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Document 01995L0031-20061229

    Consolidated text: Direttiva 95/31/CE della Commissione del 5 luglio 1995 che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare (Testo rilevante ai fini del SEE)

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/1995/31/2006-12-29

    1995L0031 — IT — 29.12.2006 — 005.001


    Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

    ►B

    DIRETTIVA 95/31/CE DELLA COMMISSIONE

    del 5 luglio 1995

    che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare

    (Testo rilevante ai fini del SEE)

    (GU L 178, 28.7.1995, p.1)

    Modificato da:

     

     

    Gazzetta ufficiale

      No

    page

    date

    ►M1

    DIRETTIVA 98/66/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 4 settembre 1998

      L 257

    35

    19.9.1998

     M2

    DIRETTIVA 2000/51/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 26 luglio 2000

      L 198

    41

    4.8.2000

    ►M3

    DIRETTIVA 2001/52/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 3 luglio 2001

      L 190

    18

    12.7.2001

     M4

    DIRETTIVA 2004/46/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 16 aprile 2004

      L 114

    15

    21.4.2004

    ►M5

    DIRETTIVA 2006/128/CE DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE dell’8 dicembre 2006

      L 346

    6

    9.12.2006




    ▼B

    DIRETTIVA 95/31/CE DELLA COMMISSIONE

    del 5 luglio 1995

    che stabilisce i requisiti di purezza specifici per gli edulcoranti per uso alimentare

    (Testo rilevante ai fini del SEE)



    LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,

    visto il trattato che istituisce la Comunità europea,

    vista la direttiva 89/107/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1988, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti gli additivi autorizzati nei prodotti alimentari destinati al consumo umano ( 1 ), modificata dalla direttiva 94/34/CE ( 2 ), in particolare l'articolo 3, paragrafo 3, lettera a),

    sentito il comitato scientifico per l'alimentazione umana;

    considerando che occorre stabilire requisiti di purezza per tutti gli edulcoranti citati nella direttiva 94/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 1994, sugli edulcoranti destinati ad essere utilizzati nei prodotti alimentari ( 3 );

    considerando che occorre prendere in considerazione le caratteristiche degli edulcoranti definite nel Codex Alimentarius, nonché il parere del comitato misto di esperti FAO/OMS per gli additivi alimentari (JECFA);

    considerando che gli additivi alimentari, preparati con metodi o materiali significativamente diversi da quelli previsti nella valutazione originale del comitato scientifico per l'alimentazione o differenti da quelli menzionati nella presente direttiva, devono essere sottoposti al giudizio del comitato scientifico per l'alimentazione che ne effettua una valutazione completa facendo particolare attenzione ai requisiti di purezza;

    considerando che le misure previste dalla presente direttiva sono conformi al parere del comitato permanente per i prodotti alimentari,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:



    Articolo 1

    1.  I requisiti di purezza menzionati all'articolo 3, paragrafo 3, lettera a) della direttiva 89/107/CEE relativi agli edulcoranti di cui alla direttiva 94/35/CE, sono specificati nell'allegato.

    2.  I requisiti di purezza per le sostanze E 420 (i), E 420 (ii) e E 421 stabiliti nell'allegato della presente direttiva prevalgono sui requisiti di purezza stabiliti per le sostanze nell'allegato della direttiva 78/663/CEE del Consiglio ( 4 ).

    Articolo 2

    1.  Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 1o luglio 1996. Essi ne informano immediatamente la Commissione.

    Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate da un siffatto riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono decise dagli Stati membri.

    2.  I prodotti immessi sul mercato o etichettati prima di tale data e non conformi alla presente direttiva, possono tuttavia essere venduti fino ad esaurimento delle scorte.

    Articolo 3

    La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee.

    Articolo 4

    Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.




    ALLEGATO



    E 420 (i) — SORBITOLO

    Sinonimi

    D-glucitolo, D-sorbitolo

    Definizione

    Denominazione chimica

    D-glucitolo

    Einecs

    200-061-5

    Numero E

    E 420 (i)

    Formula chimica

    C6H14O6

    Peso molecolare

    182,17

    Tenore

    Il D-glucitolo contiene non meno del 97% di glicitoli totali e non meno del 91% di D-sorbitolo, riferiti in ambedue i casi al peso secco.

    I glicitoli sono composti aventi formula di struttura CH2OH-(CHOH)n-CH2OH, nella quale «n» rappresenta un numero intero.

    Descrizione

    Polvere bianca igroscopica, cristallina, scaglie o granuli aventi sapore dolce.

    Identificazione

    A. Solubilità

    Molto solubile in acqua; scarsamente solubile in etanolo.

    B. Intervallo di fusione

    88°C-102°C.

    C. Derivato monobenzilidenico del sorbitolo

    A 5 grammi di campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare ed agitare con un agitatore meccanico fino all'apparizione di cristalli. Filtrare sotto vuoto, sciogliere i cristalli in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio, filtrare a caldo, raffreddare il filtrato, filtrare sotto vuoto, lavare con 5 ml di una miscela metanolo-acqua (1 a 2) ed essiccare all'aria. I cristalli così ottenuti fondono fra 173°C e 179°C.

    Purezza

    Acqua

    Non oltre l'1% (Metodo Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1% sulla sostanza secca

    Zuccheri riducenti

    Non oltre lo 0,3% espressi in glucosio sulla sostanza secca

    Zuccheri totali

    Non oltre l'1% espressi in glucosio sulla sostanza secca

    Cloruri

    Non oltre 50 mg/kg sulla sostanza secca

    Solfati

    Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

    Nickel

    Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca



    E 420 (ii) — SCIROPPO DI SORBITOLO

    Sinonimi

    Sciroppo di D-glucitolo

    Definizione

    Denominazione chimica

    Lo sciroppo di sorbitolo, preparato per idrogenazione dello sciroppo di glucosio è costituito da D-sorbitolo, D-mannitolo e da saccaridi idrogenati.

    La frazione non costituita da D-sorbitolo consiste essenzialmente in oligosaccaridi prodotti per idrogenazione dello sciroppo di glucosio usato come materia prima (in questo caso lo sciroppo non è cristallizzabile), o in mannitolo. Possono essere presenti piccole quantità di glicitoli nei quali n ≤ 4. I glicitoli sono composti rispondenti alla formula di struttura: CH2OH-(CHOH)n-CH2OH, nella quale n rappresenta un numero intero.

    Einecs

    270-337-8

    Numero E

    E 420 (ii)

    Tenore

    Non meno del 69% di solidi totali e non meno del 50% di D-sorbitolo calcolato sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Soluzione acquosa chiara, incolore e di sapore dolce.

    Identificazione

    A. Solubilità

    Miscibile con acqua, glicerolo e con propano-1,2-diolo.

    B. Derivato monobenzilidenico del sorbitolo

    A 5 g del campione aggiungere 7 ml di metanolo, 1 ml di benzaldeide e 1 ml di acido cloridrico. Mescolare e agitare con un agitatore meccanico fino all'apparizione di cristalli. Filtrare sotto vuoto, sciogliere i cristalli in 20 ml di acqua bollente contenente 1 g di bicarbonato di sodio e filtrare a caldo. Raffreddare il filtrato, filtrare sotto vuoto, lavare con 5 ml di miscela metanolo-acqua (1 a 2) ed essiccare all'aria. I cristalli così ottenuti fondono tra 173°C e 179°C.

    Purezza

    Acqua

    Non oltre il 31% (Metodo Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1% sulla sostanza secca

    Zuccheri riducenti

    Non oltre lo 0,3% espressi in glucosio sulla sostanza secca

    Cloruri

    Non oltre 50 mg/kg sulla sostanza secca

    Solfati

    Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

    Nickel

    Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    ▼M3



    E 421 MANNITOLO

    1.  Mannitolo

    Sinonimi

    D-mannitolo

    Definizione

    Prodotto mediante idrogenazione catalitica di soluzioni carboidrate contenenti glucosio e/o fruttosio

    Denominazione chimica

    D-mannitolo

    Einecs

    200-711-8

    Formula chimica

    C6H14O6

    Peso molecolare

    182,2

    Tenore

    Non meno del 96,0 % di D-mannitolo e non oltre il 102 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, cristallina

    Identificazione

    A. Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    B. Intervallo di fusione

    Fra 164 e 169 °C

    C. Cromatografia su strato sottile

    Supera il test

    D. Rotazione specifica

    [α]20 D: + 23° a + 25° (soluzione di borato)

    E. pH

    Fra 5 e 8

    Misurare il pH dopo aver aggiunto 0,5 ml di una soluzione satura di cloruro di potasso a 10 ml di una soluzione al 10 % w/v

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre lo 0,3 % (105 °C, 4 ore)

    Zuccheri riduttori

    Non oltre lo 0,3 % (espressi in glucosio)

    Zuccheri totali

    Non oltre l'1 % (espressi in glucosio)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1 %

    Cloruri

    Non oltre 70 mg/kg

    Solfato

    Non oltre 100 mg/kg

    Nichel

    Non oltre 2 mg/kg

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg

    2.  Mannitolo prodotto per fermentazione

    Sinonimi

    D-mannitolo

    Definizione

    Prodotto mediante fermentazione discontinua in condizioni aerobiche, utilizzando il ceppo tradizionale del lievito zygosaccharomyces rouxii

    Denominazione chimica

    D-mannitolo

    Einecs

    200-711-8

    Formula chimica

    C6H14O6

    Peso molecolare

    182,2

    Tenore

    Non meno del 99 % sulla sostanza essiccata

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, cristallina

    Identificazione

    A. Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo, praticamente insolubile in etere

    B. Intervallo di fusione

    Fra 164 e 169 °C

    C. Cromatografia su strato sottile

    Supera il test

    D. Rotazione specifica

    [α]20 D: + 23° a + 25° (soluzione di borato)

    E. pH

    Fra 5 e 8

    Misurare il pH dopo aver aggiunto 0,5 ml di soluzione satura di cloruro di potasso a 10 ml di soluzione al 10 % w/v

    Purezza

    Arabitolo

    Non oltre lo 0,3 %

    Perdita all'essicazione

    Non oltre lo 0,3 % (105 °C, 4 ore)

    Zuccheri riduttori

    Non oltre lo 0,3 % (espressi in glucosio)

    Zuccheri totali

    Non oltre l'1 % (espressi in glucosio)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1 %

    Cloruri

    Non oltre 70 mg/kg

    Solfato

    Non oltre 100 mg/kg

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg

    Betteri aerobici mesofili

    Non oltre 103/g

    Coliformi

    Assenti in 10 g

    Salmonella

    Assente in 10 g

    Escherichia coli

    Assente in 10 g

    Staphylococcus aureus

    Assente in 10 g

    Pseudomonas aeruginosa

    Assente in 10 g

    Muffe

    Non oltre 100/g

    Lieviti

    Non oltre 100/g

    ▼M1



    E 953-ISOMALT

    Sinonimi

    Isomaltulosio idrogenato, palatinosio idrogenato

    Definizione

    Denominazione chimica

    L'isomalt è una miscela di mono- e disaccaridi idrogenati i cui principali componenti sono i disaccaridi:

    6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo (1,6-GPS) e 1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato (1,1)-GPM

    Formula chimica

    6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo: C12H24O11

    1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato: C12H24O11.2H2O

    Peso molecolare

    6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo: 344,32

    1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato: 380,32

    Tenore

    Non meno del 98 % nei mono- e disaccaridi idrogenati e non meno dell'86 % nella miscela di 6-O-α-D-glucopiranosil-D-sorbitolo e 1-O-α-D-glucopiranosil-D-mannitolo diidrato determinato su base anidra

    Descrizione

    Massa cristallina inodore, bianca, lievemente igroscopica

    Identificatione

    A. Solubilità

    Solubile in acqua, solubile molto lievemente in etenalo

    B. Cromatografia su strato sottile

    Esaminare per cromatografia su strato sottile impiegando una piastra ricoperta di uno strato di circa 0,2 mm di gel di silice cromatografico. Le principali zone di evidenza nel cromatogramma sono quelle di 1,1-GPM e 1,6-GPS

    Purezza

    Acqua

    Non oltre il 7 % (metodo Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,05 % su base anidra

    D-mannitolo

    Non oltre il 3 %

    D-sorbitolo

    Non oltre il 6 %

    Zuccheri riducenti

    Non oltre lo 0,3 % espresso come glucosio su base anidra

    Nichel

    Non oltre 2 mg/kg su base anidra

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg su base anidra

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg su base anidra

    Metalli pesanti (come Pb)

    Non oltre 10 mg/kg su base anidra

    ▼M5



    E 965 (i) MALTITOLO

    Sinonimi

    D-maltitolo, maltosio idrogenato

    Definizioni

    Denominazione chimica

    (α)-D-glucopiranosil-1,4-D-glucitolo

    Einecs

    209-567-0

    Formula chimica

    C12H24O11

    Peso molecolare

    344,31

    Tenore

    Non meno del 98 % di D-maltitolo

    C12H24O11 calcolato sulla sostanza secca

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina, di sapore dolce

    Identificazione

    A.  Solubilità

    Molto solubile in acqua, poco solubile in etanolo

    B.  Intervallo di fusione

    148-151 °C

    C.  Potere rotatorio specifico

    [α]D20 = da + 105,5° a + 108,5° (soluzione 5 % peso/volume)

    Purezza

    Acqua

    Non oltre l’1 % (metodo Karl Fischer)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1 % sulla sostanza secca

    Zuccheri riducenti

    Non oltre lo 0,1 % espressi in glucosio sulla sostanza secca

    Cloruri

    Non oltre 50 mg/kg sulla sostanza secca

    Solfati

    Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

    Nickel

    Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca



    E 965(ii) SCIROPPO DI MALTITOLO

    Sinonimi

    Sciroppo di glucosio idrogenato ad alto contenuto di maltosio, sciroppo di glucosio idrogenato

    Definizioni

    Consiste essenzialmente in una miscela di maltitolo, sorbitolo e oligo e polisaccaridi idrogenati. Preparato mediante idrogenazione catalitica dello sciroppo di glucosio ad alto tenore di maltosio o mediante idrogenazione dei suoi singoli componenti, seguita da miscelazione. Il prodotto in commercio è fornito sia come sciroppo che come prodotto solido

    Tenore

    Non inferiore al 99 % di saccaridi idrogenati totali sulla base anidra e non inferiore al 50 % di maltitolo sulla base anidra

    Descrizione

    Liquidi viscosi chiari o masse bianche cristalline, incolori e inodori

    Identificazione

    A.  Solubilità

    Molto solubile in acqua, poco solubile in etanolo

    B.  Cromatografia in strato sottile

    Supera il test

    Purezza

    Acqua

    Non più del 31 % (Karl Fischer)

    Zuccheri riducenti

    Non più dello 0,3 % (espressi in glucosio)

    Cenere solfatata

    Non oltre lo 0,1 %

    Cloruri

    Non oltre 50 mg/kg

    Solfati

    Non oltre 100 mg/kg

    Nickel

    Non oltre 2 mg/kg

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg



    E 966 LACTITOLO

    Sinonimi

    Lactite, lactositolo, lactobiosite

    Definizioni

    Denominazione chimica

    4-O-β-D-galattopiranosil-D-glucitolo

    Einecs

    209-566-5

    Formula chimica

    C12H24O11

    Peso molecolare

    344,32

    Tenore

    Non meno del 95 % sulla sostanza secca

    Descrizione

    Polvere cristallina dolce o soluzione incolore. Esistono prodotti cristallini nelle forme anidra, monoidrata e diidrata

    Identificazione

    A.  Solubilità

    Molto solubile in acqua

    B.  Potere rotatorio specifico

    [α]D20 = da + 13° a + 16°, calcolato sulla sostanza secca (soluzione acquosa al 10 % peso/volume)

    Purezza

    Acqua

    Prodotti cristallini; non più del 10,5 % (metodo Karl Fischer)

    Altri polioli

    Non oltre il 2,5 % sulla sostanza secca

    Zuccheri riducenti

    Non oltre lo 0,2 % espressi in glucosio sulla sostanza secca

    Cloruri

    Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

    Solfati

    Non oltre 200 mg/kg sulla sostanza secca

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1 % sulla sostanza secca

    Nickel

    Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    ▼B



    E 967 — XILITOLO

    Sinonimi

    Xilitolo

    Definizione

    Denominazione chimica

    D-xilitolo

    Einecs

    201-788-0

    Numero E

    E 967

    Formula chimica

    C5H12O5

    Peso molecolare

    152,15

    Tenore

    Non meno del 98,5% espresso in xilitolo sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina, praticamente inodore, di sapore molto dolce.

    Identificazione

    A. Solubilità

    Molto solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo.

    B. Intervallo di fusione

    92°C-96°C.

    C. pH

    5,0-7,0 (soluzione acquosa al 10% peso/volume).

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre lo 0,5%. Essiccare 0,5 g di campione sottovuoto su fosforo a 60°C per 4 ore

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,1% sulla sostanza secca

    Zuccheri riducenti

    Non oltre lo 0,2% espressi in glucosio sulla sostanza secca

    Cloruri

    Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

    Solfati

    Non oltre 200 mg/kg sulla sostanza secca

    Altri alcoli poliidrici

    Non oltre l'1% sulla sostanza secca

    Nickel

    Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    ▼M5



    E 968 ERITRITOLO

    Sinonimi

    Meso-eritritolo, tetraidrossibutano, eritrite

    Definizione

    Ottenuto dalla fermentazione di una fonte di carboidrati mediante lieviti osmofili sicuri e di appropriata qualità alimentare, come Moniliella pollinis o Trichosporonoides megachilensis, seguita da purificazione ed essiccazione

    Denominazione chimica

    1,2,3,4-Butantetrolo

    Einecs

    205-737-3

    Formula chimica

    C4H10O4

    Peso molecolare

    122,12

    Tenore

    Non meno del 99 % dopo essiccazione

    Descrizione

    Cristalli bianchi, inodori, non igroscopici e termostabili con un potere dolcificante pari al 60-80 % circa di quello del saccarosio

    Identificazione

    A.  Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, leggermente solubile nell’etanolo, insolubile in etere dietilico

    B.  Intervallo di fusione

    119-123 °C

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non oltre 0,2 % (70 °C, sei ore, in un essiccatore a vuoto)

    Cenere solfatata

    Non oltre 0,1 %

    Sostanze riduttrici

    Non oltre 0,3 % espresso in D-glucosio

    Ribitelo e glicerolo

    Non oltre 0,1 %

    Piombo

    Non oltre 0,5 mg/kg

    ▼M3



    E 950 ACESULFAME K

    Sinonimi

    Acesulfame potassio, sale di potassio di 3,4-diidro-6-metil-1,2,3-ossatiazina-4-one, 2,2-diossido

    Definizione

    Denominazione chimica

    6-metil-1,2,3-ossatiazina-4(3H)-one-2,2-diossido di sale di potassio

    Einecs

    259-715-3

    Formula chimica

    C4H4KNO4S

    Peso molecolare

    201,24

    Tenore

    Non meno del 99 % di C4H4KNO4S sulla base anidra

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, cristallina. Circa 200 volte più dolce del saccarosio

    Identificazione

    A. Solubilità

    Molto solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    B. Assorbimento per ultravioletti

    Massimo 227 ± 2 nm per una soluzione di 10 mg in 1 000 ml di acqua

    C. Test positivo per il potassio

    Test superato (controllato il residuo ottenuto con incenerimento di 2 g del campione)

    D. Test di precipitazione

    Si aggiungono poche gocce di una soluzione al 10 % cobaltnitrito di sodio a una soluzione di 2,0 g del campione in 2 ml di acido acetico e 2 ml d'acqua. Si produce un precipitato di colore giallo

    Purezza

    Perdita all'essicazione

    Non oltre l'1 % (105 °C, due ore)

    Impurezze organiche

    Supera il test per 20 mg/kg di componenti UV attivi

    Fluoruro

    Non più di 3 mg/kg

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B



    E 951 — ASPARTAME

    Sinonimi

    Metil-estere dell'aspartil-fenilalanina

    Definizione

    Denominazione chimica

    Metil-estere della N-L-α-aspartil-L-fenilalanina-1, N-metil-estere dell'acido 3-ammino-N-(α-carbometossi-fenetil)-succinamico.

    Einecs

    245-261-3

    Numero E

    E 951

    Formula chimica

    C14H18N2O5

    Peso molecolare

    294,31

    Tenore

    Non meno del 98% e non oltre il 102% in C14H18N2O5 sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina, inodore, di sapore dolce. Potere dolcificante circa 200 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Poco solubile in acqua ed in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre il 4,5% (4 ore a 105°C)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,2% sulla sostanza secca

    pH

    Tra 4,5 e 6,0 (soluzione 1 a 125)

    Trasmittanza

    La trasmittanza di una soluzione all'1% in acido cloridrico 2 N, determinata in una cella ottica di 1 cm a 430 nm con uno spettrofotometro adeguato, utilizzando acido cloridrico 2 N nella cella di riferimento, non deve essere inferiore a 0,95, equivalente ad un'assorbanza di non oltre 0,022 all'incirca.

    Potere rotatorio specifico

    image

    : da +14,5° a +16,5°. Determinata alla concentrazione del 4% in acido formico 15 N, entro 30 minuti dalla preparazione del campione.

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    acido 5-Benzil-3,6-diosso-2-i-perazinacetico

    Non oltre l'1,5% sulla sostanza secca



    E 952 — ACIDO CICLAMICO E SUOI SALI DI Na E Ca

    I)  ACIDO CICLAMICO

    Sinonimi

    Acido cicloesilsulfammico, ciclammato

    Definizione

    Denominazione chimica

    Acido cicloesansulfammico, acido cicloesilamminosolfonico

    Einecs

    202-898-1

    Numero E

    E 952

    Formula chimica

    C6H13NO3S

    Peso molecolare

    179,24

    Tenore

    L'acido cicloesilsulfammico contiene non meno del 98% e non più del 102% di C6H13NO3S, calcolato sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Polvere bianca cristallina, praticamente incolore e di sapore agrodolce. Potere dolcificante circa 40 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    A. Solubilità

    Solubile in acqua ed in etanolo.

    B. Test di precipitazione

    Acidificare con acido cloridrico una soluzione al 2%, aggiungere 1 ml di una soluzione di cloruro di bario in acqua all'incirca 1 molare, filtrare nel caso la soluzione sia torbida o si formi un precipitato. Aggiungere alla soluzione limpida 1 ml di una soluzione di nitrito di sodio al 10%, si forma un precipitato bianco.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre l'1% (1 ora a 105°C)

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg espressi in selenio sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Cicloesilammina

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    Dicicloesilammina

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Anilina

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    II)  CICLAMMATO DI SODIO

    Sinonimi

    Ciclammato, sale sodico dell'acido ciclamico

    Definizione

    Denominazione chimica

    Cicloesansolfammato di sodio, cicloesilsolfammato di sodio

    Einecs

    205-348-9

    Numero E

    E 952

    Formule chimiche

    C6H12NNaO3S e la forma diidrata C6H12NNaO3S·2H2O

    Peso molecolare

    201,22 calcolato sulla forma anidra

    237,22 calcolato sulla forma idrata

    Tenore

    Non meno del 98% e non più del 102% sulla sostanza secca, forma diidrata: non meno dell'84% sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Cristalli bianchi, inodori o polvere cristallina avente un potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, praticamente insolubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre 1% (1 ora a 105°C)

    Non oltre 15,2% (2 ore a 105°C) per la forma düdrata

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg espressi in selenio sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    Cicloesil-ammina

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    Dicicloesil-ammina

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Anilina

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    III)  CICLAMMATO DI CALCIO

    Sinonimi

    Ciclammato, sale di calcio dell'acido ciclamico

    Definizione

    Denominazione chimica

    Cicloesansolfammato di calcio, cicloesilsolfammato di calcio

    Einecs

    205-349-4

    Numero E

    E 952

    Formula chimica

    C12H24CaN2O6S2·2H2O

    Peso molecolare

    432,57

    Tenore

    Non meno del 98% e non più del 101% sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Cristalli bianchi, incolori o polvere cristallina; potere dolcificante circa 30 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre l'1% (1 ora a 105°C) forma diidrata: non oltre l'8,5% (4 ore a 140°C)

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg espressi in selenio sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    Cicloesilammina

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    Dicicloesilammina

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    Anilina

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    ▼M5



    E 954 SACCARINA E I SUOI SALI Na, K E Ca

    (I)  SACCARINA

    Definizioni

    Denominazione chimica

    1,1-diossido di 3-oxo-2,3diidro-benzo(d)isotiazolo

    Einecs

    201-321-0

    Formula chimica

    C7H5NO3S

    Massa molecolare relativa

    183,18

    Tenore

    Non meno del 99 % e non oltre il 101 % di C7H5NO3S sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere bianca cristallina, inodore o con debole odore, aromatico, di sapore dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante circa da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio

    Identificazione

    Solubilità

    Poco solubile in acqua, solubile in soluzione basica, scarsamente solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non oltre l’1 % (105 °C, due ore)

    Intervallo di fusione

    226-230 °C

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,2 % espresso sulla sostanza secca

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrino in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

    o-Toluensolfonammidee

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Solfonammide dell’acido benzoico

    Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    (II)  SALE SODICO DELLA SACCARINA

    Sinonimi

    Saccarina, sale di sodio della saccarina

    Definizioni

    Denominazione chimica

    o-Benzosolfimmide di sodio, sale di sodio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di sodio diidrato del 1,2-benzisotiazolin-3-one-1,1-diossido

    Einecs

    204-886-1

    Formula chimica

    C7H4NNaO3S·2H2O

    Massa molecolare relativa

    241,19

    Tenore

    Non meno del 99 % e non più 101 % di C7H4NNaO3S sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere bianca cristallina, efflorescente, inodore o con un debole odore, di sapore molto dolce, anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio in soluzione diluita

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, scarsamente solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non oltre il 15 % (120 °C, quattro ore)

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

    o-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Solfonammide dell’acido benzoico

    Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    (III)  SALE DI CALCIO DELLA SACCARINA

    Sinonimi

    Saccarina, sale di calcio della saccarina

    Definizione

    Denominazione chimica

    o-Benzosolfimmide di calcio, sale di calcio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di calcio idrato (2:7) del 1,2-benzisotiazoline-3-one-1,1-diossido

    Einecs

    229-349-9

    Formula chimica

    C14H8CaN2O6S2·31/2H2O

    Massa molecolare relativa

    467,48

    Tenore

    Non meno del 95 % di C14H8CaN2O6S2 sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere cristallina, inodore o con un debole odore, di sapore molto dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio in soluzione diluita

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non oltre il 13,5 % (120 °C, quattro ore)

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

    o-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Solfonammide dell’acido benzoico

    Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca

    (IV)  SALE DI POTASSIO DELLA SACCARINA

    Sinonimi

    Saccarina, sale di potassio della saccarina

    Definizioni

    Denominazione chimica

    o-Benzosolfimmide di potassio, sale di potassio del 2,3-diidro-3-ossobenzisosolfonazolo, sale di potassio monoidratato del 1,2-benzisotiazolin-3-one-1,1-diossido

    Einecs

     

    Formula chimica

    C7H4KNO3S·H2O

    Massa molecolare relativa

    239,77

    Tenore

    Non meno del 99 % e non più del 101 % di C7H4KNO3S sulla sostanza secca

    Descrizione

    Cristalli bianchi o polvere bianca cristallina, inodore o con un debole odore, di sapore molto dolce anche in soluzioni molto diluite. Potere dolcificante da 300 a 500 volte superiore a quello del saccarosio

    Identificazione

    Solubilità

    Facilmente solubile in acqua, poco solubile in etanolo

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non oltre l’8 % (120 °C, quattro ore)

    Acidi benzoico e salicilico

    Aggiungere 3 gocce di una soluzione circa 1 M di cloruro ferrico in acqua, a 10 ml di una soluzione 1 a 20 precedentemente acidificata con 5 gocce di acido acetico. Non si nota la comparsa né di precipitato né di una colorazione violetta

    o-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Toluensolfonammide

    Non oltre 10 mg/kg sulla sostanza secca

    p-Solfonammide dell’acido benzoico

    Non oltre 25 mg/kg sulla sostanza secca

    Sostanze facilmente carbonizzabili

    Assenti

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Selenio

    Non oltre 30 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 1 mg/kg sulla sostanza secca



    E 955 SUCRALOSIO

    Sinonimi

    4,1’,6’-triclorogalattosucrosio

    Definizioni

    Denominazione chimica

    1,6-dicloro-1,6-didesossi-β-D-fruttofuranosil-4-cloro-4-desossi-α-D-galattopiranoside

    Einecs

    259-952-2

    Formula chimica

    C12H19Cl3O8

    Peso molecolare

    397,64

    Tenore

    Contiene non meno del 98 % e non più del 102 % di C12H19Cl3O8, calcolato sulla base della forma anidra

    Descrizione

    Polvere cristallina da bianca a biancastra, praticamente inodore

    Identificazione

    A.  Solubilità

    Facilmente solubile nell’acqua, nel metanolo e nell’etanolo

    Leggermente solubile nell’acetato d’etile

    B.  Assorbimento infrarosso

    Lo spettro infrarosso di una dispersione del campione nel bromuro di potassio presenta valori massimi relativi a numeri di onde analoghe a quelli dello spettro di riferimento ottenuto attraverso uno standard di riferimento del sucralosio

    C.  Cromatografia in strato sottile

    La macchia principale della soluzione di test ha lo stesso valore Rf della macchia principale della soluzione standard A che funge da riferimento nel test degli altri disaccaridi clorurati. Questa soluzione titolata è ottenuta tramite la dissoluzione di 1,0 g di uno standard di riferimento di sucralosio in 10 ml di metanolo

    D.  Potere rotatorio specifico

    [α]D20 = da + 84,0° a + 87,5°, calcolato sulla base della forma anidra (soluzione al 10 % in peso/volume)

    Purezza

    Acqua

    Non più del 2,0 % (metodo di Karl Fischer)

    Cenere solfatata

    Non più dello 0,7 %

    Altri disaccaridi clorurati

    Non più dello 0,5 %

    Monosaccaridi clorurati

    Non più dello 0,1 %

    Ossido di trifenilfosfina

    Non più di 150 mg/kg

    Metanolo

    Non più dello 0,1 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg

    ▼B



    E 957 — TAUMATINA

    Sinonimi

     

    Definizione

    Denominazione chimica

    La taumatina si ottiene per estrazione acquosa a pH 2,5-4,0 dagli arilli del frutto del ceppo naturale del Thaumatococcus daniellii (Benth), essa è composta essenzialmente da due proteine: la Taumatina I e la Taumatina II, accompagnate da piccole quantità di costituenti della pianta, provenienti dal materiale di partenza.

    Einecs

    258-822-2

    Numero E

    E 957

    Formula chimica

    Polipeptide composto da 207 amminoacidi

    Peso molecolare

    Taumatina I 22 209

    Taumatina II 22 293

    Tenore

    Non meno del 16% di azoto sulla sostanza secca, equivalente a non meno del 94% di proteine (N × 5,8).

    Descrizione

    Polvere color crema, inodore, di sapore molto dolce. Potere dolcificante da 2 000 a 3 000 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    Solubilità

    Molto solubile in acqua, insolubile in acetone.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre il 9% (determinato essiccando fino a peso costante a 105°C)

    Carboidrati

    Non oltre il 3% sulla sostanza secca

    Ceneri solfatate

    Non oltre il 2% sulla sostanza secca

    Alluminio

    Non oltre 100 mg/kg sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Requisiti microbiologici

    Conta dei microrganismi aerobici totali: massimo 1 000/g E. Coli: assente in 1 g



    E 959 — NEOESPERIDINA DIIDROCALCONE

    Sinonimi

    Neosperidina diidrocalcone, NHDC, esperetina diidrocalcone-4′-β-neoesperidoside, neoesperidina DC

    Definizione

    Denominazione chimica

    2-O-α-L-ramnopiranosil-4′-β-D-glucopiranosil-esperetina diidrocalcone; ottenuto per idrogenazione catalitica della neoesperidina

    Einecs

    243-978-6

    Numero E

    E 959

    Formula chimica

    C28H36O15

    Peso molecolare

    612,6

    Tenore

    Non inferiore al 96% sulla sostanza secca.

    Descrizione

    Polvere biancastra, cristallina, inodore, di sapore caratteristico molto dolce. Potere dolcificante da 1 000 a 1 800 volte superiore a quello del saccarosio.

    Identificazione

    A. Solubilità

    Facilmente solubile in acqua calda, molto poco solubile in acqua fredda, praticamente insolubile in etere e in benzene.

    B. Assorbimento all'ultra-violetto

    Massimo a 282-283 nm, ottenuto con una soluzione di 2 mg in 100 ml di metanolo.

    C. Test di Neu

    Sciogliere circa 10 mg di neoesperidina DC in 1 ml di metanolo, aggiungere 1 ml di una soluzione all'1% di 2-amminoetil difenilborato in metanolo. Si ottiene un colore giallo vivo.

    Purezza

    Perdita all'essiccazione

    Non oltre l'11% (3 ore a 105°C)

    Ceneri solfatate

    Non oltre lo 0,2% sulla sostanza secca

    Arsenico

    Non oltre 3 mg/kg sulla sostanza secca

    Piombo

    Non oltre 2 mg/kg sulla sostanza secca

    Metalli pesanti

    Non oltre 10 mg/kg espressi in Pb sulla sostanza secca

    ▼M5



    E 962 SALE DI ASPARTAME-ACESULFAME

    Sinonimi

    Aspartame-acesulfame, sale di aspartame-acesulfame

    Definizioni

    Il sale è preparato riscaldando una soluzione a pH acido composta di aspartame e di acesulfame K in una proporzione di 2:1 circa (peso/peso) e lasciando prodursi la cristallizzazione. Il potassio e l’umidità sono eliminati. Il prodotto è più stabile del solo aspartame

    Denominazione chimica

    Sale di 2,2-diossido di 6-metile-1,2,3-ossatiazina-4(3H)-one dell’acido aspartico L-fenilalanil-2-metil-L-α

    Formula chimica

    C18H23O9N3S

    Peso molecolare

    457,46

    Tenore

    Da 63,0 % a 66,0 % di aspartame (base secca) e da 34,0 % a 37,0 % di acesulfame (forma acida su base secca)

    Descrizione

    Polvere bianca, inodore, cristallina

    Identificazione

    A.  Solubilità

    Scarsamente solubile nell’acqua, leggermente solubile nell’etanolo

    B.  Fattore di trasmissione

    Il fattore di trasmissione di una soluzione all’1 % nell’acqua, determinato in una cellula di 1 cm a 430 nm attraverso uno spettrofotometro adeguato utilizzando l’acqua come riferimento, non deve essere inferiore a 0,95, il che equivale a un coefficiente di assorbimento che non supera approssimativamente 0,022

    C.  Potere rotatorio specifico

    [α]D20 = + 14,5° a + 16,5°

    Determinare a una concentrazione di 6,2 g in 100 ml di acido formico (15N) entro un termine di 30 minuti dalla preparazione della soluzione. Dividere per 0,646 il potere rotatorio specifico calcolato per compensare il tenore in aspartame del sale di aspartame-acesulfame

    Purezza

    Perdita all’essiccazione

    Non più dello 0,5 % (105 °C, 4 ore)

    Acido 5-benzil-3,6-diosso-2-piperazin-acetico

    Non più dello 0,5 %

    Piombo

    Non più di 1 mg/kg



    ( 1 ) GU n. L 40 dell'11. 2. 1989, pag. 27.

    ( 2 ) GU n. L 237 del 10. 9. 1994, pag. 1.

    ( 3 ) GU n. L 237 del 10. 9. 1994, pag. 3.

    ( 4 ) GU n. L 223 del 14. 8. 1978, pag. 7.

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