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2024/825 | 6.3.20242024/825 | 6.3.2024
DIRECTIVE (EU) 2024/825 OF THE EUROPEAN PARLIAMENT AND OF THE COUNCILDIRETTIVA (UE) 2024/825 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
of 28 February 2024del 28 febbraio 2024
amending Directives 2005/29/EC and 2011/83/EU as regards empowering consumers for the green transition through better protection against unfair practices and through better informationche modifica le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per quanto riguarda la responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde mediante il miglioramento della tutela dalle pratiche sleali e dell’informazione
(Text with EEA relevance)(Testo rilevante ai fini del SEE)
THE EUROPEAN PARLIAMENT AND THE COUNCIL OF THE EUROPEAN UNION,IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
Having regard to the Treaty on the Functioning of the European Union, and in particular Article 114 thereof,visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 114,
Having regard to the proposal from the European Commission,vista la proposta della Commissione europea,
After transmission of the draft legislative act to the national parliaments,previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,
Having regard to the opinion of the European Economic and Social Committee (1),visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),
Acting in accordance with the ordinary legislative procedure (2),deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria (2),
Whereas:considerando quanto segue:
(1) | In order to contribute to the proper functioning of the internal market, based on a high level of consumer protection and environmental protection, and to make progress in the green transition, it is essential that consumers can make informed purchasing decisions and thus contribute to more sustainable consumption patterns. That implies that traders have a responsibility to provide clear, relevant and reliable information. Therefore, specific rules should be introduced in Union consumer law to tackle unfair commercial practices that mislead consumers and prevent them from making sustainable consumption choices, such as practices associated with the early obsolescence of goods, misleading environmental claims (‘greenwashing’), misleading information about the social characteristics of products or traders’ businesses, or non-transparent and non-credible sustainability labels. Those rules will enable competent national bodies to effectively address such practices. Ensuring that environmental claims are fair, understandable and reliable will allow traders to operate on a level playing field and will enable consumers to choose products that are genuinely better for the environment than competing products. This will encourage competition leading to more environmentally sustainable products, thereby reducing the negative impact on the environment.(1) | Al fine di contribuire al corretto funzionamento del mercato interno, sulla base di un livello elevato di protezione dei consumatori e dell’ambiente, e di compiere progressi nella transizione verde, è essenziale che i consumatori possano prendere decisioni di acquisto informate e contribuire in tal modo a modelli di consumo più sostenibili. Ciò implica che gli operatori economici hanno la responsabilità di fornire informazioni chiare, pertinenti e affidabili. È pertanto opportuno introdurre nella normativa dell’Unione in materia di tutela dei consumatori norme specifiche volte a contrastare le pratiche commerciali sleali che ingannano i consumatori e impediscono loro di compiere scelte di consumo sostenibili, quali le pratiche associate all’obsolescenza precoce dei beni, le asserzioni ambientali ingannevoli («greenwashing»), le informazioni ingannevoli sulle caratteristiche sociali dei prodotti o delle imprese degli operatori economici o i marchi di sostenibilità non trasparenti e non credibili. Tali norme consentiranno agli organi nazionali competenti di far fronte efficacemente a tali pratiche. La garanzia che le asserzioni ambientali sono eque, comprensibili e affidabili consentirà agli operatori economici di operare su un piano di parità e permetterà ai consumatori di scegliere prodotti che siano effettivamente migliori per l’ambiente rispetto ai prodotti concorrenti. Sarà così incoraggiata la concorrenza conducendo a prodotti più ecosostenibili, con conseguente riduzione dell’impatto negativo sull’ambiente.
(2) | Those new rules should be introduced through amending Articles 6 and 7 of Directive 2005/29/EC of the European Parliament and of the Council (3) with regard to commercial practices that are considered to be misleading, and therefore prohibited, on the basis of a case-by-case assessment, and through amending Annex I to Directive 2005/29/EC, with the addition of specific misleading practices which are in all circumstances considered unfair, and therefore prohibited. As already laid down in Directive 2005/29/EC, it should still be possible to consider that a commercial practice is unfair on the basis of Articles 5 to 9 of that Directive, even though that particular practice is not listed as an unfair commercial practice in Annex I to Directive 2005/29/EC.(2) | È opportuno introdurre tali nuove norme mediante la modifica degli articoli 6 e 7 della direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (3) per quanto riguarda le pratiche commerciali che sono considerate ingannevoli e quindi vietate, in base a una valutazione caso per caso, e mediante la modifica dell’allegato I della stessa direttiva, con l’aggiunta di pratiche ingannevoli specifiche che sono considerate sleali in ogni caso e quindi vietate. Come già stabilito nella direttiva 2005/29/CE, dovrebbe comunque essere possibile ritenere che una pratica commerciale sia sleale sulla base degli articoli da 5 a 9 di tale direttiva, anche se tale particolare pratica non è elencata come pratica commerciale sleale nell’allegato I della direttiva 2005/29/CE.
(3) | In order for consumers to be empowered to take better-informed decisions and thus stimulate the demand for, and the supply of, more sustainable goods, they should not be misled about a product’s environmental or social characteristics or circularity aspects, such as durability, reparability or recyclability, through the overall presentation of a product. Article 6(1) of Directive 2005/29/EC should therefore be amended by adding environmental and social characteristics and circularity aspects to the list of the main characteristics of a product in respect of which a trader’s practices can be considered misleading, following a case-by-case assessment. Information provided by traders on the social characteristics of a product throughout its value chain can relate, for example, to the quality and fairness of working conditions of the workforce involved, such as adequate wages, social protection, the safety of the work environment and social dialogue. Such information can also relate to respect for human rights, to equal treatment and opportunities for all, including gender equality, inclusion and diversity, to contributions to social initiatives or to ethical commitments, such as animal welfare. The environmental and social characteristics of a product can be understood in a broad sense, encompassing the environmental and social aspects, impact and performance of a product.(3) | Affinché possano prendere decisioni più informate e stimolare in tal modo la domanda e l’offerta di beni più sostenibili, i consumatori non dovrebbero essere ingannati sulle caratteristiche ambientali o sociali di un prodotto o sugli aspetti relativi alla circolarità, quali la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità, mediante la presentazione generale di un prodotto. È pertanto opportuno modificare l’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 2005/29/CE aggiungendo le caratteristiche ambientali e sociali e gli aspetti relativi alla circolarità all’elenco delle caratteristiche principali di un prodotto rispetto alle quali le pratiche di un operatore economico possono essere considerate ingannevoli in base a una valutazione caso per caso. Le informazioni fornite dagli operatori economici sulle caratteristiche sociali di un prodotto lungo tutta la sua catena del valore possono riguardare, ad esempio, la qualità e l’equità delle condizioni di lavoro della forza lavoro interessata, quali salari adeguati, protezione sociale, sicurezza dell’ambiente di lavoro e dialogo sociale. Tali informazioni possono altresì riguardare il rispetto dei diritti umani, la parità di trattamento e di opportunità per tutti, compresi la parità di genere, l’inclusione e la diversità, i contributi alle iniziative sociali o gli impegni etici, quali il benessere degli animali. Le caratteristiche ambientali e sociali di un prodotto possono essere intese in senso ampio, che comprenda gli aspetti, l’impatto e le prestazioni ambientali e sociali di un prodotto.
(4) | Environmental claims, in particular climate-related claims, increasingly relate to future performance in the form of a transition to carbon or climate neutrality, or a similar objective, by a certain date. Through such claims, traders create the impression that consumers contribute to a low-carbon economy by purchasing their products. To ensure the fairness and credibility of such claims, Article 6(2) of Directive 2005/29/EC should be amended to prohibit such claims, following a case-by-case assessment, where they are not supported by clear, objective, publicly available and verifiable commitments and targets given by the trader and set out in a detailed and realistic implementation plan that shows how those commitments and targets will be achieved and that allocates resources to that end. That implementation plan should include all the relevant elements necessary to fulfil the commitments, such as budgetary resources and technological developments, where appropriate and in accordance with Union law. Such claims should also be verified by a third party expert, who should be independent from the trader, free from any conflicts of interest, with experience and competence in environmental issues and who should be able to monitor the progress of the trader regularly with regard to the commitments and targets, including the milestones for achieving them. Traders should ensure that the regular findings of the third party expert are available to consumers.(4) | Le asserzioni ambientali, in particolare quelle relative al clima, fanno sempre più spesso riferimento alle prestazioni future ai fini della transizione alla neutralità in termini di emissioni di carbonio o alla neutralità climatica, oppure di un obiettivo analogo, entro una determinata data. Con tali asserzioni gli operatori economici danno l’impressione che acquistando i loro prodotti i consumatori contribuiscano a un’economia a basse emissioni di carbonio. Ai fini dell’equità e della credibilità di tali asserzioni, è opportuno modificare l’articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 2005/29/CE vietando quelle che, in base a una valutazione caso per caso, non risultano corroborate da impegni e obiettivi chiari, oggettivi, pubblicamente disponibili e verificabili fissati dall’operatore economico, e definiti in un piano di attuazione dettagliato e realistico che indichi in quale modo tali impegni e obiettivi saranno conseguiti e che stanzi risorse a tal fine. Tale piano di attuazione dovrebbe includere tutti gli elementi pertinenti necessari per adempiere agli impegni, quali le risorse di bilancio e gli sviluppi tecnologici, se del caso e in conformità del diritto dell’Unione. Tali asserzioni dovrebbero inoltre essere verificate da un esperto terzo, che dovrebbe essere indipendente dall’operatore economico, esente da conflitti di interessi e dotato di esperienza e competenze in materia ambientale, il quale dovrebbe poter verificare periodicamente i progressi compiuti dall’operatore economico rispetto a tali impegni e obiettivi, comprese le tappe fondamentali per conseguirli. Gli operatori economici dovrebbero garantire che i risultati periodici dell’esperto terzo siano a disposizione dei consumatori.
(5) | Another potentially misleading commercial practice to be added to the specific practices referred to in Article 6(2) of Directive 2005/29/EC is advertising benefits to consumers that are irrelevant and not directly related to any feature of that specific product or business and which could mislead consumers into believing that they are more beneficial to consumers, the environment or society than other products or traders’ businesses of the same type, for example, claiming that a particular brand of bottled water is gluten-free or claiming that paper sheets do not contain plastic.(5) | Un’altra pratica commerciale potenzialmente ingannevole da aggiungere alle pratiche specifiche di cui all’articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 2005/29/CE è quella di pubblicizzare come vantaggi per i consumatori caratteristiche che sono irrilevanti e non direttamente connesse ad alcuna caratteristica del prodotto specifico o dell’impresa in questione e che potrebbero indurre i consumatori a credere che siano più vantaggiosi per i consumatori, l’ambiente o la società rispetto ad altri prodotti o imprese di operatori economici dello stesso tipo, ad esempio asserendo che una particolare marca di acqua in bottiglia è priva di glutine o che i fogli di carta non contengono plastica.
(6) | Comparing products based on their environmental or social characteristics or circularity aspects, such as durability, reparability or recyclability, is an increasingly common marketing technique that could mislead consumers, who are not always able to assess the reliability of that information. In order to ensure that such comparisons do not mislead consumers, Article 7 of Directive 2005/29/EC should be amended to require traders to provide consumers with information about the method of comparison, the products which are the object of comparison and the suppliers of those products, and the measures to keep information up to date. This should ensure that consumers make better-informed transactional decisions when relying on such comparisons. It should be ensured that such comparisons are objective by, in particular, comparing products which serve the same function, using a common method and common assumptions, and comparing material and verifiable features of the products being compared.(6) | Il raffronto dei prodotti in base alle rispettive caratteristiche ambientali o sociali o agli aspetti relativi alla circolarità, quali la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità, è una tecnica di marketing sempre più diffusa che potrebbe essere ingannevole per i consumatori, che non sempre sono in grado di valutare l’affidabilità di tali informazioni. Affinché tali raffronti non ingannino il consumatore, è opportuno modificare l’articolo 7 della direttiva 2005/29/CE per imporre agli operatori economici di fornire ai consumatori informazioni sul metodo di raffronto, sui prodotti raffrontati e sui fornitori di tali prodotti, così come sulle misure predisposte per tenere aggiornate le informazioni. I consumatori dovrebbero così essere messi in grado di prendere decisioni di natura commerciale più consapevoli quando si basano su tali raffronti. È opportuno garantire che tali raffronti siano oggettivi, in particolare grazie al raffronto di prodotti che svolgono la medesima funzione, all’impiego di un metodo comune e di assunti comuni e al raffronto fra caratteristiche rilevanti e verificabili dei prodotti in questione.
(7) | Sustainability labels can relate to many characteristics of a product, process or business, and it is essential to ensure their transparency and credibility. Therefore, the displaying of sustainability labels which are not based on a certification scheme, or which have not been established by public authorities should be prohibited by including such practices in the list in Annex I to Directive 2005/29/EC. Before displaying a sustainability label, the trader should ensure that, according to the publicly available terms of the certification scheme, it meets minimum conditions of transparency and credibility, including the existence of objective monitoring of compliance with the requirements of the scheme. Such monitoring should be carried out by a third party whose competence and independence from both the scheme owner and the trader are ensured based on international, Union or national standards and procedures, for example by demonstrating compliance with relevant international standards, such as ISO 17065 ‘Conformity assessment – Requirements for bodies certifying products, processes and services’ or through the mechanisms provided for in Regulation (EC) No 765/2008 of the European Parliament and of the Council (4). The displaying of sustainability labels remains possible without a certification scheme when such labels are established by a public authority, or where additional forms of expression and presentation of food are used in accordance with Article 35 of Regulation (EU) No 1169/2011 of the European Parliament and of the Council (5). | Examples of sustainability labels established by public authorities are logos awarded when complying with the requirements of Regulations (EC) No 1221/2009 (6) or (EC) No 66/2010 (7) of the European Parliament and of the Council. Some certification marks, as defined in Article 27 of Directive (EU) 2015/2436 of the European Parliament and of the Council (8), can also operate as sustainability labels if they promote a product, process or business with reference, for example, to its environmental or social characteristics or both. The trader should be able to display such certification marks only if they are established by public authorities or based on a certification scheme. That rule complements Annex I, point (4), to Directive 2005/29/EC, which prohibits the making of a claim that a trader, the commercial practices of a trader or a product have been approved, endorsed or authorised by a public or private body when that is not the case, or the making of such a claim without complying with the terms of the approval, endorsement or authorisation. Voluntary market-based standards and voluntary public standards for green and sustainable bonds do not primarily target retail investors and are subject to specific laws. For those reasons, those standards should not be considered to be sustainability labels under this Directive. It is important that public authorities, as far as possible and in compliance with Union law, promote measures to facilitate access to sustainability labels for small and medium-sized enterprises.(7) | I marchi di sostenibilità possono riguardare molte caratteristiche di un prodotto, di un processo o di un’impresa, ed è essenziale garantirne la trasparenza e la credibilità. Pertanto è opportuno vietare l’esibizione di marchi di sostenibilità che non sono basati su un sistema di certificazione o che non sono stati stabiliti da autorità pubbliche includendo tali pratiche nell’elenco di cui all’allegato I della direttiva 2005/29/CE. Prima di esibire un marchio di sostenibilità, l’operatore economico dovrebbe garantire che, secondo i termini del sistema di certificazione disponibili al pubblico, tale marchio soddisfi condizioni minime di trasparenza e credibilità, compresa l’esistenza di un controllo obiettivo della conformità ai requisiti del sistema. Tale monitoraggio dovrebbe essere effettuato da un terzo la cui competenza e indipendenza sia dal titolare del sistema che dall’operatore economico siano garantite sulla base delle norme e delle procedure internazionali, dell’Unione o nazionali, ad esempio dimostrando la conformità alle pertinenti norme internazionali, quali la norma ISO 17065 «Valutazione della conformità - Requisiti per gli organismi di certificazione di prodotti, processi e servizi» o attraverso i meccanismi di cui al regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (4). L’esibizione di marchi di sostenibilità è possibile in assenza di un sistema di certificazione quando il marchio è stabilito da un’autorità pubblica o in caso di forme di espressione e presentazione supplementari degli alimenti utilizzate in conformità dell’articolo 35 del regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (5). | Esempi di marchi di sostenibilità stabiliti dalle autorità pubbliche sono i loghi assegnati per la conformità ai requisiti dei regolamenti (CE) n. 1221/2009 (6) o (CE) n. 66/2010 (7) del Parlamento europeo e del Consiglio. Alcuni marchi di certificazione, quali definiti all’articolo 27 della direttiva (UE) 2015/2436 del Parlamento europeo e del Consiglio (8), possono fungere anche da marchi di sostenibilità se promuovono un prodotto, un processo o un’impresa con riferimento, ad esempio, alle sue caratteristiche ambientali o sociali o a entrambe. L’operatore economico dovrebbe poter esibire tali marchi di certificazione solo se sono stabiliti da autorità pubbliche o basati su un sistema di certificazione. Tale norma integra l’allegato I, punto 4, della direttiva 2005/29/CE, che vieta di asserire che un operatore economico, le sue pratiche commerciali o un prodotto sono stati approvati, accettati o autorizzati da un organismo pubblico o privato quando ciò non sia avvenuto o senza rispettare le condizioni dell’approvazione, dell’accettazione o dell’autorizzazione ricevuta. Le norme volontarie pubbliche e le norme volontarie basate sul mercato per le obbligazioni verdi e sostenibili non si rivolgono principalmente agli investitori al dettaglio e sono soggette a discipline legislative specifiche. Per tali motivi, tali norme non dovrebbero essere considerate marchi di sostenibilità a norma della presente direttiva. È importante che le autorità pubbliche promuovano, per quanto possibile e nel rispetto del diritto dell’Unione, misure volte ad agevolare l’accesso ai marchi di sostenibilità per le piccole e medie imprese.
(8) | In cases where the displaying of a sustainability label involves a commercial communication that suggests or creates the impression that a product has a positive or zero impact on the environment, or is less damaging to the environment than competing products, that sustainability label should also be considered as constituting an environmental claim.(8) | Nei casi in cui l’esibizione di un marchio di sostenibilità comporti una comunicazione commerciale che suggerisce o dà l’impressione che il prodotto abbia un impatto positivo o nullo sull’ambiente oppure sia meno dannoso per l’ambiente rispetto ai prodotti concorrenti, tale marchio di sostenibilità dovrebbe inoltre essere considerato come un’asserzione ambientale.
(9) | Annex I to Directive 2005/29/EC should also be amended to prohibit the making of a generic environmental claim without recognised excellent environmental performance which is relevant to the claim. Examples of generic environmental claims include ‘environmentally friendly’, ‘eco-friendly’, ‘green’, ‘nature’s friend’, ‘ecological’, ‘environmentally correct’, ‘climate friendly’, ‘gentle on the environment’, ‘carbon friendly’, ‘ energy efficient’, ‘biodegradable’, ‘biobased’ or similar statements that suggest or create the impression of excellent environmental performance. Such generic environmental claims should be prohibited when recognised excellent environmental performance cannot be demonstrated. Whenever the specification of the environmental claim is provided in clear and prominent terms on the same medium, such as the same advertising spot, the product’s packaging or online selling interface, the environmental claim is not considered to be a generic environmental claim. For example, the claim ‘climate-friendly packaging’ would be a generic claim, whilst claiming that ‘100 % of energy used to produce this packaging comes from renewable sources’ would be a specific claim, which would not fall under this prohibition, without prejudice to other provisions of Directive 2005/29/EC remaining applicable to those specific claims. Furthermore, a claim made in written form or orally combined with implicit claims such as colours or images could constitute a generic environmental claim.(9) | È opportuno modificare l’allegato I della direttiva 2005/29/CE per vietare la formulazione di un’asserzione ambientale generica in assenza di un’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali pertinenti all’asserzione. Esempi di asserzioni ambientali generiche comprendono: «rispettoso dell’ambiente», «ecocompatibile», «verde», «amico della natura», «ecologico», «rispettoso dal punto di vista ambientale», «rispettoso dal punto di vista del clima», «che salvaguarda l’ambiente», «rispettoso in termini di emissioni di carbonio», «efficiente sotto il profilo energetico», «biodegradabile», «a base biologica» o asserzioni analoghe che suggeriscono o danno l’impressione di un’eccellenza delle prestazioni ambientali. Tali asserzioni ambientali generiche dovrebbero essere vietate se non può essere dimostrata un’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali. Se la specificazione dell’asserzione ambientale è fornita in termini chiari ed evidenti tramite lo stesso mezzo, quale il medesimo annuncio pubblicitario, la confezione del prodotto o l’interfaccia di vendita online, l’asserzione ambientale non è considerata un’asserzione ambientale generica. Ad esempio l’asserzione «imballaggio rispettoso dal punto di vista del clima» sarebbe una asserzione generica, mentre affermare che «il 100 % dell’energia utilizzata per produrre questo imballaggio proviene da fonti rinnovabili» sarebbe una asserzione specifica che non sarebbe soggetta a questo divieto, fatte salve altre disposizioni della direttiva 2005/29/CE che restano applicabili a tali asserzioni specifiche. Inoltre, un’asserzione presentata in forma scritta o oralmente combinata con dichiarazioni implicite mediante colori o immagini potrebbe costituire un’asserzione ambientale generica.
(10) | Recognised excellent environmental performance can be demonstrated by compliance with Regulation (EC) No 66/2010 or with officially recognised EN ISO 14024 ecolabelling schemes in the Member States, or by corresponding to top environmental performance for a specific environmental characteristic in accordance with other applicable Union laws, such as class A in accordance with Regulation (EU) 2017/1369 of the European Parliament and of the Council (9). The recognised excellent environmental performance in question should be relevant to the entire claim. For example, a generic environmental claim such as ‘energy efficient’ could be made based on recognised excellent environmental performance in accordance with Regulation (EU) 2017/1369. By contrast, a generic environmental claim such as ‘biodegradable’ could not be made based on recognised excellent environmental performance in accordance with Regulation (EC) No 66/2010, insofar as there are no requirements for biodegradability in the specific EU Ecolabel criteria related to the product in question. Similarly, a trader should not make a generic claim such as ‘conscious’, ‘sustainable’ or ‘responsible’ based exclusively on recognised excellent environmental performance, because such claims relate to other characteristics in addition to environmental characteristics, such as social characteristics.(10) | L’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali è dimostrabile mediante la conformità al regolamento (CE) n. 66/2010 o a un sistema di assegnazione di marchi di qualità ecologica EN ISO 14024 riconosciuto ufficialmente negli Stati membri o corrispondendo alle migliori prestazioni ambientali per una caratteristica ambientale specifica in conformità di altre normative dell’Unione applicabili, quali una classe A ai sensi del regolamento (UE) 2017/1369 del Parlamento europeo e del Consiglio (9). L’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali dovrebbe essere rilevante ai fini dell’intera asserzione. Ad esempio un’asserzione ambientale generica quale «efficiente sotto il profilo energetico» potrebbe essere formulata sulla base dell’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali in conformità del regolamento (UE) 2017/1369. Al contrario un’asserzione ambientale generica quale «biodegradabile» non potrebbe essere formulata sulla base dell’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali in conformità del regolamento (CE) n. 66/2010, in quanto non vi sono requisiti di biodegradabilità nei criteri specifici relativi all’Ecolabel UE concernenti il prodotto in questione. Analogamente, un operatore economico non dovrebbe formulare un’asserzione generica come «consapevole», «sostenibile» o «responsabile» basata esclusivamente sull’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali, in quanto tali asserzioni riguardano altre caratteristiche oltre a quelle ambientali, come le caratteristiche sociali.
(11) | Another misleading commercial practice, which should be prohibited in all circumstances and thus added to the list in Annex I to Directive 2005/29/EC, is making an environmental claim about the entire product or the trader’s entire business when it actually concerns only a certain aspect of the product or a specific, unrepresentative activity of the trader’s business. That ban would apply, for example, when a product is marketed as ‘made with recycled material’ giving the impression that the entire product is made of recycled material, when in fact only the packaging is made of recycled material, or when a trader gives the impression that it is only using renewable energy sources when in fact several of the trader’s business facilities still use fossil fuels. Accordingly, the ban should not prevent a trader from making environmental claims about its entire business, provided that those claims are accurate and verifiable and that they do not overstate the environmental benefit, such as would be the case in the second of those examples, if that trader were to report a decrease in the use of fossil fuels for its business as a whole.(11) | Un’ulteriore pratica commerciale ingannevole che dovrebbe essere vietata in ogni caso e quindi aggiunta all’elenco di cui all’allegato I della direttiva 2005/29/CE è quella di formulare un’asserzione ambientale concernente il prodotto nel suo complesso o l’attività dell’operatore economico nel suo complesso quando in realtà riguarda soltanto un determinato aspetto del prodotto o un elemento specifico e non rappresentativo dell’attività dell’operatore economico. Tale divieto si applicherebbe, ad esempio, se un prodotto fosse commercializzato come «realizzato con materiale riciclato» dando l’impressione che l’intero prodotto sia stato realizzato con materiale riciclato quando in realtà solo l’imballaggio è stato realizzato con materiale riciclato, o se un operatore economico dà l’impressione di utilizzare soltanto fonti energetiche rinnovabili quando in realtà vari impianti dell’operatore economico utilizzano ancora combustibili fossili. Di conseguenza, il divieto non dovrebbe impedire ad un operatore economico di presentare asserzioni ambientali relative alla sua attività nel complesso, a condizione che tali asserzioni siano accurate e verificabili e non sovrastimino i benefici ambientali, come sarebbe il caso nel secondo di tali esempi, qualora l’operatore economico comunichi una diminuzione dell’uso di combustibili fossili per la sua attività nel complesso.
(12) | It is particularly important to prohibit the making of claims, based on the offsetting of greenhouse gas emissions, that a product, either a good or service has a neutral, reduced, or positive impact on the environment in terms of greenhouse gas emissions. Such claims should be prohibited in all circumstances and added to the list in Annex I to Directive 2005/29/EC as they mislead consumers by making them believe that such claims relate to the product itself or to the supply and production of that product, or as they give the false impression to consumers that the consumption of that product does not have an environmental impact. Examples of such claims are ‘climate neutral’, ‘CO2 neutral certified’, ‘carbon positive’, ‘climate net zero’, ‘climate compensated’, ‘reduced climate impact’ and ‘limited CO2 footprint’. Such claims should only be allowed when they are based on the actual lifecycle impact of the product in question, and not based on the offsetting of greenhouse gas emissions outside the product’s value chain, as the former and the latter are not equivalent. Such a prohibition should not prevent companies from advertising their investments in environmental initiatives, including carbon credit projects, as long as they provide such information in a way that is not misleading and that complies with the requirements laid down in Union law.(12) | È particolarmente importante vietare la formulazione di asserzioni, basate sulla compensazione delle emissioni di gas a effetto serra, che sostengono che un prodotto, sia esso un bene o un servizio, ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull’ambiente in termini di emissioni di gas a effetto serra. Tali asserzioni dovrebbero essere vietate in tutte le circostanze ed essere aggiunte all’elenco di cui all’allegato I della direttiva 2005/29/CE in quanto inducono i consumatori a credere che tali asserzioni si riferiscano al prodotto stesso o alla fornitura e alla produzione di tale prodotto, o perché danno ai consumatori la falsa impressione che il consumo di tale prodotto non abbia alcun impatto ambientale. Tra gli esempi di tali asserzioni figurano «neutrale dal punto di vista climatico», «certificato neutrale in termini di emissioni di CO2», «positivo in termini di emissioni di carbonio», «a zero emissioni nette per il clima», «compensazione climatica», «impatto climatico ridotto» e «impronta di CO2 ridotta». È opportuno che tali asserzioni siano consentite solo se si basano sull’impatto effettivo del ciclo di vita del prodotto in questione e non sulla compensazione delle emissioni di gas a effetto serra al di fuori della catena del valore del prodotto, in quanto i primi e le seconde non sono equivalenti. Tale divieto non dovrebbe impedire alle imprese di pubblicizzare i loro investimenti in iniziative ambientali, compresi i progetti sui crediti di carbonio, purché forniscano tali informazioni in modo non ingannevole e conforme ai requisiti stabiliti dal diritto dell’Unione.
(13) | Additional requirements on environmental claims will have to be set in specific Union legal acts. Those new requirements will contribute to the objective of the communication of the Commission of 11 December 2019 on The European Green Deal of enabling buyers to make more sustainable decisions and reduce the risk of greenwashing through reliable, comparable and verifiable information.(13) | Ulteriori requisiti sulle asserzioni ambientali dovranno essere stabiliti in specifici atti giuridici dell’Unione. Tali nuovi requisiti contribuiranno all’obiettivo della comunicazione della Commissione dell’11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo di consentire agli acquirenti di prendere decisioni più sostenibili e ridurre il rischio di greenwashing attraverso informazioni attendibili, comparabili e verificabili.
(14) | Marketing across the Member States of goods as being identical when, in reality, they have a significantly different composition or significantly different characteristics could mislead consumers and cause them to take a transactional decision that they would not otherwise have taken. Such marketing practices are expressly addressed in Article 6(2), point (c), of Directive 2005/29/EC, introduced by Directive (EU) 2019/2161 of the European Parliament and of the Council (10) that Member States have had to apply as of 28 May 2022. The Commission will assess and report in 2024 on the application of Directive (EU) 2019/2161, including Article 6(2), point (c), of Directive 2005/29/EC and whether those practices should be subject to more stringent requirements, including prohibition in Annex I. The new provisions against greenwashing practices in this Directive should also apply to such practices where versions of the same product are marketed as being identical in different Member States despite having significant differences as referred to in Article 6(2), point (c), of Directive 2005/29/EC.(14) | Le attività di marketing, negli Stati membri, che promuovano beni come identici, mentre essi hanno in realtà una composizione o caratteristiche significativamente diverse, potrebbero ingannare i consumatori e indurli ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso. Tali attività di marketing sono espressamente trattate all’articolo 6, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2005/29/CE, introdotto dalla direttiva (UE) 2019/2161 del Parlamento europeo e del Consiglio (10), che gli Stati membri hanno dovuto applicare a decorrere dal 28 maggio 2022. La Commissione valuterà l’applicazione della direttiva (UE) 2019/2161 e redigerà una relazione in merito nel 2024, trattando anche l’articolo 6, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2005/29/CE e indicando se tali pratiche dovrebbero essere soggette a requisiti più rigorosi, tra cui il divieto previsto all’allegato I. È opportuno le nuove disposizioni contro le pratiche di greenwashing nella presente direttiva si applichino anche alle attività in cui versioni dello stesso prodotto sono commercializzate come identiche in Stati membri diversi nonostante presentino differenze significative ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2005/29/CE.
(15) | Presenting requirements that are imposed by law on all products within the relevant product category on the Union market, including imported products, as a distinctive feature of the trader’s offer, should be prohibited in all circumstances and thus added to the list in Annex I to Directive 2005/29/EC. This prohibition should apply, for example, where a trader advertises a given product as not including a specific chemical substance when that substance is already forbidden by law for all products within that product category in the Union. Conversely, the prohibition should not cover commercial practices promoting traders’ or products’ compliance with legal requirements that only apply to some products but not to other competing products of the same category on the Union market, such as products of non-Union origin. It could be the case that certain products on the market are required to comply with certain legal requirements while other products in the same product category are not required to comply with those requirements. For example, as regards fish products produced sustainably in accordance with Union law, it would be allowed to promote the sustainability characteristics of those products that comply with Union legal requirements, if fish products of third country origin offered on the Union market are not required to comply with those Union legal requirements.(15) | È opportuno vietare in ogni circostanza, e quindi aggiungere all’elenco di cui all’allegato I della direttiva 2005/29/CE, la pratica di presentare requisiti imposti per legge sul mercato dell’Unione per tutti i prodotti appartenenti a una data categoria, compresi i prodotti importati, come se fossero un tratto distintivo dell’offerta dell’operatore economico. È opportuno che tale divieto si applichi ad esempio qualora l’operatore economico pubblicizzi un determinato prodotto quale non contente una specifica sostanza chimica laddove tale sostanza è già vietata per legge nell’Unione in tutti i prodotti appartenenti alla data categoria. Al contrario il divieto non dovrebbe riguardare le pratiche commerciali che promuovono il rispetto, da parte dell’operatore economico o del prodotto, di requisiti giuridici che si applicano soltanto ad alcuni prodotti ma non ad altri prodotti concorrenti della stessa categoria sul mercato dell’Unione, come ad esempio i prodotti di origine esterna all’Unione. Potrebbe accadere che determinati prodotti sul mercato siano tenuti a rispettare determinati requisiti giuridici, mentre altri prodotti appartenenti alla stessa categoria di prodotti non siano tenuti a rispettare tali requisiti. Ad esempio, per quanto riguarda i prodotti ittici fabbricati in modo sostenibile in conformità del diritto dell’Unione, sarebbe permesso promuovere le caratteristiche di sostenibilità di tali prodotti che rispettano i requisiti giuridici derivanti dal diritto dell’Unione, ove i prodotti ittici originari di paesi terzi offerti sul mercato dell’Unione non sono tenuti a rispettare tali requisiti giuridici derivanti dal diritto dell’Unione.
(16) | In order to improve the welfare of consumers, the amendments to Directive 2005/29/EC should also address several practices associated with early obsolescence, including planned early obsolescence practices, understood as a commercial policy involving deliberately planning or designing a product with a limited lifespan so that it prematurely becomes obsolete or non-functional after a certain period or after a predetermined intensity of use. Purchasing products that are expected to last longer than they actually do causes consumer detriment. Furthermore, early obsolescence practices have an overall negative impact on the environment in the form of increased waste and increased use of energy and materials. Therefore, addressing information related to early obsolescence practices is also likely to reduce the amount of waste, contributing to a more sustainable consumption.(16) | Ai fini del miglioramento del benessere economico dei consumatori, è opportuno che le modifiche della direttiva 2005/29/CE contemplino diverse pratiche associate all’obsolescenza precoce, comprese le pratiche di obsolescenza precoce programmata, intese come una politica commerciale che comporta la pianificazione o la progettazione deliberata di un prodotto con una durata di vita limitata, affinché giunga prematuramente ad obsolescenza o smetta di funzionare dopo un determinato periodo o dopo un’intensità d’uso predeterminata. L’acquisto di prodotti che dovrebbero durare più a lungo di quanto non durino effettivamente lede i consumatori. Peraltro le pratiche di obsolescenza precoce incidono complessivamente in modo negativo sull’ambiente, dato che determinano un aumento dei rifiuti e un maggiore utilizzo di energia e di materiali. Di conseguenza affrontare la questione delle informazioni relative alle pratiche di obsolescenza precoce ridurrà verosimilmente la quantità di rifiuti, contribuendo a una maggiore sostenibilità dei consumi.
(17) | It should also be prohibited under Annex I to Directive 2005/29/EC to withhold information from consumers about the fact that a software update will negatively impact the functioning of goods with digital elements or the use of digital content or digital services. In general, traders responsible for the development of software updates are expected to have such information, while in other cases traders can rely on reliable information provided by, for example, software developers, suppliers or competent national authorities. For example, when inviting consumers to update the operating system on their smartphone, the trader should not withhold information from the consumer that such an update will negatively impact the functioning of any of the features of the smartphone, such as the battery, the performance of certain applications or cause a complete slowdown of the smartphone. The prohibition should apply to any update, including security and functionality updates. For updates, including security updates, that are necessary to keep the good, digital content and digital service in conformity, Article 8 of Directive (EU) 2019/770 of the European Parliament and of the Council (11)and Article 7 of Directive (EU) 2019/771 of the European Parliament and of the Council (12) should also apply. This is without prejudice to Article 19 of Directive (EU) 2019/770.(17) | Dovrebbe inoltre essere vietato a norma dell’allegato I della direttiva 2005/29/CE non comunicare ai consumatori che un dato aggiornamento del software inciderà negativamente sul funzionamento di beni che comprendono elementi digitali o sull’uso di contenuti digitali o servizi digitali. In generale, gli operatori economici responsabili dello sviluppo di aggiornamenti del software dovrebbero disporre di tali informazioni, mentre in altri casi gli operatori economici possono basarsi su informazioni attendibili fornite, ad esempio, dagli sviluppatori di software, dai fornitori o dalle autorità nazionali competenti. Ad esempio quando invita il consumatore ad aggiornare il sistema operativo dello smartphone, l’operatore economico non dovrebbe omettere di comunicargli che tale aggiornamento avrà un impatto negativo sul funzionamento di una qualsiasi delle caratteristiche dello smartphone, come la batteria, le prestazioni di determinate applicazioni o causerà un rallentamento generale del dispositivo. È opportuno che il divieto si applichi a qualsiasi aggiornamento, compresi gli aggiornamenti di sicurezza e delle funzionalità. Per gli aggiornamenti, compresi gli aggiornamenti di sicurezza, necessari per mantenere la conformità dei beni, dei contenuti digitali e dei servizi digitali, si applicano anche l’articolo 8 della direttiva (UE) 2019/770 del Parlamento europeo e del Consiglio (11) e l’articolo 7 della direttiva (UE) 2019/771 del Parlamento europeo e del Consiglio (12). Ciò lascia impregiudicato l’articolo 19 della direttiva (UE) 2019/770.
(18) | Software updates that are security updates are necessary for the secure use of the product while updates related to enhancing functionality features are not. Therefore, Directive 2005/29/EC should prohibit the presentation of a software update as necessary to keep the product in conformity where that update only enhances functionality features.(18) | Gli aggiornamenti del software che sono aggiornamenti di sicurezza sono necessari per l’utilizzo sicuro del prodotto, mentre gli aggiornamenti relativi al miglioramento delle funzionalità non lo sono. Di conseguenza, la direttiva 2005/29/CE dovrebbe vietare la presentazione di un aggiornamento del software come necessario per mantenere la conformità del prodotto se tale aggiornamento migliora soltanto alcune caratteristiche di funzionalità.
(19) | Commercial communications for goods that contain a feature introduced to limit their durability is a commercial practice that is detrimental to consumers and the environment as they encourage the sale of such goods which leads to higher costs for consumers and unnecessary use of resources, waste production and greenhouse gas emissions. Such commercial communications should therefore be prohibited when information on the feature and its effects on the durability of the good are available to the trader. Examples of such features could be software which stops or downgrades the functionality of the good after a particular period, or a piece of hardware which is designed to fail after a particular period. It could also be a design or manufacturing flaw which, although not introduced as a feature for that purpose, leads to the premature failure of the good, if it is not fixed once information about the existence and effect of the feature has become available to the trader. In the context of that prohibition, commercial communications include communications designed to promote, directly or indirectly, the goods. The manufacturing of goods and making them available on the market do not constitute commercial communications. That prohibition should aim to cover mainly traders who are also the producers of the goods, as it is they who determine the durability of the goods. | Therefore, in general, when a good is identified as containing a feature to limit the durability, the producer of that good should be expected to be aware of that feature and its effect on the durability of that good. Nevertheless, traders who are not the producers of the goods, such as the sellers, should be targeted by that prohibition where reliable information is available to them about the feature and its effects on durability, such as a statement from a competent national authority or information provided by the producer. Therefore, as soon as such information is available to the trader, the prohibition should apply irrespective of whether the trader is actually aware or unaware of that information, for example by neglecting it. For such a commercial practice to be considered unfair, it should not be necessary to demonstrate that the purpose of the feature is to stimulate the replacement of the respective good, but it would be sufficient to prove that the feature has been introduced to limit the durability of the good. This prohibition complements and does not affect the remedies available to consumers in the event of a lack of conformity under Directive (EU) 2019/771. The use of features limiting the durability of the goods should be distinguished from manufacturing practices using materials or processes of general low quality resulting in limited durability of the goods. Lack of conformity of a good resulting from the use of low quality materials or processes should continue to be governed by the rules on the conformity of goods set out in Directive (EU) 2019/771.(19) | Le comunicazioni commerciali relative a beni che contengono una caratteristica introdotta per limitarne la durabilità sono una pratica commerciale dannosa per i consumatori e l’ambiente, in quanto incoraggiano la vendita di tali beni, il che comporta costi più elevati per i consumatori e un uso non necessario di risorse, la produzione di rifiuti e l’emissione di gas a effetto serra. Tali comunicazioni commerciali dovrebbero pertanto essere vietate quando l’operatore economico disponga di informazioni sulla caratteristica e i suoi effetti sulla durabilità del bene. Esempi di tali caratteristiche potrebbero essere un software che interrompe o degrada la funzionalità del bene dopo un determinato periodo o un componente hardware progettato per smettere di funzionare dopo un determinato periodo. Potrebbe anche trattarsi di un difetto di progettazione o di fabbricazione che, pur non essendo stato introdotto come caratteristica a tal fine, determina un guasto prematuro del bene se non viene corretto una volta che l’operatore economico disponga di informazioni sull’esistenza e sull’effetto della caratteristica. Nel contesto di tale divieto, le comunicazioni commerciali comprendono le comunicazioni destinate a promuovere, direttamente o indirettamente, i beni. La fabbricazione di beni e la loro messa a disposizione sul mercato non costituiscono comunicazioni commerciali. | Tale divieto dovrebbe avere l’obiettivo di essere applicabile principalmente agli operatori economici che sono anche i produttori dei beni, in quanto sono loro a determinarne la durabilità. Pertanto, in generale, quando un bene è identificato come contenente una caratteristica che ne limita la durabilità, il produttore di tale bene dovrebbe essere a conoscenza di tale caratteristica e del suo effetto sulla durabilità di tale bene. Tuttavia, gli operatori economici che non sono i produttori dei beni, come i venditori, dovrebbero essere soggetti a tale divieto qualora dispongano di informazioni attendibili sulla caratteristica e i suoi effetti sulla durabilità, come una dichiarazione di un’autorità nazionale competente o informazioni fornite dal produttore. Pertanto, non appena tali informazioni siano a disposizione dell’operatore economico, il divieto dovrebbe applicarsi indipendentemente dal fatto che l’operatore economico sia effettivamente a conoscenza o meno di tali informazioni, ad esempio perché le trascura. Affinché siffatta pratica commerciale sia considerata sleale, non dovrebbe essere necessario dimostrare che la finalità della caratteristica è incitare alla sostituzione del bene, ma dovrebbe essere sufficiente dimostrare che la caratteristica è stata introdotta per limitare la durabilità del bene. Tale divieto integra e lascia impregiudicati i rimedi a disposizione dei consumatori in caso di non conformità ai sensi della direttiva (UE) 2019/771. L’introduzione di caratteristiche che limitano la durabilità del bene dovrebbe essere distinta dalle pratiche di fabbricazione che impiegano materiali o processi di qualità generalmente bassa e che quindi limitano la durabilità del bene. La non conformità di un bene risultante dall’impiego di materiali o processi di bassa qualità dovrebbe continuare a essere disciplinato dalle norme sulla conformità dei beni di cui alla direttiva (UE) 2019/771.
(20) | Another practice which should be prohibited under Annex I to Directive 2005/29/EC is the practice of falsely claiming that a good has a certain durability in terms of usage time or intensity under normal conditions of use. That would be the case, for instance, if a trader informs consumers that a washing machine is expected to last a certain number of washing cycles, in accordance with normal expected use indicated in the instructions, while the actual use of the washing machine under the prescribed conditions shows that is not the case. Such claims are largely made by the producers, as it is they who determine the durability of the goods. Therefore, in general, traders who are also the producers of the goods are expected to be aware of false claims regarding the durability of the goods, whereas other traders such as sellers should rely on reliable information available to them, for instance based on a statement from a competent national authority or information provided by the producer. Lack of conformity of a good resulting from occasional faults in the manufacturing of a good should continue to be governed by the rules on the conformity of goods set out in Directive (EU) 2019/771.(20) | Un’ulteriore pratica che dovrebbe essere vietata in virtù dell’allegato I della direttiva 2005/29/CE è quella di dichiarare falsamente una determinata durabilità del bene in termini di tempo o intensità d’uso in condizioni d’uso normali. Questo si verificherebbe ad esempio se l’operatore economico informa il consumatore che è previsto che una data lavatrice duri per un certo numero di cicli di lavaggio, secondo l’uso normale previsto nelle istruzioni, mentre l’uso effettivo nelle condizioni prescritte dimostra che così non è. Tali dichiarazioni sono formulate principalmente dai produttori, in quanto sono loro a determinare la durabilità dei beni. Pertanto, in generale, gli operatori economici che sono anche i produttori dei beni dovrebbero essere a conoscenza di false dichiarazioni sulla durabilità dei beni, mentre altri operatori economici, come i venditori, dovrebbero basarsi sulle informazioni attendibili a loro disposizione, ad esempio le informazioni basate su una dichiarazione di un’autorità nazionale competente o le informazioni fornite dal produttore. La non conformità di un bene risultante da errori occasionali nella sua fabbricazione dovrebbe continuare a essere disciplinato dalle norme sulla conformità dei beni di cui alla direttiva (UE) 2019/771.
(21) | Similarly, Annex I to Directive 2005/29/EC should also be amended to prohibit the presentation of products as allowing repair when such repair is not possible.(21) | È opportuno modificare l’allegato I della direttiva 2005/29/CE per vietare la presentazione di prodotti come idonei alla riparazione quando questa non è invece possibile.
(22) | The prohibition of those practices in relation to durability and reparability in Directive 2005/29/EC would provide the consumer protection authorities of Member States with an additional enforcement tool for better protection of consumers’ interests in cases where traders fail to comply with requirements on the durability and reparability of goods under product-specific Union law.(22) | L’introduzione nella direttiva 2005/29/CE del divieto delle summenzionate pratiche in relazione alla durabilità e alla riparabilità offrirebbe alle autorità di tutela dei consumatori degli Stati membri un ulteriore strumento di applicazione con cui migliorare la tutela degli interessi del consumatore nei casi in cui l’operatore economico non rispetta gli obblighi di durabilità e riparabilità dei beni ai sensi del diritto dell’Unione specifico per prodotto.
(23) | Another practice associated with early obsolescence which should be prohibited and added to the list in Annex I to Directive 2005/29/EC is inducing the consumer to replace or replenish the consumables of a product earlier than would otherwise be necessary for technical reasons. Such practices mislead the consumer into believing that the goods will no longer function unless their consumables are replaced, thus leading the consumer to purchase more consumables than necessary. For example, the practice of urging the consumer, via the settings of the printer, to replace the printer ink cartridges before they are actually empty in order to stimulate the purchase of additional ink cartridges should be prohibited.(23) | Un’ulteriore pratica associata all’obsolescenza precoce che dovrebbe essere vietata e aggiunta all’elenco dell’allegato I della direttiva 2005/29/CE è indurre il consumatore a sostituire o reintegrare materiali di consumo del prodotto prima di quanto sarebbe altrimenti necessario per motivi tecnici. Le pratiche in questo senso inducono il consumatore a credere, erroneamente, che i beni non funzioneranno più a meno che non siano sostituiti i materiali di consumo che contengono e, quindi, ad acquistare più materiali di consumo del necessario. Ad esempio è opportuno vietare la pratica di sollecitare il consumatore, tramite le impostazioni della stampante, a sostituire le cartucce di inchiostro prima che siano effettivamente esaurite per incitarlo ad intensificare l’acquisto di cartucce.
(24) | Annex I to Directive 2005/29/EC should also be amended to prohibit the withholding of information from the consumer about the impairment of the functionality of a good when using consumables, spare parts or accessories that are not provided by the original producer. For example, if a printer is designed in such a way that its functionality is limited when using ink cartridges not provided by the original producer of the printer, that information should not be hidden from the consumer because such a practice could mislead the consumer into purchasing an alternative ink cartridge which cannot be used for that printer, thus leading to unnecessary waste streams or additional costs for the consumer. Similarly, if a smart device is designed in such a way that its functionality is limited when using chargers or spare parts that are not provided by the original producer, that information should not be hidden from the consumer at the time of purchase. It should also be prohibited to mislead the consumer into believing that using consumables, spare parts or accessories not supplied by the original producer will impair the functionality of a good when this is not the case. In general, traders who are also the producers of the goods are expected to have that information, whereas other traders such as sellers should rely on reliable information available to them, for instance based on a statement from a competent national authority or information provided by the producer.(24) | È opportuno modificare l’allegato I della direttiva 2005/29/CE per vietare la deliberata mancata informazione del consumatore sul deterioramento della funzionalità di un bene quando si utilizzano materiali di consumo, pezzi di ricambio o accessori non originali. Ad esempio, se una stampante è progettata in modo tale che la sua funzionalità risulti limitata quando si utilizzano cartucce di inchiostro non fornite dal produttore originale della stampante, tale informazione non dovrebbe essere nascosta al consumatore, in quanto tale pratica potrebbe indurre il consumatore ad acquistare una cartuccia di inchiostro alternativa che di fatto non potrà essere utilizzata per la stampante in questione, determinando così flussi di rifiuti superflui ovvero costi aggiuntivi per il consumatore. Analogamente, se un dispositivo intelligente è progettato in modo tale che la sua funzionalità risulti limitata quando si utilizzano caricabatterie o pezzi di ricambio non forniti dal produttore originale, tale informazione non dovrebbe essere nascosta al consumatore al momento dell’acquisto. Dovrebbe altresì essere vietato indurre erroneamente il consumatore a credere che l’utilizzo di materiali di consumo, pezzi di ricambio o accessori non forniti dal produttore originale deteriorerà la funzionalità di un bene ove così non è. In generale, gli operatori economici che sono anche i produttori dei beni dovrebbero disporre di tali informazioni, mentre altri operatori economici, come i venditori, dovrebbero basarsi sulle informazioni attendibili a loro disposizione, ad esempio le informazioni basate su una dichiarazione di un’autorità nazionale competente o le informazioni fornite dal produttore.
(25) | In order for consumers to take better informed decisions and stimulate demand for, and supply of, more durable goods, specific information about a product’s durability and reparability should be provided for all types of goods before concluding the contract. Moreover, as regards goods with digital elements, digital content and digital services, consumers should be informed about the period during which free software updates are available. Therefore, Directive 2011/83/EU of the European Parliament and of the Council (13) should be amended to provide consumers with pre-contractual information about durability, reparability and the availability of updates. Information should be provided to consumers in a clear and comprehensible manner and in line with the accessibility requirements of Directive (EU) 2019/882 of the European Parliament and of the Council (14). The obligation to provide this information to consumers complements and does not affect the rights of consumers provided in Directives (EU) 2019/770 and (EU) 2019/771.(25) | Affinché i consumatori possano prendere decisioni più consapevoli e al fine di stimolare la domanda e l’offerta di beni più durevoli, è opportuno fornire prima della conclusione del contratto, per tutti i tipi di beni, informazioni specifiche sulla durabilità e sulla riparabilità del prodotto. Per quanto concerne i beni comprendenti elementi digitali, i contenuti digitali e i servizi digitali, i consumatori dovrebbero essere informati del periodo durante il quale saranno disponibili aggiornamenti gratuiti del software. È di conseguenza opportuno modificare la direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (13) per fornire ai consumatori informazioni precontrattuali sulla durabilità, sulla riparabilità e sulla disponibilità di aggiornamenti. Le informazioni dovrebbero essere fornite ai consumatori in modo chiaro e comprensibile e nel rispetto dei requisiti di accessibilità di cui alla direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio (14). L’obbligo di fornire tali informazioni ai consumatori integra e lascia impregiudicati i diritti dei consumatori previsti dalle direttive (UE) 2019/770 e (UE) 2019/771.
(26) | A good indicator of a good’s durability is the producer’s commercial guarantee of durability within the meaning of Article 17 of Directive (EU) 2019/771. The producer’s commercial guarantee of durability is a commitment from a producer to the consumer on the durability of a good. More specifically, it is a commitment that a good will maintain its required functions and performance through normal use. In order to inform consumers about the fact that a guarantee of durability is offered for a particular good, that information should be provided to the consumer using a harmonised label. Traders selling goods should be required, where the producer makes the information available to the trader, to inform consumers about the existence and duration of any commercial guarantee of durability, offered by the producer at no additional cost, covering the entire good, and with a duration of more than two years. The trader should not be required to actively seek such information from the producer, for example, by searching on product-specific websites. To avoid confusing consumers between the commercial guarantee of durability and the legal guarantee of conformity, consumers should be reminded on the harmonised label that they also benefit from the legal guarantee of conformity.(26) | Un buon indicatore della durabilità del bene è la garanzia commerciale di durabilità del produttore ai sensi dell’articolo 17 della direttiva (UE) 2019/771. Tale garanzia costituisce un impegno del produttore nei confronti del consumatore sulla durabilità di un bene. Più specificamente, costituisce l’impegno che un bene manterrà le funzioni e le prestazioni richieste in condizioni d’uso normali. Affinché i consumatori siano informati dell’offerta di una garanzia di durabilità per un determinato bene, tale informazione dovrebbe essere fornita al consumatore mediante un’etichetta armonizzata. Gli operatori economici che vendono beni dovrebbero essere tenuti a informare i consumatori dell’esistenza e della durata di qualsiasi garanzia commerciale di durabilità offerta dal produttore senza costi aggiuntivi, che copre il bene nel suo complesso e che ha una durata superiore a due anni, sempreché il produttore metta a disposizione dell’operatore economico l’informazione. L’operatore economico non dovrebbe essere tenuto a cercare attivamente di ottenere tale informazione presso il produttore, ad esempio effettuando ricerche su siti web specifici del prodotto. Per evitare confusioni tra la garanzia commerciale di durabilità e la garanzia legale di conformità, è opportuno ricordare ai consumatori sull’etichetta armonizzata che essi beneficiano anche della garanzia legale di conformità.
(27) | Recent reports have shown that consumers are often unaware of their legal rights under Directive (EU) 2019/771. Therefore, a harmonised notice should remind consumers about the existence and the main elements of the legal guarantee of conformity, including its minimum duration of two years and a general reference to the possibility that the duration of the legal guarantee of conformity can be longer under national law. This will prevent possible confusion with the information on the commercial guarantee of durability.(27) | Recenti rapporti hanno mostrato che questi ultimi spesso ignorano i diritti legali derivanti dalla direttiva (UE) 2019/771. Pertanto, un avviso armonizzato dovrebbe ricordare ai consumatori l’esistenza e i principali elementi della garanzia legale di conformità, in particolare la sua durata minima di due anni e un riferimento generale alla possibilità di estendere la durata della garanzia legale di conformità a norma del diritto nazionale. Ciò eviterà possibili confusioni con le informazioni relative alla garanzia commerciale di durabilità.
(28) | The harmonised label should be displayed in a prominent manner and used in a way that allows consumers to easily identify which particular good benefits from a commercial guarantee of durability offered by the producer at no additional cost, covering the entire good, and with a duration of more than two years, for example by placing the label directly on the packaging of a particular good, by displaying the label in a prominent manner on the shelf where the goods covered by such a guarantee are placed or by placing it directly next to the picture of the good in the case of online sale. Producers offering such commercial guarantees of durability can themselves place the harmonised label directly on the particular good or on its packaging, with the aim of benefitting from a commercial advantage. Traders should ensure that the harmonised label is clearly visible. Meanwhile, the harmonised notice should provide a general reminder to the consumers about the legal guarantee of conformity applicable to all goods in accordance with Directive (EU) 2019/771. The harmonised notice should be displayed in a prominent manner, for example, on a poster in an eye-catching way on a wall in the shop, next to the checkout counter or, in cases of online sale, placed as a general reminder on the website of the trader selling goods.(28) | L’etichetta armonizzata dovrebbe essere esposta in modo visibile e utilizzata in modo da permettere ai consumatori di identificare facilmente il bene specifico che beneficia di una garanzia commerciale di durabilità offerta dal produttore senza costi aggiuntivi, che copre il bene nel suo complesso ed ha una durata superiore a due anni, ad esempio apponendo l’etichetta direttamente sull’imballaggio di un bene specifico, esponendo l’etichetta in modo visibile sullo scaffale in cui sono collocati i beni coperti da tale garanzia, o collocandola direttamente accanto all’immagine del bene in caso di vendita online. I produttori che offrono tali garanzie commerciali di durabilità possono essi stessi apporre l’etichetta armonizzata direttamente sul prodotto specifico o sul suo imballaggio al fine di beneficiare di un vantaggio commerciale. Gli operatori economici dovrebbero garantire che l’etichetta armonizzata sia chiaramente visibile. L’avviso armonizzato dovrebbe nel frattempo fornire un promemoria generale ai consumatori in merito alla garanzia legale di conformità applicabile a tutti i beni a norma della direttiva (UE) 2019/771. L’avviso armonizzato dovrebbe essere esposto in modo visibile, ad esempio su un cartellone affisso in modo da attirare lo sguardo su una parete del negozio, accanto alla cassa o, in caso di vendita online, come promemoria generale sul sito web dell’operatore economico che vende beni.
(29) | Implementing powers should be conferred on the Commission as regards the design and content of the harmonised label and the harmonised notice. Those powers should be exercised in accordance with Regulation (EU) No 182/2011 of the European Parliament and of the Council (15).(29) | È opportuno attribuire alla Commissione competenze di esecuzione per quanto riguarda la concezione e il contenuto dell’etichetta armonizzata e dell’avviso armonizzato. È altresì opportuno che tali competenze siano esercitate conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (15).
(30) | In view of the minimum duration of two years of the legal guarantee of conformity as provided in Directive (EU) 2019/771 and the fact that many product failures occur after that time, the trader’s obligation to inform consumers about the existence and duration of the producer’s commercial guarantee of durability using a harmonised label should only apply to commercial guarantees of durability that are offered for a period longer than two years. In addition, the harmonised label should also remind consumers of the existence of the legal guarantee of conformity.(30) | In considerazione della durata minima di due anni della garanzia legale di conformità prevista dalla direttiva (UE) 2019/771 e del fatto che numerosi guasti dei prodotti si verificano dopo tale periodo, è opportuno che l’obbligo dell’operatore economico di informare il consumatore dell’esistenza e della durata della garanzia commerciale di durabilità del produttore mediante un’etichetta armonizzata si applichi soltanto alle garanzie commerciali di durabilità offerte per una durata superiore a due anni. Inoltre, l’etichetta armonizzata dovrebbe anche ricordare ai consumatori l’esistenza della garanzia legale di conformità.
(31) | In order to make it easier for consumers to take an informed transactional decision when comparing goods before concluding a contract, traders should inform consumers about the existence and duration of the producer’s commercial guarantee of durability for the entire good and not for specific components of the good.(31) | Per agevolare il consumatore nel prendere una decisione consapevole di natura commerciale quando raffronta beni prima di concludere un contratto, l’operatore economico dovrebbe informarlo dell’esistenza e della durata della garanzia commerciale di durabilità del produttore per il bene nel suo complesso e non per suoi componenti specifici.
(32) | The producer and the seller should remain free to offer other types of commercial guarantees and after-sales services. However, the information provided to the consumer about other commercial guarantees or services should not confuse the consumer with regard to the existence and duration of the commercial guarantee of durability offered at no additional cost by the producer, covering the entire good and with a duration of more than two years, and for which a harmonised label is used.(32) | Il produttore e il venditore dovrebbero rimanere liberi di offrire altri tipi di garanzie commerciali e servizi postvendita. Tuttavia le informazioni fornite su altre garanzie o servizi commerciali non dovrebbero confondere il consumatore quanto all’esistenza e alla durata della garanzia commerciale di durabilità offerta dal produttore senza costi aggiuntivi, che copre il bene nel suo complesso, ha una durata superiore a due anni, e per la quale è utilizzata un’etichetta armonizzata.
(33) | In order for consumers to make better-informed decisions and to promote competition between producers as regards the durability of goods with digital elements, the traders selling those goods should inform consumers about the minimum period during which the producer commits to provide software updates for such goods, whether expressed as a period of time or by reference to a date. Likewise, traders offering digital content and digital services should inform consumers about the minimum period during which the provider of the digital content or digital service commits to provide software updates, including security updates, necessary to keep the digital content and digital services in conformity. This obligation should ensure that consumers receive this information in a simple and clear manner allowing them to compare different minimum periods. This is without prejudice to the obligations set out in Union law, in particular in Directives (EU) 2019/770 and (EU) 2019/771 and, where applicable, product-specific Union law. The information on software updates should be provided in a manner that is not misleading under Directive 2005/29/EC. The trader should be obliged to provide this information only where the producer or provider has made such information available.(33) | Per permettere ai consumatori di prendere decisioni più informate e promuovere la concorrenza tra i produttori per quanto concerne la durabilità dei beni comprendenti elementi digitali, gli operatori economici che li vendono dovrebbero informare i consumatori del periodo minimo per il quale il produttore si impegna a fornire gli aggiornamenti del software per tali beni, sia esso espresso mediante un termine o con riferimento a una data. Analogamente, gli operatori economici che offrono contenuti digitali e servizi digitali dovrebbero informare i consumatori del periodo minimo per il quale il fornitore del contenuto digitale o del servizio digitale si impegna a fornire gli aggiornamenti del software, compresi gli aggiornamenti di sicurezza necessari per mantenere la conformità dei contenuti digitali e dei servizi digitali. Tale obbligo dovrebbe garantire che i consumatori ricevano tali informazioni in modo semplice e chiaro che permetta loro di raffrontare periodi minimi diversi. Ciò lascia impregiudicati gli obblighi stabiliti dal diritto dell’Unione, in particolare dalle direttive (UE) 2019/770 e (UE) 2019/771 e, se del caso, dal diritto dell’Unione specifico per prodotto. Le informazioni sugli aggiornamenti del software dovrebbero essere fornite in maniera non ingannevole ai sensi della direttiva 2005/29/CE. L’operatore economico dovrebbe essere tenuto a fornire tali informazioni solo se il produttore o il fornitore le ha messe a disposizione.
(34) | Pursuant to Article 5(1), point (e), and Article 6(1), point (m), of Directive 2011/83/EU, before consumers are bound by a contract, traders are obliged to provide consumers with information on the existence and the conditions of after-sales services, including repair services, where such services are provided. In addition, to allow consumers to make an informed transactional decision and choose goods that are easier to repair, traders should, where applicable, provide, before consumers are bound by the contract, the reparability score for the good as provided by the producer and as established at Union level.(34) | A norma dell’articolo 5, paragrafo 1, lettera e), e dell’articolo 6, paragrafo 1, lettera m), della direttiva 2011/83/UE, gli operatori economici sono tenuti a fornire ai consumatori, prima che questi ultimi siano vincolati dal contratto, informazioni sull’esistenza e sulle condizioni dei servizi postvendita, compresi i servizi di riparazione, laddove siano previsti. Inoltre, per consentire ai consumatori di prendere una decisione consapevole di natura commerciale e scegliere beni più facili da riparare, gli operatori economici dovrebbero fornire, se del caso, prima che i consumatori siano vincolati dal contratto, l’indice di riparabilità del bene segnalato dal produttore e stabilito a livello dell’Unione.
(35) | In order to ensure that consumers are well informed about the reparability of the goods they purchase, where a reparability score is not established at Union level, traders should provide other relevant information on repair that is made available by the producer, such as information about the availability, estimated cost and procedure for ordering spare parts that are necessary to keep the goods in conformity, the availability of repair and maintenance instructions and repair restrictions.(35) | Qualora non sia stabilito un indice di riparabilità a livello dell’Unione, è opportuno che, per assicurare un’adeguata informazione dei consumatori sulla riparabilità dei beni che acquistano, gli operatori economici forniscano le altre informazioni pertinenti sulla riparazione messe a disposizione dal produttore, quali informazioni sulla disponibilità, il costo stimato e la procedura di ordinazione dei pezzi di ricambio necessari per mantenere la conformità dei beni, la disponibilità di istruzioni per la riparazione e la manutenzione e eventuali restrizioni alla riparazione.
(36) | Traders should provide consumers with the harmonised label, information about the minimum period for updates and information on repair other than the reparability score, where the producer or provider of the digital content or digital service, if different from the trader, makes the relevant information available. In particular, as regards goods, the trader should convey to consumers the information that the producer has provided to the trader or has otherwise intended to make readily available to the consumer before the conclusion of the contract, by indicating it on the product itself, its packaging or tags and labels that the consumer would normally consult before concluding the contract. The trader should not be required to actively seek such information from the producer, for example, by searching on the product-specific websites. At the same time, it would be in the interest of the producers to proactively provide such information to benefit from a commercial advantage.(36) | Gli operatori economici dovrebbero fornire ai consumatori l’etichetta armonizzata, informazioni circa il periodo minimo per gli aggiornamenti e le informazioni sulla riparazione diverse dall’indice di riparabilità, laddove il produttore o il fornitore del contenuto digitale o del servizio digitale, se diverso dall’operatore economico, metta a disposizione le informazioni pertinenti. Per quanto concerne i beni, l’operatore economico dovrebbe in particolare trasmettere ai consumatori le informazioni che il produttore gli ha fornito o ha altrimenti inteso rendere prontamente disponibili al consumatore prima della conclusione del contratto, riportandole sul prodotto stesso, sull’imballaggio o su cartellini ed etichette che di norma il consumatore consulterebbe prima della conclusione del contratto. L’operatore economico non dovrebbe essere tenuto a cercare attivamente di ottenere tali informazioni presso il produttore, ad esempio effettuando ricerche su siti web specifici del prodotto. Allo stesso tempo, sarebbe nell’interesse dei produttori fornire proattivamente tali informazioni per beneficiare di un vantaggio commerciale.
(37) | Traders should, where applicable, inform consumers about the availability of environmentally friendly delivery options, such as the delivery of goods by cargo bike or electric delivery vehicle or the possibility of bundled shipping options.(37) | Gli operatori economici dovrebbero, se del caso, informare i consumatori in merito alla disponibilità di opzioni di consegna rispettose dell’ambiente, quali la consegna di beni mediante biciclette da trasporto o veicoli elettrici o la possibilità di raggruppare le spedizioni.
(38) | If a distance contract that is to be concluded by electronic means places the consumer under an obligation to pay, the trader should make the consumer aware of the harmonised label, whenever provided, in a clear and prominent manner, and directly before the consumer places an order to ensure the consumer takes that information into account.(38) | Se un contratto a distanza che deve essere concluso con mezzi elettronici impone al consumatore l’obbligo di pagare, l’operatore economico lo dovrebbe informare in modo chiaro ed evidente riguardo all’etichetta armonizzata, laddove disponibile, immediatamente prima che il consumatore inoltri un ordine, al fine di assicurare che il consumatore prenda in considerazione tali informazioni.
(39) | Directives 2005/29/EC and 2011/83/EU should continue to function as a ‘safety net’, ensuring that a high level of consumer protection can be maintained in all sectors by complementing sector and product-specific Union law that prevail in case of conflict.(39) | Le direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE dovrebbero continuare a fungere da «rete di sicurezza» a garanzia del mantenimento di un livello elevato di tutela dei consumatori in tutti i settori, venendo a integrare il diritto dell’Unione settoriale e specifico per prodotto che prevale in caso di conflitto.
(40) | Since the objectives of this Directive, namely, enabling better-informed transactional decisions by consumers to promote sustainable consumption, eliminating practices that cause damage to the sustainable economy and prevent consumers from making sustainable consumption choices, and ensuring a better and consistent application of the Union consumer legal framework, cannot be sufficiently achieved by the Member States but can rather, by reason of the Union-wide character of the problem, be better achieved at Union level, the Union may adopt measures, in accordance with the principle of subsidiarity as set out in Article 5 of the Treaty on European Union. In accordance with the principle of proportionality as set out in that Article, this Directive does not go beyond what is necessary to achieve those objectives.(40) | Poiché gli obiettivi della presente direttiva, ossia consentire ai consumatori di prendere decisioni di natura commerciale più consapevoli per promuovere consumi sostenibili, eliminare le pratiche che danneggiano l’economia sostenibile e impediscono i consumatori di compiere scelte di consumo sostenibili e migliorare la qualità e la coerenza dell’applicazione del quadro giuridico dell’Unione in materia di tutela dei consumatori, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma, dato la questione riguarda l’Unione nel suo complesso, possono essere conseguiti meglio a livello di Unione, quest’ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato sull’Unione europea. La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.
(41) | In accordance with the Joint Political Declaration of 28 September 2011 of Member States and the Commission on explanatory documents (16), Member States have undertaken to accompany, in justified cases, the notification of their transposition measures with one or more documents explaining the relationship between the components of a directive and the corresponding parts of national transposition instruments. With regard to this Directive, the legislator considers the transmission of such documents to be justified.(41) | Conformemente alla dichiarazione politica comune del 28 settembre 2011 degli Stati membri e della Commissione sui documenti esplicativi (16), gli Stati membri si sono impegnati ad accompagnare, in casi giustificati, la notifica delle loro misure di recepimento con uno o più documenti che chiariscano il rapporto tra gli elementi costitutivi di una direttiva e le parti corrispondenti degli strumenti nazionali di recepimento. Per quanto riguarda la presente direttiva, il legislatore ritiene che la trasmissione di tali documenti sia giustificata.
(42) | To facilitate the proper application of this Directive, it is important that the Commission keeps the guidance documents on Directives 2005/29/EC and 2011/83/EU updated to take into account the content of this Directive,(42) | Per agevolare la corretta applicazione della presente direttiva, è importante che la Commissione tenga aggiornati i documenti di orientamento sulle direttive 2005/29/CE e 2011/83/UE per tenere conto del contenuto della presente direttiva,
HAVE ADOPTED THIS DIRECTIVE:HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
Article 1Articolo 1
Amendments to Directive 2005/29/ECModifiche della direttiva 2005/29/CE
Directive 2005/29/EC is amended as follows:La direttiva 2005/29/CE è così modificata:
(1) | in Article 2, the first paragraph is amended as follows: | (a) | the following point is inserted: | ‘(ca) | “goods” means goods as defined in Article 2, point (5), of Directive (EU) 2019/771 of the European Parliament and of the Council (*1); | (*1)  Directive (EU) 2019/771 of the European Parliament and of the Council of 20 May 2019 on certain aspects concerning contracts for the sale of goods, amending Regulation (EU) 2017/2394 and Directive 2009/22/EC, and repealing Directive 1999/44/EC (OJ L 136, 22.5.2019, p. 28).’;" | (b) | the following points are added: | ‘(o) | “environmental claim” means any message or representation which is not mandatory under Union or national law, in any form, including text, pictorial, graphic or symbolic representation, such as labels, brand names, company names or product names, in the context of a commercial communication, and which states or implies that a product, product category, brand or trader has a positive or zero impact on the environment or is less damaging to the environment than other products, product categories, brands or traders, or has improved its impact over time; | (p) | “generic environmental claim” means any environmental claim made in written or oral form, including through audiovisual media, that is not included on a sustainability label and where the specification of the claim is not provided in clear and prominent terms on the same medium; | (q) | “sustainability label” means any voluntary trust mark, quality mark or equivalent, either public or private, that aims to set apart and promote a product, a process or a business by reference to its environmental or social characteristics, or both, and excludes any mandatory label required under Union or national law; | (r) | “certification scheme” means a third-party verification scheme that certifies that a product, process or business complies with certain requirements, that allows for the use of a corresponding sustainability label, and the terms of which, including its requirements, are publicly available and meet the following criteria: | (i) | the scheme is open under transparent, fair, and non-discriminatory terms to all traders willing and able to comply with the scheme’s requirements; | (ii) | the scheme’s requirements are developed by the scheme owner in consultation with relevant experts and stakeholders; | (iii) | the scheme sets out procedures for dealing with non-compliance with the scheme’s requirements and provides for the withdrawal or suspension of the use of the sustainability label by the trader in case of non-compliance with the scheme’s requirements; and | (iv) | the monitoring of a trader’s compliance with the scheme’s requirements is subject to an objective procedure and is carried out by a third party whose competence and independence from both the scheme owner and the trader are based on international, Union or national standards and procedures; | (s) | “recognised excellent environmental performance” means environmental performance compliant with Regulation (EC) No 66/2010 of the European Parliament and of the Council (*2) or with national or regional EN ISO 14024 type I ecolabelling schemes officially recognised in the Member States, or top environmental performance in accordance with other applicable Union law; | (t) | “durability” means durability as defined in Article 2, point (13), of Directive (EU) 2019/771; | (u) | “software update” means an update that is necessary to keep goods with digital elements, digital content and digital services in conformity in accordance with Directive (EU) 2019/770 of the European Parliament and of the Council (*3) and Directive (EU) 2019/771, including a security update, or a functionality update; | (v) | “consumable” means any component of a good that is used up recurrently and that needs to be replaced or replenished for the good to function as intended; | (w) | “functionality” means functionality as defined in Article 2, point (9), of Directive (EU) 2019/771. | (*2)  Regulation (EC) No 66/2010 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2009 on the EU Ecolabel (OJ L 27, 30.1.2010, p. 1)." | (*3)  Directive (EU) 2019/770 of the European Parliament and of the Council of 20 May 2019 on certain aspects concerning contracts for the supply of digital content and digital services (OJ L 136, 22.5.2019, p. 1).’;"1) | all’articolo 2, il primo comma è così modificato: | a) | è inserita la lettera seguente: | «c bis) | “beni”: beni quali definiti all’articolo 2, punto 5, della direttiva (UE) 2019/771 del Parlamento europeo e del Consiglio (*1); | (*1)  Direttiva (UE) 2019/771 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, relativa a determinati aspetti dei contratti di vendita di beni, che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE, e che abroga la direttiva 1999/44/CE (GU L 136 del 22.5.2019, pag. 28).»;" | b) | sono aggiunte le lettere seguenti: | «o) | “asserzione ambientale”: nel contesto di una comunicazione commerciale, qualsiasi messaggio o rappresentazione avente carattere non obbligatorio a norma del diritto dell’Unione o nazionale, in qualsiasi forma, compresi testi e rappresentazioni figurative, grafiche o simboliche, quali marchi, nomi di marche, nomi di società o nomi di prodotti, che asserisce o implica che un dato prodotto, categoria di prodotto, marca o operatore economico ha un impatto positivo o nullo sull’ambiente oppure è meno dannoso per l’ambiente rispetto ad altri prodotti, categorie di prodotto, marche o operatori economici oppure ha migliorato il proprio impatto nel corso del tempo; | p) | “asserzione ambientale generica”: qualsiasi asserzione ambientale formulata per iscritto o in forma orale, anche attraverso media audiovisivi, non inclusa in un marchio di sostenibilità e la cui specificazione non è fornita in termini chiari ed evidenti tramite lo stesso mezzo di comunicazione; | q) | “marchio di sostenibilità”: qualsiasi marchio di fiducia, marchio di qualità o equivalente, pubblico o privato, avente carattere volontario, che mira a distinguere e promuovere un prodotto, un processo o un’impresa con riferimento alle sue caratteristiche ambientali o sociali oppure a entrambe, esclusi i marchi obbligatori richiesti a norma del diritto dell’Unione o nazionale; | r) | “sistema di certificazione”: un sistema di verifica da parte di terzi che certifica che un prodotto, un processo o un’impresa è conforme a determinati requisiti, che consente l’uso di un corrispondente marchio di sostenibilità e le cui condizioni, compresi i requisiti, sono accessibili al pubblico e soddisfano i criteri seguenti: | i) | il sistema, nel rispetto di condizioni trasparenti, eque e non discriminatorie, è aperto a tutti gli operatori economici disposti e in grado di conformarsi ai suoi requisiti; | ii) | i requisiti del sistema sono elaborati dal titolare dello stesso in consultazione con gli esperti pertinenti e i portatori di interessi; | iii) | il sistema stabilisce procedure per affrontare i casi di non conformità ai requisiti del sistema e prevede la revoca o la sospensione dell’uso del marchio di sostenibilità da parte dell’operatore economico in caso di non conformità ai requisiti del sistema; e | iv) | il monitoraggio della conformità dell’operatore economico ai requisiti del sistema è oggetto di una procedura obiettiva ed è svolto da un terzo la cui competenza e la cui indipendenza sia dal titolare del sistema sia dall’operatore economico si basano su norme e procedure internazionali, dell’Unione o nazionali; | s) | “eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali”: prestazioni ambientali conformi al regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio (*2), a un sistema nazionale o regionale di assegnazione di marchi di qualità ecologica di tipo I in conformità della norma EN ISO 14024, ufficialmente riconosciuto negli Stati membri, oppure conformi alle migliori prestazioni ambientali ai sensi delle altre disposizioni applicabili del diritto dell’Unione; | t) | “durabilità”: la durabilità quale definita all’articolo 2, punto 13, della direttiva (UE) 2019/771; | u) | “aggiornamento del software”: un aggiornamento necessario per mantenere conformi alla direttiva (UE) 2019/770 del Parlamento europeo e del Consiglio (*3) e alla direttiva (UE) 2019/771 i beni comprendenti elementi digitali, contenuti digitali e servizi digitali, compreso un aggiornamento di sicurezza, oppure un aggiornamento delle funzionalità; | v) | “materiali di consumo”: componente di un bene che giunge ad esaurimento ricorrentemente e che deve essere sostituito o reintegrato affinché il bene funzioni come previsto; | w) | “funzionalità”: la funzionalità quale definita all’articolo 2, punto 9, della direttiva (UE) 2019/771.; | (*2)  Regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, relativo al marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (GU L 27 del 30.1.2010, pag. 1)." | (*3)  Direttiva (UE) 2019/770 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali (GU L 136 del 22.5.2019, pag. 1).»;"
(2) | Article 6 is amended as follows: | (a) | in paragraph 1, point (b) is replaced by the following: | ‘(b) | the main characteristics of the product, such as its availability, benefits, risks, execution, composition, environmental or social characteristics, accessories, circularity aspects, such as durability, reparability or recyclability, after-sale customer assistance and complaint handling, method and date of manufacture or provision, delivery, fitness for purpose, usage, quantity, specification, geographical or commercial origin or the results to be expected from its use, or the results and material features of tests or checks carried out on the product.’; | (b) | in paragraph 2, the following points are added: | ‘(d) | making an environmental claim related to future environmental performance without clear, objective, publicly available and verifiable commitments set out in a detailed and realistic implementation plan that includes measurable and time-bound targets and other relevant elements necessary to support its implementation, such as allocation of resources, and that is regularly verified by an independent third party expert, whose findings are made available to consumers; | (e) | advertising benefits to consumers that are irrelevant and do not result from any feature of the product or business.’;2) | l’articolo 6 è così modificato: | a) | al paragrafo 1, la lettera b) è sostituita dalla seguente: | «b) | le caratteristiche principali del prodotto, quali la sua disponibilità, i vantaggi, i rischi, l’esecuzione, la composizione, le caratteristiche ambientali o sociali, gli accessori, gli aspetti relativi alla circolarità, quali la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità, l’assistenza post-vendita al consumatore e il trattamento dei reclami, il metodo e la data di fabbricazione o della prestazione, la consegna, l’idoneità allo scopo, gli usi, la quantità, la descrizione, l’origine geografica o commerciale o i risultati che si possono attendere dal suo uso, o i risultati e le caratteristiche fondamentali di prove e controlli effettuati sul prodotto;»; | b) | al paragrafo 2, sono aggiunte le lettere seguenti: | «d) | la formulazione di un’asserzione ambientale relativa a prestazioni ambientali future senza includere impegni chiari, oggettivi, pubblicamente disponibili e verificabili stabiliti in un piano di attuazione dettagliato e realistico che includa obiettivi misurabili e con scadenze precise come pure altri elementi pertinenti necessari per sostenerne l’attuazione, come l’assegnazione delle risorse, e che sia verificato periodicamente da un terzo indipendente, le cui conclusioni sono messe a disposizione dei consumatori; | e) | la pubblicizzazione come vantaggi per i consumatori di elementi irrilevanti che non derivano dalle caratteristiche del prodotto o dell’impresa.»;
(3) | in Article 7, the following paragraph is added: | ‘7. | Where a trader provides a service which compares products and provides the consumer with information on environmental or social characteristics or on circularity aspects, such as durability, reparability or recyclability, of the products or suppliers of those products, information about the method of comparison, the products which are the object of comparison and the suppliers of those products, as well as the measures in place to keep that information up to date, shall be regarded as material information.’;3) | all’articolo 7 è aggiunto il paragrafo seguente: | «7. | Quando l’operatore economico fornisce un servizio di raffronto fra prodotti e comunica al consumatore informazioni sulle caratteristiche ambientali o sociali o sugli aspetti relativi alla circolarità, quali la durabilità, la riparabilità o la riciclabilità, dei prodotti o dei fornitori di tali prodotti, sono considerate rilevanti le informazioni sul metodo di raffronto, sui prodotti raffrontati e sui fornitori di tali prodotti, così come sulle misure predisposte per tenere aggiornate le informazioni.»;
(4) | Annex I is amended in accordance with the Annex to this Directive.4) | l’allegato I è modificato conformemente all’allegato della presente direttiva.
Article 2Articolo 2
Amendments to Directive 2011/83/EUModifiche della direttiva 2011/83/UE
Directive 2011/83/EU is amended as follows:La direttiva 2011/83/UE è così modificata:
(1) | in Article 2, the following points are inserted: | ‘(14a) | “commercial guarantee of durability” means a producer’s commercial guarantee of durability as referred to in Article 17 of Directive (EU) 2019/771, under which the producer is directly liable to the consumer during the entire period of the commercial guarantee of durability for repair or replacement of the goods in accordance with Article 14 of Directive (EU) 2019/771, whenever the goods do not maintain their durability; | (14b) | “durability” means durability as defined in Article 2, point (13), of Directive (EU) 2019/771; | (14c) | “producer” means producer as defined in Article 2, point (4), of Directive (EU) 2019/771; | (14d) | “reparability score” means a score expressing the capacity of a good to be repaired, based on harmonised requirements established at Union level; | (14e) | “software update” means a free update, including a security update, that is necessary to keep goods with digital elements, digital content and digital services in conformity in accordance with Directives (EU) 2019/770 and (EU) 2019/771;’;1) | all’articolo 2 sono inserite le lettere seguenti: | «14 bis) | “garanzia commerciale di durabilità”: una garanzia commerciale di durabilità del produttore di cui all’articolo 17 della direttiva (UE) 2019/771, in base alla quale il produttore è responsabile direttamente nei confronti del consumatore per la riparazione o la sostituzione dei beni nell’arco di tutto il periodo di durata della garanzia commerciale di durabilità in conformità dell’articolo 14 della direttiva (UE) 2019/771, qualora i beni non mantengano la propria durabilità; | 14 ter) | “durabilità”: la durabilità quale definita all’articolo 2, punto 13, della direttiva (UE) 2019/771; | 14 quater) | “produttore”: il produttore quale definito all’articolo 2, punto 4, della direttiva (UE) 2019/771; | 14 quinquies) | “indice di riparabilità”: indice che esprime l’idoneità di un bene ad essere riparato sulla base di requisiti armonizzati stabiliti a livello dell’Unione; | 14 sexies) | “aggiornamento del software”: aggiornamento gratuito, compreso un aggiornamento di sicurezza, necessario per mantenere conformi alle direttive (UE) 2019/770 e (UE) 2019/771 i beni comprendenti elementi digitali, contenuti digitali e servizi digitali;»;
(2) | in Article 5, paragraph 1 is amended as follows: | (a) | point (e) is replaced by the following: | ‘(e) | a reminder of the existence of the legal guarantee of conformity for goods and its main elements, including its minimum duration of two years as provided in Directive (EU) 2019/771, in a prominent manner, using the harmonised notice referred to in Article 22a of this Directive;’; | (b) | the following points are inserted: | ‘(ea) | where the producer offers the consumer a commercial guarantee of durability at no additional cost, covering the entire good and with a duration of more than two years and makes that information available to the trader, the information that that good benefits from such a guarantee, its duration and a reminder of the existence of the legal guarantee of conformity, in a prominent manner, using the harmonised label referred to in Article 22a; | (eb) | a reminder of the existence of the legal guarantee of conformity for digital content and digital services; | (ec) | where applicable, the existence and the conditions of after-sales services and commercial guarantees; | (ed) | for goods with digital elements, for digital content and for digital services, where the producer or provider makes the information available to the trader, the minimum period, whether expressed as a period of time or by reference to a date, during which the producer or the provider provides software updates.’; | (c) | the following points are added: | ‘(i) | where applicable, the reparability score for the goods; | (j) | where point (i) is not applicable and provided that the producer makes the information available to the trader, information about the availability and estimated cost of, and procedure for ordering, spare parts that are necessary to keep the goods in conformity, about the availability of repair and maintenance instructions and about repair restrictions.’;2) | all’articolo 5, il paragrafo 1 è così modificato: | a) | la lettera e) è sostituita dalla seguente: | «e) | un promemoria dell’esistenza della garanzia legale di conformità per i beni e dei suoi elementi principali, compresa la durata minima di due anni ai sensi della direttiva (UE) 2019/771, in modo visibile, utilizzando l’avviso armonizzato di cui all’articolo 22 bis della presente direttiva;»; | b) | sono inserite le lettere seguenti: | «e bis) | se il produttore offre al consumatore una garanzia commerciale di durabilità senza costi aggiuntivi, che copre il bene nel suo complesso ed ha una durata superiore a due anni e mette tali informazioni a disposizione dell’operatore economico, l’informazione che tale bene beneficia di tale garanzia, l’indicazione della relativa durata e un promemoria dell’esistenza della garanzia legale di conformità, in modo visibile, mediante l’etichetta armonizzata di cui all’articolo 22 bis; | e ter) | un promemoria dell’esistenza della garanzia legale di conformità per il contenuto digitale e i servizi digitali; | e quater) | se applicabili, l’esistenza e le condizioni dei servizi postvendita e delle garanzie commerciali; | e quinquies) | per i beni comprendenti elementi digitali, per i contenuti digitali e per i servizi digitali, se il produttore o il fornitore mette a disposizione dell’operatore economico le informazioni, il periodo minimo, sia esso espresso mediante un termine o con riferimento a una data, per il quale il produttore o il fornitore fornisce aggiornamenti del software.»; | c) | sono aggiunte le lettere seguenti: | «i) | se applicabile, l’indice di riparabilità dei beni; | j) | se la lettera i) non è applicabile e a condizione che il produttore metta le informazioni a disposizione dell’operatore economico, informazioni concernenti la disponibilità, il costo stimato e la procedura di ordinazione dei pezzi di ricambio necessari per mantenere la conformità dei beni, informazioni sulla disponibilità di istruzioni per la riparazione e la manutenzione ed informazioni sulle restrizioni alla riparazione.»;
(3) | in Article 6, paragraph 1 is amended as follows: | (a) | point (g) is replaced by the following: | ‘(g) | the arrangements for payment, delivery, including environmentally friendly delivery options where available, performance, the time by which the trader undertakes to deliver the goods or to perform the services and, where applicable, the trader’s complaint handling policy;’; | (b) | point (l) is replaced by the following: | ‘(l) | a reminder of the existence of the legal guarantee of conformity for goods and its main elements, including its minimum duration of two years as provided in Directive (EU) 2019/771, in a prominent manner, using the harmonised notice referred to in Article 22a of this Directive;’; | (c) | the following points are inserted: | ‘(la) | where the producer offers the consumer a commercial guarantee of durability at no additional cost, covering the entire good and with a duration of more than two years, and makes that information available to the trader, the information that that good benefits from such a guarantee, its duration and a reminder of the existence of the legal guarantee of conformity, in a prominent manner, using the harmonised label referred to in Article 22a; | (lb) | a reminder of the existence of the legal guarantee of conformity for digital content and digital services; | (lc) | for goods with digital elements, for digital content and for digital services, where the producer or the provider makes the information available to the trader, the minimum period, whether expressed as a period of time or by reference to a date, during which the producer or the provider provides software updates.’; | (d) | the following points are added: | ‘(u) | where applicable, the reparability score for the goods; | (v) | where point (u) is not applicable and provided that the producer makes the information available to the trader, information about the availability and estimated cost of, and procedure for ordering, spare parts that are necessary to keep the goods in conformity, about the availability of repair and maintenance instructions and about repair restrictions.’;3) | all’articolo 6, il paragrafo 1 è così modificato: | a) | la lettera g) è sostituita dalla seguente: | «g) | le modalità di pagamento, consegna, incluse ove disponibili opzioni di consegna rispettose dell’ambiente, esecuzione, la data entro la quale l’operatore economico si impegna a consegnare i beni o a prestare i servizi e, se del caso, il trattamento dei reclami da parte dell’operatore economico;»; | b) | la lettera l) è sostituita dalla seguente: | «l) | un promemoria dell’esistenza della garanzia legale di conformità per i beni e dei suoi elementi principali, compresa la durata minima di due anni ai sensi della direttiva (UE) 2019/771, in modo visibile, utilizzando l’avviso armonizzato di cui all’articolo 22 bis della presente direttiva;»; | c) | sono inserite le lettere seguenti: | «l bis) | se il produttore offre al consumatore una garanzia commerciale di durabilità senza costi aggiuntivi, che copre il bene nel suo complesso ed ha una durata superiore a due anni e mette tali informazioni a disposizione dell’operatore economico, l’informazione che tale bene beneficia di tale garanzia, l’indicazione della relativa durata e un promemoria dell’esistenza della garanzia legale di conformità, in modo visibile, mediante l’etichetta armonizzata di cui all’articolo 22 bis; | l ter) | un promemoria dell’esistenza della garanzia legale di conformità per il contenuto digitale e i servizi digitali; | l quater) | per i beni comprendenti elementi digitali, per i contenuti digitali o per i servizi digitali, se il produttore o il fornitore mette a disposizione dell’operatore economico tali informazioni, il periodo minimo, sia esso espresso mediante un termine o con riferimento a una data, per il quale il produttore o il fornitore fornisce aggiornamenti del software.»; | d) | sono aggiunte le lettere seguenti: | «u) | se applicabile, l’indice di riparabilità dei beni; | v) | se la lettera u) non è applicabile e a condizione che il produttore metta tali informazioni a disposizione dell’operatore economico, informazioni concernenti la disponibilità, il costo stimato e la procedura di ordinazione dei pezzi di ricambio necessari per mantenere la conformità del bene, informazioni sulla disponibilità di istruzioni per la riparazione e la manutenzione e informazioni sulle restrizioni alla riparazione.»;
(4) | in Article 8(2), the first subparagraph is replaced by the following: | ‘2. | If a distance contract to be concluded by electronic means places the consumer under an obligation to pay, the trader shall make the consumer aware in a clear and prominent manner, and directly before the consumer places his order, of the information provided for in Article 6(1), points (a), (e), (la), (o) and (p).’;4) | all’articolo 8, paragrafo 2, il primo comma è sostituito dal seguente: | «2. | Se un contratto a distanza che deve essere concluso con mezzi elettronici impone al consumatore l’obbligo di pagare, l’operatore economico gli comunica in modo chiaro ed evidente le informazioni di cui all’articolo 6, paragrafo 1, lettere a), e), l bis), o) e p), direttamente prima che il consumatore inoltri l’ordine.»;
(5) | the following article is inserted in Chapter V: | ‘Article 22a | Harmonised notice and harmonised label | 1.   In order to ensure that consumers are well informed and can easily understand their rights throughout the Union, a harmonised notice shall be used for the provision of information pursuant to Article 5(1), point (e), and Article 6(1), point (l), and a harmonised label shall be used for the provision of information pursuant to Article 5(1), point (ea), and Article 6(1), point (la). | 2.   By 27 September 2025 the Commission shall, by means of implementing acts, specify the design and content of the harmonised notice referred to in paragraph 1. | 3.   The harmonised notice shall contain the main elements of the legal guarantee of conformity, including its minimum duration of two years as provided in Directive (EU) 2019/771 and a general reference to the possibility that the duration of the legal guarantee of conformity is longer under national law. | 4.   By 27 September 2025 the Commission shall, by means of implementing acts, specify the design and content of the harmonised label referred to in paragraph 1. | 5.   The harmonised notice and the harmonised label shall be easily recognisable and understandable for consumers and easy to use and reproduce for traders. | 6.   Those implementing acts shall be adopted in accordance with the examination procedure referred to in Article 27a.’ | ;5) | al capo V è inserito l’articolo seguente: | «Articolo 22 bis | Avviso armonizzato ed etichetta armonizzata | 1.   Al fine di garantire che i consumatori siano ben informati e possano comprendere facilmente i loro diritti in tutta l’Unione, le informazioni di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettera e), e dell’articolo 6, paragrafo 1, lettera l), sono fornite mediante l’utilizzo di un avviso armonizzato e le informazioni di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettera e bis), e dell’articolo 6, paragrafo 1, lettera l bis), sono fornite mediante l’utilizzo di un’etichetta armonizzata. | 2.   Entro il 27 settembre 2025 la Commissione, mediante atti di esecuzione, specifica il formato e il contenuto dell’avviso armonizzato di cui al paragrafo 1. | 3.   L’avviso armonizzato contiene i principali elementi della garanzia legale di conformità, compresa la durata minima di due anni prevista dalla direttiva (UE) 2019/771, e un riferimento generale alla possibilità che la durata della garanzia legale di conformità sia più lunga a norma del diritto nazionale. | 4.   Entro il 27 settembre 2025 la Commissione, mediante atti di esecuzione, specifica il formato e il contenuto dell’etichetta armonizzata di cui al paragrafo 1. | 5.   L’avviso armonizzato e l’etichetta armonizzata sono facilmente riconoscibili e comprensibili per i consumatori e di facile utilizzo e riproduzione per gli operatori economici. | 6.   Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d’esame di cui all’articolo 27 bis.» | ;
(6) | the following article is inserted: | ‘Article 27a | Committee procedure | 1.   The Commission shall be assisted by a committee. That committee shall be a committee within the meaning of Regulation (EU) No 182/2011 of the European Parliament and of the Council (*4). | 2.   Where reference is made to this paragraph, Article 5 of Regulation (EU) No 182/2011 shall apply. | (*4)  Regulation (EU) No 182/2011 of the European Parliament and of the Council of 16 February 2011 laying down the rules and general principles concerning mechanisms for control by Member States of the Commission’s exercise of implementing powers (OJ L 55, 28.2.2011, p. 13).’."6) | è inserito l’articolo seguente: | «Articolo 27 bis | Procedura di comitato | 1.   La Commissione è assistita da un comitato. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio (*4). | 2.   Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. | (*4)  Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13).»."
Article 3Articolo 3
Reporting by the Commission and reviewRelazioni della Commissione e riesame
By 27 September 2031, the Commission shall submit a report on the application of this Directive to the European Parliament and to the Council.Entro il 27 settembre 2031, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull’applicazione della presente direttiva.
That report shall include an assessment of this Directive’s contribution to enhancing consumer rights, in particular the effectiveness of the harmonised label and the harmonised notice with regard to improving the availability of commercial guarantees of durability and consumers’ understanding thereof, as well as consumers’ awareness of their rights under the legal guarantee of conformity. Furthermore, the report shall assess this Directive’s overall contribution to the participation of consumers in the green transition and its impact on traders.La relazione comprende una valutazione del contributo della presente direttiva al rafforzamento dei diritti dei consumatori, in particolare dell’efficacia dell’etichetta armonizzata e dell’avviso armonizzato per accrescere la disponibilità delle garanzie commerciali di durabilità e la loro comprensione da parte dei consumatori, nonché la consapevolezza dei consumatori in merito ai loro diritti nell’ambito della garanzia legale di conformità. La relazione valuta inoltre il contributo complessivo della presente direttiva alla partecipazione dei consumatori alla transizione verde e il suo impatto sugli operatori economici.
That report shall be accompanied, where appropriate, by relevant legislative proposals.La relazione è corredata, se del caso, di opportune proposte legislative.
Article 4Articolo 4
TranspositionRecepimento
1.   By 27 March 2026, Member States shall adopt and publish the measures necessary to comply with this Directive. They shall immediately inform the Commission thereof.1.   Entro il 27 marzo 2026, gli Stati membri adottano e pubblicano le misure necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi ne informano immediatamente la Commissione.
They shall apply those measures from 27 September 2026.Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 27 settembre 2026.
When Member States adopt those measures, they shall contain a reference to this Directive or shall be accompanied by such reference on the occasion of their official publication. The methods of making such reference shall be laid down by Member States.Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri.
2.   Member States shall communicate to the Commission the text of the main measures of national law which they adopt in the field covered by this Directive.2.   Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni principali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva.
Article 5Articolo 5
Entry into forceEntrata in vigore
This Directive shall enter into force on the twentieth day following its publication in the Official Journal of the European Union.La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Article 6Articolo 6
AddresseesDestinatari
This Directive is addressed to the Member States.Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Done at Strasbourg, 28 February 2024.Fatto a Strasburgo, il 28 febbraio 2024
For the European ParliamentPer il Parlamento europeo
The PresidentLa presidente
R. METSOLAR. METSOLA
For the CouncilPer il Consiglio
The PresidentIl presidente
M. MICHELM. MICHEL
(1)   OJ C 443, 22.11.2022, p. 75.(1)   GU C 443 del 22.11.2022, pag. 75.
(2)  Position of the European Parliament of 17 January 2024 (not yet published in the Official Journal) and decision of the Council of 20 February 2024.(2)  Posizione del Parlamento europeo del 17 gennaio 2024 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 20 febbraio 2024.
(3)  Directive 2005/29/EC of the European Parliament and of the Council of 11 May 2005 concerning unfair business-to-consumer commercial practices in the internal market and amending Council Directive 84/450/EEC, Directives 97/7/EC, 98/27/EC and 2002/65/EC of the European Parliament and of the Council and Regulation (EC) No 2006/2004 of the European Parliament and of the Council (‘Unfair Commercial Practices Directive’) (OJ L 149, 11.6.2005, p. 22).(3)  Direttiva 2005/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2005, relativa alle pratiche commerciali sleali tra imprese e consumatori nel mercato interno e che modifica la direttiva 84/450/CEE del Consiglio e le direttive 97/7/CE, 98/27/CE e 2002/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 2006/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio («direttiva sulle pratiche commerciali sleali») (GU L 149 dell’11.6.2005, pag. 22).
(4)  Regulation (EC) No 765/2008 of the European Parliament and of the Council of 9 July 2008 setting out the requirements for accreditation and repealing Regulation (EEC) No 339/93 (OJ L 218, 13.8.2008, p. 30).(4)  Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, che fissa le norme in materia di accreditamento e abroga il regolamento (CEE) n. 339/93 (GU L 218 del 13.8.2008, pag. 30).
(5)  Regulation (EU) No 1169/2011 of the European Parliament and of the Council of 25 October 2011 on the provision of food information to consumers, amending Regulations (EC) No 1924/2006 and (EC) No 1925/2006 of the European Parliament and of the Council, and repealing Commission Directive 87/250/EEC, Council Directive 90/496/EEC, Commission Directive 1999/10/EC, Directive 2000/13/EC of the European Parliament and of the Council, Commission Directives 2002/67/EC and 2008/5/EC and Commission Regulation (EC) No 608/2004 (OJ L 304, 22.11.2011, p. 18).(5)  Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori, che modifica i regolamenti (CE) n. 1924/2006 e (CE) n. 1925/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga la direttiva 87/250/CEE della Commissione, la direttiva 90/496/CEE del Consiglio, la direttiva 1999/10/CE della Commissione, la direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 2002/67/CE e 2008/5/CE della Commissione e il regolamento (CE) n. 608/2004 della Commissione (GU L 304 del 22.11.2011, pag. 18).
(6)  Regulation (EC) No 1221/2009 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2009 on the voluntary participation by organisations in a Community eco-management and audit scheme (EMAS), repealing Regulation (EC) No 761/2001 and Commission Decisions 2001/681/EC and 2006/193/EC (OJ L 342, 22.12.2009, p. 1).(6)  Regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE (GU L 342 del 22.12.2009, pag. 1).
(7)  Regulation (EC) No 66/2010 of the European Parliament and of the Council of 25 November 2009 on the EU Ecolabel (OJ L 27, 30.1.2010, p. 1).(7)  Regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, relativo al marchio di qualità ecologica dell’Unione europea (Ecolabel UE) (GU L 27 del 30.1.2010, pag. 1).
(8)  Directive (EU) 2015/2436 of the European Parliament and of the Council of 16 December 2015 to approximate the laws of the Member States relating to trade marks (OJ L 336, 23.12.2015, p. 1).(8)  Direttiva (UE) 2015/2436 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2015, sul ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d’impresa (GU L 336 del 23.12.2015, pag. 1).
(9)  Regulation (EU) 2017/1369 of the European Parliament and of the Council of 4 July 2017 setting a framework for energy labelling and repealing Directive 2010/30/EU (OJ L 198, 28.7.2017, p. 1).(9)  Regolamento (UE) 2017/1369 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2017, che istituisce un quadro per l’etichettatura energetica e che abroga la direttiva 2010/30/UE (GU L 198 del 28.7.2017, pag. 1).
(10)  Directive (EU) 2019/2161 of the European Parliament and of the Council of 27 November 2019 amending Council Directive 93/13/EEC and Directives 98/6/EC, 2005/29/EC and 2011/83/EU of the European Parliament and of the Council as regards the better enforcement and modernisation of Union consumer protection rules (OJ L 328, 18.12.2019, p. 7).(10)  Direttiva (UE) 2019/2161 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, che modifica la direttiva 93/13/CEE del Consiglio e le direttive 98/6/CE, 2005/29/CE e 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per una migliore applicazione e una modernizzazione delle norme dell’Unione relative alla protezione dei consumatori (GU L 328 del 18.12.2019, pag. 7).
(11)  Directive (EU) 2019/770 of the European Parliament and of the Council of 20 May 2019 on certain aspects concerning contracts for the supply of digital content and digital services (OJ L 136, 22.5.2019, p. 1).(11)  Direttiva (UE) 2019/770 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, relativa a determinati aspetti dei contratti di fornitura di contenuto digitale e di servizi digitali (GU L 136 del 22.5.2019, pag. 1).
(12)  Directive (EU) 2019/771 of the European Parliament and of the Council of 20 May 2019 on certain aspects concerning contracts for the sale of goods, amending Regulation (EU) 2017/2394 and Directive 2009/22/EC, and repealing Directive 1999/44/EC (OJ L 136, 22.5.2019, p. 28).(12)  Direttiva (UE) 2019/771 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, relativa a determinati aspetti dei contratti di vendita di beni, che modifica il regolamento (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE, e che abroga la direttiva 1999/44/CE (GU L 136 del 22.5.2019, pag. 28).
(13)  Directive 2011/83/EU of the European Parliament and of the Council of 25 October 2011 on consumer rights, amending Council Directive 93/13/EEC and Directive 1999/44/EC of the European Parliament and of the Council and repealing Council Directive 85/577/EEC and Directive 97/7/EC of the European Parliament and of the Council (OJ L 304, 22.11.2011, p. 64).(13)  Direttiva 2011/83/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, sui diritti dei consumatori, recante modifica della direttiva 93/13/CEE del Consiglio e della direttiva 1999/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 85/577/CEE del Consiglio e la direttiva 97/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 304 del 22.11.2011, pag. 64).
(14)  Directive (EU) 2019/882 of the European Parliament and of the Council of 17 April 2019 on the accessibility requirements for products and services (OJ L 151, 7.6.2019, p. 70).(14)  Direttiva (UE) 2019/882 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sui requisiti di accessibilità dei prodotti e dei servizi (GU L 151 del 7.6.2019, pag. 70).
(15)  Regulation (EU) No 182/2011 of the European Parliament and of the Council of 16 February 2011 laying down the rules and general principles concerning mechanisms for control by Member States of the Commission’s exercise of implementing powers (OJ L 55, 28.2.2011, p. 13).(15)  Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13).
(16)   OJ C 369, 17.12.2011, p. 14.(16)   GU C 369 del 17.12.2011, pag. 14.
ANNEXALLEGATO
Annex I to Directive 2005/29/EC is amended as follows:L’allegato I della direttiva 2005/29/CE è così modificato:
(1) | the following point is inserted: | ‘2a. | Displaying a sustainability label that is not based on a certification scheme or not established by public authorities.’;1) | è inserito il punto seguente: | «2 bis) | Esibire un marchio di sostenibilità che non è basato su un sistema di certificazione o non è stabilito da autorità pubbliche.»;
(2) | the following points are inserted: | ‘4a. | ‘Making a generic environmental claim for which the trader is not able to demonstrate recognised excellent environmental performance relevant to the claim. | 4b. | Making an environmental claim about the entire product or the trader’s entire business when it concerns only a certain aspect of the product or a specific activity of the trader’s business. | 4c. | Claiming, based on the offsetting of greenhouse gas emissions, that a product has a neutral, reduced or positive impact on the environment in terms of greenhouse gas emissions.’;2) | sono inseriti i punti seguenti: | «4 bis) | Formulare un’asserzione ambientale generica per la quale l’operatore economico non è in grado di dimostrare l’eccellenza riconosciuta delle prestazioni ambientali pertinenti all’asserzione. | 4 ter) | Formulare un’asserzione ambientale concernente il prodotto nel suo complesso o l’attività dell’operatore economico nel suo complesso quando riguarda soltanto un determinato aspetto del prodotto o uno specifico elemento dell’attività dell’operatore economico. | 4 quater) | Asserire, sulla base della compensazione delle emissioni di gas a effetto serra, che un prodotto ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull’ambiente in termini di emissioni di gas a effetto serra.»;
(3) | the following point is inserted: | ‘10a. | Presenting requirements imposed by law on all products within the relevant product category on the Union market as a distinctive feature of the trader’s offer.’;3) | è inserito il punto seguente: | «10 bis) | Presentare requisiti imposti per legge sul mercato dell’Unione per tutti i prodotti appartenenti a una data categoria come se fossero un tratto distintivo dell’offerta dell’operatore economico.»;
(4) | the following points are inserted: | ‘23d. | Withholding information from the consumer about the fact that a software update will negatively impact the functioning of goods with digital elements or the use of digital content or digital services. | 23e. | Presenting a software update as necessary when it only enhances functionality features. | 23f. | Any commercial communication in relation to a good containing a feature introduced to limit its durability despite information on the feature and its effects on the durability of the good being available to the trader. | 23g. | Falsely claiming that under normal conditions of use a good has a certain durability in terms of usage time or intensity. | 23h. | Presenting a good as allowing repair when it does not. | 23i. | Inducing the consumer to replace or replenish the consumables of a good earlier than necessary for technical reasons. | 23j. | Withholding information concerning the impairment of the functionality of a good when consumables, spare parts or accessories not supplied by the original producer are used, or falsely claiming that such impairment will happen.’.4) | sono inseriti i punti seguenti: | «23 quinquies) | Non informare il consumatore del fatto che un dato aggiornamento del software inciderà negativamente sul funzionamento di beni che comprendono elementi digitali o sull’uso del contenuto digitale o dei servizi digitali. | 23 sexies) | Presentare come necessario un aggiornamento del software che si limita a migliorare alcune caratteristiche di funzionalità. | 23 septies) | Qualsiasi comunicazione commerciale relativa a un bene contenente una caratteristica introdotta per limitarne la durabilità, nonostante le informazioni sulla caratteristica e sui suoi effetti sulla durabilità del bene siano a disposizione dell’operatore economico. | 23 octies) | Asserire falsamente che, in condizioni d’uso normali, il bene presenta una determinata durabilità in termini di tempo o intensità d’uso. | 23 nonies) | Presentare il bene come riparabile quando non lo è. | 23 decies) | Indurre il consumatore a sostituire o reintegrare materiali di consumo del bene prima di quanto sarebbe necessario per motivi tecnici. | 23 undecies) | Non informare che la funzionalità di un bene sarà compromessa dall’utilizzo di materiali di consumo, pezzi di ricambio o accessori non forniti dal produttore originale, o asserire falsamente che tale compromissione si verificherà.».
ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/825/ojELI: http://data.europa.eu/eli/dir/2024/825/oj
ISSN 1977-0677 (electronic edition)ISSN 1977-0707 (electronic edition)