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Document 52013DC0623
COMMUNICATION FROM THE COMMISSION TO THE EUROPEAN PARLIAMENT, THE COUNCIL, THE EUROPEAN ECONOMIC AND SOCIAL COMMITTEE AND THE COMMITTEE OF THE REGIONS Towards quality inland waterway transport NAIADES II
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Verso la qualità del trasporto per vie navigabili NAIADES II
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Verso la qualità del trasporto per vie navigabili NAIADES II
/* COM/2013/0623 final */
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI Verso la qualità del trasporto per vie navigabili NAIADES II /* COM/2013/0623 final */
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL
PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO
E AL COMITATO DELLE REGIONI Verso la qualità del trasporto per vie
navigabili NAIADES II
1. Introduzione La rete di navigazione interna dell'Unione
europea si estende in oltre 20 Stati membri con circa 37 000 km di
vie navigabili. Da esse ogni anno transitano circa 500 milioni di tonnellate di
merci, in particolare nelle zone densamente popolate e congestionate della
Germania, dei Paesi Bassi, della Francia e del Belgio. Queste zone sono
irrigate dai fiumi Reno, Schelda, Mosa e Senna e sono collegate al Danubio. Il
settore del trasporto per vie navigabili è ridotto in termini relativi, ma
fornisce tuttavia un contributo importante al sistema dei trasporti dell'Unione
con 140 miliardi di tonnellate-chilometro. Esso svolge un ruolo importante nel
trasporto di merci tra i porti più congestionati dell'UE e l'entroterra. I
principali porti dell'UE non sarebbero mai diventati i nodi logistici altamente
efficienti che sono oggi senza il contributo della navigazione interna. I porti
dipendono dalla navigazione interna per ridurre la congestione del proprio
entroterra e continuare a crescere. Il trasporto per vie navigabili è efficiente
dal punto di vista energetico e contribuisce al conseguimento degli obiettivi
di un'economia a basse emissioni di carbonio, indicati nel Libro bianco sulla
politica dei trasporti dell'UE[1].
Inoltre, la bassa rumorosità rende conveniente la navigazione interna anche per
il trasporto di merci nelle zone densamente popolate da essa servite. Tuttavia,
in mancanza di interventi per ridurre ulteriormente le emissioni di inquinanti
atmosferici, in particolare alla luce dei progressi nel settore del trasporto
su strada che si sta adeguando ai rigorosi limiti di emissione, la navigazione
interna perderà il proprio vantaggio ambientale comparativo. Il programma d'azione NAIADES[2] adottato dalla Commissione nel
2006 intendeva rafforzare i vantaggi del trasporto per vie navigabili e far
fronte a una serie di ostacoli che avrebbero potuto impedirne lo sfruttamento
di tutte le potenzialità. Numerose misure introdotte nell'ambito del programma
NAIADES sono state attuate con il sostegno di strumenti di finanziamento, quali
TEN-T[3],
Marco Polo[4],
Leonardo da Vinci[5],
IPA[6] e il Settimo programma quadro
di ricerca[7].
La Commissione sta tuttora sviluppando ulteriori misure, quali l'armonizzazione
dei requisiti tecnici per le imbarcazioni, mentre altre misure, in particolare
quelle relative agli sforzi di armonizzazione[8],
non sono ancora state avviate. Una valutazione dell'attuale programma NAIADES[9] ha stabilito che esso ha avuto
un notevole effetto trainante negli Stati membri e fra i portatori d'interesse.
Tuttavia, le prospettive economiche e ambientali della navigazione interna sono
peggiorate di continuo e i progressi per superare i principali ostacoli
infrastrutturali sono stati limitati. Inoltre, il settore sta attraversando un
periodo difficile ed è caratterizzato dalla sovraccapacità in determinati segmenti
e dalla frammentazione continua degli operatori di mercato, che vanno ad
aggiungersi al rallentamento generale dell'economia dell'UE a partire dal 2008. La sovraccapacità del settore dei liquidi alla
rinfusa è legata all'introduzione dell'obbligo di doppio scafo[10]. Ciò ha portato all'introduzione
di ulteriori navi a doppio scafo, senza che fossero ritirate dal mercato le
vecchie navi monoscafo. La sovraccapacità dovrebbe diminuire nel 2018 quando
saranno gradualmente eliminate le navi cisterna monoscafo. Nell'ampio segmento
delle navi adibite al trasporto di rinfuse secche, tuttavia, un eccesso di
investimenti e la conseguente sovraccapacità stanno alimentando una feroce
concorrenza, con effetti di ricaduta su altri segmenti di mercato, in
particolare su quello delle navi che presentano un carico inferiore. Circa l'80% della flotta è gestito da
lavoratori autonomi che lavorano e risiedono con le proprie famiglie sulle
navi. La frammentazione della fornitura e il difficoltoso adeguamento alla
domanda ne stanno indebolendo la posizione rispetto ad altri operatori del
mercato, quali spedizionieri o grandi caricatori. La fragilità di questa
situazione e la sovraccapacità hanno portato a una feroce concorrenza in
materia di prezzi, che comporta una bassa capacità di guadagno, ostacolando
così la capacità del settore di reinvestire e innovare. Sebbene l'attività del
settore sia migliorata nel 2011, dopo aver subito un forte rallentamento nel
2009 e nel 2010, gli indicatori per il 2012 sono stati nuovamente al ribasso
per alcuni segmenti di mercato. Un numero crescente di operatori ha concluso
accordi con le banche per ritardare il versamento degli interessi dovuti[11]. Da una prospettiva a lungo termine è evidente
che il settore ha vissuto un lungo ma costante declino della quota modale
rispetto al trasporto su strada. Ci vorrà del tempo prima di superare la
difficile situazione economica attuale. Esistono tuttavia anche elementi
positivi. Ad esempio, il volume dei porti marittimi è aumentato costantemente
per la prima volta dal 2009 e le nuove tecnologie, come l'utilizzo di
combustibili alternativi, sono in grado di ridurre i costi operativi e offrire
nuove opportunità di mercato. Il settore è ben posizionato per poter trarre
vantaggio da questi sviluppi. Alla luce delle opportunità e delle sfide che
il settore si trova ad affrontare, la Commissione ha deciso di aggiornare e
rinnovare il programma NAIADES fino al 2020, adeguandolo al Libro bianco sui
trasporti. Il programma NAIADES II si concentra sui cambiamenti strutturali a
lungo termine nel settore del trasporto per vie navigabili, affinché esso
contribuisca pienamente alla strategia Europa 2020, il cui obiettivo è una
crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Ciò presuppone il miglioramento
della qualità delle condizioni operative del settore, comprese le
infrastrutture, le prestazioni ambientali, i mercati e l'innovazione, l'occupazione
e le competenze e l'integrazione nella catena logistica. L'UE, gli Stati
membri, le autorità regionali, le commissioni fluviali[12], altre organizzazioni
internazionali e il settore stesso hanno un ruolo da svolgere. Il settore opera in mercati liberalizzati in
cui le possibilità di un intervento pubblico sono limitate. Un significativo
intervento pubblico potrebbe infatti interferire negativamente con le future
decisioni commerciali degli operatori di mercato e con gli effetti in materia
di ristrutturazione delle forze di mercato. La Commissione è consapevole delle
difficoltà affrontate da alcuni segmenti del settore del trasporto per vie
navigabili a causa della crisi economica. Per contribuire ad affrontare la
difficile situazione economica attuale, la Commissione è impegnata, con le
organizzazioni dei rappresentanti del settore e gli Stati membri interessati, a
discutere le misure appropriate per superare questa situazione. Dette misure
devono essere adeguate, efficaci e conformi alla legislazione vigente. Inoltre,
la Commissione intraprenderà azioni a breve termine nel rispetto dei principi
dei mercati liberalizzati. Ad esempio, intende riesaminare i requisiti tecnici
per le imbarcazioni al fine di accertare che siano state stabilite disposizioni
transitorie che garantiscano il giusto equilibrio tra i rischi per la sicurezza
e i costi di adeguamento alla normativa. Inoltre, incoraggerà la rapida
diffusione dell'uso di gas naturale liquefatto (GNL) come combustibile
alternativo, che presenta significative potenzialità nella riduzione dei costi
a lungo termine, e faciliterà le azioni del settore intese a ridurre la
frammentazione tra gli operatori di mercato. La
comunicazione che istituisce il programma NAIADES II è accompagnata da due
misure, che rappresentano il primo passo verso l'attuazione: ·
proposta legislativa di direttiva che stabilisce i
requisiti tecnici per le navi adibite alla navigazione interna e che abroga la
direttiva 2006/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio; ·
proposta legislativa che modifica il regolamento n. 1999/718/CE
del Consiglio relativo a una politica di regolazione delle capacità delle
flotte comunitarie nella navigazione interna, al fine di promuovere il
trasporto per via navigabile. 2. Obiettivo di NAIADES II NAIADES II intende creare le condizioni
affinché il trasporto per vie navigabili diventi un modo di trasporto di
qualità: ben gestito, efficiente, sicuro, integrato nella catena intermodale,
che offra posti di lavoro di qualità occupati da una manodopera qualificata e
adeguato a standard ambientali elevati. Se il settore persegue la qualità
salvaguardando l'efficacia sul piano dei costi, dovrebbe essere in grado di
uscire dal circolo vizioso della limitata capacità di guadagno, dell'insufficienza
degli investimenti, della mancanza di innovazione e dei mercati vincolati. È
necessario perseguire la qualità per conseguire gli obiettivi stabiliti nel
Libro bianco sui trasporti dell'UE in materia di trasferimento del trasporto
merci su ferro e su vie navigabili e di riduzione delle emissioni del trasporto
per vie navigabili. 3. Programma d'azione NAIADES
2014-2020: qualità attraverso settori chiave di intervento ·
Infrastrutture di qualità L'infrastruttura
UE per la navigazione interna non è sufficientemente interconnessa e integrata
con altri modi di trasporto. In molti casi le vie navigabili interne non sono
collegate ai centri logistici. Strozzature importanti, sotto forma di chiuse,
ponti o canali navigabili dimensionati in modo inadeguato e collegamenti
mancanti, come il collegamento tra i sistemi fluviali della Senna e della
Schelda, ostacolano il pieno potenziale di sviluppo del settore. Per far fronte
a questo problema, la proposta sugli orientamenti TEN-T[13] concentra le proprie priorità
in materia di vie navigabili sulla realizzazione dei collegamenti mancanti, l'eliminazione
delle strozzature importanti, la diffusione di tecnologie innovative, il miglioramento
dei collegamenti intermodali e lo sviluppo di infrastrutture intelligenti. Si
presterà particolare attenzione ai porti marittimi e lungo le vie navigabili:
una rete centrale di porti correttamente dimensionata che preveda impianti
idonei e un accesso adeguato alle vie navigabili è una condizione
indispensabile per aumentare la quota del settore nei trasporti. La Commissione
incoraggia il settore portuale a rafforzare la cooperazione e a coordinare gli
investimenti in tutti i corridoi nonché a esaminare e promuovere lo scambio
delle migliori pratiche in materia di progettazione e funzionamento di porti
adeguati alla navigazione interna. Le vie navigabili sono inoltre una componente
importante di sei dei nove corridoi della rete centrale TEN-T[14]. Specifici aspetti settoriali
saranno trattati in modo coerente in tutti i corridoi per facilitare la
pianificazione e il monitoraggio dell'attuazione del corridoio TEN-T dal punto
di vista della navigazione interna. A seguito della pubblicazione del documento di
lavoro dei servizi della Commissione "Towards NAIADES II", i
rappresentanti del settore hanno elaborato volontariamente una panoramica
parziale dell'iter dei progetti infrastrutturali per il quadro finanziario
2014-2020. Ciò deve essere completato, integrato con informazioni sullo status,
la maturità e la pianificazione dei progetti, ed essere aggiornato al fine di
sostenere la realizzazione dei corridoi TEN-T. Azioni specifiche fino al 2016 Integrazione del trasporto per vie navigabili nei corridoi multimodali: – 2013: avviare l'attuazione dei corridoi attraverso la comunicazione sui corridoi TEN-T, previa adozione da parte dei colegislatori degli orientamenti TEN-T, compresi gli orientamenti sull'integrazione dei diversi modi di trasporto, tra cui la navigazione interna, nei corridoi multimodali della rete TEN-T (principale attore: Commissione) – 2014-2015: adozione dei piani di lavoro relativi ai corridoi multimodali e proseguimento dell'attuazione dei corridoi (da effettuarsi da parte dei principali portatori d'interesse, tra cui porti marittimi e di navigazione interna, gestori delle infrastrutture di trasporto per vie navigabili, commissioni fluviali, rappresentanti degli armatori, rappresentanti dei lavoratori e comunità di utenti dei trasporti, guidati dai coordinatori europei[15] che operano in stretta collaborazione con gli Stati membri e di concerto con le piattaforme dei corridoi che saranno istituiti) Orientamenti per il periodo 2017-2020 Piena attuazione dei corridoi paneuropei TEN-T, se necessario rafforzando gli strumenti e le procedure di integrazione della navigazione interna nella rete centrale TEN-T per quanto riguarda la fornitura di dati o di capacità di analisi. Promuovere azioni e investimenti per superare le principali strozzature infrastrutturali nel trasporto per vie navigabili (Stati membri con il sostegno dell'UE). ·
Qualità attraverso l'innovazione Rispetto agli altri modi di trasporto il tasso
di innovazione nel settore è basso. La longevità delle attrezzature[16], la frammentazione del
mercato, la mancanza di cultura dell'innovazione e l'indebolimento della
situazione finanziaria degli operatori attivi sulle vie navigabili
contribuiscono a questa situazione. L'innovazione non si può "imporre"
dall'esterno. NAIADES II invita il settore a rendersi maggiormente protagonista
delle iniziative in materia di ricerca, sviluppo e innovazione. Il settore ha
bisogno innanzitutto di sviluppare una tabella di marcia in materia di
ricerca, sviluppo e innovazione. Si tratta di definire le priorità, coordinarne
l'attuazione e pianificarne l'adozione sul mercato. Questo processo dovrebbe
includere gli operatori, i costruttori delle navi, i produttori di
apparecchiature, le autorità dei porti marittimi e interni, gli operatori dei
terminali, gli spedizionieri e gli integratori logistici. Le iniziative in
materia di ricerca, sviluppo e innovazione intese a rendere più ecologiche le
flotte dovrebbero avere una particolare rilevanza. Le tecnologie di
certificazione possono inoltre agevolare ulteriormente lo sviluppo del mercato
e contribuire a dare la priorità agli incentivi di mercato. La Commissione
intende facilitare tale processo, ma il settore dovrebbe rendersi protagonista
per creare titolarità e garantire la conseguente attuazione. Il settore è invitato
a rafforzare il coordinamento a tale scopo attraverso le organizzazioni del
proprio ramo europeo. La tabella di marcia elaborata dal settore contribuirebbe
a identificare le priorità europee, nazionali e private in materia di ricerca e
innovazione. Il sostegno dell'UE dovrebbe concentrarsi sulle priorità della
tabella di marcia che contribuiscono agli obiettivi di NAIADES II. Azioni specifiche fino al 2016 2014: elaborare la tabella di marcia per la ricerca, lo sviluppo e l'occupazione nel settore del trasporto per vie navigabili (settore, compresi gli armatori, l'industria della costruzione navale, i produttori di apparecchiature e i fornitori di servizi, i fornitori di servizi di dati e di servizi logistici, gli operatori dei terminali, le autorità portuali, gli spedizionieri, le autorità per la navigazione interna e i rappresentanti dei lavoratori) 2014: organizzare servizi di osservazione del mercato, compresa la fornitura di dati sui volumi di traffico e trasporto, il trasferimento modale verso la navigazione interna, l'offerta, la domanda, i mercati del lavoro, la diffusione delle innovazioni e l'integrazione del settore del trasporto per vie navigabili nelle catene logistiche multimodali (Commissione) Orientamenti per il periodo 2017-2020 Verifica periodica dell'attuazione della tabella di marcia per la ricerca e l'innovazione nel settore, con particolare attenzione alla diffusione e alla realizzazione delle innovazioni (settore) ·
Corretto funzionamento del mercato Il mercato del trasporto per vie navigabili è
completamente liberalizzato. Tuttavia, alcune norme sono ancora definite a
livello regionale o a livello degli Stati membri, per esempio in materia di
equipaggi delle navi o di orario di lavoro del personale di bordo. La mancanza
di armonizzazione in questi settori può rappresentare un ostacolo per il
funzionamento del mercato interno. Problemi come la mancanza di internalizzazione
dei costi esterni, la mancanza di monitoraggio o l'assenza di condizioni eque
di concorrenza possono giustificare o addirittura richiedere l'intervento delle
autorità pubbliche. L'azione della Commissione comprenderà: il riesame delle
disposizioni transitorie per i requisiti tecnici delle navi, il proseguimento
dell'analisi degli sviluppi del mercato per informare i responsabili dell'elaborazione
della legislazione. Al contrario, la frammentazione del mercato e i problemi
legati alla corrispondenza tra domanda e offerta devono essere affrontati
principalmente dagli operatori di mercato. La Commissione sosterrà comunque
tale processo, favorendo un'ulteriore armonizzazione e agevolando le iniziative
settoriali volte a ridurre la frammentazione dell'offerta di vie navigabili e a
promuovere le sinergie tra gli operatori del mercato. L'inventario della Commissione relativo alle
misure per l'internalizzazione dei costi esterni nel settore dei trasporti[17] fornisce la base di conoscenze
per una futura consultazione sull'uso della tariffazione delle infrastrutture
per l'internalizzazione dei costi esterni nel trasporto per vie navigabili. I porti interni non rientrano nella
comunicazione della Commissione sui porti[18]
e nella proposta di regolamento che istituisce un quadro normativo per l'accesso
al mercato dei servizi portuali e la trasparenza finanziaria dei porti[19]. Sebbene siano i porti
marittimi i principali punti di ingresso e di uscita delle merci e/o i nodi del
trasporto marittimo a corto raggio, i porti interni svolgono funzioni più
simili a quelle dei terminali multimodali e devono far fronte a diverse
limitazioni. La Commissione consulterà il settore ed esaminerà la necessità di
eventuali norme a sostegno dei porti interni. Azioni specifiche fino al 2016 2014: in linea con i progressi realizzati in altri modi di trasporto, avvio di una consultazione sull'uso della tariffazione delle infrastrutture per contribuire all'internalizzazione dei costi esterni del trasporto per vie navigabili (Commissione) 2014: riesame di determinati requisiti tecnici per le imbarcazioni in relazione ai costi e alla sicurezza (Commissione) 2016: valutazione degli ostacoli all'ulteriore sviluppo dei porti interni e della necessità di un quadro legislativo che affronti tale questione (Commissione) Orientamenti per il periodo 2017-2020 Riesame delle opzioni per l'uso della tariffazione delle infrastrutture per contribuire all'internalizzazione dei costi esterni del trasporto per vie navigabili (Commissione) ·
Qualità dell'ambiente grazie alle basse
emissioni Rispetto ad altri modi di trasporto terrestre,
il trasporto per vie navigabili è efficiente sul piano energetico, sicuro,
quasi privo di congestioni e silenzioso. Tuttavia, i progressi nella riduzione
degli inquinanti atmosferici non sono andati di pari passo con questa tendenza
favorevole. I limiti di emissione meno severi per la navigazione interna e la
longevità dei motori sono le cause principali di questa significativa mancanza. La normativa dell'Unione europea stabilisce i
limiti di emissione per i motori delle navi. I limiti per i motori nuovi e già
in uso sono definiti rispettivamente nella direttiva 97/68/CE[20] e nella direttiva 2006/87/CE[21]. Nel confrontare i vari
livelli di ambizione per quanto concerne la fissazione dei limiti di emissione,
il documento di lavoro correlato indica che due approcci con diversi livelli di
ambizione hanno un rapporto costo/benefici simile. Un approccio "innovativo"
più ambizioso che riguarda i motori nuovi e già in uso necessita di maggiori
investimenti iniziali in tecnologie a bassa emissione di carbonio, ma può
generare significativi risparmi sui costi per tutta la durata dell'investimento
e consente di portare i limiti di emissione degli inquinanti al livello di
quelli del trasporto stradale. Un approccio più "conservatore"
riguarda solo i motori nuovi, necessita di minori investimenti iniziali, ma non
consentirebbe alla navigazione interna di adeguarsi al trasporto su strada per
quanto riguarda le emissioni di inquinanti atmosferici. L'approccio da adottare in merito ai limiti di
emissione dovrebbe essere rigorosamente neutrale dal punto di vista della
tecnologia dei motori e della scelta dei carburanti. Per questo motivo, si
prevede che prevalga la tecnologia con le migliori caratteristiche in termini
di costi/benefici. Ad esempio, in base all'attuale sviluppo delle tecnologie,
le navi alimentate con gas naturale liquefatto (GNL) contribuirebbero
notevolmente al conseguimento dei limiti di emissione previsti dall'approccio
più ambizioso. Tuttavia, la diffusione del GNL nel settore è attualmente
ostacolata da questioni di natura normativa, finanziaria, tecnica e infrastrutturale.
È pertanto necessaria un'azione urgente per superare questi ostacoli, affinché
il GNL possa essere utilizzato al più tardi entro il 2016. L'attuazione della
strategia europea per i carburanti alternativi, stabilita dalla Commissione
nella comunicazione intitolata "Energia pulita per i trasporti: una
strategia europea in materia di combustibili alternativi"[22] , svolgerà un ruolo
fondamentale in questa azione normativa per consentire l'uso e il trasporto di
GNL. Inoltre, il pacchetto comprende anche una proposta di modifica del
regolamento (CE) n. 718/1999 del Consiglio relativo ad una politica di
regolazione delle capacità delle flotte comunitarie nella navigazione interna,
al fine di promuovere il trasporto per via navigabile[23] che intende mobilitare le
proprie risorse finanziarie, tra l'altro, a favore delle misure ambientali. Nel definire i nuovi limiti di emissione per i
motori operanti nel trasporto per vie navigabili, può essere necessario
distinguere tra piccole e grandi navi e tra motori nuovi e già in uso, a causa
delle limitazioni tecnologiche ed economiche cui devono far fronte i motori già
in uso e le piccole imbarcazioni. La Commissione è consapevole inoltre del
fatto che devono essere concessi tempi sufficienti per consentire al settore di
adeguarsi a limiti di emissione più ambiziosi. La decisione definitiva sulla proposta di
misure legislative, sulle limitazioni e sulla data di entrata in vigore di
dette misure relative ai limiti di emissione sarà adottata nell'ambito della
successiva valutazione d'impatto per le pertinenti proposte legislative. Il
documento di lavoro dei servizi della Commissione che l'accompagna e relativo
ai limiti di emissione per la navigazione interna rappresenta un contributo a
tale processo. Azioni specifiche fino al 2016 Quadro normativo 2014: adozione di una proposta sui limiti di emissione per i motori nuovi (Commissione) 2015/16: esame di ulteriori limiti di emissione per i motori già in uso (Commissione) 2014: modifica delle norme[24] per consentire il trasporto di GNL (UNECE, Stati membri e Commissione) Preparare le infrastrutture all'utilizzo di GNL 2014: attuare la strategia dell'UE in materia di carburanti alternativi, compresa l'adozione di norme tecniche per il rifornimento e l'utilizzo di GNL come carburante per la navigazione interna (Stati membri e settore, in particolare porti, autorità per la navigazione interna, operatori delle stazioni di rifornimento, fornitori di combustibile, armatori, società di classificazione, commissioni fluviali) Incentivi finanziari 2014: garantire un sostegno finanziario da parte dei programmi dell'UE[25], dei programmi nazionali e del fondo di riserva del settore per sostenere gli investimenti a favore della riduzione delle emissioni (parte del pacchetto NAIADES II) (Commissione, Stati membri e settore) ·
Operatori qualificati e posti di lavoro di
qualità. Esistono ancora molti ostacoli all'accesso
alla professione e al riconoscimento delle qualifiche dei lavoratori che
operano nel settore del trasporto per vie navigabili. Le procedure per
dimostrare l'esperienza e le qualifiche sono complesse e/o facilmente
eludibili. Il frammentato quadro giuridico che disciplina le competenze e le
qualifiche nel settore deve essere rivisto. La Commissione sta attualmente
riesaminando la direttiva 96/50/CE del Consiglio riguardante l'armonizzazione
dei requisiti per il conseguimento dei certificati nazionali di conduzione di
navi per il trasporto di merci e di persone nella Comunità nel settore della
navigazione interna, al fine di modernizzare e semplificare il quadro normativo
per le qualifiche professionali dei lavoratori. Il tentativo di rivedere la direttiva sui
comandanti delle navi nell'ambito di NAIADES I si è concentrata solo sul
riconoscimento delle certificazioni per questa categoria di lavoratori e non ha
potuto avere significativi impatti economici e sociali. La portata del riesame
in corso è più ampia e copre numerosi aspetti delle qualifiche professionali di
tutti i membri dell'equipaggio. La creazione di un quadro coerente per
disciplinare le qualifiche attraverso strumenti moderni dovrebbe infatti
migliorare la qualità e ridurre gli oneri e i costi amministrativi. Il quadro
generale per il riconoscimento delle qualifiche professionali istituito dalla
direttiva 2005/36/CE[26]
mira essenzialmente all'apertura del mercato, sebbene per le professioni nel
settore dei trasporti non si debba tenere conto solo di tale apertura, ma anche
degli aspetti relativi alla sicurezza. Pertanto, una legislazione settoriale
separata, ma simile alla direttiva 96/50/CE, rappresenta il modo più
consono per affrontare il problema. Il dialogo sociale è uno degli strumenti
che potrebbero migliorare le condizioni di lavoro e la qualità dell'occupazione.
Con la firma di un accordo europeo su taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario
di lavoro nel trasporto per vie navigabili, il 15 febbraio 2012, le parti
sociali europee hanno chiesto alla Commissione di adoperarsi per l'attuazione
dell'accordo sulla base di una decisione del Consiglio ai sensi dell'articolo
155, paragrafo 2, del TFUE. La Commissione sta attualmente valutando l'accordo. Il nuovo quadro presentato nell'ambito di
NAIADES II intende ridurre in modo significativo gli ostacoli all'accesso e
alla mobilità del lavoro, valorizzare le qualifiche e le carriere nel settore e
creare condizioni eque di concorrenza. Intende inoltre introdurre gli strumenti
elettronici di registrazione e controllo delle navi e dell'orario di lavoro
degli equipaggi ed estendere l'attuazione del nuovo approccio alla governance
(come indicato al successivo capo 5), al lavoro e alle competenze. Riconoscendo le difficoltà di organizzare una
formazione professionale per i lavoratori della navigazione interna, la
Commissione incoraggia gli Stati membri a utilizzare il Fondo sociale europeo
per la formazione di detti lavoratori e in particolare per scambiare buone
pratiche e qualifiche nel settore del trasporto per vie navigabili e della
logistica e per stimolare l'uso di tecnologie innovative e lo sviluppo di
competenze imprenditoriali; Azioni specifiche fino al 2016 2013/2014: riesame del quadro relativo all'armonizzazione e all'aggiornamento delle qualifiche professionali nel settore, compresa l'eventuale iniziativa sulle apparecchiature di registrazione dell'orario di lavoro dell'equipaggio e dei tempi di navigazione della nave (Commissione) 2014: promuovere le competenze e le capacità imprenditoriali nell'uso di tecnologie innovative nel settore (Stati membri e settore, eventualmente con il sostegno finanziario dell'UE) Orientamenti per il periodo 2017-20 Completare il quadro delle qualifiche professionali attraverso l'elaborazione di norme tecniche ·
Integrazione del trasporto per vie navigabili
nella catena logistica multimodale L'integrazione di questo modo di trasporto
nella catena logistica multimodale necessita dell'integrazione delle
infrastrutture, dei servizi e dei flussi di informazioni: –
l'integrazione delle infrastrutture è perseguita
nell'ambito del primo settore di intervento sulle infrastrutture descritto in
precedenza. –
L'integrazione dei servizi esige in primo luogo un
approccio più attivo da parte del settore. L'identificazione e la diffusione
delle migliori pratiche possono essere d'aiuto. Se del caso, le autorità
pubbliche dovrebbero preservare o rendere accessibili attraverso la
pianificazione territoriale, sufficienti terreni lungo i corsi d'acqua per
sostenere le attività logistiche basate sul trasporto per vie navigabili. Le
città dovrebbero tenere conto delle merci e dei rifiuti della navigazione
interna nel definire i propri piani di mobilità urbana sostenibile e le
strategie in materia di logistica cittadina. Per quanto riguarda l'integrazione dei flussi
di informazioni, la Commissione ha avviato una valutazione dell'attuazione
della direttiva 2005/44/CE relativa ai servizi armonizzati d'informazione
fluviale (RIS). Ad oggi i servizi RIS sono utilizzati principalmente per la
gestione del traffico e delle infrastrutture o per garantire la sicurezza. Lo
scambio di dati attualmente in corso potrebbe essere ampliato e integrato con i
flussi di informazioni provenienti da altri modi di trasporto, tenendo conto
del concetto di e-Freight[27].
Come previsto dalla direttiva, la Commissione riferirà al Parlamento europeo e
al Consiglio per esaminare i progressi compiuti nella diffusione dei servizi
RIS, nell'individuare ulteriori orientamenti di sviluppo nonché per esaminare
come facilitare in modo dinamico l'adeguamento delle norme tecniche al
progresso tecnico. Il processo sarà monitorato dalla piattaforma orientativa comune
RIS. Azioni specifiche fino al 2016 2014: riesame e identificazione degli orientamenti futuri per i servizi RIS (Commissione) 2015: identificazione, diffusione e adozione delle migliori pratiche sull'integrazione dei servizi di trasporto per vie navigabili nelle catene logistiche multimodali (settore, con l'eventuale sostegno finanziario dell'UE) Orientamenti per il periodo 2017-2020 Integrazione dei servizi RIS, dei dati di osservazione del mercato del trasporto per vie navigabili e degli strumenti del corridoio TEN-T per sostenere la governance del trasporto multimodale integrato 4. Responsabilità differenziate
per le zone di attuazione La qualità del settore può essere realizzata
soltanto attraverso un'azione coordinata del settore e delle autorità pubbliche
a livello di Stato membro, europeo e internazionale. Si possono individuare
responsabilità differenziate per i seguenti settori: ·
infrastrutture di qualità, affidabili, ben
collegate e che garantiscano una buona condizione della navigazione: responsabilità a livello dell'UE e degli Stati membri Le autorità pubbliche investono già ingenti
risorse per mantenere e sviluppare il trasporto per vie navigabili. A livello
dell'UE, le azioni si concentrano sulla rete centrale TEN-T e saranno
potenziate con l'attuazione dei corridoi multimodali TEN-T. La Commissione invita gli Stati membri a
sostenere e a investire in progetti con un elevato valore aggiunto a livello
dell'UE e a continuare a sviluppare e a mantenere buone condizioni di
navigazione nelle proprie reti di trasporto per vie navigabili. ·
Un quadro normativo che crei condizioni di
concorrenza eque: responsabilità a livello dell'UE,
a livello internazionale e degli Stati membri Oltre il 75% della navigazione interna nell'UE
è costituito dai trasporti transfrontalieri. Sono necessarie norme armonizzate
in tutta l'UE per sfruttare appieno i vantaggi del mercato interno. Tuttavia,
le norme sono state elaborate in vari organismi internazionali in un lungo arco
di tempo. Sebbene la sicurezza della flotta sia rimasta elevata, strutture
complesse hanno reso difficile adeguare le norme ai progressi tecnologici,
creando ostacoli all'innovazione. Nonostante i progressi compiuti nell'ambito
di NAIADES I, alcuni settori non sono ancora stati armonizzati, il che rende
più difficile rispettare e applicare le norme. Questo consente a taluni
operatori di ridurre i propri costi, alimentando la concorrenza in termini di
prezzi e riducendo la capacità di guadagno complessiva del settore. La Commissione intende migliorare la
cooperazione internazionale, modernizzare e semplificare il quadro normativo
della navigazione interna e facilitare l'applicazione delle norme. ·
Qualità grazie all'innovazione: un approccio
inclusivo per definire le esigenze in termini di ricerca e innovazione e la
diffusione dell'innovazione: responsabilità a
livello settoriale Nell'ambito del programma NAIADES I, gli enti
e gli istituti di ricerca hanno individuato le esigenze della ricerca, ma
questa ultima non ha portato a una sufficiente innovazione del mercato. NAIADES
II invita il settore e gli operatori del mercato a farsi coinvolgere in modo
diretto e attivo nella definizione delle priorità, nella pianificazione e nello
sviluppo del mercato nell'ambito della ricerca, dello sviluppo e dell'innovazione. ·
Conseguire la qualità del mercato attraverso
la trasparenza e una concorrenza leale:
responsabilità a livello settoriale Le iniziative del settore privato possono
migliorare in modo significativo il corretto funzionamento del mercato del
trasporto per vie navigabili: i mercati elettronici creati per combinare
domanda e offerta possono aumentare la trasparenza del mercato. Si possono
perseguire sinergie tra soggetti di piccole dimensioni, ad esempio attraverso
gli acquisti in comune, le azioni congiunte a favore dell'innovazione o un
ulteriore consolidamento. La cooperazione con altri modi di trasporto può
essere rafforzata per meglio integrare il trasporto per vie navigabili nelle
catene logistiche multimodali. Inoltre, la condivisione e lo scambio di informazioni
tra tutti gli attori delle catene logistiche potrebbero essere
significativamente intensificati, favorendo così la trasparenza e l'integrazione
del mercato. 5. Qualità della governance Nell'ambito di NAIADES II sarà attuato un
nuovo approccio alla governance per ovviare alla sovrapposizione dei quadri
giuridici e delle competenze nel settore della navigazione interna. Esso
prevede misure istituzionali e legislative e terrà conto dell'entrata in vigore
del trattato di Lisbona, che stabilisce nuove norme in materia di poteri
delegati e di esecuzione e di coordinamento della posizione dell'UE per l'adozione
di atti aventi efficacia giuridica negli organismi internazionali. L'approccio è sostenuto da un accordo
amministrativo tra i servizi della Commissione e il segretariato della
Commissione centrale per la navigazione sul Reno (CCNR) che è stato firmato il
22 maggio 2013 e prevede una cooperazione più mirata rispetto all'accordo
amministrativo generale in vigore dal 2003. Con il nuovo approccio, norme
uniformi sostituiranno gradualmente i vari sistemi di norme mantenuti nei
diversi sistemi giuridici che operano secondo le proprie norme e procedure. Il
processo partirà dai requisiti tecnici per le navi operanti nelle vie
navigabili e nella seconda fase sarà esteso ad altri settori, come quello delle
qualifiche professionali. In primo luogo, i quadri esistenti devono
essere adeguati per consentire la promulgazione delle stesse norme uniformi.
Questo è l'oggetto della proposta legislativa concernente una direttiva che
fissa i requisiti tecnici per le navi della navigazione interna e che abroga la
direttiva 2006/87/CE. In secondo luogo, l'accordo amministrativo tra
i servizi della Commissione e il segretariato della CCNR prevede l'elaborazione
di norme tecniche nel settore della navigazione interna, sotto l'egida della
CCNR. Un apposito comitato composto dai rappresentanti degli Stati membri dell'Unione
europea e della Commissione centrale per la navigazione del Reno assocerà la
Commissione e sarà aperto alla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni
Unite, (UNECE), alle commissioni fluviali e ai principali portatori d'interesse,
tra cui le parti sociali europee. L'obiettivo è farlo diventare il comitato
tecnico europeo di riferimento per l'elaborazione di norme in alcuni settori
del trasporto per vie navigabili. In quanto tale, esso dovrebbe sostituire i
vari gruppi esistenti che attualmente si occupano di questi ambiti, evitando
sovrapposizioni e incoerenze. Infine, si potrebbe raggiungere la piena
uniformità delle norme tra i regimi giuridici dell'UE e del Reno, se,
conformemente all'accordo amministrativo del 22 maggio 2013, la CCNR si
adeguasse al regolamento di ispezione delle navi sul Reno per consentire al
presente regolamento di far riferimento anche alle norme del comitato. Le altre
commissioni fluviali e l'UNECE sono invitati a seguire tale approccio per
giungere a un corpus di norme pienamente coerenti in alcuni settori del
trasporto per vie navigabili. Azioni specifiche fino al 2016 2013: nuova proposta legislativa per una direttiva che sostituisca la direttiva 2006/87/CE e che consenta di adottare norme uniformi (parte del pacchetto NAIADES II) 6. Finanziamento L'attuazione di NAIADES II comporta la
disponibilità di fondi per finanziare azioni di sostegno strategico
(coordinamento, governance e azioni preparatorie), ricerca e innovazione,
azioni infrastrutturali e di ecologizzazione della flotta. A livello dell'UE, il finanziamento sarà
fornito dal meccanismo per collegare l'Europa (Connecting Europe Facility -
CEF) per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali, da Orizzonte 2020
per quanto riguarda la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione e dai programmi CEF
e Orizzonte 2020 per quanto concerne le azioni di sostegno strategico di NAIADES
II e la diffusione dell'innovazione, compresa l'ecologizzazione della flotta.
Gli Stati membri dovrebbero includere le vie navigabili nelle strategie e nei
progetti integrati di investimento territoriale e pianificare il sostegno del
Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e dei Fondi di
coesione. Ove appropriato, sarà promosso l'uso di strumenti finanziari
innovativi, in particolare per la transizione verso il GNL. Un documento di lavoro sul finanziamento di
NAIADES sarà elaborato dopo che saranno adottati i programmi CEF e Orizzonte
2020 e che saranno registrati ulteriori progressi nella programmazione di tali
strumenti. 7. Conclusione NAIADES II rafforza l'ambizione del settore
del trasporto per vie navigabili, concentrandosi sugli ambiti con il
maggiore valore aggiunto per potenziare il contributo della navigazione interna
alla politica dei trasporti dell'Unione. Con una chiara differenziazione delle
responsabilità tra l'UE e il livello internazionale, gli Stati membri e il livello
regionale e il settore, la governance generale può essere migliorata. Nel 2017
la Commissione riferirà sui progressi realizzati e definirà azioni specifiche
per proseguire l'attuazione di NAIADES II fino al 2020. Il programma NAIADES II
è già in fase di concretizzazione e gli strumenti di finanziamento dell'UE a
sostegno del programma vengono progressivamente attuati. Il miglioramento della
qualità del trasporto per vie navigabili in Europa è iniziato. [1] COM/2011/0144 definitivo [2] Comunicazione della Commissione sulla promozione del
trasporto sulle vie navigabili interne "NAIADES" - Programma di
azione europeo integrato per il trasporto sulle vie navigabili interne COM(2006) 6
definitivo. [3] Decisione n. 1692/96/CE. [4] Regolamento (CE) n. 1692/2006. [5] Decisione n. 1720/2006/CE. [6] Regolamento (CE) n. 1085/2006 del Consiglio [7] Decisione n. 1982/2006/CE. [8] Armonizzazione dei requisiti in materia di equipaggio,
documentazione intermodale, responsabilità e unità di carico (ILU). [9] Documento di lavoro dei servizi della Commissione
"Towards "NAIADES II". Promoting ,
greening and integrating inland waterway transport in the single EU transport
area, SWD(2012) 168 final [10] Direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 24 settembre 2008, relativa al trasporto interno di merci
pericolose, che fa riferimento all'Accordo europeo relativo al trasporto
internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne (ADN). [11] http://ec.europa.eu/transport/modes/inland/studies/doc/2013-06-03-contribution-to-impact-assessment-of-measures-for-reducing-emissions-of-inland-navigation.pdf [12] Commissione centrale per la navigazione del Reno,
Commissione del Danubio, Commissione internazionale per il bacino della Sava e
Commissione della Mosella. [13] COM/2011/0650 definitivo [14] Corridoio Mare del Nord - Mar Baltico, corridoio
mediterraneo, corridoio oriente/Mediterraneo orientale, corridoio reno-alpino,
corridoio Mare del Nord — Mediterraneo — corridoio Reno - Danubio. [15] Nominati dalla Commissione in conformità del regolamento
TEN-T. [16] Ad esempio, sul Reno l'età media di un'imbarcazione è di 50
anni e di 35 anni per una nave adibita rispettivamente al trasporto di rinfuse
secche e liquide (fonte http://ec.europa.eu/transport/modes/inland/studies/doc/2013-06-03-contribution-to-impact-assessment-of-measures-for-reducing-emissions-of-inland-navigation.pdf). [17] http://ec.europa.eu/transport/themes/sustainable/studies/sustainable.en.htm [18] COM(2013)295 final [19] COM(2013)296 final [20] GU L 59 del 27.2.1998, pagg. 1-86. [21] GU L 389 del 30.12.2006, pagg. 1-260. [22] COM(2013) 17 final [23] Regolamento (CE) n. 718/1999 del Consiglio [24] Stabiliti nell'accordo europeo relativo al trasporto
internazionale di merci pericolose per vie navigabili interne [25] Meccanismo per collegare l'Europa (COM/2011/0665
definitivo) e Orizzonte 2020 (COM (2011) 809 definitivo). [26] GU L 255 del 30.9.2005, pagg. 22-142. [27] Azione 7 del Libro bianco sulla politica dei trasporti
dell'UE