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Document 52009DC0487

Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni - Relazione sui progressi in tema di certificazione della qualità nell'istruzione superiore

/* COM/2009/0487 def. */

52009DC0487

Relazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni - Relazione sui progressi in tema di certificazione della qualità nell'istruzione superiore /* COM/2009/0487 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 21.9.2009

COM(2009) 487 definitivo

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Relazione sui progressi in tema di certificazione della qualità nell'istruzione superiore

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE REGIONI

Relazione sui progressi in tema di certificazione della qualità nell'istruzione superiore

(Testo rilevante ai fini del SEE)

1. INTRODUZIONE

La certificazione della qualità nell'istruzione superiore è al centro dell'impegno finalizzato a costruire uno Spazio europeo dell'istruzione superiore (EHEA) coerente, compatibile e stimolante, in linea con gli obiettivi del processo paneuropeo di Bologna. Nel corso dell'ultimo decennio si è manifestato un crescente interesse a livello europeo e mondiale verso la certificazione della qualità nell'istruzione superiore. Con l'affermarsi della globalizzazione, dell'integrazione economica e della maggiore mobilità accademica e professionale, si rivela sempre più necessario che le qualifiche vengano riconosciute anche al di fuori del paese che le rilascia. L'istruzione superiore "senza frontiere" ha significato una crescente importanza della certificazione transnazionale della qualità. L'emergere di "laureifici" (finte università che vendono false "lauree" su Internet) rende essenziale distinguere l'istruzione legittima acquisita all'estero dalle qualifiche false. La certificazione della qualità contribuisce alla trasparenza e all'affidabilità dell'istruzione superiore di fronte a cittadini e datori di lavoro europei, e a studenti e studiosi provenienti dagli altri continenti.

Nel quadro della strategia di Lisbona, la Commissione europea ha evidenziato l'esigenza di programmi più moderni e di una governance e un finanziamento più efficaci dell'istruzione superiore, riconoscendo inoltre l'importanza delle riforme nell'ambito del processo di Bologna, compresa quella riguardante la certificazione della qualità[1]. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato due raccomandazioni al fine di promuovere una cultura della certificazione della qualità nell'istruzione superiore. La prima, del 1998[2], invitava a sostenere e, ove necessario, a creare sistemi di certificazione della qualità trasparenti. La seconda, del febbraio 2006, aveva come oggetto il rafforzamento della cooperazione europea in materia di certificazione della qualità nell’istruzione superiore[3].

L'obiettivo della raccomandazione del 2006 era incoraggiare gli istituti d'istruzione superiore (IIS) a introdurre o sviluppare sistemi interni di certificazione della qualità e le agenzie di certificazione della qualità o di accreditamento ad applicare le norme e gli indirizzi europei per la certificazione della qualità[4] in quest'ambito. I rappresentanti delle autorità nazionali, il settore dell'istruzione superiore, le agenzie di certificazione della qualità e accreditamento, unitamente alle parti sociali, sono stati altresì invitati a istituire un "Registro europeo delle agenzie di certificazione della qualità" che consenta agli IIS di scegliere tra le agenzie inserite in tale registro quella corrispondente alle loro esigenze e al loro profilo. La raccomandazione ha inoltre invitato gli Stati membri a consentire agli IIS di ottenere l'accreditamento presso le agenzie iscritte all'estero; ha sollecitato la collaborazione tra le agenzie di certificazione della qualità al fine di creare un clima di fiducia reciproca e ha richiesto di garantire l'accesso del pubblico alle valutazioni effettuate dalle agenzie.

La raccomandazione del 2006 ha invitato la Commissione a:

1) continuare a sostenere, in stretta cooperazione con gli Stati membri, la cooperazione tra gli IIS, le agenzie di certificazione della qualità e accreditamento, le autorità competenti e gli altri organismi operanti in questo campo;

2) presentare relazioni triennali sullo sviluppo dei sistemi di certificazione della qualità nei vari Stati membri e sulle attività di cooperazione svolte a livello europeo.

La presente è la prima relazione triennale sui progressi compiuti. Analizza la situazione a livello nazionale, europeo e internazionale e propone ambiti d'ulteriore sviluppo.

2. PRINCIPALI SVILUPPI A LIVELLO NAZIONALE

Questa sezione della relazione illustra il ruolo della certificazione esterna della qualità, la situazione attuale e l'esperienza acquista nell'ambito delle norme di certificazione della qualità.

2.1. Ruolo della certificazione esterna della qualità

La raccomandazione del 2006 riconosce che i principali responsabili per la qualità nell'istruzione superiore sono gli IIS stessi. I sistemi interni di certificazione della qualità degli istituti d'istruzione superiore puntano a monitorare e promuovere la qualità e a dare vita a una reale "cultura della qualità". Tuttavia spesso mancano dell'indipendenza e dell'accessibilità al pubblico necessarie per informare le parti interessate in modo trasparente e responsabile. Mettere a disposizione tali informazioni è il compito della certificazione esterna della qualità, che costituisce la principale idea alla base della raccomandazione e che viene effettuata da agenzie di certificazione della qualità indipendenti.

La certificazione esterna della qualità consiste nel:

- valutare ("auditing") la qualità di un determinato istituto d'istruzione superiore, dei suoi programmi o delle sue unità;

- mettere a confronto la qualità di diversi IIS in una determinata area/disciplina ("benchmarking");

- garantire che siano soddisfatte determinate "norme" di qualità predefinite ("accreditamento");

- assegnare diversi marchi di qualità, solitamente volti a segnalare alta qualità o "eccellenza".

2.2. Il quadro eterogeneo della certificazione di qualità in Europa

Molti IIS in Europa hanno elaborato una propria "cultura della qualità" e sistemi interni di certificazione della stessa, principalmente mediante la cooperazione interistituzionale, l'assistenza reciproca e il benchmarking[5]. Questo sviluppo positivo dovrebbe essere ulteriormente incoraggiato.

L'emergere di nuove agenzie e reti di certificazione della qualità rappresenta lo sviluppo più significativo nel contesto europeo. Questa tendenza ha avuto inizio in seguito alla raccomandazione del 1998 ma si è diffusa e ha conosciuto un'accelerazione negli ultimi anni. Oggi agenzie di certificazione della qualità sono presenti in quasi tutti i paesi che fanno parte dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, nonostante esse siano piuttosto eterogenee in termini di campo d'attività, statuto, settori principali e capacità internazionale. Molte sono di piccole dimensioni, di recente istituzione e caratterizzate da esperienza ed esposizione europea/internazionale limitate. A parte alcune eccezioni, la loro competenza è unicamente nazionale (a volte regionale): solo un numero molto ristretto opera al di fuori del proprio territorio. La maggior parte delle agenzie si concentra sulla valutazione dei programmi, ma un numero crescente sta iniziando a occuparsi di accreditamento o audit istituzionale[6].

La relazione di valutazione sul processo di Bologna del 2009 ( Bologna Process Stocktaking Report 2009 )[7] conferma che gli IIS nella maggior parte dei paesi si stanno impegnando attivamente per istituire sistemi interni di certificazione della qualità coerenti e per adeguarli alle procedure di valutazione esterne. La principale sfida per la maggioranza dei paesi risiede nell'elaborare procedure di valutazione atte a misurare i risultati dell'apprendimento. La relazione di valutazione ha impiegato tre indicatori per misurare i progressi nella certificazione della qualità:

- stato di avanzamento della certificazione esterna della qualità: i paesi ottengono i risultati migliori se dispongono di un sistema esterno che si applica a tutte le istituzioni che operano rispettando le norme e gli indirizzi europei per la certificazione della qualità;

- grado di partecipazione degli studenti: i paesi ottengono i risultati migliori se gli studenti partecipano alla governance degli organismi nazionali di certificazione della qualità, alle revisioni esterne degli IIS e/o dei programmi, ai processi interni di certificazione della qualità e alla preparazione delle relazioni di autovalutazione;

- grado di partecipazione internazionale: i paesi ottengono i risultati migliori se vi è partecipazione internazionale nell'ambito delle revisioni esterne di istituzioni e/o programmi, alla governance di organismi nazionali di certificazione della qualità e alle valutazioni esterne delle agenzie nazionali di certificazione della qualità.

Gli Stati membri che ottengono buoni risultati rispetto a questi tre indicatori sono, ad esempio, Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia e Regno Unito.

L'indagine ENQA 2008[8] indica che, se da un lato la maggior parte delle agenzie ha un "bacino d'utenza" nazionale, dall'altro esistono eccezioni. In alcuni paesi, parti diverse del settore dell'istruzione superiore dispongono di agenzie diverse, ad es. in Germania si è creato un vero e proprio mercato con un numero di agenzie "concorrenti" facenti capo a un unico consiglio di accreditamento. La maggioranza delle agenzie di certificazione della qualità sta attraversando un periodo di cambiamento, promosso dal processo di Bologna e dal contesto internazionale. Un altro sviluppo di primo piano è rappresentato dalla crescente partecipazione delle parti interessate alle questioni riguardanti la certificazione della qualità.

2.3. Esperienza relativa alle norme e gli indirizzi europei per la certificazione della qualità

Le norme e gli indirizzi europei per la certificazione della qualità sono stati adottati nel 2005. Consistono di tre parti: principi relativi al sistema interno di certificazione della qualità degli IIS stessi; norme per la valutazione esterna degli IIS e dei loro programmi da parte delle agenzie e norme applicabili alle stesse agenzie di certificazione della qualità. Essi sono intesi come un riferimento comune "generico" che lascia un certo margine di interpretazione all'interno dei diversi paesi, e delle diverse discipline e istituzioni.

Il grado di consapevolezza delle norme di qualità varia in base ai paesi e alle categorie, tuttavia è stata acquisita una notevole esperienza nella loro applicazione: migliaia di persone (personale dell'università, esperti, studenti, rappresentanti dell'imprenditoria e della società) hanno partecipato alle procedure di autovalutazione, hanno lavorato all'interno delle commissioni di valutazione oppure sono state intervistate durante le visite di valutazione. La partecipazione degli studenti alla certificazione della qualità, requisito di base all'interno dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, è aumentata negli ultimi anni, nonostante rimanga spesso limitata a determinati aspetti o procedure[9]. Il coinvolgimento di rappresentanti dell'imprenditoria e di cittadini stranieri varia significativamente nella certificazione interna ed esterna della qualità e in linea generale è superiore nelle commissioni di valutazione delle agenzie che negli organi decisionali.

La definizione delle norme di certificazione della qualità è in continua evoluzione. Ne è un esempio l'organizzazione di seminari da parte del Gruppo E4[10] su temi quali: l'impiego dei risultati dell'apprendimento, il legame con i quadri delle qualifiche, la pubblicazione di relazioni sulla certificazione della qualità, il riconoscimento dell'apprendimento precedente, l'istruzione transnazionale, l'internazionalizzazione delle procedure e la cooperazione e la compatibilità con altre regioni del mondo.

Le norme forniscono utili riferimenti generici, ma vengono tuttora interpretate in modi diversi a livello di paesi, agenzie e IIS. Vengono considerate come una lista di controllo dei requisiti formali, come un codice di buona pratica professionale, oppure come indirizzi non vincolanti. Appare ragionevole l'idea della necessità di un rispetto generale delle norme più che di un rispetto puntuale delle singole disposizioni, tuttavia essa lascia spazio a numerose interpretazioni.

L'esperienza degli IIS e delle agenzie di certificazione della qualità europei relativamente alle norme sulla qualità è per lo più ancora ristretta all'istruzione superiore iniziale "tradizionale", nonostante in determinati contesti nazionali si sia prestata particolare attenzione all'istruzione a distanza. Globalmente, tuttavia, l'istruzione transnazionale in tutte le sue forme, l'apprendimento continuo e le qualifiche derivanti dalla formazione permanente in generale, l'istruzione superiore a ciclo breve, e l'istruzione a distanza e on line sono rientrate nel campo di applicazione della certificazione di qualità solo in misura molto modesta.

Si deve altresì sottolineare che nonostante "le norme e gli orientamenti europei" siano stati elaborati nel contesto del processo di Bologna, essi non fanno riferimento all'importanza di rispettare i requisiti di base dello Spazio europeo dell'istruzione superiore (ad es. per quanto riguarda il quadro delle qualifiche o l'impiego dell'ECTS[11]) e alle relative priorità (quali l'occupabilità e la mobilità).

3. PRINCIPALI SVILUPPI A LIVELLO EUROPEO E INTERNAZIONALE

Questa sezione esamina gli sviluppi europei nella certificazione della qualità e illustra le tendenze internazionali che stanno plasmando le attività in questo settore.

3.1. Forte crescita all'interno dell'infrastruttura di certificazione della qualità europea

La crescita delle agenzie che si occupano della qualità ha alimentato un forte sviluppo delle reti di certificazione della qualità. La Commissione sostiene l'associazione europea di certificazione della qualità (European Association for Quality Assurance, ENQA)[12], istituita nel 2000. e sviluppatasi rapidamente fino a contare oggi 48 membri a pieno titolo provenienti da 23 paesi diversi. Il Gruppo E4 ha proposto le norme e gli indirizzi europei per la certificazione della qualità, adottati nel 2005. Tale gruppo ha anche organizzato seminari volti a esaminare diverse questioni fondamentali riguardanti la certificazione della qualità. Sono operativi vari gruppi regionali di agenzie, ad esempio in Europa centrale e orientale e nei paesi nordici. Il consorzio europeo per l'accreditamento (European Consortium for Accreditation, ECA)[13], di cui fanno parte 15 organizzazioni di 10 paesi, si è impegnata attivamente per il riconoscimento reciproco delle decisioni di accreditamento tra i propri membri.

Buona prassi

Nell'ambito del consorzio di agenzie di accreditamento ECA, la creazione di un clima di fiducia basato sulla cooperazione intensa ha portato a una prima serie di accordi bilaterali finalizzati al riconoscimento delle decisioni di accreditamento e al primo esperimento avente l'obiettivo di rendere tali decisioni accessibili al pubblico su Internet tramite una banca dati finanziata dalla Commissione e denominata Qrossroads[14].

Il Registro europeo di certificazione della qualità dell'istruzione superiore (EQAR)[15] è il principale organismo di recente fondazione all'interno dell'architettura europea di certificazione della qualità. È stato istituito nel 2008 come nuovo ente giuridico dal Gruppo E4 con il sostegno della Commissione in risposta all'incontro dei Ministri competenti per il processo di Bologna, tenutosi a Londra nel 2007, e in linea con i principi stabiliti dalla raccomandazione del 2006. Tale registro è aperto alle agenzie che operano nell'ambito dello Spazio europeo dell'istruzione superiore a condizione che dimostrino di rispettare le norme e gli indirizzi europei. Esiste una procedura semplificata per l'ammissione dei membri a pieno titolo dell'ENQA che già soddisfano tale requisito, ma per le agenzie è possibile anche candidarsi direttamente all'EQAR. Le decisioni riguardanti l'ammissione sono prese dalla commissione del registro i cui membri sono nominati dal gruppo E4 e da altre parti interessate. I governi possono diventare membri EQAR ma rivestire solo lo status di osservatori all'interno di tale commissione. Le prime due tornate di registrazioni del dicembre 2008 e dell'aprile 2009 hanno portato all'ammissione di nove membri ENQA all'interno dell'EQAR. È previsto che altri si aggiungeranno a breve.

Il notevole sviluppo dell'infrastruttura di certificazione della qualità verificatosi in Europa negli ultimi anni è in linea con la raccomandazione del 2006 e con il processo di Bologna. Tuttavia, gli attori di questo settore presentano una spiccata eterogeneità e alcuni aspetti potrebbero necessitare di revisione al fine di migliorare la trasparenza del sistema nel suo complesso. In particolare, per le agenzie delle comunità di istruzione superiore di piccole dimensioni risulta più arduo ottenere una reale credibilità al di fuori della propria zona di attività. Sono stati espressi alcuni timori che l'adesione delle agenzie all'ENQA o persino la loro registrazione all'interno dell'EQAR non generi il livello di fiducia reciproca necessario. Tale fiducia è tuttavia alla base della trasparenza e della credibilità all'interno dello Spazio europeo dell'istruzione superiore nel suo complesso.

Data la molteplicità di agenzie e reti il sistema può essere di difficile lettura e impiego. Il requisito di base di adesione sia all'ENQA che all'EQAR è l'adempimento delle norme e degli indirizzi europei; i due organismi hanno un certo numero di membri in comune, ma non tutti. Di conseguenza sarà necessario un impegno molto più approfondito prima che il sistema di certificazione della qualità dello Spazio europeo dell'istruzione superiore risulti leggibile e a misura di utente. In molti casi non è ancora chiaro cosa l'accreditamento in un paese, persino da parte di un'agenzia registrata, significhi in un altro. Non è neppure chiaro come l'abuso di un tale accreditamento possa essere evitato, ad esempio nel caso di un'istituzione di istruzione superiore che operi in numerosi paesi senza offrire in tutte le sedi le garanzie che hanno portato all'accreditamento iniziale. Sarebbero utili garanzie più incisive, dato che la credibilità del sistema europeo di certificazione della qualità può dipendere dall'agenzia meno affidabile accettata o mantenuta all'interno del registro e dagli IIS più deboli accreditati da un'agenzia registrata.

Buona prassi

Unire le forze: la NVAO è l'agenzia comune di certificazione della qualità di Paesi Bassi e Fiandre (Belgio). Questi territori hanno in comune la lingua ma presentano sistemi e titoli di istruzione superiore molto diversi. L'agenzia unica contribuisce ad aumentare le risorse per la valutazione e a rafforzare la credibilità dei marchi di qualità della NVAO[16] .

Aumentare l'obiettività: l'Österreichische Akkreditierungsrat (consiglio austriaco di accreditamento) impiega quasi esclusivamente esperti di valutazione stranieri e gli austriaci non sono in maggioranza all'interno dell'organo decisionale; eliminando ogni sospetto che interessi di parte possano distorcere le decisioni di accreditamento questi fattori incrementano la credibilità internazionale dell'ente[17].

3.2. La dimensione europea della certificazione della qualità è ancora limitata

La raccomandazione del 2006 incoraggia gli Stati membri a consentire agli IIS di richiedere l'accreditamento (o altri marchi di qualità) presso le agenzie registrate al di fuori del proprio paese; obiettivo raggiungibile solo se sono soddisfatte contemporaneamente diverse condizioni:

- gli IIS necessitano di autonomia sufficiente per richiedere un marchio di qualità estero;

- le agenzie devono essere in grado di operare oltre i propri confini nazionali, devono essere autorizzate a farlo e averne la volontà;

- i governi nazionali e le agenzie di certificazione della qualità devono riconoscere le agenzie registrate di altri paesi e devono accettare le loro conclusioni.

Esistono tuttora solo pochi esempi di IIS che richiedono valutazioni o l'accreditamento da parte di agenzie estere, se si eccettuano le agenzie specializzate in una determinata materia o alcuni corsi di laurea congiunti. Solo pochi governi hanno autorizzato nel proprio paese la certificazione della qualità da parte di agenzie registrate all'estero (un esempio sono tuttavia i Paesi Bassi). All'interno dello Spazio europeo dell'istruzione superiore le università alla ricerca di un marchio di qualità in una determinata disciplina tendono tuttora a rivolgersi ad agenzie statunitensi quali ABET[18] o AACSB[19]. Sembra tuttavia esservi un numero crescente di agenzie che si stanno preparando ad attività di certificazione della qualità all'esterno del proprio contesto nazionale.

Buona prassi

Scuole di ingegneria e politecnici di diversi paesi hanno ricevuto l'accreditamento da parte della francese Commission du Titre d’Ingénieur (CTI). La CTI ha anche completato valutazioni e accreditamenti congiunti insieme ad altre agenzie. Le scuole di direzione aziendale e le facoltà di economia di diversi paesi sono state accreditate dall'agenzia tedesca ACQUIN. Gli istituti d'istruzione superiore tedeschi hanno manifestato interesse verso l'audit della qualità fornito dall'agenzia svizzera OAQ.

Due marchi di qualità europei di successo sono antecedenti al 1998: l'EQUIS per quanto riguarda gli studi di gestione aziendale[20] e il programma di valutazione degli istituti dell'Associazione europea delle università[21]. Entrambi offrono un approccio più istituzionale che basato sui programmi, si avvalgono di commissioni di valutazione di carattere veramente internazionale e attualmente stanno suscitando interesse oltre i confini europei. Più recentemente sono state elaborate alcune iniziative tematiche all'interno di reti specializzate in chimica e ingegneria (entrambe con il sostegno finanziario della Commissione), altre sono ancora in fase di programmazione (ad es. nell'ambito dell'educazione musicale).

Buona prassi

Il marchio Eurochemistry è stato avviato a livello di corso di laurea di primo livello ma attualmente è previsto anche per i titoli di master e dottorato. Viene assegnato direttamente dalla rete Eurochemistry ai programmi che soddisfano le norme concordate[22].

L'etichetta EUR-ACE nel campo dell'ingegneria esiste a livello di corso di laurea di primo livello e di master. Le norme sono state definite a livello europeo ma vengono applicate tramite le agenzie nazionali di certificazione della qualità autorizzate ad assegnare, oltre ai propri accreditamenti nazionali, "etichette" EUR-ACE. Sono state conferite parecchie centinaia di etichette, tuttavia esse sono tuttora rilasciate solo da sette agenzie nazionali[23].

Complessivamente la certificazione di qualità a livello transnazionale è tuttavia ancora limitata. Di conseguenza, vi sono poche informazioni confrontabili per consentire alle parti interessate, in particolare agli studenti, di compiere scelte consapevoli riguardo a dove e quale disciplina studiare.

3.3. Tendenze internazionali: impegno crescente per la trasparenza

Numerose nuove reti di certificazione della qualità sono emerse in diverse regioni del mondo, talvolta avendo l'Europa come modello di riferimento. Il dialogo a livello globale sulla certificazione della qualità si è intensificato nel quadro della rete internazionale delle agenzie di garanzia della qualità nell'istruzione superiore (INQAAHE)[24].

Un altro sviluppo di notevole importanza a livello europeo e globale è rappresentato dal numero crescente di classifiche internazionali delle università. Tali graduatorie sono spesso criticate all'interno della comunità d'istruzione superiore a causa delle loro carenze metodologiche e del loro approccio monodimensionale (ad es. il loro concentrarsi sui risultati della ricerca nelle "scienze dure" e il loro disinteresse verso il rendimento delle università in discipline quali le scienze umane e sociali, l'insegnamento e l'impatto sulla comunità). Malgrado queste lacune, le classifiche possono rivelarsi un utile strumento per confrontare analogie e differenze dei diversi IIS e dei loro programmi. Recentemente la Commissione europea ha avviato uno studio di fattibilità volto a sviluppare un nuovo approccio multidimensionale e personalizzato alla classificazione mondiale delle università[25]. L'elaborazione di strumenti per la trasparenza previa consultazione delle parti interessate è stata appoggiata dalla Conferenza ministeriale sul processo di Bologna del 2009[26].

I principali sviluppi nel campo della certificazione della qualità in Europa dovrebbero essere considerati alla luce delle tendenze descritte.

4. CONCLUSIONI E PROPOSTE PER L'ULTERIORE SVILUPPO DELLA CERTIFICAZIONE DELLA QUALITÀ IN EUROPA

Negli ultimi anni il sistema di certificazione della qualità europeo si è sviluppato enormemente, sia in termini di meccanismi interni di garanzia di qualità negli IIS europei, sia per quanto riguarda la valutazione e l'accreditamento esterni delle istituzioni e dei programmi[27]. Sono sorte numerose nuove agenzie e reti di certificazione della qualità, vi è maggiore consapevolezza riguardo le norme e gli indirizzi europei relativi alla certificazione della qualità ed è presente un crescente numero di agenzie che si stanno preparando alla certificazione della qualità al di fuori del proprio contesto nazionale. Malgrado questi sviluppi complessivamente positivi, la piena attuazione della raccomandazione del 2006 sembra richiedere ulteriore impegno in un certo numero di settori.

4.1. Presentazione dell'infrastruttura di certificazione della qualità

Alcune caratteristiche dell'infrastruttura di certificazione della qualità europea sembrano richiedere ulteriori discussioni al fine di instaurare una maggiore fiducia tra le agenzie, e quindi un grado sufficiente di trasparenza per gli utenti e la società. Le agenzie di certificazione della qualità rappresentano ancora un elemento relativamente nuovo dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, di conseguenza dovranno dimostrare la propria indipendenza e professionalità per creare fiducia tra le parti interessate. Dovranno altresì convincere le proprie controparti europee di essere in grado di offrire un livello sufficiente di comparabilità, fattore che rappresenta un importante prerequisito per il riconoscimento reciproco dei titoli accademici e per la promozione della mobilità degli studenti.

La Commissione è consapevole del rischio che il numero di agenzie diventi troppo elevato mentre le loro dimensioni rimangano piuttosto piccole. Di conseguenza potrebbe meritare considerazione la possibilità di fusioni tra agenzie tramite le attuali reti europee di certificazione della qualità (ENQA ed ECA), ad es. tramite il raggruppamento di agenzie in base alla vicinanza regionale o linguistica. Le agenzie potrebbero altresì prendere in esame l'ampliamento della portata delle loro attività al fine di affrontare più adeguatamente la formazione permanente e l'istruzione superiore a distanza, on line, professionale, transnazionale e privata.

Creare una distinzione più chiara tra i ruoli di ENQA, EQAR e del Consorzio europeo per l'accreditamento (ECA), ponendo maggiore enfasi sui benefici per gli utenti, potrebbe incrementare l'efficienza dell'infrastruttura di certificazione della qualità europea. La messa a disposizione di un facile accesso on line all'elenco europeo delle istituzioni e dei programmi valutati potrebbe diventare un tema prioritario di discussione dell'EQAR. L'esperimento Qrossroads, avviato dall'ECA con il sostegno della Commissione europea, potrebbe costituire un utile punto di partenza per una banca dati su scala molto più ampia. È probabile che una stretta collaborazione con la rete NARIC-ENIC[28] migliori il potenziale della banca dati in termini di contribuzione al riconoscimento delle qualifiche e di promozione della mobilità.

4.2. Riesame delle norme e degli indirizzi europei

Le norme e gli indirizzi europei potrebbero essere ulteriormente perfezionati al fine di rendere la certificazione della qualità più coerente con lo sviluppo dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, come previsto dalla raccomandazione del 2006. Quest'operazione renderebbe necessario il coinvolgimento di agenzie e di altre parti interessate nella certificazione della qualità nel quadro del processo di Bologna. Tale sviluppo potrebbe comportare i tre aspetti descritti qui di seguito.

1) Rispetto della struttura principale (tre cicli) come requisito di base di qualità all'interno dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, in linea con il quadro europeo delle qualifiche (EQF) e il quadro delle qualifiche dello Spazio europeo dell'istruzione superiore adottato nel 2005[29]. Negli indirizzi dovrebbe essere fornito un riferimento più chiaro al supplemento al diploma e all'ECTS, dato che nella maggior parte dei paesi essi non sono pienamente attuati.

2) All'interno dello Spazio europeo dell'istruzione superiore, la qualità dovrebbe comprendere priorità quali l'occupabilità e la mobilità (in linea con l'obiettivo fissato per la mobilità nel comunicato del 2009 dei Ministri competenti per il processo di Bologna).

3) Le norme riguardanti i sistemi interni di certificazione della qualità degli IIS potrebbero anche includere altre dimensioni chiave, quali la qualità generale dei servizi per gli studenti[30], l'orientamento verso professionale/lavorativo a studenti ed ex studenti[31], lo sviluppo di capacità di gestione finanziaria e l'attuazione della Carta europea dei ricercatori e del Codice di condotta per l’assunzione di ricercatori[32].

4.3. Una dimensione europea più forte nella certificazione della qualità

Per gli IIS, la possibilità di scegliere tra le agenzie registrate, come evidenziato nella raccomandazione del 2006, dipenderà dallo sviluppo di un numero più elevato di marchi europei di qualità. Potrebbero basarsi su campi disciplinari intesi in senso ampio (piuttosto che su ambiti ristretti di specializzazione professionale) ed essere assegnati da distinte agenzie specializzate o unitamente a valutazioni nazionali nella materia corrispondente. La Commissione appoggia lo sviluppo di iniziative di questo tipo[33].

Le agenzie nazionali di certificazione della qualità dovrebbero essere incoraggiate a sviluppare attività oltre i propri confini e a richiedere il riconoscimento delle proprie decisioni in altre paesi, ad es. mediante convenzioni di riconoscimento reciproco. Gli IIS potrebbero essere incoraggiati ad impiegare i servizi delle agenzie registrate all'estero. Potrebbe rendersi necessario chiarire la portabilità dell'accreditamento nazionale all'interno dello Spazio europeo dell'istruzione superiore oltre alla questione della certificazione di qualità per l'istruzione superiore transnazionale all'interno dello spazio stesso. Considerata la crescente importanza dei corsi di laurea doppi e congiunti in Europa, potrebbe essere utile stabilire principi chiari al fine di evitare l'esigenza di accreditamenti multipli.

La Commissione appoggia lo sviluppo di strumenti per la trasparenza atti a completare la certificazione della qualità, in particolare quelli che offrono un raffronto tra la qualità dei diversi IIS e dei relativi programmi, il che include il summenzionato studio di fattibilità riguardo una classifica delle università multidimensionale e personalizzato[34].

L'impatto internazionale e la credibilità dello Spazio europeo dell'istruzione superiore possono essere ulteriormente promossi mediante la collaborazione con altre regioni del mondo in tema di certificazione della qualità. Questo punto è stato sottolineato nella dichiarazione del primo Forum sulle politiche di Bologna tenutosi a Louvain-la-Neuve, che ha indicato specificatamente la certificazione della qualità come un settore in cui avviare una concreta collaborazione tra i 46 paesi che partecipano al processo di Bologna e altri paesi in tutto il mondo[35].

Nella presente relazione la Commissione ha sottolineato le dinamiche positive che hanno interessato la certificazione della qualità nell'istruzione superiore, ma ha anche avanzato proposte in vista di ulteriori discussioni e sviluppi. La Commissione invita tutte le parti interessate a riflettere su questa relazione e a garantire un seguito adeguato alla raccomandazione del 2006. La Commissione si augura di poter comunicare ulteriori progressi nel 2012.

[1] COM(2005) 152 definitivo del 20.4.2005.

[2] Raccomandazione 98/561/CE del 24 settembre 1998, GU L 270 del 7.10.1998.

[3] Raccomandazione 2006/143/CE del 15 febbraio 2006, GU L 64 del 4.3.2006.

[4] Adottati nel corso della Conferenza ministeriale sul processo di Bologna tenutasi a Bergen nel 2005, cfr. http://www.enqa.eu/pubs_esg.lasso.

[5] Trends V, Universities shaping the EHEA , EUA, 2007.

[6] Quality Procedures in the EHEA and Beyond , 2ª indagine ENQA, ENQA, 2008.

[7] http://www.ond.vlaanderen.be/hogeronderwijs/bologna/conference/documents/ Stocktaking_report_2009_FINAL.pdf.

[8] Quality Procedures in the EHEA and Beyond , 2ª indagine ENQA (2008).

[9] Bologna with Student eyes , ESU, 2009.

[10] Composto da ENQA, dall'Associazione europea delle università (European University Association, EUA, www.eua.be), dall'Unione europea degli studenti universitari (European Student Unions, ESU, www.esib.org) e dall'Associazione europea degli istituti di istruzione superiore (European Association of Institutions of Higher Education, EURASHE, www.eurashe.eu).

[11] Sistema europeo di trasferimento e accumulazione di crediti accademici.

[12] www.enqa.eu.

[13] www.ecaconsortium.net.

[14] www.qrossroads.eu.

[15] www.eqar.eu.

[16] www.nvao.net.

[17] www.akkreditierungsrat.at.

[18] http://www.abet.org/the_basics.shtml.

[19] http://www.aacsb.edu/.

[20] http://www.efmd.org.

[21] http://www.eua.be/events/institutional-evaluation-programme/home.

[22] http://ectn-assoc.cpe.fr/chemistry-eurolabels/default.htm.

[23] http://www.enaee.eu.

[24] http://www.inqaahe.org.

[25] http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc62_en.htm.

[26] Comunicato delle Università di Lovanio e Louvain-la-Neuve, aprile 2009, http://www.ond.vlaanderen.be/hogeronderwijs/bologna/conference/.

[27] Trends V, op.cit.

[28] http://www.enic-naric.net.

[29] http://www.ond.vlaanderen.be/hogeronderwijs/bologna/qf/overarching.asp.

[30] Bologna with Student eyes, ESU, 2009.

[31] Comunicato delle Università di Lovanio e Louvain-la-Neuve, op.cit.

[32] http://ec.europa.eu/eracareers/pdf/am509774CEE_EN_E4.pdf.

[33] http://ec.europa.eu/education/erasmus/doc910_en.htm.

[34] http://ec.europa.eu/education/lifelong-learning-policy/doc62_en.htm.

[35] http://www.ond.vlaanderen.be/hogeronderwijs/bologna/forum/ Bologna_Policy_Forum_Statement_29April2009.pdf.

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