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Document 62014TN0450

Causa T-450/14: Ricorso proposto il 17 giugno 2014 — Sumitomo Electric Industries e J-Power Systems/Commissione

GU C 303 del 8.9.2014, p. 40–41 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

8.9.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 303/40


Ricorso proposto il 17 giugno 2014 — Sumitomo Electric Industries e J-Power Systems/Commissione

(Causa T-450/14)

2014/C 303/48

Lingua processuale: l'inglese

Parti

Ricorrenti: Sumitomo Electric Industries Ltd (Osaka, Giappone) e J-Power Systems Corp. (Tokyo) (rappresentanti: avv.ti M. Hansen, L. Crocco, J. Ruiz Calzado e S. Völcker)

Convenuta: Commissione europea

Conclusioni

Le ricorrenti chiedono che il Tribunale voglia:

annullare la decisione nella parte in cui le ricorrenti vengono ritenute responsabili di un’infrazione unica, complessa e continuata, compresa l’intesa tra produttori europei e quella tra membri regolari e associati, o, in subordine, ridurre l’ammenda in modo sostanziale;

in subordine, annullare l’articolo 1, paragrafo 8, lettere da a) a c) della decisione nella parte in cui le ricorrenti vengono ritenute responsabili dell’infrazione nel periodo dal 26 luglio 2006 al 10 aprile 2008;

in ulteriore subordine, annullare l’articolo 2, lettera m) della decisione della Commissione e ridurre l’importo dell’ammenda inflitta alle ricorrenti in considerazione della partecipazione notevolmente limitata delle ricorrenti nel periodo dal 26 luglio 2006 al 10 aprile 2008; e

annullare la decisione nella sua interezza in quanto si basa in modo determinante su prove acquisite illegittimamente nei locali della Nexans SA e della Nexans France; e

condannare la Commissione alle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, le ricorrenti deducono quattro motivi.

1.

Primo motivo, vertente sulla mancata dimostrazione da parte della Commissione di un’infrazione unica, complessa e continuata consistente in un accordo tra produttori asiatici ed europei di rimanere fuori dai loro rispettivi territori nazionali, nonché in un accordo di ripartizione di progetti nello Spazio economico europeo (SEE) tra società europee.

2.

Secondo motivo, vertente su errori di fatto e di diritto in cui è incorsa la Commissione nell’applicazione dell’articolo 101 TFUE, nei limiti in cui nella decisione controversa non è stata adeguatamente provata la partecipazione delle ricorrenti per tutta la durata dell’infrazione.

3.

Terzo motivo, vertente su errori di diritto e di valutazione in cui è incorsa la Commissione nel calcolo dell’ammenda inflitta alle ricorrenti in quanto l’ammenda non rispecchia la gravità dell’infrazione, né il ruolo sostanzialmente limitato in un periodo considerevole dell’infrazione.

4.

Quarto motivo, vertente su una violazione delle forme sostanziali e dei diritti della difesa in quanto la decisione controversa si basa in modo determinante su prove acquisite illegittimamente dalla Commissione durante ispezioni nei locali della Nexans.


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