Bruxelles, 25.9.2025

COM(2025) 517 final

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Nona relazione annuale sullo strumento per i rifugiati in Turchia


Indice

1.    INTRODUZIONE    

1.1.    La Turchia e la crisi dei rifugiati    

1.2.    Risposta dell'UE alla crisi e creazione dello strumento    

2.    Funzionamento dello strumento    

3.    Capacità finanziaria, durata e natura del finanziamento    

4.    Attuazione dello strumento    

5.    Monitoraggio, valutazione e audit    

6.    Comunicazione e visibilità    

7.    Conclusioni e sviluppi futuri    



1.INTRODUZIONE

Ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 1, della decisione C(2015) 9500 della Commissione 1 ("decisione"), la Commissione deve informare regolarmente il Parlamento europeo e il Consiglio sull'attuazione dello strumento per i rifugiati in Turchia ("strumento"). L'articolo 8, paragrafo 2, della decisione prevede che la Commissione riferisca annualmente al Parlamento europeo e al Consiglio in merito all'attuazione dello strumento. La prima relazione annuale sullo strumento è stata pubblicata nel marzo 2017 2 . Tutte le relazioni annuali sono reperibili sul sito web dello strumento per i rifugiati. La presente relazione si basa sui dati fino al febbraio 2025 compreso.

1.1.1.La Turchia e la crisi dei rifugiati

Data la posizione geografica, la Turchia è un importante paese di accoglienza e di transito di rifugiati e migranti. Secondo i dati forniti dal governo turco, nel gennaio 2025 il paese ospitava 2 888 876 siriani beneficiari di protezione temporanea e oltre 300 000 rifugiati e richiedenti asilo registrati provenienti principalmente da Afghanistan, Iraq, Iran e Somalia 3 , 4 . Questo stato di cose ha avuto un enorme impatto sulle comunità di accoglienza. Lo sfollamento protratto dei rifugiati siriani e il crescente numero di arrivi irregolari dall'Afghanistan in Turchia mettono sempre più in difficoltà la coesione sociale tra i rifugiati, i migranti e le comunità di accoglienza. Allo stesso tempo, permane la pressione lungo il confine turco-iraniano. Secondo i dati forniti dalle autorità turche, in seguito alla caduta del regime di Assad nel dicembre 2024 un numero sempre maggiore di siriani con status di protezione temporanea in Turchia ha attraversato la frontiera con la Siria. I dati non indicano con piena chiarezza se si tratti di rimpatri definitivi o di visite esplorative ("go-and-see") 5 . Le autorità turche hanno sottolineato che i rimpatri dovrebbero essere volontari, sicuri, dignitosi e ordinati.

La Turchia continua a compiere sforzi enormi per dare accoglienza a rifugiati e migranti e soddisfarne i bisogni, e ha ribadito l'impegno a favore dell'attuazione della dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016 6 ("dichiarazione"). La dichiarazione ha continuato a produrre risultati concreti nel 2024. Sebbene ancora inferiori ai dati precedenti alla dichiarazione, gli arrivi irregolari via mare in Grecia, così come gli arrivi via terra in Bulgaria, hanno continuato ad aumentare, mentre gli arrivi in Italia e nel territorio di Cipro controllato dal governo sono notevolmente diminuiti 7 .

È proseguita l'attuazione del programma di reinsediamento "uno a uno" previsto nel quadro della dichiarazione. Tra aprile 2016 e febbraio 2025 sono stati reinsediati nell'UE dalla Turchia oltre 43 815 rifugiati siriani. Dal 2016 i rinvii di migranti in Turchia dalle isole greche sono stati 2 140. Poiché le autorità turche non hanno revocato la decisione del marzo 2020 di sospendere le operazioni di rinvio nell'ambito della dichiarazione a seguito della pandemia di COVID-19, da allora non ne sono state più effettuate, nonostante le reiterate richieste della Commissione e delle autorità elleniche.

Il Consiglio europeo di ottobre 2020 ha convenuto di avviare un'agenda positiva UE-Turchia, indicando quattro settori prioritari: i) miglioramento del funzionamento dell'unione doganale e rilancio delle discussioni sul relativo ammodernamento; ii) migrazione e sostegno ai rifugiati; iii) dialoghi ad alto livello; iv) contatti interpersonali e mobilità. Il Consiglio europeo di giugno 2021 ha ribadito che l'UE è pronta a interagire con la Turchia in modo graduale, proporzionato e reversibile per intensificare la cooperazione in una serie di settori di interesse comune, ferme restando le condizioni stabilite nel marzo 2021 e in precedenti conclusioni del Consiglio europeo. La comunicazione congiunta del 29 novembre 2023 ha dato seguito all'invito del Consiglio europeo del 29-30 giugno 2023, rivolto all'alto rappresentante e alla Commissione, a presentare una relazione sullo stato delle relazioni UE-Turchia. Ha avanzato diverse proposte per ravvivare le relazioni, anche nel settore della gestione della migrazione e del sostegno finanziario ai rifugiati e alle comunità di accoglienza. Nel novembre 2023 si è tenuto a Bruxelles un dialogo ad alto livello UE-Turchia in materia di migrazione e sicurezza ed è previsto che si terrà una nuova riunione nel primo semestre del 2025.

1.2.Risposta dell'UE alla crisi e creazione dello strumento

In risposta alla richiesta di consistenti finanziamenti supplementari a sostegno dei rifugiati in Turchia, presentata dagli Stati membri dell'UE, la Commissione, con decisione del 24 novembre 2015, modificata una prima volta il 10 febbraio 2016 e successivamente il 14 marzo e il 24 luglio 2018, ha creato lo strumento per i rifugiati in Turchia. Si tratta di un meccanismo volto a coordinare la mobilitazione delle risorse messe a disposizione nell'ambito del bilancio dell'UE e dei contributi aggiuntivi degli Stati membri integrati nel bilancio dell'UE come entrate con destinazione specifica esterne 8 . Gli Stati membri hanno assunto l'impegno politico di fornire contributi nazionali nel quadro dell'intesa comune con la Commissione, adottata il 3 febbraio 2016 e aggiornata in occasione dell'accordo sulla seconda rata dello strumento 9 . L'intesa comune ha inoltre istituito un quadro di condizionalità.

Il 18 marzo 2016 i capi di Stato o di governo dell'UE e della Turchia hanno ribadito l'impegno ad attuare il piano d'azione comune e si sono accordati su ulteriori misure volte ad approfondire le relazioni UE-Turchia e ad affrontare la crisi migratoria 10 . La Turchia e l'UE hanno riconosciuto la necessità di intervenire ulteriormente in modo rapido e deciso. Nello specifico la dichiarazione UE-Turchia ha esortato a porre fine alla migrazione irregolare dalla Turchia verso l'UE smantellando il modello di attività dei trafficanti e offrendo ai migranti un'alternativa al mettere a rischio la propria vita, e ha invitato ad accelerare l'attuazione dello strumento.

Per la prima rata dello strumento (2016-2017) sono stati stanziati complessivamente 3 miliardi di EUR 11 e un ulteriore importo di 3 miliardi di EUR è stato messo a disposizione per la seconda rata (2018-2019), portando così il totale dello strumento a 6 miliardi di EUR. In seguito alla riunione la Commissione si è mossa rapidamente per concludere i contratti relativi ai primi progetti. Al 31 dicembre 2020 la Commissione aveva stipulato contratti per l'intera dotazione operativa dello strumento e alla fine del 2024 erano stati erogati oltre 5,7 miliardi di EUR.

2.Funzionamento dello strumento 

Lo strumento è un meccanismo di coordinamento che ha consentito di mobilitare in modo rapido, efficace ed efficiente l'assistenza dell'UE ai rifugiati in Turchia nel rispetto di una sana gestione finanziaria. Ha permesso la mobilitazione ottimale degli attuali strumenti di finanziamento dell'UE, sotto forma di assistenza umanitaria e/o di assistenza allo sviluppo, al fine di rispondere ai bisogni dei rifugiati e delle comunità di accoglienza in modo globale e coordinato 12 .

Il comitato direttivo dello strumento formula orientamenti strategici riguardanti le priorità, i tipi di azioni da sostenere, gli importi da stanziare e gli strumenti finanziari da mobilitare, nonché le condizioni relative all'attuazione degli impegni assunti dalla Turchia nell'ambito del piano d'azione comune UE-Turchia del 29 novembre 2015 ("piano d'azione comune") 13 .

La sostenibilità dei progetti sostenuti dallo strumento e la cotitolarità da parte delle autorità turche continuano a essere importanti. L'importanza della sostenibilità e dell'impatto è stata sottolineata nelle raccomandazioni contenute nella seconda relazione speciale della Corte dei conti europea dell'aprile 2024. I settori a cui destinare l'assistenza in via prioritaria sono individuati sulla base di una valutazione globale e indipendente dei bisogni, che è stata aggiornata nel 2018.

Lo strumento ha coordinato i finanziamenti forniti dagli strumenti di finanziamento esterno seguenti 14 : i) aiuto umanitario; ii) strumento europeo di vicinato; iii) strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI); iv) strumento di assistenza preadesione (IPA); v) strumento inteso a contribuire alla stabilità e alla pace. Le misure finanziate dal bilancio dell'UE sono attuate conformemente alle norme e alle regole finanziarie dell'Unione applicabili alla gestione diretta e a quella indiretta. L'attuazione dell'assistenza è subordinata al rigoroso rispetto da parte della Turchia degli impegni assunti nel piano d'azione comune e nella dichiarazione.

3.Capacità finanziaria, durata e natura del finanziamento

La dotazione totale coordinata dallo strumento è di 6 miliardi di EUR, mobilitati in due rate. I progetti nell'ambito della prima e della seconda rata proseguiranno fino alla fine del 2025 (quattro sono stati prorogati fino alla fine del 2029 per cause di forza maggiore come il terremoto del 2023); molti dei progetti coperti dalla prima rata sono completati e secondo le previsioni la maggior parte si concluderà in tempo utile o prima del termine ultimo. In via eccezionale, a causa della pandemia di COVID-19 è stato prorogato il periodo di attuazione dei progetti nell'ambito della misura speciale del 2016 (1,6 miliardi di EUR), consentendo a tutti i progetti in questione di raggiungere gli obiettivi dichiarati.

La prima rata ammontava a 3 miliardi di EUR, di cui 1 miliardo di EUR proveniente dal bilancio dell'UE e 2 miliardi di EUR sotto forma di contributi bilaterali dagli Stati membri. Anche la seconda rata era pari a 3 miliardi di EUR, di cui 2 miliardi di EUR provenienti dal bilancio dell'UE e 1 miliardo di EUR dagli Stati membri 15 .

Per quanto riguarda le risorse provenienti dal bilancio dell'UE, dell'importo di 1 miliardo di EUR per il 2016-2017, 250 milioni di EUR sono stati mobilitati nel 2016 e 750 milioni di EUR nel 2017; dei 2 miliardi di EUR per il 2018-2019, 550 milioni di EUR sono stati mobilitati nel 2018 e il resto nel 2019.

Quanto ai contributi degli Stati membri, per la prima rata gli Stati membri hanno versato allo strumento 677 milioni di EUR nel 2016, 847 milioni di EUR nel 2017, 396 milioni di EUR nel 2018 e 80 milioni di EUR nel 2019. Per la seconda rata hanno versato 68 milioni di EUR nel 2018, 202 milioni di EUR nel 2019, 265 milioni di EUR nel 2020, 166 milioni di EUR nel 2021, 165 milioni di EUR nel 2022 e infine 134 milioni di EUR nel 2023. I contributi degli Stati membri sono stati versati direttamente al bilancio dell'UE sotto forma di entrate con destinazione specifica esterne e destinati alle linee di bilancio dell'IPA e dell'aiuto umanitario.

Si continua a registrare una soddisfacente simmetria tra il ritmo con cui gli Stati membri versano i contributi allo strumento e il ritmo degli esborsi dallo strumento finanziati con tali contributi.

Assistenza supplementare dell'UE ai rifugiati in Turchia al di fuori dello strumento

Nel 2020 la Commissione ha stanziato un importo supplementare di 535 milioni di EUR al di fuori dello strumento, a sostegno delle azioni umanitarie in Turchia. L'assistenza ai rifugiati si è concentrata sui bisogni di base, sulla protezione, sull'istruzione e sull'assistenza sanitaria ed è stata interamente oggetto di contratti ed erogata.

La tendenza si è confermata nel 2021. Facendo seguito alle conclusioni del Consiglio europeo di giugno di quell'anno, la Commissione ha mobilitato 3 miliardi di EUR a favore dei rifugiati e delle comunità di accoglienza in Turchia per il periodo 2021-2023. Tale finanziamento mirava a garantire il proseguimento degli interventi fondamentali dello strumento nei settori prioritari dell'assistenza umanitaria, dei bisogni di base, dell'istruzione e della sanità, così come nella gestione della migrazione e nel controllo delle frontiere. Comprendeva anche 150 milioni di EUR degli strumenti della DG HOME, principalmente a sostegno delle operazioni di reinsediamento dalla Turchia svolte dagli Stati membri dell'UE, ma anche a sostegno della gestione della migrazione, della gestione delle frontiere e delle attività di contrasto al traffico di migranti. Comprendeva inoltre 14,4 milioni di EUR nell'ambito di una misura di sostegno adottata nell'ottobre 2024.

Una parte significativa dei finanziamenti per il periodo 2021-2023 è stata mobilitata in risposta ai devastanti terremoti avvenuti in Turchia nel 2023: 355,6 milioni di EUR in totale sono stati destinati al sostegno socioeconomico, alle infrastrutture municipali, alle infrastrutture scolastiche e a quelle sanitarie.

Nel febbraio 2024, nell'ambito di un accordo sulla revisione del quadro finanziario pluriennale (QFP) 2021-2027, il Consiglio europeo ha deciso di stanziare altri 2 miliardi di EUR per mantenere una cooperazione efficace in materia di migrazione con i paesi terzi, compreso il sostegno ai rifugiati siriani in Turchia.

In occasione della conferenza sulla Siria del maggio 2024 la Commissione si è impegnata a stanziare 1 miliardo di EUR a sostegno dei rifugiati e delle comunità di accoglienza in Turchia: 520 milioni di EUR provenienti dal bilancio ordinario per il 2024 per garantire il proseguimento dell'assistenza ai rifugiati, più 480 milioni di EUR di anticipi sulla dotazione anzidetta di 2 miliardi di EUR, della quale rimanevano quindi disponibili per il periodo 2025-2027 circa 1,5 miliardi di EUR. Il pacchetto da 1 miliardo di EUR comprendeva cinque misure incentrate sui seguenti aspetti: i) istruzione (80 milioni di EUR); ii) bisogni di base, assistenza sanitaria, servizi municipali e coesione sociale (421 milioni di EUR); iii) gestione della migrazione e controllo di frontiera (398 milioni di EUR); iv) accantonamento per un eventuale nuovo impegno futuro della Banca europea per gli investimenti atto a generare potenziali prestiti per investimenti connessi ai rifugiati (75 milioni di EUR); v) assistenza umanitaria (26 milioni di EUR).

Il totale dei finanziamenti dell'UE stanziati a favore dell'assistenza ai rifugiati e alle comunità di accoglienza in Turchia dal 2011 ammonta a 12,4 miliardi di EUR. Questo importo comprende 345 milioni di EUR di assistenza ai rifugiati mobilitati tra il 2011 e il 2016, 6 miliardi di EUR nell'ambito dello strumento, 535 milioni di EUR in finanziamenti ponte nel 2020, 3 miliardi di EUR in finanziamenti supplementari nel periodo 2021-2023, 1 miliardo di EUR nel 2024 e altri 1,5 miliardi di EUR di assistenza pianificata fino al 2027.

4.Attuazione dello strumento

Lo strumento è attuato sotto forma di assistenza umanitaria e assistenza allo sviluppo. Con la prima rata sono stati assegnati rispettivamente ai due assi circa 1,4 miliardi di EUR e 1,6 miliardi di EUR. Dato il protrarsi della crisi siriana, gli interventi nell'ambito della seconda rata si sono concentrati sempre più sulle attività di sostegno socioeconomico e sulla creazione di possibilità di sostentamento. Con la seconda rata sono stati stanziati 1,04 miliardi di EUR per l'assistenza umanitaria e 1,9 miliardi di EUR per l'assistenza allo sviluppo 16 .

Per lo strumento nel suo insieme, la ripartizione tra assistenza umanitaria e assistenza allo sviluppo al dicembre 2024 è la seguente:

 

Per maggiori informazioni consultare online la tabella dei progetti 17 .

L'assistenza prestata nel quadro dello strumento si basa su progetti. Gli esborsi dipendono dai progressi compiuti nell'attuazione degli interventi dello strumento. Il sostegno fornito dallo strumento comprende l'assistenza ai rifugiati e alle comunità di accoglienza.

L'assistenza umanitaria nell'ambito dello strumento mira ad aiutare i rifugiati più vulnerabili offrendo loro un sostegno dignitoso ai fini del soddisfacimento dei bisogni di base e della protezione 18 . Colma inoltre le lacune attraverso agenzie specializzate e partner nei settori prioritari della sanità e dell'istruzione. La fornitura di aiuto umanitario dell'UE è guidata dal Consenso europeo sull'aiuto umanitario del 2007 19 , in virtù del quale, in quanto attore umanitario, l'UE rispetta i principi di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza, come previsto dall'articolo 214 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea e dal regolamento relativo all'aiuto umanitario (regolamento (CE) n. 1257/96) 20 , 21 .

Nell'asse umanitario dello strumento sono stati attuati complessivamente 65 progetti attraverso 21 partner nell'ambito sia della prima che della seconda rata. Si tratta di progetti che soddisfano i bisogni di base e offrono protezione, istruzione e assistenza sanitaria ai rifugiati più vulnerabili in Turchia. Con la prima rata circa 1,4 miliardi di EUR sono stati destinati all'assistenza umanitaria e sono stati oggetto di contratti, con esborsi pari a 1,4 miliardi di EUR, mentre per la seconda rata sono stati erogati 1,04 milioni di EUR a fronte di 1,05 miliardi di EUR oggetto di contratti.

Oltre a rispondere ai bisogni a lungo termine dei rifugiati nei settori della sanità, dell'istruzione e dello sviluppo socioeconomico, in particolare per quanto riguarda l'accesso ai servizi pubblici e alle possibilità di sostentamento e le infrastrutture municipali, l'assistenza allo sviluppo si concentra sui gruppi vulnerabili e include un aspetto di genere nei propri interventi, ad esempio proteggendo le donne e le ragazze dalla violenza sessuale e di genere e migliorando l'accesso ai servizi che si occupano di salute sessuale e riproduttiva.

Per quanto riguarda l'asse dello strumento dedicato allo sviluppo, l'attuazione di 26 progetti oggetto di contratti nell'ambito della prima rata ha continuato a registrare progressi. Di questi progetti, 15 sono stati attuati nell'ambito del fondo fiduciario regionale dell'UE in risposta alla crisi siriana, per un importo totale di 293 milioni di EUR, oltre allo stanziamento gestito direttamente tramite l'IPA 22 .

Gli esborsi ai partner esecutivi hanno raggiunto circa 3,2 miliardi di EUR su un totale di 3,5 miliardi di EUR destinati all'assistenza allo sviluppo nel quadro di entrambe le rate 23 . Con la prima rata, circa 1,6 miliardi di EUR sono stati destinati all'assistenza allo sviluppo e sono stati oggetto di contratti, con esborsi pari a 1,6 miliardi di EUR, mentre per la seconda rata sono stati erogati quasi 1,7 milioni di EUR a fronte di 1,9 miliardi di EUR oggetto di contratti.

Nell'asse dello strumento dedicato allo sviluppo figurano 14 contratti in corso.

Nel 2024 l'attuazione dello strumento ha continuato a risentire dell'inflazione molto elevata in Turchia e dei problemi legati ai tassi di cambio. Di conseguenza è stato necessario ridimensionare alcuni progetti.

Interventi dello strumento per settore prioritario

I progressi registrati per settore prioritario nell'ambito delle due rate dello strumento sono descritti nelle relazioni di monitoraggio dello strumento 24 . Sono stati conseguiti risultati considerevoli nei settori prioritari indicati di seguito.

Istruzione

È stato stanziato un totale di 2,08 miliardi di EUR a sostegno dell'istruzione nel quadro dello strumento e nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati.

Nell'asse umanitario dello strumento sono stati assegnati all'istruzione oltre 181 milioni di EUR. Il trasferimento condizionale di denaro contante per l'istruzione (Conditional Cash Transfer in Education, CCTE) sostiene l'iscrizione e la frequenza scolastica dei minori rifugiati attraverso pagamenti mensili alle famiglie di rifugiati a condizione che gli alunni frequentino regolarmente le lezioni. Nel 2024 il programma CCTE VI ha sostenuto fino a 585 000 minori rifugiati vulnerabili attraverso trasferimenti condizionali di denaro contante per l'istruzione come contropartita per la frequenza regolare delle scuole pubbliche. In totale 42 312 minori rifugiati a rischio hanno beneficiato di servizi di protezione attraverso i centri di servizi sociali del governo turco e i centri comunitari della Mezzaluna Rossa turca.

Nel settembre 2024 i livelli di assistenza in denaro sono stati adeguati al fine di attenuare l'impatto negativo della forte inflazione. Il numero degli studenti beneficiari del programma ha tuttavia subito un leggero calo durante l'anno per motivi legati a difficoltà finanziarie e all'applicazione del sistema di verifica basato sugli indirizzi. In base a tale sistema, le famiglie beneficiarie di protezione temporanea che cambiano residenza senza la previa approvazione delle autorità vanno incontro alla sospensione dello status di cui godono, con conseguente esclusione dai programmi di assistenza sociale.

Nell'agosto 2024 il ministro dell'Interno ha annunciato che 729 000 siriani beneficiari di protezione temporanea non erano rintracciabili agli indirizzi registrati e avrebbero dovuto riattivare la registrazione. Di conseguenza i minori appartenenti a queste famiglie non hanno potuto fare ricorso a programmi di assistenza sociale come il trasferimento condizionale di denaro contante per l'istruzione, o hanno dovuto abbandonare del tutto il programma. Per affrontare tali difficoltà, nell'ultimo trimestre del 2024 il ministero della Famiglia e dei servizi sociali ha rafforzato la componente relativa alla protezione dei minori.

L'attuazione del programma faro dello strumento (Promoting Integration of Syrian Kids in the Turkish Education System – PIKTES II) da parte del ministero dell'Istruzione nazionale, con una dotazione totale di 400 milioni di EUR, si è conclusa nel gennaio 2023 ed è stata seguita dal progetto PIKTES+ 25 , con una dotazione totale di 300 milioni di EUR, finanziato nell'ambito dell'assistenza supplementare ai rifugiati in Turchia. Nel novembre 2024 PIKTES+ ha ricevuto altri 80 milioni di EUR per contribuire al pagamento degli stipendi degli insegnanti.

In questo settore prioritario, l'obiettivo generale dell'assistenza dell'UE ai rifugiati continua a essere l'integrazione di tutti i minori rifugiati nel sistema di istruzione formale turco, assieme al raggiungimento dei minori non scolarizzati, alla creazione di percorsi sicuri di apprendimento e al miglioramento dei risultati dell'apprendimento. A marzo 2024, nelle 29 province a più alta densità di rifugiati a cui il programma PIKTES+ è rivolto, partecipava all'istruzione formale (compresa quella prescolare) il 74 % dei minori rifugiati (834 169).

Il numero di studenti rifugiati e studenti delle comunità di accoglienza che hanno ricevuto borse di studio finanziate dallo strumento per frequentare corsi di istruzione e formazione tecnica e professionale o istituti di istruzione superiore è salito a 29 049. La maggior parte di questi studenti è costituita da rifugiati e l'equilibrio di genere è stato mantenuto.

Lo strumento ha continuato altresì a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture scolastiche e ha contribuito a ridurre il sovraffollamento scolastico. Il numero di strutture scolastiche ammodernate e completate ha registrato un significativo progresso. Un importante risultato dell'ammodernamento è stata l'installazione di 8 700 lavagne interattive nelle scuole primarie e secondarie. A oggi sono state ammodernate con l'aiuto dello strumento più di 12 000 strutture.

Sono state costruite 175 scuole e sono stati attivati servizi didattici nell'ambito dei progetti "Education for All in Times of Crisis" e "Education Infrastructure for Resilience". I pannelli solari installati sui tetti delle scuole generano energia elettrica per 50 scuole e sono state completate misure di miglioramento dell'efficienza energetica in 41 scuole.

Nel 2024 sono stati firmati contratti per contribuire alla ricostruzione delle infrastrutture scolastiche in Turchia dopo i terremoti del febbraio 2023. Tali finanziamenti mirano ad aumentare l'accesso all'istruzione sia per i rifugiati che per le comunità di accoglienza. Due progetti sovvenzionati, per un totale di 20 milioni di EUR, forniscono borse di studio e servizi associati a studenti rifugiati e studenti delle comunità di accoglienza che intraprendono studi universitari dei vari livelli. I progetti hanno preso il via nel gennaio 2023 e dovrebbero durare tre anni. A gennaio 2025 erano state assegnate borse di studio a 5 702 studenti dell'istruzione superiore, di cui 3 077 siriani e 2 625 turchi.

Protezione

Nel quadro dello strumento e nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati sono stati complessivamente destinati a sostenere la protezione 352 milioni di EUR, prevalentemente tramite progetti nell'asse umanitario.

L'asse umanitario dello strumento ha contribuito alla registrazione e alla verifica dei rifugiati, consentendo loro di regolarizzare lo status in Turchia e agevolando loro l'accesso ai servizi. In particolare ha sostenuto le iniziative di registrazione della presidenza turca per la gestione della migrazione e ne ha rafforzato la capacità istituzionale e tecnica. Oltre agli interventi a sé stanti volti a colmare le lacune e a rispondere a bisogni specifici, in particolare delle persone a rischio, la protezione è stata integrata negli altri pilastri della strategia di risposta umanitaria (bisogni di base, sanità e istruzione). L'obiettivo generale è aiutare più efficacemente i rifugiati a superare le vulnerabilità, regolarizzarne lo status e collegarli a una rete più ampia di servizi sia pubblici che dell'ONU/delle ONG. Nel periodo di riferimento l'assistenza è rimasta incentrata sui gruppi più vulnerabili (migranti lavoratori stagionali agricoli, gruppi chiave di rifugiati 26 ecc.). I progetti finanziati nel quadro del fondo fiduciario dell'UE in risposta alla crisi siriana comprendevano l'assistenza ai centri comunitari in cui sono accolti rifugiati e il successivo orientamento dei rifugiati vulnerabili verso servizi adeguati.

Nell'asse dello strumento dedicato allo sviluppo è proseguita l'attuazione della sovvenzione diretta al ministero della Famiglia e dei servizi sociali per un importo di 20 milioni di EUR. Il progetto mira ad aumentare l'accesso dei segmenti vulnerabili sia della popolazione turca sia dei rifugiati a servizi sociali di qualità, nonché a rafforzare la capacità del ministero di erogare servizi sociali integrati e di qualità.

Salute

È stato stanziato un totale di 1,05 miliardi di EUR a sostegno dell'assistenza sanitaria nel quadro dello strumento e nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati.

Pilastro principale dei finanziamenti dello strumento è il progetto di sostegno sanitario ai migranti denominato SIHHAT, finanziato con una successione di tre stanziamenti: 300 milioni di EUR nel 2016, 210 milioni di EUR nel 2020 e 210 milioni di EUR nel 2023. SIHHAT sostiene le iniziative del ministero turco della Salute volte a dare a tutti i rifugiati un accesso equo e gratuito all'assistenza sanitaria. Sono operativi in totale, in 32 province, 176 centri sanitari per migranti e nove unità sanitarie ubicate in container e 3 500 operatori sanitari, oltre il 75 % dei quali di origine siriana, lavorano in strutture sostenute dall'UE. A causa dei terremoti si sono verificate perdite di personale sanitario e 17 centri sono stati danneggiati; i relativi servizi sono stati trasferiti in unità sanitarie temporanee ospitate in container. L'attuazione di SIHHAT II si è conclusa a metà del 2024. SIHHAT III garantisce la continuità dei servizi di assistenza sanitaria per i rifugiati con un ulteriore sostegno dell'UE pari a 210 milioni di EUR nel 2023 e a 50 milioni di EUR nel 2024.

I due ospedali finanziati nell'ambito dello strumento (a Dörtyol, nella provincia di Hatay, e a Kilis) sono pienamente operativi dal 2022 e hanno fornito servizi essenziali di assistenza sanitaria a seguito dei terremoti del 2023, quando la capacità di entrambi gli ospedali è stata aumentata a 400 posti letto. A integrazione di SIHHAT lo strumento continua a costruire e rinnovare centri sanitari per migranti, acquistando dispositivi medici e kit per la maternità e l'igiene e rinnovando le unità di fisioterapia e riabilitazione. Nel 2024 è iniziata la costruzione di otto centri sanitari e sono state acquistate 113 attrezzature mediche per oltre 40 ospedali.

In termini di sostegno umanitario, due centri di riabilitazione fisica a Kilis e a Reyhanli (Hatay) continuano a essere operativi e a fornire servizi come fisioterapia, attività a favore della salute mentale e sostegno psicosociale per i rifugiati con disabilità e altre vulnerabilità.

Infrastrutture municipali

È stato stanziato un totale di 509 milioni di EUR per il sostegno alle infrastrutture municipali nel quadro dello strumento e nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati.

Lo strumento sostiene diversi comuni erogando servizi municipali essenziali, tra cui l'approvvigionamento idrico, i servizi igienico-sanitari e la gestione dei rifiuti solidi. Sostiene inoltre le infrastrutture locali erogando servizi ricreativi. Per quanto riguarda le strutture ricreative, sono state completate 12 opere (campi da calcio e da tennis), mentre sono in fase di costruzione 10 complessi sportivi. Proseguono i progetti di costruzione di impianti idrici e di trattamento delle acque reflue nelle province di Kilis, Şanlıurfa, Gaziantep, Mersin, Mardin, Adıyaman, Malatya e Hatay.

Nel 2023 e nel 2024 sono stati predisposti ulteriori contratti per le infrastrutture municipali. Il loro obiettivo è consentire il proseguimento, da un lato, di un progetto volto a rafforzare i giovani vulnerabili mettendo a disposizione infrastrutture sportive e giovanili inclusive e, dall'altro, di un progetto volto a ripristinare gli impianti di approvvigionamento idrico e di trattamento delle acque reflue.

Un altro contratto in questo settore prioritario è stato firmato nel 2024 con il ministero turco dell'Ambiente, dell'urbanizzazione e dei cambiamenti climatici per contribuire alla preparazione e all'attuazione dei progetti di infrastrutture municipali per i quali saranno facilitati attraverso Ilbank i prestiti delle istituzioni finanziarie internazionali.

Bisogni di base e sostegno socioeconomico

Nel quadro dello strumento e nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati, un totale di 4 miliardi di EUR è stato assegnato ai bisogni di base e al sostegno socioeconomico.

Gli interventi in questo settore prioritario puntano ad aiutare il soddisfacimento dei bisogni di base dei rifugiati più vulnerabili e a rafforzare la resilienza e l'autonomia dei rifugiati. Dovrebbero infatti consentire il loro graduale affrancamento dall'assistenza sociale in una prospettiva di maggiore autonomia e di maggiori possibilità di sostentamento.

Nel quadro dell'assistenza per i bisogni di base prevista dallo strumento, più di 2,6 milioni di rifugiati hanno ricevuto un sostegno diretto che permette loro di vivere dignitosamente. Fino a luglio 2023 la maggior parte del sostegno era fornita tramite la rete di sicurezza sociale di emergenza (ESSN), programma di assistenza sociale che erogava a più di 1,6 milioni di rifugiati contributi in denaro da prelevare ogni mese mediante una carta di debito.

Con la seconda rata dello strumento è stata completata l'attuazione di una sovvenzione diretta di 245 milioni di EUR con il ministero della Famiglia e dei servizi sociali. La sovvenzione consentiva di fornire un sostegno finanziario mensile equiparabile all'assistenza sociale prestata alle persone vulnerabili nell'ambito del sistema di previdenza sociale turco, ossia il programma integrativo ESSN (C-ESSN). Il progetto, che operava in parallelo con l'ESSN, forniva sostegno a famiglie monoparentali, anziani e persone con disabilità (anche gravi). Nel 2024 è stata garantita la continuità dei programmi C-ESSN ed ESSN 27 nell'ambito dei 3 miliardi di EUR di sostegno aggiuntivo ai rifugiati mobilitati per il periodo 2021-2023 28  al di fuori dello strumento. Da allora i due programmi sono stati fusi nel contratto unico. Nel luglio 2023 è stato firmato con il ministero della Famiglia e dei servizi sociali il nuovo programma di assistenza in denaro relativo alla rete di sicurezza sociale per i rifugiati in Turchia (SSN), per un valore di 781 milioni di EUR. Questo intervento ha segnato la transizione dell'ESSN dall'aiuto umanitario all'assistenza allo sviluppo a lungo termine e la fine della partecipazione della DG ECHO alla gestione del programma. L'attuale programma (SSN) aiuta poco più di 1,4 milioni di rifugiati a soddisfare i loro bisogni quotidiani di base.

Prosegue il sostegno socioeconomico aggiuntivo ai rifugiati volto ad agevolarne l'accesso al mercato del lavoro. La strategia dell'UE in questo settore prioritario riguarda i versanti dell'offerta e della domanda nel mercato del lavoro. Tra i principali tipi di sostegno figurano l'istruzione e la formazione tecnica e professionale, corsi di formazione professionale a breve termine, tra cui formazione sul posto di lavoro, formazione in materia di competenze trasversali, consulenza lavorativa e professionale e servizi di sostegno, nonché il sostegno in materia di permessi di lavoro. Nel 2024 sono stati iscritti 11 779 partecipanti, nel corso di un semestre, a corsi di formazione a breve termine per lo sviluppo delle competenze professionali, e il numero complessivo di beneficiari di tali corsi è salito così a 83 789, di cui il 51 % uomini. Inoltre i dati raccolti da tre progetti nello stesso periodo registrano 8 584 nuovi posti di lavoro creati da imprese avviate o ampliate con il sostegno dell'UE ai rifugiati, il che porta a un totale di 15 004 posti di lavoro.

Il secondo asse principale del programma è incentrato sulla creazione di nuove imprese e sull'espansione di quelle esistenti attraverso un sostegno materiale e non materiale volto a migliorare la creazione di occupazione formale. I progetti di sostegno all'occupazione e di sostegno alla transizione verso il mercato del lavoro (ISDEP I e ISDEP II), attuati in collaborazione con l'Agenzia turca per l'impiego (İŞKUR) e con la direzione generale della forza lavoro internazionale (DG ILF) del ministero del Lavoro e della sicurezza sociale, si concentrano sull'aumento dell'occupazione formale dei rifugiati e dei membri delle comunità di accoglienza. Il progetto ISDEP I è stato completato con successo nel 2024. Sono erogate sovvenzioni agli imprenditori, compresa una formazione all'imprenditorialità, ed è fornito un sostegno materiale e non materiale sia ai rifugiati siriani che alle comunità di accoglienza al fine di creare posti di lavoro, in stretta collaborazione con l'Organizzazione turca per lo sviluppo della piccola e media industria (KOSGEB) e con la Banca turca per lo sviluppo e gli investimenti (TKYB).

Il progetto di rafforzamento delle capacità imprenditoriali per un'integrazione socio-economica sostenibile (ENHANCER) e il progetto di imprenditorialità sociale, emancipazione e coesione nelle comunità di rifugiati e di accoglienza in Turchia condividono lo stesso obiettivo e sono attuati in collaborazione con il ministero dell'Industria e della tecnologia. Altri progetti sono in corso nei settori dell'occupazione agricola, della formazione professionale e dell'apprendistato. Nel 2024 sono stati firmati ulteriori contratti per il sostegno socioeconomico. Tra questi figurano contratti volti a migliorare i mezzi di sussistenza sostenibili e l'occupazione formale per i rifugiati e le comunità di accoglienza nelle zone colpite dai terremoti del febbraio 2023.

Gestione della migrazione

Complessivamente sono stati assegnati 878 milioni di EUR per il sostegno alla gestione della migrazione nel quadro dello strumento e nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati 29 .

Sono stati completati due progetti finanziati con la prima rata per un totale di 80 milioni di EUR: il primo ha fornito sostegno dell'UE per rafforzare la capacità di ricerca e soccorso della guardia costiera turca, mentre il secondo si proponeva di sostenere la presidenza turca per la gestione della migrazione 30 nella gestione dei rimpatri dall'UE. 

Nel 2024 hanno continuato ad essere attuati tre progetti per un importo di 30 milioni di EUR nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati, al fine di: i) rafforzare la capacità della presidenza turca per la gestione della migrazione di contrastare la migrazione irregolare; ii) migliorare la cooperazione interservizi tra le agenzie competenti per la gestione delle frontiere negli aeroporti; iii) continuare a fornire supporto operativo per la gestione dei centri di permanenza per i rimpatri.

Dal 2024 è in esecuzione un contratto da 220 milioni di EUR firmato nel dicembre 2023 che mira a rafforzare ulteriormente la gestione delle frontiere orientale e sudorientale della Turchia. Nel 2024, nell'ambito del sostegno aggiuntivo ai rifugiati, sono stati stanziati altri 398 milioni di EUR per sostenere la capacità di gestione della migrazione e delle frontiere della Turchia. I finanziamenti sono incentrati sui seguenti aspetti: i) rimpatri volontari nei paesi di origine; ii) rafforzamento delle procedure di protezione internazionale e temporanea; iii) prevenzione del traffico di migranti; iv) sicurezza delle frontiere terrestri e marittime; e migrazione regolare. I finanziamenti comprendevano anche un'integrazione di 50 milioni di EUR destinata al progetto di gestione delle frontiere di cui sopra.

Aspetti di genere nei progetti dello strumento

Il terzo piano d'azione dell'UE sulla parità di genere "Insieme verso un mondo garante della parità di genere 2021-2025" continua a orientare l'attuazione degli interventi nell'ambito dello strumento. Nel 2024 sono rimasti temi prioritari la promozione, la tutela e il rispetto dei diritti umani di donne e ragazze in tutta la loro diversità, la parità di genere e l'emancipazione di donne e ragazze. Le considerazioni di genere sono state integrate in tutti i progetti dello strumento e monitorate costantemente mediante dati disaggregati (76 indicatori).

Lo strumento ha migliorato considerevolmente l'occupabilità delle donne: oltre 26 000 donne hanno completato una formazione professionale di breve durata, circa 40 000 hanno beneficiato di servizi di consulenza in materia di occupazione e 500 imprese di proprietà femminile hanno ricevuto consulenza o sostegno finanziario. Lo strumento ha offerto corsi di lingua turca alle rifugiate: circa 25 000 adulte e 20 000 studentesse li hanno completati con successo. Circa 55 000 bambine rifugiate hanno usufruito dell'istruzione prescolastica messa a disposizione attraverso i progetti finanziati dallo strumento e 15 000 studentesse hanno ottenuto borse di studio. Si rilevi che quasi il 50 % del corpo insegnante e del personale scolastico assunto dallo strumento è costituito da donne. Anche i programmi di trasferimento di denaro offrono benefici a oltre un milione di rifugiate, che ricevono trasferimenti regolari e incondizionati di risorse. Circa 400 000 famiglie di studentesse hanno ricevuto un trasferimento condizionale di denaro contante per il sostegno scolastico. Al di là dei programmi di trasferimento di denaro, circa 500 000 rifugiate hanno ricevuto servizi di orientamento in materia di protezione, mentre circa 550 000 hanno usufruito di servizi di protezione forniti mediante progetti finanziati dallo strumento.

5.Monitoraggio, valutazione e audit

Nel 2024 la rendicontazione sui risultati dello strumento ha continuato a basarsi sul quadro dei risultati dello strumento 31 e sulla teoria del cambiamento 32 . La tredicesima relazione di monitoraggio dello strumento è stata pubblicata nel dicembre 2024 e può essere consultata sul sito web della DG ENEST 33 .

Alla fine del 2024 la Commissione ha firmato un nuovo contratto per garantire la continuità del sistema di monitoraggio e gestione dei dati dello strumento istituito nell'ambito del primo contratto di assistenza tecnica (SUMAR) 34 . Il contratto SUMAF iniziale 35 è giunto a scadenza nel mese di dicembre; ha registrato 127 missioni di monitoraggio (relative a quattro missioni ad hoc), 53 controlli in loco e 112 missioni di monitoraggio 36 .

Nel maggio 2024 la Commissione ha firmato un contratto quadro per la valutazione finale dello strumento. La valutazione finale, che segue la valutazione strategica intermedia dello strumento del 2021, si concentrerà sulla seconda rata e dovrebbe essere completata alla fine del 2025, segnando la conclusione dello strumento.

La Corte dei conti europea ha pubblicato il secondo audit delle prestazioni dello strumento nell'aprile 2024. La relazione di audit, che comprende le constatazioni e raccomandazioni della Corte e le risposte della Commissione, è stata pubblicata il 24 aprile 2024 ed è disponibile online 37 . Una raccomandazione fondamentale della Corte invita la Commissione a migliorare le modalità di misurazione dell'impatto dei progetti dello strumento e ad avviare una discussione con gli Stati membri e le autorità turche su come garantirne la sostenibilità.

6.Comunicazione e visibilità 

Nel 2024 sono proseguite le attività volte a migliorare la visibilità delle azioni dello strumento e a far emergere con maggior spicco il ruolo dell'UE nell'aiutare la Turchia ad accogliere la popolazione di rifugiati. In questo periodo, a causa del forte aumento di una retorica ufficiale negativa e di una percezione negativa dell'opinione pubblica nei confronti dei rifugiati, le attività si sono concentrate sull'assistenza dell'UE ai rifugiati e alle comunità di accoglienza a seguito dei terremoti del febbraio 2023. Tra gli esempi figurano: i) un viaggio stampa alla fine di gennaio 2024; ii) diverse storie di successo, anche sotto forma di video; iii) un evento, una pubblicazione, un video e un album fotografico dal titolo "Stronger Together" sul ruolo svolto dai soccorritori dell'UE nell'assistenza ai rifugiati e alle comunità di accoglienza nel febbraio 2023, organizzato in stretta collaborazione con gli Stati membri dell'UE ad Ankara; iv) un'elevata visibilità della visita della commissaria Ferreira alla fine di aprile 2024.

7.Conclusioni e sviluppi futuri

L'attuazione dello strumento è proseguita nel 2024. A fine dicembre 2020 erano stati stipulati contratti per l'intera dotazione operativa dello strumento e a fine 2024 erano stati erogati 5,7 miliardi di EUR. Lo strumento ha continuato a fornire l'assistenza della quale i rifugiati e le comunità di accoglienza in Turchia hanno grande bisogno. L'assistenza supplementare ai rifugiati stanziata per il periodo 2020-2024 mira a dare continuità ai risultati dello strumento.

Le prossime tappe sono:

·il proseguimento dell'attuazione efficace di tutti i progetti dello strumento a favore dei rifugiati e delle comunità di accoglienza, in linea con i principi di sana gestione finanziaria;

·il proseguimento delle attività di comunicazione relative allo strumento;

·l'organizzazione dell'ultimo comitato direttivo dello strumento nel 2025;

·la programmazione di ulteriori attività di sostegno per il periodo 2025-2027 a favore dei rifugiati e delle comunità di accoglienza in Turchia per dare continuità ai risultati dello strumento.

(1)

 Decisione C(2015) 9500 della Commissione, del 24.11.2015, relativa al coordinamento delle iniziative dell'Unione e degli Stati membri tramite un meccanismo di coordinamento – lo strumento per la Turchia a favore dei rifugiati.

(2)

  https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:52017DC0130 .  

(3)

  https://en.goc.gov.tr/irregular-migration .

(4)

Una particolarità del sistema turco di asilo è collegata al fatto che la Turchia ha sottoscritto il protocollo di New York del 1967 allegato alla convenzione di Ginevra del 1951 con una riserva. Di conseguenza la grande maggioranza dei profughi in Turchia non può presentare domanda per lo status di rifugiato a tutti gli effetti, ma soltanto per lo status di "rifugiato condizionato" che, se riconosciuto, limita la permanenza nel paese fino al momento in cui il rifugiato riconosciuto è "reinsediato in un paese terzo".

(5)

Il 29 gennaio 2025 il ministero dell'Interno turco ha annunciato che dal 9 dicembre 2024 erano rientrati in Siria 81 576 rifugiati. Ha altresì confermato che, in linea con la raccomandazione dell'UNHCR, per il periodo dal 1º gennaio al 1º luglio 2025 il presidente Erdoğan ha autorizzato le visite esplorative per i siriani provenienti dalla Turchia. Nell'arco di questo semestre, un capofamiglia designato potrà uscire dal paese e rientrarvi per tre volte senza perdere lo status di protezione temporanea.

(6)

  https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/03/18/eu-turkey-statement/ .  

(7)

Tra gennaio e dicembre 2024 dalla Turchia sono arrivati nell'UE 65 574 migranti irregolari, rispetto ai 57 597 arrivi registrati nello stesso periodo del 2023, il che rappresenta un aumento del 14 %. Nel 2024 gli arrivi irregolari via mare in Grecia complessivamente sono aumentati del 31 % rispetto al 2023. Gli arrivi via terra in Grecia sono aumentati in misura molto inferiore, del 2 %. Nel contempo il numero di arrivi a Cipro attraverso la linea verde è diminuito del 42 % tra gennaio e dicembre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023. Inoltre tra gennaio e febbraio 2025 dalla Turchia sono arrivati nell'UE 4 537 migranti irregolari, rispetto ai 7 426 arrivi registrati nello stesso periodo del 2024, il che rappresenta una diminuzione del 39 %. Il traffico sulla rotta migratoria dalla Turchia all'Italia è stato molto meno intenso nel 2024 e ha dato luogo a 3 366 arrivi, facendo della Turchia il paese di origine del 5 % degli attraversamenti irregolari delle frontiere verso l'Italia. Nel 2015, prima della dichiarazione UE-Turchia, gli arrivi irregolari dalla rotta del Mediterraneo orientale erano 885 386.

(8)

Entrate con destinazione specifica esterne ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (GU L 298 del 26.10.2012, pag.1) per i contributi del 2016 e fino al 1º agosto 2018, e ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 2, lettera a), punto ii), del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 (GU L 193 del 30.7.2018, pag.1).

(9)

  https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-11329-2018-INIT/en/pdf .

(10)

  https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/03/18/eu-turkey-statement/ .

(11)

 Importo di 3 miliardi di EUR messo a disposizione in aggiunta ai 345 milioni di EUR che la Commissione aveva già assegnato alla Turchia in risposta alla crisi dei rifugiati siriani prima dell'avvio dello strumento e andato a integrare gli aiuti bilaterali degli Stati membri.

(12)

Decisione C(2015) 9500 della Commissione del 24.11.2015, articolo 2 "Obiettivi dello strumento".

(13)

Cfr. articolo 5, paragrafo 1, della decisione C(2015) 9500 della Commissione, quale modificata dalla decisione C(2016) 855 della Commissione.

(14)

I contributi dello strumento europeo di vicinato e dello strumento di cooperazione allo sviluppo (DCI) sono stati trasferiti e attuati rispettivamente nel quadro dello strumento di assistenza preadesione e del fondo fiduciario dell'UE. In linea di principio tutti i contributi dello strumento al fondo fiduciario regionale dell'Unione europea in risposta alla crisi siriana (provenienti dall'IPA e, in misura minore, dal DCI) sono stati attuati come assistenza non umanitaria.

(15)

  https://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2018/06/29/facility-for-refugees-in-turkey-member-states-agree-details-of-additional-funding/ .  

(16)

Il saldo di 60 milioni di EUR è assegnato al supporto amministrativo e operativo fornito per il proseguimento dell'operatività dello strumento.

(17)

  https://neighbourhood-enlargement.ec.europa.eu/enlargement-policy/turkiye/eu-support-refugees-turkiye_it .  

(18)

Complessivamente sono stati assegnati 352 milioni di EUR per la protezione nel quadro dello strumento, principalmente attraverso l'assistenza umanitaria. Tra le attività svolte figurano la registrazione e la verifica dei rifugiati, il rafforzamento della capacità istituzionale della presidenza turca per la gestione della migrazione e interventi di protezione mirati a favore dei gruppi vulnerabili. La protezione è stata inoltre integrata nei pilastri relativi ai bisogni di base, alla sanità e all'istruzione.

(19)

Dichiarazione comune del Consiglio e dei rappresentanti dei governi degli Stati membri.

(20)

Regolamento (CE) n. 1257/96 del Consiglio, del 20 giugno 1996, relativo all'aiuto umanitario.

(21)

L'aiuto umanitario della Commissione europea si basa sui piani annuali specifici per paese riguardanti l'attuazione dell'assistenza umanitaria. Il quadro di cooperazione tra la Commissione e i partner in questo settore è definito dagli accordi quadro finanziari e amministrativi della Commissione con le organizzazioni internazionali e dagli accordi quadro di partenariato con le organizzazioni non governative.

(22)

I fondi dello strumento provenienti dall'IPA sono gestiti conformemente alle norme sull'azione esterna di cui alla parte seconda, titolo IV, del regolamento finanziario e relative modalità di applicazione.

(23)

L'importo comprende anche gli esborsi nell'ambito dei progetti attuati dal fondo fiduciario regionale dell'UE in risposta alla crisi siriana, ma non ancora imputati al bilancio dell'UE.

(24)

  https://enlargement.ec.europa.eu/enlargement-policy/turkiye/eu-support-refugees-turkiye_en .

(25)

Promoting Inclusive Education for Kids in the Turkish Education System (PIKTES+).

(26)

Ne fanno parte i rifugiati che vivono nelle province più colpite dai terremoti del 2023 e i gruppi di rifugiati e migranti vulnerabili con esigenze di protezione specifiche (ad esempio famiglie monoparentali, persone con disabilità, persone sopravvissute alla violenza di genere, persone LGBTIQ+) tra cui circa 300 000 minori non scolarizzati.

(27)

Si prevede che per la prossima fase del programma ESSN subentrerà la DG ENEST.

(28)

 Decisione di esecuzione della Commissione, del 4 gennaio 2022, relativa al finanziamento della misura individuale per la fornitura di sostegno in denaro ai rifugiati più vulnerabili in Turchia per il 2022 e il 2023 (C(2022) 7822) e decisione di esecuzione della Commissione, del 7 dicembre 2022, relativa al finanziamento della misura individuale volta a continuare a sostenere i bisogni di base e la transizione verso possibilità di sostentamento per i rifugiati in Turchia nel 2022 (C(2022) 8887).

(29)

Questo importo non comprende i 150 milioni di EUR stanziati nell'ambito degli strumenti HOME.

(30)

All'epoca denominata direzione generale per la gestione della migrazione.

(31)

  https://neighbourhood-enlargement.ec.europa.eu/document/download/23babb53-e316-4361-b373-78f0ce1d663e_en?filename=EU%20support%20to%20Refugees%20in%20TR_Results%20Framework.pdf . 

(32)

  https://neighbourhood-enlargement.ec.europa.eu/document/download/99c1bfa3-1853-42ff-ae3b-59622f7bdab1_en?filename=EU%20support%20to%20refugees%20in%20TR_Theory%20of%20Change%202024.pdf . 

(33)

  https://enlargement.ec.europa.eu/enlargement-policy/turkiye/eu-support-refugees-turkiye_en .

(34)

Technical Assistance to Monitor the Performance of EU Support to Refugees in Türkiye – IPA/2024/461-735.

(35)

Technical Assistance to Support the Monitoring of Actions financed under the Facility for Refugees in Turkey – IPA/2021/429-105 (addendum VI al contratto IPA/2018/393-877).

(36)

Importi cumulativi dal 2017.

(37)

  https://www.eca.europa.eu/ECAPublications/SR-2024-06/SR-2024-06_IT.pdf .