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Document 52015XC0718(02)

Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

GU C 235 del 18.7.2015, p. 16–21 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

18.7.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 235/16


Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari

(2015/C 235/06)

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di modifica ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1).

DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA NON MINORE DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DI UNA SPECIALITÀ TRADIZIONALE GARANTITA

Domanda di approvazione di una modifica ai sensi dell'articolo 53, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012

«PREKMURSKA GIBANICA»

N. UE: SI-TSG-0107-01313 — 19.2.2015

1.   Gruppo richiedente e interesse legittimo

Nome del gruppo:

Društvo za promocijo in zaščito prekmurskih dobrot

Indirizzo:

Ulica Štefana Kovača 40

SI–9000 Murska Sobota

SLOVENIJA

Tel.

+386 25261435

E-mail:

dpzpd@siol.net

La domanda di modifica è presentata dal gruppo di produttori che ha richiesto anche la registrazione della «Prekmurska gibanica».

2.   Stato membro o paese terzo

Slovenia

3.   Voce del disciplinare interessata dalla modifica

Denominazione del prodotto

Descrizione del prodotto

Metodo di produzione

Altro: requisiti minimi e procedure di controllo della specificità

4.   Tipo di modifica

Modifica a un disciplinare di una STG registrata da considerarsi non minore ai sensi dell'articolo 53, paragrafo 2, quarto comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.

5.   Modifica (modifiche)

5.1.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare

Ai fini di una maggiore chiarezza, al primo paragrafo viene ora specificato che sull'ultimo strato di ripieno si dispongono due fogli di pasta fillo, che sul penultimo foglio si versa il nappage di grasso o di panna, mentre sull'ultimo foglio si versa il nappage di grasso o un miscuglio di nappage di grasso e di panna. Dal momento che gli ingredienti indicati, ossia la panna acida o dolce e il tuorlo d'uovo, sono ingredienti del nappage alla panna, si elimina il riferimento a questi e si aggiunge l'espressione «o un miscuglio di grasso e di panna acida o dolce».

L'indicazione secondo cui la gibanica va preparata in una teglia rotonda o rettangolare è soppressa poiché è ripetuta al terzo paragrafo.

Il secondo paragrafo «Descrizione fisica» è soppresso, poiché il testo in parola è già inserito nel terzo paragrafo.

Al terzo paragrafo è soppressa l'indicazione secondo cui la «Prekmurska gibanica» va tagliata in fette triangolari, se preparata in una teglia rotonda, e in fette rettangolari, se cotta in una teglia rettangolare. La «Prekmurska gibanica» può essere tagliata in fette triangolari o rettangolari indipendentemente dalla forma della teglia (rotonda o rettangolare).

La penultima frase di tale paragrafo è modificata ai fini di una corretta comprensione: il punto non è che tutti i ripieni debbano avere lo stesso spessore, bensì piuttosto che entrambi gli strati del medesimo ripieno, per esempio, quello di semi di papavero, abbiano lo stesso spessore; lo stesso vale per i ripieni di mela, ricotta e noci.

5.2.   Descrizione del metodo di ottenimento

Per agevolare la comprensione del metodo di preparazione della «Prekmurska gibanica», sono stati inseriti nuovi titoli per ciascuna fase della produzione (preparazione dei ripieni e dei nappage, composizione della «Prekmurska gibanica», cottura, affettatura e congelamento).

Nella prima frase si specificano ora le dimensioni della teglia da cui dipende la quantità di ingredienti utilizzata (teglia rotonda di diametro compreso fra 30 e 35 cm): i produttori adeguano la ricetta alle dimensioni delle teglie da loro usate.

Ai fini della coerenza terminologica, il termine usato in sloveno per indicare la teglia è sempre «pekač» e non si usa «model».

Sono soppresse le ricette della pasta frolla e della pasta fillo nonché la descrizione della loro preparazione, poiché si tratta di tipi di pasta di base prodotti secondo ricette e processi comuni.

La frase contenente il divieto di utilizzare pasta congelata è soppressa. Si è riscontrato che la pasta congelata e correttamente scongelata mantiene tutte le proprietà della pasta fresca e non altera le caratteristiche organolettiche della «Prekmurska gibanica». L'utilizzazione della pasta congelata non incide significativamente sull'aroma, la consistenza e l'aspetto generale del prodotto.

Dall'elenco degli ingredienti dei diversi ripieni è stato eliminato lo zucchero vanigliato, in quanto la sua utilizzazione non è obbligatoria.

Nel ripieno di ricotta, il sale è utilizzato solo se necessario, poiché la ricotta potrebbe già contenerne a sufficienza.

Ai fini di una maggiore precisione, si specifica che, nel ripieno di mele, le mele devono essere grattugiate. Il riferimento al sale è soppresso, poiché è emerso che nella pratica il sale non è utilizzato nel ripieno di mele.

Per quanto riguarda il nappage alla panna, si specifica ora che è possibile usare sia la panna acida che quella dolce, in quanto sul mercato vi sono altri tipi di panna non adatti.

Lo zucchero cristallizzato figura ancora fra gli ingredienti enumerati in questa prima parte; il modo in cui esso viene utilizzato è descritto, invece, nel disciplinare.

Si precisa inoltre che le quantità dei singoli ingredienti possono scostarsi (del 10 %) in considerazione delle possibili variazioni per quanto riguarda alcune materie prime (per esempio, le mele possono essere più o meno succose, la panna acida o dolce, la ricotta più o meno umida e i ripieni di semi di noci e di papavero sono adeguati alle proporzioni degli altri ripieni).

Per il ripieno di mele possono essere utilizzate sia mele sbucciate che mele non sbucciate; l'aspetto delle mele dopo la grattugiatura non è importante, quello che conta è che siano grattugiate. Pertanto, sono stati soppressi i termini «pelate» e «in strisce sottili».

Il nappage alla panna può essere preparato con panna dolce e/o acida o con una miscela di entrambe, per cui è stata inserita la congiunzione «o».

Per agevolare la comprensione e uniformare la terminologia, sono state apportate correzioni di minore entità relativamente alla preparazione del nappage a base di grasso: l'espressione «grasso vegetale» è sostituita da «olio vegetale», che figura già nella lista degli ingredienti del nappage a base di grasso.

La composizione della «Prekmurska gibanica» era illustrata in modi distinti, a seconda della forma della teglia, rotonda o quadrata, in quanto la collocazione dei diversi strati differisce leggermente se si utilizza pasta fillo preparata in casa. Poiché è consentito l'uso di pasta pronta, la descrizione è stata semplificata e armonizzata per coprire entrambi i tipi di teglia. Pertanto, tutto il testo che descrive la preparazione della «Prekmurska gibanica» in una teglia rotonda o rettangolare è soppresso ed è stato riscritto.

Ai fini di una migliore comprensione, l'indicazione dello spessore massimo della pasta frolla «che non deve superare i 5 mm» è completata dalle parole «dopo la cottura» poiché lo spessore della pasta frolla è valutato nel prodotto finito.

Per maggiore semplicità, il peso prescritto per una fetta di «Prekmurska gibanica» è armonizzato sia per i piccoli produttori che per la produzione su scala industriale. Viene pertanto specificato che il peso minimo di una fetta è di «almeno 170 g». La spolverizzazione della «Prekmurska gibanica» cotta con zucchero cristallizzato non incide sulle caratteristiche finali, pertanto si inserisce l'espressione «può essere».

La «Prekmurska gibanica» può essere congelata prima o dopo la cottura: ora il disciplinare include la possibilità di congelare il prodotto dopo la cottura. Lo stesso prodotto non può essere ricongelato. In considerazione della possibilità di utilizzare pasta congelata per preparare la «Prekmurska gibanica», è stata aggiunto che, in caso di utilizzazione di pasta congelata, la «Prekmurska gibanica» deve essere cotta immediatamente e non può essere congelata «cruda», anche se eventualmente può essere congelata dopo la cottura.

5.3.   Requisiti minimi e procedure di controllo della specificità

Questo punto è modificato al solo fine di agevolare la comprensione: al primo trattino è aggiunta l'espressione «e il processo tecnologico prescritto deve essere rispettato», mentre il secondo trattino è soppresso.

Sempre ai fini di una migliore comprensione, l'attuale terzo trattino è modificato per indicare che il riferimento allo spessore uniforme dei ripieni riguarda l'uniformità nello spessore di entrambi gli strati del medesimo ripieno e non di tutti i ripieni. I termini «l’aroma, il profumo, la struttura e l'impressione generale» sono soppressi, in quanto questi elementi vengono verificati durante la valutazione sensoriale.

Al terzo paragrafo è soppresso il testo relativo alla conformità alla norma europea EN 45011, poiché ciò è già contemplato dalla legislazione.

DISCIPLINARE DI UNA SPECIALITÀ TRADIZIONALE GARANTITA

«PREKMURSKA GIBANICA»

N. UE: SI-TSG-0107-01313 — 19.2.2015

«Slovenia»

1.   Denominazione proposta per la registrazione

«Prekmurska gibanica»

2.   Tipo di prodotto

Classe 2.24. Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria

3.   Motivi della registrazione

3.1.   Se il prodotto:

è ottenuto con un metodo di produzione, trasformazione o composizione corrispondente a una pratica tradizionale per tale prodotto o alimento;

è ottenuto da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente.

La «Prekmurska gibanica» viene preparata a partire da due tipi di pasta e di quattro diversi strati di ripieno, ripetuti due volte ciascuno, che gli conferiscono l'aspetto caratteristico specifico e il gusto particolare. La «Prekmurska gibanica» è specifica di per sé e presenta caratteristiche specifiche.

3.2.   Indicare se il nome

è stato utilizzato tradizionalmente in riferimento al prodotto specifico;

designa il carattere tradizionale o la specificità del prodotto.

Secondo il dizionario etimologico della lingua slovena, la «gibanica» è un tipo di «potica» (potizza), tipico dell'est della Slovenia. Il termine proviene da «gibâničnik», «gibâničnjak» (paniere per dolci) o «gibâničar» (panettiere). I primi riferimenti risalgono al XVIII secolo, con una menzione di Pohlin che usa il termine «gebanza». La denominazione proviene dal termine «gybati», essendo la «gibanica» un dolce composto da numerosi strati di pasta (gyüba).

4.   Descrizione

4.1.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1, comprese le sue principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche od organolettiche che dimostrano la specificità del prodotto (articolo 7, paragrafo 2, del pertinente regolamento)

La «Prekmurska gibanica» è un dolce a base di due tipi di pasta (pasta frolla sul fondo e pasta fillo fra gli strati di ripieno), farciti con quattro ripieni diversi (semi di papavero, ricotta, noci, mele) collocati in base a un ordine preciso, tra ciascuno dei quali si trova uno strato di pasta fillo. Questa sequenza dei ripieni è quindi ripetuta nello stesso ordine, cosicché la gibanica contiene due strati del medesimo ripieno. Sull'ultimo strato di ripieno si dispongono due fogli di pasta fillo; si versa il nappage di grasso o di panna sul penultimo foglio e sull'ultimo foglio si versa il nappage di grasso o un miscuglio di nappage di grasso e di panna.

Aspetto: la «Prekmurska gibanica» può essere cucinata in una teglia rotonda o rettangolare. La «Prekmurska gibanica» e una sua fetta hanno uno spessore compreso fra 5 e 7 cm. Le fette possono essere triangolari o rettangolari e devono risultare ben cotte, senza fuoriuscite di ripieno, con una superficie uniforme, liscia, leggermente ondulata, senza screpolature. Ciascuno strato di ripieno deve essere chiaramente separato dagli altri con uno strato di pasta fillo. Ciascun ripieno ha il suo colore tipico (ricotta: bianco-crema, noci e mele: marrone-dorato, semi di papavero: nero brillante). Lo strato superiore di pasta fillo non è staccato dall'ultimo strato di ripieno. Una fetta di «Prekmurska gibanica» è quindi composta da otto strati di ripieno disposti secondo una sequenza ben definita (semi di papavero, ricotta, noci, mele). Entrambi gli strati del medesimo ripieno hanno lo stesso spessore.

Gusto: il prodotto ha un aroma pronunciato tipico e un profumo di semi di papavero freschi, di ricotta, di noci tenere e di mele leggermente acidule. La «Prekmurska gibanica» deve essere succulenta, non eccessivamente grassa e armoniosamente dolce.

Struttura: la struttura della fetta è morbida, tenera, delicata, liscia e leggera, e deve riflettere in maniera equilibrata ciascuno dei suoi ingredienti.

4.2.   Descrizione del metodo di produzione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1 che i produttori devono rispettare, compresi, se del caso, la natura e le caratteristiche delle materie prime o degli ingredienti utilizzati e il metodo di elaborazione del prodotto (articolo 7, paragrafo 2, del pertinente regolamento)

Per una teglia rotonda del diametro di 30-35 cm gli ingredienti prescritti sono:

 

Pasta:

pasta frolla

pasta fillo.

 

Ripieni:

—   semi di papavero: 300 g di semi di papavero macinati, 100 g di zucchero cristallizzato,

—   ricotta: 1,2 kg di ricotta intera, 100 g di zucchero cristallizzato, 2 uova e, se necessario, una presa di sale,

—   noci: 300 g di noci triturate, 100 g di zucchero cristallizzato,

—   mele: 1,5 kg di mele grattugiate di varietà piuttosto aspre, 120 g di zucchero cristallizzato, cannella.

Eventualmente si può aggiungere zucchero vanigliato a qualsiasi ripieno.

 

Nappage:

nappage alla panna (80 cl di panna acida/o dolce, 3 uova) e

nappage a base di grasso (250 g di margarina, burro, lardo o olio vegetale).

La «Prekmurska gibanica» cotta può eventualmente essere spolverizzata di zucchero cristallizzato.

Le quantità di ciascun ingrediente possono differire al massimo del 10 % da quelle indicate.

Metodo di produzione della «Prekmurska gibanica»:

Preparazione dei ripieni e dei nappage

Ripieno di semi di papavero: questo ripieno è composto da semi di papavero finemente macinati, ai quali si aggiunge zucchero cristallizzato e (eventualmente) zucchero vanigliato. Mescolare bene tutti gli ingredienti e dividere il ripieno in due parti.

Ripieno a base di ricotta: aggiungere alla ricotta le uova, lo zucchero cristallizzato e vanigliato (facoltativo) e, se necessario, una presa di sale. Mescolare bene fino a ottenere un miscuglio liscio e spalmabile e dividere il ripieno in due parti.

Ripieno di noci: la base è costituita da noci finemente triturate. Aggiungere lo zucchero cristallizzato e vanigliato (facoltativo), mescolare bene e dividere il ripieno in due parti.

Ripieno di mele: dopo aver grattugiato le mele, si aggiungono lo zucchero cristallizzato e vanigliato (facoltativo) e la cannella. Mescolare delicatamente il tutto. Se le mele sono molto succose, grattugiarle e lasciarle riposare. Quindi spremerle, e solo in seguito aggiungere tutti gli altri ingredienti. Dividere il ripieno in due parti.

Nappage a base di panna: sbattere delicatamente le uova intere con la panna acida e/o dolce. Versare il nappage su ogni strato di ripieno della «Prekmurska gibanica». Dato che i diversi strati non richiedono la stessa quantità di nappage alla panna, occorre suddividere la quantità totale in maniera adeguata. I due ripieni «secchi» (semi di papavero e noci) richiedono la maggiore quantità di nappage; il ripieno di ricotta ne richiede una quantità inferiore, mentre il ripieno alle mele richiede la quantità minore di nappage o, in caso di mele particolarmente succose, non ne richiede affatto.

Nappage a base di grasso: questo nappage è composto da burro o margarina o grasso di maiale fusi oppure olio vegetale. Come per il nappage a base di panna, il miscuglio a base di grasso deve essere versato su ciascuno strato di ripieno della «Prekmurska gibanica». La quantità utilizzata per i vari ripieni è uguale a quella del nappage a base di panna.

Composizione della «Prekmurska gibanica»

La pasta frolla è stesa in una forma adatta alla teglia usata per la cottura della «Prekmurska gibanica», rotonda o rettangolare. Lo spessore massimo della pasta frolla dopo la cottura non deve superare i 5 mm. Imburrare la teglia, stendervi la pasta e apportarvi numerosi fori con una forchetta. In seguito collocare la teglia per alcuni minuti nel forno preriscaldato per dorare leggermente la pasta (operazione non obbligatoria).

La pasta fillo è disposta nella teglia imburrata approntata che contiene la pasta frolla. Coprire la pasta fillo nella teglia con metà del ripieno di semi di papavero e versarvi il nappage alla crema e il nappage a base di grasso. Ricoprire il ripieno di semi di papavero con un altro foglio di pasta fillo. Distribuirvi la metà del ripieno di ricotta e versarvi un'adeguata quantità di nappage alla panna e di grasso. Disporre il terzo strato di pasta fillo nella teglia, versarvi metà del ripieno di noci, quindi ricoprirlo di una quantità di nappage alla panna e di grasso uguale a quella versata sul ripieno di semi di papavero. Disporre ora il quarto strato di pasta fillo e, se necessario, versarvi una minima quantità di nappage alla panna e di grasso. Porre un altro foglio di pasta fillo e ripetere l'intera procedura nello stesso ordine, ovvero: uno strato di semi di papavero, seguito da uno strato di ricotta, quindi uno strato di noci e infine, uno strato di mele, senza dimenticare un foglio di pasta fillo tra ciascuno strato di ripieno.

Una volta ottenuti otto strati di ripieno, ciascuno inframmezzato da un foglio di pasta fillo, ricoprire l'ultimo strato di ripieno con il nono foglio di pasta fillo, versarvi il nappage alla panna o di grasso e ricoprire con un ultimo foglio di pasta fillo. Ricoprire il foglio superiore di pasta fillo nella teglia con nappage di grasso o una miscela di nappage grasso e di panna. Bucherellare in numerosi punti la «Prekmurska gibanica», con un ago lungo e sottile fino a toccare il fondo della teglia.

Cottura e taglio della «Prekmurska gibanica»

La «Prekmurska gibanica» (fresca o congelata) viene posta in forno fino a cottura completa. La temperatura del forno è impostata a 200 °C per un'ora e successivamente a 170°-180 °C per un'altra ora. Indipendentemente da questa raccomandazione, la temperatura e la durata della cottura possono essere adeguate al tipo di forno. Se prima di essere cotta la «Prekmurska gibanica» è stata coperta solo di nappage di grasso, alla fine della cottura essa deve essere spruzzata con panna acida o dolce nel momento in cui è rimossa dal forno alla fine della cottura. La «Prekmurska gibanica» cotta deve essere lasciata raffreddare a temperatura ambiente per alcune ore.

La «Prekmurska gibanica» cotta non deve essere tagliata a caldo. È tagliata a fette triangolari o rettangolari. Lo spessore di una fetta di «Prekmurska gibanica» cotta deve essere compreso tra 5 e 7 cm e il suo peso è di almeno 170 g. Quando viene servita, per esempio, in caffè o ristoranti, la «Prekmurska gibanica» può essere tagliata in pezzi più piccoli. La superficie superiore delle fette può essere spolverizzata di zucchero cristallizzato.

Congelamento della «Prekmurska gibanica»

La «Prekmurska gibanica» può essere congelata immediatamente dopo la preparazione («cruda») o dopo la cottura, ma non può essere ricongelata.

Se si fa uso di pasta congelata per preparare la «Prekmurska gibanica», essa non può essere congelata («cruda») dopo la preparazione ma dev'essere cotta. È consentito il congelamento dopo la cottura se necessario in quanto il prodotto è stato sottoposto a un «trattamento termico».

4.3.   Descrizione degli elementi fondamentali che attestano il carattere tradizionale del prodotto (articolo 7, paragrafo 2, del presente regolamento)

Il termine «gibanica» deriva dal sostantivo «gűba» («piega» o «ruga») e dal verbo «gibati» (piegare, curvare). Numerose sono le fonti che attestano l’antica origine di questo tipo di dolce nella regione del Prekmurje (Oltremura). La fonte scritta più antica risale al 1828, quando Jožef Košiè, insegnante e sacerdote, preparò, su richiesta dell'etnografo d'origine slovacca Johann Csaplovics E. V. Jeszenova, un documento nel quale elencava gli alimenti consumati più frequentemente un centinaio di anni prima nei villaggi del Prekmurje, soffermandosi in particolare sugli «hajdinjača», sulla «Prekmurska gibanica», sui «krapci» e sugli «vrtanki». Tale documento è stato pubblicato in ungherese e in tedesco («A magyaroszági Vendus – tótokról», «Croaten und Wenden in Ungern»). Košič presenta anche alcuni piatti serviti nel Prekmurje in occasione dei matrimoni e osserva che in queste occasioni la «gibanica» non poteva assolutamente mancare, precisando che essa deve il suo nome ai molteplici (10-11) strati (gyüba) di pasta. La «gibanica» veniva tagliata in tranci triangolari e ammucchiata sul tavolo in grandi pile. È proprio in questo documento che troviamo le prime fonti scritte riguardo all'abitudine di preparare e servire la gibanica nel Prekmurje.

Il primo a interessarsi in maniera sistematica e approfondita agli usi alimentari della regione del Prekmurje fu il prof. Vilko Novak. Nel suo studio etnografico del 1947, intitolato Ljudska prehrana v Prekmurju («La cucina popolare nel Prekmurje»), Novak presenta la «Prekmurska gibanica» come un dolce cotto al forno e così ne descrive la preparazione: «La gibanica è preparata con pasta frolla e burro o grasso. Lo strato inferiore è denominato “suola” e viene ricoperto di ricotta, noci, semi di papavero e uvetta; quindi viene disteso uno strato fine di pasta, a sua volta ricoperto da un nuovo strato di ripieno, e ogni strato viene nappato con panna. Si ottengono così fino a nove strati o pieghe, ovvero una gibanica a nove strati. Essa viene cotta in un recipiente tondo di terracotta, la “tepsija”, in occasione delle feste di battesimo, dei banchetti e delle feste patronali». Ancora oggi questa opera è un testo di riferimento per molti studiosi del settore.

Nel libro Slovenske narodne jedi («I piatti nazionali sloveni»), uscito nel 1964, Andreja Grum e Ivan Vozelj forniscono una ricetta della «Prekmurska gibanica» estremamente dettagliata. Nell’opera in questione si trovano addirittura due ricette della «Prekmurska gibanica», in ognuna delle quali si legge: «La “Prekmurska gibanica” contiene due tipi di pasta. La pasta che forma lo strato inferiore, di struttura leggermente più spessa, è una pasta frolla, chiamata “podplat” (suola). Gli altri strati di pasta, stesi successivamente, sono del tipo pasta fillo. Lo strato inferiore è più spesso quando tutta la gibanica viene preparata con un solo tipo di pasta, ovvero la pasta fillo».

Nella sua opera Povest o dobrih ljudeh («Storia di brava gente») (1972), il maggiore scrittore del Prekmurje, Miško Kranjec, parla della «Prekmurska gibanica» in questi termini: «Bisogna riconoscere che una festa non sarebbe una vera festa senza la gibanica. E anche se i poveri possono permettersela solo una volta all'anno, ciò dimostra che nessuno può sopravvivere per un anno senza nemmeno una festa». Nel frattempo, Ana aveva estratto la gibanica dal forno e la mise in tavola, tenendo la tepsija con un panno per non scottarsi. Jožef vi mise sotto il poggiabrocca di legno, sul quale di solito poggiava la brocca dell'acqua. Poi si mise a contemplare la gibanica che aveva davanti: colorata, gialla e bianca, cosparsa qua e là con semi di papavero, ancora fumante, ricoperta con la panna e spolverizzata di zucchero. Approvando con il capo disse: «Ottima. Ne mangerei perfino sul mio letto di morte, anche sapendo che ciò non servirebbe più a nulla. E perfino in paradiso la rimpiangerei, se dovessi lasciarla tutta sulla terra».

Negli ultimi quindici anni sono stati pubblicati numerosi libri che descrivono la «Prekmurska gibanica». Dal punto di vista culinario essa è stata presentata da Cilka Sukič nel suo libro Jedi nekdanjih in sedanjih dni. Prekmurska, prleška in štajerska kuhinja (1997) («Piatti di ieri e di oggi. La cucina del Prekmurje, della Prlekija e della Stiria slovena»), da Jože Zadravec nell’opera Značilnosti ljudske prehrane v Prekmurju (1998) («Particolarità della cucina popolare nel Prekmurje») e infine da Branko Časar nel libro Boug žegnjaj (2000) («Cibi benedetti»). La parte tecnica della sua preparazione e le sue caratteristiche organolettiche sono invece oggetto di un libro ad opera di Stanko Renčelj e Romana Karas: Prekmurska dobrote (2001) («Delizie culinarie del Prekmurje»).


(1)  GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.


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