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Document 52020DC0620

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Un'Unione dell'uguaglianza: quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom

COM/2020/620 final

Bruxelles, 7.10.2020

COM(2020) 620 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Un'Unione dell'uguaglianza:







quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom

{SWD(2020) 530 final}


Dov'è l'essenza dell'umanità quando ogni giorno appartenenti alle comunità rom sono esclusi dalla società e altri vengono messi in disparte solo per il colore della loro pelle o per il loro credo religioso?

Presidente della Commissione von der Leyen, Stato dell'Unione 2020

L'Europa ha il dovere di proteggere le sue minoranze dal razzismo e dalla discriminazione. Dobbiamo sostituire l'antiziganismo con l'apertura e l'accettazione, l'incitamento all'odio e i reati basati sull'odio con la tolleranza e il rispetto della dignità umana e il bullismo con l'educazione sull'Olocausto. Soprattutto dobbiamo promuovere la diversità come un dono meraviglioso che rende l'Europa forte e resiliente. Questo è il motivo per cui la Commissione invita tutti gli Stati membri ad aderire all'impegno di porre fine al razzismo e alla discriminazione, che colpisce palesemente le nostre ampie minoranze etniche Rom. Esortiamo gli Stati membri a impegnarsi a favore di un nuovo quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom, con l'obiettivo di portare equità sociale e una maggiore uguaglianza, in tutti i sensi della parola.

Dichiarazione della presidente von der Leyen, della vicepresidente Jourová e della commissaria Dalli

prima della commemorazione dell'Olocausto dei Rom nella Giornata della memoria del 2020

I.    Introduzione

Costruire un'Unione dell'uguaglianza è una delle principali priorità della Commissione. L'UE dispone di strumenti giuridici e di una politica generale che possono permetterle di costruire un'autentica Unione dell'uguaglianza. Tuttavia, come sottolineato nel piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025 1 , la discriminazione fondata sulla razza o l'origine etnica persiste. Ciò è particolarmente vero per i Rom 2 , che spesso rimangono emarginati. Molti dei 10‑12 milioni di Rom che si calcola abitino nel continente 3 continuano a subire discriminazioni, antiziganismo 4 ed esclusione socioeconomica nella loro vita quotidiana.

Nel 2011 la Commissione ha adottato un quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020 5 . Tale quadro mirava principalmente ad affrontare l'esclusione socioeconomica dei Rom nell'UE e nei paesi dell'allargamento, promuovendo la parità di accesso all'istruzione, all'occupazione, all'assistenza sanitaria e all'alloggio. Invitava gli Stati membri a progettare strategie nazionali di integrazione dei Rom, a nominare punti di contatto nazionali per i Rom 6 nonché a fissare obiettivi nazionali. Due anni dopo, il Consiglio ha adottato una raccomandazione su misure efficaci per l'integrazione dei Rom negli Stati membri, che ha fornito orientamenti a questi ultimi su come rafforzare l'attuazione delle loro strategie nazionali 7 . La regione dei Balcani occidentali si è allineata volontariamente al quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020.

Questi due strumenti sono stati importanti 8 per porre l'inclusione dei Rom tra le priorità delle agende dell'UE e nazionali e mobilitare gli strumenti politici, giuridici e di finanziamento dell'UE. Tuttavia, negli ultimi 10 anni, i progressi nell'integrazione dei Rom sono stati limitati nel complesso, anche se si registrano differenze significative tra i diversi settori strategici e i diversi paesi 9 . I maggiori progressi si sono registrati nel settore dell'istruzione, in cui è stato ridotto l'abbandono scolastico ed è migliorata la partecipazione all'educazione della prima infanzia e alla scuola dell'obbligo. Tuttavia i casi di segregazione scolastica degli alunni Rom sono aumentati 10 . Il rischio di povertà e la percezione del proprio stato di salute da parte dei Rom sono migliorati, ma la copertura sanitaria continua a essere limitata. L'accesso all'occupazione non è migliorato e la percentuale di giovani Rom che non lavorano, non studiano né sono in formazione è persino aumentata. La situazione abitativa rimane difficile, soprattutto a causa degli alloggi inadeguati e segregati. Si rileva una lieve riduzione delle esperienze di discriminazione tra i Rom e di una maggiore accettazione nei loro confronti da parte del resto della popolazione. Tuttavia l'antiziganismo, i reati basati sull'odio, la tratta dei Rom, in particolare di donne e minori, continuano a destare grande preoccupazione 11 .

La conclusione del quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom offre l'opportunità di intensificare l'azione per affrontare questa persistente carenza. Tutto ciò è tanto più importante in quanto la pandemia di COVID-19 ha rivelato l'esposizione estrema delle comunità Rom escluse ed emarginate a conseguenze negative sul piano socioeconomico e sanitario.

Per ottenere progressi maggiori e più rapidi, la presente comunicazione definisce un nuovo quadro strategico dell'UE per i Rom che promuove un'uguaglianza efficace, l'inclusione socioeconomica e la partecipazione significativa dei Rom. Sebbene gli Stati membri siano in prima linea nel promuovere un cambiamento effettivo per i Rom, il che richiede un impegno politico rafforzato, l'UE può aiutarli a definire un approccio efficace e a dotarli degli strumenti giusti. Il presente quadro strategico si basa sui risultati della valutazione del quadro precedente, su consultazioni 12 di ampia portata, su valutazioni annuali dell'attuazione delle strategie nazionali 13 e sull'analisi delle ragioni della scarsa efficacia delle misure passate 14 . Risponde agli inviti del Parlamento europeo, del Consiglio e della società civile ad attuare un'iniziativa dell'UE rafforzata per il periodo successivo al 2020 15 . Riconosce che non tutti i Rom sono socialmente esclusi, ma tutti possono subire discriminazioni ed essere privati della loro dignità. Adotta un approccio intersezionale, sensibile alla combinazione dell'etnia con altri aspetti dell'identità nonché ai modi in cui tali intersezioni contribuiscono a esperienze specifiche di discriminazione 16 .

Il presente quadro strategico dell'UE sui Rom contribuisce altresì a diverse altre iniziative. Si tratta di un contributo diretto all'attuazione del piano d'azione dell'UE contro il razzismo, al pilastro europeo dei diritti sociali 17 nonché alla realizzazione dell'Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile 18 delle Nazioni Unite.

Per realizzare l'equità e l'inclusione occorre usare maggiormente e canalizzare meglio le risorse, nonché coinvolgere le comunità Rom, tutti i livelli dell'amministrazione, tutti i settori e tutti i portatori di interessi (governi nazionali, istituzioni dell'UE, organizzazioni internazionali, società civile nonché industria e mondo accademico) e lavorare in partenariato con tali soggetti. È cruciale soprattutto una stretta collaborazione tra il livello europeo e quello nazionale. A livello dell'UE il presente quadro strategico stabilisce obiettivi e traguardi comuni ambiziosi. A livello nazionale i governi dovrebbero sviluppare quadri strategici nazionali solidi sui Rom per assumere impegni a lungo termine e lavorare fianco a fianco con le istituzioni dell'UE in materia di uguaglianza, inclusione e partecipazione dei Rom. Come proposto nelle conclusioni del Consiglio del 2016 19 , la Commissione sta adottando una proposta per rivedere e sostituire la raccomandazione del Consiglio del 2013.

II.    Obiettivi comuni per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom

La valutazione del quadro attuale e le conclusioni tratte da essa dal Parlamento europeo, dal Consiglio e da diverse organizzazioni della società civile europee e nazionali 20  evidenziano la necessità di rinnovare e intensificare l'impegno per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom a livello tanto europeo quanto nazionale. Occorre un impegno rafforzato per affrontare la discriminazione persistente, compreso l'antiziganismo, e per migliorare l'inclusione dei Rom a livello di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi 21 . I Rom dovrebbero essere coinvolti dalla progettazione fino all'attuazione delle misure. Allo stesso tempo l'azione dovrebbe riconoscere la diversità e le esigenze di gruppi specifici all'interno della popolazione Rom.

La Commissione fissa quindi sette obiettivi a livello UE per il periodo fino al 2030, di cui tre orizzontali, nei settori dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione, gli altri quattro settoriali, nei settori dell'istruzione, dell'occupazione, degli alloggi e dell'assistenza sanitaria. Al fine di attuare tali obiettivi in maniera efficace, occorre sostenerli con la capacità di misurare i progressi. Per questo motivo, e per la prima volta, la Commissione propone traguardi principali quantitativi dell'UE al fine di monitorare il conseguimento degli obiettivi. Se relativamente a tali traguardi occorre conseguire progressi minimi entro il 2030, lo scopo a lungo termine resta quello di garantire un'uguaglianza efficace e di colmare il divario tra i Rom e il resto della popolazione. I traguardi definiti sono il frutto dell'esperienza acquisita tramite indagini condotte nell'ambito delle comunità Rom e il risultato di una consultazione approfondita con l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), gli Stati membri, i Rom e la società civile pro-Rom 22 . I grafici che seguono illustrano i sette obiettivi, i traguardi a livello UE, i progressi da conseguire e la situazione attuale 23 .







Altri indicatori sono in fase di studio 24 .

III.    Interventi nazionali rinnovati e rafforzati per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione

Il conseguimento degli obiettivi del presente quadro strategico richiede interventi sia a livello dell'UE che a livello nazionale. L'approccio complementare costituisce l'unico modo per favorire un cambiamento concreto. Gli Stati membri hanno le competenze principali nei settori trattati dal presente quadro ed è necessario un approccio strutturato. Tenendo presente che la situazione dei Rom varia da paese a paese, è necessario intensificare l'impegno e la responsabilità a livello nazionale al fine di realizzare un cambiamento effettivo nella vita quotidiana dei Rom. Per questo è necessario coinvolgere la società civile e tutti i portatori di interessi nella preparazione dei quadri strategici nazionali per i Rom.

Attuare interventi nazionali attraverso i quadri strategici nazionali per i Rom

Gli Stati membri sono invitati a sviluppare, adottare e attuare quadri strategici nazionali sui Rom che comprendano:

oelementi comuni;

oimpegni minimi che dovrebbero applicarsi a tutti;

opossibili impegni aggiuntivi a seconda del contesto nazionale;

oimpegni più ambiziosi per gli Stati membri con ampie popolazioni Rom.

Le proposte relative a tali elementi sono esposte di seguito. Ove possibile, dovrebbero essere fissati traguardi nazionali specifici. La Commissione favorirà questo processo con tutti gli orientamenti necessari. Sosterrà altresì

misure nazionali, tra le quali: l'applicazione della legislazione in materia di uguaglianza; l'integrazione dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione dei Rom nelle iniziative politiche dell'UE; la mobilitazione di fondi dell'UE a favore dei Rom e della lotta contro l'antiziganismo.

Gli Stati membri sono invitati a completare l'elaborazione di tali quadri nazionali entro il settembre del 2021 e a trasmetterli alla Commissione.

Congiuntamente alla presente comunicazione, la Commissione sta adottando una proposta per una raccomandazione del Consiglio sull'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom, che stabilisce un elenco di misure specifiche che gli Stati membri devono adottare al fine di conseguire gli obiettivi dell'UE. I due documenti sono quindi complementari. La raccomandazione proposta guida anche lo sviluppo delle capacità dei portatori di interessi e i partenariati tra questi ultimi, compresi i punti di contatto nazionali per i Rom, gli organismi per la parità, la società civile e soggetti regionali e locali. Inoltre, fornisce orientamenti per garantire un migliore utilizzo dei fondi UE e nazionali, nonché un monitoraggio, una rendicontazione e una valutazione nazionali efficaci dei quadri strategici nazionali per i Rom.

III.1. Orientamenti per gli interventi nazionali secondo un approccio comune ma differenziato

Al fine di aiutare gli Stati membri a sviluppare quadri strategici nazionali significativi ed efficaci per i Rom, la Commissione propone una serie di elementi comuni, nonché impegni minimi per tutti i quadri. Inoltre, dato che la proporzione dei Rom così come il loro contesto nazionale variano notevolmente da uno Stato membro all'altro, la Commissione propone impegni aggiuntivi e più mirati. Riconoscendo la diversità delle situazioni negli Stati membri, propone quindi un approccio comune ma differenziato.

Innanzitutto la Commissione propone che tutti i quadri strategici nazionali per i Rom presentino i seguenti elementi comuni:

üattenzione rafforzata sull'uguaglianza per completare l'approccio all'inclusione: affrontare i quattro settori strategici (istruzione, occupazione, assistenza sanitaria e alloggi) attraverso un approccio integrato rimane fondamentale per l'inclusione dei Rom, ma è altresì necessario concentrarsi chiaramente sull'uguaglianza. In particolare, la lotta contro la discriminazione e l'antiziganismo dovrebbe essere un obiettivo chiave e una priorità trasversale in ciascun settore di azione, a integrazione dell'approccio all'inclusione. Questo obiettivo comune dovrebbe garantire che i Rom abbiano un accesso effettivo alla giustizia economica e sociale e a pari opportunità;

üpromozione della partecipazione attraverso il potenziamento dell'autonomia, la cooperazione e la fiducia: occorre garantire una partecipazione significativa dei Rom in tutte le fasi del processo decisionale. La partecipazione politica, economica e culturale dei Rom dovrebbe essere promossa unitamente a un senso di appartenenza in qualità di membri a pieno titolo della società. Occorre garantire l'emancipazione e lo sviluppo di capacità dei Rom, della società civile e delle autorità pubbliche, rafforzando la cooperazione e la fiducia tra le parti interessate e tra le comunità Rom e non Rom;

üconsiderazione delle diversità esistenti tra i Rom: gli Stati membri dovrebbero garantire che i loro quadri strategici riguardino tutti i Rom presenti sul loro territorio e riflettano le esigenze dei diversi gruppi attraverso un approccio intersezionale. Dovrebbero tenere a mente come diversi aspetti dell'identità possono combinarsi per esacerbare la discriminazione. Dovrebbero fissare traguardi quantitativi e/o qualitativi per garantire che la diversità in termini di età, sesso, orientamento sessuale, mobilità e altre caratteristiche personali si rifletta nei quadri;

ücombinazione di integrazione e approccio mirato esplicito ma non esclusivo nei confronti dei Rom 25 : i quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero combinare l'integrazione e un approccio mirato esplicito ma non esclusivo, assicurando che i servizi di interesse generale siano inclusivi e fornendo ulteriore sostegno mirato per promuovere la parità di accesso effettivo per i Rom a diritti e servizi. Tali quadri dovrebbero fungere da strumenti di pianificazione per l'utilizzo dei fondi nazionali e dell'UE a sostegno di un'azione mirata a favore dei Rom e di una riforma generale inclusiva;

ümigliorare la definizione dei traguardi, la raccolta dei dati, il monitoraggio e l'elaborazione di relazioni Impegnarsi per conseguire i traguardi principali a livello dell'UE e i corrispondenti traguardi nazionali quantitativi e/o qualitativi può favorire concreti progressi verso l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom. I dati dovrebbero essere raccolti regolarmente per alimentare le relazioni e il monitoraggio, migliorare la trasparenza e la responsabilità e promuovere il trasferimento delle politiche e l'apprendimento 26 .

In secondo luogo, rendendo operativi gli elementi comuni, facendo tesoro delle esperienze acquisite con il quadro attuale e basandosi sulle consultazioni di ampia portata 27 condotte negli ultimi due anni, la Commissione invita tutti gli Stati membri a includere nei loro quadri strategici nazionali sui Rom almeno gli impegni elencati qui di seguito.

Il quadro strategico nazionale dovrebbe stabilire:

a)gli scenari di base e i traguardi nazionali a sostegno del conseguimento degli obiettivi e dei traguardi dell'UE in base a una valutazione globale delle esigenze;

b)traguardi e misure per gruppi specifici (minori, donne, giovani, anziani, persone con disabilità, persone che circolano all'interno dell'UE, cittadini di paesi terzi, apolidi) al fine di riflettere le diversità tra i Rom, comprese misure sensibili al genere e alla condizione di minori/all'età;

c)misure per contrastare l'antiziganismo e la discriminazione (ad esempio attraverso piani d'azione nazionali contro il razzismo);

d)misure per garantire l'inclusione socioeconomica dei Rom emarginati, in particolare nei settori dell'istruzione, dell'occupazione, dell'assistenza sanitaria e degli alloggi;

e)una combinazione di misure mirate e generali che tengano conto delle specifiche sfide locali e affrontino esplicitamente gli ostacoli che privano i Rom di una parità di accesso alle politiche di portata generale 28 ;

f)un bilancio specifico per l'attuazione e il monitoraggio 29 che sfrutti al meglio l'innovazione sociale e del capitale privato;

g)meccanismi di rendicontazione, monitoraggio e valutazione dei progressi verso il conseguimento dei traguardi fissati;

h)un sistema di consultazione pertinente per le politiche e di cooperazione con la società civile Rom e pro-Rom, ministeri competenti, organismi per la parità, altre istituzioni nazionali per i diritti umani e altri portatori di interessi; e

i)lo sviluppo di capacità per promuovere la partecipazione attiva della società civile in tutte le fasi del processo decisionale e garantirne il coinvolgimento nei processi delle piattaforme nazionali e dell'UE 30 .

I punti di contatto nazionali per i Rom dovrebbero:

a)ricevere un mandato, risorse e personale sufficienti per garantire la continuità nel coordinamento e nel monitoraggio continui; e

b)presentare una relazione periodica sui progressi compiuti e partecipare alle attività principali della rete dei punti di contatto nazionali per i Rom gestita dalla Commissione 31 .

In terzo luogo, oltre a questi elementi comuni e agli impegni minimi, può essere importante aggiungere sforzi supplementari, secondo i contesti nazionali specifici. Le difficoltà nel contesto dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione dei Rom variano a seconda delle dimensioni della popolazione Rom e della sua percentuale rispetto al resto della popolazione, ma anche a seconda del contesto economico generale e del retaggio di esclusione e discriminazione. Variano inoltre variano a seconda di dove e come vivono i Rom (aree rurali, urbane, mobili, segregate) e di aspetti specifici quali la mobilità transnazionale, la migrazione o questioni associate alla documentazione anagrafica. Queste diverse sfide possono riflettersi nei quadri strategici nazionali per i Rom, con obiettivi, livelli di investimento e tipi di soluzione politica differenziati. A seconda del contesto nazionale (ad esempio in termini di opzioni per la raccolta dei dati, uso di finanziamenti UE mirati o generali, dimensioni relative ed esigenze specifiche della rispettiva popolazione Rom), la Commissione invita gli Stati membri ad assumere impegni aggiuntivi come segue.

Il quadro strategico nazionale dovrebbe stabilire anche:

a)traguardi quantitativi e qualitativi nazionali per tutti i sette obiettivi dell'UE e i traguardi associati (a seconda della disponibilità dei dati);

b)le modalità di investimento dei fondi e degli strumenti finanziari dell'UE e nazionali a favore dei Rom; e

c)il modo in cui le riforme istituzionali o amministrative contribuiranno all'uguaglianza e all'inclusione.

Anche i punti di contatto nazionali per i Rom dovrebbero effettuare una valutazione intermedia e un riesame del quadro strategico nazionale.

In quarto luogo, nei casi in cui i Rom costituiscono una percentuale significativa della popolazione (ossia ben al di sopra dell'1 %) 32 , promuoverne l'uguaglianza e l'inclusione non solo è importante in termini di diritti fondamentali, ma ha anche un evidente significato economico. Nei paesi con una percentuale più consistente di Rom, questo gruppo rappresenta una percentuale crescente della popolazione in età scolare e della forza lavoro futura. I progressi nell'inclusione socioeconomica dei Rom possono ridurre la carenza di manodopera e di competenze in tempi di sviluppi demografici sfavorevoli e ridurre la spesa sociale. Investire in una migliore istruzione e migliorare le competenze di una forza lavoro precedentemente esclusa può influire positivamente sulla crescita della produttività. Permettere ai Rom di sfruttare il loro potenziale per contribuire all'economia e alla società in generale produrrà migliori risultati sociali ed economici per tutti.

Ciò giustifica la necessità di aumentare l'impegno e il sostegno dell'UE, in particolare l'uso di fondi dell'UE tanto per azioni mirate quanto per riforme generali inclusive. A tale riguardo gli Stati membri con una significativa popolazione Rom sono invitati a fare pieno uso dell'obiettivo specifico dell'FSE+ proposto in relazione alla promozione dell'integrazione socioeconomica di comunità emarginate quali i Rom. Sono inoltre incoraggiati a compiere maggior sforzi per garantire che i Rom beneficino efficacemente dei finanziamenti disponibili. Ciò richiede altresì una raccolta di dati disaggregati per etnia e sesso al fine di sostenere la progettazione, il monitoraggio e il riesame delle politiche.

Oltre agli impegni minimi e a quelli derivanti dal contesto nazionale, la Commissione invita quindi gli Stati membri con una popolazione Rom significativa a includere nel loro quadro strategico nazionale per i Rom impegni più ambiziosi:

Il quadro strategico nazionale dovrebbe anche:

a)presentare un piano o una serie di misure per prevenire e contrastare l'antiziganismo, la discriminazione, la segregazione nell'istruzione e a livello abitativo così come i pregiudizi e gli stereotipi contro i Rom (anche online);

b)integrare l'uguaglianza e l'inclusione dei Rom a livello regionale e locale; e

c)definire le modalità di investimento dei fondi e degli strumenti finanziari dell'UE e nazionali a sostegno di una riforma politica generale inclusiva e di un'azione mirata.

Il ruolo dei punti di contatto nazionali per i Rom dovrebbe essere rafforzato affinché:

a)possano contare su un mandato specifico a livello di gruppo e un mandato istituzionale che garantisca una rilevanza politica, un coordinamento intersettoriale efficace e l'integrazione dell'uguaglianza e dell'inclusione dei Rom a livello regionale e locale;

b)siano coinvolti (dalle autorità di gestione dei fondi dell'UE) nel coordinamento delle discussioni intergovernative sulla distribuzione dei fondi UE a favore dei Rom così come nel monitoraggio sistematico del loro utilizzo (ad esempio attraverso comitati di monitoraggio e valutazioni di impatto sull'inclusione dei Rom);

c)organizzino consultazioni e dialoghi a livello nazionale che responsabilizzino i Rom (in particolare i giovani e le donne); e

d)garantiscano che i Rom, compresi quelli che vivono in zone rurali remote, beneficino concretamente delle politiche pubbliche e di servizi universali (ad esempio: misure di emergenza e a medio termine in tempi di crisi; riforma legislativa; pianificazione delle politiche in materia di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria, alloggi; altri settori di inclusione socioeconomica; servizi sociali; trasporti; sistemi di reddito minimo; legislazione contro la discriminazione).

Infine, nella progettazione e nell'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom, la Commissione consiglia agli Stati membri di prendere in considerazione i principi di base comuni sull'inclusione dei Rom 33 . L'allegato 1 34 fornisce ulteriori orientamenti per la pianificazione e l'attuazione delle politiche nel contesto della lotta contro l'antiziganismo e la povertà multigenerazionale 35 , per promuovere la partecipazione e il potenziamento dell'autonomia dei Rom, tenendo conto della diversità tra i Rom e combinando approcci mirati e generali. Contiene inoltre orientamenti per affrontare meglio le sfide emergenti, ad esempio l'impatto sproporzionato sui Rom di crisi quali la pandemia di COVID-19, garantire l'inclusione digitale e la giustizia ambientale. Fornisce inoltre orientamenti sulla promozione (della consapevolezza) dell'arte, della storia e della cultura, dell'innovazione sociale e della sperimentazione politica dei Rom.

La Commissione sosterrà gli Stati membri nello sviluppo e nell'attuazione dei loro quadri strategici nazionali per i Rom non soltanto attraverso le misure di sostegno finanziario e di coordinamento, quali l'apprendimento reciproco o lo sviluppo di capacità, ma anche attraverso il sostegno metodologico 36 e l'assistenza derivante dal programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP) per sviluppare sistemi di monitoraggio e valutazione 37 . Gli Stati membri possono altresì ottenere sostegno dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA), dagli organismi per la parità e da altre istituzioni nazionali per i diritti umani e istituti nazionali di statistica per garantire/migliorare le capacità regolari di raccolta di dati a livello nazionale 38 . Il sostegno dell'UE sarà modulato in base al livello degli impegni degli Stati membri.

III.2    Relazioni e monitoraggio delle azioni nazionali e dei progressi rispetto ai traguardi

Al fine di rendere più efficaci la raccolta di dati, le relazioni e il monitoraggio dei progressi tanto in merito ai traguardi dell'UE quanto ai traguardi nazionali suggeriti sopra, la Commissione propone per la prima volta di utilizzare un portafoglio di indicatori (cfr. allegato 2). Ciò contribuirebbe notevolmente all'apprendimento reciproco tra gli Stati membri. Tale portafoglio è stato sviluppato da un gruppo di lavoro sugli indicatori per l'integrazione dei Rom e l'elaborazione di relazioni al riguardo, coordinato dalla FRA, coinvolgendo i punti di contatto nazionali per i Rom, gli istituti nazionali di statistica e la Commissione. Consentirà anche di riferire sulle misure stabilite nella proposta di raccomandazione del Consiglio.

L'elaborazione di relazioni e il monitoraggio degli interventi nazionali saranno effettuati a livello tanto di UE quanto nazionale. Nel 2022 la Commissione farà il punto sui quadri strategici nazionali per i Rom, valuterà gli impegni presi dagli Stati membri e fornirà orientamenti per eventuali miglioramenti necessari.

Gli Stati membri sono invitati a riferire sull'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom ogni due anni dal 2023 in poi, tenendo conto anche delle misure per la promozione dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione e utilizzando pienamente il portafoglio di indicatori. Le relazioni dovrebbero concentrarsi sull'attuazione degli impegni stabiliti nei quadri nazionali, indicando il conseguimento dei traguardi nazionali, ove opportuno. Le relazioni elaborate in tale contesto dovrebbero essere rese pubbliche, per aumentare la trasparenza e promuovere l'apprendimento delle politiche. Inoltre i quadri strategici e le relazioni definitive dovrebbero essere discussi nei parlamenti nazionali.

La Commissione chiede alla FRA di svolgere un'indagine periodica sui Rom in cicli quadriennali a partire dal 2020 per fornire lo scenario di base, i dati a medio termine e quelli finali necessari per misurare il cambiamento 39 . La FRA è inoltre invitata a favorire la raccolta di dati e l'elaborazione di relazioni da parte degli Stati membri, anche attraverso il gruppo di lavoro sugli indicatori per l'integrazione dei Rom e l'elaborazione di relazioni al riguardo, nonché ad alimentare il monitoraggio e l'analisi della Commissione sui progressi nazionali.

Le relazioni nazionali serviranno, insieme al contributo della società civile e ai dati della FRA, come base per le relazioni periodiche di monitoraggio della Commissione, pubblicate ogni due anni. La Commissione effettuerà anche una valutazione intermedia e una valutazione ex post del quadro strategico dell'UE per i Rom.

IV.    Azioni dell'UE

Gli Stati membri sono attori chiave per consentire cambiamenti concreti per i Rom. L'azione e il sostegno dell'UE integreranno gli sforzi nazionali destinati a promuovere i progressi verso il conseguimento degli obiettivi e dei traguardi dell'UE entro il 2030.

IV.1.    Applicazione della normativa dell'UE

L'azione destinata a contrastare l'antiziganismo e la discriminazione contro i Rom si basa su un quadro giuridico dell'UE consolidato, che comprende i principi generali di non discriminazione e uguaglianza enunciati nei trattati e riaffermati nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea 40 , nonché nella direttiva sull'uguaglianza razziale 41 e nella decisione quadro del Consiglio sulla lotta al razzismo e alla xenofobia 42 . Come sottolineato nel piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025, un sistema completo di protezione contro la discriminazione richiede innanzitutto l'applicazione efficace del quadro giuridico al fine di garantire che i diritti e gli obblighi individuali siano rispettati nella pratica. Tale attività ha una portata più ampia di quella relativa ai Rom, ma apporterà un beneficio diretto alle comunità Rom.

La Commissione continuerà a monitorare e far rispettare l'applicazione della direttiva sull'uguaglianza razziale, indagando sulla discriminazione sistematica e avviando procedimenti di infrazione, se necessario, per indurre cambiamenti nella legislazione e nelle politiche nazionali. Negli ultimi anni, particolare attenzione è stata rivolta alla discriminazione nei confronti dei minori Rom nel settore dell'istruzione. La Commissione fornirà orientamenti e formazione e offrirà sostegno finanziario per la raccolta di dati sull'uguaglianza e l'attuazione e l'applicazione efficaci della direttiva, anche attraverso la rappresentanza degli interessi delle vittime. Come annunciato nel piano d'azione dell'UE contro il razzismo, la Commissione riferirà sull'applicazione della direttiva 43 nel 2021 e darà seguito a tale relazione promuovendo eventuali atti normativi entro il 2022. La Commissione continuerà altresì a sostenere il lavoro degli organismi per la parità che, nel loro lavoro 44 , attribuiscono una priorità elevata alla ricerca di miglioramenti per la situazione e l'esperienza dei Rom. La Commissione monitorerà l'attuazione della raccomandazione della Commissione sulle norme riguardanti gli organismi per la parità 45 . Il ruolo e l'indipendenza degli organismi per la parità e l'eventuale necessità di una nuova legislazione mirante a rafforzarne il ruolo saranno un tema importante nella relazione del 2021.

La Commissione proseguirà inoltre il suo lavoro in materia di prevenzione e lotta contro il razzismo e la xenofobia, in particolare rafforzando la registrazione e la segnalazione di reati d'odio con il sostegno della FRA, migliorando le strategie di formazione delle autorità di contrasto e potenziando il sostegno per le vittime di reati basati sull'odio. Secondo la FRA 46 i Rom subiscono un tasso elevato (30 % degli intervistati di origine Rom) di molestie motivate dall'odio. La Commissione ribadisce il proprio impegno a garantire il recepimento e l'attuazione pieni e corretti della decisione quadro del Consiglio sulla lotta al razzismo e alla xenofobia e, ove necessario, ad avviare procedure di infrazione 47 . Come presupposto per la lotta contro l'antiziganismo, occorre che le norme minime fissate sulla perseguibilità penale dell'incitamento all'odio e della negazione, dell'apologia o della minimizzazione dell'Olocausto siano pienamente e correttamente recepite nella legislazione degli Stati membri. Come altri popoli appartenenti a minoranze etniche e razziali, i Rom sono vittime di incitamento all'odio online e l'antiziganismo è uno dei motivi più comunemente segnalati di incitamento all'odio. La Commissione continuerà a cooperare con società informatiche per contrastare l'incitamento all'odio illegale online ed estenderà gli sforzi ad altre piattaforme di media sociali 48 . La decisione quadro è integrata dalla direttiva sui diritti delle vittime di reato 49 che mira, tra l'altro, a garantire giustizia, protezione e sostegno alle vittime di reati basati sull'odio e sull'incitamento all'odio. La strategia dell'UE sui diritti delle vittime (2020-2025) affronta le esigenze specifiche delle vittime di reati basati sull'odio, compresi i Rom 50 .

IV.2.    Integrazione dell'uguaglianza dei Rom nelle iniziative politiche dell'UE e mobilitazione di fondi UE a favore dei Rom 51

Integrare l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom in tutte le iniziative pertinenti della Commissione sarà fondamentale per conseguire gli obiettivi fissati nel presente quadro strategico. L'integrazione della dimensione dell'uguaglianza nell'elaborazione delle politiche, dall'inclusione socioeconomica all'intelligenza artificiale, dal Green Deal all'inclusione digitale, dalla lotta contro l'incitamento all'odio alle politiche migratorie, garantisce, tra l'altro, che le politiche nazionali e dell'UE siano al servizio degli interessi di tutti i Rom. Nell'ambito delle sue attività volte a promuovere l'uguaglianza per tutti e l'uguaglianza in tutti i sensi, la task force interna della Commissione sull'uguaglianza si adopererà per garantire che la lotta contro la discriminazione fondata sull'origine razziale o etnica e le sue intersezioni con altri motivi di discriminazione sia integrata in tutte le politiche, in tutta la legislazione e in tutti programmi di finanziamento dell'UE. Nell'attuare il piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025, la prospettiva dei Rom sarà sempre presa in considerazione. Saranno messi a punto orientamenti e formazioni per sostenere tutti i soggetti coinvolti nell'integrazione della prospettiva di parità in ogni fase degli interventi dell'UE e sarà promossa una consultazione più attiva delle organizzazioni che rappresentano i Rom lungo tutto il ciclo di elaborazione delle politiche della Commissione.

La task force per i Rom 52 interna alla Commissione continuerà a coinvolgere diversi servizi della Commissione a vari livelli in settori prioritari, quali l'uso efficace dei fondi UE per promuovere l'uguaglianza e l'inclusione dei Rom.

Nell'ambito di Next Generation EU, il nuovo dispositivo per la ripresa e la resilienza sosterrà gli investimenti e le riforme indispensabili per una ripresa duratura promuovendo al tempo stesso la resilienza economica e sociale e la coesione. Per poter usufruire di tale sostegno, gli Stati membri dovranno redigere piani per la ripresa e la resilienza intesi a ovviare alle ripercussioni sociali ed economiche della crisi, affrontare la transizione digitale e quella verde, nonché le priorità individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese del semestre europeo. Il sostegno darà agli Stati membri la possibilità di favorire l'inclusione di gruppi emarginati, compresi i Rom e le altre persone appartenenti a minoranze razziali o etniche. Le proposte della Commissione per il quadro finanziario pluriennale promuovono l'inclusione dei Rom e la lotta contro la discriminazione, in particolare attraverso il Fondo sociale europeo Plus (FSE+), il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Nel 2019 la Commissione ha sottolineato l'importanza dell'inclusione dei Rom in diverse relazioni specifiche per paese del semestre europeo 53 ; tale aspetto dovrebbe essere considerato e affrontato nei programmi per il periodo 2021-2027.

Le proposte della Commissione per le disposizioni comuni, il FSE+, il FESR e i regolamenti FEASR 54

üforniscono sostegno finanziario per l'attuazione delle misure e dei quadri strategici nazionali per i Rom, comprese le attività di sviluppo delle capacità umane, delle infrastrutture e delle capacità in generale;

üfanno sì che tutti i programmi promuovano le pari opportunità per tutti, senza discriminazioni sulla base di genere, razza od origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età od orientamento sessuale, nella relativa preparazione, attuazione, sorveglianza e valutazione;

üimpongono il soddisfacimento di condizioni abilitanti tematiche (quadro strategico nazionale per i Rom, quadro strategico nazionale per l'inclusione sociale e la riduzione della povertà) e orizzontali (Carta dei diritti fondamentali) per tutto il periodo 2021-2027;

üimpongono che almeno il 25 % delle risorse dell'FSE+ promuova l'inclusione sociale, assicurando che un importo minimo sia rivolto ai più bisognosi; e

üsottolineano il "principio di partenariato", ossia il coinvolgimento di tutte le parti interessate pertinenti, compresi gli organismi che rappresentano l'inclusione sociale, la non discriminazione e i diritti fondamentali, le organizzazioni della società civile, nella preparazione e nell'attuazione dei programmi e degli accordi di partenariato e nei comitati di monitoraggio.

Gli Stati membri svolgono un ruolo cruciale nella progettazione di politiche pubbliche e nell'ottimizzazione dell'uso dei programmi di finanziamento a sostegno dei Rom, dato che la maggior parte del bilancio dell'UE è eseguito dagli Stati membri stessi in regime di gestione concorrente. La Commissione invita pertanto gli Stati membri a usare i fondi nel contesto del quadro finanziario pluriennale (QFP) per il 2021-2027 e di Next Generation EU per affrontare le difficoltà e soddisfare le esigenze dei Rom, in maniera da assolvere gli impegni da loro assunti nei quadri strategici nazionali sui Rom. La Commissione mirerà a garantire che le sfide specifiche per paese individuate nel contesto del semestre europeo siano adeguatamente affrontate nei prossimi accordi di partenariato e che le misure che promuovono l'uguaglianza e l'inclusione siano attuate tramite programmi operativi. La Commissione monitorerà da vicino che, in tali Stati membri, sia in atto una doppia strategia destinata, da un lato, a rendere i servizi inclusivi e, dall'altro, a erogare programmi mirati a favore delle comunità Rom emarginate, e che tale strategia si rifletta nei documenti di programmazione per il periodo 2021-2027. Le condizioni abilitanti applicabili a specifici fondi UE nel periodo 2021-2027 proposte dalla Commissione mirano a garantire il rispetto dei diritti fondamentali nonché l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom.

Al fine di migliorare l'efficienza e l'efficacia degli interventi relativi ai Rom, la Commissione sosterrà l'apprendimento transnazionale per quanto concerne tanto le politiche quanto i finanziamenti, come nel caso della rete EURoma 55 delle autorità di gestione e dei punti di contatto nazionali per i Rom.

Anche il programma InvestEU 56 , nell'ambito di intervento relativo alle competenze e agli investimenti sociali, può contribuire all'inclusione socioeconomica di gruppi emarginati, compresi i Rom. Ciò può avvenire attraverso approcci di finanziamento innovativi quali obbligazioni a impatto sociale e progetti orientati ai risultati, anche mediante la combinazione con sovvenzioni dell'UE e/o strumenti finanziari di programmi settoriali o la combinazione di diversi flussi di finanziamenti dell'UE. La Commissione attuerà iniziative pilota mirate con l'obiettivo di sperimentare e dimostrare approcci di lavoro relativi ad aspetti concreti di inclusione (alloggio, occupazione, sicurezza sociale) ricorrendo ad approcci di finanziamento innovativi, che potrebbero essere adottati/ampliati o replicati attraverso programmi di più ampia portata a livello nazionale o dell'UE. Gli Stati membri potranno chiedere assistenza tecnica per integrare l'uguaglianza dei Rom nei processi di elaborazione delle politiche e di riforma attraverso lo strumento di sostegno tecnico.

IV.3.    Azione e sostegno dell'UE per promuovere la partecipazione, l'inclusione e la diversità dei Rom

Nel piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025 la Commissione si è impegnata a dare l'esempio in veste di istituzione, adottando misure per migliorare in maniera significativa la rappresentatività del personale della Commissione con misure in materia di assunzione e selezione. Nell'attuare queste misure la Commissione garantirà che si applichino ai Rom. La Commissione invita le altre istituzioni dell'UE a prendere provvedimenti per promuovere la diversità e l'inclusione nei rispettivi luoghi di lavoro.

La Commissione organizzerà riunioni periodiche con i rappresentanti degli Stati membri 57 , la società civile a livello dell'UE e le organizzazioni internazionali, con un mandato più marcatamente incentrato sull'apprendimento reciproco. Garantirà inoltre scambi regolari tra i portatori di interessi. Nel periodo 2021-2027 la Commissione continuerà a organizzare riunioni sulla politica di coesione con le organizzazioni della società civile ("dialogo strutturato"). Terrà riunioni di dialogo a porte chiuse con le organizzazioni della società civile Rom sugli sviluppi della politica di coesione.

Come proposto dal Parlamento europeo 58 , la Commissione lancerà un nuovo ciclo si sviluppo delle capacità della società civile Rom con l'obiettivo di consentire una rendicontazione e un monitoraggio civile indipendenti e coordinati, basandosi sugli insegnamenti tratti dal progetto Roma Civil Monitor (2017-2020). Le relazioni coordinate indipendenti di monitoraggio civile sono pianificate in cicli biennali a partire dal 2022.

La Commissione cercherà di massimizzare l'influenza della piattaforma europea per i Rom 59 , che riunisce rappresentanti dei governi nazionali, dell'UE, di organizzazioni internazionali e della società civile Rom e mira a stimolare la cooperazione e lo scambio di esperienze. Organizzerà riesami tematici, nazionali e regionali dei quadri strategici nazionali sulla base delle risultanze del progetto di controllo civile della situazione dei Rom e delle relazioni di monitoraggio nazionali.

Attraverso i suoi finanziamenti a favore delle piattaforme nazionali per i Rom, la Commissione promuoverà una riforma di tali piattaforme 60 , in particolare rendendole maggiormente rappresentative della popolazione Rom nazionale. Dovrebbero essere estese a nuovi portatori di interessi (ad esempio organizzazioni per i diritti dei bambini, settore privato) per consentire un nuovo apprendimento, attingere al potenziale dell'innovazione sociale, cambiare le mentalità e realizzare un cambiamento sociale duraturo. Al fine di incoraggiare la partecipazione attiva dei Rom, in particolare di donne e giovani, dovrebbe essere eletto un rappresentante della piattaforma per garantire la creazione di reti transnazionali tra piattaforme Rom nazionali ed europee, mentre ai giovani Rom dovrebbero essere offerti tirocini appositi o posizioni junior presso le strutture nazionali legate all'attuazione delle piattaforme Rom nazionali. Per promuovere l'apprendimento reciproco e il trasferimento delle politiche si dovrebbe ricorrere a sinergie con altre iniziative dell'UE, nazionali o internazionali, in particolare il progetto di controllo civile.

IV.4.    Azione e sostegno dell'UE per promuovere l'uguaglianza e combattere l'antiziganismo

Al fine di promuovere l'uguaglianza dei Rom combattendo l'antiziganismo, la Commissione sosterrà attività che promuovano narrazioni positive e modelli di ruolo positivi relativi ai Rom, contrastino gli stereotipi negativi, diffondano la conoscenza della storia e della cultura Rom e promuovano la verità e la riconciliazione nel contesto del programma Cittadini, uguaglianza, diritti e valori.

La Commissione condurrà una campagna congiunta con l'UNESCO per lottare contro la disinformazione, l'incitamento all'odio e le teorie cospirative, comprese quelle che si riferiscono ai Rom. Continuerà a sostenere il settore privato attraverso la piattaforma dell'UE delle Carte della diversità ed esplorerà modi per interagire con i media per creare narrazioni positive e promuovere l'uguaglianza e la diversità in tutte le sfere. A partire dall'esperienza esistente 61 , la Commissione svilupperà una serie di seminari sugli stereotipi razziali ed etnici, compresi quelli nei confronti dei Rom, cui prenderanno parte giornalisti, membri di organizzazioni della società civile e rappresentanti delle persone appartenenti a minoranze razziali o etniche.

Le attività di comunicazione della Commissione mostreranno i vantaggi dell'uguaglianza e della diversità 62 . La Commissione organizzerà una serie di eventi di sensibilizzazione destinati soprattutto agli Stati membri con ampie comunità Rom, per combattere gli stereotipi, promuovere la diversità culturale, responsabilizzare e indicare i bambini, i giovani e le donne Rom come modelli di ruolo in comunità diverse e riunire le comunità.

La consapevolezza delle conseguenze della discriminazione multipla contro le donne Rom sarà allineata alla campagna di comunicazione a livello dell'UE sulla lotta contro gli stereotipi di genere, che applica un approccio intersezionale a tutte le sfere della vita, nell'ambito della strategia per l'uguaglianza di genere.

La Commissione intende:

-    applicare la normativa UE esistente che protegge i Rom dalla discriminazione e dal razzismo e colmare le lacune ove necessario;

-    integrare l'uguaglianza dei Rom nelle iniziative politiche dell'UE e mobilitare i fondi UE a favore dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione dei Rom;

-    adottare misure destinate ad accrescere la diversità del personale della Commissione;

-    avviare un nuovo ciclo di sviluppo delle capacità della società civile Rom e rafforzare le piattaforme Rom europee e nazionali;

-    promuovere narrazioni e modelli di ruolo positivi sui Rom, contrastare gli stereotipi negativi, aumentare la consapevolezza della storia e della cultura dei Rom e promuovere la verità e la riconciliazione.

V.    Promozione dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione dei Rom oltre i confini dell'UE

L'UE e gli Stati membri dovrebbero promuovere l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom nella loro azione esterna, in particolare nell'ambito delle politiche di allargamento, vicinato, sviluppo e umanitarie.

La regione dei Balcani occidentali rappresenta una priorità geostrategica per l'UE. La comunicazione della Commissione del febbraio 2020 63 invita a un allineamento con le politiche dell'UE, anche a sostegno delle persone più svantaggiate. I partner dei Balcani occidentali si sono già allineati, volontariamente, al quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020 e hanno compiuto progressi notevoli. Al vertice UE-Balcani occidentali di Zagabria del maggio 2020, i leader dell'UE hanno ribadito il loro sostegno alla prospettiva europea dei Balcani occidentali e la loro determinazione a intensificare il sostegno alla sua trasformazione politica, economica e sociale 64 . Hanno accolto con favore il deciso impegno dei partner dei Balcani occidentali a favore del primato della democrazia e dello Stato di diritto, nonché dei diritti umani, dell'uguaglianza di genere e dei diritti delle minoranze 65 .

La presenza dei Rom nei Balcani occidentali è importante e simile a quella degli Stati membri dell'UE che ospitano una popolazione Rom significativa. Vi sono tutte le ragioni per affrontare allo stesso modo l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom nell'UE e nei Balcani occidentali, applicando i medesimi obiettivi per il periodo fino al 2030. Nel luglio 2019, i primi ministri dei Balcani occidentali hanno adottato una dichiarazione sull'integrazione dei Rom nel processo di allargamento dell'UE, impegnandosi a migliorare concretamente la situazione dei Rom in termini di istruzione, occupazione, assistenza sanitaria, alloggi, registrazione anagrafica e non discriminazione prima della loro adesione 66 . L'UE continuerà a sostenere l'attuazione della dichiarazione e ad adoperarsi per la raccolta di dati, per un bilancio che risponda alle esigenze dei Rom e per la mappatura degli alloggi Rom. Il progressivo allineamento con gli obiettivi e la metodologia dell'UE farà parte della prospettiva europea per tutti i paesi che cercano di aderire all'UE.

I partner dei Balcani occidentali, in modo analogo agli Stati membri dell'UE nel processo del semestre, presentano programmi annuali di riforma economica che comprendono riforme volte a rafforzare la competitività e migliorare le condizioni per la crescita inclusiva e la creazione di posti di lavoro. Tali programmi riferiscono in merito all'inclusione sociale, alla riduzione della povertà e alle pari opportunità, anche in relazione ai Rom. Lo strumento di assistenza preadesione per il periodo 2021-2027, una volta adottato, continuerà a sostenere le riforme e l'allineamento con i requisiti dell'UE a livello regionale e nazionale. Il piano economico e di investimento per i Balcani occidentali individua settori prioritari di investimento per promuovere la convergenza, la crescita e la competitività nella regione, soprattutto a sostegno di gruppi emarginati e minoranze, in particolare le comunità Rom 67 . Con l'obiettivo di promuovere l'inclusione dei Rom saranno mobilitati altresì altri fondi UE pertinenti, relativi alla ripresa dalla COVID-19 o ad altre misure di sostegno alle relazioni esterne, quali lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale 68 .

L'UE continuerà a promuovere la non discriminazione e l'uguaglianza in tutto il mondo sulla base del quadro strategico dell'UE 69 , dei piani d'azione dell'Unione per i diritti umani e la democrazia (2020-2024) 70 e dei piani d'azione dell'UE sulla parità di genere 71 , e continuerà a trattare questioni relative ai Rom nell'attuazione degli orientamenti dell'UE in materia di diritti umani sulla non discriminazione nell'azione esterna 72 del 2019. L'azione dell'UE integrerà le iniziative nazionali e sosterrà la società civile. L'uguaglianza e l'inclusione dei Rom saranno un punto fisso all'ordine del giorno nei dialoghi in materia di diritti umani e in altri dialoghi politici con paesi terzi che hanno una popolazione Rom significativa. L'UE manterrà il proprio impegno attivo in merito all'uguaglianza dei Rom nei consessi regionali e multilaterali, in particolare il Consiglio d'Europa, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e le Nazioni Unite.

VI.    Conclusione

I Rom contribuiscono da secoli alla ricchezza culturale, alla diversità, all'economia e alla storia comune dell'Europa. L'UE ha il dovere di proteggere la sua minoranza Rom dalla discriminazione, dall'antiziganismo e dall'esclusione sociale. Per raggiungere l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom occorre che tutte le istituzioni dell'UE, i governi nazionali e le agenzie dell'UE, gli organismi per la parità e le altre istituzioni per i diritti umani si uniscano e agiscano in partenariato con la società civile e le organizzazioni internazionali, con la piena partecipazione degli stessi Rom. La Commissione invita il Parlamento europeo a sostenere il presente quadro strategico e invita il Consiglio ad adoperarsi a favore di una rapida adozione della proposta di raccomandazione sull'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom, affinché gli Stati membri e la Commissione lavorino fianco a fianco. Lavorando insieme, possiamo ottenere progressi effettivi entro il 2030 per realizzare un'Europa nella quale gli individui e le comunità Rom, in tutta la loro diversità, abbiano pari opportunità in tutti i contesti della vita, beneficino dell'inclusione socioeconomica e partecipino alla società in condizioni di uguaglianza.

(1)

     Un'Unione dell'uguaglianza: il piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025, COM(2020) 565 final .

(2)

     Il termine "Rom" è usato con un significato generico per indicare un'ampia gamma di popolazioni diverse di origine romaní, quali Roma, Sinti, Kale, Romanichel e Boyash/Rudari. Il termine comprende anche gruppi quali Ashkali, Egiziani, Yenish, Dom, Lom, Rom e Abdal, popolazioni nomadi tra cui i Travellers e le popolazioni designate col concetto amministrativo di "Gens du voyage", nonché le persone che si identificano come zigani, senza negare le caratteristiche specifiche di ciascun gruppo.

(3)

      Stime del Consiglio d'Europa per il 2012 .

(4)

     L'antiziganismo (una forma di razzismo contro i Rom) è un fenomeno strutturale storicamente radicato che si manifesta a livello istituzionale, sociale e interpersonale. Trae origine dal modo in cui la maggioranza vede e tratta coloro che sono considerati "zigani" ed è radicato in un processo di "alterizzazione" che si basa su stereotipi negativi ma anche positivi, esotizzanti. Sebbene i sostenitori della necessità di rafforzare la lotta contro l'antiziganismo concordino con l'interpretazione di tale termine, intorno a quest'ultimo si è svolto un dibattito. Il Parlamento europeo (nelle risoluzioni del 2015 , del 2017 , del 2019 e del 2020 ), la Commissione (nelle comunicazioni annuali tra il 2015 e il 2019 e nel documento di conclusioni del 2018), il Consiglio (nella raccomandazione del 2013 e nelle conclusioni del 2016 ) e il Consiglio d'Europa hanno riconosciuto l'antiziganismo come una barriera all'inclusione e di conseguenza l'importanza di combatterlo. In inglese la Commissione utilizza l'ortografia proposta dall' Alleanza contro l'antiziganismo (Alliance against Antigypsyism), pur accettando che in contesti nazionali diversi potrebbero essere opportuni termini diversi.

(5)

      COM(2011) 173 final .

(6)

     Rappresentanti nazionali nominati per fungere da punti di contatto per la strategia nazionale sui Rom con l'autorità di coordinarne lo sviluppo e l'attuazione a livello nazionale. In seguito all'adozione del quadro dell'UE, sono stati nominati in tutti gli Stati membri, fatta eccezione per Malta che non ha una comunità Rom.

(7)

     Raccomandazione del Consiglio, del 9 dicembre 2013, su misure efficaci per l'integrazione dei Rom negli Stati membri ( GU C 378 del 24.12.2013, pag. 1 ).

(8)

     Come dimostrato dalla valutazione del quadro: COM(2018) 785 final , SWD(2018) 480 final .

(9)

     Relazione sulla valutazione del quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020, COM(2018) 785 final .

(10)

     Nel quadro della direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29 giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall'origine etnica (la "direttiva sull'uguaglianza razziale"), la Commissione ha avviato procedure di infrazione nei confronti di tre paesi (CZ, HU e SK) per la segregazione scolastica di minori Rom.

(11)

     Relazione sulla valutazione del quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom fino al 2020, COM(2018) 785 final.

(12)

     Cfr. documento di accompagnamento SWD(2020) 530 final, allegato 1.

(13)

      COM(2019) 406 , SWD(2019) 320 , tutte le relazioni annuali .

(14)

      A meta-evaluation of interventions for Roma inclusion [Una meta-valutazione degli interventi a favore dell'inclusione dei Rom].

(15)

     Cfr. Parlamento europeo 2020   2019 ; Consiglio ,   società civile .

(16)

     Ai sensi dell'articolo 10 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), "[n]ella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione mira a combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale". L'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere definisce l'"intersezionalità" come uno strumento analitico per studiare, comprendere e rispondere ai modi in cui sesso e genere si intersecano con altre caratteristiche/identità personali e ai modi in cui tali intersezioni contribuiscono a determinare esperienze di discriminazione specifiche. Questa definizione si applica anche a qualsiasi forma di discriminazione.

(17)

     I principi 1 (istruzione di qualità e inclusiva), 3 (pari opportunità) e 20 (accesso ai servizi essenziali) sono particolarmente importanti per i Rom e guidano l'uso dei fondi dell'UE tanto per le misure mirate quanto per quelle generali.

(18)

     L'ambizione dell'agenda di "non lasciare indietro nessuno" lascia ampio margine di manovra per migliorare la situazione dei Rom in Europa. Affrontando la situazione dei Rom, l'UE può avvicinarsi al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). Gli OSS 1-2 (riduzione della povertà e della fame), 3-4 (sostegno alla salute e al benessere e all'istruzione di qualità per tutti), 6-7 (accesso ad acqua pulita e igiene ed energia pulita accessibile), 10-11 (riduzione delle disuguaglianze all'interno e tra i paesi, e città e comunità inclusive e sostenibili) e 16 (società inclusive, accesso alla giustizia per tutti ed istituzioni efficaci, responsabili e inclusive) sono punti di partenza particolarmente importanti.

(19)

     Le conclusioni del Consiglio del 2016 chiedevano alla Commissione di proporre un'iniziativa post-2020 e di includervi una proposta di revisione della raccomandazione del Consiglio del 2013 Accelerare il processo di integrazione dei Rom .

(20)

     Risoluzione del Parlamento europeo del 17 settembre 2020 sulle strategie nazionali di integrazione dei Rom: combattere gli atteggiamenti negativi nei confronti delle persone di origine Rom in Europa ( P9_TA(2020)0229 ); risoluzione del Parlamento europeo del 12 febbraio 2019 sulla necessità di rafforzare il quadro strategico dell'UE per il periodo successivo al 2020 per le strategie nazionali di integrazione dei Rom e intensificare la lotta contro l'antiziganismo ( P8_TA(2019)0075 ); conclusioni del Consiglio EPSCO del 24 ottobre 2019 sull'economia del benessere ( 13432/19 ), che invitano la Commissione a rinnovare l'impegno a favore dell'inclusione dei Rom. Inoltre, durante la conferenza di alto livello sul quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom tenutasi a Bucarest il 4-5 marzo 2019, i partecipanti hanno invitato la Commissione a proporre un nuovo, ambizioso quadro dell'UE per il periodo successivo al 2020, e hanno esortato gli Stati membri e i paesi dell'allargamento a rafforzare i loro impegni per l'integrazione dei Rom. Informazioni fornite dalla presidenza ( 7003/19 , 14.3.2019).

(21)

     Sulla necessità di concentrarsi maggiormente sulla lotta all'antiziganismo e alla discriminazione nel quadro dell'UE post-2020, cfr. le raccomandazioni degli esperti sviluppate all'indomani della conferenza sull'antiziganismo "How to address anti-Gypsyism in a post-2020 EU Roma Framework?" (Vienna, 27.11.2018).

(22)

     Cfr. documento di accompagnamento SWD (2020) 530 final.

(23)

     Per ulteriori informazioni sulle etichette degli indicatori e sulle fonti dei dati, cfr. l'allegato 2 e la relazione sul Monitoring framework for a post-2020 EU initiative on Roma equality, inclusion and participation [Quadro di monitoraggio per un'iniziativa dell'UE post-2020 sull'uguaglianza, sull'inclusione e sulla partecipazione dei Rom] redatta dal gruppo di lavoro sugli indicatori per l'integrazione dei Rom e l'elaborazione di relazioni al riguardo coordinato dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (al quale partecipano i punti di contatto nazionali sui Rom, gli istituti nazionali di statistica e la Commissione).

(24)

     Altri indicatori sono in fase di studio da parte del gruppo di lavoro sugli indicatori per l'integrazione dei Rom e l'elaborazione di relazioni al riguardo, coordinato dalla FRA. Riguardano ad esempio la deprivazione materiale e sociale, l'accesso all'assistenza sanitaria e la segregazione abitativa.

(25)

     Cfr. i principi di base comuni . Il principio 2 (approccio mirato esplicito ma non esclusivo) implica di "occuparsi dei Rom come gruppo target, ma senza escludere altre persone che ne condividano la situazione socio-economiche". Il principio 4 (mirare all'integrazione generale) si riferisce alla finalità di "inserire i Rom nella società generale (istituti di istruzione, lavoro e alloggi non riservati). Laddove esistano ancora forme di istruzione o alloggi parzialmente o interamente separati, le politiche per l'inclusione dei Rom devono mirare a superare questo retaggio. È assolutamente da evitare lo sviluppo di mercati del lavoro dei Rom artificiali e separati".

(26)

     Per un approccio alla raccolta dei dati basato sui diritti umani, le autorità nazionali sono incoraggiate a consultare i documenti European handbook on equality data [Manuale europeo sui dati relativi all'uguaglianza] (2016 revisione),   Guidelines on improving the collection and use of equality data [Linee guida sul miglioramento della raccolta e dell'uso dei dati relativi all'uguaglianza] (2018) e Data collection in the field of ethnicity [Raccolta dati nel settore dell'appartenenza etnica](2017) . Gli Stati membri sono incoraggiati a stanziare le risorse necessarie per tale raccolta di dati e ad avvalersi del sostegno della FRA per rafforzare le loro capacità a tal fine.

(27)

     Cfr. documento di accompagnamento SWD(2020) 530 final.

(28)

     I principi di base comuni per l'inclusione dei Rom forniscono un quadro per progettare e attuare con successo azioni a sostegno dell'inclusione dei Rom. I principi 2 e 4 riguardano la combinazione di misure mirate e generali.

(29)

     Nel programmare le azioni volte a conseguire l'obiettivo specifico dell'FSE+ relativo alla promozione dell'integrazione socioeconomica di comunità emarginate come i Rom, gli Stati membri devono soddisfare tutti i requisiti di cui all'allegato IV della proposta della Commissione relativa al regolamento sulle disposizioni comuni per il 2021-2027 per quanto riguarda le condizioni abilitanti tematiche applicabili ai quadri strategici nazionali per i Rom. Per l'uguaglianza e l'inclusione dei Rom si possono utilizzare diversi altri strumenti di finanziamento dell'UE, quali i fondi della politica di coesione.

(30)

     Tali piattaforme riuniscono i portatori di interessi governativi e della società civile. Mirano a stimolare la cooperazione e lo scambio di esperienze riuscite per l'inclusione dei Rom.

(31)

     Già nel periodo 2011-2020 è stata creata una rete di punti di contatto nazionali per i Rom che consente lo scambio di informazioni ed esperienze tra gli Stati membri a livello europeo.

(32)

     Quattro paesi dell'UE ospitano popolazioni Rom di grandi dimensioni (Bulgaria: 9,94 %, Romania: 9,02 %, Slovacchia: 8,63 %, Ungheria: 7,49 %). La Cechia, la Grecia e la Spagna ospitano popolazioni Rom meno grandi (rispettivamente 1,90 %, 1,63 % e 1,55 %). Cfr. le stime del 2012 del Consiglio d'Europa .  

(33)

      Principi di base comuni .

(34)

     L'allegato 1 si basa sull'esperienza ricavata dalla valutazione del quadro dell'UE, i contributi offerti da tre relazioni di esperti e posizioni civili che alimentano riflessioni sulle politiche post-2020 per i Rom , nonché la competenza dei servizi della Commissione.

(35)

     Un progetto della Commissione in corso, che dovrà essere finalizzato entro la fine del 2020, sta analizzando le cause profonde della trasmissione della povertà e dell'esclusione nel corso delle generazioni e suggerisce misure per affrontarle. Un altro progetto in corso attuato dalla Commissione e dall'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali analizza i dati per approfondire i legami tra la discriminazione e la vulnerabilità in Europa a livello subnazionale; la rilevanza della discriminazione rispetto al rischio relativo di esclusione socioeconomica, e la questione se i Rom siano stati più colpiti dalla pandemia di COVID-19 e maggiormente vulnerabili nei suoi confronti in contesti territoriali specifici. Le risultanze possono fornire una base di prove per un'azione globale che affronti tanto lo svantaggio socioeconomico quanto la discriminazione.

(36)

     In particolare dal Centro comune di ricerca della Commissione per valutazioni d'impatto randomizzate di interventi faro mirati o generali selezionati, ma anche dall'Agenzia per i diritti fondamentali per valutare la pertinenza delle misure previste.

(37)

     La Romania, ad esempio, riceve attualmente assistenza tecnica nel contesto del programma di sostegno alle riforme strutturali ai fini dello sviluppo di un sistema di monitoraggio e valutazione per l'attuazione della strategia di inclusione dei Rom.

(38)

     Per stabilire il principio dell'autoidentificazione nelle raccolte dati su base individuale, ad es. censimento, indagini su vasta scala e dati amministrativi ove applicabile.

(39)

     Nel 2021 l'indagine sarà estesa alla Serbia e alla Macedonia del Nord.

(40)

     Cfr. in particolare l'articolo 2 e l'articolo 3, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea ( TUE ), gli articoli 8, 10, 19 e l'articolo 67, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( TFUE ) e gli articoli 20 e 21 della Carta .

(41)

      2000/43/CE .

(42)

      2008/913/GAI .

(43)

     La relazione tratterà altresì l'applicazione della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro (GU L 303 del 2.12.2000, pag. 16) .

(44)

     Equinet, 28 luglio 2020: "Roma and Traveller inclusion: towards a new EU framework learning from the work of equality bodies" .

(45)

      C(2018) 3850 final .

(46)

     FRA, 2017, Seconda indagine sulle minoranze e le discriminazioni nell'Unione europea.

(47)

     Piano d'azione dell'UE contro il razzismo 2020-2025, COM(2020) 565 final .

(48)

     Si veda il lavoro relativo al codice di condotta per contrastare l'illecito incitamento all'odio online , C(2018) 1177 final .

(49)

     2012/29/UE.

(50)

      COM(2020) 258 final . 

(51)

     Cfr. allegato 3 del documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD) per ulteriori informazioni sulle principali iniziative politiche dell'UE pertinenti e sull'uso dei fondi UE.

(52)

     Creata nel 2010 e composta da rappresentanti delle DG JUST, EMPL, EAC, SANTE, NEAR, HOME, REGIO e AGRI.

(53)

     Cfr. le relazioni per paese per BG, CZ, ES, HU, RO, SK e in particolare il loro allegato D.

(54)

      COM(2018) 375 final , COM(2018) 382 final , COM(2018) 392 final .

(55)

      Rete lanciata nel 2007 dall'autorità di gestione dell'FSE della Spagna.

(56)

     Programma InvestEU (2021-2027), cfr. anche allegato 3 del documento di lavoro dei servizi della Commissione (SWD).

(57)

     Nel contesto della rete dei punti di contatto nazionali per i Rom.

(58)

      Azione preparatoria 2020 — Controllo civile della situazione dei Rom — Rafforzare la capacità e la partecipazione dei Rom e della società civile pro-Rom al monitoraggio e al riesame delle politiche .

(59)

      https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/combatting-discrimination/roma-and-eu/european-platform-roma-inclusion_it .

(60)

     Le piattaforme nazionali per i Rom sono processi di partecipazione e consultazione convocati e gestiti dai punti di contatto nazionali per i Rom allo scopo di promuovere il dialogo, l'apprendimento reciproco, la cooperazione e il coinvolgimento nello sviluppo, nell'attuazione e nel monitoraggio dei quadri strategici nazionali, con il sostegno della Commissione, tramite inviti regolari a sostegno dei finanziamenti. I processi della piattaforma nazionale per i Rom dovrebbero contribuire alla progettazione, all'attuazione, al monitoraggio e al riesame delle politiche. La missione principale delle piattaforme è triplice: ampliare le discussioni politiche sull'attuazione dei quadri strategici nazionali sui Rom, approfondire le strutture interne di responsabilità e rafforzare i collegamenti tra il livello locale e quello nazionale.

(61)

     Cfr. Media seminars - Stopping discrimination against Roma .

(62)

     Ad esempio, dal punto di vista di una donna Rom: Equal opportunities — let's make it a reality for all .

(63)

     Rafforzare il processo di adesione - Una prospettiva europea credibile per i Balcani occidentali COM(2020) 57 final .

(64)

     Vertice UE-Balcani occidentali, 5-6 maggio 2020, conclusioni del Consiglio e COM(2020) 315 final . 

(65)

      Dichiarazione di Zagabria .

(66)

     Aumentare l'occupazione (dal 16,5 % al 25 %) e il completamento dell'istruzione obbligatoria (dal 51 % al 90 %), fornire un'assicurazione sanitaria (per almeno il 95 %), legalizzare gli alloggi, prevenire la discriminazione, garantire la piena registrazione anagrafica. Dichiarazione di Poznan .

(67)

COM (2020) 641 final, adottato il 6 ottobre 2020.

(68)

     Comunicazione della Commissione, Aiutare i Balcani occidentali ad affrontare la COVID-19 e sostenerne la ripresa nel periodo post-pandemia ( COM(2020) 315 final ).

(69)

     11855/12 allegato II, Consiglio dell'UE, 25 giugno 2012.

(70)

     Piani d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2012-2014 e 2015-2019; Comunicazione congiunta, "Piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024" , adottata dal collegio il 25 marzo 2020; l'adozione da parte del Consiglio è prevista nell'ultimo trimestre del 2020 .

(71)

     Gender Equality and Women's Empowerment: Transforming the Lives of Girls and Women through EU External Relations 2016-2020 SWD(2015) 182 final e il documento successivo previsto.

(72)

      Orientamenti dell'UE in materia di diritti umani sulla non discriminazione nell'azione esterna .

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Bruxelles, 7.10.2020

COM(2020) 620 final

ALLEGATO

della

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Un’Unione dell’uguaglianza:








quadro strategico dell’UE per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei Rom

{SWD(2020) 530 final}


Allegato 1: Orientamenti per la pianificazione e l'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom

Lotta contro l'antiziganismo

Grazie al lavoro svolto dall'Alleanza contro l'antiziganismo, dal Parlamento europeo e dal Consiglio d'Europa 1 , si sta sempre più affermando la convinzione che l'antiziganismo (una forma specifica di razzismo nei confronti dei Rom) contribuisca al persistere dell'esclusione dei Rom. Poiché l'antiziganismo e l'esclusione costituiscono un circolo vizioso, occorre affrontarli congiuntamente. La lotta contro la discriminazione e l'antiziganismo contribuirà al successo delle misure di inclusione, che a loro volta favoriranno una maggiore apertura e accettazione nella società. Per combattere l'antiziganismo e promuovere la diversità e l'inclusione è necessaria la partecipazione dell'intera società, tanto delle comunità Rom quanto di quelle non Rom. A tal fine occorre responsabilizzare i Rom e contrastare atteggiamenti e comportamenti tradizionali (compresi quelli istituzionali). Gli organismi per la parità potrebbero rappresentare partner privilegiati per i punti di contatto nazionali per i Rom nell'elaborazione di norme di attuazione e nella promozione di una maggiore attenzione alla lotta contro la discriminazione nelle strategie.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·dedicare un'attenzione specifica alla lotta contro l'antiziganismo, al fine di:

1)    riconoscere l'antiziganismo e la responsabilità di intervenire per contrastarlo;

2)    riconoscere le dimensioni storiche dell'antiziganismo, in particolare l'Olocausto dei Rom; condurre attività di sensibilizzazione relative alla storia dei Rom e promuovere la riconciliazione;

3)    suscitare la consapevolezza dei vantaggi reciproci derivanti dalla diversità e dall'inclusione; costruire narrazioni positive; promuovere modelli di riferimento; sostenere gli incontri intercomunitari e l'apprendimento interculturale per combattere gli stereotipi e la disinformazione nei confronti dei Rom nell'istruzione, nei media, nelle arti, nella cultura e nella storia;

4)    combattere la discriminazione come manifestazione di antiziganismo;

5)    combattere l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio come manifestazioni di antiziganismo e incoraggiare la segnalazione di reati, molestie e violenze motivati da pregiudizi;

6)    promuovere l'accesso alla giustizia per le vittime di antiziganismo e discriminazione;

7)    sensibilizzare i Rom riguardo ai loro diritti; e

8)    smantellare e prevenire la discriminazione sistemica/istituzionale/strutturale 2 vissuta dai Rom;

·prevenire e combattere l'antiziganismo quale priorità trasversale/orizzontale in tutti gli ambiti settoriali, al fine di:

1)    combattere la segregazione, il bullismo e le molestie nell'istruzione; sensibilizzare il personale scolastico;

2)    combattere la discriminazione in materia di occupazione (e accesso all'occupazione) e sensibilizzare i datori di lavoro;

3)    combattere la discriminazione in materia di accesso a un'assistenza sanitaria di qualità; eliminare i servizi paralleli e segregati; prevenire le violazioni dei diritti umani (ad esempio l'aborto forzato e la sterilizzazione forzata); sensibilizzare gli operatori sanitari;

4)    combattere la segregazione spaziale; prevenire gli sgomberi senza disponibilità di alloggi alternativi; sensibilizzare le autorità; e

5)    raccogliere regolarmente dati in materia di uguaglianza (dati sulle esperienze di discriminazione; dati degli organismi per la parità relativi a episodi di discriminazione).

Lotta contro la povertà multigenerazionale 
(con particolare attenzione alla protezione dei minori e un migliore uso dei fondi dell'UE)

Affrontare il problema della povertà e dell'esclusione multigenerazionale è fondamentale per migliorare la situazione dei Rom emarginati. L'esclusione e la discriminazione nell'accesso all'istruzione, all'occupazione, all'assistenza sanitaria e all'alloggio incidono sullo sviluppo dei minori e possono a loro volta incidere sulla loro futura genitorialità, causando ulteriori svantaggi per i loro figli. Il circolo vizioso dell'esclusione e della discriminazione è destinato a protrarsi, a meno che non si intervenga con decisione per affrontare globalmente le dinamiche profonde e pianificare un futuro migliore per la prossima generazione. A tal fine occorre dedicare un'attenzione particolare ai minori, che deve essere mantenuta nel tempo.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·mobilitare le competenze pertinenti a tutti i livelli di governance per elaborare misure di protezione dei minori; assegnare risorse adeguate per l'educazione e la cura della prima infanzia (ad esempio, borse di studio, tutoraggio, sostegno nel doposcuola), la nutrizione, lo sviluppo personale e il lavoro con le famiglie;

·incoraggiare la partecipazione all'educazione e cura della prima infanzia;

·proteggere donne, bambini e giovani mediante strategie di lotta a reati quali la tratta degli esseri umani, compresa ogni eventuale forma di sfruttamento (sfruttamento sessuale, sfruttamento della manodopera, accattonaggio forzato e uso di attività criminali per matrimoni fittizi forzati e di sfruttamento) e consentire che accedano a forme di assistenza, sostegno e protezione;

·migliorare l'accesso ai servizi su base comunitaria e familiare per le persone con disabilità e per i minori privati delle cure genitoriali; rafforzare le misure volte a prevenire l'istituzionalizzazione aiutando le famiglie in situazioni di precarietà e le persone con disabilità;

·garantire la sostenibilità a lungo termine delle misure di sostegno per i minori e le loro famiglie, in modo da migliorare le condizioni delle future generazioni;

·basare la pianificazione del sostegno finanziario e degli investimenti su un'analisi accurata delle cause profonde dell'emarginazione (esclusione socioeconomica e discriminazione); raccogliere prove più granulari attraverso valutazioni e analisi sistematiche dei tipi di intervento nazionale, regionale e locale che (non) funzionano e della relativa motivazione, per approfondire la comprensione degli ostacoli all'inclusione; coinvolgere nel lavoro di analisi tutti i portatori di interessi (autorità locali, società civile, portatori di interessi Rom e non Rom con opinioni eventualmente divergenti);

·analizzare l'uso dei fondi dell'UE in collaborazione con le autorità di gestione; se le dalle relazioni di monitoraggio si evince che i fondi non sono stati utilizzati efficacemente per conseguire gli obiettivi di inclusione, avviare un dialogo con le autorità locali/di gestione e i portatori di interessi per comprenderne la ragione e affrontare eventuali ostacoli individuati; e

·stabilire stretti legami tra i punti di contatto nazionali per i Rom e le autorità responsabili del monitoraggio dei fondi dell'UE; garantire che l'uso dei fondi dell'UE a favore dei Rom generi reali opportunità di partecipazione e produca l'effetto desiderato sulla loro quotidianità, anziché favorire altri interessi.



Promuovere la partecipazione dei Rom

La partecipazione dei Rom alla definizione delle politiche pubbliche rappresenta un prerequisito e un fattore decisivo per l'uguaglianza e l'inclusione e promuove una governance democratica ed efficiente. Per favorire la partecipazione e l'emancipazione dei Rom occorre dar voce alle persone e consentire loro di agire in modi nuovi che consentano loro di affermarsi. L'inclusione apre la strada all'azione e offre alle persone la possibilità di partecipare. La partecipazione e l'emancipazione sono principi e processi volti a migliorare le condizioni di vita delle persone e i risultati conseguiti nel corso della vita. Sostenere la partecipazione significativa dei Rom alla definizione delle politiche a livello locale, nazionale e dell'UE rappresenta un prerequisito per contrastare l'esclusione. Le organizzazioni della società civile guidate dai Rom e che sostengono i Rom sono attori di particolare rilievo. Nel coordinare lo sviluppo di quadri strategici nazionali, i punti di contatto nazionali per i Rom sono incoraggiati a promuovere modelli partecipativi, ad esempio agevolando gruppi di lavoro tematici che si occupano di valutare le esigenze, definire priorità, obiettivi, interventi in settori chiave, riunendo attori nazionali, regionali, locali e non governativi e garantendo la partecipazione dei Rom. Tali modelli e strutture potrebbero successivamente essere utilizzati per il monitoraggio e la valutazione dell'attuazione.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·definire gli aspetti e i canali minimi obbligatori di partecipazione dei Rom all'elaborazione, all'attuazione e al monitoraggio delle politiche e alla programmazione dei fondi UE, anche mediante protocolli scritti di partecipazione che definiscono il mandato (portata e natura dell'impegno), la composizione (principi per la selezione dei membri), i metodi di lavoro e i risultati previsti degli organismi di consultazione e partecipazione, al fine di garantire una cooperazione efficace, fiducia e responsabilità 3 ;

·creare opportunità per l'emancipazione delle comunità Rom a livello locale per consentire la titolarità e l'intervento delle comunità al fine di promuovere esplicitamente il cambiamento sociale e politico; la mobilitazione delle comunità dovrebbe essere considerata un processo intenzionale inclusivo e partecipativo che coinvolge i Rom, le autorità locali e le organizzazioni;

·fare in modo che i Rom siano rappresentati in tutte le loro diversità (cittadini dello Stato membro in cui vivono e cittadini di altri Stati, emarginati e integrati, donne, bambini e giovani) nei processi di elaborazione delle politiche e di consultazione;

·migliorare l'azione locale coinvolgendo un maggior numero di professionisti Rom che fungano da mediatori e contribuire al superamento della persistente mancanza di fiducia tra i Rom e le comunità maggioritarie;

·promuovere la cooperazione con la società civile tra le organizzazioni incentrate sui Rom e quelle che rappresentano la popolazione in generale, in particolare quelle che si occupano di diritti dei bambini, dei giovani e delle donne;

·usare i fondi dell'UE e altri fondi per fornire regolarmente sostegno allo sviluppo di capacità (screening in materia di uguaglianza, partecipazione, ecc.), in particolare per la società civile a livello di base e locale;

·nei paesi con una popolazione Rom significativa:

opromuovere azioni positive per aumentare la partecipazione dei Rom all'amministrazione nazionale e locale nei settori dell'uguaglianza e dell'inclusione, della ricerca ecc.; e

oprendere in considerazione la possibilità di istituire organizzazioni generali Rom a livello nazionale per garantire una consultazione e una partecipazione costanti nelle discussioni politiche. Tali organizzazioni dovrebbero ricevere sovvenzioni istituzionali di base da parte dei governi nazionali o fondi regolari di sostegno alla società civile.



Rispecchiare la diversità

Nell'elaborazione dei quadri strategici nazionali è fondamentale riconoscere la diversità tra le popolazioni e le comunità Rom. Il quadro strategico dell'UE per i Rom promuove un approccio che conferisce alle donne, ai giovani e ai bambini (e alle persone con disabilità, agli anziani, ai LGTBI+ e ai cittadini mobili dell'UE) Rom la facoltà di colmare i divari socioeconomici, esercitare pienamente i loro diritti, realizzare il loro potenziale ed essere attori attivi del cambiamento.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·valutare le esigenze e la situazione di tutti i Rom (anche cittadini di altri Stati membri, cittadini di paesi terzi e apolidi);

·affrontare la discriminazione multipla e l'intersezionalità, che aumentano la gravità dell'esclusione;

·rivolgersi ai gruppi Rom più emarginati con misure di inclusione e anti-povertà (senza escludere altri gruppi in condizioni analoghe), rivolgersi a tutti i Rom con misure che promuovono la partecipazione, e rivolgersi sia ai Rom che alla popolazione non Rom con misure volte a prevenire e combattere l'antiziganismo e la discriminazione;

·stabilire obiettivi specifici e misure mirate per le donne, i bambini e i giovani, gli anziani, le persone con disabilità, i cittadini mobili dell'UE, gli apolidi e i cittadini di paesi terzi (se del caso) Rom e suddividere gli indicatori per genere ed età;

·affrontare la questione della dimensione di genere in tutti i settori, in particolare l'istruzione, l'occupazione, l'assistenza sanitaria, l'assistenza all'infanzia e la lotta contro la discriminazione (multipla), compresa la violenza (domestica) e lo sfruttamento; promuovere la partecipazione e garantire che le misure tengano conto della dimensione di genere;

·sostenere l'accesso delle donne Rom alla giustizia per prevenire/superare la violenza domestica e altre violazioni dei diritti umani;

·avviare una cooperazione transnazionale per affrontare le sfide e cogliere le opportunità derivanti dalla mobilità transnazionale dei Rom in modo più efficace, garantendo l'accesso all'istruzione, all'occupazione, all'alloggio, all'assistenza sanitaria e ad altri servizi sociali; e

·porre fine all'apolidia dei Rom garantendo la registrazione universale delle nascite e l'accesso ai documenti di identità, procedure formali di determinazione dell'apolidia e l'accesso universale ai servizi.



Coniugare approcci di portata generale e approcci mirati

Anche se la discriminazione e l'esclusione dei Rom giustificano un approccio costantemente mirato, l'obiettivo è quello di promuovere l'effettiva inclusione e l'uguaglianza dei Rom in tutti gli ambiti della vita. Ciò presuppone una riforma inclusiva delle politiche generali, con una combinazione intelligente di approcci mirati e approcci di portata generale. Le politiche mirate dovrebbero essere temporanee e volte ad attenuare gli svantaggi supplementari e la discriminazione cui sono soggetti i Rom. L'orientamento dovrebbe essere esplicito (anche se non necessariamente basato sull'origine etnica), ma non esclusivo, ossia non escludere persone non Rom nelle medesime condizioni.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·definire le modalità in cui le specifiche misure (di salvaguardia) affrontano gli ostacoli che impediscono ai Rom di accedere alle politiche di portata generale e di beneficiarne, e in che modo le politiche pubbliche sono rese più inclusive nei confronti dei Rom;

·promuovere l'accesso ai diritti e ai servizi generali per i Rom con un sostegno mirato supplementare, ma senza creare strutture parallele permanenti;

·orientare gli interventi a livello territoriale affinché tengano conto delle condizioni locali; combinare l'orientamento territoriale e quello rivolto ai gruppi sociali in interventi di ampio respiro (ad esempio per affrontare la povertà estrema) garantendo che raggiungano la popolazione Rom;

·nei paesi con una popolazione Rom significativa:

osottoporre le principali misure politiche generali a processi di screening/audit per valutarne l'impatto sull'uguaglianza e l'inclusione dei Rom;

odefinire in che modo i fondi dell'UE saranno utilizzati per una riforma inclusiva delle politiche generali (ad esempio desegregazione nell'istruzione o nell'edilizia abitativa) e per interventi mirati; e

odefinire le modalità di integrazione dell'uguaglianza, dell'inclusione e della partecipazione dei Rom a livello regionale e locale.



Migliorare le misure volte a prevenire/mitigare l'impatto sproporzionato delle crisi sui Rom

Tutte le sfide principali che l'UE si trova attualmente ad affrontare (tra cui la pandemia di coronavirus, i cambiamenti climatici e le transizioni verde e digitale) presentano una dimensione relativa all'uguaglianza e all'inclusione dei Rom. Occorre prestare particolare attenzione affinché i gruppi discriminati ed emarginati, in particolare tra i Rom, non siano costretti a sostenere una quota sproporzionata degli oneri derivanti dalle crisi e dalle transizioni, e affinché le risposte di emergenza e le strategie di crescita a lungo termine prevedano un sostegno mirato supplementare alla loro inclusione. È opportuno trarre insegnamenti dalla pandemia di coronavirus, che ha colpito le comunità Rom emarginate in modo sproporzionato esponendole agli impatti peggiori per la salute a breve termine e per l'economia a medio/lungo termine. I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero contribuire ad attenuare gli effetti della crisi causata dal coronavirus e dovrebbero permetterci di affrontare meglio tali eventi in futuro.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·pianificare una raccolta dei dati efficace e il monitoraggio degli impatti socioeconomici (per età, sesso e necessità mediche) al fine di garantire misure politiche efficaci e su misura che rispondano alle pandemie esistenti/future;

·tener conto delle esigenze a breve, medio e lungo termine e coinvolgere i soggetti interessati nello sviluppo e nell'attuazione delle misure;

·sostenere gli sforzi delle autorità locali per rispondere alle esigenze più immediate delle comunità Rom (ad es. accesso ad alloggi, con fornitura di cibo e acqua, accesso ai servizi sanitari gratuiti e sostegno finanziario alle famiglie Rom in situazioni di precarietà economica);

·dare priorità agli sforzi volti ad affrontare le disuguaglianze strutturali e la mancanza di accesso ai servizi e alle infrastrutture di base per le comunità Rom;

·garantire che le misure e/o gli interventi che usufruiscono di finanziamenti nazionali e dell'UE e nazionali rispondano alle esigenze delle comunità più emarginate e svantaggiate;

·promuovere l'accesso ad acqua potabile sicura e pulita per i Rom 4 ;

·migliorare l'accesso ai servizi igienico-sanitari e garantire la continuità dei servizi di base in caso di pandemia;

·promuovere l'alfabetizzazione sanitaria della popolazione Rom;

·promuovere la diffusione di informazioni accurate, chiare e basate su dati concreti e campagne di sensibilizzazione quali strumenti efficaci contro la discriminazione e la xenofobia;

·svolgere un monitoraggio regolare delle condizioni e dei rischi ambientali che colpiscono nello specifico le comunità Rom svantaggiate e intervenire per porre rimedio a condizioni pericolose o non igieniche; e

·promuovere la coerenza tra le misure di emergenza e di ripresa e le iniziative di portata generale come il ''green deal'', la digitalizzazione, il pilastro europeo dei diritti sociali, gli obiettivi di sviluppo sostenibile, il semestre europeo e le strategie, i programmi e le riforme di portata generale.



Garantire l'inclusione digitale

Quando la pandemia di coronavirus ha costretto le scuole, i campus e gli uffici a chiudere, tutti si sono rivolti a Internet come ancora di salvezza. Il passaggio di massa all'istruzione online e alla telemedicina, ecc., presuppone che tutti abbiano accesso a Internet. Tuttavia, la crisi ha messo in luce incredibili disparità a livello mondiale per quanto riguarda l'apprendimento online e a distanza. I Rom vivono spesso in zone rurali, nelle quali l'accesso a infrastrutture a banda larga ad alta velocità è ancora lontano dal realizzarsi. Per i gruppi emarginati come i Rom, con accesso limitato o inesistente alle infrastrutture informatiche e all'alfabetizzazione digitale, l'impatto della crisi ha portato alla luce disuguaglianze strutturali radicate, che si traducono nel rischio per i bambini Rom di conseguire risultati insoddisfacenti e di restare indietro nel lavoro scolastico, e nel rischio per gli adulti di essere privati di informazioni in tempo reale e di opportunità di lavoro. Occorre affrontare le sfide alla base delle disuguaglianze, della discriminazione e dell'esclusione nell'era digitale, affinché nessuno sia lasciato indietro. Il successo della diffusione delle tecnologie digitali, la resilienza e l'equità sociale in Europa dipendono dalla possibilità che i cittadini accedano alle infrastrutture, agli strumenti e alle competenze digitali necessari.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·affrontare l'esclusione digitale dei Rom fornendo accesso alle tecnologie digitali, in particolare l'accesso e il sostegno all'apprendimento online/a distanza in caso di chiusura delle strutture di istruzione e di formazione, come è avvenuto durante la pandemia di coronavirus;

·incoraggiare sinergie con altre iniziative politiche (in particolare quelle riguardanti i servizi pubblici, commerciali e di e-government online), per facilitare l'uso dei servizi pubblici e promuovere l'e-government inclusivo, con misure specifiche per fornire servizi pubblici ai Rom e connettersi con loro e un'attenzione particolare alle zone rurali;

·rafforzare le abilità e le competenze digitali 5 tra i Rom:

1)    migliorando l'accesso alle apparecchiature digitali e ai collegamenti di rete (ad es. punti di accesso pubblici a Internet nelle aree svantaggiate);

2)    promuovendo abilità e competenze digitali di base in una prospettiva di apprendimento lungo tutto l'arco della vita e offrendo appositi corsi di formazione;

3)    migliorando la qualità dell'uso e della partecipazione dei Rom alla società dell'informazione;

4)    promuovendo la segnalazione di pratiche discriminatorie online riguardanti l'accesso ai servizi e il relativo utilizzo;

5) integrando le iniziative di alfabetizzazione digitale nei contesti socioeconomici locali, adattandole alle esigenze e alle condizioni specifiche delle comunità Rom;

6) incoraggiando e sostenendo iniziative di alfabetizzazione digitale 6 che:

-stimolino motivazione e consapevolezza in merito all'uso di Internet;

-siano economicamente accessibili e sostenibili;

-prevedano contenuti e modalità di erogazione adeguati ai Rom (nuovi metodi di insegnamento, apprendimento informale, ecc.); e

-siano accessibili e utilizzabili;

·incoraggiare l'uso di soluzioni digitali per l'assistenza sanitaria, sia per i pazienti che per gli operatori sanitari, al fine di garantire la continuità delle cure e modalità di trattamento sicure; e

·rivedere i quadri strategici per l'inclusione digitale al fine di valutare gli ostacoli incontrati dai Rom.

Garantire la giustizia ambientale

La discriminazione ambientale 7 subita da numerose comunità Rom sta diventando oggetto di attenzione pubblica. Questa realtà a lungo trascurata ha manifestato effetti sproporzionati durante la pandemia di coronavirus, laddove le comunità emarginate sono risultate più vulnerabili al contagio e ad altri problemi di salute connessi. I rischi per la salute sono aggravati da condizioni di vita inadeguate e dalla segregazione, che espongono ulteriormente i Rom all'esclusione socioeconomica.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·riconoscere e affrontare la discriminazione ambientale, soprattutto nella misura in cui colpisce comunità Rom emarginate in zone segregate (quale espressione dell'antiziganismo); promuovere la comprensione del modo in cui la discriminazione ambientale e la mancanza di servizi ambientali costringono i Rom emarginati a vivere in zone caratterizzate dal degrado ambientale;

·concentrarsi sull'accesso all'acqua, sui servizi igienico-sanitari adeguati, sui servizi di raccolta e gestione dei rifiuti, e contrastare la segregazione spaziale persistente come causa di discriminazione ambientale nel settore degli alloggi e dei servizi essenziali;

·affrontare il problema dell'accesso insufficiente dei Rom alle aree verdi con valore ricreativo;

·prevenire i rischi per la salute ambientale e contrastare l'impatto sanitario dell'esposizione all'inquinamento e alla contaminazione; e

·garantire la salute e la sicurezza sul lavoro per chi lavora in condizioni ambientali meno favorevoli.



Promuovere le arti, la storia e la cultura Rom (e la conoscenza delle stesse)

L'arte, la storia e la cultura Rom sono parte integrante dei paesaggi europei e nazionali. Tuttavia, nel corso dei secoli le rappresentazioni della cultura e dell'identità dei Rom sono state romanticizzate e stereotipate, e ciò ha esacerbato l'alienazione delle comunità Rom dal resto della società. Il riconoscimento culturale dovrebbe essere costruito attraverso la narrativa Rom.

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·riconoscere il contributo fornito dall'arte e dalla cultura Rom al patrimonio nazionale ed europeo, accrescere la relativa consapevolezza e la titolarità dei Rom;

·sostenere le piattaforme per agevolare i contatti tra Rom e non Rom a livello locale attraverso la promozione delle arti, dell'artigianato e della cultura Rom tradizionali e moderni e la conoscenza della storia dei Rom;

·promuovere attività di sensibilizzazione in collaborazione con gli operatori dei media affinché i Rom costruiscano autonomamente la loro identità e il loro patrimonio culturale;

·combattere i pregiudizi e gli stereotipi sui Rom;

·proclamare e celebrare il 2 agosto come Giornata europea di commemorazione dell'Olocausto dei Rom, per commemorare le vittime del genocidio dei Rom durante la Seconda guerra mondiale;

·promuovere un approccio integrato alla commemorazione dell'Olocausto, ricordando la sorte dei Rom in occasione della Giornata internazionale di commemorazione delle vittime dell'Olocausto (27 gennaio, il giorno in cui è stato liberato il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau);

·integrare le comunità Rom nella narrativa culturale nazionale, includendo le arti, la storia e la cultura Rom nelle collezioni degli archivi, dei musei e delle mostre d'arte permanenti nazionali; assegnare risorse adeguate per preservare, conservare e sviluppare le arti e la cultura Rom, anche attraverso la promozione di festival;

·includere la lingua Rom e la storia Rom nei programmi scolastici e nei libri di testo sia per gli studenti Rom sia per gli studenti non Rom; promuovere attività e campagne di sensibilizzazione multiculturali nelle scuole; e

·offrire opportunità per responsabilizzare e sostenere gli imprenditori e i lavoratori autonomi Rom che operano in imprese locali che promuovono le tradizioni e la cultura Rom.



Promuovere l'innovazione sociale e la sperimentazione di politiche

L'innovazione sociale e la sperimentazione di politiche costituiscono nuovi approcci nel campo del cambiamento sociale comprendenti idee, pratiche e iniziative che intervengono ai diversi livelli di un sistema per catalizzare cambiamenti profondi ed effetti positivi a lungo termine. In quanto tali, possono costituire strumenti utili per promuovere l'uguaglianza, l'inclusione, la partecipazione e la responsabilizzazione dei Rom.

Nel campo delle politiche dell'UE, per "innovazioni sociali" si intendono le attività che hanno sia finalità sia mezzi sociali e fanno riferimento allo sviluppo e all'attuazione di nuove idee (riguardanti prodotti, servizi e modelli) che rispondono a esigenze sociali e, contemporaneamente, creano nuovi rapporti o collaborazioni sociali, fornendo un beneficio alla società e promuovendo la capacità di agire della stessa 8 . Per "sperimentazioni sociali" si intendono gli interventi programmatici che offrono una risposta innovativa alle esigenze sociali, attuati su piccola scala e in condizioni che garantiscono la possibilità di misurarne l'impatto, prima che siano attuati in altri contesti o su scala più ampia in caso di risultati convincenti 9 .

I quadri strategici nazionali per i Rom dovrebbero:

·favorire la nascita di alleanze nazionali per l'apprendimento e l'innovazione ai fini dell'inclusione, riunendo soggetti che operano in tutto l'ecosistema (organizzazioni di categoria Rom competenti insieme al settore imprenditoriale, incubatori sociali e reti di innovatori, ambasciate e organizzazioni di ricerca);

·avviare processi di creazione congiunta con portatori di interessi nazionali/regionali, il settore della filantropia e organizzazioni a fini sociali, per individuare le esigenze, le risorse disponibili e le opportunità di un'azione congiunta sistematica (anche con le forme di consulenza dell'UE disponibili);

·sostenere la nascita di progetti orientati ai risultati in aree cruciali di servizio sociale (accesso agli alloggi, alle strutture, alle infrastrutture e ai servizi pubblici di base ecc.);

·catalizzare e accumulare insegnamenti su metodi di lavoro nei diversi argomenti/settori, attivando e fornendo capacità a soggetti cruciali dei diversi settori (pubblico, privato, civile) per una collaborazione congiunta;

·sperimentare politiche sociali (ad es. fornire un reddito minimo di inserimento) per generare modelli e sperimentare meccanismi di erogazione alternativi delle prestazioni sociali;

·esplorare le possibilità di mobilitazione del capitale sociale e condivisione con, ad esempio, organizzazioni filantropiche tramite possibili programmi per l'incontro tra domanda e offerta, per rispondere alle esigenze persistenti delle persone più vulnerabili;

·studiare nuovi modelli di servizio o erogazione e coperture ampliate tramite partenariati diretti al risultato;

·sostenere la condivisione e l'integrazione di finanziamenti mirati e flessibili; e

·favorire l'istituzione di centri di competenza per l'innovazione sociale (da sostenere tramite le attività transnazionali del FES+) e incaricarli di sostenere i bisogni di inclusione dei Rom.

(1)

      Antigypsyism — a reference paper (antiziganismo — documento di riferimento), Berlino/Budapest, 2017; Risoluzione del Parlamento europeo del 15 aprile 2015 in occasione della Giornata internazionale dei rom — antiziganismo in Europa e riconoscimento, da parte dell'UE, della giornata commemorativa del genocidio dei rom durante la Seconda guerra mondiale ; Relazione del Parlamento europeo sugli aspetti relativi ai diritti fondamentali nell'integrazione dei rom nell'Unione europea: lotta all'antiziganismo (2017/2038(INI)) ; Risoluzione del Parlamento europeo del 12 febbraio 2019 sulla necessità di rafforzare il quadro strategico dell'UE per il periodo successivo al 2020 per le strategie nazionali di integrazione dei Rom e intensificare la lotta contro l'antiziganismo ; ECRI 2012 General Policy Recommendation No 13 on combating anti-Gypsyism and discrimination against Roma (commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza, raccomandazione di politica generale n. 13 sulla lotta contro l'antiziganismo e le discriminazioni nei confronti dei Rom) ; Consiglio d'Europa, Declaration of the Committee of Ministers on the Rise of Anti-Gypsyism and Racist Violence against Roma in Europe (dichiarazione del comitato dei ministri sulla recrudescenza dell'antiziganismo e della violenza razzista nei confronti dei Rom in Europa) .

(2)

     La discriminazione sistematica deriva dalle disuguaglianze inerenti alla legislazione, alle politiche e alle prassi. Spesso non è intenzionale ma dovuta a una serie di fattori istituzionali che intervengono nella formulazione, nell'attuazione e nel riesame di legislazioni, politiche e prassi. Cfr. Roma and traveller inclusion: towards a new EU framework, learning from the work of equality bodies .

(3)

     Violetta Zentai, Georgeta Munteanu e Simona Torotcoi, The quality of participation in a post-2020 EU initiative for Roma equality and inclusion , relazioni di esperti basate sugli aspetti a lungo termine della valutazione del quadro dell'UE per le strategie nazionali di integrazione dei Rom, 2020, pagg. 41, 59-60.

(4)

     La direttiva sull'acqua potabile (considerando 31 e articolo 16) impone agli Stati membri di tener conto della specifica situazione delle culture minoritarie, quali i Rom e i Travellers, che siano stanziali o meno, adottando le misure necessarie a migliorarne l'accesso all'acqua destinata al consumo umano.

(5)

Il quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini elenca cinque componenti della competenza digitale: l'alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la collaborazione, l'alfabetizzazione mediatica, la creazione di contenuti digitali, la sicurezza e la risoluzione di problemi.

(6)

Il quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini definisce l'alfabetizzazione informatica e digitale come l'abilità di esprimere i bisogni di informazione, localizzare e recuperare dati, informazioni e contenuti digitali, giudicare la pertinenza della fonte e del suo contenuto, e conservare, gestire e organizzare dati, informazioni e contenuti digitali.

(7)

     La discriminazione ambientale affligge i Rom che vivono in insediamenti segregati in condizioni pericolose dal punto di vista ambientale (in prossimità di discariche, stabilimenti industriali dismessi o aree a rischio di inondazioni) senza la possibilità di soddisfare esigenze ambientali di base quali l'approvvigionamento idrico e la gestione dei rifiuti. Cfr. Pushed to the wastelands: environmental racism against Roma communities in central and Eastern Europe . Per spiegazioni e risorse concettuali, consultare il sito web della rete per la giustizia dell'energia .

(8)

Cfr. la proposta della Commissione di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo Plus (FSE+), 2018/0206 COD ( COM(2018) 382 final ), 30.5.2018, articolo 2, punto 16.

(9)

Ibidem, articolo 2, punto 17.

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Bruxelles, 7.10.2020

COM(2020) 620 final

ALLEGATO

della

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Un’Unione dell’uguaglianza:








quadro strategico dell’UE per l’uguaglianza, l’inclusione e la partecipazione dei Rom






{SWD(2020) 530 final}


Portafoglio di indicatori

L'obiettivo generale del presente portafoglio di indicatori è monitorare i progressi relativi agli obiettivi e ai traguardi del quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom. Al fine di conseguire tale obiettivo generale, è necessario che gli Stati membri attuino una serie di provvedimenti in settori prioritari, ognuno dei quali col proprio obiettivo orizzontale o settoriale specifico.

Il portafoglio di indicatori da usare per misurare i progressi realizzati verso il conseguimento di tali obiettivi è stato sviluppato in seno al gruppo di lavoro sugli indicatori per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom e l'elaborazione di relazioni al riguardo, coordinato dall'Agenzia dell'UE per i diritti fondamentali (FRA). Tale gruppo di lavoro è composto dai punti di contatto nazionali per i Rom di 20 Stati membri e da rappresentanti dei servizi statistici e della Commissione europea. Inoltre, il portafoglio è stato allineato agli indicatori e ai traguardi definiti nelle pertinenti iniziative dell'UE per il periodo fino al 2030 e agli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS). La relazione completa è disponibile al seguente indirizzo: https://fra.europa.eu/en/news/2020/roma-working-party-consultations-roma-inclusion-monitoring-framework .

Il portafoglio di indicatori si fonda sul modello di indicatori "struttura-processo-esito" raccomandato dall'Alto Commissariato per i diritti umani (OHCHR) per la valutazione della conformità alle norme inerenti ai diritti umani. Tale modello consente una valutazione:

a)dei quadri giuridici e politici in atto (indicatori relativi alla struttura);

b)degli interventi specifici per attuarli (indicatori relativi al processo);

c)dei risultati dal punto di vista dei titolari dei diritti (indicatori relativi all'esito).

Indicatori relativi alla struttura: quadri e strategie giuridici dell'UE e nazionali attuati per ottemperare alla Carta dei diritti fondamentali dell'UE (per i Rom, quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom).

Indicatori relativi al processo: interventi e azioni specifici (ad esempio programmi, progetti, misure) attuati per conseguire gli obiettivi e i traguardi dei quadri strategici nazionali per i Rom applicando le disposizioni giuridiche e politiche di cui sopra.

Indicatori relativi all'esito o al risultato: la situazione concreta e gli eventuali cambiamenti in termini di godimento dei diritti fondamentali di individui con specifiche caratteristiche, come l'origine etnica nel caso dei Rom. Si tratta per lo più di indicatori standard, alimentati da dati che possono essere disaggregati in base a diverse categorie di origine etnica, sesso ed età. Negli Stati membri in cui tali dati non sono disponibili, è possibile utilizzare, come surrogati, dati socioeconomici. Gli indicatori dovrebbero essere in linea con gli indicatori di povertà ed esclusione sociale della strategia Europa 2020 o di qualsiasi altra strategia post-2020, così come con le aree di azione settoriali in cui si realizzano gli obiettivi del pilastro europeo dei diritti sociali, quali l'istruzione e l'occupazione.

Obiettivi, indicatori principali, traguardi e misure

Il quadro di monitoraggio è stato concepito esplicitamente per misurare i progressi verso il conseguimento degli obiettivi politici. Tali obiettivi si riflettono negli indicatori relativi all'esito (principali e secondari) e i traguardi potrebbero consistere nella condizione ideale che gli Stati membri vorrebbero conseguire entro il 2030 in ciascun settore dell'uguaglianza, inclusione e partecipazione dei Rom. Il quadro si fonda sugli orientamenti per legiferare meglio della Commissione 1 , sul quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom e sulla raccomandazione del Consiglio sull'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom. 

La maggior parte degli indicatori relativi all'esito si basa su sondaggi e dovrebbe essere corredata di dati amministrativi inerenti, ad esempio, alle infrastrutture, alla segregazione abitativa, ecc.

Indicatori principali: si tratta di indicatori relativi all'esito basati su sondaggi e obbligatori per tutti gli Stati membri in cui tali dati sono disponibili o potranno essere raccolti in futuro. I paesi che non stanno svolgendo alcuna raccolta di dati quantitativi (disaggregati dal punto di vista etnico o surrogati) dovrebbero considerare l'opportunità di avviare una raccolta di dati qualitativi e di fissare traguardi in direzione degli indicatori relativi al processo (si veda di seguito).

Indicatori secondari relativi all'esito: si tratta di indicatori contestuali a corredo degli indicatori principali dell'obiettivo. Gli Stati membri possono scegliere di alimentarli o meno.

Esiste una differenza fra l'obbligo di alimentare gli indicatori e quello di raccogliere dati per gli indicatori. Ad esempio, le tematiche della segregazione nell'istruzione, dell'accesso all'acqua corrente o dei certificati di nascita sono più rilevanti in alcuni paesi che in altri. Inoltre, alcuni indicatori secondari, ad esempio la copertura medica assicurativa, potrebbero diventare principali se particolarmente rilevanti in uno specifico paese.

Indicatori relativi al processo: una combinazione di fatti economici e giuridici, tipi di provvedimenti, capacità dei responsabili dell'attuazione, livello di collaborazione con le comunità Rom e le organizzazioni della società civile. Gli Stati membri possono scegliere facoltativamente gli indicatori e i settori di intervento nei propri quadri strategici.

Tabella1: Panoramica degli obiettivi e degli indicatori principali dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom

 

Obiettivi orizzontali

 

Indicatori principali dell'UE

Rilevanza OSS

1

Combattere e prevenire l'antiziganismo e la discriminazione 2

1

Percentuale di persone che si sono sentite discriminate in quanto Rom in qualsiasi settore coperto dall'indagine negli ultimi 12 mesi

OSS 10.3.1

OSS 16.b.1

2

Percentuale della popolazione generale che si sente a disagio ad avere dei Rom come vicini di casa

2

Ridurre povertà ed esclusione sociale 

3

Tasso di rischio di povertà (reddito inferiore al 60 % del reddito mediano equivalente dopo le prestazioni sociali)

OSS 1.2.1

3.1

Minori di 18 anni a rischio di povertà

OSS 1.2.2

4

Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare in condizioni di grave deprivazione materiale (non possono permettersi 4 di 9 elementi tra i quali, ad esempio, cibo, invitare amici, ecc.)*

OSS 1

4.1

Minori di 18 anni che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale*

OSS 1

3

Promuovere la partecipazione attraverso il potenziamento dell'autonomia, della cooperazione e della fiducia

4

Percentuale di persone che si sono sentite discriminate (in qualsiasi settore) negli ultimi 12 anni e che hanno segnalato l'ultimo atto di discriminazione subito in quanto Rom

5

Indicatori di cittadinanza attiva e partecipazione DA SVILUPPARE



Obiettivi settoriali

Indicatori principali dell'UE

Rilevanza OSS

4

Aumentare la parità di accesso effettiva a un'istruzione generale inclusiva di qualità

6

Percentuale di bambini di età compresa fra 3 anni e l'età di inizio dell'istruzione primaria obbligatoria che frequentano istituti di educazione e cura della prima infanzia

OSS 4.2.2

7

Percentuale di persone di età compresa fra i 20 e i 24 anni che hanno completato almeno l'istruzione secondaria di secondo grado

OSS 4.3

8

Percentuale di minori di età compresa fra i 6 e i 15 anni che frequentano scuole in cui "tutti i compagni o la maggioranza dei compagni è Rom", secondo quanto segnalato dagli intervistati (solo paesi selezionati)

5

Aumentare la parità di accesso effettiva a un'occupazione retribuita, sostenibile e di qualità

9

Percentuale di persone che hanno definito la propria attività principale come "lavoro retribuito" (a tempo pieno, a tempo parziale, lavori a progetto, lavoro autonomo e occasionale, o lavoro nelle ultime quattro settimane), di età compresa fra i 20 e i 64 anni

OSS 8.5

10

Percentuale di giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni** la cui attività principale attuale non è "occupazione, istruzione o formazione" (NEET)

OSS 8.6.1

11

Divario di genere nei livelli di occupazione: differenza nel tasso di lavoro retribuito fra le donne e gli uomini, di età compresa fra i 20 e i 64 anni

OSS 8.5

6

Migliorare la salute dei Rom e aumentare la parità di accesso effettiva a un'assistenza sanitaria e a servizi sociali di qualità

12

Differenza nell'aspettativa di vita alla nascita (popolazione generale/Rom)

13

Percentuale di persone che hanno accesso limitato ai servizi sanitari, DA SVILUPPARE

7

Aumentare la parità di accesso effettiva ad alloggi e servizi essenziali 3 desegregati

14

Percentuale di persone che vivono in una condizione di disagio abitativo (appartamenti non adeguatamente illuminati, con infiltrazioni dal tetto, pareti o pavimenti umidi, senza bagno/doccia, senza servizi igienici all'interno)

OSS 11.1

15

Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare che non dispone del numero minimo di stanze secondo la definizione di sovraffollamento dell'Eurostat

16

Percentuale di persone che vivono in nuclei familiari senza acqua corrente all'interno dell'abitazione (solo paesi selezionati)

OSS 6.1.1

I dati FRA per alimentare gli indicatori possono essere disaggregati per sesso, età, DEGURBA

* Sarà sostituito con la deprivazione sociale e materiale (Eurostat [ilc_mdsd07]) e il rispettivo indicatore per i minori se usato in futuro nella relazione OSS sulla popolazione generale

** I dati attuali basati su indagini FRA si riferiscono solo al gruppo dai 16 ai 29 anni di età

Indicatori surrogati

Nei paesi dove non si possono raccogliere dati di natura etnica è possibile utilizzare dati surrogati, basati ad esempio su dati socioeconomici. La raccolta dei dati può essere effettuata in insediamenti e unità regionali identificate come segregate o con una quantità elevata di persone vulnerabili. L'ipotesi di base dovrebbe essere che la popolazione che abita in tali località includa un'alta percentuale di Rom o di persone fortemente percepite come Rom e pertanto vulnerabili all'esclusione sociale e alla discriminazione. Si osservi che tali dati surrogati potrebbero essere raccolti soltanto sui gruppi più emarginati e di conseguenza potrebbero restare esclusi dalla raccolta di dati coloro che non soffrono di deprivazione economica ma che tuttavia subiscono le conseguenze dell'antiziganismo nella loro vita quotidiana o quando rivelano la propria identità. In tali casi, è importante corredare i dati surrogati con dati qualitativi e amministrativi raccolti attraverso la ricerca e la consultazione di organizzazioni della società civile, istituzioni nazionali per i diritti umani e autorità locali. In caso di mancanza di dati quantitativi, i paesi sono tuttavia esortati a raccogliere dati qualitativi al livello degli indicatori relativi al processo.

I dati per gli indicatori qualitativi relativi al processo possono derivare da molteplici fonti. A partire dal 2016, gli Stati membri hanno segnalato alla Commissione gli indicatori relativi al processo rilevanti per i settori strategici previsti dalla raccomandazione del Consiglio del 2013 utilizzando un modello di segnalazione online armonizzato. Tuttavia, anche quando sono comparabili fra paese e paese, questi dati rappresentano solo una piccola parte delle informazioni rilevanti per il processo che sono necessarie per un solido monitoraggio a livello di processo. La seconda parte della raccolta di dati rilevanti per il processo, vale a dire di dati che riflettono le specificità delle difficoltà di inclusione dei Rom e le misure che li riguardano nei singoli Stati membri, è altrettanto importante per lo sviluppo di un sistema di monitoraggio solido a livello nazionale e dunque fondamentale per il successo di un quadro strategico nazionale per i Rom. Inoltre, si raccomanda che la società civile dei Rom partecipi al processo di monitoraggio e allo sviluppo di sistemi nazionali di raccolta di dati e di monitoraggio. Gli orientamenti sul miglioramento della raccolta e dell'utilizzo dei dati in materia di uguaglianza sono stati forniti dal sottogruppo sui dati in materia di uguaglianza del gruppo ad alto livello dell'UE sulla non discriminazione, sull'uguaglianza e sulla diversità 4 .

Nel 2016 gli Stati membri hanno cominciato a comunicare alla Commissione gli indicatori relativi al processo, in conformità della raccomandazione del Consiglio del 2013 su misure efficaci per l'integrazione dei Rom. Tale lavoro deve essere proseguito nel quadro del gruppo di lavoro della FRA sugli indicatori e l'elaborazione di relazioni.

Obiettivi orizzontali

Obiettivo 1: combattere e prevenire l'antiziganismo e la discriminazione

Indicatori principali:

Popolazione generale

1)Percentuale di persone che si sono sentite discriminate in quanto Rom in qualsiasi settore coperto dall'indagine negli ultimi 12 mesi

Potenzialmente IDF 5

OSS 10.3.1 e 16.b.1

2)Percentuale della popolazione generale che si sente a disagio ad avere dei Rom come vicini di casa

Indagine FRA sui diritti fondamentali

Obiettivo 1-a: combattere la discriminazione, le molestie, i reati generati dall'odio e l'incitamento all'odio nei confronti dei Rom

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che hanno subito molestie basate sull'odio almeno 5 volte in quanto Rom nei 12 mesi precedenti l'indagine

n.a./ potenzialmente IDF

OSS 10.3.1

OSS 16.b.1

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni (tra tutti gli intervistati) aggredite fisicamente in quanto Rom negli ultimi 12 mesi

n.a./ potenzialmente IDF

OSS 16.1.3

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 1-a: combattere la discriminazione, le molestie, i reati generati dall'odio e l'incitamento all'odio nei confronti dei Rom

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale

·il quadro strategico nazionale per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom o i relativi gruppi di documenti politici includono esplicitamente misure per la lotta contro l'antiziganismo;

·il piano d'azione nazionale per l'attuazione del quadro strategico nazionale per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom dello Stato membro interessato prevede misure specifiche per combattere l'antiziganismo e la discriminazione;

·gli organismi per la parità monitorano regolarmente l'attuazione dei quadri strategici nazionali in conformità della direttiva sull'uguaglianza razziale e della decisione quadro del Consiglio sulla lotta contro talune forme di razzismo e xenofobia e registrano i casi di discriminazione contro i Rom;

·sono redatte e pubblicate regolarmente relazioni e indagini antidiscriminazione;

·l'antiziganismo è riconosciuto nei quadri giuridici, nelle politiche, dei documenti politici e nei provvedimenti di attuazione delle politiche degli Stati membri;

·l'antiziganismo rappresenta una categoria nella registrazione dei reati generati dall'odio;

·le misure specifiche per combattere l'antiziganismo e la discriminazione beneficiano di fondi appositi;

·i comuni con una significativa popolazione Rom hanno uno o più consiglieri Rom nel loro personale.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·è in atto un sistema accessibile al pubblico di monitoraggio delle cause e delle denunce per antiziganismo trattate dagli organismi per la parità;

·è in atto e in funzione un sistema accessibile al pubblico di monitoraggio delle cause e dei casi di discriminazione, incitamento all'odio e reati generati dall'odio nei confronti dei Rom e di segnalazione agli organismi nazionali per la parità o agli uffici del difensore civico, alle procure o alla polizia;

·è in atto un sistema di formazione degli ufficiali di polizia in materia di non discriminazione e di riconoscimento dei reati generati da pregiudizi con specifici moduli sulla discriminazione nei confronti dei Rom;

·gli Stati membri dedicano spazio ai Rom negli organi di informazione pubblici;

·gli Stati membri svolgono campagne di sensibilizzazione;

·sono disponibili e facilmente accessibili strumenti di segnalazione dei casi di incitamento all'odio e dei reati generati dall'odio;

·sono in fase di organizzazione iniziative/corsi di formazione con la partecipazione di aziende informatiche (Google, Facebook, Twitter ecc.) al fine di individuare meglio i contenuti di antiziganismo nei social media;

·sono in fase di organizzazione iniziative/corsi di formazione destinati agli operatori dei media sull'individuazione e sul contrasto dei casi di antiziganismo e incitamento all'odio.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali

·le organizzazioni della società civile dei Rom sono attivamente coinvolte nello sviluppo di misure specifiche per combattere l'antiziganismo e la discriminazione;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE nel quadro del quale sono attuate le misure specifiche per combattere l'antiziganismo e la discriminazione;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate.

Obiettivo 1-b: promuovere la conoscenza della storia e della cultura Rom, il riconoscimento e la riconciliazione

Indicatori relativi all'esito: Secondari (facoltativi) non sono stati ancora elaborati indicatori per questo settore; tra le possibili aree tematiche in cui sviluppare tali indicatori figurano:

·la sensibilizzazione della popolazione generale sul fatto che i Rom sono una minoranza nazionale riconosciuta;

·la sensibilizzazione della popolazione generale sulla storia, la letteratura, le arti, la cultura, la musica e la politica dei Rom;

·la partecipazione della popolazione generale a festival culturali e altri eventi pubblici dei Rom;

·la sensibilizzazione della popolazione generale sul fatto che la lingua romaní è una lingua non territoriale riconosciuta ai sensi della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie del Consiglio d'Europa;

·la sensibilizzazione della popolazione generale sull'Olocausto dei Rom.

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 1-b: promuovere la conoscenza della storia e della cultura Rom, il riconoscimento e la riconciliazione

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale

·i quadri strategici nazionali per i Rom o i relativi documenti politici comprendono esplicitamente misure, con indicatori e traguardi, volte a promuovere la conoscenza della storia e della cultura dei Rom;

·l'Olocausto dei Rom è riconosciuto e le giornate dedicate alla sua commemorazione sono inserite nel calendario ufficiale delle feste nazionali;

·esistono monumenti o memoriali dell'Olocausto dei Rom;

·il contributo di personalità Rom alla storia dello Stato membro è riconosciuto e inserito nel calendario ufficiale delle feste nazionali;

·la storia, la cultura e le arti dei Rom fanno parte dei programmi ufficiali delle scuole, delle università e dei corsi accademici;

·le iniziative culturali dei Rom sono presenti nei pertinenti calendari nazionali degli eventi culturali;

·esistono commissioni di esperti in materia di antiziganismo (commissioni per la verità, il riconoscimento e la riconciliazione) incaricate di approfondire la comprensione delle barriere e dei meccanismi di esclusione all'interno dei singoli Stati membri;

·esistono le strutture necessarie per l'attuazione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie del Consiglio d'Europa;

·si svolgono scambi regolari su tematiche relative alle arti, alla cultura e alla storia dei Rom in seno agli organi consultivi governativi designati, al fine di influenzare la politica;

·è stanziato un bilancio statale annuale per sostenere le organizzazioni culturali Rom che promuovono la cultura Rom;

·è stanziato un bilancio statale annuale a favore dei media Rom a livello locale (stampa, online, TV, radio);

·è stanziato un bilancio a livello municipale e locale a favore dei media Rom a livello locale e della promozione delle arti e della cultura Rom;

·i ministeri e le agenzie nazionali con portafoglio per la gioventù comprendono dipartimenti dedicati esplicitamente all'inclusione dei giovani Rom e al rafforzamento della capacità delle organizzazioni giovanili Rom.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·la storia e la cultura Rom sono insegnate a scuola;

·l'insegnamento della lingua romaní è offerto gratuitamente nelle scuole;

·gli insegnanti e il personale scolastico ricevono formazione sull'istruzione inclusiva e sulla diversità;

·gli insegnanti e il personale scolastico ricevono formazione sulla cultura e sulla storia dei Rom, compresa la storia dell'Olocausto dei Rom;

·sono offerte opportunità di formazione in materia di arti, cultura e storia dei Rom ai dipendenti pubblici, agli insegnanti, agli ufficiali di polizia, ecc.;

·i media pubblici dedicano uno spazio di trasmissione alle arti e alla cultura dei Rom;

·i media pubblici dedicano uno spazio di trasmissione alle notizie in lingua romaní;

·i festival dedicano spazi di esibizione alla presentazione della cultura Rom, col sostegno di fondi pubblici;

·la proporzione delle narrazioni positive sui Rom sui media e sugli organi di stampa principali è aumentata a discapito delle narrazioni negative.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali

·le organizzazioni della società civile sono consultate in merito alla necessità di assegnare risorse di bilancio dei singoli Stati membri al sostegno all'arte e alla cultura Rom;

·gli organi consultivi governativi che forniscono un riscontro sull'allocazione del bilancio nazionale a sostegno dei quadri strategici nazionali per i Rom sono in grado di presentare le loro proposte sui progetti concernenti le arti e la cultura Rom;

·sono elaborate misure specifiche per promuovere le arti, la cultura e gli eventi commemorativi dei Rom in collaborazione con le organizzazioni della società civile dei Rom e con i superstiti dell'Olocausto dei Rom e/o con i loro discendenti;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al processo decisionale sull'elaborazione delle misure specifiche per promuovere le arti e la cultura dei Rom e sull'assegnazione dei fondi a ciò destinati;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate nel quadro del presente obiettivo operativo.

Obiettivo 2: ridurre la povertà e l'esclusione sociale

Indicatori principali:

Popolazione generale:

3)Tasso di rischio di povertà (reddito inferiore al 60 % del reddito equivalente mediano dopo le prestazioni sociali)

Eurostat [ilc_li02]

OSS 1.2.1

3.1) Minori di 18 anni a rischio di povertà

Eurostat [ilc_li02]

OSS 1.2.2

4)Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare in condizioni di grave deprivazione materiale 6 (non possono permettersi 4 di 9 elementi tra i quali, ad esempio, cibo, invitare amici, ecc.)

4.1) Minori di 18 anni che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale

Eurostat [ilc_mddd11]

OSS 1

Eurostat [ilc_mddd11]

OSS 1

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di popolazione che vive in un nucleo familiare che non può permettersi un pasto a base di carne, pollo, pesce (o equivalente vegetariano) ogni due giorni

Eurostat [ilc_mdes03]

Percentuale di popolazione che vive in un nucleo familiare dove almeno una persona è stata costretta a saltare i pasti nello scorso mese per mancanza del denaro necessario per acquistare cibo

n.a./IDF

Percentuale di minori di età compresa fra 0 e 17 anni che vivono in un nucleo familiare dove almeno una persona è stata costretta a saltare i pasti negli scorsi mesi per mancanza del denaro necessario per acquistare cibo

n.a./IDF

Percentuale di popolazione che vive in un nucleo familiare che riesce ad arrivare alla fine del mese solo con (grande) difficoltà

Eurostat [ilc_mdes09]

Percentuale di popolazione che non dispone di un conto in banca

n.a./IDF

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo orizzontale 2: ridurre la povertà e l'esclusione sociale

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·i quadri strategici nazionali per i Rom o i relativi documenti politici comprendono esplicitamente provvedimenti con indicatori e traguardi atti a ridurre la povertà e l'esclusione sociale dei Rom, con particolare attenzione alla povertà infantile;

·gli orientamenti sull'attuazione della protezione e dell'assistenza sociale contengono disposizioni antidiscriminazione al fine di assicurare parità di accesso per i Rom;

·è in atto un meccanismo che garantisce l'accesso a un conto in banca;

·sono fornite garanzie bancarie per i microcrediti ai nuclei familiari a basso reddito.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·è in atto un programma alimentare e nutrizionale per i bambini in età scolare;

·è organizzata una formazione mirata sulla lotta contro la discriminazione e l'antiziganismo per il personale dei servizi sociali;

·sono attuate misure specifiche a livello nazionale per tenere conto della povertà intergenerazionale e della necessità di sostenere i minori Rom e le loro famiglie nell'ambito dell'istruzione, dell'alloggio, dell'assistenza sanitaria e della riduzione della povertà;

·è impartita una formazione sull'alfabetizzazione finanziaria ed è fornito un sostegno all'inclusione finanziaria.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·sono in atto misure per garantire la partecipazione dei Rom allo sviluppo di risposte politiche nel settore dell'inclusione sociale/della riduzione della povertà;

·le misure specifiche nel settore della riduzione della povertà e dell'inclusione sociale (in particolare quelle rivolte ai Rom ad alto rischio di emarginazione) sono elaborate in collaborazione con le organizzazioni della società civile dei Rom;

·gli interventi nel settore della riduzione della povertà e dell'inclusione sociale (in particolare quelli rivolti ai Rom ad alto rischio di emarginazione) sono svolti con la partecipazione delle organizzazioni comunitarie dei Rom;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE, nel quadro del quale sono attuate le misure specifiche per ridurre la povertà e l'esclusione sociale (in particolare quelle rivolte ai Rom ad alto rischio di emarginazione);

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate per ridurre la povertà e l'esclusione sociale (in particolare quelle rivolte ai Rom ad alto rischio di emarginazione);

·le istituzioni e le amministrazioni governative (centrali e locali) includono i contributi della società civile, dell'imprenditoria e dell'industria, dell'università e della ricerca Rom nei loro processi decisionali nel settore dell'inclusione sociale/della riduzione della povertà.



Obiettivo 3: Promuovere la partecipazione attraverso il potenziamento dell'autonomia, della cooperazione e della fiducia nelle istituzioni pubbliche

Indicatore principale:

Popolazione generale

5)Percentuale di persone che si sono sentite discriminate (in qualsiasi settore) negli ultimi 12 anni e che hanno segnalato l'ultimo atto di discriminazione subito in quanto Rom

n.a. / potenzialmente IDF

6)Indicatore di cittadinanza attiva e di partecipazione DA SVILUPPARE

potenzialmente IDF

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che NON hanno segnalato l'ultima molestia subita in quanto Rom (tra tutte le persone che hanno subito molestie)

n.a./ potenzialmente IDF

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che NON hanno segnalato l'ultima aggressione fisica subita in quanto Rom

n.a./ potenzialmente IDF

OSS 16.3.1

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che hanno sentito parlare di almeno un organismo per la parità, delle istituzioni nazionali per i diritti umani o dell'ufficio del difensore civico

Potenzialmente IDF

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che tendono a fidarsi della polizia

Eurostat [Ilc_pw03]

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che tendono a fidarsi del sistema giudiziario

Eurostat [Ilc_pw03]

Ulteriori indicatori relativi alla partecipazione da sviluppare:

Percentuale di persone occupate nella pubblica amministrazione (NACE 7 categoria O)

Percentuale di persone occupate come professionisti o dirigenti (ISCO 8 8+9)

Percentuale di persone che hanno votato alle (ultime) elezioni nazionali

Eurostat [lfsa_eisn2]

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo orizzontale 3: promuovere la partecipazione attraverso il potenziamento dell'autonomia, della cooperazione e della fiducia

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·i quadri strategici nazionali sui Rom o i relativi documenti politici comprendono esplicitamente misure, con indicatori e traguardi, intese a promuovere la partecipazione attraverso il potenziamento dell'autonomia, della cooperazione e della fiducia; 

·le ONG locali e comunitarie sono coinvolte nel monitoraggio coordinato a livello di UE dell'attuazione della strategia;

·i rappresentanti delle organizzazioni della società civile dei Rom sono regolarmente invitati a partecipare in veste di membri a pieno titolo ai comitati di monitoraggio nazionale dei fondi dell'UE;

·nei comuni la cui popolazione comprende un'elevata percentuale di Rom, la funzione dei mediatori Rom rappresenta un incarico ufficiale nelle amministrazioni locali;

·i comuni la cui popolazione comprende un'elevata percentuale di Rom hanno uno o più consiglieri Rom nel loro personale;

·i principali partiti politici si impegnano a inserire candidati Rom in posizioni eleggibili delle liste elettorali per le elezioni dei parlamenti e degli organi di rappresentanza regionali/comunali;

·le città e i comuni la cui popolazione comprende un'elevata percentuale di Rom includono organi consultivi Rom o coordinatori politici Rom nel loro quadro istituzionale, al fine di attuare la politica di inclusione dei Rom;

·esiste un'agenzia specializzata incaricata di migliorare la fiducia e l'emancipazione dei Rom, che opera in maniera efficiente;

·le istituzioni nazionali per i diritti umani, l'ufficio del difensore civico e gli organismi per la parità si consultano regolarmente con la società civile in merito alla situazione dei Rom e/o coinvolgono la società civile Rom in consultazioni regolari;

·i meccanismi di sostegno giuridico per esaminare i casi di antiziganismo dispongono delle risorse finanziarie necessarie per funzionare efficientemente;

·sono in atto meccanismi volti a garantire e promuovere la partecipazione delle organizzazioni della società civile dei Rom o a favore dei Rom al monitoraggio coordinato dell'attuazione dei quadri strategici nazionali per i Rom e al monitoraggio e alla segnalazione dell'incitamento all'odio online;

·è stanziato un bilancio a sostegno della società civile nei progetti per l'emancipazione dei Rom e il rafforzamento della cooperazione e della fiducia nelle istituzioni pubbliche;

·è stanziato un bilancio a favore di campagne di sensibilizzazione intese a eliminare gli stereotipi sui Rom.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·percentuale di casi denunciati che danno luogo ad azioni legali;

·formazione dei responsabili sull'antiziganismo e sull'antidiscriminazione.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·i quadri strategici nazionali per i Rom definiscono esplicitamente i meccanismi volti a promuovere la partecipazione dei Rom all'elaborazione, all'attuazione e al monitoraggio delle politiche;

·sono in atto meccanismi che promuovono la partecipazione dei Rom all'elaborazione, all'attuazione e al monitoraggio di qualsiasi politica che influenzi la loro situazione a livello locale;

·i Rom partecipano ai consigli consultivi per i media;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate nel quadro del presente obiettivo orizzontale;

·i Rom partecipano alle posizioni dirigenziali o decisionali all'interno delle organizzazioni che svolgono attività nel settore dell'inclusione dei Rom;

·i Rom lavorano presso i punti di contatto nazionali per i Rom e altre istituzioni collegate all'inclusione dei Rom;

·sono stati predisposti piani a livello locale (in linea con i quadri strategici nazionali per i Rom) attuati dalle autorità locali in collaborazione con le organizzazioni della società civile dei Rom, in particolare quelle che operano a livello locale.

Obiettivi settoriali

Obiettivo 4: aumentare la parità di accesso effettiva a un'istruzione generale inclusiva di qualità

Indicatore principale:

Popolazione generale

7)Percentuale di bambini di età compresa fra 3 anni e l'età di inizio dell'istruzione primaria obbligatoria che frequentano istituti di educazione e cura della prima infanzia

Eurostat [sdg_04_30]

OSS 4.2.2

8)Percentuale di persone di età compresa fra i 20 e i 24 anni che hanno completato almeno l'istruzione secondaria di secondo grado

Eurostat [edat_lfs_9903]

OSS 4.3

9)Percentuale di minori di età compresa fra i 6 e i 15 anni che frequentano scuole in cui "tutti i compagni o la maggioranza dei compagni è Rom", secondo quanto segnalato dagli intervistati (solo in paesi selezionati)

Non applicabile

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuali di minori nella fascia d'età della scuola dell'obbligo (dai 5 ai 18 anni) che frequentano centri di istruzione, membri del nucleo familiare (in base al paese)

n.a.

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che si sono sentite discriminate in quanto Rom negli ultimi 12 mesi nei contatti con le autorità scolastiche (come genitore/tutore o come studente)

n.a./ potenzialmente IDF

Persone che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione (età compresa tra i 18 e i 24 anni)

Eurostat [edat_lfse_14]

Percentuale di persone di età compresa fra i 30 e i 34 anni che hanno completato l'istruzione terziaria

Eurostat [t2020_41]

Diffusione del bullismo/delle molestie generate dall'odio nei confronti dei minori (in quanto Rom) in ambiente scolastico negli ultimi 12 mesi, secondo tutti gli intervistati che sono genitori/tutori di minori in età scolare

n.a./Indagine sui diritti fondamentali

Da sviluppare ulteriormente:

·Percentuale di minori in età scolare che vivono in un nucleo familiare senza un computer

·Percentuale di minori in età scolare che vivono in un nucleo familiare senza accesso a Internet

·Percentuale di giovani Rom (età compresa fra i 16 e i 24 anni) che vivono in un nucleo familiare senza un computer

·Percentuale di giovani Rom (età compresa fra i 16 e i 24 anni) che vivono in un nucleo familiare senza accesso a Internet

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 4: aumentare l'effettiva partecipazione dei Rom a un'istruzione generale inclusiva di qualità

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·i quadri strategici nazionali per i Rom prevedono il monitoraggio dell'inclusività delle politiche relative all'istruzione generale;

·è in atto un programma di desegregazione a livello nazionale/regionale;

·è in fase di attuazione un piano nazionale per prevenire ed eliminare diagnosi errate che causano un'erronea collocazione di alunni Rom in classi per alunni con bisogni speciali;

·sono in atto programmi d'azione positiva per assumere insegnanti Rom nell'ambito dell'istruzione generale;

·gli incarichi di mediatore scolastico e assistente all'insegnamento Rom sono integrati nel sistema educativo;

·i quadri strategici nazionali per i Rom comprendono specifiche misure di salvaguardia e criteri per l'inclusività delle politiche generali in materia di istruzione;

·è in atto un sistema per garantire ai giovani Rom un posto nell'istruzione secondaria superiore o nell'istruzione professionale e per sostenerne la frequenza, con particolare attenzione alle ragazze;

·è in atto un sistema per sostenere i Rom che tentano di frequentare corsi di istruzione superiore attraverso borse di studio, tutoraggio e consulenze, con particolare attenzione alle ragazze.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·sono in atto misure per garantire l'effettivo accesso dei Rom a un'istruzione generale inclusiva di qualità con lo scopo a lungo termine di raggiungere lo stesso livello di accesso effettivo di cui gode il resto della popolazione;

·esistono e sono operative misure di salvaguardia per garantire l'effettiva parità di accesso dei minori Rom all'educazione e alla cura della prima infanzia;

·è impartita agli insegnanti e agli altri membri del personale scolastico una formazione mirata sulla lotta contro la discriminazione e l'antiziganismo nell'istruzione;

·gli insegnanti ricevono una formazione volta a garantire/usare un approccio educativo inclusivo;

·gli alunni Rom ricevono un sostegno pedagogico individuale da parte di personale qualificato nell'ambito dell'istruzione generale;

·esistono piani di studio e materiali per l'insegnamento della cultura, della storia e della lingua dei Rom;

·sono in atto misure per promuovere l'accesso dei minori Rom ad attività parascolastiche, culturali e di svago in un contesto multiculturale;

·i Rom beneficiano di programmi di sostegno (come sostegno individuale, borse di studio e tutoraggio, anche sull'alfabetizzazione digitale);

·sono stanziati fondi per la lotta contro il razzismo nei confronti dei Rom nelle scuole;

·sono fornite borse di studio a sostegno dei Rom iscritti alle università;

·la romanologia o gli studi sui Rom sono parte dei programmi universitari;

·l'insegnamento della lingua romaní è offerto gratuitamente nelle scuole;

·sono in atto misure mirate a sostegno della formazione informale e della certificazione delle competenze acquisite sul campo.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·sono in atto misure per garantire la partecipazione dei Rom allo sviluppo di risposte politiche nel settore dell'istruzione;

·gli ispettorati scolastici partecipano al monitoraggio dei risultati dei provvedimenti attuati nel quadro del presente obiettivo;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE nel quadro del quale sono attuate le misure specifiche per promuovere un accesso paritario all'istruzione (dedicate in particolare alla lotta contro la segregazione e alla promozione di un'istruzione inclusiva a tutti i livelli).

Obiettivo 5: aumentare la parità di accesso effettiva a un'occupazione sostenibile e di qualità

Indicatore principale:

Popolazione generale

10)Percentuale di persone di età compresa fra i 20 e i 64 anni che hanno definito la propria attività principale come "lavoro retribuito" (a tempo pieno, a tempo parziale, lavori a progetto, lavoro autonomo e occasionale, o lavoro nelle ultime quattro settimane)

Eurostat [lfsa_ergan]

OSS 8.5

11)Percentuale di giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni* la cui attività principale attuale non è "occupazione, istruzione o formazione" (NEET)

Eurostat [edat_lfse_20]

OSS 8.6.1

12)Divario di genere nei livelli di occupazione: differenza nel tasso di lavoro retribuito fra le donne e gli uomini di età compresa fra i 20 e i 64 anni

Eurostat [lfsa_ergan]

OSS 8.5

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che si sono sentite discriminate in quanto Rom negli ultimi 12 mesi sul luogo di lavoro

n.a./ potenzialmente IDF

Percentuale di persone di età maggiore di 16 anni che si sono sentite discriminate in quanto Rom negli ultimi 12 mesi durante la ricerca di un lavoro

n.a./ potenzialmente IDF

Ulteriori indicatori della qualità del lavoro da sviluppare: contratti a tempo indeterminato, lavoro qualificato, percentuale di persone impiegate nella pubblica amministrazione, povertà lavorativa e istruzione e formazione professionale

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 5: aumentare l'effettiva partecipazione dei Rom a un'occupazione retribuita, sostenibile e di qualità

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·è in atto un meccanismo di sostegno all'occupazione di qualità dei Rom che beneficia delle necessarie risorse finanziarie;

·le organizzazioni dei Rom partecipano in veste di osservatori ai sindacati e alle commissioni tripartite;

·sono in atto programmi di tutoraggio e di sviluppo della carriera a sostegno dell'impiego di professionisti Rom nella pubblica amministrazione;

·sono in atto meccanismi a sostegno dell'occupazione dei Rom come personale a tempo pieno presso gli uffici del lavoro e in altri settori dell'amministrazione che facilitano l'accesso all'occupazione;

·esiste un incarico di "mediatore in materia di occupazione e di giovani" nelle strutture amministrative dei comuni la cui popolazione comprende un'elevata percentuale di Rom;

·sono in atto piani a supporto delle start-up, delle piccole imprese e delle iniziative imprenditoriali dei Rom.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·sono in atto misure mirate a sostegno dell'imprenditoria e del lavoro autonomo dei Rom, in particolare per i giovani;

·sono in atto misure mirate a sostegno della formalizzazione di precedenti occupazioni informali;

·sono in atto misure mirate a sostegno dell'occupazione dei Rom nella pubblica amministrazione;

·i piani per i lavori pubblici destinati a località la cui popolazione comprende un'elevata percentuale di Rom hanno esplicite strategie di uscita con componenti di rafforzamento delle competenze e di qualificazione;

·sono attuati e finanziati programmi a sostegno della prima occupazione, dell'inserimento professionale, degli apprendistati e dello sviluppo della carriera rivolti ai giovani Rom;

·sono attuati programmi che sostengono i datori di lavoro inclusivi e che incoraggiano le pari opportunità sul posto di lavoro;

·sono in fase di organizzazione campagne di sensibilizzazione e formazioni mirate sulla lotta contro la discriminazione e l'antiziganismo sul mercato del lavoro, destinate ai servizi per l'impiego, ai sindacati e ai lavoratori;

·esistono e sono pienamente operativi piani di microprestito per piccole imprese destinanti esplicitamente alle comunità Rom.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·sono in atto misure per garantire la partecipazione dei Rom allo sviluppo di risposte politiche nel settore dell'occupazione;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE nel quadro del quale sono attuate le misure specifiche per aumentare l'effettiva partecipazione dei Rom a un'occupazione retribuita, sostenibile e di qualità;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate;

·le istituzioni e le amministrazioni governative (centrali e locali) includono i contributi della società civile dei Rom e in particolare degli imprenditori Rom e dei professionisti Rom di successo nei loro processi decisionali nel settore dell'occupazione.

*I dati attuali basati sulle indagini sui diritti fondamentali si riferiscono solo al gruppo dai 16 ai 29 anni di età

Obiettivo 6: migliorare la salute dei Rom e aumentare la parità di accesso effettiva a un'assistenza sanitaria di qualità

Indicatore principale:

Popolazione generale

13)Differenza nell'aspettativa di vita alla nascita (popolazione generale/Rom)

Banca dati sulla mortalità umana / Eurostat [demo_mlexpec]

14)Percentuale di persone che hanno accesso limitato ai servizi sanitari, DA SVILUPPARE

n.a. / potenzialmente IDF

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di persone di età superiore a 16 anni che ritengono la propria salute in generale "molto buona" o "buona"

Eurostat [hlth_silc_01]

Percentuale di persone di età superiore a 16 anni con copertura medica assicurativa

OCSE [ECHI 76]

Percentuale di persone di età superiore a 16 anni che si sono sentite discriminate in quanto Rom negli ultimi 12 mesi nell'accesso ai servizi sanitari

n.a. / potenzialmente IDF

Da sviluppare ulteriormente:

Percentuale di donne Rom che hanno partorito il primo figlio prima dei 20 anni.

Bisogni medici non soddisfatti

Eurostat

[demo_fordager]

OSS 3.7

Eurostat [SDG_03_60]

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 6: migliorare la salute dei Rom e aumentare il loro accesso effettivo a un'assistenza sanitaria di qualità

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·il sistema di mediazione in ambito sanitario è istituzionalizzato e integrato nelle pertinenti strutture dell'amministrazione sanitaria;

·è presente un sistema di incoraggiamento e sostegno alle prospettive di sviluppo della carriera dei mediatori in ambito sanitario che desiderano diventare professionisti in ambito sanitario;

·è in atto un sistema di prestazione di servizi sanitari preventivi ai Rom nei ghetti e negli insediamenti segregati/isolati;

·gli ispettorati sanitari regionali dispongono delle risorse (finanziarie e umane) per garantire che i programmi di vaccinazione e immunizzazione a livello nazionale per bambini e anziani, nonché i servizi preventivi quali le analisi del sangue e lo screening del cancro, raggiungano anche le comunità Rom.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·sono in atto programmi di informazione sulla salute adeguati alle difficoltà sanitarie che affrontano i Rom (anche sugli stili di vita e di alimentazione salutari);

·sono in atto e in funzione programmi di prevenzione sanitaria di cui beneficiano i gruppi a rischio, fra cui i Rom;

·sono organizzate campagne di sensibilizzazione sulla necessità delle vaccinazioni;

·le vaccinazioni per bambini e anziani (contro l'influenza) hanno costi accessibili e sono in fase di esecuzione;

·i controlli sanitari preventivi per i bambini sono svolti regolarmente e gratuitamente, con successivi controlli per i gruppi a rischio;

·sono in atto programmi di assistenza prenatale rivolti alle donne svantaggiate e sono forniti regolarmente servizi di assistenza prenatale;

·sono in atto piani di monitoraggio della salute della madre e del bambino rivolti ai bambini di età compresa fra 0 e 3 anni, con particolare attenzione ai gruppi svantaggiati;

·il personale sanitario riceve regolarmente una formazione mirata sulla prevenzione della discriminazione e dell'antiziganismo;

·sono in atto campagne di sensibilizzazione inerenti alla salute e altre campagne rivolte alle comunità Rom.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·sono in atto provvedimenti che garantiscono la partecipazione dei Rom allo sviluppo di risposte politiche nel settore della salute;

·sono in fase di sviluppo misure specifiche per affrontare le difficoltà nel settore della salute in collaborazione con le organizzazioni della società civile dei Rom;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE nel quadro del quale sono attuate le misure specifiche per migliorare l'accesso dei Rom ai servizi di assistenza sanitaria;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate nel settore della salute;

·le istituzioni e le amministrazioni governative (centrali e locali) includono contributi della società civile dei Rom, in particolare della rete dei mediatori Rom in ambito sanitario, nei loro processi decisionali nel settore della salute.

Obiettivo 7: aumentare la parità di accesso effettiva ad alloggi e servizi essenziali desegregati 9

Indicatore principale:

Popolazione generale

15)Percentuale di persone che vivono in una condizione di disagio abitativo (in appartamenti non adeguatamente illuminati, che presentano infiltrazioni dal tetto, pareti o pavimenti umidi, senza bagno/doccia né servizi igienici all'interno)

Eurostat [tessi 291]

16)Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare che non dispone del numero minimo di stanze secondo la definizione di sovraffollamento dell'Eurostat

Eurostat [ilc_lvho05a / SDG_11_10]

OSS 1, OSS 11

17)Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare senza acqua corrente all'interno dell'abitazione (solo paesi selezionati)

Eurostat [ilc_mdho05]

OSS 6.1.1

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare senza servizi igienici, doccia o bagno all'interno dell'abitazione

Eurostat [ilc_mdho05 / SDG_06_10]

OSS 6

Percentuale di persone che vivono in un'abitazione che presenta infiltrazioni dal tetto, pareti o pavimenti o fondamenta umidi o finestre o pavimenti marcescenti

Eurostat [SDG_01_60]

OSS 1

Percentuale di persone che vivono in un nucleo familiare che negli ultimi 12 mesi ha dovuto lasciare il proprio alloggio o l'area di sosta

n.a.

Percentuale di persone di età superiore a 16 anni che si sono sentite discriminate in quanto Rom negli ultimi 5 anni durante la ricerca di un alloggio

n.a./ potenzialmente IDF

Da sviluppare ulteriormente:

segregazione abitativa.

Indicatore o indicatori che riflettono gli aspetti geografici della situazione dei Rom.

Accesso ai servizi e alle infrastrutture di base della zona (servizi sanitari, trasporto pubblico, scuole, assistenza per l'infanzia, ecc.) a causa della distanza, dei costi, degli orari di apertura o della mancanza di servizi.

Percentuale di persone che abitano in alloggi illegali o non regolamentati.

n.a.

n.a.

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 7: aumentare l'effettivo accesso dei Rom ad alloggi e servizi essenziali adeguati e desegregati

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·i quadri strategici nazionali per i Rom o i relativi documenti politici comprendono esplicitamente misure volte a combattere la segregazione abitativa;

·esistono orientamenti chiari in materia di esproprio attuati in maniera efficace al fine di tutelare dagli espropri irregolari;

·esistono orientamenti chiari in materia di esproprio attuati in maniera efficace al fine di tutelare i nuclei familiari con minori;

·sono appianate le lacune in materia di regolamentazione degli alloggi che impediscono la legalizzazione degli alloggi non regolamentati nei quartieri Rom;

·i criteri di ammissibilità e valutazione dei progetti finanziati dall'UE per il miglioramento delle infrastrutture in località la cui popolazione comprende un'elevata percentuale di Rom assegnano punti specifici alle società che impiegano Rom o sono gestite da Rom;

·sono in atto politiche che incoraggiano e sostengono le iniziative locali di auto-assistenza a livello comunitario nel settore;

·le esigenze di aree di sosta e di posteggio per roulotte sono valutate regolarmente;

·sono in atto meccanismi che garantiscono che i Rom godano effettivamente del diritto all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·i quadri strategici nazionali per i Rom comprendono specifiche misure di salvaguardia e criteri per l'inclusività dei servizi e dei programmi generali di alloggio;

·sono in atto provvedimenti specifici per fornire sostegno alle aree deprivate dal punto di vista sociale, al fine di diminuire la segregazione;

·sono in atto misure mirate, con risorse finanziarie garantite, al fine di migliorare le infrastrutture pubbliche negli insediamenti disagiati per quanto riguarda le strade, l'approvvigionamento idrico, i servizi igienico-sanitari, l'accesso ai servizi pubblici e le fognature;

·è in atto un programma per "la casa innanzitutto";

·il personale dei servizi di alloggio e degli uffici comunali riceve una formazione mirata sulla lotta contro la discriminazione e l'antiziganismo nel settore degli alloggi;

·sono svolti regolarmente una mappatura e un monitoraggio degli insediamenti e dei campi svantaggiati;

·è svolto regolarmente un monitoraggio di aspetti relativi all'alloggio (numero di unità abitative locali che necessitano di valutazione).

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·sono in atto misure per garantire la partecipazione dei Rom allo sviluppo di risposte politiche nel settore degli alloggi;

·le misure specifiche per affrontare le difficoltà nel settore degli alloggi sono elaborate in collaborazione con le organizzazioni della società civile dei Rom;

·gli interventi nel settore degli alloggi rivolti ai Rom (in particolare a favore della desegregazione) sono sviluppati e attuati con la partecipazione delle organizzazioni comunitarie dei Rom;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE nel quadro del quale sono attuate misure specifiche per migliorare la situazione degli alloggi e, in particolare, favorire la desegregazione;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate nel settore degli alloggi, in particolare in riferimento alla desegregazione;

·le istituzioni e le amministrazioni governative (centrali e locali) includono contributi della società civile dei Rom, in particolare della rete dei mediatori Rom in ambito sanitario e dell'istruzione, nei loro processi decisionali nel settore degli alloggi.

Obiettivo 7-a: combattere la deprivazione ambientale, promuovere la giustizia ambientale

Indicatori relativi all'esito

Secondari (facoltativi)

Indicatore

Popolazione generale

Percentuale di Rom che vivono in un nucleo familiare con i seguenti problemi relativi alle condizioni abitative: inquinamento, sporcizia o altri problemi ambientali a livello locale, quali: fumo, polvere, miasmi o inquinamento idrico

Eurostat [ilc_mddw02]

Indicatori relativi all'esito: Secondari (facoltativi) non sono ancora stati sviluppati indicatori per questo settore; tra le possibili aree tematiche da sviluppare figurano:

esposizione a condizioni abitative ambientali pericolose e associate a rischi per la salute:

·abitazione in aree esposte a catastrofi naturali (per tipo di catastrofe: esondazione dei fiumi, inondazioni improvvise, frane, ecc.);

·abitazione in aree pericolose dal punto di vista ambientale (per tipo: discariche o siti di scarico, zone industriali abbandonate, miniere, ecc.);

·esposizione a fattori pericolosi (per tipo: zone inquinate, risorse idriche non depurate e contaminate, emissioni tossiche, radiazioni elettromagnetiche, ecc.);

·professioni pericolose, tra cui il lavoro in aree abbandonate, a contatto con rifiuti, ecc., senza protezioni adeguate;

·abitazione in aree carenti in infrastrutture, ovvero prive di condutture per l'acqua potabile, di impianti per la depurazione delle acque reflue, di strade asfaltate, di un servizio di raccolta dei rifiuti, ecc.;

·percentuale di nuclei famigliari che brucia i rifiuti solidi per riscaldare le proprie abitazioni.

Indicatori relativi al processo per l'obiettivo 7-a: combattere la deprivazione ambientale, promuovere la giustizia ambientale

Indicatore - Dimensione A - Quadro istituzionale 

·i quadri strategici nazionali sui Rom o i relativi documenti politici comprendono esplicitamente provvedimenti per combattere la deprivazione ambientale e promuovere la giustizia ambientale;

·gli orientamenti di attuazione assicurano l'accesso prioritario agli alloggi popolari ai Rom che vivono in aree pericolose dal punto di vista ambientale;

·sono rigorosamente applicati le norme per la sicurezza degli alloggi e il divieto di abitare in condizioni pericolose;

·è effettuata una valutazione ambientale dei nuovi terreni edificabili e aree di sosta;

·sono in atto meccanismi effettivi per garantire l'applicazione delle disposizioni della legislazione del lavoro pertinenti per il settore ambientale.

Indicatore - Dimensione B - Misure e azioni particolari

·sono in atto misure mirate, con risorse finanziarie garantite, per trasferire le famiglie Rom che vivono in aree pericolose dal punto di vista ambientale;

·in riferimento ai fattori ambientali, sono effettuate valutazioni d'impatto delle politiche e delle disposizioni abitative rivolte ai Rom;

·l'impatto ecologico delle politiche e i rischi ambientali per i Rom sono affrontati nei quadri strategici nazionali per i Rom.

Indicatore - Dimensione C - Qualità dei processi decisionali 

·sono elaborate misure specifiche per affrontare le difficoltà ambientali nelle aree dove vivono i Rom (in particolare le comunità Rom segregate) in collaborazione con le organizzazioni della società civile dei Rom e con i residenti Rom delle località interessate;

·sono sviluppati e attuati interventi nel settore dell'ambiente sicuro e sostenibile rivolti ai Rom (in particolare nelle comunità Rom segregate) con la partecipazione delle organizzazioni comunitarie dei Rom;

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano ai comitati di monitoraggio del programma operativo dei fondi dell'UE nel quadro del quale sono attuate le misure specifiche per migliorare la situazione ambientale nelle aree dove vivono i Rom (in particolare le comunità Rom emarginate);

·le organizzazioni della società civile dei Rom partecipano al monitoraggio dei risultati delle misure attuate per migliorare la situazione ambientale nelle aree dove vivono i Rom (in particolare le comunità Rom segregate);

·le istituzioni e le amministrazioni governative (centrali e locali) includono contributi della società civile dei Rom, in particolare della rete dei mediatori Rom in ambito sanitario, nei loro processi decisionali nel settore della salute.

(1)

Commissione europea (2017): Better Regulation Guidelines (Orientamenti per legiferare meglio). Documento di lavoro dei servizi della Commissione . Bruxelles, 7 luglio 2017; SWD(2017) 350.

(2)

 Tra gli obiettivi operativi nell'ambito di questo obiettivo orizzontale figurano la lotta contro la discriminazione, le molestie, i reati generati dall'odio e l'incitamento all'odio nei confronti dei Rom, e la promozione della conoscenza della storia e della cultura Rom, del riconoscimento e della riconciliazione.

(3)

Quali l'acqua corrente, servizi igienico-sanitari adeguati, servizi di raccolta e gestione dei rifiuti, elettricità, gas, accesso ai trasporti, servizi finanziari e le comunicazioni digitali (in linea con il principio 20 del pilastro europeo dei diritti sociali). Un obiettivo operativo nell'ambito di questo obiettivo settoriale è la promozione della giustizia ambientale e la lotta contro la deprivazione ambientale.

(4)

  https://ec.europa.eu/info/sites/info/files/final_guidelines_4-10-18_without_date_july.pdf .

(5)

 Indagine FRA sui diritti fondamentali.

(6)

Sarà sostituito con la deprivazione sociale e materiale (Eurostat [ilc_mdsd07]) e il rispettivo indicatore per i minori se usato in futuro nella relazione OSS sulla popolazione generale

(7)

     NACE è un acronimo usato per indicare le varie classificazioni statistiche delle attività economiche sviluppate dal 1970 nell' Unione europea (UE) ;
https://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/NACE contesto

(8)

     Classificazione internazionale tipo delle professioni (ISCO); http://www.ilo.org/public/english/bureau/stat/isco/  

(9)

Quali l'acqua corrente, servizi igienico-sanitari adeguati, servizi di raccolta e gestione dei rifiuti, elettricità, gas, accesso ai trasporti, servizi finanziari e le comunicazioni digitali (in linea con il principio 20 del pilastro europeo dei diritti sociali).

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