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Document 52007DC0756

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale Europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca centrale europea - Sesta relazione sui preparativi pratici per il futuro allargamento dell’area dell’euro {SEC(2007) 1574}

/* COM/2007/0756 def. */

52007DC0756

Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato economico e sociale Europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca centrale europea - Sesta relazione sui preparativi pratici per il futuro allargamento dell’area dell’euro {SEC(2007) 1574} /* COM/2007/0756 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 27.11.2007

COM(2007) 756 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO, AL COMITATO DELLE REGIONI E ALLA BANCA CENTRALE EUROPEA

Sesta relazione sui preparativi pratici per il futuro allargamento dell’area dell’euro {SEC(2007) 1574}

1. INTRODUZIONE

A seguito delle decisioni adottate dal Consiglio il 10 luglio 2007 che dichiarano che Cipro e Malta soddisfano le condizioni per l’adozione dell’euro il 1° gennaio 2008[1], i preparativi pratici per l’introduzione dell’euro sono in fase di ultimazione in entrambi i paesi. La presente relazione illustra questi preparativi finali, in particolare l’introduzione del contante in euro nell’economia, lo stato di avanzamento dei preparativi nel settore privato e lo stato dell’opinione pubblica sull’euro a Cipro e a Malta.

L’allegato documento di lavoro dei servizi della Commissione contiene maggiori dettagli tecnici sui preparativi in corso nei due paesi e negli altri Stati membri interessati.

La relazione è stata preceduta da cinque relazioni sullo stato di avanzamento dei preparativi per il futuro allargamento dell’area dell’euro, pubblicati tra il novembre 2004 e il luglio 2007[2].

2. STATO DI AVANZAMENTO DEI PREPARATIVI

2.1. Cipro

2.1.1. Come si procederà all’introduzione del contante in euro nell’economia cipriota e come verrà ritirato il contante in sterlina cipriota?

Quando Cipro introdurrà l’euro, una popolazione di circa 775 000 persone parteciperà alla sostituzione della sterlina cipriota con l’euro, sia come privati cittadini che nell’ambito dell’impresa o dell’organismo pubblico nel quale lavorano. La Banca centrale di Cipro sarà responsabile dell’introduzione fisica dell’euro e del ritiro dalla circolazione della sterlina cipriota.

Quantitativo di banconote e di monete in euro necessario

Secondo le stime della Banca centrale di Cipro, per sostituire le sterline cipriote in circolazione con contante in euro dovranno essere messe in circolazione 60,7 milioni di banconote in euro (per un valore di 1 190 milioni di euro) e 395 milioni di monete in euro (per un valore di 100,26 milioni di euro).

Conformemente alla decisione della Banca centrale europea secondo la quale i paesi che entrano a far parte dell’area dell’euro possono prendere in prestito i quantitativi necessari di banconote in euro dall’Eurosistema e rimborsarli dopo l’introduzione della moneta unica con banconote in euro prodotte secondo le proprie disposizioni di approvvigionamento, nel corso del mese di ottobre la Banca centrale di Cipro ha ricevuto banconote in euro dalla Banca di Grecia.

Le monete metalliche in euro cipriote sono state coniate dalla zecca finlandese, che si è aggiudicata il relativo appalto pubblico. La produzione in massa è cominciata dopo che il 10 luglio 2007 il Consiglio ha deciso che Cipro può adottare l’euro il 1° gennaio 2008. Circa il 60% delle monete sono arrivate alla metà di ottobre per container, mentre il restante 40% dovrebbe essere consegnato prima della fine del mese di novembre

Prealimentazione e subprealimentazione

Per facilitare la sostituzione del contante, la Banca centrale di Cipro sta procedendo alla prealimentazione delle banche commerciali, alle quali vengono fornite banconote e monete in euro prima del giorno €[3]. La prealimentazione è cominciata il 22 ottobre per le monete metalliche in euro e il 19 novembre per le banconote. Secondo le stime della Banca centrale di Cipro, al settore bancario saranno consegnati circa l’80% del valore delle banconote in euro che verranno introdotte nell’economia cipriota (ossia 48,4 milioni di banconote, per un valore di circa 950 milioni di euro) e il 64% del valore delle monete in euro (ossia 251,2 milioni di monete, per un valore di circa 64 milioni di euro). L’operazione di prealimentazione riguarda la totalità delle circa 900 agenzie bancarie presenti a Cipro (ciascuna delle quali serve in media circa 860 abitanti).

In una fase successiva, le banche commerciali devono assicurare che le imprese che effettuano operazioni in contanti, in particolare i dettaglianti, ricevano euro prima del giorno € (subprealimentazione) e siano in grado di dare il resto esclusivamente in euro fin dalla data del passaggio alla moneta unica. In tal modo viene ridotto al minimo il periodo durante il quale il contante in euro e il contante nella valuta nazionale saranno usati in parallelo. I dettagli della subprealimentazione sono fissati in accordi conclusi tra le banche e la loro clientela, che definiscono il calendario della consegna, la data di addebito, la necessaria copertura assicurativa e i requisiti di garanzia. Nonostante gli sforzi della Banca centrale di Cipro e delle banche commerciali per spiegare l’importanza della subprealimentazione a tutte le imprese che effettuano operazioni in contanti, le prime richieste di contante in euro sono state nettamente inferiori alle aspettative. Sono state adottate ulteriori misure per incoraggiare le imprese, che hanno già consentito di ottenere risultati positivi. Il 31 dicembre, che verrà dichiarato giorno festivo speciale, le banche subprealimenteranno le PMI con piccoli importi di contante in euro. Occorre proseguire gli sforzi per garantire un livello adeguato di subprealimentazione.

Nel quadro dell’operazione di subprealimentazione, a partire dal 3 dicembre 2007 verranno messi a disposizione 40 000 kit preimballati di monete in euro (mini-kits) per le imprese (ciascuno del valore di 172 euro) e 250 000 mini-kits per i privati (ciascuno del valore di 17,09 euro). Per i mini-kits è stato scelto un imballaggio semplice per assicurare che le monete vengano realmente utilizzate per i pagamenti e non trattenute come pezzi da collezione.

Inoltre, dal 1° novembre alcune banche effettuano gratuitamente per la propria clientela il cambio delle sterline cipriote in banconote in euro al tasso di conversione, così che il pubblico possa prepararsi a effettuare pagamenti in euro fin dal giorno €.

Introduzione del contante in euro nell’economia a partire dal 1° gennaio 2008

La maggior parte delle banconote in euro sarà messa in circolazione tramite gli ATM (distributori automatici di banconote). A Cipro vi sono circa 550 ATM gestiti dagli enti creditizi, e quasi tutti sono situati nei locali delle banche e pertanto possono essere immediatamente riforniti. Alcune grandi banche hanno annunciato che convertiranno i loro ATM la sera del 31 dicembre. Almeno il 70% degli ATM sarà modificato in modo da distribuire esclusivamente banconote in euro al più tardi all’una del mattino del giorno €, mentre il restante 30% sarà convertito entro mezzogiorno delle stesso giorno. In circostanze normali presso gli ATM vengono effettuati in totale circa 170 000 prelievi, per un valore complessivo di circa 22 milioni di euro alla settimana (in media, dati del 2006).

Nelle prime settimane che seguiranno il giorno € gli ATM distribuiranno soltanto banconote di 10 e 20 euro, per ridurre l’importo in contante che i dettaglianti dovranno rendere in caso di pagamento in contanti[4]. Per lo stesso motivo, le banche si sono impegnate a distribuire allo sportello soltanto banconote di piccolo taglio in un primo periodo dopo il giorno € (principalmente banconote da 5, 10 e 20 euro e al massimo banconote da 50 euro)

Il settore del commercio al dettaglio sarà il principale canale di introduzione delle monete in euro nell’economia, dato che il ritiro di monete metalliche agli sportelli delle banche non è pratica corrente. Per evitare il “riciclo” del contante in moneta nazionale, è previsto che il settore del commercio al dettaglio dia il resto esclusivamente in euro fin dal giorno €.

Restituzione del contante in valuta nazionale

Per quanto riguarda la restituzione del contante in valuta nazionale, nell’ottobre 2007 la Banca centrale di Cipro ha intensificato la campagna per incoraggiare i cittadini ad utilizzare le loro riserve di contante in valuta nazionale o a depositarle presso le banche. Secondo le stime della Banca centrale di Cipro, alla fine dell’anno in corso saranno in circolazione 80,9 milioni di banconote e 472,7 milioni di monete in valuta nazionale. Si prevede che la maggior parte delle banconote e circa la metà delle monete saranno presto o tardi restituite alla Banca centrale di Cipro.

Il 1° gennaio 2008, giorno festivo, in ogni distretto resteranno aperte alcune agenzie bancarie situate in zone centrali per facilitare il cambio della sterlina cipriota in euro.

Le banche cambieranno gratuitamente in euro le banconote e le monete in sterline cipriote fino al 30 giugno 2008, per importi di 1 000 sterline cipriote per cliente e per operazione nel caso delle banconote, e di 50 sterline cipriote per le monete. La Banca centrale di Cipro continuerà a cambiare gratuitamente in euro le banconote in valuta nazionale per dieci anni dopo il giorno € e le monete per due anni.

Assegni e terminali POS

Ogni anno a Cipro vengono utilizzati circa 25 milioni di assegni. Dato che gli assegni emessi in sterline cipriote con data posteriore al 31 dicembre 2007 non saranno validi, le banche hanno iniziato a fornire ai loro clienti libretti di assegni in euro, che vengono già utilizzati.

I circa 19 000 terminali nei punti vendita (POS) che distribuiscono sterline cipriote saranno convertiti all’euro fin dal 1° gennaio 2008. I terminali installati, ad esempio, in ristoranti e alberghi che dovranno continuare ad accettare pagamenti tramite carta per tutta la notte dell’ultimo dell’anno saranno convertiti immediatamente a mezzanotte ed un minuto del giorno €.

Protezione dell’euro contro la contraffazione

Il quadro necessario per la protezione dell’euro contro la contraffazione è stato creato[5]. Anche gli esperti ciprioti hanno partecipato alle azioni di formazione e ai gruppi di lavoro in materia organizzati dalla Commissione, dalla Banca centrale europea e da Europol.

2.1.2. In che misura le imprese sono pronte al passaggio all’euro?

Nel settembre 2007 è stato effettuato presso le imprese cipriote un sondaggio dell’Eurobarometro per conto della Commissione europea, in collaborazione con le autorità cipriote, che fa seguito ad un sondaggio analogo effettuato nel gennaio 2007[6]. Dal sondaggio è emerso che le imprese cipriote si sono ben preparate al passaggio e che non hanno avuto problemi particolari nel corso dei preparativi. A metà del settembre 2007 quasi tutte le imprese (97%) avevano iniziato i preparativi per il passaggio all’euro; la maggior parte di esse lo avevano già fatto fin dall’aprile 2007 (88%).

Più dell’88% del totale delle imprese che effettuano operazioni in contanti con i loro clienti hanno dichiarato che prevedono di essere rifornite di banconote in euro dalla loro banca prima del giorno €. Quattro imprese su cinque (80%) prevedono che i loro sistemi informatici (ad esempio, i sistemi contabile, di fatturazione, di gestione dei salari) saranno pronti per il passaggio all’euro fin dal 1° gennaio 2008.

Più di 9 imprese su 10 sono a conoscenza del fatto che i prezzi devono essere indicati sia in euro che in sterlina cipriota a partire dal settembre 2007, e la maggior parte delle imprese non ha avuto difficoltà particolari a rispettare quest’obbligo. Per quanto riguarda la politica dei prezzi delle imprese, i risultati del sondaggio di settembre indicano una tendenza positiva. Al momento di adeguare i loro prezzi all’euro, in particolare i prezzi “psicologici”, come 5,99 sterline cipriote, che, con l’applicazione delle regole di conversione, produrrebbero importi non arrotondati in euro, il 17% delle imprese hanno dichiarato che adegueranno i loro prezzi per lo più al ribasso (3%, in gennaio) e soltanto il 3% di esse lo farà per lo più al rialzo (16%, in gennaio). Inoltre, la percentuale delle imprese che applicheranno esattamente le regole di conversione senza ulteriori aggiustamenti è passata dal 28% in gennaio al 51% in settembre.

2.1.3. Quali misure vengono adottate per evitare l’impressione di un aumento dei prezzi in concomitanza con il passaggio all’euro?

Secondo l’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro sull’opinione pubblica sull’’euro, il 74% degli intervistati teme ancora aumenti di prezzo in concomitanza con il passaggio all’euro[7]. Si tratta di una leggera variazione rispetto alla situazione dell’aprile 2007, quando il 78% degli intervistati condivideva questa preoccupazione[8].

Negli ultimi mesi le autorità cipriote hanno ulteriormente rafforzato le misure adottate per garantire la stabilità dei prezzi e aumentare la fiducia dei consumatori in concomitanza con il passaggio all’euro. La doppia indicazione dei prezzi in sterline cipriote e in euro è diventata obbligatoria per le imprese a partire dal 1° settembre 2007. La sua applicazione è sorvegliata attentamente da cinque osservatori dell’euro sparsi su tutto il territorio, che inviano regolarmente più di 100 ispettori negli esercizi al dettaglio Gli osservatori dell’euro sono composti da dieci membri, fra cui il commissario distrettuale e rappresentanti del governo, delle associazioni dei consumatori, dei sindacati e delle imprese. Sin dall’inizio l’80% circa dei dettaglianti ha applicato correttamente la doppia indicazione conformemente alle prescrizioni fissate dalla normativa nazionale, mentre le altre imprese hanno ricevuto assistenza per applicare correttamente la doppia indicazione. Le reazioni sull’obbligo della doppia indicazione sono in genere positive: viene vista come un mezzo che contribuisce ad una maggiore trasparenza dei prezzi in quanto favorire una più ampia diffusione della pratica dell’indicazione del prezzo.

Circa 7 130 imprese, tra cui in particolare i maggiori dettaglianti e le banche, hanno aderito al codice per la fissazione corretta dei prezzi lanciato dal governo nel luglio 2007. Essi possono esporre il logo del codice nei loro negozi e agenzie, purché ne rispettino le disposizioni in base alle quali si sono impegnati a effettuare la conversione con correttezza senza cercare di trarne profitto. Il ministero delle Finanze pubblica l’elenco delle imprese partecipanti sul sito web dell’euro di Cipro e sulla Gazzetta ufficiale. Il codice resterà in vigore fino al 10 luglio 2008.

Dal settembre 2007 i ministeri delle Finanze, del Commercio e dell’Industria sorvegliano sistematicamente i prezzi, in collaborazione con i servizi statistici e con l’associazione dei consumatori pancipriota. I servizi statistici sorvegliano in particolare l’evoluzione dei prezzi di un paniere di prodotti che, secondo l’esperienza di altri paesi, potrebbero essere soggetti ad aumenti di prezzo ingiustificati. Per informare i consumatori, mensilmente vengono pubblicati gli elenchi dei punti vendita al dettaglio che offrono i prodotti meno costosi.

Inoltre, l’associazione dei consumatori ciprioti realizza e pubblica indagini di mercato e analizza l’evoluzione dei prezzi di circa 80 000 articoli in 11 000 punti vendita al dettaglio. I primi risultati per il periodo tra luglio e settembre 2007 indicano che i prezzi di circa l’80% dei prodotti sono rimasti stabili o sono diminuiti, mentre sono stati osservati aumenti di prezzo di vario livello per il restante 20%. L’associazione intende pubblicare casi di aumenti significativi dei prezzi nei mezzi di comunicazione, assieme alle ragioni avanzate dai dettaglianti interessati per giustificare l’aumento di prezzo.

2.1.4. In che misura i cittadini sono pronti al passaggio all’euro?

Negli ultimi mesi Cipro ha intensificato considerevolmente gli sforzi di comunicazione sull’euro. Il ministero delle Finanze e la Banca centrale di Cipro lavorano in stretta collaborazione con le imprese e le associazioni dei consumatori, nonché con la Commissione europea e la Banca centrale europea.

Il pubblico è informato mediante campagne di informazione sui mezzi di comunicazione, in parte finanziate dalla Commissione europea. I principali messaggi riguardano la fissazione del tasso di conversione, il codice per la fissazione corretta dei prezzi, la doppia indicazione dei prezzi, la consegna delle riserve di contante in moneta nazionale e la maggiore sensibilizzazione dei consumatori. Le campagne di informazione sono state realizzate su tutti i mezzi di informazione, in particolare la televisione (circa 2 500 annunci), la radio (circa 6 500 annunci) e la carta stampata (circa 200 annunci).

Materiale informativo sul codice per la fissazione corretta dei prezzi e sulla doppia indicazione dei prezzi (manifesti, opuscoli, ecc.) è stato distribuito a tutte le imprese, presentazioni sono state fatte nelle scuole e agli operatori sociali, ed è stato lanciato un concorso per le scuole. Il sito web nazionale sull’euro è aggiornato regolarmente e le autorità informano costantemente la stampa. Gruppi specifici (le PMI, le persone più vulnerabili, le donne, i giovani) sono informati tramite manifesti, opuscoli e una “carta parlante” appositamente concepita per i non vedenti, nonché con l’aiuto degli osservatori sull’euro e di quattro “euro-bus” che percorrono l’isola. Il numero telefonico gratuito riceve circa 500 chiamate alla settimana.

Nel mese di agosto le autorità cipriote hanno modificato la loro strategia di comunicazione e hanno chiesto all’agenzia incaricata della comunicazione di modificare il contenuto delle campagne sui media in modo da dare una risposta più adeguata alle necessità dei gruppi ancora scettici sui vantaggi dell’euro.

L’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro conferma che il sostegno a favore dell’euro a Cipro, molto limitato in partenza, sta crescendo: circa il 44% degli intervistati hanno dichiarato di essere personalmente molto soddisfatti o piuttosto soddisfatti del fatto che l’euro sostituirà la valuta nazionale (contro il 40% nell’aprile 2007 e il 32% nel settembre 2006).

È lecito supporre che la campagna di comunicazione in corso a Cipro è determinante per rafforzare il sostegno all’euro. Altri fattori lo confermano: il 67% degli intervistati si ritengono abbastanza o molto ben informati, il che costituisce un progresso notevole rispetto al 47% degli intervistati nell’aprile 2007 e al 39% nel settembre 2006. Analogamente, è aumentata la familiarità con alcune delle principali caratteristiche dell’euro e dell’UEM.

2.1.5. Conclusione

Negli ultimi mesi Cipro ha compiuto progressi considerevoli nei preparativi pratici per il passaggio all’euro e sembra nel complesso ben preparato all’introduzione della moneta unica. Per permettere alle imprese, in particolare ai dettaglianti, di restituire il resto esclusivamente in euro a partire dal giorno €, la Banca centrale di Cipro e le banche dovrebbero proseguire i loro sforzi per convincere le imprese della necessità della subprealimentazione. Le attività di comunicazione sull’euro dovrebbero essere ulteriormente intensificate per aumentare il sostegno a favore della moneta unica.

2.2. Malta

2.2.1. Come si procederà all’introduzione del contante in euro nell’economia maltese e come verrà ritirato il contante in lira maltese?

A Malta, una popolazione di circa 400 000 persone passerà dalla lira maltese all’euro. Secondo le stime della Banca centrale di Malta, per sostituire le lire maltesi in circolazione saranno necessari 41,51 milioni di banconote in euro (per un valore di 799 milioni di euro) e 140 milioni di monete in euro (per un valore di 39,29 milioni di euro).

La Banca centrale di Malta ha preso in prestito i quantitativi di banconote in euro necessari dalla Banca d’Italia. Le monete in euro maltesi sono state coniate dalla zecca di Parigi e sono arrivate a Malta tra metà settembre e fine ottobre 2007.

La prealimentazione in euro delle banche commerciali è cominciata il 15 settembre. In totale, circa il 92,5% delle banconote che verranno introdotte nell’economia maltese (38,43 milioni di banconote, per un valore di 749 milioni di euro) e circa il 71% delle monete metalliche in euro (99,12 milioni di monete, per un valore di 27,81 milioni di euro) saranno consegnati alle 107 agenzie bancarie in tutto il paese prima del giorno €.

Secondo le stime della Banca centrale di Malta, il 4,5% delle banconote da introdurre e il 19,5% delle monete saranno consegnati alle imprese dalle loro banche prima del giorno € nel quadro degli accordi di subprealimentazione a partire dal 1° dicembre 2007. Queste stime includono i 33 000 mini-kits riservati alle imprese (ciascuno di un valore di 131 euro) e 330 000 mini-kits destinati ai cittadini (ciascuno di un valore di 11,65 euro), messi a disposizione dalle banche a partire da 1° e dal 10 dicembre rispettivamente.

Circa il 60% degli ATM (154 in totale) distribuirà banconote in euro di piccolo taglio (soprattutto 10 e 20 euro) a partire dalla mezzanotte del 1° gennaio 2008. Lo stesso giorno a mezzogiorno, tra l’85% e il 90% degli ATM distribuiranno banconote in euro, mentre i restanti ATM saranno convertiti entro le 16.00. In media presso gli ATM si registrano 306 000 prelievi alla settimana, per un valore complessivo medio di 26,55 milioni di euro.

Dato che a Malta è in circolazione un volume particolarmente elevato di contante, nel settembre 2007 la Banca centrale di Malta ha lanciato una campagna di informazione in televisione e sulla stampa per incoraggiare il pubblico a depositare le riserve di contante presso le banche, per ridurre la quantità di contante che dovrà essere cambiato dopo il giorno €. Il contante in valuta nazionale in circolazione che dovrà essere restituito alla Banca centrale a partire dal 1° gennaio 2008 è stimato a circa 37 milioni di banconote e 128 milioni di monete.

A partire dal 1° dicembre le banche sono obbligate a cambiare gratuitamente in euro le banconote e monete in lire maltesi al tasso di conversione, in funzione della disponibilità di banconote in euro. L’obiettivo principale è permettere alle piccole imprese di procurarsi un certo quantitativo di banconote in euro prima dell’introduzione della moneta unica. Verrà ricordato al grande pubblico che l’euro avrà corso legale soltanto a partire dal 1° gennaio 2008. A partire da detta data e fino al 31 marzo 2008, le banche commerciali cambieranno gratuitamente in euro il contante in valuta nazionale al tasso di conversione per la loro clientela, e per un importo massimo di 250 lire maltesi (582,34 euro) per i non clienti. La Banca centrale di Malta continuerà a cambiare le monete e le banconote in lire maltesi rispettivamente fino al 1° febbraio 2010 e fino al 1° febbraio 2018.

Le banche saranno aperte il 31 dicembre e resteranno chiuse il 1° gennaio come di consueto. Il 2 e il 3 gennaio effettueranno allo sportello unicamente operazioni di deposito di contante, di cambio di valuta straniera e di conversione in euro. Il 4 e il 5 gennaio il normale orario di apertura delle banche sarà prolungato fino alle 16.00. Nel corso dell’orario di apertura prolungato verranno effettuate esclusivamente operazioni di deposito di contante, di cambio di valuta straniera e di conversione in euro.

A Malta vengono utilizzati ogni anno circa 12 milioni di assegni. Gli assegni emessi in lire maltesi con data anteriore al 1° gennaio 2008 saranno accettati in pagamento per il normale periodo di validità di sei mesi dalla data di emissione, tranne venga indicato un periodo più breve. Gli assegni tratti su conti denominati in lira maltese ed emessi in euro prima del 1° gennaio 2008 saranno onorati dalle banche commerciali se presentati dopo tale data.

Il quadro necessario per la protezione dell’euro contro la contraffazione è stato creato[9]. Anche gli esperti maltesi hanno partecipato alle azioni di formazione e ai gruppi di lavoro in materia organizzati dalla Commissione, dalla Banca centrale europea e da Europol.

2.2.2. In che misura le imprese sono pronte al passaggio all’euro?

Nella seconda metà del mese di agosto e all’inizio del mese di settembre il comitato nazionale per il passaggio all’euro ( National Euro Changeover Committee – NECC) ha realizzato, in collaborazione con l’Ufficio nazionale di statistica, un sondaggio sullo stato di avanzamento dei preparativi delle imprese maltesi per il passaggio all’euro[10]. La quasi totalità delle 908 imprese (che rappresentano una popolazione di 16 500 persone) che hanno partecipato all’indagine (98%) sa che l’euro verrà introdotto il 1° gennaio 2008, ed una maggioranza del 56% di esse sa che il periodo di doppia circolazione, durante il quale potranno ancora accettare pagamenti in lire maltesi, durerà un mese. Nove imprese su dieci sanno che il contante dovrà essere restituito esclusivamente in euro fin dal giorno €.

La maggioranza delle imprese (55%) prevede di ricevere contante in euro delle loro banche prima del 1° gennaio 2008. Del 33% di imprese che non hanno previsto la subprealimentazione, più di un terzo (37%) dispone già di euro o si rifornirà presso gli ATM o le banche in gennaio, mentre un quarto (26%) non effettua operazioni in contanti.

Per quanto riguarda i sistemi informatici che devono essere modificati per il passaggio all’euro, le imprese hanno menzionato soprattutto i sistemi logistici, seguiti dai programmi per la vendita e il marketing, i sistemi contabili e i sistemi di gestione delle risorse umane. Circa un terzo delle imprese (31%) hanno già adeguato i loro sistemi contabili in previsione del passaggio all’euro. Questa percentuale può sembrare relativamente bassa, ma va tenuto conto del fatto che una proporzione significativa delle imprese maltesi è rappresentata da piccole imprese (il 72% delle imprese è costituito da lavoratori in proprio che non hanno dipendenti e che in genere non utilizzano sistemi contabili informatizzati).

Il NECC ha lanciato un intenso programma di formazione per le imprese, nell’ambito del quale 70 formatori euro (“ euro assistants ”) formano direttamente le PMI, e ha adottato un approccio improntato alla “formazione dei formatori” che dovrebbe consentire alle imprese più grandi di fornire a cascata una formazione sul passaggio all’euro in seno alla loro organizzazione.

2.2.3. Quali misure vengono adottate per evitare l’impressione di un aumento dei prezzi in concomitanza con il passaggio all’euro?

Circa due terzi della popolazione maltese (65%) teme ancora aumenti di prezzo in concomitanza con il passaggio all’euro, e il 76% prevede persino abusi sui prezzi. Il NECC continua ad attuare un nutrito pacchetto di misure per tentare di dissipare queste preoccupazioni[11]. La doppia indicazione dei prezzi in lire maltesi ed in euro è diventata obbligatoria l’11 luglio 2007, e resterà in vigore fino al 30 giugno 2008. All’iniziativa FAIR, nel quadro della quale più di 6 500 imprese (che rappresentano circa l’80% dei punti vendita al dettaglio) si sono impegnate a non aumentare i prezzi dei prodotti e dei servizi in concomitanza con il passaggio all’euro, si sono aggiunti gli accordi di stabilità dei prezzi che il NECC ha concluso con un certo numero di importatori, di distributori e di produttori nell’agosto e nel settembre 2007. Ai sensi di detti accordi, le imprese si sono impegnate a mantenere stabili i prezzi di una vasta gamma di prodotti e servizi per un certo periodo di tempo prima e dopo il passaggio all’euro. La vigilanza sui prezzi esercitata attualmente dalle autorità maltesi resta fondamentale per valutare l’evoluzione dei prezzi e informare i consumatori, e dovrebbe continuare per tutto il 2008, quando giungeranno a termine l’iniziativa FAIR e la doppia indicazione dei prezzi.

2.2.4. In che misura i cittadini sono pronti al passaggio all’euro?

Il NECC, responsabile dell’attuazione della strategia di comunicazione sul passaggio all’euro a Malta, ha lanciato, dopo una breve pausa nell’agosto 2007, un’intensa e vasta campagna di informazione “sull’imminenza” dell’introduzione dell’euro (ad esempio, quando depositare le lire maltesi, come utilizzare il convertitore dell’euro). La campagna è in parte finanziata dalla Commissione europea.

La campagna condotta sui mezzi di comunicazione, in particolare giornali, riviste, radio e televisione, ma anche sulle pensiline degli autobus e tramite cartelli pubblicitari, è sostenuta da azioni specifiche rivolte a gruppi determinati: nelle parrocchie è stato creato un “eurocentro” per rispondere alle domande degli abitanti dei paesi, è stato ideato un kit per i formatori di gruppi vulnerabili e per le imprese, e nelle scuole secondarie è stato lanciato un concorso sull’euro. Fra le altre azioni adottate vanno citati i tre grandi orologi per il conto alla rovescia collocati in luoghi strategici di Malta e un “notiziario sull’euro” di 1,5 minuti trasmesso nel corso del telegiornale della sera sulle principali reti televisive maltesi. In ottobre Malta ha organizzato, in collaborazione con la Commissione europea e con la Banca centrale europea, una conferenza sull’UEM e sull’euro.

I risultati dell’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro del settembre 2007 sono molto incoraggianti per Malta e confermano il successo dell’intensa e vasta campagna di comunicazione realizzata dalle autorità. La tendenza resta positiva e il sostegno a favore dell’euro ha raggiunto un buon livello. Il 56% degli intervistati (contro il 54% nell’aprile 2007 e il 48% nel settembre 2006) si sono detti personalmente molto soddisfatti o abbastanza soddisfatti dell’introduzione dell’euro, il secondo valore più elevato tra i paesi interessati. Tuttavia, il livello del sostegno a favore dell’euro rimane nettamente inferiore ai livelli registrati in Slovenia nella stessa fase.

L’impatto della campagna di comunicazione in corso a Malta è anche visibile in altri settori. Il buon livello di soddisfazione degli intervistati per il proprio grado di informazione è ulteriormente aumentato rispetto al mese si aprile, anche se solo leggermente: il 74% degli intervistati ritengono di essere abbastanza o molto bene informati, rispetto al precedente 71%. Il 99% degli intervistati sa che l’euro sarà introdotto nel 2008. È leggermente migliorata la familiarità con alcune caratteristiche fondamentali dell’euro e dell’UEM.

2.2.5. Conclusione

Negli ultimi mesi Malta ha ulteriormente migliorato e completato i preparativi pratici e sembra ora ben preparata all’introduzione dell’euro. Per permettere alle imprese di restituire il resto esclusivamente in euro fin dal giorno €, bisogna prestare particolare attenzione ad assicurare un adeguato livello di subprealimentazione. Occorre proseguire le vasta campagna di comunicazione sull’euro per accrescere ulteriormente il sostegno a favore della moneta unica.

2.3. Altri Stati membri

Il documento di lavoro dei servizi della Commissione allegato alla presente relazione traccia una panoramica dei preparativi pratici negli altri Stati membri che non hanno ancora adottato l’euro.

[1] Decisione del Consiglio, del 10 luglio 2007, a norma dell’articolo 122, paragrafo 2, del trattato CE relativa all’adozione della moneta unica da parte di Cipro il 1° gennaio 2008 (GU L 186 del 18.7.2007, pag. 29); Decisione del Consiglio, del 10 luglio 2007, a norma dell’articolo 122, paragrafo 2, del trattato CE relativa all’adozione della moneta unica da parte di Malta il 1° gennaio 2008 (GU L 186 del 18.7.2007, pag. 32).

[2] COM(2004) 748 del 10 novembre 2004; COM(2005) 545 del 4 novembre 2005; COM(2006) 322 del 22 giugno 2006; COM(2006) 671 del 10 novembre 2006; COM(2007) 434 del 16 luglio 2007.

[3] Il giorno-¬ è il giorno in cui le banconote e monete in euro saranno messe in circolazione; nel caso di Cipro e di Malta, il 1° gennaio 2008.

[4] Nei prino-€ è il giorno in cui le banconote e monete in euro saranno messe in circolazione; nel caso di Cipro e di Malta, il 1° gennaio 2008.

[5] Nei primi giorni e settimane che seguiranno l’introduzione dell’euro, il fabbisogno di contante dei dettaglianti sarà nettamente più elevato che in tempi normali, dato che gli importi pagati in valuta nazionale dai clienti non potranno essere utilizzati per restituire il resto, e visto che per i loro pagamenti i clienti utilizzeranno più del solito il contante in moneta nazionale, per sbarazzarsene senza dovere recarsi in banca a cambiarlo. Se i clienti che pagano in euro utilizzano già banconote in euro di piccolo taglio o pagano l’importo esatto, i dettaglianti avranno bisogno di meno euro per il resto.

[6] Cfr. la quarta relazione, pagina 8 (http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/transition/transition_main_en.htm).

[7] Cfr. I Flash dell’Eurobarometro n. 200 e n. 218. Tutti i sondaggi dell’Eurobarometro sull’euro sono disponibili all’indirizzo http://ec.europa.eu/public_opinion/euro_en.htm.

[8] Flash Eurobarometro n. 214, settembre 2007.

[9] Flash Eurobarometro n. 207.

[10] Cfr. la quarta relazione, pagina 11.

[11] Cfr. http://www.euro.gov.mt/page.aspx?ID=590.

[12] Cfr. la quinta relazione, pagina 7(http://ec.europa.eu/economy_finance/euro/transition/transition_main_en.htm).

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