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Meccanismo per collegare l’Europa (MCE)

Il meccanismo per collegare l’Europa (MCE) è un meccanismo dell’Unione europea (Unione) che riunisce in un unico fondo i finanziamenti dell’Unione per tre gruppi di infrastrutture transeuropee: energia, trasporti e digitale.

I progetti intrapresi nell’ambito delle reti transeuropee (TEN) forniscono gli anelli mancanti nei settori europei dell’energia, dei trasporti e del digitale.

Il titolo XVI del trattato sul funzionamento dell’Unione europea offre la base giuridica per le reti transeuropee. I progetti delle TEN sono finanziati in parte dall’Unione e in parte dai paesi dell’Unione coinvolti.

Il meccanismo è stato originariamente creato per il periodo 2014-2020 al fine di incentivare gli investimenti nelle reti transeuropee e di sfruttare i finanziamenti sia dal settore pubblico che privato. È stato prorogato al periodo 2021-2027 del quadro finanziario pluriennale. Gli importi assegnati al programma, provenienti dal bilancio dell’Unione, sono i seguenti:

  • trasporti: 11,4 miliardi di euro (oltre a un trasferimento di 10 miliardi di euro dal fondo di coesione), di cui 1,4 miliardi di euro sono riservati alla realizzazione di importanti collegamenti ferroviari transfrontalieri tra i paesi beneficiari del fondo di coesione;
  • energia: 5,2 miliardi di euro;
  • digitale: 1,8 miliardi di euro.

Gli obiettivi specifici del meccanismo per collegare l’Europa sono i seguenti:

  • trasporti:
    • sviluppo di progetti di interesse comune relativi alla realizzazione di reti e infrastrutture efficienti, interconnesse e multimodali a favore di una mobilità intelligente, interoperabile, sostenibile, inclusiva, accessibile, sicura e protetta;
    • adeguamento di porzioni della rete transeuropea dei trasporti per un duplice utilizzo dell’infrastruttura dei trasporti allo scopo di migliorare la mobilità civile e militare;
  • energia:
    • sviluppo di progetti di interesse comune al fine di integrare ulteriormente il mercato interno dell’energia dell’Unione europea e di migliorare l’interoperabilità delle reti superando frontiere e settori, agevolando così la decarbonizzazione dell’economia, promuovendo l’efficienza energetica e garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento;
    • agevolazione della cooperazione transfrontaliera nel settore dell’energia, compresa l’energia rinnovabile;
  • digitale:
    • sviluppo di progetti di interesse comune relativi alla diffusione di reti digitali ad altissima capacità sicure e protette e di sistemi 5G; miglioramento della resistenza e della capacità delle reti digitali principali presenti sul territorio dell’Unione tramite il collegamento ai territori limitrofi e la digitalizzazione dei trasporti e delle reti energetiche.

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