?
Titolo e riferimento |
Title and reference |
Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859 (Testo rilevante ai fini del SEE) Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2024, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859 (Testo rilevante ai fini del SEE) PE/9/2024/REV/1 OJ L, 2024/1760, 5.7.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
|
Directive (EU) 2024/1760 of the European Parliament and of the Council of 13 June 2024 on corporate sustainability due diligence and amending Directive (EU) 2019/1937 and Regulation (EU) 2023/2859 (Text with EEA relevance) Directive (EU) 2024/1760 of the European Parliament and of the Council of 13 June 2024 on corporate sustainability due diligence and amending Directive (EU) 2019/1937 and Regulation (EU) 2023/2859 (Text with EEA relevance) PE/9/2024/REV/1 OJ L, 2024/1760, 5.7.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
|
Date |
Dates |
|
|
Altre informazioni |
Miscellaneous information |
|
|
Procedimento |
Procedure |
|
|
Classificazione |
Classifications |
|
|
Testo |
Text |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea | IT | Serie L | Official Journal of the European Union | EN | L series |
2024/1760 | 5.7.2024 | 2024/1760 | 5.7.2024 |
DIRETTIVA (UE) 2024/1760 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO | DIRECTIVE (EU) 2024/1760 OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCIL |
del 13 giugno 2024 | of 13 June 2024 |
relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859 | on corporate sustainability due diligence and amending Directive (EU) 2019/1937 and Regulation (EU) 2023/2859 |
(Testo rilevante ai fini del SEE) | (Text with EEA relevance) |
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, | THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION, |
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 50, paragrafo 1, e paragrafo 2, lettera g), e l’articolo 114, | Having regard to the Treaty on the Functioning of the European Union, and in particular Article 50(1), Article 50(2), point (g), and Article 114 thereof, |
vista la proposta della Commissione europea, | Having regard to the proposal from the European Commission, |
previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, | After transmission of the draft legislative act to the national parliaments, |
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1), | Having regard to the opinion of the European Economic and Social Committee (1), |
deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2), | Acting in accordance with the ordinary legislative procedure (2), |
considerando quanto segue: | Whereas: |
(1) | Come stabilito dall’articolo 2 del trattato sull’Unione europea (TUE), l’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. I valori fondamentali, che hanno ispirato la creazione stessa dell’Unione, l’universalità e l’indivisibilità dei diritti umani e il rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale dovrebbero guidare l’azione dell’Unione sulla scena internazionale. Tale azione comprende la promozione dello sviluppo economico, sociale e ambientale sostenibile dei paesi in via di sviluppo. | (1) | As stated in Article 2 of the Treaty on European Union (TEU), the Union is founded on the values of respect for human dignity, freedom, democracy, equality, the rule of law and respect for human rights as enshrined in the Charter of Fundamental Rights of the European Union (the ‘Charter’). Those core values, that have inspired the Union’s own creation, as well as the universality and indivisibility of human rights, and respect for the principles of the Charter of the United Nations (UN) and international law, should guide the Union’s action on the international scene. Such action includes fostering the sustainable economic, social and environmental development of developing countries. |
(2) | In linea con l’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), un elevato livello di protezione e il miglioramento qualitativo dell’ambiente e la promozione dei valori fondamentali europei si annoverano tra le priorità dell’Unione indicate nella comunicazione della Commissione dell’11 dicembre 2019 dal titolo «Il Green Deal europeo». Tali obiettivi richiedono il coinvolgimento non solo delle autorità pubbliche, ma anche degli attori privati, in particolare delle società. | (2) | In line with Article 191 of the Treaty on the Functioning of the European Union (TFEU), a high level of protection and improvement of the quality of the environment and promoting European core values are among the priorities of the Union, as set out in the communication of the Commission of 11 December 2019 on A European Green Deal. These objectives require the involvement not only of public authorities but also of private actors, in particular companies. |
(3) | Nella comunicazione del 14 gennaio 2020 su un’Europa sociale forte per una transizione giusta la Commissione si è impegnata a migliorare l’economia sociale di mercato europea per realizzare una transizione giusta alla sostenibilità, garantendo che nessuno sia lasciato indietro. La presente direttiva contribuirà inoltre al pilastro europeo dei diritti sociali, che promuove diritti che garantiscono condizioni di lavoro eque. Si inserisce nelle politiche e nelle strategie dell’UE relative alla promozione del lavoro dignitoso in tutto il mondo, anche nelle catene globali del valore, come indicato nella comunicazione della Commissione del 23 febbraio 2022 sul lavoro dignitoso in tutto il mondo. | (3) | In its Communication of 14 January 2020 on a Strong Social Europe for Just Transition, the Commission committed to upgrading Europe’s social market economy to achieve a just transition to sustainability, ensuring that no-one is left behind. This Directive will also contribute to the European Pillar of Social Rights, which promotes rights ensuring fair working conditions. It forms part of the Union policies and strategies relating to the promotion of decent work worldwide, including in global value chains, as referred to in the communication of the Commission of 23 February 2022 on decent work worldwide. |
(4) | La condotta delle società in tutti i settori dell’economia è fondamentale per il successo degli obiettivi di sostenibilità dell’Unione, in quanto le imprese dell’Unione, in particolare quelle di grandi dimensioni, dipendono dalle catene globali del valore. Tutelare i diritti umani e l’ambiente va anche nell’interesse delle società, in particolare alla luce delle crescenti preoccupazioni espresse dai consumatori e dagli investitori in merito a tali questioni. Esistono già a livello dell’Unione e a livello nazionale diverse iniziative volte a promuovere le società che sostengono una trasformazione orientata a un sistema di valori. | (4) | The behaviour of companies across all sectors of the economy is key to success with regard to the Union’s sustainability objectives as Union companies, especially large ones, rely on global value chains. It is also in the interest of companies to protect human rights and the environment, in particular given the rising concern of consumers and investors regarding these topics. Several initiatives fostering enterprises which support a value-oriented transformation already exist at Union, as well as national level. |
(5) | Le norme internazionali vigenti in materia di condotta d’impresa responsabile specificano che le società dovrebbero tutelare i diritti umani e stabiliscono le modalità con cui dovrebbero inserire la protezione dell’ambiente in tutte le attività che svolgono e le catene del valore cui partecipano. I principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani (principi guida delle Nazioni Unite) riconoscono la responsabilità delle società di esercitare il dovere di diligenza in materia di diritti umani individuando, prevenendo e attenuando gli impatti negativi delle loro attività sui diritti umani e rendendo conto delle modalità con cui affrontano tali impatti. I principi guida delle Nazioni Unite stabiliscono che le imprese debbano evitare di violare i diritti umani e debbano affrontare gli impatti negativi sui diritti umani che hanno causato, cui hanno contribuito o cui sono collegate nel contesto delle proprie attività, di quelle delle proprie filiazioni e tramite i rapporti d’affari diretti e indiretti che intrattengono. | (5) | Existing international standards on responsible business conduct specify that companies should protect human rights and set out how they should address the protection of the environment across their operations and value chains. The UN Guiding Principles on Business and Human Rights (UN Guiding Principles) recognise the responsibility of companies to exercise human rights due diligence by identifying, preventing and mitigating the adverse impacts of their operations on human rights and by accounting for how they address those impacts. The UN Guiding Principles state that businesses should avoid infringing human rights and should address adverse human rights impacts that they have caused, contributed to or are linked with in their own operations, those of their subsidiaries and through their direct and indirect business relationships. |
(6) | Il concetto di dovere di diligenza in materia di diritti umani è stato esposto e sviluppato ulteriormente nelle linee guida dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) destinate alle imprese multinazionali (linee guida per le imprese multinazionali), che hanno esteso l’applicazione del dovere di diligenza ai temi dell’ambiente e della governance. Le linee guida dell’OCSE sul dovere di diligenza per la condotta d’impresa responsabile (linee guida per la condotta d’impresa responsabile) e le linee guida settoriali sono quadri riconosciuti a livello internazionale che stabiliscono misure pratiche relative al dovere di diligenza per assistere le società a individuare, prevenire e attenuare gli impatti, siano essi effettivi o potenziali, e rendere conto delle modalità con cui li affrontano nel contesto delle loro attività e catene di approvvigionamento e di altri rapporti d’affari. Il concetto di dovere di diligenza è altresì integrato nelle raccomandazioni della dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL). | (6) | The concept of human rights due diligence was specified and further developed in the Guidelines for Multinational Enterprises (MNE Guidelines) of the Organisation for Economic Cooperation and Development (OECD) which extended the application of due diligence to environmental and governance topics. The OECD Due Diligence Guidance for Responsible Business Conduct (Guidance for Responsible Business Conduct) and sectoral guidance are internationally recognised frameworks setting out practical due diligence steps to help companies identify, prevent, mitigate and account for how they address actual and potential impacts in their operations, supply chains and other business relationships. The concept of due diligence is also embedded in the recommendations of the International Labour Organization’s (ILO) Tripartite Declaration of Principles concerning Multinational Enterprises and Social Policy. |
(7) | Tutte le imprese hanno la responsabilità di rispettare i diritti umani, che sono universali, indivisibili, interdipendenti e interconnessi. | (7) | All businesses have a responsibility to respect human rights, which are universal, indivisible, interdependent and interrelated. |
(8) | Gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, adottati da tutti gli Stati membri dell’ONU nel 2015, comprendono la promozione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile. L’Unione si è prefissa lo scopo di conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il settore privato contribuisce a tali obiettivi. | (8) | The UN Sustainable Development Goals, adopted by all UN Member States in 2015, include the objectives to promote sustained, inclusive and sustainable economic growth. The Union has set itself the objective to deliver on the UN Sustainable Development Goals. The private sector contributes to those aims. |
(9) | Le catene globali del valore, e in particolare le catene del valore delle materie prime critiche, sono colpite dagli effetti negativi dei rischi di origine naturale o umana. È probabile che in futuro aumentino la frequenza e l’impatto degli shock che comportano rischi per le catene del valore critiche. Il settore privato potrebbe svolgere un ruolo importante nella promozione di una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, evitando nel contempo la creazione di squilibri nel mercato interno. Ciò sottolinea l’importanza di rafforzare la resilienza delle società a scenari avversi connessi alle loro catene del valore, tenendo conto delle esternalità nonché dei rischi sociali, ambientali e di governance. | (9) | Global value chains, and in particular critical raw materials value chains, are impacted by detrimental effects of natural or man-made hazards. The frequency and impact of shocks involving risks to critical value chains are likely to increase in the future. The private sector could play an important role in promoting sustained, inclusive and sustainable economic growth, while avoiding the creation of imbalances on the internal market. This underlines the importance of strengthening the resilience of companies in relation to adverse scenarios related to their value chains, taking into account externalities as well as social, environmental and governance risks. |
(10) | Gli accordi internazionali siglati nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di cui l’Unione e gli Stati membri sono parti, come l’accordo di Parigi nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici adottato il 12 dicembre 2015 («accordo di Parigi») (3) e il recente patto di Glasgow per il clima, definiscono precise vie per affrontare la questione dei cambiamenti climatici e mantenere il riscaldamento globale entro il limite di 1,5 oC. Oltre agli interventi specifici attesi da tutti i firmatari, si ritiene che anche il settore privato rivesta un ruolo fondamentale per il conseguimento di questi obiettivi, in particolare tramite le strategie di investimento che attua. | (10) | International agreements under the UN Framework Convention on Climate Change, to which the Union and its Member States are parties, such as the Paris Agreement under the UN Framework Convention on Climate Change adopted on 12 December 2015 (the ‘Paris Agreement’) (3) and the recent Glasgow Climate Pact, set out precise avenues to address climate change and keep global warming within 1,5 oC degrees. Besides specific actions being expected from all signatory Parties, the role of the private sector, in particular its investment strategies, is also considered central to achieve these objectives. |
(11) | Con il regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio (4) l’Unione si è inoltre giuridicamente impegnata a diventare climaticamente neutra entro il 2050 e a ridurre le emissioni di almeno il 55 % entro il 2030. Entrambi gli impegni richiedono una modifica delle modalità di produzione e di acquisto delle società. Il documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna la comunicazione della Commissione del 17 settembre 2020 dal titolo «Un traguardo climatico 2030 più ambizioso per l’Europa — Investire in un futuro a impatto climatico zero nell’interesse dei cittadini» (Piano per l’obiettivo climatico 2030) presenta una modellizzazione dei diversi livelli di riduzione delle emissioni richiesti ai diversi settori economici, sebbene debbano tutti, in qualsiasi scenario, ridurle sensibilmente per permettere all’Unione di conseguire gli obiettivi climatici che si è data. Il piano sottolinea inoltre che «la modifica delle regole e delle prassi relative al governo societario, compresa la finanza sostenibile, porterà manager e imprenditori a dare priorità agli obiettivi di sostenibilità nelle loro azioni e strategie». La comunicazione della Commissione sul Green Deal europeo stabilisce che tutte le azioni e le politiche dell’UE debbano convergere per consentire all’Unione di realizzare la transizione giusta verso un futuro sostenibile. Stabilisce inoltre che la sostenibilità debba essere integrata in modo più sistematico nella governance societaria. Il quadro per l’azione dell’Unione nei settori dell’ambiente e del clima stabilito nella decisione (UE) 2022/591 del Parlamento europeo e del Consiglio (5) punta ad accelerare la transizione verde verso un’economia circolare climaticamente neutra, sostenibile, priva di sostanze tossiche, efficiente sotto il profilo delle risorse, basata sull’energia rinnovabile, resiliente e competitiva, in maniera giusta, equa e inclusiva, nonché a proteggere, ripristinare e migliorare lo stato dell’ambiente, anche, tra l’altro, bloccando e invertendo la perdita della biodiversità. | (11) | By way of Regulation (EU) 2021/1119 of the European Parliament and of the Council (4), the Union also legally committed to becoming climate-neutral by 2050 and to reducing emissions by at least 55 % by 2030. Both these commitments require changing the way in which companies produce and procure. The Commission Staff Working Document accompanying the communication of the Commission of 17 September 2020 on ‘Stepping up Europe’s 2030 climate ambition Investing in a climate-neutral future for the benefit of our people’ (2030 Climate Target Plan) models various degrees of emission reductions required from different economic sectors, though all need to see considerable reductions under all scenarios for the Union to meet its climate objectives. That plan also underlines that ‘changes in corporate governance rules and practices, including on sustainable finance, will make company owners and managers prioritise sustainability objectives in their actions and strategies’. The communication of the Commission on the European Green Deal sets out that all Union actions and policies should pull together to help the Union achieve a successful and just transition towards a sustainable future. It also sets out that sustainability should be further embedded into the corporate governance framework. The framework for Union action in the field of the environment and climate set out in Decision (EU) 2022/591 of the European Parliament and of the Council (5), aims to accelerate the green transition to a climate-neutral, sustainable, non-toxic, resource-efficient, renewable energy-based, resilient and competitive circular economy in a just, equitable and inclusive way, and to protect, restore and improve the state of the environment by, inter alia, halting and reversing biodiversity loss. |
(12) | Secondo la comunicazione della Commissione, del 24 febbraio 2021, dal titolo «Plasmare un’Europa resiliente ai cambiamenti climatici», che presenta la strategia dell’Unione di adattamento ai cambiamenti climatici, le nuove decisioni strategiche e di investimento dovrebbero tenere conto degli aspetti connessi al clima ed essere adeguate alle esigenze future, anche per le imprese più grandi che gestiscono catene del valore. La presente direttiva dovrebbe essere coerente con tale strategia. Analogamente dovrebbe esservi coerenza con la direttiva (UE) 2024/1619 del Parlamento europeo e del Consiglio (6) che stabilisce requisiti chiari per le norme di governance delle banche, compresa la conoscenza dei rischi ambientali, sociali e di governance a livello di consiglio di amministrazione. | (12) | According to the communication of the Commission of 24 February 2021 on Forging a climate-resilient Europe presenting the Union Strategy on Adaptation to climate change, new investment and policy decisions should be climate-informed and future-proof, including for larger businesses managing value chains. This Directive should be consistent with that strategy. Similarly, there should be consistency with Directive (EU) 2024/1619 of the European Parliament and of the Council (6), which sets out clear requirements for banks’ governance rules including knowledge about environmental, social and governance risks at board of directors level. |
(13) | La comunicazione della Commissione dell’11 marzo 2020 dal titolo «Un nuovo piano d’azione per l’economia circolare — Per un’Europa più pulita e più competitiva» (piano d’azione per l’economia circolare), la comunicazione della Commissione del 20 marzo 2020 dal titolo «Strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 — Riportare la natura nella nostra vita» (strategia sulla biodiversità), la comunicazione della Commissione del 20 marzo 2020 dal titolo «Una strategia “Dal produttore al consumatore» per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente» (strategia «Dal produttore al consumatore»), la comunicazione della Commissione del 14 ottobre 2020 dal titolo «Strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili — Verso un ambiente privo di sostanze tossiche» (strategia in materia di sostanze chimiche), la comunicazione della Commissione del 12 maggio 2021 sul piano d’azione dell’UE: «Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo», la comunicazione della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo «Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell’Europa», l’approccio della Commissione denominato Industria 5.0, la comunicazione della Commissione del 4 marzo 2021 sul piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali e la comunicazione della Commissione del 18 febbraio 2021 dal titolo «Riesame della politica commerciale — Una politica commerciale aperta, sostenibile e assertiva» elencano tra i loro elementi un’iniziativa sulla governance societaria sostenibile. Gli obblighi relativi al dovere di diligenza previsti dalla presente direttiva dovrebbero contribuire al conseguimento degli obiettivi del piano d’azione dell’UE «Verso l’inquinamento zero per l’aria, l’acqua e il suolo» volti a creare un ambiente privo di sostanze tossiche e a proteggere la salute e il benessere delle persone, degli animali e degli ecosistemi dai rischi ambientali e dagli impatti negativi connessi all’ambiente. | (13) | The communication of the Commission of 11 March 2020 on A new Circular Economy Action Plan For a cleaner and more competitive Europe (Action Plan on a Circular Economy), the communication of the Commission of 20 March 2020 on the EU Biodiversity Strategy for 2030: Bringing nature back into our lives (Biodiversity strategy), the communication of the Commission of 20 March 2020 on A Farm to Fork Strategy for a fair, healthy and environmentally-friendly food system (Farm to Fork strategy) and the communication of the Commission of 14 October 2020 on the Chemicals Strategy for Sustainability Towards a Toxic-Free Environment (Chemicals strategy), the communication of the Commission of 12 May 2021 on the EU Action Plan Towards Zero Pollution for Air, Water and Soil, the communication of the Commission of 5 May 2021 on Updating the 2020 New Industrial Strategy: Building a stronger Single Market for Europe’s recovery, the Commission approach referred to as Industry 5.0, the communication of the Commission of 4 March 2021 on the European Pillar of Social Rights Action Plan and the communication of the Commission of 18 February 2021 on Trade Policy Review: An Open, Sustainable and Assertive Trade Policy list an initiative on sustainable corporate governance among their elements. Due diligence requirements under this Directive should contribute to achieving the objectives of the EU Action Plan Towards Zero Pollution for Air, Water and Soil, of creating a toxic-free environment and of protecting the health and well-being of people, animals and ecosystems from environment-related risks and negative impacts. |
(14) | La presente direttiva è coerente con la comunicazione congiunta della Commissione sul piano d’azione dell’UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024. Tale piano d’azione definisce prioritario rafforzare l’impegno dell’Unione a promuovere attivamente l’attuazione a livello globale dei principi guida delle Nazioni Unite e altre linee guida internazionali pertinenti, quali le linee guida per le imprese multinazionali, anche promuovendo norme pertinenti in materia di dovere di diligenza. | (14) | This Directive is consistent with the joint communication of the Commission on the EU Action Plan on Human Rights and Democracy 2020-2024. That action plan defines as a priority strengthening the Union’s engagement to actively promote the global implementation of the UN Guiding Principles and other relevant international guidelines such as the MNE Guidelines, including by advancing relevant due diligence standards. |
(15) | Nella risoluzione del 10 marzo 2021 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti il dovere di diligenza e la responsabilità delle imprese, il Parlamento europeo invita la Commissione a proporre norme a livello dell’Unione che prevedano obblighi globali relativi al dovere di diligenza delle imprese, con conseguenze anche in termini di responsabilità civile per le società che causano o causano congiuntamente danni per il mancato adempimento al dovere di diligenza. Le conclusioni del Consiglio, del 1o dicembre 2020, su diritti umani e lavoro dignitoso nelle catene di approvvigionamento globali hanno invitato la Commissione a presentare una proposta di quadro giuridico dell’Unione in materia di governance societaria sostenibile che comprenda obblighi intersettoriali in materia di dovere di diligenza delle imprese lungo le catene di approvvigionamento globali. Nella relazione di iniziativa del 2 dicembre 2020 sul governo societario sostenibile, il Parlamento europeo chiede inoltre di precisare gli obblighi degli amministratori. Nella dichiarazione comune sulle priorità legislative dell’UE per il 2022, del 21 dicembre 2021, il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione si sono impegnati a realizzare un’economia al servizio delle persone e a migliorare il quadro normativo in materia di governance societaria sostenibile. | (15) | The European Parliament, in its resolution of 10 March 2021 with recommendations to the Commission on corporate due diligence and corporate accountability, calls upon the Commission to propose Union-level rules for comprehensive corporate due diligence obligations, with consequences including civil liability for those companies that cause or jointly cause harm by failing to carry out due diligence. The Council Conclusions of 1 December 2020 on Human Rights and Decent Work in Global Supply Chains called upon the Commission to table a proposal for a Union legal framework on sustainable corporate governance, including cross-sector corporate due diligence obligations along global supply chains. The European Parliament also calls for clarifying directors’ duties in its own initiative report of 2 December 2020 on sustainable corporate governance. In their Joint Declaration on EU Legislative Priorities for 2022 of 21 December 2021, the European Parliament, the Council of the European Union and the Commission have committed, to deliver on an economy that works for people, and to improve the regulatory framework on sustainable corporate governance. |
(16) | La presente direttiva mira ad assicurare che le società attive nel mercato interno contribuiscano allo sviluppo sostenibile e alla transizione economica e sociale verso la sostenibilità attraverso l’individuazione, e, ove necessario, l’attribuzione di priorità, la prevenzione, l’attenuazione, l’arresto, la minimizzazione e la riparazione degli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali, sui diritti umani e sull’ambiente connessi alle attività delle società stesse nonché alle attività delle loro filiazioni e dei loro partner commerciali nelle catene di attività cui le società partecipano, e garantendo che le persone colpite dal mancato rispetto di tale obbligo abbiano accesso alla giustizia e ai mezzi di ricorso. La presente direttiva lascia impregiudicata la responsabilità degli Stati membri di rispettare e tutelare i diritti umani e l’ambiente ai sensi del diritto internazionale. | (16) | This Directive aims to ensure that companies active in the internal market contribute to sustainable development and the sustainability transition of economies and societies through the identification, and where necessary, prioritisation, prevention and mitigation, bringing to an end, minimisation and remediation of actual or potential adverse human rights and environmental impacts connected with companies’ own operations, operations of their subsidiaries and of their business partners in the chains of activities of the companies, and ensuring that those affected by a failure to respect this duty have access to justice and legal remedies. This Directive is without prejudice to the responsibility of Member States to respect and protect human rights and the environment under international law. |
(17) | La presente direttiva lascia impregiudicati gli obblighi in materia di diritti umani, occupazionali e sociali, protezione dell’ambiente e cambiamenti climatici previsti da altri atti legislativi dell’Unione. Qualora le disposizioni della presente direttiva contrastino con le disposizioni di un altro atto legislativo dell’Unione che persegue gli stessi obiettivi e impone obblighi più ampi o più specifici, le disposizioni dell’altro atto legislativo dell’Unione dovrebbero prevalere per gli aspetti contrastanti e applicarsi a tali obblighi specifici. Tra gli esempi di tali obblighi contenuti in atti legislativi dell’Unione figurano gli obblighi di cui al regolamento (UE) 2017/821 del Parlamento europeo e del Consiglio (7), al regolamento (UE) 2023/1542 del Parlamento europeo e del Consiglio (8) e al regolamento (UE) 2023/1115 del Parlamento europeo e del Consiglio (9). | (17) | This Directive is without prejudice to obligations in the areas of human, employment and social rights, protection of the environment and climate change under other Union legislative acts. If the provisions of this Directive conflict with provisions of another Union legislative act pursuing the same objectives and providing for more extensive or more specific obligations, the provisions of the other Union legislative act should prevail to the extent of the conflict and should apply to those specific obligations. Examples of such obligations in Union legislative acts include the obligations set out in Regulation (EU) 2017/821 of the European Parliament and of the Council (7), Regulation (EU) 2023/1542 of the European Parliament and of the Council (8) and Regulation (EU) 2023/1115 of the European Parliament and of the Council (9). |
(18) | La presente direttiva non si applica agli enti pensionistici che gestiscono regimi di sicurezza sociale a norma del diritto dell’Unione. Qualora uno Stato membro abbia scelto di non applicare, in tutto o in parte, la direttiva (UE) 2016/2341 del Parlamento europeo e del Consiglio (10) a enti che gestiscono schemi pensionistici aziendali e professionali a norma dell’articolo 5 della stessa, la presente direttiva non si applica a tali enti che gestiscono schemi pensionistici aziendali e professionali. | (18) | This Directive does not apply to pension institutions operating social security systems under Union law. Where a Member State has chosen not to apply Directive (EU) 2016/2341 of the European Parliament and of the Council (10) in whole or in part to an institution for occupational retirement provision in accordance with Article 5 of that Directive, this Directive does not apply to those institutions for occupational retirement provision. |
(19) | Le società dovrebbero adottare le iniziative opportune per istituire e attuare, conformemente alla presente direttiva, misure relative al dovere di diligenza, per quanto riguarda le proprie attività, quelle delle loro filiazioni nonché quelle dei loro partner commerciali, diretti e indiretti, lungo l’intera catena di attività. La presente direttiva non dovrebbe imporre alle società di garantire che gli impatti negativi non si verificheranno mai o che saranno arrestati quali che siano le circostanze. Ad esempio, con riguardo ai partner commerciali presso cui l’impatto negativo deriva dall’intervento dello Stato, la società potrebbe non essere in grado di conseguire tale risultato. Pertanto, gli obblighi principali della presente direttiva dovrebbero essere «obblighi di mezzi». La società dovrebbe adottare le misure adeguate che permettono di conseguire gli obiettivi del dovere di diligenza affrontando efficacemente gli impatti negativi, in modo commisurato al grado di gravità e alla probabilità dell’impatto negativo. È opportuno tenere conto delle circostanze del caso specifico, della natura e della portata dell’impatto negativo e dei fattori di rischio pertinenti, ivi compreso nel prevenire gli impatti negativi e minimizzarne l’entità, le specificità delle attività commerciali della società e della sua catena di attività, del settore o dell’area geografica in cui operano i suoi partner commerciali, del potere della società di influenzare i suoi partner commerciali diretti e indiretti e della possibilità che il suo potere di influenza aumenti. | (19) | Companies should take appropriate steps to set up and carry out due diligence measures, with respect to their own operations, those of their subsidiaries, as well as those of their direct and indirect business partners throughout their chains of activities in accordance with this Directive. This Directive should not require companies to guarantee, in all circumstances, that adverse impacts will never occur or that they will be stopped. For example, with respect to business partners, where the adverse impact results from State intervention, the company might not be in a position to arrive at such results. Therefore, the main obligations in this Directive should be obligations of means. The company should take appropriate measures which are capable of achieving the objectives of due diligence by effectively addressing adverse impacts, in a manner commensurate to the degree of severity and the likelihood of the adverse impact. Account should be taken of the circumstances of the specific case, the nature and extent of the adverse impact and relevant risk factors, including, in preventing and minimising adverse impacts, the specificities of the company’s business operations and its chain of activities, sector or geographical area in which its business partners operate, the company’s power to influence its direct and indirect business partners, and whether the company could increase its power of influence. |
(20) | Il processo di attuazione del dovere di diligenza previsto dalla presente direttiva dovrebbe comprendere le sei fasi definite dalle linee guida per la condotta d’impresa responsabile, che comprendono le misure relative al dovere di diligenza che le società devono applicare al fine di individuare e affrontare gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi. Si tratta delle fasi seguenti: 1) integrazione del dovere di diligenza nelle politiche e nei sistemi di gestione; 2) individuazione e valutazione degli impatti negativi sui diritti umani e degli impatti ambientali negativi; 3) prevenzione, arresto o minimizzazione degli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali, sui diritti umani e sull’ambiente; 4) monitoraggio e valutazione dell’efficacia delle misure; 5) comunicazione; e 6) riparazione. | (20) | The due diligence process set out in this Directive should cover the six steps defined by the Guidance for Responsible Business Conduct, which include due diligence measures for companies to identify and address adverse human rights and environmental impacts. That process encompasses the following steps: (1) integrating due diligence into policies and management systems; (2) identifying and assessing adverse human rights and environmental impacts; (3) preventing, ceasing or minimising actual and potential adverse human rights and environmental impacts; (4) monitoring and assessing the effectiveness of measures; (5) communicating and (6) providing remediation. |
(21) | Al fine di rendere più efficace il dovere di diligenza e ridurre l’onere per le società, queste ultime dovrebbero avere il diritto di condividere risorse e informazioni all’interno del gruppo di società di cui sono parte e con altri soggetti giuridici. Le società madre ricadenti nell’ambito d’applicazione della presente direttiva dovrebbero essere autorizzate ad adempiere alcuni degli obblighi relativi al dovere di diligenza anche per conto delle loro filiazioni che ricadono nell’ambito di applicazione della presente direttiva, se ciò garantisce l’effettiva conformità. Ciò non dovrebbe pregiudicare il fatto che le filiazioni siano assoggettate all’esercizio dei poteri dell’autorità di controllo e alla responsabilità civile a norma della presente direttiva. Qualora la società madre adempia gli obblighi relativi alla lotta ai cambiamenti climatici per conto di una filiazione, quest’ultima dovrebbe adempiere tali obblighi conformemente al piano di mitigazione dei cambiamenti climatici della società madre, opportunamente adattato al suo modello e alla sua strategia aziendali. Se la filiazione non ricade nell’ambito d’applicazione della presente direttiva, in quanto la filiazione non è tenuta ad adempiere il dovere di diligenza, la società madre dovrebbe contemplare le attività della filiazione nell’ambito dei propri obblighi relativi al dovere di diligenza. Se le filiazioni ricadono nell’ambito d’applicazione della presente direttiva, ma non la società madre, queste dovrebbero comunque essere autorizzate a condividere risorse e informazioni all’interno del gruppo di società. Tuttavia, le filiazioni dovrebbero essere responsabili dell’adempimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza di cui alla presente direttiva. | (21) | In order to make due diligence more effective and reduce the burden on companies, they should be entitled to share resources and information within their respective groups of companies and with other legal entities. Parent companies falling under the scope of this Directive should be allowed to fulfil some of the due diligence obligations also on behalf of their subsidiaries that fall under the scope of this Directive, if that ensures effective compliance. This should be without prejudice to the subsidiaries being subject to the exercise of the supervisory authority’s powers and to them being subject to civil liability under this Directive. Where a parent company fulfils the obligations with regard to combatting climate change on behalf of a subsidiary, the subsidiary should comply with those obligations in accordance with the parent company’s climate change mitigation plan accordingly adapted to its business model and strategy. If the subsidiary does not fall under the scope of this Directive, since the subsidiary is not obliged to carry out due diligence, the parent company should cover operations of the subsidiary as part of its own due diligence obligations. If the subsidiaries fall under the scope of this Directive, but the parent company does not, they still should be allowed to share resources and information within the group of companies. Nevertheless, the subsidiaries should be responsible for fulfilling due diligence obligations provided for in this Directive. |
(22) | L’adempimento di alcuni degli obblighi relativi al dovere di diligenza a livello di gruppo non dovrebbe pregiudicare la responsabilità civile delle filiazioni a norma della presente direttiva nei confronti delle vittime che subiscono il danno. Qualora le condizioni per la responsabilità civile siano soddisfatte, la filiazione potrebbe essere ritenuta responsabile del danno, indipendentemente dal fatto che gli obblighi relativi al dovere di diligenza siano stati assolti dalla filiazione o dalla società madre per conto della filiazione. | (22) | The fulfilment of some of the due diligence obligations at a group level should be without prejudice to the civil liability of subsidiaries under this Directive in respect of victims to whom the damage is caused. If the conditions for civil liability are met, the subsidiary could be held liable for damage that occurred, irrespective of whether the due diligence obligations were carried out by the subsidiary or by the parent company on behalf of the subsidiary. |
(23) | I partner commerciali non dovrebbero essere obbligati a rivelare a società che adempiono gli obblighi derivanti dalla presente direttiva informazioni che costituiscono un segreto commerciale ai sensi della direttiva (UE) 2016/943 del Parlamento europeo e del Consiglio (11), fatta salva la divulgazione dell’identità dei partner commerciali, diretti e indiretti, o di informazioni essenziali necessarie per individuare gli impatti negativi effettivi o potenziali, ove necessario e debitamente giustificato per il rispetto degli obblighi relativi al dovere di diligenza da parte della società. Ciò non dovrebbe pregiudicare la possibilità, per i partner commerciali, di proteggere i loro segreti commerciali attraverso i meccanismi istituiti dalla direttiva (UE) 2016/943. I partner commerciali non dovrebbero mai essere obbligati a rivelare informazioni classificate o di altro tipo la cui divulgazione comporterebbe un rischio per gli interessi essenziali della sicurezza di uno Stato. | (23) | Business partners should not be obliged to disclose to a company which is complying with the obligations resulting from this Directive information that is a trade secret as defined in Directive (EU) 2016/943 of the European Parliament and of the Council (11), without prejudice to the disclosure of the identity of direct and indirect business partners, or essential information needed to identify actual or potential adverse impacts, where necessary and duly justified for the company’s compliance with due diligence obligations. This should be without prejudice to the possibility for the business partners to protect their trade secrets through the mechanisms established in Directive (EU) 2016/943. Business partners should never be obliged to disclose classified information or other information the disclosure of which would cause a risk to the essential interests of a state’s security. |
(24) | Impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente possono prodursi nelle attività delle società stesse, nelle attività delle loro filiazioni e dei loro partner commerciali, nelle catene di attività delle società, in particolare a livello di approvvigionamento delle materie prime e di fabbricazione. Per produrre un effetto significativo, il dovere di diligenza dovrebbe riguardare gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi generati durante la maggior parte del ciclo di vita della produzione, della distribuzione, del trasporto e dell’immagazzinamento di un prodotto o della prestazione del servizio, a livello delle attività della società stessa, delle attività delle sue filiazioni e dei suoi partner commerciali nelle catene di attività cui partecipano. | (24) | Adverse human rights and environmental impacts might occur in companies’ own operations, operations of their subsidiaries and of their business partners in the chains of activities of the companies, in particular at the level of raw material sourcing and manufacturing. In order for the due diligence to have a meaningful impact, it should cover human rights and environmental adverse impacts generated throughout the majority of the life-cycle of production, distribution, transport and storage of a product or provision of services, at the level of companies’ own operations, operations of their subsidiaries and of their business partners in their chains of activities. |
(25) | La catena di attività dovrebbe comprendere le attività dei partner commerciali a monte di una società inerenti alla produzione di beni o alla prestazione di servizi da parte della società, inclusi la progettazione, l’estrazione, l’approvvigionamento, la fabbricazione, il trasporto, l’immagazzinamento e la fornitura di materie prime, prodotti o parti dei prodotti e lo sviluppo del prodotto o del servizio, nonché le attività dei partner commerciali a valle di una società inerenti alla distribuzione, al trasporto e all’immagazzinamento del prodotto, laddove i partner commerciali svolgano tali attività per la società o a nome della società. La presente direttiva non dovrebbe riguardare lo smaltimento del prodotto. Inoltre, ai sensi della presente direttiva la catena di attività non dovrebbe comprendere la distribuzione, il trasporto, l’immagazzinamento e lo smaltimento di un prodotto soggetto al controllo delle esportazioni da parte di uno Stato membro, vale a dire il controllo delle esportazioni a norma del regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio (12) o il controllo delle esportazioni di armi, munizioni o materiale bellico nel quadro dei controlli nazionali delle esportazioni, dopo che l’esportazione del prodotto è stata autorizzata. La presente direttiva è integrata da altri atti legislativi che affrontano altresì gli impatti negativi nel settore della tutela dei diritti umani o della protezione dell’ambiente. In particolare, il regolamento (UE) 2021/821 istituisce un regime di controllo delle esportazioni, dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso, che comprende tra l’altro software e tecnologie che possono essere utilizzati a fini di sorveglianza informatica. Nell’ambito di questo regime gli Stati membri dovrebbero considerare in particolare il rischio che di tali beni si faccia un uso connesso alla repressione interna o all’attuazione di gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale. Inoltre, il regolamento (UE) 2019/125 del Parlamento europeo e del Consiglio (13) vieta o disciplina, a seconda dei casi, l’esportazione di merci, ad esempio le sostanze chimiche, che sono o che potrebbero essere utilizzate ai fini della pena di morte oppure ai fini della tortura o altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti. Inoltre, diverse altre iniziative legislative mirano a mitigare l’impatto ambientale dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita, anche elaborando specifiche per la progettazione ecocompatibile basate sugli aspetti dei prodotti legati alla sostenibilità e alla circolarità. La conformità alla presente direttiva dovrebbe facilitare il rispetto delle disposizioni e degli obiettivi di questi altri atti legislativi, come pure dei termini e delle condizioni delle autorizzazioni applicabili attuate ai sensi di tali atti. Nel rispettare tali altri atti legislativi, gli esportatori dovrebbero tenere conto di quanto emerge dai rispettivi risultati relativi al dovere di diligenza a norma della presente direttiva. L’espressione «catena di attività» definita nella presente direttiva non pregiudica i termini «catena del valore» o «catena di approvvigionamento» definiti in altri atti legislativi dell’Unione o ai sensi degli stessi. | (25) | The chain of activities should cover activities of a company’s upstream business partners related to the production of goods or the provision of services by the company, including the design, extraction, sourcing, manufacture, transport, storage and supply of raw materials, products or parts of the products and development of the product or the service, and activities of a company’s downstream business partners related to the distribution, transport and storage of the product, where the business partners carry out those activities for the company or on behalf of the company. This Directive should not cover the disposal of the product. In addition, under this Directive the chain of activities should not encompass the distribution, transport, storage and disposal of a product that is subject to export control by a Member State, meaning either the export control under Regulation (EU) 2021/821 of the European Parliament and of the Council (12) or the export control of weapons, munitions or war material under national export controls, after the export of the product is authorised. This Directive is complemented by other legislative acts which also address negative adverse impacts in the field of human rights or environmental protection. In particular, Regulation (EU) 2021/821 sets up a regime for the control of exports, brokering, technical assistance, transit and transfer of dual-use items, covering, inter alia, software and technologies that can be used for cyber-surveillance purposes. Under this regime, Member States should consider in particular the risk of such goods being used in connection with internal repression or the commission of serious violations of human rights and international humanitarian law. In addition, Regulation (EU) 2019/125 of the European Parliament and the Council (13) prohibits or regulates, as the case may be, the export of goods such as chemical substances that are used or could be used for the purpose of capital punishment or for the purpose of torture or other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment. Moreover, several other legislative initiatives are aimed at mitigating the environmental impacts of products during their whole lifecycle, including by setting ecodesign requirements based on the sustainability and circularity aspects of products. Compliance with this Directive should facilitate compliance with the provisions and objectives of these other legislative acts, and with the terms and conditions of the applicable authorisations implemented thereunder. Exporters should take into account the results of their due diligence findings under this Directive in their compliance with those other legislative acts. The term ‘chain of activities’ as defined in this Directive is without prejudice to the terms ‘value chain’ or ‘supply chain’ as defined in or within the meaning of other Union legislation. |
(26) | La definizione di «catena di attività» non dovrebbe comprendere le attività dei partner commerciali a valle di una società inerenti ai servizi della società. Per le imprese finanziarie regolamentate, la definizione di «catena di attività» non dovrebbe comprendere i partner commerciali a valle che ricevono i loro servizi e prodotti. Pertanto, per quanto riguarda le imprese finanziarie regolamentate, la presente direttiva si applica solo alla parte a monte, ma non a valle, delle loro catene di attività. | (26) | The definition of the term ‘chain of activities’ should not include the activities of a company’s downstream business partners related to the services of the company. For regulated financial undertakings, the definition of the term ‘chain of activities’ should not include downstream business partners that receive their services and products. Therefore, as regards regulated financial undertakings, only the upstream but not the downstream part of their chains of activities should be covered by this Directive. |
(27) | A norma della presente direttiva, le società costituite in conformità del diritto di uno Stato membro dovrebbero essere soggette ai requisiti relativi al dovere di diligenza allorché soddisfano determinate condizioni, tra cui il fatturato e, in certi casi, limiti minimi riguardanti il numero di dipendenti. Sebbene tali condizioni siano espresse in relazione a singoli esercizi, la presente direttiva dovrebbe applicarsi solo se la società le ha soddisfatte per ciascuno degli ultimi due esercizi consecutivi e non dovrebbe più applicarsi se cessano di essere soddisfatte per ciascuno degli ultimi due esercizi pertinenti. Questo vale anche per le società costituite in conformità della normativa di un paese terzo che dovrebbero soddisfare il pertinente criterio del fatturato dell’Unione per ciascuno degli ultimi due esercizi. A fini di chiarezza e tenuto conto dell’applicazione scaglionata della presente direttiva, è opportuno che i criteri relativi all’ambito d’applicazione siano soddisfatti per due esercizi consecutivi, sia da società dell’Unione che da società di paesi terzi, che precedono le pertinenti date di applicazione stabilite conformemente alle norme di recepimento della presente direttiva. Per quanto concerne i limiti minimi riguardanti il numero di dipendenti, il personale interinale e i lavoratori distaccati a norma dell’articolo 1, paragrafo 3, lettera c), della direttiva 96/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (14) dovrebbero essere inclusi nel calcolo del numero di dipendenti della società utilizzatrice. I lavoratori distaccati a norma dell’articolo 1, paragrafo 3, lettere a) e b), della direttiva 96/71/CE dovrebbero essere inclusi solo nel calcolo del numero di dipendenti della società distaccante. Altri lavoratori occupati in forme di lavoro atipiche dovrebbero altresì essere inclusi nel calcolo del numero di dipendenti nella misura in cui soddisfano i criteri stabiliti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) per determinare lo status di lavoratore. I lavoratori stagionali dovrebbero essere inclusi nel calcolo del numero di dipendenti proporzionalmente al numero di mesi nei quali sono impiegati. Il calcolo dei limiti minimi di cui alla presente direttiva dovrebbe includere il numero di dipendenti e il fatturato delle succursali di una società, che sono sedi di attività diverse dalla sede centrale da essa giuridicamente dipendenti e pertanto considerate parte della società, conformemente alla legislazione dell’Unione e al diritto nazionale. Questo dovrebbe valere anche per i gruppi di società qualora i limiti minimi siano calcolati su base consolidata. Laddove non altrimenti specificato, i limiti minimi da soddisfare affinché una società rientri nell’ambito d’applicazione della presente direttiva dovrebbero essere intesi come limiti minimi calcolati su base individuale. | (27) | Under this Directive, companies formed in accordance with the law of a Member State should be subject to due diligence requirements when they meet certain conditions, including turnover and, in certain cases, employee thresholds. While those conditions are expressed with regard to single financial years, this Directive should only apply if the company has met them for each of the last two consecutive financial years and should no longer apply where they cease to be met for each of the last two relevant financial years. This is also true for companies formed in accordance with the law of a third country which should fulfil the relevant Union turnover criterion for each of the last two financial years. For the sake of clarity, and taking into account the staggered application of this Directive, the scope criteria need to be fulfilled for two consecutive financial years by both Union and third-country companies preceding the relevant application dates established in accordance with the rules on the transposition of this Directive. As regards the employee thresholds, temporary agency workers, and workers posted under Article 1(3), point (c), of Directive 96/71/EC of the European Parliament and of the Council (14) should be included in the calculation of the number of employees in the user company. Posted workers under Article 1(3), points (a) and (b), of Directive 96/71/EC should only be included in the calculation of the number of employees of the sending company. Other workers in non-standard forms of employment should also be included in the calculation of the number of employees insofar as they meet the criteria for determining the status of worker established by the Court of Justice of the European Union (CJEU). Seasonal workers should be included in the calculation of the number of employees proportionally to the number of months that they are employed for. The calculation of the thresholds provided for in this Directive should include the number of employees and the turnover of a company’s branches, which are places of business, other than the head office, that are legally dependent on it, and therefore considered as part of the company, in accordance with Union and national law. This should also apply for the group of companies in the event the thresholds are calculated on a consolidated basis. Where not specified otherwise, the thresholds to be met in order for a company to be covered by this Directive should be understood as thresholds calculated on an individual basis. |
(28) | Dovrebbero essere tenute ad assolvere gli obblighi in materia di dovere di diligenza di cui alla presente direttiva le società stabilite nell’Unione con, in media, più di 1 000 dipendenti e un fatturato netto a livello mondiale di oltre 450 000 000 EUR nell’ultimo esercizio in cui è stato adottato o si sarebbe dovuto adottare il bilancio annuale. Dovrebbero essere tenute a rispettare gli obblighi relativi al dovere di diligenza di cui alla presente direttiva anche le società che hanno concluso accordi di franchising o di licenza nell’Unione in cambio di diritti di licenza con società terze indipendenti, qualora tali accordi garantiscano un’identità comune, un concetto aziendale comune e l’applicazione di metodi aziendali uniformi, e qualora tali diritti di licenza ammontino a oltre 22 500 000 EUR nell’ultimo esercizio in cui è stato adottato o si sarebbe dovuto adottare il bilancio annuale, e a condizione che la società abbia registrato un fatturato netto a livello mondiale superiore a 80 000 000 EUR nell’ultimo esercizio in cui è stato adottato o si sarebbe dovuto adottare il bilancio annuale. Lo stesso vale per le società capogruppo di gruppi di società che, nel loro insieme, soddisfano tali condizioni. Per quanto riguarda tali società capogruppo, gli obblighi della presente direttiva dovrebbero essere soddisfatti dalla società capogruppo o, qualora quest’ultima abbia come attività principale la detenzione di azioni in filiazioni operative e non sia coinvolta nell’adozione di decisioni gestionali, operative o finanziarie che interessano il gruppo o una o più delle sue filiazioni, da una filiazione operativa stabilita nell’Unione, anziché dalla società capogruppo, conformemente alle condizioni previste dalla presente direttiva. | (28) | Companies established in the Union with more than 1 000 employees on average and a net worldwide turnover exceeding EUR 450 000 000 in the last financial year for which annual financial statements have been or should have been adopted, should be required to comply with the due diligence obligations provided for in this Directive. Companies having entered into franchising or licensing agreements in the Union in return for royalties with independent third-party companies, where those agreements ensure a common identity, a common business concept and the application of uniform business methods, and where those royalties amount to more than EUR 22 500 000 in the last financial year for which annual financial statements have been or should have been adopted, and provided that the company had a net worldwide turnover of more than EUR 80 000 000 in the last financial year for which annual financial statements have been or should have been adopted should also be required to comply with the due diligence obligations provided for in this Directive. The same applies to ultimate parent companies of groups of companies that taken together fulfil those conditions. As regards such ultimate parent companies, the obligations of this Directive should be met by the ultimate parent company or, in the event the latter has as its main activity the holding of shares in operational subsidiaries and does not engage in the taking of management, operational or financial decisions affecting the group or one or more of its subsidiaries, instead of that ultimate parent company by one operational subsidiary established in the Union, in accordance with the conditions provided for in this Directive. |
(29) | Ai fini del pieno conseguimento degli obiettivi della presente direttiva circa gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi delle attività delle società, delle attività delle loro filiazioni e dei loro partner commerciali nelle catene di attività cui esse partecipano, è opportuno includere anche le società di paesi terzi che svolgono attività consistenti nell’UE. Più specificamente la direttiva dovrebbe applicarsi alle società di paesi terzi che hanno generato un fatturato netto di almeno 450 000 000 EUR nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio. Dovrebbero essere tenute a rispettare gli obblighi relativi al dovere di diligenza di cui alla presente direttiva anche le società che hanno concluso accordi di franchising o di licenza nell’Unione in cambio di diritti di licenza con società terze indipendenti, qualora tali accordi garantiscano un’identità comune, un concetto aziendale comune e l’applicazione di metodi aziendali uniformi, e qualora tali diritti di licenza ammontino a oltre 22 500 000 EUR nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio, e a condizione che la società abbia registrato un fatturato netto superiore a 80 000 000 EUR nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio. Lo stesso vale per le società capogruppo di gruppi di società che, nel loro insieme, soddisfano tali condizioni. Per quanto riguarda tali società capogruppo, gli obblighi della presente direttiva dovrebbero essere soddisfatti dalla società capogruppo o, qualora quest’ultima abbia come attività principale la detenzione di azioni in filiazioni operative e non sia coinvolta nell’adozione di decisioni gestionali, operative o finanziarie che interessano il gruppo o una o più delle sue filiazioni, da una filiazione operativa stabilita nell’Unione, anziché dalla società capogruppo, conformemente alle condizioni previste dalla presente direttiva. | (29) | In order to achieve fully the objectives of this Directive addressing adverse human rights and environmental impacts with respect to companies’ operations, operations of their subsidiaries and their business partners in chains of activities of the companies, third-country companies with significant operations in the Union should also be covered. More specifically, this Directive should apply to third-country companies which generated a net turnover of at least EUR 450 000 000 in the Union in the financial year preceding the last financial year. Companies having entered into franchising or licensing agreements in the Union in return for royalties with independent third-party companies, where those agreements ensure a common identity, a common business concept and the application of uniform business methods, and where those royalties amount to more than EUR 22 500 000 in the Union in the financial year preceding the last financial year, and provided that the company had a net turnover of more than EUR 80 000 000 in the Union in the financial year preceding the last financial year should also be required to comply with the due diligence obligations provided for in this Directive. The same applies to ultimate parent companies of groups of companies that taken together fulfil those conditions. As regards such ultimate parent companies, the obligations of this Directive should be met by the ultimate parent company or, in the event the latter has as its main activity the holding of shares in operational subsidiaries and does not engage in the taking of management, operational or financial decisions affecting the group or one or more of its subsidiaries, instead of the ultimate parent company by one operational subsidiary established in the Union, in accordance with the conditions provided for in this Directive. |
(30) | Al fine di definire l’ambito d’applicazione della presente direttiva in relazione alle società di paesi terzi, è opportuno optare per il criterio del fatturato descritto, in quanto crea un collegamento territoriale tra la società di paese terzo e il territorio dell’Unione. Il fatturato è un indicatore degli effetti che le attività di tali società potrebbero avere sul mercato interno. In conformità del diritto internazionale tali effetti giustificano l’applicazione del diritto dell’Unione alle società di paesi terzi. Il fatturato di ciascuna di queste società dovrebbe essere determinato applicando i metodi di calcolo del fatturato netto validi per le società di paesi terzi di cui alla direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (15). Ai fini di una corretta applicazione della presente direttiva, è opportuno astenersi dallo stabilire un numero minimo di lavoratori dipendenti per determinare quali società di paesi terzi ricadano nel relativo ambito d’applicazione, in quanto la nozione di «dipendenti» utilizzata ai fini della presente direttiva si basa sul diritto dell’Unione e non potrebbe essere traslata facilmente al di fuori di questa. In assenza di una metodologia chiara e coerente, anche nei sistemi contabili, per determinare i dipendenti di società di paesi terzi, tale numero minimo di lavoratori dipendenti creerebbe pertanto incertezza giuridica e sarebbe difficile da applicare per le autorità di controllo. La definizione di «fatturato» dovrebbe basarsi sulla direttiva 2013/34/UE, che ha già stabilito i metodi di calcolo del fatturato netto per le società di paesi terzi, in quanto le definizioni di fatturato ed entrate sono simili nei sistemi contabili internazionali. Affinché l’autorità di controllo sappia quali società di paesi terzi generano nell’Unione il fatturato richiesto per ricadere nell’ambito d’applicazione della presente direttiva, è opportuno esigere che il mandatario della società di un paese terzo o la società stessa informi l’autorità di controllo dello Stato membro in cui è domiciliato o stabilito il mandatario della società di paese terzo e, se diversa, l’autorità di controllo dello Stato membro in cui la società ha generato la maggior parte del fatturato netto nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio, del fatto che la società è una società ricadente nell’ambito d’applicazione della direttiva. Se necessario per determinare in quale Stato membro la società di un paese terzo abbia generato la maggior parte del suo fatturato netto nell’Unione, lo Stato membro dovrebbe poter chiedere alla Commissione di informare lo Stato membro in merito al fatturato netto generato nell’Unione dalla società di un paese terzo. La Commissione dovrebbe creare un sistema per garantire tale scambio di informazioni. | (30) | For the purpose of defining the scope of application of this Directive in relation to third-country companies, the described turnover criterion should be chosen as it creates a territorial connection between the third-country companies and the Union territory. Turnover is a proxy for the effects that the activities of those companies could have on the internal market. In accordance with international law, such effects justify the application of Union law to third-country companies. To ensure identification of the relevant turnover of companies concerned, the methods for calculating net turnover for third-country companies as laid down in Directive 2013/34/EU of the European Parliament and of the Council (15) should be used. To ensure effective enforcement of this Directive, an employee threshold should, in turn, not be applied to determine which third-country companies fall under this Directive, as the notion of ‘employees’ retained for the purposes of this Directive is based on Union law and could not be easily transposed outside of the Union. In the absence of a clear and consistent methodology, including in accounting frameworks, to determine the employees of third-country companies, such employee threshold would therefore create legal uncertainty and would be difficult to apply for supervisory authorities. The definition of the term ‘turnover’ should be based on Directive 2013/34/EU which has already established the methods for calculating net turnover for third-country companies, as turnover and revenue definitions are similar in international accounting frameworks. With a view to ensuring that the supervisory authority knows which third-country companies generate the turnover in the Union required to fall within the scope of this Directive, this Directive should require that the third-country company’s authorised representative or the company itself informs a supervisory authority in the Member State where the third-country company’s authorised representative is domiciled or established and, where it is different, a supervisory authority in the Member State in which the company generated most of its net turnover in the Union in the financial year preceding the last financial year that the company is a company that falls under the scope of this Directive. If necessary for determining in which Member State the third-country company generated most of its net turnover in the Union, the Member State should be able to request the Commission to inform the Member State about the net turnover of the third-country company generated in the Union. The Commission should set up a system to ensure such an exchange of information. |
(31) | È essenziale istituire un quadro dell’Unione per un approccio responsabile e sostenibile alle catene globali del valore, considerata l’importanza delle società in quanto pilastri nella costruzione di una società e di un’economia sostenibili. L’emergere di una normativa vincolante in diversi Stati membri rende necessario creare condizioni di parità per le società al fine di evitare la frammentazione e garantire la certezza del diritto per le imprese che operano nel mercato interno. Tuttavia, la presente direttiva non dovrebbe impedire agli Stati membri di introdurre disposizioni di diritto nazionale più rigorose, divergenti da quelle previste da articoli diversi dall’articolo 8, paragrafi 1 e 2, dall’articolo 10, paragrafo 1, e dall’articolo 11, paragrafo 1, anche nei casi in cui tali disposizioni possano innalzare indirettamente il livello di tutela di cui all’articolo 8, paragrafi 1 e 2, all’articolo 10, paragrafo 1, e all’articolo 11, paragrafo 1, come disposizioni sull’ambito di applicazione, sulle definizioni, sulle misure adeguate per la riparazione degli impatti negativi effettivi, sullo svolgimento di un dialogo significativo con i portatori di interessi e sulla responsabilità civile; né dovrebbe impedire agli Stati membri di introdurre disposizioni di diritto nazionale più specifiche in termini di obiettivo o di settore interessato, come disposizioni di diritto nazionale che disciplinino specifici impatti negativi o specifici settori di attività, al fine di conseguire un diverso livello di tutela dei diritti umani, occupazionali e sociali o di protezione dell’ambiente o del clima. | (31) | It is essential to establish a Union framework for a responsible and sustainable approach to global value chains, given the importance of companies as a pillar in the construction of a sustainable society and economy. The emergence of binding law in several Member States has given rise to the need for a level playing field for companies in order to avoid fragmentation and to provide legal certainty for businesses operating in the internal market. Nonetheless, this Directive should not preclude Member States from introducing more stringent provisions of national law diverging from those laid down in Articles other than Article 8(1) and (2), Article 10(1) and Article 11(1), including where such provisions may indirectly raise the level of protection of Article 8(1) and (2), Article 10(1) and Article 11(1), such as the provisions on the scope, on the definitions, on the appropriate measures for the remediation of actual adverse impacts, on the carrying out of meaningful engagement with stakeholders and on civil liability; or from introducing provisions of national law that are more specific in terms of their objective or the field covered, such as provisions of national law regulating specific adverse impacts or specific sectors of activity, in order to achieve a different level of protection of human, employment and social rights, the environment or the climate. |
(32) | La presente direttiva mira a includere tutti i diritti umani, compresi tutti e cinque i principi e diritti fondamentali nel lavoro quali definiti nella Dichiarazione dell’ILO del 1998 sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro. Per apportare un contributo significativo alla transizione verso la sostenibilità, il dovere di diligenza ai sensi della presente direttiva dovrebbe essere esercitato in relazione agli impatti negativi in termini di diritti umani sulle persone causati dall’abuso di uno dei diritti sanciti dagli strumenti internazionali elencati nella parte I, sezione 1, dell’allegato della presente direttiva. Il termine «abuso» dovrebbe essere interpretato in linea con il diritto internazionale dei diritti umani. Per includere tutti i diritti umani, dovrebbe rientrare negli impatti negativi sui diritti umani contemplati dalla presente direttiva anche l’abuso di un diritto umano non elencato espressamente nella parte I, sezione 1, dell’allegato della presente direttiva, che può essere perpetrato da una società o da un soggetto giuridico e che pregiudichi direttamente un interesse giuridico tutelato dagli strumenti in materia di diritti umani elencati nella parte I, sezione 2, dell’allegato della presente direttiva, purché la società in questione fosse ragionevolmente in grado di prevedere il rischio di tale abuso dei diritti umani, tenendo conto di tutte le circostanze pertinenti del caso specifico, comprese la natura e la portata delle attività commerciali della società e della rispettiva catena di attività, il settore economico e il contesto geografico e operativo. Il dovere di diligenza dovrebbe inoltre comprendere gli impatti ambientali negativi causati dalla violazione di uno dei divieti o degli obblighi elencati nella parte II dell’allegato della presente direttiva, nonché gli impatti negativi causati dalla violazione di uno dei divieti elencati nella parte I, punti 15 e 16, dell’allegato della presente direttiva tenendo conto della legislazione nazionale connessa alle disposizioni degli strumenti elencati in tale allegato. Tali divieti e obblighi dovrebbero essere interpretati e applicati in linea con il diritto internazionale e con i principi generali del diritto ambientale dell’Unione di cui all’articolo 191 TFUE. Tali divieti comprendono il divieto di causare qualsiasi degrado ambientale misurabile, quali cambiamenti nocivi del suolo, inquinamento idrico o atmosferico, emissioni nocive, consumo eccessivo di acqua, degrado del suolo o qualsiasi altro effetto sulle risorse naturali, come la deforestazione, che comprometta sostanzialmente le basi naturali per la conservazione e la produzione di alimenti, o che privi una persona dell’accesso ad acqua potabile sicura e pulita, o che ostacoli l’accesso di una persona ai servizi sanitari o distrugga questi ultimi, o che leda la salute e la sicurezza di una persona, il normale uso di un terreno o dei beni acquisiti legalmente da parte di una persona, o che incida negativamente in modo sostanziale sui servizi ecosistemici attraverso i quali un ecosistema contribuisce direttamente o indirettamente al benessere delle persone. Al fine di valutare se il danno ai servizi ecosistemici sia sostanziale, dovrebbero essere presi in considerazione, se del caso, i seguenti elementi: le condizioni originarie dell’ambiente colpito, indipendentemente dal fatto che il danno sia a lungo, medio o breve termine, la diffusione del danno e la reversibilità del danno. Gli obblighi relativi al dovere di diligenza previsti dalla presente direttiva dovrebbero pertanto contribuire a preservare e ripristinare la biodiversità e a migliorare lo stato dell’ambiente, in particolare dell’aria, dell’acqua e del suolo, anche per tutelare meglio i diritti umani. Alla Commissione dovrebbe essere conferito il potere di adottare atti delegati per modificare l’allegato della presente direttiva per le finalità di cui all’articolo 3, paragrafo 2, anche aggiungendo il riferimento, una volta ratificati da tutti gli Stati membri, alla convenzione dell’ILO sulla salute e la sicurezza sul lavoro del 1981 (n. 155) e al quadro promozionale dell’ILO per la sicurezza e la salute sul lavoro del 2006 (n. 187), che fanno parte degli strumenti fondamentali dell’ILO. | (32) | This Directive aims to comprehensively cover human rights, including all five fundamental principles and rights at work as defined in the 1998 ILO Declaration on fundamental principles and rights at work. In order to achieve a meaningful contribution to the sustainability transition, due diligence under this Directive should be carried out with respect to adverse human rights impacts on persons resulting from the abuse of one of the rights as enshrined in the international instruments listed in Part I, Section 1, of the Annex to this Directive. The term ‘abuse’ should be interpreted in line with international human rights law. In order to ensure comprehensive coverage of human rights, an abuse of a human right not specifically listed in Part I, Section 1, of the Annex to this Directive which can be abused by a company or legal entity, and which directly impairs a legal interest protected in the human rights instruments listed in Part I, Section 2, of the Annex to this Directive should also form part of the adverse human rights impacts covered by this Directive, provided that the company concerned could have reasonably foreseen the risk of such human right abuse, taking into account all relevant circumstances of the specific case, including the nature and extent of the company’s business operations and its chain of activities, economic sector and geographical and operational context. Due diligence should further encompass adverse environmental impacts resulting from the violation of one of the prohibitions and obligations listed in Part II of the Annex to this Directive, as well as adverse impacts resulting from the breach of one of the prohibitions listed in Part I, points 15 and 16, of the Annex to this Directive taking into account national legislation linked to the provisions of the instruments listed in the Annex. Those prohibitions and obligations should be interpreted and applied in line with international law and general principles of Union environmental law, as set out in Article 191 TFEU. Those prohibitions include the prohibition of causing any measurable environmental degradation, such as harmful soil change, water or air pollution, harmful emissions, excessive water consumption, degradation of land, or any other impact on natural resources, such as deforestation, that substantially impairs the natural bases for the preservation and production of food, or that denies a person access to safe and clean drinking water, or that makes it difficult for a person to access sanitary facilities or destroys them, or that harms a person’s health, safety, normal use of land or lawfully acquired possessions, or that substantially adversely affects ecosystem services through which an ecosystem contributes directly or indirectly to human wellbeing. In order to assess whether the damage to ecosystem services is substantial, the following elements should be taken into account where relevant: the baseline condition of the environment affected, whether the damage is long-lasting, medium-term or short-term, the spread of the damage, and the reversibility of the damage. Due diligence requirements under this Directive should therefore contribute to preserving and restoring biodiversity and improving the state of the environment, in particular the air, water and soil, including to better protect human rights. The Commission should be empowered to adopt delegated acts in order to amend the Annex to this Directive for the purposes laid down in Article 3(2), including by adding the reference, once ratified by all Member States, to the ILO Occupational Safety and Health Convention, 1981 (No 155), and the ILO Promotional Framework for Occupational Safety and Health, 2006 (No 187), which form part of the ILO fundamental instruments. |
(33) | A seconda delle circostanze, le imprese potrebbero dover prendere in considerazione norme supplementari. Ad esempio, tenendo conto di contesti specifici o di fattori che si intersecano tra loro, tra cui il genere, l’età, la razza, l’etnia, la classe, la casta, l’istruzione, lo status di migrante, la disabilità, nonché lo status sociale ed economico, nell’ambito di un approccio al dovere di diligenza sensibile alle questioni di genere e culturali, le società dovrebbero prestare un’attenzione speciale a qualsiasi particolare impatto negativo su persone fisiche che potrebbero essere esposte a un rischio maggiore a causa di emarginazione, vulnerabilità o altre circostanze, individualmente o in quanto membri di determinati gruppi o comunità, compresi i popoli indigeni, protetti dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni, anche in relazione al consenso libero, previo e informato. A tal fine, le imprese potrebbero dover prendere in considerazione, se del caso, strumenti internazionali quali la Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti della donna e la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. | (33) | Depending on the circumstances, companies may need to consider additional standards. For instance, taking account of specific contexts or intersecting factors, including among others, gender, age, race, ethnicity, class, caste, education, migration status, disability, as well as social and economic status, as part of a gender- and culturally responsive approach to due diligence, companies should pay special attention to any particular adverse impacts on individuals who may be at heightened risk due to marginalisation, vulnerability or other circumstances, individually or as members of certain groupings or communities, including indigenous peoples, as protected under the UN Declaration on the Rights of Indigenous Peoples, including in relation to fee, prior and informed consent (FPIC). In doing so, companies may need to take into consideration, where relevant, international instruments such as the International Convention on the Elimination of All Forms of Racial Discrimination, the Convention on the Elimination of All Forms of Discrimination Against Women, the Convention on the Rights of Persons with Disabilities. |
(34) | Le società dovrebbero inoltre esercitare la loro influenza per contribuire a un livello di vita adeguato nelle catene di attività. Ciò è inteso, tra l’altro, come un salario sufficiente a garantire il sostentamento per i lavoratori dipendenti e un reddito di sussistenza per i lavoratori autonomi e i piccoli coltivatori, guadagnato in cambio del loro lavoro e della loro produzione. | (34) | Companies should also be responsible for using their influence to contribute to an adequate standard of living in chains of activities. This is understood to include a living wage for employees and a living income for self-employed workers and smallholders, which they earn in return for their work and production. |
(35) | La presente direttiva riconosce l’approccio «One Health» definito dall’Organizzazione mondiale della sanità, un approccio integrato e unificante che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi. Tale approccio riconosce che la salute degli esseri umani e quella degli animali domestici e selvatici, delle piante e dell’ambiente in generale, compresi gli ecosistemi, sono strettamente interconnesse e interdipendenti. È pertanto opportuno prevedere che il dovere di diligenza ambientale debba comprendere la prevenzione del degrado ambientale che si traduce in effetti negativi sulla salute, come le epidemie, e debba rispettare il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile. | (35) | This Directive acknowledges the ‘One Health’ approach as recognised by the World Health Organization, an integrated and unifying approach that aims to sustainably balance and optimise the health of people, animals and ecosystems. The ‘One Health’ approach recognises that the health of humans, domestic and wild animals, plants, and the wider environment, including ecosystems, are closely interlinked and interdependent. It is therefore appropriate to provide that environmental due diligence should encompass avoiding environmental degradation that results in adverse health effects such as epidemics, and should respect the right to a clean, healthy and sustainable environment. |
(36) | Fattori quali la corruzione attiva e passiva possono intrecciarsi agli impatti negativi sui diritti umani e sull’ambiente o rafforzarli. Può pertanto rendersi necessario che le società tengano conto di tali fattori nell’esercizio del dovere di diligenza in materia di diritti umani e ambiente, in modo coerente con la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione. | (36) | Adverse human rights and environmental impacts can be intertwined with or underpinned by factors such as corruption and bribery. It may therefore be necessary for companies to take into account those factors when carrying out human rights and environmental due diligence, in a manner that is consistent with the UN Convention against Corruption. |
(37) | Nel valutare gli impatti negativi sui diritti umani, le società hanno a disposizione orientamenti che illustrano in che modo le attività che svolgono possano incidere sui diritti umani e quale condotta sia loro vietata in base ai diritti umani riconosciuti a livello internazionale. Siffatti orientamenti sono inclusi, ad esempio, nel quadro di riferimento per la segnalazione dei principi guida delle Nazioni Unite e nella guida interpretativa dal titolo «The corporate responsibility to respect human rights» (La responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani). | (37) | When assessing adverse human rights impacts, companies have guidance at their disposal that illustrates how their activities may impact human rights and which corporate behaviour is prohibited in accordance with internationally recognised human rights. Such guidance is included for instance in the UN Guiding Principles Reporting Framework, and the Interpretive Guide ‘The corporate responsibility to respect human rights’. |
(38) | Per assolvere adeguatamente il dovere di diligenza in materia di diritti umani e ambiente per quanto riguarda le proprie attività, le attività delle loro filiazioni e quelle dei loro partner commerciali nelle loro catene di attività, le società contemplate dalla presente direttiva dovrebbero integrare il dovere di diligenza nelle loro politiche e nei loro sistemi di gestione dei rischi, individuare e valutare, se necessario attribuire un ordine di priorità, prevenire, attenuare e arrestare gli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali, sui diritti umani e sull’ambiente, e minimizzarne l’entità, fornire riparazione con riferimento a impatti negativi effettivi, svolgere un dialogo significativo con i portatori di interessi, instaurare e mantenere un meccanismo di notifica e una procedura di reclamo, monitorare l’efficacia delle misure adottate in ossequio agli obblighi previsti dalla presente direttiva e comunicare al pubblico le attività relative al dovere di diligenza da loro svolte. Per offrire chiarezza alle società, la presente direttiva dovrebbe operare una distinzione netta, in particolare, fra le iniziative volte a prevenire e attenuare i potenziali impatti negativi e quelle volte ad arrestare gli impatti negativi effettivi o, quando ciò non sia possibile, a minimizzarne l’entità. | (38) | In order to conduct appropriate human rights and environmental due diligence with respect to their operations, the operations of their subsidiaries, and the operations of their business partners in the chains of activities of the companies, companies covered by this Directive should integrate due diligence into their policies and risk management systems, identify and assess, where necessary prioritise, prevent and mitigate as well as bring to an end and minimise the extent of actual and potential adverse human rights and environmental impacts, provide remediation in relation to actual adverse impacts, carry out meaningful engagement with stakeholders, establish and maintain a notification mechanism and complaints procedure, monitor the effectiveness of the measures taken in accordance with the requirements that are provided for in this Directive and communicate publicly on their due diligence. In order to ensure clarity for companies, in particular the steps of preventing and mitigating potential adverse impacts and of bringing to an end, or when this is not possible, minimising the extent of actual adverse impacts, should be clearly distinguished in this Directive. |
(39) | Le società dovrebbero integrare il dovere di diligenza nelle loro pertinenti politiche e nei loro sistemi di gestione dei rischi e a tutti i pertinenti livelli operativi e predisporre una politica relativa al dovere di diligenza così che questo sia parte integrante delle politiche e dei sistemi di gestione dei rischi delle società, in linea con il quadro internazionale in materia. Detta politica dovrebbe essere elaborata previa consultazione con i dipendenti della società e i loro rappresentanti e dovrebbe esporre l’approccio della società al dovere di diligenza, anche a lungo termine, e riportare un codice di condotta che illustri le norme e i principi cui devono attenersi l’intera società e le sue filiazioni, nonché, se del caso, i partner commerciali diretti o indiretti della società, ed esporre le procedure predisposte per l’integrazione del dovere di diligenza nelle pertinenti politiche e per l’esercizio del dovere di diligenza, comprese le misure adottate per verificare il rispetto del codice di condotta ed estenderne l’applicazione ai partner commerciali. La politica relativa al dovere di diligenza dovrebbe garantire un dovere di diligenza basato sul rischio. Il codice di condotta dovrebbe applicarsi a tutte le pertinenti funzioni e attività aziendali, comprese le decisioni in materia di appalti, di personale e di acquisti. Ai fini della presente direttiva, la nozione di dipendenti dovrebbe includere il personale interinale e altri lavoratori occupati in forme di lavoro atipiche, purché soddisfino i criteri stabiliti dalla Corte di giustizia per determinare lo status di lavoratore. | (39) | In order to ensure that due diligence forms part of companies’ policies and risk management systems, and in line with the relevant international framework, companies should integrate due diligence into their relevant policies and risk management systems and at all relevant levels of operation, and have in place a due diligence policy. The due diligence policy should be developed in prior consultation with the company’s employees and their representatives and should contain a description of the company’s approach, including in the long term, to due diligence, a code of conduct describing the rules and principles to be followed throughout the company and its subsidiaries, and, where relevant, the company’s direct or indirect business partners and a description of the processes put in place to integrate due diligence into the relevant policies and to carry out due diligence, including the measures taken to verify compliance with the code of conduct and to extend its application to business partners. The due diligence policy should ensure a risk-based due diligence. The code of conduct should apply in all relevant corporate functions and operations, including procurement, employment and purchasing decisions. For the purposes of this Directive, employees should be understood as including temporary agency workers, and other workers in non-standard forms of employment provided that they fulfil the criteria for determining the status of worker established by the CJEU. |
(40) | Per rispettare gli obblighi relativi al dovere di diligenza, è necessario che le società adottino misure adeguate per quanto riguarda l’individuazione, la prevenzione, l’arresto, la minimizzazione e la riparazione degli impatti negativi e lo svolgimento di un dialogo significativo con i portatori di interessi durante l’intero processo di attuazione del dovere di diligenza. Le «misure adeguate» dovrebbero essere intese come misure che permettono di conseguire gli obiettivi del dovere di diligenza, affrontando efficacemente gli impatti negativi in modo commisurato al grado di gravità e alla probabilità dell’impatto negativo, e ragionevolmente disponibili per la società, considerate le circostanze del caso specifico, comprese la natura e la portata dell’impatto negativo e dei fattori di rischio pertinenti. Ove ottenere le informazioni necessarie, comprese le informazioni ritenute un segreto commerciale, non sia ragionevolmente possibile a causa di ostacoli di fatto o di diritto, ad esempio perché un partner commerciale rifiuta di fornire informazioni e non sussistono basi giuridiche per imporlo, tali circostanze non possono essere contestate alla società, ma questa dovrebbe essere in grado di spiegare il motivo per cui non è stato possibile ottenere tali informazioni e dovrebbero adottare i provvedimenti necessari e ragionevoli per ottenerle quanto prima. | (40) | To comply with due diligence obligations, companies need to take appropriate measures with respect to the identification, prevention, bringing to an end, minimisation and remediation of adverse impacts, and the carrying out of meaningful engagement with stakeholders throughout the due diligence process. The term ‘appropriate measures’ should be understood to mean measures that are capable of achieving the objectives of due diligence, by effectively addressing adverse impacts in a manner commensurate to the degree of severity and the likelihood of the adverse impact, and reasonably available to the company, taking into account the circumstances of the specific case, including the nature and extent of the adverse impact and relevant risk factors. If necessary information, including information that is deemed to be a trade secret, cannot be reasonably obtained due to factual or legal obstacles, for instance because a business partner refuses to provide information and there are no legal grounds to enforce this, such circumstances cannot be held against the company, but it should be able to explain why such information could not be obtained and should take the necessary and reasonable steps to obtain it as soon as possible. |
(41) | In ossequio agli obblighi relativi al dovere di diligenza previsti dalla presente direttiva, la società dovrebbe individuare e valutare gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi, siano essi effettivi o potenziali. Per essere complete, l’individuazione e la valutazione di tali impatti negativi dovrebbero basarsi su informazioni quantitative e qualitative, compresi i pertinenti dati disaggregati che possono essere ragionevolmente ottenuti da una società. Le imprese dovrebbero ricorrere a metodi e risorse adeguati, comprese relazioni disponibili al pubblico. Per quanto riguarda gli impatti ambientali negativi, ad esempio, la società dovrebbe ottenere informazioni sulle condizioni originarie nei siti o nelle strutture a più alto rischio che intervengono nella sua catena di attività. Nell’ambito dell’obbligo di individuare gli impatti negativi, le società dovrebbero adottare misure adeguate per mappare le proprie attività, quelle delle loro filiazioni e, se collegate alle catene di attività cui partecipano, dei loro partner commerciali, al fine di individuare i settori generali in cui è più probabile che gli impatti negativi si verifichino e siano di maggiore gravità. Sulla base dei risultati di tale mappatura, le società dovrebbero effettuare una valutazione approfondita delle proprie attività, di quelle delle loro filiazioni e, se collegate alle catene di attività cui partecipano, di quelle dei loro partner commerciali, nei settori in cui è stata individuata una maggiore probabilità che gli impatti negativi si verifichino e siano di maggiore gravità. Al momento dell’individuazione e della valutazione degli impatti negativi, la società dovrebbe tenere conto, sulla base di una valutazione globale, dei possibili fattori di rischio pertinenti, compresi i fattori di rischio a livello di società, ad esempio se il partner commerciale non è una società ricadente nell’ambito di applicazione della presente direttiva, i fattori di rischio relativi alle attività commerciali, i fattori di rischio geografici e legati al contesto, come il livello di applicazione della legge in relazione al tipo di impatti negativi, i fattori di rischio connessi ai prodotti e ai servizi e i fattori di rischio settoriali. Nell’individuare e valutare gli impatti negativi le società dovrebbero rilevare e valutare anche l’impatto del modello e delle strategie aziendali del partner commerciale, comprese le pratiche commerciali, di appalto e di fissazione dei prezzi. Al fine di limitare gli oneri che la richiesta di informazioni comporta per le società più piccole, laddove le informazioni necessarie per l’individuazione degli impatti negativi possano essere ottenute dai partner commerciali a diversi livelli delle loro catene di attività, le società dovrebbero dar prova di moderazione nei confronti dei partner commerciali che non presentano essi stessi rischi di impatti negativi e preferire, ove ragionevole, la richiesta di informazioni più dettagliate direttamente ai partner commerciali a livelli delle loro catene di attività in cui, sulla base della mappatura, è più probabile che si verifichino impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali. L’individuazione degli impatti negativi dovrebbe comprendere una valutazione dinamica dei diritti umani e del contesto ambientale compiuta a intervalli regolari: senza indebito ritardo dopo il verificarsi di un cambiamento significativo, e in ogni caso almeno ogni 12 mesi, durante l’intero ciclo di vita di un’attività o del rapporto e ogniqualvolta vi siano fondati motivi di ritenere che possano insorgere nuovi rischi. Per cambiamento significativo si dovrebbe intendere un cambiamento dello status quo delle attività della società stessa, delle attività delle sue filiazioni o dei suoi partner commerciali, del contesto giuridico o commerciale o qualsiasi altro mutamento sostanziale rispetto alla situazione della società o al relativo contesto operativo. Esempi di cambiamenti significativi potrebbero essere i casi in cui la società avvia attività in un nuovo settore economico o in una nuova zona geografica, avvia la produzione di nuovi prodotti o modifica le modalità di produzione dei prodotti esistenti utilizzando una tecnologia con impatti negativi potenzialmente più consistenti, ovvero modifica la propria struttura societaria mediante ristrutturazioni, fusioni o acquisizioni. Fondati motivi per ritenere che vi siano nuovi rischi possono emergere in modi diversi, compresa l’avvenuta conoscenza dell’impatto negativo da informazioni pubblicamente disponibili, attraverso il dialogo con i portatori di interessi o tramite notifiche. Se, pur avendo adottato misure adeguate per individuare gli impatti negativi, le società non dispongono di tutte le informazioni necessarie sulle loro catene di attività, dovrebbero essere in grado di spiegare il motivo per cui non è stato possibile ottenere tali informazioni e dovrebbero adottare i provvedimenti necessari e ragionevoli per ottenerle quanto prima. | (41) | Under the due diligence obligations provided for in this Directive, a company should identify and assess actual or potential adverse human rights and environmental impacts. In order to allow for a comprehensive identification and assessment of adverse impacts, such identification and assessment should be based on quantitative and qualitative information, including the relevant disaggregated data that can be reasonably obtained by a company. Companies should make use of appropriate methods and resources, including public reports. For instance, as regards adverse environmental impacts, the company should obtain information about baseline conditions at higher risk sites or facilities in its chain of activities. As part of the obligation to identify adverse impacts, companies should take appropriate measures to map their own operations, those of their subsidiaries and, where related to their chains of activities, those of their business partners, in order to identify general areas where adverse impacts are most likely to occur and to be most severe. Based on the results of such mapping, companies should carry out an in-depth assessment of their own operations, those of their subsidiaries and, where related to their chains of activities, those of their business partners, in the areas where adverse impacts were identified to be most likely to occur and most severe. When identifying, and assessing adverse impacts, the company should take into account, based on an overall assessment, possible relevant risk factors, including company-level risk factors, such as whether the business partner is not a company covered by this Directive; business operation risk factors; geographic and contextual risk factors, such as the level of law enforcement with respect to the type of adverse impacts; product and service risk factors; and sectoral risk factors. When identifying and assessing adverse impacts, companies should also identify and assess the impact of a business partner’s business model and strategies, including trading, procurement and pricing practices. With a view to limiting the burden on smaller companies created by requests for information, where information necessary for the identification of adverse impacts can be obtained from business partners at different levels of their chains of activities, companies should exercise restraint with regard to business partners that do not themselves present risks of adverse impacts and favour reaching out, where reasonable, directly for more detailed information to business partners at levels in their chains of activities where, based on the mapping, actual or potential adverse impacts are most likely to occur. Identification of adverse impacts should include assessing the human rights and environmental context in a dynamic way and at regular intervals: without undue delay after a significant change occurs, but at least every 12 months, throughout the life cycle of an activity or relationship, and whenever there are reasonable grounds to believe that new risks may arise. A significant change should be understood as a change to the status quo of the company’s own operations, operations of its subsidiaries or business partners, the legal or business environment or any other substantial shift from the situation of the company or its operating context. Examples of a significant change could be cases when the company starts to operate in a new economic sector or geographical area, starts producing new products or changes the way of producing the existing products using technology with potentially higher adverse impacts, or changes its corporate structure via restructuring or via mergers or acquisitions. Reasonable grounds to believe that there are new risks may arise in different ways, including learning about the adverse impact from publicly available information, through stakeholder engagement, or through notifications. If, despite having taken appropriate measures to identify adverse impacts, companies do not have all the necessary information regarding their chains of activities, they should be able to explain why that information could not be obtained and should take the necessary and reasonable steps to obtain it as soon as possible. |
(42) | Nelle zone di conflitto o ad alto rischio, quali definite a norma del regolamento (UE) 2017/821, è più probabile che abusi dei diritti umani si verifichino e siano gravi. Le società dovrebbero tenerne conto quando integrano il dovere di diligenza nelle loro politiche e nei loro sistemi di gestione dei rischi al fine di garantire che i codici di condotta e le procedure predisposti per l’esercizio del dovere di diligenza siano adattati alle zone di conflitto o ad alto rischio, in modo coerente con il diritto internazionale umanitario, come stabilito nelle convenzioni di Ginevra del 1949 e nei relativi protocolli aggiuntivi. Le società dovrebbero tenere conto del fatto che tali situazioni costituiscono particolari fattori di rischio geografici e legati al contesto quando effettuano valutazioni approfondite nell’ambito del processo di individuazione e valutazione, quando adottano misure adeguate per prevenire, attenuare, arrestare gli impatti negativi individuati e minimizzarne l’entità, e quando dialogano con i portatori di interessi. A tal fine, le imprese possono valersi degli orientamenti della Commissione sulla valutazione dei fattori di rischio associati alle zone di conflitto o ad alto rischio, che dovrebbero tenere conto degli orientamenti del programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo dal titolo «Heightened Human Rights Due Diligence for Business in Conflict-Affected Contexts. A Guide» (Dovere di diligenza rafforzato in materia di diritti umani per le imprese in contesti di conflitto. Una guida). | (42) | In conflict-affected and high-risk areas, as defined in accordance with Regulation (EU) 2017/821, human rights abuses are more likely to occur and to be severe. Companies should take this into account when integrating due diligence into their policies and risk management systems to ensure that codes of conduct and processes put in place to carry out due diligence are adapted to conflict-affected and high-risk areas, in a manner that is consistent with international humanitarian law, as laid out in the Geneva Conventions of 1949 and their additional protocols. Companies should take into account that such situations constitute particular geographic and contextual risk factors when performing in-depth assessments as part of the identification and assessment process, when taking appropriate measures to prevent, mitigate, bring to an end and minimise identified adverse impacts, and when engaging with stakeholders. For this purpose, companies may rely on the Commission’s guidance on the assessment of risk factors associated with conflict-affected and high-risk areas, which should take into account the UN Development Programme’s guidance ‘Heightened Human Rights Due Diligence for Business in Conflict-Affected Contexts. A Guide’. |
(43) | La presente direttiva dovrebbe lasciare impregiudicate le norme in materia di segreto professionale applicabili agli avvocati o ad altri professionisti certificati autorizzati a rappresentare i loro clienti nei procedimenti giudiziari, conformemente al diritto dell’Unione e nazionale. | (43) | This Directive should be without prejudice to the rules on professional secrecy applicable to lawyers or to other certified professionals who are authorised to represent their clients in judicial proceedings, in accordance with Union and national law. |
(44) | Qualora una società non sia in grado di prevenire, attenuare o arrestare tutti gli impatti negativi reali o potenziali individuati o di minimizzarne l’entità, contemporaneamente e in modo completo, dovrebbe attribuire agli impatti negativi un ordine di priorità in base alla loro gravità e probabilità. La gravità di un impatto negativo dovrebbe essere valutata in base all’entità, portata o carattere irrimediabile dell’impatto negativo, tenendo in considerazione la gravità dell’impatto, compreso il numero di persone fisiche che sono o saranno colpite, la misura in cui l’ambiente è o può essere danneggiato o altrimenti colpito, la sua irreversibilità e i limiti alla capacità di riportare le persone o l’ambiente colpiti a una situazione equivalente a quella esistente prima dell’impatto entro un periodo di tempo ragionevole. Una volta affrontati gli impatti negativi più gravi e più probabili in un ragionevole lasso di tempo, la società dovrebbe affrontare gli impatti negativi meno gravi e meno probabili. D’altra parte, l’influenza effettiva o potenziale della società sui suoi partner commerciali, il livello di coinvolgimento della società nell’impatto negativo, la vicinanza alla filiazione o al partner commerciale ovvero la sua potenziale responsabilità non dovrebbero essere considerati fattori rilevanti ai fini dell’attribuzione di priorità agli impatti negativi. | (44) | Where a company cannot prevent, mitigate, bring to an end or minimise the extent of all the identified actual and potential adverse impacts at the same time to the full extent, it should prioritise the adverse impacts based on their severity and likelihood. The severity of an adverse impact should be assessed based on the scale, scope or irremediable character of the adverse impact, taking into account the gravity of the impact, including the number of individuals that are or will be affected, the extent to which the environment is or may be damaged or otherwise affected, its irreversibility and the limits on the ability to restore affected individuals or the environment to a situation equivalent to their situation prior to the impact within a reasonable period of time. Once the most severe and likely adverse impacts are addressed in reasonable time, the company should address less severe and less likely adverse impacts. On the other hand, actual or potential influence of the company on its business partners, the level of involvement of the company in the adverse impact, the proximity to the subsidiary or the business partner, or its potential liability should not be considered relevant factors in the prioritisation of adverse impacts. |
(45) | In ossequio agli obblighi relativi al dovere di diligenza previsti dalla presente direttiva, la società che individua potenziali impatti negativi sui diritti umani o sull’ambiente dovrebbe adottare misure adeguate per prevenirli o attenuarli in modo appropriato. Per offrire alle società chiarezza e certezza del diritto, la presente direttiva dovrebbe stabilire i provvedimenti che, a seconda delle circostanze, ci si attende dalle società per prevenire e attenuare i potenziali impatti negativi. Nel valutare le misure adeguate per prevenire o attenuare gli impatti negativi in modo appropriato, si dovrebbe tenere debitamente conto del cosiddetto «livello di coinvolgimento della società in un impatto negativo» (level of involvement of the company in an adverse impact), in linea con i quadri internazionali, e della capacità della società di influenzare il partner commerciale che causa o causa congiuntamente l’impatto negativo. Le società dovrebbero adottare misure adeguate per prevenire o attenuare gli impatti negativi che causano da sole (concetto di «causare» (causing) l’impatto negativo di cui al quadro internazionale) o congiuntamente con le loro filiazioni o con i loro partner commerciali (concetto di «contribuire» (contributing) all’impatto negativo di cui al quadro internazionale). Questo vale a prescindere dal fatto che soggetti terzi al di fuori della catena di attività della società stiano altresì causando l’impatto negativo. Il fatto di causare congiuntamente l’impatto negativo non significa solamente la pari implicazione della società e della sua filiazione o del suo partner commerciale nell’impatto negativo, ma dovrebbe riguardare tutti i casi in cui gli atti o le omissioni della società causano l’impatto negativo in combinazione con atti od omissioni delle filiazioni o dei partner commerciali, anche laddove la società agevoli in modo sostanziale un partner commerciale nel causare un impatto negativo, o lo incentivi in tal senso, fatta eccezione per i contributi minimi o trascurabili. Quando le società non causano da sole o congiuntamente ad altri soggetti giuridici gli impatti negativi che si verificano nelle loro catene di attività, ma l’impatto negativo è causato solo dal loro partner commerciale nelle catene di attività delle società (concetto di «nesso diretto con» (being directly linked to) l’impatto negativo di cui al quadro internazionale), esse dovrebbero comunque puntare a sfruttare la propria influenza per prevenire o attenuare l’impatto negativo causato dai loro partner commerciali o ad accrescere la propria influenza a tal fine. Utilizzare solo il concetto di «causare» l’impatto negativo anziché i termini summenzionati utilizzati nei quadri internazionali evita confusione con i termini giuridici esistenti negli ordinamenti giuridici nazionali, pur includendo gli stessi rapporti causali descritti in tali quadri. In tale contesto, in linea con i quadri internazionali, l’influenza della società su un partner commerciale dovrebbe contemplare, da un lato, la sua capacità di indurre il partner commerciale a prevenire impatti negativi (ad esempio attraverso il potere di mercato, i requisiti di preselezione o il collegamento degli incentivi commerciali alle prestazioni in termini di diritti umani e ambiente) e, dall’altro, il grado di influenza o di effetto leva che la società potrebbe ragionevolmente esercitare, ad esempio attraverso la cooperazione con il partner commerciale in questione o l’interazione con un’altra società che è partner commerciale diretto del partner commerciale associato all’impatto negativo. | (45) | Under the due diligence obligations provided for in this Directive, if a company identifies potential adverse human rights or environmental impacts, it should take appropriate measures to prevent or adequately mitigate them. To provide companies with legal clarity and certainty, this Directive should set out the actions companies should be expected to take for prevention and mitigation of potential adverse impacts, where relevant depending on the circumstances. When assessing the appropriate measures to prevent or adequately mitigate adverse impacts, due account should be taken of the so-called ‘level of involvement of the company in an adverse impact’ in line with the international frameworks and the company’s ability to influence the business partner causing or jointly causing the adverse impact. Companies should take appropriate measures to prevent or mitigate the adverse impacts that they cause by themselves (so-called ‘causing’ the adverse impact as referred to in the international framework) or jointly with their subsidiaries or business partners (so-called ‘contributing’ to the adverse impact as referred to in the international framework). This applies irrespective of whether third parties outside of the company’s chain of activities are also causing the adverse impact. Jointly causing the adverse impact is not limited to equal implication of the company and its subsidiary or business partner in the adverse impact, but should cover all cases of the company’s acts or omissions, causing the adverse impact in combination with the acts or omissions of subsidiaries or business partners, including where the company substantially facilitates or incentivises a business partner to cause an adverse impact, that is, excluding minor or trivial contributions. When companies are not causing the adverse impacts occurring in their chains of activities themselves or jointly with other legal entities, but the adverse impact is caused only by their business partner in the chains of activities of the companies (so-called ‘being directly linked to’ the adverse impact, as referred to in the international framework), they should still aim to use their influence to prevent or mitigate the adverse impact caused by their business partners or to increase their influence to do so. Using only the notion of ‘causing’ the adverse impact instead of the aforementioned terms used in the international frameworks avoids confusion with existing legal terms in national legal systems while covering the same causal relationships described in those frameworks. In this context, in line with the international frameworks, the company’s influence on a business partner should include on the one hand its ability to persuade the business partner to prevent adverse impacts, (for example through market power, pre-qualification requirements or linking business incentives to human rights and environmental performance), and, on the other hand, the degree of influence or leverage that the company could reasonably exercise, for example through cooperation with the business partner in question or engagement with another company which is the direct business partner of the business partner associated with the adverse impact. |
(46) | Al fine di rispettare l’obbligo di prevenzione e attenuazione previsto dalla presente direttiva, le società dovrebbero essere tenute ad adottare, se del caso, le misure adeguate seguenti. Ove necessario a causa della complessità delle misure di prevenzione, le società dovrebbero predisporre e attuare un piano d’azione in materia di prevenzione. Le società dovrebbero adoperarsi per ottenere da ciascun partner commerciale diretto garanzie contrattuali quanto al rispetto del codice di condotta e, se necessario, del piano d’azione in materia di prevenzione, anche chiedendogli di chiedere a sua volta ai partner garanzie contrattuali equivalenti per quanto le loro attività rientrino nella catena di attività delle società. Le garanzie contrattuali dovrebbero essere concepite in modo da far sì che le responsabilità siano condivise, come opportuno, dalla società e dai partner commerciali. Le garanzie contrattuali dovrebbero essere accompagnate da misure adeguate di verifica della conformità. Tuttavia, la società dovrebbe essere tenuta soltanto a chiedere le garanzie contrattuali, in quanto il loro ottenimento può dipendere dalle circostanze. Per garantire una prevenzione globale dei potenziali impatti negativi, le società dovrebbero inoltre effettuare investimenti, adeguamenti o aggiornamenti finanziari o non finanziari volti a prevenire gli impatti negativi, e collaborare con altre società, nel rispetto del diritto dell’Unione. Se del caso, le società dovrebbero adeguare i piani aziendali, le strategie generali e le attività, comprese le pratiche di acquisto, e sviluppare e utilizzare politiche di acquisto che contribuiscano a salari e redditi di sussistenza per i loro fornitori e che non incoraggino potenziali impatti negativi sui diritti umani o sull’ambiente. Per esercitare il loro dovere di diligenza in modo efficace ed efficiente, le società dovrebbero inoltre apportare le modifiche o i miglioramenti necessari alle loro pratiche di progettazione e distribuzione per affrontare gli impatti negativi che si verificano sia nella parte a monte che nella parte a valle delle loro catene di attività, prima e dopo la realizzazione del prodotto. L’adozione e l’adeguamento di tali pratiche, se necessario, potrebbero essere particolarmente importanti per la società, anzitutto al fine di evitare un impatto negativo. Tali misure potrebbero altresì essere importanti per affrontare gli impatti negativi causati congiuntamente dalla società e dai suoi partner commerciali, ad esempio per via delle scadenze o delle specifiche imposte dalla società ai partner commerciali. Inoltre, pratiche di acquisto o distribuzione responsabili contribuiscono, grazie a una migliore condivisione del valore lungo la catena di attività, alla lotta contro il lavoro minorile, spesso riscontrato in paesi o territori con elevati tassi di povertà. Le società dovrebbero inoltre offrire sostegno mirato e proporzionato alla piccola e media impresa (PMI) che è partner commerciale della società, se necessario alla luce delle risorse, delle conoscenze e dei vincoli della PMI, anche fornendo o consentendo l’accesso allo sviluppo delle capacità, alla formazione o al potenziamento dei sistemi di gestione e, qualora il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione in materia di prevenzione ne comprometta la sostenibilità economica, offrendo sostegno finanziario mirato e proporzionato, ad esempio finanziamenti diretti, prestiti a tasso agevolato, garanzie di approvvigionamento continuo o assistenza nell’ottenere finanziamenti. Il concetto di «compromissione della sostenibilità economica di una PMI» dovrebbe essere interpretato come potenziale causa del fallimento della PMI o di una situazione di fallimento imminente della stessa. | (46) | So as to comply with the prevention and mitigation obligation provided for in this Directive, companies should be required to take the following appropriate measures, where relevant. Where necessary due to the complexity of prevention measures, companies should develop and implement a prevention action plan. Companies should seek to obtain contractual assurances from a direct business partner that it will ensure compliance with the code of conduct and, as necessary, the prevention action plan, including by seeking corresponding contractual assurances from its partners to the extent that their activities are part of the chains of activities of the companies. Contractual assurances should be designed to ensure that responsibilities are shared appropriately by the company and the business partners. The contractual assurances should be accompanied by appropriate measures to verify compliance. However, the company should only be obliged to seek the contractual assurances, as obtaining them may depend on the circumstances. To ensure comprehensive prevention of potential adverse impacts, companies should also make financial or non-financial investments, adjustments or upgrades which aim to prevent adverse impacts, and collaborate with other companies, in compliance with Union law. Where relevant, companies should adapt business plans, overall strategies and operations, including purchasing practices, and develop and use purchasing policies that contribute to living wages and incomes for their suppliers, and that do not encourage potential adverse impacts on human rights or the environment. To conduct their due diligence in an effective and efficient manner, companies should also make necessary modifications of, or improvements to, their design and distribution practices, to address adverse impacts arising both in the upstream part and the downstream part of their chains of activities, before and after the product has been made. Adopting and adapting such practices, as necessary, could be particularly relevant for the company, to avoid an adverse impact in the first instance. Such measures could also be relevant to address adverse impacts that are jointly caused by the company and its business partners, for instance due to the deadlines or specifications imposed on them by the company. In addition, by better sharing the value along the chain of activities, responsible purchasing or distribution practices contribute to fighting against child labour, which often arises in countries or territories with high poverty levels. Companies should also provide targeted and proportionate support for a small and medium-sized enterprise (SME) which is a business partner of the company, where necessary in light of the resources, knowledge and constraints of the SME, including by providing or enabling access to capacity-building, training or upgrading management systems, and, where compliance with the code of conduct or the prevention action plan would jeopardise the viability of the SME, providing targeted and proportionate financial support, such as direct financing, low-interest loans, guarantees of continued sourcing, or assistance in securing financing. The notion of ‘jeopardising the viability of an SME’ should be interpreted as possibly causing a bankruptcy of the SME or putting the SME in a situation where bankruptcy is imminent. |
(47) | È di particolare importanza contrastare le pratiche di acquisto dannose e le pressioni a livello di prezzo sui produttori, in particolare quelli di dimensioni più piccole, in relazione alle vendite di prodotti agricoli e alimentari. Al fine di affrontare gli squilibri di potere nel settore agricolo e garantire prezzi equi in tutte le fasi della filiera agroalimentare e rafforzare la posizione degli agricoltori, i grandi trasformatori e rivenditori al dettaglio di prodotti alimentari dovrebbero adattare le loro pratiche di acquisto, nonché elaborare e utilizzare politiche di acquisto che contribuiscano a salari e redditi di sussistenza per i loro fornitori. Poiché si applica solo alla condotta d’impresa degli operatori più grandi, ossia gli operatori con un fatturato netto a livello mondiale superiore a 450 000 000 EUR, la presente direttiva dovrebbe andare a beneficio dei produttori agricoli con un minore potere contrattuale. Inoltre, dato che le società costituite conformemente al diritto di un paese terzo sono parimenti soggette alla presente direttiva, ciò tutelerebbe i produttori agricoli dell’Unione dalla concorrenza sleale e dalle pratiche dannose da parte degli operatori stabiliti non solo all’interno ma anche all’esterno dell’Unione. | (47) | Tackling harmful purchasing practices and price pressures on producers, particularly smaller operators is especially important in relation to sales of agricultural and food products. In order to address the power imbalances in the agricultural sector and ensure fair prices at all links in the food supply chain and strengthen the position of farmers, large food processors and retailers should adapt their purchasing practices, and develop and use purchasing policies that contribute to living wages and incomes for their suppliers. By applying only to the business conduct of the largest operators, that is, those with a net worldwide turnover of more than EUR 450 000 000, this Directive should benefit agricultural producers with less bargaining power. Moreover, given companies formed in accordance with the law of a third country are equally subject to this Directive, this would protect agricultural producers in the Union against unfair competition and against harmful practices by operators established not only inside but also outside the Union. |
(48) | Al fine di rispecchiare l’intera gamma di opzioni a disposizione della società nei casi in cui le misure di prevenzione o di attenuazione descritte non riescano ad affrontare i potenziali impatti negativi, la presente direttiva dovrebbe altresì richiamare la possibilità della società di chiedere garanzie contrattuali al partner commerciale indiretto al fine di assicurare il rispetto del codice di condotta della società o del piano d’azione in materia di prevenzione, e adottare misure adeguate di verifica delle garanzie contrattuali da parte del partner commerciale indiretto. | (48) | In order to reflect the full range of options for the company in cases where potential adverse impacts could not be addressed by the described prevention or mitigation measures, this Directive should also refer to the possibility for the company to seek contractual assurances from the indirect business partner, with a view to achieving compliance with the company’s code of conduct or a prevention action plan, and conduct appropriate measures to verify compliance of the indirect business partner with the contractual assurances. |
(49) | È possibile che la prevenzione dei potenziali impatti negativi richieda la collaborazione con un’altra società, ad esempio a livello di un partner commerciale indiretto di una società che ha un rapporto contrattuale diretto con il partner commerciale indiretto in questione. In alcuni casi, una collaborazione con altri soggetti potrebbe essere l’unico modo realistico per prevenire potenziali impatti negativi causati da partner commerciali diretti, qualora l’influenza della società non sia sufficiente. La società dovrebbe collaborare con il soggetto che è in grado di prevenire o attenuare nel modo più efficace i potenziali impatti negativi, individualmente o congiuntamente alla società, ovvero con altri soggetti giuridici, nel rispetto del diritto applicabile, in particolare del diritto della concorrenza. | (49) | It is possible that prevention of potential adverse impacts would require collaboration with another company, for example, at the level of an indirect business partner with a company, which has a direct contractual relationship with the indirect business partner in question. In some instances, a collaboration with other entities could be the only realistic way of preventing potential adverse impacts being caused even by direct business partners if the influence of the company is not sufficient. The company should collaborate with the entity which can most effectively prevent or mitigate potential adverse impacts solely or jointly with the company, or other legal entities, while respecting applicable law, in particular competition law. |
(50) | Al fine di garantire l’efficacia delle misure adeguate per la prevenzione e l’attenuazione dei potenziali impatti negativi, le società dovrebbero privilegiare l’interazione con i partner commerciali nelle loro catene di attività piuttosto che la cessazione del rapporto d’affari, riservando questa come opzione ultima dopo aver invano cercato di prevenire e attenuare i potenziali impatti negativi. Nei casi in cui tali misure adeguate non riescano ad affrontare i potenziali impatti negativi, la presente direttiva dovrebbe tuttavia anche richiamare l’obbligo delle società, come opzione ultima, di astenersi dall’allacciare un rapporto nuovo o dal prolungare un rapporto esistente con il partner in questione e, qualora vi sia una prospettiva ragionevole di cambiamento, utilizzando o aumentando l’effetto leva della società attraverso la sospensione temporanea del rapporto d’affari per le attività in questione, adottare e attuare senza indebito ritardo un piano d’azione in materia di prevenzione rafforzato per il determinato impatto negativo, compreso un calendario specifico e adeguato per l’adozione e l’attuazione di tutte le azioni ivi contenute, durante il quale la società può anche cercare partner commerciali alternativi. I fattori che determinano l’adeguatezza del calendario per l’adozione e l’attuazione di tali azioni potrebbero includere la gravità dell’impatto negativo, la necessità di individuare e adottare misure per prevenire o attenuare gli eventuali ulteriori impatti negativi, compresi gli impatti sulle PMI o sui piccoli coltivatori. Le società dovrebbero sospendere i loro rapporti d’affari con il partner commerciale, il che aumenterebbe il loro effetto leva e le probabilità che l’impatto sia affrontato. Se non è ragionevole attendersi che tali iniziative vadano a buon fine, ad esempio in situazioni di lavoro forzato imposto dallo Stato, o se l’attuazione del piano d’azione in materia di prevenzione rafforzato non è riuscita a prevenire o attenuare l’impatto negativo, la società dovrebbe essere tenuta a cessare il rapporto d’affari per le attività in questione se il potenziale impatto negativo è grave. Al fine di consentire alle società di adempiere a tale obbligo, ciascuno Stato membro dovrebbe provvedere a che i contratti disciplinati dal proprio diritto prevedano la possibilità di cessare il rapporto d’affari. Nel decidere di cessare o sospendere un rapporto d’affari, la società dovrebbe valutare se si possa ragionevolmente prevedere che gli impatti negativi di tale cessazione o sospensione siano manifestamente più gravi dell’impatto negativo che non era possibile prevenire o attenuare sufficientemente. Qualora sospendano temporaneamente o cessino il rapporto d’affari, le società dovrebbero adottare provvedimenti volti a prevenire, attenuare o arrestare gli impatti della sospensione o della cessazione, dare un preavviso ragionevole al partner commerciale e riesaminare tale decisione. È possibile che la prevenzione degli impatti negativi a livello dei rapporti d’affari indiretti richieda la collaborazione con un altro soggetto. In alcuni casi, la collaborazione con un’altra società potrebbe essere l’unico modo realistico per prevenire gli impatti negativi a livello dei rapporti d’affari indiretti, in particolare quando il partner commerciale indiretto non è pronto a concludere un contratto con la società. | (50) | In order to ensure that appropriate measures for the prevention and mitigation of potential adverse impacts are effective, companies should prioritise engagement with business partners in their chains of activities, instead of terminating the business relationship, as a last resort after attempting to prevent and mitigate adverse potential impacts without success. However, this Directive should also, for cases where potential adverse impacts could not be addressed by such appropriate measures, refer to the obligation for companies, as a last resort, to refrain from entering into new or extending existing relations with the partner in question and, where there is a reasonable prospect of change, by using or increasing the company’s leverage through the temporary suspension of the business relationship with respect to the activities concerned, adopt and implement an enhanced prevention action plan for the specific adverse impact without undue delay including a specific and appropriate timeline for the adoption and implementation of all actions therein, during which the company may also seek alternative business partners. Factors determining the appropriateness of the timeline for adoption and implementation of such actions could include the severity of the adverse impact, the need to identify and take steps to prevent or mitigate any additional adverse impacts, including impacts on SMEs or smallholders. Companies should suspend their business relationships with the business partner, thereby increasing their leverage and increasing the chances that the impact is addressed. Where there is no reasonable expectation that these efforts would succeed, for instance, in situations of state-imposed forced labour, or where the implementation of the enhanced prevention action plan failed to prevent or mitigate the adverse impact, the company should be required to terminate the business relationship with respect to the activities concerned if the potential adverse impact is severe. In order to allow companies to fulfil that obligation, Member States should provide for the availability of an option to terminate the business relationship in contracts governed by their laws. In deciding to terminate or suspend a business relationship, the company should assess whether the adverse impacts of doing so could be reasonably expected to be manifestly more severe than the adverse impact that could not be prevented or adequately mitigated. Where companies temporarily suspend or terminate the business relationship, they should take steps to prevent, mitigate, or bring to an end the impacts of suspension or termination, provide reasonable notice to the business partner and keep that decision under review. It is possible that prevention of adverse impacts at the level of indirect business relationships requires collaboration with another entity. In some instances, collaboration with another company could be the only realistic way of preventing adverse impacts at the level of indirect business relationships, in particular, where the indirect business partner is not ready to enter into a contract with the company. |
(51) | Sebbene le imprese finanziarie regolamentate siano soggette agli obblighi relativi al dovere di diligenza solo per la parte a monte delle loro catene di attività, le specificità dei servizi finanziari e le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali forniscono indicazioni circa i tipi di misure che si rivelano adeguate ed efficaci affinché le imprese finanziarie adottino processi di attuazione del dovere di diligenza. Come evidenziato anche nelle linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali, è necessario riconoscere le specificità dei servizi finanziari. Le imprese finanziarie regolamentate dovrebbero tenere in considerazione gli impatti negativi e utilizzare il cosiddetto «effetto leva» per influenzare le società. L’esercizio dei diritti degli azionisti può essere un modo per esercitare l’effetto leva. | (51) | Although regulated financial undertakings are only subject to due diligence obligations for the upstream part of their chains of activities, the specificities of financial services as well as the MNE Guidelines provide indications of the types of measures that are appropriate and effective for financial undertakings to take in due diligence processes. As it is highlighted also in the MNE Guidelines, the specificities of financial services need to be acknowledged. Regulated financial undertakings are expected to consider adverse impacts and to use their so-called ‘leverage’ to influence companies. The exercise of shareholders’ rights can be a way to exercise leverage. |
(52) | Per quanto riguarda i partner commerciali diretti e indiretti, le iniziative di settore e multipartecipative possono contribuire a creare un ulteriore effetto leva per individuare, attenuare e prevenire gli impatti negativi. Le società dovrebbero pertanto poter partecipare a tali iniziative per sostenere l’adempimento degli obblighi di cui agli articoli da 7 a 16 della presente direttiva, sempreché tali regimi o iniziative siano idonei a tal fine. Il significato del termine «iniziative» è ampio e comprende un insieme stabilito su base volontaria di procedure, strumenti e meccanismi per l’esercizio del dovere di diligenza, sviluppato e controllato da governi, associazioni di settore, organizzazioni interessate, comprese organizzazioni della società civile, o raggruppamenti o combinazioni di essi, a cui le imprese potrebbero partecipare al fine di sostenere l’adempimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza. Le imprese potrebbero, dopo averne valutato l’adeguatezza, avvalersi delle pertinenti analisi dei rischi effettuate da iniziative di settore o multipartecipative o da membri di tali iniziative — ovvero partecipare a tali analisi — e potrebbero adottare o prendere parte a misure adeguate efficaci attraverso tali iniziative. In questo frangente le società dovrebbero monitorare l’efficacia di tali misure e continuare ad adottare misure adeguate laddove necessario per garantire l’adempimento dei loro obblighi. Ai fini di un’informazione completa su tali iniziative, la presente direttiva dovrebbe richiamare la possibilità della Commissione e degli Stati membri di favorire la diffusione di informazioni su tali iniziative e sui relativi esiti. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, dovrebbe emanare orientamenti che definiscono i criteri di idoneità e una metodologia per la valutazione da parte delle società dell’idoneità delle iniziative di settore e multipartecipative. Le società potrebbero inoltre fare ricorso a una verifica da parte di terzi indipendenti sulle e dalle società nelle loro catene di attività per sostenere l’attuazione degli obblighi relativi al dovere di diligenza, sempreché la verifica sia idonea all’adempimento degli obblighi pertinenti. La verifica da parte di terzi indipendenti potrebbe essere effettuata da altre società o da un’iniziativa di settore o multipartecipativa. I verificatori terzi indipendenti dovrebbero agire con obiettività e piena indipendenza dalla società, essere esenti da qualsiasi conflitto di interessi, non subire pressioni esterne, né dirette, né indirette, e astenersi da qualsiasi azione incompatibile con la loro indipendenza. A seconda della natura dell’impatto negativo, essi dovrebbero avere esperienza e competenze in materia di ambiente o di diritti umani ed essere responsabili della qualità e dell’affidabilità della verifica. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, dovrebbe emanare orientamenti che definiscono i criteri di idoneità e una metodologia per la valutazione da parte delle società dell’idoneità dei verificatori terzi, nonché orientamenti per il monitoraggio dell’accuratezza, dell’efficacia e dell’integrità della verifica da parte di terzi. Questi orientamenti sono essenziali per colmare le carenze di audit inefficaci. Le società che partecipano a iniziative di settore o multipartecipative o che utilizzano la verifica da parte di terzi o clausole contrattuali per sostenere l’adempimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza dovrebbero comunque poter essere penalizzate o ritenute responsabili delle violazioni della presente direttiva e dei danni subiti dalle vittime di conseguenza. | (52) | As regards direct and indirect business partners, industry and multi-stakeholder initiatives can help create additional leverage to identify, mitigate, and prevent adverse impacts. Therefore it should be possible for companies to participate in such initiatives to support the implementation of obligations laid down in Articles 7 to 16 of this Directive to the extent that such initiatives are appropriate to support the fulfilment of those obligations. The meaning of the term ‘initiatives’ is broad and includes a combination of voluntary due diligence procedures, tools and mechanisms, developed and overseen by governments, industry associations, interested organisations, including civil society organisations, or groupings or combinations thereof, that companies could participate in in order to support the implementation of due diligence obligations. Companies could, after having assessed their appropriateness, make use of or join relevant risk analysis carried out by industry or multi-stakeholder initiatives or by members of those initiatives and could take or join effective appropriate measures through such initiatives. When doing so, companies should monitor the effectiveness of such measures and continue to take appropriate measures where necessary to ensure the fulfilment of their obligations. In order to ensure full information on such initiatives, this Directive should also refer to the possibility for the Commission and the Member States to facilitate the dissemination of information on such initiatives and their outcomes. The Commission, in collaboration with Member States, should issue guidance setting out fitness criteria and a methodology for companies to assess the fitness of industry and multi-stakeholder initiatives. Companies could also use independent third-party verification on and from companies in their chains of activities to support the implementation of due diligence obligations to the extent that such verification is appropriate to support the fulfilment of the relevant obligations. Independent third-party verification could be carried out by other companies or by an industry or multi-stakeholder initiative. Independent third-party verifiers should act with objectivity and complete independence from the company, be free from any conflict of interests, remain free from external influence, whether direct or indirect, and should refrain from any action incompatible with their independence. Depending on the nature of the adverse impact, they should have experience and competence in environmental or human rights matters and should be accountable for the quality and reliability of the verification. The Commission, in collaboration with Member States, should issue guidance setting out fitness criteria and a methodology for companies to assess the fitness of third-party verifiers, and guidance for monitoring the accuracy, effectiveness and integrity of third-party verification. This guidance is essential to address the shortcomings of ineffective audits. Companies participating in industry or multi-stakeholder initiatives or using third-party verification or contractual clauses to support the implementation of due diligence obligations should still be able to be penalised or found liable for violations of this Directive and damage suffered by victims as a result. |
(53) | In ossequio agli obblighi relativi al dovere di diligenza stabiliti dalla presente direttiva, la società che individua impatti negativi effettivi sui diritti umani o sull’ambiente dovrebbe adottare misure adeguate per arrestarli. È lecito attendersi che la società sia in grado di arrestare gli impatti negativi effettivi nelle proprie attività e in quelle delle sue filiazioni. È tuttavia opportuno precisare che, qualora risulti impossibile arrestare gli impatti negativi, la società dovrebbe minimizzarne l’entità. La minimizzazione dell’entità degli impatti negativi dovrebbe comportare un esito il più possibile vicino all’arresto dell’impatto negativo. Pertanto, la società dovrebbe riesaminare periodicamente le circostanze che le hanno impedito di arrestare l’impatto negativo e se sia possibile arrestarlo. Al fine di offrire alle società chiarezza e certezza del diritto, la presente direttiva dovrebbe definire, se pertinente nelle circostanze, le azioni attese dalle società per arrestare gli impatti negativi effettivi sui diritti umani e sull’ambiente e minimizzarne l’entità. Nel valutare le misure adeguate per arrestare gli impatti negativi o minimizzarne l’entità, si dovrebbe tenere debitamente conto del cosiddetto «livello di coinvolgimento della società in un impatto negativo» (level of involvement of the company in an adverse impact), in linea con i quadri internazionali, e della capacità della società di influenzare il partner commerciale che causa o causa congiuntamente l’impatto negativo. Le società dovrebbero adottare misure adeguate per arrestare o minimizzare l’entità degli impatti negativi che causano da sole (concetto di «causare» (causing) l’impatto negativo di cui al quadro internazionale) o congiuntamente con le loro filiazioni o con i loro partner commerciali (concetto di «contribuire» (contributing) all’impatto negativo di cui al quadro internazionale). Questo vale a prescindere dal fatto che soggetti terzi al di fuori della catena di attività della società stiano altresì causando l’impatto negativo. Il fatto di causare congiuntamente l’impatto negativo non significa solamente la pari implicazione della società e della sua filiazione o del suo partner commerciale nell’impatto negativo, ma dovrebbe riguardare tutti i casi in cui gli atti o le omissioni della società causano l’impatto negativo in combinazione con atti od omissioni delle filiazioni o dei partner commerciali, anche laddove la società agevoli in modo sostanziale un partner commerciale nel causare un impatto negativo, o lo incentivi in tal senso, fatta eccezione per i contributi minimi o trascurabili. Quando le società non causano da sole o congiuntamente ad altri soggetti giuridici gli impatti negativi che si verificano nelle loro catene di attività, ma l’impatto negativo è causato dal loro partner commerciale nelle catene di attività delle società (concetto di «nesso diretto con» (being directly linked to) l’impatto negativo di cui al quadro internazionale), esse dovrebbero comunque puntare a sfruttare la loro influenza per arrestare o minimizzare l’entità dell’impatto negativo causato dai loro partner commerciali o ad accrescere la propria influenza a tal fine. Utilizzare solo il concetto di «causare» l’impatto negativo anziché i termini summenzionati utilizzati nei quadri internazionali evita confusione con i termini giuridici esistenti negli ordinamenti giuridici nazionali, pur includendo gli stessi rapporti causali descritti in tali quadri. In tale contesto, in linea con i quadri internazionali, l’influenza della società su un partner commerciale dovrebbe contemplare, da un lato, la sua capacità di indurre il partner commerciale ad arrestare o minimizzare l’entità degli impatti negativi (ad esempio attraverso il potere di mercato, i requisiti di preselezione o il collegamento degli incentivi commerciali alle prestazioni in termini di diritti umani e ambiente) e, dall’altro, il grado di influenza o di effetto leva che la società potrebbe ragionevolmente esercitare, ad esempio attraverso la cooperazione con il partner commerciale in questione o l’interazione con un’altra società che è partner commerciale diretto del partner commerciale associato all’impatto negativo. | (53) | Under the due diligence obligations provided for in this Directive, if a company identifies actual adverse human rights or environmental impacts, it should take appropriate measures to bring those to an end. It can be expected that a company is able to bring to an end actual adverse impacts in its own operations and those of its subsidiaries. However, it should be clarified that, where adverse impacts cannot be brought to an end, companies should minimise the extent of such impacts. Minimisation of the extent of adverse impacts should require an outcome that is the closest possible to bringing the adverse impact to an end. Therefore, the company should periodically reassess the circumstances that prevented it from bringing the adverse impact to an end, and whether the adverse impact can be brought to an end. To provide companies with legal clarity and certainty, this Directive should specify which actions companies should be required to take for bringing actual human rights and environmental adverse impacts to an end and for minimising their extent, where relevant depending on the circumstances. When assessing the appropriate measures to bring to an end or minimise the extent of the adverse impacts, due account should be taken of the so-called ‘level of involvement of the company in an adverse impact’ in line with the international frameworks and the company’s ability to influence the business partner causing or jointly causing the adverse impact. Companies should take appropriate measures to bring to an end or minimise the extent of the adverse impacts that they cause by themselves (so-called ‘causing’ the adverse impact as referred to in the international framework) or jointly with their subsidiaries or business partners (so-called ‘contributing’ to the adverse impact as referred to in the international framework). This applies irrespective of whether third parties outside of the company’s chain of activities are also causing the adverse impact. Jointly causing the adverse impact is not limited to equal implication of the company and its subsidiary or business partner in the adverse impact, but should cover all cases of the company’s acts or omissions, causing the adverse impact in combination with the acts or omissions of subsidiaries or business partners, including where the company substantially facilitates or incentivises a business partner to cause an adverse impact, that is, excluding minor or trivial contributions. When companies are not causing the adverse impacts occurring in their chains of activities themselves or jointly with other legal entities, but the adverse impact is caused only by their business partner in the chains of activities of the companies (so-called ‘being directly linked to’ the adverse impact as referred to in the international framework), they should still aim to use their influence to bring to an end or minimise the extent of the adverse impact caused by their business partners or to increase their influence to do so. Using only the notion of ‘causing’ the adverse impact instead of the aforementioned terms used in the international frameworks avoids confusion with existing legal terms in national legal systems while covering the same causal relationships described in those frameworks. In this context, in line with the international frameworks, the company’s influence on a business partner should include on the one hand its ability to persuade the business partner to bring to an end or minimise the extent of the adverse impacts (for example through market power, pre-qualification requirements or linking business incentives to human rights and environmental performance) and, on the other hand, the degree of influence or leverage that the company could reasonably exercise, for example, through cooperation with the business partner in question or engagement with another company which is the direct business partner of the business partner associated with the adverse impact. |
(54) | Al fine di rispettare l’obbligo di arrestare gli impatti negativi effettivi e minimizzarne l’entità di cui alla presente direttiva, le società dovrebbero essere tenute ad adottare, se del caso, le misure adeguate seguenti. Se l’impossibilità di un arresto immediato dell’impatto negativo lo rende necessario, le società dovrebbero predisporre e attuare un piano d’azione correttivo. Le società dovrebbero adoperarsi per ottenere da ciascun partner commerciale diretto garanzie contrattuali quanto al rispetto del codice di condotta e, se necessario, del piano d’azione correttivo, anche chiedendogli di chiedere a sua volta ai partner garanzie contrattuali equivalenti per quanto le loro attività rientrino nelle catene di attività delle società. Le garanzie contrattuali dovrebbero essere concepite in modo da far sì che le responsabilità siano condivise, come opportuno, dalla società e dai partner commerciali. Le garanzie contrattuali dovrebbero essere accompagnate da misure adeguate di verifica della conformità. Tuttavia, la società dovrebbe essere tenuta soltanto a chiedere le garanzie contrattuali, in quanto il loro ottenimento può dipendere dalle circostanze. Le società dovrebbero inoltre effettuare investimenti, adeguamenti o aggiornamenti finanziari o non finanziari volti ad arrestare gli impatti negativi o minimizzarne l’entità, e collaborare con altre società, nel rispetto del diritto dell’Unione. Se del caso, le società dovrebbero adeguare i piani aziendali, le strategie generali e le attività, comprese le pratiche di acquisto, e sviluppare e utilizzare politiche di acquisto che contribuiscano a salari e redditi di sussistenza per i loro fornitori e che non incoraggino impatti negativi effettivi sui diritti umani o sull’ambiente. Per esercitare il loro dovere di diligenza in modo efficace ed efficiente, le società dovrebbero inoltre apportare le modifiche o i miglioramenti necessari alle loro pratiche di progettazione e distribuzione per affrontare gli impatti negativi che si verificano sia nella parte a monte che nella parte a valle delle loro catene di attività, prima e dopo la realizzazione del prodotto. L’adozione e l’adeguamento di tali pratiche, se necessario, potrebbero essere particolarmente importanti per la società, anzitutto al fine di evitare un impatto negativo. Tali misure potrebbero altresì essere importanti per affrontare gli impatti negativi causati congiuntamente dalla società e dai suoi partner commerciali, ad esempio per via delle scadenze o delle specifiche imposte dalla società ai partner commerciali. Inoltre, pratiche di acquisto o distribuzione responsabili contribuiscono, grazie a una migliore condivisione del valore lungo la catena di attività, alla lotta contro il lavoro minorile, spesso riscontrato in paesi o territori con elevati tassi di povertà. Le società dovrebbero inoltre offrire sostegno mirato e proporzionato alla PMI che è partner commerciale della società, se necessario alla luce delle risorse, delle conoscenze e dei vincoli della PMI, anche fornendo o consentendo l’accesso allo sviluppo delle capacità, alla formazione o al potenziamento dei sistemi di gestione e, qualora il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione correttivo ne comprometta la sostenibilità economica, offrendo sostegno finanziario mirato e proporzionato, ad esempio finanziamenti diretti, prestiti a tasso agevolato, garanzie di approvvigionamento continuo o assistenza nell’ottenere finanziamenti. Il concetto di «compromissione della sostenibilità economica di una PMI» dovrebbe essere interpretato come potenziale causa del fallimento della PMI o di una situazione di fallimento imminente della stessa. | (54) | So as to comply with the obligation to bring to an end or minimise the extent of actual adverse impacts provided for in this Directive, companies should be required to take the following appropriate measures, where relevant. Where necessary due to the fact that the adverse impact cannot be immediately brought to an end, companies should develop and implement a corrective action plan. Companies should seek to obtain contractual assurances from a direct business partner that it will ensure compliance with the code of conduct and, as necessary, the corrective action plan, including by seeking corresponding contractual assurances from its partners to the extent that their activities are part of the chains of activities of the companies. Contractual assurances should be designed to ensure that responsibilities are shared appropriately by the company and the business partners. The contractual assurances should be accompanied by appropriate measures to verify compliance. However, the company should only be obliged to seek the contractual assurances, as obtaining them may depend on the circumstances. Companies should also make financial or non-financial investments, adjustments or upgrades aiming at ceasing or minimising the extent of adverse impacts, and collaborate with other companies, in compliance with Union law. Where relevant, companies should adapt business plans, overall strategies and operations, including purchasing practices, and develop and use purchasing policies that contribute to living wages and incomes for their suppliers, and that do not encourage actual adverse impacts on human rights or the environment. To conduct their due diligence in an effective and efficient manner, companies should also make necessary modifications of, or improvements to, their design and distribution practices, to address adverse impacts arising both in the upstream part and the downstream part of their chains of activities, before and after the product has been made. Adopting and adapting such practices, as necessary, could be particularly relevant for the company to avoid an adverse impact in the first instance. Such measures could also be relevant to address adverse impacts that are jointly caused by the company and its business partners, for instance due to the deadlines or specifications imposed on them by the company. In addition, by better sharing the value along the chain of activities, responsible purchasing or distribution practices contribute to fighting against child labour, which often arises in countries or territories with high poverty levels. Companies should also provide targeted and proportionate support for an SME which is a business partner of the company, where necessary in light of the resources, knowledge and constraints of the SME, including by providing or enabling access to capacity-building, training or upgrading management systems, and, where compliance with the code of conduct or the corrective action plan would jeopardise the viability of the SME, providing targeted and proportionate financial support, such as direct financing, low-interest loans, guarantees of continued sourcing, or assistance in securing financing. The notion of ‘Jeopardising the viability of an SME’ should be interpreted as possibly causing a bankruptcy of the SME or putting the SME in a situation where bankruptcy is imminent. |
(55) | Al fine di rispecchiare l’intera gamma di opzioni a disposizione della società nei casi in cui le misure descritte non riescano ad affrontare gli impatti negativi effettivi, la presente direttiva dovrebbe richiamare la possibilità della società di chiedere garanzie contrattuali al partner commerciale indiretto al fine di assicurare il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione correttivo, e adottare misure adeguate di verifica delle garanzie contrattuali da parte del partner commerciale indiretto. | (55) | In order to reflect the full range of options for the company in cases where actual adverse impacts could not be addressed by the described measures, this Directive should also refer to the possibility for the company to seek contractual assurances with the indirect business partner, with a view to achieving compliance with the company’s code of conduct or a corrective action plan, and conduct appropriate measures to verify compliance of the indirect business partner with the contractual assurances. |
(56) | Quando una PMI che è un partner commerciale indiretto ottiene garanzie contrattuali, le società dovrebbero valutare se tali garanzie debbano essere accompagnate da misure adeguate per le PMI. La PMI dovrebbe poter condividere i risultati della verifica con altre società quando chiede di pagare una parte dei costi, o in accordo con la società. | (56) | When contractual assurances are obtained from an SME that is an indirect business partner, companies should assess whether the contractual assurances should be accompanied by appropriate measures for SMEs. When the SME requests to pay part of the cost, or in agreement with the company, the SME should be able to share the results of verification with other companies. |
(57) | Al fine di garantire l’efficacia delle misure adeguate per l’arresto e la minimizzazione degli impatti negativi effettivi, le società dovrebbero privilegiare l’interazione con i partner commerciali nelle loro catene di attività piuttosto che la cessazione del rapporto d’affari, riservando questa come opzione ultima dopo aver invano cercato di arrestare gli impatti negativi effettivi o minimizzarne l’entità. Nei casi in cui tali misure adeguate non riescano ad arrestare gli impatti negativi effettivi o a minimizzarne sufficientemente l’entità, la presente direttiva dovrebbe tuttavia anche richiamare l’obbligo delle società, come opzione ultima, di astenersi dall’allacciare un rapporto nuovo o dal prolungare un rapporto esistente con il partner in questione e, qualora vi sia una prospettiva ragionevole di cambiamento, utilizzando o aumentando l’effetto leva della società attraverso la sospensione temporanea del rapporto d’affari per le attività in questione, adottare e attuare senza indebito ritardo un piano d’azione correttivo rafforzato per il determinato impatto negativo, compreso un calendario specifico e adeguato per l’adozione e l’attuazione di tutte le azioni ivi contenute, durante il quale la società può anche cercare partner commerciali alternativi. I fattori che determinano l’adeguatezza del calendario per l’adozione e l’attuazione di tali azioni potrebbero includere la gravità dell’impatto negativo, la necessità di individuare e adottare provvedimenti per arrestare gli eventuali ulteriori impatti negativi, nonché gli impatti sulle PMI o sui piccoli coltivatori, o minimizzarne l’entità. Le società dovrebbero sospendere i loro rapporti d’affari con il partner commerciale, il che aumenterebbe il loro effetto leva e le probabilità che l’impatto sia affrontato. Se non è ragionevole attendersi che tali iniziative vadano a buon fine, ad esempio in situazioni di lavoro forzato imposto dallo Stato, o se l’attuazione del piano d’azione correttivo rafforzato non è riuscita ad arrestare l’impatto negativo o a minimizzarne l’entità, la società dovrebbe essere tenuta a cessare il rapporto d’affari per le attività in questione se l’impatto negativo effettivo è grave. Al fine di consentire alle società di adempiere a tale obbligo, ciascuno Stato membro dovrebbe provvedere a che i contratti disciplinati dal proprio diritto prevedano la possibilità di cessare il rapporto d’affari. Nel decidere di cessare o sospendere un rapporto d’affari, la società dovrebbe valutare se si possa ragionevolmente prevedere che gli impatti negativi di tale cessazione o sospensione siano manifestamente più gravi dell’impatto negativo che non era possibile arrestare o di cui non era possibile minimizzare sufficientemente l’entità. Qualora sospendano temporaneamente o cessino il rapporto d’affari, le società dovrebbero adottare provvedimenti volti a prevenire, attenuare o arrestare gli impatti della sospensione o della cessazione, dare un preavviso ragionevole al partner commerciale e riesaminare tale decisione. È possibile che l’arresto degli impatti negativi a livello dei rapporti d’affari indiretti richieda la collaborazione con un altro soggetto. In alcuni casi, la collaborazione con un’altra società potrebbe essere l’unico modo realistico per arrestare gli impatti negativi effettivi a livello dei rapporti d’affari indiretti, in particolare quando il partner commerciale indiretto non è pronto a concludere un contratto con la società. | (57) | In order to ensure that appropriate measures for the bringing to an end or minimising of actual adverse impacts are effective, companies should prioritise engagement with business partners in their chains of activities, instead of terminating the business relationship, as a last resort after attempting to bring actual adverse impacts to an end or to minimise their extent without success. However, this Directive should also, for cases where actual adverse impacts could not be brought to an end or the extent adequately minimised by such appropriate measures, refer to the obligation for companies, as a last resort, to refrain from entering into new or extending existing relations with the partner in question and, where there is a reasonable prospect of change, by using or increasing the company’s leverage through the temporary suspension of the business relationship with respect to the activities concerned, adopt and implement an enhanced corrective action plan for the specific adverse impact without undue delay including a specific and appropriate timeline for the adoption and implementation of all actions therein, during which the company may also seek alternative business partners. Factors determining the appropriateness of the timeline for adoption and implementation of those actions could include the severity of the adverse impact, the need to identify and take steps to bring to an end or minimise the extent of any additional adverse impacts, as well as impacts on SMEs or smallholders. Companies should suspend their business relationships with the business partner, thereby increasing their leverage and increasing the chances that the impact is addressed. Where there is no reasonable expectation that those efforts would succeed, for instance, in situations of state-imposed forced labour, or where the implementation of the enhanced corrective action plan failed to bring to an end or minimise the extent of the adverse impact, the company should be required to terminate the business relationship with respect to the activities concerned if the actual adverse impact is severe. In order to allow companies to fulfil that obligation, Member States should provide for the availability of an option to terminate the business relationship in contracts governed by their laws. In deciding to terminate or suspend a business relationship, the company should assess whether the adverse impacts of doing so could be reasonably expected to be manifestly more severe than the adverse impact that could not be brought to an end or the extent of which could not be adequately minimised. Where companies temporarily suspend or terminate the business relationship, they should take steps to prevent, mitigate, or bring to an end the impacts of suspension or termination, provide reasonable notice to the business partner and keep that decision under review. It is possible that bringing to an end adverse impacts at the level of indirect business relationships requires collaboration with another entity. In some instances, collaboration with another company could be the only realistic way of bringing to an end actual adverse impacts at the level of indirect business relationships, in particular where the indirect business partner is not ready to enter into a contract with the company. |
(58) | Una società che abbia causato o causato congiuntamente un impatto negativo effettivo dovrebbe fornire una riparazione. Per «riparazione» si intende il ripristino per la persona o le persone colpite, per le comunità o per l’ambiente di una situazione equivalente o il più vicina possibile a quella in cui si troverebbero se non si fosse verificato l’impatto negativo effettivo, in modo proporzionato all’implicazione della società nell’impatto negativo, compreso il risarcimento finanziario o non finanziario fornito dalla società alla persona o alle persone colpite dall’impatto negativo effettivo e, se del caso, il rimborso dei costi sostenuti dalle autorità pubbliche per le misure correttive eventualmente necessarie. Gli Stati membri dovrebbero garantire che i portatori di interessi colpiti da un impatto negativo non siano tenuti a chiedere una riparazione prima di proporre ricorso in sede giurisdizionale. Qualora la società che abbia causato o abbia causato congiuntamente l’impatto negativo effettivo non fornisca una riparazione, gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché l’autorità di controllo competente abbia il potere, d’ufficio o a seguito di una segnalazione circostanziata trasmessale a norma della presente direttiva, di ordinare alla società di fornire una riparazione adeguata. Ciò non pregiudica, in tale situazione, l’imposizione di sanzioni per la violazione delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva, nonché azioni di responsabilità civile dinanzi a un giudice nazionale. Se l’impatto negativo effettivo è causato solo dal partner commerciale della società, quest’ultima può fornire una riparazione volontaria. La società può inoltre avvalersi della sua capacità di influenzare il partner commerciale che causa o causa congiuntamente l’impatto negativo al fine di consentire la riparazione. | (58) | Where a company has caused or jointly caused an actual adverse impact, the company should provide remediation. The term ‘remediation’ means restoring the affected person or persons, communities or environment to a situation equivalent or as close as possible to the situation they would have been in had the actual adverse impact not occurred, proportionate to the company’s implication in the adverse impact, including through financial or non-financial compensation provided by the company to a person or persons affected by the actual adverse impact and, where applicable, reimbursement of the costs incurred by public authorities for any necessary remedial measures. Member States should ensure that stakeholders affected by an adverse impact are not required to seek remediation prior to filing claims in court. Member States should ensure that, where the company fails to provide remediation in case it has caused or jointly caused the actual adverse impact, the competent supervisory authority has the power, on its own initiative or as a result of substantiated concerns communicated to it in accordance with this Directive, to order the company to provide appropriate remediation. This is without prejudice in such a situation to the imposition of penalties for the infringement of provisions of national law adopted pursuant to this Directive and to civil liability being sought before a national court. Where the actual adverse impact is caused only by the company’s business partner, voluntary remediation may be provided by the company. The company may also use its ability to influence the business partner causing or jointly causing the adverse impact to enable remediation. |
(59) | Le società dovrebbero dare alle persone e alle organizzazioni la possibilità di presentare loro un reclamo direttamente qualora nutrano un legittimo timore circa gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi, siano essi effettivi o potenziali. È opportuno che, fra le persone e le organizzazioni che possono presentare reclamo, si annoverino le persone colpite da un impatto negativo o che hanno fondati motivi di ritenere di poterne essere colpite e i legittimi rappresentanti di tali persone per loro conto, quali le organizzazioni della società civile e i difensori dei diritti umani; i sindacati e altri rappresentanti dei lavoratori che rappresentano le persone che lavorano nella catena di attività interessata; e le organizzazioni della società civile attive ed esperte nei settori collegati all’impatto ambientale negativo che è oggetto del reclamo. Le società dovrebbero predisporre una procedura equa, pubblicamente disponibile, accessibile, prevedibile e trasparente di trattamento di tali reclami e informarne i lavoratori, i sindacati e gli altri rappresentanti dei lavoratori interessati. Le società dovrebbero inoltre istituire un meccanismo accessibile mediante il quale persone e organizzazioni possano presentare notifiche qualora dispongano di informazioni o nutrano timori circa gli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali. Al fine di ridurre gli oneri a carico delle società, esse dovrebbero poter partecipare a procedure di reclamo collaborative e meccanismi di notifica, come quelli istituiti congiuntamente dalle società (ad esempio, da un gruppo di società), attraverso associazioni di settore, iniziative multipartecipative o accordi quadro globali. La presentazione di una notifica o di un reclamo non dovrebbe essere una condizione preliminare per l’accesso alla procedura per le segnalazioni circostanziate o a meccanismi giudiziari o di altro tipo non giudiziari, come i punti di contatto nazionali dell’OCSE laddove presenti, né dovrebbe impedire alle persone che la effettuano di accedervi. Le disposizioni relative alla procedura di reclamo e al meccanismo di notifica ai sensi della presente direttiva dovrebbero evitare che tale accesso ai rappresentanti di una società comporti una sollecitazione irragionevole. Conformemente alle norme internazionali, le persone che presentano un reclamo, qualora non lo presentino in forma anonima, dovrebbero avere il diritto di chiedere alla società un seguito tempestivo e adeguato del reclamo e di incontrare i rappresentanti della società, del livello adeguato, per discutere degli impatti negativi gravi, siano essi effettivi o potenziali, oggetto del reclamo e della potenziale riparazione, di ottenere la motivazione in merito alla fondatezza o meno di un reclamo e, se del caso, di ricevere informazioni sui provvedimenti e sulle azioni intrapresi o da intraprendere dalla società. Le società dovrebbero inoltre adottare misure ragionevolmente disponibili per evitare qualsiasi forma di ritorsione garantendo la riservatezza dell’identità della persona o dell’organizzazione che presenta il reclamo o la notifica, conformemente al diritto nazionale. I termini «equa, pubblicamente disponibile, accessibile, prevedibile e trasparente» dovrebbero essere intesi in linea con il principio 31 dei principi guida delle Nazioni Unite, secondo cui le procedure devono essere legittime, accessibili, prevedibili, eque, trasparenti, compatibili con i diritti e fonte di apprendimento continuo, come indicato anche nel commento generale n. 16 del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Inoltre, i lavoratori e i loro rappresentanti dovrebbero essere adeguatamente tutelati e qualsiasi sforzo di riparazione extragiudiziale non dovrebbe pregiudicare l’incoraggiamento della contrattazione collettiva e il riconoscimento dei sindacati e non dovrebbe compromettere in alcun modo il ruolo dei legittimi sindacati o rappresentanti dei lavoratori nell’affrontare le controversie in materia di lavoro. Le società dovrebbero garantire l’accessibilità dei meccanismi di notifica e delle procedure di reclamo per i portatori di interessi, tenendo debitamente conto degli ostacoli pertinenti. | (59) | Companies should provide the possibility for persons and organisations to submit complaints directly to them in case of legitimate concerns regarding actual or potential human rights and environmental adverse impacts. Persons and organisations who could submit such complaints should include persons who are affected or have reasonable grounds to believe that they might be affected and the legitimate representatives of such persons on behalf of them, such as civil society organisations and human rights defenders; trade unions and other workers’ representatives representing individuals working in the chain of activities concerned; and civil society organisations active and experienced in the areas related to the environmental adverse impact that is the subject matter of the complaint. Companies should establish a fair, publicly available, accessible, predictable and transparent procedure for dealing with those complaints and inform the relevant workers, trade unions and other workers’ representatives about such procedures. Companies should also establish an accessible mechanism for the submission of notifications by persons and organisations where they have information or concerns regarding actual or potential adverse impacts. In order to reduce the burden on companies, they should be able to participate in collaborative complaints procedures and notification mechanisms, such as those established jointly by companies, for example, by a group of companies, through industry associations, multi-stakeholder initiatives or global framework agreements. The submission of a notification or complaint should not be a prerequisite or preclude the person submitting them from having access to the substantiated concerns procedure or to judicial or other non-judicial mechanisms, such as the OECD national contact points where they exist. The provisions on the complaints procedure and notification mechanism under this Directive should be such as to avoid that access to a company’s representatives leading to unreasonable solicitation. In accordance with international standards, persons submitting complaints, where they do not submit them anonymously, should be entitled to request from the company timely and appropriate follow-up and to meet with the company’s representatives at an appropriate level to discuss actual or potential severe adverse impacts that are the subject matter of the complaint and potential remediation, to be provided with the reasoning as to why a complaint has been considered founded or unfounded and, where considered founded, to be provided with information on the steps and actions taken or to be taken by the company. Companies should also take reasonably available measures to prevent any form of retaliation by ensuring the confidentiality of the identity of the person or organisation submitting the complaint or notification, in accordance with national law. The terms ‘fair, publicly available, accessible, predictable and transparent’ should be understood in line with principle 31 of the UN Guiding Principles requiring procedures to be legitimate, accessible, predictable, equitable, transparent, rights-compatible and a source of continuous learning, as also referred to in the UN Committee on the Rights of the Child General Comment No 16. Workers and their representatives should also be properly protected, and any non-judicial remediation efforts should be without prejudice to encouraging collective bargaining and recognition of trade unions, and should by no means undermine the role of legitimate trade unions or workers’ representatives in addressing labour-related disputes. Companies should ensure accessibility of the notification mechanisms and complaint procedures for stakeholders, taking due account of relevant barriers. |
(60) | In ragione di un elenco più vasto di persone o organizzazioni aventi il diritto di presentare reclamo e di un più ampio ambito di applicazione dei reclami, la procedura di reclamo di cui alla presente direttiva è giuridicamente intesa come un meccanismo distinto dalla procedura di segnalazione interna istituita dalle società in conformità della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio (16). Se la violazione del diritto dell’Unione o del diritto nazionale che ricade nell’ambito di applicazione materiale di tale direttiva può essere considerata un impatto negativo e la persona segnalante è un dipendente della società direttamente colpito dall’impatto negativo, tale persona potrebbe avvalersi di entrambe le procedure, vale a dire il meccanismo di reclamo in conformità della presente direttiva o una procedura di segnalazione interna stabilita in conformità della direttiva (UE) 2019/1937. Tuttavia, se una delle condizioni di cui sopra non è soddisfatta, la persona dovrebbe poter procedere solo attraverso una delle procedure. | (60) | Due to a broader list of persons or organisations being entitled to submit a complaint and a broader scope of subject-matter of complaints, the complaints procedure under this Directive should be legally understood as a mechanism that is separate from the internal reporting procedure set up by companies in accordance with Directive (EU) 2019/1937 of the European Parliament and of the Council (16). If the breach of Union or national law included in the material scope of that Directive can be considered to be an adverse impact and the reporting person is a company employee that is directly affected by the adverse impact, then that person could use both procedures: the complaints mechanism in accordance with this Directive and an internal reporting procedure set out in accordance with Directive (EU) 2019/1937. Nevertheless, if one of the conditions above is not met, then the person should be able to proceed only via one of the procedures. |
(61) | Le società dovrebbero monitorare l’attuazione e l’efficacia delle misure predisposte relative al dovere di diligenza. Ciascuna società dovrebbe effettuare periodicamente una valutazione delle attività proprie, di quelle delle sue filiazioni e, se collegate alla catena di attività cui partecipa, di quelle dei suoi partner commerciali, per valutare l’attuazione e monitorare l’adeguatezza e l’efficacia degli interventi di individuazione, prevenzione, minimizzazione, arresto e attenuazione degli impatti negativi. La valutazione dovrebbe verificare che gli impatti negativi siano individuati adeguatamente, che le misure di diligenza siano attuate e che gli impatti negativi siano stati effettivamente prevenuti o arrestati. Per essere d’attualità la valutazione dovrebbe essere effettuata senza indebito ritardo dopo il verificarsi di un cambiamento significativo, e in ogni caso almeno ogni 12 mesi ed essere rivista nel frattempo se vi sono validi motivi di ritenere che possano essere sorti nuovi rischi di impatto negativo. Per cambiamento significativo si dovrebbe intendere un cambiamento dello status quo delle attività della società stessa, delle attività delle sue filiazioni o dei suoi partner commerciali, del contesto giuridico o commerciale o qualsiasi altro mutamento sostanziale rispetto alla situazione della società o al relativo contesto operativo. Esempi di cambiamenti significativi potrebbero essere i casi in cui la società avvia attività in un nuovo settore economico o in una nuova zona geografica, avvia la produzione di nuovi prodotti o modifica le modalità di produzione dei prodotti esistenti utilizzando una tecnologia con impatti negativi potenzialmente più consistenti, ovvero modifica la propria struttura societaria mediante ristrutturazioni, fusioni o acquisizioni. Fondati motivi per ritenere che vi siano nuovi rischi possono emergere in modi diversi, compresa l’avvenuta conoscenza dell’impatto negativo da informazioni pubblicamente disponibili, attraverso il dialogo con i portatori di interessi o tramite notifiche. Le società dovrebbero conservare per almeno cinque anni la documentazione attestante la loro conformità al presente obbligo. Tale documentazione dovrebbe comprendere almeno, se del caso, gli impatti individuati e le valutazioni approfondite a norma dell’articolo 8, il piano d’azione in materia di prevenzione e/o correttivo a norma dell’articolo 10, paragrafo 2, lettera a), e dell’articolo 11, paragrafo 3, lettera b), le disposizioni contrattuali ottenute o i contratti conclusi a norma dell’articolo 10, paragrafo 2, lettera b), dell’articolo 10, paragrafo 4, dell’articolo 11, paragrafo 3, lettera c), e dell’articolo 11, paragrafo 5, le verifiche a norma dell’articolo 10, paragrafo 5 e dell’articolo 11, paragrafo 6, le misure di riparazione, le valutazioni periodiche nell’ambito dell’obbligo di monitoraggio della società, nonché le notifiche e i reclami. Le imprese finanziarie dovrebbero effettuare una valutazione periodica solo delle proprie attività, di quelle delle loro filiazioni e dei loro partner commerciali a monte. | (61) | Companies should monitor the implementation and effectiveness of their due diligence measures. They should carry out periodic assessments of their own operations, those of their subsidiaries and, where related to the chain of activities of the company, those of their business partners, to assess the implementation and to monitor the adequacy and effectiveness of the identification, prevention, minimisation, bringing to an end and mitigation of adverse impacts. Such assessments should verify that adverse impacts are properly identified, due diligence measures are implemented and adverse impacts have actually been prevented or brought to an end. In order to ensure that such assessments are up-to-date, they should be carried out without undue delay after a significant change occurs, but at least every 12 months and be revised in-between if there are reasonable grounds to believe that new risks of adverse impact could have arisen. A significant change should be understood as a change to the status quo of the company’s own operations, operations of its subsidiaries or business partners, the legal or business environment or any other substantial shift from the situation of the company or its operating context. Examples of a significant change could be cases when the company starts to operate in a new economic sector or geographical area, starts producing new products or changes the way of producing the existing products using technology with potentially higher adverse impact, or changes its corporate structure via restructuring or via mergers or acquisitions. Reasonable grounds to believe that there are new risks may arise in different ways, including learning about the adverse impact from publicly available information, through stakeholder engagement, or through notifications. Companies should retain documentation demonstrating their compliance with this requirement for at least five years. Such documentation should at least include, where relevant, the identified impacts and in-depth assessments pursuant to Article 8, the prevention and/or corrective action plan pursuant to Articles 10(2), point (a), and 11(3), point (b), contractual provisions obtained or contracts concluded pursuant to Articles 10(2), point (b), Article 10(4) and 11(3)(c), Article 11(5), verifications pursuant to Articles 10(5) and 11(6), remediation measures, periodic assessments as part of the company’s monitoring obligation, as well as notifications and complaints. Financial undertakings should carry out periodic assessment only of their own operations, those of their subsidiaries and those of their upstream business partners. |
(62) | In linea con le norme internazionali vigenti stabilite dai principi guida delle Nazioni Unite e dal quadro dell’OCSE, rientra nell’obbligo relativo al dovere di diligenza comunicare all’esterno le informazioni d’interesse sulle politiche, sui processi e sulle attività in materia di dovere di diligenza svolti per individuare e affrontare gli impatti negativi effettivi o potenziali, compresi i risultati e gli esiti di tali attività. La direttiva 2013/34/UE stabilisce i pertinenti obblighi di rendicontazione che incombono alle società che ricadono nell’ambito d’applicazione della presente direttiva. Il regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio (17) stabilisce inoltre ulteriori obblighi di comunicazione in materia di informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari per le imprese finanziarie. Al fine di evitare la duplicazione degli obblighi di comunicazione, la presente direttiva non dovrebbe pertanto introdurre nuovi obblighi di rendicontazione oltre a quelli previsti dalla direttiva 2013/34/UE per le società che ricadono nell’ambito d’applicazione della direttiva 2013/34/UE e oltre ai principi di rendicontazione che dovrebbero essere elaborati nell’ambito della stessa. Al fine di adempiere all’obbligo di comunicazione nell’ambito del dovere di diligenza di cui alla presente direttiva, è opportuno che le società pubblichino sul proprio sito web una dichiarazione annuale in almeno una delle lingue ufficiali dell’Unione, entro un termine ragionevole non superiore a 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio dell’esercizio per il quale è redatta, a meno che la società non sia soggetta agli obblighi di rendicontazione in materia di sostenibilità di cui alla direttiva 2013/34/UE. Nei casi in cui una società non sia soggetta agli obblighi di rendicontazione di cui all’articolo 19 bis o all’articolo 29 bis della direttiva 2013/34/UE, la dichiarazione dovrebbe essere pubblicata entro la data di pubblicazione del bilancio dell’esercizio. La dichiarazione annuale dovrebbe essere presentata all’organismo di raccolta designato al fine di renderla accessibile tramite il punto di accesso unico europeo (European single access point — ESAP) istituito dal regolamento (UE) 2023/2859 del Parlamento europeo e del Consiglio (18). Al fine di garantire condizioni uniformi di attuazione delle norme in materia di accessibilità delle informazioni tramite l’ESAP, è opportuno attribuire alla Commissione competenze di esecuzione. Per rafforzare la certezza del diritto, l’allegato del regolamento (UE) 2023/2859 dovrebbe essere modificato introducendo il riferimento alla presente direttiva. | (62) | As is the case in the existing international standards set by the UN Guiding Principles and the OECD framework, it forms part of the due diligence requirement to communicate externally relevant information on due diligence policies, processes and activities conducted to identify and address actual or potential adverse impacts, including the findings and outcomes of those activities. Directive 2013/34/EU sets out relevant reporting obligations for the companies covered by this Directive. In addition, Regulation (EU) 2019/2088 of the European Parliament and of the Council (17) sets out further reporting obligations on sustainability-related disclosures in the financial services sector, for financial undertakings. In order to avoid duplicating reporting obligations, this Directive should therefore not introduce any new reporting obligations in addition to those under Directive 2013/34/EU for the companies covered by Directive 2013/34/EU as well as the reporting standards that should be developed under it. In order to comply with their obligation of communicating as part of the due diligence under this Directive, companies should publish on their website an annual statement in at least one of the official languages of the Union, within a reasonable period of time, but no later than 12 months after the balance sheet date of the financial year for which the statement is drawn up, unless the company is subject to the sustainability reporting requirements provided for in Directive 2013/34/EU. In cases where a company is not required to report in accordance with Article 19a or 29a of Directive 2013/34/EU, the statement should be published by the date of publication of the annual financial statements. The annual statement should be submitted to the designated collection body for the purpose of making it accessible on the European single access point (ESAP) as established by Regulation (EU) 2023/2859 of the European Parliament and of the Council (18). In order to ensure uniform conditions for the implementation of the rules on accessibility of information on the ESAP, implementing powers should be conferred on the Commission. To enhance legal certainty, the Annex to Regulation (EU) 2023/2859 should be amended by introducing the reference to this Directive. |
(63) | L’obbligo imposto alle società che rientrano nell’ambito di applicazione della presente direttiva e nel contempo sono soggette agli obblighi di rendicontazione di cui agli articoli 19 bis, 29 bis e 40 bis della direttiva 2013/34/UE, di riferire in merito al loro processo di attuazione del dovere di diligenza di cui agli articoli 19 bis, 29 bis e 40 bis della direttiva 2013/34/UE, dovrebbe essere inteso come l’obbligo per le società di descrivere le proprie modalità di esercizio del dovere di diligenza quale previsto dalla presente direttiva. | (63) | The requirement on companies which are under the scope of this Directive and at the same time are subject to reporting requirements under Articles 19a, 29a and 40a of Directive 2013/34/EU to report on their due diligence process as stipulated in Articles 19a, 29a and 40a of Directive 2013/34/EU should be understood as a requirement for companies to describe how they carry out due diligence as provided for in this Directive. |
(64) | L’obiettivo della presente direttiva non è quello di imporre alle società di divulgare pubblicamente il capitale intellettuale, la proprietà intellettuale, il know-how o i risultati dell’innovazione che si qualificherebbero come segreti commerciali ai sensi della direttiva (UE) 2016/943. Gli obblighi di rendicontazione di cui alla presente direttiva dovrebbero pertanto lasciare impregiudicata la direttiva (UE) 2016/943. La presente direttiva dovrebbe altresì applicarsi fatto salvo il regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (19). | (64) | It is not the objective of this Directive to require companies to publicly disclose intellectual capital, intellectual property, know-how or the results of innovation that would qualify as trade secrets, as defined in Directive (EU) 2016/943. Reporting requirements provided for in this Directive should therefore be without prejudice to Directive (EU) 2016/943. This Directive should also apply without prejudice to Regulation (EU) No 596/2014 of the European Parliament and of the Council (19). |
(65) | Al fine di esercitare un dovere di diligenza significativo in materia di diritti umani e ambiente, le società dovrebbero adottare misure adeguate per dialogare in modo efficace con i portatori di interessi durante l’intero processo di esecuzione delle azioni relative al dovere di diligenza. Fatta salva la direttiva (UE) 2016/943, un dialogo efficace dovrebbe comprendere la fornitura di informazioni pertinenti e complete ai portatori di interessi consultati, nonché una consultazione continua che consenta un’interazione e un dialogo autentici al livello appropriato, ad esempio a livello di progetto o sito, e con periodicità adeguata. Un dialogo significativo con i portatori di interessi consultati dovrebbe tenere debitamente conto degli ostacoli al dialogo, garantire che i portatori di interessi non subiscano azioni di ritorsione o rivalsa, anche mantenendo la riservatezza e l’anonimato, e dovrebbe essere prestata particolare attenzione alle esigenze dei portatori di interessi vulnerabili nonché alla sovrapposizione di vulnerabilità e ai fattori intersezionali, anche tenendo conto dei gruppi o delle comunità potenzialmente interessati, ad esempio quelli protetti ai sensi della Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni e quelli contemplati nella Dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti umani. Vi sono situazioni in cui non sarà possibile garantire un dialogo significativo con i portatori di interessi consultati o in cui risulterà utile ricorrere a ulteriori pareri di esperti per consentire alla società di conformarsi pienamente agli obblighi della presente direttiva. In tali casi le società dovrebbero altresì consultare esperti, quali organizzazioni della società civile o persone fisiche o giuridiche che difendono i diritti umani o l’ambiente, al fine di ottenere informazioni credibili sugli impatti negativi potenziali o effettivi. La consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti dovrebbe avvenire in conformità del pertinente diritto dell’Unione, ove applicabile, del diritto nazionale e dei contratti collettivi e fatti salvi i loro diritti all’informazione, alla consultazione e alla partecipazione applicabili, in particolare quelli contemplati dalla pertinente normativa dell’Unione in materia di diritti occupazionali e sociali, tra cui la direttiva 2001/86/CE del Consiglio (20) e le direttive 2002/14/CE (21) e 2009/38/CE (22) del Parlamento europeo e del Consiglio. Ai fini della presente direttiva, la nozione di dipendenti dovrebbe includere il personale interinale e altri lavoratori occupati in forme di lavoro atipiche, purché soddisfino i criteri stabiliti dalla Corte di giustizia per determinare lo status di lavoratore. Nello svolgimento delle consultazioni, le imprese dovrebbero poter fare affidamento su iniziative del settore nella misura in cui tali regimi siano idonei a sostenere un dialogo efficace. Il ricorso a iniziative di settore o multipartecipative non è di per sé sufficiente per adempiere all’obbligo di consultazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti. | (65) | In order to conduct meaningful human rights and environmental due diligence, companies should take appropriate measures to carry out effective engagement with stakeholders, for the process of carrying out the due diligence actions. Without prejudice to Directive (EU) 2016/943, effective engagement should cover providing consulted stakeholders with relevant and comprehensive information, as well as ongoing consultation that allows for genuine interaction and dialogue at the appropriate level, such as project or site level, and with appropriate periodicity. Meaningful engagement with consulted stakeholders should take due account of barriers to engagement, ensure that stakeholders are free from retaliation and retribution, including by maintaining confidentiality and anonymity, and particular attention should be paid to the needs of vulnerable stakeholders, and to overlapping vulnerabilities and intersecting factors, including by taking into account potentially affected groupings or communities, for example those protected under the UN Declaration on the Rights of Indigenous People and those covered in the UN Declaration on Human Rights Defenders. There are situations in which it will not be possible to carry out meaningful engagement with consulted stakeholders, or where engagement with additional expert perspectives is useful to allow the company to comply fully with the requirements of this Directive. In such cases, companies should additionally consult with experts, such as civil society organisations or natural or legal persons defending human rights or the environment in order to gain credible insights into actual or potential adverse impacts. The consultation of employees and their representatives should be conducted in accordance with relevant Union law, and where applicable, national law and collective agreements, and without prejudice to their applicable rights to information, consultation and participation, and in particular those covered by relevant Union legislation in the field of employment and social rights, including Council Directive 2001/86/EC (20) and Directives 2002/14/EC (21) and 2009/38/EC (22) of the European Parliament and of the Council. For the purposes of this Directive, employees should be understood as including temporary agency workers, and other workers in non-standard forms of employment provided that they fulfil the criteria for determining the status of worker established by the CJEU. When carrying out consultations, it should be possible for companies to rely on industry initiatives to the extent that they are appropriate to support effective engagement. The use of industry or multi-stakeholder initiatives is not in itself sufficient to fulfil the obligation to consult workers and their representatives. |
(66) | Al fine di fornire alle società gli strumenti per assisterle nel rispetto degli obblighi relativi al dovere di diligenza nelle catene di attività cui partecipano, la Commissione, in consultazione con gli Stati membri e con i portatori di interessi, dovrebbe emanare orientamenti sulle clausole contrattuali tipo, cui le società possono fare ricorso volontariamente come strumento per contribuire all’adempimento degli obblighi di cui agli articoli 10 e 11. Gli orientamenti dovrebbero mirare a facilitare una chiara ripartizione dei compiti tra le parti contraenti e una cooperazione continua, in modo da evitare che gli obblighi di cui alla presente direttiva siano trasferiti a un partner commerciale e che il contratto sia reso automaticamente nullo in caso di violazione. Gli orientamenti dovrebbero inoltre rispecchiare il principio secondo cui il semplice ricorso a garanzie contrattuali non può, di per sé, garantire l’adempimento delle norme relative al dovere di diligenza della presente direttiva. | (66) | In order to give companies tools to help them comply with their due diligence requirements through their chains of activities, the Commission, in consultation with Member States and stakeholders, should provide guidance on model contractual clauses, which can be used voluntarily by companies as a tool to help fulfil their obligations in Articles 10 and 11. The guidance should aim to facilitate a clear allocation of tasks between contracting parties and ongoing cooperation, in a way that avoids the transfer of the obligations provided for in this Directive to a business partner and automatically rendering the contract void in case of a breach. The guidance should reflect the principle that the mere use of contractual assurances cannot, on its own, satisfy the due diligence standards provided for in this Directive. |
(67) | La Commissione, richiamandosi alle linee guida e alle norme internazionali pertinenti e in consultazione con gli Stati membri e i portatori di interessi, l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, l’Agenzia europea dell’ambiente, l’Autorità europea del lavoro e, se del caso, organizzazioni internazionali e altri organismi competenti in materia di dovere di diligenza, dovrebbe emanare orientamenti, anche di carattere generale e specifici a determinati settori o determinati impatti negativi o relativamente all’interazione della presente direttiva con altri atti legislativi dell’Unione che perseguono i medesimi obiettivi e prevedono obblighi più ampi o più specifici, al fine di fornire assistenza e strumenti pratici alle società o alle autorità degli Stati membri nella definizione delle modalità con cui le società debbano adempiere gli obblighi relativi al dovere di diligenza in termini pratici e fornire sostegno ai portatori di interessi. | (67) | In order to provide support and practical tools to companies or to Member State authorities on how companies should fulfil their due diligence obligations in a practical manner, and to provide support to stakeholders, the Commission, using relevant international guidelines and standards as a reference, and in consultation with Member States and stakeholders, the European Union Agency for Fundamental Rights, the European Environment Agency, the European Labour Authority, and where appropriate with international organisations and other bodies having expertise in due diligence, should issue guidelines, including general guidelines and guidelines for specific sectors or specific adverse impacts and the interplay between this Directive and other Union legislative acts pursuing the same objectives and providing for more extensive or more specific obligations. |
(68) | Gli strumenti e le tecnologie digitali, come quelli utilizzati per tracciare, sorvegliare o rintracciare le materie prime, i beni e i prodotti lungo le catene del valore (ad esempio satelliti, droni, radar o soluzioni basate su piattaforme), potrebbero sostenere la raccolta dei dati, riducendone il costo, per la gestione della catena del valore, compresi l’individuazione e la valutazione degli impatti negativi, la prevenzione e l’attenuazione nonché il monitoraggio dell’efficacia delle misure relative al dovere di diligenza. Al fine di aiutare le società ad adempiere agli obblighi relativi al dovere di diligenza lungo la catena del valore, è opportuno incoraggiare e promuovere l’uso di tali strumenti e tecnologie. A tal fine, la Commissione dovrebbe emanare orientamenti contenenti informazioni utili e riferimenti alle risorse adeguate. Nell’utilizzare gli strumenti e le tecnologie digitali, le imprese dovrebbero tenere conto dei possibili rischi ad essi associati e affrontarli adeguatamente, e porre in essere meccanismi per verificare l’adeguatezza delle informazioni ottenute. | (68) | Digital tools and technologies, such as those used for tracking, surveillance or tracing raw materials, goods and products throughout value chains, for instance satellites, drones, radars, or platform-based solutions, could support and reduce the cost of data gathering for value chain management, including the identification and assessment of adverse impacts, prevention and mitigation, and monitoring of the effectiveness of due diligence measures. In order to help companies fulfil their due diligence obligations along their value chain, the use of such tools and technologies should be encouraged and promoted. To that end, the Commission should issue guidelines with useful information and references to appropriate resources. When using digital tools and technologies, companies should take into account and appropriately address possible risks associated therewith, and put in place mechanisms to verify the appropriateness of the information obtained. |
(69) | Sebbene non ricadano nell’ambito d’applicazione della presente direttiva, le PMI potrebbero essere interessate dalle sue disposizioni in qualità di appaltatori o subappaltatori delle società che invece vi ricadono. L’obiettivo è tuttavia quello di ridurre gli oneri finanziari o amministrativi che gravano sulle PMI, molte delle quali sono già in difficoltà nel contesto della crisi economica e sanitaria mondiale. Per sostenere le PMI è opportuno che gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, allestiscano e gestiscano, individualmente o congiuntamente, siti web, portali o piattaforme dedicati e di facile utilizzo al fine di fornire informazioni e sostegno alle società, ed eventualmente eroghino sostegno finanziario alle PMI e le assistano nello sviluppo di capacità. Tale sostegno potrebbe inoltre essere reso accessibile e, se necessario, adattato ed esteso agli operatori economici a monte dei paesi terzi. Le società il cui partner commerciale è una PMI sono incoraggiate a sostenerla affinché rispetti le misure relative al dovere di diligenza e a stabilire nei suoi confronti obblighi equi, ragionevoli, non discriminatori e proporzionati. | (69) | Although SMEs are not included in the scope of this Directive, they could be impacted by its provisions as contractors or subcontractors to the companies which are in the scope. The aim is nevertheless to mitigate financial or administrative burden on SMEs, many of which are already struggling in the context of the global economic and sanitary crisis. In order to support SMEs, Member States, with the support of the Commission, should set up and operate, either individually or jointly, dedicated user-friendly websites, portals or platforms, to provide information and support to companies, and Member States could also financially support SMEs and help them build capacity. Such support could also be made accessible and, where necessary, adapted and extended to upstream economic operators in third countries. Companies whose business partners are SMEs are also encouraged to support them to comply with due diligence measures and use fair, reasonable, non-discriminatory and proportionate requirements vis-à-vis the SMEs. |
(70) | La Commissione dovrebbe istituire un helpdesk unico sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. Tale helpdesk unico dovrebbe essere in grado di collaborare con le autorità nazionali competenti di ciascuno Stato membro, compresi gli helpdesk nazionali, ove esistenti, nonché richiedere informazioni, ad esempio per assistere nell’adattare le informazioni e gli orientamenti ai contesti nazionali nonché contribuire alla loro diffusione, fatta salva la ripartizione delle funzioni e dei poteri tra le autorità all’interno dei sistemi nazionali. L’helpdesk unico e le autorità nazionali competenti dovrebbero inoltre coordinarsi tra loro per garantire la cooperazione transfrontaliera. | (70) | The Commission should establish a single helpdesk on corporate sustainability due diligence. That single helpdesk should be able to collaborate with and request information from relevant national authorities in each Member State, including national helpdesks where they exist, for instance to assist in tailoring the information and guidance to national contexts and its dissemination, without prejudice to the allocation of functions and powers among the authorities within national systems. The single helpdesk and relevant national authorities should also liaise with each other to ensure cross-border cooperation. |
(71) | Al fine di integrare il sostegno degli Stati membri alle società, comprese le PMI, nell’attuazione dei loro obblighi relativi al dovere di diligenza, la Commissione può basarsi sui vigenti strumenti, progetti e altre azioni dell’Unione che contribuiscono all’attuazione del dovere di diligenza nell’Unione e nei paesi terzi. Può istituire nuove misure di sostegno che aiutino le imprese, comprese le PMI, nell’assolvimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza, tra cui un osservatorio per la trasparenza della catena di attività e l’agevolazione di iniziative di settore o multipartecipative. | (71) | In order to complement Member State support to companies, including SMEs, in their implementation of due diligence obligations, the Commission may build on existing Union tools, projects and other actions helping with the due diligence implementation in the Union and in third countries. It may set up new support measures that provide help to companies, including SMEs, on due diligence requirements, including an observatory for chain of activities transparency and the facilitation of industry or multi-stakeholder initiatives. |
(72) | La Commissione potrebbe integrare le misure di sostegno degli Stati membri muovendo dall’attuale azione dell’Unione volta a sostenere gli operatori economici a monte nello sviluppo della capacità di prevenire e attenuare efficacemente gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi delle attività che svolgono e dei rapporti d’affari che intrattengono, prestando particolare attenzione alle sfide cui devono far fronte i piccoli coltivatori. L’Unione e i suoi Stati membri, nell’ambito delle rispettive competenze, sono incoraggiati a usare gli strumenti di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale di cui dispongono, compresi gli accordi commerciali, per aiutare i governi dei paesi terzi e gli operatori economici a monte dei paesi terzi ad affrontare gli impatti negativi sui diritti umani e gli impatti ambientali negativi delle loro attività e dei loro rapporti d’affari a monte. Potrebbe rientrare in questo contesto la collaborazione con i governi dei paesi partner, il settore privato locale e i portatori di interessi per affrontare le cause profonde degli impatti negativi sui diritti umani e degli impatti ambientali negativi. | (72) | The Commission could complement Member States’ support measures building on existing Union action to support upstream economic operators to build the capacity to effectively prevent and mitigate adverse human rights and environmental impacts of their operations and business relationships, paying specific attention to the challenges faced by smallholders. The Union and its Member States within their respective competences are encouraged to use their neighbourhood, development and international cooperation instruments, including trade agreements, to support third-country governments and upstream economic operators in third countries to address adverse human rights and environmental impacts of their operations and upstream business relationships. This could include working with partner country governments, the local private sector and stakeholders on addressing the root causes of adverse human rights and environmental impacts. |
(73) | La presente direttiva è un importante strumento legislativo per garantire la transizione delle imprese verso un’economia sostenibile, anche per ridurre i danni esistenziali e i costi dei cambiamenti climatici, per garantire l’allineamento con l’azzeramento delle emissioni nette a livello mondiale entro il 2050, per evitare dichiarazioni fuorvianti riguardo a tale allineamento e per porre fine al greenwashing, alla disinformazione e all’espansione dei combustibili fossili a livello mondiale al fine di conseguire gli obiettivi climatici internazionali ed europei. Affinché la presente direttiva contribuisca efficacemente alla lotta contro i cambiamenti climatici, ciascuna società dovrebbe adottare e attuare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici volto a garantire, con il massimo impegno possibile, che il suo modello e la sua strategia aziendali siano compatibili con la transizione verso un’economia sostenibile e con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 oC in conformità dell’accordo di Parigi nonché l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica come stabilito nel regolamento (UE) 2021/1119, compresi i suoi obiettivi intermedi e di neutralità climatica al 2050. Il piano dovrebbe riguardare, se del caso, l’esposizione della società ad attività connesse al carbone, al petrolio e al gas. Tali requisiti dovrebbero essere intesi come un obbligo di mezzi e non di risultati. Trattandosi di un obbligo di mezzi, è opportuno tenere debitamente conto dei progressi compiuti dalle società, nonché della complessità e della natura evolutiva della transizione climatica. Mentre le imprese dovrebbero sforzarsi di conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra contenuti nei loro piani, circostanze specifiche possono far sì che le imprese non siano in grado di raggiungere tali obiettivi, laddove ciò non sia più ragionevole. Il piano dovrebbe includere obiettivi temporalmente definiti connessi ai cambiamenti climatici, per il 2030 e in fasi quinquennali fino al 2050, sulla base di prove scientifiche conclusive nonché, se del caso, obiettivi assoluti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di ambito 1, 2 e 3. Il piano dovrebbe elaborare azioni di attuazione volte a conseguire gli obiettivi climatici della società e basarsi su prove scientifiche conclusive, ovvero prove che abbiano ricevuto una convalida scientifica indipendente coerente con uno scenario di riscaldamento globale di 1,5 oC quale definito dal gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) e tenendo conto delle raccomandazioni del comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici. Le autorità di vigilanza dovrebbero essere tenute a sorvegliare almeno l’adozione e l’elaborazione del piano e dei relativi aggiornamenti, conformemente ai requisiti stabiliti dalla presente direttiva. Poiché il contenuto del piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici dovrebbe essere in linea con gli obblighi di rendicontazione di cui alla direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la rendicontazione in materia di sostenibilità aziendale, si dovrebbe ritenere che le imprese che comunicano tale piano a norma della direttiva 2013/34/UE abbiano rispettato l’obbligo specifico di adottare un piano a norma della presente direttiva. Se da un lato l’obbligo di adozione sarà considerato rispettato, le imprese dovranno comunque rispettare anche l’obbligo di attuare il piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici e di aggiornarlo ogni 12 mesi per valutare i progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi. | (73) | This Directive is an important legislative tool to ensure corporate transition to a sustainable economy, including to reduce the existential harms and costs of climate change, to ensure alignment with ‘global net zero’ by 2050, to avoid any misleading claims regarding such alignment and to stop greenwashing, disinformation and fossil fuels expansion worldwide in order to achieve international and European climate objectives. In order to ensure that this Directive effectively contributes to combating climate change, companies should adopt and put into effect a transition plan for climate change mitigation which aims to ensure, through best efforts, that the business model and strategy of the company are compatible with the transition to a sustainable economy and with the limiting of global warming to 1,5 oC in line with the Paris Agreement and the objective of achieving climate neutrality as established in Regulation (EU) 2021/1119, including its intermediate and 2050 climate neutrality targets. The plan should address, where relevant, the exposure of the company to coal-, oil- and gas- related activities. Such requirements should be understood as an obligation of means and not of results. Being an obligation of means, due account should be given to the progress companies make, and the complexity and evolving nature of climate transitioning. While companies should strive to achieve the greenhouse gas emission reduction targets contained in their plans, specific circumstances may lead to companies not being able to reach these targets, where this is no longer reasonable. The plan should include time-bound targets related to climate change for 2030 and in five-year steps up to 2050 based on conclusive scientific evidence and, where appropriate, absolute emission reduction targets for greenhouse gas for scope 1, scope 2 and scope 3 greenhouse gas emissions. The plan should develop implementing actions to achieve the company’s climate targets and be based on conclusive scientific evidence, meaning evidence with independent scientific validation that is consistent with the limiting of global warming to 1,5 oC as defined by the Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) and taking into account the recommendations of the European Scientific Advisory Board on Climate Change. Supervisory authorities should be required to at least supervise the adoption and design of the plan and the updates thereof, in accordance with the requirements laid down in this Directive. Since the content of the transition plan for climate change mitigation should be in line with the reporting requirements under Directive 2013/34/EU as regards corporate sustainability reporting, companies that report such a plan under Directive 2013/34/EU should be deemed to have complied with the specific obligation to adopt a plan under this Directive. While the adoption obligation will be considered to have been met, companies should still abide by their obligation to put that transition plan for climate change mitigation into effect and to update it every 12 months to assess progress made towards its targets. |
(74) | Ai fini di una sorveglianza efficace e, se necessario, dell’applicazione della presente direttiva alle società di paesi terzi, tali società dovrebbero designare un mandatario nell’Unione dotato di incarico adeguato e fornire informazioni al riguardo. Il mandatario dovrebbe poter fungere anche da punto di contatto, purché siano rispettate le pertinenti prescrizioni della presente direttiva. Se la società di un paese terzo non designa il mandatario, tutti gli Stati membri in cui opera la società dovrebbero essere competenti a far rispettare tale obbligo, in particolare a designare una persona fisica o giuridica in uno degli Stati membri in cui opera, conformemente al quadro di applicazione stabilito dal diritto nazionale. Gli Stati membri che avviano tale applicazione dovrebbero informare le autorità di controllo degli altri Stati membri attraverso la rete europea delle autorità di controllo affinché gli altri Stati membri non procedano all’applicazione. | (74) | In order to allow for the effective oversight of and, where necessary, enforcement of this Directive in relation to third-country companies, those companies should designate a sufficiently mandated authorised representative in the Union and provide information relating to their authorised representatives. It should be possible for the authorised representative to also function as a point of contact, provided the relevant requirements of this Directive are complied with. If the third-country company does not designate the authorised representative, all Member States in which the company operates should be competent to enforce the fulfilment of this obligation, especially to designate a natural or legal person in one of the Member States where it operates, in accordance with the enforcement framework set in national law. The Member States initiating such enforcement should inform supervisory authorities of other Member States through a European Network of Supervisory Authorities so that other Member States do not enforce them. |
(75) | Ai fini del controllo della corretta attuazione degli obblighi relativi al dovere di diligenza delle società e della corretta applicazione della presente direttiva, gli Stati membri dovrebbero designare una o più autorità nazionali di controllo. Tali autorità di controllo dovrebbero essere di natura pubblica, indipendenti dalle società che ricadono nell’ambito d’applicazione della presente direttiva o da altri interessi di mercato, nonché essere esenti da conflitti di interessi e non subire pressioni esterne, né dirette, né indirette. Al fine di esercitare i loro poteri in modo imparziale, le autorità di controllo non dovrebbero sollecitare né accettare istruzioni da nessuno. Conformemente al diritto nazionale, gli Stati membri dovrebbero garantire che ciascuna autorità di controllo sia dotata delle risorse umane e finanziarie necessarie per l’effettivo adempimento dei suoi compiti e l’esercizio dei propri poteri. Dovrebbero essere autorizzati a svolgere indagini d’ufficio o a seguito di segnalazioni circostanziate trasmesse a norma della presente direttiva. Tali indagini potrebbero comprendere, se del caso, ispezioni in loco e l’audizione dei pertinenti portatori di interessi. Qualora esistano autorità competenti ai sensi della normativa settoriale, gli Stati membri potrebbero designare tali autorità quali responsabili dell’applicazione della presente direttiva nel rispettivo settore di competenza. Le autorità di controllo dovrebbero pubblicare e mettere a disposizione su un sito web una relazione annuale sulle loro attività passate, comprese le violazioni più gravi individuate. Gli Stati membri dovrebbero istituire un meccanismo accessibile per ricevere segnalazioni circostanziate, gratuitamente o a una tariffa limitata alla copertura dei soli costi amministrativi, e garantire che siano messe a disposizione del pubblico informazioni pratiche su come esercitare tale diritto. | (75) | In order to ensure the monitoring of the correct implementation of companies’ due diligence obligations and ensure the proper enforcement of this Directive, Member States should designate one or more national supervisory authorities. These supervisory authorities should be of a public nature, independent from the companies falling within the scope of this Directive or other market interests, and free from conflicts of interest and external influence, whether direct or indirect. In order to exercise their powers impartially, these supervisory authorities should neither seek nor take instructions from anybody. In accordance with national law, Member States should ensure that each supervisory authority is provided with the human and financial resources necessary for the effective performance of its tasks and exercise of its powers. They should be entitled to carry out investigations, on their own initiative or based on substantiated concerns raised under this Directive. Those investigations could include, where appropriate, on-site inspections and the hearing of relevant stakeholders. Where competent authorities under sectoral legislation exist, Member States could identify those as responsible for the application of this Directive in their areas of competence. Supervisory authorities should publish and make available on a website an annual report on their past activities, including the most serious breaches identified. Member States should establish an accessible mechanism for receiving substantiated concerns, free of charge or with a fee limited to covering administrative costs only, and ensure that practical information is made available to the public on how to exercise this right. |
(76) | Ai fini della corretta applicazione delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva, gli Stati membri dovrebbero prevedere sanzioni dissuasive, proporzionate ed effettive in caso di loro violazione. Affinché tale regime sanzionatorio sia efficace, le sanzioni irrogate dalle autorità nazionali di controllo dovrebbero includere sanzioni pecuniarie e una dichiarazione pubblica indicante la società responsabile e la natura della violazione se la società non si conforma alla decisione che impone una sanzione pecuniaria entro il termine applicabile. Tale regime sanzionatorio non pregiudica il potere di ritirare e vietare l’immissione, la messa a disposizione sul mercato e l’esportazione di prodotti a norma di altri atti legislativi dell’Unione che prevedono obblighi relativi al dovere di diligenza più ampi o più specifici, come il regolamento (UE) 2023/1115. Gli Stati membri dovrebbero garantire che la sanzione pecuniaria sia commisurata al fatturato netto a livello mondiale della società al momento dell’irrogazione. Tuttavia, ciò non dovrebbe obbligare gli Stati membri a basare in ogni caso la sanzione pecuniaria unicamente sul fatturato netto della società. Gli Stati membri dovrebbero decidere, conformemente al diritto nazionale, se le sanzioni debbano essere irrogate direttamente dalle autorità di controllo, in collaborazione con altre autorità o rivolgendosi alle autorità giudiziarie competenti. Al fine di garantire il controllo pubblico dell’applicazione delle norme stabilite nella presente direttiva, le decisioni delle autorità di controllo che irrogano sanzioni alle società a causa del mancato rispetto delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva dovrebbero essere pubblicate, trasmesse alla rete europea delle autorità di controllo e rimanere disponibili al pubblico per almeno tre anni. La decisione pubblicata non dovrebbe contenere dati personali in conformità del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio (23). La pubblicazione del nome della società dovrebbe essere consentita anche se contiene il nome di una persona fisica. | (76) | In order to ensure effective enforcement of the provisions of national law transposing this Directive, Member States should provide for dissuasive, proportionate and effective penalties for infringements of those measures. In order for such penalties regime to be effective, penalties to be imposed by the national supervisory authorities should include pecuniary penalties and a public statement indicating the company responsible and the nature of the infringement if the company fails to comply with a decision imposing a pecuniary penalty within the applicable timeframe. That penalties regime is without prejudice to the power to withdraw and to prohibit the placing, making available on the market and export of products under other Union legislative acts providing for more extensive or more specific due diligence obligations, such as Regulation (EU) 2023/1115. Member States should ensure that the pecuniary penalty is commensurate to the company’s worldwide net turnover when being imposed. However, that should not oblige the Member States to base the pecuniary penalty solely on the net turnover of the company in every case. The Member States should decide in accordance with national law whether the penalties should be imposed directly by supervisory authorities, in collaboration with other authorities or by application to the competent judicial authorities. In order to ensure public oversight of the application of the rules set out in this Directive, the decisions of the supervisory authorities imposing penalties on companies due to a failure to comply with the provisions of national law transposing this Directive should be published, sent to the European Network of Supervisory Authorities and remain publicly available for at least three years. The published decision should not contain any personal data in accordance with Regulation (EU) 2016/679 of the European Parliament and of the Council (23). The publication of the company’s name should be allowed even if it contains the name of a natural person. |
(77) | Al fine di evitare una riduzione artificiale di potenziali sanzioni amministrative, gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché, quando irrogano una sanzione pecuniaria a una società appartenente a un gruppo, tali sanzioni siano calcolate tenendo conto del fatturato consolidato calcolato a livello della società capogruppo. | (77) | In order to prevent an artificial reduction of potential administrative fines, Member States should ensure that, when imposing a pecuniary penalty on a company belonging to a group, such penalties are calculated taking into account the consolidated turnover calculated at the level of the ultimate parent company. |
(78) | Ai fini di un’applicazione e un’attuazione coerenti delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva, le autorità nazionali di controllo dovrebbero cooperare e coordinare gli interventi. A tal fine è opportuno che la Commissione istituisca una rete europea delle autorità di controllo e che le autorità di controllo si prestino assistenza reciproca nell’assolvimento dei loro compiti. | (78) | In order to ensure consistent application and enforcement of provisions of national law adopted pursuant to this Directive, national supervisory authorities should cooperate and coordinate their action. For that purpose a European Network of Supervisory Authorities should be set up by the Commission and the supervisory authorities should assist each other in performing their tasks and provide mutual assistance. |
(79) | Al fine di garantire alle vittime degli impatti negativi un accesso effettivo alla giustizia e al risarcimento, gli Stati membri dovrebbero essere tenuti a stabilire norme che disciplinino la responsabilità civile delle società per i danni provocati a una persona fisica o giuridica, a condizione che la società abbia omesso, intenzionalmente o per negligenza, di prevenire o attenuare i potenziali impatti negativi o di arrestare gli effettivi impatti o minimizzarne l’entità, e a seguito di tale inosservanza sia stato causato un danno a una persona fisica o giuridica. Il danno causato agli interessi giuridici tutelati di una persona dovrebbe essere inteso in linea con il diritto nazionale, ad esempio morte, lesioni fisiche o psicologiche, privazione della libertà personale, perdita della dignità umana o danni ai beni di una persona. La condizione che il danno debba essere causato a una persona a seguito del mancato rispetto, da parte della società, dell’obbligo di affrontare l’impatto negativo, quando il diritto, il divieto o l’obbligo elencato nell’allegato I della presente direttiva, il cui abuso o violazione comporta l’impatto negativo che avrebbe dovuto essere affrontato, mira a proteggere la persona fisica o giuridica alla quale il danno è causato, dovrebbe essere inteso nel senso che non è contemplato un danno derivato (causato indirettamente ad altre persone che non sono vittime degli impatti negativi e che non sono protette dai diritti, dai divieti o dagli obblighi elencati nell’allegato I della presente direttiva). Ad esempio, se un dipendente di una società ha subito un danno a causa della violazione, da parte dell’impresa, delle norme di sicurezza sul luogo di lavoro, il locatore di tale dipendente non dovrebbe essere autorizzato a intentare un’azione nei confronti della società per la perdita economica causata dal fatto che il dipendente non è in grado di pagare l’affitto. Il nesso di causalità ai sensi della responsabilità civile non è disciplinato dalla presente direttiva, ad eccezione del fatto che le società non dovrebbero essere ritenute responsabili a norma della presente direttiva se il danno è causato solo dai partner commerciali nelle catene di attività cui esse partecipano (il cosiddetto «nesso diretto con» o «being directly linked to» di cui al quadro internazionale). Le vittime dovrebbero avere diritto al pieno risarcimento del danno in conformità del diritto nazionale e in linea con tale principio comune. È opportuno vietare la dissuasione mediante il risarcimento danni (i danni punitivi) o qualsiasi altra forma di sovracompensazione. | (79) | In order to ensure that victims of adverse impacts have effective access to justice and compensation, Member States should be required to lay down rules governing the civil liability of companies for damage caused to a natural or legal person, on condition that the company intentionally or negligently failed to prevent or mitigate potential adverse impacts or to bring actual impacts to an end or minimise their extent and, as a result of such a failure, damage was caused to the natural or legal person. Damage caused to a person’s protected legal interests should be understood in accordance with national law, for example death, physical or psychological injury, deprivation of personal liberty, loss of human dignity, or damage to a person’s property. The condition that the damage has to be caused to a person as a result of the company’s failure to comply with the obligation to address the adverse impact, when the right, prohibition or obligation listed in the Annex to this Directive, the abuse or violation of which is resulting in the adverse impact that should have been addressed, is aimed to protect the natural or legal person to whom the damage is caused, should be understood as meaning that derivative damage (caused indirectly to other persons who are not the victims of adverse impacts and who are not protected by the rights, prohibitions or obligations listed in the Annex to this Directive) is not covered. For example, if an employee of a company suffered damage due to the company’s violation of safety standards in the workplace, the landlord of such an employee should not be allowed to bring a claim against the company for an economic loss caused by the employee not being able to pay the rent. Causality within the meaning of civil liability is not regulated by this Directive, with the exception that the companies should not be held liable under this Directive if the damage is caused only by the business partners in the chains of activities of the companies (so-called ‘being directly linked to’ as referred to in the international framework). Victims should have the right to full compensation for the damage caused in accordance with national law and in line with such common principle. Deterrence through damages (punitive damages) or any other form of overcompensation should be prohibited. |
(80) | Poiché gli impatti negativi dovrebbero essere classificati in ordine di priorità in base alla loro gravità e probabilità e affrontati gradualmente qualora non sia possibile affrontare contemporaneamente e in modo completo tutti gli impatti negativi individuati, un’impresa non dovrebbe essere responsabile a norma della presente direttiva di eventuali danni derivanti da eventuali impatti negativi meno significativi che non erano ancora stati affrontati. Tuttavia, nel determinare se le condizioni per la responsabilità della società siano state soddisfatte nell’ambito della valutazione atta a stabilire se la società abbia violato l’obbligo di affrontare in modo adeguato gli impatti negativi individuati, si dovrebbe valutare la correttezza della priorità attribuita dalla società agli impatti negativi da essa individuati. | (80) | As the adverse impacts should be prioritised according to their severity and likelihood and addressed gradually, if it is not possible to address at the same time to the full extent all adverse impacts it has identified, a company should not be liable under this Directive for any damage stemming from any less significant adverse impacts that were not yet addressed. The correctness of the company’s prioritisation of adverse impacts should, however, be assessed when determining whether the conditions for the company’s liability were met as part of the assessment of whether the company breached its obligation to adequately address the adverse impacts it identified. |
(81) | Il regime di responsabilità non indica chi debba dimostrare il soddisfacimento delle condizioni per la responsabilità nelle circostanze del caso, né a quali condizioni il procedimento civile possa essere avviato, pertanto tali questioni sono lasciate al diritto nazionale. | (81) | The liability regime does not regulate who should prove the fulfilment of the conditions for liability under the circumstances of the case, or upon which conditions civil proceedings can be initiated, therefore those questions are left to national law. |
(82) | Al fine di garantire il diritto a un ricorso effettivo, sancito dall’articolo 2, paragrafo 3, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, dall’articolo 8 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e dall’articolo 9, paragrafo 3, della convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale (convenzione di Aarhus), la presente direttiva affronta taluni ostacoli pratici e procedurali alla giustizia per le vittime di impatti negativi, tra cui le difficoltà di accesso alle prove, la durata limitata dei termini di prescrizione, l’assenza di meccanismi adeguati per le azioni rappresentative e i costi proibitivi dei procedimenti di responsabilità civile. | (82) | In order to ensure the right to an effective remedy, as enshrined in Article 2(3) of the International Covenant on Civil and Political Rights, Article 8 of the Universal Declaration of Human Rights and Article 9(3) of the Convention on Access to Information, Public Participation in Decision-making and Access to Justice in Environmental Matters (Aarhus Convention), this Directive addresses certain practical and procedural barriers to justice for victims of adverse impacts, including difficulties in accessing evidence, the limited duration of limitation periods, the absence of adequate mechanisms for representative actions, and the prohibitive costs of civil liability proceedings. |
(83) | Qualora il ricorrente presenti una richiesta motivata comprendente fatti e prove ragionevolmente disponibili che siano sufficienti a sostenere la plausibilità della sua domanda di risarcimento del danno e indichi che elementi di prova supplementari rientrano nel controllo della società, gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché i giudici possano ordinare che tali elementi probatori siano divulgati dalla società conformemente al diritto procedurale nazionale, limitando nel contempo tale divulgazione a quanto necessario e proporzionato. A tal fine, i giudici nazionali dovrebbero esaminare in quale misura la domanda di risarcimento o gli argomenti di difesa siano corroborati da fatti e prove disponibili che giustificano la domanda di divulgazione, la portata e i costi della divulgazione nonché i legittimi interessi di tutte le parti in causa, anche al fine di prevenire la ricerca generica di informazioni verosimilmente non rilevanti per le parti nel procedimento. Qualora tali prove contengano informazioni riservate, i giudici nazionali dovrebbero poter ordinarne la divulgazione solo ove le ritengano rilevanti ai fini dell’azione per il risarcimento del danno e dovrebbero porre in essere misure efficaci per tutelare tali informazioni. | (83) | When a claimant presents a reasoned justification containing reasonably available facts and evidence sufficient to support the plausibility of its claim for damages and indicates that additional evidence lies in the control of the company, Member States should ensure that courts can order that such evidence be disclosed by the company in accordance with national procedural law, while limiting such disclosure to that which is necessary and proportionate. For that purpose, national courts should consider the extent to which the claim or defence is supported by available facts and evidence justifying the disclosure request; the scope and cost of disclosure as well as the legitimate interests of all parties concerned, including preventing non-specific searches for information which is unlikely to be of relevance for the parties in the procedure. Where such evidence contains confidential information, national courts should be able to order its disclosure only where they consider it relevant to the action for damages, and should put in place effective measures to protect such information. |
(84) | Gli Stati membri dovrebbero prevedere condizioni ragionevoli in base alle quali ogni presunta parte lesa dovrebbe poter autorizzare un sindacato, un’organizzazione non governativa per i diritti umani o l’ambiente o un’altra organizzazione non governativa e, conformemente al diritto nazionale, le istituzioni nazionali per i diritti umani con sede in qualsiasi Stato membro a intentare azioni di responsabilità civile per far valere i diritti delle vittime, qualora tali soggetti rispettino i requisiti stabiliti dal diritto nazionale, ad esempio qualora mantengano una presenza permanente e, conformemente al loro statuto, non esercitino attività commerciali e siano impegnati, non solo temporaneamente, a favore della realizzazione dei diritti tutelati dalla presente direttiva o dei corrispondenti diritti previsti dal diritto nazionale. Ciò potrebbe essere conseguito mediante disposizioni di procedura civile nazionale sull’autorizzazione a rappresentare la vittima nel contesto di un intervento di terzi, sulla base del consenso esplicito della presunta parte lesa, e non dovrebbe essere interpretato nel senso di imporre agli Stati membri di estendere le rispettive disposizioni di diritto nazionale in materia di azioni rappresentative quali definite nella direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio (24). | (84) | Member States should provide for the reasonable conditions under which any alleged injured party should be able to authorise a trade union, a non-governmental human rights or environmental organisation or other non-governmental organisation, and, in accordance with national law, national human rights’ institutions, based in any Member State, to bring civil liability actions to enforce victims’ rights, where such entities comply with the requirements laid down in national law, for instance, where they maintain a permanent presence of their own and, in accordance with their statutes, are not engaged commercially and not only temporarily in the realisation of rights protected under this Directive or the corresponding rights in national law. That could be achieved by provisions of national civil procedure on authorisation to represent the victim in the context of a third-party intervention, based on the explicit consent of the alleged injured party, and should not be interpreted as requiring the Member States to extend the provisions of their national law on representative actions as defined in Directive (EU) 2020/1828 of the European Parliament and of the Council (24). |
(85) | I termini di prescrizione per intentare azioni di responsabilità civile per danni dovrebbero essere di almeno cinque anni e, in ogni caso, non inferiori al termine di prescrizione stabilito dai regimi nazionali di responsabilità civile generale. Le norme nazionali riguardanti l’inizio, la durata, la sospensione o l’interruzione dei termini di prescrizione non dovrebbero ostacolare indebitamente l’avvio di procedimenti per il risarcimento del danno e, in ogni caso, non dovrebbero essere più restrittive delle norme sui regimi nazionali di responsabilità civile generale. | (85) | Limitation periods for bringing civil liability claims for damages should be at least five years and, in any case, not shorter than the limitation period laid down under general civil liability national regimes. National rules on the beginning, duration, suspension or interruption of limitation periods should not unduly hamper the bringing of actions for damages and, in any case, should not be more restrictive than the rules on national general civil liability regimes. |
(86) | Inoltre, al fine di garantire i mezzi di ricorso, i ricorrenti dovrebbero poter chiedere provvedimenti inibitori sotto forma di misure definitive o provvisorie per porre fine alle violazioni delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva compiendo un’azione o cessando una condotta. | (86) | Moreover, in order to ensure legal remedies, claimants should be able to seek injunctive measures in the form of a definitive or provisional measure to cease infringements of the provisions of national law adopted pursuant to this Directive by performing an action or ceasing conduct. |
(87) | Per quanto riguarda le norme in materia di responsabilità civile, la responsabilità civile della società per i danni derivanti dal non aver attuato adeguatamente il dovere di diligenza dovrebbe lasciare impregiudicata la responsabilità civile delle sue filiazioni o la rispettiva responsabilità civile dei partner commerciali diretti e indiretti nella sua catena delle attività. Quando la società ha causato il danno congiuntamente alla sua filiazione o al suo partner commerciale, essa dovrebbe essere responsabile in solido con la suddetta filiazione o il suddetto partner commerciale. Ciò dovrebbe avvenire in conformità delle norme nazionali relative alle condizioni della responsabilità in solido e lascia impregiudicate le eventuali norme dell’Unione o nazionali relative alla responsabilità in solido e ai diritti di regresso per l’intero risarcimento versato da una parte responsabile in solido. | (87) | As regards civil liability rules, the civil liability of a company for damages arising due to its failure to carry out adequate due diligence should be without prejudice to civil liability of its subsidiaries or the respective civil liability of direct and indirect business partners in its chain of activities. Where the company caused the damage jointly with its subsidiary or business partner, it should be jointly and severally liable with that subsidiary or business partner. This should be in accordance with national law on the conditions of joint and several liability, and without prejudice to any Union or national law on joint and several liability, and on rights of recourse for the full compensation paid by one jointly and severally liable party. |
(88) | Le norme in materia di responsabilità civile di cui alla presente direttiva dovrebbero lasciare impregiudicate le norme unionali o nazionali in materia di responsabilità civile relative agli impatti negativi sui diritti umani o agli impatti ambientali negativi che prevedono la responsabilità in situazioni non contemplate dalla presente direttiva o che prevedono una responsabilità più rigorosa rispetto alla direttiva. Un regime di responsabilità più rigoroso dovrebbe essere inteso anche come un regime di responsabilità civile che prevede la responsabilità anche nei casi in cui l’applicazione delle norme in materia di responsabilità di cui alla presente direttiva non determini la responsabilità della società. | (88) | The civil liability rules under this Directive should be without prejudice to Union or national rules on civil liability related to adverse human rights impacts or to adverse environmental impacts that provide for liability in situations not covered by or providing for stricter liability than this Directive. A stricter liability regime should also be understood as a civil liability regime that provides for liability also in cases where the application of the liability rules under this Directive would not result in the liability of the company. |
(89) | Per quanto riguarda la responsabilità civile derivante da impatti ambientali negativi, le persone che subiscono danni possono chiedere un risarcimento a norma della presente direttiva anche se l’istanza si sovrappone a una rivendicazione per violazioni di diritti umani. | (89) | As regards civil liability arising from adverse environmental impacts, persons who suffer damage can claim compensation under this Directive even where such claims overlap with human rights claims. |
(90) | Affinché le vittime di violazioni dei diritti umani e di danni ambientali possano intentare un’azione di risarcimento e chiedere il risarcimento dei danni causati quando la società, intenzionalmente o per negligenza, non ha rispettato gli obblighi relativi al dovere di diligenza previsti dalla presente direttiva, la presente direttiva dovrebbe imporre agli Stati membri di provvedere a che le disposizioni di diritto nazionale che recepiscono il regime di responsabilità civile previsto dalla presente direttiva siano di applicazione necessaria nei casi in cui il diritto applicabile a tali azioni non sia il diritto nazionale di uno Stato membro, come potrebbe avvenire, ad esempio, in conformità delle norme di diritto internazionale privato quando il danno si verifica in un paese terzo. Ciò significa che gli Stati membri dovrebbero altresì provvedere affinché i requisiti relativi a quali persone fisiche o giuridiche possono presentare la richiesta, i termini di prescrizione e la divulgazione delle prove siano di applicazione necessaria. Nel recepire il regime di responsabilità civile previsto dalla presente direttiva e nello scegliere i metodi per conseguire tali risultati, gli Stati membri dovrebbero anche poter tener conto di tutte le norme nazionali correlate nella misura in cui siano necessarie a garantire la protezione delle vittime ed essenziali per salvaguardare gli interessi pubblici degli Stati membri, quali la loro organizzazione politica, sociale o economica. | (90) | In order to ensure that victims of human rights and environmental harm can bring an action for damages and claim compensation for damage caused when the company intentionally or negligently failed to comply with the due diligence obligations stemming from this Directive, this Directive should require Member States to ensure that the provisions of national law transposing the civil liability regime provided for in this Directive are of overriding mandatory application in cases where the law applicable to such claims is not the national law of a Member State, as could for instance be the case in accordance with international private law rules when the damage occurs in a third country. This means that the Member States should also ensure that the requirements in respect of which natural or legal persons can bring the claim, the statute of limitations and the disclosure of evidence are of overriding mandatory application. When transposing the civil liability regime provided for in this Directive and choosing the methods to achieve such results, Member States should also be able to take into account all related national rules to the extent they are necessary to ensure the protection of victims and crucial for safeguarding the Member States’ public interests, such as its political, social or economic organisation. |
(91) | Il regime di responsabilità civile di cui alla presente direttiva dovrebbe lasciare impregiudicata la direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (25). La presente direttiva non dovrebbe impedire agli Stati membri di imporre ulteriori obblighi più rigorosi alle società o di adottare comunque ulteriori misure aventi gli stessi obiettivi della direttiva 2004/35/CE. | (91) | The civil liability regime under this Directive should be without prejudice to Directive 2004/35/EC of the European Parliament and of the Council (25). This Directive should not prevent Member States from imposing further, more stringent obligations on companies or from otherwise taking further measures having the same objectives as Directive 2004/35/EC. |
(92) | Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché il rispetto degli obblighi derivanti dalle disposizione del diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva, o la loro attuazione volontaria, sia considerato un aspetto o elemento ambientale e/o sociale che le amministrazioni aggiudicatrici possono, a norma delle direttive 2014/23/UE (26), 2014/24/UE (27) e 2014/25/UE (28) del Parlamento europeo e del Consiglio, prendere in considerazione nell’ambito dei criteri di aggiudicazione di appalti pubblici e contratti di concessione o stabilire in relazione all’esecuzione di tali contratti. Le amministrazioni aggiudicatrici e gli enti aggiudicatori possono escludere, oppure gli Stati membri possono chiedere loro di escludere, dalla partecipazione a una procedura di appalto, compresa una procedura di aggiudicazione della concessione, se del caso, qualsiasi operatore economico se sono in grado di dimostrare con qualsiasi mezzo adeguato la violazione degli obblighi applicabili nei settori del diritto ambientale, sociale e del lavoro, compresi quelli derivanti da taluni accordi internazionali ratificati da tutti gli Stati membri ed elencati in dette direttive, oppure che l’operatore economico si è reso colpevole di gravi illeciti professionali, il che rende dubbia la sua integrità. Per garantire la coerenza con la legislazione dell’UE e sostenere l’attuazione, la Commissione dovrebbe valutare se sia pertinente o meno aggiornare tali direttive, in particolare per quanto riguarda i requisiti e le misure che gli Stati membri devono adottare per garantire il rispetto degli obblighi relativi alla sostenibilità e al dovere di diligenza durante tutte le procedure di appalto e di concessione. | (92) | Member States should ensure that compliance with the obligations resulting from the provisions of national law transposing this Directive, or their voluntary implementation, qualifies as an environmental and/or social aspect or element that contracting authorities may, in accordance with Directives 2014/23/EU (26), 2014/24/EU (27) and 2014/25/EU (28) of the European Parliament and of the Council, take into account as part of the award criteria for public and concession contracts or lay down in relation to the performance of such contracts. Contracting authorities and contracting entities may exclude or may be required by Member States to exclude from participation in a procurement procedure, including a concession award procedure, where applicable, any economic operator, where they can demonstrate by any appropriate means a violation of applicable obligations in the fields of environmental, social and labour law, including those stemming from certain international agreements ratified by all Member States and listed in those Directives, or that the economic operator is guilty of grave professional misconduct, which renders its integrity questionable. To ensure consistency of Union legislation and support implementation, the Commission should consider whether it is relevant to update any of those directives, in particular with regard to the requirements and measures Member States are to adopt to ensure compliance with the sustainability and due diligence obligations throughout procurement and concession processes. |
(93) | Le persone che lavorano per società soggette agli obblighi relativi al dovere di diligenza ai sensi della presente direttiva o che sono in contatto con tali società nell’ambito delle loro attività professionali possono svolgere un ruolo fondamentale nell’esposizione di violazioni delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva. Possono pertanto contribuire a prevenire e scoraggiare tali violazioni e a rafforzare il rispetto della presente direttiva. La direttiva (UE) 2019/1937 dovrebbe pertanto applicarsi alla segnalazione di qualsiasi violazione delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva e alla protezione delle persone che segnalano la violazione. | (93) | Persons who work for companies subject to due diligence obligations provided for in this Directive or who are in contact with such companies in the context of their work-related activities can play a key role in exposing breaches of the provisions of national law transposing this Directive. They can thus contribute to preventing and deterring such breaches and strengthening the enforcement of this Directive. Directive (EU) 2019/1937 should therefore apply to the reporting of all breaches of the provisions of national law transposing this Directive and to the protection of persons reporting such breaches. |
(94) | Per rafforzare la certezza del diritto, l’applicabilità — ai sensi della presente direttiva — della direttiva (UE) 2019/1937 alle segnalazioni di violazioni delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva e alla protezione delle persone che segnalano tali violazioni dovrebbe trovare riscontro nella direttiva (UE) 2019/1937. È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato della direttiva (UE) 2019/1937. Spetta agli Stati membri fare in modo che tale modifica trovi riscontro nelle misure di recepimento adottate in conformità della direttiva (UE) 2019/1937. | (94) | To enhance legal certainty, the applicability, pursuant to this Directive, of Directive (EU) 2019/1937 to the reporting of breaches of the provisions of national law transposing this Directive and to the protection of persons reporting such breaches, should be reflected in Directive (EU) 2019/1937. The Annex to Directive (EU) 2019/1937 should therefore be amended accordingly. It is for the Member States to ensure that that amendment is reflected in their transposition measures adopted in accordance with Directive (EU) 2019/1937. |
(95) | Al fine di specificare le informazioni che le società non soggette agli obblighi di rendicontazione ai sensi delle disposizioni sulla rendicontazione in materia di sostenibilità aziendale di cui alla direttiva 2013/34/UE dovrebbero comunicare in merito alle questioni disciplinate dalla presente direttiva, è opportuno delegare alla Commissione il potere di adottare atti conformemente all’articolo 290 TFUE riguardo alla determinazione di norme aggiuntive relative al contenuto e ai criteri di tale rendicontazione, specificando l’aggiunta di informazioni sulla descrizione del dovere di diligenza, gli impatti potenziali ed effettivi e le azioni intraprese in merito. È di particolare importanza che durante i lavori preparatori la Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a livello di esperti, nel rispetto dei principi stabiliti nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» (29) del 13 aprile 2016. In particolare, al fine di garantire la parità di partecipazione alla preparazione degli atti delegati, il Parlamento europeo e il Consiglio ricevono tutti i documenti contemporaneamente agli esperti degli Stati membri, e i loro esperti hanno sistematicamente accesso alle riunioni dei gruppi di esperti della Commissione incaricati della preparazione di tali atti delegati. | (95) | In order to specify the information that companies not subject to reporting requirements under the provisions on corporate sustainability reporting under Directive 2013/34/EU should be communicating on the matters covered by this Directive, the power to adopt acts in accordance with Article 290 TFEU should be delegated to the Commission in respect of determining additional rules concerning the content and criteria of such reporting, specifying information on the description of due diligence, actual and potential impacts and actions taken on those. It is of particular importance that the Commission carry out appropriate consultations during its preparatory work, including at expert level, and that those consultations be conducted in accordance with the principles laid down in the Interinstitutional Agreement of 13 April 2016 on Better Law-Making (29). In particular, to ensure equal participation in the preparation of delegated acts, the European Parliament and the Council receive all documents at the same time as Member States’ experts, and their experts systematically have access to meetings of Commission expert groups dealing with the preparation of delegated acts. |
(96) | La presente direttiva dovrebbe essere applicata nel rispetto del diritto dell’Unione in materia di protezione dei dati e del diritto alla tutela della vita privata e dei dati di carattere personale sancito dagli articoli 7 e 8 della Carta. Qualsiasi trattamento di dati personali a norma della presente direttiva deve essere effettuato in conformità del regolamento (UE) 2016/679, compresi gli obblighi di limitazione delle finalità, minimizzazione dei dati e limitazione della conservazione. | (96) | This Directive should be applied in compliance with Union data protection law and the right to the protection of privacy and personal data as enshrined in Articles 7 and 8 of the Charter. Any processing of personal data under this Directive is to be undertaken in accordance with Regulation (EU) 2016/679, including the requirements of purpose limitation, data minimisation and storage limitation. |
(97) | Conformemente all’articolo 28, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio (30), il Garante europeo della protezione dei dati è stato consultato e ha espresso un parere il 17 marzo 2022. | (97) | The European Data Protection Supervisor was consulted in accordance with Article 28(2) of Regulation (EU) 2018/1725 of the European Parliament and of the Council (30) and delivered an opinion on 17 March 2022. |
(98) | La Commissione dovrebbe riferire periodicamente al Parlamento europeo e al Consiglio in merito all’attuazione della presente direttiva e alla sua efficacia nel conseguire i suoi obiettivi, in particolare nell’affrontare gli impatti negativi. La prima relazione dovrebbe indicare, tra le altre cose, gli impatti della presente direttiva sulle PMI, l’ambito d’applicazione della direttiva con riguardo alle società contemplate, se la definizione di «catena di attività» debba essere riveduta, se l’allegato della presente direttiva debba essere modificato e se l’elenco delle pertinenti convenzioni internazionali di cui alla presente direttiva debba essere modificato, in particolare alla luce degli sviluppi internazionali, se le norme sulla lotta ai cambiamenti climatici nonché i poteri delle autorità di controllo in relazione a tali norme debbano essere riveduti, l’efficacia dei meccanismi di applicazione istituiti a livello nazionale, delle sanzioni e delle norme in materia di responsabilità civile, e se siano necessarie modifiche al livello di armonizzazione della presente direttiva per garantire parità di condizioni alle società nel mercato interno. Alla prima occasione utile dopo l’entrata in vigore della presente direttiva, ma non oltre due anni da tale data, la Commissione dovrebbe inoltre presentare una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla necessità di stabilire ulteriori obblighi relativi al dovere di diligenza ai fini della sostenibilità adattati alle imprese finanziarie regolamentate per quanto riguarda la prestazione di servizi finanziari e attività di investimento, nonché sulle opzioni per tali requisiti relativi al dovere di diligenza e sul loro impatto, in linea con gli obiettivi della presente direttiva, tenendo conto nel contempo di altri atti legislativi dell’Unione che si applicano alle imprese finanziarie regolamentate. Tale relazione dovrebbe essere corredata, se del caso, di una proposta legislativa. | (98) | The Commission should periodically report to the European Parliament and to the Council on the implementation of this Directive and its effectiveness in reaching its objectives, in particular in addressing adverse impacts. The first report should cover, among others, the impacts of this Directive on SMEs, the scope of application of this Directive in terms of the companies covered, whether the definition of the term ‘chain of activities’ needs to be revised, whether the Annex to this Directive needs to be modified and the list of relevant international conventions referred to in this Directive should be amended, in particular in the light of international developments, whether the rules on combatting climate change and the powers of supervisory authorities related to those rules need to be revised, the effectiveness of the enforcement mechanisms put in place at national level, of the penalties and the rules on civil liability, and whether changes to the level of harmonisation of this Directive are required to ensure a level-playing field for companies in the internal market. At the earliest possible opportunity after the date of entry into force of this Directive, but no later than two years after that date, the Commission should also submit a report to the European Parliament and to the Council on the necessity of laying down additional sustainability due diligence requirements tailored to regulated financial undertakings with respect to the provision of financial services and investment activities, and the options for such due diligence requirements as well as their impacts, in line with the objectives of this Directive, while taking into account other Union legislative acts that apply to regulated financial undertakings. That report should be accompanied, if appropriate, by a legislative proposal. |
(99) | Poiché gli obiettivi della presente direttiva, vale a dire sfruttare meglio il potenziale del mercato unico per contribuire alla transizione a un’economia sostenibile e allo sviluppo sostenibile attraverso la prevenzione e l’attenuazione degli impatti negativi effettivi o potenziali sui diritti umani e sull’ambiente nelle catene di attività delle società, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, ma, a motivo della portata e degli effetti delle azioni, in particolare il fatto che i problemi e le cause di tali problemi affrontati dalla presente direttiva hanno dimensione transnazionale, in quanto molte società operano a livello dell’Unione o a livello mondiale e le loro catene del valore si estendono ad altri Stati membri e a paesi terzi, come pure il fatto che le misure adottate dai singoli Stati membri rischiano di essere inefficaci e di portare alla frammentazione del mercato interno, tali obiettivi possono quindi essere meglio conseguiti a livello di Unione, l’Unione può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea (TUE). La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo, | (99) | Since the objectives of this Directive, namely better exploiting the potential of the single market to contribute to the transition to a sustainable economy and contributing to sustainable development through the prevention and mitigation of actual or potential human rights and environmental adverse impacts in companies’ chains of activities, cannot be sufficiently achieved by the Member States, but can rather, by reason of the scale and effects of the action, in particular, the fact that the problems and the causes of those problems addressed by this Directive are of a transnational dimension, as many companies are operating Union wide or globally and their value chains extend to other Member States and to third countries, and the fact that individual Member States’ measures risk being ineffective and leading to fragmentation of the internal market, be better achieved at Union level, the Union may adopt measures, in accordance with the principle of subsidiarity as set out in Article 5 TEU. In accordance with the principle of proportionality, as set out in that Article, this Directive does not go beyond what is necessary in order to achieve those objectives, |
HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: | HAVE ADOPTED THIS DIRECTIVE: |
Articolo 1 | Article 1 |
Oggetto | Subject matter |
1. La presente direttiva stabilisce norme in materia di: | 1. This Directive lays down rules on: |
a) | obblighi rispetto agli impatti negativi sui diritti umani e agli impatti ambientali negativi, siano essi effettivi o potenziali, che incombono alle società nell’ambito delle proprie attività, delle attività delle loro filiazioni e delle attività svolte dai loro partner commerciali nelle catene di attività di tali società; | (a) | obligations for companies regarding actual and potential human rights adverse impacts and environmental adverse impacts, with respect to their own operations, the operations of their subsidiaries, and the operations carried out by their business partners in the chains of activities of those companies; |
b) | responsabilità delle violazioni di detti obblighi di cui alla lettera a); e | (b) | liability for violations of the obligations as referred to in point (a); and |
c) | obblighi che incombono sulle società di adottare e attuare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici volto a garantire, con il massimo impegno possibile, la compatibilità del modello e della strategia aziendali della società con la transizione verso un’economia sostenibile e con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 oC in linea con l’accordo di Parigi. | (c) | the obligation for companies to adopt and put into effect a transition plan for climate change mitigation which aims to ensure, through best efforts, compatibility of the business model and of the strategy of the company with the transition to a sustainable economy and with the limiting of global warming to 1,5 oC in line with the Paris Agreement. |
2. La presente direttiva non può essere addotta per ridurre il livello di tutela dei diritti umani, occupazionali e sociali o di protezione dell’ambiente o del clima previsto dal diritto nazionale degli Stati membri o da contratti collettivi applicabili al momento della sua adozione. | 2. This Directive shall not constitute grounds for reducing the level of protection of human, employment and social rights, or of protection of the environment or of protection of the climate provided for by the national law of the Member States or by the collective agreements applicable at the time of the adoption of this Directive. |
3. La presente direttiva lascia impregiudicati gli obblighi in materia di diritti umani, occupazionali e sociali, nonché di protezione dell’ambiente e cambiamenti climatici previsti da altri atti legislativi dell’Unione. Se una disposizione della presente direttiva contrasta con una disposizione di altro atto legislativo dell’Unione che persegue gli stessi obiettivi e impone obblighi più ampi o più specifici, la disposizione dell’altro atto legislativo dell’Unione in questione prevale per gli aspetti contrastanti e si applica in riferimento a tali obblighi specifici. | 3. This Directive shall be without prejudice to obligations in the areas of human, employment and social rights, and of protection of the environment and climate change under other Union legislative acts. If a provision of this Directive conflicts with a provision of another Union legislative act pursuing the same objectives and providing for more extensive or more specific obligations, the provision of that other Union legislative act shall prevail to the extent of the conflict and shall apply as regards those specific obligations. |
Articolo 2 | Article 2 |
Ambito di applicazione | Scope |
1. La presente direttiva si applica alle società che sono costituite in conformità della normativa di uno Stato membro e soddisfano una delle condizioni seguenti: | 1. This Directive shall apply to companies which are formed in accordance with the legislation of a Member State and which fulfil one of the following conditions: |
a) | avere avuto, in media, più di 1 000 dipendenti e un fatturato netto a livello mondiale superiore a 450 000 000 EUR nell’ultimo esercizio per il quale è stato o avrebbe dovuto essere adottato il bilancio d’esercizio; | (a) | the company had more than 1 000 employees on average and had a net worldwide turnover of more than EUR 450 000 000 in the last financial year for which annual financial statements have been or should have been adopted; |
b) | pur senza raggiungere i limiti minimi di cui alla lettera a), essere la società capogruppo di un gruppo che ha raggiunto tali limiti minimi nell’ultimo esercizio per il quale è stato o avrebbe dovuto essere adottato il bilancio d’esercizio consolidato; | (b) | the company did not reach the thresholds as referred to in point (a) but is the ultimate parent company of a group that reached those thresholds in the last financial year for which consolidated annual financial statements have been or should have been adopted; |
c) | aver concluso o essere la società capogruppo di un gruppo che ha concluso accordi di franchising o di licenza nell’Unione in cambio di diritti di licenza con società terze indipendenti, qualora tali accordi garantiscano un’identità comune, un concetto aziendale comune e l’applicazione di metodi aziendali uniformi, e qualora tali diritti di licenza ammontassero a più di 22 500 000 EUR nell’ultimo esercizio in cui è stato adottato o avrebbe dovuto essere adottato il bilancio annuale, e a condizione di aver registrato o di essere la società capogruppo di un gruppo che ha registrato un fatturato netto a livello mondiale superiore a 80 000 000 EUR nell’ultimo esercizio in cui è stato adottato o avrebbe dovuto essere adottato il bilancio annuale. | (c) | the company entered into or is the ultimate parent company of a group that entered into franchising or licensing agreements in the Union in return for royalties with independent third-party companies, where those agreements ensure a common identity, a common business concept and the application of uniform business methods, and where those royalties amounted to more than EUR 22 500 000 in the last financial year for which annual financial statements have been or should have been adopted, and provided that the company had or is the ultimate parent company of a group that had a net worldwide turnover of more than EUR 80 000 000 in the last financial year for which annual financial statements have been or should have been adopted. |
2. La presente direttiva si applica alle società che sono costituite in conformità della normativa di un paese terzo e soddisfano una delle condizioni seguenti: | 2. This Directive shall also apply to companies which are formed in accordance with the legislation of a third country and fulfil one of the following conditions: |
a) | avere generato un fatturato netto superiore a 450 000 000 EUR nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio; | (a) | the company generated a net turnover of more than EUR 450 000 000 in the Union in the financial year preceding the last financial year; |
b) | pur senza raggiungere il limite minimo di cui alla lettera a), essere la società capogruppo di un gruppo che, su base consolidata, ha raggiunto tale limite minimo nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio; | (b) | the company did not reach the threshold as referred to in point (a) but is the ultimate parent company of a group that on a consolidated basis reached that threshold in the financial year preceding the last financial year; |
c) | aver concluso o essere la società capogruppo di un gruppo che ha concluso accordi di franchising o di licenza nell’Unione in cambio di diritti di licenza con società terze indipendenti, qualora tali accordi garantiscano un’identità comune, un concetto aziendale comune e l’applicazione di metodi aziendali uniformi, e qualora tali diritti di licenza ammontassero a più di 22 500 000 EUR nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio; e a condizione di avere generato o di essere la società capogruppo di un gruppo che ha generato un fatturato netto superiore a 80 000 000 EUR nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio. | (c) | the company entered into or is the ultimate parent company of a group that entered into franchising or licensing agreements in the Union in return for royalties with independent third-party companies, where those agreements ensure a common identity, a common business concept and the application of uniform business methods, and where those royalties amounted to more than EUR 22 500 000 in the Union in the financial year preceding the last financial year; and provided that the company generated, or is the ultimate parent company of a group that generated, a net turnover of more than EUR 80 000 000 in the Union in the financial year preceding the last financial year. |
3. Se la società capogruppo ha come attività principale la detenzione di azioni in filiazioni operative e non è coinvolta nell’adozione di decisioni gestionali, operative o finanziarie che interessano il gruppo o una o più delle sue filiazioni, può essere esentata dall’adempimento degli obblighi di cui alla presente direttiva. Tale esenzione è subordinata alla condizione che una delle filiazioni della società capogruppo stabilite nell’Unione sia designata per adempiere gli obblighi di cui agli articoli da 6 a 16 e all’articolo 22 per conto della società capogruppo, compresi gli obblighi della società capogruppo in relazione alle attività delle sue filiazioni. In tal caso alla filiazione designata sono forniti tutti i mezzi e l’autorità giuridica necessari per adempiere efficacemente tali obblighi, in particolare per garantire che la filiazione designata ottenga dalle società del gruppo le informazioni e i documenti pertinenti per adempiere gli obblighi della società capogruppo a norma della presente direttiva. | 3. Where the ultimate parent company has as its main activity the holding of shares in operational subsidiaries and does not engage in taking management, operational or financial decisions affecting the group or one or more of its subsidiaries, it may be exempted from carrying out the obligations under this Directive. That exemption is subject to the condition that one of the ultimate parent company’s subsidiaries established in the Union is designated to fulfil the obligations set out in Articles 6 to 16 and Article 22 on behalf of the ultimate parent company, including the obligations of the ultimate parent company with respect to the activities of its subsidiaries. In such a case, the designated subsidiary is given all the necessary means and legal authority to fulfil those obligations in an effective manner, in particular to ensure that the designated subsidiary obtains from the companies of the group the relevant information and documents to fulfil the obligations of the ultimate parent company under this Directive. |
La società capogruppo chiede l’esenzione di cui al primo comma del presente paragrafo all’autorità di controllo competente, conformemente all’articolo 24, al fine di valutare se le condizioni di cui al primo comma del presente paragrafo sono soddisfatte. Se le condizioni sono soddisfatte, l’autorità di controllo competente concede l’esenzione. Se del caso, tale autorità informa debitamente della domanda, e successivamente della sua decisione, l’autorità di controllo competente dello Stato membro in cui è stabilita la filiazione designata. | The ultimate parent company shall apply for the exemption referred to in the first subparagraph of this paragraph to the competent supervisory authority, in accordance with Article 24, to assess whether the conditions referred to in the first subparagraph of this paragraph are met. Where the conditions are met, the competent supervisory authority shall grant the exemption. Where applicable, such authority shall duly inform the competent supervisory authority of the Member State where the designated subsidiary is established of the application and then of its decision. |
La società capogruppo rimane responsabile congiuntamente con la filiazione designata per il mancato adempimento, da parte di quest’ultima, degli obblighi di cui al primo comma del presente paragrafo. | The ultimate parent company shall remain jointly liable with the designated subsidiary for a failure of the latter to comply with its obligations in accordance with the first subparagraph of this paragraph. |
4. Ai fini del paragrafo 1 il numero di dipendenti che lavorano a tempo parziale è calcolato su base equivalente a tempo pieno. Il personale interinale e altri lavoratori occupati in forme di lavoro atipiche sono inclusi nel calcolo del numero di dipendenti come se si trattasse di lavoratori assunti direttamente dalla società per lo stesso periodo di tempo, purché soddisfino i criteri stabiliti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea per determinare lo status di lavoratore. | 4. For the purposes of paragraph 1, the number of part-time employees shall be calculated on a full-time equivalent basis. Temporary agency workers and other workers in non-standard forms of employment, provided that they fulfil the criteria for determining the status of worker as established by the Court of Justice of the European Union, shall be included in the calculation of the number of employees in the same way as if they were workers employed directly for the same period of time by the company. |
5. La direttiva si applica alle società che soddisfano le condizioni di cui ai paragrafi 1 o 2 solo se tali condizioni sono soddisfatte per due esercizi consecutivi. La presente direttiva cessa di applicarsi alle società di cui ai paragrafi 1 o 2 qualora le condizioni stabilite in tali paragrafi non siano più soddisfatte per ciascuno degli ultimi due esercizi finanziari pertinenti. | 5. Where a company meets the conditions laid down in paragraph 1 or 2, this Directive shall only apply if those conditions are met in two consecutive financial years. This Directive shall no longer apply to a company referred to in paragraph 1 or 2 where the conditions laid down in paragraph 1 or 2 cease to be met for each of the last two relevant financial years. |
6. Per quanto riguarda le società di cui al paragrafo 1, lo Stato membro competente a disciplinare le materie contemplate dalla presente direttiva è lo Stato membro in cui la società ha la sede legale. | 6. As regards the companies referred to in paragraph 1, the Member State competent to regulate matters covered by this Directive shall be the Member State in which the company has its registered office. |
7. Per quanto riguarda una società di cui al paragrafo 2, lo Stato membro competente a disciplinare le materie contemplate dalla presente direttiva è lo Stato membro in cui tale società ha una sede. Qualora una società non abbia una sede in nessuno Stato membro oppure abbia succursali situate in diversi Stati membri, lo Stato membro competente a disciplinare le materie contemplate dalla presente direttiva è quello in cui tale società ha generato il fatturato netto più elevato nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio. | 7. As regards a company as referred to in paragraph 2, the Member State competent to regulate matters covered by this Directive shall be the Member State in which that company has a branch. If a company does not have a branch in any Member State, or has branches located in different Member States, the Member State competent to regulate matters covered by this Directive shall be that in which that company generated the highest net turnover in the Union in the financial year preceding the last financial year. |
8. La presente direttiva non si applica ai FIA, quali definiti all’articolo 4, paragrafo 1, lettera a), della direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (31) né agli organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 2, della direttiva 2009/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (32). | 8. This Directive shall not apply to AIFs, as defined in Article 4(1), point (a), of Directive 2011/61/EU of the European Parliament and of the Council (31) or to undertakings for collective investment in transferable securities (UCITS) within the meaning of Article 1(2) of Directive 2009/65/EC of the European Parliament and of the Council (32). |
Articolo 3 | Article 3 |
Definizioni | Definitions |
1. Ai fini della presente direttiva si applicano le definizioni seguenti: | 1. For the purpose of this Directive, the following definitions shall apply: |
a) | «società»: uno dei soggetti seguenti: | i) | una persona giuridica costituita in una delle forme giuridiche elencate negli allegati I e II della direttiva 2013/34/UE; | ii) | una persona giuridica costituita a norma del diritto di un paese terzo in una forma comparabile a quelle elencate negli allegati I e II della direttiva 2013/34/UE; | iii) | un’impresa finanziaria regolamentata, a prescindere dalla forma giuridica, che è: | — | un ente creditizio, quale definito all’articolo 4, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (33); | — | un’impresa di investimento, quale definita all’articolo 4, paragrafo 1, punto 1, della direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (34); | — | un gestore di fondi di investimento alternativi (GEFIA), quale definito all’articolo 4, paragrafo 1, lettera b), della direttiva 2011/61/UE, compresi il gestore di fondi europei per il venture capital (EuVECA), a norma del regolamento (UE) n. 345/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (35), il gestore di fondi europei per l’imprenditoria sociale (EuSEF), a norma del regolamento (UE) n. 346/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, (36) e il gestore di fondi di investimento europei a lungo termine (ELTIF), a norma del regolamento (UE) 2015/760 del Parlamento europeo e del Consiglio (37); | — | una società di gestione, quale definita all’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della direttiva 2009/65/CE; | — | un’impresa di assicurazione, quale definita all’articolo 13, punto 1, della direttiva 2009/138/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (38); | — | un’impresa di riassicurazione, quale definita all’articolo 13, punto 4, della direttiva 2009/138/CE; | — | un ente pensionistico aziendale o professionale che rientra nell’ambito di applicazione della direttiva (UE) 2016/2341 conformemente all’articolo 2 della stessa, a meno che lo Stato membro abbia deciso di non applicare, in tutto o in parte, tale direttiva a tali enti che gestiscono schemi pensionistici aziendali e professionali, a norma dell’articolo 5 della medesima direttiva; | — | una controparte centrale, quale definita all’articolo 2, punto 1, del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (39); | — | un depositario centrale di titoli, quale definito all’articolo 2, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (40); | — | una società veicolo di assicurazione o di riassicurazione autorizzata a norma dell’articolo 211 della direttiva 2009/138/CE; | — | una società veicolo per la cartolarizzazione quale definita all’articolo 2, punto 2, del regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento europeo e del Consiglio (41); | — | una società di partecipazione finanziaria, quale definita all’articolo 4, paragrafo 1, punto 20, del regolamento (UE) n. 575/2013, una società di partecipazione assicurativa, quale definita all’articolo 212, paragrafo 1, lettera f), della direttiva 2009/138/CE, o una società di partecipazione finanziaria mista, quale definita all’articolo 212, paragrafo 1, lettera h), della direttiva 2009/138/CE, che fa parte di un gruppo assicurativo soggetto a vigilanza a livello di gruppo a norma dell’articolo 213 di tale direttiva e che non è esentata dalla vigilanza di gruppo a norma dell’articolo 214, paragrafo 2, della direttiva 2009/138/CE; | — | un istituto di pagamento, di cui all’articolo 1, paragrafo 1, lettera d), della direttiva (UE) 2015/2366 del Parlamento europeo e del Consiglio (42); | — | un istituto di moneta elettronica, quale definito all’articolo 2, punto 1), della direttiva 2009/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (43); | — | un fornitore di servizi di crowdfunding, quale definito all’articolo 2, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio (44); | — | un prestatore di servizi per le cripto-attività, quale definito all’articolo 3, paragrafo 1, punto 15, del regolamento (UE) 2023/1114 del Parlamento europeo e del Consiglio (45), che presta uno o più servizi per le cripto-attività, quali definiti all’articolo 3, paragrafo 1, punto 16, del medesimo regolamento; | (a) | ‘company’ means any of the following: | (i) | a legal person constituted as one of the legal forms listed in Annexes I and II to Directive 2013/34/EU; | (ii) | a legal person constituted in accordance with the law of a third country in a form comparable to those listed in Annexes I and II to Directive 2013/34/EU; | (iii) | a regulated financial undertaking, regardless of its legal form, which is: | — | a credit institution, as defined in Article 4(1), point (1), of Regulation (EU) No 575/2013 the European Parliament and of the Council (33); | — | an investment firm, as defined in Article 4(1), point (1), of Directive 2014/65/EU the European Parliament and of the Council (34); | — | an alternative investment fund manager (AIFM), as defined in Article 4(1), point (b), of Directive 2011/61/EU, including a manager of European venture capital funds (EuVECA), as referred to in Regulation (EU) No 345/2013 of the European Parliament and of the Council (35), a manager of European social entrepreneurship funds (EuSEF), as referred to in Regulation (EU) No 346/2013 of the European Parliament and of the Council (36), and a manager of European long-term investment funds (ELTIF), as referred to in Regulation (EU) 2015/760 of the European Parliament and of the Council (37); | — | a management company, as defined in Article 2(1), point (b), of Directive 2009/65/EC; | — | an insurance undertaking, as defined in Article 13, point (1), of Directive 2009/138/EC of the European Parliament and of the Council (38); | — | a reinsurance undertaking, as defined in Article 13, point (4), of Directive 2009/138/EC; | — | an institution for occupational retirement provision within the scope of Directive (EU) 2016/2341 in accordance with Article 2 thereof, unless a Member State has chosen not to apply that Directive in whole or in part to those institutions for occupational retirement provision in accordance with Article 5 of that Directive; | — | a central counterparty, as defined in Article 2, point (1), of Regulation (EU) No 648/2012 of the European Parliament and of the Council (39); | — | a central securities depository, as defined in Article 2(1), point (1), of Regulation (EU) No 909/2014 of the European Parliament and of the Council (40); | — | an insurance or reinsurance special purpose vehicle authorised in accordance with Article 211 of Directive 2009/138/EC; | — | a securitisation special purpose entity, as defined in Article 2, point (2), of Regulation (EU) 2017/2402 of the European Parliament and of the Council (41); | — | a financial holding company, as defined in Article 4(1), point (20), of Regulation (EU) No 575/2013, an insurance holding company, as defined in Article 212(1), point (f), of Directive 2009/138/EC, or a mixed financial holding company, as defined in Article 212(1), point (h), of Directive 2009/138/EC, which is part of an insurance group that is subject to supervision at the level of the group pursuant to Article 213 of that Directive and which is not exempted from group supervision pursuant to Article 214(2) of Directive 2009/138/EC; | — | a payment institution, as referred to in Article 1(1), point (d), of Directive (EU) 2015/2366 of the European Parliament and of the Council (42); | — | an electronic money institution, as defined in Article 2, point (1), of Directive 2009/110/EC of the European Parliament and of the Council (43); | — | a crowdfunding service provider, as defined in Article 2(1), point (e), of Regulation (EU) 2020/1503 of the European Parliament and of the Council (44); | — | a crypto-asset service provider, as defined in Article 3(1), point (15), of Regulation (EU) 2023/1114 of the European Parliament and of the Council (45), where performing one or more crypto-asset services, as defined in Article 3(1), point (16), of that Regulation; |
b) | «impatto ambientale negativo»: impatto negativo sull’ambiente causato dalla violazione dei divieti e degli obblighi elencati nell’allegato della presente direttiva, parte I, sezione 1, punti 15 e 16, e parte II, tenendo conto della legislazione nazionale connessa alle disposizioni degli strumenti ivi elencati; | (b) | ‘adverse environmental impact’ means an adverse impact on the environment resulting from the breach of the prohibitions and obligations listed in Part I, Section 1, points 15 and 16, and Part II of the Annex to this Directive, taking into account national legislation linked to the provisions of the instruments listed therein; |
c) | «impatto negativo sui diritti umani»: impatto su persone causato da: | i) | un abuso di uno dei diritti umani elencati nell’allegato della presente direttiva, parte I, sezione 1, in quanto tali diritti umani sono sanciti dagli strumenti internazionali elencati nell’allegato della presente direttiva, parte I, sezione 2; | ii) | un abuso di un diritto umano non elencato nell’allegato della presente direttiva, parte I, sezione 1, ma sancito dagli strumenti in materia di diritti umani elencati nell’allegato della presente direttiva, parte I, sezione 2, a condizione che: | — | il diritto umano possa essere oggetto di abuso da parte di una società o di un soggetto giuridico; | — | l’abuso del diritto umano pregiudichi direttamente un interesse giuridico tutelato dagli strumenti in materia di diritti umani elencati nell’allegato della presente direttiva, parte I, sezione 2; e | — | la società sia stata ragionevolmente in grado di prevedere il rischio che tale diritto umano potesse essere leso, considerate le circostanze del caso specifico, compresi la natura e la portata delle attività commerciali della società e la sua catena di attività, le caratteristiche del settore economico e il contesto geografico e operativo; | (c) | ‘adverse human rights impact’ means an impact on persons resulting from: | (i) | an abuse of one of the human rights listed in Part I, Section 1, of the Annex to this Directive, as those human rights are enshrined in the international instruments listed in Part I, Section 2, of the Annex to this Directive; | (ii) | an abuse of a human right not listed in Part I, Section 1, of the Annex to this Directive, but enshrined in the human rights instruments listed in Part I, Section 2, of the Annex to this Directive, provided that: | — | the human right can be abused by a company or legal entity; | — | the human right abuse directly impairs a legal interest protected in the human rights instruments listed in Part I, Section 2, of the Annex to this Directive; and | — | the company could have reasonably foreseen the risk that such human right may be affected, taking into account the circumstances of the specific case, including the nature and extent of the company’s business operations and its chain of activities, the characteristics of the economic sector and the geographical and operational context; |
d) | «impatto negativo»: impatto ambientale negativo o impatto negativo sui diritti umani; | (d) | ‘adverse impact’ means an adverse environmental impact or adverse human rights impact; |
e) | «filiazione»: persona giuridica, quale definita all’articolo 2, punto 10, della direttiva 2013/34/UE, e persona giuridica per il cui tramite è esercitata l’attività di «impresa controllata», quale definita all’articolo 2, paragrafo 1, lettera f), della direttiva 2004/109/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (46); | (e) | ‘subsidiary’ means a legal person, as defined in Article 2, point (10), of Directive 2013/34/EU, and a legal person through which the activity of a controlled undertaking, as defined in Article 2(1), point (f), of Directive 2004/109/EC of the European Parliament and of the Council (46), is exercised; |
f) | «partner commerciale»: un soggetto: | i) | con il quale la società ha concluso un accordo commerciale connesso alle attività, ai prodotti o ai servizi della società o al quale la società fornisce servizi a norma della lettera g) («partner commerciale diretto»); o | ii) | che non è un partner commerciale diretto ma svolge attività commerciali connesse alle attività, ai prodotti o ai servizi della società («partner commerciale indiretto»); | (f) | ‘business partner’ means an entity: | (i) | with which the company has a commercial agreement related to the operations, products or services of the company or to which the company provides services pursuant to point (g) (‘direct business partner’); or | (ii) | which is not a direct business partner but which performs business operations related to the operations, products or services of the company (‘indirect business partner’); |
g) | «catena di attività»: | i) | attività di un partner commerciale a monte di una società inerenti alla produzione di beni o alla prestazione di servizi da parte di tale società, compresi la progettazione, l’estrazione, l’approvvigionamento, la produzione, il trasporto, l’immagazzinamento e la fornitura di materie prime, prodotti o parti di prodotti e lo sviluppo del prodotto o del servizio; e | ii) | attività di un partner commerciale a valle di una società inerenti alla distribuzione, al trasporto e all’immagazzinamento del prodotto di tale società, laddove i partner commerciali svolgano tali attività per la società o a nome della società, a eccezione della distribuzione, del trasporto e dell’immagazzinamento del prodotto soggetto al controllo delle esportazioni a norma del regolamento (UE) 2021/821 o a controlli delle esportazioni relativi ad armi, munizioni o materiali bellici, una volta che l’esportazione del prodotto sia stata autorizzata; | (g) | ‘chain of activities’ means: | (i) | activities of a company’s upstream business partners related to the production of goods or the provision of services by that company, including the design, extraction, sourcing, manufacture, transport, storage and supply of raw materials, products or parts of products and the development of the product or the service; and | (ii) | activities of a company’s downstream business partners related to the distribution, transport and storage of a product of that company, where the business partners carry out those activities for the company or on behalf of the company, and excluding the distribution, transport and storage of a product that is subject to export controls under Regulation (EU) 2021/821 or to the export controls relating to weapons, munitions or war materials, once the export of the product is authorised; |
h) | «verifica di terzo indipendente»: verifica del fatto che la società o parti della sua catena di attività assolvano gli obblighi in materia di diritti umani e di ambiente derivanti dalla presente direttiva, effettuata da un esperto obiettivo, completamente indipendente dalla società, che sia esente da conflitti di interesse e da pressioni esterne, possegga esperienza e competenza in materia di diritti umani o di ambiente, a seconda della natura dell’impatto negativo, e risponda della qualità e dell’attendibilità della verifica; | (h) | ‘independent third-party verification’ means verification of the compliance by a company, or parts of its chain of activities, with human rights and environmental requirements resulting from this Directive by an expert that is objective, completely independent from the company, free from any conflicts of interest and from external influence, has experience and competence in environmental or human rights matters, according to the nature of the adverse impact, and is accountable for the quality and reliability of the verification; |
i) | «PMI»: microimpresa, piccola impresa o media impresa, quale ne sia la forma giuridica, che non fa parte di un grande gruppo, secondo le rispettive definizioni dei termini di cui all’articolo 3, paragrafi 1, 2, 3 e 7, della direttiva 2013/34/UE; | (i) | ‘SME’ means a micro, small or a medium-sized undertaking, irrespective of its legal form, that is not part of a large group, as those terms are defined according to Article 3(1), (2), (3) and (7) of Directive 2013/34/EU; |
j) | «iniziativa di settore o multipartecipativa»: insieme stabilito su base volontaria di procedure, strumenti e meccanismi per l’esercizio del dovere di diligenza, sviluppato e controllato da governi, associazioni di settore, organizzazioni interessate, comprese organizzazioni della società civile, o raggruppamenti o combinazioni di essi, a cui le imprese possono partecipare al fine di sostenere l’adempimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza; | (j) | ‘industry or multi-stakeholder initiative’ means a combination of voluntary due diligence procedures, tools and mechanisms, developed and overseen by governments, industry associations, interested organisations, including civil society organisations, or groupings or combinations thereof, that companies may participate in in order to support the implementation of due diligence obligations; |
k) | «mandatario»: persona fisica o giuridica residente o stabilita nell’Unione alla quale una società ai sensi della lettera a), punto ii), ha conferito l’incarico di agire per suo conto quanto all’assolvimento degli obblighi che le incombono a norma della presente direttiva; | (k) | ‘authorised representative’ means a natural or legal person resident or established in the Union that has a mandate from a company within the meaning of point (a)(ii) to act on its behalf in relation to compliance with that company’s obligations pursuant to this Directive; |
l) | «impatto negativo grave»: impatto negativo che è particolarmente incisivo in ragione della sua natura, come ad esempio un impatto che comporta un danno alla vita, alla salute o alla libertà delle persone, o in ragione della sua entità, portata o carattere irrimediabile, tenendo in considerazione la sua gravità, compreso il numero di persone fisiche che sono o possono essere colpite, la misura in cui l’ambiente è o può essere danneggiato o altrimenti colpito, la sua irreversibilità e i limiti alla capacità di riportare le persone fisiche o l’ambiente colpiti a una situazione equivalente a quella esistente prima dell’impatto entro un periodo di tempo ragionevole; | (l) | ‘severe adverse impact’ means an adverse impact that is especially significant on account of its nature, such as an impact that entails harm to human life, health or liberty, or on account of its scale, scope or irremediable character, taking into account its gravity, including the number of individuals that are or may be affected, the extent to which the environment is or may be damaged or otherwise affected, its irreversibility and the limits on the ability to restore affected individuals or the environment to a situation equivalent to their situation prior to the impact within a reasonable period of time; |
m) | «fatturato netto»: | i) | i «ricavi netti delle vendite e delle prestazioni», quali definiti all’articolo 2, punto 5, della direttiva 2013/34/UE; o | ii) | se la società applica i principi contabili internazionali adottati in base al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (47) o è una società ai sensi della lettera a), punto ii), i ricavi quali definiti nella disciplina di informativa finanziaria, o ai sensi di questa, sulla cui base è redatto il bilancio della società; | (m) | ‘net turnover’ means: | (i) | the ‘net turnover’, as defined in Article 2, point (5), of Directive 2013/34/EU; or | (ii) | where the company applies international accounting standards adopted on the basis of Regulation (EC) No 1606/2002 of the European Parliament and of the Council (47) or is a company within the meaning of point (a)(ii), the revenue as defined by or within the meaning of the financial reporting framework on the basis of which the financial statements of the company are prepared; |
n) | «portatori di interessi»: dipendenti della società, dipendenti delle sue filiazioni, sindacati e rappresentanti dei lavoratori, consumatori e altre persone fisiche, gruppi, comunità o soggetti i cui diritti o interessi sono o potrebbero essere lesi dai prodotti, dai servizi e dalle attività della società, delle sue filiazioni e dei suoi partner commerciali, compresi i dipendenti dei partner commerciali e i rispettivi sindacati e rappresentanti dei lavoratori, le istituzioni nazionali in materia di diritti umani e ambiente, le organizzazioni della società civile le cui finalità includono la protezione dell’ambiente e i legittimi rappresentanti di tali persone fisiche, gruppi, comunità o soggetti; | (n) | ‘stakeholders’ means the company’s employees, the employees of its subsidiaries, trade unions and workers’ representatives, consumers and other individuals, groupings, communities or entities whose rights or interests are or could be affected by the products, services and operations of the company, its subsidiaries and its business partners, including the employees of the company’s business partners and their trade unions and workers’ representatives, national human rights and environmental institutions, civil society organisations whose purposes include the protection of the environment, and the legitimate representatives of those individuals, groupings, communities or entities; |
o) | «misure adeguate»: misure che permettono di conseguire gli obiettivi del dovere di diligenza, affrontando efficacemente gli impatti negativi in modo commisurato al grado di gravità e alla probabilità dell’impatto negativo, e ragionevolmente disponibili per la società, considerate le circostanze del caso specifico, comprese la natura e la portata dell’impatto negativo e dei fattori di rischio pertinenti; | (o) | ‘appropriate measures’ means measures that are capable of achieving the objectives of due diligence by effectively addressing adverse impacts in a manner commensurate to the degree of severity and the likelihood of the adverse impact, and reasonably available to the company, taking into account the circumstances of the specific case, including the nature and extent of the adverse impact and relevant risk factors; |
p) | «rapporto d’affari»: la relazione di una società con un partner commerciale; | (p) | ‘business relationship’ means the relationship of a company with a business partner; |
q) | «società madre»: una società che controlla una o più filiazioni; | (q) | ‘parent company’ means a company that controls one or more subsidiaries; |
r) | «società capogruppo»: una società madre che controlla, direttamente o indirettamente secondo i criteri di cui all’articolo 22, paragrafi da 1 a 5, della direttiva 2013/34/UE, una o più filiazioni e non è controllata da un’altra società; | (r) | ‘ultimate parent company’ means a parent company that controls, either directly or indirectly in accordance with the criteria set out in Article 22(1) to (5) of Directive 2013/34/EU, one or more subsidiaries and is not controlled by another company; |
s) | «gruppo di società» o «gruppo»: una società madre e tutte le sue filiazioni; | (s) | ‘group of companies’ or ‘group’ means a parent company and all its subsidiaries; |
t) | «riparazione»: il ripristino per la persona o le persone colpite, per le comunità o per l’ambiente di una situazione equivalente o più vicina possibile a quella in cui si troverebbero se non si fosse verificato un impatto negativo effettivo, in proporzione all’implicazione della società nell’impatto negativo, anche mediante il risarcimento finanziario o non finanziario fornito dalla società alla persona o alle persone colpite dall’impatto negativo effettivo e, se del caso, il rimborso dei costi sostenuti dalle autorità pubbliche per le misure correttive eventualmente necessarie; | (t) | ‘remediation’ means restoration of the affected person or persons, communities or environment to a situation equivalent or as close as possible to the situation they would have been in had an actual adverse impact not occurred, in proportion to the company’s implication in the adverse impact, including by financial or non-financial compensation provided by the company to a person or persons affected by the actual adverse impact and, where applicable, reimbursement of the costs incurred by public authorities for any necessary remedial measures; |
u) | «fattori di rischio»: fatti, situazioni o circostanze connessi alla gravità e alla probabilità di un impatto negativo, compresi i fatti, le situazioni o le circostanze a livello di società, quelli relativi alle attività commerciali, quelli geografici e contestuali, quelli connessi ai prodotti e ai servizi e quelli settoriali; | (u) | ‘risk factors’ means facts, situations or circumstances that relate to the severity and likelihood of an adverse impact, including company-level, business operations, geographic and contextual, product and service, and sectoral facts, situations or circumstances; |
v) | «gravità di un impatto negativo»: l’entità, la portata o il carattere irrimediabile dell’impatto negativo, tenendo in considerazione la gravità di un impatto negativo, compreso il numero di persone fisiche che sono o possono esserne colpite, la misura in cui l’ambiente è o può esserne danneggiato o altrimenti colpito, la sua irreversibilità e i limiti alla capacità di riportare le persone fisiche o l’ambiente colpiti a una situazione equivalente a quella esistente prima dell’impatto entro un periodo di tempo ragionevole. | (v) | ‘severity of an adverse impact’ means the scale, scope or irremediable character of the adverse impact, taking into account the gravity of an adverse impact, including the number of individuals that are or may be affected, the extent to which the environment is or may be damaged or otherwise affected, its irreversibility and the limits on the ability to restore affected individuals or the environment to a situation equivalent to their situation prior to the impact within a reasonable period of time. |
2. Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 34 al fine di modificare l’allegato della presente direttiva: | 2. The Commission is empowered to adopt delegated acts in accordance with Article 34 in order to amend the Annex to this Directive by: |
a) | aggiungendo i riferimenti agli articoli degli strumenti internazionali ratificati da tutti gli Stati membri e rientranti nell’ambito di applicazione di uno specifico diritto, divieto o obbligo connesso alla tutela dei diritti umani, delle libertà fondamentali e dell’ambiente elencato nell’allegato della presente direttiva; | (a) | adding references to articles of international instruments ratified by all Member States and falling within the scope of a specific right, prohibition or obligation related to the protection of human rights, fundamental freedoms and of the environment listed in the Annex to this Directive; |
b) | modificando, se del caso, i riferimenti agli strumenti internazionali di cui all’allegato della presente direttiva, in vista della modifica, della sostituzione o dell’abrogazione di tali strumenti; | (b) | modifying, where appropriate, the references to international instruments referred to in the Annex to this Directive, in view of the modification, supersession or abrogation of such instruments; |
c) | conformemente agli sviluppi intervenuti nelle pertinenti sedi internazionali in merito agli strumenti elencati nell’allegato della presente direttiva, parte 1, sezione 2: | i) | sostituendo i riferimenti agli strumenti elencati con i riferimenti a nuovi strumenti concernenti la stessa materia e ratificati da tutti gli Stati membri; o | ii) | aggiungendo i riferimenti a nuovi strumenti concernenti la stessa materia degli strumenti elencati e ratificati da tutti gli Stati membri. | (c) | in accordance with developments within the relevant international fora concerning the instruments listed in Part 1, Section 2, of the Annex to this Directive: | (i) | replacing the references to the listed instruments with references to new instruments covering the same subject matter and ratified by all Member States; or | (ii) | adding references to new instruments covering the same subject matter as the listed instruments and ratified by all Member States. |
Articolo 4 | Article 4 |
Livello di armonizzazione | Level of harmonisation |
1. Fatto salvo l’articolo 1, paragrafi 2 e 3, gli Stati membri non introducono nel proprio diritto nazionale disposizioni nel settore disciplinato dalla presente direttiva che stabiliscano obblighi relativi al dovere di diligenza in materia di diritti umani e ambiente che divergono da quelli stabiliti all’articolo 8, paragrafi 1 e 2, all’articolo 10, paragrafo 1, e all’articolo 11, paragrafo 1. | 1. Without prejudice to Article 1(2) and (3), Member States shall not introduce, in their national law, provisions within the field covered by this Directive laying down human rights and environmental due diligence obligations diverging from those laid down in Article 8(1) and (2), Article 10(1) and Article 11(1). |
2. Nonostante il paragrafo 1, la presente direttiva non impedisce agli Stati membri di introdurre nel proprio diritto nazionale disposizioni più rigorose che divergono da quelle stabilite in disposizioni diverse dall’articolo 8, paragrafi 1 e 2, dall’articolo 10, paragrafo 1, e dall’articolo 11, paragrafo 1, o disposizioni più specifiche in termini di obiettivo o di settore interessato, al fine di conseguire un diverso livello di tutela dei diritti umani, occupazionali e sociali, dell’ambiente o del clima. | 2. Notwithstanding paragraph 1, this Directive shall not preclude Member States from introducing, in their national law, more stringent provisions diverging from those laid down in provisions other than Article 8(1) and (2), Article 10(1) and Article 11(1), or provisions that are more specific in terms of the objective or the field covered, in order to achieve a different level of protection of human, employment and social rights, the environment or the climate. |
Articolo 5 | Article 5 |
Dovere di diligenza | Due diligence |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società eserciti il dovere di diligenza basato sul rischio in materia di diritti umani e di ambiente di cui agli articoli da 7 a 16 («dovere di diligenza») mediante: | 1. Member States shall ensure that companies conduct risk-based human rights and environmental due diligence as laid down in Articles 7 to 16 (‘due diligence’) by carrying out the following actions: |
a) | integrazione del dovere di diligenza nelle proprie politiche e nei propri sistemi di gestione dei rischi in conformità dell’articolo 7; | (a) | integrating due diligence into their policies and risk management systems in accordance with Article 7; |
b) | individuazione e valutazione degli impatti negativi effettivi o potenziali in conformità dell’articolo 8 e, se necessario, attribuzione di priorità agli impatti negativi effettivi e potenziali in conformità dell’articolo 9; | (b) | identifying and assessing actual or potential adverse impacts in accordance with Article 8 and, where necessary, prioritising actual and potential adverse impacts in accordance with Article 9; |
c) | prevenzione e attenuazione degli impatti negativi potenziali e arresto degli impatti negativi effettivi e minimizzazione della relativa entità in conformità degli articoli 10 e 11; | (c) | preventing and mitigating potential adverse impacts, and bringing actual adverse impacts to an end and minimising their extent in accordance with Articles 10 and 11; |
d) | riparazione degli impatti negativi effettivi in conformità dell’articolo 12; | (d) | providing remediation for actual adverse impacts in accordance with Article 12; |
e) | svolgimento di un dialogo significativo con i portatori di interessi in conformità dell’articolo 13; | (e) | carrying out meaningful engagement with stakeholders in accordance with Article 13; |
f) | instaurazione e mantenimento di un meccanismo di notifica e una procedura di reclamo in conformità dell’articolo 14; | (f) | establishing and maintaining a notification mechanism and a complaints procedure in accordance with Article 14; |
g) | monitoraggio dell’efficacia della politica e delle misure relative al dovere di diligenza in conformità dell’articolo 15; | (g) | monitoring the effectiveness of their due diligence policy and measures in accordance with Article 15; |
h) | comunicazione pubblica sul dovere di diligenza in conformità dell’articolo 16. | (h) | publicly communicating on due diligence in accordance with Article 16. |
2. Gli Stati membri provvedono a che, ai fini del dovere di diligenza, ciascuna società abbia il diritto di condividere risorse e informazioni all’interno del gruppo di società di cui è parte e con altri soggetti giuridici. | 2. Member States shall ensure that, for the purposes of due diligence, companies are entitled to share resources and information within their respective groups of companies and with other legal entities. |
3. Gli Stati membri provvedono a che i partner commerciali non siano obbligati a rivelare a società che adempiono gli obblighi derivanti dalla presente direttiva informazioni che costituiscono un segreto commerciale ai sensi dell’articolo 2, punto 1, della direttiva (UE) 2016/943, fatta salva la divulgazione dell’identità dei partner commerciali, diretti e indiretti, o di informazioni essenziali necessarie per individuare gli impatti negativi effettivi o potenziali, ove necessario e debitamente giustificato per il rispetto degli obblighi relativi al dovere di diligenza da parte della società. Ciò non pregiudica la possibilità, per i partner commerciali, di proteggere i loro segreti commerciali attraverso i meccanismi istituiti dalla direttiva (UE) 2016/943. I partner commerciali non sono mai obbligati a rivelare informazioni classificate o di altro tipo la cui divulgazione comporterebbe un rischio per gli interessi essenziali della sicurezza di uno Stato. | 3. Member States shall ensure that a business partner is not obliged to disclose to a company that is complying with the obligations resulting from this Directive information that is a trade secret, as defined in Article 2, point (1), of Directive (EU) 2016/943, without prejudice to the disclosure of the identity of direct and indirect business partners, or essential information needed to identify actual or potential adverse impacts, where necessary and duly justified for the company’s compliance with due diligence obligations. This shall be without prejudice to the possibility for the business partners to protect their trade secrets through the mechanisms established in Directive (EU) 2016/943. Business partners shall never be obliged to disclose classified information or other information the disclosure of which would cause a risk to the essential interests of a state’s security. |
4. Gli Stati membri impongono alle società di conservare la documentazione riguardante le azioni svolte per adempiere gli obblighi relativi al dovere di diligenza al fine di attestare la conformità, compresi gli elementi di prova, per almeno cinque anni dal momento in cui tale documentazione è stata prodotta o ottenuta. | 4. Member States shall require companies to retain documentation regarding the actions carried out to fulfil their due diligence obligations for the purpose of demonstrating compliance, including supporting evidence, for at least 5 years from the moment when such documentation was produced or obtained. |
Qualora, alla scadenza del periodo di conservazione di cui al primo comma, siano in corso procedimenti giudiziari o amministrativi a norma della presente direttiva, il periodo di conservazione è prorogato fino alla conclusione della questione. | Where, upon expiry of the retention period provided for in the first subparagraph, there are ongoing judicial or administrative proceedings under this Directive, the retention period shall be extended until the conclusion of the matter. |
Articolo 6 | Article 6 |
Sostegno a livello di gruppo per il dovere di diligenza | Due diligence support at a group level |
1. Gli Stati membri provvedono a che le società madri che rientrano nell’ambito di applicazione della presente direttiva siano autorizzate ad adempiere gli obblighi di cui agli articoli da 7 a 11 e all’articolo 22 per conto di società che sono filiazioni di tali società madri e che rientrano nell’ambito di applicazione della presente direttiva, se ciò garantisce l’effettiva conformità. Questo non pregiudica il fatto che tali filiazioni siano assoggettate all’esercizio dei poteri dell’autorità di controllo in conformità dell’articolo 25 e alla loro responsabilità civile in conformità dell’articolo 29. | 1. Member States shall ensure that parent companies falling under the scope of this Directive are allowed to fulfil the obligations set out in Articles 7 to 11 and Article 22 on behalf of companies which are subsidiaries of those parent companies and fall under the scope of this Directive, if this ensures effective compliance. This is without prejudice to such subsidiaries being subject to the exercise of the supervisory authority’s powers in accordance with Article 25 and to their civil liability in accordance with Article 29. |
2. L’adempimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza di cui agli articoli da 7 a 16 da parte di una società madre in conformità del paragrafo 1 del presente articolo è soggetto a tutte le condizioni seguenti: | 2. The fulfilment of the due diligence obligations set out in Articles 7 to 16 by a parent company in accordance with paragraph 1 of this Article shall be subject to all of the following conditions: |
a) | la filiazione e la società madre si scambiano tutte le informazioni necessarie e cooperano per adempiere gli obblighi derivanti dalla presente direttiva; | (a) | the subsidiary and parent company provide each other with all the necessary information and cooperate to fulfil the obligations resulting from this Directive; |
b) | la filiazione si attiene alla politica relativa al dovere di diligenza della società madre, opportunamente adattata per garantire che gli obblighi di cui all’articolo 7, paragrafo 1, siano assolti in relazione alla filiazione; | (b) | the subsidiary abides by its parent company’s due diligence policy accordingly adapted to ensure that the obligations laid down in Article 7(1) are fulfilled with respect to the subsidiary; |
c) | la filiazione integra il dovere di diligenza in tutte le proprie politiche e i propri sistemi di gestione dei rischi in conformità dell’articolo 7, descrivendo chiaramente quali obblighi devono essere assolti dalla società madre e, ove necessario, informa i pertinenti portatori di interessi al riguardo; | (c) | the subsidiary integrates due diligence into all its policies and risk management systems in accordance with Article 7, clearly describing which obligations are to be fulfilled by the parent company, and, where necessary, so informs the relevant stakeholders; |
d) | se necessario, la filiazione continua ad adottare misure adeguate in conformità degli articoli 10 e 11 e continua ad adempiere gli obblighi di cui agli articoli 12 e 13; | (d) | where necessary, the subsidiary continues to take appropriate measures in accordance with Articles 10 and 11 and to fulfil its obligations under Articles 12 and 13; |
e) | se del caso, la filiazione chiede a un partner commerciale diretto garanzie contrattuali conformemente all’articolo 10, paragrafo 2, lettera b), o all’articolo 11, paragrafo 3, lettera c), chiede garanzie contrattuali a un partner commerciale indiretto conformemente all’articolo 10, paragrafo 4, o all’articolo 11, paragrafo 5, e sospende temporaneamente o cessa il rapporto d’affari conformemente all’articolo 10, paragrafo 6, o all’articolo 11, paragrafo 7. | (e) | where relevant, the subsidiary seeks contractual assurances from a direct business partner in accordance with Article 10(2), point (b), or Article 11(3), point (c), seeks contractual assurances from an indirect business partner in accordance with Article 10(4) or Article 11(5) and temporarily suspends or terminates the business relationship in accordance with Article 10(6) or Article 11(7). |
3. Se la società madre adempie l’obbligo di cui all’articolo 22 per conto della filiazione in conformità del paragrafo 1 del presente articolo, la filiazione adempie gli obblighi di cui all’articolo 22 conformemente al piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici della società madre, opportunamente adattato al suo modello e alla sua strategia aziendali. | 3. Where the parent company fulfils the obligation set out in Article 22 on behalf of the subsidiary in accordance with paragraph 1 of this Article, the subsidiary shall comply with the obligations laid down in Article 22 in accordance with the parent company’s transition plan for climate change mitigation accordingly adapted to its business model and strategy. |
Articolo 7 | Article 7 |
Integrazione del dovere di diligenza nelle politiche e nei sistemi di gestione dei rischi della società | Integrating due diligence into company policies and risk management systems |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società integri il dovere di diligenza in tutte le sue pertinenti politiche e i suoi pertinenti sistemi di gestione dei rischi e abbia predisposto una politica relativa al dovere di diligenza che garantisca un dovere di diligenza basato sul rischio. | 1. Member States shall ensure that companies integrate due diligence into all their relevant policies and risk management systems and have in place a due diligence policy that ensures risk-based due diligence. |
2. La politica relativa al dovere di diligenza di cui al paragrafo 1 è elaborata previa consultazione con i dipendenti della società e i loro rappresentanti e prevede tutti gli elementi seguenti: | 2. The due diligence policy referred to in paragraph 1 shall be developed in prior consultation with the company’s employees and their representatives, and contain all of the following: |
a) | una descrizione dell’approccio della società al dovere di diligenza, anche a lungo termine; | (a) | a description of the company’s approach, including in the long term, to due diligence; |
b) | un codice di condotta che illustri le norme e i principi cui devono attenersi l’intera società e le sue filiazioni, nonché i partner commerciali diretti o indiretti della società, in conformità dell’articolo 10, paragrafo 2, lettera b), dell’articolo 10, paragrafo 4, dell’articolo 11, paragrafo 3, lettera c), o dell’articolo 11, paragrafo 5; e | (b) | a code of conduct describing rules and principles to be followed throughout the company and its subsidiaries, and the company’s direct or indirect business partners in accordance with Article 10(2), point (b), Article 10(4), Article 11(3), point (c), or Article 11(5); and |
c) | una descrizione delle procedure predisposte per l’integrazione del dovere di diligenza nelle pertinenti politiche della società e per l’esercizio del dovere di diligenza, comprese le misure adottate per verificare il rispetto del codice di condotta di cui alla lettera b) e per estenderne l’applicazione ai partner commerciali. | (c) | a description of the processes put in place to integrate due diligence into the company’s relevant policies and to implement due diligence, including the measures taken to verify compliance with the code of conduct referred to in point (b) and to extend that code’s application to business partners. |
3. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società aggiorni le rispettive politiche relative al dovere di diligenza senza indebito ritardo dopo il verificarsi di un cambiamento significativo e riesamini e, se necessario, aggiorni tali politiche almeno ogni 24 mesi. | 3. Member States shall ensure that companies update their due diligence policies without undue delay after a significant change occurs, and review and, where necessary, update such policies at least every 24 months. |
Per le finalità di cui al primo comma, le società tengono conto degli impatti negativi già individuati a norma dell’articolo 8, nonché delle misure adeguate adottate per affrontarli a norma degli articoli 10 e 11 e conformemente all’esito delle valutazioni effettuate a norma dell’articolo 15. | For the purposes referred to in the first subparagraph, companies shall take into account the adverse impacts already identified in accordance with Article 8, as well as the appropriate measures taken to address such adverse impacts in accordance with Articles 10 and 11 and the outcome of the assessments carried out in accordance with Article 15. |
Articolo 8 | Article 8 |
Individuazione e valutazione degli impatti negativi effettivi e potenziali | Identifying and assessing actual and potential adverse impacts |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società adotti misure adeguate per individuare e valutare gli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali, causati dalle proprie attività o da quelle delle sue filiazioni e, se collegate alla propria catena di attività, da quelle dei suoi partner commerciali, in conformità del presente articolo. | 1. Member States shall ensure that companies take appropriate measures to identify and assess actual and potential adverse impacts arising from their own operations or those of their subsidiaries and, where related to their chains of activities, those of their business partners, in accordance with this Article. |
2. Nell’ambito dell’obbligo previsto dal paragrafo 1, tenendo conto dei fattori di rischio pertinenti, le società adottano misure adeguate per: | 2. As part of the obligation set out in paragraph 1, taking into account relevant risk factors, companies shall take appropriate measures to: |
a) | mappare le proprie attività, quelle delle loro filiazioni e, se collegate alle proprie catene di attività, quelle dei loro partner commerciali, al fine di individuare i settori generali in cui è più probabile che gli impatti negativi si verifichino e siano di maggiore gravità; | (a) | map their own operations, those of their subsidiaries and, where related to their chains of activities, those of their business partners, in order to identify general areas where adverse impacts are most likely to occur and to be most severe; |
b) | sulla base dei risultati della mappatura di cui alla lettera a), effettuare una valutazione approfondita delle proprie attività, di quelle delle loro filiazioni e, se collegate alle catene di attività cui partecipano, di quelle dei loro partner commerciali, nei settori in cui è stata individuata una maggiore probabilità che gli impatti negativi si verifichino e siano di maggiore gravità. | (b) | based on the results of the mapping as referred to in point (a), carry out an in-depth assessment of their own operations, those of their subsidiaries and, where related to their chains of activities, those of their business partners, in the areas where adverse impacts were identified to be most likely to occur and most severe. |
3. Gli Stati membri provvedono a che le società siano autorizzate a valersi di risorse adeguate, tra cui relazioni indipendenti e informazioni raccolte con il meccanismo di notifica e la procedura di reclamo di cui all’articolo 14, al fine di individuare e valutare gli impatti negativi di cui al paragrafo 1 basandosi, se del caso, su informazioni quantitative e qualitative. | 3. Member States shall ensure that, for the purposes of identifying and assessing the adverse impacts referred to in paragraph 1 based on, where appropriate, quantitative and qualitative information, companies are entitled to make use of appropriate resources, including independent reports and information gathered through the notification mechanism and the complaints procedure provided for in Article 14. |
4. Qualora le informazioni necessarie per la valutazione approfondita prevista dal paragrafo 2, lettera b), possano essere ottenute dai partner commerciali a diversi livelli della catena di attività, la società attribuisce la priorità alla richiesta di tali informazioni, ove ragionevole, direttamente ai partner commerciali presso cui è più probabile che si verifichino gli impatti negativi. | 4. Where information necessary for the in-depth assessment provided for in paragraph 2, point (b), can be obtained from business partners at different levels of the chain of activities, the company shall prioritise requesting such information, where reasonable, directly from business partners where the adverse impacts are most likely to occur. |
Articolo 9 | Article 9 |
Attribuzione di priorità agli impatti negativi effettivi e potenziali individuati | Prioritisation of identified actual and potential adverse impacts |
1. Al fine di adempiere gli obblighi di cui agli articoli 10 o 11, qualora non sia possibile prevenire, attenuare, arrestare o minimizzare contemporaneamente e in modo completo tutti gli impatti negativi individuati, gli Stati membri provvedono a che le società attribuiscano priorità agli impatti negativi individuati a norma dell’articolo 8. | 1. Member States shall ensure that, where it is not feasible to prevent, mitigate, bring to an end or minimise all identified adverse impacts at the same time and to their full extent, companies prioritise adverse impacts identified pursuant to Article 8 in order to fulfil the obligations laid down in Article 10 or 11. |
2. L’attribuzione di priorità di cui al paragrafo 1 si basa sulla gravità e sulla probabilità degli impatti negativi. | 2. The prioritisation referred to in paragraph 1 shall be based on the severity and likelihood of the adverse impacts. |
3. Una volta che gli impatti negativi più gravi e più probabili sono stati affrontati in conformità degli articoli 10 o 11 entro un ragionevole lasso di tempo, la società affronta gli impatti negativi meno gravi e meno probabili. | 3. Once the most severe and most likely adverse impacts are addressed in accordance with Article 10 or 11 within a reasonable time, the company shall address less severe and less likely adverse impacts. |
Articolo 10 | Article 10 |
Prevenzione degli impatti negativi potenziali | Preventing potential adverse impacts |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società adotti misure adeguate in conformità dell’articolo 9 e del presente articolo per prevenire gli impatti negativi potenziali che sono stati o avrebbero dovuto essere individuati a norma dell’articolo 8 o, qualora la prevenzione non sia possibile o non lo sia immediatamente, per attenuarli sufficientemente. | 1. Member States shall ensure that companies take appropriate measures to prevent, or where prevention is not possible or not immediately possible, adequately mitigate, potential adverse impacts that have been, or should have been, identified pursuant to Article 8, in accordance with Article 9 and with this Article. |
Al fine di stabilire le misure adeguate di cui al primo comma, si tiene debitamente conto dei seguenti elementi: | To determine the appropriate measures referred to in the first subparagraph, due account shall be taken of: |
a) | se l’impatto negativo potenziale può essere causato solo dalla società, se può essere causato congiuntamente dalla società e da una filiazione o da un partner commerciale, mediante atti o omissioni, o se può essere causato solo da un partner commerciale della società nella catena di attività; | (a) | whether the potential adverse impact may be caused only by the company; whether it may be caused jointly by the company and a subsidiary or business partner, through acts or omissions; or whether it may be caused only by a company’s business partner in the chain of activities; |
b) | se l’impatto negativo potenziale può verificarsi nelle attività di una filiazione, di un partner commerciale diretto o di un partner commerciale indiretto; e | (b) | whether the potential adverse impact may occur in the operations of a subsidiary, direct business partner or indirect business partner; and |
c) | la capacità della società di influenzare il partner commerciale che può causare o causare congiuntamente l’impatto negativo potenziale. | (c) | the ability of the company to influence the business partner that may cause or jointly cause the potential adverse impact. |
2. La società è tenuta ad adottare le misure adeguate seguenti, ove pertinente: | 2. Companies shall be required to take the following appropriate measures, where relevant: |
a) | se la natura o la complessità delle necessarie misure di prevenzione lo esige, predisporre e attuare senza indebito ritardo un piano d’azione in materia di prevenzione che preveda scadenze ragionevoli e precise per l’attuazione di misure adeguate e indicatori qualitativi e quantitativi per misurare i progressi; le società possono elaborare i loro piani d’azione in collaborazione con iniziative di settore o multipartecipative; il piano d’azione in materia di prevenzione è adattato alle attività e alle catene di attività delle società; | (a) | where necessary due to the nature or complexity of the measures required for prevention, without undue delay develop and implement a prevention action plan, with reasonable and clearly defined timelines for the implementation of appropriate measures and qualitative and quantitative indicators for measuring improvement; companies may develop their action plans in cooperation with industry or multi-stakeholder initiatives; the prevention action plan shall be adapted to companies’ operations and chains of activities; |
b) | chiedere a un partner commerciale diretto garanzie contrattuali quanto al rispetto del codice di condotta della società e, se necessario, di un piano d’azione in materia di prevenzione, anche chiedendogli di ottenere a sua volta dai partner garanzie contrattuali equivalenti per quanto le loro attività rientrino nella catena di attività della società; quando tali garanzie contrattuali sono ottenute, si applica il paragrafo 5; | (b) | seek contractual assurances from a direct business partner that it will ensure compliance with the company’s code of conduct and, as necessary, a prevention action plan, including by establishing corresponding contractual assurances from its partners, to the extent that their activities are part of the company’s chain of activities; when such contractual assurances are obtained, paragraph 5 shall apply; |
c) | effettuare gli investimenti finanziari o non finanziari, gli adeguamenti o gli aggiornamenti necessari, ad esempio, degli impianti, dei processi e delle infrastrutture di produzione o di altri processi e infrastrutture operativi; | (c) | make necessary financial or non-financial investments in, adjustments or upgrades of, for example, facilities, production or other operational processes and infrastructures; |
d) | apportare le modifiche o i miglioramenti necessari al piano aziendale, alle strategie generali e alle attività della società stessa, comprese le pratiche di acquisto, la progettazione e le pratiche di distribuzione; | (d) | make necessary modifications of, or improvements to, the company’s own business plan, overall strategies and operations, including purchasing practices, design and distribution practices; |
e) | offrire sostegno mirato e proporzionato alla PMI che è partner commerciale della società, se necessario alla luce delle risorse, delle conoscenze e dei vincoli della PMI, anche fornendo o consentendo l’accesso allo sviluppo delle capacità, alla formazione o al potenziamento dei sistemi di gestione e, qualora il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione in materia di prevenzione ne comprometta la sostenibilità economica, offrendo sostegno finanziario mirato e proporzionato, ad esempio finanziamenti diretti, prestiti a tasso agevolato, garanzie di approvvigionamento continuo o assistenza nell’ottenere finanziamenti; | (e) | provide targeted and proportionate support to an SME which is a business partner of the company, where necessary in light of the resources, knowledge and constraints of the SME, including by providing or enabling access to capacity-building, training or upgrading management systems, and, where compliance with the code of conduct or the prevention action plan would jeopardise the viability of the SME, by providing targeted and proportionate financial support, such as direct financing, low-interest loans, guarantees of continued sourcing, or assistance in securing financing; |
f) | in conformità del diritto dell’Unione, compreso il diritto della concorrenza, collaborare con altri soggetti, se del caso anche al fine di aumentare la propria capacità di prevenire o attenuare l’impatto negativo, in particolare se nessun’altra misura risulta idonea o efficace. | (f) | in compliance with Union law, including competition law, collaborate with other entities, including, where relevant, in order to increase the company’s ability to prevent or mitigate the adverse impact, in particular where no other measure is suitable or effective. |
3. Le società possono adottare, se del caso, misure adeguate in aggiunta alle misure elencate nel paragrafo 2, ad esempio dialogare con un partner commerciale sulle aspettative della società per quanto riguarda la prevenzione e l’attenuazione dei potenziali impatti negativi o fornire o consentire l’accesso allo sviluppo delle capacità, a orientamenti, a un sostegno amministrativo e finanziario come prestiti o finanziamenti, tenendo conto nel contempo delle risorse, delle conoscenze e dei vincoli del partner commerciale. | 3. Companies may take, where relevant, appropriate measures in addition to the measures listed in paragraph 2, such as engaging with a business partner about the company’s expectations with regard to preventing and mitigating potential adverse impacts, or providing or enabling access to capacity-building, guidance, administrative and financial support such as loans or financing, while taking into consideration the resources, knowledge and constraints of the business partner. |
4. Per quanto riguarda gli impatti negativi potenziali che risulti impossibile prevenire o attenuare sufficientemente con le misure adeguate elencate al paragrafo 2, la società può chiedere garanzie contrattuali a un partner commerciale indiretto al fine di assicurare il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione in materia di prevenzione. Quando tali garanzie contrattuali sono ottenute, si applica il paragrafo 5. | 4. As regards potential adverse impacts that could not be prevented or adequately mitigated by the appropriate measures listed in paragraph 2, the company may seek contractual assurances from an indirect business partner, with a view to achieving compliance with the company’s code of conduct or a prevention action plan. When such contractual assurances are obtained, paragraph 5 shall apply. |
5. Le garanzie contrattuali di cui al paragrafo 2, lettera b), e al paragrafo 4, sono accompagnate da misure adeguate di verifica della conformità. Ai fini della verifica della conformità, la società può richiamarsi a una verifica di terzo indipendente, anche attraverso iniziative di settore o multipartecipative. | 5. The contractual assurances referred to in paragraph 2, point (b), and in paragraph 4, shall be accompanied by appropriate measures to verify compliance. For the purposes of verifying compliance, the company may refer to independent third-party verification, including through industry or multi-stakeholder initiatives. |
Quando le garanzie contrattuali sono ottenute da una PMI o il contratto è concluso con una PMI, sono previste condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. La società valuta inoltre se le garanzie contrattuali di una PMI debbano essere accompagnate da alcune delle misure adeguate per le PMI di cui al paragrafo 2, lettera e). Se le misure di verifica della conformità sono attuate per una PMI, i costi della verifica di terzo indipendente sono a carico della società. La PMI può condividere i risultati delle verifiche con altre società se chiede di pagare almeno una parte dei costi della verifica di terzo indipendente, o in accordo con la società. | When contractual assurances are obtained from, or a contract is entered into with, an SME, the terms used shall be fair, reasonable and non-discriminatory. The company shall also assess whether the contractual assurances of an SME should be accompanied by any of the appropriate measures for SMEs referred to in paragraph 2, point (e). Where measures to verify compliance are carried out in relation to SMEs, the company shall bear the cost of the independent third-party verification. Where the SME requests to pay at least a part of the cost of the independent third-party verification, or in agreement with the company, that SME may share the results of such verification with other companies. |
6. Per quanto riguarda gli impatti negativi potenziali di cui al paragrafo 1 che risulti impossibile prevenire o attenuare sufficientemente con le misure previste dai paragrafi 2, 4 e 5, come opzione ultima la società è tenuta ad astenersi dall’allacciare un rapporto nuovo o prolungare un rapporto esistente con un partner commerciale in collegamento con il quale o nella catena di attività del quale è emerso l’impatto e, se permesso dalla legge che disciplina le relazioni con detto partner, adotta, come opzione ultima, le azioni seguenti: | 6. As regards potential adverse impacts as referred to in paragraph 1 that could not be prevented or adequately mitigated by the measures set out in paragraphs 2, 4 and 5, the company shall, as a last resort, be required to refrain from entering into new or extending existing relations with a business partner in connection with which, or in the chain of activities of which, the impact has arisen and shall, where the law governing their relations so entitles them, take the following actions, as a last resort: |
a) | adozione e attuazione senza indebito ritardo di un piano d’azione in materia di prevenzione rafforzato per lo specifico impatto negativo, utilizzando o aumentando l’effetto leva della società attraverso la sospensione temporanea dei rapporti d’affari in relazione alle attività in questione, purché sia ragionevole attendersi che tali iniziative vadano a buon fine; il piano d’azione comprende un calendario specifico e adeguato per l’adozione e l’attuazione di tutte le azioni ivi contenute, durante il quale la società può anche cercare partner commerciali alternativi; | (a) | adopt and implement an enhanced prevention action plan for the specific adverse impact without undue delay, by using or increasing the company’s leverage through the temporary suspension of business relationships with respect to the activities concerned, provided that there is a reasonable expectation that those efforts will succeed; the action plan shall include a specific and appropriate timeline for the adoption and implementation of all actions therein, during which the company may also seek alternative business partners; |
b) | se non è ragionevole attendersi che tali iniziative vadano a buon fine, o se l’attuazione del piano d’azione in materia di prevenzione rafforzato non è riuscita a prevenire o attenuare l’impatto negativo, cessazione del rapporto d’affari per le attività in questione se l’impatto negativo potenziale è grave. | (b) | if there is no reasonable expectation that those efforts would succeed, or if the implementation of the enhanced prevention action plan has failed to prevent or mitigate the adverse impact, terminate the business relationship with respect to the activities concerned if the potential adverse impact is severe. |
Prima di sospendere temporaneamente o cessare un rapporto d’affari, la società valuta se si possa ragionevolmente prevedere che gli impatti negativi di tale sospensione o cessazione siano manifestamente più gravi dell’impatto negativo che non era possibile prevenire o attenuare sufficientemente. In tal caso, la società non è tenuta a sospendere o cessare il rapporto d’affari e deve essere in grado di riferire all’autorità di controllo competente in merito alle ragioni debitamente giustificate alla base di tale decisione. | Prior to temporarily suspending or terminating a business relationship, the company shall assess whether the adverse impacts from doing so can be reasonably expected to be manifestly more severe than the adverse impact that could not be prevented or adequately mitigated. Should that be the case, the company shall not be required to suspend or to terminate the business relationship, and shall be in a position to report to the competent supervisory authority about the duly justified reasons for such decision. |
Ciascuno Stato membro provvede a che i contratti disciplinati dal proprio diritto prevedano la possibilità di sospendere temporaneamente o cessare il rapporto d’affari in conformità del primo comma, a eccezione dei contratti che le parti sono obbligate per legge a sottoscrivere. | Member States shall provide for an option to temporarily suspend or terminate the business relationship in contracts governed by their laws in accordance with the first subparagraph, except for contracts where the parties are obliged by law to enter into them. |
Qualora la società decida di sospendere temporaneamente o di cessare il rapporto d’affari, essa adotta provvedimenti volti a prevenire, attenuare o arrestare gli impatti della sospensione o della cessazione, dà un preavviso ragionevole al partner commerciale interessato e riesamina tale decisione. | Where the company decides to temporarily suspend or to terminate the business relationship, it shall take steps to prevent, mitigate or bring to an end the impacts of the suspension or termination, shall provide reasonable notice to the business partner concerned and shall keep that decision under review. |
Qualora decida di non sospendere temporaneamente o cessare il rapporto d’affari a norma del presente articolo, la società monitora l’impatto negativo potenziale e valuta periodicamente la sua decisione e se siano disponibili ulteriori misure adeguate. | Where the company decides not to temporarily suspend or terminate the business relationship pursuant to this Article, it shall monitor the potential adverse impact and periodically assess its decision and whether further appropriate measures are available. |
Articolo 11 | Article 11 |
Arresto degli impatti negativi effettivi | Bringing actual adverse impacts to an end |
1. Gli Stati membri provvedono a che le società adottino misure adeguate in conformità dell’articolo 9 e del presente articolo per arrestare gli impatti negativi effettivi che sono stati o avrebbero dovuto essere individuati a norma dell’articolo 8. | 1. Member States shall ensure that companies take appropriate measures to bring actual adverse impacts that have been, or should have been, identified pursuant to Article 8 to an end, in accordance with Article 9 and with this Article. |
Al fine di stabilire le misure adeguate di cui al primo comma, si tiene debitamente conto dei seguenti elementi: | To determine the appropriate measures referred to in the first subparagraph, due account shall be taken of: |
a) | se l’impatto negativo effettivo è causato solo dalla società, se è causato congiuntamente dalla società e da una filiazione o da un partner commerciale, mediante atti o omissioni, o se è causato solo da un partner commerciale della società nella catena di attività; | (a) | whether the actual adverse impact is caused only by the company; whether it is caused jointly by the company and a subsidiary or business partner, through acts or omissions; or whether it is caused only by a company’s business partner in the chain of activities; |
b) | se l’impatto negativo effettivo si è verificato nelle attività di una filiazione, di un partner commerciale diretto o di un partner commerciale indiretto; e | (b) | whether the actual adverse impact occurred in the operations of a subsidiary, direct business partner or indirect business partner; and |
c) | la capacità della società di influenzare il partner commerciale che ha causato o ha causato congiuntamente l’impatto negativo effettivo. | (c) | the ability of the company to influence the business partner that caused or jointly caused the actual adverse impact. |
2. Laddove l’arresto immediato dell’impatto negativo risulti impossibile, gli Stati membri provvedono a che le società ne minimizzino l’entità. | 2. Where the adverse impact cannot immediately be brought to an end, Member States shall ensure that companies minimise the extent of that impact. |
3. La società è tenuta ad adottare le misure adeguate seguenti, ove pertinente: | 3. Companies shall be required to take the following appropriate measures, where relevant: |
a) | neutralizzare l’impatto negativo o minimizzarne l’entità; tali misure sono proporzionate alla gravità dell’impatto negativo e all’implicazione della società in esso; | (a) | neutralise the adverse impact or minimise its extent; such measures shall be proportionate to the severity of the adverse impact and to the company’s implication in the adverse impact; |
b) | se l’impossibilità di un arresto immediato dell’impatto negativo lo rende necessario, predisporre e attuare senza indebito ritardo un piano d’azione correttivo che preveda scadenze ragionevoli e precise per l’attuazione di misure adeguate e indicatori qualitativi e quantitativi per misurare i progressi; le società possono elaborare i loro piani d’azione in collaborazione con iniziative di settore o multipartecipative; il piano d’azione correttivo è adattato alle attività e alle catene di attività delle società; | (b) | where necessary due to the fact that the adverse impact cannot be immediately brought to an end, without undue delay develop and implement a corrective action plan with reasonable and clearly defined timelines for the implementation of appropriate measures and qualitative and quantitative indicators for measuring improvement; companies may develop their action plans in cooperation with industry or multi-stakeholder initiatives; the corrective action plan shall be adapted to companies’ operations and chains of activities; |
c) | chiedere a un partner commerciale diretto garanzie contrattuali quanto al rispetto del codice di condotta della società e, se necessario, di un piano d’azione correttivo, anche chiedendogli di ottenere a sua volta dai partner garanzie contrattuali equivalenti per quanto le loro attività rientrino nella catena di attività della società; quando tali garanzie contrattuali sono ottenute, si applica il paragrafo 6; | (c) | seek contractual assurances from a direct business partner that it will ensure compliance with the company’s code of conduct and, as necessary, a corrective action plan, including by establishing corresponding contractual assurances from its partners, to the extent that their activities are part of the company’s chain of activities; when such contractual assurances are obtained, paragraph 6 shall apply; |
d) | effettuare gli investimenti finanziari o non finanziari, gli adeguamenti o gli aggiornamenti necessari, ad esempio, degli impianti, dei processi e delle infrastrutture di produzione o di altri processi e infrastrutture operativi; | (d) | make necessary financial or non-financial investments in, adjustments or upgrades of, for example, facilities, production or other operational processes and infrastructures; |
e) | apportare le modifiche o i miglioramenti necessari al piano aziendale, alle strategie generali e alle attività della società stessa, comprese le pratiche di acquisto, la progettazione e le pratiche di distribuzione; | (e) | make necessary modifications of, or improvements to, the company’s own business plan, overall strategies and operations, including purchasing practices, design and distribution practices; |
f) | offrire sostegno mirato e proporzionato alla PMI che è partner commerciale della società, se necessario alla luce delle risorse, delle conoscenze e dei vincoli della PMI, anche fornendo o consentendo l’accesso allo sviluppo delle capacità, alla formazione o al potenziamento dei sistemi di gestione e, qualora il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione correttivo ne comprometta la sostenibilità economica, offrendo sostegno finanziario mirato e proporzionato, ad esempio finanziamenti diretti, prestiti a tasso agevolato, garanzie di approvvigionamento continuo o assistenza nell’ottenere finanziamenti; | (f) | provide targeted and proportionate support to an SME which is a business partner of the company, where necessary in light of the resources, knowledge and constraints of the SME, including by providing or enabling access to capacity-building, training or upgrading management systems, and, where compliance with the code of conduct or the corrective action plan would jeopardise the viability of the SME, by providing targeted and proportionate financial support, such as direct financing, low-interest loans, guarantees of continued sourcing, or assistance in securing financing; |
g) | in conformità del diritto dell’Unione, compreso il diritto della concorrenza, collaborare con altri soggetti, se del caso anche al fine di aumentare la propria capacità di arrestare l’impatto negativo o minimizzarne l’entità, in particolare se nessun’altra misura risulta idonea o efficace; | (g) | in compliance with Union law, including competition law, collaborate with other entities, including, where relevant, in order to increase the company’s ability to bring the adverse impact to an end or minimise the extent of such impact, in particular where no other measure is suitable or effective; |
h) | fornire riparazione conformemente all’articolo 12. | (h) | provide remediation in accordance with Article 12. |
4. Le società possono adottare, se del caso, misure adeguate in aggiunta alle misure elencate al paragrafo 3, ad esempio dialogare con un partner commerciale in merito alle aspettative della società riguardo all’arresto degli impatti negativi effettivi o alla minimizzazione della loro entità, oppure fornire o consentire l’accesso allo sviluppo delle capacità, a orientamenti, a un sostegno amministrativo e finanziario come prestiti o finanziamenti, tenendo conto nel contempo delle risorse, delle conoscenze e dei vincoli del partner commerciale. | 4. Companies may take, where relevant, appropriate measures in addition to the measures listed in paragraph 3, such as engaging with a business partner about the company’s expectations with regard to bringing actual adverse impacts to an end or minimising the extent of such impacts, or providing or enabling access to capacity-building, guidance, administrative and financial support such as loans or financing, while taking into consideration the resources, knowledge and constraints of the business partner. |
5. Per quanto riguarda gli impatti negativi effettivi che risulti impossibile arrestare o minimizzare sufficientemente nell’entità con le misure adeguate elencate al paragrafo 3, la società può chiedere garanzie contrattuali a un partner commerciale indiretto al fine di assicurare il rispetto del codice di condotta o del piano d’azione correttivo. Quando tali garanzie contrattuali sono ottenute, si applica il paragrafo 6. | 5. As regards actual adverse impacts that could not be brought to an end or the extent of which could not be adequately minimised by the appropriate measures listed in paragraph 3, the company may seek contractual assurances from an indirect business partner, with a view to achieving compliance with the company’s code of conduct or a corrective action plan. When such contractual assurances are obtained, paragraph 6 shall apply. |
6. Le garanzie contrattuali di cui al paragrafo 3, lettera c), e al paragrafo 5, sono accompagnate da misure adeguate di verifica della conformità. Ai fini della verifica della conformità, la società può richiamarsi a una verifica di terzo indipendente, anche attraverso iniziative di settore o multipartecipative. | 6. The contractual assurances referred to in paragraph 3, point (c), and in paragraph 5, shall be accompanied by appropriate measures to verify compliance. For the purposes of verifying compliance, the company may refer to independent third-party verification, including through industry or multi-stakeholder initiatives. |
Quando le garanzie contrattuali sono ottenute da una PMI o il contratto è concluso con una PMI, sono previste condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. La società valuta inoltre se le garanzie contrattuali di una PMI debbano essere accompagnate da alcune delle misure adeguate per le PMI di cui al paragrafo 3, lettera f). Se le misure di verifica della conformità sono attuate per una PMI, i costi della verifica di terzo indipendente sono a carico della società. La PMI può condividere i risultati delle verifiche con altre società se chiede di pagare almeno una parte dei costi della verifica di terzo indipendente, o in accordo con la società. | When contractual assurances are obtained from, or a contract is entered into with, an SME, the terms used shall be fair, reasonable and non-discriminatory. The company shall also assess whether the contractual assurances of an SME should be accompanied by any of the appropriate measures for SMEs referred to in paragraph 3, point (f). Where measures to verify compliance are carried out in relation to SMEs, the company shall bear the cost of the independent third-party verification. Where the SME requests to pay at least a part of the cost of the independent third-party verification, or in agreement with the company, the SME may share the results of such verification with other companies. |
7. Per quanto riguarda gli impatti negativi effettivi di cui al paragrafo 1 che risulti impossibile arrestare o minimizzare nell’entità con le misure di cui ai paragrafi 3, 5 e 6, come opzione ultima la società è tenuta ad astenersi dall’allacciare un rapporto nuovo o prolungare un rapporto esistente con un partner commerciale in collegamento con il quale o nella catena di attività del quale è emerso l’impatto e, se permesso dalla legge che disciplina le relazioni con detto partner, adotta, come opzione ultima, le azioni seguenti: | 7. As regards actual adverse impacts as referred to in paragraph 1 that could not be brought to an end or the extent of which could not be minimised by the measures set out in paragraphs 3, 5 and 6, the company shall, as a last resort, be required to refrain from entering into new or extending existing relations with a business partner in connection with which, or in the chain of activities of which, the impact has arisen and shall, where the law governing their relations so entitles them, take the following actions, as a last resort: |
a) | adozione e attuazione senza indebito ritardo di un piano d’azione correttivo rafforzato per lo specifico impatto negativo, anche utilizzando o aumentando l’effetto leva della società attraverso la sospensione temporanea dei rapporti d’affari in relazione alle attività in questione, purché sia ragionevole attendersi che tali iniziative vadano a buon fine; il piano d’azione comprende un calendario specifico e adeguato per l’adozione e l’attuazione di tutte le azioni ivi contenute, durante il quale la società può anche cercare partner commerciali alternativi; | (a) | adopt and implement an enhanced corrective action plan for the specific adverse impact without undue delay, including by using or increasing the company’s leverage through the temporary suspension of business relationships with respect to the activities concerned, provided that there is a reasonable expectation that those efforts will succeed; the action plan shall include a specific and appropriate timeline for the adoption and implementation of all actions therein, during which the company may also seek alternative business partners; |
b) | se non è ragionevole attendersi che le iniziative di cui alla lettera a) andranno a buon fine, o se l’attuazione del piano d’azione correttivo rafforzato non riesce ad arrestare l’impatto negativo o a minimizzarne l’entità, cessazione del rapporto d’affari per le attività in questione se l’impatto negativo effettivo è grave. | (b) | if there is no reasonable expectation that the efforts referred to in point (a) will succeed, or if the implementation of the enhanced corrective action plan fails to bring to an end or minimise the extent of the adverse impact, terminate the business relationship with respect to the activities concerned if the actual adverse impact is severe. |
Prima di sospendere temporaneamente o cessare un rapporto d’affari, la società valuta se si possa ragionevolmente prevedere che gli impatti negativi di tale cessazione o sospensione siano manifestamente più gravi dell’impatto negativo che non era possibile arrestare o di cui non era possibile minimizzare sufficientemente l’entità. In tal caso, la società non è tenuta a sospendere o cessare il rapporto d’affari e deve essere in grado di riferire all’autorità di controllo competente in merito alle ragioni debitamente giustificate alla base di tale decisione. | Prior to temporarily suspending or terminating a business relationship, the company shall assess whether the adverse impacts of doing so can be reasonably expected to be manifestly more severe than the adverse impact that could not be brought to an end or the extent of which could not be adequately minimised. Should that be the case, the company shall not be required to suspend or to terminate the business relationship, and shall be in a position to report to the competent supervisory authority about the duly justified reasons for such decision. |
Ciascuno Stato membro provvede a che i contratti disciplinati dal proprio diritto prevedano la possibilità di sospendere temporaneamente o cessare il rapporto d’affari in conformità del primo comma, a eccezione dei contratti che le parti sono obbligate per legge a sottoscrivere. | Member States shall provide for an option to temporarily suspend or terminate the business relationship in contracts governed by their laws in accordance with the first subparagraph, except for contracts where the parties are obliged by law to enter into them. |
Qualora la società decida di sospendere temporaneamente o di cessare il rapporto d’affari, la società adotta provvedimenti volti a prevenire, attenuare o arrestare gli impatti della sospensione o della cessazione, dà un preavviso ragionevole al partner commerciale e riesamina tale decisione. | Where the company decides to temporarily suspend or to terminate the business relationship, the company shall take steps to prevent, mitigate or bring to an end the impacts of the suspension or termination, provide reasonable notice to the business partner and keep that decision under review. |
Qualora decida di non sospendere temporaneamente o cessare il rapporto d’affari a norma del presente articolo, la società monitora l’impatto negativo effettivo e valuta periodicamente la sua decisione e se siano disponibili ulteriori misure adeguate. | Where the company decides not to temporarily suspend or terminate the business relationship pursuant to this Article, the company shall monitor the actual adverse impact and periodically assess its decision and whether further appropriate measures are available. |
Articolo 12 | Article 12 |
Riparazione degli impatti negativi effettivi | Remediation of actual adverse impacts |
1. Gli Stati membri provvedono a che una società che abbia causato o causato congiuntamente un impatto negativo effettivo fornisca una riparazione. | 1. Member States shall ensure that, where a company has caused or jointly caused an actual adverse impact, the company provides remediation. |
2. Se l’impatto negativo effettivo è causato solo dal partner commerciale della società, quest’ultima può fornire una riparazione volontaria. La società può inoltre avvalersi della sua capacità di influenzare il partner commerciale che sta causando l’impatto negativo affinché fornisca una riparazione. | 2. Where the actual adverse impact is caused only by the company’s business partner, voluntary remediation may be provided by the company. The company may also use its ability to influence the business partner that is causing the adverse impact to provide remediation. |
Articolo 13 | Article 13 |
Dialogo significativo con i portatori di interessi | Meaningful engagement with stakeholders |
1. Gli Stati membri provvedono a che le società adottino misure adeguate per dialogare in modo efficace con i portatori di interessi, conformemente al presente articolo. | 1. Member States shall ensure that companies take appropriate measures to carry out effective engagement with stakeholders, in accordance with this Article. |
2. Fatta salva la direttiva (UE) 2016/943, quando consultano i portatori di interessi, le società forniscono a questi ultimi, se del caso, informazioni pertinenti e complete, al fine di svolgere consultazioni efficaci e trasparenti. Fatta salva la direttiva (UE) 2016/943, i portatori di interessi consultati sono autorizzati a presentare una richiesta motivata di informazioni pertinenti supplementari, che la società fornisce entro un periodo di tempo ragionevole e in un formato adeguato e comprensibile. Se la società respinge una richiesta di informazioni supplementari, i portatori di interessi consultati hanno il diritto di ricevere una motivazione scritta al riguardo. | 2. Without prejudice to Directive (EU) 2016/943, when consulting with stakeholders, companies shall, as appropriate, provide them with relevant and comprehensive information, in order to carry out effective and transparent consultations. Without prejudice to Directive (EU) 2016/943, consulted stakeholders shall be allowed to make a reasoned request for relevant additional information, which shall be provided by the company within a reasonable period of time and in an appropriate and comprehensible format. If the company refuses a request for additional information, the consulted stakeholders shall be entitled to a written justification for that refusal. |
3. La consultazione dei portatori di interessi avviene nelle fasi seguenti del processo di attuazione del dovere di diligenza: | 3. Consultation of stakeholders shall take place at the following stages of the due diligence process: |
a) | in fase di raccolta delle informazioni necessarie sugli impatti negativi effettivi o potenziali, al fine di individuare e valutare gli impatti negativi e attribuire loro priorità a norma degli articoli 8 e 9; | (a) | when gathering the necessary information on actual or potential adverse impacts, in order to identify, assess and prioritise adverse impacts pursuant to Articles 8 and 9; |
b) | in fase di elaborazione di piani d’azione in materia di prevenzione e correttivi a norma dell’articolo 10, paragrafo 2, e dell’articolo 11, paragrafo 3, e in fase di elaborazione di piani d’azione in materia di prevenzione e correttivi rafforzati a norma dell’articolo 10, paragrafo 6, e dell’articolo 11, paragrafo 7; | (b) | when developing prevention and corrective action plans pursuant to Article 10(2) and Article 11(3), and developing enhanced prevention and corrective action plans pursuant to Article 10(6) and Article 11(7); |
c) | in fase di assunzione della decisione di cessare o sospendere un rapporto d’affari a norma dell’articolo 10, paragrafo 6, e dell’articolo 11, paragrafo 7; | (c) | when deciding to terminate or suspend a business relationship pursuant to Article 10(6) and Article 11(7); |
d) | in fase di adozione di misure adeguate per fornire riparazione agli impatti negativi a norma dell’articolo 12; | (d) | when adopting appropriate measures to remediate adverse impacts pursuant to Article 12; |
e) | se del caso, in fase di elaborazione di indicatori qualitativi e quantitativi per il monitoraggio richiesto in virtù dell’articolo 15. | (e) | as appropriate, when developing qualitative and quantitative indicators for the monitoring required under Article 15. |
4. Qualora non sia ragionevolmente possibile dialogare in modo efficace con i portatori di interessi nella misura necessaria per conformarsi agli obblighi della presente direttiva, le società si consultano anche con esperti in grado di fornire informazioni credibili sugli impatti negativi effettivi o potenziali. | 4. Where it is not reasonably possible to carry out effective engagement with stakeholders to the extent necessary to comply with the requirements of this Directive, companies shall consult additionally with experts who can provide credible insights into actual or potential adverse impacts. |
5. Nel consultare i portatori di interessi, le società identificano e affrontano gli ostacoli al dialogo e provvedono a che i partecipanti non siano soggetti ad azioni di ritorsione o rivalsa, anche mantenendo la riservatezza e l’anonimato. | 5. In consulting stakeholders, companies shall identify and address barriers to engagement and shall ensure that participants are not the subject of retaliation or retribution, including by maintaining confidentiality or anonymity. |
6. Gli Stati membri provvedono affinché le società siano autorizzate ad adempiere agli obblighi di cui al presente articolo mediante iniziative di settore o multipartecipative, a seconda dei casi, a condizione che le procedure di consultazione soddisfino i requisiti di cui al presente articolo. Il ricorso a iniziative di settore e multipartecipative non è sufficiente per adempiere all’obbligo di consultazione dei dipendenti della società stessa e dei loro rappresentanti. | 6. Member States shall ensure that companies are allowed to fulfil the obligations laid down in this Article through industry or multi-stakeholder initiatives, as appropriate, provided that the consultation procedures meet the requirements set out in this Article. The use of industry and multi-stakeholder initiatives shall not be sufficient to fulfil the obligation to consult the company’s own employees and their representatives. |
7. Il dialogo con i dipendenti e i loro rappresentanti lascia impregiudicato il pertinente diritto dell’Unione e nazionale in materia di diritti occupazionali e sociali nonché i contratti collettivi applicabili. | 7. Engagement with employees and their representatives shall be without prejudice to relevant Union and national law in the field of employment and social rights as well as to the applicable collective agreements. |
Articolo 14 | Article 14 |
Meccanismo di notifica e procedura di reclamo | Notification mechanism and complaints procedure |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società consenta alle persone e ai soggetti elencati al paragrafo 2 di presentarle un reclamo qualora tali persone o soggetti nutrano un legittimo timore circa gli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali, delle attività della società stessa, delle attività delle sue filiazioni o delle attività dei suoi partner commerciali nella catena di attività della società. | 1. Member States shall ensure that companies enable persons and entities listed in paragraph 2 to submit complaints to them where those persons or entities have legitimate concerns regarding actual or potential adverse impacts with respect to the companies’ own operations, the operations of their subsidiaries or the operations of their business partners in the chains of activities of the companies. |
2. Gli Stati membri provvedono a che possano presentare reclamo: | 2. Member States shall ensure that complaints may be submitted by: |
a) | le persone fisiche o giuridiche colpite da un impatto negativo o che hanno fondati motivi di ritenere di poterne essere colpite e i legittimi rappresentanti di tali persone per loro conto, quali le organizzazioni della società civile e i difensori dei diritti umani; | (a) | natural or legal persons who are affected or have reasonable grounds to believe that they might be affected by an adverse impact, and the legitimate representatives of such persons on behalf of them, such as civil society organisations and human rights defenders; |
b) | i sindacati e altri rappresentanti dei lavoratori che rappresentano le persone fisiche che lavorano nella catena di attività interessata; e | (b) | trade unions and other workers’ representatives representing natural persons working in the chain of activities concerned; and |
c) | le organizzazioni della società civile che sono attive ed esperte nei settori collegati all’impatto ambientale negativo che è oggetto del reclamo. | (c) | civil society organisations that are active and experienced in related areas where an adverse environmental impact is the subject matter of the complaint. |
3. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società predisponga una procedura equa, pubblicamente disponibile, accessibile, prevedibile e trasparente di trattamento dei reclami di cui al paragrafo 1, che includa una procedura per i casi in cui una società reputa un reclamo infondato, e ne informi i rappresentanti dei lavoratori e i sindacati interessati. Le società adottano misure ragionevolmente disponibili per evitare qualsiasi forma di ritorsione garantendo la riservatezza dell’identità della persona o dell’organizzazione che presenta il reclamo, conformemente al diritto nazionale. Laddove sia necessario condividere informazioni, ciò deve avvenire in modo tale da non pregiudicare la sicurezza del reclamante, anche non divulgandone l’identità. | 3. Member States shall ensure that companies establish a fair, publicly available, accessible, predictable and transparent procedure for dealing with the complaints referred to in paragraph 1, including a procedure where a company considers a complaint to be unfounded, and inform the relevant workers representatives and trade unions of that procedure. Companies shall take reasonably available measures to prevent any form of retaliation by ensuring the confidentiality of the identity of the person or organisation submitting the complaint, in accordance with national law. Where information needs to be shared, it shall be in a manner that does not endanger the complainant’s safety, including by not disclosing that complainant’s identity. |
Gli Stati membri provvedono a che, quando il reclamo risulta fondato, l’impatto negativo che ne costituisce l’oggetto sia considerato individuato ai sensi dell’articolo 8 e la società adotti le misure adeguate conformemente agli articoli 10, 11 e 12. | Member States shall ensure that, where the complaint is well-founded, the adverse impact that is the subject matter of the complaint is deemed to be identified within the meaning of Article 8 and the company shall take appropriate measures in accordance with Articles 10, 11 and 12. |
4. Gli Stati membri provvedono a che il reclamante abbia il diritto di: | 4. Member States shall ensure that complainants are entitled to: |
a) | chiedere che la società a cui è presentato il reclamo a norma del paragrafo 1 gli dia adeguato seguito; | (a) | request appropriate follow-up on the complaint from the company with which they have filed a complaint pursuant to paragraph 1; |
b) | incontrare i rappresentanti della società, del livello adeguato, per discutere degli impatti negativi gravi, siano essi effettivi o potenziali, oggetto del reclamo, e della potenziale riparazione conformemente all’articolo 12; | (b) | meet with the company’s representatives at an appropriate level to discuss actual or potential severe adverse impacts that are the subject matter of the complaint, and potential remediation in accordance with Article 12; |
c) | ottenere dalla società le motivazioni in base alle quali un reclamo è considerato fondato o meno e, qualora sia stato considerato fondato, ottenere informazioni sui provvedimenti e sulle azioni intrapresi o da intraprendere. | (c) | be provided by the company with the reasons a complaint has been considered founded or unfounded and, where considered founded, with information on the steps and actions taken or to be taken. |
5. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società istituisca un meccanismo accessibile mediante il quale persone e soggetti possano presentare notifiche qualora dispongano di informazioni o nutrano timori circa gli impatti negativi, siano essi effettivi o potenziali, delle attività della società stessa, delle attività delle sue filiazioni e delle attività dei suoi partner commerciali nella catena di attività della società. | 5. Member States shall ensure that companies establish an accessible mechanism for the submission of notifications by persons and entities where they have information or concerns regarding actual or potential adverse impacts with respect to their own operations, the operations of their subsidiaries and the operations of their business partners in the chains of activities of the companies. |
Il meccanismo garantisce che le notifiche possano essere effettuate in forma anonima o riservata conformemente al diritto nazionale. Le società adottano misure ragionevolmente disponibili per evitare qualsiasi forma di ritorsione garantendo la riservatezza dell’identità delle persone o dei soggetti che presentano notifiche, conformemente al diritto nazionale. La società può informare le persone o i soggetti che presentano le notifiche in merito ai provvedimenti e alle azioni intrapresi o da intraprendere, se del caso. | The mechanism shall ensure that notifications can be made either anonymously or confidentially in accordance with national law. Companies shall take reasonably available measures to prevent any form of retaliation by ensuring that the identity of persons or entities that submit notifications remains confidential, in accordance with national law. The company may inform persons or entities that submit notifications about steps and actions taken or to be taken, where relevant. |
6. Gli Stati membri provvedono affinché le società siano autorizzate ad adempiere gli obblighi di cui al paragrafo 1, al paragrafo 3, primo comma, e al paragrafo 5, partecipando a procedure di reclamo collaborative e meccanismi di notifica, fra cui quelli istituiti congiuntamente dalle società, attraverso associazioni di settore, iniziative multipartecipative o accordi quadro globali, a condizione che tali procedure collaborative e meccanismi soddisfino i requisiti di cui al presente articolo. | 6. Member States shall ensure that companies are allowed to fulfil the obligations laid down in paragraph 1, the first subparagraph of paragraph 3, and paragraph 5, through participation in collaborative complaints procedures and notification mechanisms, including those established jointly by companies, through industry associations, multi-stakeholder initiatives or global framework agreements, provided that such collaborative procedures and mechanisms meet the requirements set out in this Article. |
7. La presentazione di una notifica o di un reclamo a norma del presente articolo non costituisce una condizione preliminare per accedere alle procedure di cui agli articoli 26 e 29 o ad altri meccanismi non giudiziari, né impedisce alle persone che la effettuano di accedervi. | 7. The submission of a notification or complaint under this Article shall not be a prerequisite for, or preclude the persons submitting them from, having access to the procedures under Article 26 and 29 or to other, non-judicial, mechanisms. |
Articolo 15 | Article 15 |
Monitoraggio | Monitoring |
Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società effettui periodicamente una valutazione delle attività e misure proprie, di quelle delle sue filiazioni e, se collegate alla catena di attività della società stessa, di quelle dei suoi partner commerciali, per valutare l’attuazione e per monitorare l’adeguatezza e l’efficacia degli interventi di individuazione, prevenzione, attenuazione, arresto e minimizzazione nell’entità degli impatti negativi. La valutazione si basa, ove opportuno, su indicatori qualitativi e quantitativi ed è effettuata senza indebiti ritardi dopo il verificarsi di un cambiamento significativo e in ogni caso almeno ogni 12 mesi, nonché ogniqualvolta vi siano fondati motivi di ritenere che possano presentarsi nuovi rischi di manifestazione di tali impatti negativi. Ove opportuno, la politica relativa al dovere di diligenza, gli impatti negativi individuati e le misure adeguate che ne sono derivate sono aggiornati in base all’esito di tali valutazioni e tenendo debitamente conto delle informazioni pertinenti fornite dai portatori di interessi. | Member States shall ensure that companies carry out periodic assessments of their own operations and measures, those of their subsidiaries and, where related to the chain of activities of the company, those of their business partners, to assess the implementation and to monitor the adequacy and effectiveness of the identification, prevention, mitigation, bringing to an end and minimisation of the extent of adverse impacts. Such assessments shall be based, where appropriate, on qualitative and quantitative indicators and be carried out without undue delay after a significant change occurs, but at least every 12 months and whenever there are reasonable grounds to believe that new risks of the occurrence of those adverse impacts may arise. Where appropriate, the due diligence policy, the adverse impacts identified and the appropriate measures that derived shall be updated in accordance with the outcome of such assessments and with due consideration of relevant information from stakeholders. |
Articolo 16 | Article 16 |
Comunicazione | Communicating |
1. Fatta salva l’esenzione prevista al paragrafo 2 del presente articolo, gli Stati membri provvedono a che ciascuna società riferisca sulle materie disciplinate dalla presente direttiva pubblicando annualmente sul proprio sito web una dichiarazione annuale. Tale dichiarazione annuale è pubblicata: | 1. Without prejudice to the exemption provided for in paragraph 2 of this Article, Member States shall ensure that companies report on the matters covered by this Directive by publishing on their website an annual statement. That annual statement shall be published: |
a) | in almeno una delle lingue ufficiali dell’Unione che sia utilizzata nello Stato membro dell’autorità di controllo designata a norma dell’articolo 24 e, qualora diversa, in una lingua che sia di uso comune a livello internazionale nel mondo degli affari; | (a) | in at least one of the official languages of the Union used in the Member State of the supervisory authority designated pursuant to Article 24 and, where different, in a language that is customary in the sphere of international business; |
b) | entro un termine ragionevole, ma non oltre 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio dell’esercizio per il quale è redatta o, per le società che effettuano la rendicontazione volontaria in conformità della direttiva 2013/34/UE, entro la data di pubblicazione del bilancio d’esercizio. | (b) | within a reasonable period of time, but no later than 12 months after the balance sheet date of the financial year for which the statement is drawn up, or, for companies voluntarily reporting in accordance with Directive 2013/34/EU, by the date of publication of the annual financial statements. |
Nel caso di una società costituita in conformità del diritto di un paese terzo, la dichiarazione comprende anche le informazioni richieste a norma dell’articolo 23, paragrafo 2, relative al mandatario della società. | In the case of a company formed in accordance with the law of a third country, the statement shall also include the information required pursuant to Article 23(2) regarding the company’s authorised representative. |
2. Il paragrafo 1 del presente articolo non si applica alle società soggette agli obblighi di rendicontazione di sostenibilità in conformità degli articoli 19 bis, 29 bis o 40 bis della direttiva 2013/34/UE, comprese quelle esentate in conformità dell’articolo 19 bis, paragrafo 9, o dell’articolo 29 bis, paragrafo 8, di tale direttiva. | 2. Paragraph 1 of this Article shall not apply to companies that are subject to sustainability reporting requirements in accordance with Article 19a, 29a or 40a of Directive 2013/34/EU, including those that are exempted in accordance with Article 19a(9) or Article 29a(8) of that Directive. |
3. Entro il 31 marzo 2027 la Commissione adotta atti delegati conformemente all’articolo 34 al fine di integrare la presente direttiva stabilendo il contenuto e i criteri della rendicontazione di cui al paragrafo 1, indicando, in particolare, informazioni sufficientemente dettagliate da fornire per illustrare il dovere di diligenza, gli impatti negativi effettivi e potenziali individuati e le misure adeguate adottate riguardo a tali impatti. Nell’elaborare tali atti delegati, la Commissione tiene debitamente conto dei principi di rendicontazione di sostenibilità adottati a norma degli articoli 29 ter e 40 ter della direttiva 2013/34/UE e allinea, se del caso, gli atti delegati a tali principi. | 3. By 31 March 2027, the Commission shall adopt delegated acts in accordance with Article 34 in order to supplement this Directive by laying down the content and criteria for the reporting under paragraph 1, specifying, in particular, sufficiently detailed information on the description of due diligence, actual and potential adverse impacts identified, and appropriate measures taken with respect to those impacts. In preparing those delegated acts, the Commission shall take due account of, and align them as appropriate with, the sustainability reporting standards adopted pursuant to Articles 29b and 40b of Directive 2013/34/EU. |
Nell’adottare gli atti delegati di cui al primo comma, la Commissione garantisce che non vi sia alcuna duplicazione degli obblighi di rendicontazione per le società di cui all’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), punto iii), che sono soggette a obblighi di rendicontazione a norma dell’articolo 4 del regolamento (UE) 2019/2088, pur mantenendo pienamente gli obblighi minimi stabiliti nella presente direttiva. | When adopting the delegated acts referred to in the first subparagraph, the Commission shall ensure that there is no duplication in reporting requirements for companies referred to in Article 3(1)point (a)(iii), that are subject to reporting requirements under Article 4 of Regulation (EU) 2019/2088, while maintaining in full the minimum obligations stipulated in this Directive. |
Articolo 17 | Article 17 |
Accessibilità delle informazioni tramite il punto di accesso unico europeo | Accessibility of information on the European single access point |
1. A decorrere dal 1o gennaio 2029 gli Stati membri assicurano che, quando rendono pubblica la dichiarazione annuale di cui all’articolo 16, paragrafo 1, della presente direttiva, le società trasmettano contemporaneamente tale dichiarazione all’organismo di raccolta di cui al paragrafo 3 del presente articolo affinché sia resa accessibile tramite il punto di accesso unico europeo (ESAP), istituito dal regolamento (UE) 2023/2859. | 1. From 1 January 2029, Member States shall ensure that, when making public the annual statement referred to in Article 16(1) of this Directive, companies submit that statement at the same time to the collection body referred to in paragraph 3 of this Article for the purpose of making it accessible on the European single access point (ESAP), as established by Regulation (EU) 2023/2859. |
Gli Stati membri provvedono affinché le informazioni contenute nella dichiarazione annuale di cui al primo comma soddisfino i requisiti seguenti: | Member States shall ensure that the information contained in the annual statement referred to in the first subparagraph complies with the following requirements: |
a) | sono trasmesse in un formato per dati estraibili ai sensi dell’articolo 2, punto 3), del regolamento (UE) 2023/2859 o, laddove previsto dal diritto dell’Unione o nazionale, in un formato leggibile meccanicamente ai sensi dell’articolo 2, punto 4), di tale regolamento; | (a) | it is submitted in a data extractable format, as defined in Article 2, point (3), of Regulation (EU) 2023/2859, or, where required by Union or national law, in a machine-readable format, as defined in Article 2, point (4), of that Regulation; |
b) | sono corredate dei metadati seguenti: | i) | tutte le denominazioni della società cui si riferiscono le informazioni; | ii) | l’identificativo della persona giuridica della società, come specificato a norma dell’articolo 7, paragrafo 4, lettera b), del regolamento (UE) 2023/2859; | iii) | le dimensioni della società per categoria, come specificate a norma dell’articolo 7, paragrafo 4, lettera d), del regolamento (UE) 2023/2859; | iv) | il settore o i settori industriali delle attività economiche della società, come specificati a norma dell’articolo 7, paragrafo 4, lettera e), del regolamento (UE) 2023/2859; | v) | il tipo di informazioni, come specificato a norma dell’articolo 7, paragrafo 4, lettera c), del regolamento (UE) 2023/2859; | vi) | un’indicazione che precisi se le informazioni contengono dati personali. | (b) | it is accompanied by the following metadata: | (i) | all the names of the company to which the information relates; | (ii) | the legal entity identifier of the company, as specified pursuant to Article 7(4), point (b), of Regulation (EU) 2023/2859; | (iii) | the size of the company by category, as specified pursuant to Article 7(4), point (d), of Regulation (EU) 2023/2859; | (iv) | the industry sector(s) of the economic activities of the company, as specified pursuant to Article 7(4), point (e), of Regulation (EU) 2023/2859; | (v) | the type of information, as specified pursuant to Article 7(4), point (c), of Regulation (EU) 2023/2859; | (vi) | an indication of whether the information includes personal data. |
2. Ai fini del paragrafo 1, lettera b), punto ii), gli Stati membri assicurano che le società ottengano un identificativo della persona giuridica. | 2. For the purposes of paragraph 1, point (b)(ii), Member States shall ensure that companies obtain a legal entity identifier. |
3. Entro il 31 dicembre 2028, al fine di rendere le informazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo accessibili tramite l’ESAP, gli Stati membri designano almeno un organismo di raccolta ai sensi dell’articolo 2, punto 2, del regolamento (UE) 2023/2859 e ne danno notifica all’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. | 3. By 31 December 2028, for the purposes of making the information referred to in paragraph 1 of this Article accessible on ESAP, Member States shall designate at least one collection body, as defined in Article 2, point (2), of Regulation (EU) 2023/2859, and notify the European Securities and Markets Authority thereof. |
4. Al fine di garantire la raccolta e la gestione efficienti delle informazioni trasmesse conformemente al paragrafo 1, alla Commissione è conferito il potere di adottare misure di esecuzione per specificare: | 4. For the purposes of ensuring the efficient collection and management of information submitted in accordance with paragraph 1, the Commission shall be empowered to adopt implementing measures to specify: |
a) | eventuali altri metadati necessari di cui devono essere corredate le informazioni; | (a) | any other metadata required to accompany the information; |
b) | la strutturazione dei dati nelle informazioni; e | (b) | the structuring of data in the information; and |
c) | per quali informazioni è richiesto un formato leggibile meccanicamente e, in tali casi, quale formato leggibile meccanicamente debba essere utilizzato. | (c) | for which information a machine-readable format is required and, in such cases, which machine-readable format is to be used. |
Articolo 18 | Article 18 |
Clausole contrattuali tipo | Model contractual clauses |
La Commissione, in consultazione con gli Stati membri e i portatori di interessi, adotta orientamenti su clausole contrattuali tipo d’uso volontario entro il 26 gennaio 2027 al fine di agevolare le società nel conformarsi all’articolo 10, paragrafo 2, lettera b), e all’articolo 11, paragrafo 3, lettera c). | In order to provide support to companies to facilitate their compliance with Article 10(2), point (b), and Article 11(3), point (c), the Commission, in consultation with Member States and stakeholders, shall adopt guidance about voluntary model contractual clauses, by 26 January 2027. |
Articolo 19 | Article 19 |
Orientamenti | Guidelines |
1. La Commissione, in consultazione con gli Stati membri e i portatori di interessi, l’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, l’Agenzia europea dell’ambiente, l’Autorità europea del lavoro e, se del caso, le organizzazioni internazionali e altri organismi competenti in materia di dovere di diligenza, emana orientamenti, compresi orientamenti generali e orientamenti specifici a determinati settori o determinati impatti negativi, al fine di assistere le società o le autorità degli Stati membri nella definizione delle modalità con cui le società debbano adempiere gli obblighi relativi al dovere di diligenza in modo pratico e al fine di fornire sostegno ai portatori di interessi. | 1. In order to provide support to companies or to Member State authorities on how companies should fulfil their due diligence obligations in a practical manner, and to provide support to stakeholders, the Commission, in consultation with Member States and stakeholders, the European Union Agency for Fundamental Rights, the European Environment Agency, the European Labour Authority, and where appropriate with international organisations and other bodies having expertise in due diligence, shall issue guidelines, including general guidelines and sector-specific guidelines or guidelines for specific adverse impacts. |
2. Gli orientamenti emanati a norma del paragrafo 1 comprendono: | 2. The guidelines to be issued pursuant to paragraph 1 shall include: |
a) | orientamenti e migliori pratiche su come assolvere il dovere di diligenza conformemente agli obblighi di cui agli articoli da 5 a 16, in particolare il processo di individuazione a norma dell’articolo 8, l’attribuzione di priorità agli impatti a norma dell’articolo 9, le misure adeguate per adattare le pratiche di acquisto a norma dell’articolo 10, paragrafo 2, e dell’articolo 11, paragrafo 3, il disimpegno responsabile a norma dell’articolo 10, paragrafo 6, e dell’articolo 11, paragrafo 7, le misure adeguate per la riparazione a norma dell’articolo 12 e le modalità per individuare i portatori di interessi e instaurare un dialogo con gli stessi a norma dell’articolo 13, anche attraverso il meccanismo di notifica e la procedura di reclamo istituiti all’articolo 14; | (a) | guidance and best practices on how to conduct due diligence in accordance with the obligations laid down in Articles 5 to 16, particularly, the identification process pursuant to Article 8, the prioritisation of impacts pursuant to Article 9, appropriate measures to adapt purchasing practices pursuant to Article 10(2) and Article 11(3), responsible disengagement pursuant to Article 10(6) and Article 11(7), appropriate measures for remediation pursuant to Article 12, and on how to identify and engage with stakeholders pursuant to Article 13, including through the notification mechanism and complaints procedure established in Article 14; |
b) | orientamenti pratici sul piano di transizione di cui all’articolo 22; | (b) | practical guidance on the transition plan as referred to in Article 22; |
c) | orientamenti specifici per settore; | (c) | sector-specific guidance; |
d) | orientamenti sulla valutazione dei fattori di rischio a livello di società, di quelli relativi alle attività commerciali, di quelli geografici e contestuali, di quelli connessi ai prodotti e ai servizi e di quelli settoriali, compresi quelli associati alle zone di conflitto o ad alto rischio; | (d) | guidance on the assessment of company-level, business operations, geographic and contextual, product and service, and sectoral risk factors, including those associated with conflict-affected and high-risk areas; |
e) | riferimenti alle fonti di dati e informazioni disponibili per il rispetto degli obblighi previsti dalla presente direttiva, nonché agli strumenti e alle tecnologie digitali che potrebbero agevolare e sostenere il rispetto di tali obblighi; | (e) | references to data and information sources available for the compliance with the obligations provided for in this Directive, and to digital tools and technologies that could facilitate and support compliance; |
f) | informazioni su come condividere risorse e informazioni tra società e altri soggetti giuridici ai fini del rispetto delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva, in modo conforme alla protezione dei segreti commerciali a norma dell’articolo 5, paragrafo 3, e alla protezione da potenziali azioni di ritorsione o rivalsa di cui all’articolo 13, paragrafo 5; | (f) | information on how to share resources and information among companies and other legal entities for the purpose of compliance with the provisions of national law adopted pursuant to this Directive, in a manner that is in accordance with the protection of trade secrets pursuant to Article 5(3) and the protection from potential retaliation and retribution as provided for in Article 13(5); |
g) | informazioni per i portatori di interessi e i loro rappresentanti su come instaurare un dialogo nel corso dell’intero processo di attuazione del dovere di diligenza. | (g) | information for stakeholders and their representatives on how to engage throughout the due diligence process. |
3. Gli orientamenti di cui al paragrafo 2, lettere a), d) ed e), sono resi disponibili entro il 26 gennaio 2027. Gli orientamenti di cui al paragrafo 2, lettere b), f) e g), sono resi disponibili entro 26 luglio 2027. | 3. The guidelines referred to in paragraph 2, points (a), (d), and (e), shall be made available by 26 January 2027. The guidelines in paragraph 2, points (b), (f) and (g), shall be made available by 26 July 2027. |
4. Gli orientamenti di cui al presente articolo sono resi disponibili in tutte le lingue ufficiali dell’Unione. La Commissione riesamina periodicamente gli orientamenti e li adatta, se del caso. | 4. The guidelines referred to in this Article shall be made available in all the official languages of the Union. The Commission shall periodically review the guidelines and adapt them where appropriate. |
Articolo 20 | Article 20 |
Misure di accompagnamento | Accompanying measures |
1. Gli Stati membri allestiscono e gestiscono, individualmente o congiuntamente, siti web, piattaforme o portali dedicati per informare le società e i loro partner commerciali e i portatori di interessi e fornire loro assistenza. Particolare attenzione è prestata in quest’ambito alle PMI che intervengono nelle catene di attività delle società. Tali siti web, piattaforme o portali danno accesso, in particolare: | 1. Member States shall, in order to provide information and support to companies and their business partners and to stakeholders, set up and operate individually or jointly dedicated websites, platforms or portals. Specific consideration shall be given, in that respect, to the SMEs that are present in the chains of activities of companies. Those websites, platforms or portals shall, in particular, give access to: |
a) | ai contenuti e ai criteri per la rendicontazione, quali stabiliti dalla Commissione negli atti delegati adottati a norma dell’articolo 16, paragrafo 3; | (a) | the content and criteria for reporting as laid down by the Commission in the delegated acts adopted pursuant to Article 16(3); |
b) | agli orientamenti della Commissione sulle clausole contrattuali tipo d’uso volontario di cui all’articolo 18 e agli orientamenti da essa emanati a norma dell’articolo 19; | (b) | the Commission’s guidance about voluntary model contractual clauses as provided for in Article 18 and the guidelines it issues pursuant to Article 19; |
c) | all’helpdesk unico di cui all’articolo 21; e | (c) | the single helpdesk provided for in Article 21; and |
d) | alle informazioni per i portatori di interessi e i loro rappresentanti su come instaurare un dialogo nel corso dell’intero processo di attuazione del dovere di diligenza. | (d) | information for stakeholders and their representatives on how to engage throughout the due diligence process. |
2. Fatte salve le norme in materia di aiuti di Stato, gli Stati membri possono erogare sostegno finanziario alle PMI. Gli Stati membri possono inoltre fornire sostegno ai portatori di interessi al fine di agevolare l’esercizio dei diritti stabiliti dalla presente direttiva. | 2. Without prejudice to State aid rules, Member States may financially support SMEs. Member States may also provide support to stakeholders for the purpose of facilitating the exercise of rights laid down in this Directive. |
3. La Commissione può integrare le misure di sostegno dello Stato membro muovendo dall’attuale azione dell’Unione a favore del dovere di diligenza nell’Unione e nei paesi terzi e può elaborare misure nuove, tra cui l’agevolazione di iniziative di settore o multipartecipative volte ad assistere le società nell’adempimento dei loro obblighi. | 3. The Commission may complement Member State support measures, building on existing Union action to support due diligence in the Union and in third countries, and may devise new measures, including facilitation of industry or multi-stakeholder initiatives to help companies fulfil their obligations. |
4. Fatti salvi gli articoli 25, 26 e 29, le società possono partecipare a iniziative di settore e multipartecipative per sostenere l’adempimento degli obblighi di cui agli articoli da 7 a 16, sempreché le iniziative siano idonee a tal fine. In particolare, le società possono, dopo averne valutato l’adeguatezza, avvalersi delle pertinenti analisi dei rischi effettuate da iniziative di settore o multipartecipative o da membri di tali iniziative — o partecipare a tali analisi — e possono adottare o prendere parte a misure adeguate efficaci attraverso tali iniziative. In questo frangente le società monitorano l’efficacia di tali misure e continuano ad adottare misure adeguate laddove necessario per garantire l’adempimento dei loro obblighi. | 4. Without prejudice to Articles 25, 26 and 29, companies may participate in industry and multi-stakeholder initiatives to support the implementation of the obligations referred to in Articles 7 to 16 to the extent that such initiatives are appropriate to support the fulfilment of those obligations. In particular, companies may, after having assessed their appropriateness, make use of or join relevant risk analysis carried out by industry or multi-stakeholder initiatives or by members of those initiatives and may take or join effective appropriate measures through such initiatives. When doing so, companies shall monitor the effectiveness of such measures and, continue to take appropriate measures where necessary to ensure the fulfilment of their obligations. |
La Commissione e gli Stati membri possono favorire la diffusione di informazioni su tali iniziative e sui relativi esiti. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, emana orientamenti che definiscono i criteri di idoneità e una metodologia per la valutazione da parte delle società dell’idoneità delle iniziative di settore e multipartecipative. | The Commission and the Member States may facilitate the dissemination of information on such initiatives and their outcome. The Commission, in collaboration with Member States, shall issue guidance setting out fitness criteria and a methodology for companies to assess the fitness of industry and multi-stakeholder initiatives. |
5. Fatti salvi gli articoli 25, 26 e 29, le società possono fare ricorso a una verifica da parte di terzi indipendenti sulle e dalle società nelle loro catene di attività per sostenere l’attuazione degli obblighi relativi al dovere di diligenza, sempreché la verifica sia idonea all’adempimento degli obblighi pertinenti. La verifica da parte di terzi indipendenti può essere effettuata da altre società o da un’iniziativa di settore o multipartecipativa. I verificatori terzi indipendenti agiscono con obiettività e piena indipendenza dalla società, sono esenti da qualsiasi conflitto di interessi, non subiscono pressioni esterne, né dirette, né indirette, e si astengono da qualsiasi azione incompatibile con la loro indipendenza. A seconda della natura dell’impatto negativo, devono avere esperienza e competenze in materia di ambiente o di diritti umani e sono responsabili della qualità e dell’affidabilità della verifica che eseguono. | 5. Without prejudice to Articles 25, 26 and 29, companies may use independent third-party verification on and from companies in their chains of activities to support the implementation of due diligence obligations to the extent that such verification is appropriate to support the fulfilment of the relevant obligations. Independent third-party verification may be carried out by other companies or by an industry or multi-stakeholder initiative. Independent third-party verifiers shall act with objectivity and complete independence from the company, be free from any conflicts of interest, remain free from external influence, whether direct or indirect, and shall refrain from any action incompatible with their independence. Depending on the nature of the adverse impact, they shall have experience and competence in environmental or human rights matters and shall be accountable for the quality and reliability of the verification they carry out. |
La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, emana orientamenti che definiscono i criteri di idoneità e una metodologia per la valutazione da parte delle società dell’idoneità dei verificatori terzi, nonché orientamenti per il monitoraggio dell’accuratezza, dell’efficacia e dell’integrità della verifica da parte di terzi. | The Commission, in collaboration with Member States, shall issue guidance setting out fitness criteria and a methodology for companies to assess the fitness of third-party verifiers, and guidance for monitoring the accuracy, effectiveness and integrity of third-party verification. |
Articolo 21 | Article 21 |
Helpdesk unico | Single helpdesk |
1. La Commissione istituisce un helpdesk unico attraverso il quale le società possono ottenere informazioni, orientamenti e assistenza per quanto riguarda l’adempimento dei loro obblighi di cui alla presente direttiva. | 1. The Commission shall establish a single helpdesk through which companies may seek information, guidance and support with regard to fulfilling their obligations provided for in this Directive. |
2. Le autorità nazionali competenti di ciascuno Stato membro collaborano con l’helpdesk unico al fine di contribuire ad adattare le informazioni e gli orientamenti ai contesti nazionali nonché a diffondere tali informazioni e orientamenti. | 2. Relevant national authorities in each Member State shall collaborate with the single helpdesk in order to assist in tailoring the information and guidance to national contexts and in disseminating that information and guidance. |
Articolo 22 | Article 22 |
Lotta ai cambiamenti climatici | Combating climate change |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettere a), b) e c), e all’articolo 2, paragrafo 2, lettere a), b) e c), adotti e attui un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici volto a garantire, con il massimo impegno possibile, che il modello e la strategia aziendali siano compatibili con la transizione verso un’economia sostenibile e con la limitazione del riscaldamento globale a 1,5 oC in linea con l’accordo di Parigi nonché l’obiettivo di conseguire la neutralità climatica come stabilito nel regolamento (UE) 2021/1119, compresi i suoi obiettivi intermedi e di neutralità climatica al 2050, e, se del caso, l’esposizione della società ad attività connesse al carbone, al petrolio e al gas. | 1. Member States shall ensure that companies referred to in Article 2(1), points (a), (b) and (c), and Article 2(2), points (a), (b) and (c), adopt and put into effect a transition plan for climate change mitigation which aims to ensure, through best efforts, that the business model and strategy of the company are compatible with the transition to a sustainable economy and with the limiting of global warming to 1,5 oC in line with the Paris Agreement and the objective of achieving climate neutrality as established in Regulation (EU) 2021/1119, including its intermediate and 2050 climate neutrality targets, and where relevant, the exposure of the company to coal-, oil- and gas-related activities. |
Il piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici di cui al primo comma prevede: | The design of the transition plan for climate change mitigation referred to in the first subparagraph shall contain: |
a) | obiettivi temporalmente definiti connessi ai cambiamenti climatici, per il 2030 e in fasi quinquennali fino al 2050, sulla base di prove scientifiche conclusive e, ove opportuno, obiettivi assoluti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di ambito 1, 2 e 3 per ciascuna categoria significativa; | (a) | time-bound targets related to climate change for 2030 and in five-year steps up to 2050 based on conclusive scientific evidence and, where appropriate, absolute emission reduction targets for greenhouse gas for scope 1, scope 2 and scope 3 greenhouse gas emissions for each significant category; |
b) | una descrizione delle leve di decarbonizzazione individuate e delle azioni chiave previste per conseguire gli obiettivi di cui alla lettera a), comprese, se del caso, le modifiche del portafoglio di prodotti e servizi della società e l’adozione di nuove tecnologie; | (b) | a description of decarbonisation levers identified and key actions planned to reach the targets referred to in point (a), including, where appropriate, changes in the product and service portfolio of the company and the adoption of new technologies; |
c) | una spiegazione e una quantificazione degli investimenti e dei finanziamenti a sostegno dell’attuazione del piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici; e | (c) | an explanation and quantification of the investments and funding supporting the implementation of the transition plan for climate change mitigation; and |
d) | una descrizione del ruolo degli organi di amministrazione, gestione e controllo per quanto riguarda il piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici. | (d) | a description of the role of the administrative, management and supervisory bodies with regard to the transition plan for climate change mitigation. |
2. Si considera che le società che comunicano un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici a norma dell’articolo 19 bis, 29 bis o 40 bis, a seconda dei casi, della direttiva 2013/34/UE abbiano rispettato l’obbligo di adottare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici di cui al paragrafo 1 del presente articolo. | 2. Companies that report a transition plan for climate change mitigation in accordance with Article 19a, 29a or 40a, as the case may be, of Directive 2013/34/EU shall be deemed to have complied with the obligation to adopt a transition plan for climate change mitigation referred to in paragraph 1 of this Article. |
Si considera che le società incluse nel piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici della loro impresa madre comunicato a norma dell’articolo 29 bis o 40 bis, a seconda dei casi, della direttiva 2013/34/UE, abbiano rispettato l’obbligo di adottare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici di cui al paragrafo 1 del presente articolo. | Companies that are included in the transition plan for climate change mitigation of their parent undertaking reported in accordance with Article 29a or 40a, as the case may be, of Directive 2013/34/EU, shall be deemed to have complied with the obligation to adopt a transition plan for climate change mitigation referred to in paragraph 1 of this Article. |
3. Gli Stati membri provvedono a che il piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici di cui al paragrafo 1 sia aggiornato ogni 12 mesi e contenga una descrizione dei progressi realizzati dalla società nel conseguimento degli obiettivi di cui al paragrafo 1, secondo comma, lettera a). | 3. Member States shall ensure that the transition plan for climate change mitigation referred to in paragraph 1 is updated every 12 months and contains a description of the progress the company has made towards achieving the targets referred to in paragraph 1, second subparagraph, point (a). |
Articolo 23 | Article 23 |
Mandatario | Authorised representative |
1. Gli Stati membri impongono a una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, che opera in uno Stato membro di designare suo mandatario una persona fisica o giuridica stabilita o domiciliata in uno degli Stati membri in cui opera. La designazione è valida quando il mandatario ne conferma l’accettazione. | 1. Member States shall require that a company referred to in Article 2(2) operating in a Member State designates as its authorised representative a natural or legal person that is established or domiciled in one of the Member States where it operates. The designation shall be valid when confirmed as accepted by the authorised representative. |
2. Gli Stati membri impongono al mandatario o alla società di comunicare il nome, l’indirizzo postale, l’indirizzo di posta elettronica e il numero di telefono del mandatario all’autorità di controllo dello Stato membro in cui il mandatario è domiciliato o stabilito e, se diversa, all’autorità di controllo competente, come specificato all’articolo 24, paragrafo 3. Gli Stati membri provvedono a che il mandatario sia tenuto a fornire all’autorità di controllo che lo richieda copia della designazione in una delle lingue ufficiali dello Stato membro. | 2. Member States shall require that the authorised representative or the company notifies the name, address, email address and telephone number of the authorised representative to a supervisory authority in the Member State where the authorised representative is domiciled or established and, where it is different, the competent supervisory authority, as specified in Article 24(3). Member States shall ensure that the authorised representative is obliged to provide, upon request, a copy of the designation in an official language of a Member State to any of the supervisory authorities. |
3. Gli Stati membri impongono al mandatario o alla società di informare l’autorità di controllo dello Stato membro in cui il mandatario è domiciliato o stabilito e, se diversa, l’autorità di controllo competente, come specificato all’articolo 24, paragrafo 3, del fatto che la società è una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2. | 3. Member States shall require that the authorised representative or the company informs a supervisory authority in the Member State where the authorised representative is domiciled or established and, where it is different, the competent supervisory authority, as specified in Article 24(3), that the company is a company referred to in Article 2(2). |
4. Gli Stati membri impongono a ciascuna società di conferire al mandatario il potere di ricevere dalle autorità di controllo comunicazioni su tutte le questioni necessarie per assicurare il rispetto e l’applicazione delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva. La società è tenuta a conferire al mandatario i poteri e le risorse necessari per cooperare con le autorità di controllo. | 4. Member States shall require that each company empowers its authorised representative to receive communications from supervisory authorities on all matters necessary for compliance with and enforcement of provisions of national law transposing this Directive. Companies shall be required to provide their authorised representative with the necessary powers and resources to cooperate with supervisory authorities. |
5. Qualora una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, non adempia gli obblighi di cui al presente articolo, tutti gli Stati membri in cui opera la società sono competenti a far rispettare tali obblighi in conformità del loro diritto nazionale. Uno Stato membro che intenda far rispettare gli obblighi di cui al presente articolo informa le autorità di controllo tramite la rete europea delle autorità di controllo istituita a norma dell’articolo 28 così da evitare che altri Stati membri agiscano in questo senso. | 5. When a company referred to in Article 2(2) fails to comply with the obligations laid down in this Article, all Member States in which that company operates shall be competent to enforce the fulfilment of such obligations in accordance with their national law. A Member State that intends to enforce the obligations laid down in this Article shall notify the supervisory authorities through the European Network of Supervisory Authorities set up under Article 28 so that other Member States do not enforce them. |
Articolo 24 | Article 24 |
Autorità di controllo | Supervisory authorities |
1. Ciascuno Stato membro designa una o più autorità di controllo incaricate di vigilare sul rispetto degli obblighi previsti dalle disposizioni di diritto nazionale adottate a norma degli articoli da 7 a 16 e dell’articolo 22. | 1. Each Member State shall designate one or more supervisory authorities to supervise compliance with the obligations laid down in the provisions of national law adopted pursuant to Articles 7 to 16 and Article 22. |
2. Per quanto riguarda una società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, l’autorità di controllo competente è quella dello Stato membro in cui la società ha la sede legale. | 2. As regards a company referred to in Article 2(1), the competent supervisory authority shall be that of the Member State in which the company has its registered office. |
3. Per quanto riguarda una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, l’autorità di controllo competente è quella dello Stato membro in cui la società ha una succursale. Se la società non ha una succursale in uno Stato membro o ha succursali situate in Stati membri diversi, l’autorità di controllo competente è l’autorità di controllo dello Stato membro in cui la società ha generato la maggior parte del fatturato netto nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio precedente la data indicata all’articolo 37 o, se posteriore, la data in cui la società soddisfa per la prima volta i criteri di cui all’articolo 2, paragrafo 2. | 3. As regards a company referred to in Article 2(2), the competent supervisory authority shall be that of the Member State in which the company has a branch. If the company does not have a branch in any Member State, or has branches located in different Member States, the competent supervisory authority shall be the supervisory authority of the Member State in which the company generated most of its net turnover in the Union in the financial year preceding the last financial year before the date indicated in Article 37 or the date on which the company first fulfils the criteria laid down in Article 2(2), whichever comes last. |
Una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, può chiedere, con richiesta debitamente motivata, di cambiare l’autorità di controllo competente a disciplinare le questioni contemplate dalla presente direttiva nei suoi confronti se un mutamento delle circostanze comporta che generi la maggior parte del suo fatturato nell’Unione in uno Stato membro diverso. | A company referred to in Article 2(2) may, on the basis of a change in circumstances leading to it generating most of its turnover in the Union in a different Member State, make a duly reasoned request to change the supervisory authority that is competent to regulate matters covered by this Directive in respect of that company. |
4. Se una società madre adempie gli obblighi derivanti dalla presente direttiva per conto delle sue filiazioni conformemente all’articolo 6, l’autorità di controllo competente per la società madre coopera con l’autorità di controllo competente per la filiazione, che rimarrà competente a garantire che la filiazione sia soggetta all’esercizio dei poteri di cui all’articolo 25. A tale riguardo, la rete europea delle autorità di controllo istituita a norma dell’articolo 28 facilita la cooperazione, il coordinamento e la prestazione di assistenza reciproca necessari conformemente all’articolo 28. | 4. Where a parent company fulfils the obligations resulting from this Directive on behalf of its subsidiaries in accordance with Article 6, the competent supervisory authority of the parent company shall cooperate with the competent supervisory authority of the subsidiary, which will remain competent to ensure that the subsidiary is subject to the exercise of powers in accordance with Article 25. In this regard, the European Network of Supervisory Authorities set up under Article 28 shall facilitate the necessary cooperation, coordination and provision of mutual assistance in accordance with Article 28. |
5. Lo Stato membro che designa più di un’autorità di controllo provvede a che le rispettive competenze di ciascuna siano stabilite chiaramente e che le autorità cooperino strettamente ed efficacemente tra loro. | 5. Where a Member State designates more than one supervisory authority, it shall ensure that the respective competences of those supervisory authorities are clearly defined and that they cooperate closely and effectively with each other. |
6. Gli Stati membri possono designare le autorità preposte alla vigilanza delle imprese finanziarie regolamentate quali autorità di controllo ai fini della presente direttiva. | 6. Member States may designate the authorities for the supervision of regulated financial undertakings also as supervisory authorities for the purposes of this Directive. |
7. Entro il 26 luglio 2026 ciascuno Stato membro comunica alla Commissione nome ed estremi di contatto di ciascuna autorità di controllo designata a norma del presente articolo, indicando le rispettive competenze qualora designi più di una autorità. Lo Stato membro informa la Commissione di qualsiasi modifica dei dati comunicati. | 7. By 26 July 2026, Member States shall inform the Commission of the names and contact details of the supervisory authorities designated pursuant to this Article, as well as of their respective competences where there are several designated supervisory authorities. They shall inform the Commission of any changes thereto. |
8. La Commissione mette a disposizione del pubblico l’elenco delle autorità di controllo, anche sul proprio sito web e, se uno Stato membro ha più di un’autorità di controllo, specifica le rispettive competenze di tali autorità in relazione alla presente direttiva. La Commissione aggiorna regolarmente l’elenco sulla scorta delle informazioni ricevute dagli Stati membri. | 8. The Commission shall make publicly available, including on its website, a list of the supervisory authorities, and, where a Member State has several supervisory authorities, the respective competences of those authorities in relation to this Directive. The Commission shall regularly update the list on the basis of the information received from the Member States. |
9. Gli Stati membri garantiscono l’indipendenza delle autorità di controllo e provvedono a che esse, così come tutte le persone che lavorano o hanno lavorato per esse e i revisori, i periti o tutte le altre persone che agiscono per loro conto, esercitino i poteri di cui dispongono con imparzialità e trasparenza e nel rispetto degli obblighi di segreto professionale. Gli Stati membri provvedono in particolare a che le autorità di controllo siano giuridicamente e funzionalmente indipendenti, non subiscano pressioni esterne, né dirette, né indirette, ivi compreso dalle società che ricadono nell’ambito d’applicazione della presente direttiva o da altri interessi di mercato e che il loro personale e le persone responsabili della loro gestione siano esenti da conflitti di interessi, fatti salvi gli obblighi di riservatezza, e si astengano da qualsiasi atto incompatibile con le funzioni che esercitano. | 9. Member States shall guarantee the independence of the supervisory authorities and ensure that they, and all persons working for or who have worked for them, and auditors, experts and any other persons acting on their behalf, exercise their powers impartially, transparently and with due respect for obligations of professional secrecy. In particular, Member States shall ensure that the supervisory authorities are legally and functionally independent, free from external influence, whether direct or indirect, including from the companies falling within the scope of this Directive or other market interests, that their staff and the persons responsible for the management are free from conflicts of interest, subject to confidentiality requirements, and refrain from any action incompatible with their duties. |
10. Gli Stati membri provvedono a che le autorità di controllo pubblichino e rendano accessibile online una relazione annuale sulle loro attività ai sensi della presente direttiva. | 10. Member States shall ensure that supervisory authorities publish and make accessible online an annual report on their activities under this Directive. |
Articolo 25 | Article 25 |
Poteri delle autorità di controllo | Powers of supervisory authorities |
1. Gli Stati membri provvedono a che le autorità di controllo dispongano di poteri e risorse adeguati per poter svolgere i compiti loro assegnati dalla presente direttiva, compresi il potere di imporre alle società di fornire informazioni e il potere di svolgere indagini in collegamento con il rispetto degli obblighi stabiliti dagli articoli da 7 a 16. Gli Stati membri impongono alle autorità di controllo di vigilare sull’adozione e sull’elaborazione del piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici conformemente ai requisiti di cui all’articolo 22, paragrafo 1. | 1. Member States shall ensure that the supervisory authorities have adequate powers and resources to carry out the tasks assigned to them under this Directive, including the power to require companies to provide information and carry out investigations related to compliance with the obligations set out in Articles 7 to 16. Member States shall require the supervisory authorities to supervise the adoption and design of the transition plan for climate change mitigation in accordance with the requirements provided for in Article 22(1). |
2. L’autorità di controllo può avviare un’indagine di propria iniziativa o a seguito di una segnalazione circostanziata trasmessale a norma dell’articolo 26, se ritiene di disporre di informazioni sufficienti a indicare una possibile violazione, da parte di una data società, degli obblighi previsti dalle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva. | 2. A supervisory authority may initiate an investigation on its own initiative or as a result of substantiated concerns communicated to it pursuant to Article 26, where it considers that it has sufficient information indicating a possible breach by a company of the obligations provided for in the provisions of national law adopted pursuant to this Directive. |
3. Le ispezioni sono effettuate nel rispetto del diritto nazionale dello Stato membro in cui si svolge l’ispezione e previo avviso alla società, salvo nei casi in cui la comunicazione preventiva ostacoli l’efficacia dell’ispezione. L’autorità di controllo che, nell’ambito di un’indagine, intende effettuare un’ispezione nel territorio di uno Stato membro diverso dal proprio chiede l’assistenza della sua omologa di tale Stato membro a norma dell’articolo 28, paragrafo 3. | 3. Inspections shall be conducted in compliance with the national law of the Member State in which the inspection is carried out and after prior warning has been given to the company, except where prior warning would hinder the effectiveness of the inspection. Where, as part of its investigation, a supervisory authority wishes to carry out an inspection on the territory of a Member State other than its own, it shall seek assistance from the supervisory authority in that Member State pursuant to Article 28(3). |
4. L’autorità di controllo che, in esito alle iniziative adottate a norma dei paragrafi 1 e 2, rileva un’inosservanza delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva concede alla società in questione un congruo periodo di tempo per adottare provvedimenti correttivi, se possibili. | 4. If, as a result of the actions taken pursuant to paragraphs 1 and 2, a supervisory authority identifies a failure to comply with the provisions of national law adopted pursuant to this Directive, it shall grant the company concerned an appropriate period of time to take remedial action, if such action is possible. |
L’adozione di provvedimenti correttivi non preclude l’imposizione di sanzioni o l’attivazione della responsabilità civile, a norma, rispettivamente, degli articoli 27 e 29. | Taking remedial action shall not preclude the imposition of penalties or the triggering of civil liability, in accordance with Articles 27 and 29, respectively. |
5. Nello svolgimento dei compiti assegnatile, l’autorità di controllo dispone almeno del potere di: | 5. When carrying out their tasks, supervisory authorities shall have at least the power to: |
a) | ordinare che la società: | i) | cessi la violazione delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva compiendo un’azione o cessando una condotta; | ii) | si astenga da qualsiasi reiterazione della condotta in questione; e | iii) | se del caso, fornisca riparazioni proporzionate alla violazione e necessarie per porvi fine; | (a) | order the company to: | (i) | cease infringements of the provisions of national law adopted pursuant to this Directive by performing an action or ceasing conduct; | (ii) | refrain from any repetition of the relevant conduct; and | (iii) | where appropriate, provide remediation proportionate to the infringement and necessary to bring it to an end; |
b) | imporre sanzioni in conformità dell’articolo 27; e | (b) | impose penalties in accordance with Article 27; and |
c) | adottare misure provvisorie in caso di rischio imminente di danni gravi e irreparabili. | (c) | adopt interim measures in the event of an imminent risk of severe and irreparable harm. |
6. Le autorità di controllo esercitano i poteri di cui al presente articolo conformemente al diritto nazionale: | 6. Supervisory authorities shall exercise the powers referred to in this Article in accordance with national law: |
a) | direttamente; | (a) | directly; |
b) | in cooperazione con altre autorità; o | (b) | in cooperation with other authorities; or |
c) | rivolgendosi alle autorità giudiziarie competenti che provvedono a che tali mezzi di ricorso siano efficaci e abbiano un effetto equivalente alle sanzioni imposte direttamente dalle autorità di controllo. | (c) | by application to the competent judicial authorities, which shall ensure that legal remedies are effective and have an equivalent effect to the penalties imposed directly by supervisory authorities. |
7. Gli Stati membri provvedono a che ogni persona fisica o giuridica abbia il diritto di proporre un ricorso giurisdizionale effettivo avverso una decisione giuridicamente vincolante dell’autorità di controllo che la riguarda, conformemente al diritto nazionale. | 7. Member States shall ensure that each natural or legal person has the right to an effective judicial remedy against a legally binding decision by a supervisory authority concerning them, in accordance with national law. |
8. Gli Stati membri provvedono a che le autorità di controllo conservino la documentazione relativa alle indagini di cui paragrafo 1, indicando in particolare la natura e i risultati di tali indagini nonché eventuali provvedimenti esecutivi adottati a norma del paragrafo 5. | 8. Member States shall ensure that the supervisory authorities keep records of the investigations referred to in paragraph 1, indicating, in particular, their nature and result, as well as records of any enforcement action taken under paragraph 5. |
9. Le decisioni delle autorità di controllo riguardo alla conformità di una società alle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva lasciano impregiudicata la responsabilità civile della società a norma dell’articolo 29. | 9. Decisions of supervisory authorities regarding a company’s compliance with the provisions of national law adopted pursuant to this Directive shall be without prejudice to the company’s civil liability under Article 29. |
Articolo 26 | Article 26 |
Segnalazioni circostanziate | Substantiated concerns |
1. Gli Stati membri provvedono a che ciascuna persona fisica o giuridica abbia il diritto di trasmettere, mediante canali facilmente accessibili, una segnalazione circostanziata all’autorità di controllo se ha motivo di ritenere, in base a circostanze obiettive, che una società non rispetti le disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva. | 1. Member States shall ensure that natural and legal persons are entitled to submit substantiated concerns, through easily accessible channels, to any supervisory authority when they have reasons to believe, on the basis of objective circumstances, that a company is failing to comply with the provisions of national law adopted pursuant to this Directive. |
2. Gli Stati membri provvedono affinché, laddove le persone che presentano segnalazioni circostanziate lo richiedano, l’autorità di controllo adotti le misure necessarie a garantire l’adeguata protezione dell’identità della persona in questione e delle sue informazioni personali che, se divulgate, arrecherebbero danno alla medesima. | 2. Member States shall ensure that, where persons submitting substantiated concerns so request, the supervisory authority takes the necessary measures for the appropriate protection of the identity of that person and their personal information, which, if disclosed, would be harmful to that person. |
3. Se una segnalazione circostanziata ricade nell’ambito di competenza di un’altra autorità di controllo, l’autorità che la riceve la inoltra all’autorità competente. | 3. Where a substantiated concern falls under the competence of another supervisory authority, the authority receiving the substantiated concern shall transmit it to that authority. |
4. Gli Stati membri provvedono a che le autorità di controllo valutino le segnalazioni circostanziate entro un periodo di tempo appropriato e, se del caso, esercitino i poteri di cui all’articolo 25. | 4. Member States shall ensure that supervisory authorities assess the substantiated concerns in an appropriate period of time and, where appropriate, exercise their powers as referred to in Article 25. |
5. L’autorità di controllo informa quanto prima le persone di cui al paragrafo 1, in conformità delle applicabili disposizioni di diritto nazionale e nel rispetto del diritto dell’Unione, dell’esito della valutazione delle segnalazioni circostanziate e fornisce loro le motivazioni di tale esito. L’autorità di controllo comunica inoltre alle persone che presentano tali segnalazioni circostanziate e che, in conformità del diritto nazionale, hanno al riguardo un interesse legittimo, la sua decisione di accogliere o respingere eventuali richieste di intervento, nonché una descrizione delle misure e dei provvedimenti successivi, e informazioni pratiche sull’accesso alle procedure di ricorso amministrativo e giurisdizionale. | 5. The supervisory authority shall, as soon as possible and in accordance with the relevant provisions of national law and in compliance with Union law, inform persons referred to in paragraph 1 of the result of the assessment of their substantiated concerns and shall provide the reasoning for that result. The supervisory authority shall also inform persons submitting such substantiated concerns who have, in accordance with national law, a legitimate interest in the matter, of its decision to accept or refuse any request for action, as well as of a description of the further steps and measures, and practical information on access to administrative and judicial review procedures. |
6. Gli Stati membri provvedono a che le persone che trasmettono le segnalazioni circostanziate a norma del presente articolo e che, in conformità del diritto nazionale, hanno al riguardo un interesse legittimo, abbiano accesso a un organo giurisdizionale o altro organo pubblico indipendente e imparziale che abbia competenza a riesaminare la legittimità procedurale e sostanziale delle decisioni, degli atti o delle omissioni dell’autorità di controllo. | 6. Member States shall ensure that persons submitting substantiated concerns in accordance with this Article and having, in accordance with national law, a legitimate interest in the matter, have access to a court or other independent and impartial public body competent to review the procedural and substantive legality of the decisions, acts or failure to act of the supervisory authority. |
Articolo 27 | Article 27 |
Sanzioni | Penalties |
1. Gli Stati membri stabiliscono le norme relative alle sanzioni, anche pecuniarie, applicabili in caso di violazione delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva e adottano tutte le misure necessarie per assicurarne l’applicazione. Le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive. | 1. Member States shall lay down the rules on penalties, including pecuniary penalties, applicable to infringements of the provisions of national law adopted pursuant to this Directive, and shall take all measures necessary to ensure that they are implemented. The penalties provided for shall be effective, proportionate and dissuasive. |
2. Nel decidere se imporre sanzioni e, qualora tali sanzioni siano imposte, nel determinarne natura e livello appropriato, è tenuto debitamente conto, secondo il caso: | 2. In deciding whether to impose penalties and, if such penalties are imposed, in determining their nature and appropriate level, due account shall be taken of: |
a) | della natura, della gravità e della durata della violazione e della gravità degli impatti da essa causati; | (a) | the nature, gravity and duration of the infringement, and the severity of the impacts resulting from that infringement; |
b) | degli investimenti effettuati e del sostegno mirato fornito a norma degli articoli 10 e 11; | (b) | any investments made and any targeted support provided pursuant to Articles 10 and 11; |
c) | dell’eventuale collaborazione attuata con altri soggetti per affrontare gli impatti in questione; | (c) | any collaboration with other entities to address the impacts concerned; |
d) | se del caso, della misura in cui sono state adottate decisioni di attribuzione di priorità conformemente all’articolo 9; | (d) | where relevant, the extent to which prioritisation decisions were made in accordance with Article 9; |
e) | di eventuali pertinenti violazioni delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva, commesse in precedenza dalla società, constatate da una decisione definitiva; | (e) | any relevant previous infringements by the company of the provisions of national law adopted pursuant to this Directive found by a final decision; |
f) | della misura in cui la società ha adottato eventuali provvedimenti correttivi in relazione alla materia in questione; | (f) | the extent to which the company carried out any remedial action with regard to the subject matter concerned; |
g) | dei benefici finanziari conseguiti o delle perdite evitate dalla società in conseguenza della violazione; | (g) | the financial benefits gained or losses avoided by the company due to the infringement; |
h) | di eventuali altri fattori aggravanti o attenuanti applicabili alle circostanze del caso in questione. | (h) | any other aggravating or mitigating factors applicable to the circumstances of the case concerned. |
3. Gli Stati membri prevedono almeno le seguenti sanzioni: | 3. Member States shall provide for at least the following penalties: |
a) | sanzioni pecuniarie; | (a) | pecuniary penalties; |
b) | se una società non si conforma a una decisione che impone una sanzione pecuniaria entro il termine applicabile, una dichiarazione pubblica indicante la società responsabile della violazione e la natura della violazione. | (b) | if a company fails to comply with a decision imposing a pecuniary penalty within the applicable time limit, a public statement indicating the company responsible for the infringement and the nature of the infringement. |
4. Le eventuali sanzioni pecuniarie imposte si basano sul fatturato netto mondiale della società. Il limite massimo delle sanzioni pecuniarie non è inferiore al 5 % del fatturato netto mondiale della società nell’esercizio precedente la decisione che impone la sanzione pecuniaria. | 4. When pecuniary penalties are imposed, they shall be based on the company’s net worldwide turnover. The maximum limit of pecuniary penalties shall be not less than 5 % of the net worldwide turnover of the company in the financial year preceding that of the decision to impose the fine. |
Gli Stati membri provvedono affinché, per quanto riguarda le società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera b), e all’articolo 2, paragrafo 2, lettera b), le sanzioni pecuniarie siano calcolate tenendo conto del fatturato consolidato comunicato dalla società capogruppo. | Member States shall ensure that, with regard to companies referred to in Article 2(1), point (b), and Article 2(2), point (b), pecuniary penalties are calculated taking into account the consolidated turnover reported by the ultimate parent company. |
5. Gli Stati membri provvedono a che qualsiasi decisione con cui l’autorità di controllo impone sanzioni per violazione delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva sia pubblicata, rimanga pubblicamente disponibile per almeno cinque anni e sia inviata alla rete europea delle autorità di controllo istituita a norma dell’articolo 28. La decisione pubblicata non contiene dati personali ai sensi dell’articolo 4, punto 1, del regolamento (UE) 2016/679. | 5. Member States shall ensure that any decision of the supervisory authorities concerning penalties related to the infringements of the provisions of national law adopted pursuant to this Directive is published, remains publicly available for at least five years and is sent to the European Network of Supervisory Authorities set up under Article 28. The published decision shall not contain any personal data within the meaning of Article 4(1) of Regulation (EU) 2016/679. |
Articolo 28 | Article 28 |
Rete europea delle autorità di controllo | European Network of Supervisory Authorities |
1. La Commissione istituisce una rete europea delle autorità di controllo composta di rappresentanti delle autorità di controllo. La rete europea delle autorità di controllo agevola la cooperazione fra autorità di controllo così come il coordinamento e l’allineamento delle prassi regolamentari, investigative, sanzionatorie e di vigilanza delle autorità di controllo e, ove appropriato, la condivisione di informazioni tra di esse. | 1. The Commission shall set up a European Network of Supervisory Authorities, composed of representatives of the supervisory authorities. The European Network of Supervisory Authorities shall facilitate the cooperation of the supervisory authorities and the coordination and alignment of regulatory, investigative, sanctioning and supervisory practices of the supervisory authorities and, as appropriate, the sharing of information among them. |
La Commissione può invitare le agenzie dell’Unione dotate di competenze nei settori contemplati dalla presente direttiva ad aderire alla rete europea delle autorità di controllo. | The Commission may invite Union agencies with relevant expertise in the areas covered by this Directive to join the European Network of Supervisory Authorities. |
2. Gli Stati membri cooperano con la rete europea delle autorità di controllo al fine di individuare le società all’interno della loro giurisdizione, in particolare fornendo tutte le informazioni necessarie per valutare se una società di un paese terzo soddisfa i criteri stabiliti all’articolo 2. La Commissione istituisce un sistema sicuro di scambio di informazioni relative al fatturato netto generato nell’Unione da una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, che non ha una succursale in uno Stato membro o ha succursali situate in Stati membri diversi, attraverso il quale gli Stati membri comunicano regolarmente le informazioni di cui dispongono in merito al fatturato netto generato da tali società. La Commissione analizza tali informazioni entro un periodo di tempo ragionevole e comunica allo Stato membro in cui la società ha generato la maggior parte del suo fatturato netto nell’Unione nell’esercizio precedente l’ultimo esercizio finanziario, che la società è una società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, e che l’autorità di controllo dello Stato membro è competente ai sensi dell’articolo 24, paragrafo 3. | 2. Member States shall cooperate with the European Network of Supervisory Authorities in order to identify the companies within their jurisdiction, in particular by providing all necessary information in order to assess whether a third-country company fulfils the criteria laid down in Article 2. The Commission shall set up a secured system for the exchange of information regarding the net turnover generated in the Union by a company referred to in Article 2(2) that does not have a branch in any Member State or has branches located in different Member States, through which Member States shall regularly communicate information they have regarding the net turnover generated by such companies. The Commission shall analyse that information within a reasonable period of time and notify the Member State where the company generated most of its net turnover in the Union in the financial year preceding the last financial year, that the company is a company referred to in Article 2(2) and the supervisory authority of the Member State is competent in accordance with Article 24(3). |
3. Le autorità di controllo si scambiano le informazioni utili e si prestano assistenza reciproca nell’assolvimento dei loro compiti e mettono in atto misure per cooperare efficacemente tra loro. L’assistenza reciproca comprende la collaborazione ai fini dell’esercizio dei poteri di cui all’articolo 25, anche in relazione alle ispezioni e alle richieste di informazioni. | 3. Supervisory authorities shall provide each other with relevant information and mutual assistance in carrying out their duties and shall put in place measures for effective cooperation with each other. Mutual assistance shall include collaboration with a view to exercising the powers referred to in Article 25, including in relation to inspections and information requests. |
4. Ciascuna autorità di controllo adotta tutte le iniziative opportune necessarie per dare seguito alla richiesta di assistenza di un’altra autorità di controllo senza indebito ritardo e comunque entro un mese dal ricevimento della richiesta. Ove necessario in considerazione delle circostanze del caso, il termine può essere prorogato al massimo di due mesi sulla base di un’adeguata giustificazione. Tali iniziative possono consistere, in particolare, nella trasmissione di informazioni utili sullo svolgimento di un’indagine. | 4. Supervisory authorities shall take all appropriate steps needed to reply to a request for assistance by another supervisory authority without undue delay and no later than 1 month after receiving the request. Where necessary due to the circumstances of the case, the period may be extended by a maximum of two months based on a proper justification. Such steps may include, in particular, the transmission of relevant information on the conduct of an investigation. |
5. La richiesta di assistenza contiene tutte le informazioni necessarie, compresi la finalità e i motivi della richiesta. L’autorità di controllo usa le informazioni ricevute tramite una richiesta di assistenza soltanto per la finalità per cui sono state richieste. | 5. Requests for assistance shall contain all the necessary information, including the purpose of and reasons for the request. Supervisory authorities shall only use the information received through a request for assistance for the purpose for which it was requested. |
6. L’autorità di controllo richiesta informa l’autorità di controllo richiedente degli esiti o, a seconda dei casi, dei progressi in merito alle misure da adottare per rispondere alla richiesta di assistenza. | 6. The requested supervisory authority shall inform the requesting supervisory authority of the results or, as the case may be, of the progress regarding the measures to be taken in order to respond to the request for assistance. |
7. Le autorità di controllo non impongono alcuna spesa per le azioni e le misure adottate a seguito di una richiesta di assistenza. | 7. Supervisory authorities shall not charge each other fees for actions and measures taken pursuant to a request for assistance. |
Le autorità di controllo possono tuttavia concordare disposizioni di indennizzo reciproco per spese specifiche risultanti dalla prestazione di assistenza in casi eccezionali. | However, supervisory authorities may agree on rules to indemnify each other for specific expenditure arising from the provision of assistance in exceptional cases. |
8. L’autorità di controllo competente a norma dell’articolo 24, paragrafo 3, informa la rete europea delle autorità di controllo di tale fatto e di un’eventuale richiesta di cambiamento dell’autorità di controllo competente. | 8. The supervisory authority that is competent pursuant to Article 24(3) shall inform the European Network of Supervisory Authorities of that fact and of any request to change the competent supervisory authority. |
9. In caso di dubbi sull’attribuzione delle competenze, le informazioni su cui si basa tale attribuzione sono condivise con la rete europea delle autorità di controllo, la quale può coordinare le iniziative volte a trovare una soluzione. | 9. When doubts exist as to the attribution of competence, the information on which that attribution is based will be shared with the European Network of Supervisory Authorities, which may coordinate efforts to find a solution. |
10. La rete europea delle autorità di controllo pubblica: | 10. The European Network of Supervisory Authorities shall publish: |
a) | le decisioni delle autorità di controllo contenenti sanzioni di cui all’articolo 27, paragrafo 5; e | (a) | the decisions of the supervisory authorities containing penalties, as referred to in Article 27(5); and |
b) | un elenco indicativo delle società di paesi terzi soggette alla presente direttiva. | (b) | an indicative list of third-country companies subject to this Directive. |
Articolo 29 | Article 29 |
Responsabilità civile delle società e diritto al pieno risarcimento | Civil liability of companies and the right to full compensation |
1. Gli Stati membri provvedono a che una società possa essere ritenuta responsabile di un danno causato a una persona fisica o giuridica, a condizione che: | 1. Member States shall ensure that a company can be held liable for damage caused to a natural or legal person, provided that: |
a) | la società non abbia ottemperato, intenzionalmente o per negligenza, agli obblighi di cui agli articoli 10 e 11, quando il diritto, il divieto o l’obbligo elencato nell’allegato alla presente direttiva sia inteso a tutelare la persona fisica o giuridica; e | (a) | the company intentionally or negligently failed to comply with the obligations laid down in Articles 10 and 11, when the right, prohibition or obligation listed in the Annex to this Directive is aimed at protecting the natural or legal person; and |
b) | a seguito dell’inosservanza di cui alla lettera a), sia stato causato un danno agli interessi giuridici della persona fisica o giuridica che sono tutelati dal diritto nazionale. | (b) | as a result of the failure referred to in point (a), damage to the natural or legal person’s legal interests that are protected under national law was caused. |
Una società non può essere ritenuta responsabile se il danno è stato causato solo dai suoi partner commerciali nella sua catena di attività. | A company cannot be held liable if the damage was caused only by its business partners in its chain of activities. |
2. Ove una società sia ritenuta responsabile ai sensi del paragrafo 1, una persona fisica o giuridica ha diritto al pieno risarcimento del danno in conformità del diritto nazionale. Il pieno risarcimento ai sensi della presente direttiva non conduce a una sovracompensazione del danno subito, né sotto forma di danni punitivi né di danni multipli o di altra natura. | 2. Where a company is held liable in accordance with paragraph 1, a natural or legal person shall have the right to full compensation for the damage, in accordance with national law. Full compensation under this Directive shall not lead to overcompensation, whether by means of punitive, multiple or other types of damages. |
3. Gli Stati membri provvedono affinché: | 3. Member States shall ensure that: |
a) | le norme nazionali riguardanti l’inizio, la durata, la sospensione o l’interruzione dei termini di prescrizione non ostacolino indebitamente l’avvio di procedimenti per il risarcimento del danno e, in ogni caso, non siano più restrittive delle norme sui regimi nazionali di responsabilità civile generale; | i termini di prescrizione per intentare azioni per il risarcimento del danno ai sensi della presente direttiva sono di almeno cinque anni e, in ogni caso, non inferiori al termine di prescrizione stabilito dai regimi nazionali di responsabilità civile generale; | i termini di prescrizione non iniziano a decorrere prima che la violazione sia cessata e prima che i ricorrenti siano a conoscenza o si possa ragionevolmente presumere che siano a conoscenza: | i) | del comportamento e del fatto che esso costituisce una violazione; | ii) | del fatto che la violazione li ha danneggiati; e | iii) | dell’identità dell’autore della violazione; | (a) | national rules on the beginning, duration, suspension or interruption of limitation periods do not unduly hamper the bringing of actions for damages and, in any case, are not more restrictive than the rules on national general civil liability regimes; | the limitation period for bringing actions for damages under this Directive shall be at least five years and, in any case, not shorter than the limitation period laid down under national general civil liability regimes; | limitation periods shall not begin to run before the infringement has ceased and the claimant knows, or can reasonably be expected to know: | (i) | of the behaviour and the fact that it constitutes an infringement; | (ii) | of the fact that the infringement caused harm to them; and | (iii) | the identity of the infringer; |
b) | le spese processuali non siano eccessivamente onerose per i ricorrenti per rivolgersi alla giustizia; | (b) | the cost of proceedings is not prohibitively expensive for claimants to seek justice; |
c) | i ricorrenti siano in grado di richiedere provvedimenti inibitori, anche mediante procedimenti sommari; tali provvedimenti inibitori assumono la forma di misure definitive o provvisorie, per porre fine alle violazioni delle disposizioni di diritto nazionale adottate in attuazione della presente direttiva, compiendo un’azione o cessando una condotta; | (c) | claimants are able to seek injunctive measures, including through summary proceedings; such injunctive measures shall be in the form of a definitive or provisional measure to cease infringements of the provisions of national law adopted pursuant to this Directive by performing an action or ceasing conduct; |
d) | siano previste condizioni ragionevoli in base alle quali ogni presunto soggetto danneggiato può autorizzare un sindacato, un’organizzazione non governativa per i diritti umani o l’ambiente o un’altra organizzazione non governativa e, in conformità del diritto nazionale, le istituzioni nazionali per i diritti umani con sede in uno Stato membro a intentare azioni per far valere i diritti della presunta parte lesa, fatte salve le norme nazionali di procedura civile; | un sindacato o un’organizzazione non governativa possano essere autorizzati a norma del primo comma della presente lettera se soddisfano i requisiti stabiliti dal diritto nazionale; tali requisiti possono includere il fatto di mantenere una presenza permanente e, conformemente al loro statuto, non esercitare attività commerciali ed essere impegnati, non solo temporaneamente, a favore della realizzazione dei diritti tutelati dalla presente direttiva o dei corrispondenti diritti previsti dal diritto nazionale; | (d) | reasonable conditions are provided for under which any alleged injured party may authorise a trade union, non-governmental human rights or environmental organisation or other non-governmental organisation, and, in accordance with national law, national human rights’ institutions, based in a Member State to bring actions to enforce the rights of the alleged injured party, without prejudice to national rules of civil procedure; | a trade union or non-governmental organisation may be authorised under the first subparagraph of this point if it complies with the requirements laid down in national law; those requirements may include maintaining a permanent presence of its own and, in accordance with its statutes, not engaging commercially and not only temporarily in the realisation of rights protected under this Directive or the corresponding rights in national law; |
e) | qualora sia avanzata una domanda di risarcimento e il ricorrente presenti una richiesta motivata comprendente fatti e prove ragionevolmente disponibili che siano sufficienti a sostenere la plausibilità della domanda di risarcimento del danno e abbia indicato che elementi di prova supplementari rientrano nel controllo della società, i giudici possano ordinare che tali elementi probatori siano divulgati dalla società conformemente al diritto procedurale nazionale; | i giudici nazionali limitino la divulgazione degli elementi di prova richiesti a quanto necessario e proporzionato per sostenere una domanda o potenziale domanda di risarcimento del danno e limitino la conservazione degli elementi di prova a quanto necessario e proporzionato per sostenere tale domanda di risarcimento del danno; nel determinare se un ordine di divulgazione o di conservazione delle prove sia proporzionato, i giudici nazionali esaminino in quale misura la domanda di risarcimento o gli argomenti di difesa siano corroborati da fatti e prove disponibili che giustificano la domanda di divulgazione delle prove; la portata e i costi della divulgazione nonché i legittimi interessi di tutte le parti, compresi eventuali terzi interessati, anche al fine di prevenire la ricerca generica di informazioni verosimilmente non rilevanti per le parti nel procedimento; se le prove di cui è richiesta la divulgazione contengano informazioni riservate, in particolare riguardanti parti terze, e le modalità atte a proteggere tali informazioni riservate; | gli Stati membri provvedono affinché i giudici nazionali dispongano del potere di ordinare la divulgazione delle prove che contengono informazioni riservate ove le ritengano rilevanti ai fini dell’azione per il risarcimento del danno; gli Stati membri provvedono affinché, allorquando ordinano la divulgazione di siffatte informazioni, i giudici nazionali dispongano di misure efficaci per tutelarle; gli Stati membri provvedono affinché, allorquando ordinano la divulgazione di siffatte informazioni, i giudici nazionali dispongano di misure efficaci per tutelarle; | (e) | when a claim is brought, and a claimant presents a reasoned justification containing reasonably available facts and evidence sufficient to support the plausibility of their claim for damages and has indicated that additional evidence lies in the control of the company, courts are able to order that such evidence be disclosed by the company in accordance with national procedural law; | national courts shall limit the disclosure of the evidence sought to that which is necessary and proportionate to support a potential claim or a claim for damages and the preservation of evidence to that which is necessary and proportionate to support such a claim for damages; in determining whether an order for the disclosure or preservation of evidence is proportionate, national courts shall consider the extent to which the claim or defence is supported by available facts and evidence justifying the request to disclose evidence; the scope and cost of disclosure as well as the legitimate interests of all parties, including any third parties concerned, including preventing non-specific searches for information which is unlikely to be of relevance for the parties in the procedure; whether the evidence the disclosure of which is sought contains confidential information, especially concerning any third parties, and what arrangements are in place for protecting such confidential information; | Member States shall ensure that national courts have the power to order the disclosure of evidence containing confidential information where they consider it relevant to the action for damages; Member States shall ensure that, when ordering the disclosure of such information, national courts have at their disposal effective measures to protect such information. |
4. Le società che hanno partecipato a iniziative di settore o multipartecipative, o che hanno fatto ricorso a una verifica da parte di terzi indipendenti o a clausole contrattuali per sostenere l’adempimento degli obblighi relativi al dovere di diligenza possono tuttavia essere ritenute responsabili a norma del presente articolo. | 4. Companies that have participated in industry or multi-stakeholder initiatives, or used independent third-party verification or contractual clauses to support the implementation of due diligence obligations may nevertheless be held liable in accordance with this Article. |
5. La responsabilità civile della società che discende dalla presente disposizione lascia impregiudicata la responsabilità civile delle sue filiazioni o dei suoi partner commerciali diretti e indiretti nella catena di attività della società. | 5. The civil liability of a company for damages arising under this provision shall be without prejudice to the civil liability of its subsidiaries or of any direct and indirect business partners in the chain of activities of the company. |
Quando il danno è stato causato congiuntamente dalla società, dalla sua filiazione e da un partner commerciale diretto o indiretto, essi sono responsabili in solido, fatte salve le disposizioni di diritto nazionale relative alle condizioni della responsabilità in solido e ai diritti di regresso. | When the damage was caused jointly by the company and its subsidiary, direct or indirect business partner, they shall be liable jointly and severally, without prejudice to the provisions of national law concerning the conditions of joint and several liability and the rights of recourse. |
6. Le norme in materia di responsabilità civile di cui alla presente direttiva non limitano la responsabilità delle società ai sensi dei sistemi giuridici dell’Unione o nazionali e lasciano impregiudicate le norme unionali o nazionali in materia di responsabilità civile relative agli impatti negativi sui diritti umani o agli impatti ambientali negativi che prevedono la responsabilità in situazioni non contemplate dalla presente direttiva o che prevedono una responsabilità più rigorosa rispetto alla presente direttiva. | 6. The civil liability rules under this Directive shall not limit companies’ liability under Union or national legal systems and shall be without prejudice to Union or national rules on civil liability related to adverse human rights impacts or to adverse environmental impacts that provide for liability in situations not covered by or providing for stricter liability than this Directive. |
7. Gli Stati membri provvedono a che le disposizioni di diritto nazionale che recepiscono il presente articolo siano di applicazione necessaria nei casi in cui il diritto applicabile in tal senso non sia il diritto nazionale di uno Stato membro. | 7. Member States shall ensure that the provisions of national law transposing this Article are of overriding mandatory application in cases where the law applicable to claims to that effect is not the national law of a Member State. |
Articolo 30 | Article 30 |
Segnalazione delle violazioni e protezione delle persone segnalanti | Reporting of breaches and protection of reporting persons |
Gli Stati membri prendono le misure necessarie affinché la direttiva (UE) 2019/1937 si applichi alla segnalazione di violazioni delle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva e alla protezione della persona che segnala la violazione. | Member States shall take the necessary measures to ensure that Directive (EU) 2019/1937 applies to the reporting of breaches of the provisions of national law transposing this Directive and the protection of persons reporting such breaches. |
Articolo 31 | Article 31 |
Sostegno pubblico, appalti pubblici e concessioni pubbliche | Public support, public procurement and public concessions |
Gli Stati membri provvedono affinché il rispetto degli obblighi derivanti dalle disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva o dalla loro attuazione volontaria sia considerato un aspetto ambientale o sociale che le amministrazioni aggiudicatrici possono, a norma delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE, prendere in considerazione nell’ambito dei criteri di aggiudicazione di appalti pubblici e contratti di concessione, e come una condizione ambientale o sociale che le amministrazioni aggiudicatrici possono, in conformità di tali direttive, stabilire in relazione all’esecuzione di appalti pubblici e contratti di concessione. | Member States shall ensure that compliance with the obligations resulting from the provisions of national law transposing this Directive, or their voluntary implementation, qualifies as an environmental or social aspect that contracting authorities may, in accordance with Directives 2014/23/EU, 2014/24/EU and 2014/25/EU, take into account as part of the award criteria for public and concession contracts, and as an environmental or social condition that contracting authorities may, in accordance with those Directives, lay down in relation to the performance of public and concession contracts. |
Articolo 32 | Article 32 |
Modifica della direttiva (UE) 2019/1937 | Amendment to Directive (EU) 2019/1937 |
Nell’allegato della direttiva (UE) 2019/1937, parte I, punto E.2, è aggiunto il punto seguente: | In Directive (EU) 2019/1937, point E.2 of Part I of the Annex, the following point is added: |
«vii) | Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 maggio 2024, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859 (GU L, 2024/1760, 5.7.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj).». | ‘(vii) | Directive (EU) 2024/1760 of the European Parliament and of the Council of 13 May 2024 on corporate sustainability due diligence and amending Directive (EU) 2019/1937 and Regulation (EU) 2023/2859 (OJ L, 2024/1760, 5.7.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj).’. |
Articolo 33 | Article 33 |
Modifica del regolamento (UE) 2023/2859 | Amendment to Regulation (EU) 2023/2859 |
Nell’allegato del regolamento (UE) 2023/2859, parte B, è aggiunto il punto seguente: | In Regulation (EU) 2023/2859, part B of the Annex, the following point is added: |
«17. | Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 maggio 2024, relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità e che modifica la direttiva (UE) 2019/1937 e il regolamento (UE) 2023/2859 (GU L, 2024/1760, 5.7.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj).». | ‘17. | Directive (EU) 2024/1760 of the European Parliament and of the Council of 13 May 2024 on corporate sustainability due diligence and amending Directive (EU) 2019/1937 and Regulation (EU) 2023/2859 (OJ L, 2024/1760, 5.7.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj).’. |
Articolo 34 | Article 34 |
Esercizio della delega | Exercise of the delegation |
1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. | 1. The power to adopt delegated acts is conferred on the Commission subject to the conditions laid down in this Article. |
2. Il potere di adottare atti delegati di cui all’articolo 3, paragrafo 2, e all’articolo 16 è conferito alla Commissione per un periodo indeterminato a decorrere dal 25 luglio 2024. | 2. The power to adopt delegated acts referred to in Article 3(2) and Article 16 shall be conferred on the Commission for an indeterminate period of time from 25 July 2024. |
3. La delega di potere di cui all’articolo 3, paragrafo 2, e all’articolo 16 può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore. | 3. The delegation of power referred to in Article 3(2) and Article 16 may be revoked at any time by the European Parliament or by the Council. A decision to revoke shall put an end to the delegation of the power specified in that decision. It shall take effect the day following the publication of the decision in the Official Journal of the European Union or at a later date specified therein. It shall not affect the validity of any delegated acts already in force. |
4. Prima dell’adozione dell’atto delegato la Commissione consulta gli esperti designati da ciascuno Stato membro nel rispetto dei principi stabiliti nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016. | 4. Before adopting a delegated act, the Commission shall consult experts designated by each Member State in accordance with the principles laid down in the Interinstitutional Agreement of 13 April 2016 on Better Law-Making. |
5. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. | 5. As soon as it adopts a delegated act, the Commission shall notify it simultaneously to the European Parliament and to the Council. |
6. L’atto delegato adottato ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 2, o dell’articolo 16 entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. | 6. A delegated act adopted pursuant to Article 3(2) or Article 16 shall enter into force only if no objection has been expressed either by the European Parliament or by the Council within a period of two months of notification of that act to the European Parliament and the Council or if, before the expiry of that period, the European Parliament and the Council have both informed the Commission that they will not object. That period shall be extended by two months at the initiative of the European Parliament or of the Council. |
Articolo 35 | Article 35 |
Procedura di comitato | Committee procedure |
1. La Commissione è assistita da un comitato. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (48). | 1. The Commission shall be assisted by a committee. That committee shall be a committee within the meaning of Regulation (EU) No 182/2011 of the European Parliament and of the Council (48). |
2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011. | 2. Where reference is made to this paragraph, Article 4 of Regulation (EU) No 182/2011 shall apply. |
Articolo 36 | Article 36 |
Riesame e relazioni | Review and reporting |
1. La Commissione presenta una relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sulla necessità di stabilire ulteriori obblighi relativi al dovere di diligenza ai fini della sostenibilità adattati alle imprese finanziarie regolamentate per quanto riguarda la fornitura di servizi finanziari e attività di investimento, nonché sulle opzioni per tali obblighi relativi al dovere di diligenza e sul loro impatto, in linea con gli obiettivi della presente direttiva. | 1. The Commission shall submit a report to the European Parliament and to the Council on the necessity of laying down additional sustainability due diligence requirements tailored to regulated financial undertakings with respect to the provision of financial services and investment activities, and the options for such due diligence requirements as well as their impacts, in line with the objectives of this Directive. |
La relazione tiene conto di altri atti legislativi dell’Unione che si applicano alle imprese finanziarie regolamentate. È pubblicata il prima possibile dopo il 25 luglio 2024, e comunque non oltre il 26 luglio 2026, ed è corredata, se del caso, di una proposta legislativa. | The report shall take into account other Union legislative acts that apply to regulated financial undertakings. It shall be published at the earliest possible opportunity after 25 July 2024, but no later than 26 July 2026. It shall be accompanied, if appropriate, by a legislative proposal. |
2. Entro il 26 luglio 2030 e successivamente ogni tre anni, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull’attuazione della presente direttiva e sulla sua efficacia nel conseguirne gli obiettivi, in particolare per quanto riguarda la risposta agli impatti negativi. La relazione è corredata, se del caso, di una proposta legislativa. La prima relazione valuta, tra l’altro, gli aspetti seguenti: | 2. By 26 July 2030, and every three years thereafter, the Commission shall submit a report to the European Parliament and to the Council on the implementation of this Directive and its effectiveness in reaching its objectives, in particular in addressing adverse impacts. The report shall be accompanied, if appropriate, by a legislative proposal. The first report shall, inter alia, assess the following issues: |
a) | gli impatti della presente direttiva sulle PMI, corredandoli di una valutazione dell’efficacia delle diverse misure e degli strumenti di sostegno forniti alle PMI dalla Commissione e dagli Stati membri; | (a) | the impacts of this Directive on SMEs, together with an assessment of the effectiveness of the different measures and tools for support provided to SMEs by the Commission and the Member States; |
b) | l’ambito di applicazione della presente direttiva in termini di società interessate, per stabilire se garantisce l’efficacia della presente direttiva alla luce dei suoi obiettivi, la parità di condizioni tra i soggetti contemplati e assicura che le società non possano eludere l’applicazione della presente direttiva, ivi compreso se sia necessario: | — | riesaminare l’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), in modo che la presente direttiva contempli altri soggetti costituiti sotto forme giuridiche diverse da quelle elencate nell’allegato I o II della direttiva 2013/34/UE; | — | includere nell’ambito di applicazione della presente direttiva i modelli aziendali o le forme di cooperazione economica con società terze diversi da quelli di cui all’articolo 2; | — | rivedere i limiti minimi del numero di dipendenti e del fatturato netto di cui all’articolo 2 e se occorra introdurre un approccio settoriale nei settori ad alto rischio; | — | rivedere il criterio del fatturato netto generato nell’Unione di cui all’articolo 2, paragrafo 2; | (b) | the scope of this Directive in terms of the companies covered, whether it ensures the effectiveness of this Directive in light of its objectives, a level playing field between entities covered and that companies cannot circumvent the application of this Directive, including: | — | whether Article 3(1), point (a), needs to be revised so that entities constituted as different legal forms from those listed in Annex I or Annex II to Directive 2013/34/EU are covered by this Directive; | — | whether business models or forms of economic cooperation with third-party companies other than those covered by Article 2 need to be included in the scope of this Directive; | — | whether the thresholds regarding the number of employees and net turnover laid down in Article 2 need to be revised and if a sector-specific approach needs to be introduced in high-risk sectors; | — | whether the criterion of net turnover generated in the Union laid down in Article 2(2) needs to be revised; |
c) | la necessità di rivedere la definizione del termine «catena di attività»; | (c) | whether the definition of the term ‘chain of activities’ needs to be revised; |
d) | l’eventuale modifica dell’allegato alla presente direttiva, anche alla luce degli sviluppi internazionali, nonché il suo eventuale ampliamento per coprire ulteriori impatti negativi, in particolare gli effetti negativi sulla buona governance; | (d) | whether the Annex to this Directive needs to be modified, including in light of international developments, and whether it should be extended to cover additional adverse impacts, in particular adverse impacts on good governance; |
e) | la necessità di rivedere le norme sulla lotta ai cambiamenti climatici stabilite nella presente direttiva, in particolare per quanto riguarda l’elaborazione dei piani di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici, la loro adozione e l’attuazione di tali norme da parte delle società, nonché i poteri delle autorità di controllo in relazione a tali norme; | (e) | whether the rules on combatting climate change provided for in this Directive, especially as regards the design of transition plans for climate change mitigation, their adoption and the putting into effect of those plans by companies, as well as the powers of supervisory authorities related to those rules, need to be revised; |
f) | l’efficacia dei meccanismi di applicazione istituiti a livello nazionale, delle sanzioni e delle norme in materia di responsabilità civile; | (f) | the effectiveness of the enforcement mechanisms put in place at national level, of the penalties and the rules on civil liability; |
g) | la necessità di apportare modifiche al livello di armonizzazione stabilito dalla presente direttiva per garantire parità di condizioni alle società nel mercato interno, comprese la convergenza e la divergenza tra le disposizioni di diritto nazionale che recepiscono la presente direttiva. | (g) | whether changes to the level of harmonisation provided for in this Directive are required to ensure a level-playing field for companies in the internal market, including the convergence and divergence between provisions of national law transposing this Directive. |
Articolo 37 | Article 37 |
Recepimento | Transposition |
1. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 26 luglio 2026, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. | 1. Member States shall adopt and publish, by 26 July 2026, the laws, regulations and administrative provisions necessary to comply with this Directive. They shall forthwith communicate the text of those measures to the Commission. |
Essi applicano tali disposizioni: | They shall apply those measures: |
a) | dal 26 luglio 2027 per quanto riguarda le società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettere a) e b), costituite conformemente alla legislazione dello Stato membro e che hanno avuto più di 5 000 dipendenti in media e generato un fatturato netto a livello mondiale superiore a 1 500 000 000 EUR nell’ultimo esercizio precedente al 26 luglio 2027 per il quale è stato adottato o avrebbe dovuto essere adottato il bilancio d’esercizio, ad eccezione delle misure necessarie per conformarsi all’articolo 16, che gli Stati membri applicano a tali società per gli esercizi aventi inizio il 1o gennaio 2028 o successivamente a tale data; | (a) | from 26 July 2027 as regards companies referred to in Article 2(1), points (a) and (b), which are formed in accordance with the legislation of the Member State and that had more than 5 000 employees on average and generated a net worldwide turnover of more than EUR 1 500 000 000 in the last financial year preceding 26 July 2027 for which annual financial statements have been or should have been adopted, with the exception of the measures necessary to comply with Article 16, which Member States shall apply to those companies for financial years starting on or after 1 January 2028; |
b) | dal 26 luglio 2028 per quanto riguarda le società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettere a) e b), costituite conformemente alla legislazione dello Stato membro e che hanno avuto più di 3 000 dipendenti in media e generato un fatturato netto a livello mondiale superiore a 900 000 000 EUR nell’ultimo esercizio precedente al 26 luglio 2028 per il quale è stato adottato o avrebbe dovuto essere adottato il bilancio d’esercizio, ad eccezione delle misure necessarie per conformarsi all’articolo 11, che gli Stati membri applicano a tali società per gli esercizi aventi inizio il 1o gennaio 2029 o successivamente a tale data; | (b) | from 26 July 2028 as regards companies referred to in Article 2(1), points (a) and (b), which are formed in accordance with the legislation of the Member State and that had more than 3 000 employees on average and generated a net worldwide turnover of more than EUR 900 000 000 in the last financial year preceding 26 July 2028 for which annual financial statements have been or should have been adopted, with the exception of the measures necessary to comply with Article 16, which Member States shall apply to those companies for financial years starting on or after 1 January 2029; |
c) | a decorrere dal 26 luglio 2027 per quanto riguarda le società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, lettere a) e b), costituite conformemente alla legislazione di un paese terzo e che hanno generato un fatturato netto di oltre 1 500 000 000 EUR nell’Unione nell’esercizio antecedente all’ultimo esercizio precedente al 26 luglio 2027, ad eccezione delle misure necessarie per conformarsi all’articolo 16, che gli Stati membri applicano a tali società per gli esercizi aventi inizio il 1o gennaio 2028 o successivamente a tale data; | (c) | from 26 July 2027 as regards companies referred to in Article 2(2), points (a) and (b), which are formed in accordance with the legislation of a third country and that generated a net turnover of more than EUR 1 500 000 000 in the Union, in the financial year preceding the last financial year preceding 26 July 2027, with the exception of the measures necessary to comply with Article 16, which Member States shall apply to those companies for financial years starting on or after 1 January 2028; |
d) | a decorrere dal 26 luglio 2028 per quanto riguarda le società di cui all’articolo 2, paragrafo 2, lettere a) e b), costituite conformemente alla legislazione di un paese terzo e che hanno generato un fatturato netto di oltre 900 000 000 EUR nell’Unione nell’esercizio antecedente all’ultimo esercizio precedente al 26 luglio 2028, ad eccezione delle misure necessarie per conformarsi all’articolo 16, che gli Stati membri applicano a tali società per gli esercizi aventi inizio il 1o gennaio 2029 o successivamente a tale data; | (d) | from 26 July 2028 as regards companies referred to in Article 2(2), points (a) and (b), which are formed in accordance with the legislation of a third country and that generated a net turnover of more than EUR 900 000 000 in the Union, in the financial year preceding the last financial year preceding 26 July 2028, with the exception of the measures necessary to comply with Article 16, which Member States shall apply to those companies for financial years starting on or after 1 January 2029; |
e) | a decorrere dal 26 luglio 2029 per quanto riguarda tutte le altre società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettere a) e b), e all’articolo 2, paragrafo 2, lettere a) e b), nonché le società di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera c), e all’articolo 2, paragrafo 2, lettera c), ad eccezione delle misure necessarie per conformarsi all’articolo 16, che gli Stati membri applicano a tali società per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1o gennaio 2029 o successivamente a tale data. | (e) | from 26 July 2029 as regards all other companies referred to in Article 2(1), points (a) and (b), and Article 2(2), points (a) and (b), and companies referred to in Article 2(1), point (c), and Article 2(2), point (c), with the exception of the measures necessary to comply with Article 16, which Member States shall apply to those companies for financial years starting on or after 1 January 2029. |
Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri. | When Member States adopt those measures, they shall contain a reference to this Directive or be accompanied by such a reference on the occasion of their official publication. Member States shall determine how such reference is to be made. |
2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni fondamentali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. | 2. Member States shall communicate to the Commission the text of the main measures of national law which they adopt in the field covered by this Directive. |
Articolo 38 | Article 38 |
Entrata in vigore | Entry into force |
La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. | This Directive shall enter into force on the twentieth day following that of its publication in the Official Journal of the European Union. |
Articolo 39 | Article 39 |
Destinatari | Addressees |
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. | This Directive is addressed to the Member States. |
Fatto a Bruxelles, il 13 giugno 2024 | Done at Brussels, 13 June 2024. |
Per il Parlamento europeo | For the European Parliament |
Il presidente | The President |
R. METSOLA | R. METSOLA |
Per il Consiglio | For the Council |
Il presidente | The President |
M. MICHEL | M. MICHEL |
(1) GU C 443 del 22.11.2022, pag. 81. | (1) OJ C 443, 22.11.2022, p. 81. |
(2) Posizione del Parlamento europeo del 24 aprile 2024 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 24 maggio 2024. | (2) Position of the European Parliament of 24 April 2024 (not yet published in the Official Journal) and decision of the Council of 24 May 2024. |
(3) GU L 282 del 19.10.2016, pag. 4. | (3) OJ L 282, 19.10.2016, p. 4. |
(4) Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») (GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1). | (4) Regulation (EU) 2021/1119 of the European Parliament and of the Council of 30 June 2021 establishing the framework for achieving climate neutrality and amending Regulations (EC) No 401/2009 and (EU) No 2018/1999 (‘European Climate Law’) (OJ L 243, 9.7.2021, p. 1). |
(5) Decisione (UE) 2022/591 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 aprile 2022, relativa a un programma generale di azione dell’Unione per l’ambiente fino al 2030 (GU L 114 del 12.4.2022, pag. 22). | (5) Decision (EU) 2022/591 of the European Parliament and of the Council of 6 April 2022 on a General Union Environment Action Programme to 2030 (OJ L 114, 12.4.2022, p. 22). |
(6) Direttiva (UE) 2024/1619 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2024, che modifica la direttiva 2013/36/UE per quanto riguarda i poteri di vigilanza, le sanzioni, le succursali di paesi terzi e i rischi ambientali, sociali e di governance (direttiva sui requisiti patrimoniali) (GU L, 2024/1619, 19.6.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1619/oj). | (6) Directive (EU) 2024/1619 of the European Parliament and of the Council of 31 May 2024 amending Directive 2013/36/EU as regards supervisory powers, sanctions, third-country branches, and environmental, social and governance risks (Capital Requirements Directive) (OJ L, 2024/1619, 19.6.2024, ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1619/oj). |
(7) Regolamento (UE) 2017/821 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell’Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali, e di oro, originari di zone di conflitto o ad alto rischio (GU L 130 del 19.5.2017, pag. 1). | (7) Regulation (EU) 2017/821 of the European Parliament and of the Council of 17 May 2017 laying down supply chain due diligence obligations for Union importers of tin, tantalum and tungsten, their ores, and gold originating from conflict-affected and high-risk areas (OJ L 130, 19.5.2017, p. 1). |
(8) Regolamento (UE) 2023/1542 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2023, relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, che modifica la direttiva 2008/98/CE e il regolamento (UE) 2019/1020 e abroga la direttiva 2006/66/CE (GU L 191 del 28.7.2023, pag. 1). | (8) Regulation (EU) 2023/1542 of the European Parliament and of the Council of 12 July 2023 concerning batteries and waste batteries, amending Directive 2008/98/EC and Regulation (EU) 2019/1020 and repealing Directive 2006/66/EC (OJ L 191, 28.7.2023, p. 1). |
(9) Regolamento (UE) 2023/1115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2023, relativo alla messa a disposizione sul mercato dell’Unione e all’esportazione dall’Unione di determinate materie prime e determinati prodotti associati alla deforestazione e al degrado forestale e che abroga il regolamento (UE) n. 995/2010 (GU L 150 del 9.6.2023, pag. 206). | (9) Regulation (EU) 2023/1115 of the European Parliament and of the Council of 31 May 2023 on the making available on the Union market and the export from the Union of certain commodities and products associated with deforestation and forest degradation and repealing Regulation (EU) No 995/2010 (OJ L 150, 9.6.2023, p. 206). |
(10) Direttiva (UE) 2016/2341 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP) (GU L 354 del 23.12.2016, pag. 37). | (10) Directive (EU) 2016/2341 of the European Parliament and of the Council of 14 December 2016 on the activities and supervision of institutions for occupational retirement provision (IORPs) (OJ L 354, 23.12.2016, p. 37). |
(11) Direttiva (UE) 2016/943 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, sulla protezione del know-how riservato e delle informazioni commerciali riservate (segreti commerciali) contro l’acquisizione, l’utilizzo e la divulgazione illeciti (GU L 157 del 15.6.2016, pag. 1). | (11) Directive (EU) 2016/943 of the European Parliament and of the Council of 8 June 2016 on the protection of undisclosed know-how and business information (trade secrets) against their unlawful acquisition, use and disclosure (OJ L 157, 15.6.2016, p. 1). |
(12) Regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce un regime dell’Unione di controllo delle esportazioni, dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso (GU L 206 dell’11.6.2021, pag. 1). | (12) Regulation (EU) 2021/821 of the European Parliament and of the Council of 20 May 2021 setting up a Union regime for the control of exports, brokering, technical assistance, transit and transfer of dual-use items (OJ L 206, 11.6.2021, p. 1). |
(13) Regolamento (UE) 2019/125 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 gennaio 2019, relativo al commercio di determinate merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte, per la tortura o per altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti (GU L 30 del 31.1.2019, pag. 1). | (13) Regulation (EU) 2019/125 of the European Parliament and of the Council of 16 January 2019 concerning trade in certain goods which could be used for capital punishment, torture or other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment (OJ L 30, 31.1.2019, p. 1). |
(14) Direttiva 96/71/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1996, relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi (GU L 18 del 21.1.1997, pag. 1). | (14) Directive 96/71/EC of the European Parliament and of the Council of 16 December 1996 concerning the posting of workers in the framework of the provision of services (OJ L 18, 21.1.1997, p. 1). |
(15) Direttiva 2013/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativa ai bilanci d’esercizio, ai bilanci consolidati e alle relative relazioni di talune tipologie di imprese, recante modifica della direttiva 2006/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e abrogazione delle direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE del Consiglio (GU L 182 del 29.6.2013, pag. 19). | (15) Directive 2013/34/EU of the European Parliament and of the Council of 26 June 2013 on the annual financial statements, consolidated financial statements and related reports of certain types of undertakings, amending Directive 2006/43/EC of the European Parliament and of the Council and repealing Council Directives 78/660/EEC and 83/349/EEC (OJ L 182, 29.6.2013, p. 19). |
(16) Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione (GU L 305 del 26.11.2019, pag. 17). | (16) Directive (EU) 2019/1937 of the European Parliament and of the Council of 23 October 2019 on the protection of persons who report breaches of Union law (OJ L 305, 26.11.2019, p. 17). |
(17) Regolamento (UE) 2019/2088 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo all’informativa sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (GU L 317 del 9.12.2019, pag. 1). | (17) Regulation (EU) 2019/2088 of the European Parliament and of the Council of 27 November 2019 on sustainability-related disclosures in the financial services sector (OJ L 317, 9.12.2019, p. 1). |
(18) Regolamento (UE) 2023/2859, del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2023, che istituisce un punto di accesso unico europeo che fornisce un accesso centralizzato alle informazioni accessibili al pubblico pertinenti per i servizi finanziari, i mercati dei capitali e la sostenibilità (GU L, 2023/2859, 20.12.2023, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2023/2859/oj). | (18) Regulation (EU) 2023/2859 of the European Parliament and of the Council of 13 December 2023 establishing a European single access point providing centralised access to publicly available information of relevance to financial services, capital markets and sustainability (OJ L, 2023/2859, 20.12.2023, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2023/2859/oj). |
(19) Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE della Commissione (GU L 173 del 12.6.2014, pag. 1). | (19) Regulation (EU) No 596/2014 of the European Parliament and of the Council of 16 April 2014 on market abuse (market abuse regulation) and repealing Directive 2003/6/EC of the European Parliament and of the Council and Commission Directives 2003/124/EC, 2003/125/EC and 2004/72/EC (OJ L 173, 12.6.2014, p. 1). |
(20) Direttiva 2001/86/CE del Consiglio, dell’8 ottobre 2001, che completa lo statuto della società europea per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori (GU L 294 del 10.11.2001, pag. 22). | (20) Council Directive 2001/86/EC of 8 October 2001 supplementing the Statute for a European company with regard to the involvement of employees (OJ L 294, 10.11.2001, p. 22). |
(21) Direttiva 2002/14/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2002, che istituisce un quadro generale relativo all’informazione e alla consultazione dei lavoratori — Dichiarazione congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione sulla rappresentanza dei lavoratori (GU L 80 del 23.3.2002, pag. 29). | (21) Directive 2002/14/EC of the European Parliament and of the Council of 11 March 2002 establishing a general framework for informing and consulting employees in the European Community — Joint declaration of the European Parliament, the Council and the Commission on employee representation (OJ L 80, 23.3.2002, p. 29). |
(22) Direttiva 2009/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, riguardante l’istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l’informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie (GU L 122 del 16.5.2009, pag. 28). | (22) Directive 2009/38/EC of the European Parliament and of the Council of 6 May 2009 on the establishment of a European Works Council or a procedure in Community-scale undertakings and Community-scale groups of undertakings for the purposes of informing and consulting employees (OJ L 122, 16.5.2009, p. 28). |
(23) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) (GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1). | (23) Regulation (EU) 2016/679 of the European Parliament and of the Council of 27 April 2016 on the protection of natural persons with regard to the processing of personal data and on the free movement of such data, and repealing Directive 95/46/EC (General Data Protection Regulation) (OJ L 119, 4.5.2016, p. 1). |
(24) Direttiva (UE) 2020/1828 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2020, relativa alle azioni rappresentative a tutela degli interessi collettivi dei consumatori e che abroga la direttiva 2009/22/CE (GU L 409 del 4.12.2020, pag. 1). | (24) Directive (EU) 2020/1828 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2020 on representative actions for the protection of the collective interests of consumers and repealing Directive 2009/22/EC (OJ L 409, 4.12.2020, p. 1). |
(25) Direttiva 2004/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale (GU L 143 del 30.4.2004, pag. 56). | (25) Directive 2004/35/EC of the European Parliament and of the Council of 21 April 2004 on environmental liability with regard to the prevention and remedying of environmental damage (OJ L 143, 30.4.2004, p. 56). |
(26) Direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (GU L 94 del 28.3.2014, pag. 1). | (26) Directive 2014/23/EU of the European Parliament and of the Council of 26 February 2014 on the award of concession contracts (OJ L 94, 28.3.2014, p. 1). |
(27) Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE (GU L 94 del 28.3.2014, pag. 65). | (27) Directive 2014/24/EU of the European Parliament and of the Council of 26 February 2014 on public procurement and repealing Directive 2004/18/EC (OJ L 94, 28.3.2014, p. 65). |
(28) Direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE (GU L 94 del 28.3.2014, pag. 243). | (28) Directive 2014/25/EU of the European Parliament and of the Council of 26 February 2014 on procurement by entities operating in the water, energy, transport and postal services sectors and repealing Directive 2004/17/EC (OJ L 94, 28.3.2014, p. 243). |
(29) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1. | (29) OJ L 123, 12.5.2016, p. 1. |
(30) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE (GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39). | (30) Regulation (EU) 2018/1725 of the European Parliament and of the Council of 23 October 2018 on the protection of natural persons with regard to the processing of personal data by the Union institutions, bodies, offices and agencies and on the free movement of such data, and repealing Regulation (EC) No 45/2001 and Decision No 1247/2002/EC (OJ L 295, 21.11.2018, p. 39). |
(31) Direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2011, sui gestori di fondi di investimento alternativi, che modifica le direttive 2003/41/CE e 2009/65/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 1095/2010 (GU L 174 dell’1.7.2011, pag. 1). | (31) Directive 2011/61/EU of the European Parliament and of the Council of 8 June 2011 on Alternative Investment Fund Managers and amending Directives 2003/41/EC and 2009/65/EC and Regulations (EC) No 1060/2009 and (EU) No 1095/2010 (OJ L 174, 1.7.2011, p. 1). |
(32) Direttiva 2009/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) (GU L 302 del 17.11.2009, pag. 32). | (32) Directive 2009/65/EC of the European Parliament and of the Council of 13 July 2009 on the coordination of laws, regulations and administrative provisions relating to undertakings for collective investment in transferable securities (UCITS) (OJ L 302, 17.11.2009, p. 32). |
(33) Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1). | (33) Regulation (EU) No 575/2013 of the European Parliament and of the Council of 26 June 2013 on prudential requirements for credit institutions and investment firms and amending Regulation (EU) No 648/2012 (OJ L 176, 27.6.2013, p. 1). |
(34) Direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativa ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica la direttiva 2002/92/CE e la direttiva 2011/61/UE (GU L 173 del 12.6.2014, pag. 349). | (34) Directive 2014/65/EU of the European Parliament and of the Council of 15 May 2014 on markets in financial instruments and amending Directive 2002/92/EC and Directive 2011/61/EU (OJ L 173, 12.6.2014, p. 349). |
(35) Regolamento (UE) n. 345/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2013, relativo ai fondi europei per il venture capital (GU L 115 del 25.4.2013, pag. 1). | (35) Regulation (EU) No 345/2013 of the European Parliament and of the Council of 17 April 2013 on European venture capital funds (OJ L 115, 25.4.2013, p. 1). |
(36) Regolamento (UE) n. 346/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2013, relativo ai fondi europei per il venture capital (GU L 115 del 25.4.2013, pag. 18). | (36) Regulation (EU) No 346/2013 of the European Parliament and of the Council of 17 April 2013 on European social entrepreneurship funds (OJ L 115, 25.4.2013, p. 18). |
(37) Regolamento (UE) 2015/760 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, relativo ai fondi di investimento europei a lungo termine (GU L 123 del 19.5.2015, pag. 98). | (37) Regulation (EU) 2015/760 of the European Parliament and of the Council of 29 April 2015 on European long-term investment funds (OJ L 123, 19.5.2015, p. 98). |
(38) Direttiva 2009/138/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (solvibilità II) (GU L 335 del 17.12.2009, pag. 1). | (38) Directive 2009/138/EC of the European Parliament and of the Council of 25 November 2009 on the taking-up and pursuit of the business of Insurance and Reinsurance (Solvency II) (OJ L 335, 17.12.2009, p. 1). |
(39) Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (GU L 201 del 27.7.2012, pag. 1). | (39) Regulation (EU) No 648/2012 of the European Parliament and of the Council of 4 July 2012 on OTC derivatives, central counterparties and trade repositories (OJ L 201, 27.7.2012, p. 1). |
(40) Regolamento (UE) n. 909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, relativo al miglioramento del regolamento titoli nell’Unione europea e ai depositari centrali di titoli e recante modifica delle direttive 98/26/CE e 2014/65/UE e del regolamento (UE) n. 236/2012 (GU L 257 del 28.8.2014, pag. 1). | (40) Regulation (EU) No 909/2014 of the European Parliament and of the Council of 23 July 2014 on improving securities settlement in the European Union and on central securities depositories and amending Directives 98/26/EC and 2014/65/EU and Regulation (EU) No 236/2012 (OJ L 257, 28.8.2014, p. 1). |
(41) Regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che stabilisce un quadro generale per la cartolarizzazione, instaura un quadro specifico per cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate e modifica le direttive 2009/65/CE, 2009/138/CE e 2011/61/UE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 648/2012 (GU L 347 del 28.12.2017, pag. 35). | (41) Regulation (EU) 2017/2402 of the European Parliament and of the Council of 12 December 2017 laying down a general framework for securitisation and creating a specific framework for simple, transparent and standardised securitisation, and amending Directives 2009/65/EC, 2009/138/EC and 2011/61/EU and Regulations (EC) No 1060/2009 and (EU) No 648/2012 (OJ L 347, 28.12.2017, p. 35). |
(42) Direttiva (UE) 2015/2366 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno, che modifica le direttive 2002/65/CE, 2009/110/CE e 2013/36/UE e il regolamento (UE) n. 1093/2010, e abroga la direttiva 2007/64/CE (GU L 337 del 23.12.2015, pag. 35). | (42) Directive (EU) 2015/2366 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2015 on payment services in the internal market, amending Directives 2002/65/EC, 2009/110/EC and 2013/36/EU and Regulation (EU) No 1093/2010, and repealing Directive 2007/64/EC (OJ L 337, 23.12.2015, p. 35). |
(43) Direttiva 2009/110/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, concernente l’avvio, l’esercizio e la vigilanza prudenziale dell’attività degli istituti di moneta elettronica, che modifica le direttive 2005/60/CE e 2006/48/CE e che abroga la direttiva 2000/46/CE (GU L 267 del 10.10.2009, pag. 7). | (43) Directive 2009/110/EC of the European Parliament and of the Council of 16 September 2009 on the taking up, pursuit and prudential supervision of the business of electronic money institutions amending Directives 2005/60/EC and 2006/48/EC and repealing Directive 2000/46/EC (OJ L 267, 10.10.2009, p. 7). |
(44) Regolamento (UE) 2020/1503 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 ottobre 2020, relativo ai fornitori europei di servizi di crowdfunding per le imprese, e che modifica il regolamento (UE) 2017/1129 e la direttiva (UE) 2019/1937 (GU L 347 del 20.10.2020, pag. 1). | (44) Regulation (EU) 2020/1503 of the European Parliament and of the Council of 7 October 2020 on European crowdfunding service providers for business, and amending Regulation (EU) 2017/1129 and Directive (EU) 2019/1937 (OJ L 347, 20.10.2020, p. 1). |
(45) Regolamento (UE) 2023/1114 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 maggio 2023, relativo ai mercati delle cripto-attività e che modifica i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 1095/2010 e le direttive 2013/36/UE e (UE) 2019/1937 (MiCA) (GU L 150 del 9.6.2023, pag. 40). | (45) Regulation (EU) 2023/1114 of the European Parliament and of the Council of 31 May 2023 on markets in crypto-assets, and amending Regulations (EU) No 1093/2010 and (EU) No 1095/2010 and Directives 2013/36/EU and (EU) 2019/1937 (OJ L 150, 9.6.2023, p. 40). |
(46) Direttiva 2004/109/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, sull’armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato e che modifica la direttiva 2001/34/CE (GU L 390 del 31.12.2004, pag. 38). | (46) Directive 2004/109/EC of the European Parliament and of the Council of 15 December 2004 on the harmonisation of transparency requirements in relation to information about issuers whose securities are admitted to trading on a regulated market and amending Directive 2001/34/EC (OJ L 390, 31.12.2004, p. 38). |
(47) Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, relativo all’applicazione di principi contabili internazionali (GU L 243 dell’11.9.2002, pag. 1). | (47) Regulation (EC) No 1606/2002 of the European Parliament and of the Council of 19 July 2002 on the application of international accounting standards (OJ L 243, 11.9.2002, p. 1). |
(48) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13). | (48) Regulation (EU) No 182/2011 of the European Parliament and of the Council of 16 February 2011 laying down the rules and general principles concerning mechanisms for control by the Member States of the Commission’s exercise of implementing powers (OJ L 55, 28.2.2011, p. 13). |
ALLEGATO | ANNEX |
Parte I | Part I |
1. DIRITTI E DIVIETI CHE FIGURANO NEGLI ACCORDI INTERNAZIONALI SUI DIRITTI UMANI | 1. RIGHTS AND PROHIBITIONS INCLUDED IN INTERNATIONAL HUMAN RIGHTS INSTRUMENTS |
1. | Il diritto alla vita, interpretato in linea con l’articolo 6, paragrafo 1, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. L’abuso di tale diritto comprende, tra l’altro, le guardie di sicurezza private o pubbliche che proteggono le risorse, le strutture o il personale della società che provocano la morte di una persona a causa della mancanza di istruzioni o di controllo da parte della società. | 1. | The right to life, interpreted in line with Article 6(1) of the International Covenant on Civil and Political Rights. The abuse of that right includes, but is not restricted to, private or public security guards protecting the company’s resources, facilities or personnel causing the death of a person due to a lack of instruction or control by the company; |
2. | Il divieto di tortura e di trattamento crudele, inumano o degradante, interpretato in linea con l’articolo 7 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. Ciò comprende, tra l’altro, le guardie di sicurezza private o pubbliche che proteggono le risorse, le strutture o il personale dell’impresa che sottopongono una persona a tortura o a trattamento crudele, inumano o degradante a causa della mancanza di istruzioni o di controllo da parte della società. | 2. | The prohibition of torture, cruel, inhuman or degrading treatment, interpreted in line with Article 7 of the International Covenant on Civil and Political Rights. This includes, but is not restricted to, private or public security guards protecting the company’s resources, facilities or personnel subjecting a person to torture or cruel, inhuman or degrading treatment due to a lack of instruction or control by the company; |
3. | Il diritto alla libertà e alla sicurezza, interpretato in linea con l’articolo 9, paragrafo 1, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. | 3. | The right to liberty and security, interpreted in line with Article 9(1) of the International Covenant on Civil and Political Rights; |
4. | Il divieto di interferenze arbitrarie o illegittime nella vita privata, nella famiglia, nella casa o nella corrispondenza di una persona e di offese illegittime alla sua reputazione o al suo onore, interpretato in linea con l’articolo 17 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. | 4. | The prohibition of arbitrary or unlawful interference with a person’s privacy, family, home or correspondence and unlawful attacks on their honour or reputation, interpreted in line with Article 17 of the International Covenant on Civil and Political Rights; |
5. | Il divieto di interferenze nella libertà di pensiero, di coscienza e di religione, interpretato in linea con l’articolo 18 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. | 5. | The prohibition of interference with the freedom of thought, conscience and religion, interpreted in line with Article 18 of the International Covenant on Civil and Political Rights; |
6. | Il diritto di godere di giuste e favorevoli condizioni di lavoro, tra cui un equo salario e un salario atto a garantire condizioni di vita dignitosa per i lavoratori dipendenti e un reddito di sussistenza per i lavoratori autonomi e i piccoli coltivatori, guadagnato in cambio del loro lavoro e della loro produzione, un’esistenza decorosa, la sicurezza e l’igiene del lavoro e una ragionevole limitazione delle ore di lavoro, interpretato in linea con gli articoli 7 e 11 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali. | 6. | The right to enjoy just and favourable conditions of work, including a fair wage and an adequate living wage for employed workers and an adequate living income for self-employed workers and smallholders, which they earn in return from their work and production, a decent living, safe and healthy working conditions and reasonable limitation of working hours, interpreted in line with Articles 7 and 11 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights; |
7. | Il divieto di limitare l’accesso dei lavoratori a un alloggio adeguato, se vivono in alloggi forniti dalla società, nonché a un’alimentazione, a un vestiario e a servizi idrici e igienico-sanitari adeguati sul luogo di lavoro, interpretato in linea con l’articolo 11 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali. | 7. | The prohibition to restrict workers’ access to adequate housing, if the workforce is housed in accommodation provided by the company, and to restrict workers’ access to adequate food, clothing, and water and sanitation in the workplace, interpreted in line with Article 11 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights; |
8. | Il diritto del minore al miglior stato di salute possibile, interpretato in linea con l’articolo 24 della convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; il diritto all’educazione, interpretato in linea con l’articolo 28 della convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; il diritto di beneficiare di un livello di vita adeguato, interpretato in linea con l’articolo 27 della convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; il diritto del minore di essere protetto dallo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale, interpretato in linea con l’articolo 32 della convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; il diritto del minore di essere protetto contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale nonché dal rapimento, dalla vendita o dalla tratta in un luogo diverso all’interno o all’esterno del suo paese a fini di sfruttamento, interpretato in linea con gli articoli 34 e 35 della convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. | 8. | The right of the child to the highest attainable standard of health, interpreted in line with Article 24 of the Convention on the Rights of the Child; the right to education, interpreted in line with Article 28 of the Convention on the Rights of the Child; the right to an adequate standard of living, interpreted in line with Article 27 of the Convention on the Rights of the Child; the right of the child to be protected from economic exploitation and from performing any work that is likely to be hazardous or to interfere with the child’s education, or to be harmful to the child’s health or physical, mental, spiritual, moral or social development, interpreted in line with Article 32 of the Convention on the Rights of the Child; the right of the child to be protected from all forms of sexual exploitation and sexual abuse and to be protected from being abducted, sold or moved illegally to a different place in or outside their country for the purpose of exploitation, interpreted in line with Articles 34 and 35 of the Convention of the Rights of the Child; |
9. | Il divieto di impiego di un minore di età inferiore all’età alla quale si compie l’obbligo scolastico e che, in ogni caso, non può essere inferiore a 15 anni, salvo che lo preveda la legge del luogo di lavoro in linea con l’articolo 2, paragrafo 4, della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’età minima per l’assunzione all’impiego, del 1973 (n. 138), interpretato in linea con gli articoli da 4 a 8 della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’età minima per l’assunzione all’impiego, del 1973 (n. 138). | 9. | The prohibition of the employment of a child under the age at which compulsory schooling is completed and, in any case, is not less than 15 years, except where the law of the place of employment so provides in line with Article 2(4) of the International Labour Organization Minimum Age Convention, 1973 (No 138), interpreted in line with Articles 4 to 8 of the International Labour Organization Minimum Age Convention, 1973 (No 138); |
10. | Il divieto delle forme peggiori di lavoro minorile (persone di età inferiore ai 18 anni), interpretato in linea con l’articolo 3 della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile, del 1999 (n. 182). Queste comprendono: | a) | tutte le forme di schiavitù o pratiche analoghe alla schiavitù, quali la vendita o la tratta di minori, la servitù per debiti e l’asservimento, il lavoro forzato o obbligatorio, compreso il reclutamento forzato o obbligatorio di minori ai fini di un loro impiego nei conflitti armati; | b) | l’impiego, l’ingaggio o l’offerta del minore a fini di prostituzione, di produzione di materiale pornografico o di spettacoli pornografici; | c) | l’impiego, l’ingaggio o l’offerta del minore ai fini di attività illecite, quali, in particolare, quelle per la produzione o per il traffico di stupefacenti; e | d) | qualsiasi altro tipo di lavoro che, per sua natura o per le circostanze in cui viene svolto, rischi di compromettere la salute, la sicurezza o la moralità del minore. | 10. | The prohibition of the worst forms of child labour (persons below the age of 18 years), interpreted in line with Article 3 of the International Labour Organization Worst Forms of Child Labour Convention, 1999 (No 182). This includes: | (a) | all forms of slavery or practices similar to slavery, such as the sale and trafficking of children, debt bondage and serfdom, as well as forced or compulsory labour, including the forced or compulsory recruitment of children for use in armed conflicts; | (b) | the use, procuring or offering of a child for prostitution, for the production of pornography or for pornographic performances; | (c) | the use, procuring or offering of a child for illicit activities, in particular for the production or trafficking of drugs; and | (d) | work which, by its nature or the circumstances in which it is carried out, is likely to harm the health, safety or morals of children; |
11. | Il divieto del lavoro forzato o obbligatorio, vale a dire ogni lavoro o servizio estorto a una persona sotto minaccia di una punizione o per il quale detta persona non si sia offerta spontaneamente, ad esempio in conseguenza della servitù per debiti o della tratta di esseri umani, interpretato in linea con l’articolo 2, paragrafo 1, della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sul lavoro forzato, del 1930 (n. 29). Per lavoro forzato o obbligatorio non si intende un lavoro o servizio conforme all’articolo 2, paragrafo 2, della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sul lavoro forzato, del 1930 (n. 29) o all’articolo 8, paragrafo 3, lettere b) e c), del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. | 11. | The prohibition of forced or compulsory labour, which means all work or service that is exacted from any person under the menace of any penalty and for which the said person has not offered himself or herself voluntarily, for example as a result of debt bondage or trafficking in human beings, interpreted in line with Article 2(1) of the International Labour Organization Forced Labour Convention, 1930 (No 29). Forced or compulsory labour shall not mean any work or services that comply with Article 2(2) of the International Labour Organization Forced Labour Convention, 1930 (No 29) or with Article 8(3), points (b) and (c) of the International Covenant on Civil and Political Rights; |
12. | Il divieto della schiavitù e della tratta di schiavi sotto qualsiasi forma, ivi comprese le pratiche assimilabili alla schiavitù, all’asservimento o ad altre forme di dominazione o oppressione sul luogo di lavoro, o della tratta di esseri umani, interpretato in linea con l’articolo 8 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici. | 12. | The prohibition of all forms of slavery and slave-trade, including practices akin to slavery, serfdom or other forms of domination or oppression in the workplace, such as extreme economic or sexual exploitation and humiliation, or human trafficking, interpreted in line with Article 8 of the International Covenant on Civil and Political Rights; |
13. | Il diritto alla libertà di associazione e di riunione e i diritti di organizzazione e di negoziazione collettiva, interpretati in linea con gli articoli 21 e 22 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, l’articolo 8 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali, la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro concernente la libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale, del 1948 (n. 87), e la convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sul diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva, del 1949 (n. 98). Tra tali diritti figurano i seguenti: | a) | i lavoratori sono liberi di costituire sindacati o di aderirvi; | b) | la costituzione di un sindacato, così come l’adesione e l’appartenenza a esso, non deve essere invocata come motivo di discriminazione ingiustificata o ritorsione; | c) | i sindacati sono liberi di operare in linea con le proprie costituzioni e norme, senza ingerenze da parte delle autorità; e | d) | il diritto di sciopero e il diritto di negoziazione collettiva. | 13. | The right to freedom of association, of assembly, and the rights to organise and collective bargaining, interpreted in line with Articles 21 and 22 of the International Covenant on Civil and Political Rights, Article 8 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights, the International Labour Organization Freedom of Association and Protection of the Right to Organise Convention, 1948 (No 87), and the International Labour Organization Right to Organise and Collective Bargaining Convention, 1949 (No 98). Those rights include the following: | (a) | workers are free to form or join trade unions; | (b) | the formation, joining and membership of a trade union must not be used as a reason for unjustified discrimination or retaliation; | (c) | trade unions are free to operate in line with their constitutions and rules, without interference from the authorities; and | (d) | the right to strike and the right to collective bargaining; |
14. | Il divieto di disparità di trattamento in materia di occupazione, a meno che ciò non sia giustificato dai requisiti dell’impiego, interpretato in linea con gli articoli 2 e 3 della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’uguaglianza di retribuzione, del 1951 (n. 100), gli articoli 1 e 2 della convenzione dell’Organizzazione internazionale del lavoro concernente la discriminazione in materia di impiego e di professione, del 1958 (n. 111) e l’articolo 7 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali. Ciò comprende, in particolare: | a) | il pagamento di una retribuzione ineguale per un lavoro di pari valore; e | b) | la discriminazione fondata sull’origine nazionale o sull’estrazione sociale, sulla razza, sul colore, sul sesso, sulla religione o sulle opinioni politiche. | 14. | The prohibition of unequal treatment in employment, unless this is justified by the requirements of the employment, interpreted in line with Articles 2 and 3 of the International Labour Organization Equal Remuneration Convention, 1951 (No 100), Articles 1 and 2 of the International Labour Organization Discrimination (Employment and Occupation) Convention, 1958 (No 111), and Article 7 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights. This includes, in particular: | (a) | the payment of unequal remuneration for work of equal value; and | (b) | discrimination on grounds of national extraction or social origin, race, colour, sex, religion, political opinion; |
15. | Il divieto di causare qualsiasi degrado ambientale misurabile, quali cambiamenti nocivi del suolo, inquinamento idrico o atmosferico, emissioni nocive, consumo eccessivo di acqua, degrado del suolo o altri effetti sulle risorse naturali, come la deforestazione, che: | a) | comprometta in modo sostanziale le basi naturali per la conservazione e la produzione di alimenti; | b) | privi una persona dell’accesso ad acqua potabile sicura e pulita; | c) | ostacoli l’accesso di una persona ai servizi igienico-sanitari o distrugga questi ultimi; | d) | leda la salute, la sicurezza, il normale uso di un terreno o dei beni acquisiti legalmente di una persona; | e) | incida negativamente in modo sostanziale sui servizi ecosistemici attraverso i quali un ecosistema contribuisce direttamente o indirettamente al benessere delle persone; | interpretato in linea con l’articolo 6, paragrafo 1, del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici e gli articoli 11 e 12 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali. | 15. | The prohibition of causing any measurable environmental degradation, such as harmful soil change, water or air pollution, harmful emissions, excessive water consumption, degradation of land, or other impact on natural resources, such as deforestation, that: | (a) | substantially impairs the natural bases for the preservation and production of food; | (b) | denies a person access to safe and clean drinking water; | (c) | makes it difficult for a person to access sanitary facilities or destroys them; | (d) | harms a person’s health, safety, normal use of land or lawfully acquired possessions; | (e) | substantially adversely affects ecosystem services through which an ecosystem contributes directly or indirectly to human wellbeing; | interpreted in line with Article 6(1) of the International Covenant on Civil and Political Rights and Articles 11 and 12 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights; |
16. | Il diritto degli individui, dei raggruppamenti e delle comunità di disporre di terre e risorse e il diritto di non essere privati dei mezzi di sussistenza, il che comporta il divieto di espulsione o accaparramento illecito di terreni, foreste e acque al momento dell’acquisto, dello sfruttamento o del diverso utilizzo, anche mediante disboscamento, relativamente ai terreni, foreste e acque che assicurano il sostentamento di una persona, interpretato in linea con gli articoli 1 e 27 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici e con gli articoli 1, 2 e 11 del Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali. | 16. | The right of individuals, groupings and communities to lands and resources and the right not to be deprived of means of subsistence, which entails the prohibition to unlawfully evict or take land, forests and waters when acquiring, developing or otherwise using land, forests and waters, including by deforestation, the use of which secures the livelihood of a person, interpreted in line with Article 1 and 27 of the International Covenant on Civil and Political Rights and Article 1, 2 and 11 of the International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights. |
2. STRUMENTI IN MATERIA DI DIRITTI UMANI E LIBERTÀ FONDAMENTALI | 2. HUMAN RIGHTS AND FUNDAMENTAL FREEDOMS INSTRUMENTS |
— | Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici | — | The International Covenant on Civil and Political Rights; |
— | Patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali | — | The International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights; |
— | Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza | — | The Convention on the Rights of the Child; |
— | Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione internazionale del lavoro: | — | The International Labour Organization’s core/fundamental conventions: |
— | Convenzione concernente la libertà sindacale e la protezione del diritto sindacale, 1948 (n. 87); | — | Freedom of Association and Protection of the Right to Organise Convention, 1948 (No 87); |
— | Convenzione sul diritto di organizzazione e di negoziazione collettiva, 1949 (n. 98); | — | Right to Organise and Collective Bargaining Convention, 1949 (No 98); |
— | Convenzione sul lavoro forzato, 1930 (n. 29) e relativo protocollo del 2014; | — | Forced Labour Convention, 1930 (No 29) and its 2014 Protocol; |
— | Convenzione concernente l’abolizione del lavoro forzato, 1957 (n. 105); | — | Abolition of Forced Labour Convention, 1957 (No 105); |
— | Convenzione sull’età minima, 1973 (n. 138); | — | Minimum Age Convention, 1973 (No 138); |
— | Convenzione relativa alla proibizione delle forme peggiori di lavoro minorile, 1999 (n. 182); | — | Worst Forms of Child Labour Convention, 1999 (No 182); |
— | Convenzione sull’uguaglianza di retribuzione, 1951 (n. 100); | — | Equal Remuneration Convention, 1951 (No 100); |
— | Convenzione concernente la discriminazione in materia di impiego e di professione, 1958 (n. 111). | — | Discrimination (Employment and Occupation) Convention, 1958 (No 111). |
Parte II | Part II |
DIVIETI E OBBLIGHI INCLUSI NEGLI STRUMENTI IN MATERIA AMBIENTALE | PROHIBITIONS AND OBLIGATIONS INCLUDED IN ENVIRONMENTAL INSTRUMENTS |
1. | L’obbligo di evitare o attenuare gli impatti negativi sulla diversità biologica, interpretato in linea con l’articolo 10, lettera b), della convenzione sulla diversità biologica del 1992 e il diritto applicabile nella giurisdizione pertinente, compresi gli obblighi derivanti dal protocollo di Cartagena in materia di sviluppo, manipolazione, trasporto, uso, trasferimento e immissione nell’ambiente di organismi viventi modificati e dal protocollo di Nagoya sull’accesso alle risorse genetiche e la giusta ed equa ripartizione dei benefici derivanti dalla loro utilizzazione relativo alla convenzione sulla diversità biologica, del 12 ottobre 2014. | 1. | The obligation to avoid or minimise adverse impacts on biological diversity, interpreted in line with Article 10, point (b) of the 1992 Convention on Biological Diversity and applicable law in the relevant jurisdiction, including the obligations of the Cartagena Protocol on the development, handling, transport, use, transfer and release of living modified organisms and of the Nagoya Protocol on Access to Genetic Resources and the Fair and Equitable Sharing of Benefits Arising from their Utilization to the Convention on Biological Diversity of 12 October 2014. |
2. | Il divieto di importazione, esportazione, riesportazione o introduzione dal mare senza licenza di qualunque esemplare di una specie iscritta nelle appendici da I a III della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES), del 3 marzo 1973, interpretato in linea con gli articoli III, IV e V della convenzione. | 2. | The prohibition on the import, export, re-export or introduction from the sea of any specimen included in the Appendices I to III of the Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora (CITES) of 3 March 1973 without a permit, interpreted in line with Articles III, IV and V of the Convention; |
3. | Il divieto di fabbricazione, importazione ed esportazione dei prodotti con aggiunta di mercurio elencati nell’allegato A, parte I, della convenzione di Minamata sul mercurio, del 10 ottobre 2013 (convenzione di Minamata), interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 1, della convenzione. | 3. | The prohibition of the manufacture, import and export of mercury-added products listed in Annex A Part I to the Minamata Convention on Mercury of 10 October 2013 (Minamata Convention), interpreted in line with Article 4(1) of the Convention; |
4. | Il divieto di utilizzare mercurio o composti di mercurio nei processi di fabbricazione elencati nell’allegato B, parte I, della convenzione di Minamata dopo la data di eliminazione progressiva specificata nella convenzione per i singoli processi, interpretato in linea con l’articolo 5, paragrafo 2, della convenzione. | 4. | The prohibition of the use of mercury or mercury compounds in the manufacturing processes listed in Annex B Part I to the Minamata Convention after the phase-out date specified in the Convention for the individual processes, interpreted in line with Article 5(2) of the Convention; |
5. | Il divieto di trattamento illecito dei rifiuti di mercurio, interpretato in linea con l’articolo 11, paragrafo 3, della convenzione di Minamata e con l’articolo 13 del regolamento (UE) 2017/852 del Parlamento europeo e del Consiglio (1). | 5. | The prohibition of the unlawful treatment of mercury waste, interpreted in line with Article 11(3) of the Minamata Convention and Article 13 of Regulation (EU) 2017/852 of the European Parliament and of the Council (1); |
6. | Il divieto di produzione e uso delle sostanze chimiche elencate nell’allegato A della convenzione di Stoccolma, del 22 maggio 2001, sugli inquinanti organici persistenti, interpretato in linea con l’articolo 3, paragrafo 1, lettera a), punto i), della convenzione, e con il regolamento (UE) 2019/1021 del Parlamento europeo e del Consiglio (2). | 6. | The prohibition of the production and use of chemicals listed in Annex A to the Stockholm Convention of 22 May 2001 on Persistent Organic Pollutants (POPs Convention), interpreted in line with Article 3(1), point (a), point (i) of the Convention and Regulation (EU) 2019/1021 of the European Parliament and of the Council (2); |
7. | Il divieto di manipolazione, raccolta, stoccaggio e smaltimento illeciti dei rifiuti, interpretato in linea con l’articolo 6, paragrafo 1, lettera d), punti i) e ii), della convenzione sugli inquinanti organici persistenti e con l’articolo 7 del regolamento (UE) 2019/1021. | 7. | The prohibition of the unlawful handling, collection, storage and disposal of waste, interpreted in line with Article 6(1), point (d), points (i) and (ii) of the POPs Convention and Article 7 of Regulation (EU) 2019/1021; |
8. | Il divieto di importazione o esportazione di un prodotto chimico elencato nell’allegato III della convenzione di Rotterdam sulla procedura di previo assenso informato per taluni prodotti chimici e pesticidi pericolosi nel commercio internazionale (UNEP/FAO), del 10 settembre 1998, interpretato in linea con l’articolo 10, paragrafo 1, l’articolo 11, paragrafo 1, lettera b), e l’articolo 11, paragrafo 2, della convenzione e con quanto indicato dalla parte importatrice o esportatrice della convenzione conformemente alla procedura di previo assenso informato (procedura PIC). | 8. | The prohibition of the import or export of a chemical listed in Annex III to the Rotterdam Convention on the Prior Informed Consent Procedure for Certain Hazardous Chemicals and Pesticides in International Trade (UNEP/FAO) of 10 September 1998, interpreted in line with Article 10(1), Article 11(1), point (b) and Article 11(2) of the Convention and indication by the importing or exporting Party to the Convention in line with the Prior Informed Consent (PIC) Procedure; |
9. | Il divieto di produzione, consumo, importazione ed esportazione illeciti di sostanze regolamentate di cui agli allegati A, B, C ed E del protocollo di Montreal alla convenzione di Vienna per la protezione dello strato di ozono relativo a sostanze che riducono lo strato di ozono, interpretato in linea con l’articolo 4 B del protocollo di Montreal e con le disposizioni in materia di licenze a norma del diritto applicabile nella giurisdizione pertinente. | 9. | The prohibition of the unlawful production, consumption, import and export of controlled substances in Annexes A, B, C and E to the Montreal Protocol on substances that deplete the Ozone Layer to the Vienna Convention for the protection of the Ozone Layer, interpreted in line with Article 4B of the Montreal Protocol and licensing provisions under applicable law in relevant jurisdiction; |
10. | Il divieto di esportazione di rifiuti pericolosi o di altri rifiuti interpretato in linea con l’articolo 1, paragrafi 1 e 2, della convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e del loro smaltimento, del 22 marzo 1989 (convenzione di Basilea), e con il regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (3): | a) | verso una parte della convenzione che ha vietato l’importazione di tali rifiuti pericolosi e di altri rifiuti, interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 1, lettera b), della convenzione di Basilea; | b) | verso uno Stato di importazione che non dà per iscritto il suo accordo specifico all’importazione di questi rifiuti, qualora detto Stato non abbia vietato l’importazione di tali rifiuti pericolosi, interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 1, lettera c), della convenzione di Basilea; | c) | verso uno Stato non parte della convenzione di Basilea, interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 5, della convenzione di Basilea; | d) | verso uno Stato di importazione se tali rifiuti pericolosi o altri rifiuti non sono gestiti secondo metodi razionali dal punto di vista ecologico in detto Stato o altrove, interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 8, prima frase, della convenzione di Basilea. | 10. | The prohibition of the export of hazardous or other waste, interpreted in line with Article 1(1) and (2) of the Basel Convention on the Control of Transboundary Movements of Hazardous Wastes and their Disposal of 22 March 1989 (Basel Convention) and Regulation (EC) No 1013/2006 of the European Parliament and of the Council (3): | (a) | to a party to the Convention that has prohibited the import of such hazardous and other wastes, interpreted in line with Article 4(1), point (b) of the Basel Convention; | (b) | to a state of import that does not consent in writing to the specific import, in the case where that state of import has not prohibited the import of such hazardous wastes, interpreted in line with Article 4(1), point (c) of the Basel Convention; | (c) | to a non-party to the Basel Convention, interpreted in line with Article 4(5) of the Basel Convention; | (d) | to a state of import if such hazardous wastes or other wastes are not managed in an environmentally sound manner in that state or elsewhere, interpreted in line with Article 4(8) the first sentence of the Basel Convention; |
11. | Il divieto di esportazione di rifiuti pericolosi dai paesi elencati nell’allegato VII della convenzione di Basilea verso paesi non compresi nell’elenco dell’allegato VII per le operazioni elencate nell’allegato IV della convenzione di Basilea, interpretato in linea con l’articolo 4 A della convenzione di Basilea e con gli articoli 34 e 36 del regolamento (CE) n. 1013/2006. | 11. | The prohibition of the export of hazardous wastes from countries listed in Annex VII to the Basel Convention to countries not listed in Annex VII for operations listed in Annex IV to the Basel Convention, interpreted in line with Article 4A of the Basel Convention and Article 34 and 36 of Regulation (EC) No 1013/2006; |
12. | Il divieto di importazione di rifiuti pericolosi e di altri rifiuti da Stati non parti che non hanno ratificato la convenzione di Basilea, interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 5, della convenzione di Basilea. | 12. | The prohibition of the import of hazardous wastes and other wastes from a non-party that has not ratified the Basel Convention, interpreted in line with Article 4(5) of the Basel Convention; |
13. | L’obbligo di evitare o attenuare gli impatti negativi sulle proprietà considerate patrimonio naturale ai sensi dell’articolo 2 della convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale del 16 novembre 1972 (convenzione sul patrimonio mondiale), interpretato in linea con l’articolo 5, lettera d), della convenzione sul patrimonio mondiale e con il diritto applicabile nella giurisdizione pertinente. | 13. | The obligation to avoid or minimise adverse impacts on the properties delineated as natural heritage as defined in Article 2 of the Convention Concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage of 16 November 1972 (the World Heritage Convention), interpreted in line with Article 5, point (d) of the World Heritage Convention and applicable law in the relevant jurisdiction; |
14. | L’obbligo di evitare o attenuare gli impatti negativi sulle zone umide quali definite all’articolo 1 della convenzione relativa alle zone umide d’importanza internazionale soprattutto come habitat degli uccelli acquatici del 2 febbraio 1971 (convenzione di Ramsar), interpretato in linea con l’articolo 4, paragrafo 1, della convenzione di Ramsar e con il diritto applicabile nella giurisdizione pertinente. | 14. | The obligation to avoid or minimise adverse impacts on wetlands as defined in Article 1 of the Convention on Wetlands of International Importance especially as Waterfowl Habitat of 2 February 1971 (Ramsar Convention), interpreted in line with Article 4(1) of the Ramsar Convention and applicable law in the relevant jurisdiction; |
15. | L’obbligo di prevenire l’inquinamento causato dalle navi, interpretato in linea con la convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi, del 2 novembre 1973, modificata dal protocollo del 1978 (convenzione MARPOL 73/78). Ciò comprende: | a) | il divieto di scarico in mare di: | i) | idrocarburi o miscele di idrocarburi secondo le definizioni di cui alla norma 1 dell’allegato I della convenzione MARPOL 73/78, interpretato in linea con le norme da 9 a 11 dell’allegato I della convenzione MARPOL 73/78; | ii) | sostanze liquide nocive secondo la definizione di cui alla norma 1, punto 6, dell’allegato II della convenzione MARPOL 73/78, interpretato in linea con le norme 5 e 6 dell’allegato II della convenzione MARPOL 73/78; e | iii) | acque di scarico secondo le definizioni di cui alla norma 1, punto 3, dell’allegato IV della convenzione MARPOL 73/78, interpretato in linea con le norme da 8 a 9 dell’allegato IV della convenzione MARPOL 73/78; | b) | il divieto di illecito inquinamento da sostanze nocive trasportate per mare in colli secondo la definizione di cui alla norma 1 dell’allegato III della convenzione MARPOL 73/78, interpretato in linea con le norme da 1 a 7 dell’allegato III della convenzione MARPOL 73/78; e | c) | il divieto di illecito inquinamento da rifiuti delle navi secondo la definizione di cui alla norma 1 dell’allegato V della convenzione MARPOL 73/78, interpretato in linea con le norme da 3 a 6 dell’allegato V della convenzione MARPOL 73/78. | 15. | The obligation to prevent the pollution from ships, interpreted in line with the International Convention for the Prevention of Pollution from Ships of 2 November 1973, as amended by the Protocol of 1978 (MARPOL 73/78). This includes: | (a) | the prohibition on the discharge into the sea of: | (i) | oil or oily mixtures as defined in Regulation 1 of Annex I to MARPOL 73/78, interpreted in line with Regulations 9 to 11 of Annex I to MARPOL 73/78; | (ii) | noxious liquid substances as defined in Regulation 1(6) of Annex II to MARPOL 73/78, interpreted in line with Regulations 5 and 6 of Annex II to MARPOL 73/78; and | (iii) | sewage as defined in Regulation 1(3) of Annex IV to MARPOL 73/78, interpreted in line with Regulations 8 and 9 of Annex IV to MARPOL 73/78; | (b) | the prohibition of unlawful pollution by harmful substances carried by sea in packaged form as defined in Regulation 1 of Annex III to MARPOL 73/78, interpreted in line with Regulations 1 to 7 of Annex III to MARPOL 73/78; and | (c) | the prohibition of unlawful pollution by garbage from ships as defined in Regulation 1 of Annex V to MARPOL 73/78, interpreted in line with Regulations 3 to 6 to Annex V of MARPOL 73/78; |
16. | L’obbligo di prevenire, ridurre e controllare l’inquinamento dell’ambiente marino da immissione, interpretato in linea con l’articolo 210 della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS), del 10 dicembre 1982, e con il diritto applicabile nella giurisdizione pertinente. | 16. | The obligation to prevent, reduce and control pollution of the marine environment by dumping, interpreted in line with Article 210 of the United Nations Convention on the Law of the Sea of 10 December 1982 (UNCLOS) and applicable law in the relevant jurisdiction. |
(1) Regolamento (UE) 2017/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 maggio 2017, sul mercurio, che abroga il regolamento (CE) n. 1102/2008 (GU L 137 del 24.5.2017, pag. 1). | (1) Regulation (EU) 2017/852 of the European Parliament and of the Council of 17 May 2017 on mercury, and repealing Regulation (EC) No 1102/2008 (OJ L 137, 24.5.2017, p. 1). |
(2) Regolamento (UE) 2019/1021 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo agli inquinanti organici persistenti (GU L 169 del 25.6.2019, pag. 45). | (2) Regulation (EU) 2019/1021 of the European Parliament and of the Council of 20 June 2019 on persistent organic pollutants (OJ L 169, 25.6.2019, p. 45). |
(3) Regolamento (CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006, relativo alle spedizioni di rifiuti (GU L 190 del 12.7.2006, pag. 1). | (3) Regulation (EC) No 1013/2006 of the European Parliament and of the Council of 14 June 2006 on shipments of waste (OJ L 190, 12.7.2006, p. 1). |
ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj | ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/1760/oj |
ISSN 1977-0707 (electronic edition) | ISSN 1977-0677 (electronic edition) |