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Document 52013SC0191
COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT EXECUTIVE SUMMARY OF THE IMPACT ASSESSMENT Accompanying the document Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council establishing the Copernicus Programme and repealing Regulation (EU) No 911/2010
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010
/* SWD/2013/0191 final */
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO che accompagna il documento Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il programma Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010 /* SWD/2013/0191 final */
DOCUMENTO DI LAVORO DEI SERVIZI DELLA
COMMISSIONE SINTESI DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO
che accompagna il documento Proposta di regolamento del Parlamento
europeo e del Consiglio che istituisce il programma
Copernicus e abroga il regolamento (UE) n. 911/2010 OSSERVAZIONE PRELIMINARE A febbraio 2013 è stata
presentata al CVI (comitato per la valutazione d'impatto) un aggiornamento
della valutazione d'impatto del programma Copernicus basato sulla versione
presentata in precedenza che accompagnava il documento sul futuro del programma
di monitoraggio della Terra (GMES). La nuova versione tiene in considerazione
la recente decisione del Consiglio sul quadro finanziario pluriennale e quindi
s'incentra sul modo migliore di utilizzare il bilancio assegnato a Copernicus.
Essa si basa su analisi costi-benefici precedenti, integra i risultati di nuovi
studi eseguiti nel 2012 e nel 2013 e considera alcune opzioni politiche
esemplificate ponendo in evidenza i pregi di ciascuna opzione derivanti dalla
variazione della ripartizione del bilancio proposto tra le componenti in situ,
servizi e spazio. Il documento ora disponibile riflette gli adeguamenti
apportati alla valutazione d'impatto che si attengono alle osservazioni del
CVI. PROBLEMI DI FONDO DA RISOLVERE NELL'AMBITO
DEL PROGRAMMA GMES/COPERNICUS –
Insufficienza dei servizi di osservazione della
Terra Negli ultimi trent'anni l'UE, l'Agenzia spaziale
europea (ESA) e i rispettivi Stati membri si sono particolarmente impegnati in
attività di R&S nel settore dell'osservazione della Terra, allo scopo di
sviluppare un'infrastruttura e servizi di osservazione della Terra preliminari
all'operatività. Molti degli attuali servizi di osservazione della Terra in
Europa, tuttavia, sono inadeguati a causa di lacune infrastrutturali e mancanza
di garanzie di disponibilità nel lungo periodo. Copernicus è stato concepito
per risolvere queste inadeguatezze. Messa a rischio degli investimenti Ad oggi l'UE, l'ESA e gli Stati membri hanno
effettuato investimenti per oltre 3 miliardi di EUR. Questo investimento
consistente esige il sostegno di Copernicus a lungo termine, pena la perdita di
quasi tutti gli investimenti passati e il rischio aggiuntivo di compromettere
le capacità degli Stati di mantenere il proprio investimento nelle attività di
osservazione della Terra, poiché la dimensione UE non fornirebbe più un quadro
politico e programmatico. In quest'ottica è
molto probabile che la situazione ritorni ad attività spaziali frammentate e
scoordinate con lacune, ridondanze non risolte e assenza di economie di scala,
come accadeva prima della creazione di GMES. Il rischio di interruzione è motivo di grave
preoccupazione non solo per gli utenti finali, per esempio le autorità
pubbliche, ma anche per i fornitori di servizi a valle in quanto oltre a non
essere inclini ad investire in modo sostanziale in mercati non maturi e
rischiosi, si confronteranno con ulteriori difficoltà nel reperire i capitali.
Il regolamento riguardante la fase iniziale di operatività resterà in vigore
fino alla fine del 2013. Il Consiglio europeo intanto ha proposto un nuovo
bilancio per il GMES che entrerà nella fase di operatività all'inizio del 2014
con il nuovo nome di Copernicus. Questi cambiamenti richiedono un nuovo
regolamento che, tra l'altro, proporrà decisioni su questioni relative alla
governance del programma, alla proprietà dell'infrastruttura e alla
ripartizione del bilancio fra le varie componenti. È stato altresì stilato un
atto delegato, applicabile alla fase di operatività, che riguarda la politica
dei dati e delle informazioni Copernicus e contempla il principio generale
dell'accesso pieno, aperto e gratuito ai dati e alle informazioni prodotte
nell'ambito del programma Copernicus. È essenziale che questo
"aggiornamento" del programma consenta una transizione agevole alla
nuova fase di operatività – soprattutto dalla prospettiva dell'utenza esistente
e potenziale –contraddistinta da un livello di continuità massimo, ripartizione
efficiente del bilancio e scelte di governance efficaci. I paragrafi seguenti sottolineano
i motivi per cui tali scelte sono importanti, sensibili o urgenti. Potenziale d'innovazione Tradurre in innovazione le iniziative di ricerca
e sviluppo finanziate dall'UE rappresenta la pietra angolare della politica
dell'Unione. Il potenziale di sviluppo delle capacità innovative connesso a
Copernicus, che rappresenta principalmente un'innovazione collegata ai servizi,
è essenziale per far sì che gli investimenti nelle attività di ricerca e
sviluppo si trasformino in benefici tangibili quali l'opportunità concreta di
crescita e occupazione, come dimostra il modello di analisi d'impatto descritto
nel seguito. Autonomia Copernicus offre all'UE una capacità autonoma
senza la quale essa dovrebbe affidarsi alle fonti non coordinate dei propri
Stati membri e a satelliti e fonti d'informazione non europei (per esempio
statunitensi), per l'attuazione delle proprie politiche. Occupazione Le applicazioni satellitari sono la principale
fonte di reddito dell'industria spaziale europea e l'osservazione della Terra è
uno dei segmenti più importanti dato che rappresenta circa il 30 % del
reddito complessivo dell'industria spaziale europea. L'esame dell'impatto della
disponibilità dei dati Copernicus sullo sviluppo dei mercati a valle, svolto in
alcuni studi recenti ha fornito dati relativi all'occupazione nel settore a
valle che vanno aggiunti alle cifre relative allo sviluppo occupazionale
nei settori a monte. Gruppi maggiormente interessati La comunità di utenti Copernicus è vasta
e diversificata e i soggetti partecipanti vanno dagli organismi internazionali
ai cittadini europei. I gruppi maggiormente interessati sono: –
A livello europeo, i servizi della Commissione. Molte
direzioni generali (ECHO, ENV, AGRI, MOVE, MARE, REGIO e CLIMA) stanno già
utilizzando o hanno intenzione di utilizzare i prodotti Copernicus. Le agenzie
UE rappresentano altri attori o utenti importanti (AEA, EMSA, Frontex,
CSUE) così come lo sono il servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), le
agenzie europee intergovernative (Centro europeo per le previsioni
meteorologiche a medio termine, Eumetsat, l'agenzia europea per la difesa,
agenzia spaziale europea), i programmi europei, le associazioni e le reti
(EMEP, Eumetnet, Eurogeographic, Eurogeosurvey, OSPAR, Helcom). –
A livello internazionale Copernicus sviluppa
relazioni con i partner GEO, le agenzie delle nazioni Unite e i programmi di
ricerca internazionali; –
Le autorità nazionali quali i ministeri
dell'Ambiente, dei Trasporti, degli Interni, dell'Agricoltura, dell'Energia,
della Pesca, dell'Urbanistica, degli Affari marittimi e le autorità locali, ma
anche organismi specifici come la protezione civile e le agenzie per il
controllo dei rischi. –
Un'ampia gamma di utenti del settore industriale
(il settore manifatturiero spaziale con le operazioni connesse, la fornitura di
servizi, la produzione di dati e il settore della diffusione, lo sviluppo di
servizi a valore aggiunto nel settore a valle) e infine i cittadini
europei che impiegheranno i prodotti finali. OBIETTIVI Obiettivi generali Definire, finanziare, istituire e gestire
Copernicus, un programma operativo di attività a lungo termine, come descritto
nella proposta di regolamento che istituisce il programma di osservazione della
Terra (Copernicus), sono gli obiettivi predominanti che mirano a risolvere
concretamente i problemi precedentemente descritti. ·
I servizi Copernicus sono volti a offrire ai
responsabili delle politiche, in particolare la capacità di: · elaborare la legislazione ai livelli nazionale, europeo e
internazionale, per esempio in materia ambientale, affrontando anche i
cambiamenti climatici; · monitorare l'attuazione di questi atti legislativi; · accedere ad informazioni esaurienti e accurate in materia di sicurezza
(per esempio per quanto riguarda la sorveglianza delle frontiere, le attività
di protezione civile ecc.). Obiettivi
operativi Il passaggio dalla fase di
ricerca alla fase di operatività richiede la definizione di ripartizioni di
bilancio e il ripensamento della struttura di governance nel modo più efficace
in termini di costi. Le ragioni sono molteplici: i progetti di ricerca sono più
contenuti in termini di bilancio e di obiettivi, limitati nel tempo e concepiti
come prototipi dimostrativi dell'intera struttura di Copernicus; inoltre sono
spesso gestiti congiuntamente da diversi servizi della Commissione e da partner
specifici incaricati. La ripartizione di bilancio scelta segue le analisi
costi-benefici sintetizzate nella valutazione d'impatto; il quadro della
governance deve assicurare che il progetto sia attuato e gestito correttamente,
affrontando le dimensioni limitate dell'unità Copernicus e sfruttando le
capacità esterne alla Commissione già esistenti. Pertinenza rispetto ad altre politiche UE Copernicus fornirà informazioni ai
responsabili delle politiche, alle autorità pubbliche, alle imprese e ai
cittadini europei. Copernicus pertanto possiede le potenzialità per sostenere
tutte le politiche, gli strumenti e le azioni pertinenti dell'Unione, laddove
la comprensione dei cambiamenti che investono il pianeta sia di cruciale
importanza. Esistono molti esempi di come Copernicus possa contribuire alle
politiche dell'UE in vari settori (specificati nella relazione sulla
valutazione d'impatto): la cooperazione internazionale, i trasporti,
l'ambiente, gli aiuti umanitari, l'energia, la politica regionale, i
cambiamenti climatici, la sicurezza e gli affari interni, l'agricoltura e il
mare. OPZIONI STRATEGICHE La valutazione d'impatto esamina due gruppi di
opzioni differenti: le opzioni relative alla ripartizione del bilancio
e le opzioni relative alla governance. A. Opzioni relative alla ripartizione
del bilancio Dato l'ammontare del finanziamento deciso dal
Consiglio europeo per il programma Copernicus, i tre scenari (opzioni)
descritti nella presente sezione esaminano gli effetti di una variazione
dell'importo ripartito fra le tre componenti principali: infrastruttura
spaziale, contributo all'infrastruttura in situ e finanziamento dei servizi.
L'analisi pone l'accento sul compromesso tra investimenti nell'infrastruttura spaziale
e nei servizi, mantenendo stabile la spesa per la componente in situ, data la
sua intrinseca natura (dipendente principalmente da investimenti nazionali). Al
fine di rendere l'analisi comparabile con studi precedenti sono stati cumulati
gli impatti fino al 2030 ipotizzando in via teorica (coerentemente con tali
studi) il livello di finanziamento possibile dopo il QFP 2014-2020. A.1 Metodologia La principale analisi eseguita nel 2013 a
sostegno della valutazione d'impatto si fonda su due studi precedenti
(riferimenti e sintesi nella valutazione d'impatto). Al fine di perfezionare le
analisi precedenti, lo studio del 2013 ha esaminato la misura in cui i benefici
variano al variare del livello di ripartizione dei fondi tra le componenti
spazio e servizi. Ciò permette un confronto di molteplici scenari che
condividono la stessa dotazione di bilancio. A.2 Descrizione delle opzioni L'analisi dell'impatto ha considerato tre
opzioni/scenari: I. Scenario orientato al servizio in cui una quota relativamente ampia del bilancio è utilizzata per
finanziare l'erogazione dei servizi lasciando tuttavia un certo livello di
finanziamento per la componente spazio secondo l'orientamento degli studi
precedenti. Questo scenario cerca di abbinare un investimento minimo nell'infrastruttura
spaziale allo stanziamento più elevato e più concreto possibile per i servizi. II – Scenario intermedio in cui l'investimento nella componente spazio è aumentato
proporzionalmente alla riduzione dell'investimento nella componente servizi. III – Scenario orientato alla tecnologia che prevede l'investimento più elevato possibile nella componente
spazio mentre la componente servizi sarebbe ridotta al minimo necessario. A.3 Analisi degli impatti Le tabelle seguenti sintetizzano le ipotesi di
ripartizione del bilancio, le ripercussioni finanziarie e l'impatto
sull'occupazione per ogni scenario. || || I- Scenario orientato ai servizi || II. - Scenario Intermedio || III. – Scenario orientato alla tecnologia || Totale || || Spazio || In situ || Servizi || Spazio || In situ || Servizi || Spazio || In situ || Servizi || Mio EUR TOTALE (2014-2030) || Mio EUR || 400 || 22 || 119 || 422 || 22 || 97 || 438 || 22 || 81 || 541 % || 74% || 4% || 22% || 78% || 4% || 18% || 81% || 4% || 15% || Ripartizione
di bilancio per scenario (medie annuali 2014 – 2030) || || || I- Scenario orientato ai servizi || II. - Scenario intermedio || III. – Scenario orientato alla tecnologia 2014-2020 || Benefici cumulativi || Mrd EUR || 6,3 || 6,1 || 5,9 2021-2030 || Benefici cumulativi || 23,0 || 22,1 || 20,8 TOTALE (2014-2030) || Benefici cumulativi || 29,4 || 28,2 || 26,7 Impatto sui settori a valle nel 2030 || 1,03 || 0,98 || 0,95 Contributo integrato al PIL europeo || % || 0,164% || 0,157% || 0,149% BCR integrato || : || 3,30 || 3,17 || 3,01 Simulazione
dell'impatto integrato per scenario (non attualizzato) || || I- Scenario orientato ai servizi || II. - Scenario intermedio || III. – Scenario orientato alla tecnologia || || OD || OI || T || OD || OI || T || OD || OI || T || || Numero di posti di lavoro creati / mantenuti entro il 2030 TOTALE (2014-2030) || A M || 2 030 || 5 270 || 7 300 || 2 140 || 5 550 || 7 690 || 2 220 || 5 770 || 7 980 LI || 710 || 1 830 || 2 540 || 680 || 1 750 || 2 420 || 650 || 1 690 || 2 340 AV || 9 170 || 29 340 || 38 510 || 8 710 || 27 850 || 36 550 || 8 460 || 27 070 || 35 530 T || 11 900 || 36 440 || 48 330 || 11 510 || 35 150 || 46 650 || 11 330 || 34 520 || 45 840 Impatto
sull'occupazione per scenario (numero di posti di lavoro creati / mantenuti
entro il 2030) (AM = a monte, LI
= livello intermedio, AV = a valle, OD = occupati diretti, OI = occupati
indiretti)
A.4 Potenziale di aumento dinamico degli impatti Per completare l'analisi sopra esposta è stato
sviluppato il cosiddetto modello FeliX, un modello elaborato secondo la
dinamica dei sistemi che simula i benefici e considera i rapporti complessi tra
sistemi naturali e socioeconomici. Il modello sostanzialmente prevede benefici
maggiori (circa 8 volte nel lungo termine) a quelli delle proiezioni
"statiche" del presente studio. Ciò dipende dall'ampio campo d'azione
dell'approccio FeliX e delle sue ipotesi di ampia portata relative
all'infrastruttura soggiacente (segnatamente GEOSS, per il quale Copernicus
dovrebbe rappresentare il contributo più importante dell'UE). Il confronto con
i risultati di FeliX è utile per evidenziare la forte probabilità di produrre
benefici in un ordine di grandezza più elevato, racchiusa in Copernicus, se
considerato come parte di un sistema di sistemi più ampio. A.5 Conclusioni La precedente analisi costi-benefici dimostra che
nei limiti di bilancio previsti dal Consiglio europeo, lo scenario I
orientato ai servizi permetterebbe di conseguire i benefici più elevati e
quindi sarebbe lo scenario che presenta il miglior rapporto costi-efficacia. B. Opzioni relative alla governance · L'obiettivo della governance è assicurare che tutti i compiti che vanno
dalla supervisione politica alla realizzazione tecnica siano chiaramente
assolti da organismi debitamente delegati: –
la supervisione politica e il coordinamento
generale consistono nel definire gli obiettivi politici, gli orientamenti
ad alto livello e i contenuti del programma, le esigenze di bilancio associate,
i principi organizzativi e strutturali principali e gli orientamento generali
per l'esecuzione del programma; –
la gestione: l'autorità di gestione segue
gli orientamenti politici ed è responsabile della gestione dei bilanci per
l'esecuzione dei compiti. Elabora e attua i programmi di lavoro e ne
supervisiona l'esecuzione. È responsabile dell'elaborazione degli accordi amministrativi
con gli organismi responsabili dell'esecuzione tecnica dei compiti; –
coordinamento tecnico:
comunemente è svolto dell'autorità di gestione, ma in alcuni casi, determinati
compiti possono essere delegati a un altro organismo, per esempio la preparazione
dei contratti e degli accordi sul livello di servizio, il monitoraggio
dell'esecuzione, il consolidamento delle esigenze dell'utenza e del servizio. –
L'esecuzione tecnica è condotta dagli
organismi operativi responsabili di compiti specifici (costruzione dei
satelliti, erogazione dei servizi). · È opportuno che la Commissione europea resti politicamente responsabile
di tutte le opzioni possibili. La responsabilità dell'esecuzione tecnica dei
servizi deve, da un lato, tenere in considerazione le preziose esperienze
acquisite durante la fase di operatività iniziale del GMES (e in precedenza) e,
dall'altro, deve debitamente rispettare i principi della libera concorrenza.
Quest'ultimo aspetto, che probabilmente sarà risolto mediante una procedura di
gara, dovrebbe comunque tenere in considerazione il concetto di libera
concorrenza che sta alla base dell'aggiudicazione dei servizi precursori
finanziati dal 7°PQ oltre ad assicurare che gli anzidetti principi siano
accolti dagli organismi di coordinamento dei servizi durante la selezione dei
partner. Le tabelle
seguenti sintetizzano l'esame di alcune opzioni di governance del programma Opzione || Descrizione || Osservazioni Commissione responsabile del coordinamento e della gestione generale || La Commissione rimarrebbe responsabile della supervisione politica e del coordinamento generale del programma, compresa la gestione di alcuni compiti e del bilancio. Il coordinamento tecnico dell'infrastruttura spaziale sarebbe affidato all'esterno a organismi competenti come pure lo sarebbe la responsabilità dell'esecuzione tecnica dei servizi. || Questa opzione conserverebbe l'impostazione attuale. Affidando all'esterno i compiti, le ripercussioni sulle risorse dell'UE sarebbero limitate. La Commissione rimarrebbe coinvolta nella gestione diretta del programma, compresa l'esecuzione del bilancio, concentrandosi tuttavia sulla propria attività principale, in particolare la supervisione politica del programma. Delega della gestione a un'agenzia europea esistente || La Commissione rimarrebbe responsabile della supervisione politica e del coordinamento generale del programma, ma non della sua gestione. Le attività, quali l'esecuzione del bilancio, sarebbero delegate a un'agenzia esterna. La Commissione rimarrebbe responsabile delle relazioni con i partner e gli utenti e svolgerebbe un ruolo politico di supervisione e coordinamento. La gestione quotidiana sarebbe affidata a un'agenzia più adatta a tale ruolo con personale più specializzato sotto il controllo della Commissione. || Questa opzione rispetta pienamente il principio di separazione tra supervisione e gestione. Inoltre si potrebbero creare efficienze operative nell'eventualità che si riescano a realizzare sinergie con altri programmi. I compiti delegati all'agenzia avrebbero ancora ripercussioni sulle risorse dell'UE. Delega del coordinamento e della gestione all'agenzia spaziale europea || La Commissione non sarebbe più responsabile del programma. Il coordinamento generale, comprese la gestione del bilancio e l'esecuzione dei compiti, sarebbe delegato all'ESA, subordinatamente all'adeguata modifica degli atti costituenti o degli accordi funzionali. La Commissione non sarebbe più responsabile della supervisione politica del programma e dei rapporti con i partner e con gli utenti. || Il controllo politico della Commissione sul programma e l'influenza di quest'ultima nella definizione degli obiettivi e delle prescrizioni si ridurrebbero. L'esecuzione del programma Copernicus e l'accesso alla sua infrastruttura e ai suoi servizi possono essere ridotti ai pochi Stati membri che intendano continuare ad investire nel programma. Vi sarebbe il rischio di orientare il programma più alla tecnologia che agli utenti. Si potrebbero rendere necessarie modifiche della convenzione ESA evento che potrebbe comportare difficoltà e tempi lunghi. Vi potrebbe essere il rischio di ridurre il livello di concentrazione sulle componenti servizi e in situ. Delega della gestione a una nuova agenzia || La gestione del programma GMES/Copernicus e l'esecuzione del bilancio corrispondente sarebbero affidate a un'agenzia di nuova costituzione. Potrebbe trattarsi di un'agenzia dell'UE o un'agenzia internazionale. La Commissione svolgerebbe un ruolo politico di supervisione/coordinamento. La gestione quotidiana sarebbe affidata all'agenzia sotto il controllo della Commissione. || Questa opzione potrebbe rendere il panorama istituzionale più complesso. Le sinergie non sarebbero sfruttate al massimo aumentando i rischi per l'esecuzione del programma. L'istituzione di un nuovo organismo potrebbe divenire un processo lungo e complesso. CONTROLLO E VALUTAZIONE La valutazione ex-post dell'azione
preparatoria del GMES e la valutazione intermedia della fase di operatività
iniziale sono già state effettuate. I loro risultati sono riportati nel
documento relativo alla valutazione d'impatto e sono stati presi in
considerazione per orientare la nuova iniziativa politica. Il monitoraggio
continuo di Copernicus avverrà tramite il forum degli utenti. Le valutazioni
future saranno imperniate sul conseguimento degli obiettivi operativi e
sull'impatto dei servizi sull'industria dell'osservazione della Terra in Europa
come pure sull'utilizzo da parte degli utenti e sullo sfruttamento da parte del
settore a valle di tali servizi. Nel documento relativo alla valutazione
d'impatto è stata inserita una tabella che mostra i possibili indicatori.