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Documento 52014TA1216(08)

Relazione sui conti annuali dell’impresa comune Celle a combustibile e idrogeno relativi all’esercizio 2013, corredata delle risposte dell’Impresa comune

IO C 452, 16.12.2014, pagg. 67–74 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

16.12.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 452/67


RELAZIONE

sui conti annuali dell’impresa comune Celle a combustibile e idrogeno relativi all’esercizio 2013, corredata delle risposte dell’Impresa comune

(2014/C 452/08)

INDICE

 

Paragrafi

Pagina

Introduzione

1-5

68

Informazioni a sostegno della dichiarazione di affidabilità

6

68

Dichiarazione di affidabilità

7-14

68

Giudizio sull’affidabilità dei conti

12

69

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

13

69

Commenti sulla gestione finanziaria e di bilancio

15-17

70

Esecuzione del bilancio

15

70

Inviti a presentare proposte

16-17

70

Altre osservazioni

18-26

70

Quadro giuridico

18

70

Funzione di audit interno e servizio di audit interno della Commissione

19-20

70

Monitoraggio e comunicazione dei risultati della ricerca

21-23

70

Conflitto d’interessi

24-25

71

Seconda valutazione intermedia della Commissione

26

71

INTRODUZIONE

1.

L’impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno» (di seguito «l’impresa comune FCH»), con sede a Bruxelles, è stata istituita nel maggio 2008 (1) per il periodo fino al 31 dicembre 2017.

2.

Gli obiettivi dell’impresa comune FCH comprendono il sostegno alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e alle attività dimostrative negli Stati membri e nei paesi associati al settimo programma quadro (2), in coordinamento con l’industria e gli organismi di ricerca, concentrandosi sullo sviluppo di applicazioni commerciali in modo da facilitare ulteriori sforzi delle imprese volti a una rapida introduzione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno (3).

3.

Sono membri fondatori dell’impresa comune l’Unione europea, rappresentata dalla Commissione, e il Gruppo industriale europeo per l’iniziativa tecnologica congiunta sulle celle a combustibile e l’idrogeno. Il Gruppo di ricerca N.ERGHY è divenuto membro nel luglio 2008.

4.

Il contributo finanziario massimo dell’UE all’impresa comune FCH, a copertura dei costi amministrativi e delle attività di ricerca, è pari a 470 milioni di euro, finanziati dalla dotazione del settimo programma quadro, dei quali la parte destinata ai costi amministrativi non deve eccedere i 20 milioni di euro. Il Gruppo industriale e il Gruppo di ricerca dovrebbero contribuire ai costi amministrativi in misura del 50 % e al finanziamento delle attività operative mediante contributi in natura (4) dei soggetti giuridici partecipanti alle attività pari almeno al contributo finanziario dell’UE.

5.

All’impresa comune è stata conferita l’autonomia finanziaria il 15 novembre 2010.

INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

6.

L’approccio di audit adottato dalla Corte include procedure analitiche di audit, verifiche delle operazioni a livello dell’impresa comune e una valutazione dei controlli chiave dei sistemi di supervisione e controllo. A ciò si aggiungono gli elementi probatori risultanti dal lavoro di altri auditor (ove presenti) e un’analisi delle attestazioni della direzione (management representations).

DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

7.

Conformemente alle disposizioni dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), la Corte ha controllato:

a)

i conti annuali dell’impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno», che comprendono i rendiconti finanziari (5) e le relazioni sull’esecuzione del bilancio (6) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013;

b)

la legittimità e regolarità delle operazioni alla base di tali conti.

La responsabilità della direzione

8.

Ai sensi degli articoli 33 e 43 del regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione (7), la direzione è responsabile della compilazione e della fedele presentazione dei conti annuali dell’impresa comune, nonché della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti.

a)

le responsabilità della direzione per i conti annuali dell’impresa comune comprendono la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della fedele presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore, la selezione e l’applicazione di politiche contabili appropriate basate sulle norme contabili adottate dal contabile della Commissione (8) e l’elaborazione di stime contabili ragionevoli rispetto alle circostanze. Il Direttore approva i conti annuali dell’impresa comune dopo che il contabile della stessa li ha predisposti basandosi su tutte le informazioni disponibili e ha redatto una nota che accompagna i conti nella quale dichiara, inter alia, di avere una ragionevole certezza che essi presentino fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la situazione finanziaria dell’impresa comune;

b)

le responsabilità della direzione riguardo alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti e alla conformità al principio della sana gestione finanziaria richiede la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un sistema di controllo interno efficace ed efficiente, che comprende l’opportuna supervisione e misure appropriate per prevenire le irregolarità e le frodi nonché, se necessario, azioni legali per recuperare i fondi indebitamente versati o non correttamente utilizzati.

La responsabilità del revisore

9.

È responsabilità della Corte presentare al Parlamento europeo e al Consiglio (9), sulla base dell’audit espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti annuali e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La Corte espleta l’audit conformemente ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC nonché ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a tali princìpi, la Corte è tenuta a pianificare e svolgere i propri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti annuali dell’impresa comune, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

10.

L’audit comporta l’esecuzione di procedure volte ad ottenere elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni riportate nei conti, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Le procedure selezionate dipendono dal giudizio dell’auditor, basato su una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina qualunque controllo interno applicabile alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti, nonché i sistemi di supervisione e controllo posti in essere per garantire la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti, e definisce procedure di audit adeguate alle circostanze. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili, della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti.

11.

La Corte ritiene che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti e adeguati a fornire una base per la propria dichiarazione di affidabilità.

Giudizio sull’affidabilità dei conti

12.

A giudizio della Corte, i conti annuali dell’impresa comune presentano fedelmente, in tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2013, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario dell’impresa comune e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione.

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle operazioni su cui sono basati i conti

13.

A giudizio della Corte, le operazioni su cui sono basati i conti annuali dell’impresa comune per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 sono, in tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

14.

Le osservazioni che seguono non mettono in discussione i giudizi della Corte.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE FINANZIARIA E DI BILANCIO

Esecuzione del bilancio

15.

Il bilancio definitivo 2013 adottato dal consiglio di amministrazione comprendeva stanziamenti d’impegno per 74,5 milioni di euro e stanziamenti di pagamento per 59,7 milioni di euro. I tassi di utilizzo per gli stanziamenti d’impegno e di pagamento sono stati rispettivamente del 98,9 % e del 56,7 %. Quest’ultimo risulta dal rinvio del finanziamento di tre progetti.

Inviti a presentare proposte

16.

Al 31 dicembre 2013, il programma dell’impresa comune FCH prevedeva 130 convenzioni di sovvenzione frutto di cinque inviti annuali a presentare proposte (2008-2012), e altre 21 convenzioni di sovvenzione anticipate dall’invito 2013-1 attualmente in corso di negoziazione, nonché tra 5 e 10 dall’avvio dell’invito definitivo 2013-2.

17.

Gli inviti a presentare proposte organizzati nel 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012 hanno portato alla firma di convenzioni di sovvenzione per un totale di 365 milioni di euro, rappresentante l’81 % del contributo massimo dell’UE all’impresa comune a copertura delle attività di ricerca, pari a 452,5 milioni di euro. Il restante 19 % è stato destinato all’invito 2013-1 e all’invito 2013-2 (rispettivamente 64,5 milioni di euro e 23 milioni di euro), assicurando così il pieno utilizzo del contributo massimo dell’UE.

ALTRE OSSERVAZIONI

Quadro giuridico

18.

Il nuovo regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’UE è stato adottato il 25 ottobre 2012 e si applica a decorrere dal 1o gennaio 2013 (10). Tuttavia, il regolamento finanziario tipo per gli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all’articolo 209 del nuovo regolamento finanziario è entrato in vigore soltanto l’8 febbraio 2014 (11). Alla luce di tali cambiamenti, in data 30 giugno 2014 sono state modificate le norme finanziarie dell’impresa comune.

Funzione di audit interno (IAC) e servizio di audit interno della Commissione (IAS)

19.

Conformemente al piano strategico di audit dell’impresa comune FCH, coordinato fra IAS e IAC, per il periodo 2011-2013, la struttura di audit interno dell’impresa comune (IAC) ha espletato nel corso del 2013 un audit su «Gestione delle sovvenzioni — negoziazione, contratti e prefinanziamento» ed ha svolto inoltre altri servizi di certificazioni e di consulenza (12). La relazione finale relativa alla «Gestione delle sovvenzioni» ha evidenziato la necessità di ridurre i tempi occorrenti per la concessione delle sovvenzioni (time to grant) e quelli occorrenti per concludere i negoziati, nonché la necessità di chiarire alcuni aspetti della procedura impiegata dall’impresa comune per il «controllo della validità finanziaria».

20.

L’impresa comune FCH, assieme alle imprese comuni ARTEMIS, Clean Sky, Eniac e IMI, è stata oggetto di una Valutazione del rischio informatico effettuata dal servizio di audit interno della Commissione (IAS) e relativa alle infrastrutture informatiche comuni condivise (13).

Monitoraggio e presentazione dei risultati dei progetti di ricerca

21.

La decisione relativa al settimo programma quadro (7o PQ) (14) istituisce un sistema di monitoraggio e rendicontazione avente per oggetto la protezione, la diffusione e il trasferimento dei risultati della ricerca.

22.

Nel 2013, l’impresa comune FCH ha accresciuto la propria capacità di monitorare e riferire sui risultati della ricerca scaturenti dai propri progetti, nonché la capacità di valutare il conseguimento del proprio programma tramite l’assunzione di un responsabile della gestione delle conoscenze e della politica in materia. Ha altresì introdotto uno strumento informatico recentemente sviluppato, il Temonas (acronimo per Monitoraggio e valutazione della tecnologia), per analizzare e sintetizzare i risultati dei progetti ultimati, ed ha pubblicato sul proprio sito Internet le prime realizzazioni pubbliche di primo piano scaturenti dai progetti completati.

23.

L’impresa comune FCH sta anche valutando la possibilità di utilizzare il sistema informatico della Commissione ai fini di monitoraggio sopra menzionati, nonché la possibilità di sviluppare la propria presentazione dei risultati, in linea con le osservazioni incluse nella relazione annuale 2012 della Commissione sullo stato di avanzamento delle attività delle imprese comuni (15).

Conflitto d’interessi

24.

L’impresa comune ha posto in essere misure specifiche per prevenire i conflitti di interesse riguardo ai suoi tre principali interlocutori: membri del consiglio di amministrazione, dipendenti ed esperti.

25.

Tali misure vengono documentate in un’esaustiva procedura scritta, che si prevede verrà adottata nella seconda metà del 2014. Essa includerà una chiara definizione di cosa debba essere considerato conflitto d’interesse, una banca dati regolarmente aggiornata comprendente tutte le informazioni relative a conflitti d’interesse e un processo per gestirli.

Seconda valutazione intermedia della Commissione  (16)

26.

La Commissione ha svolto la seconda valutazione intermedia dell’impresa comune FCH dal novembre 2012 al maggio 2013. La relazione che ne è scaturita conteneva numerose raccomandazioni rivolte all’impresa comune FCH, tra cui le seguenti: assegnare più risorse alle attività operative mettendo in comune le funzioni amministrative con altre imprese comuni e/o riaffidandole ai servizi della Commissione; incentrare più nettamente la strategia di ricerca, in vista della continuazione dell’impresa comune FCH nell’ambito di Orizzonte 2020, sul rispetto di tre principali princìpi (allineamento con le politiche dell’UE; campi nei quali l’Europa esercita o può ottenere il ruolo di leader; adattamento alle mutevoli esigenze del settore); rafforzare la capacità di cambiamento.

La presente relazione è stata adottata dalla Sezione IV, presieduta da Milan Martin CVIKL, Membro della Corte, a Lussemburgo, nella riunione del 21 ottobre 2014.

Per la Corte dei conti

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente


(1)  Regolamento (CE) n. 521/2008 del Consiglio, del 30 maggio 2008, che istituisce l’impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno» (GU L 153 del 12.6.2008, pag. 1), modificato dal regolamento (UE) n. 1183/2011 del Consiglio, del 14 novembre 2011 (GU L 302 del 19.11.2011, pag. 3).

(2)  Il settimo programma quadro, adottato con decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente il settimo programma quadro della Comunità europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013) (GU L 412 del 30.12.2006, pag. 1), riunisce tutte le iniziative dell’UE in tema di ricerca sotto un unico tetto, svolgendo un ruolo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, competitività e occupazione. Esso rappresenta inoltre un pilastro chiave dello Spazio europeo della ricerca.

(3)  L’allegato illustra in maniera sintetica, a titolo informativo, le competenze, le attività e le risorse disponibili dell’impresa comune.

(4)  Conformemente all’articolo 12, paragrafo 3, dell’allegato al regolamento (CE) n. 521/2008, il quale stabilisce che «I costi operativi dell’impresa comune FCH sono coperti dal contributo finanziario dell’Unione e dai contributi in natura dei soggetti giuridici che partecipano alle attività».

(5)  Questi conti comprendono il bilancio finanziario e il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto di variazioni del patrimonio netto e un riepilogo delle politiche contabili significative, nonché altre note esplicative.

(6)  Queste includono le relazioni sull’esecuzione del bilancio, una sintesi dei princìpi di bilancio e altre note esplicative.

(7)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

(8)  Le norme contabili adottate dal contabile della Commissione sono derivate dagli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS) emanati dalla Federazione internazionale dei revisori contabili (International Federation of Accountants — IFAC) o, se applicabili, dai princìpi contabili internazionali (International Accounting Standards (IAS)/International Financial Reporting Standards (IFRS)) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB).

(9)  Articolo 185, paragrafo 2 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

(10)  Regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1).

(11)  Regolamento delegato (UE) n. 110/2014 della Commissione, del 30 settembre 2013 , che stabilisce il regolamento finanziario tipo degli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all’articolo 209 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 38 del 7.2.2014, pag. 2).

(12)  Ad esempio, stima annuale del livello dei contributi in natura, consulenza sul processo della relazione annuale di attività e partecipazione alle campagne di comunicazione dell’impresa comune su controllo finanziario e questioni di audit.

(13)  La relazione finale del 22 novembre 2013 ha segnalato la necessità di formalizzare una politica di sicurezza informatica e di includere procedure/controlli dettagliati nei contratti futuri con i fornitori di servizi informatici.

(14)  L’articolo 7 della decisione n. 1982/2006/CE stabilisce che la Commissione «controlla costantemente e sistematicamente l’attuazione del settimo programma quadro e dei suoi programmi specifici e riferisce e divulga periodicamente i risultati di tale controllo».

(15)  Documento di lavoro dei servizi della Commissione allegato alla relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio intitolata «Relazione annuale 2012 sullo stato di avanzamento delle attività delle imprese comuni dell’iniziativa tecnologica congiunta» [SWD(2013) 539 final].

(16)  Seconda valutazione intermedia dell’impresa comune FCH, luglio 2013.


ALLEGATO

Impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno» (Bruxelles)

Competenze e attività

Ambiti di competenza dell’Unione secondo il trattato

(articoli 187 e 188 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea)

La decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il settimo programma quadro, prevede un contributo dell’Unione per l’istituzione di partenariati pubblico-privato a lungo termine che assumano la forma di iniziative tecnologiche congiunte che potrebbero essere attuate mediante imprese comuni ai sensi dell’articolo 187 del TFUE.

Regolamento (CE) n. 521/2008 del Consiglio del 30 maggio 2008 che istituisce l’impresa comune FCH, così come modificato dal regolamento (UE) n. 1183/2011 (GU L 302 del 19.11.2011, pag. 3).

Competenze dell’impresa comune

quali definite dal regolamento (CE) n. 521/2008 del Consiglio, modificato dal regolamento (UE) n. 1183/2011

Obiettivi

L’impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno» contribuisce all’attuazione del settimo programma quadro e in particolare dei temi «Energia», «Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione», «Ambiente (cambiamenti climatici inclusi)» e «Trasporti (aeronautica compresa)» del programma specifico «Cooperazione».

In particolare, l’impresa comune:

a)

mira a portare l’Europa all’avanguardia mondiale delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno e a consentire la penetrazione commerciale delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno, contribuendo a fare in modo che le forze del mercato commerciale producano i sostanziali vantaggi pubblici potenziali;

b)

sostiene la ricerca, lo sviluppo tecnologico e la dimostrazione (di seguito «RST») negli Stati membri e nei paesi associati al settimo programma quadro (di seguito «paesi associati») in modo coordinato per superare le carenze del mercato e concentrarsi sullo sviluppo di applicazioni commerciali, in modo da facilitare ulteriori sforzi delle imprese volti a una rapida introduzione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno;

c)

sostiene l’attuazione delle priorità RST dell’ITC «Celle a combustibile e idrogeno», segnatamente mediante la concessione di sovvenzioni a seguito di inviti a presentare proposte su base concorrenziale;

d)

mira ad incoraggiare l’aumento degli investimenti pubblici e privati destinati alla ricerca sulle tecnologie delle celle a combustibile e dell’idrogeno negli Stati membri e nei paesi associati.

Organizzazione

quale definita dal regolamento (CE) n. 521/2008 del Consiglio, modificato dal regolamento (UE) n. 1183/2011

Gli organi dell’impresa comune FCH sono:

 

1 —

Il consiglio di direzione

Il consiglio di direzione è il principale organo decisionale dell’impresa comune FCH.

 

2 —

Il direttore esecutivo

Il direttore esecutivo è responsabile della gestione corrente dell’impresa comune ed è il suo rappresentante legale. Risponde della sua gestione al consiglio di direzione.

 

3 —

Il comitato scientifico

È composto da nove membri al massimo, rappresentanti in modo equilibrato le competenze di livello mondiale delle università, dell’industria e degli organismi di regolamentazione. I suoi compiti sono i seguenti:

a)

dare il proprio parere circa le priorità scientifiche per la proposta relativa ai piani di attuazione annuale e pluriennale;

b)

dare il proprio parere sulle realizzazioni scientifiche descritte nel rapporto annuale di attività;

c)

dare il proprio parere sulla composizione dei comitati di valutazione inter pares.

Gli organi consultivi esterni dell’impresa comune FCH sono:

 

4 —

Gruppo di rappresentanti degli Stati dell’FCH

È composto di un rappresentante di ciascuno Stato membro e di ciascun paese associato. I suoi compiti più importanti comprendono la formulazione di pareri sui progressi nella realizzazione del programma dell’impresa comune FCH, il monitoraggio della conformità e del conseguimento degli obiettivi, ed il coordinamento con i programmi nazionali al fine di evitare sovrapposizioni.

 

5 —

Assemblea generale delle parti interessate

L’Assemblea generale delle parti interessate è un importante canale di comunicazione sulle attività dell’impresa comune FCH, e come tale è aperta a tutte le parti interessate dei settori pubblici e privati, ai gruppi di interesse internazionali degli Stati membri, dei paesi associati e dei paesi terzi. Si riunisce una volta l’anno. L’Assemblea generale delle parti interessate è informata delle attività dell’impresa comune FCH ed è invitata a presentare osservazioni.

I revisori interni ed esterni e l’autorità competente per il discarico dell’impresa comune FCH sono:

 

6 —

Audit interno

Il responsabile dell’audit interno dell’impresa comune FCH (cioè la struttura di audit interno — IAC).

Il Servizio di audit interno della Commissione europea (IAS).

 

7 —

Audit esterno

Corte dei conti europea.

 

8 —

Autorità competente per il discarico

Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio.

Risorse messe a disposizione dell’impresa comune nel 2013

Conti definitivi dell’impresa comune FCH per il 2013

Bilancio (stanziamenti d’impegno)

82,5 milioni di euro

Effettivi al 31 dicembre 2013

20 posti previsti nella tabella dell’organico 2013 (18 agenti temporanei e 2 agenti contrattuali), di cui a fine 2013 17 erano occupati. Detto personale svolgeva attività operative (12 ETP) e compiti amministrativi (5 ETP).

Attività svolte e servizi forniti nel 2013

Cfr. relazione annuale di attività dell’impresa comune FCH per il 2013 sul sito http://www.fch-ju.eu/page/documents

Fonte: Informazioni fornite dall’impresa comune.


RISPOSTE DELL'IMPRESA COMUNE

19.

L’impresa comune FCH ha elaborato un piano di azione per rispondere alle raccomandazioni della struttura di audit interno (IAC) sulla «gestione delle sovvenzioni-negoziazione, contratti e prefinanziamento.» Una parte delle azioni è stata attuata mentre l’altra è oggetto di revisione nell’ambito di un aggiornamento del piano di azione che prende in esame l’impatto del nuovo quadro giuridico e in particolare le nuove regole del programma Orizzonte 2020.

20.

L’impresa comune FCH ha elaborato un piano di azione per rispondere alle raccomandazioni indicate dalla Valutazione del rischio informatico effettuata dal servizio di audit interno della Commissione (IAS). Tali azioni saranno attuate entro la fine del 2014.

26.

Un progetto di piano d’azione è oggetto di revisione da parte di un gruppo di lavoro creato dal consiglio di amministrazione e comprendente i rappresentanti dei membri (Commissione europea, NEW-IG, N.ERGHY), il gruppo di rappresentanti degli Stati e l’Ufficio del programma. Una volta revisionato, sarà presentato alla prossima riunione del consiglio di amministrazione dell’FCH.


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