Orientamenti 2022-2023 per le politiche a favore dell’occupazione
SINTESI DI:
Decisione (UE) 2022/2296 sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione
Decisione (UE) 2023/2528 sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione
QUAL È LO SCOPO DELLE DECISIONI?
La decisione (UE) 2022/2296 fornisce agli Stati membri dell’Unione europea (Unione) orientamenti per l’elaborazione delle loro politiche occupazionali al fine di garantire una strategia coordinata in ambito di occupazione a livello comunitario.
La decisione (UE) 2023/2528 mantiene gli orientamenti per gli Stati membri nel 2023.
PUNTI CHIAVE
I quattro orientamenti per l’occupazione (previsti dall’articolo 148 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) fanno parte dei 10 orientamenti integrati, che comprendono inoltre sei orientamenti di massima per le politiche economiche (articolo 121 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea) e sono allineati con il pilastro europeo dei diritti sociali.
Rilanciare la domanda di lavoro
Gli Stati membri dovrebbero adottare una serie di misure, tra cui:
- promuovere un’economia sociale di mercato sostenibile e investimenti nella creazione di posti di lavoro di qualità, sfruttando la transizione digitale e quella verde;
- modernizzare l’economia attraverso regimi di lavoro a breve termine ben progettati per sostenere la ristrutturazione e preservare l’occupazione, nonché facilitare lo sviluppo delle competenze;
- prendere in considerazione gli incentivi all’assunzione e alla transizione, nonché il miglioramento e la riqualificazione delle competenze durante l’intero arco della vita lavorativa, allo scopo di affrontare le carenze di manodopera e di competenze, alla luce della trasformazione digitale e di quella verde, dei cambiamenti demografici e dell’impatto esercitato dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina;
- trasferire l’onere fiscale dal lavoro ad altre fonti di imposizione più favorevoli all’occupazione e alla crescita inclusiva e maggiormente in linea con gli obiettivi climatici e ambientali;
- garantire che tutti i lavoratori ricevano salari adeguati ed equi beneficiando di contratti collettivi e di salari minimi legali adeguati, assicurando in tal modo l’effettiva partecipazione delle parti sociali e il rafforzamento della convergenza sociale verso l’alto.
Potenziare l’offerta, le capacità e le competenze di lavoro
Gli Stati membri dovrebbero:
- promuovere la sostenibilità, la produttività, l’occupabilità e il capitale umano, incentivando la conoscenza, le abilità e le competenze lungo tutto l’arco della vita, nel contesto della transizione digitale e di quella verde, dei cambiamenti demografici e della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina;
- prestare attenzione alle sfide cui deve far fronte la professione docente, anche investendo nelle competenze digitali degli insegnanti;
- promuovere le pari opportunità affrontando le disuguaglianze nei sistemi di istruzione e formazione;
- fornire ai disoccupati e alle persone inattive un’assistenza efficace, tempestiva, coordinata e su misura;
- eliminare gli ostacoli che si frappongono alla partecipazione al mercato del lavoro, ad esempio adattando gli ambienti lavorativi per le persone con disabilità;
- affrontare i divari di genere a livello di occupazione e di retribuzioni.
Migliorare il funzionamento dei mercati del lavoro e l’efficacia del dialogo sociale
Gli Stati membri dovrebbero:
- collaborare con le parti sociali per creare condizioni di lavoro eque, trasparenti e prevedibili, equilibrando diritti e obblighi;
- attivare e abilitare le persone che possono partecipare al mercato del lavoro, in particolare i gruppi più vulnerabili e quelli nelle regioni svantaggiate;
- fornire adeguate prestazioni di disoccupazione accompagnate da politiche attive per il mercato del lavoro;
- sostenere la mobilità dei discenti e dei lavoratori al fine di migliorare le competenze e l’occupabilità;
- adoperarsi al fine di creare condizioni adeguate per nuove forme di lavoro, sfruttando il proprio potenziale di creazione di posti di lavoro;
- coinvolgere le parti sociali nell’occupazione, nelle riforme sociali ed economiche e nelle politiche per ottenere migliori risultati socioeconomici, anche in tempi di crisi, come nel caso della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e del costo crescente della vita.
Promuovere le pari opportunità per tutti, favorire l’inclusione sociale e combattere la povertà
Gli Stati membri dovrebbero:
- promuovere mercati del lavoro inclusivi con misure di lotta contro la discriminazione e di promozione della parità di opportunità;
- garantire la parità di trattamento ai gruppi sottorappresentati riguardo a:
- occupazione,
- protezione sociale,
- assistenza sanitaria, all’infanzia e a lungo termine,
- istruzione, e
- accesso a beni e servizi;
- sviluppare e integrare i tre settori dell’inclusione attiva:
- sostegno a un reddito adeguato,
- mercati del lavoro inclusivi, e
- accesso a servizi sociali di qualità;
- prestare particolare attenzione alla lotta contro la povertà (infantile) e l’esclusione sociale, compresa la povertà dei lavoratori;
- garantire a chiunque l’accesso ai servizi essenziali;
- assicurare sistemi pensionistici adeguati e sostenibili;
- offrire protezione agli sfollati dall’Ucraina e attuare le misure necessarie per i minori non accompagnati, garantendo che i bambini abbiano accesso all’istruzione, all’assistenza e ai servizi essenziali.
A PARTIRE DA QUANDO VIENE APPLICATA LA DECISIONE?
Essa è in vigore dal 24 novembre 2022.
CONTESTO
Per ulteriori informazioni, si veda:
DOCUMENTI PRINCIPALI
Decisione (UE) 2022/2296 del Consiglio, del 21 novembre 2022, relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (GU L 304 del 24.11.2022, pag. 67).
Decisione (UE) 2023/2528 del Consiglio, del 9 ottobre 2023, relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione (GU L 2023/2528 del 14.11.2023).
DOCUMENTI CORRELATI
Raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa alla garanzia di una transizione equa verso la neutralità climatica (GU L 243 del 27.6.2022, pag. 35).
Raccomandazione (UE) 2021/402 della Commissione, del 4 marzo 2021, relativa a un sostegno attivo ed efficace all’occupazione (EASE) in seguito alla crisi COVID-19 (GU L 80 dell’8.3.2021, pag. 1).
Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17).
Successive correzioni al regolamento (UE) 2021/241 sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.
Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia (REACT-EU) (GU L 437 del 28.12.2020, pag. 30).
Proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali (GU C 428 del 13.12.2017, pag. 10).
Versione consolidata del trattato sul funzionamento dell’Unione europea — Parte terza — Politiche e azioni interne dell’Unione — Titolo IX — Occupazione — Articolo 148 (ex articolo 128 TCE) (GU C 202 del 7.6.2016, pag. 112).
Raccomandazione (UE) 2015/1184 del Consiglio, del 14 luglio 2015, relativa agli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione europea (GU L 192 del 18.7.2015, pag. 27).
Ultimo aggiornamento: 27.05.2024