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EUROPEAN COMMISSIONCOMMISSIONE EUROPEA
Brussels, 25.1.2017Bruxelles, 25.1.2017
JOIN(2017) 4 finalJOIN(2017) 4 final
JOINT COMMUNICATION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE EUROPEAN COUNCIL AND THE COUNCILCOMUNICAZIONE CONGIUNTA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO
Migration on the Central Mediterranean routeManaging flows, saving livesLa migrazione lungo la rotta del Mediterraneo centraleGestire i flussi e salvare vite umane
INTRODUCTIONINTRODUZIONE
In 2016, a record high number of refugees and migrants sought to reach the European shores across the Central Mediterranean. Over 181,000 people were detected on the route in 2016, the vast majority of whom reached Italy. 2016 was also a record year for the number of lives lost at sea: over 4,500 people drowned in the attempt to cross 1 . The Central Mediterranean route is now once again the dominant route for migrants and refugees to reach Europe as it used to be before the surge in arrivals through the Eastern Mediterranean in late 2015 and early 2016. The human suffering and cost of this is intolerable.Nel 2016 un numero eccezionalmente elevato di rifugiati e migranti ha cercato di raggiungere le coste europee attraverso il Mediterraneo centrale. Nello stesso anno, su tale rotta, sono state segnalate oltre 181 000 persone, la maggior parte delle quali ha raggiunto l’Italia. Il 2016 è stato un anno record anche per il numero di vite perse in mare: più di 4 500 persone sono annegate nel tentativo di attraversamento 1 . Il Mediterraneo centrale è tornato ad essere, per migranti e rifugiati, la principale rotta per raggiungere l’Europa, come accadeva prima dell’ondata di arrivi attraverso il Mediterraneo orientale, alla fine del 2015 e all’inizio del 2016. I costi di questa situazione in termini di sofferenze umane sono inaccettabili.
There are many reasons that explain the rising influx of migrants through the Central Mediterranean route, instability in Libya but also wider factors like violent conflicts and economic situation in Sub-Saharan Africa. Those drivers are unlikely to fade away in the near future, resulting in sustained flows adding to the pressure borne by the most affected EU Member States, Italy and Malta.Molte sono le ragioni che spiegano l’aumento del flusso di migranti lungo la rotta del Mediterraneo centrale, tra cui l’instabilità in Libia, ma anche fattori di più ampia portata, quali i conflitti violenti e la situazione economica nell’Africa subsahariana. Tali motivi non sono destinati a scomparire nel prossimo futuro e creeranno flussi costanti che andranno ad aumentare la pressione esercitata sugli Stati membri dell’UE più colpiti: l’Italia e Malta.
Libya lies at the crossroads of the Central Mediterranean route and represents the departure point for 90% 2 of those seeking to travel to Europe 3 . Smugglers and traffickers exploit an unstable political situation and fragmented control over the territory and borders. They contribute to the instability in the country by their actions and human rights violations, thereby increasing the vulnerability of migrants. Progress towards a stable political situation is essential to secure a sustainable future for Libya and stability for the region as a whole. Finding a lasting solution to Libya's governance and security challenges continues to be a priority for Libya itself, for the EU, its Member States and international partners, and the key to an effective and sustainable long term response to the migration challenge. To this end, the EU will continue to support the Government of National Accord (GNA) and Presidency Council as the legitimate Libyan authorities 4 and as crucial partners in this endeavour.La Libia si trova al crocevia della rotta del Mediterraneo centrale e rappresenta il punto di partenza per il 90% 2 di coloro che cercano di raggiungere l’Europa 3 . Scafisti e trafficanti sfruttano l’instabilità della situazione politica e la frammentarietà dei controlli sul territorio e alle frontiere. Le loro azioni e le violazioni dei diritti umani da essi perpetrate contribuiscono all’instabilità del paese, aumentando in tal modo la vulnerabilità dei migranti. È essenziale progredire verso una situazione di stabilità politica in Libia se si vogliono garantire stabilità all’intera regione e un futuro sostenibile al paese. Trovare una soluzione duratura ai problemi di sicurezza e di governance in Libia continua a essere non solo una priorità per il paese, per l’UE, per i suoi Stati membri e per i partner internazionali, ma anche la chiave per poter dare alla sfida della migrazione una risposta efficace e sostenibile nel lungo periodo. A tal fine l’UE continuerà a sostenere il governo di intesa nazionale libico (GIN) e il Consiglio di presidenza, in quanto legittime autorità del paese 4 e interlocutori cruciali in questa impresa.
The EU and its Member States have progressively laid out a stronger and more articulated policy response to manage the flows and to save lives in the Central Mediterranean. The European Council in December 2013 concluded that "increased engagement with third countries in order to avoid that migrants embark on hazardous journeys towards the European Union should be a priority." In 2015, the Commission presented a broad European Agenda on Migration 5 . After the loss of hundreds of lives in a shipwreck near Lampedusa, in April 2015, the European Council concluded that the EU would "mobilise all efforts at its disposal to prevent further loss of life at sea and to tackle the root causes of the human emergency" and "decided to strengthen our presence at sea". As a result, a permanent EU presence at sea has been established, rescuing tens of thousands of people. The EU has launched since October 2015 an intense phase of cooperation with partners in Africa through the follow up of the 2015 Valletta Summit on migration 6 . Since June 2016, the Partnership Framework has launched targeted cooperation with key countries in terms of origin of migrants and transit routes 7 . In December 2016, the European Council "underlined the need to enhance support for the Libyan coastguard, including through EUNAVFOR MED operation Sophia" and that "initiatives need to be taken to offer assisted voluntary return opportunities to migrants stranded in Libya and curtail dangerous journeys."Per gestire i flussi migratori e salvare vite umane nel Mediterraneo centrale, l’UE e i suoi Stati membri hanno messo progressivamente a punto una risposta politica più forte e articolata. Nel dicembre 2013 il Consiglio europeo ha concluso che “un dialogo più intenso con i paesi terzi al fine di evitare che i migranti intraprendano viaggi pericolosi verso l’Unione europea dovrebbe essere una priorità”. Nel 2015 la Commissione ha presentato un’Agenda europea sulla migrazione 5 di ampio respiro. Dopo la perdita di centinaia di vite umane in un naufragio al largo di Lampedusa nell’aprile del 2015, il Consiglio europeo ha concluso che l’UE si sarebbe adoperata “con ogni mezzo a sua disposizione per evitare ulteriori perdite di vite umane in mare e per affrontare le cause profonde dell’emergenza umana” e ha deciso di “rafforzare la [...] presenza [dell’UE] in mare”. La presenza permanente dell’UE in mare, così istituita, ha salvato decine di migliaia di persone. A partire dall’ottobre 2015 l’UE ha intrapreso un’intensa fase di cooperazione con i partner africani attraverso il follow-up del vertice della Valletta sulla migrazione 6 . Dal giugno 2016 il quadro di partenariato ha avviato, con i paesi chiave, una cooperazione mirata in materia di origine dei migranti e di rotte di transito 7 . Nel dicembre 2016 il Consiglio europeo ha sottolineato “la necessità di potenziare il sostegno alla Guardia costiera libica, anche attraverso EUNAVFOR MED operazione Sophia”, e di “adottare iniziative che consentano di offrire opportunità di rimpatrio volontario assistito ai migranti bloccati in Libia e di limitare i viaggi pericolosi.”
It is clear that as of spring 2017, if no further action is taken, uncontrolled irregular migration flows along the Central Mediterranean route will continue. As stated by the Prime Minister of Malta, Joseph Muscat, in his speech to the European Parliament: "Come next Spring Europe will face a heavy influx of migrants through the Central Mediterranean. […] I see no way in which one single Member State can manage or absorb this further wave. Thus, the essence of the core principles of the European Union will be seriously tested unless we act now" 8 .È evidente che a partire dalla primavera del 2017, in assenza di ulteriori interventi, i flussi migratori irregolari incontrollati lungo la rotta del Mediterraneo centrale proseguiranno. Come affermato dal primo ministro di Malta, Joseph Muscat, nel suo discorso al Parlamento europeo: “La prossima primavera l’Europa dovrà far fronte a un massiccio afflusso di migranti attraverso il Mediterraneo centrale. [...] Non vedo assolutamente in che modo uno Stato membro, da solo, possa gestire o assorbire questa nuova ondata. Lo spirito stesso dei principi fondamentali dell’Unione europea sarà quindi messo a dura prova, a meno che non si agisca subito” 8 .
Therefore, the EU and its Member States need to identify and take forward operational actions that can make a difference ahead of next spring and summer. Coordinated action by the EU must be carried out in close cooperation with Member States and where Member States are engaged in efforts of their own – notably in the case of Italy and Malta – the EU's efforts will be designed to flank and support those efforts, by mobilising all the tools available at EU level with a coherent joined-up approach. The GNA is a crucial partner in this endeavour and all actions are to be carried out in full coordination with and support of the GNA. The EU will strengthen efforts to improve the capacity of the GNA.È pertanto necessario che, prima della prossima primavera-estate, l’UE e i suoi Stati membri individuino e sviluppino azioni operative in grado di fare la differenza. Un intervento coordinato da parte dell’UE deve essere intrapreso in stretta collaborazione con gli Stati membri e, qualora questi siano impegnati in azioni individuali, come nel caso dell’Italia e di Malta, l’intervento dell’UE sarà concepito per affiancare e sostenere tali azioni, attraverso l’impiego di tutti gli strumenti disponibili a livello di Unione e con un approccio coerente e comune. Poiché in simile impresa il governo di intesa nazionale libico è un interlocutore essenziale, tutte le azioni devono essere realizzate con il suo pieno coordinamento e sostegno e l’UE moltiplicherà gli sforzi per migliorarne la capacità.
This Joint Communication identifies a set of key actions that can have direct impact and focuses on those which can be set in motion in a relatively short period of time, targeting the various stages along the Central Mediterranean route. They are part of a comprehensive strategy, which has a strong focus on the route through Libya but also take into account the wider regional context (in particular Tunisia, Egypt and Algeria) with a view to preventing a displacement of the route and avoiding any negative repercussions for the neighbours. It also takes into account the importance of the involvement of Libyan municipalities and to work closely with international organisations, such as IOM and UNHCR, active in the country.La presente comunicazione congiunta individua una serie di azioni chiave in grado di avere un impatto diretto, incentrandosi su quelle che possono essere avviate in tempi relativamente brevi e che riguardano le diverse fasi del flusso migratorio lungo la rotta del Mediterraneo centrale. Tali azioni rientrano in una strategia globale che focalizza fortemente l’attenzione sulla rotta attraverso la Libia, ma che, per prevenire un’eventuale deviazione delle rotte migratorie ed evitare qualsiasi ripercussione negativa per i paesi vicini, tiene anche conto del più ampio contesto regionale (in particolare, Tunisia, Egitto e Algeria), nonché dell’importanza del coinvolgimento delle municipalità libiche e di una stretta collaborazione con le organizzazioni internazionali attive nel paese, quali l’OIM e l’UNHCR.
Another important element is work inside the EU to manage migration, notably through efficient procedures and full registration on arrival in the EU and through the effective return of those without need for international protection. In particular, a credible return policy makes clear that the danger of crossing the Mediterranean is not worth the risks involved. In light of the new needs, the Commission will update the EU Action Plan on Return 9  in the coming weeks to ensure swiftly an effective response. In particular, the Commission will identify on the basis of the current EU rules how better enforcement of return decisions can be achieved, using the flexibility contained in those rules, and provide clear guidance in this respect.Un altro elemento importante consiste nell’operare all’interno dell’UE per gestire la migrazione, segnatamente tramite procedure efficienti e una registrazione completa dei migranti nel momento in cui entrano nell’UE, nonché mediante il rimpatrio effettivo di coloro che non hanno bisogno di protezione internazionale. Una politica credibile in materia di rimpatri chiarisce soprattutto che il pericolo dell’attraversamento del Mediterraneo non vale i rischi che ne conseguono. Alla luce delle nuove necessità, nelle prossime settimane la Commissione aggiornerà il piano d’azione dell’UE sul rimpatrio 9  così da garantire una risposta efficace in tempi rapidi. In particolare, sulla base della normativa dell’UE attualmente in vigore e ricorrendo alla flessibilità da essa prevista, stabilirà come migliorare l’attuazione delle decisioni di rimpatrio e fornirà al riguardo orientamenti chiari.
1.    THE CHALLENGE OF MIGRATION ALONG THE CENTRAL MEDITERRANEAN ROUTE1.    LA SFIDA DELLA MIGRAZIONE LUNGO LA ROTTA DEL MEDITERRANEO CENTRALE
In 2016, over 181,000 irregular migrants were detected on the Central Mediterranean route, the vast majority of whom reached Italy. Italy reported an 18% increase in arrivals compared to 2015, a number even surpassing the previous peak of 2014. Arrivals to Malta are low in comparison. Libya was the main country of departure for almost 90% of migrants, followed by Egypt (7%), Turkey (1.9%), Algeria (0.6%) and Tunisia (0.5%). 10  Sulla rotta del Mediterraneo centrale sono stati intercettati, nel 2016, oltre 181 000 migranti irregolari, la maggior parte dei quali ha raggiunto l’Italia. Rispetto al 2015 l’Italia ha registrato un aumento degli arrivi pari al 18%, un numero persino superiore al precedente picco del 2014. In confronto, gli arrivi a Malta sono numericamente esigui. La Libia è stata il principale paese di partenza per quasi il 90% dei migranti, seguita dall’Egitto (7%), dalla Turchia (1,9%), dall’Algeria (0,6%) e dalla Tunisia (0,5%) 10 . 
  
These figures show that in 2016 the Central Mediterranean was the main route of arrival for irregular migrants to Europe. While the Eastern Mediterranean saw numbers peak at 885,000 detections of illegal border crossings in 2015, the reduction since the EU-Turkey Statement of 18 March 2016 11 has been dramatic (see figure 1). The continued increase in the Central Mediterranean route is therefore all the more marked (figure 2).Questi dati mostrano che nel 2016 il Mediterraneo centrale è stato, per i migranti irregolari, la principale rotta di arrivo in Europa. Il numero degli attraversamenti illegali delle frontiere attraverso il Mediterraneo orientale, dopo aver raggiunto il suo picco massimo nel 2015 con 885 000 casi rilevati, è drasticamente diminuito successivamente alla dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016 11 (cfr. grafico 1). L’aumento costante riscontrato sulla rotta del Mediterraneo centrale risulta quindi ancor più marcato (cfr. grafico 2).
Figure 1. Arrivals Eastern Mediterranean 2015-2016 (Source: Frontex – data up to November 2016)Grafico 1. Arrivi attraverso il Mediterraneo orientale nel periodo 2015-2016 (Fonte: Frontex – dati aggiornati al novembre 2016)
Figure 2. Arrivals Central Mediterranean 2015-2016 (Source: Italian Ministry of Interior - Total 2015: 153,842 Total 2016: 181,436)Grafico 2. Arrivi attraverso il Mediterraneo centrale nel periodo 2015-2016 (Fonte: Ministero dell’interno italiano – totale 2015: 153 842; totale 2016: 181 436)
The composition of nationalities shows a consistent flow of migrants from Sub-Saharan Africa. The top 10 nationalities of origin disembarked in Italy in 2016 were Nigerian (21%), Eritrean (11%), Guinean (7%), Ivorian (7%), Gambian (7%), Senegalese (6%), Malian (6%), Sudanese (5%), Bangladeshi (4%), and Somalian (4%). Other nationalities made up 22%.Quanto alla composizione per nazionalità, si evidenzia un flusso costante di migranti provenienti dall’Africa subsahariana. I 10 principali paesi di origine dei migranti sbarcati in Italia nel 2016 sono stati: la Nigeria (21%), l’Eritrea (11%), la Guinea (7%), la Costa d’Avorio (7%), il Gambia (7%), il Senegal (6%), il Mali (6%), il Sudan (5%), il Bangladesh (4%) e la Somalia (4%). Il restante 22% si compone di altre nazionalità.
Just over half of those who arrived to Italy requested asylum. Although migration has always taken place, this appears to be a structural movement from Sub-Saharan Africa and there is no indication these trends could change until the economic and political/security situation in the countries of origin improves.Poco più della metà di coloro che sono arrivati in Italia hanno chiesto asilo. Anche se la migrazione è sempre esistita, il fenomeno attuale appare come un movimento strutturale proveniente dall’Africa subsahariana e non vi sono segnali che indichino un potenziale cambiamento di tale tendenza finché la situazione economico-politica e le condizioni di sicurezza nei paesi di origine non saranno migliorate.
A worrying trend is that the number of vulnerable migrants, especially women and minors, is increasing. Among the 181,000 migrants who disembarked in Italy, around 24,000 were women (13%, almost half of whom from Nigeria), and around 28,000 were minors (15%), of which the vast majority (91%) were unaccompanied. This represents an increased share from 2015 (10%), with a growing proportion of unaccompanied minors (75% in 2015). The top five nationalities of unaccompanied minors are: Eritrean (15%), Gambian (13%), Nigerian (12%), Egyptian (10%), and Guinean (10%).Una tendenza preoccupante è il costante aumento del numero dei migranti vulnerabili, in particolare donne e minori. Tra i 181 000 migranti sbarcati in Italia, circa 24 000 erano donne (13%, di cui circa la metà proveniente dalla Nigeria) e circa 28 000 erano minori (15%), per la maggior parte non accompagnati (91%). Rispetto al 2015 vi è stato quindi un aumento del 10%, con una percentuale crescente di minori non accompagnati (75% nel 2015). I cinque principali paesi di origine dei minori non accompagnati sono: l’Eritrea (15%), il Gambia (13%), la Nigeria (12%), l’Egitto (10%) e la Guinea (10%).
2.    REDUCING THE NUMBER OF CROSSINGS, SAVING LIVES AT SEA2.    RIDURRE IL NUMERO DEGLI ATTRAVERSAMENTI E SALVARE VITE IN MARE
Responding to tragedies at seaRispondere alle tragedie del mare
Since the start of this decade, over 13,000 irregular migrants have lost their lives trying to cross the Central Mediterranean route to Europe. Italy and Malta have made major efforts to reduce the risk of loss of life and respond with search and rescue activities to distress calls at sea. In 2013 the Italian government launched the first major coordinated effort to save lives at sea through the naval and air operation Mare Nostrum.Dall’inizio di questo decennio oltre 13 000 migranti irregolari hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale verso l’Europa. L’Italia e Malta hanno compiuto sforzi immani per ridurre il rischio di perdite di vite umane e rispondere alle richieste di soccorso in mare mediante operazioni di ricerca e salvataggio. Nel 2013 il governo italiano ha avviato la prima grande iniziativa coordinata per salvare vite in mare tramite l’operazione navale e aerea Mare Nostrum.
Since the end of 2014, EU cooperation, always in full respect of human rights and international law, has made a major contribution. The Triton and Sophia Operations have resulted in more than 200,000 migrants having been rescued at sea.Dalla fine del 2014 la cooperazione UE, sempre nel pieno rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, ha dato un importante contributo. Grazie alle operazioni Triton e Sophia oltre 200 000 migranti sono stati tratti in salvo in mare.
Key EU initiatives in Central Mediterranean waters | European Union Naval Force – Mediterranean (EUNAVFOR MED Operation Sophia) was set up in record time in June 2015 to identify, capture and dispose of vessels and enabling assets used or suspected of being used by migrant smugglers or traffickers, in order to disrupt their business model in the Southern Central Mediterranean, and prevent the further loss of life at sea. Since October 2015, the operation moved to its second phase, which entails boarding, search, seizure and diversion, on the high seas, of vessels suspected of being used for human smuggling or trafficking. The current mandate runs to July 2017. In the course of the operation, 25 Member States 12 have contributed almost 1,800 personnel and assets. Assets currently deployed include 6 surface vessels and 6 air assets. Operation Sophia has so far neutralised some 372 smuggler vessels, helped in the arrests of some 101 alleged smugglers and saved nearly 32,000 persons on the high seas. Its mandate was reinforced in June 2016 by two supporting tasks: training of the Libyan Coastguard and Navy and contributing to the implementation of the UN arms embargo on the high seas off the coast of Libya. Operation Sophia is currently authorised to operate on the high sea adjacent to Libya and does therefore not operate inside Libyan territorial waters. | Operation Triton was launched by Frontex in November 2014, with a focus on border protection, but also on provision of support to search and rescue operations. In July 2015, its operational area was expanded southwards, also facilitating the provision of support in search and rescue operations further south. Officers deployed by Frontex support the Italian authorities in the registration of the arriving migrants. The operational focus of Triton has expanded to include cross border crime, such as people smuggling, drug trafficking, illegal fishing and maritime pollution. It operates under the command of the Italian Ministry of Interior. A total of 28 European countries 13 take part in the operation by deploying either technical equipment or border guards.Iniziative chiave dell’UE nelle acque del Mediterraneo centrale | La forza navale diretta dall’Unione europea nel Mediterraneo (EUNAVFOR MED operazione Sophia) è stata creata in tempi record nel giugno del 2015 per individuare, fermare e mettere fuori uso le imbarcazioni e i mezzi usati o sospettati di essere usati dagli scafisti o dai trafficanti di migranti, allo scopo di smantellarne il modus operandi nel Mediterraneo centro-meridionale e di prevenire la perdita di altre vite in mare. Dall’ottobre 2015 l’operazione è entrata nella sua seconda fase, che prevede fermi, ispezioni, sequestri e dirottamenti in alto mare di imbarcazioni sospettate di essere usate per il traffico o la tratta di esseri umani. L’attuale mandato scade nel luglio 2017. 25 Stati membri 12 hanno dato il loro contributo all’operazione con quasi 1 800 persone e mezzi. I mezzi attualmente dispiegati comprendono 6 navi di superficie e 6 mezzi aerei. Ad oggi, l’operazione Sophia ha neutralizzato 372 imbarcazioni di trafficanti, ha contribuito all’arresto di circa 101 presunti scafisti e ha salvato quasi 32 000 persone in alto mare. Nel giugno del 2016 il suo mandato è stato rafforzato con l’aggiunta di due compiti di sostegno: la formazione della Guardia costiera e della Marina libiche e il contributo all’attuazione dell’embargo delle Nazioni Unite sulle armi in alto mare al largo delle coste libiche. L’operazione Sophia è attualmente autorizzata ad agire nel tratto di alto mare adiacente alla Libia e, pertanto, non all’interno delle acque territoriali libiche. | L’operazione Triton è stata avviata da Frontex nel novembre 2014 allo scopo particolare non solo di proteggere le frontiere, ma anche di fornire sostegno alle operazioni di ricerca e soccorso. Nel luglio 2015 la sua zona operativa è stata estesa verso sud, agevolando tra l’altro il sostegno alle operazioni di ricerca e soccorso ancor più a sud. Gli agenti dispiegati da Frontex assistono le autorità italiane nella registrazione dei migranti in arrivo. L’obiettivo operativo di Triton è stato ampliato fino ad includere la criminalità transfrontaliera, come il traffico di esseri umani, il narcotraffico, la pesca illegale e l’inquinamento marino. Triton opera sotto il comando del Ministero dell’interno italiano. Vi partecipano in tutto 28 paesi europei 13 mediante l’invio di attrezzature tecniche o di guardie di frontiera.
In parallel, since late 2014, a small but growing number of non-governmental organisations (NGOs) has also started actively pursuing search and rescue in the Central Mediterranean. Today, some 9 NGOs operate about 14 ships to this end. Their operations focus on activity close to Libya with the larger vessels conducting fully-fledged search and rescue, picking up migrants and bringing them to Italian ports. Smaller NGOs focus exclusively on rescuing, distributing life jackets and emergency medical care near the Libyan coast and relying on the larger vessels operating to then transport migrants into Italian ports. In 2016, the Italian Coast Guard and Navy, Triton and Operation Sophia, and NGOs were all responsible for broadly the same share of initial rescues.Parallelamente, a partire dalla fine del 2014 anche un numero ridotto, seppur crescente, di organizzazioni non governative (ONG) ha cominciato a condurre attivamente operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo centrale. A tal fine ben 9 ONG utilizzano attualmente circa 14 navi. Sono impegnate principalmente in operazioni in prossimità delle coste libiche, con navi di maggiori dimensioni che effettuano operazioni di ricerca e soccorso vere e proprie, prendendo a bordo i migranti e portandoli nei porti italiani. Le ONG più piccole si occupano esclusivamente di operazioni di soccorso, distribuendo giubbotti di salvataggio e fornendo assistenza medica di emergenza nei pressi delle coste libiche, e fanno affidamento sulle navi più grandi che effettuano il trasporto dei migranti nei porti italiani. Nel 2016 la Guardia costiera e la Marina italiane, Triton e l’operazione Sophia e le ONG hanno effettuato più o meno lo stesso numero di operazioni di primo salvataggio.
Patrolling activities, including support to search and rescue activities have gradually shifted from waters near the Italian territory to waters nearer Libya. One direct consequence of this has been a change in the business model of smugglers. They increasingly place irregular migrants and refugees on cheap and completely unseaworthy inflatable dinghies that have no prospect of ever reaching the Italian shores, assuming they will be picked up near or within Libyan territorial waters. The fact that such dinghies now account for 70% of all boats leaving the Libyan coast contributes to making journeys increasingly dangerous and to the rise in the number of deaths at sea. The European Border and Coast Guard Agency and Europol should closely monitor the supply lines for these inflatable dinghies to Libya and cooperate with the Libyan authorities to interrupt the smugglers' supply.Conseguenza diretta dello spostamento graduale delle attività di pattugliamento, incluso il sostegno alle operazioni di ricerca e soccorso, dalle acque in prossimità del territorio italiano a quelle più vicine alla Libia, è stato un cambiamento del modus operandi dei trafficanti. Questi ultimi imbarcano sempre più spesso i migranti irregolari e i rifugiati su gommoni a buon mercato, del tutto inadatti alla navigazione e con i quali non vi è alcuna speranza di poter di raggiungere le coste italiane, dando per scontato che essi verranno soccorsi in prossimità o all’interno delle acque territoriali libiche. Il fatto che questi gommoni rappresentino ora il 70% di tutte le imbarcazioni che partono dalle coste libiche contribuisce a rendere gli attraversamenti sempre più pericolosi e ad accrescere il numero dei decessi in mare. L’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera ed Europol dovrebbero tenere sotto stretto controllo i canali di fornitura di questi gommoni alla Libia e collaborare con le autorità del paese per porre fine a tale tipo di fornitura ai trafficanti.
The EU maintains its humanitarian imperative to save lives at sea. Operation Sophia is currently authorised to operate on the high sea adjacent to Libya but cannot operate inside Libyan territorial waters. Under the current conditions, in full agreement with the recognised Libyan authorities, close operational cooperation through the provision of training and assets with a strengthened Libyan Coast Guard could maximise the number of lives saved, increase the chance to intercept and stop smugglers and mitigate any unintended consequences.L’UE riafferma la sua prerogativa umanitaria di salvare vite in mare. L’operazione Sophia è attualmente autorizzata ad agire nel tratto di alto mare adiacente alla Libia e, pertanto, non può intervenire all’interno delle acque territoriali libiche. Nelle condizioni attuali, in pieno accordo con le autorità libiche riconosciute, una stretta cooperazione operativa, da attuarsi tramite azioni di formazione e fornitura di mezzi, unitamente al rafforzamento della Guardia costiera libica, potrebbe ottimizzare i risultati ottenuti in termini di vite salvate, aumentare la possibilità di intercettare e fermare i trafficanti e attenuare eventuali conseguenze indesiderate.
Stepping up support to the Libyan Coast GuardAumentare il sostegno alla guardia costiera libica
To effectively cope with this current situation, part of the answer must lie in the Libyan authorities preventing smugglers from operating, and for the Libyan Coast Guard to have the capacity to better manage maritime border and ensure safe disembarkation on the Libyan coast. Of course, the Libyan authorities' effort must be supported by the EU and Member States notably through training, providing advice, capacity building and other means of support. Working together in their respective zones and within their respective mandates, Sophia and Triton could focus on anti-smuggling activities and support to search and rescue operations further out at sea and specialise in monitoring, alerting the Libyan authorities and combating traffickers.Una parte della soluzione per affrontare in modo efficace la situazione attuale risiede nella capacità delle autorità libiche di prevenire le attività dei trafficanti e della guardia costiera libica di gestire meglio i confini marittimi e di garantire sbarchi sicuri sulle coste libiche. Va da sé che gli sforzi delle autorità libiche debbano avere il sostegno dell’UE e degli Stati membri, in particolare mediante formazione, consulenze, creazione di capacità e altri strumenti di sostegno. Cooperando nelle rispettive zone e nell’ambito dei rispettivi mandati, le operazioni Sophia e Triton potrebbero essere orientate verso attività di contrasto del traffico e di sostegno alle operazioni di ricerca e salvataggio in mare aperto e specializzarsi in attività di monitoraggio, di comunicazione con le autorità libiche e di lotta ai trafficanti.
Recognising the central role that the Libyan Coast Guard 14 should play in managing the situation, building its capacity is a priority, both in terms of capabilities and equipment needs. To this end, the EU, working inter alia through Operation Sophia and the EU Border Assistance Mission (EUBAM), is closely coordinating with Member States, and other actors, in order to ensure coherence in the provision of support for capacity building. The possibility of training also the Libyan maritime police – which depends on the Ministry of the Interior and operates at sea – should also be considered in the framework of EUBAM, Operation Sophia or other EU initiatives.Riconoscendo che la guardia costiera libica 14 dovrebbe svolgere un ruolo centrale nel gestire la situazione, costruirne la capacità, sia in termini operativi che di equipaggiamento, riveste carattere prioritario. A tal fine l’UE, per il tramite, tra l’altro, dell’operazione Sophia e della missione dell’UE di assistenza alle frontiere (EUBAM), opera in stretto coordinamento con gli Stati membri e altri soggetti per assicurare che l’erogazione di sostegno per la creazione di capacità avvenga in modo coerente. La possibilità di formare la polizia marittima libica – che dipende dal ministero dell’Interno e opera in mare – dovrebbe essere presa in considerazione anche nel quadro di EUBAM, dell’operazione Sophia e di altre iniziative dell’UE.
The Libyan Coast Guard faces complex training needs, ranging from basic seamanship and an ability to operate safely at sea, to conducting the full range of law enforcement tasks expected of a coastguard, including effective control of Libya's international search and rescue zone. A particular emphasis is being made by the EU to ensure that capacity-building contributes to guaranteeing the respect of migrants’ human rights. Operation Sophia has started training the Libyan Coast Guard through three training packages.La guardia costiera libica presenta complesse esigenze di formazione che vanno dalle tecniche marittime di base alla capacità di operare in mare in sicurezza e all’esecuzione di una serie di compiti di contrasto in mare ritenuti di pertinenza di una guardia costiera, tra cui l’efficace controllo della zona internazionale libica di ricerca e salvataggio. L’UE attribuisce particolare importanza al fatto di garantire che la creazione di capacità contribuisca ad assicurare il rispetto dei diritti umani in relazione ai migranti. Nell’ambito dell’operazione Sophia è stata avviata la formazione della guardia costiera libica mediante tre pacchetti di formazione.
This training is being complemented by actions carried out by actors in the framework of other EU programmes managed by the Commission. These include the Seahorse Mediterranean Network programme, aiming to strengthen Libyan border surveillance and implemented by seven Member States 15 , with the Spanish Guardia Civil in the lead. This should now be stepped up so that complementary action means that the full range of needs identified can be met. La formazione è integrata da altre attività svolte da soggetti che operano nell’ambito di altri programmi dell’UE gestiti dalla Commissione, tra cui il programma rete Seahorse per il Mediterraneo che ha l’obiettivo di migliorare la sorveglianza delle frontiere libiche ed è attuato da sette Stati membri 15 , con un ruolo guida svolto dalla Guardia Civil spagnola. Questo aspetto dovrebbe essere potenziato in modo tale che mediante interventi complementari possano essere soddisfatte tutte le esigenze individuate.
As an immediate step, the Commission will rapidly agree with the Guardia Civil to reinforce funding for the training of the Libyan Coast Guard, by an additional EUR 1 million under the existing Seahorse programme. 16 This would then be further complemented by a new programme of support to the Libyan Coast Guard 17 , in an effort to ensure that the different types of trainings provided under the various programmes will contribute to meeting the full needs of the Libyan Coast Guard. In parallel, additional training to the Libyan Coast Guard has also been provided by the European Border and Coast Guard Agency and future similar action will continue to be explored. Effective complementarity and coherence among the training initiatives provided by different actors will be ensured through informal coordination mechanisms.Come primissimo passo, la Commissione concorderà rapidamente con la Guardia Civil un aumento (di 1 milione di EUR) dei finanziamenti per la formazione della guardia costiera libica nell’ambito dell’attuale programma Seahorse 16 , che sarà poi successivamente integrato da un nuovo programma di sostegno alla guardia costiera libica 17 con l’obiettivo di assicurare che i differenti tipi di formazione erogati nell’ambito dei vari programmi contribuiscano a soddisfare tutte le esigenze della guardia costiera libica. In parallelo l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera ha fornito una formazione supplementare alla guardia costiera libica ed anche in futuro continuerà ad essere valutata l’opportunità di interventi analoghi. L’effettiva complementarità e coerenza tra le iniziative di formazione erogate da diversi soggetti sarà garantita mediante meccanismi informali di coordinamento.
This coordination would also include support through a EUR 2.2 million grant agreement with the Italian Ministry of Interior 18 , which includes a component (implemented by the International Organisation for Migration) supporting sea rescue and training of the Libyan Coast Guard, and a second component (to be implemented in cooperation with the United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR)) for capacity building of the Libyan authorities and assistance to refugees and asylum seekers present in or disembarked in Libya.Il coordinamento beneficerà inoltre di un sostegno di 2,2 milioni di EUR grazie a una convenzione di sovvenzione con il ministero dell’Interno italiano 18 , compresa una componente (attuata dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni) a sostegno del salvataggio in mare e della formazione della guardia costiera libica e una seconda componente (da attuare in cooperazione con l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati - UNHCR)) relativa alla creazione di capacità per le autorità libiche e all’assistenza ai rifugiati e ai richiedenti asilo presenti o sbarcati in Libia.
These programmes demonstrate that while the EU budget cannot finance Operation Sophia directly, it can fund the training of the Libyan Coast Guard. Within this context, the Commission stands ready to identify appropriate solutions to ensure reliable long term funding for those programmes to support the Libyan Coast Guard, thus complementing Member States' contributions.Questi programmi dimostrano che, se da un lato il bilancio dell’UE non può finanziare l’operazione Sophia direttamente, esso può tuttavia sostenere la formazione della guardia costiera libica. Nel contesto qui delineato la Commissione è pronta a individuare soluzioni adeguate per garantire finanziamenti affidabili e di lungo termine ai programmi di sostegno alla guardia costiera libica, integrando così i contributi degli Stati membri.
Alongside the capability of the Libyan Coast Guard, there is a broader lack of patrolling assets. Some of these have been repaired outside the country and, their return, accompanied by necessary training of the crew and the establishment of appropriate command and control chain will increase the Libyan Coast Guard capacity for action. Once returned those assets need to be maintained in an effective operational condition.Oltre alla questione delle capacità della guardia costiera libica vi è una notevole scarsità di mezzi di pattugliamento. Alcuni di essi sono stati riparati al di fuori del paese e il loro rimpatrio, accompagnato dalla necessaria formazione degli equipaggi e dall’istituzione di un’adeguata catena di comando e controllo, aumenterà la capacità di intervento della guardia costiera libica. Una volta rimpatriati, tali mezzi dovranno essere mantenuti in efficaci condizioni operative.
Building the capacity of the Libyan Coast Guard aims, as a long-term objective, to a situation whereby the Libyan authorities can designate a search and rescue area in full conformity with international obligations. In this perspective, the EU is providing financial support to the Italian Coast Guard to assist the Libyan Coast Guard in establishing a Maritime Rescue Coordination Centre, a prerequisite for efficiently coordinate search and rescue within Libyan search and rescue zone, in line with international legislation. 19 Using the satellite-supported communication infrastructure of the Seahorse Mediterranean Network, to be established this year, the Libyan Coast Guard will be able to exchange information on incidents and coordinate patrolling and rescue activities with the coast guards of neighbouring countries, making a major contribution to rescue operations. The European Border and Coast Guard Agency will support this cooperation with regular monitoring and surveillance information. 20 Modalities of support and advice to the Libyan Coast Guard following training and return of assets will need to be further explored.La creazione di capacità della guardia costiera libica mira, come obiettivo a lungo termine, a una situazione in cui le autorità libiche siano in grado di designare un’area di ricerca e salvataggio in piena conformità agli obblighi internazionali. In questa prospettiva, l’UE eroga un sostegno finanziario alla guardia costiera italiana per aiutarla a istituire un centro di coordinamento del soccorso marittimo, prerequisito per coordinare efficacemente le attività di ricerca e salvataggio nella zona di pertinenza libica, in linea con il diritto internazionale 19 . Utilizzando l’infrastruttura di comunicazione satellitare della rete Seahorse per il Mediterraneo, che sarà istituita nell’anno in corso, la guardia costiera libica sarà in grado di scambiare informazioni sugli incidenti e coordinare le attività di pattugliamento e salvataggio con le guardie costiere dei paesi vicini, apportando un contributo notevole alle attività di salvataggio. L’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera contribuirà a tale cooperazione con periodiche informazioni di monitoraggio e sorveglianza 20 . Ulteriori analisi saranno necessarie per stabilire le modalità per fornire sostegno e consulenza alla guardia costiera libica successivamente alla formazione e al rimpatrio dei mezzi di pattugliamento.
Finally, in the context of the European Maritime Security Strategy Action Plan 21 , the Commission will support in 2017 (by a grant of EUR 80,000) the Mediterranean Coast Guard Functions Forum that will help the Libyan Coast Guard to develop mutual knowledge, share experience and best practices, as well as to identify areas for further cooperation with Coast Guard Functions in Member States and in other third countries bordering the Mediterranean Sea.Infine, nell’ambito del piano d’azione della strategia per la sicurezza marittima dell’UE 21 , nel 2017 la Commissione finanzierà (con una sovvenzione di 80 000 EUR) il Forum dei servizi di guardia costiera nel Mediterraneo che aiuterà la guardia costiera libica a sviluppare conoscenze reciproche, condividere esperienze e buone pratiche e individuare ambiti per un’ulteriore cooperazione con le guardie costiere negli Stati membri e in altri paesi terzi che si affacciano sul Mediterraneo.
Key actions: | Ensure funding for the training programmes for the Libyan Coast Guard through an immediate EUR 1 million addition to the Seahorse programme and the grant of EUR 2.2 million under the Regional Development and Protection Programme in North Africa; | Ensure that sustainable sources of funding cover various training needs in a complimentary manner in the future; | Assist the Libyan authorities in establishing a Maritime Rescue Coordination Centre and improving operational cooperation with Member States. | Support the provision to the Libyan Coast Guard of additional patrolling assets and ensure their maintenance.Interventi principali | Garantire il finanziamento dei programmi di formazione della guardia costiera libica, mediante l’erogazione immediata di 1 milione di EUR supplementare al programma Seahorse e di una sovvenzione di 2,2 milioni di EUR nell’ambito del programma di sviluppo e protezione regionale nell’Africa settentrionale. | Garantire che in futuro le diverse esigenze di formazione siano soddisfatte in modo complementare grazie a fonti sostenibili di finanziamento. | Coadiuvare le autorità libiche a istituire un centro di coordinamento del soccorso marittimo e a migliorare la cooperazione operativa con gli Stati membri. | Sostenere la fornitura alla guardia costiera libica di ulteriori mezzi di pattugliamento e garantirne la manutenzione.
3.    STEPPING UP THE FIGHT AGAINST SMUGGLERS AND TRAFFICKERS3.    INTENSIFICARE LA LOTTA CONTRO SCAFISTI E TRAFFICANTI
In seeking to limit departures and saving lives it is key to intensify the fight against smugglers and traffickers in the Mediterranean and the north of Africa. Tackling smuggling is a key objective of Operation Sophia and work is underway to complement its direct action on the high seas through contributing to Libyan Coast Guard's capability that can be effective within Libya's territorial waters. Operation Sophia is also contributing to overall enhanced situation awareness on these issues in its area of operation. Further options will be explored to increase monitoring and intelligence gathering and adapt to the evolving modus operandi of smugglers, thus better assisting the action of the Libyan authorities.Per cercare di limitare le partenze e salvare vite umane è fondamentale intensificare la lotta contro scafisti e trafficanti nel Mediterraneo e nell’Africa settentrionale. La lotta al traffico di migranti è uno degli obiettivi principali dell’operazione Sophia; attualmente si sta operando per integrarne l’azione diretta in mare aperto mediante un rafforzamento della capacità della guardia costiera libica che può rivelarsi efficace all’interno delle acque territoriali libiche. L’operazione Sophia contribuisce inoltre a incrementare ulteriormente la conoscenza delle problematiche relative al suo ambito di intervento. Ulteriori opzioni sanno prese in considerazione per migliorare il monitoraggio e la raccolta di informazioni e per adeguarsi al modus operandi in evoluzione dei trafficanti e, in questo modo, sostenere meglio gli interventi delle autorità libiche.
A first priority is to make the Seahorse Mediterranean Network operational in spring 2017. This programme aims to strengthen the border authorities of the North African countries and develop their capacity to share information and coordinate actions with their counterparts in the EU and the Mediterranean Member States. The specific objectives are to enhance the situational awareness of the North African countries' authorities on irregular migration flows and illicit trafficking taking place in their territories (in particular in the coastal regions and territorial waters) and to reinforce their reaction capacity, at national and regional level, including for search and rescue at sea. One important component is to set up a secure communication network among the border authorities of all the Mediterranean countries.Una delle priorità fondamentali è rendere operativa la rete Seahorse per il Mediterraneo nella primavera del 2017, un programma mirato a rafforzare le autorità di frontiera dei paesi nordafricani e a svilupparne le capacità di condivisione delle informazioni e di coordinamento degli interventi con le loro controparti nell’UE e negli Stati membri del Mediterraneo. Per quanto riguarda gli obiettivi specifici si punta a sensibilizzare ulteriormente le autorità dei paesi nordafricani sui flussi migratori irregolari e sui traffici illeciti che avvengono sul loro territorio (in particolare nelle regioni costiere e nelle acque territoriali) e a rafforzarne la capacità di reazione, a livello nazionale e regionale e nelle attività di ricerca e salvataggio in mare. Un aspetto importante riguarda la creazione di una rete sicura di comunicazione tra le autorità di confine di tutti i paesi mediterranei.
Italy, Malta, Greece, Cyprus, France, Spain and Portugal have connected their Eurosur national coordination centres for border surveillance to the Seahorse Mediterranean Network. Work is underway to ensure that the Libyan Coast Guard has the equipment it needs to connect with Member States, so that all will be able to inform each other about incidents in near-real time, and coordinate their patrolling activities. The goal is to ensure the same effective cooperation, including with the European Border and Coast Guard Agency, in preventing smuggling as already underway in the Atlantic.Italia, Malta, Grecia, Cipro, Francia, Spagna e Portogallo hanno collegato i rispettivi centri nazionali di coordinamento Eurosur per la sorveglianza delle frontiere alla rete Seahorse per il Mediterraneo. Sono in corso interventi per fare in modo che la guardia costiera libica disponga di tutte le apparecchiature necessarie per collegarsi con gli Stati membri, così da consentire una comunicazione in tempo reale degli incidenti e un coordinamento delle attività di pattugliamento, con l’obiettivo di garantire la stessa efficacia nella cooperazione - incluso con L’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera - per la prevenzione del traffico, come già avviene nell’Atlantico.
As smugglers are increasingly using small dinghies and inflatable rubber crafts instead of wooden boats, an effective way to disrupt their activities would be to specifically target smugglers' supplies (boats, engines, vehicles). To achieve this goal is challenging and would require a coordinated approach, which the EU, through its operations, agencies and instruments, stands ready to explore with Member States, Interpol, and other partners in the region. Intelligence and surveillance resources should be pooled to better monitor and target locations and routes, and to identify the smugglers who use them. In particular, using the Eurosur Fusion services would allow for regular monitoring of departure points in third countries and detecting and tracking suspicious vessels across the Mediterranean Sea, using ship reporting systems, satellites and surveillance planes. These actions will complement efforts on the high seas by Operation Sophia to disrupt the activities of human smugglers and traffickers. Continued availability of assets for Operation Sophia should thus be ensured and further consideration should be given to its broader contribution to maritime security. A key contribution will also be provided by the Joint Operational Team Mare, hosted by Europol, which was launched in March 2015 to combat organised crime facilitating irregular migration in the Mediterranean. In February 2016, the Joint Operational Team Mare was incorporated into Europol's European Migrant Smuggling Centre. It is made up of specialists seconded from seven Member States. These Member States exchange information in real time to disrupt smuggling networks.Poiché gli scafisti si servono sempre di più di piccoli canotti e gommoni gonfiabili, invece che di imbarcazioni di legno, un modo efficace di contrastarne le attività sarebbe quello di intervenire sulle loro forniture (imbarcazioni, motori, veicoli). Si tratta però di un obiettivo difficile che richiede un approccio coordinato e che l’UE, mediante le sue attività, agenzie e strumenti è pronta ad esplorare con gli Stati membri, Interpol e altri partner della regione. È necessario mettere in comune le risorse di intelligence e di sorveglianza per monitorare e individuare meglio ubicazioni e rotte e per identificare i trafficanti che se ne servono. In particolare l’utilizzo dei servizi Eurosur per la fusione dei dati consentirebbe un regolare monitoraggio dei punti di partenza in paesi terzi e permetterebbe di individuare e seguire le imbarcazioni sospette che solcano il Mediterraneo, utilizzando sistemi di segnalazione delle navi, satelliti e piani di sorveglianza. Queste iniziative integreranno gli interventi in mare aperto condotti nell’ambito dell’operazione Sophia e finalizzati a contrastare le attività di scafisti e trafficanti di esseri umani. È pertanto necessario che l’operazione Sophia continui a disporre dei mezzi necessari, tenendo conto dell’ampio contributo da essa apportato alla sicurezza marittima. Un contributo fondamentale sarà inoltre fornito dalla squadra operativa congiunta MARE - istituita presso Europol e avviata nel marzo 2015 - per combattere il crimine organizzato che facilita l’immigrazione irregolare nel Mediterraneo. Nel febbraio 2016 la squadra operativa congiunta MARE è stata incorporata nel Centro europeo contro il traffico di migranti di Europol. Essa è costituita da specialisti distaccati da sette Stati membri che si scambiano informazioni in tempo reale per smantellare le reti dei trafficanti.
Finally, the fight against the criminal organisations involved in migrant smuggling cannot achieve effective and durable results unless it is accompanied also by measures aimed at addressing the root causes, making it more difficult for these organisations to recruit manpower for running their business. In this perspective, ongoing support provided to municipalities located along the migratory route (in particular, in 'migration hubs' and coastal cities) should be reinforced, 22 so that capacity-building, socio-economic development and access to basic services (including for migrants) can be enhanced and smuggling activities are discouraged.Infine, la lotta alle organizzazioni criminali attive nel traffico di migranti non può garantire risultati efficaci e duraturi se non è corredata anche di misure finalizzate ad affrontarne le cause profonde, rendendo più difficile per tali organizzazioni reclutare la manovalanza per svolgere le loro attività. In questa prospettiva sarebbe opportuno aumentare il sostegno 22 fornito alle municipalità ubicate lungo le rotte migratorie (in particolare negli “hub migratori” e nelle città costiere) al fine di migliorare la creazione di capacità, lo sviluppo socio-economico e l’accesso ai servizi di base (anche per i migranti) e scoraggiare le attività di traffico.
Key actions: | Ensure that the Seahorse Mediterranean Network is operational by spring 2017, thus allowing greater exchange of information and operational coordination between the Libyan Coast Guard and participating Member States; | Encourage the participation of Tunisia, Algeria and Egypt in the Seahorse Mediterranean Network; | Target supplies of smugglers by pooling intelligence between Member States, EUNAVFOR MED Sophia, the European Border and Coast Guard Agency, Europol, Interpol, and partners in the region, in particular by using the Eurosur Fusion services.Interventi principali | Assicurare che la rete Seahorse per il Mediterraneo sia operativa entro la primavera del 2017 al fine di garantire un maggiore scambio di informazioni e coordinamento operativo tra la guardia costiera libica e gli Stati membri partecipanti. | Incoraggiare la partecipazione della Tunisia, dell’Algeria e dell’Egitto alla rete Seahorse per il Mediterraneo. | Mirare alla rete di approvvigionamento dei trafficanti, mediante la condivisione di intelligence tra gli Stati membri, EUNAVFOR MED Sophia, l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, Europol, Interpol, e i partner della regione, in particolare utilizzando i servizi Eurosur per la fusione dei dati.
4.    PROTECTION OF MIGRANTS, ASSISTED VOLUNTARY RETURNS AND RESETTLEMENT4.    PROTEZIONE DEI MIGRANTI, RIMPATRI VOLONTARI ASSISTITI E REINSEDIAMENTO
Strengthened anti-smuggling actions will increase the need to take action on land to provide protection and Assisted Voluntary Return opportunities. Moreover, instability and lack of security have led to large population displacement, both of nationals and third country nationals 23 , many of whom are highly vulnerable, to areas of transit and departure inside the country, where there is no real governance. There is both an immediate challenge and a longer-term need to help the protection of migrants and to address the build-up of pressure. There are four main avenues for action: strengthening protection and humanitarian assistance to migrants, assistance to re-integration in the local economy, voluntary return to country of origin and resettlement of those in need of international protection.Il rafforzamento delle azioni contro il traffico di esseri umani richiederà interventi sulla terraferma per fornire protezione e offrire opportunità di rimpatrio volontario assistito. Inoltre, l’instabilità e l’assenza di sicurezza hanno determinato grandi spostamenti di popolazioni - cittadini del paese e di paesi terzi 23 - molti dei quali sono estremamente vulnerabili, verso zone di transito e di partenza all’interno del paese prive di un reale governo. Favorire la protezione dei migranti e affrontare la pressione montante costituiscono sia una sfida immediata che una necessità di lungo termine. Vi sono quattro principali settori d intervento: rafforzare la protezione e l’assistenza umanitaria ai migranti, l’assistenza al reintegro nell’economia locale, il rimpatrio volontario nel paese di origine e il reinsediamento dei migranti che necessitano di protezione internazionale.
In cooperation and dialogue, support to the Libyan authorities needs to be provided to build their capacity to manage migration. A project aiming at identifying focal persons in the relevant ministries (Interior, Justice, Foreign Affairs) and creating synergies and platforms dedicated to migration management issues with those concerned ministries is already ongoing. 24Mediante la cooperazione e il dialogo è necessario fornire sostegno alle autorità libiche per costruire la loro capacità di gestire la migrazione. È in corso un progetto per individuare le figure centrali nei pertinenti ministeri (Interno, Giustizia, Affari esteri) e creare con essi sinergie e piattaforme dedicate alle questioni di gestione della migrazione 24 .
Conditions in the centres where migrants are held are unacceptable and fall short of international human rights standards. Ensuring adequate conditions in those centres is of paramount importance and goes along with fighting ill treatment, torture, extortion and inhumane treatment. A priority task is to work with the Libyan authorities and international organisations such as IOM and UNHCR to ensure that these centres provide adequate conditions in line with human rights standards. Alternatives to detention should be further developed, in particular for women and minors, working closely with international organisations. In addition, security of both migrants and aid organisations working in those centres needs to be ensured.Le condizioni nei centri di accoglienza dei migranti sono inaccettabili e non rispettano le norme internazionali in materia di diritti umani. Garantire condizioni adeguate in tali centri è di fondamentale importanza e va di pari passo con la lotta ai maltrattamenti, la tortura, l’estorsione e i trattamenti disumani. Riveste carattere prioritario operare con le autorità libiche e con organizzazioni internazionali quali l’OIM e l’UNHCR per assicurarsi che tali centri garantiscano condizioni adeguate in linea con le norme sui diritti umani. È necessario individuare ulteriori alternative alla detenzione, in particolare per le donne e i minori, operando in stretta collaborazione con le organizzazioni internazionali. È altresì necessario garantire la sicurezza sia dei migranti sia delle organizzazioni umanitarie che operano in tali centri.
Another important issue is to ensure unhindered access by UNHCR and IOM to persons in need of international protection, particularly the vulnerable.L’UNHCR e l’OIM devono avere inoltre libero accesso alle persone bisognose di protezione internazionale, in particolare quelle più vulnerabili.
The Commission will engage with the Libyan authorities and with the concerned international organisations to address these issues, and will step up targeted funding if appropriate.La Commissione intende adoperarsi, di concerto con le autorità libiche e le organizzazioni internazionali interessate per affrontare tali aspetti, aumentando, se necessario i fondi destinati a tale scopo.
A number of those who entered Libya and are now in the country did so to seek job opportunities. Many of them are currently stranded, given the instability and the loss of jobs. One possible solution to their situation is to foster, where possible, local integration. A pilot initiative has been launched and should be reinforced aiming at community stabilisation in areas affected by internal displacement and transit of migrants, including the creation of job opportunities for persons in need of protection, also with a view to facilitate their acceptance by hosting communities.Diversi migranti entrati in Libia, e soggiornanti tuttora nel paese, erano alla ricerca di opportunità lavorative. Tuttavia, data l’instabilità e la perdita di posti di lavoro, molti di essi si trovano in una situazione priva di sbocchi. Una possibile soluzione è favorirne, laddove possibile, l’integrazione a livello locale. In questo ambito è stata avviata un’iniziativa pilota, che dovrebbe essere intensificata, finalizzata alla stabilizzazione delle comunità nelle zone interessate dagli spostamenti interni e dal transito di migranti, anche mediante la creazione di opportunità lavorative per le persone bisognose di protezione con l’obiettivo, tra l’altro, di favorirne l’accettazione da parte delle comunità di accoglienza.
Many other migrants may have incentives to return to their country of origin, if their plans to find a job in Libya or hopes to travel to Europe are not materialising. In those cases, assisted voluntary return can be an option. The EU is carrying out projects 25 aimed at facilitating the voluntary return of stranded migrants from Libya to their countries of origin. A EUR 20 million action was adopted in December 2016 under the EU Trust Fund for Africa, aiming to strengthen migration management and to respond to the urgent protection needs and unacceptable loss of life of migrants. The project will focus on support to migrants at disembarkation points and in centres, as well as to scale up humanitarian repatriation to countries of origin (from the initial target of 5,000 migrants) and reintegration 26 . The EU will work, in cooperation with the Libyan authorities, to ensure adequate security conditions for the international operators engaged in assisted voluntary return activities and remains ready to scale up swiftly this work including complementary actions in neighbouring countries, in the light of the initial uptake of the project.Molti altri migranti possono essere incentivati a ritornare nei paesi di origine, qualora non si concretizzino i loro progetti di trovare lavoro in Libia o le loro speranze di trasferirsi in Europa. In questi casi il rimpatrio volontario assistito può costituire un’opzione. L’UE sta realizzando progetti 25 finalizzati ad agevolare il rientro volontario dei migranti bloccati in Libia nei rispettivi paesi di origine. Nel dicembre 2016 è stata decisa un’iniziativa, finanziata con 20 milioni di EUR nell’ambito del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa, finalizzata a migliorare la gestione della migrazione e a rispondere ai bisogni urgenti di protezione dei migranti e alle inaccettabili perdite di vite umane. Il progetto sarà centrato sul sostegno ai migranti nei punti di sbarco e nei centri di accoglienza come pure sull’intensificazione (da una cifra iniziale di 5 000 migranti) del rimpatrio umanitario e del reinserimento nei paesi di origine 26 . L’UE, di concerto con le autorità libiche, si adopererà per garantire condizioni adeguate di sicurezza agli operatori internazionali che partecipano alle attività di rimpatrio volontario ed è pronta a incrementare in tempi rapidi il proprio impegno in questo ambito, anche mediante interventi complementari nei paesi vicini, alla luce dei risultati iniziali del progetto.
Opportunities for reintegration in local communities and for assisted voluntary returns could be complemented by resettlement, particularly for the most vulnerable persons. The EU is exploring with UNHCR the feasibility of practical steps to implement the resettlement of those in need of international protection from Libya towards EU Member States and other international partners. Resettlement can help provide for an orderly and safe arrival of persons in need of international protection to the territory of the resettling states. It also allows for security checks before a person reaches the territory of resettling states, and can be a demonstration of solidarity with the host country to help it cope with large numbers of persons fleeing war or persecution. It may also act as a disincentive for persons in need of international protection to embark on dangerous journeys. Any feasibility, concrete modalities, and pace of such resettlements would need to be examined in close cooperation with the Libyan government, the international partners and in line with the evolution of the situation on the ground. It would also require the readiness of Member States to participate in resettlement from Libya 27 .Le opportunità di reintegro nelle comunità locali e di rimpatrio volontario assistito potrebbero essere integrate dal reinsediamento, soprattutto nei casi delle persone più vulnerabili. In cooperazione con l’UNHCR l’UE sta valutando la fattibilità di interventi concreti per il reinsediamento delle persone che necessitano di protezione internazionale dalla Libia verso Stati membri dell’UE e altri partner internazionali. Il reinsediamento può contribuire a far sì che le persone bisognose di protezione internazionale arrivino in modo sicuro e ordinato sul territorio dei paesi di accoglienza. Esso consente inoltre di effettuare i controlli di sicurezza prima dell’arrivo di tali persone nei paesi di accoglienza e può costituire una dimostrazione di solidarietà nei confronti del paese ospite, aiutandolo a fare fronte a un numero elevato di persone che fuggono dalla guerra o dalle persecuzioni. Può avere inoltre una funzione disincentivante per scoraggiare le persone bisognose di protezione internazionale a intraprendere un viaggio pericoloso. La fattibilità, le modalità concrete e i tempi dei reinserimenti dovranno essere esaminati in stretta cooperazione con il governo libico e i partner internazionali, e tenendo presente l’evolversi della situazione sul terreno, e richiederanno la disponibilità degli Stati membri a partecipare al reinserimento di migranti bloccati in Libia 27 .
In addition to this specific action to be promoted in Libya, the EU should continue engaging with the countries in the region with a view to supporting them in developing their asylum and migration systems, starting with the registration of migrants. This will also contribute to improving protection and asylum systems in the region in line with the objectives of the North Africa Regional Protection and Development Programme. In turn this can lead to the application by the Member States of the safe third country principle in the asylum acquis when conditions are met. The safe third country provisions are one of the key components of an effective system for managing the migratory crisis and this should be taken into account in the ongoing discussions on the reform of the Common European Asylum System as well as in future discussions on the EU return policy and its future application.In aggiunta alle azioni specifiche da realizzare in Libia, L’UE dovrebbe continuare collaborare con i paesi della regione per aiutarli a mettere a punto sistemi per l’asilo e la migrazione, a cominciare dalla registrazione dei migranti. Ciò contribuirà inoltre a migliorare i sistemi di protezione e asilo nella regione in linea con gli obiettivi del programma di sviluppo e protezione regionale per l’Africa settentrionale e indurrà a sua volta gli Stati membri ad applicare il principio di paese terzo sicuro dell’acquis sull’asilo, una volta che ve ne siano le condizioni. Le disposizioni in materia di paese terzo sicuro sono una delle componenti principali di un sistema efficace di gestione della crisi migratoria e se ne dovrebbe tenere conto nelle discussioni in corso sulla riforma del sistema europeo comune di asilo, come pure in discussioni future sulla politica UE di rimpatrio e sulla sua applicazione futura.
In addition to the importance of conducting information campaigns in countries of origin and along the migration routes in Africa, targeted information campaigns are also needed in Libya pointing to the risks of irregular departures and on the possibility for assisted voluntary return. These activities should be focused in particular in the upstream part of the route and in the Southern regions of Libya, as proximity to the coast generally provides migrants with a strong incentive to move.Oltre al fatto importante di realizzare campagne informative nei paesi di origine e lungo le rotte migratorie africane, è necessario anche condurre campagne di informazione mirate in Libia per illustrare i rischi delle partenze irregolari e le possibilità di rimpatrio volontario assistito. Tali attività dovrebbero essere condotte soprattutto nella parte a monte della rotta migratoria e nelle regioni del Sud della Libia, in quanto la vicinanza della costa fornisce in genere ai migranti un forte incentivo a mettersi in viaggio.
Key actions: | Engage with the Libyan authorities to ensure that the conditions in centres for migrants are improved, with a particular attention to vulnerable persons and minors. Step up cooperation with IOM and UNHCR in this respect; | Step up work and engagement with Libyan municipalities to promote alternative livelihoods and support the resilience of local communities hosting migrants; | Support capacity building in migration management for the Libyan authorities;   | Support, in cooperation with Libyan authorities, international organisations such as UNHCR in addressing the situation of the persons in need of international protection, including the possibility of resettlement; | Support IOM in its work to improve the situation of the migrants in Libya and to implement a project for assisted voluntary return from Libya, considering its further expansion beyond the initial target of 5000 migrants.Interventi principali | Avviare un dialogo con le autorità libiche per garantire che le condizioni nei centri per migranti siano migliorate, con una particolare attenzione alle persone vulnerabili e ai minori. Intensificare la cooperazione con l’OIM e l’UNHCR in tal senso. | Intensificare il lavoro e l’impegno con le municipalità libiche per promuovere mezzi di sussistenza alternativi e sostenere la resilienza delle comunità locali che ospitano migranti. | Sostenere lo sviluppo di capacità in materia di gestione dell’immigrazione per le autorità libiche. | In cooperazione con le autorità libiche e le organizzazioni internazionali, quali l’UNHCR, fornire un sostegno alle attività per migliorare la situazione delle persone bisognose di protezione internazionale, compresa le possibilità di reinsediamento. | Sostenere l’OIM nel suo lavoro per migliorare la situazione dei migranti in Libia e attuare un progetto per il rimpatrio volontario assistito dalla Libia, prendendo in considerazione una sua ulteriore espansione per andare oltre l’obiettivo iniziale di 5 000 migranti.
5.    MANAGING MIGRANT FLOWS THROUGH THE SOUTHERN BORDER5.    GESTIRE I FLUSSI DI MIGRANTI ATTRAVERSO LA FRONTIERA MERIDIONALE
While a large number of migrants and internally displaced people are already present within Libya, managing the flows of newly arriving people through the Southern border is key to reducing the migration pressure. The success of the Valletta Action Plan and the Partnership Framework will be important in this respect.Anche se un gran numero di migranti e sfollati interni è già presente in Libia, la gestione dei flussi di persone che continuano ad arrivare attraverso la frontiera meridionale è fondamentale per ridurre la pressione migratoria. Il successo del piano d’azione di La Valletta e del quadro di partenariato sarà importante al riguardo.
There are a variety of EU efforts, in particular the Common Security and Defence Policy (CSDP) missions and projects deployed across the region, which contribute in addressing this challenge.L’UE ha intrapreso una serie di iniziative, in particolare le missioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) e i progetti realizzati in tutta la regione, che contribuiscono a far fronte a questa sfida.
The EU Border Assistance Mission (EUBAM) Libya, currently deployed in Tunis, has now developed a capacity to conduct independent visits to Tripoli. It is finalising the mapping of key actors in the security field and exploring with the Libyan authorities possibilities for a future civilian CSDP mission. This potential mission could be in the field of police/rule of law/border management and could provide advice and training to the Libyan authorities. Further efforts will be made to engage in actions supporting the Libyan authorities. This could be combined with actions through other instruments, including Operation Sophia and the European Border and Coast Guard Agency to improve monitoring and information flows 28 . Supply of technologies, vehicles and other means should also be envisaged to improve the control of the land border between Libya and the neighbouring countries.La missione dell’UE di assistenza alle frontiere (EUBAM) in Libia, attualmente presente a Tunisi, ha ora acquisito le risorse per effettuare visite indipendenti a Tripoli. Tale missione sta ultimando la mappatura degli operatori principali nel settore della sicurezza e sta esplorando, in collaborazione con le autorità libiche, le possibilità di una futura missione civile in ambito PSDC. Questa potenziale missione potrebbe essere attuata nei settori del controllo del territorio/ dello stato di diritto/della gestione delle frontiere e fornire consulenza e formazione alle autorità libiche. Saranno effettuati ulteriori sforzi per avviare azioni destinate a sostenere le autorità libiche che potrebbero essere combinate con azioni avviate nell’ambito di altri strumenti, compresi l’operazione Sophia e l’Agenzia europea della guardia costiera, al fine di migliorare il monitoraggio e la gestione dei flussi di informazioni 28 . Dovrebbe inoltre essere prevista la fornitura di tecnologie, veicoli e altri mezzi per migliorare il controllo della frontiera terrestre tra la Libia e i paesi vicini.
There is also a crucial role for local stabilisation efforts to strengthen cooperation with host communities. An ongoing project in Southern Libya by IOM has been under way since May 2016. It addresses host communities, internally displaced persons and migrants, and could be assessed to determine whether the project should be extended and replicated elsewhere. Through the Instrument contributing to Stability and Peace, the EU supports several projects to help conflict resolution, implement an agreement among conflicting parties, and reinforce community-level efforts towards violence reduction, especially in Southern Libya.Gli sforzi di stabilizzazione a livello locale rivestono un ruolo cruciale per rafforzare la cooperazione con le comunità di accoglienza. È in corso un progetto dell’OIM nella Libia meridionale dal maggio 2016 che si occupa delle comunità di accoglienza, degli sfollati interni e dei migranti; esso potrebbe essere oggetto di una valutazione volta a determinare se debba essere esteso e replicato altrove. Tramite lo strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace, l’UE sostiene numerosi progetti per contribuire alla risoluzione dei conflitti, attuare un accordo tra le parti in conflitto e intensificare gli sforzi ai fini della riduzione della violenza, in particolare nella Libia meridionale.
The EU's contribution to migration management to the South of Libya includes support to security and defence capacity building and to processes of regional security cooperation in the Sahel, in particular in the framework of the G5. The EU Training Mission and EUCAP Sahel Mali 29 contribute to improving border control in Mali through training and advice activities. Niger, as a main transit cross-road for migrants on their way to Europe, benefits from a stronger CSDP engagement, including a permanent presence of EUCAP Sahel Niger 30 mission in Agadez. This is aimed at supporting the Nigerien authorities to address irregular migration and fight related trafficking in human beings and organised crime. In the framework of the regionalisation of CSDP Missions in the Sahel and the expected establishment of a CSDP network in the region, further support in these fields to other countries in the region, notably Mauritania, Burkina Faso and Chad, is being extended.Il contributo dell’Unione europea alla gestione della migrazione verso il territorio meridionale della Libia comprende il sostegno allo sviluppo delle capacità di sicurezza e difesa e a processi di cooperazione regionale per la sicurezza nel Sahel, in particolare nel quadro del G5. La missione di formazione dell’UE e la missione EUCAP Sahel Mali 29 contribuiscono a migliorare i controlli alle frontiere in Mali mediante attività di formazione e consulenza. Il Niger, uno dei principali crocevia di transito per i migranti nel loro viaggio verso l’Europa, beneficia di un impegno in ambito PSDC più forte, che prevede anche una presenza permanente della missione EUCAP Sahel Niger 30 ad Agadez. Questa misura mira a sostenere le autorità nigerine nella lotta contro l’immigrazione irregolare e a combattere il relativo traffico di esseri umani e la criminalità organizzata. Nel quadro della regionalizzazione delle missioni PSDC nel Sahel e della prevista istituzione di una rete PSDC nella regione, viene fornito un ulteriore sostegno in questi settori ad altri paesi della regione, in particolare Mauritania, Burkina Faso e Ciad.
The work taken forward with Niger under the Partnership Framework should be fully exploited to slow down flows through the southern Libyan border. The number of persons leaving Niger to attempt the dangerous crossing of the Sahara has fallen from over 70,000 in May 2016 to around 1,500 in November 31 . The work in Agadez can play a key role in this respect. Concrete steps could include a further outreach to the communities and migrants with information, awareness-raising, and the extension of assisted voluntary return and reintegration measures from locations beyond Agadez and Niamey. Agadez could also help as a staging post for assisted voluntary return of migrants stranded in Libya. This is linked to ongoing support to the border authorities of Niger to better control the Niger-Libya border. I lavori svolti con il Niger nell’ambito del quadro di partenariato dovrebbero essere pienamente sfruttati per rallentare i flussi attraverso le frontiere meridionali libiche. Il numero di persone che dal Niger intraprende la pericolosa traversata del Sahara è sceso da oltre 70 000 nel maggio 2016 a circa 1 500 in novembre 31 . I lavori condotti ad Agadez possono svolgere un ruolo chiave in questo senso. Misure concrete potrebbero comprendere ulteriori attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle comunità e dei migranti e l’estensione delle misure di rimpatrio volontario assistito e di reintegrazione dalle zone situate al di là di Agadez e Niamey. Agadez potrebbe inoltre fungere da base provvisoria per il rimpatrio volontario assistito dei migranti bloccati in Libia. Queste azioni sono collegate a un sostegno continuo alle autorità di frontiera della Repubblica del Niger in vista di un controllo più efficiente della frontiera Niger-Libia. 
Furthermore, support will be provided to the Agadez area developing a local economy which is not associated to smuggling. Efforts to strengthen Niger's control of the Niger-Libya border, to control the flow of migrants, and to assist with voluntary returns, need to take account of the potential impacts on communities in Northern Niger that are economically sustained by migrant smuggling, again to ensure adequate alternative livelihoods and access to viable and legal markets to replace migrant smuggling.Inoltre, sarà fornito un sostegno alla zona di Agadez per sviluppare un’economia locale non associata al traffico di esseri umani. Gli sforzi volti a rafforzare il controllo della frontiera Niger-Libia per controllare il flusso di migranti e fornire assistenza al rimpatrio volontario devono tenere conto dei potenziali impatti sulle comunità del Nord del Niger che sono economicamente sostenute dal traffico di migranti, anche in questo caso per garantire adeguati mezzi di sostentamento alternativi e l’accesso ai mercati legali e sostenibili in modo da sostituire il traffico di migranti.
The intense cooperation with Niger also includes targeted measures against smugglers. The strategy Niger is developing includes joint investigation teams, implementation of the anti-smuggling law of 2015, and building capacity for investigators and prosecutors to contribute towards enforcement of controls of flows passing through Niger. A European Migration Liaison Officer and a European Border and Coast Guard Agency liaison officer will be shortly deployed to Niger to help the EU further step up its capacity to discuss and develop cooperation with Nigerien authorities in tackling irregular migration and in better organising the migration management.L’intensa cooperazione con il Niger include anche misure mirate contro i trafficanti. La strategia sviluppata dal paese include squadre investigative comuni, l’attuazione della legge del 2015 contro il traffico di essere umani, nonché lo sviluppo di capacità degli investigatori e dei pubblici ministeri di contribuire all’attuazione di controlli dei flussi che attraversano il Niger. Un funzionario di collegamento europeo per la migrazione e un funzionario dell’Agenzia europea della guardia costiera verranno prossimamente inviati in Niger per permettere all’UE di intensificare ulteriormente la sua capacità di discutere e sviluppare la cooperazione con le autorità nigerine nella lotta contro i flussi migratori irregolari e organizzare meglio la gestione della migrazione.
Enhanced links between the EU presence in Niger and Mali and Europol can also improve assessment and analysis of trafficking and smugglers' activities, and provide better support to local authorities, tying in with an existing programme supported by the EU Trust Fund for Africa to build links with Interpol. This successful model, which has been proven to reduce numbers, should be replicated with other regional partners, notably Mali, Chad, Egypt, Algeria and Sudan, as well as in other countries covered by the Khartoum and Rabat processes.Il rafforzamento dei collegamenti tra la presenza dell’UE in Niger e in Mali e l’Europol può inoltre migliorare la valutazione e l’analisi delle attività dei trafficanti e degli scafisti e fornire un migliore sostegno alle autorità locali, creando sinergie con un programma esistente, sostenuto dal Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa, volto a instaurare collegamenti con Interpol. Questo modello, che si è dimostrato efficace nel ridurre i numeri dei migranti, dovrebbe essere replicato con altri partner regionali, in particolare Mali, Ciad, Egitto, Algeria e Sudan, nonché in altri paesi interessati dai processi di Khartoum e di Rabat.
The EU is already actively promoting dialogue between Libya and its Southern neighbours on the management of their common borders and cooperation on intelligence on migration routes. An EU-Libya Committee on Integrated Land Border Management was set up in August 2016 for exchanges on border management. Another potential forum for further operational cooperation in the region is the Africa-Frontex Intelligence Community, which provides a framework for regular knowledge and intelligence sharing in the field of border security, and could develop risk analysis and deploy short-term missions to identify migration routes and possible shifts, with a possible support of satellite images. Dialogue will feed into potential priority actions and sectors for increased cooperation under the EU Trust Fund for Africa. Regional programmes, such as Euromed Migration IV 32 and Mediterranean City to City Migration Profiles 33 , offer privileged platforms to foster dialogue on migration between the countries in the region and share experience and best practices at regional level. This work was given impetus by a meeting in June 2016 between the High Representative/Vice-President and the Foreign Ministers of Libya, Niger and Chad on border management. This forum can be further used to address the smuggling dimension.L’UE sta già promuovendo attivamente il dialogo tra la Libia e i suoi vicini meridionali sulla gestione delle frontiere comuni e sulla cooperazione in materia di intelligence sulle rotte migratorie. Ad agosto 2016 è stato istituito il comitato UE-Libia sulla gestione integrata delle frontiere terrestri per gli scambi in materia di gestione delle frontiere. Un altro forum che potrebbe rafforzare la cooperazione operativa nella regione è la comunità di intelligence Africa-Frontex che fornisce un quadro di riferimento per la condivisione periodica delle conoscenze e dell’intelligence in materia di sicurezza delle frontiere e potrebbe mettere a punto un’analisi del rischio e inviare missioni a breve termine per individuare le rotte migratorie e gli eventuali spostamenti con un eventuale supporto di immagini satellitari. Il dialogo introdurrà potenziali azioni e settori prioritari per una maggiore cooperazione nel quadro del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa. I programmi regionali, come Euromed Migration IV 32 e Mediterranean City to City Migration Profiles 33 , offrono piattaforme privilegiate per favorire il dialogo sulla migrazione tra i paesi della regione e condividere esperienze e migliori pratiche a livello regionale. Questo lavoro è stato rilanciato nel giugno 2016 da una riunione tra l’Alta rappresentante/vicepresidente e i ministri degli Esteri di Libia, Niger e Ciad sulla gestione delle frontiere. Tale forum può essere utilizzato anche per affrontare la dimensione del traffico di esseri umani.
Key actions: | Deploy the full range of EU missions and projects to support the Libyan authorities in border management and migrant protection in Southern Libya; | Promote border cooperation, dialogue and exchange of information between Libya and its Southern neighbours, including using the Africa-Frontex Intelligence Community to full potential; | Building on existing cooperation with Niger under the Partnership Framework, take further action to address the northwards migration pressure, tackle smuggling and promote assisted voluntary returns.Azioni chiave: | Utilizzare l’intera gamma delle missioni e dei progetti UE volti a sostenere le autorità libiche nella gestione delle frontiere e nella protezione dei migranti nella Libia meridionale. | Promuovere la cooperazione, il dialogo e lo scambio di informazioni tra la Libia e i suoi vicini meridionali, in particolare utilizzando la comunità di intelligence Africa-Frontex al suo pieno potenziale. | Sulla base della cooperazione esistente con il Niger nell’ambito del quadro di partenariato, adottare ulteriori provvedimenti per far fronte alla pressione migratoria verso nord, affrontare il problema del traffico di esseri umani e promuovere i rimpatri volontari assistiti.
6.     INCREASED COOPERATION WITH EGYPT, TUNISIA AND ALGERIA – PREVENTING IRREGULAR MIGRATION AND THE DISPLACEMENT OF ROUTES6.     MAGGIORE COOPERAZIONE CON L’EGITTO, LA TUNISIA E L’ALGERIA — PREVENIRE LA MIGRAZIONE IRREGOLARE E LA DEVIAZIONE DELLE ROTTE
In taking joint actions with Libya, the risk that other routes could develop in neighbouring countries needs to be minimised by deepening dialogue and cooperation on migration within the region. Countries such as Algeria, Egypt and Tunisia, which host substantial numbers of migrants, would be candidates for support to assisted voluntary return. Further assistance to these countries to develop their own functioning asylum system and to support those in need of international protection would also be needed. Cooperation with the United Nations and EU Agencies 34 could also be put on a more stable basis, as well as their participation in common initiatives such as the Seahorse Mediterranean Network. This would promote both practical cooperation and a common approach toward better migration management, saving lives at sea in full respect of human rights in line with international and EU standards.Nell’adottare azioni comuni con la Libia, è necessario minimizzare il rischio che possano emergere altre rotte nei paesi vicini intensificando il dialogo e la cooperazione in materia di migrazione nell’insieme della regione. Paesi come l’Algeria, l’Egitto e la Tunisia, che ospitano ingenti numeri di migranti, sarebbero candidati al sostegno al rimpatrio volontario assistito. Sarebbe inoltre necessaria un’ulteriore assistenza ai paesi suddetti affinché mettano a punto un proprio sistema di asilo efficace e diano sostegno a coloro che necessitano di protezione internazionale. Potrebbe inoltre essere sviluppata una base più stabile per la cooperazione con le Nazioni Unite e le agenzie dell’UE 34 nonché per la loro partecipazione a iniziative comuni come la rete Seahorse per il Mediterraneo. Tali cooperazioni consentirebbero di promuovere sia la cooperazione pratica, sia un approccio comune per una migliore gestione dell’immigrazione, consentendo di salvare vite umane in mare nel pieno rispetto dei diritti umani in linea con le norme internazionali e dell’UE.
The EU's Association Agreement with Egypt from 2004 contained provisions on migration cooperation, but there was only limited follow-up. The formal EU-Egypt dialogue has been revived under the revised European Neighbourhood Policy, and the EU-Egypt Partnership Priorities 35 , the overarching political framework to guide the relations for the coming years, will include a dedicated chapter on strengthening cooperation on all aspects of migration and mobility. This is now a major feature in political-level contacts, most recently with the visits of several Commissioners to Cairo in the autumn of 2016 and followed up by a senior officials visit on 22 January, as a result of which the EU looks forward to soon launch a comprehensive migration cooperation with Egypt. The swift deployment of the European Migration Liaison Officer to the EU Delegation to Egypt will also step up this cooperation.L’accordo di associazione dell’UE concluso con l’Egitto nel 2004 conteneva disposizioni sulla cooperazione in materia di immigrazione, ma ha avuto poco seguito. Il dialogo formale UE-Egitto è stato ripreso nell’ambito della revisione della politica europea di vicinato, mentre le priorità del partenariato UE-Egitto 35 , che rappresentano il principale quadro politico per orientare le relazioni negli anni a venire, comprendono un capitolo specifico sul rafforzamento della cooperazione su tutti gli aspetti della migrazione e della mobilità. Questi aspetti sono divenuti un elemento importante nei contatti a livello politico, come le recenti visite al Cairo, nell’autunno del 2016, di diversi Commissari seguite, il 22 gennaio, da una visita di alti funzionari, che l’UE auspica veder tradursi in breve tempo in una cooperazione completa con l’Egitto in materia di migrazione. Anche il rapido invio di un funzionario di collegamento europeo per la migrazione alla delegazione dell’UE in Egitto rafforzerà tale cooperazione.
The scale of transit through and number of departures from Tunisia is low. Nevertheless, the framework provided by the Mobility Partnership concluded in March 2014 has brought better management of operational and financial support. The relations in this area are now being taken to a new level under the Partnership Framework 36 . The Joint Communication on Strengthening EU support for Tunisia 37 proposed to reinforce EU support from addressing the root causes of irregular migration to developing and implementing a comprehensive and effective national migration and asylum policy. This would include practical cooperation on return, legal migration opportunities and supporting Tunisia's capacity to prevent irregular migration. A EUR 23 million security sector reform project provides capacity building support in the area of border management. The imminent deployment of a European Migration Liaison Officer to the EU Delegation to Tunisia will act as a permanent support to step up cooperation.La percentuale di transito attraverso la Tunisia e il numero di partenze dalla stessa sono bassi. Tuttavia, il quadro fornito dal partenariato per la mobilità concluso nel marzo 2014 ha permesso una migliore gestione del sostegno operativo e finanziario. Le relazioni in questo settore hanno raggiunto uno stadio superiore nell’ambito del quadro di partenariato 36 . La comunicazione congiunta sull’intensificazione del sostegno dell’UE alla Tunisia 37 ha proposto di rafforzare tale sostegno affrontando le cause profonde della migrazione irregolare e sviluppando e attuando un’ampia ed efficace politica di migrazione e asilo. Questa azione comprenderebbe una cooperazione pratica in materia di rimpatrio, opportunità di migrazione legale e sostegno alla capacità della Tunisia di prevenire l’immigrazione irregolare. Un progetto di riforma del valore di 23 milioni di EUR nel settore della sicurezza prevede il sostegno allo sviluppo delle capacità in materia di gestione delle frontiere. L’imminente invio di un funzionario di collegamento europeo per la migrazione alla delegazione dell’UE in Tunisia costituirà un sostegno permanente per intensificare la cooperazione.
In October 2016, Tunisia and the EU also held a first round of negotiations on visa facilitation and readmission agreements. The swift conclusion of these negotiations would make Tunisia the first country in the EU's Southern neighbourhood to benefit from an effective and ambitious visa facilitation agreement. The readmission agreement would put the migration relationship on a sound footing and should serve as a deterrent for potential transit migrants. Improved practical cooperation on readmission could already include faster identification of migrants and more efficient issuing of necessary travel documents.Nell’ottobre 2016 la Tunisia e l’UE hanno inoltre tenuto un primo ciclo di negoziati sulla facilitazione dei visti e sugli accordi di riammissione. La rapida conclusione di questi negoziati renderebbe la Tunisia il primo paese del vicinato meridionale dell’Unione europea a beneficiare di un efficace e ambizioso accordo di facilitazione del rilascio dei visti. L’accordo di riammissione fornirebbe solide basi al rapporto in materia di migrazione e servirebbe da deterrente per i potenziali migranti in transito. Una cooperazione pratica più efficace in materia di riammissione potrebbe già includere una più rapida identificazione dei migranti e rendere più efficiente il rilascio dei necessari documenti di viaggio.
The EU-Algeria Partnership Priorities 38 will include a closer cooperation on migration and mobility-related issues, while discussions are ongoing with the Algerian authorities for a first project to be funded by the EU Trust Fund for Africa 39 . Developing this cooperation would be able to take account of Algeria's position as both a country of origin and of transit.Le priorità del partenariato UE-Algeria 38 comprenderanno una cooperazione più stretta in materia di migrazione e le questioni legate alla mobilità, mentre sono in corso discussioni con le autorità algerine per un primo progetto finanziato dal Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa 39 . Lo sviluppo di tale cooperazione dovrebbe essere in grado di tener conto della posizione dell’Algeria sia come paese di origine sia come paese di transito.
Key actions: | Deepen dialogue and operational cooperation on migration flows management with Egypt, Tunisia and Algeria; | Enhance practical cooperation with the European Border and Coast Guard Agency, including on returns.Azioni chiave: | Approfondire il dialogo e la cooperazione operativa con l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria in materia di gestione dei flussi migratori. | Rafforzare la cooperazione pratica con l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, anche per quanto riguarda i rimpatri.
7.    MOBILISING FUNDING FOR NORTH AFRICA7.    MOBILITARE I FINANZIAMENTI PER L’AFRICA SETTENTRIONALE
While the main issue in addressing the migration flows in the Central Mediterranean route is not primarily lack of finances but rather to find a partners on the ground to implement the actions, a number of actions proposed in this Joint Communication, such as training and equipping the Libyan Coast Guard, improving the conditions of centres for migrants, stepping up assisted voluntary returns or cross border and regional cooperation, will require funding.Anche se il problema fondamentale nell’affrontare i flussi migratori nel Mediterraneo centrale non risiede principalmente nella mancanza di fondi quanto piuttosto nella difficoltà di trovare partner in loco per eseguire le azioni, un certo numero di azioni proposte nella presente comunicazione congiunta, quali, ad esempio, la formazione e l’equipaggiamento della guardia costiera libica, il miglioramento delle condizioni dei centri per migranti, l’aumento dei rimpatri volontari assistiti o della cooperazione a livello transfrontaliero e regionale, avranno bisogno di finanziamenti.
Some of these actions can be funded within the wide range of projects already under way: over EUR 50 40 million has already been set aside for Libya for migration-related projects. Further funding will be made available from a variety of sources. The EU Trust Fund for Africa, through its North Africa window, is the principal and dedicated instrument for that, with a strong focus on the Central Mediterranean route. An envelope of EUR 200 million will be made available for the North Africa window of this Fund in 2017. Priority will be given to migration-related projects concerning Libya. The Commission will re-examine further funding needs at a later stage in 2017, in the light of progress made in the implementation of actions identified in this Joint Communication and their results on the ground and in view of additional action in 2018. The EU Trust Fund for Africa is designed to allow for funding not only from the EU budget, but also from Member States' contributions. National financial contributions amount to EUR 152 million for the Trust Fund. Member States have also provided substantial support, notably through deploying assets such as vessels, and through bilateral programmes. Member States are invited to match the EU contribution to the North Africa window, to expand the scale of the interventions and maximise impact on the ground.Alcune di queste azioni possono essere finanziate nell’ambito dell’ampia gamma di progetti già in corso: oltre 50 milioni di EUR 40 sono già stati riservati per la Libia per progetti collegati alla migrazione. Ulteriori finanziamenti saranno messi a disposizione da varie fonti. Il Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa tramite la sua “finestra” per l’Africa settentrionale (“North Africa window”) costituiscono il principale strumento specifico a tal fine, con un forte accento sulla rotta del Mediterraneo centrale. Una dotazione di 200 milioni di EUR sarà messa a disposizione della finestra per l’Africa settentrionale del Fondo suddetto nel 2017. La priorità sarà accordata ai progetti collegati alla migrazione relativi alla Libia. La Commissione riesaminerà ulteriori necessità di finanziamento nel 2017 in una fase successiva, in funzione dei progressi compiuti nell’attuazione delle azioni individuate nella presente comunicazione congiunta e dei loro risultati sul campo e in vista delle ulteriori azioni nel 2018. Il Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa è concepito per consentire non solo il finanziamento dal bilancio dell’UE ma anche i contributi degli Stati membri. I contributi finanziari nazionali ammontano a 152 milioni di EUR per il Fondo fiduciario. Gli Stati membri hanno anche fornito un sostegno sostanziale, in particolare con l’invio di mezzi quali navi e tramite i programmi bilaterali. Gli Stati membri sono invitati a versare un contributo equivalente a quello erogato dall’UE alla finestra dell’Africa settentrionale al fine di ampliare la portata degli interventi e massimizzare l’impatto in termini concreti.
The EU Trust Fund for Africa is proving an effective channel to deliver swiftly. The Commission can already conclude that it will continue to be a valuable tool for the actions under this Joint Communication.Il Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa si sta dimostrando un canale efficace per ottenere rapidamente dei risultati. La Commissione è già in grado di concludere che continuerà a essere uno strumento prezioso per le azioni descritte nell’ambito della presente comunicazione congiunta.
Key actions: | Mobilise EUR 200 million for the North Africa window of the EU Trust Fund for Africa for projects in 2017, with a priority focus on migration-related projects concerning Libya. | Member States to match the EU contribution to the North Africa window of the EU Trust Fund for Africa.Azioni chiave: | Mobilitare 200 milioni di EUR a favore della finestra per l’Africa settentrionale del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa destinati ai progetti nel 2017, ponendo l’accento sui progetti collegati alla migrazione relativi alla Libia. | Invitare gli Stati membri a versare un contributo equivalente a quello erogato dal bilancio dell’UE alla finestra per l’Africa settentrionale del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa.
8.    CONCLUSION8.    CONCLUSIONE
It is clear that as of spring 2017, if no further action is taken, uncontrolled irregular migration flows along the Central Mediterranean route will continue at the very high level recorded in 2016. As the vast majority of migrants attempt to cross the Mediterranean from Libyan shores, the EU Member States, notably those most affected by the flow, Italy and Malta, are working closely with the Libyan authorities to control these flows and save lives at sea. These efforts deserve to be fully supported by the European Union as a whole. Over the past two years, in line with the European Agenda on Migration, the EU has put in place a range of actions, policies and funding to help manage the refugee and migration crisis effectively, including along the Central Mediterranean route, in all aspects and in a spirit of solidarity.È evidente che, dalla primavera del 2017, in assenza di ulteriori interventi, i flussi migratori irregolari incontrollati lungo la rotta del Mediterraneo centrale continueranno ai livelli estremamente elevati registrati nel 2016. Dato che la maggior parte dei migranti tenta di attraversare il Mediterraneo dalle coste libiche, gli Stati membri dell’UE, in particolare quelli più interessati dall’afflusso (Italia e Malta), stanno lavorando a stretto contatto con le autorità libiche per controllare i flussi e salvare vite in mare. Tali sforzi meritano il pieno sostegno di tutta l’Unione europea. Nel corso degli ultimi due anni, in linea con l’agenda europea sulla migrazione, l’UE ha messo in atto una serie di azioni, politiche e finanziamenti per contribuire a gestire in modo efficace la crisi dei rifugiati e della migrazione, incluso lungo la rotta del Mediterraneo centrale, in tutti i loro aspetti e con spirito di solidarietà.
The present Joint Communication builds on that work and sets out a further set of comprehensive operational actions to be taken rapidly by all actors to help save lives, fight smuggling, improve the conditions of migrants and refugees in the countries of transit in North Africa, encourage return to countries of origin and ultimately stem the flows. They focus on all the key stages along the Central Mediterranean route and take into account the wider regional context. While there is no silver bullet, taken together these actions could have a true impact and contribute to breaking the business model of smugglers and curtailing dangerous journeys across the Mediterranean. The success of these actions will require close cooperation by the relevant partners in North Africa and concerted efforts and commitments by the Member States, the EU institutions, as well as cooperation with international organisations like UNHCR and IOM. Some of the proposed actions can only be implemented to the full scale once the situation on the ground makes this possible. The actions proposed complement actions already taken under the European Agenda on Migration, such as the new Migration Partnership Framework with third countries and ongoing work to reinforce internal EU policies, such as the Common European Asylum System and joint actions on returns. On the basis of the foregoing, the Commission recommends that the Heads of State or Government meeting in Valletta on 3 February endorse the operational actions outlined in this Joint Communication and set out in Annex 1.La presente comunicazione congiunta si basa su tale lavoro e definisce un insieme di azioni operative complete che devono essere adottate rapidamente da tutti i soggetti coinvolti per contribuire a salvare vite umane, lottare contro il traffico di esseri umani, migliorare le condizioni dei migranti e dei rifugiati nei paesi di transito dell’Africa settentrionale, incoraggiare il rimpatrio nei paesi di origine e, in ultima analisi, contenere i flussi. Le azioni sono incentrate su tutte le principali fasi lungo la rotta del Mediterraneo centrale e tengono conto del più ampio contesto regionale. Anche se non esiste una soluzione miracolosa, l’insieme di queste azioni potrebbe avere un impatto reale e contribuire a smantellare il modus operandi dei trafficanti e limitare le traversate pericolose del Mediterraneo. Il successo di queste azioni richiederà una stretta cooperazione con i pertinenti partner del Nord Africa oltre agli sforzi e agli impegni congiunti da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell’UE, come pure la cooperazione con le organizzazioni internazionali come l’UNHCR e l’OIM. Alcune delle azioni proposte potranno essere attuate pienamente solo quando la situazione sul terreno lo permetterà. Le azioni proposte integrano le azioni già intraprese nel quadro dell’Agenda europea sulla migrazione, come il nuovo quadro di partenariato per la migrazione con i paesi terzi e i lavori in corso per rafforzare le politiche interne dell’UE quali il sistema europeo comune di asilo e azioni congiunte in materia di rimpatri. Sulla base di quanto precede, la Commissione raccomanda ai capi di Stato o di governo che si riuniranno a La Valletta il 3 febbraio di approvare le azioni operative delineate nella presente comunicazione congiunta e precisate nell’allegato I.
(1)(1)
     Source: https://missingmigrants.iom.int/mediterranean.     Fonte: https://missingmigrants.iom.int/mediterranean.
(2)(2)
     Source: Italian Ministry of the Interior.     Fonte: Ministero dell’interno italiano.
(3)(3)
     The estimated number of migrants within Libya ranges from 700,000 to 1 million. Some 350,000 are considered to be internally displaced persons (figures by the International Organisation for Migration (IOM)) but with a wish/intention to return to their homes or remain in Libya.     Il numero stimato di migranti in Libia varia da 700 000 a 1 milione. Circa 350 000 sono considerati come sfollati interni (cifre dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni, OIM), ma con la volontà o l’intenzione di tornare alle proprie case o di rimanere in Libia.
(4)(4)
     In line with UN Security Council Resolution 2259     In linea con la risoluzione 2259 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
(5)(5)
     COM(2015) 240 final of 13.5.2015.     COM(2015) 240 final del 13.5.2015.
(6)(6)
     European Council conclusions of December 2016. See the Valletta Political Declaration and Action Plan. The next step in the process will be a Senior Officials Meeting on 8-9 February.     Conclusioni del Consiglio europeo del dicembre 2016. Cfr. dichiarazione politica e piano d’azione approvati al vertice della Valletta. Il passaggio successivo di questo processo sarà una riunione di alti funzionari prevista per l’8 e il 9 febbraio.
(7)(7)
     COM (2016) 960 final of 14.12.2016, Second Progress Report: First Deliverables on the Partnership Framework with third countries under the European Agenda on Migration. The next report will be adopted in March 2017.     COM (2016) 960 final del 14.12.2016; Seconda relazione sui progressi compiuti relativamente al nuovo quadro di partenariato con i paesi terzi nell’ambito dell’Agenda europea sulla migrazione. La prossima relazione sarà adottata nel marzo 2017.
(8)(8)
     https://www.eu2017.mt/en/news/Pages/Speech-by-Prime-Minister-Joseph-Muscat-at-the-EP-Plenary-Session-on-the-Presidency-Priorities.aspx     https://www.eu2017.mt/en/news/Pages/Speech-by-Prime-Minister-Joseph-Muscat-at-the-EP-Plenary-Session-on-the-Presidency-Priorities.aspx
(9)(9)
     The existing EU Action Plan on return was adopted in 2015 (COM(2015) 453 final of 9.9.2015).     Il piano d’azione dell’UE sul rimpatrio attualmente in vigore è stato adottato nel 2015 (COM(2015) 453 final del 9.9.2015).
(10)(10)
     Source: Italian Ministry of Interior.     Fonte: Ministero dell’Interno italiano.
(11)(11)
     http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2016/03/18-eu-turkey-statement/     http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/03/18-eu-turkey-statement/
(12)(12)
     Austria, Belgium, Bulgaria, Cyprus, the Czech Republic, Spain, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Italy, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, the Netherlands, Poland, Portugal, Romania, Sweden, Slovakia, Slovenia, the United Kingdom.     Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito.
(13)(13)
     Austria, Belgium, Bulgaria, Croatia, the Czech Republic, Denmark, Estonia, Finland, France, Germany, Greece, Hungary, Iceland, Latvia, Lithuania, Luxembourg, Malta, the Netherlands, Norway, Poland, Portugal, Romania, Sweden, Switzerland, Slovakia, Slovenia, Spain, the United Kingdom.     Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Islanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia, Svizzera e Regno Unito.
(14)(14)
     The current Libyan Coast Guard was established in 1996, and is responsible for exercising the sovereignty of the State and law enforcement under UN and national law. The Coast Guard shares logistics, personnel and training with the Navy. It is generally accepted that this is the most operational body undertaking coast guard functions.     L’attuale guardia costiera libica è stata istituita nel 1996 e ha la responsabilità di far rispettare la sovranità e le leggi dello Stato nell’ambito del diritto delle Nazioni Unite e nazionale. La guardia costiera condivide con la marina logistica, personale e formazione. È generalmente accettato che essa costituisca l’organismo maggiormente operativo a svolgere funzioni di guardia costiera.
(15)(15)
Spain, Italy, Malta, France, Greece, Cyprus and Portugal.     Spagna, Italia, Malta, Francia, Grecia, Cipro e Portogallo.
(16)(16)
     This is financed under the Development Cooperation Instrument. Training could be extended to Coast Guard personnel from Tunisia, Algeria and Egypt, when these countries join the Seahorse programme.     Finanziato nell’ambito dello strumento di cooperazione allo sviluppo. La formazione potrebbe essere estesa al personale della guardia costiera di Tunisia, Algeria ed Egitto, quando tali paesi aderiranno al programma Seahorse.
(17)(17)
     Options for funding include the Emergency Trust Fund for stability and addressing root causes of irregular migration and displaced persons in Africa ("the EU Trust Fund for Africa") and the European Neighbourhood Instrument (ENI).     Tra le opzioni di finanziamento figurano il Fondo fiduciario di emergenza per la stabilità e la lotta contro le cause profonde della migrazione irregolare e del fenomeno degli sfollati in Africa (il “Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa”) e lo strumento europeo di vicinato (ENI).
(18)(18)
     Signed in the framework of the Regional Development and Protection Programme in North Africa.     Firmata nel quadro del programma di sviluppo regionale e di protezione nell’Africa settentrionale.
(19)(19)
     The obligation of ships to go to the assistance of vessels in distress was enshrined both in tradition and the 1974 International Convention for the Safety of Life at Sea (SOLAS). The 1979 International Convention on Maritime Search and Rescue (SAR) requires Parties to the Convention to ensure that arrangements are made for the provision of adequate SAR services in their coastal waters. Parties are also encouraged to enter into SAR agreements with neighbouring States involving the establishment of SAR regions, the pooling of facilities, establishment of common procedures, training and liaison visits. The Convention states that Parties should take measures to expedite entry into its territorial waters of rescue units from other Parties. Libya has ratified both SOLAS and SAR Conventions.     L’obbligo fatto alle navi di prestare soccorso alle imbarcazioni in pericolo, oltre a costituire un elemento della tradizione, è stato sancito dalla convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS) del 1974. La convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo (SAR) del 1979 chiede alle parti contraenti di assicurarsi che nelle loro acque costiere siano in vigore le disposizioni necessarie per garantire servizi di ricerca e salvataggio adeguati. Le parti sono incoraggiate inoltre a stipulare accordi per la ricerca e il salvataggio marittimo con i paesi vicini, tra cui l’istituzione di zone SAR, la condivisione delle strutture, la definizione di procedure comuni, formazioni e visite di collegamento. La convenzione stabilisce che le parti devono adottare misure per accelerare l’ingresso nelle proprie acque territoriali di unità di soccorso di altre parti. La Libia ha ratificato sia la convenzione SOLAS che la convenzione SAR.
(20)(20)
     Provided from Eurosur – the Eurosur Fusion services managed by the European Border and Coast Guard Agency allow for regular monitoring of departure points in third countries and detecting and tracking of suspicious vessels across the Mediterranean Sea, using ship reporting systems, satellites and surveillance planes.     Fornito da Eurosur – i servizi Eurosur per la fusione dei dati, gestiti dall’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera consentono un regolare monitoraggio dei punti di partenza in paesi terzi e permettono di individuare e seguire le imbarcazioni sospette che solcano il Mediterraneo, utilizzando sistemi di segnalazione delle navi, satelliti e piani di sorveglianza.
(21)(21)
     The European Union Maritime Security Strategy (EUMSS) has been adopted by the European Council in June 2014. It is a joint EU plan to improve the way in which the EU pre-empts and responds to challenges such as overall security and peace and external border control.     La strategia per la sicurezza marittima dell’UE (EUMSS) è stata adottata dal Consiglio europeo nel giugno 2014. Si tratta di un piano congiunto dell’UE finalizzato a migliorare le modalità con cui l’Unione europea previene le situazioni che minacciano la sicurezza e la pace e il controllo delle frontiere esterne e reagisce alle stesse.
(22)(22)
     The Committee of the Regions has been working to develop cooperation with Libyan municipalities on a variety of issues, including migration.     Il Comitato delle regioni ha lavorato per sviluppare la cooperazione con le municipalità libiche su una serie di aspetti, tra cui la migrazione.
(23)(23)
     It should be noted that Libya has long depended on a substantial migrant workforce.     A questo proposito va sottolineato che per lungo tempo la Libia ha avuto bisogno di una ingente forza lavoro composta da migranti.
(24)(24)
     ENI-funded project, EUR 3 million (component 1 of the project in support of Right-based Migration Management and Asylum in Libya).     Progetto finanziato dallo strumento europeo di vicinato (ENI), 3 milioni di EUR (componente 1 del progetto a sostegno della gestione basata sul diritto della migrazione e dell’asilo in Libia).
(25)(25)
     Projects totalling EUR 35 million funded under European Neighbourhood Instrument/Instrument contributing to Stability and Peace/Development and Cooperation Instrument/ Humanitarian assistance and the Asylum, Migration and Integration Fund/Regional Development Project.     Progetti con una dotazione totale di 35 milioni di EUR finanziati nell’ambito dei seguenti strumenti: strumento europeo di vicinato, strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace, strumento di cooperazione allo sviluppo, fondo per l’assistenza umanitaria, fondo asilo, migrazione e integrazione e progetto di sviluppo regionale.
(26)(26)
     This project is part of a EUR 100 million EU Trust Fund for Africa – IOM joint initiative ensuring the protection and reintegration of returnees along the Central Mediterranean migration routes in fourteen countries in the Sahel and Lake Chad region, including Libya. With contributions from Germany (EUR 45 million) and Italy (EUR 22 million). In that regard, this joint initiative foresees the protection of 60,000 stranded migrants in need, the provision of 24,000 returns and reintegration support to migrants, and the information and sensitisation on the dangers and alternatives to irregular migration to 2,000 communities in areas prone to migration and to 200,000 migrants along the route. The actions also support the collection and analysis of data in each targeted country and at a regional level to adapt policies and actions based on evidence and the capacity building of governments and local stakeholders, to ensure the sustainability and ownership of the actions.     Tale progetto è parte integrante di un’iniziativa congiunta Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa - OIM, con una dotazione di 100 milioni di EUR, finalizzata a garantire la protezione e il reinserimento dei rimpatriati lungo le rotte migratorie del Mediterraneo centrale in quattordici paesi delle regioni del Sahel e del lago Ciad, compresa la Libia. Con contributi della Germania (45 milioni di EUR) e dell’Italia (22 milioni di EUR) L’iniziativa congiunta prevede la protezione di 60 000 migranti bloccati e bisognosi di assistenza, 24 000 rimpatri e sostegno al reinserimento dei migranti, attività di informazione e sensibilizzazione sui pericoli della migrazione irregolare e le alternative alla stessa presso 2 000 comunità situate in zone soggette a migrazione e a 200 000 migranti lungo la rotta. Gli interventi sono inoltre finalizzati alla raccolta e all’analisi di dati in ciascun paese interessato e a livello regionale allo scopo di adeguare le politiche e gli interventi sulla base di dati concreti e della creazione di capacità da parte dei governi e dei portatori di interessi locali, con l’obiettivo di assicurare la sostenibilità e la titolarità degli interventi.
(27)(27)
Also important is the outcome of the proposal for a Union Resettlement Framework (COM(2016) 468 final of 13.7.2016).     Importante sarà anche l’esito della proposta di un quadro dell’Unione per il reinsediamento (COM(2016) 468 final del 13.7.2016).
(28)(28)
     This could also take advantage of Eurosur Fusion Services.     Queste azioni potrebbero anche trarre vantaggio dai servizi Eurosur per la fusione dei dati.
(29)(29)
     EUCAP Sahel Mali was launched in January 2015, following the deployment of EU Training Mission Mali in 2013, in order to improve the capacities of Malian internal security forces with a view to improving their operational efficiency, re-establishing their respective hierarchical chains, reinforcing the role of judicial and administrative authorities with regard to the management and supervision of their missions, and facilitating their redeployment to the north of the country.     La missione EUCAP Sahel Mali è stata avviata nel gennaio 2015, a seguito dell’invio della missione di formazione dell’UE in Mali nel 2013, per rafforzare le capacità delle forze di sicurezza interna maliane al fine di migliorarne l’efficienza operativa, ristabilire le rispettive catene gerarchiche, rafforzare il ruolo delle autorità amministrative e giudiziarie per quanto riguarda la direzione e il controllo delle missioni e agevolare un loro nuovo dispiegamento nel nord del paese.
(30)(30)
     EUCAP Sahel Niger was launched in July 2012 in order to improve the capacities of Nigerien security forces to fight terrorism and organised crime, and to contribute to enhancing political stability, security, and governance in Niger. Since 2015 the Mission has been assisting with better control and management of migration flows, to fight against irregular migration and to reduce the level of associated crime.     La missione EUCAP Sahel Niger è stata avviata nel luglio 2012 al fine di migliorare le capacità delle forze di sicurezza nigerine di combattere il terrorismo e la criminalità organizzata e contribuire a migliorare la stabilità politica, la sicurezza e la governance in Niger. Dal 2015 la missione ha fornito assistenza tramite un miglior controllo e una migliore gestione dei flussi migratori per contrastare l’immigrazione irregolare e ridurre il tasso di criminalità che vi è associata.
(31)(31)
     COM (2016) 960 final of 14.12.2016, Second Progress Report: First Deliverables on the Partnership Framework with third countries under the European Agenda on Migration.     Seconda relazione sullo stato di avanzamento dei lavori: Primi risultati tangibili sui progressi compiuti relativamente al nuovo quadro di partenariato con i paesi terzi nell’ambito dell’agenda europea sulla migrazione (COM (2016) 960 final del 14.12.2016)..
(32)(32)
     A EUR 6.4 million regional project (ENI funding), implementing a comprehensive and shared approach to strengthen effective dialogue and cooperation on migration, mobility and international protection issues in the Neighbourhood South region.     Progetto regionale del valore di 6,4 milioni di EUR (finanziamento ENI) che attua un approccio globale e condiviso al fine di rafforzare il dialogo e la cooperazione efficace in materia di migrazione, mobilità e protezione internazionale nella regione del vicinato meridionale.
(33)(33)
   A EUR 1.9 million regional project (NEAR-TS funding), contributing to improved migration planning at city level in the Southern Mediterranean region through: cooperation among city representatives and experts through a dedicated network in five Southern and five European cities.     Progetto regionale del valore di 1,9 milioni di EUR (finanziamento NEAR-TS) che contribuisce a migliorare la pianificazione a livello di città in materia di migrazione nella regione del Mediterraneo meridionale mediante una cooperazione tra città rappresentanti ed esperti tramite un’apposita rete in cinque città meridionali e in cinque città europee.
(34)(34)
     The European Border and Coast Guard Agency is discussing a working arrangement with Egyptian authorities.     L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera sta discutendo un accordo di lavoro con le autorità egiziane.
(35)(35)
     While the negotiations have been completed, the EU-Egypt Partnership Priorities have not yet been formally adopted.     Anche se i negoziati sono stati conclusi, le priorità del partenariato UE-Egitto non sono ancora state formalmente adottate.
(36)(36)
     COM(2016) 385 final of 7 June 2016.     COM(2016) 385 final del 7 giugno 2016.
(37)(37)
     JOIN(2016) 47 final of 29 September 2016.     JOIN(2016) 47 final del 29 settembre 2016.
(38)(38)
     While the negotiations have been completed, the EU-Algeria Partnership Priorities have not yet been formally adopted.     Anche se i negoziati sono stati completati, la priorità del partenariato UE-Algeria non sono ancora state formalmente adottate.
(39)(39)
     This project includes support to a statistical survey on migration, to the implementation of the National Strategy for Preventing and Combating Trafficking in Human Beings and to migrants' health (fighting HIV prevalence and tuberculosis).     Questo progetto prevede tra l’altro il sostegno ad un’indagine statistica in materia di migrazione e l’attuazione della strategia nazionale per la prevenzione e la lotta contro il traffico di esseri umani e a favore della salute dei migranti (combattere la prevalenza dell’HIV e la tubercolosi).
(40)(40)
     This figure includes EUR 30.5 million worth of migration projects in Libya funded under the European Neighbourhood Instrument, the Instrument contributing to Stability and Peace and the Regional Development Protection Programmes, and EUR 20 million funded under the EU Trust Fund for Africa.     Questo importo comprende progetti in materia di migrazione in Libia del valore di 30,5 milioni di EUR finanziati nell’ambito dello strumento europeo di vicinato, dello strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace e dei programmi di sviluppo e protezione regionale e 20 milioni di EUR finanziati nell’ambito del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa.
EUROPEAN COMMISSIONCOMMISSIONE EUROPEA
Brussels, 25.1.2017Bruxelles, 25.1.2017
JOIN(2017) 4 finalJOIN(2017) 4 final
ANNEXALLEGATO
to thedella
JOINT COMMUNICATION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE EUROPEAN COUNCIL AND THE COUNCILCOMUNICAZIONE CONGIUNTA AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO
Migration on the Central Mediterranean routeManaging flows, saving livesLa migrazione lungo la rotta del Mediterraneo centraleGestire i flussi e salvare vite umane
KEY ACTIONS RECOMMENDED FOR ENDORSEMENT BY THE HEADS OF STATE OR GOVERNMENT AT THE MALTA SUMMIT OF 3 FEBRUARY 2017PRINCIPALI AZIONI RACCOMANDATE PER L’APPROVAZIONE DA PARTE DEI CAPI DI STATO O DI GOVERNO AL VERTICE DI MALTA DEL 3 FEBBRAIO 2017
REDUCING THE NUMBER OF CROSSINGS, SAVING LIVES AT SEA | Ensure funding for the training programmes for the Libyan Coast Guard through an immediate EUR 1 million addition to the Seahorse programme and the grant of EUR 2.2 million under the Regional Development and Protection Programme in North Africa; | Ensure that sustainable sources of funding cover various training needs in a complimentary manner in the future; | Assist the Libyan authorities in establishing a Maritime Rescue Coordination Centre and improving operational cooperation with Member States. | Support the provision to the Libyan Coast Guard of additional patrolling assets and ensure their maintenance. | STEPPING UP THE FIGHT AGAINST SMUGGLERS AND TRAFFICKERS | Ensure that the Seahorse Mediterranean Network is operational by spring 2017, thus allowing greater exchange of information and operational coordination between the Libyan Coast Guard and participating Member States; | Encourage the participation of Tunisia, Algeria and Egypt in the Seahorse Mediterranean Network; | Target supplies of smugglers by pooling intelligence between Member States, EUNAVFOR MED Sophia, the European Border and Coast Guard Agency, Europol, Interpol, and partners in the region, in particular by using the Eurosur Fusion services. | PROTECTION OF MIGRANTS, ASSISTED VOLUNTARY RETURNS AND RESETTLEMENT | Engage with the Libyan authorities to ensure that the conditions in centres for migrants are improved, with a particular attention to vulnerable persons and minors. Step up cooperation with IOM and UNHCR in this respect; | Step up work and engagement with Libyan municipalities to promote alternative livelihoods and support the resilience of local communities hosting migrants; | Support capacity building in migration management for the Libyan authorities;   | Support, in cooperation with Libyan authorities, international organisations such as UNHCR in addressing the situation of the persons in need of international protection, including the possibility of resettlement; | Support IOM in its work to improve the situation of the migrants in Libya and to implement a project for assisted voluntary return from Libya, considering its further expansion beyond the initial target of 5000 migrants. | MANAGING MIGRANT FLOWS THROUGH THE SOUTHERN BORDER | Deploy the full range of EU missions and projects to support the Libyan authorities in border management and migrant protection in Southern Libya; | Promote border cooperation, dialogue and exchange of information between Libya and its Southern neighbours, including using the Africa-Frontex Intelligence Community to full potential; | Building on existing cooperation with Niger under the Partnership Framework, take further action to address the northwards migration pressure, tackle smuggling and promote assisted voluntary returns. | INCREASED COOPERATION WITH EGYPT, TUNISIA AND ALGERIA – PREVENTING IRREGULAR MIGRATION AND THE DISPLACEMENT OF ROUTES | Deepen dialogue and operational cooperation on migration flows management with Egypt, Tunisia and Algeria; | Enhance practical cooperation with the European Border and Coast Guard Agency, including on returns. | MOBILISING FUNDING FOR NORTH AFRICA | Mobilise EUR 200 million for the North Africa window of the EU Trust Fund for Africa for projects in 2017, with a priority focus on migration-related projects concerning Libya. | Member States to match the EU contribution to the North Africa window of the EU Trust Fund for Africa.RIDURRE IL NUMERO DI TRAVERSATE, SALVARE VITE IN MARE | Garantire i finanziamenti per i programmi di formazione per la guardia costiera libica grazie all’aggiunta immediata di 1 milione di EUR al programma Seahorse e la sovvenzione di 2,2 milioni di EUR nell’ambito del programma di sviluppo e protezione regionale nell’Africa settentrionale. | Garantire che le fonti di finanziamento sostenibili coprano in futuro le varie esigenze di formazione in modo complementare. | Assistere le autorità libiche nella creazione di un centro di coordinamento del soccorso marittimo e migliorare la cooperazione operativa con gli Stati membri. | Sostenere la fornitura alla guardia costiera libica di mezzi supplementari di pattugliamento e assicurarne la manutenzione. | INTENSIFICARE LA LOTTA CONTRO I TRAFFICANTI E GLI SCAFISTI | Garantire che la rete Seahorse per il Mediterraneo sia operativa entro la primavera del 2017, consentendo così un più ampio scambio di informazioni e di coordinamento operativo tra la guardia costiera libica e gli Stati membri partecipanti. | Incoraggiare la partecipazione della Tunisia, dell’Algeria e dell’Egitto alla rete mediterranea Seahorse. | Colpire le risorse di cui si avvalgono i trafficanti, mediante la messa in comune di intelligence tra gli Stati membri, EUNAVFOR MED Sophia, l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, Europol, Interpol e i partner nella regione, in particolare utilizzando i servizi Eurosur per la fusione dei dati. | PROTEZIONE DEI MIGRANTI, RIMPATRI VOLONTARI ASSISTITI E REINSEDIAMENTO | Avviare un dialogo con le autorità libiche per garantire che le condizioni nei centri per migranti siano migliorate, con una particolare attenzione alle persone vulnerabili e ai minori. Intensificare la cooperazione con l’OIM e l’UNHCR in tal senso. | Intensificare la collaborazione e il dialogo con i comuni libici per promuovere fonti alternative di sostentamento e sostenere la resilienza delle comunità locali di accoglienza dei migranti. | Sostenere lo sviluppo di capacità delle autorità libiche in termini di gestione dell’immigrazione. | Sostenere, in cooperazione con le autorità libiche, le organizzazioni internazionali come l’UNHCR nell’affrontare la situazione delle persone bisognose di protezione internazionale, compresa la possibilità di reinsediamento. | Sostenere l’OIM nella sua missione di miglioramento della situazione dei migranti in Libia e di attuazione di un progetto per il rimpatrio volontario assistito dalla Libia, considerando la possibilità di estenderlo oltre l’obiettivo iniziale di 5 000 migranti. | GESTIRE I FLUSSI MIGRATORI ATTRAVERSO LA FRONTIERA MERIDIONALE | Utilizzare l’intera gamma delle missioni e dei progetti UE volti a sostenere le autorità libiche nella gestione delle frontiere e nella protezione dei migranti nella Libia meridionale. | Promuovere la cooperazione, il dialogo e lo scambio di informazioni attraverso le frontiere tra la Libia e i suoi vicini meridionali, in particolare utilizzando la comunità di intelligence Africa-Frontex al suo pieno potenziale. | Sulla base della cooperazione esistente con il Niger nell’ambito del quadro di partenariato, adottare ulteriori provvedimenti per affrontare la pressione migratoria verso nord, affrontare il problema del traffico di esseri umani e promuovere i rimpatri volontari assistiti. | MAGGIORE COOPERAZIONE CON L’EGITTO, LA TUNISIA E L’ALGERIA — PREVENIRE LA MIGRAZIONE IRREGOLARE E LA DEVIAZIONE DELLE ROTTE | Approfondire il dialogo e la cooperazione operativa sulla gestione dei flussi migratori con l’Egitto, la Tunisia e l’Algeria. | Rafforzare la cooperazione pratica con l’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, anche per quanto riguarda i rimpatri. | MOBILITARE FINANZIAMENTI PER L’AFRICA SETTENTRIONALE | Mobilitare 200 milioni di EUR per la finestra per l’Africa settentrionale del Fondo fiduciario dell'UE per l'Africa per i progetti nel 2017, ponendo l’accento sui progetti collegati alla migrazione relativi alla Libia. | Chiedere agli Stati membri di versare un contributo equivalente a quello erogato dall’UE a favore della finestra per l’Africa settentrionale del Fondo fiduciario dell’UE per l’Africa.