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Document 52014XC0809(03)

Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

GU C 260 del 9.8.2014, p. 13–16 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

9.8.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 260/13


Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

2014/C 260/13

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).

DOCUMENTO UNICO

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari  (2)

«Potjesvlees uit de Westhoek»

Numero CE: BE-PGI-0005-01130 — 10.07.2013

IGP ( X ) DOP ( )

1.   Nome

«Potjesvlees uit de Westhoek»

2.   Stato membro o Paese Terzo

Belgio

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

3.1.   Categoria di prodotto

Categoria: 1.2 Prodotti a base di carne

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1

Nota generale

 

La «Potjesvlees uit de Westhoek» è una gelatina di carne dal gusto acidulo. La pietanza contiene tre tipi di carni bianche: pollo, vitello e coniglio. La proporzione carne/gelatina è almeno 60 %-40 %.

Aspetto

 

La gelatina è di colore chiaro, trasparente e contiene pezzi grandi e piccoli di carni bianche cotte, in alcuni casi con l’osso. Il colore della carne può variare da molto bianco a bianco-grigiastro. La gelatina può essere decorata con fettine di limone e può contenere pezzetti di cipolla, carota, porro o sedano.

Caratteristiche organolettiche

 

Il gusto della «Potjesvlees uit de Westhoek» è dominato dalle carni bianche cotte e dal brodo. La gelatina ha un leggero gusto acidulo.

3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati)

La «Potjesvlees uit de Westhoek» è preparata con i seguenti ingredienti:

carne:

pollo (max. 70 %)

coniglio (min. 15 %)

vitello (min. 15 %)

gelatina:

acqua

acidificante: limone e/o vino bianco e/o aceto

gelatina: max. 100 g per litro di liquido di cottura

aromi:

verdure: può contenere cipolla, carota, porro, sedano

erbe: può contenere timo, alloro, prezzemolo, chiodi di garofano, cardamomo, coriandolo, curry

pepe e/o pepe di Cayenna

sale

La preparazione non contiene coloranti né conservanti.

3.4.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale)

3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata

Tutte le fasi della preparazione della «Potjesvlees uit de Westhoek» avvengono nella zona geografica delimitata:

la preparazione del brodo

la cottura della carne

la preparazione della gelatina

la trasformazione

3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc.

3.7.   Norme specifiche in materia di etichettatura

L’etichetta reca la dicitura «Potjesvlees uit de Westhoek» e il logo UE.

4.   Descrizione concisa della zona geografica delimitata

La zona di produzione è il cosiddetto «Westhoek» e i comuni costieri limitrofi della provincia belga delle Fiandre occidentali. La zona geografica comprende i comuni di: Koksijde, Nieuwpoort, De Panne, Veurne, Alveringem, Diksmuide, Koekelare, Poperinge, Vleteren, Lo-Reninge, Houthulst, Kortemark, Heuvelland, Mesen, Ieper, Langemark-Poelkapelle, Staden, Hooglede, Zonnebeke, Wervik.

5.   Legame con la zona geografica

5.1.   Specificità della zona geografica

La «Potjesvlees uit de Westhoek» è indissolubilmente legata alla zona. Alla base vi è una ricetta casalinga locale che affonda le radici in piatti di gelatina di antica tradizione. Le casalinghe del Westhoek ne hanno custodito la ricetta attraverso i secoli per farne un classico delle sagre popolari. L’uso di carne di pollo, coniglio e vitello indica un piatto festive che nel XIX secolo, e fino alla fine della Seconda guerra mondiale, il popolo poteva concedersi appena una o due volte l’anno. La pietanza era particolarmente indicata per le sagre estive: poteva essere preparata in anticipo in grandi quantità, mentre l’ingrediente acidula lo rendeva rinfrescante e ne favoriva la conservazione.

I macellai della zona hanno ripreso la ricetta dopo la Seconda guerra mondiale proponendola come piatto pronto. Da piatto popolare, la «Potjesvlees uit de Westhoek» si è così trasformata in prelibatezza da banco, da consumare tutto l’anno come companatico o come piatto pronto, in vendita nelle macellerie o nelle salumerie.

Il Westhoek, zona a ridosso della costa belga, è un’importante regione turistica che vanta consolidate tradizioni gastronomiche, tra cui la «Potjesvlees uit de Westhoek».

5.2.   Specificità del prodotto

Il risultato di questa secolare tradizione locale è un prodotto molto specifico, che si contraddistingue per il colore chiaro e il gusto fresco ottenuto da:

unicamente carni bianche di pollo, coniglio e vitello

un brodo chiaro e leggero usato come base per la gelatina

l’aceto o il limone per il colore bianco e il gusto.

Questo abbinamento di carni bianche e gelatina leggera, con una nota acidula, è caratteristico della «Potjesvlees uit de Westhoek» prodotta nella zona geografica delimitata.

5.3.   Legame causale fra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP), o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP)

Il legame con la zona geografica è fondato sulle caratteristiche precipue del prodotto, ottenute grazie a un sapere locale. La «Potjesvlees uit de Westhoek» e la sua notorietà sono intrinsecamente legate alla regione e al turismo locale.

Nel libro De Belgische keuken (1995) Dirk De Prins e Nest Mertens evidenziano il legame fra la ricetta casalinga della «Potjesvlees uit de Westhoek» e l’occupazione spagnola del Belgio nel XVI secolo. Il termine vallone «escavèche», pietanza fredda a base di pesce di fiume e di aceto, e la «Potjesvlees uit de Westhoek» intrattengono uno stretto legame di parentela con l’«escabeche» spagnolo.

I professionisti del settore hanno contribuito a dare notorietà alla ricetta casalinga della «Potjesvlees uit de Westhoek», che è stata presentata ai concorsi, vincendo il premio Slavakto a Utrecht (1994) e il premio Meat&Fresh Expo in Belgio (2009).

Per dare maggior risalto a questo prodotto tradizionale, i macellai locali si sono riuniti nell’ordine della «Potjesvlees uit de Westhoek» e hanno chiesto, e ottenuto a settembre 2008, il riconoscimento della specialità come prodotto tradizionale fiammingo.

Sebbene il prodotto sia preparato su piccola scala e venduto essenzialmente sul posto, le sue caratteristiche specifiche e la sua notorietà gli conferiscono un ruolo gastronomico di prim’ordine nella regione turistica delle Fiandre Occidentali denominata «Westhoek». La «Potjesvlees uit de Westhoek» è promossa sia da Toerisme Vlaanderen, l’ente del turismo fiammingo, sia da Westtoer, l’associazione provinciale turistica delle Fiandre occidentali:

Tafelen in Vlaanderen, associazione non-profit sostenuta da Toerisme Vlaanderen, l’ha inserita nel piano d’azione per la promozione della cultura enogastronomica e culinaria delle Fiandre nel 2011, nel 2012 e nel 2013;

l’opuscolo turistico West-Vlaanderen voor Dummies riporta la «Potjesvlees uit de Westhoek» tra i prodotti tipici del Westhoek;

il sito provinciale www.streekproductwestvlaanderen.be ne indica tutti i produttori e ne presenta i vasetti in cesti regalo.

La fama e l’importanza turistica della «Potjesvlees uit de Westhoek» sono attestate peraltro dalle segnalazioni in guide turistiche nazionali e internazionali, come la mappa dei piatti e dei prodotti tipici regionali della guida Michelin Belgio e Granducato di Lussemburgo del 1999, la guida Ippàs streekgerechten Gids voor België del 1995 o la guida De Rouck sui prodotti locali del 2008.

Questo prodotto locale tradizionale è inoltre segnalato in una serie di libri di cucina fiamminghi fin dagli anni ‘70: Vlaamse gerechten del 1975, De kleine Culinaire encyclopedie van Vlaanderen del 2009 e, più di recente, De oude Belgen in de keuken del 2010.

La «Potjesvlees uit de Westhoek» è stata portata inoltre alla ribalta da diversi programmi televisivi nazionali, come il noto programma serale De laatste show di Jeroen Meus, star culinaria della televisione fiamminga, ed è citata in diversi servizi turistici sul Westhoek.

La «Potjesvlees uit de Westhoek» è presente anche in rete nei siti di notizie, ricette, menù, fiere…

Il Westhoek condivide questa tradizione con le limitrofe Fiandre francesi, la regione nota come Pas-de-Calais, anche se la «pot’je vleesch» francese è decisamente diversa dalla ricetta del Westhoek: la preparazione delle Fiandre francesi prevede anche la carne di maiale e presenta un colore bruno, dovuto all’uso di caramello.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare

[Articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006 (3)]

http://lv.vlaanderen.be/nlapps/docs/default.asp?id=180&order


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.

(2)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12. Sostituito dal regolamento (UE) n. 1151/2012.

(3)  Cfr. nota 2.


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