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Document 31977L0535

Direttiva 77/535/CEE della Commissione del 22 giugno 1977 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative ai metodi di campionatura e di analisi dei concimi

GU L 213 del 22.8.1977, p. 1–90 (DA, DE, EN, FR, IT, NL)

Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (EL, ES, PT, FI, SV, CS, ET, LV, LT, HU, MT, PL, SK, SL)

Legal status of the document No longer in force, Date of end of validity: 10/12/2003; abrogato da 32003R2003

ELI: http://data.europa.eu/eli/dir/1977/535/oj

31977L0535

Direttiva 77/535/CEE della Commissione del 22 giugno 1977 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati Membri relative ai metodi di campionatura e di analisi dei concimi

Gazzetta ufficiale n. L 213 del 22/08/1977 pag. 0001 - 0090
edizione speciale finlandese: capitolo 13 tomo 7 pag. 0051
edizione speciale greca: capitolo 13 tomo 6 pag. 0052
edizione speciale svedese/ capitolo 13 tomo 7 pag. 0051
edizione speciale spagnola: capitolo 13 tomo 7 pag. 0063
edizione speciale portoghese: capitolo 13 tomo 7 pag. 0063


DIRETTIVA DELLA COMMISSIONE

del 22 giugno 1977

concernente il ravvicinamento delle legislazoni degli Stati membri relative ai metodi di campionatura e di analisi dei concimi

( 77/535/CEE )

LA COMMISSIONE DELLE COMUNITA EUROPEE ,

visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea ,

vista la direttiva 76/116/CEE del Consiglio , del 18 dicembre 1975 (1) , per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai concimi , in particolare l'articolo 9 , paragrafo 2 ,

considerando che la suddetta direttiva prevede controlli ufficiali dei concimi destinati a constatare l'osservanza delle condizioni prescritte in virtù delle disposizioni comunitarie concernenti la qualità e la composizione dei concimi ;

considerando che le misure previste dalla presente direttiva sono conformi al parere del comitato per l'adeguamento al progresso tecnico delle direttive volte all'eliminazione degli ostacoli tecnici agli scambi nel settore dei concimi ,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA :

Articolo 1

Gli Stati membri adottano tutte le misure necessarie per accertare che , in occasione dei controlli ufficiali dei concimi CEE , previsti dall'articolo 8 , paragrafi 1 e 2 , della direttiva 76/116/CEE del Consiglio , del 18 dicembre 1975 , i camt ioni siano prelevati e i metodi di analisi siano applicati conformemente alle disposizioni dell'allegato della presente direttiva .

Articolo 2

1 . Gli Stati membri provvedono all'entrata in vigore , non oltre il 19 dicembre 1977 , delle disposizioni legislative , regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alle disposizioni della presente direttiva e ne informano immediatamente la Commissione .

2 . Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni di diritto interno che essi adottano nel settore contemplato dalla presente direttiva .

Articolo 3

Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva .

Fatto a Bruxelles , il 22 giugno 1977 .

Per la Commissione

Étienne DAVIGNON

Membro della Commissione

(1) GU n. L 24 del 30 . 1 . 1976 , pag. 21 .

ALLEGATO I

MODO DI PRELEVAMENTO DEI CAMPIONI PER IL CONTROLLO DEI CONCIMI

INTRODUZIONE

Un corretto campionamento è una operazione difficile che richiede la più grande cura . La necessità di ottenere un campione sufficientemente rappresentativo per i controlli ufficiali dei concimi non può perciò essere sottovalutata .

Il metodo di campionamento descritto deve essere applicato strettamente , con la maggior accuratezza , da parte di personale specializzato esperto nelle procedure convenzionali di campionamento .

1 . SCOPO E CAMPO D'APPLICAZIONE

I campioni destinati ai controlli ufficiali dei concimi , al fine di accertarne la qualità e la composizione , vengono prelevati in conformità delle modalità sotto indicate . Essi sono da considerarsi rappresentativi delle partite campionate .

2 . AGENTI PRELEVATORI AUTORIZZATI

I campioni vengono prelevati da agenti specializzati appositamente designati dagli Stati membri .

3 . DEFINIZIONI

Partita da campionare : quantità di prodotti costituente una unità e avente caratteristiche presunte uniformi .

Campione elementare : quantità prelevata da un punto della partita .

Campione globale : insieme di campioni elementari prelevati da una stessa partita .

Campione ridotto : parte rappresentativa del campione globale , ottenuta mediante riduzione di quest'ultimo .

Campione finale : parte rappresentativa del campione ridotto .

4 . STRUMENTI

4.1 . Gli strumenti necessari per il prelevamento devono essere costruiti con materiali che non possano influenzare le caratteristiche dei prodotti da campionare . Essi possono essere approvati dagli Stati membri .

4.2 . Strumenti raccomandati per il campionamento dei concimi solidi

4.2.1 . Campionamento manuale

4.2.1.1 . Pala a fondo piatto e a bordi laterali verticali .

4.2.1.2 . Sonda a lungo setto o a partizioni . Le dimensioni della sonda devono essere adeguate alle caratteristiche della partita ( profondità del recipiente , misure del sacco , ecc. ) ed alla dimensione delle particelle costituenti il concime .

4.2.2 . Campionamento meccanico

Dispositivi meccanici autorizzati possono essere utilizzati per il campionamento di concimi in movimento .

4.2.3 . Divisore

Per i prelevamenti elementari nonché per la preparazione dei campioni ridotti e dei campioni finali possono essere utilizzati strumenti per dividere i campioni in parti approssimativamente uguali .

5 . REQUISITI QUANTITATIVI

5.1 . Partita a campionare

La dimensione della partita deve essere tale da consentire il prelievo di campioni in ogni sua parte .

5.2 . Campioni elementari

5.2.1 . Concimi alla rinfusa

Numero minimo dei campioni elementari

5.2.1.1 . Partite di peso non superiore a 2,5 tonnellate :

7 .

5.2.1.2 . Partite di peso superiore a 2,5 tonnellate ma non superiore a 80 tonnellate :

* di 20 volte il numero di tonnellate costituenti la partita da campionare (1) .

5.2.1.3 . Partite superiori a 80 tonnellate :

40 .

5.2.2 . Concimi imballati

Numero minimo di imballaggi da campionare (2)

5.2.2.1 . Imballaggi di contenuto superiore a 1 chilogrammo

5.2.2.1.1 . Partite inferiori a 5 imballaggi :

tutti gli imballaggi .

5.2.2.1.2 . Partite da 5 a 16 imballaggi :

4 .

5.2.2.1.3 . Partite da 17 a 400 imballaggi :

* del numero di imballaggi costituenti la partita da campionare (1) .

5.2.2.1.4 . Partite superiori a 400 imballaggi :

20 .

5.2.2.2 . Imballaggi di contenuto superiore a 1 chilogrammo

4 .

5.3 . Campione globale

É richiesto un solo campione globale per partita . Il peso totale dei campioni elementari destinati a costituire il campione globale non può essere inferiore ai seguenti quantitativi :

5.3.1 . Concimi alla rinfusa :

6 chilogrammi .

5.3.2 . Concimi imballati :

4 chilogrammi .

5.3.2.1 . Imballaggi di contenuto superiore a 1 chilogrammo :

4 chilogrammi .

5.3.2.2 . Imballaggi di contenuto non superiore a 1 chilogrammo :

peso del contenuto di 4 imballaggi di origine .

5.4 . Campioni finali

Dopo riduzione , se necessaria , si ottengono dal campione globale campioni finali . É richiesta l'analisi di almeno un campione finale . La massa del campione finale , destinato all'analisi , non può essere inferiore a 500 grammi .

6 . ISTRUZIONI RELATIVE AI PRELIEVI , ALLA FORMAZIONE E AL CONDIZIONAMENTO DEI CAMPIONI

6.1 . Generalità

Prelevare e formare i campioni con tutta la rapidità possibile prendendo le precauzioni necessarie per assicurarsi che il campione sia rappresentativo . Le superfici , i recipienti e gli strumenti impiegati devono essere puliti ed asciutti .

6.2 . Campioni elementari

I campioni elementari sono da prelevarsi a caso dal complesso della partita . I loro pesi dovranno essere approssimativamente uguali .

6.2.1 . Concimi alla rinfusa

Dividere simbolicamente la partita in parti approssimativamente uguali . Scegliere a caso un numero di parti corrispondente al numero di campioni elementari di cui al punto 5.2 e prelevare almeno un campione di ciascuna parte .

Quando , nel caso dei concimi alla rinfusa , non sia possibile ottemperare a quanto prescritto al punto 5.1 , il campionamento dovrà essere effettuato sulla partita in movimento , durante il carico o lo scarico . In questo caso i campioni elementari dovranno essere prelevati a caso sulle barti divise simbolicamente come detto sopra , durante la « movimentazione » .

6.2.2 . Concimi imballati

Prelevare da tutti gli imballaggi da campionare secondo quanto indicato al punto 5.2 una parte del loro contenuto . Eventualmente vuotare separatamente gli imballaggi .

6.3 . Formazione dei campioni globali

Riunire i campioni elementari per costituire un solo campione globale .

6.4 . Formazione dei campioni finali

Mescolare con cura ciascun campione globale per ottenere un campione omogeneo (3) . Se necessario , ridurre il campione globale a 2 chilogrammi ( campione ridotto ) con l'aiuto , eventualmente , di un divisore meccanico o con il metodo della suddivisione in quarti . Formare , quindi , almeno tre campioni finali di peso approssimativamente uguale e rispondenti ai requisiti quantitativi di cui al punto 5.4 .

Introdurre ciascun campione in un recipiente idoneo pulito , asciutto ed a tenuta ermetica . Prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare qualsiasi modifica delle caratteristiche del campione .

7 . CONDIZIONAMENTO DEI CAMPIONI FINALI

Sigillare ed etichettare i recipienti o le confezioni ( l'etichetta deve essere incorporata nel sigillo ) in modo che non possano essere aperti senza violare il sigillo .

8 . VERBALI DEL CAMPIONAMENTO

Per ogni operazione di campionamento deve essere redatto un verbale che permetta di identificare senza equivoci la partita campionata .

9 . DESTINAZIONE DEI CAMPIONI

Per ciascuna partita trasmettere nel più breve termine almeno un campione finale ad uno dei laboratori incaricati dell'analisi con le indicazioni necessarie all'analisi stessa .

(1) Se il risultato è un numero decimale si arrotonderà al numero intero superiore .

(2) Per gli imballaggi non superiori ad un chilogrammo , il contenuto di un imballaggio costituisce un prelievo elementare .

(3) Se necessario , schiacciare i grumi , togliendoli eventualmente dalla massa e riunendo quindi il tutto .

ALLEGATO II

METODI PER L'ANALISI DEI CONCIMI

Indice

OSSERVAZIONI GENERALI * 7 *

1 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER L'ANALISI * 7 *

2 . AZOTO * 9 *

2.1 . Dosamento dell'azoto ammoniacale * 9 *

2.2 . Dosamento dell'azoto nitrico ed ammoniacale * 19 *

2.2.1 . secondo Ulsch * 19 *

2.2.2 . secondo Arnd * 21 *

2.2.3 . secondo Devarda * 23 *

2.3 . Dosamento dell'azoto totale * 28 *

2.3.1 . nella calciocianamide esente da nitrati * 28 *

2.3.2 . nella calciocianamide nitrata * 30 *

2.3.3 . nell'urea * 33 *

2.4 . Dosamento dell'azoto cianamidico * 35 *

2.5 . Dosamento del biureto nell'urea * 38 *

2.6 . Determinazione delle diverse forme * 41 *

2.6.1 . nei concimi contenenti l'azoto sotto forma nitrica , ammoniacale , ureica e cianamidica * 41 *

2.6.2 . nei concimi contenenti l'azoto solamente sotto forma nitrica , ammoniacale ed ureica * 55 *

3 . FOSFORO * 62 *

3.1 . Estratione * 62 *

3.1.1 . con acidi minerali * 62 *

3.1.2 . con acido formico al 2 % * 63 *

3.1.3 . con acido citrico al 2 % * 64 *

3.1.4 . con citrato ammonico neutro * 65 *

3.1.5 . con citrato ammonico alcalino * 68 *

3.1.5.1 . secondo Petermann , a 65 ° C * 68 *

3.1.5.2 . secondo Petermann , a temperatura ambiente * 70 *

3.1.5.3 . secondo Joulie * 71 *

3.1.6 . in acqua * 73 *

3.2 . Dosamento del fosforo estratto * 74 *

4 . POTASSIO * 77 *

4.1 . Determinazione del potassio solubile in acqua * 77 *

5 . MAGNESIO * 81 *

5.1 . Determinazione del magnesio solubile in acqua * 81 *

6 . CLORO * 85 *

6.1 . Determinazione dello ione cloro in assenza di sostanza organica * 85 *

7 . FINEZZA DI MACINAZIONE * 88 *

7.1 . Determinazione della finezza di macinazione a secco * 88 *

7.2 . Determinazione della finezza di macinazione dei fosfati naturali teneri * 89 *

OSSERVAZIONI GENERALI

Materiale di laboratorio

Nella descrizione dei metodi , la vetreria ed il materiale di laboratorio di dotazione normale non sono stati precisati , eccezion fatta per la vetreria tarata .

In linea generale la vetreria usata dovrà essere ben pulita , soprattutto quando le determinazioni effettuate si riferiscono a piccole quantità di elemento da dosare .

Prove di controllo

Prima delle analisi , è necessario controllare il buon funzionamento dell'apparecchiatura e l'esecuzione corretta della tecnica analitica analizzando dei composti chimici a composizione teorica ben definita ( ad esempio : solfato ammonico , fosfato monopotassico , ecc. ) .

Tuttavia i concimi analizzati possono contenere composti chimici capaci di interferire nel dosamento se la tecnica analitica non è seguita rigorosamente : in più , un certo numero di determinazioni sono strettamente convenzionali e relative a prodotti di composizione chimica complessa . Perciò si raccomanda , nei limiti di disponibilità del laboratorio , di utilizzare per le prove di controllo , campioni di riferimento di composizione e di specificazione ben definite .

METODO 1

PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER ANALISI

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di preparazione del campione , a partire dal campione finale .

2 . PRINCIPIO

La preparazione del campione per analisi , a partire dal campione finale ricevuto in laboratorio , consta di una serie di operazioni , generalmente setacciature , macinazione ed omogeneizzazione , condotte in modo da ottenere che :

- la più piccola pesata prevista dai metodi di analisi sia rappresentativa del campione finale ,

- la finezza del campione non possa essere stata modificata dalla preparazione al punto di alterare sensibilmente le varie solubilità nei differenti reattivi estraenti .

3 . APPARECCHIATURA

Divisore di campioni ( facoltativo ) .

Setacci con apertura delle maglie da 0,2 mm e 0,5 mm .

Vasetti da 250 ml a chiusura ermetica .

Mortaio di porcellana con pestello o « mulino meccanico » .

4 . SCELTA DEL TRATTAMENTO DA EFFETTUARE

Nota preventiva :

Se il prodotto è adatto , si può conservare solo una parte rappresentativa del campione finale .

4.1 . Campioni finali che non debbono essere macinati

Nitrato di calcio , nitrato di calcio e magnesio , nitrato di sodio , nitrato del Cile , calciocianamide , calciocianamide nitrata , solfato d'ammonio , nitrato di ammonio a titolo in azoto superiore al 30 % , urea , scorie di defosforazione , fosfati naturali parzialmente solubilizzati , fosfato bicalcico precipitato biidrato , fosfati disgregati , fosfato allumino-calcico , fosfati naturali teneri .

4.2 . Campioni finali di cui solo una parte deve essere macinata

Si tratta dei prodotti sui quali si effettuano certe determinazioni senza preventiva macinazione ( ad esempio : prova di finezza ) ed altre determinazioni dopo macinazione : comprendono tutti i concimi composti contenenti come componente fosfatica scorie Thomas , fosfato alluminio-calcico , fosfati termici , fosfati naturali e fosfati parzialmente solubilizzati .

Allo scopo , separare , o con un divisore meccanico o col metodo dei quarti , il campione ricevuto in laboratorio in due frazioni il più possibile uguali .

4.3 . Campioni finali sui quali tutte le determinazioni debbono essere effettuate sul prodotto macinato

La macinazione può essere effetuata solo su una parte rappresentativa del campione finale . Si tratta di tutti gli altri concimi della lista non compresi fra quelli elencati ai punti 4.1 e 4.2 .

5 . MODO DI OPERARE

La parte di campione finale prevista ai punti 4.2 e 4.3 viene setacciata rapidamente attraverso un setaccio da 0,5 mm di apertura di maglia . Il residuo viene sommariamente macinato in modo da ottenere la minima quantità di particelle troppo fini , e setacciato di nuovo . La macinazione deve essere effettuata in condizioni tali da non produrre un riscaldamento eccessivo del prodotto . Ripetere l'operazione fino a quando non vi sia residuo alla setacciatura . Bisognerà operare il più rapidamente possibile per evitare assunzioni o perdite di sostanza ( acqua , ammoniaca ) . La totalità del prodotto macinato e setacciato è conservata in un vasetto pulito ed a chiusura ermetica .

Prima di ogni pesata per analisi il contenuto del vasetto dovrà essere accuratamente omogeneizzato .

6 . CASI PARTICOLARI

a ) Concimi contenenti più tipi di cristalli

In questo caso si hanno fenomeni di stratificazione e si deve assolutamente macinare e setacciare al setaccio da 0,200 mm di apertura di maglia . Esempio : miscele di fosfato ammonico e di nitrato potassico . Si raccomanda , per questi prodotti , di macinare la totalità del campione finale .

b ) Residuo difficile a macinare e non contenente elementi fertilizzanti

Pesare il residuo e tenerne conto nel calcolo dei risultati delle analisi .

c ) Prodotti che possono decomporsi per effetto del calore

La macinazione dovrà venire effettuata in modo da evitare qualsiasi riscaldamento . In questi casi è preferibile non usare i mulini e macinare nel mortaio . Esempio : concimi composti contenenti calciocianamide e urea .

d ) Prodotti anormalmente umidi o che si « impastano » durante la macinazione

Per assicurare una certa omogeneità , si sceglierà il setaccio ad apertura minima compatibile con la disgregazione degli agglomerati o con le mani o col pestello . Questo può essere il caso di certe miscele nelle quali alcuni componenti contengono acqua di cristallizzazione .

METODI 2

AZOTO

METODO 2.1

DOSAMENTO DELL'AZOTO AMMONIACALE

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto ammoniacale .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo è applicabile a tutti i concimi azotati , compresi i concimi complessi , in cui l'azoto si trova esclusivamente allo stato sia di sali di ammonio , sia di sali di ammonio e di nitrati .

Il metodo non si applica ai concimi contenenti urea , cianamide od altri composti organici azotati .

3 . PRINCIPIO

Spostamento dell'ammoniaca mediante un eccesso di idrossido di sodio ; distillazione e fissazione dell'ammoniaca in un volume noto di acido solforico titolato ; titolazione dell'eccesso di acido con una soluzione di idrossido di sodio o di potassio di normalità nota .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata , esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido cloridrico diluito : 1 volume di HCl ( d = 1,18 ) più 1 volume di acqua .

4.2 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N per la variante « a » .

4.3 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N per la variante « a » .

4.4 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 ) .

4.5 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 ) .

4.6 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 2 ) .

4.7 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 2 ) .

4.8 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.9 . Soluzione di indicatore .

4.9.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B .

Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.9.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico 95 º , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.10 . Pietra pomice in frammenti piccoli , lavata in HCl e calcinata .

4.11 . Solfato d'ammonio per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Apparecchio per distillazione consistente in un pallone di capacità conveniente , a fondo tondo , collegato ad un refrigerante per mezzo di una bolla da distillazione con dispositivo efficace contro il trascinamento di liquido .

Nota 1

I differenti tipi di apparecchi approvati e consigliati per questa determinazione sono riportati e descritti con tutte le caratteristiche di costruzione nelle figure 1 , 2 , 3 e 4 .

5.2 . Pipette di precisione da 10 , 20 , 25 , 50 , 100 e 200 ml .

5.3 . Pallone tarato da 500 ml .

5.4 . Agitatore rotativo regolato da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Effettuare sul campione una prova di solubilità in acqua , a temperatura ambiente e nella proporzione del 2 % ( peso/volume ) . Pesare quindi a ± 0,001 g , secondo le indicazioni della tabella n. 1 una quantità pari a 5 , 7 o 10 g del campione preparato per l'analisi e introdurla in un pallone tarato da 500 ml . Secondo il risultato della prova di solubilità , procedere come segue :

a ) Prodotti completamente solubili in acqua

Aggiungere al pallone la quantità di acqua sufficiente per sciogliere il campione : agitare e , dopo soluzione completa , portare a volume ed omogeneizzare accuratamente .

b ) Prodotti non completamente solubili in acqua

Aggiungere al pallone 50 ml di acqua ed in seguito 20 ml di acido cloridrico ( 4.1 ) . Agitare e lasciare riposare fino a cessazione dell'eventuale sviluppo di anidride carbonica ; aggiungere poi 400 ml di acqua e agitare in agitatore rotativo per mezz'ora ( 5.4 ) . Portare al volume con acqua , omogeneizzare e filtrare per filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.2 . Analisi della soluzione

Secondo la variante scelta , mettere nella bevuta di raccolta del distillato la quantità esattamente misurata della soluzione di acido solforico titolato indicata nella tabella , aggiungere la quantità appropriata della soluzione di indicatore scelto ( 4.9.1 o 4.9.2 ) ed eventualmente acqua per ottenere un volume di almeno 50 ml . Per mezzo di una pipetta di precisione prelevare , secondo le indicazioni della tabella , una parte aliquota della soluzione limpida (1) ed introdurla nel pallone dell'apparecchio da distillazione .

Aggiungere acqua per ottenere un volume totale di circa 350 ml e qualche frammento di pietra pomice per facilitare l'ebollizione .

Collegare l'apparecchio da distillazione , avendo cura che l'estremità dell'allunga raccordata all'uscita del refrigerante si trovi sotto la superficie dell'acido titolato posto nella bevuta di raccolta del distillato . Prendendo le precauzioni necessarie per impedire qualsiasi perdita di ammoniaca , aggiungere al contenuto del pallone da distillazione 10 ml della soluzione concentrata di idrossido di sodio ( 4.8 ) o 20 ml di questa stessa soluzione quando si siano impiegati per la dissoluzione del campione i 20 ml della soluzione di acido cloridrico ( 4.1 ) . Scaldare progressivamente il contenuto del pallone evitando uno sviluppo troppo violento di gas : iniziata l'ebollizione , distillare alla velocità di circa 100 ml in 10-15 minuti . Il volume totale del distillato dovrà essere di circa 250 ml (2) . Quando non vi saranno più da temere perdite di ammoniaca , abbassare la bevuta di raccolta del distillato fino a che l'estremità dell'allunga collegata al refrigerante sia sopra la superficie del distillato .

Verificare , per mezzo di un reattivo appropriato , il distillato che passa in seguito per assicurarsi che la distillazione dell'ammoniaca sia terminata . Lavare l'estremità del refrigerante con un po'd'acqua e titolare l'eccesso di acido nella bevuta con la soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio prescritta per la variante adottata ( vedi nota 2 ) .

Nota 2

Si possono utilizzare , per la titolazione di ritorno , delle soluzioni totolate di normalità differente da quelle usate nella bevuta di raccolta , a condizione che i volumi utilizzati nella titolazione non siano superiori a 40-45 ml .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota di una soluzione di fresco preparata di solfato di ammonio ( 4.11 ) contenente la quantità massima di azoto prescritta per la variante scelta .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato analitico in percentuale di azoto ammoniacale nel concime tal quale è stato ricevuto per l'analisi .

9 . ALLEGATI

In base alla nota in calce al punto 5 « apparecchiatura » , riportarsi alle figure 1 , 2 , 3 e 4 per le caratteristiche di costruzione dei differenti tipi di apparecchi da distillazione prescritti in questo metodo .

(1) La quantità di azoto ammoniacale contenuta nella parte aliquota prelevata secondo la tabella n. 1 sarà di circa :

- 0,05 g per la variante « a » ,

- 0,10 g per la variante « b » ,

- 0,20 g per la variante « c » .

(2) La portata d'acqua del refrigerante dovrà essere regolata in modo da assicurare un flusso continuo di acqua di condensazione ; si dovrà cercare di effettuare la distillazione in un periodo di tempo variante da 30 a 40 minuti .

Tabella n. 1

Determinazione dell'azoto ammoniacale e dell'azoto ammoniacale e nitrico dei concimi

Tabella delle pesate , delle diluizioni e del calcolo da effettuarsi per ciascuna delle varianti « a » , « b » e « c » dei metodi

Variante « a »

Quantità approssimativa di azoto da distillare : 50 mg .

Acido solforico 0,1 N nella bevuta di raccolta del distillato : 50 ml .

Titolazione di ritorno con NaOH o KOH : 0,1 N .

Titolo dichiarato del concime N % * Pesata g * Diluizione ml * Prelievo per la distillazione ml * Espressione del risultato (1) N % = ( 50 - A ) × F *

0 - 5 * 10 * 500 * 50 * ( 50 - A ) × 0,14 *

5 - 10 * 10 * 500 * 25 * ( 50 - A ) × 0,28 *

10 - 15 * 7 * 500 * 25 * ( 50 - A ) × 0,40 *

15 - 20 * 5 * 500 * 25 * ( 50 - A ) × 0,56 *

20 - 40 * 7 * 500 * 10 * ( 50 - A ) × 1,00 *

Variante « b »

Quantità approssimativa di azoto da distillare : 100 mg .

Acido solforico 0,2 N nella bevuta di raccolta del distillato : 50 ml .

Titolazione di ritorno con NaOH o KOH : 0,2 N .

Titolo dichiarato del concime N % * Pesata g * Diluizione ml * Prelievo per la distillazione ml * Espressione del risultato (1) N % = ( 50 - A ) × F *

0 - 5 * 10 * 500 * 100 * ( 50 - A ) × 0,14 *

5 - 10 * 10 * 500 * 50 * ( 50 - A ) × 0,28 *

10 - 15 * 7 * 500 * 50 * ( 50 - A ) × 0,40 *

15 - 20 * 5 * 500 * 50 * ( 50 - A ) × 0,56 *

20 - 40 * 7 * 500 * 20 * ( 50 - A ) × 1,00 *

Variante « c »

Quantità approssimativa di azoto da distillare : 200 mg .

Acido solforico 0,5 N nella bevuta di raccolta del distillato : 35 ml .

Titolazione di ritorno con NaOH o KOH : 0,5 N .

Titolo dichiarato del concime N % * Pesata g * Diluizione ml * Prelievo per la distillazione ml * Espressione del risultato (1) N % = ( 35 - A ) × F *

0 - 5 * 10 * 500 * 200 * ( 35 - A ) × 0,175 *

5 - 10 * 10 * 500 * 100 * ( 35 - A ) × 0,350 *

10 - 15 * 7 * 500 * 100 * ( 35 - A ) × 0,500 *

15 - 20 * 5 * 500 * 100 * ( 35 - A ) × 0,700 *

20 - 40 * 5 * 500 * 50 * ( 35 - A ) × 1,400 *

(1) Per la formula dell'espressione del risultato :

50 o 35 = ml di soluzione titolata di acido solforico nella bevuta di raccolta del distillato ;

A = ml di idrossido di sodio o di potassio utilizzati nella titolazione di ritorno ;

F = fattore che ingloba pesata , diluizione , parte aliquota prelevata e l'equivalente volumetrico .

Figura 1 : v. JO

Figura 2 : v. JO

Figura 3 : v. JO

Figura 4 : v. JO

Leggenda delle figure 1 , 2 , 3 e 4

Figura 1

a ) Pallone da 1 000 ml , a fondo tondo ed a collo lungo con bordo svasato .

b ) Tubo di alimentazione ( bolla da distillazione ) con bolla di sicurezza , munito di un giunto sferico « 18 » all'uscita ( questo giunto sferico per il raccordo al refrigerante può essere sostituito da un appropriato raccordo in gomma ) .

c ) Imbuto , a rubinetto in teflon , per l'introduzione dell'idrossido di sodio ( il rubinetto può essere rimpiazzato da un raccordo in gomma munito di una pinza di Hofmann ) .

d ) Refrigerante a bolle ( sei ) con giunto sferico « 18 » all'entrata e raccordato all'uscita ad una allunga in vetro per mezzo di un tubo di gomma . Quando il raccordo al tubo di alimentazione è realizzato con un tappo di gomma forato , il giunto sferico sarà sostituito da un collo svasato di appropriato diametro .

e ) Bevuta da 500 ml per la raccolta del distillato .

L'apparecchio è realizzato in vetro che non cede sostanze alcaline al distillato nelle condizioni di utilizzazione .

Figura 2

a ) Pallone da 1 000 ml , a fondo tondo ed a collo corto con giunto sferico « 35 » .

b ) Tubo di alimentazione ( bolla da distillazione ) con bolla di sicurezza , munito di un giunto sferico « 35 » all'entrata e di un giunto sferico « 18 » all'uscita e collegato , su di un lato , ad un imbuto con rubinetto in teflon per l'introduzione dell'idrossido di sodio .

c ) Refrigerante a bolle ( sei ) con giunto sferico « 18 » all'entrata e collegato all'uscita per mezzo di un piccolo raccordo in gomma , ad una allunga in vetro .

d ) Bevuta da 500 ml per la raccolta del distillato .

L'apparecchio è realizzato in vetro che non cede sostanze alcaline al distillato nelle condizioni di utilizzazione .

Figura 3

a ) Pallone da 1 000 ( 750 ) ml , a fondo tondo ed a collo lungo con bordo svasato .

b ) Tubo di alimentazione ( bolla da distillazione ) con bolla di sicurezza munito di giunto sferico « 18 » all'uscita .

c ) Tubo di raccordo a gomito , con giunto sferico « 18 » all'entrata e tagliato « becco di flauto » all'uscita per la giunzione al refrigerante ( il raccordo al tubo di alimentazione può essere ugualmente realizzato con un tubo di gomma al posto del giunto sferico ) .

d ) Refrigerante a bolle ( sei ) collegato all'uscita per mezzo di un tubo di gomma ad una allunga in vetro .

e ) Bevuta da 500 ml per la raccolta del distillato .

L'apparecchio è realizzato in vetro che non cede sostanze alcaline al distillato nelle condizioni di utilizzazione .

Figura 4

a ) Pallone da 1 000 ml , a fondo tondo ed a collo lungo con bordo svasato .

b ) Tubo di alimentazione ( bolla da distillazione ) con bolla di sicurezza e giunto sferico « 18 » all'uscita e collegato , su di un lato , ad un imbuto con rubinetto in teflon per l'introduzione dell'idrossido di sodio ( al posto del giunto sferico si può utilizzare un appropriato raccordo in gomma ; il rubinetto può essere sostituito da un piccolo tubo di gomma munito di una appropriata pinza di Hofmann ) .

c ) Refrigerante a bolle ( sei ) con giunto sferico « 18 » all'entrata e collegato all'uscita , per mezzo di un tubo di gomma ad una allunga in vetro ( quando il raccordo al tubo di alimentazione è realizzado per mezzo di un tubo di gomma , il giunto sferico sarà sostituito da un collo svasato di diametro appropriato ) .

d ) Bevuta da 500 ml per la raccolta del distillato .

L'apparecchio è realizzato in vetro che non cede sostanze alcaline al distillato nelle condizioni di utilizzazione .

Metodi 2.2

DOSAMENTO DELL'AZOTO NITRICO ED AMMONIACALE

Metodo 2.2.1

DOSAMENTO DELL'AZOTO NITRICO ED AMMONIACALE SECONDO ULSCH

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto nitrico e ammoniacale con riduzione nei nitrati secondo Ulsch .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo è applicabile a tutti i concimi azotati , compresi i concimi complessi , in cui l'azoto si trova esclusivamente sotto forma nitrica o sotto forma ammoniacale e nitrica .

3 . PRINCIPIO

Riduzione dei nitrati e dei nitriti eventualmente presenti allo stato di ammoniaca per mezzo di ferro metallico in ambiente acido . Spostamento dell'ammoniaca per addizione di un eccesso di idrossido di sodio ; distillazione e fissazione dell'ammoniaca in un volume noto di acido solforico titolato . Titolazione dell'eccesso di acido solforico con una soluzione di idrossido di sodio o di potassio di normalità nota .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata , esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido cloridrico diluito : 1 volume di HCl ( d = 1,18 ) più 1 volume di acqua .

4.2 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N .

4.3 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N .

4.4 . Soluzione di acido solforico contenente circa il 30 % di H2SO4 ( peso/volume ) , esente da ammoniaca .

4.5 . Ferro ridotto all'idrogeno ( la quantità prescritta di ferro deve poter ridurre almeno 0,05 g di azoto nitrico ) .

4.6 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.7 . Soluzioni di indicatore .

4.7.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B .

Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.7.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.8 . Pietra pomice in frammenti piccoli , lavata in HCl e calcinata .

4.9 . Nitrato di sodio per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

Vedi metodo 2.1 .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi vedi metodo 2.1 .

7.2 . Analisi della soluzione

Mettere nella bevuta di raccolta del distillato la quantità esattamente misurata della soluzione di acido solforico titolato indicata nella tabella n. 1 del metodo 2.1 , variante « a » , aggiungere poi la quantità appropriata della soluzione di indicatore scelto ( 4.7.1 o 4.7.2 ) .

Per mezzo di una pipetta di precisione prelevare , secondo le indicazioni della tabella n. 1 del metodo 2.1 , variante « a » , una parte aliquota della soluzione limpida e introdurla nel pallone dell'apparecchio da distillazione . La quantità di azoto da considerare è data dalla somma azoto nitrico + azoto ammoniacale . Aggiungere 350 ml di acqua , 20 ml della soluzione di acido solforico al 30 % ( 4.4 ) , agitare ed aggiungere 5 g di ferro ridotto ( 4.5 ) . Lavare il collo del pallone per mezzo di una spruzzetta con qualche ml di acqua e chiudere il pallone con un piccolo imbuto di vetro a gambo lungo . Scaldare su bagnomaria bollente per un'ora e lavare poi il gambo dell'imbuto con qualche ml di acqua .

Collegare l'apparecchio da distillazione , avendo cura che l'estremità dell'allunga collegata all'uscita del refrigerante sia immersa nell'acido titolato posto nella bevuta di raccolta del distillato . Prendendo le precauzioni necessarie per impedire qualsiasi perdita di ammoniaca , aggiungere al contenuto del pallone da distillazione 50 ml della soluzione concentrata di idrossido di sodio ( 4.6 ) o 60 ml di questa stessa soluzione quando si siano impiegati per la dissoluzione del campione i 20 ml della soluzione di acido cloridrico ( 4.1 ) . Distillare quindi l'ammoniaca secondo le indicazioni del metodo 2.1 .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota di una soluzione di fresco preparata di nitrato di sodio ( 4.9 ) contenente da 0,045 g a 0,050 g di azoto .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato analitico in percentuale di azoto nitrico o di azoto ammoniacale e nitrico riuniti , contenuta nel concime tal quale è stato ricevuto per l'analisi .

Metodo 2.2.2

DOSAMENTO DELL'AZOTO NITRICO ED AMMONIACALE SECONDO ARND

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto nitrico ed ammoniacale con riduzione dei nitrati secondo Arnd ( modificato per le tre varianti « a » , « b » e « c » ) .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Vedi metodo 2.2.1 .

3 . PRINCIPIO

Riduzione dei nitrati e dei nitriti eventualmente presenti allo stato di ammoniaca in soluzione acquosa neutra , per mezzo di una lega metallica composta per il 60 % di rame ( Cu ) e per il 40 % di magnesio ( Mg ) ( lega di Arnd ) in presenza di cloruro di magnesio ( MgCl2 ) .

Distillazione e fissazione dell'ammoniaca in un volume noto di acido solforico titolato ; titolazione dell'eccesso di acido solforico con una soluzione di idrossido di sodio o di potassio di normalità nota .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata , esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido cloridrico diluito : 1 volume di HCl ( d = 1,18 ) più 1 volume di acqua .

4.2 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N per la variante « a » .

4.3 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N per la variante « a » .

4.4 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.5 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.6 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.7 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.8 . Soluzione di idrossido di sodio , circa 2 N .

4.9 . Lega di Arnd , per analisi , granulometria inferiore a 1,0 mm .

4.10 . Soluzione di cloruro di magnesio al 20 % .

Sciogliere in una bevuta da 1 l 200 g di cloruro di magnesio ( MgCl2 · 6H2O ) per analisi con circa 600-700 ml di acqua . Per impedire la formazione di schiuma aggiungere 15 g di solfato di magnesio ( MgSO4 · 7H2O ) .

Dopo soluzione aggiungere 2 g di ossido di magnesio e qualche frammento di pietra pomice : concentrare , per ebollizione , la sospensione fino a circa 200 ml ( si eliminano così le eventuali tracce di ammoniaca presenti nei reattivi ) . Dopo raffreddamento portare al volume di 1 l e filtrare .

4.11 . Soluzioni di indicatore .

4.11.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.11.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° C , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.11.3 . Soluzione di indicatore « rosso Congo »

Sciogliere 3 g di rosso Congo in 1 l di acqua calda e filtrare , se necessario , dopo raffreddamento . Questo indicatore può essere usato al posto dei due precedenti , nella neutralizzazione degli estratti acidi prima della distillazione , usandone 0,5 ml ogni 100 ml di soluzione da neutralizzare .

4.12 . Pietra pomice in frammenti piccoli , lavata in HCl e calcinata .

4.13 . Nitrato di sodio per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

Vedi metodo 2.1 .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparare della soluzione da sottoporre all'analisi

Vedi metodo 2.1 .

7.2 . Analisi della soluzione

Secondo la variante scelta , mettere nella bevuta di raccolta del distillato la quantità esattamente misurata della soluzione di acido solforico titolato indicata nella tabella n. 1 del metodo 2.1 , aggiungere la quantità appropriata dell'indicatore scelto ( 4.11.1 o 4.11.2 ) ed eventualmente acqua per ottenere un volume di almeno 50 ml . Sistemare la bevuta di raccolta del distillato in modo che l'allunga collegata all'uscita del refrigerante sia immersa nella soluzione acida .

Per mezzo di una pipetta di precisione prelevare , secondo le indicazioni della tabella n. 1 del metodo 2.1 una parte aliquota della soluzione limpida e trasferirla nel pallone da distillazione dell'apparecchio .

Aggiungere acqua fino ad un volume di circa 350 ml ( vedi nota 1 ) , 10 g di lega di Arnd ( 4.9 ) , 50 ml della soluzione di cloruro di magnesio ( 4.10 ) e qualche frammento di pietra pomice ( 4.12 ) . Raccordare rapidamente il pallone all'apparecchio da distillazione e scaldare leggermente per 30 minuti ; aumentare poi la fiamma e distillare l'ammoniaca prolungando l'operazione per circa un'ora . Trascorso questo tempo il residuo nel pallone deve avere una consistenza sciropposa . Terminata la distillazione , titolare la quantità di acido in eccesso nella bevuta di raccolta del distillato secondo le indicazioni del metodo 2.1 .

Nota 1

Quando la soluzione del concime è acida [ aggiunta dei 20 ml di HCl 1 ( 4.1 ) prevista per il metodo di solubilizzazione ] si neutralizzerà la parte aliquota prelevata per l'analisi nel modo seguente : aggiungere , nel pallone da distillazione contenente la parte aliquota prelevata , circa 250 ml di acqua , la quantità necessaria di una delle soluzioni di indicatore ( 4.11.1 , 4.11.2 o 4.11.3 ) ed agitare con cura . Neutralizzare usando la soluzione 2 N di idrossido di sodio ( 4.8 ) ed acidificare nuovamente con una goccia della soluzione di HCl ( 4.1 ) . Procedere poi come indicato in seguito .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota di una soluzione di fresco preparata di nitrato di sodio ( 4.13 ) contenente da 0,050 g a 0,150 g di azoto nitrico in funzione della variante scelta .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Vedi metodo 2.2.1 secondo Ulsch .

Metodo 2.2.3

DOSAMENTO DELL'AZOTO NITRICO ED AMMONIACALE SECONDO DEVARDA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto nitrico ed ammoniacale con riduzione dei nitrati secondo Devarda ( modificato per le varianti « a » , « b » e « c » ) .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Vedi metodo 2.2.1 .

3 . PRINCIPIO

Riduzione dei nitrati e dei nitriti eventualmente presenti allo stato di ammoniaca in soluzione fortemente alcalina , per mezzo di una lega metallica composta per il 45 % di alluminio ( Al ) , per il 5 % di zinco ( Zn ) e per il 50 % di rame ( Cu ) ( lega di Devarda ) . Distillazione e fissazione dell'ammoniaca in un volume noto di acido solforico titolato ; titolazione dell'eccesso di acido solforico con una soluzione di idrossido di sodio o di potassio di normalità nota .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata , esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido cloridrico diluito : 1 volume di HCl ( d = 1,18 ) più 1 volume di acqua .

4.2 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N per la variante « a » .

4.3 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N per la variante « a » .

4.4 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.5 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio esente da carbonati : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.6 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.7 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio esente da carbonati : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.8 . Lega di Devarda , per analisi :

Granulometria :

= da 90 a 100 % inferiore a 0,25 mm ,

= da 50 a 75 % inferiore a 0,075 mm .

Si consigliano confezioni da non più di 100 g .

4.9 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.10 . Soluzioni di indicatore .

4.10.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio , 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B .

Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.10.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.11 . Alcool etilico a 95-96 ° .

4.12 . Nitrato di sodio per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

Vedi metodo 2.1 .

5.1 . Apparecchio per distillazione consistente in un pallone di capacità conveniente , a fondo tondo , collegato ad un refrigerante per mezzo di una bolla da distillazione con dispositivo efficace contro il trascinamento di liquido , e munito , inoltre , sulla bevuta di raccolta del distillato , di un gorgogliatore ad acqua per impedire eventuali perdite di ammoniaca . Il tipo di apparecchio approvato per questa determinazione é riportato e descritto con tutte le caratteristiche di costruzione nella figura 5 .

5.2 . Pipette di precisione da 10 , 20 , 25 , 50 , 100 e 200 ml .

5.3 . Pallone tarato da 500 ml .

5.4 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Vedi metodo 2.1 « dosamento dell'azoto ammoniacale » .

7.2 . Analisi della soluzione

La quantità di azoto nitrico presente nella parte aliquota prelevara per l'analisi non deve superare la quantità massima risultante dalla tabella n. 1 .

Secondo la variante scelta , trasferire nella bevuta di raccolta del distillato la quantità esattamente misurata della soluzione titolata di acido solforico indicata nella tabella n. 1 del metodo 2.1 . Aggiungere la quantità prescritta della soluzione di indicatore scelta ( 4.10.1 o 4.10.2 ) e , eventualmente , acqua fino al volume di almeno 50 ml . Sistemare la bevuta di raccolta del distillato in modo che l'allunga collegata all'uscita del refrigerante sia immersa nella soluzione acida ; riempire il gorgogliatore di acqua distillata .

Per mezzo di una pipetta di precisione prelevare , secondo le indicazioni della tabella n. 1 del metodo 2.1 , una parte aliquota della soluzione limpida e trasferirla nel pallone da distillazione dell'apparecchio .

Aggiungere acqua fino ad un volume di 250-300 ml , 5 ml di alcool etilico ( 4.11 ) e 4 g della lega di Devarda ( 4.8 ) ( vedi nota 2 ) .

Prendendo le precauzioni necessarie per evitare perdite di ammoniaca , aggiungere al pallone circa 30 ml della soluzione di idrossido di sodio al 30 % ( 4.9 ) ed eventualmente , nel caso di solubilizzazione acida del campione , una quantità supplementare sufficiente a neutralizzare la quantità di acido cloridrico ( 4.1 ) presente nella parte aliquota prelevata per l'analisi . Congiungere il pallone da distillazione all'apparecchio , assicurarsi della tenuta dei raccordi ed agitare il pallone con precauzione per mescolare il contenuto .

Scaldare quindi a fiamma moderata in modo che lo sviluppo di idrogeno diminuisca sensibilmente alla fine di circa mezz'ora e che il liquido nel pallone cominci a bollire . Continuare la distillazione aumentando la fiamma e cercando che almeno 200 ml di liquido distillino in circa 30 minuti ( non sorpassare i 45 minuti di distillazione ) .

Essendo così terminata la distillazione , si stacca dall'apparecchio la bevuta di raccolta del distillato , si lava accuratamente l'allunga ed il gorgogliatore , recuperando quantitativamente il liquido in esso contenuto che , assieme alle acque di lavaggio , verrà aggiunto al distillato . Si titola quindi l'eccesso di acido nella bevuta di raccolta secondo il metodo 2.1 .

Nota 2

In presenza di sali di calcio , come nel caso del nitrato di calcio e del nitrato ammonico con calcare , conviene aggiungere , prima della distillazione e per ogni grammo di concime presente nella soluzione , 0,700 g di fosfato di sodio ( Na2HPO4 · 2H2O ) per impedire la formazione di Ca(OH)2 .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota di una soluzione di fresco preparata di nitrato di sodio ( 4.12 ) contenente da 0,050 g a 0,150 g di azoto nitrico in funzione della variante scelta .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Vedi metodo 2.2.1 .

Figura 5 : v. JO

Leggenda della figura 5

a ) Pallone da 1 000 ( 750 ) ml , a fondo tondo ed a collo lungo con bordo svasato .

b ) Tubo di alimentazione ( bolla da distillazione ) con bolla di sicurezza munito di giunto sferico « 18 » all'uscita .

c ) Tubo di raccordo à gomito , con giunto sferico « 18 » all'entrata e tagliato a « becco di flauto » all'uscita per la giunzione al refrigerante .

( Il raccordo al tubo di alimentazione può essere ugualmente realizzato con un tubo di gomma al posto del giunto sferico ) .

d ) Refrigerante a bolle ( sei ) collegato all'uscita per mezzo di un tubo di gomma ad un'allunga in vetro montata su di un tappo di gomma che porta a sua volta un gorgogliatore .

e ) Bevuta da 750 ml per la raccolta del distillato .

f ) Gorgogliatore ad acqua per evitare perdite di ammoniaca .

L'apparecchio è realizzato in vetro che non cede sostanze alcaline al distillato nelle condizioni di utilizzazione .

Metodi 2.3

DOSAMENTO DELL'AZOTO TOTALE

Metodo 2.3.1

DOSAMENTO DELL'AZOTO TOTALE NELLA CALCIOCIANAMIDE ESENTE DA NITRATI

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto totale nella calciocianamide esente da nitrati .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente alla calciocianamide esente da nitrati .

3 . PRINCIPIO

Dopo l'attacco secondo Kjeldahl , l'azoto ammoniacale formatosi viene spostato dalla soluzione mediante aggiunca di idrossido di sodio , distillato , raccolto e dosato in una soluzione titolata di acido solforico .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido solforico diluito ( d = 1,54 ) ( 1 + 1 in volume ) .

4.2 . Solfato di potassio per analisi .

4.3 . Catalizzatore .

Ossido di rame ( CuO ) : da 0,3 a 0,4 g per determinazione od una quantità equivalente di solfato di rame idrato ( CuSO4 · 5H2O ) pari a 0,95-1,25 g per determinazione .

4.4 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.5 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N per la variante « a » .

4.6 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N per la variante « a » .

4.7 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 , al metodo 2.1 ) .

4.8 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 , al metodo 2.1 ) .

4.9 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.10 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.11 . Soluzioni di indicatore .

4.11.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.11.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.12 . Pietra pomice in frammenti piccoli , lavata in HCl e calcinata .

4.13 . Solfocianuro di potassio per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Apparecchio da distillazione ( vedi metodo 2.1 ) .

5.2 . Pallone di attacco di Kjeldahl di capacità conveniente , a collo lungo .

5.3 . Pallone tarato da 250 ml .

5.4 . Pipette di precisione da 50 , 100 e 200 ml .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Pesare a ± 0,001 g , 1 g del campione e trasferirlo in un pallone di Kjeldahl ; aggiungere 50 ml di acido solforico diluito ( 4.1 ) , da 10 a 15 g di solfato di potassio ( 4.2 ) ed il catalizzatore previsto ( 4.3 ) . Scaldare lentamente per scacciare l'acqua e mantenere ad ebollizione moderata per due ore ; lasciare raffreddare e diluire con 100-150 ml di acqua . Raffreddare ancora , travasare quantitativamente la sospensione in un pallone tarato da 250 ml , portare a volume con acqua , omogeneizzare e filtrare per filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.2 . Analisi della soluzione

Con pipetta tarata di precisione prelevare , secondo la variante scelta ( vedi metodo 2.1 ) , una parte aliquota della soluzione filtrata pari a 50 , 100 o 200 ml e distillare l'ammoniaca secondo il metodo 2.1 avendo cura di aggiungere al pallone da distillazione una quantità sufficiente della soluzione di NaOH ( 4.4 ) così da assicurarne la presenza in forte eccesso .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota , corrispondente circa alla concentrazione in azoto del campione di una soluzione titolata di solfocianuro di potassio ( 4.13 ) .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato analitico in percentuale di azoto nel concime tal quale è stato ricevuto per l'analisi , utilizzando le formule seguenti :

variante « a » : N % = ( 50 - A ) × 0,7

variante « b » : N % = ( 50 - A ) × 0,7

variante « c » : N % = ( 35 - A ) × 0,875

Metodo 2.3.2

DOSAMENTO DELL'AZOTO TOTALE NELLA CALCIOCIANAMIDE NITRATA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto totale nella calciocianamide nitrata .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica alla calciocianamide contenente nitrati .

3 . PRINCIPIO

L'attacco diretto secondo Kjeldahl non è applicabile alla calciocianamide contenente nitrati . Per questo motivo i nitrati sono ridotti ad ammoniaca prima dell'attacco per mezzo di ferro metallico e di cloruro stannoso .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido solforico concentrato ( d = 1,84 ) .

4.2 . Polvere di ferro ridotto all'idrogeno per analisi .

4.3 . Solfato di potassio , per analisi .

4.4 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N per la variante « a » ( metodo 2.1 ) .

4.5 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N per la variante « a » ( metodo 2.1 ) .

4.6 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.7 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.8 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.9 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 2 al metodo 2.1 ) .

4.10 . Soluzioni di indicatore .

4.10.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.10.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile »

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.11 . Soluzione di cloruro stannoso .

Sciogliere 120 g di SnCl2 · 2H2O per analisi in 400 ml di acido cloridrico concentrato puro ( d = 1,18 ) e portare ad 1 l con acqua . La soluzione deve essere perfettamente limpida e preparata prima dell'uso . E indispensabile verificare il potere riducente del cloruro stannoso .

Nota

Sciogliere 0,5 g di SnCl2 · 2H2O in 2 ml di acido cloridrico concentrato puro ( d = 1,18 ) e portare a 50 ml con acqua . Aggiungere poi 5 g di sale di Seignette per analisi ( tartrato doppio di sodio e di potassio ) più una quantità sufficiente di carbonato di sodio per analisi per rendere la soluzione alcalina al tornasole .

Titolare con una soluzione di iodio 0,1 N in presenza di salda d'amido come indicatore . 1 ml di soluzione di iodio 0,1 N corrispondono a 0,01128 g di SnCl2 · 2H2O .

Almeno 1,80 % dello stagno totale presente nella soluzione così preparata deve trovarsi allo stato bivaiente . Per la titolazione si dovranno quindi utilizzare almeno 35 ml di soluzione di iodio 0,1 N .

4.12 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.13 . Soluzione campione nitrico-ammoniacale .

Pesare 2,500 g di nitrato di potassio per analisi e 10,160 g di solfato d'ammonio per analisi e trasferirli in un palione tarato di precisione da 250 ml . Sciogliere con acqua e portare a volume : 1 ml di questa soluzione contiene 0,010 g di azoto .

4.14 . Pietra pomice , in frammenti piccoli , lavati in HCl e calcinata .

5 . APPARECCHIATURA

Vedi metodo 2.3.1 .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Pesare con l'approssimazione di 0,001 g , 1 g del campione e trasferirlo in un pallone di Kjeldahl . Aggiungere 0,5 g di polvere di ferro ( 4.2 ) e 50 ml della soluzione di cloruro stannoso ( 4.11 ) , agitare e lasciare riposare per mezz'ora . Durante questo periodo agitare dopo 10 e 20 minuti . Aggiungere in seguito 10 g di solfato di potassio ( 4.3 ) e 30 ml di acido solforico ( 4.1 ) ; portare a ebollizione e proseguire l'attacco per un'ora dopo la comparsa dei fumi bianchi . Lasciare raffreddare e diluire con 100-150 ml di acqua [ invece di travasare in pallone tarato la sospensione per applicare poi le varianti « a » , « b » o « c » descritte nel metodo 2.1 , l'azoto ammoniacale di questa soluzione può essere direttamente distillato dopo aver aggiunto un forte eccesso di soluzione di idrossido di sodio ( 4.12 ) ] . Travasare quantitativamente la sospensione in pallone tarato da 250 ml , raffreddare , portare a volume con acqua , agitare e filtrare per filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.2 . Analisi della soluzione

Preleva * ervendosi di una pipetta tarata di precisione , seguendo la variante « a » , « b » o « c » descritta nel metodo 2.1 , 50 , 100 o 200 ml della soluzione così ottenuta . Distillare l'ammoniaca come indicato al metodo 2.1 , avendo cura di aggiungere al pallone da distillazione un forte eccesso della soluzione di idrossido di sodio ( 4.12 ) .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando parti aliquote della soluzione campione ( 4.13 ) contenente quantità di azoto ammoniacale e nitrico paragonabili alle quantità di azoto nitrico e cianamidico contenute nella calciocianamide nitrata .

Per ottenere ciò usare , nel pallone di Kjeldahl , un prelievo iniziale di 20 ml della soluzione campione ( 4.13 ) .

Effettuare l'analisi seguendo la tecnica descritta ai punti 7.1 e 7.2 .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato analitico in percentuale di azoto totale nel concime tal quale è stato ricevuto per l'analisi utilizzando le formule seguenti :

variante « b » : N % = ( 50 - A ) × 0,7

variante « b » : N % = ( 50 - A ) × 0,7

variante « c » : N % = ( 35 - A ) × 0,875

dove i simboli usati hanno il medesimo significato di cui al metodo 2.1 .

Metodo 2.3.3

DOSAMENTO DELL'AZOTO TOTALE NELL'UREA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto totale nell'urea .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente all'urea esente da nitrati .

3 . PRINCIPIO

Per ebollizione , in presenza di acido solforico , l'urea è trasformata quantitativamente in ammoniaca ; l'azoto ammoniacale formatosi viene spostato dalla soluzione mediante aggiunta di idrossido di sodio , distillato , raccolto e dosato in una soluzione titolata di acido solforico .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido solforico concentrato ( d = 1,84 ) .

4.2 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.3 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N per la variante « a » ( metodo 2.1 ) .

4.4 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N per la variante « a » ( metodo 2.1 ) .

4.5 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.6 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,2 N per la variante « b » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.7 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.8 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,5 N per la variante « c » ( vedi nota 1 al metodo 2.1 ) .

4.9 . Soluzioni di indicatore .

4.9.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metíle in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.9.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.10 . Pietra pomice in frammenti piccoli , lavata in HCl e calcinata .

4.11 . Urea per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Apparecchio da distillazione ( vedi metodo 2.1 ) .

5.2 . Pallone tarato da 500 ml .

5.3 . Pipette di precisione da 25 , 50 e 100 ml .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione

Inumidire 2,5 g del campione pesati a ± 0,001 g con 20 ml di acqua in un pallone di Kjeldahl da 300 ml . Aggiungere , agitando , 20 ml di acido solforico concentrato ( 4.1 ) e qualche pallina di vetro per facilitare l'ebollizione . Per evitare eventuali spruzzi , chiudere il collo del pallone con un piccolo imbuto a gambo lungo e scaldare quindi , dapprima dolcemente , poi vivamente , fino a sviluppo di fumi bianchi ( da 30 a 40 minuti ) .

Dopo raffreddamento diluire con 100-150 ml di acqua . Travasare quantitativamente il liquido in un pallone tarato da 500 ml trascurando l'eventuale insolubile ; lasciare raffreddare a temperatura ambiente . Portare poi a volume con acqua , omogeneizzare e , se necessario , filtrare per filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.2 . Analisi della soluzione

Con pipetta tarata di precisione prelevare , secondo la variante scelta ( vedi metodo 2.1 ) , una parte aliquota della soluzione limpida pari a 25 , 50 o 100 ml e distillare l'ammoniaca secondo il metodo 2.1 , avendo cura di aggiungere al pallone da distillazione una quantità sufficiente della soluzione di NaOH ( 4.2 ) così da assicurarne la presenza in forte eccesso .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota di una soluzione , preparata di fresco , di urea per analisi ( 4.11 ) .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato analitico in percentuale di azoto nel concime tal quale è stato ricevuto per l'analisi , utilizzando le formule seguenti :

variante « a » : N % = ( 50 - A ) × 1,12 ,

variante « b » : N % = ( 50 - A ) × 1,12 ,

variante « c » : N % = ( 35 - A ) × 1,40 .

Metodo 2.4

DOSAMENTO DELL'AZOTO CIANAMIDICO

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento dell'azoto cianamidico .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo è applicabile alla calciocianamide ed alla calciocianamide nitrata .

3 . PRINCIPIO

L'azoto cianamidico è precipitato sotto forma di composto argentico e dosato nel precipitato secondo il metodo di Kjeldahl .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata , esente da anidride carbonica e da composti azotati qualsiasi .

4.1 . Acido acetico glaciale .

4.2 . Soluzione di ammoniaca al 10 % ( d = 0,96 ) .

4.3 . Soluzione d'argento ammoniacale secondo Tollens .

Mescolare 500 ml di una soluzione di nitrato di argento al 10 % in acqua con 500 ml della soluzione di ammoniaca al 10 % ( 4.2 ) .

Non esporre inutilmente questa soluzione all'azione della luce , non scaldare senza necessità e conservare , nella misura del possibile , al riparo dall'aria . La soluzione si conserva abitualmente per anni e , fino a che si mantiene limpida , il reattivo è di buona qualità .

4.4 . Acido solforico concentrato ( d = 1,84 ) .

4.5 . Solfato di potassio per analisi .

4.6 . Catalizzatore .

Ossido di rame ( CuO ) : da 0,3 a 0,4 g per determinazione , od una quantità equivalente di solfato di rame idrato ( CuSO4 · 5H2O ) pari a 0,95-1,25 g per determinazione .

4.7 . Soluzione di idrossido di sodio , esente da ammoniaca , contenente circa il 30 % di NaOH ( d = 1,33 ) .

4.8 . Soluzione titolata di acido solforico : 0,1 N .

4.9 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati : 0,1 N .

4.10 . Soluzioni di indicatore .

4.10.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di 1 l .

Mescolare 1 volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina : utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.10.2 . Soluzione di indicatore « rosso metile » .

Sciogliere 0,1 g di rossi metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare a 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( da 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.11 . Pietra pomice in frammenti piccoli , lavata in HCl e calcinata .

4.12 . Solfocianuro di potassio per analisi .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Apparecchio da distillazione ( vedi metodo 2.1 ) .

5.2 . Pallone tarato da 500 ml ( per esempio : pallone tarato di Stohmann ) .

5.3 . Pallone d'attaco di Kjeldahl di capacità conveniente , a collo lungo ( 300 o 500 ml ) .

5.4 . Pipetta di precisione da 50 ml .

5.5 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Misure di sicurezza

Quando si impieghi qualsiasi soluzione ammoniacale d'argento , è prescritto strettamente di portare occhiali di sicurezza . Dal momento in cui si dovesse formare alla superficie della soluzione una fine pellicola , è possibile che si produca , agitando la soluzione , una esplosione : è di rigore quindi la più grande circospezione .

7.2 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Pesare , a ± 0,001 g , 2,5 g del campione e trasferirli in un piccolo mortaio di vetro ; servendosi del pestello spappolare con acqua per tre volte , decantando ogni volta il liquido in un pallone tarato di Stohmann da 500 ml . Lavare , servendosi di una spruzzetta , il mortaio , il pestello e l'imbuto adoperato nell'operazione in modo da trasferire quantitativamente la sostanza nel pallone tarato . Aggiungere nel pallone acqua fino a circa 400 ml , pois 15 ml di acido acetico glaciale ( 4.1 ) . Agitare , in agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto , per due ore .

Portare quindi al volume di 500 ml con acqua , omogeneizzare e filtrare per filtro asciutto in recipiente asciutto .

L'analisi dovrà essere continuata il più rapidamente possibile .

7.3 . Analisi della soluzione

Con pipetta di precisione prelevare 50 ml del filtrato e trasferirli in un bicchiere da 250 ml .

Alcalinizzare leggermente con la soluzione di ammoniaca ( 4.2 ) ed aggiungere , agitando , 30 ml della soluzione di argento ammoniacale secondo Tollens ( 4.3 ) , calda , per precipitare il composto argentico giallo della cianamide .

Lasciare riposare fino all'indomani , filtrare e lavare il precipitato con acqua fredda fino a scomparsa dell'ammoniaca nel filtrato .

Introdurre quindi , ancora umidi , filtro e precipitato in un pallone di Kjeldahl , aggiungervi da 10 a 15 g di solfato di potassio ( 4,5 ) , il catalizzatore ( 4.6 ) nella dose prescritta e quindi 50 ml di acqua e 25 ml di acido solforico concentrato ( 4.4 ) .

Scaldare lentamente , agitando leggernente , fino ad ebollizione incipiente . Aumentare la fiamma e fare bollire fino a quando il contenuto del pallone sia incolore o leggermente verde .

Prolungare ancora l'ebollizione per un'ora , poi lasciare raffreddare .

Travasare quantitativamente il liquido dal pallone di attacco al pallone da distillazione , aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.11 ) e diluire con acqua fino a circa 350 ml . Omogeneizzare e raffreddare .

Distillare l'ammoniaca secondo il metodo 2.1 , variante « a » , avendo cura di aggiungere al pallone da distillazione una quantità sufficiente della soluzione di NaOH ( 4.7 ) così da assicurarne la presenza in forte eccesso .

7.4 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni di esperienza e tenern conto nel calcolo del risultato finale .

7.5 . Prova di controllo

Prima di effettuare le analisi , controllare il buon funzionamento dell'apparecchio e la corretta applicazione della tecnica utilizzando una parte aliquota , corrispondente a 0,05 g di azoto , di una soluzione titolata di solfocianuro di potassio ( 4.12 ) .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato analitico in percentuale di azoto cianamidico nel concime tal quale è stato ricevuto per l'analisi , utilizzando la formula seguente :

N % = ( 50 - A ) × 0,56

Metodo 2.5

DOSAMENTO FOTOMETRICO DEL BIURETO NELL'UREA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento fotometrico del biureto nell'urea .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente all'urea .

3 . PRINCIPIO

In ambiente alcalino , in presenza di tartrato di sodio e di potassio , il biureto forma con il rame bivalente un complesso rameico violetto . L'estinzione della soluzione è misurata alla lunghezza d'onda di circa 546 nm ( nanometri ) .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata , esente da anidride carbonica e da ammoniaca ; la qualità dell'acqua è particolarmente importante per questa determinazione .

4.1 . Alcool metilico per analisi .

4.2 . Soluzione titolata di acido solforico : circa 0,1 N .

4.3 . Soluzione titolata di idrossido di sodio : circa 0,1 N .

4.4 . Soluzione alcalina di tartrato di sodio e di potassio .

In un pallone tarato da 1 l sciogliere 40 g di idrossido di sodio per analisi in 500 ml di acqua . Lasciare raffreddare ed aggiungere 50 g di tartrato di sodio e di potassio ( NaKC4H4O6 · 4H2O ) . Portare a volume . Lasciare riposare 24 ore prima dell'uso .

4.5 . Soluzione di solfato di rame .

In un pallone tarato da 1 l sciogliere 15 g di solfato di rame ( CuSO4 · 5H2O ) in 500 ml di acqua e portare poi a volume .

4.6 . Soluzione campione di biureto preparata di fresco .

In un pallone tarato da 250 ml sciogliere 0,250 g di biureto puro (1) in acqua . Portare a volume . 1 ml di questa soluzione contiene 0,001 g di biureto .

4.7 . Soluzione di indicatore

In un pallone tarato da 1 l sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° C , portare a 100 ml con acqua . Filtrare se necessario .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Spettrofotometro , o fotometro a filtri , di sensibilità e di precisione sufficiente , che permetta misure riproducibili con l'approssimazione di 0,5 % T (2) .

5.2 . Palloni tarati da 100 , 250 e 1 000 ml .

5.3 . Pipette tarate di precisione da 2 , 5 , 10 , 20 , 25 e 50 ml o buretta di precisione graduata in ventesimi di ml .

5.4 . Bicchiere da 250 ml .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Curva di taratura

Per mezzo di pipette di precisione , trasferire , in una serie di 7 palloni tarati da 100 ml , parti aliquote della soluzione campione di biureto ( 4.6 ) pari a 0 , 2 , 5 , 10 , 20 , 25 e 50 ml . Portare a circa 50 ml con acqua distillata , aggiungere una goccia di indicatore ( 4.7 ) e neutralizzare , se necessario , con l'acido solforico 0,1 N ( 4.2 ) . Aggiungere poi , agitando , 20 ml della soluzione alcalina di tartrato ( 4.4 ) e 20 ml della soluzione di solfato di rame ( 4.5 ) .

Nota :

Queste soluzioni dovranno essere aggiunte servendosi di due burette di precisione , o , meglio , con due pipette tarate di precisione .

Portare al volume di 100 ml con acqua distillata , omogeneizzare e lasciare riposare per 15 minuti a 30 ° C ± 2 ° C .

Effettuare le misure fotometriche di ciascuna soluzione utilizzando la soluzione « O » come liquido di confronto , alla lunghezza d'onda di circa 550 nanometri , usando vaschette di spessore conveniente .

Tracciare quindi la curva di taratura riportando in ordinate le estinzioni specifiche « k » (3) , o le estinzioni « E » (3) quando si siano usate nelle misure vaschette del medesimo spessore , ed in ascisse le quantità di biureto , espresse in mg , presenti nelle prove lette .

7.2 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , 10 g del campione preparato . Scioglierli , con circa 150 ml di acqua , in un pallone tarato da 250 ml ; dopo soluzione completa portare a volume . Filtrare , se necessario .

PER LA CONTINUAZIONE DEL TESTO VEDI SOTTO NUMERO : 377L0535.1Nota 1

Se nella pesata effettuata sono contenuti più di 0,015 g di azoto ammoniacale , sciogliere la sostanza in un bicchiere da 250 ml con 50 ml di alcool metilico ( 4.1 ) . Ridurre , per evaporazione , al volume di circa 25 ml . Travasare quantitativamente in un pallone tarato da 250 ml e portare a volume con acqua .

Nota 2

Eliminazione dell'opalescenza : in caso di presenza di sostanze colloidali , si possono avere difficoltà durante la filtrazione . In questo caso la soluzione da sottoporre all'analisi dovrà essere preparata nel modo seguente : sciogliere la sostanza pesata in 150 ml di acqua , aggiungere 2 ml di acido cloridrico circa normale e filtrare la soluzione usando due filtri a porosità fine in un pallone tarato da 250 ml . Lavare con acqua fino a volume . Procedere poi come indicato al punto ( 7.3 ) .

7.3 . Analisi della soluzione

Secondo il titolo presunto di biureto , prelevare dalla soluzione preparata di cui al punto 7.2 , servendosi di una pipetta tarata di precisione , una quantità di 25 o 50 ml e trasferirla in un pallone tarato da 100 ml . Se necessario neutralizzare usando una delle soluzioni 0,1 N ( 4.2 o 4.3 ) secondo il caso , utilizzando il rosso metile come indicatore , ed aggiungere poi , con la medesima precisione usata nella preparazione della curva di taratura , 20 ml della soluzione alcalina di tartrato di sodio e di potassio ( 4.4 ) e 20 ml della soluzione di solfato di rame ( 4.5 ) . Portare a volume , omogeneizzare accuratamente e lasciare riposare 15 minuti a 30 ° C ± 2 ° C .

Effettuare quindi le misure fotometriche e calcolare il contenuto di biureto presente nell'urea .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Se C è il peso di biureto , in mg , ricavato dalla curva di taratura , e V il volume della parte aliquota prelevata :

% biureto = ( C × 2,5 ) /V

9 . ALLEGATI

Se Jo è l'intensità di un fascio di raggi monocromatico ( a lunghezza d'onda determinata ) prima del suo passaggio attraverso un corpo trasparente e J è l'intensità di questo fascio di raggi dopo il passaggio , si definisce :

- Trasparenza : T = J/J o

- Opacità : O = J o/J

- Estinzione : E = log O

- Estinzione specifica ( estinzione riferita all'unità di spessore di strati attraversati ) : K = E/s

- Costante di estinzione : K = E/ ( c × s )

dove :

s = spessore dello strato attraversato espresso in cm ,

c = concentrazione in mg per litro ,

k = costante di estinzione caratteristica di ogni sostanza ( legge di Lambert-Beer ) .

Metodi 2.6

DETERMINAZIONE DELLE DIVERSE FORME DI AZOTO IN PRESENZA L'UNA DELL'ALTRA

Metodo 2.6.1

NEI CONCIMI CONTENENTI L'AZOTO SOTTO FORMA NITRICA , AMMONIACALE UREICA E CIANAMIDICA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di determinazione delle diverse forme di azoto presenti contemporaneamente in un concime .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica a qualsiasi concime , previsto nella direttiva , contenente azoto nelle diverse forme .

3 . PRINCIPIO

3.1 . Azoto totale , solubile ed insolubile

Secondo la lista dei tipi di concime ( allegato I della direttiva 76/116/CEE ) , questa determinazione è limitata ai prodotti contenenti calciocianamide .

3.1.1 . In assenza di nitrati : mineralizzazione diretta secondo Kjeldahl .

3.1.2 . In presenza di nitrati : mineralizzazione secondo Kjeldahl dopo riduzione dei nitrati con ferro metallico e cloruro stannoso .

Nei due casi l'ammoniaca è determinata secondo le modalità descritte nel metodo 2.1 .

Nota

Se all'analisi la quantità trovata di azoto insolubile risultasse superiore alla mezza unità per cento , si dovrà concludere che il concime contiene forme di azoto insolubile non comprese nell'allegato I della direttiva 76/116/CEE .

3.2 . Forme di azoto solubile

Sulla soluzione risultante da una sola pesata del campione si determinano , in diverse parti aliquote :

3.2.1 . l'azoto totale solubile :

3.2.1.1 . in assenza di nitrati : per mineralizzazione diretta secondo Kjeldahl ,

3.2.1.2 . in presenza di nitrati : mineralizzazione secondo Kjeldahl dopo riduzione dei nitrati secondo Ulsh . Nei due casi l'ammoniaca viene determinata secondo il metodo 2.1 ;

3.2.2 . l'azoto totale solubile eccetto l'azoto nitrico : mineralizzazione secondo Kjeldahl dopo eliminazione dell'azoto nitrico con solfato ferroso in ambiente acido ; l'ammoniaca viene determinata secondo il metodo 2.1 ;

3.2.3 . l'azoto nitrico per differenza :

3.2.3.1 . in assenza di cianamide , fra i risultati ottenuti operando secondo i punti 3.2.1.2 e 3.2.2 e/o fra il dato dell'azoto totale solubile ( 3.2.1.2 ) e la somma dell'azoto ammoniacale e dell'azoto ureico ( 3.2.4 + 3.2.5 ) ,

3.2.3.2 . in presenza di cianamide , fra i risultati ottenuti operando secondo i punti 3.2.1.2 e 3.2.2 e/o fra il dato dell'azoto totale solubile e la somma dei risultati ottenuti operando secondo i punti 3.2.4 + 3.2.5 + 3.2.6 ;

3.2.4 . l'azoto ammoniacale :

3.2.4.1 . in presenza unicamente di azoto ammoniacale e ammoniacale più nitrico , secondo le modalità descritte nel metodo 1 ,

3.2.4.2 . in presenza di azoto ureico e/o cianamidico , per distillazione a freddo in corrente d'aria dopo leggera alcalinizzazione . L'ammoniaca viene raccolta su acido solforico titolato e determinata secondo il metodo 2.1 ;

3.2.5 . l'azoto ureico :

3.2.5.1 . per trasformazione in azoto ammoniacale con ureasi e susseguente titolazione con acido cloridrico ,

3.2.5.2 . gravimetricamente per precipitazione con xantidrolo ; l'azoto del biureto , coprecipitato , può essere assimilato all'azoto ureico senza commettere un errore rilevante , essendo la sua concentrazione nei concimi composti , in genere , molto debole ,

3.2.5.3 . per differenza secondo la seguente tabella :

Caso * N nitrico * N ammoniacale * N cianamidico * Differenza *

1 * assente * presente * presente * ( 3.2.1.1 ) - ( 3.2.4.2 + 3.2.6 ) *

2 * presente * presente * presente * ( 3.2.2 ) - ( 3.2.4.2 + 3.2.6 ) *

3 * assente * presente * assente * ( 3.2.1.1 ) - ( 3.2.4.2 ) *

4 * presente * presente * assente * ( 3.2.2 ) - ( 3.2.4.2 ) *

3.2.6 . l'azoto cianamidico , per precipitazione come composto argentico : l'azoto nel precipitato , secondo Kjeldahl .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.1 . Solfato di potassio per analisi .

4.2 . Ferro ridotto all'idrogeno , per analisi ( la quantità prescritta deve poter ridurre almeno 50 mg di azoto nitrico ) .

4.3 . Solfocianuro di potassio per analisi .

4.4 . Nitrato di potassio per analisi .

4.5 . Solfato di ammonio per analisi .

4.6 . Urea per analisi .

4.7 . Acido solforico diluito 1 + 1 ( v/v ) .

4.8 . Soluzione titolata di acido solforico 0,2 N .

4.9 . Soluzione concentrata di idrossido di sodio .

Soluzione acquosa circa al 30 % ( p/v ) di NaOH , esente da ammoniaca .

4.10 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati , 0,2 N .

4.11 . Soluzione di cloruro stannoso .

In 400 ml di acido cloridrico concentrato per analisi ( d = 1,18 ) sciogliere 120 g di cloruro stannoso per analisi ( SnCl2 · 2H2O ) e portare ad un litro con acqua . La soluzione deve essere assolutamente limpida e preparata immediatamente prima dell'uso .

Nota

E indispensabile verificare il potere riducente del cloruro stannoso : allo scopo sciogliere 0,5 g di SnCl2 · 2H2O , in 2 ml di acido cloridrico concentrato per analisi ( d = 1,18 ) e portare a 50 ml con acqua . Aggiungere quindi 5 g di sale di Seignette ( tartrato sodico potassico ) , poi una quantità sufficiente di bicarbonato di potassio per analisi per rendere la soluzione alcalina al tornasole .

Titolare la soluzione con soluzione di iodio 0,1 N ; indicatore la salda d'amido .

1 ml di soluzione di iodio 0,1 N corrisponde a 0,01128 g di SnCl2 · 2H2O .

Almeno l 80 % dello stagno totale presente nella soluzione così preparata dovrà trovarsi allo stato bivalente . Si dovranno quindi utilizzare per la titolazione almeno 35 ml di soluzione 0,1 N di iodio .

4.12 . Acido solforico ( d 20 ° C = 1,84 ) .

4.13 . Acido cloridrico diluito : 1 + 1 ( v/v ) .

4.14 . Acido acetico ( 96-100 % ) .

4.15 . Soluzione di acido solforico contenente circa il 30 % di H2SO4 ( p/v ) .

4.16 . Solfato ferroso in cristalli ( FeSO4 · 7H2O ) .

4.17 . Soluzione titolata di acido solforico , 0,1 N .

4.18 . Alcool ottilico .

4.19 . Soluzione satura di carbonato di potassio .

4.20 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio , esente da carbonati , 0,1 N .

4.21 . Soluzione satura di idrossido di bario .

4.22 . Soluzione di carbonato di sodio al 10 % ( p/v ) .

4.23 . Acido cloridrico , 2 N .

4.24 . Soluzione titolata di acido cloridrico , 0,1 N .

4.25 . Soluzione di ureasi .

Sospendere in 100 ml di acqua distillata 0,5 g di ureasi attiva . Portare a pH = 5,4 , misurato al potenziometro , con soluzione di acido cloridrico 0,1 N ( 4.24 ) .

4.26 . Xantidrolo .

Soluzione al 5 % in alcool metilico o etilico ( 4.31 ) ( non utilizzare prodotti con alta percentuale di insolubile ) . La soluzione si conserva tre mesi in bottiglia ermetica al riparo-della luce .

4.27 . Catalizzatore .

Ossido di rame ( CuO ) : da 0,3 a 0,4 g per determinazione oppure una quantità equivalente di solfato di rame 5H2O da 0,95 a 1,25 g per determinazione .

4.28 . Pietra pomice in frammenti piccoli lavata in HCl e calcinata .

4.29 . Soluzione di indicatore .

4.29.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e portare al volume di 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare al volume di un litro .

Mescolare un volume della soluzione A con 2 volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina . Utilizzarne 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.29.2 . Soluzione di indicatore rosso metile .

Sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , portare al volume di 100 ml con acqua e filtrare se necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( 4-5 gocce ) invece del precedente .

4.30 . Cartine indicatrici .

Al tornasole , al blu di bromotimolo ( o altre , sensibili a pH compresi fra 6 e 8 ) .

4.31 . Alcool metilico o etilico a 95 ° .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Apparecchio da distillazione .

Vedi metodo 2.1 .

5.2 . Apparecchio per la determinazione dell'azoto ammoniacale secondo il punto 7.2.5.3 ( vedi figura 6 ) .

L'apparecchio è formato da un recipiente a collo normalizzato , di forma speciale , munito di tubulatura laterale chiudibile , di un tubo di raccordo con bolla di sicurezza e di un tubo perpendicolare per l'introduzione dell'aria . I tubi , al posto di raccordi normalizzati , possono essere collegati al recipiente per mezzo di un tappo di gomma forato . E importante dare una forma conveniente alla parte terminale dei tubi di arrivo dell'aria , dovendo le bollicine gassose essere perfettamente ripartite nelle soluzioni contenute nel recipiente di reazione e nella bevuta di raccolta . Il miglior dispositivo è costituito da piccole estremità fungiformi di diametro esterno di 20 mm provviste di 6 fori di 1 mm di diametro .

5.3 . Apparecchio per la determinazione dell'azoto ureico con l'ureasi secondo il punto 7.2.6.1 .

L'apparecchio è formato da una bevuta da 300 ml , munita di un imbuto a rubinetto e di un piccolo gorgogliatore ( vedi figura 7 ) .

5.4 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

5.5 . pH-metro .

5.6 . Stufa termostatica .

5.7 . Vetreria :

- pipette di precisione da 2 , 5 , 10 , 20 , 25 , 50 e 100 ml ,

- palloni di Kjeldahl , a collo lungo , da 300 e 500 ml ,

- palloni tarati da 100 , 250 , 500 e 1 000 ml ,

- crogioli filtranti : porosità da 5 a 15 µ ,

- mortai di vetro ,

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Azoto totale , solubile ed insolubile

7.1.1 . In assenza di nitrati

7.1.1.1 . Attacco

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità del campione preparato contenente al massimo 100 mg di azoto , e trasferirla nel pallone dell'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) . Aggiungere da 10 a 15 g di solfato di potassio ( 4.1 ) , il catalizzatore ( 4.27 ) e qualche frammento di pietra pomice ( 4.28 ) . Aggiungere in seguito 50 ml della soluzione di acido solforico diluito ( 4.7 ) e agitare prudentemente . Scaldare , dapprima moderatamente , agitando di tanto in tanto fino e che sia cessata la formazione eventuale di schiuma . Scaldare poi in modo da ottenere un'ebollizione regolare che si dovrà mantenere per un'ora dopo completa « chiarificazione » del liquido , evitando , con agitazioni periodiche , che particelle di sostanza aderiscano alle pareti del pallone . Trascorso questo tempo , raffreddare , aggiungere prudentemente , agitando , circa 350 ml di acqua . Agitare di nuovo per omogeneizzare e far si che la dissoluzione sia la più completa possibile . Lasciar raffreddare e raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) .

7.1.1.2 . Distillazione dell'ammoniaca

Pipettare , nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) e aggiungere l'indicatore prescelto ( 4.29.1 o 4.29.2 ) . Fare attenzione che l'estremità del raccordo del refrigerante si trovi un centimetro sotto il livello della soluzione nella bevuta di raccolta .

Prendendo le precauzioni necessarie per evitare perdite di ammoniaca , aggiungere al pallone da distillazione una quantità di soluzione concentrata di idrossido di sodio ( 4.9 ) sufficiente per alcalinizzare fortemente il liquido ( generalmente 120 ml bastano ; un controllo può essere effettuato aggiungendo qualche goccia di fenolftaleina . A distillazione ultimata il liquido residuo nel pallone deve essere ancora fortemente alcalino ) . Regolare il riscaldamento del pallone in modo da distillare circa 150 ml di liquido in mezz'ora . Controllare , con una cartina al tornasole ( 4.30 ) , che la distillazione sia completa ; in caso contrario distillare ancora 50 ml di liquido e ripetere il controllo , continuando così fino ad ottenere reazione neutra alla cartina ( 4.30 ) . A questo punto abbassare la bevuta di raccolta , distillare ancora qualche ml di liquido e lavare l'estremità del raccordo al refrigerante . Titolare l'eccesso di acido nella bevuta di raccolta con la soluzione titolata 0,2 N di idrossido di sodio o di potassio ( 4.10 ) .

7.1.1.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni e tenerne conto nel calcolo del risultato .

7.1.1.4 . Espressione del risultato

N % = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella prova in bianco , effetuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione espresso in grammi .

7.1.2 . In presenza di nitrati

7.1.2.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità del campione preparato contenente non più di 40 mg di azoto nitrico .

7.1.2.2 . Riduzione dei nitrati

Stemperare la quantità pesata in un piccolo mortaio con 50 ml di acqua . Travasare , aiutandosi con una spruzzetta e impiegando la minima quantità di acqua , in un pallone di Kjeldahl da 500 ml . Aggiungere 5 g di ferro ridotto ( 4.2 ) e 50 ml di soluzione di cloruro stannoso ( 4.11 ) . Agitare e lasciare a sé per mezz'ora , riagitando dopo 10 e 20 minuti .

7.1.2.3 . Attacco

Trascorso il tempo prescritto , aggiungere al pallone 30 ml di acido solforico ( 4.12 ) , 5 g di solfato di potassio ( 4.1 ) , la quantità prescritta di catalizzatore ( 4.27 ) e qualche frammento di pietra pomice per regolare l'ebollizione ( 4.28 ) . Scaldare moderatamente tenendo il pallone leggermente inclinato . Aumentare lentamente il riscaldamento agitando frequentemente il contenuto del pallone per rimettere l'eventuale deposito in sospensione . Il liquido annerisce dapprima per schiarirsi in seguito con formazione di una sospensione giallo-verde di solfato di ferro anidro . Continuare il riscaldamento per un'ora dopo l'ottenimento di una soluzione chiara , mantenendo una leggera ebollizione . Lasciare raffreddare . Diluire con precauzione con una piccola quantità di acqua , diluendo in seguito , poco a poco , con altri 100 ml di acqua . Agitare e travasare quantitativamente il contenuto del matraccio in un pallone tarato da 500 ml lavando a più riprese con acqua . Portare a volume , omogeneizzare e filtrare su filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.1.2.4 . Analisi della soluzione

Con pipetta di precisione prelevare e travasare nel pallone dell'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) , una parte aliquota della soluzione contenente un massimo di 100 mg di azoto . Diluire a circa 350 ml con acqua distillata e aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.28 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione e proseguire la determinazione come descritto al punto 7.1.1.2 .

7.1.2.5 . Prova in bianco

Vedi punto 7.1.1.3 .

7.1.2.6 . Espressione del risultato

N % = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella prova in bianco , effettuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata di cui al punto 7.1.2.4 .

7.2 . Forme di azoto solubile

7.2.1 . Preparazione della soluzione da sottoporre all'analisi

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità di 10 g del campione preparato e trasferirla in un pallone tarato da 500 ml .

7.2.1.1 . Caso dei concimi non contenenti azoto cianamidico

Aggiungere al pallone 50 ml di acqua e , in seguito , 20 ml della soluzione di acido cloridrico diluito ( 4.13 ) . Agitare e lasciare a sé fino ad esaurimento dell'eventuale sviluppo di anidride carbonica . Aggiungere quindi 100 ml di acqua e agitare per mezz'ora in agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto ( 5.4 ) . Portare a volume con acqua , omogeneizzare e filtrare su filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.2.1.2 . Caso dei concimi contenenti azoto cianamidico

Aggiungere al pallone 400 ml di acqua e qualche goccia di rosso metile ( 4.29.2 ) . Se necessario , acidificare con acido acetico glaciale ( 4.14 ) . Aggiungere 15 ml di acido acetico glaciale ( 4.14 ) . Agitare in agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto per due ore ( 5.4 ) . Qualora ce ne fosse bisogno , riacidificare , durante l'operazione , con acido acetico glaciale ( 4.14 ) . Portare a volume con acqua , omogeneizzare , filtrare immediatamente su filtro asciutto in recipiente asciutto e procedere senza indugio alla determinazione dell'azoto cianamidico .

Nei due casi descritti , dosare le diverse forme solubili di azoto il giorno stesso della solubilizzazione cominciando con le determinazioni dell'azoto cianamidico e dell'azoto ureico se presenti .

7.2.2 . Azoto totale solubile

7.2.2.1 . In assenza di nitrati

Pipettare in un pallone di Kjeldahl da 300 ml una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.1 o 7.2.1.2 ) contenente al massimo 100 mg di azoto . Aggiungere 15 ml di acido solforico concentrato ( 4.12 ) , 0,4 g di ossido di rame ( o 1,25 g di solfato di rame ) ( 4.27 ) , e qualche frammento di pietra pomice per regolare l'ebollizione ( 4.28 ) . Scaldare dapprima moderatamente per iniziare l'attaco , poi più vivamente fino a che il liquido risulti incolore o leggermente verdastro e che vi sia netto sviluppo di fumi bianchi . Dopo raffreddamento travasare quantitativamente il liquido nel pallone da distillazione , diluire circa 500 ml con acqua ed aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.28 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) e proseguire il dosamento come descritto al punto 7.1.1.2 .

7.2.2.2 . In presenza di nitrati

Pipettare , in una bevuta da 500 ml , una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.1 o 7.2.1.2 ) contenente al massimo 40 mg di azoto nitrico ( a questo punto dell'analisi non ha importanza la quantità totale di azoto presente in soluzione ) . Aggiungere 10 ml di soluzione di acido solforico al 30 % ( 4.15 ) , 5 g di ferro ridotto ( 4.2 ) e coprire immediatamente la bevuta con un vetro d'orologio . Scaldare leggermente fino a che la reazione proceda vivace ma non tumultuosa : a questo punto arrestare il riscaldamento e lasciare a sé per almeno tre ore a temperatura ambiente . Aiutandosi con una spruzzetta travasare poi quantitativamente la soluzione in un pallone tarato da 250 ml trascurando il ferro rimasto indisciolto . Portare al volume con acqua e omogeneizzare accuratamente . Pipettare in un pallone di Kjeldahl da 300 ml una parte aliquota della soluzione contenente un massimo di 100 mg di azoto . Aggiungere 15 ml di acido solforico concentrato ( 4.12 ) , 0,4 g di ossido di rame ( o 1,25 g di solfato di rame ) ( 4.27 ) e qualche frammento di pietra pomice per regolare l'ebollizione ( 4.28 ) . Scaldare dapprima moderatamente per iniziare l'attacco , poi più vivamente fino e che il liquido risulti incolore o leggermente verdastro e che vi sia netto sviluppo di fumi bianchi . Dopo raffreddamento travasare quantitativamente il liquido nel pallone da distillazione , diluire a circa 500 ml acqua ed aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.28 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) e proseguire il dosamento come descritto al punto 7.1.1.2 .

7.2.2.3 . Prova in bianco

Vedi punto 7.1.1.3 .

7.2.2.4 . Espressione del risultato

N % = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella prova in bianco , effettuata nel pipettare nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) .

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata ai punti 7.2.2.1 o 7.2.2.2 .

7.2.3 . Azoto totale solubile escluso l'azoto nitrico

Pipettare in un pallone Kjeldahl da 300 ml una parte aliquota del filtrato contenente un massimo di azoto da dosare ( totale - nitrico ) pari a 50 mg . Diluire a 100 ml con acqua , aggiungere 5 g di solfato ferroso ( 4.16 ) , 20 ml di acido solforico concetrato ( 4.12 ) e qualche frammento di pietra pomice per regolare l'ebollizione ( 4.28 ) . Scaldare dapprima moderatamente poi aumentare il riscaldamento fino a comparsa di fumi bianchi . Proseguire l'attacco per 15 minuti . Arrestare il riscaldamento , introdurre l'ossido di rame ( 4.27 ) come catalizzatore e mantenere ancora a fumi bianchi per 10-15 minuti . Dopo raffreddamento travasare quantitativamente il liquido nel pallone da distillazione ( 5.1 ) , diluire a circa 500 ml con acqua ed aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.28 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione e proseguire il dosamento come prescrito al punto 7.1.1.2 .

7.2.3.1 . Prova in bianco

Vedi punto 7.1.1.3 .

7.2.3.2 . Espressione del risultato

N % = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella prova in bianco , effettuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per la determinazione .

7.2.4 . Azoto nitrico

7.2.4.1 . In assenza di calciocianamide

E ottenuto per differenza fra i risultati ottenuti ai punti 7.2.2.4 e 7.2.3.2 e/o fra il risultato ottenuto al punto 7.2.2.4 e la somma dei risultati ottenuti ai punti 7.2.5.2 oppure 7.2.5.5 + 7.2.6.3 oppure 7.2.6.5 oppure 7.2.6.6 .

7.2.4.2 . In presenza di calciocianamide

E ottenuto per differenza fra i risultati ottenuti ai punti 7.2.2.4 e 7.2.3.2 e anche fra i risultati ottenuti al punto 7.2.2.4 e la somma dei risultati ottenuti ai punti 7.2.5.5 + 7.2.6.3 oppure 7.2.6.5 oppure 7.2.6.6 + 7.2.7 .

7.2.5 . Azoto ammoniacale

7.2.5.1 . In presenza unicamente di azoto ammoniacale o di azoto ammoniacale più azoto nitrico

Pipettare nel pallone dell'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.1 ) contenente al massimo 100 mg di azoto ammoniacale . Aggiungere acqua fino a circa 350 ml e qual he frammento di pietra pomice ( 4.28 ) per facilitare l'ebollizione . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione , aggiungere 20 ml della soluzione concentrata di idrossido di sodio ( 4.9 ) e distillare come descritto al punto 7.1.1.2 .

7.2.5.2 . Espressione del risultato

N ammoniacale % = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella prova in bianco , effettuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per la determinazione .

7.2.5.3 . In presenza di azoto ureico e/o cianamidico

Pipettare nel pallone asciutto dell'apparecchio ( 5.2 ) , una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.1 oppure 7.2.1.2 ) contenente un massimo di 20 mg di azoto ammoniacale . Collegare le parti dell'apparecchio , pipettare nella bevuta di raccolta 50 ml esatti della soluzione titolata 0,1 N di acido solforico ( 4.17 ) , la quantità prescrita dell'indicatore scelto ( 4.29.1 o 4.29.2 ) , e aggiungere tanta acqua distillata da avere il livello del liquido 5 cm sopra l'uscita del tubo di sviluppo . Introdurre attraverso la tubulatura laterale dell'apparecchio tanta acqua distillata da portare il volume della parte aliquota prelevata a circa 50 ml . Per evitare la formazione di schiuma durante il passaggio della corrente d'aria , aggiungere qualche goccia di alcool ottilico ( 4.18 ) .

Alcalinizzare infine con 50 ml della soluzione satura di carbonato di potassio ( 4.19 ) ed iniziare immediatamente l'espulsione dalla sospensione fredda dell'ammoniaca così liberata . La viva corrente d'aria necessaria allo scopo ( circa 3 litri/minuto ) viene preventivamente purificata facendola gorgogliare attraverso due bottiglie di lavaggio contenenti rispettivamente soluzioni diluite di acido solforico e di idrossido di sodio . Invece di utilizzare aria sotto pressione , si può aspirare l'aria necessaria operando il vuoto con una pompa all'uscita della bevuta di raccolta del distillato che dovrà , allo scopo , essere resa a tenuta per mezzo di un tappo a due fori che serviranno al passaggio del tubo di sviluppo e della tubulatura da unire alla pompa a vuoto . La distillazione dell'ammoniaca è generalmente completa dopo 3 ore : è in ogni caso utile assicurarsene cambiando la bevuta . Terminata la distillazione , smontare la bevuta di raccolta dall'apparecchio , lavare l'estremità del tubo di sviluppo e le pareti della bevuta stessa con poca acqua e titolare l'acido in eccesso con la soluzione titolata di idrossido di sodio 0,1 N ( 4.20 ) .

7.2.5.4 . Prova in bianco

Vedi punto 7.1.1.3 .

7.2.5.5 . Espressione del risultato

N ammoniacale % = ( ( a - A ) × 0,14 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N utilizzati nella prova in bianco , effettuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.2 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,1 N ( 4.17 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per la determinazione .

7.2.6 . Azoto ureico

7.2.6.1 . Metodo all'ureasi

Pipettare , in un pallone tarato da 500 ml una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.1 o 7.2.1.2 ) contenente non più di 250 mg di azoto ureico . Per precipitare i fosfati aggiungere la soluzione satura di idrossido di bario ( 4.21 ) fino e che una nuova aggiunta , non provochi la comparsa di nuovo precipitato . Eliminare poi , per precipitazione con la soluzione al 10 % di carbonato di sodio ( 4.22 ) , l'eccesso di ioni bario ed il calcio eventualmente presenti nella soluzione .

Lasciar : depositare e controllare se la precipitazione è stata completa . Portare a volume , omogeneizzare e filtrare su filtro a pieghe . Pipettare 50 ml del filtrato nella bevuta da 300 ml dell'appareccho ( 5.3 ) . Acidificare con acido cloridrico 2 N ( 4.23 ) fino a pH = 3,0 misurato potenziometricamente ( 5.5 ) . Portare in seguito a pH = 5,4 con la soluzione di idrossido di sodio 0,1 N ( 4.20 ) .

Per evitare perdite di ammoniaca durante la decomposizione operata dall'ureasi , chiudere la bevuta col tappo portante l'imbuto a rubinetto e un piccolo gorgogliatore ( veal figura ) contenente esattamente 2 ml della soluzione titolata di acido cloridrico 0,1 N ( 4.24 ) . Attraverso l'imbuto a rubinetto aggiungere 20 ml della soluzione di ureasi ( 4.25 ) e lasciare a sé per un'ora a 20-25 ° C . Pipettare quindi 25 ml della soluzione titolata di acido cloridrico 0,1 N ( 4.24 ) nell'imbuto a rubinetto , lasciare scolare la soluzione nella bevuta , lavare con un poco d'acqua . Trasferire quantitativamente nella bevuta il contenuto del gorgogliatore . Titolare l'eccesso di acido con la soluzione di idrossido di sodio 0,1 N ( 4.20 ) fino a pH = 5,4 misurato potenziometricamente .

7.2.6.2 . Prova in bianco

Vedi punto 7.1.1.3 .

7.2.6.3 . Espressione del risultato

N ureico % = ( ( a - A ) × 0,14 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titotolata di idrossidio di sodio o di potassio 0,1 N utilizzati nella prova in bianco , effettuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) , aggiungere 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.8 ) .

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N utilizzati nella titolazione ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per la determinazione .

Nota 1

Dopo la precipitazione con le soluzioni di idrossido di bario e di carbonato di sodio , portare a volume , filtrare e neutralizzare il più rapidamente possibile .

Nota 2

Il controllo della titolazione finale può ugualmente effettuarsi usando l'indicatore rosso metile ( 4.29.2 ) , ma il punto di viraggio è difficile da cogliere .

7.2.6.4 . Metodo gravimetrico allo xantidrolo

Pipettare , in un bicchiere da 250 ml , una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.1 o 7.2.1.2 ) contenente non più di 20 mg di urea . Aggiungere 40 ml di acido acetico ( 4.14 ) e agitare con una bacchetta di vetro per un minuto . Lasciare depositare l'eventuale precipitato per 5 minuti . Filtrare per filtro normale in un bicchiere da 100 ml , lavare con qualche goccia di acido acetico ( 4.14 ) , poi aggiungere al filtrato , goccia a goccia e agitando continuamente con una bacchetta di vetro , 10 ml della soluzione di xantidrolo ( 4.26 ) . Lasciare riposare fino a formazione del precipitato e , a questo momento , agitare ancora per uno o due minuti . Lasciare a sé per un'ora e mezza . Filtrare su crogiolo filtrante in vetro ( 5.7 ) preventivamente tarato aiutandosi con un leggero vuoto ; lavare tre volte con 5 ml di alcool etilico ( 4.31 ) senza preoccuparsi di eliminare tutto l'acido acetico . Mettere il crogiolo in stufa a 130 ° C per un'ara ( non altrepassare i 145 ° C ) . Raffreddare in essiccatore e pes * .

7.2.6.5 . Espressione * sultato

N ( urea + biureto ) % = ( 6,67 × m ) /M

dove :

m = peso del precipitato ottenuto , espresso in grammi ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per la determinazione .

Effettuare la correzione per la prova in bianco ; l'azoto del biureto può generalmente essere assimilato all'azoto ureico senza grande errore , essendo il suo titolo , in valore assoluto , nei concimi composti , molto debole .

7.2.6.6 . Metodo per differenza

Si può calcolare l'azoto ureico secondo la tabella seguente :

Caso * N nitrico * N ammoniacale * N cianamidico * N ureico *

1 * assente * presente * presente * ( 7.2.2.4 ) - ( 7.2.5.5 + 7.2.7 ) *

2 * presente * presente * presente * ( 7.2.3.2 ) - ( 7.2.5.5 + 7.2.7 ) *

3 * assente * presente * assente * ( 7.2.2.4 ) - ( 7.2.5.5 ) *

4 * presente * presente * assente * ( 7.2.3.2 ) - ( 7.2.5.5 ) *

7.2.7 . Azoto cianamidico

Prelevare una parte aliquota del filtrato ( 7.2.1.2 ) , contenente da 10 a 30 mg di azoto cianamidico , e trasferirla in un blechiere da 250 ml . Proseguire la determinazione secondo il metodo 2.4 .

8 . VERIFICA DEI RISULTATI

8.1 . In certi casi è possibile trovare una differenza fra l'azoto totale determinato direttamente su di una pesata del campione ( 7.1 ) e l'azoto totale solubile ( 7.2.2 ) . In ogni caso questa differenza non deve essere maggiore a 0,5 unità . In caso contrario il concime contiene forme di azoto insolubile non comprese nella lista della direttiva 76/116/CEE .

8.2 . Per ogni metodo di determinazione , fare una prova in bianco nelle identiche condizioni , e tenerne conto nel calcolo del risultato . Prima di ogni analisi , controllare il funzionamento degli apparecchi e la corretta applicazione delle tecniche con una soluzione campione contenente le diverse forme di azoto in proporzioni vicine a quelle del campione . Questa soluzione campione viene preparata partendo da soluzioni titolate di solfocianuro di potassio ( 4.3 ) , di nitrato di potassio ( 4.4 ) , di solfato di ammonio ( 4.5 ) e di urea ( 4.6 ) .

Figura 6

Apparecchio per il dosamento dell'azoto ammoniacale ( 7.2.5.3 ) : v. JO

(1) Il biureto può essere purificato preventivamente per lavaggio con una soluzione ammoniacale al 10 % , acqua , acetone ed essiccando poi sotto vuoto .

(2) Vedi punto 9 « allegati » .

(3) Vedi punto 9 « allegati » .

Figura 7

Apparecchio per il dosamento dell'azoto ureico ( 7.2.6.1 . ) : v. JO

Metodi 2.6.2

DETERMINAZIONE DEL TITOLO DELLE DIFFERENTI FORME DI AZOTO NEI CONCIMI CONTENENTI L'AZOTO SOLAMENTE SOTTO FORMA NITRICA , AMMONIACALE ED UREICA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo semplificato di determinazione delle differenti forme di azoto nei concimi che lo contengono solamente in forma nitrica , ammoniacale ed ureica .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

il presente metodo si applica a tutti i concimi , previsti nella direttiva , contenenti l'azoto esclusivamente nella forma nitrica , ammoniacale ed ureica .

3 . PRINCIPIO

A partire da una medesima soluzione del campione , si determina su differenti parti aliquote :

3.1 . l'azoto totale :

3.1.1 . in assenza di nitrati per kjeldahlizzazione diretta della soluzione ,

3.1.2 . in presenza di nitrati per kjeldahlizzazione su una parte aliquota proveniente dalla soluzione dopo riduzione secondo Ulsh ; l'ammoniaca è dosata , nei due casi , come descritto nel metodo 2.1 ;

3.2 . l'azoto totale solubile , ad eccezione dell'azoto nitrico , per kjeldahlizzazione dopo eliminazione in ambiente acido dell'azoto nitrico con solfato ferroso , dosando poi l'ammoniaca come descritto nel metodo 2.1 ;

3.3 . l'azoto nitrico , per differenza fra il punto 3.1.2 e il punto 3.2 e/o fra l'azoto totale solubile ( 3.1.2 ) e la somma dell'azoto ammoniacale ed ureico ( 3.4 + 3.5 ) ;

3.4 . l'azoto ammoniacale : per distillazione a freddo dopo leggera alcalinizzazione ; l'ammoniaca viene raccolta in una soluzione titolata di acido solforico e dosata come descritto nel metodo 2.1 ;

3.5 . l'azoto ureico ,

sia

3.5.1 . per trasformazione in ammoniaca con ureasi : l'ammoniaca viene titolata con una soluzione titolata di acido cloridrico ,

sia

3.5.2 . gravimetricamente con xantidrolo ; il biureto coprecipitato si può assimilare all'azoto ureico senza grande errore , essendo il suo contenuto nei concimi composti generalmente debole in valore assoluto ,

sia

3.5.3 . per differenza , secondo la tabella seguente :

Caso * N nitrico * N ammoniacale * N ureico *

1 * assente * presente * ( 3.1.1 ) - ( 3.4 ) *

2 * presente * presente * ( 3.2 ) - ( 3.4 ) *

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata

4.1 . Solfato di potassio per analisi .

4.2 . Ferro per analisi ridotto all'idrogeno ( la quantità prescritta di ferro deve poter ridurre almeno 50 mg di azoto nitrico ) .

4.3 . Nitrato di potassio per analisi .

4.4 . Solfato d'ammonio per analisi .

4.5 . Urea per analisi .

4.6 . Soluzione titolata di acido solforico 0,2 N .

4.7 . Soluzione concentrata di idrossido di sodio .

Soluzione acquosa contenente circa il 30 % ( p/v ) di NaOH , esente d'ammoniaca .

4.8 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N , esente da carbonati .

4.9 . Acido solforico d 20 = 1,84 .

4.10 . Acido cloridrico diluito : 1 + 1 in volume .

4.11 . Acido acetico : 96-100 % .

4.12 . Acido solforico .

Soluzione contenente circa il 30 % di H2SO4 ( p/v ) , esente d'ammoniaca .

4.13 . Solfato ferroso in cristalli ( FeSO4 · 7H2O ) .

4.14 . Soluzione titolata di acido solforico 0,1 N .

4.15 . Alcool ottilico .

4.16 . Soluzione satura di carbonato di potassio .

4.17 . Soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N .

4.18 . Soluzione satura di idrossido di bario .

4.19 . Soluzione di carbonato di sodio al 10 % ( p/v ) .

4.20 . Acido cloridrico 2 N .

4.21 . Soluzione titolata di acido cloridrico 0,1 N .

4.22 . Soluzione di ureasi .

Sospendere 0,5 g di ureasi attiva in 100 ml d'acqua distillata . Aggiustare il pH potenziometricamente a 5,4 con l'acido cloridrico 0,1 N ( 4.21 ) .

4.23 . Xantidrolo .

Soluzione al 5 % in alcool etilico o metilico ( 4.28 ) ( non utilizzare prodotti con forte contenuto di insolubile ) . La soluzione si conserva tre mesi , al riparo dalla luce , in bottiglia ben chiusa .

4.24 . Catalizzatore .

Ossido di rame ( CuO ) da 0,3 a 0,4 g per dosamento oppure una quantità equivalente di solfato di rame 5H2O da 0,95 a 1,25 g per dosamento .

4.25 . Pietra pomice granulare , lavata con acido cloridrico e calcinata .

4.26 . Soluzioni di indicatori .

4.26.1 . Indicatore misto .

Soluzione A : sciogliere 1 g di rosso metile in 37 ml di soluzione di idrossido di sodio 0,1 N e completare ad 1 l con acqua .

Soluzione B : sciogliere 1 g di blu di metilene in acqua e portare ad 1 l .

Mescolare un volume della soluzione A con due volumi della soluzione B . Questo indicatore è violetto in soluzione acida , grigio in soluzione neutra e verde in soluzione alcalina . Si utilizzano di questa soluzione di indicatore 0,5 ml ( 10 gocce ) .

4.26.2 . Soluzione di indicatore rosso metile : sciogliere 0,1 g di rosso metile in 50 ml di alcool etilico a 95 ° , completare a 100 ml con acqua e filtrare se è necessario . Si può utilizzare questo indicatore ( 4 a 5 gocce ) al posto del precedente .

4.27 . Cartine indicatrici .

Al tornasole , al blu di bromotimolo ( o altre cartine sensibili ai pH da 6 ad 8 ) .

4.28 . Alcool etilico o metilico : soluzioni a 95 ° .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Apparecchio da distillazione : vedi metodo 2.1 .

5.2 . Apparecchio per il dosamento dell'azoto ammoniacale secondo la tecnica analitica ( 7.5.3 ) .

Vedi metodo 2.6.1 e figura 6 ) .

5.3 . Apparecchio per il dosamento dell'azoto ureico secondo la tecnica all'ureasi ( 7.6.1 ) .

Vedi metodo 2.6.1 e fig. 7 ) .

5.4 . Agitatore meccanico rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

5.5 . pH-metro .

5.6 . Vetreria :

- pipette di precisione da 2 , 5 , 10 , 20 , 25 , 50 e 100 ml ,

- palloni di Kjeldahl , a collo lungo , da 300 e 500 ml ,

- palloni tarati da 100 , 250 , 500 e 1 000 ml ,

- crogioli a setto poroso : diametro dei pori da 5 a 15 µm ,

- mortai .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Preparazione della soluzione da analizzare

Pesare , con l'approssimazione di 1 mg , 10 g del campione e trasferirli in un pallone tarato da 500 ml . Aggiungere al pallone 50 mg di acqua e poi 20 ml di acido cloridrico diluito ( 4.10 ) . Agitare e lasciare riposare fino a cessazione dell'eventuale sviluppo di anidride carbonica . Aggiungere in seguito 400 ml di acqua ed agitare per mezz'ora nell'agitatore . Portare a volume con acqua , omogeneizzare e filtrare su filtro asciutto in recipiente asciutto .

7.2 . Azoto totale

7.2.1 . In assenza di nitrati

Pipettare in un pallone di Kjeldahl da 300 ml una parte aliquota del filtrato ( 7.1 ) contenente al massimo 100 mg di azoto . Aggiungere 15 ml di acido solforico concentrato ( 4.9 ) , 0,4 g di ossido di rame o 1,25 g di solfato di rame ( 4.24 ) e qualche pallina di vetro per regolare l'ebollizione . Scaldare moderatamente per iniziare l'attacco , poi più energicamente fino a che il liquido diventi incolore o leggermente verdastro e che i fumi bianchi si sviluppino nettamente . Dopo raffreddamento trasferire quantitativamente la soluzione nel pallone da distillazione , diluire a circa 500 ml con acqua ed aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.25 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) e proseguire l'analisi come descritto al punto 7.1.1.2 del metodo 2.6.1 .

7.2.2 . In presenza di nitrati

Pipettare in una bevuta da 500 ml una parte aliquota del filtrato ( 7.1 ) contenente al massimo 40 mg d'azoto nitrico . A questo punto dell'analisi la quantità totale d'azoto presente non ha importanza . Aggiungere 10 ml di acido solforico al 30 % ( 4.12 ) , 5 g di ferro ridotto ( 4.2 ) e coprire immediatamente la bevuta con un vetro da orologio . Scaldare leggermente fino a che la reazione divengaviva ma non tumultuosa ; a questo momento arrestare il riscaldamento e lasciare in riposo per almeno tre ore a temperatura ambiente . Travasare quantitativamente il liquido in un pallone tarato da 250 ml , trascurando il ferro rimasto insoluto . Portare a volume con acqua , omogeneizzare accuratamente e pipettare , in un pallone di Kjeldahl da 300 ml , una parte aliquota contenente al massimo 100 mg di azoto . Aggiungere 15 ml di acido solforico concentrato ( 4.9 ) , 0,4 g d'ossido di rame o 1,25 g di solfato di rame ( 4.24 ) e qualche pallina di vetro per regolarizzare l'ebollizione . Scaldare moderatamente per iniziare l'attacco poi più energicamente fino a che il liquido diventi incolore o leggermente verdastro e che i fumi bianchi si sviluppino nettamente . Dopo raffreddamento trasferire quantitativamente la soluzione nel pallone da distillazione , diluire a circa 500 ml con acqua ed aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.25 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) e proseguire l'analisi come descritto al punto 7.1.1.2 del metodo 2.6.1 .

7.2.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizioni e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

7.2.4 . Espressione del risultato

N % = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N ( 4.8 ) utilizzati per la prova in bianco , effettuata utilizzando sempre 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.6 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N ( 4.8 ) utilizzati per l'analisi ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata secondo il paragrafo 7.2.1 o 7.2.2 .

7.3 . Azoto totale ad eccezione dell'azoto nitrico

7.3.1 . Analisi

Pipettare in un pallone di Kjeldahl da 300 ml una parte aliquota del filtrato ( 7.1 ) contenente un massimo di 50 mg di azoto da dosare . Diluire a 100 ml con acqua , aggiungere 5 g di solfato ferroso ( 4.13 ) , 20 ml di acido solforico concentrato ( 4.9 ) e qualche pallina di vetro per regolarizzare l'ebollizione . Scaldare dapprima moderatamente , poi aumentare il riscaldamento fino a sviluppo di fumi bianchi . Proseguire l'attacco per 15 minuti ; arrestare il riscaldamento , introdurre nel pallone 0,4 g di oxido di rame o 1,25 g di solfato di rame ( 4.24 ) . Scaldare di nuovo e mantenere a sviluppo di fumi bianchi da 10 a 15 minuti . Dopo raffreddamento trasferire quantitativamente il contenuto del pallone di Kjeldahl nel pallone dell'apparecchio da distillazione ( 5.1 ) . Diluire a circa 500 ml con acqua ed aggiungere qualche frammento di pietra pomice ( 4.25 ) . Raccordare il pallone all'apparecchio da distillazione e proseguire l'analisi come descritta al punto 7.1.1.2 del metodo 2.6.1 .

7.3.2 . Prova in bianco

Vedi punto 7.2.3 .

7.3.3 . Espressione del risultato

N % ( totale - NO3 ) = ( ( a - A ) × 0,28 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N ( 4.8 ) utilizzati per la prova in bianco , effettuata pipettando nella bevuta di raccolta dell'apparecchio ( 5.1 ) utilizzando ugualmente 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,2 N ( 4.6 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,2 N ( 4.8 ) utilizzati per l'analisi ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata secondo il punto 7.3.1 .

7.4 . Azoto nitrico

E ottenuto per differenza fra i risultati :

7.2.4 - ( 7.5.3 + 7.6.3 )

oppure

7.2.4 - ( 7.5.3 + 7.6.5 )

oppure

7.2.4 - ( 7.5.3 + 7.6.6 ) .

7.5 . Azoto ammoniacale

7.5.1 . Analisi

Pipettare nel recipiente asciutto dell'apparecchio ( 5.2 ) una parte aliquota del filtrato ( 7.1 ) contenente al massimo 20 mg di azoto ammoniacale . Raccordare l'apparecchio . Pipettare nella bevuta da 300 ml esattamente 50 ml di una soluzione titolata d'acido solforico 0,1 N ( 4.14 , la quantità prescritta dall'indicatore scelto 4.26.1 o 4.26.2 ) e tanta acqua distillata per portare il livello del liquido a circa 5 cm al di sopra dell'apertura del tubo di arrivo del gas . Introdurre attraverso il collo laterale del recipiente di sviluppo dell'acqua distillata fino ad avere un volume di circa 50 ml . Agitare . Per evitare la formazione di schiuma che disturba durante il passaggio della corrente gassosa , aggiungere qualche goccia di alcool ottilico ( 4.15 ) . Alcalinizzare infine con 50 ml della soluzione satura di carbonato di potassio ( 4.16 ) e cominciare immediatamente ad espellere dalla sospensione fredda l'ammoniaca cosí liberata . L'intensa corrente d'aria necessaria ( circa 3 litri/minuto ) è previamente purificata per gorgogliamento in bottiglie di lavaggio contenenti acido solforico diluito e idrossido di sodio diluito . Invece di utilizzare aria compressa , si può aspirare l'aria necessaria operando il vuoto con una pompa all'uscita della bevuta di raccolta del distillato che dobrà , allo scopo , essere resa a tenura per mezzo di un tappo a due fori che serviranno al passaggio del tubo di sviluppo e della tubulatura da unire alla pompa a vuoto . La distillazione dell'ammoniaca è generalmente completa dopo 3 ore : è in ogni caso utile assicurarsene cambiando la bevuta . Terminata la distillazione , smontare la bevuta di raccolta dall'apparecchio , lavare l'estremità del tubo di sviluppo e le pareti della bevuta stessa con poca acqua e titolare l'acido in eccesso con la soluzione titolata di idrossido di sodio 0,1 N ( 4.17 ) .

7.5.2 . Prova in bianco

7.5.3 . Espressione del risultato

N ammoniacale % = ( ( a - A ) × 0,14 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N ( 4.17 ) utilizzata per la prova in bianco , effettuata pipettando nella bevura da 300 ml ( 5.2 ) 50 ml della soluzione titolata di acido solforico 0,1 N ( 4.14 ) ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N ( 4.17 ) utilizzati per l'analisi ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per l'analisi .

7.6 . Azoto ureico

7.6.1 . Metodo all'ureasi

Pipettare , in un pallone tarato da 500 ml , una parte aliquota del filtrato ( 7.1 ) contenente un massimo di 250 mg di azoto ureico . Per precipitare i fosfati , aggiungere una quantità conveniente di soluzione satura di idrossido di bario ( 4.18 ) e continuare fino a che un'addizione supplementare non produca più precipitato . Eliminare poi l'eccesso di ioni bario ( e degli ioni calcio eventualmente in soluzione ) con la soluzione al 10 % di carbonato di sodio ( 4.19 ) . Lasciare depositare e controllare se la precipirazione è stata totale . Portare a volume , omogeneizzare e filtrare su un filtro a pieghe . Pipettare 50 ml del filtrato nella bevuta da 300 ml dell'apparecchio ( 5.3 ) . Acidificare con acido cloridrico 2 N ( 4.20 ) fino a pH = 3,0 controllato potenziometricamente . Portare poil il pH a 5,4 con la soluzione di idrossido di sodio 0,1 N ( 4.17 ) . Per evitare perdite di ammoniaca durante la decomposizione operata dall'ureasi , chiudere la beruta col tappo portante l'imbuto a rubinetto e un piccolo gorgogliatore ( vedi figura 7 ) contenente esattamente 2 ml della soluzione titolata di acido cloridrico 0,1 N ( 4.21 ) . Attraverso l'imbuto rubinetto aggiungere 20 ml della soluzione di ureasi ( 4.22 ) e lasciare a sé per un'ora a 20-25 ° C . Pipettare quindi 25 ml della soluzione titolata di acido cloridrico 0,1 N ( 4.2 ) nell'imbuto rubinetto , lasciare scolare la soluzione nella bevuta , lavare con un poco d'acqua . Trasferire quantitativamente nella bevuta il contenuto del gorgogliatore e titolare l'eccesso di acido con la soluzione di idrossido di sodio 0,1 N ( 4.17 ) fino a pH = 5,4 misurato potenziometricamente .

Nota 1

Dopo la precipitazione con la soluzione di idrossido di bario e di carbonato di sodio , portare a volume , filtrare e neutralizzare il più rapidamente possibile .

Nota 2

Il controllo della titolazione si può ugualmente effettuare con l'indicatore ( 4.26 ) ma in questo caso il viraggio è più difficile da cogliere .

7.6.2 . Prova in bianco

Vedi punto 7.2.3 .

7.6.3 . Espressione del risultato

N ( ureico ) % = ( ( a - A ) × 0,14 ) /M

dove :

a = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio e di potassio 0,1 N ( 4.17 ) utilizzata per la prova in bianco , effettuata esattamente nelle medesime condizioni dell'analisi ,

A = ml di soluzione titolata di idrossido di sodio o di potassio 0,1 N ( 4.17 ) utilizzati per l'analisi ,

M = peso del campione , espresso in grammi , presente nella parte aliquota prelevata per l'analisi .

7.6.4 . Metodo gravimetrico allo xantidrolo

Pipettare , in un bicchiere da 100 ml , una parte aliquota del filtrato ( 7.1 ) contenente non più di 20 mg di urea . Aggiungere 40 ml di acido acetico ( 4.11 ) . Agitare con una bacchetta di vetro per un minuto e lasciare depositare l'eventuale precipitato per 5 minuti . Filtrare per filtro normale in un bicchiere da 100 ml , lavare con qualche goccia di acido acetico ( 4.11 ) , poi aggiungere al filtrato , goccia a goccia e agitando continuamente con una bacchetta di vetro , 10 ml della soluzione di xantidrolo ( 4.23 ) . Lasciare riposare fino a formazione del precipitato e , a questo momento , agitare ancora per uno o due minuti . Lasciare a sé per un'ora e mezza . Filtrare su crogiolo filtrante in vetro , previamente tarato , aiutandosi con un leggero vuoto ; lavare tre volte con 5 ml di alcool etilico ( 4.28 ) senza preoccuparsi di eliminare tutto l'acido acetico . Mettere il crogiolo in stufa per un'ora a 130 ° C ( non oltrepassare i 145 ° C ) . Raffreddare in essiccatore e pesare .

7.6.5 . Espressione del risultato

N ( ureico ) % = ( 6,67 × m ) /M

dove :

m = peso del precipitato ottenuto , espresso in grammi ,

M = peso del campione presente nella parte aliquota prelevata per la determinazione , espresso in grammi .

Effettuare la correzione per la prova in bianco ; l'azoto del biureto può generalmente essere assimilato all'azoto ureico senza grande errore , essendo il suo titolo nei concimi composti , in valore assoluto , molto debole .

7.6.6 . Metodo per differenza

L'azoto ureico può ugualmente essere calcolato secondo la tebella seguente :

Caso * N nitrico * N ammoniacale * N ureico *

1 * assente * presente * ( 7.2.4 ) - ( 7.5.3 ) *

2 * presente * presente * ( 7.3.3 ) - ( 7.5.3 ) *

8 . VERIFICA DEI RISULTATI

Prima di ogni analisi controllare il funzionamento degli apparecchi e la corretta esecuzione della tecnica con una soluzione campione contenente le diverse forme d'azoto in proporzioni vicine partendo da soluzioni titolate di nitrato di potassio ( 4.3 ) , di solfato d'ammonio ( 4.4 ) e di urea ( 4.5 ) .

Metodi 3

FOSFORO

Metodo 3.1

ESTRAZIONE

Metodo 3.1.1

ESTRAZIONE DEL FOSFORO SOLUBILE NEGLI ACIDI MINERALI

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di estrazione dei fosfati solubili negli acidi minerali .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica esclusivamente ai concimi fosfati figurati nell'allegato I della direttiva 76/116/CEE .

3 . PRINCIPIO

Estrazione del fosforo del concime con un miscuglio di acido nitrico e di acido solforico .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.1 . Acido solforico ( d 20 ° C = 1,84 ) .

4.2 . Acido nitrico ( d 20 ° C = 1,40 ) .

5 . APPARECCHIATURA

Vetreria normale di laboratorio

5.1 . Pallone di Kjeldahl di capacità di almeno 500 ml , oppure pallone da 250 ml munito di una canna di vetro funzionante da refrigerante a ricadere .

5.2 . Pallone tarato da 500 ml .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità del campione preparato di 2,5 g e trasferirla nel recipiente di attacco ( 5.1 ) asciuto .

7.2 . Estrazione

Addizionare 15 ml di acqua , agitare per mettere la sostanza in sospensione ; aggiungere poi 20 ml di acido nitrico ( 4.2 ) e , prudentemente , 30 ml di acido solforico ( 4.1 ) .

Cessata l'eventuale vivace reazione iniziale , portare lentamente il contenuto del pallone all'ebollizione e mantenervelo per 30 minuti .

Lasciare raffreddare ed aggiungere , con prudenza ed agitando , circa 150 ml di acqua . Fare bollire ancora per 15 minuti .

Raffreddare completamente e trasferire quantitativamente la soluzione in un pallone tarato da 500 ml . Portare a volume , omogeneizzare e filtrare su filtro a pieghe asciutto , esente da fosfati scartando la prima frazione di filtrato .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di una parte aliquota del filtrato limpido , secondo le modalità descritte nel metodo 3.2 .

Metodo 3.1.2

ESTRAZIONE DEL FOSFORO SOLUBILE NELL'ACIDO FORMICO AL 2 % ( 20 g/l )

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , un metodo di estrazione dei fosfati solubili nell'acido formico al 2 % ( 20 g/l ) .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente ai fosfati naturali « teneri » .

3 . PRINCIPIO

Per differenziare i fosfati naturali « duri » dai fosfati naturali « teneri » si estrae il fosforo solubile nell'acido formico al 2 % ( 20 g/l ) operando in condizioni determinate .

4 . REATTIVI

4.1 . Soluzione di acido formico al 2 % ( 20 g/l ) .

Nota

Diluire 82 ml di acido formico ( al 98-100 % , d 20 ° C = 1,22 ) a 5 l con acqua distillata .

5 . APPARECCHIATURA

Apparecchiatura normale di laboratorio .

5.1 . Pallone tarato da 500 ml . La taratura deve lasciare sufficiente spazio per una buona agitazione del liquido ( ad esempio : pallone di Stohmann ) .

5.2 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE del campione

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità di 5 g del campione preparato e trasferirla in un pallone asciutto , da 500 ml ( 5.1 ) .

7.2 . Estrazione

Agitando continuamente agglungere soluzione di acido formico al 2 % , a 20 ° C ± 1 , fino a circa un centimetro dalla taratura ; portare poi a volume con la medesima soluzione . Tappare con un tapp * li gomma ed agitare per 30 minuti in agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto , mantenendo la temperatura della soluzione a 20 ° C ± 2 .

Filtrare poi su filtro a pieghe asciutto esente da fosfati in un recipiente asciutto scartando la prima frazione di filtrato .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di una parte aliquota del filtrato limpido , secondo le modalità descritte nel metodo 3.2 .

Metodo 3.1.3

ESTRAZIONE DEL FOSFORO SOLUBILE NELL'ACIDO CITRICO AL 2 % ( 20 g/l )

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , un metodo di estrazione dei fosfati solubili nell'acido citrico al 2 % ( 20 g/l ) .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica esclusivamente alle scorie di defosforazione ( vedi allegato I della direttiva 76/116/CEE del Consiglio del 18 dicembre 1975 ) .

3 . PRINCIPIO

Estrazione del fosforo del concime con una soluzione di acido citrico al 2 % in condizioni determinate .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata .

4.1 . Soluzione di acido citrico al 2 % ( g/l ) , preparata con acido citrico puro , cristallizzato ( C4H4O7 · H2O ) .

Nota

Controllare la concentrazione di questa soluzione in acido citrico per titolazione di un'aliquota di 10 ml con una soluzione 0,1 N di idrossido di sodio ; indicatore la fenolftaleina . Se la soluzione à estatta si dovranno impiegare 28,55 ml di soda .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità di 5 g e trasferirla in un recipiente asciutto , bottiglia o pallone a collo sufficientemente largo , di capacità di almeno 600 ml per permettere una agitazione completa .

7.2 . Estrazione

Aggiungere al recipiente 500 ± 1 ml di soluzione di acido citrico alla temperatura di 20 ° C ± 1 ° C . Aggiungendo la prima porzione di reattivo agitare vigorosamente per evitare la formazione di grumi ed impedire che particelle di sostanza aderiscano alle pareti del recipiente . Tappare il recipiente con un tappo di gomma e agitare , in agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto , per esattamente 30 minuti alla temperatura di 20 ° C ± 2 ° C .

Trascorso questo tempo filtrare immediatamente su di un filtro a pieghe , esente da fosfati , asciutto , in un recipiente asciutto , scartando i primi 20 ml di filtrato . Continuare la filtrazione fino ad ottenere la quantità di soluzione necessaria per la determinazione del fosforo .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di una parte aliquota della soluzione filtrata , secondo le modalitàdescritte al metodo 3.2 .

Metodo 3.1.4

ESTRAZIONE DEL FOSFORO SOLUBILE NEL CITRATO AMMONICO NEUTRO

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , un metodo di estrazione dei fosfati solubili nel citrato ammonico neutro .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica a tutti i concimi per i quali è prevista la solubilità in citrato ammonico neutro ( vedi allegato I della direttiva 76/116/CEE del 18 dicembre 1976 ) .

3 . PRINCIPIO

Estrazione dei fosfati alla temperatura di 65 ° C con una soluzione di citrato ammonico neutro ( pH = 7,0 ) in condizioni determinate .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.1 . Soluzione neutra di citrato ammonico ( pH = 7,0 ) .

Questa soluzione deve contenere 185 g di acido citrico puro cristallizzato per litro , deve avere un peso specifico a 20 ° C di 1,09 ed un pH di 7,0 .

Il reattivo si prepara nel modo seguente :

sciogliere in circa 1,5 l di acqua , 370 g di acido citrico puro , cristallizzato ( C6H8O7 · H2O ) e portare quasi a neutralità aggiungendo 345 ml di soluzione di ammoniaca ( 28-29 % di NH3 ) . Se la concentrazione di NH3 è inferiore al 28 % , aggiungere una quantità di soluzione di ammoniaca corrispondentemente maggiore , riducente in proporzione la quantità di acqua usata per sciogliere l'acido citrico .

Raffreddare e portare esattamente a neutralità :

tenendo immersi nella soluzione gli elettrodi di un pH-metro , aggiungendo goccia a goccia , e agitando continuamente con un agitatore meccanico la soluzione di ammoniaca al 28-29 % di NH3 fino ad ottenere esattamente il pH di 7,0 alla temperatura di 20 ° C . A questo punto portare al volume di 2 l e controllare nuovamente il pH . Conservare il reattivo in recipiente a chiusura ermetica e controllare periodicamente il pH .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Bicchiere da 2 l .

5.2 . pH-metro .

5.3 . Bevute da 200 o 250 ml .

5.4 . Palloni tarati da 500 e 2 000 ml .

5.5 . Bagno termostatico capace di mantenere la temperatura di 65 ° C munito di un agitatore conveniente ( vedi ad esempio la figura ) .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

In una bevuta da 200 o 250 ml , contenente 100 ml della soluzione di citrato ammonico neutro previamente riscaldati a 65 ° C , trasferire una quantità del campione preparato pari ad 1 o 3 g ( ± 0,001 g ) secondo il tipo di concime ( vedi allegato 1 A e B della direttiva 76/116/CEE del 18 dicembre 1975 ) .

7.2 . Estrazione

Tappare ermeticamente la bevuta ed agitare per mettere il campione in sospensione evitando la formazione di grumi . Togliere per un istante il tappo per equilibrare la pressione e richiudere la bevuta . Immergere la bevuta in un bagnomaria regolato per mantenere esattamente la temperatura di 65 ° C e fissarla all'agitatore ( vedi figura ) . Durante l'agitazione il livello della sospensione nella bevuta dovrà constantemente essere al disotto del livello dell'acqua del bagnomaria (1) . L'agitazione meccanica sarà tale da mantenere sempre il campione in sospensione .

Dopo esattamente un'ora di agitazione a 65 ° C togliere la bevuta dal bagno , raffreddare immediatamente in corrente d'acqua fino a temperatura ambiente , e , senza attendere , travasare quantitativamente il contenuto della bevuta in un pallone tarato da ml 500 aiutandosi con una spruzzetta . Portare a volume con acqua , omogeneizzare accuratamente e filtrare su di un filtro a pieghe , asciutto , a velocità media , esente da fosfati , in recipiente asciutto , scartando le prime frazioni di filtrato ( circa 50 ml ) . Filtrare in seguito circa 100 ml di liquido .

7.3 . Determinazione

Determinare , nella soluzione limpida ottenuta , il fosforo secondo il metodo 3.2 .

Figura 8 : v. JO

(1) In mancanza di un agitatore meccanico , si può * itare a mano ogni 5 minuti .

Metodi 3.1.5 .

ESTRAZIONE CON CITRATO AMMONICO ALCALINO

Metodo 3.1.5.1

Estrazione del fosforo solubile nel citrato di ammonio alcalino ( secondo Petermann a 65 ° C )

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di estrazione a caldo dei fosfati solubili nel citrato ammonico alcalino .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente al fosfato bicalcico precipitato biidrato ( CaHPO4 · H2O ) .

3 . PRINCIPIO

Estrazione dei fosfati alla temperatura di 65 ° C con una soluzione alcalina di citrato ammonico ( Petermann ) in condizioni determinate .

4 . REATTIVI

4.1 . Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.2 . Soluzione di Petermann

Caratteristiche :

Acido citrico ( C6H8O7 · H2O ) : 173 g/l .

Ammoniaca : N ammoniacale = 42 g/l .

pH compreso fra 9,4 e 9,7 .

Preparazione a partire da citrato biammonico

In un pallone tarato da 5 l , sciogliere 931,0 g di citrato biammonico ( peso molecolare = 226,19 ) in circa 3 500 ml di acqua distillata . Agitando e raffreddando in bagno d'acqua corrente , aggiungere a piccole porzioni una soluzione di ammoniaca per esempio di d 20/4 0,906 . Corrispondendo questa soluzione ad una percentuale di peso di N ammoniacale 4 del 20,81 , occorrerà impiegarne 502 ml . Raggiungere la temperatura a 20 ° C e completare a 5 000 ml con acqua distillata .

Preparazione a partire da acido citrico ed ammoniaca

Pesare esattamente 865 g di acido citrico cristallino puro ( C6H8O7 · H2O ) e scioglierli in circa 2 500 ml di acqua distillata in un recipiente di circa 5 l di capacità . Mettere il recipiente in un bagno freddo ed aggiungere , a piccole porzioni e agitando costantemente , una soluzione di ammoniaca servendosi di un imbuto rubinetto a gambo lungo la cui punta peschi nella soluzione citrica . Per una densità della soluzione di ammoniaca di d 20/4 0,906 a , che corrisponde ad un contenuto del 20,81 % in peso di N ammoniacale , se ne dovranno impiegare 1 114 ml . Portare la temperatura della soluzione a 20 ° C , travasare in un pallone tarato da 5 l e portare a volume con acqua distillata .

Controllo del titolo in azoto ammoniacale

Pipettare 25 ml della soluzione in un pallone tarato da 250 ml e portare a volume con acqua distillata ; omogeneizzare , e su 25 ml di quest'ultima soluzione determinare l'azoto ammoniacale secondo il metodo 2.1 . Se la soluzione in esame è corretta , si dovranno impiegare , nella distillazione , 15 ml di soluzione di acido solforico 0,5 N . Se il titolo in azoto ammoniacale trovato fosse superiore a 42 g/l , si potrà scacciare l'NH3 in eccesso o per mezzo di una corrente di gas inerte , o per mezzo di un moderato riscaldamento fino a raggiungere un pH di 9,7 . Si effettuerà poi un secondo controllo .

Se il titolo in azoto ammoniacale fosse inferiore a 42 g/l , occorrerà aggiungere un peso M , od un volume V di soluzione di ammoniaca così calcolati :

M = ( 42 - n × 2,8 ) × 500/20,81 g ; V = M/0,906 ml a 20 ° C

dove n = ml di acido solforico 0,5 N impiegati nella titolazione .

Se V sarà inferiore a 25 ml , lo si aggiungerà direttamente nel pallone da 5 l assieme ad una quantità di acido citrico pari a 0,173 V g .

Se V sarà superiore a 25 ml , converrà preparare un nuovo litro di reattivo nelle condizioni seguenti :

Pesare 173 g di acido citrico . Scioglierli in 500 ml di acqua . Aggiungere con le precauzioni indicate sopra , 225 + 1,206 V ml della soluzione di ammoniaca che si è usata nella preparazione dei primi 5 l di reattivo . Portare a volume con acqua , omogeneizzare ed aggiungere la soluzione ai 4,975 litri preparati precedentemente .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Bagnomaria temostatato a 65 ° C ± 1 ° C .

5.2 . Pallone tarato da ml 500 . La taratura deve lasciare sufficiente spazio per una buona agitazione del liquido ( ad esempio : palloni di Stohmann ) .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità del campione preparato di 1 g e trasferirla in un pallone tarato da 500 ml ( 5.2 ) .

7.2 . Estrazione

Aggiungere al contenuto del pallone 200 ml della soluzione alcalina di citrato di ammonio ( 4.1 ) . Tappare il pallone , agitare vigorosamente per evitare la formazione di grumi ed impedire che particelle di sostanza aderiscano alle pareti del pallone .

Mettere il pallone in un bagnomaria , termostatato a 65 ° C ± 1 ° C ed agitare ogni 5 minuti durante mezz'ora , avendo cura , dopo ogni agitazione , di togliere un momento il tappo per equilibrare la pressione . Il livello della soluzione nel pallone dovrà essere mantenuto sotto il livello dell'acqua nel bagnomaria . Lasciare ancora il pallone immerso nel bagnomaria a 65 ° C per un'ora , agitando ogni 10 minuti . Trascorso questo tempo raffreddare a temperatura ambiente ( circa 20 ° C ) , portare a volume con acqua distillata , omogeneizzare e filtrare su filtro a pieghe asciutto , esente da fosfati scartando le prime frazioni di filtrato .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di une parte aliquota della soluzione ottenuta , secondo le modalità descritte al metodo 3.2 .

Metodo 3.1.5.2

Estrazione del fosforo solubile nel citrato di ammonio alcalino ( secondo Petermann - estrazione a temperatura ambiente )

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , un metodo di estrazione a freddo dei fosfati solubili nel citrato ammonico alcalino .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente ai fosfati disgregati .

3 . PRINCIPIO

Estrazione del fosforo alla temperatura di circa 20 ° C con una soluzione alcalina di citrato ammonico ( Petermann ) , in condizioni determinate .

4 . REATTIVI

Vedi metodo 3.1.5.1 .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Vetreria normale di laboratorio , accuratamente lavata , e pallone tarato da 250 ml . La taratura deve lasciare sufficiente spazio per una buona agitazione del liquido ( ad esempio : palloni di Stohmann ) .

5.2 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità di 2,5 g del campione preparato , e trasferirla in un pallone tarato da 250 ml ( 5.1 ) .

7.2 . Estrazione

Aggiungere una piccola quantità della soluzione di citrato ammonico alla temperatura di 20 ° C ed agitare vigorosamente per evitare la formazione di grumi ed impedire che particelle di sostanza aderiscano alle pareti del pallone ; completare il volume con la medesima soluzione di citrato ammonico e tappare il pallone con un tappo di gomma .

Agitare per due ore in agitatore meccanico da 35 a 40 rotazioni al minuto ( 5.2 ) . Trascorso questo tempo filtrare immediatamente attraverso un filtro a pieghe , asciutto , esente da fosfati in un recipiente asciutto , scartando la prima frazione di filtrato .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di una parte aliquota della soluzione ottenuta , secondo le modalità descritte al metodo 3.2 .

Metodo 3.1.5.3

Estrazione del fosforo solubile nel citrato ammonico alcalino di Joulie

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , un metodo di estrazione dei fosfati solubili nel citrato ammonico alcalino di Joulie .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica a tutti i concimi fosfati semplici o composti nei quali i fosfati si trovano allo stato di sali « allumino-calcici » .

3 . PRINCIPIO

Estrazione del fosforo alla temperatura di circa 20 ° C , in condizioni ben definite , ed eventualmente in presenza di ossina , con una soluzione di citrato ammonico alcalino ( Joulie ) .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.1 . Soluzione alcalina di citrato ammonico secondo Joulie .

Questa soluzione contiene 400 g di acido citrico e 153 g di ammoniaca per litro . Il titolo in ammoniaca libera è di circa 55 g/l ; si può preparare secondo uno dei modi descritti di seguito .

4.1.1 . In un pallone tarato da 1 l munito di tappo , sciogliere 400 g di acido citrico puro ( C6H8O7 · H2O ) in circa 600 ml di ammoniaca ( d 20 ° C = 0,925 = 200 g di NH3/l ) . L'acido citrico è aggiunto in porzioni successive di circa 50-80 g , raffreddando in modo che la temperatura della soluzione non superi i 50 ° C . Completare il volume di 1 l con la soluzione di ammoniaca .

4.1.2 . In un pallone tarato da 1 l sciogliere 432 g di citrato ammonico puro ( C6H4N2O7 ) . Aggiungere 440 ml di soluzione di ammoniaca ( d 20 ° C = 0,925 ) e completare il volume con acqua .

Nota

Controllo della quantità di ammoniaca libera : prelevare 10 ml di soluzione di citrato e diluirli , in un pallone tarato , a 250 ml con acqua distillata . Su 25 ml di questa soluzione determinare l'azoto ammoniacale secondo il metodo 2.1 ( variante « c » ) .

1 ml di H2SO4 0,5 N = 0,008516 g di NH3 .

Operando in queste condizioni , il reattivo è considerato idoneo quando i ml di acido 0,5 N consumati nella distillazione sono compresi fra 17,8 e 18 .

Si aggiungeranno 4,25 ml di soluzione di ammoniaca ( d 20 ° C = 0,925 ) per ogni frazione di 0,1 ml consumati in difetto .

4.2 . 8-idrossichinolina ( ossina ) in polvere .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Mortaio con pestello di 8 cm di diametro in vetro o porcellana .

5.2 . Palloni tarati da 500 ml controllati periodicamente .

5.3 . Pallone tarato da 1 l .

5.4 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,0005 g una quantità di 1 g , del campione preparato , e trasferirla nel mortaio . Umidificare con circa una dozzina di gocce di soluzione di citrato ( 4.1 ) e disgregare accuratamente con pestello .

7.2 . Estrazione

Aggiungere 20 ml della soluzione di citrato ( 4.1 ) e stemperare la pasta nel liquido ; lasciare decantare per circa 1 minuto .

Versare il liquido in un pallone tarato da 500 ml evitando di versare le particelle più grosse che possano essere « scappate » alla prima disgregazione . Disgregare ancora il residuo con altri 20 ml di soluzione di citrato ripetendo l'operazione descritta 5 volte in tutto e cercando di trasferire in questo modo tutto il prodotto nel pallone . La quantità totale di citrato utilizzata dovrà essere di circa 100 ml .

Lavare mortaio e pestello con 40 ml di acqua distillata trasferendo il liquido nel pallone tarato .

Tappare il pallone ed agitare per 3 ore , da 35 a 40 rotazioni al minuto .

Lasciare riposare per 15-16 ore , poi agitare nuovamente nell'agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto per 3 ore . Avere l'avvertenza di mantenere la temperatura , durante l'intera estrazione , a 20 ° C ± 2 ° C .

Portare a volume con acqua distillata , filtrare su filtro asciutto scartando la prima frazione e raccogliere il filtrato limpido in un recipiente asciutto .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di una parte aliquota del filtrato limpido secondo il metodo 3.2 .

8 . ALLEGATI

L'uso dell'ossina rende possibile l'applicazione di questo metodo ai concimi contenenti magnesio . L'impiego di questo reattivo ( 4.2 ) è consigliato quando il rapporto fra i titoli in magnesio e in anidride fosforica è superiore a 0,03 ( Mg/P2O5 > 0,03 ) . In questo caso aggiungere alla pesata del campione già inumidita in mortaio , 3 g di ossina . L'impiego di questo reattivo in assenza di magnesio non porta a variazioni nell'estrazione e quindi solo in assenza certa di magnesio si può evitare questa aggiunta .

Metodo 3.1.6

ESTRAZIONE DEL FOSFORO SOLUBILE IN ACQUA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , un metodo di estrazione dei fosfati solubili nell'acqua .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Tutti i concimi , compresi i concimi composti , nei quali è prevista la determinazione del fosforo solubile in acqua .

3 . PRINCIPIO

Estrazione con acqua , in agitatore rotativo , in condizioni determinate .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Pallone tarato da 500 ml . La taratura deve lasciare sufficiente spazio per una buona agitazione del liquido ( ad esempio : palloni di Stohmann ) .

5.2 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità del campione preparato di 5 g , e trasferirla in un pallone tarato da 500 ml ( 5.1 ) .

7.2 . Estrazione

Aggiungere al pallone 450 ml di acqua distillata la cui temperatura deve essere compresa fra 20 ° e 25 ° C .

Agitare , in agitatore rotativo , per 30 minuti a 35-40 rotazioni al minuto ( 5.2 ) .

Trascorso questo tempo , portare a volume con acqua , omogeneizzare accuratamente e filtrare , su filtro a pieghe esente da fosfati e asciutto , in recipiente asciutto .

7.3 . Determinazione

La determinazione del fosforo così estratto verrà effettuata su di una parte aliquota della soluzione ottenuta , secondo le modalità descritte al metodo 3.2 .

Metodo 3.2

DOSAMENTO DEL FOSFORO ESTRATTO

( metodo gravimetrico al fosfomolibdato di chinolina )

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di dosamento del fosforo negli estratti di concime .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica a tutti gli estratti di concime preparati per la determinazione del fosforo .

3 . PRINCIPIO

Dopo idrolisi eventuale , l'acido fosforico (1) è precipitato in ambiente acido come fosfomolibdato di chinolina .

Dopo filtrazione e lavaggio il precipitato è seccato a 250 ° C e pesato . Sia che si utilizzi per la precipitazione un reattivo a base di molibdato di sodio o di molibdato di ammonio , nelle condizioni prescritte , nessuna interferenza viene esercitata dalle sostanze o dai composti che possono essere presenti nelle soluzioni ( acidi minerali ed organici , ioni ammonio , silicati solubili , ecc. ) .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata .

4.1 . Acido nitrico concentrato per analisi ( d = 1,40 ) .

4.2 . Reattivo precipitante .

4.2.1 . Preparazione del reattivo a base di molibdato di sodio .

Soluzione A : Sciogliere 70 g di molibdato di sodio ( biidrato ) per analisi in 100 ml di acqua distillata .

Soluzione B : sciogliere 60 g di acido citrico per analisi monoidrato in 100 ml di acqua distillata ed aggiungere 85 ml di acido nitrico concentrato ( 4.1 ) .

Soluzione C : aggiungere , agitando , la soluzione A alla soluzione B ottenendo così la soluzione C .

Soluzione D : a 50 ml di acqua , distillata aggiungere 35 ml di acido nitrico concentrato , poi 5 ml di chinolina pura distillata di fresco . Aggiungere questa soluzione alla soluzione C , omogeneizzare accuratamente e lasciare riposare una notte al buio . Completare infine a 500 ml con acqua distillata , omogeneizzare di nuovo e filtrare su imbuto filtrante ( vedi punto 5 « apparecchiatura » ) .

4.2.2 . Preparazione del reattivo a base di molibdato di ammonio .

Soluzione A : sciogliere 100 g di molibdato di ammonio per analisi , scaldando dolcemente ed agitando di tanto in tanto , in 300 ml di acqua distillata .

Soluzione B : sciogliere 120 g di acido citrico per analisi , monoidrato , in 200 ml di acqua distillata ; aggiungere poi 170 ml di acido nitrico concentrato ( 4.1 ) .

Soluzione C : a 70 ml di acido nitrico concentrato ( 4.1 ) aggiungere 10 ml di chinolina pura distillata di fresco .

Soluzione D : aggiungere lentamente , agitando bene , la soluzione A alla soluzione B . Dopo aver accuratamente omogeneizzato , aggiungere a questa miscela la soluzione C e portare al volume di un litro con acqua . Lasciare riposare due giorni al buio e filtrare poi su imbuto filtrante ( vedi punto 5 « apparecchiatura » ) .

I reattivi 4.2.1 e 4.2.2 sono di applicazione equivalente ; debbono essere conservati al buio in flaconi di polietilene a chiusura ermetica .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Bevute da 500 ml a collo largo .

5.2 . Pipette di precisione da 10 , 25 e 50 ml .

5.3 . Crogioli filtranti di porosità da 5 a 20 µ .

5.4 . Bevuta caudata per filtrazione sotto vuoto .

5.5 . Stufa regolabile a 250 ° C ( ± 10 ° C ) .

5.6 . Imbuti filtranti con setto poroso di porosità da 5 a 20 µ .

6 . MODO DI OPERARE

6.1 . Prelievo della soluzione

Con pipetta di precisione prelevare una parte aliquota dell'estratto di concime ( vedi tabella 1 ) contenente circa 0,010 g di P2O5 e trasferirla in una bevuta da 500 ml . Aggiungere 15 ml di acido nitrico concentrato ( 4.1 ) (2) e diluire con acqua fino a circa 100 ml .

Tabella 2

Parti aliquote delle soluzioni di fosfati da prelevare per la precipitazione come fosfomolibdato di chinolina

% P2O5 del concime * % P del concime * Pesata ( g ) * Diluizione ( a ml ) * Prelievo ( ml ) * Diluizione ( a ml ) * Prelievo per la precipitazione ( ml ) * Fattore ( F ) di conversione da fosfomolibdato di chinolina a % di P2O5 * Fattore ( F' ) di conversione da fosfomolibdato di chinolina a % di P *

5-10 * 2,2-4,4 * 1 * 500 * - * - * 50 * 32,074 * 13,984 *

* * 5 * 500 * - * - * 10 * 32,074 * 13,984 *

10-25 * 4,4-11,0 * 1 * 500 * - * - * 25 * 64,148 * 27,968 *

* * 5 * 500 * 50 * 500 * 50 * 64,148 * 27,968 *

+ di 25 * + di 11 * 1 * 500 * - * - * 10 * 160,370 * 69,921 *

* * 5 * 500 * 50 * 500 * 25 * 128,296 * 55,937 *

6.2 . Idrolisi

In presenza di metafosfati , di pirofosfati o di polifosfati si effettuerà l'idrolisi di questi composti nel modo seguente :

Portare il contenuto della bevuta a leggera ebollizione , mantenendola poi fino a che l'idrolisi sia completa ( generalmente per un'ora ) . Si eviteranno perdite dovute a spruzzi o ad un'evaporazione eccessiva che farebbe diminuire il volume di più della metà , utilizzando , ad esempio un refrigerante a ricadere . Alla fine dell'idrolisi , ripristinare il volume iniziale della soluzione .

6.3 . Taratura del crogiolo

Seccare il crogiolo filtrante ( 5.3 ) per 15 minuti nella stufa ad una temperatura di 250 ° C . Pesare dopo raffreddamento in essiccatore .

6.4 . Precipitazione

Scaldare ad ebollizione incipiente la soluzione acida contenuta nella bevuta ; procedere poi alla precipitazione aggiungendo , goccia a goccia ed agitando continuamente , 40 ml del reattivo precipitanto di cui ai punti 4.2.1 o 4.2.2 (3) . Portare la bevuta su bagnomaria bollente per 15 minuti agitando di tanto in tanto . Si può filtrare immediatamente oppure dopo raffreddamento .

6.5 . Filtrazione e lavaggio

Filtrare sotto vuoto per decantazione ; lavare il precipitato nella bevuta con 30 ml di acqua . Decantare e filtrare la soluzione . Ripetere 5 volte questa operazione e trasferire poi quantitativamente il resto del precipitato nel crogiolo aiutandosi con una spruzzetta . Lavare quattro volte con complessivamente 20 ml di acqua aggiungendo nuova acqua di lavaggio solo a filtrazione praticamente completa della precedente . Asciugare a fondo per aspirazione il precipitato .

6.6 . Essiccamento e pesata

Asciugare l'esterno del crogiolo con carta da filtro . Portare il crogiolo in stufa e mantenervelo fino a peso costante alla temperatura effettiva di 250 ° C ± 10 ° C ( generalmente 15 minuti sono sufficienti ) ; lasciare raffreddare in essiccatore a temperatura ambiente e pesare rapidamente .

6.7 . Prova in bianco

Per ciascuna serie di determinazioni effettuare una prova in bianco impiegando i reattivi ed i solventi nelle medesime proporzioni impiegate nell'estrazione ( soluzione di citrato , ecc. ) e tenerne conto nel calcolo del risultato finale .

6.8 . Prova di controllo

Effettuare la determinazione su di una parte aliquota di una soluzione acquosa di fosfato monopotassico per analisi contenente 0,010 g di P2O5 .

7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Utilizzando le pesate e le diluizioni indicate nella tabella , applicare la formula seguente :

P2O5 % del concime = ( A - a ) × F ,

P % del concime = ( A - a ) × F' ,

dove :

A = peso in grammi del fosfomolibdato di chinolina ,

a = peso in grammi del fosfomolibdato di chinolina ottenuto nella prova in bianco ,

F e F' = fattore appropriato per P o per P2O5 delle ultime 2 colonne della tabella 2 .

Con pesate e diluizioni differenti da quelle della tabella , la formula da applicare è la seguente :

P % o P2O5 % del concime = ( ( A - a ) × f × D × 100 ) /M

dove :

f = fattore di trasformazione del fosfomolibdato di chinolina in P = 0,013984 , in P2O5 = 0,032074 ,

D = fattore di diluizione ,

M = peso in grammi del campione analizzato .

(1) Fosforo solubile in acidi minerali , solubile in acqua , solubile nelle soluzioni di citrato ammonico , solubile nell'acido citrico al 2 % , solubile nell'acido formico al 2 % .

(2) 21 ml quando la soluzione da precipitare contiene più di 15 ml di soluzione di citrato ( citrato neutro , citrato alcalino di Petermann o di Joulie ) .

(3) Precipitazione delle soluzioni di fosfato contenente più di 5 ml di soluzione di citrato ( nitrico di Petermann o di Joulie ) e che sono stati acidificati con 21 ml di acido nitrico concentrato , utilizzare 80 ml di reattivo .

Metodo 4

POTASSIO

Metodo 4.1

DETERMINAZIONE DEL POTASSIO SOLUBILE IN ACQUA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare , nel caso dell'analisi dei concimi , un metodo di determinazione ponderale , come tetrafenilborato di potassio , del titolo di ossido di potassio solubile in acqua .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo é applicabile a tutti i concimi potassici dell'allegato I della direttiva 76/116/CEE .

3 . PRINCIPIO

Il potassio del campione viene solubilizzato con acqua . Le sostanze che possono interferire vengono eliminate o complessate con appositi trattamenti dopo di ché il potassio , in ambiente debolmente alcalino , viene precipitato come tetrafenilborato .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.1 . Formaldeide per analisi .

Soluzione limpida al 25-35 % di formaldeide .

4.2 . Potassio cloruro per analisi .

PER LA CONTINUAZIONE DEL TESTO VEDI SOTTO NUMERO : 377L0535.24.3 . Soluzione di idrossido di sodio 10 N , esente da potassio .

4.4 . Soluzione di indicatore .

Sciogliere 0,5 di fenolftaleina in alcool etilico a 90 ° e portare al volume di 100 ml .

4.5 . Soluzione di EDTA

Sciogliere in acqua 4 g del sale bisodico biidrato dell'acido etilendiamminotetraacetico in un pallone tarato da 100 ml . Portare a volume e omogeneizzare .

Conservare questo reattivo in una bottiglia di plastica .

4.6 . Soluzione di TPBS .

In 480 ml di acqua , sciogliere 32,5 g di tetrafenilborato di sodio , aggiungere 2 ml della soluzione di idrossido di sodio ( 4.3 ) e 20 ml di una soluzione di cloruro di magnesio ( 100 g di MgCl2.6H2O per litro ) .

Agitare per 15 minuti ( preferibilmente con agitatore magnetico ) e filtrare su filtro « senza ceneri » a filtrazione lenta .

Conservare questo reattivo in un recipiente di plastica .

4.7 . Liquido di lavaggio .

Diluire 20 ml della soluzione di TPBS ( 4.6 ) a un litro con acqua .

4.8 . Acqua di bromo .

Soluzione acquosa satura .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Palloni tarati dal 1 000 ml .

5.2 . Bicchieri da 250 ml .

5.3 . Crogioli filtranti con setto poroso da 5 a 20 µ .

5.4 . Stufa termostatica regolabile a 120 ° C ± 10 ° C .

5.5 . Essiccatore .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

Nel caso di sali potassici grezzi , la finezza del campione deve essere tale che la pesata per l'analisi sia rappresentativa del campione stesso . Si prescrive per questi prodotti di attenersi a quanto stabilito al metodo 1 , punto 6 , a ) .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità del campione preparato di 10 g ( 5 g per i sali di potassio contenenti più del 50 % di K2O ) e trasferirla in un bicchiere da 600 ml con circa 400 ml di acqua . Portare il contenuto del bicchiere all'ebollizione e mantenervelo per 30 minuti . Raffreddare , travasare quantitativamente in un pallone tarato da un litro . Portare a volume con acqua distillata , omogeneizzare e filtrare in un recipiente asciutto , scartando i primi 50 ml di filtrato [ vedi punto 7.6 , lettera a ) , della nota concernente il modo di operare ] .

7.2 . Preparazione della parte aliquota per la precipitazione

Prelevare , con una pipetta , una parte aliquota del filtrato contenente da 0,025 a 0,050 g di potassio ( vedi tabella 3 ) e trasferirla in un bicchiere da 250 ml . Se necessario aggiungere acqua fino a 50 ml . Per evitare eventuali interferenze , aggiungere 10 ml della soluzione di EDTA ( 4.5 ) , qualche goccia di fenolftaleina ( 4.4 ) e , agitando , goccia a goccia , tanta soluzione di idrossido di sodio 10 N ( 4.3 ) fino a colorazione rossa più qualche goccia in eccesso ( generalemente un ml di soluzione di idrossido di sodio è sufficiente per la neutralizzazione e per l'eccesso ) .

Per eliminare la maggior parte dell'ammoniaca [ vedi punto 7.6 , lettera b ) , della nota concernente il modo di operare ] fare bollire dolcemente per 15 minuti . Aggiungere , se necessario , acqua fino a ripristinare il volume di 60 ml .

Portare nouvamente il contenuto del bicchiere all'ebollizione , allontanare la fiamma ed aggiungere 10 ml della soluzione di formaldeide ( 4.1 ) . Aggiungere ancora qualche goccia di fenolftaleina e , se necessario , qualche goccia di soluzione di idrossido di sodio 10 N fino a decisa colorazione rossa . Scaldare il bicchiere , coperto con un vetro di orologio , su bagnomaria bollente per 15 minuti .

7.3 . Taratura del crogiolo

Seccare il crogiolo filtrante ( 5.3 ) fino a peso costante ( circa 15 minuti ) nella stufa termostatica a 120 ° C .

Raffreddare in essiccatore e pesare .

7.4 . Precipitazione

Togliere il bicchiere dal bagnomaria e , agitando , aggiungere , goccia a goccia , 10 ml della soluzione di TPBS ( 4.6 ) . ( Per effettuare questa aggiunta occorrono circa 2 minuti ) . Attendere almeno 10 minuti prima di filtrare .

7.5 . Filtrazione e lavaggio

Filtrare sotto vuoto sul crogiolo filtrante tarato , lavare il bicchiere col liquido di lavaggio ( 4.7 ) , lavare il precipitato 3 volte col liquido di lavaggio ( circa 60 ml in totale ) e 2 volte con 5-10 ml di acqua .

7.6 . Essicamento e pesata

Asciugare l'esterno del crogiolo con carta da filtro ; lasciare il crogiolo in stufa alla temperatura effettiva di 120 ° C per un'ora e mezzo . Raffreddare in essiccatore a temperatura ambiente e pesare rapidamente .

Nota concernente il modo di operare

a ) Se il filtrato è colorato in bruno , prelevare con una pipetta una parte aliquota contenente al massimo 0,10 g di K2O e trasferirla in un pallone tarato da 100 ml . Aggiungere dell'acqua di bromo e portare all'ebollizione per eliminare l'eccesso di bromo . Dopo raffreddamento , portare a volume , filtrare e determinare il potassio normalmente su di una parte aliquota del filtrato .

b ) Quando esista la certezza dell'assenza o della sola presenza in tracce di azoto an * cale , si può evitare l'ebollizione per i 15 minuti .

7.7 . Parti aliquote da prelevare e fattori relativi

Tabella 3

Per il metodo 4

% K2O nei concimi * % K nei concimi * Pesata ( g ) * Parte aliquota di estratto prelevata per la diluizione ( ml ) * Diluizione ( a ml ) * Parte aliquota prelevata per la precipitazione ( ml ) * Fattore di trasformazione F g di TPBK in K2O % * Fattore di trasformazione « F' » g di TPBK in K % *

5-10 * 4,2-8,3 * 10 * - * - * 50 * 26,280 * 21,812 *

10-20 * 8,3-16,6 * 10 * - * - * 25 * 52,560 * 43,624 *

20-50 * 16,6-41,5 * 10 * sia - * - * 10 * 131,400 * 109,060 *

* * 10 * oppure 50 * 250 * 50 * 131,400 * 109,060 *

più di 50 * più di 41,5 * 5 * sia - * - * 10 * 262,800 * 218,120 *

* * 5 * oppure 50 * 250 * 50 * 262,800 * 218,120 *

7.8 . Prova in bianco

Per ciascuna serie di determinazioni , effettuare una prova in bianco impiegando unicamente i reattivi nella quantità utilizzata nell'analisi e tener conto del risultato nel calcolo .

7.9 . Prova di controllo

Per controllare la tecnica analitica effettuare una determinazione su di una parte aliquota di una soluzione acquosa di cloruro di potassio contenente un massimo di 0,040 g di K2O .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Se si utilizzano le pesate e le diluizioni indicate nella tabella 3 , si applicano le formule seguenti :

% K2O = ( A - a ) F

% K = ( A - a ) F'

dove :

A = peso in grammi di TPBK ,

a = peso in grammi di TPBK ottenuto nella prova in bianco ,

F e F' = fattori delle ultime colonne della tabella .

Con pesate e diluizioni differenti da quelle indicate nella tabella 3 si applicherà la formula seguente :

( ( A - a ) × f × D × 100 ) /M

oppure

( ( A - a ) × f' × D × 100 ) /M

dove :

A e a = conservano lo stesso significato della formula precedente ,

f = fattore di conversione TPBK in K2O = 0,1314 ,

f' = fattore di conversione TPBK in K = 0,109 ,

D = fattore di diluizione ,

M = peso in grammi della sostanza solubilizzata .

Metodo 5

MAGNESIO

Metodo 5.1

DETERMINAZIONE DEL MAGNESIO SOLUBILE IN ACQUA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di determinazione del magnesio solubile in acqua .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica esclusivamente ai concimi semplici per i quali l'allegato I A della direttiva 76/116/CEE del Consiglio , del 18 dicembre 1975 , prevede la dichiarazione del titolo di magnesio solubile in acqua .

3 . PRINCIPIO

Solubilizzazione del magnesio per ebollizione in acqua .

Prima titolazione con EDTA del Ca e del Mg in presenza di nero e * cromo T .

Seconda titolazione con EDTA del Ca in presenza di calceina o di acido calconcarbonico . Determinazione del magnesio per differenza .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o demineralizzata avente le medesime caratteristiche dell'acqua distillata .

4.1 . Soluzione campione di magnesio , 0,05 molare .

Pesare 2,016 g di ossido di magnesio per analisi previamente calcinato per 2 ore a 600 ° C e trasferirli in un bicchiere con 100 ml di acqua . Aggiungere , agitando , 120 ml di soluzione di acido cloridrico circa N . Dopo completa soluzione , travasare quantitativamente in un pallone tarato da un litro , portare a volume con acqua e omogeneizzare . Controllare con precisione , col metodo gravimetrico di fosfato ammonico-magnesiaco , il titolo della soluzione : 1 ml dovrà contenere 1,216 mg di magnesi ( = 2,016 g di MgO ) .

4.2 . Soluzione 0,05 molare di EDTA

Pesare 18,61 g del sale bisodico dell'acido etilendiamminotetraacetico ( C10H14N2Na2O8 · 2H2O ) , trasferirli in un bicchiere da un litro e scioglierli con 600-800 ml di acqua . Travasare quantitivamente la soluzione in un pallone tarato da un litro , portare a volume ed omogeneizzare . Controllare con la soluzione campione ( 4.1 ) prelevandone 20 ml e titolando secondo le tecnica descritta al punto 7.4.1 .

1 ml della soluzione di EDTA deve corrispondere a 1,216 mg di Mg o 2,016 mg di MgO ed a 2,004 mg di Ca od a 2,804 mg di CaO ( vedi note 9.1 e 9.6 di cui al punto 9 ) .

4.3 . Soluzione campione di calcio 0,05 molare .

Pesare 5,004 g di carbonato di calcio per analisi secco e trasferirli in un bicchiere con 100 ml di acqua . Aggiungere lentamente , agitando , 120 ml di soluzione di acido cloridrico circa N . Scaldare all'ebollizione per scacciare l'anidride carbonica , raffreddare e travasare quantitativamente in un pallone tarato da un litro .

Portare a volume con acqua ed omogeneizzare . Controllare la corrispondenza di questa soluzione con la soluzione ( 4.2 ) secondo la tecnica descritta al punto 7.4.2 . Un ml di questa soluzione dovrà contenere 2,004 mg di Ca ( = 2,804 mg di CaO ) e corrispondere ad 1 ml della soluzione di EDTA 0,05 molare ( 4.2 ) .

4.4 . Indicatore calceina .

Miscelare accuratamente in mortaio 1 g di calceina con 100 g di cloruro di sodio . Utilizzare 0,010 g di questo miscuglio . L'indicatore vira dal verde all'arancio ; si dovrà titolare fino ad ottenere una colorazione arancione priva di riflessi verdi .

4.5 . Indicatore acido calconcarbonico .

Sciogliere 0,40 g di acido calconcarbonico in 100 ml di alcool metilico . Utilizzare 3 gocce di questa soluzione . L'indicatore vira dal rosso al blu ; di dovrà titolare fino ad ottenere una colorazione blu priva di riflessi rossi .

4.6 . Indicatore nero eriocromo T .

Sciogliere 0,30 g di nero eriocromo T in una miscela di 25 ml di alcool propilico e di 15 ml di trietanolamina . Utilizzare 3 gocce di questa soluzione . Questo indicatore vira dal rosso al blu ; si dovrà titolare fino ad ottenere una colorazione blu priva di riflessi rossi . Per il viraggio è necessaria la presenza di magnesio ; se necessario aggiungere quindi , durante la titolazione , 0,1 ml della soluzione campione di magnesio ( 4.1 ) .

In presenza contemporanea di calcio e magnesio , viene complessato dall'EDTA prima il calcio , poi il magnesio ; in questo caso si ottiene dalla titolazione il totale dei due elementi .

4.7 . Cianuro di potassio .

Soluzione acquosa al 2 % di KCN .

4.8 . Soluzione di idrossido di potassio e di cianuro di potassio .

Sciogliere in acqua 280 g di KOH e 66 g di KCN , portare al volume di un litro ed omogeneizzare .

4.9 . Soluzione tampone a pH 10 .

Sciogliere , in 200 ml di acqua 33 g di cloruro di ammonio , aggiungere 250 ml di soluzione di ammoniaca di d = 0,91 , portare al volume di 500 ml con acqua ed omogeneizzare . Controllare periodicamente il pH di questa soluzione .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Agitatore magnetico o meccanico .

5.2 . pH-metro .

5.3 . Palloni tarati da 500 ml .

5.4 . Bicchieri da 300 ml .

6 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,01 g , una quantità di 5 g del campione preparato e trasferirla in un pallone tarato da 500 ml .

7.2 . Preparazione della soluzione

Aggiungere circa 300 ml di acqua . Far bollire per 30 minuti ; raffreddare , portare a volume , omogeneizzare e filtrare .

7.3 . Prova di controllo

Effettuare una determinazione su parti aliquote delle soluzioni campione 4.1 e 4.3 tali da avore un rapporto Ca/Mg prossimo o uguale a quello del campione da analizzare .

A questo scopo prelevare a millilitri della soluzione campione 4.3 e b-a della soluzione campione 4.1 .

a e b esprimono i millilitri di soluzione di EDTA utilizzati nelle due titolazioni effettuate nell'analisi del campione . Questo procedimento è corretto solo se le varie soluzioni di EDTA , di calcio e di magnesio sono esattamente equivalenti . Diversamente , é necessario apportare le indispensabili correzioni .

7.4 . Determinazione

7.4.1 . Titolazione in presenza di nero eriocromo T

Con una pipetta prelevare una parte aliquota della soluzione da analizzare ( vedi punto 7.5 ) e trasferirla in un bicchiere da 300 ml : diluire con acqua fino a circa 100 ml . Aggiungere 5 ml della soluzione tampone ( 4.9 ) . Il pH misurato potenziometricamente dovrà essere uguale a 10,5 ± 0,1 . Aggiungere 2 ml della soluzione di cianuro di potassio ( 4.7 ) e 3 gocce dell'indicatore nero eriocromo ( 4.6 ) . Agitare moderatamente e titolare con la soluzione di EDTA ( 4.2 ) ( vedi punti 9.2 , 9.3 o 9.4 ) . Siano b i millilitri usati di soluzione di EDTA 0,05 molare .

7.4.2 . Titolazione in presenza di calceina o di acido calconcarbonico

Con una pipetta prelevare una parte aliquota della soluzione da analizzare uguale a quella prelevata per la titolazione di cui al punto precedente e trasferirla in un bicchiere . Diluire con acqua fino a 100 ml ; aggiungere 10 ml della soluzione di idrossido di sodio e di cianuro di potassio ( 4.8 ) e le quantità prescritte dall'indicatore ( 4.4 o 4.5 ) . Agitare moderatamente e titolare con la soluzione di EDTA ( vedi punti 9.2 , 9.3 e 9.4 ) . Siano a i ml usati di soluzione di EDTA 0,05 molare .

7.5 . Parti aliquote da prelevare per la determinazione

Tipo di concime * Parte aliquota da prelevare per ogni titolazione ( ml ) * Quantità di concime presente nella parte aliquota ( g ) *

Nitrato di calcio e magnesio * 20 * 0,200 *

Solfonitrato di ammonio e magnesio * 50 * 0,500 *

Sali grezzi di potassio * 25 * 0,250 *

Cloruro di potassio e magnesio * 25 * 0,250 *

Solfato di potassio e magnesio * 25 * 0,250 *

Note

1 . Per tutti i concimi la pesata effettuata è uguale a 5 g ed il volume totale della soluzione da analizzare è di 500 ml .

2 . Nella titolazione con l'indicatore neto eriocromo T , non si dovrà superare la quantità di 25 ml di soluzione di EDTA . Ridurre eventualmente la parte aliquota prelevata ; al contrario , quando la quantità consumata sia minima , si potrà aumentare il prelievo .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

MgO % nel concime = ( ( b - a ) × T ) /M

Mg % nel concime = ( ( b - a ) × T' ) /M

dove :

T = concentrazione della soluzione di EDTA : in caso di soluzione esattamente 0,05 M , T è uguale a 0,2016 e T' è uguale a 0,1216

M = peso del campione presente nella parte aliquota prelevata espresso in grammi ( vedi punto 7.5 ) .

9 . NOTE

9.1 . Il rapporto stechiometrico EDTA/metallo nelle determinazioni complessometriche è sempre di 1 : 1 , qualunque sia la valenza del metallo , anche se la valenza dell'EDTA è uguale a 4 . La soluzione titolata di EDTA e le soluzioni campioni saranno quindi « molari » e non « normali » .

9.2 . Gli indicatori complessometrici sono spesso sensibili all'azione dell'aria . La soluzione può quindi decolararsi durante la titolazione . Occorre in questo caso aggiungere una o due gocce di indicatore . Questo inconveniente si verifica soprattutto per il nero eriocromo e per l'acido calconcarbonico .

9.3 . I complessi metallo-indicatore sono alle volte relativamente stabili e si può avere una certa inerzia nel viraggio .

Le ultime gocce di EDTA debbono dunque essere aggiunte lentamente e ci si dovrà assicurare di non avere sorpassato il punto di viraggio aggiungendo una goccia di una delle soluzioni campione di magnesio ( 4.1 ) o di calcio ( 4.3 ) .

Questo è specialmente il caso del complesso eriocromo-magnesio .

9.4 . Il viraggio dell'indicatore non dovrà essere osservato dall'alto in basso , ma orizzontalmente , attraverso la soluzione , ed il bicchiere dovrà essere collocato su di un piano bianco , in buena posizione rispetto alla sorgente di luce .

Si può altresì apprezzare agevolmente il viraggio collocando il bicchiere sopra un vetro smerigliato attraverso il quale filtri la luce di una lampada di media potenza ( 25 W ) .

9.5 . L'esecuzione di questa determinazione esige una certa esperienza da parte dell'analista , che si dovrà esercitare , fra l'altro , a cogliere i viraggi con le varie soluzioni campioni ( 4.1 ) e ( 4.3 ) .

Si consiglia di fare eseguire l'analisi sempre dallo stesso operatore .

9.6 . L'impiego di una soluzione di EDTA a titolo garantito ( titrisol , Normex , per esempio ) può semplificare il controllo dell'equivalenza delle soluzioni campioni 4.1 , 4.2 , 4.3 .

Metodi 6

CLORO

Metodo 6.1

DETERMINAZIONE DELLO IONE CLORO IN ASSENZA DI SOSTANZA ORGANICA

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di determinazione dello ione cloro in assenza di sostanza organica .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica a tutti i concimi in assenza di sostanza organica .

3 . PRINCIPIO

I cloruri , solubilizzati in acqua , vengono precipitati , in ambiente acido , con un eccesso di soluzione titolata di nitrato di argento . L'eccesso di argento viene titolato con una soluzione di normalità nota di solfocianuro di ammonio in presenza di solfato ferrico-ammonico ( secondo Volhard ) .

4 . REATTIVI

Acqua distillata o completamente demineralizzata , esente da cloruri .

4.1 . Nitrobenzolo o etere etilico , per analisi .

4.2 . Acido nitrico 10 N .

4.3 . Soluzione di indicatore : sciogliere 40 grammi di sulfato ferrico-ammonico ( Fe2(SO4)3 · (NH4)2SO4 · 24H2O ) in acqua , e portare al volume di un litro .

4.4 . Soluzione titolata di nitrato di argento 0,1 N .

4.5 . Soluzione titolata di solfocianuro di ammonio 0,1 N .

Preparazione : data l'alta igroscopicità del sale che d'altra parte non può essere seccato senza il rischio di decomposizione , è consigliabile pesare circa 9 g del sale , scioglierli in acqua , portarli al volume di un litro e portare poi alla normalità prescritta con correzioni effettuate a seguito di titolazioni fatte con la soluzione 0,1 N di nitrato di argento .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto .

5.2 . 2 burette di precisione .

5.3 . Pallone tarato da 500 ml .

5.4 . Bevute da 250 ml ( Erlenmeyer ) .

6 . PREPARAZIONE

Vedi metodo 1 .

7 . MODO DI OPERARE

7.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,001 g , una quantità di 5 g del campione preparato , trasferirla in un pallone tarato da 500 ml ed aggiungere 450 ml di acqua . Agitare , in agitatore rotativo da 35 a 40 rotazioni al minuto , la sospensione preparata di cui al punto 7.1 per mezz'ora ; portare poi al volume di 500 ml con acqua distillata , omogeneizzare e filtrare .

7.2 . Determinazione

Prelevare una parte aliquota del filtrato contenente non più di 0,150 g di cloroione ( ad esempio : 25 , 50 o 100 ml , equivalenti a 0,25 , 0,50 1 g di sostanza ) . Prelevando quantità inferiori a 50 ml , conviene aggiungere acqua fino ad ottenere circa questo volume .

Acidificare con 5 ml di soluzione di acido nitrico 10 N ( 4.2 ) , aggiungere 20 ml della soluzione di indicatore ( 4.3 ) e due gocce della soluzione 0,1 N di solfocianuro di ammonio ( 4.5 ) prelevandole da una buretta di precisione azzerata in precedenza .

Aggiungere in seguito , prelevandola da una buretta , tanta soluzione 0,1 N di nitrato di argento fino ad averne un eccesso di 2-5 ml . Aggiungere poi 5 ml di nitrobenzolo o di etere etilico ( 4.1 ) ed agitare accuratamente per coagulare il precipitato . Titolare l'eccesso di nitrato di argento con la soluzione di solfocianuro di ammonio 0,1 N ( 4.5 ) fino a colorazione rosso-mattone persistente .

Nota

Il nitrobenzolo o l'etere etilico ( ma principalmente il nitrobenzolo ) proteggono il cloruro d'argento dalla reazione con gli ioni solfocianici , rendendo così il viraggio molto netto .

7.3 . Prova in bianco

Fare una prova in bianco nelle medesime condizoni di esperienza e tenerne conto nel calcolo del risultato .

7.4 . Prova di controllo

Prima di effettuare la determinazione , controllare la precisione della tecnica su di una parte aliquota di una soluzione di cloruro di potassio preparata di recente e contenente una quantità conosciuta di cloro dell'ordine di 0,1 g .

8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

Esprimere il risultato della determinazione in percentuale di cloro-ioni contenuta nel campione tal quale è stato ricevuto per l'analisi .

Calcolo : calcolare la percentuale di cloro ( Cl ) servendosi della formula

Cl % = 0,003546 × ( ( V z - V cz ) - ( V a - V ca ) × 100 ) /M

dove :

V z = ml di soluzione 0,1 N di nitrato di argento ,

V cz = ml di soluzione 0,1 N di nitrato di argento utilizzati nella prova in bianco ,

V a = ml di soluzione 0,1 N di solfocianuro di ammonio , utilizzati nella prova in bianco ,

V ca = ml di soluzione 0,1 N di solfocianuro di ammonio ,

M = peso di sostanza nella parte aliquota prelevata .

Metodi 7

FINEZZA DI MACINAZIONE

Metodo 7.1

DETERMINAZIONE DELLA FINEZZA DI MACINAZIONE A SECCO

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di determinazione della finezza di macinazione a secco .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il metodo si applica esclusivamente ai concimi CEE per i quali è prevista la determinazione della finezza di macinazione per i setacci di 0,160 mm e di 0,630 mm di apertura di maglie .

3 . PRINCIPIO

Con setacciatura meccanica si determinano le quantità di prodotto di granulometria superiore a 0,630 mm e compresa fra 0,160 e 0,630 mm calcolando poi la percentuale di finezza di macinazione .

4 . APPARECCHIATURA

4.1 . Setacciatore meccanico .

4.2 . Setacci con diametro delie maglie di 0,160 e 0,630 mm di serie normalizzate , provvisti della relativa scatola di raccolta ( diametro dei setacci = 20 cm ; altezza = 5 cm ) .

5 . MODO DI OPERARE

Pesare 50 g di sostanza con l'approssimazione di ± 0,05 g . Montare i due setacci e la scatola di raccolta sull'apparecchio setacciatore , avendo cura che il setaccio a maglie più grandi sia posto superiormente all'altro . Setacciare per 10 minuti e scartare la frazione contenuta nella scatola di raccolta . Rimettere in marcia l'apparecchio per un minuto e controllare poi se il materiale raccolto nella scatola è superiore a 250 mg . Ripetere l'eperazione , se necessario fino ad ottenere nella scatola un peso inferiore . Pesare separatamente i residui sui setacci .

6 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

% di finezza al setaccio da 0,630 mm = ( 50 - M1 ) × 2

% di finezza al setaccio da 0,160 mm = [ 50 - ( M1 + M2 ) ] × 2

dove :

M1 = peso del residuo sul setaccio da 0,630 mm ,

M2 = peso del residuo sul setaccio da 0,160 mm ( il rifiuto al setaccio di 0,630 mm è stato già eliminato ) . I risultati sono arrotondati all'unità superiore .

Metodo 7.2

DETERMINAZIONE DELLA FINEZZA DI MACINAZIONE DEI FOSFATI NATURALI TENERI

1 . OGGETTO

Il presente documento ha per oggetto di fissare un metodo di determinazione della finezza di macinazione dei fosfati naturali teneri .

2 . CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente metodo si applica esclusivamente ai fosfati naturali teneri .

3 . PRINCIPIO

Stante l'estrema finezza da determinare , la setacciatura a secco è difficile da effettuare perché le particelle più fini tendono ad agglomerarsi . Per questo motivo conviene effettuare la setacciatura per via umida .

4 . REATTIVI

Soluzione acquosa di esametafosfato di sodio all'1 % .

5 . APPARECCHIATURA

5.1 . Setacci con diametro delle maglie di 0,063 e 0,125 mm di serie normalizzate ( diametro dei setacci = 20 cm ; altezza = 5 cm ) , provvisti della relativa scatola di raccolta .

5.2 . Imbuto di vetro di diametro di 20 cm , montato su di un supporto .

5.3 . Bicchieri da 250 ml .

5.4 . Stufa termostatica .

6 . TECNICA ANALITICA

6.1 . Pesata

Pesare , con l'approssimazione di 0,05 g , 50 g del campione . Lavare con acqua le due facce dei setacci e montarli l'uno sull'altro avendo cura di sistemare quello a maglie più grandi superiormente .

6.2 .Modo di operare

Trasferire la sostanza pesata sul setaccio superiore ; setacciare , sotto un debole getto d'acqua fredda ( si può utilizzare l'acqua del rubinetto ) fino a che questa passi praticamente limpida . Si presterà attenzione a che il getto d'acqua sia tale da non riempire il setaccio inferiore .

Quando il residuo sul setaccio superiore sembrerà costante , staccarlo dall'altro e posarlo , per il momento , sulla acatola di raccolta .

Continuare a setacciare , sotto l'acqua , fino a che sotto questo setaccio l'acqua passi praticamente limpida .

Rimontare uno sull'altro i setacci , trasferire l'eventuale sostanza passata nella scatola di raccolta sul setaccio superiore e riprendere la setacciatura sotto il getto d'acqua fino a che questa passi nuovamente praticamente limpida .

Trasferire quantitativamente ogni residuo in un bicchiere differente aiutandosi con l'imbuto ed una spruzzetta ; riempire i bicchieri d'acqua rimettendo così la sostanza in sospensione . Dono circa un minuto di riposo decantare eliminando la maggior quantità d'acqua possibile .

Mettere i bicchieri in stufa , a 105 ° C per due ore .

Lasciare raffreddare , staccare i residui aiutandosi con una pinza e pesarli .

7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI

% di finezza al setaccio da 0,125 mm = ( 50 - M1 ) × 2

% di finezza al setaccio da 0,063 mm = [ 50 - ( M1 + M2 ) ] × 2

dove :

M1 = peso del residuo sul setaccio da 0,125 mm ,

M2 = peso del residuo sul setaccio da 0,063 mm .

I risultati dei calcoli sono arrotondati all'unità immediatamente superiore .

8 . NOTA

Nel caso che , alla fine delle operazioni descritte , si constatasse la presenza di grumi su uno dei setacci , converrà ricominciare l'analisi nel modo seguente .

Versare lentamente ed agitando 50 g del campione in una bevuta da un litro contenente 500 ml della soluzione di esametafosfato di sodio . Tappare ermeticamente la bevuta ed agitare vigorosamente per distruggere completamente i grumi . Trasferire la sospensione sul setaccio superiore ( 0,125 mm ) avendo cura di lavare la bevuta . Proseguire l'analisi come detto al punto 6.2 .

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