassi insolubili in etere di petrolio

    Non più del 2 % del totale degli acidi grassi

    Indice di perossido

    Non più di 3

    Epossidi

    Non più dello 0,03 % di ossigeno ossiranico

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 481 STEAROIL-2-LATTILATO DI SODIO



    Sinonimi

    Stearoil-lattilato di sodio; stearoil-lattato di sodio

    Definizione

    Miscela di sali sodici degli acidi stearoil-lattilici e dei loro polimeri e di quantità minori di sali sodici di altri acidi affini; si ottiene facendo reagire gli acidi stearico e lattico. Possono essere presenti anche altri acidi grassi alimentari, liberi o esterificati, provenienti dall’acido stearico impiegato.

    EINECS

    246-929-7

    Denominazione chimica

    2-stearoillattato di sodio

    Di(2-stearoilossi) propionato di sodio

    Formula chimica

    C21H39O4Na; C19H35O4Na (componenti principali)

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere o solido friabile di colore bianco o leggermente giallastro, con un odore caratteristico

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido lattico

    Positivo

    Solubilità

    Insolubile in acqua. Solubile in etanolo.

    Purezza

    Sodio

    Dal 2,5 % al 5 %

    Indice di esterificazione

    Da 90 a 190

    Indice di acidità

    Da 60 a 130

    Acido lattico totale

    Dal 15 % al 40 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 482 STEAROIL-2-LATTILATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Stearoil-lattato di calcio

    Definizione

    Miscela di sali di calcio degli acidi stearoil-lattilici e dei loro polimeri e di quantità minori di sali di calcio di altri acidi affini; si ottiene facendo reagire gli acidi stearico e lattico. Possono essere presenti anche altri acidi grassi alimentari, liberi o esterificati, provenienti dall’acido stearico impiegato.

    EINECS

    227-335-7

    Denominazione chimica

    2-stearoillattato di calcio

    Di(2-stearoilossi) propionato di calcio

    Formula chimica

    C42H78O8Ca; C38H70O8Ca, C40H74O8Ca (componenti principali)

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere o solido friabile di colore bianco o leggermente giallastro, con un odore caratteristico

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test degli acidi grassi

    Positivo

    Test dell'acido lattico

    Positivo

    Solubilità

    Poco solubile in acqua calda

    Purezza

    Calcio

    Dall'1 % al 5,2 %

    Indice di esterificazione

    Da 125 a 190

    Acido lattico totale

    Dal 15 % al 40 %

    Indice di acidità

    Da 50 a 130

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 483 TARTRATO DI STEARILE



    Sinonimi

    Palmitiltartrato di stearile

    Definizione

    Il tartrato di stearile viene ottenuto per esterificazione dell’acido tartarico con alcol stearilico commerciale, costituito essenzialmente da alcol stearilico e palmitilico. Esso è costituito essenzialmente da diestere, con piccole quantità di monoestere e dei prodotti di base non modificati.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Disteariltartrato

    Dipalmitiltartrato

    Stearilpalmitiltartrato

    Formula chimica

    C40H78O6 (Disteariltartrato)

    C36H70O6 (Dipalmitiltartrato)

    C38H74O6 (Stearilpalmitiltartrato)

    Peso molecolare

    655 (Disteariltartrato)

    599 (Dipalmitiltartrato)

    627 (Stearilpalmitiltartrato)

    Tenore

    Tenore totale di esteri non inferiore al 90 %, corrispondente ad un indice di esterificazione non inferiore a 163 e non superiore a 180

    Descrizione

    Solido untuoso (a 25 °C) di colore crema

    Identificazione

    Test del tartrato

    Positivo

    Intervallo di fusione

    Tra 67 °C e 77 °C. Dopo la saponificazione gli alcoli grassi saturi a catena lunga hanno un intervallo di fusione compreso tra 49 °C e 55 °C

    Purezza

    Indice di ossidrile

    Da 200 a 220

    Indice di acidità

    Non più di 5,6

    Acido tartarico totale

    Dal 18 % al 35 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 % (800 ± 25 °C)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Sostanze insaponificabili

    Dal 77 % all'83 %

    Indice di iodio

    Non più di 4 (metodo di Wijs)

    E 491 MONOSTEARATO DI SORBITANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Una miscela di esteri parziali del sorbitolo e sue anidridi con l’acido stearico alimentare commerciale

    EINECS

    215-664-9

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % di una miscela di esteri di sorbitolo, sorbitano e isosorbide

    Descrizione

    Perle o fiocchi leggeri di colore da crema a marrone chiaro o solido di consistenza cerosa con un leggero odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile a temperature superiori al suo punto di fusione in toluene, diossano, tetracloruro di carbonio, etere, metanolo, etanolo e anilina; insolubile in etere di petrolio e acetone; insolubile in acqua fredda, si disperde però in acqua calda; solubile a temperature superiori a 50 °C in olio minerale e acetato di etile (provoca intorbidimento)

    Intervallo di congelamento

    50-52 °C

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico degli esteri parziali degli acidi grassi di un poliolo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 %

    Indice di acidità

    Non più di 10

    Indice di saponificazione

    Da 147 a 157

    Indice di ossidrile

    Da 235 a 260

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 492 TRISTEARATO DI SORBITANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Una miscela degli esteri parziali del sorbitolo e sue anidridi con l’acido stearico alimentare commerciale

    EINECS

    247-891-4

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % di una miscela di esteri di sorbitolo, sorbitano e isosorbide

    Descrizione

    Perle o fiocchi leggeri di colore da crema a marrone chiaro o solido di consistenza cerosa con un leggero odore

    Identificazione

    Solubilità

    Moderatamente solubile in toluene, etere, tetracloruro di carbonio e acetato di etile; si disperde in etere di petrolio, olio minerale, oli vegetali, acetone e diossano; insolubile in acqua, metanolo ed etanolo

    Intervallo di congelamento

    47-50 °C

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico degli esteri parziali degli acidi grassi di un poliolo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 %

    Indice di acidità

    Non più di 15

    Indice di saponificazione

    Da 176 a 188

    Indice di ossidrile

    Da 66 a 80

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 493 MONOLAURATO DI SORBITANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Una miscela degli esteri parziali del sorbitolo e sue anidridi con l’acido laurico alimentare commerciale

    EINECS

    215-663-3

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % di una miscela di esteri di sorbitolo, sorbitano e isosorbide

    Descrizione

    Liquido oleoso viscoso di colore ambra, fiocchi o perle leggeri di colore tra crema e marrone chiaro, o solido di consistenza cerosa con un leggero odore

    Identificazione

    Solubilità

    Si disperde in acqua calda e fredda

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico degli esteri parziali degli acidi grassi di un poliolo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 %

    Indice di acidità

    Non più di 7

    Indice di saponificazione

    Da 155 a 170

    Indice di ossidrile

    Da 330 a 358

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 494 MONOOLEATO DI SORBITANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Una miscela degli esteri parziali del sorbitolo e sue anidridi con l’acido oleico alimentare commerciale. Il componente principale è 1,4-monooleato di sorbitano. Altri componenti sono il monooleato di isosorbide, il dioleato di sorbitano e il trioleato di sorbitano.

    EINECS

    215-665-4

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % di una miscela di esteri di sorbitolo, sorbitano e isosorbide

    Descrizione

    Liquido viscoso di colore ambra, fiocchi o perle leggeri di colore tra crema e marrone chiaro, o solido di consistenza cerosa con un leggero odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile a temperature superiori al suo punto di fusione in etanolo, etere, acetato di etile, anilina, toluene, diossano, etere di petrolio e tetracloruro di carbonio. Insolubile in acqua fredda, si disperde in acqua calda

    Indice di iodio

    Il residuo di acido oleico, ottenuto dalla saponificazione del monooleato di sorbitano nel dosaggio, presenta un indice di iodio compreso tra 80 e 100

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 %

    Indice di acidità

    Non più di 8

    Indice di saponificazione

    Da 145 a 160

    Indice di ossidrile

    Da 193 a 210

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 495 MONOPALMITATO DI SORBITANO



    Sinonimi

    Palmitato di sorbitano

    Definizione

    Una miscela degli esteri parziali del sorbitolo e sue anidridi con l’acido palmitico alimentare commerciale

    EINECS

    247-568-8

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 95 % di una miscela di esteri di sorbitolo, sorbitano e isosorbide

    Descrizione

    Fiocchi o perle leggeri di colore tra crema e marrone chiaro, o solido di consistenza cerosa con un leggero odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile a temperature superiori al suo punto di fusione in etanolo, metanolo, etere, acetato di etile, anilina, toluene, diossano, etere di petrolio e tetracloruro di carbonio. Insolubile in acqua fredda, si disperde in acqua calda

    Intervallo di congelamento

    45-47 °C

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Caratteristico degli esteri parziali degli acidi grassi di un poliolo

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,5 %

    Indice di acidità

    Non più di 7,5

    Indice di saponificazione

    Da 140 a 150

    Indice di ossidrile

    Da 270 a 305

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M5

    E 499 FITOSTEROLI RICCHI DI STIGMASTEROLO



    Sinonimi

     

    Definizione

    I fitosteroli ricchi di stigmasterolo sono estratti da semi di soia e sono una miscela semplice chimicamente definita che comprende almeno il 95 % di fitosteroli (stigmasterolo, β-sitosterolo, campesterolo e brassicasterolo) e almeno l’85 % di stigmasterolo.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Stigmasterolo

    (3S,8S,9S,10R,13R,14S,17R)-17-(5-etil-6-metil-ept-3-en-2-il)-10,13-dimetil-2,3,4,7,8,9,11,12,14,15,16,17-dodecaidro-1H-ciclopenta[a]fenantren-3-olo

    β-sitosterolo

    (3S,8S,9S,10R,13R,14S,17R)-17-[(2S,5S)-5-etil-6-metileptan-2-il]-10,13-dimetil-2,3,4,7,8,9,11,12,14,15,16,17-dodecaidro-1H-ciclopenta[a]fenantren-3-olo

    Campesterolo

    (3S,8S,9S,10R,13R,14S,17R)-17-(5,6-dimetileptan-2-il)-10,13-dimetil-2,3,4,7,8,9,11,12,14,15,16,17-dodecaidro-1H-ciclopenta[a]fenantren-3-olo

    Brassicasterolo

    (3S,8S,9S,10R,13R,14S,17R)-17-[(E,2R,5R)-5,6-dimetilept-3-en-2-il]-10,13-dimetil-2,3,4,7,8,9,11,12,14,15,16,17-dodecaidro-1H-ciclopenta[a]fenantren-3-olo

    Formula chimica

     

    Stigmasterolo

    C29H48O

    β-sitosterolo

    C29H50O

    Campesterolo

    C28H48O

    Brassicasterolo

    C28H46O

    Peso molecolare

     

    Stigmasterolo

    412,6 g/mol

    β-sitosterolo

    414,7 g/mol

    Campesterolo

    400,6 g/mol

    Brassicasterolo

    398,6 g/mol

    Tenore (prodotti contenenti solo steroli e stanoli liberi)

    Almeno il 95 % su un totale di steroli/stanoli liberi su base anidra

    Descrizione

    Polveri, pillole o pastiglie scorrevoli bianche o biancastre; liquidi incolori o giallo chiaro

    Identificazione

     

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua. Fitosteroli e fitostanoli sono solubili in acetone e acetato di etile

    Tenore di stigmasterolo

    Pari o superiore all’85 % (p/p)

    Altri steroli/stanoli vegetali: singoli o in combinazione, comprendenti brassicasterolo, campestanolo, compesterolo, Δ-7-campesterolo, colesterolo, clerosterolo, sitostanolo e β-sitosterolo.

    Non superiore al 15 % (p/p)

    Purezza

     

    Totale ceneri

    Non più dello 0,1 %

    Solventi residui

    Etanolo: non più di 5 000 mg/kg

    Metanolo: non più di 50 mg/kg

    Contenuto d’acqua

    Non più del 4 % (metodo Karl Fischer)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

     

    Conta batterica totale

    Non più di 1 000 CFU/g

    Lieviti

    Non più di 100 CFU/g

    Muffe

    Non più di 100 CFU/g

    Escherichia coli

    Non più di 10 CFU/g

    Salmonella spp.

    Assente in 25 g

    ▼B

    E 500 (i) CARBONATO DI SODIO



    Sinonimi

    Soda

    Definizione

    EINECS

    207-838-8

    Denominazione chimica

    Carbonato di sodio

    Formula chimica

    Na2CO3 · nH2O (n = 0, 1 o 10)

    Peso molecolare

    106,00 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 99 % di Na2CO3 su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere cristallina o polvere granulare bianca

    La forma anidra è igroscopica, il decaidrato è efflorescente

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2 % (anidro), 15 % (monoidrato) o 55 %-65 % (decaidrato) (da 70 °C salendo gradualmente a 300 °C, fino a peso costante)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 500 (ii) CARBONATO ACIDO DI SODIO



    Sinonimi

    Bicarbonato di sodio; carbonato acido di sodio; bicarbonato di soda

    Definizione

    EINECS

    205-633-8

    Denominazione chimica

    Idrogenocarbonato di sodio

    Formula chimica

    NaHCO3

    Peso molecolare

    84,01

    Tenore

    Non meno del 99 % su base anidra

    Descrizione

    Masse cristalline o polvere cristallina incolori o bianche

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    pH

    Tra 8,0 e 8,6 (soluzione all'1 %)

    Solubilità

    Solubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,25 % (su gel di silice, 4 ore)

    Sali di ammonio

    Dopo riscaldamento non si individua odore di ammoniaca

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 500 (iii) SESQUICARBONATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    208-580-9

    Denominazione chimica

    Sodio monoidrogeno bicarbonato

    Formula chimica

    Na2(CO)3 · NaHCO3 · 2H2O

    Peso molecolare

    226,03

    Tenore

    Da 35,0 % a 38,6 % di NaHCO3 e da 46,4 % a 50,0 % di Na2CO3

    Descrizione

    Scaglie, cristalli o polvere cristallina di colore bianco

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua

    Purezza

    Cloruro di sodio

    Non più dello 0,5 %

    Ferro

    Non più di 20 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 501 (i) CARBONATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    209-529-3

    Denominazione chimica

    Carbonato di potassio

    Formula chimica

    K2CO3 · nH2O (n = 0 o 1,5)

    Peso molecolare

    138,21 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca molto deliquescente

    L’idrato si presenta in cristalli o granuli traslucidi, bianchi e piccoli

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    Solubilità

    Molto solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 5 % (anidro) o 18 % (idrato) (180 °C, 4 ore)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 501 (ii) CARBONATO ACIDO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Bicarbonato di potassio

    Definizione

    EINECS

    206-059-0

    Denominazione chimica

    Idrogenocarbonato di potassio

    Formula chimica

    KHCO3

    Peso molecolare

    100,11

    Tenore

    Dal 99,0 % al 101,0 % di KHCO3 su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere o granuli bianchi

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,25 % (su gel di silice, 4 ore)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 503 (i) CARBONATO D’AMMONIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il carbonato di ammonio è formato da carbammato di ammonio, carbonato d’ammonio e carbonato acido d’ammonio in proporzioni variabili

    EINECS

    233-786-0

    Denominazione chimica

    Carbonato di ammonio

    Formula chimica

    CH6N2O2, CH8N2O3 e CH5NO3

    Peso molecolare

    Carbammato di ammonio 78,06; carbonato d’ammonio 98,73; carbonato acido d’ammonio 79,06

    Tenore

    Dal 30,0 % al 34,0 % di NH3

    Descrizione

    Polvere bianca o masse o cristalli duri, bianchi o traslucidi. Diventa opaco dietro esposizione all’aria, trasformandosi alla fine in grumi porosi bianchi o polvere (di bicarbonato di ammonio) a causa della perdita di ammoniaca e anidride carbonica.

    Identificazione

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    pH

    Circa 8,6 (soluzione al 5 %)

    Solubilità

    Solubile in acqua

    Purezza

    Materia non volatile

    Non più di 500 mg/kg

    Cloruri

    Non più di 30 mg/kg

    Solfato

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 503 (ii) CARBONATO ACIDO DI AMMONIO



    Sinonimi

    Bicarbonato di ammonio

    Definizione

    EINECS

    213-911-5

    Denominazione chimica

    Idrogenocarbonato di ammonio

    Formula chimica

    CH5NO3

    Peso molecolare

    79,06

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina di colore bianco

    Identificazione

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    pH

    Circa 8,0 (soluzione al 5 %)

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Materia non volatile

    Non più di 500 mg/kg

    Cloruri

    Non più di 30 mg/kg

    Solfato

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 504 (i) CARBONATO DI MAGNESIO



    Sinonimi

    Idromagnesite

    Definizione

    Il carbonato di magnesio è un carbonato basico di magnesio idrato o monoidrato o una miscela dei due

    EINECS

    208-915-9

    Denominazione chimica

    Carbonato di magnesio

    Formula chimica

    MgCO3 · nH2O

    Tenore

    Dal 24 % al 26,4 % di Mg

    Descrizione

    Massa bianca leggera friabile o polvere bianca voluminosa, inodore

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua e in etanolo

    Purezza

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,05 %

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dell'1,0 %

    Calcio

    Non più dello 0,4 %

    Arsenico

    Non più di 4 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 504 (ii) MAGNESIO CARBONATO IDROSSIDO



    Sinonimi

    Idrogenocarbonato di magnesio; sottocarbonato di magnesio (leggero o pesante); carbonato di magnesio idrato basico; idrossido carbonato di magnesio

    Definizione

    EINECS

    235-192-7

    Denominazione chimica

    Idrossido carbonato di magnesio idrato

    Formula chimica

    4MgCO3Mg(OH)2 · 5H2O

    Peso molecolare

    485

    Tenore

    Dal 40,0 % al 45,0 % di Mg, calcolato come MgO

    Descrizione

    Massa bianca leggera friabile o polvere bianca voluminosa

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del carbonato

    Positivo

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dello 0,05 %

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dell'1,0 %

    Calcio

    Non più dell'1,0 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 507 ACIDO CLORIDRICO



    Sinonimi

    Cloruro di idrogeno; acido muriatico

    Definizione

    EINECS

    231-595-7

    Denominazione chimica

    Acido cloridrico

    Formula chimica

    HCl

    Peso molecolare

    36,46

    Tenore

    L’acido cloridrico è in commercio in diverse concentrazioni. L’acido cloridrico concentrato contiene non meno del 35,0 % di HCl.

    Descrizione

    Liquido corrosivo trasparente, incolore o leggermente giallastro con odore pungente

    Identificazione

    Test dell'acido

    Positivo

    Test del cloruro

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua e in etanolo

    Purezza

    Composti organici totali

    Composti organici totali (non contenenti fluoro): non più di 5 mg/kg

    Benzene: non più di 0,05 mg/kg

    Composti fluorurati (totale): non più di 25 mg/kg

    Materia non volatile

    Non più dello 0,5 %

    Sostanze riducenti

    Non più di 70 mg/kg (come SO2)

    Sostanze ossidanti

    Non più di 30 mg/kg (come Cl2)

    Solfato

    Non più dello 0,5 %

    Ferro

    Non più di 5 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 508 CLORURO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Silvine; silvita

    Definizione

    EINECS

    231-211-8

    Denominazione chimica

    Cloruro di potassio

    Formula chimica

    KCl

    Peso molecolare

    74,56

    Tenore

    Non meno del 99 % sula sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli incolori di forma allungata, prismatica e cubica o polvere bianca granulosa. Inodore.

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    Test del potassio

    Positivo

    Test del cloruro

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 2 ore)

    Test del sodio

    Negativo

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 509 CLORURO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    233-140-8

    Denominazione chimica

    Cloruro di calcio

    Formula chimica

    CaCl2 · nH2O (n = 0,2 o 6)

    Peso molecolare

    110,99 (anidro), 147,02 (diidrato), 219,08 (esaidrato)

    Tenore

    Non meno del 93,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere igroscopica o cristalli deliquescenti di colore bianco, inodori

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del cloruro

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua e in etanolo

    Purezza

    Sali di magnesio e di metalli alcalini

    Non più del 5 % su base anidra (calcolati come solfati)

    Fluoruri

    Non più di 40 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 511 CLORURO DI MAGNESIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    232-094-6

    Denominazione chimica

    Cloruro di magnesio

    Formula chimica

    MgCl2 · 6H2O

    Peso molecolare

    203,30

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Scaglie molto deliquescenti o cristalli incolori, inodori

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del cloruro

    Positivo

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, facilmente solubile in etanolo

    Purezza

    Ammonio

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 512 STANNOUS CLORURI



    Sinonimi

    Cloruro di stagno; dicloruro di stagno

    Definizione

    EINECS

    231-868-0

    Denominazione chimica

    Cloruro di stagno diidrato

    Formula chimica

    SnCl2 · 2H2O

    Peso molecolare

    225,63

    Tenore

    Non meno del 98,0 %

    Descrizione

    Cristalli incolori o bianchi

    Può avere un lieve odore di acido cloridrico

    Identificazione

    Test dello stagno (II)

    Positivo

    Test del cloruro

    Positivo

    Solubilità

    Acqua: è solubile in una quantità d’acqua inferiore al proprio peso, ma con una quantità di acqua eccessiva forma un sale basico insolubile

    Etanolo: solubile

    Purezza

    Solfato

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 513 ACIDO SOLFORICO



    Sinonimi

    Olio di vetriolo, diidrogeno solfato

    Definizione

    EINECS

    231-639-5

    Denominazione chimica

    Acido solforico

    Formula chimica

    H2SO4

    Peso molecolare

    98,07

    Tenore

    L’acido solforico è in commercio in diverse concentrazioni. La forma concentrata contiene non meno del 96,0 %.

    Descrizione

    Liquido oleoso, molto corrosivo, trasparente, incolore o brunastro

    Identificazione

    Test dell'acido

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Miscibile con acqua, con sviluppo di molto calore, nonché con etanolo

    Purezza

    Ceneri

    Non più dello 0,02 %

    Sostanze riducenti

    Non più di 40 mg/kg (come SO2)

    Nitrato

    Non più di 10 mg/kg (su base di H2SO4)

    Cloruro

    Non più di 50 mg/kg

    Ferro

    Non più di 20 mg/kg

    Selenio

    Non più di 20 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 514 (i) SOLFATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Solfato di sodio

    Formula chimica

    Na2SO4 · nH2O (n = 0 o 10)

    Peso molecolare

    142,04 (anidro)

    322,04 (decaidrato)

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere cristallina fine, bianca

    Il decaidrato è efflorescente

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    pH

    Neutro o lievemente alcalina al tornasole (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,0 % (anidro) o del 57 % (decaidrato) a 130 °C

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 514 (ii) SOLFATO ACIDO DI SODIO



    Sinonimi

    Bisolfato di sodio

    Definizione

    Denominazione chimica

    Idrogenosolfato di sodio

    Formula chimica

    NaHSO4

    Peso molecolare

    120,06

    Tenore

    Non meno del 95,2 %

    Descrizione

    Cristalli o granuli bianchi inodori

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    pH

    Le sue soluzioni sono molto acide

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,8 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,05 %

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 515 (i) SOLFATO DI POTASSIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Solfato di potassio

    Formula chimica

    K2SO4

    Peso molecolare

    174,25

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina incolore o bianca

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    pH

    5,5-8,5 (soluzione al 5 %)

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 515 (ii) SOLFATO ACIDO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Bisolfato di potassio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Idrogenosolfato di potassio

    Formula chimica

    KHSO4

    Peso molecolare

    136,17

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Cristalli, bianchi deliquescenti, scaglie o granuli

    Identificazione

    A. Punto di fusione

    197 °C

    Test del potassio

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 516 SOLFATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Gesso; selenite; anidrite

    Definizione

    EINECS

    231-900-3

    Denominazione chimica

    Solfato di calcio

    Formula chimica

    CaSO4 · nH2O (n = 0 o 2)

    Peso molecolare

    136,14 (anidro), 172,18 (diidrato)

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere fine, inodore, da bianca a leggermente bianca- giallastra

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro: non più dell'1,5 % (250 °C, fino a peso costante)

    Diidrato: non più del 23 % (250 °C, fino a peso costante)

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 517 SOLFATO DI AMMONIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-984-1

    Denominazione chimica

    Solfato di ammonio

    Formula chimica

    (NH4)2SO4

    Peso molecolare

    132,14

    Tenore

    Dal 99,0 % al 100,5 %

    Descrizione

    Polvere, placche lucide o frammenti cristallini di colore bianco

    Identificazione

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più dello 0,25 %

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    E 520 SOLFATO DI ALLUMINIO



    Sinonimi

    Allume

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Solfato di alluminio

    Formula chimica

    Al2(SO4)3

    Peso molecolare

    342,13

    Tenore

    Non meno del 99,5 % su base combusta

    Descrizione

    Polvere, placche lucide o frammenti cristallini di colore bianco

    Identificazione

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    pH

    2,9 o superiore (soluzione al 5 %)

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 5 % (500 °C, 3 ore)

    Alcali e terre alcaline

    Non più dello 0,4 %

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 521 SOLFATO DI ALLUMINIO E SODIO



    Sinonimi

    Allume di sodio

    Definizione

    EINECS

    233-277-3

    Denominazione chimica

    Solfato di alluminio e sodio

    Formula chimica

    AlNa(SO4)2 · nH2O (n = 0 o 12)

    Peso molecolare

    242,09 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 96,5 % (anidro) e del 99,5 % (dodecaidrato) su base anidra

    Descrizione

    Cristalli trasparenti o polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Il dodecaidrato è facilmente solubile in acqua. La forma anidra si scioglie lentamente in acqua. Entrambe le forme sono insolubili in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Forma anidra: non più del 10,0 % (220 °C, 16 ore)

    Dodecaidrato: non più del 47,2 % (50-55 °C, un’ora poi 200 °C, 16 ore)

    Sali di ammonio

    Dopo riscaldamento non si rileva odore di ammoniaca

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 522 SOLFATO DI ALLUMINIO E POTASSIO



    Sinonimi

    Allume di potassio; allume potassico

    Definizione

    EINECS

    233-141-3

    Denominazione chimica

    Solfato di alluminio e potassio dodecaidrato

    Formula chimica

    AlK(SO4)2 · 12 H2O

    Peso molecolare

    474,38

    Tenore

    Non meno del 99,5 %

    Descrizione

    Grandi cristalli trasparenti o polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    pH

    3,0-4,0 (soluzione al 10 %)

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, insolubile in etanolo

    Purezza

    Sali di ammonio

    Dopo riscaldamento non si rileva odore di ammoniaca

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 523 SOLFATO DI ALLUMINIO E AMMONIO



    Sinonimi

    Allume di ammonio, allume ammonico

    Definizione

    EINECS

    232-055-3

    Denominazione chimica

    Solfato di alluminio e ammonio

    Formula chimica

    AlNH4(SO4)2 · 12 H2O

    Peso molecolare

    453,32

    Tenore

    Non meno del 99,5 %

    Descrizione

    Grandi cristalli trasparenti o polvere bianca

    Identificazione

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test del solfato

    Positivo

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, solubile in etanolo

    Purezza

    Metalli alcalini e terre alcaline

    Non più dello 0,5 %

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 30 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 524 IDROSSIDO DI SODIO



    Sinonimi

    Soda caustica

    Definizione

    EINECS

    215-185-5

    Denominazione chimica

    Idrossido di sodio

    Formula chimica

    NaOH

    Peso molecolare

    40,0

    Tenore

    Non meno del 98,0 % di alcali totali (come NaOH) nelle forme solide. Tenore delle soluzioni corrispondente, secondo la percentuale di NaOH dichiarata o indicata sull’etichetta.

    Descrizione

    Grumi, scaglie, bastoncini, masse fuse o altre forme, di colore bianco o quasi bianco. Le soluzioni sono limpide o lievemente torbide, incolori o lievemente colorate, molto caustiche e igroscopiche e, se esposte all’aria, assorbono anidride carbonica, formando carbonato di sodio.

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Una soluzione all’1 % è fortemente alcalina

    Solubilità

    Molto solubile in acqua. Facilmente solubile in etanolo

    Purezza

    Materia insolubile in acqua e organica

    Una soluzione al 5 % è perfettamente limpida e da incolore a lievemente colorata

    Carbonati

    Non più dello 0,5 % (come Na2CO3)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più dello 0,5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 525 IDROSSIDO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Potassa caustica

    Definizione

    EINECS

    215-181-3

    Denominazione chimica

    Idrossido di potassio

    Formula chimica

    KOH

    Peso molecolare

    56,11

    Tenore

    Non meno dell’85,0 % di alcali calcolati come KOH

    Descrizione

    Grumi, scaglie, bastoncini, masse fuse o altre forme, di colore bianco o quasi bianco

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    Una soluzione all’1 % è fortemente alcalina

    Solubilità

    Molto solubile in acqua. Facilmente solubile in etanolo

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Una soluzione al 5 % è del tutto limpida e incolore

    Carbonati

    Non più del 3,5 % (come K2CO3)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 526 IDROSSIDO DI CALCIO



    Sinonimi

    Calce spenta

    Definizione

    EINECS

    215-137-3

    Denominazione chimica

    Idrossido di calcio

    Formula chimica

    Ca(OH)2

    Peso molecolare

    74,09

    Tenore

    Non meno del 92,0 %

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

    Test dell'idrossido

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua. Insolubile in etanolo. Solubile in glicerolo.

    Purezza

    Ceneri insolubili in soluzione acida

    Non più dell'1,0 %

    Sali di magnesio e di metalli alcalini

    Non più del 2,7 %

    Bario

    Non più di 300 mg/kg

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 527 IDROSSIDO DI AMMONIO



    Sinonimi

    Idrato ammonico

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Idrossido di ammonio

    Formula chimica

    NH4OH

    Peso molecolare

    35,05

    Tenore

    Non meno del 27 % di NH3

    Descrizione

    Soluzione limpida, incolore, con un caratteristico odore molto pungente

    Identificazione

    Test dell'ammoniaca

    Positivo

    Purezza

    Materia non volatile

    Non più dello 0,02 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 528 IDROSSIDO DI MAGNESIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Idrossido di magnesio

    Formula chimica

    Mg(OH)2

    Peso molecolare

    58,32

    Tenore

    Non meno del 95,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere grossolana bianca inodore

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test dell'alcali

    Positivo

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua e in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,0 % (105 °C, 2 ore)

    Perdita alla combustione

    Non più del 33 % (800 °C fino a peso costante)

    Ossido di calcio

    Non più dell'1,5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 529 OSSIDO DI CALCIO



    Sinonimi

    Calce viva

    Definizione

    EINECS

    215-138-9

    Denominazione chimica

    Ossido di calcio

    Formula chimica

    CaO

    Peso molecolare

    56,08

    Tenore

    Non meno del 95,0 % su base combusta

    Descrizione

    Masse di granuli inodori, duri, bianchi o grigi, o polvere da bianca a grigia

    Identificazione

    Test dell'alcali

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Reazione con l'acqua

    Inumidendo il campione con acqua si genera calore

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua. Insolubile in etanolo. Solubile in glicerolo.

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 10,0 % (circa 800 °C fino a peso costante)

    Sostanze insolubili in soluzione acida

    Non più dell'1,0 %

    Bario

    Non più di 300 mg/kg

    Sali di magnesio e di metalli alcalini

    Non più del 3,6 %

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 530 OSSIDO DI MAGNESIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    215-171-9

    Denominazione chimica

    Ossido di magnesio

    Formula chimica

    MgO

    Peso molecolare

    40,31

    Tenore

    Non meno del 98,0 % su base combusta

    Descrizione

    Polvere bianca molto grossolana nota come ossido di magnesio leggero, o polvere bianca relativamente densa nota come ossido di magnesio pesante. 5 g di ossido di magnesio leggero occupano un volume di almeno 33 ml, mentre 5 g di ossido di magnesio pesante occupano un volume di non più di 20 ml.

    Identificazione

    Test dell'alcali

    Positivo

    Test del magnesio

    Positivo

    Solubilità

    Praticamente insolubile in acqua. Insolubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Non più del 5,0 % (circa 800 °C fino a peso costante)

    Ossido di calcio

    Non più dell'1,5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 535 FERROCIANURO DI SODIO



    Sinonimi

    Esacianoferrato di sodio

    Definizione

    EINECS

    237-081-9

    Denominazione chimica

    Ferrocianuro di sodio

    Formula chimica

    Na4Fe(CN)6 · 10 H2O

    Peso molecolare

    484,1

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina di colore giallo

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del ferrocianuro

    Positivo

    Purezza

    Umidità libera

    Non più dell'1,0 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,03 %

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Solfato

    Non più dello 0,1 %

    Cianuro libero

    Non rilevabile

    Ferricianuro

    Non rilevabile

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    E 536 FERROCIANURO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Esacianoferrato di potassio

    Definizione

    EINECS

    237-722-2

    Denominazione chimica

    Ferrocianuro di potassio

    Formula chimica

    K4Fe(CN)6 · 3 H2O

    Peso molecolare

    422,4

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Cristalli giallo limone

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del ferrocianuro

    Positivo

    Purezza

    Umidità libera

    Non più dell'1,0 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,03 %

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Solfato

    Non più dello 0,1 %

    Cianuro libero

    Non rilevabile

    Ferricianuro

    Non rilevabile

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    E 538 FERROCIANURO DI CALCIO



    Sinonimi

    Esacianoferrato di calcio

    Definizione

    EINECS

    215-476-7

    Denominazione chimica

    Ferrocianuro di calcio

    Formula chimica

    Ca2Fe(CN)6 · 12H2O

    Peso molecolare

    508,3

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina di colore giallo

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del ferrocianuro

    Positivo

    Purezza

    Umidità libera

    Non più dell'1,0 %

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,03 %

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Solfato

    Non più dello 0,1 %

    Cianuro libero

    Non rilevabile

    Ferricianuro

    Non rilevabile

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    E 541 FOSFATO ACIDO DI SODIO E ALLUMINIO



    Sinonimi

    Idrogenofosfato (doppio) di alluminio e sodio

    Definizione

    EINECS

    232-090-4

    Denominazione chimica

    Sodio trialluminio tetradecaidrogeno octafosfato tetraidrato (A); trisodio dialluminio pentadecaidrogeno octafosfato (B)

    Formula chimica

    NaAl3H14(PO4)8 · 4H2O (A)

    Na3Al2H15(PO4)8 (B)

    Peso molecolare

    949,88 (A)

    897,82 (B)

    Tenore

    Non meno del 95,0 % (in entrambe le forme)

    Descrizione

    Polvere bianca inodore

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test del fosfato

    Positivo

    pH

    Acido al tornasole

    Solubilità

    Insolubile in acqua. Solubile in acido cloridrico.

    Purezza

    Perdita alla combustione

    19,5 %-21,0 % (A) (750 °C-800 °C, 2 ore)

    15 %-16 % (B) (750 °C-800 °C, 2 ore)

    Fluoruri

    Non più di 25 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 4 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 551 BIOSSIDO DI SILICIO



    Sinonimi

    Silice; anidride silicica

    Definizione

    Il biossido di silicio è una sostanza amorfa che viene prodotta sinteticamente mediante un processo di idrolisi in fase vapore, che dà silice pirogenica, o mediante un processo a umido che dà silice precipitata, gel di silice o silice idrata. La silice pirogenica viene prodotta essenzialmente in uno stato anidro, mentre i prodotti del processo a umido si ottengono come idrati o contengono acqua assorbita in superficie.

    EINECS

    231-545-4

    Denominazione chimica

    Biossido di silicio

    Formula chimica

    (SiO2)n

    Peso molecolare

    60,08 (SiO2)

    Tenore

    Dopo combustione non meno del 99,0 % (silice pirogenica) o del 94,0 % (forme idrate)

    Descrizione

    Polvere impalpabile o granuli di colore bianco. Igroscopica

    Identificazione

    Test della silice

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 2,5 % (silice pirogenica, 105 °C, 2 ore)

    Non più dell'8,0 % (silice precipitata e gel di silice, 105 °C, 2 ore)

    Non più del 70 % (silice idrata, 105 °C, 2 ore)

    Perdita alla combustione

    Non più del 2,5 % dopo essiccazione (1 000 °C, silice pirogenica)

    Non più dell'8,5 % dopo essiccazione (1 000 °C, forme idrate)

    Sali ionizzabili solubili

    Non più del 5,0 % (come Na2SO4)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 552 SILICATO DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il silicato di calcio è un silicato idratato o anidro con proporzioni variabili di CaO e SiO2. Il prodotto non deve contenere amianto.

    EINECS

    215-710-8

    Denominazione chimica

    Silicato di calcio

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Su base anidra:

    — come SiO2 dal 50 % al 95 %

    — come CaO dal 3 % al 35 %

    Descrizione

    Polvere fluida da bianca a biancastra che resta tale dopo assorbimento di quantità relativamente elevate di acqua e altri liquidi

    Identificazione

    Test del silicato

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    Formazione di gel

    Forma un gel con gli acidi minerali

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10 % (105 °C, 2 ore)

    Perdita alla combustione

    Dal 5 % al 14 % (1 000 °C, fino a peso costante)

    Sodio

    Non più del 3 %

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 553a (i) SILICATO DI MAGNESIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il silicato di magnesio è un composto di sintesi nel quale il rapporto molare fra ossido di magnesio e biossido di silicio è di circa 2:5

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 15 % di MgO e non meno del 67 % di SiO2 su base combusta

    Descrizione

    Polvere inodore bianca, molto fine, non sabbiosa

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del silicato

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 10,8 (emulsione al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (105 °C, 2 ore)

    Perdita alla combustione

    Non più del 15 % dopo essiccazione (1 000 °C, 20 min)

    Sali solubili in acqua

    Non più del 3 %

    Alcali liberi

    Non più dell'1 % (come NaOH)

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 553a (ii) TRISILICATO DI MAGNESIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    239-076-7

    Denominazione chimica

    Trisilicato di magnesio

    Formula chimica

    Mg2Si3O8 · nH2O (composizione approssimativa)

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 29,0 % di MgO e non meno del 65,0 % di SiO2, entrambi su base combusta

    Descrizione

    Polvere inodore bianca, fine, non sabbiosa

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test del silicato

    Positivo

    pH

    Tra 6,3 e 9,5 (emulsione al 5 %)

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Dal 17 % al 34 % (1 000 °C)

    Sali solubili in acqua

    Non più del 2 %

    Alcali liberi

    Non più dell'1 % (come NaOH)

    Fluoruri

    Non più di 10 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 553b TALCO



    Sinonimi

    Talcum

    Definizione

    Forma presente in natura dell’idrosilicato di magnesio contenente vari tenori di minerali associati quali quarzo alfa, calcite, clorite, dolomite, magnesite e flogopite. Il prodotto non deve contenere amianto.

    EINECS

    238-877-9

    Denominazione chimica

    Metasilicato di magnesio idrogeno

    Formula chimica

    Mg3(Si4O10)(OH)2

    Peso molecolare

    379,22

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere bianca o biancastra, leggera, omogenea, grassa al tatto

    Identificazione

    Spettro di assorbimento dell'infrarosso

    Picchi caratteristici a 3 677, 1 018 e 669 cm–1

    Diffrazione dei raggi X

    Picchi a 9,34/4,66/3,12 Å

    Solubilità

    Insolubile in acqua ed etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 1 ora)

    Sostanze solubili in acidi

    Non più del 6 %

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dello 0,2 %

    Ferro solubile in acido

    Non rilevabile

    Arsenico

    Non più di 10 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 554 SILICATO DI SODIO E ALLUMINIO



    Sinonimi

    Silicoalluminato di sodio; alluminosilicato di sodio; silicato di alluminio e sodio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Silicato di sodio e alluminio

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Su base anidra:

    — come SiO2 dal 66,0 % all'88,0 %

    — come Al2O3 dal 5,0 % al 15,0 %

    Descrizione

    Polvere bianca fina amorfa o granuli

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test del silicato

    Positivo

    pH

    Tra 6,5 e 11,5 (sospensione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'8,0 % (105 °C, 2 ore)

    Perdita alla combustione

    Dal 5,0 % all'11,0 % su base anidra (1 000 °C, fino a peso costante)

    Sodio

    Dal 5 % all'8,5 % (come Na2O) su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 555 SILICATO DI POTASSIO E ALLUMINIO



    Sinonimi

    Mica

    Definizione

    La mica naturale è costituita principalmente da silicato di potassio e alluminio (muscovite)

    EINECS

    310-127-6

    Denominazione chimica

    Silicato di potassio e alluminio

    Formula chimica

    KAl2[AlSi3O10](OH)2

    Peso molecolare

    398

    Tenore

    Non meno del 98 %

    Descrizione

    Piastre o polvere cristallina di colore bianco o grigio

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, acidi e alcali diluiti e solventi organici

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 2 ore)

    Antimonio

    Non più di 20 mg/kg

    Zinco

    Non più di 25 mg/kg

    Bario

    Non più di 25 mg/kg

    Cromo

    Non più di 100 mg/kg

    Rame

    Non più di 25 mg/kg

    Nichel

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    ▼M3

    E 556 SILICATO DI CALCIO E ALLUMINIO ( 19 )

    ▼B



    Sinonimi

    Alluminosilicato di calcio; silicoalluminato di calcio; silicato di alluminio e calcio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Silicato di calcio e alluminio

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Su base anidra:

    — come SiO2 dal 44,0 % al 50,0 %

    — come Al2O3 dal 3,0 % al 5,0 %

    — come CaO dal 32,0 % al 38,0 %

    Descrizione

    Polvere fine fluida, bianca

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test dell'alluminio

    Positivo

    Test del silicato

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10,0 % (105 °C, 2 ore)

    Perdita alla combustione

    Dal 14,0 % al 18,0 % su base anidra (1 000 °C, fino a peso costante)

    Fluoruri

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M3

    E 559 SILICATO DI ALLUMINIO (CAOLINO) ( 20 )

    ▼B



    Sinonimi

    Caolino, leggero o pesante

    Definizione

    L’idrosilicato di alluminio (caolino) è un’argilla plastica bianca depurata composta da caolinite, silicato di potassio e alluminio, feldspato e quarzo. Il trattamento non prevede la calcinazione. Il livello di diossina presente nell’argilla caolinitica grezza utilizzata per la produzione di silicato di alluminio non deve renderlo nocivo alla salute o inadatto al consumo umano. Il prodotto non deve contenere amianto.

    EINECS

    215-286-4 (caolinite)

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    Al2Si2O5(OH)4 (caolinite)

    Peso molecolare

    264

    Tenore

    Non meno del 90 % (somma di silice e allumina, dopo la combustione)

    Silice (SiO2)

    Dal 45 % al 55 %

    Allumina (Al2O3)

    Dal 30 % al 39 %

    Descrizione

    Polvere untuosa fine, bianca o grigiastra. Il caolino è costituito da libere aggregazioni di colonne a orientamento aleatorio di fiocchi di caolinite o di fiocchi individuali esagonali.

    Identificazione

    Test dell'allumina

    Positivo

    Test del silicato

    Positivo

    Diffrazione dei raggi X

    Picchi caratteristici a 7,18/3,58/2,38/1,78 Å

    Spettro di assorbimento infrarosso

    Picchi a 3 700 e 3 620 cm–1

    Purezza

    Perdita alla combustione

    Tra il 10 % e il 14 % (1 000 °C, fino a peso costante)

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dello 0,3 %

    Sostanze solubili in soluzione acida

    Non più del 2 %

    Ferro

    Non più del 5 %

    Ossido di potassio (K2O)

    Non più del 5 %

    Carbonio

    Non più dello 0,5 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 570 ACIDI GRASSI



    Sinonimi

     

    Definizione

    Acidi grassi lineari: acido caprilico (C8), acido caprico (C10), acido laurico (C12), acido miristico (C14), acido palmitico (C16), acido stearico (C18), acido oleico (C18:1)

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    acido ottanoico (C8); acido decanoico (C10); acido dodecanoico (C12); acido tetradecanoico (C14); acido esadecanoico (C16); acido ottadecanoico (C18); acido 9-ottadecenoico (C18:1)

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 98 % mediante cromatografia

    Descrizione

    Liquido incolore o solido bianco ottenuto dagli oli e dai grassi

    Identificazione

    Test di identificazione

    I singoli acidi grassi sono identificabili mediante indice di acidità, indice di iodio, gascromatografia

    Purezza

    Residuo alla combustione

    Non più dello 0,1 %

    Sostanze insaponificabili

    Non più dell'1,5 %

    Acqua

    Non più dello 0,2 % (metodo di Karl Fischer)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 574 ACIDO GLUCONICO



    Sinonimi

    Acido D-gluconico; acido destrosico

    Definizione

    L’acido gluconico è una soluzione acquosa di acido gluconico e gluconedeltalattone

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Acido gluconico

    Formula chimica

    C6H12O7 (acido gluconico)

    Peso molecolare

    196,2

    Tenore

    Non meno del 49,0 % (come acido gluconico)

    Descrizione

    Liquido sciropposo limpido da incolore a giallino

    Identificazione

    Formazione di un derivato della fenilidrazina

    Test positivo. Il composto formatosi fonde fra 196 °C e 202 °C con decomposizione.

    Purezza

    Residuo alla combustione

    Non più dell'1,0 % 550 °C +/– 20 °C fino a scomparsa dei residui organici (black spots)

    Sostanze riducenti

    Non più del 2,0 % (come D-glucosio)

    Cloruri

    Non più di 350 mg/kg

    Solfato

    Non più di 240 mg/kg

    Solfito

    Non più di 20 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 575 GLUCONEDELTALATTONE



    Sinonimi

    Gluconelattone; GDL; delta-lattone dell’acido D-gluconico; delta-gluconolattone

    Definizione

    Il gluconedeltalattone è l’estere ciclico 1,5-intramolecolare dell’acido D-gluconico. In mezzi acquosi viene idrolizzato fino a una miscela di equilibrio di acido D-gluconico (55- 66 %) e delta- e gamma-lattoni.

    EINECS

    202-016-5

    Denominazione chimica

    D-Glucone-1,5-lattone

    Formula chimica

    C6H10O6

    Peso molecolare

    178,14

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina quasi inodore, bianca e fine

    Identificazione

    Formazione di un derivato della fenilidrazina

    Test positivo. Il composto formatosi fonde fra 196 °C e 202 °C con decomposizione.

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua. Poco solubile in etanolo.

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,2 % (metodo di Karl Fischer)

    Sostanze riducenti

    Non più dello 0,5 % (come D-glucosio)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 576 GLUCONATO DI SODIO



    Sinonimi

    Sale sodico dell’acido D-gluconico

    Definizione

    Prodotto per fermentazione o ossidazione catalitica chimica

    EINECS

    208-407-7

    Denominazione chimica

    D-gluconato di sodio

    Formula chimica

    C6H11NaO7 (anidro)

    Peso molecolare

    218,14

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Polvere cristallina da bianca a bruno chiaro, da granulare a fine

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test del gluconato

    Positivo

    Solubilità

    Molto solubile in acqua. Scarsamente solubile in etanolo.

    pH

    Tra 6,5 e 7,5 (soluzione al 10 %)

    Purezza

    Sostanze riducenti

    Non più dell'1,0 % (come D-glucosio)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 577 GLUCONATO DI POTASSIO



    Sinonimi

    Sale potassico dell’acido D-gluconico

    Definizione

    EINECS

    206-074-2

    Denominazione chimica

    D-gluconato di potassio

    Formula chimica

    C6H11KO7 (anidro)

    C6H11KO7 · H2O (monoidrato)

    Peso molecolare

    234,25 (anidro)

    252,26 (monoidrato)

    Tenore

    Dal 97,0 % al 103,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina o granuli inodori, fluida, di colore da bianco a giallino-bianco

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test del gluconato

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,3 (soluzione al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Anidro: non più del 3,0 % (105 °C, 4 ore, sottovuoto)

    Monoidrato: dal 6 % al 7,5 % (105 °C, 4 ore, sottovuoto)

    Sostanze riducenti

    Non più dell'1,0 % (come D-glucosio)

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 578 GLUCONATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Sale di calcio dell’acido D-gluconico

    Definizione

    EINECS

    206-075-8

    Denominazione chimica

    Di-D-gluconato di calcio

    Formula chimica

    C12H22CaO14 (anidro)

    C12H22CaO14 · H2O (monoidrato)

    Peso molecolare

    430,38 (anidro)

    448,39 (monoidrato)

    Tenore

    Anidro: dal 98 % al 102 % sula sostanza secca

    Monoidrato: dal 98 % al 102 % «tal quale»

    Descrizione

    Granuli cristallini o polvere di colore bianco, inodore, stabili all’aria

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test del gluconato

    Positivo

    Solubilità

    Solubile in acqua, insolubile in etanolo

    pH

    Tra 6,0 e 8,0 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 3,0 % (105 °C, 16 ore) (anidro)

    Non più del 2,0 % (105 °C, 16 ore) (monoidrato)

    Sostanze riducenti

    Non più dell'1,0 % (come D-glucosio)

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 579 GLUCONATO FERROSO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    206-076-3

    Denominazione chimica

    Di-D-gluconato ferroso diidrato; ferro (II)-di-D-gluconato diidrato

    Formula chimica

    C12H22FeO14·2H2O

    Peso molecolare

    482,17

    Tenore

    Non meno del 95 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Granuli o polvere di colore da verdino-giallo a giallo- grigio con leggero odore di zucchero bruciato

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua moderatamente riscaldata. Praticamente insolubile in etanolo.

    Test degli ioni ferrosi

    Positivo

    Formazione di un derivato della fenilidrazina

    Test positivo

    pH

    Tra 4 e 5,5 (soluzione al 10 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 10 % (105 °C, 16 ore)

    Acido ossalico

    Non rilevabile

    Ferro (Fe III)

    Non più del 2 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    Sostanze riducenti

    Non più dello 0,5 % espresse in glucosio

    E 585 LATTATO FERROSO



    Sinonimi

    Lattato di ferro (II);

    2-idrossi-propionato di ferro (II); acido propionico, sale (2:1) di 2-idrossi-ferro(2+)

    Definizione

    EINECS

    227-608-0

    Denominazione chimica

    2-idrossi-propionato ferroso

    Formula chimica

    C6H10FeO6· nH2O (n = 2 o 3)

    Peso molecolare

    270,02 (diidrato)

    288,03 (triidrato)

    Tenore

    Non meno del 96 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli bianco-verdastri o polvere verdina con un odore caratteristico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua. Praticamente insolubile in etanolo.

    Test degli ioni ferrosi

    Positivo

    Test del lattato

    Positivo

    pH

    Tra 4 e 6 (soluzione al 2 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 18 % (100 °C, sottovuoto, circa 700 mm Hg)

    Ferro (Fe III)

    Non più dello 0,6 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    E 586 4-ESILRESORCINOLO



    Sinonimi

    4-Esil-1,3-benzendiolo; 4-esilresorcinolo

    Definizione

    EINECS

    205-257-4

    Denominazione chimica

    4-Esilresorcinolo

    Formula chimica

    C12H18O2

    Peso molecolare

    197,24

    Tenore

    Non meno del 98 % sula sostanza secca (4 ore a temperatura ambiente)

    Descrizione

    Polvere bianca

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in etere e acetone; poco solubile in acqua

    Test dell’acido nitrico

    Aggiungere 1 ml di acido nitrico a 1 ml di soluzione satura del campione. Appare una colorazione rossa chiara.

    Test del bromo

    Aggiungere 1 ml di bromo TS a 1 ml di soluzione satura del campione. Un precipitato giallo, flocculante si dissolve producendo una soluzione gialla.

    Purezza

    Intervallo di fusione

    62-67 °C

    Acidità

    Non più dello 0,05 %

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Resorcinolo e altri fenoli

    Scuotere circa 1 g del campione con 50 ml di acqua per alcuni minuti, filtrare e alla sostanza filtrata aggiungere 3 gocce di cloruro ferrico TS. Non si produce alcuna colorazione rossa o blu.

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 3 mg/kg

    E 620 ACIDO GLUTAMMICO



    Sinonimi

    L-acido glutammico; L-α-acido amminoglutarico

    Definizione

    EINECS

    200-293-7

    Denominazione chimica

    L-acido glutammico; L-2- acido ammino-pentandioico

    Formula chimica

    C5H9NO4

    Peso molecolare

    147,13

    Tenore

    Dal 99,0 % al 101,0 % su base anidra

    Solubilità

    Poco solubile in acqua; praticamente insolubile in etanolo o etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi

    Identificazione

    Test dell'acido glutammico (mediante cromatografia su strato sottile)

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 31,5° e + 32,2°

    [soluzione al 10 % (base anidra) in 2N HCl, provetta da 200 mm]

    pH

    Tra 3,0 e 3,5 (soluzione satura)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,2 % (80 °C, 3 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 %

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Pirrolidone acido carbossilico

    Non più dello 0,2 %

    Arsenico

    Non più di 2,5 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 621 GLUTAMMATO DI MONOSODIO



    Sinonimi

    Glutammato di sodio; MSG

    Definizione

    EINECS

    205-538-1

    Denominazione chimica

    L-glutammato di monosodio monoidrato

    Formula chimica

    C5H8NaNO4 · H2O

    Peso molecolare

    187,13

    Tenore

    Dal 99,0 % al 101,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua; praticamente insolubile in etanolo o etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi, praticamente inodori

    Identificazione

    Test del sodio

    Positivo

    Test dell'acido glutammico (mediante cromatografia su strato sottile)

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 24,8° e + 25,3°

    [soluzione al 10 % (base anidra) in 2N HCl, provetta da 200 mm]

    pH

    Tra 6,7 e 7,2 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (98 °C, 5 ore)

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Pirrolidone acido carbossilico

    Non più dello 0,2 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 622 GLUTAMMATO DI MONOPOTASSIO



    Sinonimi

    Glutammato di potassio; MPG

    Definizione

    EINECS

    243-094-0

    Denominazione chimica

    L-glutammato di monopotassio monoidrato

    Formula chimica

    C5H8KNO4 · H2O

    Peso molecolare

    203,24

    Tenore

    Dal 99,0 % al 101,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua; praticamente insolubile in etanolo o etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi, praticamente inodori

    Identificazione

    Test del potassio

    Positivo

    Test dell'acido glutammico (mediante cromatografia su strato sottile)

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 22,5° e + 24,0°

    [soluzione al 10 % (base anidra) in 2N HCl, provetta da 200 mm]

    pH

    Tra 6,7 e 7,3 (soluzione al 2 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,2 % (80 °C, 5 ore)

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Pirrolidone acido carbossilico

    Non più dello 0,2 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 623 DIGLUTAMMATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Glutammato di calcio

    Definizione

    EINECS

    242-905-5

    Denominazione chimica

    Di-L-glutammato di monocalcio

    Formula chimica

    C10H16CaN2O8 · nH2O (n = 0, 1, 2 o 4)

    Peso molecolare

    332,32 (anidro)

    Tenore

    Dal 98,0 % al 102,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua; praticamente insolubile in etanolo o etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi, praticamente inodori

    Identificazione

    Test del calcio

    Positivo

    Test dell'acido glutammico (mediante cromatografia su strato sottile)

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 27,4° e + 29,2° (per il diglutammato di calcio con n = 4) [soluzione al 10 % (base anidra) in 2N HCl, provetta da 200 mm]

    Purezza

    Acqua

    Non più del 19,0 % (per il diglutammato di calcio con n = 4) (metodo di Karl Fischer)

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Pirrolidone acido carbossilico

    Non più dello 0,2 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 624 GLUTAMMATO DI MONOAMMONIO



    Sinonimi

    Glutammato di ammonio

    Definizione

    EINECS

    231-447-1

    Denominazione chimica

    L-glutammato di monoammonio monoidrato

    Formula chimica

    C5H12N2O4 · H2O

    Peso molecolare

    182,18

    Tenore

    Dal 99,0 % al 101,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua; praticamente insolubile in etanolo o etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi, praticamente inodori

    Identificazione

    Test dell'ammonio

    Positivo

    Test dell'acido glutammico (mediante cromatografia su strato sottile)

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 25,4° e + 26,4°

    [soluzione al 10 % (base anidra) in 2N HCl, provetta da 200 mm]

    pH

    Tra 6,0 e 7,0 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (50 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Pirrolidone acido carbossilico

    Non più dello 0,2 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 625 DIGLUTAMMATO DI MAGNESIO



    Sinonimi

    Glutammato di magnesio

    Definizione

    EINECS

    242-413-0

    Denominazione chimica

    Di-L-glutammato di monomagnesio tetraidrato

    Formula chimica

    C10H16MgN2O8 · 4H2O

    Peso molecolare

    388,62

    Tenore

    Dal 95,0 % al 105,0 % su base anidra

    Solubilità

    Molto solubile in acqua; praticamente insolubile in etanolo o etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere bianchi o biancastri, inodori

    Identificazione

    Test del magnesio

    Positivo

    Test dell'acido glutammico (mediante cromatografia su strato sottile)

    Positivo

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 tra + 23,8° e + 24,4°

    [soluzione al 10 % (base anidra) in 2N HCl, provetta da 200 mm]

    pH

    Tra 6,4 e 7,5 (soluzione al 10 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 24 % (metodo di Karl Fischer)

    Cloruri

    Non più dello 0,2 %

    Pirrolidone acido carbossilico

    Non più dello 0,2 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 626 ACIDO GUANILICO



    Sinonimi

    Acido 5'-guanilico

    Definizione

    EINECS

    201-598-8

    Denominazione chimica

    Acido -5'-monofosforico di guanosina

    Formula chimica

    C10H14N5O8P

    Peso molecolare

    363,22

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Leggermente solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina incolori o bianchi, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    pH

    Tra 1,5 e 2,5 (soluzione allo 0,25 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 256 nm

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,5 % (120 °C, 4 ore)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 627 GUANILATO BISODICO



    Sinonimi

    Guanilato sodico; 5'-guanilato sodico

    Definizione

    ▼M3

    Einecs

    226-914-1

    ▼B

    Denominazione chimica

    5'-monofosfato di guanosina bisodico

    Formula chimica

    C10H12N5Na2O8P · nH2O (n = ca. 7)

    Peso molecolare

    407,19 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina incolori o bianchi, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,5 (soluzione al 5 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 256 nm

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 25 % (120 °C, 4 ore)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 628 GUANILATO DIPOTASSICO



    Sinonimi

    Guanilato dipotassico;5'-guanilato potassico

    Definizione

    ▼M3

    Einecs

    221-849-5

    ▼B

    Denominazione chimica

    5'-monofosfato di guanosina dipotassico

    Formula chimica

    C10H12K2N5O8P

    Peso molecolare

    439,40

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo

    Descrizione

    Cristalli incolori o bianchi o polvere cristallina bianca, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,5 (soluzione al 5 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 256 nm

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 5 % (120 °C, 4 ore)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 629 GUANILATO DI CALCIO



    Sinonimi

    5'-guanilato di calcio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    5'-monofosfato di guanosina calcico

    Formula chimica

    C10H12CaN5O8P · nH2O

    Peso molecolare

    401,20 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Scarsamente solubile in acqua

    Descrizione

    Cristalli o polvere bianchi o biancastri, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,0 (soluzione allo 0,05 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 256 nm

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 23,0 % (120 °C, 4 ore)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 630 ACIDO INOSINICO



    Sinonimi

    Acido 5'-inosinico

    Definizione

    EINECS

    205-045-1

    Denominazione chimica

    Acido 5'-monofosforico di inosina

    Formula chimica

    C10H13N4O8P

    Peso molecolare

    348,21

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, leggermente solubile in etanolo

    Descrizione

    Cristalli o polvere incolori o bianchi, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    pH

    Tra 1,0 e 2,0 (soluzione al 5 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 250 nm

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 3,0 % (120 °C, 4 ore)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 631 INOSINATO DISODICO



    Sinonimi

    Inosinato di sodio; 5'-inosinato di sodio

    Definizione

    EINECS

    225-146-4

    Denominazione chimica

    5'-monofosfato di inosina bisodica

    Formula chimica

    C10H11N4Na2O8P · H2O

    Peso molecolare

    392,17 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere incolori o bianchi, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,5

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 250 nm

    Purezza

    Acqua

    Non più del 28,5 % (metodo di Karl Fischer)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 632 INOSINATO DIPOTASSICO



    Sinonimi

    Inosinato di potassio; 5'-inosinato di potassio

    Definizione

    EINECS

    243-652-3

    Denominazione chimica

    5'-monosfato di inosina dipotassica

    Formula chimica

    C10H11K2N4O8P

    Peso molecolare

    424,39

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua; praticamente insolubile in Etanolo

    Descrizione

    Cristalli o polvere incolori o bianchi, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del potassio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,5 (soluzione al 5 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 250 nm

    Purezza

    Acqua

    Non più del 10,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 633 INOSINATO DI CALCIO



    Sinonimi

    5'-inosinato di calcio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    5'-monofosfato di inosina calcica

    Formula chimica

    C10H11CaN4O8P · nH2O

    Peso molecolare

    386,19 (anidro)

    Tenore

    Non meno del 97,0 % su base anidra

    Solubilità

    Scarsamente solubile in acqua

    Descrizione

    Cristalli o polvere incolori o bianchi, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,0 (soluzione allo 0,05 %)

    Spettrometria

    Assorbimento massimo di una soluzione di 20 mg/l in 0,01N HCl a 250 nm

    Purezza

    Acqua

    Non più del 23,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 634 5'RIBONUCLEOTIDE DI CALCIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Il 5'-ribonucleotide di calcio è essenzialmente un miscuglio di 5'-monofosfato di inosina calcica e 5'-monofosfato di guanosina calcica

    Formula chimica

    C10H11N4CaO8P · nH2O

    C10H12N5CaO8P · nH2O

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 97,0 % dei due principali componenti e dal 47,0 % al 53 % di ciascuno di essi, su base anidra

    Solubilità

    Scarsamente solubile in acqua

    Descrizione

    Cristalli o polvere bianchi o biancastri, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del calcio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,0 (soluzione allo 0,05 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 23,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 635 5'RIBONUCLEOTIDE DI DISODIO



    Sinonimi

    5'-ribonucleotide di sodio

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Il 5'-ribonucleotide di disodio è essenzialmente un miscuglio di 5'-monofosfato di inosina disodica e 5'-monofosfato di guanosina disodica

    Formula chimica

    C10H11N4O8P · nH2O

    C10H12N5Na2O8P · nH2O

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 97,0 % dei due principali componenti e dal 47,0 % al 53 % di ciascuno di essi, su base anidra

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    Descrizione

    Cristalli o polvere bianchi o biancastri, inodori

    Identificazione

    Test del ribosio

    Positivo

    Test del fosfato organico

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    pH

    Tra 7,0 e 8,5 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 26,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Altri nucleotidi

    Non rilevabili mediante cromatografia su strato sottile

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 640 GLICINA E SUO SALE DI SODIO

    (i)   GLICINA



    Sinonimi

    Acido amminoacetico; glicocolla

    Definizione

    EINECS

    200-272-2

    Denominazione chimica

    Acido amminoacetico

    Formula chimica

    C2H5NO2

    Peso molecolare

    75,07

    Tenore

    Non meno del 98,5 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi

    Identificazione

    Test dell'amminoacido

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,2 % (105 °C, 3 ore)

    Residuo alla combustione

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    (ii)   GLICINATO DI SODIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    227-842-3

    Denominazione chimica

    Glicinato di sodio

    Formula chimica

    C2H5NO2 Na

    Peso molecolare

    98

    Tenore

    Non meno del 98,5 % su base anidra

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi

    Identificazione

    Test dell'amminoacido

    Positivo

    Test del sodio

    Positivo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,2 % (105 °C, 3 ore)

    Residuo alla combustione

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 650 ACETATO DI ZINCO



    Sinonimi

    Acido acetico; sale di zinco; diidrato

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Acetato di zinco diidrato

    Formula chimica

    C4H6O4 Zn · 2H2O

    Peso molecolare

    219,51

    Tenore

    Dal 98 % al 102 % di C4H6O4 Zn · 2H2O

    Descrizione

    Cristalli incolori o polvere fine biancastra

    Identificazione

    Test dell'acetato

    Positivo

    Test dello zinco

    Positivo

    pH

    Tra 6,0 e 8,0 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Sostanze insolubili

    Non più dello 0,005 %

    Cloruri

    Non più di 50 mg/kg

    Solfati

    Non più di 100 mg/kg

    Alcali e terre alcaline

    Non più dello 0,2 %

    Impurità volatili organiche

    Positivo

    Ferro

    Non più di 50 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 20 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 5 mg/kg

    E 900 DIMETILPOLISILOSSANO



    Sinonimi

    Polidimetilsilossano; fluido di silicone; olio di silicone; dimetilsilicone

    Definizione

    Il dimetilpolisilossano è una miscela di polimeri silossani lineari completamente metilati contenenti unità ripetute della formula (CH3)2 SiO e stabilizzati con gruppi terminali trimetilsilossici della formula (CH3)3 SiO

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Silossani e siliconi dimetilici

    Formula chimica

    (CH3)3-Si-[O-Si(CH3)2]n-O-Si(CH3)3

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Dal 37,3 % al 38,5 % di silicone totale

    Descrizione

    Liquido viscoso limpido e incolore

    Identificazione

    Peso specifico (25 °/25 °C)

    Tra 0,964 e 0,977

    Indice di rifrazione

    [n]D 25 tra 1,400 e 1,405

    Spettro di assorbimento dell'infrarosso

    Lo spettro di assorbimento infrarosso di una pellicola liquida del campione tra due piastre di cloruro di sodio presenta massimi relativi alle stesse lunghezze d'onda di quelli di una preparazione simile dello standard di riferimento per il dimetilpolisilossano

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (150 °C, 4 ore)

    Viscosità

    Non meno di 1,00 · 10– 4 m2s– 1 a 25 °C

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 901 CERA D'API, BINACA E GIALLA



    Sinonimi

    Cera vergine; cera gialla

    Definizione

    La cera d’api gialla è la cera che si ottiene fondendo con acqua calda le pareti del favo costruito dalle api mellifere, Apis mellifera L., e rimuovendo le sostanze estranee

    La cera d’api bianca si ottiene sbiancando la cera gialla

    EINECS

    232-383-7

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Pezzi o lastre di colore bianco-giallastro (forma bianca) o da giallastro a grigio-bruno (forma gialla) con frattura a grana fine e non cristallina, con un odore gradevole simile al miele

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    Tra 62 °C e 65 °C

    Peso specifico

    Circa 0,96

    Solubilità

    Insolubile in acqua; poco solubile in alcol; molto solubile in cloroformio e in etere

    Purezza

    Indice di acidità

    Da 17 a 24

    Indice di saponificazione

    87-104

    Indice di perossido

    Non più di 5

    Glicerolo e altri polioli

    Non più dello 0,5 % (come glicerolo)

    Ceresina, paraffine e alcune altre cere

    Trasferire 3,0 g del campione in un pallone a fondo tondo da 100 ml, aggiungere 30 ml di una soluzione al 4 % p/v di idrossido di potassio in etanolo esente da aldeide e fare bollire dolcemente sotto un condensatore di riflusso per 2 ore. Rimuovere il condensatore e inserire immediatamente un termometro. Immergere il pallone in acqua a 80 °C e lasciare raffreddare mescolando continuamente la soluzione. Non si forma precipitato prima che la temperatura raggiunga i 65 °C, anche se la soluzione può essere opalescente.

    Grassi, cera del Giappone, colofonia e saponi

    Fare bollire 1 g del campione per 30 minuti in 35 ml di una soluzione 1 a 7 di idrossido di sodio, mantenendo il volume con l'aggiunta occasionale di acqua, e lasciare raffreddare la miscela. La cera si separa e il liquido rimane limpido. Filtrare la miscela fredda e acidificare il filtrato con acido cloridrico. Non si forma precipitato.

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 902 CERA CANDELILLA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La cera candelilla è una cera purificata ottenuta dalle foglie dell’Euphorbia antisyphilitica

    EINECS

    232-347-0

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Cera di consistenza dura, giallastra-bruna, da opaca a traslucida

    Identificazione

    Peso specifico

    Circa 0,98

    Intervallo di fusione

    Tra 68,5 °C e 72,5 °C

    Solubilità

    Insolubile in acqua, solubile in cloroformio e toluene

    Purezza

    Indice di acidità

    Da 12 a 22

    Indice di saponificazione

    Da 43 a 65

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 903 CERA CARNAUBA



    Sinonimi

     

    Definizione

    La cera carnauba è una cera purificata ottenuta dalle gemme fogliari e dalle foglie della Copernicia cerifera Mart.

    EINECS

    232-399-4

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere o scaglie di colore da bruno chiaro a giallino, o solido duro e friabile con frattura resinosa

    Identificazione

    Peso specifico

    Circa 0,997

    Intervallo di fusione

    Tra 82 °C e 86 °C

    Solubilità

    Insolubile in acqua, parzialmente solubile in etanolo bollente, solubile in cloroformio ed etere etilico

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,25 %

    Indice di acidità

    Da 2 a 7

    Indice di esterificazione

    Da 71 a 88

    Sostanze insaponificabili

    Dal 50 % al 55 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 904 GOMMALACCA



    Sinonimi

    Gommalacca bianca; gommalacca sbiancata

    Definizione

    La gommalacca è lacca purificata e sbiancata, ottenuta dalla secrezione resinosa dell’insetto Laccifer (Tachardia) lacca (fam. Coccidae)

    EINECS

    232-549-9

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Gommalacca sbiancata: resina granulare biancastra, amorfa

    Gommalacca sbiancata senza cera: resina granulare giallina, amorfa

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua; facilmente solubile (sebbene molto lentamente) in alcol; moderatamente solubile in acetone

    Indice di acidità

    Tra 60 e 89

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 6,0 % (40 °C, su gel di silice, 15 ore)

    Colofonia

    Assente

    Cera

    Gommalacca sbiancata: non più del 5,5 %

    Gommalacca sbiancata senza cera: non più dello 0,2 %

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 905 CERA MICROCRISTALLINA



    Sinonimi

    Paraffina; cera di idrocarburi; cera Fischer-Tropsch; cera sintetica; paraffina sintetica

    Definizione

    Miscele raffinate di idrocarburi saturi solidi, ottenuti dal petrolio o da materie prime sintetiche

    Descrizione

    Cera inodore di colore bianco ambrato

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Indice di rifrazione

    [n] D 100 1,434-1,448

    Alternativa [n] D 120 1,426-1,440

    Purezza

    Peso molecolare

    Media non inferiore a 500

    Viscosità

    Non meno di 1,1 × 10– 5 m2s– 1 a 100 °C

    Alternativa: non meno di 0,8 × 10– 5 m2s– 1 a 120 °C, se solido a 100 °C

    Residuo alla combustione

    Non più dello 0,1 %

    Numero di carbonio al punto di distillazione del 5 %

    Non più del 5 % di molecole con numero di carbonio inferiore a 25

    Colore

    Test positivo

    Zolfo

    Non più dello 0,4 % in peso

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    Composti policiclici aromatici

    Benzo(a)pirene non più di 50 μg/kg

    E 907 POLI-1-DECENE IDROGENATO



    Sinonimi

    Polidec-1-ene idrogenato; poli-alfa-olefina idrogenata

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    C10nH20n+2 dove n = 3 - 6

    Peso molecolare

    560 (media)

    Tenore

    Non meno del 98,5 % di poli-1-decene idrogenato, avente la seguente distribuzione oligomerica:

    C30: 13–37 %

    C40: 35–70 %

    C50: 9–25 %

    C60: 1–7 %

    Descrizione

     

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua; leggermente solubile in etanolo; solubile in toluene

    Combustione

    La combustione produce una fiamma brillante e un odore caratteristico simile a quello della paraffina

    Viscosità

    Tra 5,7 × 10– 6 e 6,1 × 10– 6 m2s– 1 a 100 °C

    Purezza

    Composti con numero di carbonio inferiore a 30

    Non più dell'1,5 %

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Dopo essere stato agitato per 10 minuti in un bagno di acqua bollente, un tubo di acido solforico contenente un campione di 5 g di poli-1-decene idrogenato non è più scuro di un colore paglierino molto leggero

    Nichel

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 912 ESTERI DELL’ACIDO MONTANICO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Acidi e/o esteri montanici con glicole di etilene e/o 1,3-butanediolo e/o glicerolo

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Esteri dell’acido montanico

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Fiocchi, polvere, granuli o pellet di colore bianco giallastro

    Identificazione

    Densità

    Tra 0,98 e 1,05 (20 °C)

    Punto di sgocciolamento

    Superiore a 77 °C

    Purezza

    Indice di acidità

    Non più di 40

    Glicerolo

    Non più dell'1 % (gascromatografia)

    Altri polioli

    Non più dell'1 % (gascromatografia)

    Altri tipi di cera

    Non rilevabili (mediante analisi calorimetrica differenziale e/o spettroscopia ai raggi infrarossi)

    Arsenico

    Non più di 2 mg/kg

    Cromo

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 914 CERA POLIETILENICA OSSIDATA



    Sinonimi

     

    Definizione

    Prodotti di reazione polare da ossidazione moderata del polietilene

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Polietilene ossidato

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Fiocchi, polvere, granuli o pellet di colore biancastro

    Identificazione

    Densità

    Tra 0,92 e 1,05 (20 °C)

    Punto di sgocciolamento

    Superiore a 95 °C

    Purezza

    Indice di acidità

    Non più di 70

    Viscosità

    Non meno di 8,1 · 10– 5 m2s–1 a 120 °C

    Altri tipi di cera

    Non rilevabili (mediante analisi calorimetrica differenziale e/o spettroscopia ai raggi infrarossi)

    Ossigeno

    Non più del 9,5 %

    Cromo

    Non più di 5 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 920 L-CISTEINA



    Sinonimi

     

    Definizione

    L-cisteina cloridrato o cloridrato monoidrato. I capelli umani non possono essere utilizzati come fonte per questa sostanza

    EINECS

    200-157-7 (anidro)

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    C3H7NO2S · HCl · nH2O (dove n = 0 o 1)

    Peso molecolare

    157,62 (anidro)

    Tenore

    Dal 98,0 % al 101,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca o cristalli incolori

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua e in etanolo

    Intervallo di fusione

    La forma anidra fonde a circa 175 °C

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20: tra + 5,0° e + 8,0° o

    [α]D 25: tra + 4,9° e 7,9°

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Tra 8,0 % e 12,0 %

    Non più del 2,0 % (forma anidra)

    Residuo alla combustione

    Non più dello 0,1 %

    Ione ammonio

    Non più di 200 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 1,5 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    E 927b CARBAMMIDE



    Sinonimi

    Urea

    Definizione

    EINECS

    200-315-5

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    CH4N2O

    Peso molecolare

    60,06

    Tenore

    Non meno del 99,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina prismatica da incolore a bianca o piccoli grumi bianchi

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua

    Solubile in etanolo

    Precipitazione con acido nitrico

    Il test è positivo se si forma un precipitato bianco cristallino

    Reazione cromatica

    Il test è positivo se si produce una colorazione rosso- violetto

    Intervallo di fusione

    Da 132 °C a 135 °C

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1,0 % (105 °C, 1 ora)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Materia insolubile in etanolo

    Non più dello 0,04 %

    Alcalinità

    Test positivo

    Ione ammonio

    Non più di 500 mg/kg

    Biureto

    Non più dello 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 938 ARGON



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-147-0

    Denominazione chimica

    Argon

    Formula chimica

    Ar

    Peso atomico

    40

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Gas incolore, inodore, non infiammabile

    Identificazione

     

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,05 %

    Metano e altri idrocarburi

    Non più di 100 μl/l (calcolati come metano)

    E 939 ELIO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-168-5

    Denominazione chimica

    Elio

    Formula chimica

    He

    Peso atomico

    4

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Gas incolore, inodore, non infiammabile

    Identificazione

     

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,05 %

    Metano e altri idrocarburi

    Non più di 100 μl/l (calcolati come metano)

    E 941 AZOTO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-783-9

    Denominazione chimica

    Azoto

    Formula chimica

    N2

    Peso molecolare

    28

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Gas incolore, inodore, non infiammabile

    Identificazione

     

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,05 %

    Ossido di carbonio

    Non più di 10 μl/l

    Metano e altri idrocarburi

    Non più di 100 μl/l (calcolati come metano)

    Biossido di azoto e ossido di azoto

    Non più di 10 μl/l

    Ossigeno

    Non più dell'1 %

    E 942 PROTOSSIDO DI AZOTO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    233-032-0

    Denominazione chimica

    Ossido di diazoto

    Formula chimica

    N2O

    Peso molecolare

    44

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Gas incolore, non infiammabile, di odore dolciastro

    Identificazione

     

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,05 %

    Ossido di carbonio

    Non più di 30 μl/l

    Biossido di azoto e ossido di azoto

    Non più di 10 μl/l

    E 943a BUTANO



    Sinonimi

    n-Butano

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Butano

    Formula chimica

    CH3CH2CH2CH3

    Peso molecolare

    58,12

    Tenore

    Non meno del 96 %

    Descrizione

    Gas o liquido incolore con debole odore caratteristico

    Identificazione

    Pressione di vapore

    108,935 kPa a 20 °C

    Purezza

    Metano

    Non più dello 0,15 % v/v

    Etano

    Non più dello 0,5 % v/v

    Propano

    Non più dell'1,5 % v/v

    Isobutano

    Non più del 3,0 % v/v

    1,3-butadiene

    Non più dello 0,1 % v/v

    Umidità

    Non più dello 0,005 %

    E 943b ISOBUTANO



    Sinonimi

    2-metil propano

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    2-metil propano

    Formula chimica

    (CH3)2CH CH3

    Peso molecolare

    58,12

    Tenore

    Non meno del 94 %

    Descrizione

    Gas o liquido incolore con caratteristico odore delicato

    Identificazione

    Pressione di vapore

    205,465 kPa a 20 °C

    Purezza

    Metano

    Non più dello 0,15 % v/v

    Etano

    Non più dello 0,5 % v/v

    Propano

    Non più del 2,0 % v/v

    n-Butano

    Non più del 4,0 % v/v

    1,3-butadiene

    Non più dello 0,1 % v/v

    Umidità

    Non più dello 0,005 %

    E 944 PROPANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Propano

    Formula chimica

    CH3CH2CH3

    Peso molecolare

    44,09

    Tenore

    Non meno del 95 %

    Descrizione

    Gas o liquido incolore con debole odore caratteristico

    Identificazione

    Gas o liquido incolore con debole odore caratteristico

    732,910 kPa a 20 °C

    Purezza

    Metano

    Non più dello 0,15 % v/v

    Etano

    Non più dell'1,5 % v/v

    Isobutano

    Non più del 2,0 % v/v

    n-Butano

    Non più dell'1,0 % v/v

    1,3-butadiene

    Non più dello 0,1 % v/v

    Umidità

    Non più dello 0,005 %

    E 948 OSSIGENO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    231-956-9

    Denominazione chimica

    Ossigeno

    Formula chimica

    O2

    Peso molecolare

    32

    Tenore

    Non meno del 99 %

    Descrizione

    Gas incolore, inodore, non infiammabile

    Identificazione

     

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,05 %

    Metano e altri idrocarburi

    Non più di 100 μl/l (calcolati come metano)

    E 949 IDROGENO



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    215-605-7

    Denominazione chimica

    Idrogeno

    Formula chimica

    H2

    Peso molecolare

    2

    Tenore

    Non meno del 99,9 %

    Descrizione

    Gas incolore, inodore, altamente infiammabile

    Identificazione

     

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,005 % v/v

    Ossigeno

    Non più dello 0,001 % v/v

    Azoto

    Non più dello 0,07 % v/v

    E 950 ACESULFAME K



    Sinonimi

    Acesulfame potassio; sale di potassio di 3,4 diidro-6-metil-1,2,3-ossatiazina-4-one, 2,2 diossido

    Definizione

    EINECS

    259-715-3

    Denominazione chimica

    6-metil-1,2,3-ossatiazina-4(3H)-one-2,2-diossido di sale di potassio

    Formula chimica

    C4H4KNO4S

    Peso molecolare

    201,24

    Tenore

    Non meno del 99 % di C4H4KNO4S su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, cristallina. Circa 200 volte più dolce del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Assorbimento per ultravioletti

    Massimo 227 ± 2 nm per una soluzione di 10 mg in 1 000 ml di acqua

    Test del potassio

    Positivo (sul residuo ottenuto con incenerimento di 2 g del campione)

    Test di precipitazione

    Si aggiungono poche gocce di una soluzione al 10 % di cobaltnitrito di sodio a una soluzione di 0,2 g del campione in 2 ml di acido acetico e 2 ml d'acqua. Si produce un precipitato di colore giallo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 2 ore)

    Impurezze organiche

    Positivo per 20 mg/kg di componenti UV attivi

    Fluoruri

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 951 ASPARTAME



    Sinonimi

    Metil-estere dell'aspartil-fenilalanina

    Definizione

    EINECS

    245-261-3

    Denominazione chimica

    Metil-estere della N-L-α-aspartil-L-fenilalanina-1, N-metil-estere dell'acido 3 ammino-N-(α-carbometossi-fenetil)-succinamico

    Formula chimica

    C14H18N2O5

    Peso molecolare

    294,31

    Tenore

    Dal 98 % al 102 % di C14H18N2O5 su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina, inodore, di sapore dolce. Potere dolcificante circa 200 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Poco solubile in acqua e in etanolo

    pH

    Tra 4,5 e 6,0 (soluzione 1 a 125)

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20: da 14,5° a + 16,5°

    Determinata alla concentrazione del 4 % in acido formico 15 N, entro 30 minuti dalla preparazione del campione

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 4,5 % (105 °C, 4 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Trasmittanza

    La trasmittanza di una soluzione all'1 % in acido cloridrico 2 N, determinata in una cella ottica di 1 cm a 430 nm con uno spettrofotometro adeguato, utilizzando acido cloridrico 2 N nella cella di riferimento, non deve essere inferiore a 0,95, equivalente a un'assorbanza di non oltre 0,022 all'incirca

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Acido 5-benzil-3,6-diosso-2-i-perazinacetico

    Non più dell'1,5 % su base anidra

    E 952 ACIDO CICLAMICO E SUOI SALI DI Na E

    (i)   ACIDO CICLAMICO



    Sinonimi

    Acido cicloesilsulfammico; ciclammato

    Definizione

    EINECS

    202-898-1

    Denominazione chimica

    Acido cicloesansulfammico; acido cicloesilamminosolfonico

    Formula chimica

    C6H13NO3S

    Peso molecolare

    179,24

    Tenore

    L'acido cicloesilsulfammico contiene dal 98 % al 102 % di C 6 H 13 NO 3 S, calcolato su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca, praticamente incolore. Potere dolcificante circa 40 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua e in etanolo

    Test di precipitazione

    Acidificare con acido cloridrico una soluzione al 2 %, aggiungere 1 ml di una soluzione all'incirca molare di cloruro di bario in acqua, filtrare nel caso la soluzione sia torbida o si formi un precipitato. Aggiungere alla soluzione limpida 1 ml di una soluzione di nitrito di sodio al 10 %. Si forma un precipitato bianco.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 1 ora)

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Cicloesilammina

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    Dicicloesilammina

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Anilina

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    (ii)   CICLAMMATO DI SODIO



    Sinonimi

    Ciclammato; sale sodico dell'acido ciclamico

    Definizione

    EINECS

    205-348-9

    Denominazione chimica

    Cicloesansolfammato di sodio, cicloesilsolfammato di sodio

    Formula chimica

    C6H12NNaO3S e la forma diidrata C6H12NNaO3S·2H2O

    Peso molecolare

    201,22 calcolato sulla forma anidra

    237,22 calcolato sulla forma idrata

    Tenore

    Dal 98 % al 102 % sulla sostanza secca

    Forma diidrata: non meno dell'84 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi, inodori, con potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 1 ora)

    Non più del 15,2 % (105 °C, 2 ore) per la forma diidrata

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Cicloesilammina

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    Dicicloesilammina

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Anilina

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    (iii)   CICLAMMATO DI CALCIO



    Sinonimi

    Ciclammato; sale di calcio dell'acido ciclamico

    Definizione

    EINECS

    205-349-4

    Denominazione chimica

    Cicloesansolfammato di calcio, cicloesilsolfammato di calcio

    Formula chimica

    C12H24CaN2O6S2· 2H2O

    Peso molecolare

    432,57

    Tenore

    Dal 98 % al 101 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli o polvere cristallina bianchi, inodori, con potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 1 ora)

    Non più dell'8,5 % (140 °C, 4 ore) per la forma diidrata

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Cicloesilammina

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    Dicicloesilammina

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Anilina

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    E 953 ISOMALTO



    Sinonimi

    Isomaltulosio idrogenato

    Definizione

    È prodotto per conversione enzimatica di saccarosio con cellule non vitali di Protaminobacter rubrum seguita da idrogenazione catalitica

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    L'isomalto è una miscela di mono- e disaccaridi idrogenati i cui principali componenti sono i disaccaridi:

    6-O-α-D-glucopuranosil-D-sorbitolo (1,6-GPS) e

    1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato (1,1-GPM)

    Formula chimica

    6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo: C12H24O11

    1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato: C12H24O11.2H2O

    Peso molecolare

    6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo: 344,3

    1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato: 380,3

    Tenore

    Non meno del 98 % di mono- e disaccaridi idrogenati e non meno dell'86 % della miscela di 6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo e 1-O-α- D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato, determinati su base anidra

    ▼M4

    Descrizione

    Massa cristallina inodore, bianca, lievemente igroscopica o soluzione acquosa con concentrazione minima del 60 %

    ▼B

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, molto debolmente solubile in etanolo

    Test HPLC

    Il confronto con un appropriato standard di riferimento dell'isomalto indica che i due picchi principali nel cromatogramma della soluzione di test presentano un tempo di ritenzione simile a quello dei due picchi principali del cromatogramma ottenuto con la soluzione di riferimento

    ▼M4

    Purezza

    Acqua

    Non più del 7 % per il prodotto solido (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    D-mannitolo

    Non più del 3 %

    D-sorbitolo

    Non più del 6 %

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg (espresso su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg (espresso su base anidra)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg (espresso su base anidra)

    ▼B

    E 954 SACCARINA E SUOI SALI Na, K E Ca

    (i)   SACCARINA



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    201-321-0

    Denominazione chimica

    1,1-diossido di 3-oxo-2,3-diidro-benzo(d)isotiazolo

    Formula chimica

    C7H5NO3S

    Peso molecolare

    183,18

    Tenore

    Dal 99 % al 101 % di C7H5NO3S su base anidra

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca, inodori o con debole odore, aromatico. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Poco solubile in acqua, solubile in soluzione basica, scarsamente solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'1 % (105 °C, 2 ore)

    Intervallo di fusione

    226-230 °C

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta.

    o-Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p- Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p-Solfonammide dell'acido benzoico

    Non più di 25 mg/kg su base anidra

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    (ii)   SALE SODICO DELLA SACCARINA



    Sinonimi

    Saccarina; sale di sodio della saccarina

    Definizione

    EINECS

    204-886-1

    Denominazione chimica

    o-Benzosolfimmide di sodio; sale di sodio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo; sale di sodio diidrato del 1,2-benzisotiazolin-3-one-1,1- diossido

    Formula chimica

    C7H4NNaO3S·2H2O

    Peso molecolare

    241,19

    Tenore

    Dal 99 % al 101 % di C7H4NNaO3S su base anidra

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca efflorescente, inodori o con un debole odore. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio in soluzione diluita.

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15 % (120 °C, 4 ore)

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta.

    o-Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p- Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p-Solfonammide dell'acido benzoico

    Non più di 25 mg/kg su base anidra

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    (iii)   SALE DI CALCIO DELLA SACCARINA



    Sinonimi

    Saccarina

    Definizione

    Denominazione chimica

    o-Benzosolfimmide di calcio, sale di calcio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di calcio idrato (2:7) del 1,2-benzisotiazolin-3-one-1,1- diossido

    EINECS

    229-349-9

    Formula chimica

    C14H8CaN2O6S2·3½H2O

    Peso molecolare

    467,48

    Tenore

    Non meno del 95 % di C14H8CaN2O6S2 su base anidra

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca, inodori o con un debole odore. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio in soluzione diluita.

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 13,5 % (120 °C, 4 ore)

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta.

    o-Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p- Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p-Solfonammide dell'acido benzoico

    Non più di 25 mg/kg su base anidra

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    (iv)   SALE DI POTASSIO DELLA SACCARINA



    Sinonimi

    Saccarina

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    o-Benzosolfimmide di potassio, sale di potassio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di potassio monoidrato del 1,2-benzisotiazolin-3- one-1,1 diossido

    Formula chimica

    C7H4KNO3S·H2O

    Peso molecolare

    239,77

    Tenore

    Dal 99 % al 101 % di C7H4KNO3S su base anidra

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina bianca, inodori o con un debole odore, di sapore molto dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, poco solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'8 % (120 °C, 4 ore)

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta.

    o-Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p- Toluenesolfonammide

    Non più di 10 mg/kg su base anidra

    p-Solfonammide dell'acido benzoico

    Non più di 25 mg/kg su base anidra

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Selenio

    Non più di 30 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    E 955 SUCRALOSIO



    Sinonimi

    4,1’,6’-Triclorogalattosucrosio

    Definizione

    EINECS

    259-952-2

    Denominazione chimica

    1,6-dicloro-1,6-didesossi-β-D-fruttofuranosil-4- cloro-4-desossi-α-D-galattopiranoside

    Formula chimica

    C12H19Cl3O8

    Peso molecolare

    397,64

    Tenore

    Dal 98 % al 102 % di C12H19Cl3O8 calcolati su base anidra.

    Descrizione

    Polvere cristallina da bianca a biancastra, praticamente inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, metanolo ed etanolo

    Poco solubile nell'acetato d'etile

    Spettro di assorbimento dell'infrarosso

    Lo spettro infrarosso di una dispersione del campione nel bromuro di potassio presenta valori massimi relativi a numeri di onde analoghe a quelli dello spettro di riferimento ottenuto attraverso uno standard di riferimento del sucralosio.

    Cromatografia su strato sottile

    La macchia principale della soluzione di test ha lo stesso valore Rf della macchia principale della soluzione standard A che funge da riferimento nel test degli altri disaccaridi clorurati. Questa soluzione titolata è ottenuta tramite la dissoluzione di 1,0 g di uno standard di riferimento di sucralosio in 10 ml di metanolo.

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 84,0° a + 87,5° calcolato su base anidra (soluzione al 10 % p/v)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,7 %

    Altri disaccaridi clorurati

    Non più dello 0,5 %

    Monosaccaridi clorurati

    Non più dello 0,1 %

    Ossido di trifenilfosfina

    Non più di 150 mg/kg

    Metanolo

    Non più dello 0,1 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 957 TAUMATINA



    Sinonimi

     

    Definizione

    EINECS

    258-822-2

    Denominazione chimica

    La taumatina si ottiene per estrazione acquosa a pH 2,5-4,0 dagli arilli del frutto del ceppo naturale del Thaumatococcus daniellii (Benth). È composta essenzialmente da due proteine: la Taumatina I e la Taumatina II, accompagnate da piccole quantità di costituenti della pianta, provenienti dal materiale di partenza.

    Formula chimica

    Polipeptide composto da 207 amminoacidi

    Peso molecolare

    Taumatina I 22209

    Taumatina II 22293

    Tenore

    Non meno del 15,1 % di azoto sula sostanza secca, equivalente a non meno del 93 % di proteine (N × 6,2)

    Descrizione

    Polvere color crema, inodore. Potere dolcificante da 2 000 a 3 000 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, insolubile in acetone

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 9 % (105 °C fino a peso costante)

    Carboidrati

    Non più del 3 % su base anidra

    Ceneri solfatate

    Non più del 2 % su base anidra

    Alluminio

    Non più di 100 mg/kg su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Criteri microbiologici

    Conta totale dei microrganismi aerobi

    Non più di 1 000 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 1 g

    E 959 NEOESPERIDINA DIIDROCALCONE



    Sinonimi

    Neosperidina diidrocalcone; NHDC; esperetina diidrocalcone-4′-β-neoesperidoside; neoesperidina DC

    Definizione

    Si ottiene per idrogenazione catalitica della neoesperidina

    EINECS

    243-978-6

    Denominazione chimica

    2-O-α-L-ramnopiranosil-4′-β-D-glucopiranosil-esperetina diidrocalcone

    Formula chimica

    C28H36O15

    Peso molecolare

    612,6

    Tenore

    Non meno del 96 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Polvere cristallina biancastra, inodore. Potere dolcificante da 1 000 a 1 800 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua calda, molto poco solubile in acqua fredda, praticamente insolubile in etere e in benzene

    Assorbimento massimo all'ultra-violetto

    282-283 nm per una soluzione di 2 mg in 100 ml di metanolo

    Test di Neu

    Sciogliere circa 10 mg di neoesperidina DC in 1 ml di metanolo, aggiungere 1 ml di una soluzione all'1 % di 2-amminoetil difenilborato in metanolo. Si ottiene un colore giallo vivo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dell'11 % (105 °C, 3 ore)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 % su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    E 960 GLICOSIDI DELLO STEVIOLO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il processo di fabbricazione comprende due fasi principali: la prima consiste nell'estrazione acquosa delle foglie di Stevia rebaudiana Bertoni e nella purificazione preliminare dell'estratto mediante cromatografia a scambio ionico per ottenere un estratto primario di glicoside steviolico; la seconda consiste nella ricristallizazione dei glicosidi steviolici da metanolo o etanolo acquoso, da cui risulta un prodotto finale costituito principalmente (almeno per il 75 %) da stevioside e/o rebaudioside A.

    L'additivo può contenere residui di resine a scambio ionico utilizzate nel processo di fabbricazione. Sono stati individuati in piccole quantità (0,10-0,37 % p/p) vari altri glicosidi steviolici che possono generarsi per effetto del processo di produzione, ma non sono naturalmente presenti nella Stevia rebaudiana.

    Denominazione chimica

    Stevioside: 13-[(2-O-β-D-glucopiranosil-β-D-glucopiranosil)ossi]kaur-16-en-18-oic acido, β-D-glucopiranosil estere

    Rebaudioside A: 13-[(2-O-β-D-glucopiranosil-3-O-β-D-glucopiranosil-β-D-glucopiranosil)ossi]kaur-16-en-18-oic acido, β-D-glucopiranosil estere

    Formula chimica

    Nome comune

    Formula

    Fattore di conversione

    Steviolo

    C20H30O3

    1,00

    Stevioside

    C38H60O18

    0,40

    Rebaudioside A

    C44H70O23

    0,33

    Rebaudioside C

    C44H70O22

    0,34

    Dulcoside A

    C38H60O17

    0,40

    Rubusoside

    C32H50O13

    0,50

    Steviolbioside

    C32H50O13

    0,50

    Rebaudioside B

    C38H60O18

    0,40

    Rebaudioside D

    C50H80O28

    0,29

    Rebaudioside E

    C44H70O23

    0,33

    Rebaudioside F

    C43H68O22

    0,34

    Peso molecolare e n. CAS

    Nome comune

    Numero CAS

    Peso molecolare

    Stevioside

    57817-89-7

    804,87

    Rebaudioside A

    58543-16-1

    967,01

    Tenore

    Non meno del 95 % di stevioside, rebaudiosidi A, B, C, D, E e F, steviolbioside, rubusoside e dulcoside sulla sostanza secca

    Descrizione

    Polvere bianco-giallina. Potere dolcificante da 200 a 300 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Da solubile a debolmente solubile in acqua

    Stevioside e rebaudioside A

    Il picco principale del cromatogramma ottenuto seguendo la procedura del metodo di dosaggio corrisponde o allo stevioside o al rebaudioside A

    pH

    Tra 4,5 e 7,0 (soluzione 1 a 100)

    Purezza

    Ceneri totali

    Non più dell'1 %

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 6 % (105 °C, 2 ore)

    Solventi residui

    Non più di 200 mg/kg metanolo

    Non più di 5 000 mg/kg etanolo

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 961 NEOTAME



    Sinonimi

    N-[N-(3,3-dimetilbutil)-L-α-aspartil]-L-fenilalanina 1-metil estere;

    N(3,3-dimetilbutil)-L-aspartil-L-fenilalanina metil estere

    Definizione

    Il neotame è ottenuto dalla reazione sotto pressione con idrogeno dell’aspartame con 3,3,-dimetilbutiraldeide in metanolo in presenza di un catalizzatore palladio/carbonio. È isolato e purificato mediante filtraggio, per il quale è possibile utilizzare terra diatomacea. Dopo la rimozione del solvente tramite distillazione, il neotame è lavato con acqua, separato per centrifugazione e infine essiccato sotto vuoto.

    N. CAS

    165450-17-9

    Denominazione chimica

    N-[N-(3,3-dimetilbutil)-L-α-aspartil]-L-fenilalanina 1-metil estere

    Formula chimica

    C20H30N2O5

    Peso molecolare

    378,47

    Descrizione

    Polvere da bianca a biancastra

    Tenore

    Non meno del 97,0 % sulla sostanza secca

    Identificazione

    Solubilità

    4,75 % (p/p) a 60 °C in acqua, solubile in etanolo e acetato di etile

    Purezza

    Acqua

    Non più del 5 % (metodo di Karl Fischer, dimensione del campione 25±5mg)

    pH

    5,0–7,0 (soluzione acquosa allo 0,5 %)

    Intervallo di fusione

    Da 81 °C a 84 °C

    N-[(3,3-dimetilbutil)-L-α-aspartil]-L-fenilalanina

    Non più dell'1,5 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    E 962 SALE DI ASPARTAME-ACESULFAME



    Sinonimi

    Aspartame-acesulfame; sale di aspartame-acesulfame

    Definizione

    Il sale è preparato riscaldando una soluzione a pH acido composta di aspartame e di acesulfame K in una proporzione di 2:1 circa (peso/peso) e lasciando prodursi la cristallizzazione. Il potassio e l'umidità sono eliminati. Il prodotto è più stabile del solo aspartame.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sale di 2,2-diossido di 6-metile-1,2,3-ossatiazina- 4(3H)-one dell'acido aspartico L fenilalanil-2- metil-L-α

    Formula chimica

    C18H23O9N3S

    Peso molecolare

    457,46

    Tenore

    Dal 63,0 % al 66,0 % di aspartame (su base anidra) e dal 34,0 % al 37,0 % di acesulfame (forma acida, su base anidra)

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca, inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Scarsamente solubile in acqua; leggermente solubile in etanolo

    Fattore di trasmissione

    Il fattore di trasmissione di una soluzione all'1 % nell'acqua, determinato in una cellula di 1 cm a 430 nm attraverso uno spettrofotometro adeguato utilizzando l'acqua come riferimento, non deve essere inferiore a 0,95, il che equivale a un coefficiente di assorbimento che non supera approssimativamente 0,022.

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 14,5° a + 16,5°

    Determinare a una concentrazione di 6,2 g in 100 ml di acido formico (15N) entro 30 minuti dalla preparazione della soluzione. Dividere per 0,646 il potere rotatorio specifico calcolato per compensare il tenore in aspartame del sale di aspartame-acesulfame.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 4 ore)

    Acido 5-benzil-3,6-diosso-2-piperazin-acetico

    Non più dello 0,5 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M1

    E 964 SCIROPPO DI POLIGLICITOLO



    Sinonimi

    Idrolizzato di amido idrogenato, sciroppo di glucosio idrogenato e poliglucitolo.

    Definizione

    Una miscela consistente principalmente di maltitolo e sorbitolo, con quantità minori di oligo- e polisaccaridi idrogenati e maltotriitolo. Si produce con l’idrogenazione catalitica di una miscela di idrolizzati di amido costituiti da polimeri di glucosio e maltosio e polimeri del glucosio a catena più lunga, simile al processo di idrogenazione catalitica utilizzato per la fabbricazione dello sciroppo di maltitolo. Ne risulta uno sciroppo dissalato a causa dello scambio ionico e concentrato al livello desiderato.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Sorbitolo: D-glucitolo

    Maltitolo: (α)-D-glucopiranosil-1,4-D-glucitolo

    Formula chimica

    Sorbitolo: C6H14O6

    Maltitolo: C12H24O11

    Peso molecolare

    Sorbitolo: 182,2

    Maltitolo: 344,3

    Tenore

    Tenore non inferiore al 99 % di saccaridi idrogenati totali su base anidra, non meno del 50 % di polioli di più elevato peso molecolare, non più del 50 % di maltitolo e non più del 20 % di sorbitolo su base anidra.

    Descrizione

    Liquido limpido e viscoso incolore e inodore.

    Identificazione

     

    Solubilità

    Molto solubile in acqua e poco solubile in etanolo

    Saggi del maltitolo

    Positivo

    Saggi del sorbitolo

    A 5 g del campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare e agitare con un agitatore meccanico fino all’apparizione di cristalli. Filtrare i cristalli e disciogliere in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio. Filtrare i cristalli, lavare con 5 ml di una miscela acqua/metanolo (1/2) e asciugare all’aria. I cristalli di monobenzilidene derivati dal sorbitolo così ottenuti fondono fra 173 e 179 °C.

    Purezza

     

    Contenuto d’acqua

    Non più del 31 % (metodo di Karl Fischer)

    Cloruri

    Non più di 50 mg/kg

    Solfati

    Non più di 100 mg/kg

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 %

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    E 965 (i) MALTITOLO



    Sinonimi

    D-maltitolo; maltosio idrogenato

    Definizione

    Il maltitolo si ottiene per idrogenazione del D-maltosio. È composto principalmente da D-maltitolo. Può contenere piccole quantità di sorbitolo e alcoli poliidrici affini.

    EINECS

    209-567-0

    Denominazione chimica

    (α)-D-glucopiranosil-1,4-D-glucitolo

    Formula chimica

    C12H24O11

    Peso molecolare

    344,3

    Tenore

    Non meno del 98 % di D-maltitolo C12H24O11 su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, poco solubile in etanolo

    Intervallo di fusione

    Da 148 °C a 151 °C

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 105,5° a + 108,5° (soluzione 5 % p/v)

    ▼M4

    Purezza

    Aspetto della soluzione acquosa

    Soluzione limpida e incolore

    Acqua

    Non più dell’1 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,1 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg (espresso su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg (espresso su base anidra)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg (espresso su base anidra)

    ▼B

    E 965 (ii) SCIROPPO DI MALTITOLO



    Sinonimi

    Sciroppo di glucosio idrogenato ad alto contenuto di maltosio; sciroppo di glucosio idrogenato; maltitolo liquido

    Definizione

    Consiste essenzialmente in una miscela di maltitolo, sorbitolo e oligo e polisaccaridi idrogenati. Preparato mediante idrogenazione catalitica dello sciroppo di glucosio ad alto tenore di maltosio o mediante idrogenazione dei suoi singoli componenti, seguita da miscelazione. Il prodotto in commercio è fornito sia come sciroppo che come prodotto solido.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 99 % di saccaridi idrogenati totali su base anidra e non meno del 50 % di maltitolo su base anidra

    Descrizione

    Liquidi viscosi chiari o masse cristalline bianche, incolori e inodori

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, poco solubile in etanolo

    HPLC

    Il confronto con un appropriato standard di riferimento del maltitolo indica che il picco principale del cromatogramma della soluzione test presenta un tempo di ritenzione simile a quello del picco principale del cromatogramma ottenuto con la soluzione di riferimento (ISO 10504:1998).

    ▼M4

    Purezza

    Aspetto della soluzione acquosa

    Soluzione limpida e incolore

    Acqua

    Non più del 31 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 10 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B

    E 966 LACTITOLO



    Sinonimi

    Lactite; lactositolo; lactobiosite

    Definizione

    Il lactitolo è ottenuto per idrogenazione catalitica del lattosio

    EINECS

    209-566-5

    Denominazione chimica

    4-O-β-D-galattopiranosil-D-glucitolo

    Formula chimica

    C12H24O11

    Peso molecolare

    344,3

    Tenore

    Non meno del 95 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina o soluzione incolore. Esistono prodotti cristallini nelle forme anidra, monoidrata e diidrata. Il nichel è utilizzato come catalizzatore.

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua

    Potere rotatorio specifico

    [α]D 20 da + 13° a + 16° calcolato su base anidra (soluzione acquosa al 10 % p/v)

    Purezza

    Acqua

    Prodotti cristallini; non più del 10,5 % (metodo di Karl Fischer)

    Altri polioli

    Non più del 2,5 % su base anidra

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,2 % espressi in glucosio su base anidra

    Cloruri

    Non più di 100 mg/kg su base anidra

    Solfati

    Non più di 200 mg/kg su base anidra

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 % su base anidra

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    E 967 XILITOLO



    Sinonimi

    Xilitolo

    Definizione

    Lo xilitolo è composto principalmente da D-xilitolo. La parte che non è costituita da D-xilitolo è composta da sostanze affini quali L-arabinitolo, galactitolo, mannitolo, sorbitolo

    EINECS

    201-788-0

    Denominazione chimica

    D-xilitolo

    Formula chimica

    C5H12O5

    Peso molecolare

    152,2

    Tenore

    Non meno del 98,5 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina bianca, praticamente inodore

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Intervallo di fusione

    Da 92 a 96 °C

    pH

    Da 5 a 7 (soluzione acquosa al 10 % p/v)

    Spettroscopia di assorbimento dell'infrarosso

    Confronto con uno standard di riferimento, per es. EP o USP.

    ▼M4

    Purezza

    Acqua

    Non più dell’1 % (metodo di Karl Fischer)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,2 % (espressi in glucosio su base anidra)

    Altri alcoli poliidrici

    Non più dell’1 % (espressi su base anidra)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg (espresso su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg (espresso su base anidra)

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg (espresso su base anidra)

    ▼B

    E 968 ERITRITOLO



    Sinonimi

    Meso-eritritolo; tetraidrossibutano; eritrite

    Definizione

    Ottenuto dalla fermentazione di una fonte di carboidrati mediante lieviti osmofili sicuri e di appropriata qualità alimentare, come Moniliella pollinis o Moniliella megachilensis, seguita da purificazione ed essiccazione

    EINECS

    205-737-3

    Denominazione chimica

    1,2,3,4-Butanetetrolo

    Formula chimica

    C4H10O4

    Peso molecolare

    122,12

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione

    Descrizione

    Cristalli bianchi, inodori, non igroscopici e termostabili con un potere dolcificante pari al 60-80 % circa di quello del saccarosio

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, leggermente solubile in etanolo, insolubile in etere dietilico

    Intervallo di fusione

    119-123 °C

    ▼M4

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non più dello 0,2 % (70 °C, 6 ore, in un essiccatore a vuoto)

    Conduttività

    Non più di 20 μS/cm (in una soluzione al 20 % di sostanza secca) ad una temperatura di 20 °C

    Sostanze riducenti

    Non più dello 0,3 %, espresse in D-glucosio

    Ribitolo e glicerolo

    Non più dello 0,1 %

    Piombo

    Non più di 0,5 mg/kg

    ▼M11

    E 969 ADVANTAME



    Sinonimi

     

    Definizione

    L'advantame (ANS 9801) è ottenuto mediante sintesi chimica in un processo in tre fasi; fabbricazione del principale prodotto intermedio, 3-idrossi- 4-metossicinnamaldeide (HMCA), seguita dall'idrogenazione per sintetizzare la 3- (3-idrossi- 4-metossifenil) propionaldeide (HMPA). Nella fase finale, la soluzione metanolica HMPA (filtrato) è combinata con l'aspartame per formare l'immina che con l'idrogenazione selettiva forma l'advantame. La soluzione può essere cristallizzata e i cristalli grezzi sono lavati. Il prodotto è recristalizzato e i cristalli sono separati, lavati e asciugati.

    N. CAS

    714229-20-6

    Denominazione chimica

    N- [N- [3- (3-idrossi- 4-metossifenil) propil] -α-aspartil] -L-fenilalanina 1-metil estere, monoidrato (IUPAC);

    L-fenilalanina, N- [3- (3-idrossi- 4-metossifenil) propil] -l-alfa-aspartil-, 2-metil estere, monoidrato (CA)

    Formula molecolare

    C24H30N2O7·H2O

    Peso molecolare

    476,52 g/mol (monoidrato)

    Tenore

    Pari o superiore al 97,0 % e pari o inferiore al 102,0 % su base anidra

    Descrizione

    Polvere di colore bianco-giallastra

    Identificazione

     

    Punto di fusione

    101,5 °C

    Purezza

     

    N- [N- [3- (3-idrossi- 4-metossifenil) propil-α-aspartil] -L-fenilalanina (ANS 9801-acido)

    Pari o inferiore all'1,0 %

    Totale altre sostanze collegate

    Pari o inferiore all'1,5 %

    Solventi residui

    Isopropilacetato: Pari o inferiore a 2 000 mg/kg

    Acetato di metile: Pari o inferiore a 500 mg/kg

    Metanolo: Pari o inferiore a 500 mg/kg

    2-propanolo: Pari o inferiore a 500 mg/kg

    Acqua

    Pari o inferiore al 5,0 % (metodo Karl Fischer)

    Residuo alla calcinazione

    Pari o inferiore allo 0,2 %

    Arsenico

    Pari o inferiore a 2 mg/kg

    Piombo

    Pari o inferiore a 1 mg/kg

    Palladio

    Pari o inferiore a 5,3 mg/kg

    Platino

    Pari o inferiore a 1,7 mg/kg

    ▼B

    E 999 ESTRATTO DI QUILLAIA



    Sinonimi

    Estratto di legno di Panama

    Definizione

    L’estratto di quillaia si ottiene per estrazione acquosa dalla Quillaia saponaria Molina, o da altre specie di Quillaia, alberi della famiglia delle Rosaceae. Contiene numerose saponine triterpeniche formate da glicosidi dell’acido quillaico. Sono presenti anche alcuni zuccheri come il glucosio, il galattosio, l’arabinosio, lo xilosio e il ramnosio, nonché tannino, ossalato di calcio e altri componenti minori.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    L’estratto di quillaia nella forma in polvere è di colore bruno chiaro con una sfumatura rosa. È disponibile anche in soluzione acquosa.

    Identificazione

    pH

    Tra 3,7 e 5,5 (soluzione al 4 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 6,0 % (metodo di Karl Fischer) (solo la forma in polvere)

    Arsenico

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    E 1103 INVERTASI



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’invertasi viene prodotta dal Saccharomyces cerevisiae

    EINECS

    232-615-7

    Numero della Commissione per gli enzimi

    EC 3.2.1.26

    Denominazione tassonomica

    β-D-Fruttofuranoside fruttoidrolasi

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

     

    Identificazione

     

    Purezza

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Cadmio

    Non più dello 0,5 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 50 000 colonie per grammo

    Salmonella spp.

    Assente in 25 g

    Coliformi

    Non più di 30 colonie per grammo

    Escherichia coli

    Assente in 25 g

    E 1105 LISOZIMA



    Sinonimi

    Lisozima cloridrato; muramidasi

    Definizione

    Il lisozima è un polipeptide lineare costituito da 129 amminoacidi, che si ottiene dall’albume d’uovo di gallina. Grazie alla sua attività enzimatica, è in grado di idrolizzare i legami β(1-4) tra l’acido N-acetilmuramico e la N- acetilglucosammina nelle membrane esterne di varie specie batteriche, in particolare in organismi gram-positivi. Lo si ottiene usualmente sotto forma di cloridrato.

    EINECS

    232-620-4

    Numero della Commissione per gli enzimi

    EC 3.2.1.17

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

    Circa 14 000

    Tenore

    Non meno di 950 mg/g su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca inodore

    Identificazione

    Punto isoelettrico

    10,7

    pH

    Tra 3,0 e 3,6 (soluzione acquosa al 2 %)

    Spettrofotometria

    Massimo di assorbimento di una soluzione acquosa (25 mg/1 000 ml) a 281 nm, un minimo a 252 nm

    Purezza

    Acqua

    Non più del 6,0 % (metodo di Karl Fischer) (solo la forma in polvere)

    Residuo alla calcinazione

    Non più dell'1,5 %

    Azoto

    Dal 16,8 % al 17,8 %

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 5 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Conta batterica totale

    Non più di 5 × 104 colonie per grammo

    Salmonella spp.

    Assente in 25 g

    Staphylococcus aureus

    Assente in 1 g

    Escherichia coli

    Assente in 1 g

    E 1200 POLIDESTROSIO



    Sinonimi

    Polidestrosi modificati

    Definizione

    Polimeri di glucosio legati in modo randomizzato con alcuni gruppi terminali di sorbitolo e con residui di acido citrico o acido fosforico uniti ai polimeri tramite legami mono- o diesterici. Si ottengono per condensazione degli ingredienti e sono formati da circa 90 parti di D-glucosio, 10 parti di sorbitolo e 1 parte di acido citrico o 0,1 parti di acido fosforico. Nei polimeri predomina il legame 1,6- glucosidico, sebbene siano presenti altri legami. I prodotti contengono piccole quantità di glucosio libero, sorbitolo, levoglucosano (1,6-anidro-D-glucosio) e acido citrico e sono neutralizzabili mediante qualsiasi base commestibile e/o decolorati e deionizzati per essere ulteriormente purificati. Inoltre, i prodotti possono essere parzialmente idrogenati con catalizzatori al nichel Raney per ridurre il glucosio residuo. Il polidestrosio-N è un polidestrosio neutralizzato.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 90 % di polimero su base anidra ed esente da ceneri

    Descrizione

    Solido da bianco a lievemente bruno. I polidestrosi si dissolvono in acqua dando soluzioni da incolore a giallo paglierino.

    Identificazione

    Test dello zucchero

    Positivo

    Test dello zucchero riducente

    Positivo

    pH

    Tra 2,5 e 7,0 per il polidestrosio (soluzione al 10 %)

    Tra 5,0 e 6,0 per il polidestrosio -N (soluzione al 10 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 4,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,3 % (polidestrosio)

    Non più del 2,0 % (polidestrosio N)

    Nichel

    Non più di 2 mg/kg per i polidestrosi idrogenati

    1,6-anidro-D-glucosio

    Non più del 4,0 % su base anidra ed esente da ceneri

    Glucosio e sorbitolo

    Non più del 6,0 % combinato su base anidra ed esente da ceneri; glucosio e sorbitolo sono determinati separatamente

    Peso molecolare limite

    Test negativo per polimeri di peso molecolare superiore a 22 000

    5-idrossimetilfurfurale

    Non più dello 0,1 % (polidestrosio)

    Non più dello 0,05 % (polidestrosio-N)

    Piombo

    Non più dello 0,5 mg/kg

    E 1201 POLIVINILPIRROLIDONE



    Sinonimi

    Povidone; PVP; polivinilpirrolidone solubile

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Polivinilpirrolidone, poli-[1-(2-ossi-1-pirrolidinile)-etilene]

    Formula chimica

    (C6H9NO)n

    Peso molecolare medio ponderale

    Non meno di 25 000

    Tenore

    Dall'11,5 % al 12,8 % di azoto (N) su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca o quasi bianca

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua e in etanolo. Insolubile in etere

    pH

    Tra 3,0 e 7,0 (soluzione al 5 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 5 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri totali

    Non più dello 0,1 %

    Aldeide

    Non più di 500 mg/kg (come acetaldeide)

    N-vinilpirrolidone libero

    Non più di 10 mg/kg

    Idrazina

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1202 POLIVINILPOLIPIRROLIDONE



    Sinonimi

    Crospovidone; polividone reticolato; polivinilpirrolidone insolubile

    Definizione

    Il polivinilpolipirrolidone è un poli-[1-(2-ossi-1-pirrolidinile)-etilene], reticolato in modo casuale. È prodotto dalla polimerizzazione di N-vinil-2-pirrolidone in presenza di un catalizzatore caustico o di N, N'-divinil-imidazolidone. Data la sua insolubilità in tutti i comuni solventi, la gamma di peso molecolare non può essere determinata analiticamente.

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Polivinilpirrolidone, poli-[1-(2-ossi-1-pirrolidinile)-etilene]

    Formula chimica

    (C6H9NO)n

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Dall'11 % al 12,8 % di azoto (N) su base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca igroscopica di odore debole, non sgradevole

    Identificazione

    Solubilità

    Insolubile in acqua, etanolo ed etere

    pH

    Tra 5,0 e 8,0 (sospensione acquosa all’1 %)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 6 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,4 %

    Sostanze solubili in acqua

    Non più dell'1 %

    N-vinilpirrolidone libero

    Non più di 10 mg/kg

    N,N'-divinil-imidazolidone libero

    Non più di 2 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1203 ALCOL POLIVINILICO



    Sinonimi

    Polimero di alcol vinilico, PVOH

    Definizione

    L'alcol polivinilico è una resina sintetica preparata mediante polimerizzazione di acetato di vinile, seguita da una idrolisi parziale dell'estere in presenza di un catalizzatore alcalino. Le caratteristiche fisiche del prodotto dipendono dal grado di polimerizzazione e dal grado di idrolisi.

    Denominazione chimica

    Omopolimero di etenolo

    Formula chimica

    (C2H3OR)n dove R = H o COCH3

    Descrizione

    Polvere granulosa, inodore, insapore, traslucida, bianca o di color crema

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua; scarsamente solubile in etanolo

    Reazione di precipitazione

    Sciogliere 0,25 g del campione in 5 ml d'acqua, riscaldandola, e lasciar raffreddare la soluzione a temperatura ambiente. Aggiungendo 10 ml di etanolo a tale soluzione, si produce un precipitato bianco, torbido o flocculento.

    Reazione cromatica

    Sciogliere 0,01 g del campione in 100 ml d'acqua, riscaldandola, e lasciar raffreddare la soluzione a temperatura ambiente. Si produce un colore azzurro quando si aggiunge (a una soluzione di 5 ml) una goccia di soluzione di prova di iodio e poche gocce di soluzione di acido borico.

    Sciogliere 0,5 g del campione in 10 ml d'acqua, riscaldandola, e lasciar raffreddare la soluzione a temperatura ambiente. Aggiungendo una goccia di soluzione di prova di iodio a 5 ml di soluzione si produce un colore tra rosso scuro e azzurro.

    Viscosità

    Da 4,8 a 5,8 mPa.s (soluzione al 4 % a 20 °C) corrispondente a un peso molecolare medio di 26 000-30 000 D

    Purezza

    Sostanze insolubili in acqua

    Non più dello 0,1 %

    Indice di esterificazione

    Tra 125 e 153 mg KOH/g

    Grado di idrolisi

    Da 86,5 a 89,0 %

    Indice di acidità

    Non più di 3,0

    Residui di solventi

    Non più dell'1,0 % di metanolo e dell'1,0 % di acetato di metile

    pH

    Da 5,0 a 6,5 (soluzione al 4 %)

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 5,0 % (105 °C, 3 ore)

    Residuo alla combustione

    Non più dell'1,0 %

    Piombo

    Non più di 2,0 mg/kg

    E 1204 PULLULANO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Glucano lineare, neutro consistente soprattutto in unità di maltotriosio collegate da legami glicosidici -1,6. Prodotto mediante fermentazione di un amido alimentare idrolizzato utilizzando un ceppo non tossinogeno di Aureobasidium pullulans. Dopo la fermentazione, le cellule fungine sono rimosse mediante microfiltrazione, il filtrato è sterilizzato a caldo e i pigmenti e altre impurità sono rimossi mediante adsorbimento e cromatografia a scambio ionico.

    EINECS

    232-945-1

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

    (C6H10O5)n

    Peso molecolare

     

    Tenore

    Non meno del 90 % di glucano su base anidra

    Descrizione

    Polvere inodore da bianco a biancastro

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo

    pH

    Da 5,0 a 7,0 (soluzione al 10 %)

    Precipitazione con polietilenglicole 600

    Aggiungere 2 ml di polietilenglicole 600 a 10 ml di una soluzione acquosa al 2 % di pullulano. Si forma un precipitato bianco.

    Depolimerizzazione con pullulanasi

    Preparare due provette da 10 ml ciascuna di una soluzione di pullulano al 10 %. Aggiungere 0,1 ml di soluzione di pullulanasi (10 unità/g) in una delle provette e 0,1 ml di acqua nell’altra. Dopo incubazione a circa 25 °C per 20 minuti, la viscosità della soluzione trattata con pullulanasi è visibilmente inferiore a quella della soluzione non trattata.

    Viscosità

    100-180 mm2/s (soluzione acquosa al 10 % p/p a 30 o C)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 6 % (90 °C, pressione non superiore a 50 mm Hg, 6 ore)

    Mono-, di- ed oligosaccaridi

    Non più del 10 % espresso in glucosio

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    Criteri microbiologici

    Lieviti e muffe

    Non più di 100 colonie per grammo

    Coliformi

    Assenti in 25 g

    Salmonella spp.

    Assente in 25 g

    E 1205 COPOLIMERO DI METACRILATO BASICO



    Sinonimi

    Copolimero di metacrilato butilato basico; copolimero di amminometacrilato; copolimero E di amminoalchilmetacrilato; copolimero di butilmetacrilato, dimetilamminoetilmetacrilato, metilmetacrilato; polimero di butilmetacrilato, metilmetacrilato, dimetilamminoetilmetacrilato

    Definizione

    Il copolimero di metacrilato basico è prodotto per polimerizzazione termocontrollata dei monomeri metilmetacrilato, butilmetacrilato e dimetilamminoetilmetacrilato, sciolti in propan-2-olo mediante un sistema iniziatore generatore di radicali liberi. L'agente modificatore della catena è un alchilmercaptano. Il polimero solido è sottoposto a una prima frantumazione, quindi ad estrusione e granulazione sotto vuoto per eliminare i componenti volatili residui. I granuli così ottenuti sono commercializzati come tali o sono sottoposti a una seconda frantumazione (micronizzazione).

    Denominazione chimica

    Poli(butilmetacrilato-co-(2-dimetilamminoetil)metacrilato-co-metilmetacrilato) 1:2:1

    Formula chimica

    Poli[(CH2:C(CH3)CO2(CH2)2N(CH3)2)-co-(CH2:C(CH3)CO2CH3)-co-(CH2:C(CH3)CO2(CH2)3CH3)]

    Peso molecolare medio ponderale stimato per cromatografia a permeazione di gel

    Circa 47 000 g/mol

    Dimensione particellare della polvere (forma un film quando è utilizzato)

    < 50 μm più del 50 %

    < 0,1 μm 5,1–5,5 %

    Tenore

    (secondo Ph. Eur. 2.2.20 "Titolazione potenziometrica")

    20,8–25,5 % di gruppi dimetilamminoetilici (DMAE) su base anidra

    Descrizione

    Granuli incolori o con sfumatura gialla, polvere bianca

    Identificazione

    Spettroscopia di assorbimento infrarosso

    Da stabilire

    Viscosità di una soluzione al 12,5 % di propan-2-olo e acetone a 60:40 (p/p)

    3–6 mPa.s

    Indice di rifrazione

    [n]D 20 1,380–1,385

    Solubilità

    1 g si scioglie in 7 g di metanolo, etanolo, propan-2-olo, diclorometano, acido cloridrico acquoso 1N.

    Insolubile in etere di petrolio

    ▼M6

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non più del 2,0 % (3 ore a 105 °C)

    Indice di alcalinità

    162–198 mg KOH/g di sostanza secca

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,1 %

    Monomeri residui

    Butilmetacrilato < 1 000 mg/kg

    Metilmetacrilato < 1 000 mg/kg

    Dimetilamminoetilmetacrilato < 1 000 mg/kg

    Residui di solventi

    Propan-2-olo < 0,5 %

    Butanolo < 0,5 %

    Metanolo < 0,1 %

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 3 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    ▼M6

    E 1206 COPOLIMERO DI METACRILATO NEUTRO



    Sinonimi

    Polimero di etilacrilato-metilmetacrilato; polimero di etilacrilato, metilmetacrilato; etilacrilato, polimero con metilmetacrilato; polimero di metilmetacrilato, etilacrilato; metilmetacrilato, polimero con etilacrilato

    Definizione

    Il copolimero di metacrilato neutro è un copolimero completamente polimerizzato del metilmetacrilato e dell’etilacrilato. È prodotto mediante processo di polimerizzazione di emulsioni. Si prepara mediante polimerizzazione indotta da ossidoriduzione dei monomeri di etilacrilato o di metilmetacrilato, utilizzando un sistema di avvio dell’ossidoriduzione in presenza di un donatore di radicali liberi, stabilizzato con polietilenglicole monostearil etere e acido vinilico/idrossido di sodio. I monomeri residui sono eliminati mediante distillazione in corrente di vapore.

    Numero CAS

    9010-88-2

    Denominazione chimica

    Poli(etilacrilato-co-metilmetacrilato) 2:1

    Formula chimica

    Poli[(CH2:CHCO2CH2CH3)-co-(CH2:C(CH3)CO2CH3)]

    Peso molecolare medio

    Circa 600 000 g/mol

    Tenore/residuo all’evaporazione

    28,5-31,5 %

    1 g della dispersione viene essiccato in stufa per 3 ore a 110 °C

    Descrizione

    Dispersione bianco-latte (forma commerciale: una dispersione al 30 % della sostanza secca in acqua) a bassa viscosità con debole odore caratteristico

    Identificazione

    Spettroscopia di assorbimento infrarosso

    Caratteristica del composto

    Viscosità

    Max. 50 mPa.s, 30 rpm/20 °C (viscosimetro Brookfield)

    pH

    5,5–8,6

    Densità relativa (a 20 °C)

    1,037-1,047

    Solubilità

    La dispersione è miscibile con acqua in qualsiasi proporzione. Il polimero e la dispersione sono liberamente solubili in acetone, etanolo e alcool isopropilico. Non solubili se miscelati con idrossido di sodio 1 N in un rapporto di 1:2

    Purezza

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,4 % nella dispersione

    Monomeri residui

    Monomeri totali (somma di metilmetacrilato e di etilacrilato): non più di 100 mg/kg nella dispersione

    Emulsionante residuo

    Polietilenglicole monostearil etere (macrogol stearil etere 20) non superiore allo 0,7 % nella dispersione

    Residui di solventi

    Etanolo non più dello 0,5 % nella dispersione

    Metanolo non più dello 0,1 % nella dispersione

    Arsenico

    Non più di 0,3 mg/kg nella dispersione

    Piombo

    Non più di 0,9 mg/kg nella dispersione

    Mercurio

    Non più di 0,03 mg/kg nella dispersione

    Cadmio

    Non più di 0,3 mg/kg nella dispersione

    E 1207 COPOLIMERO DI METACRILATO ANIONICO



    Sinonimi

    Polimero di metilacrilato, di metilmetacrilato e di acido metacrilico; acido metacrilico, polimero con metilacrilato e metilmetacrilato

    Definizione

    Il copolimero di metacrilato anionico è un copolimero completamente polimerizzato di acido metacrilico, metilmetacrilato e metilacrilato. È prodotto in mezzo acquoso per polimerizzazione di emulsione di metilmetacrilato, metilacrilato e acido metacrilico, utilizzando un iniziatore di radicali liberi stabilizzato con laurilsolfato di sodio e monooleato di poliossietilene sorbitano (polisorbato 80). I monomeri residui sono eliminati mediante distillazione in corrente di vapore.

    Numero CAS

    26936-24-3

    Denominazione chimica

    Poli(metilacrilato-co-metilmetacrilato-co-acido metacrilico) 7:3:1

    Formula chimica

    Poli[(CH2:CHCO2CH3)-co-(CH2:C(CH3)CO2CH3)-co-(CH2:C(CH3)COOH)]

    Peso molecolare medio

    Circa 280 000 g/mol

    Tenore/residuo all’evaporazione

    28,5 – 31,5 %

    1 g della dispersione viene essiccato in stufa per 5 ore a 110 °C

    9,2-12,3 % unità di acido metacrilico nella sostanza secca

    Descrizione

    Dispersione bianco-latte (forma commerciale: una dispersione al 30 % della sostanza secca in acqua) a bassa viscosità con debole odore caratteristico

    Identificazione

    Spettroscopia di assorbimento infrarosso

    Caratteristica del composto

    Viscosità

    Max. 20 mPa.s, 30 rpm/20 °C (viscosimetro Brookfield)

    pH

    2,0–3,5

    Densità relativa (a 20 °C)

    1,058-1,068

    Solubilità

    La dispersione è miscibile con acqua in qualsiasi proporzione Il polimero e la dispersione sono liberamente solubili in acetone, etanolo e alcool isopropilico. Solubili se miscelati con idrossido di sodio 1 N in un rapporto di 1:2. Solubile al di sopra di pH 7,0

    Purezza

    Indice di acidità

    60-80 mg KOH/g di sostanza secca

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 % nella dispersione

    Monomeri residui

    Monomeri totali (somma di acido metacrilico, metilmetacrilato e metilacrilato): non più di 100 mg/kg nella dispersione

    Emulsionanti residui

    Laurilsolfato di sodio non più dello 0,3 %, nella sostanza secca

    Polisorbato 80 non più dell’1,2 %, nella sostanza secca

    Residui di solventi

    Metanolo non più dello 0,1 % nella dispersione

    Arsenico

    Non più di 0,3 mg/kg nella dispersione

    Piombo

    Non più di 0,9 mg/kg nella dispersione

    Mercurio

    Non più di 0,03 mg/kg nella dispersione

    Cadmio

    Non più di 0,3 mg/kg nella dispersione

    ▼M9

    E 1208 COPOLIMERO DI POLIVINILPIRROLIDONE VINILACETATO



    Sinonimi

    Copolividone; copovidone; copolimero di 1-vinil-2-pirrolidone vinilacetato; 2-pirrolidinone, 1-etenil-, polimero con acetato di etenile

    Definizione

    È il prodotto della copolimerizzazione radicalica convenzionale di N-vinil-2-pirrolidone e di acetato di vinile in una soluzione di propan-2-olo con iniziatori.

    Einecs

     

    Denominazione chimica

    Acido acetico, etenil estere, polimero con 1-etenil-2-pirrolidinone

    Formula chimica

    (C6H9NO)n.(C4H6O2)m

    Peso molecolare medio viscosimetrico

    Tra 26 000 e 46 000 g/mol

    Tenore

    Tenore di azoto 7,0-8,0 %

    Descrizione

    Lo stato fisico viene descritto come una polvere o scaglie di colore da bianco a bianco-giallastro, con una dimensione media delle particelle pari a 50–130 μm.

    Identificazione

    Solubilità

    Liberamente solubile in acqua, etanolo, cloruro di etilene ed etere

    Spettroscopia di assorbimento infrarosso

    Da stabilire

    Test europeo di gradazione del colore (BY – marrone/giallo)

    Minimo BY5

    Valore K (1) (1 % di solidi in soluzione acquosa)

    25,2-30,8

    Valore del pH

    3,0 – 7,0 (soluzione acquosa al 10 %)

    Purezza

    Componente vinilacetato nel copolimero

    Non più del 42,0 %

    Acetato di vinile libero

    Non più di 5 mg/kg

    Ceneri totali

    Non più dello 0,1 %

    Aldeide

    Non più di 2 000 mg/kg (come acetaldeide)

    N-vinilpirrolidone libero

    Non più di 5 mg/kg

    Idrazina

    Non più di 0,8 mg/kg

    Tenore di perossido

    Non più di 400 mg/kg

    Propan-2-olo

    Non più di 150 mg/kg

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    Mercurio

    Non più di 1 mg/kg

    Cadmio

    Non più di 1 mg/kg

    (1)   Valore K: indice adimensionale, calcolato a partire dalle misurazioni della viscosità cinematica di soluzioni diluite ed utilizzato per indicare il probabile grado di polimerizzazione o la dimensione molecolare di un polimero.

    ▼B

    E 1404 AMIDO OSSIDATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’amido ossidato è amido trattato con ipoclorito di sodio

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi carbossilici

    Non più dell'1,1 % su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1410 FOSFATO DI MONOAMIDO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il fosfato di monoamido è amido esterificato con acido ortofosforico, o ortofosfato di sodio o di potassio o tripolifosfato di sodio

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Fosfato residuo

    Non più dello 0,5 % (come P) per l'amido di frumento o la fecola di patate (su base anidra)

    Non più dello 0,4 % (come P) per gli altri amidi (su base anidra)

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg (su base anidra)

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1412 FOSFATO DI DIAMIDO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il fosfato di diamido è amido reticolato con trimetafosfato di sodio o ossicloruro di fosforo

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Fosfato residuo

    Non più dello 0,5 % (come P) per l'amido di frumento o la fecola di patate (su base anidra)

    Non più dello 0,4 % (come P) per gli altri amidi (su base anidra)

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg (su base anidra)

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1413 FOSFATO DI DIAMIDO FOSFATATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il fosfato di diamido fosfatato è amido sottoposto a una combinazione di trattamenti come quelli descritti per il fosfato di monoamido e il fosfato di diamido

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Fosfato residuo

    Non più dello 0,5 % (come P) per l'amido di frumento o la fecola di patate (su base anidra)

    Non più dello 0,4 % (come P) per gli altri amidi (su base anidra)

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg (su base anidra)

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1414 FOSFATO DI DIAMIDO ACETILATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il fosfato di diamido acetilato è amido reticolato con trimetafosfato di sodio o ossicloruro di fosforo ed esterificato mediante anidride acetica o vinilacetato

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi acetilici

    Non più del 2,5 % su base anidra

    Fosfato residuo

    Non più dello 0,14 % (come P) per l'amido di frumento o la fecola di patate (su base anidra)

    Non più dello 0,04 % (come P) per gli altri amidi (su base anidra)

    Vinilacetato

    Non più di 0,1 mg/kg su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1420 AMIDO ACETILATO



    Sinonimi

    Acetato di amido

    Definizione

    L’amido acetilato è amido esterificato con anidride acetica o vinilacetato

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi acetilici

    Non più del 2,5 % su base anidra

    Vinilacetato

    Non più di 0,1 mg/kg su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1422 ADIPATO DI DIAMIDO ACETILATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’adipato di diamido acetilato è amido reticolato con anidride adipica ed esterificato con anidride acetica

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi acetilici

    Non più del 2,5 % su base anidra

    Gruppi di adipati

    Non più dello 0,135 % su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1440 AMIDO IDROSSIPROPILATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’amido idrossipropilato è amido eterificato con ossido di propilene

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi idrossipropilici

    Non più del 7,0 % su base anidra

    Cloridrina propilenica

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1442 FOSFATO DI DIAMIDO IDROSSIPROPILATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    Il fosfato di diamido idrossipropilato è amido reticolato con trimetafosfato di sodio o ossicloruro di fosforo ed eterificato mediante ossido di propilene

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi idrossipropilici

    Non più del 7,0 % su base anidra

    Fosfato residuo

    Non più dello 0,14 % (come P) per l'amido di frumento o la fecola di patate (su base anidra)

    Non più dello 0,04 % (come P) per gli altri amidi (su base anidra)

    Cloridrina propilenica

    Non più di 1 mg/kg su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1450 OTTENILSUCCINATO DI AMIDO E SODIO



    Sinonimi

    SSOS

    Definizione

    L’ottenilsuccinato di amido e sodio è amido esterificato con anidride ottenilsuccinica

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi ottenilsuccinilici

    Non più del 3 % su base anidra

    Residuo di acido ottenilsuccinilico

    Non più dello 0,3 % su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1451 AMIDO ACETILATO OSSIDATO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’amido acetilato ossidato è amido trattato con ipoclorito di sodio seguito da esterificazione mediante anidride acetica

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 15,0 % per l’amido di cereali

    Non più del 21,0 % per la fecola di patate

    Non più del 18,0 % per gli altri amidi

    Gruppi carbossilici

    Non più dell'1,3 % su base anidra

    Gruppi acetilici

    Non più del 2,5 % su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    E 1452 OTTENILSUCCINATO DI ALLUMINIO E AMIDO



    Sinonimi

     

    Definizione

    L’ottenilsuccinato di alluminio e amido è un amido esterificato con anidride ottenilsuccinica e trattato con solfato di alluminio

    EINECS

     

    Denominazione chimica

     

    Formula chimica

     

    Peso molecolare

     

    Tenore

     

    Descrizione

    Polvere, granuli o (se pregelatinizzato) scaglie, polvere amorfa o particelle grossolane, bianchi o quasi bianchi

    Identificazione

    Osservazione al microscopio

    Test positivo (forma non pregelatinizzata)

    Colorazione con iodio

    Test positivo (colore da blu scuro a rosso chiaro)

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non più del 21,0 %

    Gruppi ottenilsuccinici

    Non più del 3 % su base anidra

    Residuo di acido ottenilsuccinico

    Non più dello 0,3 % su base anidra

    Anidride solforosa

    Non più di 50 mg/kg per gli amidi di cereali modificati (su base anidra)

    Non più di 10 mg/kg per altri amidi modificati, se non altrimenti specificato (su base anidra)

    Arsenico

    Non più di 1 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg su base anidra

    Mercurio

    Non più di 0,1 mg/kg

    Alluminio

    Non più dello 0,3 % su base anidra

    E 1505 CITRATO DI TRIETILE



    Sinonimi

    Etil citrato

    Definizione

    EINECS

    201-070-7

    Denominazione chimica

    Trietil-2-idrossipropan-1,2,3-tricarbossilato

    Formula chimica

    C12H20O7

    Peso molecolare

    276,29

    Tenore

    Non meno del 99,0 %

    Descrizione

    Liquido oleoso inodore, praticamente incolore

    Identificazione

    Peso specifico (25 °C/25 °C)

    1,135-1,139

    Indice di rifrazione

    [n]D 20: 1,439-1,441

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,25 % (metodo di Karl Fischer)

    Acidità

    Non più dello 0,02 % (come acido citrico))

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1517 DIACETATO DI GLICERILE



    Sinonimi

    Diacetina

    Definizione

    Il diacetato di glicerile consiste essenzialmente in una miscela di diacetati di glicerolo 1,2 e 1,3, con quantità minime di monoesteri e di triesteri

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Diacetato di glicerile; diacetato di 1,2,3-propantriolo

    Formula chimica

    C7H12O5

    Peso molecolare

    176,17

    Tenore

    Non meno del 94,0 %

    Descrizione

    Liquido chiaro, incolore, igroscopico, leggermente oleoso, con un leggero odore grasso

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua. Miscibile con etanolo

    Test del glicerolo

    Positivo

    Test dell'acetato

    Positivo

    Peso specifico (25 °C/25 °C)

    1,175-1,195

    Intervallo di ebollizione

    Tra 259 e 261 °C

    Purezza

    Ceneri totali

    Non più dello 0,02 %

    Acidità

    Non più dello 0,4 % (come acido acetico)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1518 TRIACETATO DI GLICERILE



    Sinonimi

    Triacetina

    Definizione

    EINECS

    203-051-9

    Denominazione chimica

    Triacetato di glicerile

    Formula chimica

    C9H14O6

    Peso molecolare

    218,21

    Tenore

    Non meno del 98,0 %

    Descrizione

    Liquido piuttosto oleoso, incolore, con un odore lievemente grasso

    Identificazione

    Test dell'acetato

    Positivo

    Test del glicerolo

    Positivo

    Indice di rifrazione

    [n]D 25 tra 1,429 e 1,431

    Peso specifico (25 °C/25 °C)

    Tra 1,154 e 1,158

    Intervallo di ebollizione

    Tra 258° e 270 °C

    Purezza

    Acqua

    Non più dello 0,2 % (metodo di Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,02 % (come acido citrico)

    Arsenico

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1519 ALCOL BENZILICO



    Sinonimi

    Fenilcarbinolo; alcol fenilmetilico; benzene-metanolo; alfa-idrossitoluene

    Definizione

    EINECS

     

    Denominazione chimica

    Alcol benzilico; fenilmetanolo

    Formula chimica

    C7H8O

    Peso molecolare

    108,14

    Tenore

    Non meno del 98,0 %

    Descrizione

    Liquido chiaro e incolore con un leggero odore aromatico

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, etanolo ed etere

    Indice di rifrazione

    [n]D 20: 1,538-1,541

    Peso specifico (25 °C/25 °C)

    1,042-1,047

    Test dei perossidi

    Positivo

    Intervallo di distillazione

    Non meno del 95 % v/v: distillazione tra 202 e 208 °C

    Purezza

    Indice di acidità

    Non più di 0,5

    Aldeidi

    Non più dello 0,2 % v/v (come benzaldeide)

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1520 1,2-PROPANDIOLO



    Sinonimi

    Propilenglicole

    Definizione

    EINECS

    200-338-0

    Denominazione chimica

    1,2-diidrossipropano

    Formula chimica

    C3H8O2

    Peso molecolare

    76,10

    Tenore

    Non meno del 99,5 % su base anidra

    Descrizione

    Liquido viscoso igroscopico limpido, incolore

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, etanolo e acetone

    Peso specifico (25 °C/25 °C)

    1,035-1,040

    Indice di rifrazione

    [n]D 20: 1,431-1,433

    Purezza

    Test di distillazione

    Il 99,5 % del prodotto distilla tra 185 °C e 189 °C. Il restante 0,5 % consiste essenzialmente in dimeri e tracce di trimeri del propilenglicole.

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,07 %

    Acqua

    Non più dell'1,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Piombo

    Non più di 2 mg/kg

    E 1521 POLIETILENGLICOLE



    Sinonimi

    PEG; Macrogol; ossido di polietilene

    Definizione

    Polimeri di addizione di ossido di etilene e acqua abitualmente designati da un numero corrispondente approssimativamente al peso molecolare

    Denominazione chimica

    alfa-idro-omega-idrossipoli (ossi-1,2-etandiolo)

    Formula chimica

    (C2H4O)n H2O (n = numero di unità di ossido di etilene corrispondenti a un peso molecolare di 6 000, circa 140)

    Peso molecolare medio

    Da 380 a 9 000 Da

    Tenore

    PEG 400: dal 95 % al 105 %

    PEG 3000: dal 90 % al 110 %

    PEG 3350: dal 90 % al 110 %

    PEG 4000: dal 90 % al 110 %

    PEG 6000: dal 90 % al 110 %

    PEG 8000: dall'87,5 % al 112,5 %

    Descrizione

    PEG 400 è un liquido igroscopico chiaro, viscoso, incolore o quasi incolore

    PEG 3000, PEG 3350, PEG 4000, PEG 6000 e PEG 8000 sono solidi bianchi o biancastri aventi l'aspetto della cera o della paraffina

    Identificazione

    Intervallo di fusione

    PEG 400: 4-8 °C

    PEG 3000: 50-56 °C

    PEG 3350: 53-57 °C

    PEG 4000: 53-59 °C

    PEG 6000:55-61 °C

    PEG 8000: 55-62 °C

    Viscosità

    PEG 400: da 105 a 130 mPa.s a 20 °C

    PEG 3000: da75 a 100 mPa.s a 20 °C

    PEG 3350: da 83 a 120 mPa.s a 20 °C

    PEG 4000: da 10 a 170 mPa.s a 20 °C

    PEG 6000: da 200 a 270 mPa.s a 20 °C

    PEG 8000: da 260 a 510 mPa.s a 20 °C

    Per i polietilenglicoli il cui peso molecolare medio è superiore a 400, la viscosità è determinata a partire da una soluzione m/m al 50 % della sostanza candidata nell'acqua

    Solubilità

    PEG 400 è miscibile con l'acqua, molto solubile nell'acetone, nell'alcol e nel cloruro di metilene, praticamente insolubile negli oli grassi e negli oli minerali

    PEG 3000 e PEG 3350: molto solubili nell'acqua e nel cloruro di metilene, leggermente solubili nell'alcol, praticamente insolubili negli oli grassi e negli oli minerali

    PEG 4000, PEG 6000 e PEG 8000: molto solubili nell'acqua e nel cloruro di metilene, praticamente insolubili negli oli grassi e negli oli minerali

    Purezza

    Indice di ossidrile

    PEG 400: 264-300

    PEG 3000: 34-42

    PEG 3350: 30-38

    PEG 4000: 25-32

    PEG 6000: 16-22

    PEG 8000: 12-16

    Ceneri solfatate

    Non più dello 0,2 %

    1,4-Diossano

    Non più di 10 mg/kg

    Ossido di etilene

    Non più di 0,2 mg/kg

    Etilenglicole e dietilenglicole

    Non più di 0,25 % p/p da soli o combinati

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg



    ( 1 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16.

    ( 2 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 1.

    ( 3 ) GU L 6 del 10.1.2009, pag. 20.

    ( 4 ) GU L 253 del 20.9.2008, pag. 1.

    ( 5 ) GU L 158 del 18.6.2008, pag. 17.

    ( 6 ) Parere scientifico, emesso su richiesta della Commissione europea, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the use of Basic Methacrylate Copolymer as a food additive», The EFSA Journal 2010; 8(2): 1513.

    ( 7 ) Parere scientifico, emesso su richiesta della Commissione europea, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the safety of sucrose esters of fatty acids prepared from vinyl esters of fatty acids and on the extension of use of sucrose esters of fatty acids in flavourings», The EFSA Journal 2010; 8(3): 1512.

    ( 8 ) Parere scientifico del gruppo di esperti scientifici sui contaminanti nella catena alimentare (CONTAM): «Scientific Opinion on Arsenic in Food», The EFSA Journal 2009; 7(10): 1351.

    ( 9 ) GU L 61 del 18.3.1995, pag. 1.

    ( 10 ) Parere scientifico del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the re-evaluation of curcumin (E 100) as a food additive», The EFSA Journal 2010; 8(9): 1679.

    ( 11 ) Secondo la definizione della direttiva 2006/125/CE, del 5 dicembre 2006, sugli alimenti a base di cereali e gli altri alimenti destinati ai lattanti e ai bambini (versione codificata), GU L 339 del 6.12.2006, pag. 16.

    ( 12 ) «Opinion on Additives in nutrient preparations for use in infant formulae, follow-on formulae and weaning foods.»Reports of the Scientific Committee on food (40th Series), p. 13-30, (1997).

    ( 13 ) Parere scientifico, emesso su richiesta della Commissione europea, del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, gli aromatizzanti, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti, «Safety of aluminium from dietary intake», The EFSA Journal (2008) 754, 1-34.

    ( 14 ) GU L 80 del 26.3.2010, pag. 28.

    ( 15 ) GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5.

    ( 16 ) WHO Technical Report Series, n. 956, 2010.

    ( 17 ) EP 7.0 volume 2, p. 2415- 2416.

    ( 18 ) Parere scientifico del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari e sulle fonti di nutrienti aggiunti agli alimenti (ANS): «Scientific Opinion on the safety of steviol glycosides for the proposed uses as a food additive», The EFSA Journal (2010); 8(4): 1537.

    ( 19 ) Periodo di applicazione: fino al 31 gennaio 2014.

    ( 20 ) Periodo di applicazione: fino al 31 gennaio 2014.

    Top