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Document 32015D1826

Decisione (UE) 2015/1826 della Commissione, del 15 ottobre 2014, relativa all'aiuto di Stato SA.33797 — (2013/C) (ex 2013/NN) (ex 2011/CP) al quale la Slovacchia ha dato esecuzione in favore di NCHZ [notificata con il numero C(2014) 7359] (Testo rilevante ai fini del SEE)

GU L 269 del 15.10.2015, p. 71–92 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

Legal status of the document In force

ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2015/1826/oj

15.10.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 269/71


DECISIONE (UE) 2015/1826 DELLA COMMISSIONE

del 15 ottobre 2014

relativa all'aiuto di Stato SA.33797 — (2013/C) (ex 2013/NN) (ex 2011/CP) al quale la Slovacchia ha dato esecuzione in favore di NCHZ

[notificata con il numero C(2014) 7359]

(Il testo in lingua slovacca è il solo facente fede)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

LA COMMISSIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2,

visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),

vista la decisione con la quale la Commissione ha avviato il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (1),

dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni a norma dei suddetti articoli e viste le osservazioni trasmesse,

considerando quanto segue:

1.   PROCEDIMENTO

(1)

Con e-mail del 13 ottobre 2011 la Commissione ha ricevuto una denuncia (2) riguardante un presunto aiuto illegale concesso dalla Slovacchia a una società denominata Novácké chemické závody, a.s. v konkurze (in appresso «NCHZ»).

(2)

Il 17 ottobre 2011 la Commissione ha trasmesso la denuncia alla Slovacchia, unitamente a una richiesta di informazioni. Le autorità slovacche hanno chiesto una versione in lingua slovacca dei documenti, che è stata loro inviata per posta elettronica il 16 gennaio 2012.

(3)

Le autorità slovacche hanno presentato le informazioni richieste con lettera datata 17 febbraio 2012. Ulteriori richieste di informazioni sono state inviate dalla Commissione il 22 marzo 2012 e il 21 giugno 2012. La Slovacchia ha risposto il 23 aprile 2012 e l'11 settembre 2012.

(4)

Il denunciante ha inviato informazioni aggiuntive in data 14 giugno 2012. Su richiesta del denunciante, il 24 gennaio 2013 si è tenuto un incontro tra la Commissione e lo stesso denunciante, che in seguito ha fornito ulteriori informazioni con e-mail dell'8 e 22 marzo 2013.

(5)

Con lettera del 2 luglio 2013, la Commissione ha comunicato alla Slovacchia la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione all'aiuto in oggetto.

(6)

La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea  (3). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare osservazioni in merito alla presunta misura di aiuto.

(7)

La Slovacchia ha presentato osservazioni in merito alla decisione di avviare il procedimento il 3 settembre 2013 e il 2 e 30 dicembre 2013. Su richiesta delle autorità slovacche, il 7 ottobre 2013 e il 17 febbraio 2014 si sono tenuti incontri tra la Slovacchia e la Commissione.

(8)

La Commissione ha ricevuto due osservazioni da parti interessate (entrambe il 12 novembre 2013) e le ha trasmesse alla Slovacchia il 2 dicembre 2014, unitamente a una serie di domande supplementari. Alla Slovacchia è stata concessa l'opportunità di commentare e le sue osservazioni sono pervenute con lettera del 14 gennaio 2014.

(9)

La Commissione ha posto alla Slovacchia ulteriori domande il 2 maggio 2014, alle quali la Slovacchia ha risposto il 14 e 30 maggio 2014. La Commissione ha inoltre inviato un'ulteriore richiesta di chiarimenti via e-mail a uno dei terzi interessati il 20 marzo 2014, alla quale il terzo ha risposto il 6 maggio 2014.

2.   CONTESTO E DESCRIZIONE DELLE MISURE

2.1.   Beneficiario

(10)

NCHZ (le cui attività ora sono svolte dalla società Fortischem, a.s.) era un'azienda chimica con tre divisioni. Le principali attività dell'azienda erano la produzione di carburo di calcio e gas tecnici, la produzione di polivinilcloruro (PVC) e relativi prodotti di trasformazione e, in misura crescente, sostanze chimiche di base e speciali a basso tonnellaggio.

(11)

NCHZ gestiva uno stabilimento chimico (fondato nel 1940) nella regione di Trenčín nella Slovacchia occidentale, una regione ammissibile agli aiuti ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE. L'azienda era di proprietà privata (4).

2.2.   Procedura fallimentare di NCHZ

(12)

NCHZ ha avviato una procedura fallimentare l'8 ottobre 2009, dichiarando di non essere in grado di proseguire l'attività a causa di un'ammenda di 19,6 milioni di EUR comminata dalla Commissione per la sua partecipazione a un cartello nel settore del carburo di calcio (5). La Commissione rileva tuttavia che l'ammenda non era il solo debito consistente di NCHZ, che aveva presentato istanza di fallimento prima che l'ammenda fosse dovuta.

2.2.1.   Legge sulle società di importanza strategica

(13)

Un mese dopo l'avvio della procedura fallimentare di NCHZ, la Slovacchia ha adottato la legge n. 493 del 5 novembre 2009 su una serie di misure concernenti le società di importanza strategica, che conferisce allo Stato un diritto di prelazione nell'acquisto di società strategiche in fallimento e prescrive che il curatore fallimentare assicuri il proseguimento dell'attività della società strategica nel corso della procedura. Il governo ha dichiarato NCHZ una società strategica ai sensi di tale legge il 2 dicembre 2009, ossia un giorno dopo l'entrata in vigore della legge stessa, che è scaduta il 31 dicembre 2010. NCHZ è stata l'unica società a cui la legge è stata applicata.

2.2.2.   Decisione di mantenere in attività la società in fallimento

(14)

Nel gennaio 2011, sulla base di una decisione del comitato dei creditori e dei creditori garantiti, il curatore fallimentare della società ha ricevuto istruzioni di mantenere in attività NCHZ anche dopo la scadenza della legge. Questa decisione si basava su un'analisi economica della situazione della società, che concludeva che l'esito della procedura fallimentare sarebbe stato più favorevole per i creditori se la società avesse continuato ad operare. La decisione di proseguire l'attività è stata approvata anche dal tribunale di Trenčín nel febbraio 2011.

(15)

Due importanti organi dei creditori hanno contribuito alla decisione di proseguire l'attività di NCHZ: il comitato dei creditori, costituito da cinque entità (6), di cui quattro private. L'unica entità pubblica del comitato era il fondo per il patrimonio nazionale della Repubblica slovacca (Fond národného majetku Slovenskej Republiky). Inoltre, NCHZ aveva sei creditori garantiti, dei quali quattro erano enti pubblici — il fondo per il patrimonio nazionale, il fondo ambientale (Environmentálny fond), la banca slovacca di garanzia e sviluppo (Slovenská záručná a rozvojová banka, a. s.) e la città di Nováky.

2.2.3.   Vendita dell'attività di NCHZ

(16)

Durante la procedura fallimentare, il curatore ha organizzato due gare d'appalto aperte per la vendita dell'attività di NCHZ. La prima non ha avuto successo, poiché nella fase finale ha partecipato un unico offerente, con un'offerta di 2 milioni di EUR. Il curatore ha respinto l'offerta e la gara è stata annullata con decisione del tribunale di Trenčín. L'attività è stata venduta a seguito di una seconda gara organizzata nel 2011. In quell'occasione, due offerenti si sono qualificati per la fase finale, offrendo rispettivamente 2 046 000 EUR e 2 200 000 EUR; è stata selezionata l'offerta più elevata. L'aggiudicatario era una società ceca, denominata Via Chem Slovakia. Il contratto di vendita con Via Chem Slovakia è stato stipulato il 16 gennaio 2012 e la vendita si è conclusa il 31 luglio 2012. NCHZ ha ricevuto […] (7), inclusi nei proventi della vendita. Inoltre, Via Chem Slovakia ha convenuto di rilevare gli impegni privati dell'impresa NCHZ insorti durante la procedura di fallimento, per un totale di [10-13] milioni di EUR.

(17)

Secondo le condizioni della seconda gara d'appalto, i potenziali offerenti avevano due opzioni: presentare un'offerta assumendo gli «impegni del cessionario» specificati nell'articolo 1.7 delle condizioni di appalto, o senza assumerli. Gli impegni comprendevano le seguenti condizioni:

per un periodo di cinque anni dopo l'acquisizione di NCHZ, mantenere la produzione ad un livello pari almeno al 75 % della produzione del 2010;

effettuare un investimento di almeno 11 milioni di EUR in misure per la conformità alle norme ambientali, necessarie per la continuazione della produzione chimica; e

non rivendere né trasferire l'attività di NCHZ per un periodo di cinque anni con modalità che avrebbero potuto mettere a rischio la continuazione dell'attività.

(18)

Secondo le regole della gara, se l'offerta più alta era di un offerente che non intendeva assumere gli impegni, il migliore offerente che intendeva assumerli avrebbe avuto la possibilità di allinearsi all'offerta più alta. In base alle informazioni fornite dalla Repubblica slovacca, nessuno dei partecipanti alla seconda gara d'appalto ha presentato un'offerta con l'assunzione degli impegni e di conseguenza l'attività di NCHZ è stata venduta a un offerente che non ha assunto gli impegni.

(19)

Il 1o agosto 2012, un giorno dopo la conclusione dell'operazione tra NCHZ in fallimento e Via Chem Slovakia, la principale attività di NCHZ — la divisione chimica — è stata venduta da Via Chem Slovakia a Fortischem per […] EUR. Fortischem ha anche rilevato tutti gli impegni e i contratti relativi alla divisione chimica. Anche la maggior parte dei 1 412 dipendenti di NCHZ è stata trasferita a Fortischem. La Slovacchia sostiene che è stato trasferito meno del 60 % della proprietà originaria di NCHZ, poiché nella cessione non erano inclusi beni immobili. Tuttavia, in base al contratto, Fortischem è autorizzata a utilizzare beni immobili originariamente appartenenti all'attività trasferita, ma rimasti di proprietà di Via Chem Slovakia.

(20)

Anche se tutti gli attivi di NCHZ sono stati venduti durante la procedura fallimentare, quest'ultima non è ancora stata completata (un motivo sono le cause pendenti rispetto a determinati crediti). Nel 2012, una parte dei crediti vantati da creditori pubblici, pari a circa 4,0 milioni di EUR, è stata rimborsata dai proventi della vendita dell'attività di NCHZ. Tuttavia, i proventi derivanti dalla cessione degli attivi non sono ancora stati tutti distribuiti.

2.3.   Descrizione delle misure

(21)

Le misure oggetto della valutazione riguardano il mancato pagamento dei debiti nei confronti di vari enti pubblici nel corso della procedura fallimentare di NCHZ.

(22)

I debiti di NCHZ nei confronti di enti pubblici o aziende statali nel corso della procedura fallimentare ammontavano a 13 353 877,46 EUR il 1o agosto 2012, ossia la data della vendita dell'attività di NCHZ. Questi debiti rappresentano esclusivamente i debiti accumulati durante la procedura fallimentare (e non il debito complessivo nei confronti dello Stato) e nella sezione 87 della legge fallimentare slovacca (8) sono definiti «crediti nei confronti della massa fallimentare». Questi comprendono i crediti insorti dopo la dichiarazione di fallimento in relazione all'amministrazione e liquidazione di beni fallimentari e i crediti insorti dopo la dichiarazione di fallimento in relazione a imposte, tasse, oneri, premi dell'assicurazione sanitaria e sociale, nonché stipendi o salari di dipendenti della società in fallimento. Sono assimilati ai crediti nei confronti della massa fallimentare anche eventuali debiti derivanti dal proseguimento dell'attività della società durante la procedura fallimentare che non possono essere pagati con gli introiti derivanti da tale attività.

(23)

I debiti pubblici di NCHZ sorti durante la procedura fallimentare sono indicati nella tabella 1 che segue.

Tabella 1

debiti di NCHZ nei confronti dello Stato o di aziende statali sorti durante la procedura fallimentare (situazione al 1o agosto 2012)

Autorità pubbliche/azienda statale

Importo del debito in EUR

Istituto di assicurazione sociale

[…]

Všeobecná zdravotná poisťovňa (Compagnia di assicurazione sanitaria di proprietà dello Stato)

[…]

Azienda statale di gestione delle acque (Slovenský vodohospodársky podnik, š.p.)

[…]

Città di Nováky (tassa sui rifiuti, tassa sugli immobili)

[…]

Fondo ambientale

[…]

RTVS, s.r.o.

[…]

Diverse municipalità (tassa sui rifiuti, tassa sugli immobili)

[…]

Compagnia di assicurazione sanitaria comune (Spoločná zdravotná poisťovna)

[…]

Autorità per la tassa sugli autoveicoli (Daň z motorových vozidiel)

[…]

TOTALE

13 353 877,46

(24)

Ai sensi della sezione 88, paragrafo 5, della legge fallimentare slovacca, i debiti derivanti dall'attività sono saldati dal curatore con i proventi della stessa attività nell'ordine in cui sono dovuti.

(25)

Dalle informazioni disponibili alla Commissione, pare che almeno alcune istituzioni statali (ad esempio l'istituto di assicurazione sociale) abbiano tentato di far valere i propri crediti nel corso della procedura fallimentare. Tuttavia, le entrate derivanti dal proseguimento dell'attività di NCHZ non sono state sufficienti per coprire tutti i costi di funzionamento, ivi compresi i contributi sociali e altri debiti nei confronti dello Stato insorti durante la procedura fallimentare. Le entrate di NCHZ sono state utilizzate in primo luogo per coprire i costi direttamente correlati al funzionamento dell'impresa (fornitura di materie prime, energia ecc.) nell'intento di mantenere l'attività commerciale, mentre i debiti nei confronti dello Stato non sono stati pagati e hanno continuato ad aumentare con il proseguimento dell'attività di NCHZ in fallimento.

(26)

Il proseguimento dell'attività di NCHZ, che è stato la causa principale dell'accumulo di debiti, si è basato su due diverse misure durante la procedura fallimentare: la legge — tra il dicembre 2009 e il dicembre 2010 — e la decisione dei creditori dal gennaio 2011.

2.3.1.   Attività ai sensi della legge

(27)

Dall'entrata in vigore della legge il 1o dicembre 2009, e dalla decisione del governo del 2 dicembre 2009, fino alla scadenza della stessa legge il 31 dicembre 2010, NCHZ ha beneficiato dello status di «società strategica». Ai sensi della legge, un curatore fallimentare era obbligato a: (i) assicurare il proseguimento dell'attività di una società strategica, anche se le sue entrate non coprono interamente i costi di funzionamento, ivi compresi tasse e contributi sociali; e (ii) impedire il licenziamento collettivo ingiustificato dei dipendenti.

(28)

La legge si applicava alle società commerciali di importanza strategica oggetto di procedure fallimentari ed era intesa a mantenere in attività imprese in fallimento, ma dichiarate strategicamente importanti dal governo della Slovacchia. Inoltre, la legge conferiva al governo slovacco un diritto di prelazione per l'acquisto di società strategiche in fallimento.

(29)

Per rientrare nell'ambito di applicazione della legge, una società doveva soddisfare tutti i seguenti requisiti:

la società doveva essere un'impresa commerciale il cui patrimonio era oggetto di una dichiarazione di fallimento;

la società doveva essere importante per la protezione della salute, della sicurezza nazionale o per il corretto funzionamento dell'economia;

la società doveva avere più di 500 dipendenti, o contribuire in misura significativa alla fornitura di energia, gas, calore o prodotti dell'industria della raffinazione al pubblico, ad altre industrie e al settore dei trasporti a livello nazionale, ovvero gestire acquedotti, un impianto pubblico di trattamento delle acque di scarico, un sistema pubblico di fognature o di approvvigionamento idrico;

la società doveva essere dichiarata di importanza strategica dal governo slovacco.

(30)

NCHZ è stata l'unica società a beneficiare della legge, adottata il 5 novembre 2009 ed entrata in vigore il 1o dicembre 2009. Il 2 dicembre 2009 il governo slovacco ha proclamato NCHZ società strategica con la decisione n. 534/2009.

(31)

Nella decisione sull'importanza strategica di NCHZ, il governo slovacco ha rilevato che il fallimento della società avrebbe potuto provocare la perdita diretta di oltre 1 700 posti di lavoro e mettere a rischio altri 5 000 posti di lavoro presso i fornitori di NCHZ in Slovacchia. Inoltre, ha affermato che l'interruzione della produzione di NCHZ avrebbe influito negativamente sulle prestazioni e sulla competitività dell'industria chimica in Slovacchia, peggiorando così in misura significativa la posizione dell'intera economia slovacca (9).

2.3.2.   Attività ai sensi della decisione del comitato dei creditori

(32)

Dopo la scadenza della legge il 31 dicembre 2010, il curatore fallimentare, vincolato dalle istruzioni del comitato dei creditori, ha deciso di mantenere in attività NCHZ in linea con le disposizioni della legge fallimentare slovacca.

(33)

Ai sensi della legge fallimentare slovacca, i titolari di tutti i crediti non garantiti registrati nella procedura fallimentare devono eleggere un comitato dei creditori al fine di esercitare i propri diritti nel corso della procedura. Il comitato ha il potere di fornire istruzioni al curatore fallimentare nelle circostanze esplicitamente previste dalla legge fallimentare slovacca, compreso il caso in cui i costi dell'attività dell'impresa in fallimento superano le entrate e il proseguimento dell'attività porta quindi ad un ulteriore accumulo di debiti. In una simile situazione, il curatore deve chiedere istruzioni in merito alla misura in cui si debba perseguire la continuazione dell'attività della società (articolo 88 della legge fallimentare slovacca). Tali istruzioni devono essere votate dal comitato dei creditori, unitamente ai creditori garantiti, e successivamente approvate da un tribunale fallimentare.

(34)

Nel caso della procedura fallimentare di NCHZ, il comitato era composto da cinque enti, di cui quattro privati (10). Il membro pubblico del comitato era il fondo per il patrimonio nazionale (Fond národného majetku). Inoltre, secondo le informazioni a disposizione della Commissione, NCHZ aveva sei creditori garantiti, di cui quattro erano enti statali/pubblici: il fondo per il patrimonio nazionale, il fondo ambientale (Environmentálny fond), la banca slovacca di garanzia e sviluppo (Slovenská záručná a rozvojová banka, a. s.) e la città di Nováky.

(35)

Come previsto dalla legge fallimentare slovacca, il curatore ha informato i creditori garantiti e non garantiti (alla riunione congiunta del 26 gennaio 2011) che i costi di funzionamento di NCHZ erano superiori alle entrate derivanti dall'attività. Inoltre, ha fornito ai creditori un'analisi economica datata 23 dicembre 2010, che individuava una serie di possibili scenari e confrontava i costi e le entrate dal punto di vista dei creditori di NCHZ. L'analisi concludeva che era nell'interesse dei creditori proseguire l'attività di NCHZ e vendere la società come impresa in attività. L'analisi del curatore era integrata da una presentazione del gruppo dirigente di NCHZ intitolata «NCHZ Nováky — Studio di fattibilità della ristrutturazione», dove si sosteneva che la soluzione migliore per i creditori sarebbe stata la vendita di NCHZ come azienda in esercizio. Tenendo conto di questi studi, tutti i creditori membri del comitato e tutti i creditori garantiti hanno concordato in data 26 gennaio 2011 di proseguire l'attività della società. La decisione è stata approvata e resa vincolante per il curatore dal tribunale di Trenčín con una decisione del 23 febbraio 2011.

(36)

A seguito dell'approvazione dei creditori e del tribunale di Trenčín, NCHZ ha continuato ad operare senza interruzioni fino alla sua vendita come impresa in attività a Via Chem Slovakia nel luglio 2012.

2.3.3.   La decisione della Commissione di avviare il procedimento di indagine formale

(37)

Nella decisione di avvio del procedimento del 2 luglio 2013 si rileva che durante la procedura fallimentare NCHZ non ha versato tutti i contributi sociali per i propri dipendenti né ha pagato alcuno degli altri debiti nei confronti di vari enti pubblici. L'importo del debito pubblico per il periodo 2009-2011 ammonta a 12,1 milioni di EUR. Tenuto conto delle difficoltà finanziarie che hanno condotto NCHZ alla dichiarazione di fallimento, sembra evidente che, consentendo il proseguimento dell'attività di NCHZ, lo Stato si è esposto a un rischio reale di accumulo di debiti pubblici che NCHZ potrebbe non essere in grado di pagare. L'interruzione dell'attività di NCHZ durante la procedura fallimentare avrebbe evitato o quanto meno ridotto significativamente i debiti non pagati.

(38)

Vi sono inoltre forti segnali del fatto che la decisione dei creditori di NCHZ di proseguire l'attività dopo la scadenza della legge sia attribuibile allo Stato e abbia conferito alla società un indebito vantaggio economico selettivo.

(39)

La Commissione ritiene pertanto in via preliminare che, essendo stata autorizzata a proseguire la sua attività e la sua azione sul mercato senza dover pagare i contributi sociali e altri debiti pubblici per un periodo di tempo significativo, NCHZ ha goduto di un vantaggio rispetto ai concorrenti che non avrebbe ricevuto in normali condizioni di mercato.

(40)

La Commissione esprime inoltre ulteriori dubbi quanto al carattere incondizionato della gara d'appalto tramite la quale è stata venduta NCHZ, poiché alcuni offerenti hanno potuto aumentare le loro offerte in una fase successiva, quando tutte le offerte erano già state presentate. Pertanto, la Commissione dubita che il prezzo pagato per gli attivi dell'impresa dall'aggiudicatario della gara rappresenti un prezzo di mercato che garantisca la massimizzazione delle entrate destinate a soddisfare i creditori, compreso lo Stato. Inoltre, vi sono forti indizi del fatto che vi sia continuità economica tra NCHZ e il nuovo soggetto. In questo caso, eventuali aiuti di Stato incompatibili concessi a NCHZ potrebbero formare oggetto di recupero presso il nuovo proprietario della società.

(41)

La Commissione ha pertanto deciso di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

3.   OSSERVAZIONI DEGLI INTERESSATI

(42)

Due parti terze hanno presentato osservazioni sulla decisione di avvio: il denunciante e un altro terzo interessato, che ha chiesto di restare anonimo. Entrambi gli interessati hanno appoggiato i fatti e i motivi esposti dalla Commissione nella decisione di avviare il procedimento di indagine formale.

(43)

I terzi hanno sottolineato l'evidente nesso temporale tra le difficoltà economiche di NCHZ e l'introduzione della legge sulle società strategiche, adottata con una procedura legislativa accelerata. Inoltre, solo un giorno dopo l'entrata in vigore della legge, il governo slovacco ha adottato la decisione che dichiarava NCHZ una società strategica ai sensi della legge. I due interessati hanno affermato che lo Stato avrebbe potuto prevenire il rischio prevedibile di un accumulo di debiti pubblici non pagati evitando di conferire a NCHZ lo status di società strategica.

(44)

Inoltre, probabilmente NCHZ aveva beneficiato del vantaggio dello status di azienda impossibilitata per legge ad uscire dal mercato e che pertanto rimaneva un partner affidabile, mentre per altre società nella stessa situazione di NCHZ, ossia oggetto di una procedura fallimentare, la possibilità di un'uscita dal mercato con tutta probabilità avrebbe contribuito al deterioramento delle relazioni commerciali con i rispettivi fornitori e clienti.

(45)

Per quanto concerne il proseguimento dell'attività di NCHZ a seguito della decisione del comitato dei creditori, uno degli interessati sostiene che il membro di proprietà statale del comitato avrebbe potuto e dovuto cercare di arrivare a un esito differente, convincendo gli altri membri del comitato o almeno votando contro il proseguimento dell'attività di NCHZ. Lo stesso ragionamento si applica allo Stato in qualità di creditore garantito, che secondo gli interessati aveva il diritto di veto sulla decisione di proseguire l'attività di NCHZ. Secondo il parere degli interessati, a causa di questa mancata azione la decisione del comitato e dei creditori garantiti si potrebbe attribuire allo Stato.

(46)

In ogni caso, gli interessati hanno affermato che anche la decisione del tribunale di Trenčín di consentire il mantenimento in attività di NCHZ è da attribuirsi allo Stato.

(47)

I due interessati hanno affermato che il proseguimento dell'attività di NCHZ ha falsato la concorrenza, in particolare nel mercato del carburo di calcio e che in quel periodo la politica dei prezzi di NCHZ era molto aggressiva.

(48)

Per quanto concerne la vendita di NCHZ, uno degli interessati ha affermato che l'esito della gara d'appalto era incerto a causa dagli impegni previsti e di non avere partecipato alla gara per questo motivo, anche se l'acquisizione di NCHZ avrebbe potuto essere interessante.

(49)

Infine, gli interessati hanno dichiarato che in generale l'attività e la presenza sul mercato di Fortischem era sostanzialmente identica alla precedente attività di NCHZ. L'unico cambiamento evidente era il cambio della denominazione e del proprietario.

4.   COMMENTI DELLA SLOVACCHIA

Esistenza di un vantaggio economico per NCHZ

(50)

La Slovacchia ha affermato che il curatore fallimentare di NCHZ era obbligato a proseguire l'attività della società sulla base della legge fino al 31 dicembre 2010. Riguardo alla natura di tale legge, la Slovacchia ha dichiarato che costituiva una misura generale applicabile a tutte le società in possesso dei requisiti.

(51)

La Slovacchia ha affermato che, anche se i creditori o il tribunale non hanno preso decisioni durante il primo periodo, probabilmente in assenza della legge i creditori avrebbero comunque deciso di proseguire l'attività di NCHZ. La Slovacchia ha fatto riferimento all'analisi preliminare e alle dichiarazioni pubbliche del curatore dell'ottobre 2009 (ossia prima dell'entrata in vigore della legge) che indicavano una preferenza per il proseguimento dell'attività di NCHZ. La legge non ha quindi avuto alcun effetto sostanziale, in quanto NCHZ avrebbe continuato ad operare, anche se la legge non fosse stata adottata, esclusivamente sulla base della normativa ordinaria in materia di fallimento.

(52)

Successivamente, dopo la scadenza della legge nel dicembre 2010, il curatore ha chiesto istruzioni in merito al proseguimento dell'attività della società al comitato dei creditori. Quest'ultimo si è dichiarato d'accordo e la sua decisione è stata confermata dal tribunale di Trenčín (11). La Slovacchia ha presentato l'analisi economica preparata come base di riferimento per la decisione del comitato dei creditori. La società ha continuato ad operare finché è stata venduta nel 2012.

(53)

La Slovacchia ha presentato anche un'analisi ipotetica del curatore basata sulla metodologia utilizzata per l'analisi nel secondo periodo (proseguimento dell'attività basato sulla decisione di creditori e tribunale) dalla quale si evince che, se la liquidazione fosse stata presa in considerazione all'inizio del primo periodo (proseguimento dell'attività sulla base della legge), l'esito dell'analisi sarebbe stato lo stesso. Nonostante un livello inferiore di passività correnti per un totale di 8,5 milioni di EUR, i proventi della liquidazione non sarebbero stati superiori ai costi e ai debiti correnti.

(54)

Tenuto conto di quanto precede, la Slovacchia ha affermato che il comportamento dello Stato durante tutta la procedura fallimentare era in linea con il principio del creditore in un'economia di mercato e pertanto non ha conferito un vantaggio economico a NCHZ, né ha configurato un aiuto di Stato.

Recupero dei crediti della Slovacchia da NCHZ in fallimento

(55)

La Slovacchia ha affermato che, nell'amministrare e recuperare i crediti nei confronti di NCHZ, il creditore principale, l'istituto di assicurazione sociale (Sociálna poisťovňa), aveva agito in conformità della legge sull'assicurazione sociale n. 461/2003 e successive modifiche, e della legge fallimentare slovacca. Sociálna poisťovňa ha esaurito tutti i possibili mezzi di ricorso a norma di legge, non ha accettato il mancato pagamento di premi e ha debitamente iscritto il proprio credito presso il curatore.

(56)

L'istituto di assicurazione sociale non aveva crediti registrati nei confronti di NCHZ insorti prima della dichiarazione di fallimento che avrebbero dovuto essere inseriti nella procedura fallimentare ai sensi della sezione 28 della legge fallimentare slovacca (12). Non poteva quindi diventare membro degli organi dei creditori che hanno deciso in merito al proseguimento dell'attività di NCHZ.

(57)

Di conseguenza, l'unico strumento disponibile per garantire il pagamento dei suoi crediti era quello di registrarli nella procedura fallimentare in corso come crediti nei confronti della massa fallimentare. Pertanto questo è quanto ha fatto costantemente l'istituto di assicurazione sociale (attraverso la filiale di Prievidza) a norma delle sezioni 87 e 88 della legge fallimentare slovacca (per maggiori dettagli, cfr. tabella 2).

(58)

A norma della sezione 87, paragrafo 3, della legge fallimentare slovacca, i crediti nei confronti della massa fallimentare devono essere soddisfatti dal curatore attingendo ai proventi della liquidazione degli attivi della massa fallimentare in questione entro la data di scadenza del pagamento. Il curatore risponde ai titolari di un credito nei confronti della massa fallimentare per eventuali perdite sostenute dagli stessi qualora il loro credito non sia stato adeguatamente e tempestivamente soddisfatto a norma di questa disposizione, salvo laddove possa dimostrare di aver agito con la dovuta diligenza professionale. Il 24 agosto 2011, presso la filiale di Prievidza si è tenuta una riunione tra i rappresentanti dell'istituto di assicurazione sociale e NCHZ. In tale occasione, il curatore ha informato i rappresentanti dell'istituto di assicurazione sociale di non essere in grado di soddisfare i crediti nei confronti della massa fallimentare perché doveva dare la priorità al proseguimento dell'attività dell'impresa, affinché la società potesse essere venduta al miglior prezzo possibile.

(59)

A norma della sezione 47, paragrafo 1, della legge fallimentare slovacca, una dichiarazione di fallimento sospende tutti i procedimenti giudiziari e di altro genere concernenti i beni oggetto della procedura fallimentare e appartenenti alla parte fallita. I termini stabiliti o contenuti in questi procedimenti non scadono durante il periodo di sospensione.

(60)

Ai sensi della sezione 47 della legge fallimentare slovacca, l'istituto di assicurazione sociale non può far valere un credito mediante una decisione ai sensi della legge sull'assicurazione sociale, né successivamente recuperare un credito avviando procedimenti esecutivi (cfr. sezione 48 della legge fallimentare slovacca). La tabella 2 presenta una panoramica dei crediti iscritti dall'istituto di assicurazione sociale nel periodo dal settembre 2009 al gennaio 2012.

(61)

Tuttavia, il 15 novembre 2011 l'istituto di assicurazione sociale — filiale di Prievidza ha presentato una denuncia alla procura distrettuale di Prievidza contro persone autorizzate ad agire per conto di NCHZ, accusandole di aver commesso nel periodo dal giugno 2001 al settembre 2001 il reato penale di mancato prelievo e pagamento dei contributi sociali a norma delle sezioni 277 e 278 della legge n. 300/2005 («codice penale»), e successive modifiche. Il 7 febbraio 2012 l'inquirente presso la direzione della polizia distrettuale di Prievidza ha sospeso il procedimento penale perché non si erano riscontrati fatti che autorizzassero un'azione penale nei confronti delle persone interessate.

Tabella 2

Crediti iscritti nella procedura fallimentare (in migliaia di EUR)  (13) dall'istituto di assicurazione sociale tra settembre 2009 e gennaio 2012

Descrizione del credito

Data di iscrizione presso il curatore fallimentare

Importo in migliaia di EUR

Assicurazione sociale e pensionistica

11.10.2010

[…]

Assicurazione sociale e pensionistica

24.6.2011

[…]

Assicurazione sociale e pensionistica

dicembre 2011

[…]

Assicurazione di garanzia

11.10.2010

[…]

Assicurazione di garanzia

24.6.2011

[…]

Assicurazione di garanzia

18.1.2012

[…]

Importo totale dei crediti iscritti fino al 31 gennaio 2012

 

[…]

Vendita di NCHZ

(62)

Per quanto concerne la vendita di NCHZ, la Slovacchia ha affermato che è stata effettuata in modo aperto, trasparente e incondizionato e che nella gara d'appalto è stata debitamente selezionata l'offerta più alta. Per quanto riguarda il tipo di vendita, la Slovacchia ha sostenuto che si tratta di un caso specifico di vendita dell'attivo, dove tutti i beni sono trasferiti unitamente ai rispettivi diritti e a talune passività ad essi collegate.

(63)

La Slovacchia ha inoltre affermato che in questo caso particolare le condizioni previste nella seconda gara d'appalto non avrebbero influito sulla possibilità di ottenere il prezzo più alto possibile, poiché nessuno dei due offerenti che hanno partecipato alla seconda gara intendeva assumere le passività. Inoltre, il prezzo ottenuto alla fine (2,2 milioni di EUR) era molto vicino al prezzo della prima gara che era stata annullata (2 milioni di EUR). La prima gara d'appalto non prevedeva nessun impegno.

(64)

Poiché, secondo il parere della Slovacchia, NCHZ è stata venduta con una gara d'appalto aperta, trasparente e incondizionata, per i suoi beni si è ottenuto un prezzo di mercato. Secondo la Slovacchia, non esiste una continuità economica tra NCHZ, Via Chem Slovakia e ora Fortischem. La Slovacchia ha rilevato che la transazione tra Via Chem Slovakia e Fortischem ha comportato il trasferimento di meno del 60 % dell'attività, in particolare poiché nella vendita non erano compresi beni immobili. Infine, la Slovacchia ha dichiarato che la Commissione non disponeva di prove a dimostrazione del fatto che NCHZ fosse stata venduta come impresa in attività allo scopo di evitare il recupero dell'aiuto di Stato.

(65)

La Slovacchia ha confermato che anche tutti gli impegni non monetari relativi ai contratti con i dipendenti erano stati trasferiti al nuovo acquirente — Via Chem Slovakia. La Slovacchia ha inoltre chiarito che non era stata effettuata alcuna relazione di valutazione dell'attivo complessivo o della società in quanto impresa in attività. La Slovacchia ha anche confermato che tutti i debiti nei confronti dello Stato insorti durante la procedura di fallimento erano rimasti in capo a NCHZ e sarebbero stati saldati con i proventi della vendita.

5.   VALUTAZIONE DELLA MISURA

5.1.   Esistenza dell'aiuto di Stato

(66)

In virtù dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza.

(67)

Al fine di determinare se sia presente un aiuto di Stato, occorre pertanto valutare se nella fattispecie siano soddisfatti i criteri cumulativi elencati nell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE (ossia trasferimento di risorse statali, imputabilità allo Stato, vantaggio selettivo, potenziale distorsione della concorrenza ed effetti sugli scambi intra-UE). La valutazione dovrebbe riferirsi in particolare al mancato pagamento dei contributi sociali e di altri debiti nei confronti dello Stato durante il proseguimento dell'attività di NCHZ in fallimento: (i) in virtù dell'applicazione della legge a seguito della decisione del governo di dichiarare NCHZ una società strategica ai sensi della legge (cfr. punto 5.2) e (ii) con il proseguimento dell'attività ai sensi della decisione del comitato dei creditori di concerto con i creditori pubblici (cfr. punto 5.3).

(68)

La valutazione si deve svolgere tenendo presente che, alla luce delle difficoltà finanziarie che hanno condotto NCHZ alla dichiarazione di fallimento, con la decisione di dichiarare NCHZ una società strategica lo Stato si è esposto a un rischio reale di accumulo di debiti pubblici che NCHZ non sarebbe stata in grado di pagare. Esisteva un rischio sostanziale che il proseguimento dell'attività di NCHZ durante la procedura fallimentare non avrebbe prodotto entrate sufficienti per coprire tutti i costi di funzionamento, ivi compresi i contributi sociali e altri crediti dello Stato e che i crescenti debiti nei confronti dello Stato non sarebbero stati debitamente pagati. Poiché questo scenario in effetti si è concretizzato durante il 2010, il rischio di un ulteriore accumulo di debiti non pagati nei confronti dello Stato era ancora più evidente all'inizio del 2011 quando, dopo la scadenza della legge, il comitato dei creditori ha deciso di continuare l'attività di NCHZ. In effetti, il curatore ha espressamente avvisato in proposito i creditori di NCHZ.

(69)

Il proseguimento dell'attività della società in fallimento ha determinato un aumento del debito nei confronti dello Stato. Nel periodo della procedura fallimentare (2009-2012) si sono accumulati debiti non pagati per un totale di oltre 13,3 milioni di EUR.

(70)

Inoltre, andrebbe rilevato che è improbabile che i debiti pubblici accumulati possano essere rimborsati completamente con i proventi della vendita dell'attività di NCHZ (prezzo di vendita di 2,2 milioni di EUR e […] ritorno di […]). In effetti, finora dai proventi della vendita sono stati rimborsati solo circa 4,0 milioni di EUR di crediti di enti pubblici.

5.2.   Applicazione della legge a NCHZ

(71)

Per 13 mesi (dall'entrata in vigore della legge il 1o dicembre 2009 fino alla sua scadenza il 31 dicembre 2010), l'applicazione della legge a NCHZ ha fornito la base giuridica per il proseguimento dell'attività di NCHZ, nonostante i costi di funzionamento dell'impresa fossero notevolmente più elevati delle entrate ottenute, con un conseguente accumulo di debiti.

(72)

Conformemente alla sezione 5, lettera a), della legge, il curatore fallimentare aveva l'obbligo di garantire il funzionamento di una società dichiarata di importanza strategica dal governo. Nella sua risposta a una richiesta di informazioni, il curatore ha affermato che il proseguimento dell'attività della società in fallimento è stato una necessaria conseguenza della conformità agli obblighi posti a suo carico direttamente dalla legge. Di conseguenza, NCHZ ha potuto continuare ad operare e a mantenere rapporti commerciali, pur trovandosi in una situazione che avrebbe obbligato il curatore a valutare la possibilità di interrompere l'attività e procedere alla liquidazione dell'impresa (perché non era in grado di far fronte a tutti i suoi debiti).

5.2.1.   Trasferimento di risorse statali e imputabilità

(73)

Come precisato sopra, la Slovacchia ha adottato la legge e dichiarato NCHZ una società strategica ai sensi della stessa. Il curatore era pertanto obbligato per legge a proseguire l'attività di NCHZ durante la procedura fallimentare.

(74)

In virtù di tale dichiarazione, la società è stata mantenuta in attività malgrado la presenza di un rischio evidente (che in effetti si è concretizzato) che le entrate non sarebbero state sufficienti a coprire i costi del funzionamento dell'impresa durante la procedura fallimentare, compresi i contributi sociali e altri debiti nei confronti dello Stato.

(75)

Di conseguenza, lo Stato avrebbe potuto prevenire questo rischio prevedibile di un accumulo di debiti non pagati nei suoi confronti esercitando la propria discrezionalità a norma della legge e non concedendo a NCHZ lo status di società strategica, che obbligava il curatore a proseguire l'attività di NCHZ durante la procedura fallimentare.

(76)

Inoltre, il proseguimento dell'attività e l'accumulo di ulteriori debiti in conseguenza dell'applicazione della legge hanno reso più difficile per i creditori pubblici di NCHZ recuperare i crediti in essere.

(77)

La Commissione conclude pertanto che il fatto di dichiarare NCHZ una società strategica ha comportato un trasferimento di risorse statali ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, sotto forma di rinuncia al gettito fiscale derivante dai contributi sociali e altri crediti pubblici non onorati da NCHZ durante il periodo di applicazione della legge. La Commissione rileva inoltre che la decisione di dichiarare NCHZ una società strategica è stata adottata dal governo ed è quindi chiaramente attribuibile allo Stato slovacco.

5.2.2.   Vantaggio economico

(78)

L'applicazione della legge a NCHZ ha fornito un vantaggio economico alla società, in quanto l'ha protetta dal normale corso della procedura fallimentare ai sensi della normativa fallimentare ordinaria. Per quasi 13 mesi, NCHZ ha continuato ad operare esclusivamente in virtù dell'applicazione della legge. Il curatore fallimentare doveva garantire l'attività dell'impresa anche se le sue entrate non coprivano interamente i costi di funzionamento, tra cui tasse o contributi sociali. L'applicazione della legge ha quindi privato il curatore e i creditori della loro facoltà di decidere se il proseguimento dell'attività della società fosse economicamente vantaggioso.

(79)

Poiché il proseguimento dell'attività era in perdita, NCHZ non è stata in grado di pagare tutti i suoi debiti, compresi i contributi sociali e l'assicurazione sanitaria per i dipendenti e altri debiti nei confronti di vari enti statali durante la procedura fallimentare.

(80)

L'applicazione della legge a NCHZ imponeva al curatore di: (i) assicurare il funzionamento di NCHZ e (ii) impedire il licenziamento collettivo ingiustificato dei dipendenti. Su questa base, lo stesso curatore ha affermato che in virtù dell'applicazione della legge era obbligato ad assicurare la piena attività di NCHZ, senza alcuna possibilità di prendere in esame alternative e di scegliere la più vantaggiosa per i creditori della società in fallimento.

(81)

Mentre la legge era in vigore, non si sono potute tenere riunioni dei creditori per decidere sul futuro economico di NCHZ, né sono state effettuate analisi per valutare se il proseguimento dell'attività di NCHZ in quella fase fosse nell'interesse dei creditori. Solo in prossimità della scadenza della legge, il curatore ha commissionato un'analisi economica generale e ha convocato una riunione dei creditori della società per decidere se continuare o meno l'attività di NCHZ.

(82)

Inoltre, l'applicazione della legge a NCHZ non si basava su considerazioni di cui avrebbero tenuto conto i creditori della società, ma su altre considerazioni di interesse pubblico. Nelle motivazioni della decisione governativa del 2 dicembre 2009 che dichiara NCHZ una società strategica ai sensi della legge si accenna al rischio della perdita di 1 700 posti di lavoro direttamente in NCHZ e di altri 5 000 posti di lavoro presso i fornitori di NCHZ in caso di chiusura della società. Inoltre, si afferma che l'interruzione della produzione di NCHZ avrebbe influito negativamente sui risultati e sulla competitività dell'intero settore chimico in Slovacchia, peggiorando così in misura significativa la situazione dell'intera economia slovacca. Quindi, l'applicazione della legge a NCHZ da parte del governo evidentemente non si giustificava in base al principio del creditore in un'economia di mercato. La Slovacchia sostiene che, anche se i creditori o il tribunale non hanno preso decisioni durante il primo periodo, probabilmente in assenza della legge i creditori avrebbero comunque deciso di proseguire l'attività di NCHZ. La Slovacchia fa riferimento a un'analisi preliminare del 26 ottobre 2009 e a dichiarazioni pubbliche rese dal curatore nell'ottobre 2009 (ossia prima dell'entrata in vigore della legge) che indicavano una preferenza per il proseguimento dell'attività di NCHZ.

(83)

Tuttavia, l'analisi preliminare del curatore è piuttosto approssimativa, non contiene alcun esame di opzioni alternative (cessione di beni o liquidazione) e pertanto non si può considerare una base solida utilizzabile dai creditori per decidere in merito al proseguimento dell'attività di NCHZ. Inoltre, nel dicembre 2009 il tribunale ha sostituito il curatore iniziale di NCHZ con un nuovo funzionario, che sarebbe potuto arrivare a un'altra conclusione sulla base di un'analisi più approfondita. Tuttavia, con l'entrata in vigore della legge ogni ulteriore analisi della questione è stata sospesa, cosicché i creditori e il tribunale non hanno avuto l'opportunità di discutere e decidere sulla materia dal punto di vista dei rispettivi interessi economici.

(84)

I creditori e il tribunale hanno deciso di proseguire l'attività di NCHZ dopo la scadenza della legge, ma questa decisione è stata presa in una situazione economica diversa e si è basata su una valutazione economica notevolmente più complessa e solida, prodotta nel dicembre 2010 in vista della scadenza della legge. Innanzi tutto, l'analisi ha dovuto tenere conto del fatto che dopo il primo periodo i debiti in essere di NCHZ (pubblici e privati) derivanti dal precedente proseguimento dell'attività totalizzavano 16 milioni di EUR e avevano la priorità rispetto a eventuali debiti insorti prima del fallimento. Di conseguenza, la situazione per i creditori era diversa da quella che si presentava all'inizio della procedura fallimentare, quando una gran parte dei debiti non era ancora insorta.

(85)

Inoltre, l'incertezza automaticamente implicita nell'attività decisionale ai sensi della normativa fallimentare ordinaria è stata eliminata dall'applicazione della legge a NCHZ, che garantiva la piena operatività di NCHZ almeno fino alla scadenza della legge alla fine del 2010. Si è trattato di un segnale forte per i fornitori e i clienti della società, ai quali è stato assicurato che avrebbero potuto mantenere i rapporti commerciali con NCHZ, che sarebbe rimasta pienamente operativa in virtù del suo status di società strategica ai sensi della legge. Poiché la sicurezza delle forniture è un elemento importante per i clienti nel settore chimico, l'applicazione della legge ha fornito a NCHZ un vantaggio significativo rispetto alla normale procedura fallimentare, rassicurando in misura significativa i clienti di NCHZ in merito al fatto che malgrado ulteriori perdite e indipendentemente dall'opinione e dagli interessi dei suoi creditori, NCHZ avrebbe continuato ad operare almeno fino alla scadenza della legge. NCHZ ha pertanto ricevuto un trattamento privilegiato rispetto ai suoi concorrenti in una situazione analoga.

(86)

Il rischio che i clienti si rivolgano ad altri fornitori in conseguenza del fallimento non è puramente ipotetico. In realtà, anche con la tutela fornita dall'applicazione della legge, nel 2009 e 2010 si sono persi alcuni clienti, come indicato nell'analisi economica presentata dal curatore dopo la scadenza della legge. Se quest'ultima non fosse stata applicata, il rischio di una perdita ancora maggiore di vendite a causa delle incertezze generate dalla procedura fallimentare sarebbe stato notevolmente più elevato e sarebbe aumentato anche il rischio che i creditori potessero ritenere che il proseguimento dell'attività di NCHZ non avesse più senso dal punto di vista economico.

(87)

La Slovacchia ha presentato un'analisi ipotetica del curatore basata sulla metodologia utilizzata per l'analisi nel secondo periodo, dalla quale si evince che, se all'inizio del primo periodo si fosse presa in considerazione la liquidazione, l'esito dell'analisi sarebbe stato lo stesso. Nonostante un livello inferiore di passività correnti per un totale di 8,5 milioni di EUR, i proventi della liquidazione non sarebbero stati superiori ai costi e ai debiti correnti. Tuttavia, questa analisi è molto breve e ipotetica ed è stata prodotta dal curatore solo ex post (14) (è stata preparata e presentata solo nel marzo 2014).

(88)

La Slovacchia non ha dimostrato che il proseguimento dell'attività di NCHZ sarebbe stato davvero approvato all'inizio del periodo di fallimento sulla base di un'adeguata analisi approfondita e di una discussione tra tutte le parti interessate, anche se a NCHZ non fosse stata applicata la legge. In realtà, in quest'ultimo caso, la società avrebbe affrontato ulteriori conseguenze negative (come la migrazione dei clienti verso fornitori più affidabili) che avrebbero aumentato in misura significativa il rischio che i creditori optassero per l'interruzione dell'attività in quella fase.

(89)

L'applicazione della legge ha quindi conferito a NCHZ un vantaggio economico selettivo, in quanto l'ha protetta dal normale corso della procedura fallimentare ai sensi della normativa fallimentare ordinaria. Inoltre, ha privato il curatore, i creditori e il tribunale della possibilità di interrompere l'attività di NCHZ o di operare tagli consistenti del personale (cfr. punto (27)], all'inizio della procedura fallimentare o successivamente (ossia nel corso del 2010) in considerazione degli sviluppi della situazione economica di NCHZ. Ha anche fornito a NCHZ e a terzi (quali clienti e fornitori) la certezza del proseguimento dell'attività che non è mai garantito nel quadro della normativa fallimentare ordinaria.

(90)

Alla luce di quanto precede, la Commissione ritiene che l'applicazione della legge abbia conferito a NCHZ un indebito vantaggio economico.

5.2.3.   Selettività della misura

(91)

La decisione di applicare la legge a NCHZ, garantendo così il proseguimento della sua attività, è una misura individuale adottata dal governo specificamente per NCHZ ed è quindi, per definizione, selettiva.

(92)

Le autorità slovacche sostengono che la legge era una misura generale applicabile a tutte le società che rispettassero i criteri in essa indicati. A prescindere dal fatto che la misura pertinente non è la legge in se stessa, bensì la sua applicazione a NCHZ con decisione governativa, la Commissione rileva che, conformemente alla giurisprudenza costante dei tribunali UE, il fatto che la legge fosse una misura generale non esclude che la stessa potesse conferire un vantaggio selettivo a una particolare entità.

(93)

In primo luogo, anche se la legge fosse una misura legislativa generale, le circostanze del caso suggeriscono che in effetti era mirata nello specifico a NCHZ (alcuni articoli di stampa l'hanno persino definita «legge NCHZ»). La legge è stata adottata un mese dopo la dichiarazione di fallimento della società ed è stata applicata esclusivamente a NCHZ.

(94)

In secondo luogo, per applicare la legge a una data società, occorreva una decisione del governo che la dichiarasse «società strategica», poiché la legge non si applicava automaticamente a ogni società che rispettasse le condizioni indicate nella sezione 1, paragrafo 2, della legge stessa. Inoltre, tenuto conto della formulazione generale di tali condizioni, il governo disponeva di un notevole potere discrezionale in merito a quali società considerare strategiche (15).

(95)

La Commissione ritiene pertanto che la misura che ha consentito l'accumulo dei debiti non pagati di NCHZ nei confronti dello Stato configuri una misura selettiva ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.

5.2.4.   Distorsione della concorrenza ed effetti sugli scambi tra Stati membri

(96)

Il proseguimento dell'attività di NCHZ in virtù dell'applicazione della legge ha avuto l'effetto di ridurre i costi che altrimenti NCHZ avrebbe dovuto sostenere. L'attività di NCHZ non ha prodotto entrate sufficienti per coprire tutti i costi di funzionamento, ivi compresi i contributi sociali e altri debiti nei confronti dello Stato insorti durante la procedura fallimentare. Malgrado la sua incapacità di coprire tutti i suoi debiti, e in particolare quelli nei confronti dello Stato (che non è stato pagato nei 13 mesi di durata della legge), NCHZ è rimasta attiva sul mercato offrendo i suoi prodotti in concorrenza con altri produttori chimici europei.

(97)

Inoltre, come descritto sopra, l'applicazione della legge ha conferito a NCHZ vantaggi economici di cui non godevano altre società in una situazione analoga. In particolare, probabilmente ha ridotto in misura significativa il rischio di perdere clienti e fornitori durante la procedura fallimentare. Il fatto che la società fosse obbligata, ai sensi della legge, a continuare la sua attività ha incoraggiato i partner commerciali di NCHZ a mantenere i rapporti con la società. La sicurezza delle forniture per i clienti di NCHZ, particolarmente importante nel settore chimico, era garantita dal proseguimento dell'attività dell'azienda come previsto dalla legge. In assenza della legge, sarebbe stato più probabile che i clienti di NCHZ cercassero dei fornitori alternativi, temendo un'improvvisa interruzione dell'attività a causa del deterioramento della situazione finanziaria ed economica della società in fallimento.

(98)

La riduzione dei costi di un'unica società configura un aiuto al funzionamento e pertanto falsa la concorrenza, poiché i concorrenti di NCHZ dovevano sostenere tali costi o le conseguenze dell'incapacità di pagare. Inoltre, le misure possono aver falsato la concorrenza mantenendo artificiosamente NCHZ sul mercato del carburo di calcio e su altri mercati dove operava.

(99)

Poiché nell'UE esiste un numero limitato di produttori di carburo di calcio, i cui prodotti sono commercializzati in tutta Europa, la misura in questione incide chiaramente sugli scambi tra Stati membri.

5.2.5.   Conclusione sulla presenza di un aiuto di Stato

(100)

Alla luce di quanto precede, la Commissione conclude che il fatto di dichiarare NCHZ una società strategica ai sensi della legge ha costituito un vantaggio selettivo a favore della stessa società, era imputabile allo Stato e ha comportato l'impiego di risorse statali per falsare la concorrenza in un mercato aperto agli scambi tra Stati membri. La misura costituisce pertanto un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.

(101)

L'ammontare dell'aiuto corrisponde ai debiti non pagati dovuti allo Stato e a enti statali accumulati durante il periodo di applicazione della legge a NCHZ. Sulla base delle informazioni fornite dalla Slovacchia, i debiti non pagati all'inizio del periodo ammontavano a 735 817,44 EUR (16). Alla scadenza della legge, i debiti in essere ammontavano a 5 519 241,54 EUR (17). L'aiuto ammonta pertanto a 4 783 424,10 EUR.

5.3.   Proseguimento dell'attività ai sensi della decisione del comitato dei creditori

(102)

Dopo la scadenza della legge, il curatore non era più obbligato per legge a continuare l'attività della società e ha informato i creditori (garantiti e non garantiti) che le perdite di NCHZ erano in costante crescita dopo la dichiarazione di fallimento e che i costi di funzionamento erano superiori alle entrate derivanti dall'attività. Malgrado fossero consapevoli della situazione difficile della società, tutti i membri del comitato dei creditori e tutti i creditori garantiti hanno concordato nel gennaio 2011 che NCHZ dovesse proseguire la sua attività. La decisione è stata successivamente confermata dal tribunale fallimentare, conformemente alla legge fallimentare slovacca, acquisendo così carattere vincolante per il curatore.

5.3.1.   Imputabilità e vantaggio economico

(103)

Il proseguimento dell'attività di NCHZ dopo la scadenza della legge si è basato su una decisione del comitato dei creditori (organo di rappresentanza dei creditori non garantiti) costituito principalmente da società private. Dal procedimento di indagine formale è emerso che nessun membro del comitato dei creditori, né i creditori garantiti, avevano diritto di veto ai sensi della legge fallimentare slovacca. In effetti, le votazioni all'interno di questi organi avvenivano a maggioranza. Di conseguenza, nessun ente statale avrebbe potuto far valere i propri interessi nel fermare l'ulteriore accumulo di debiti.

(104)

Si può pertanto concludere che la continuazione dell'attività di NCHZ si basava su una decisione determinata dai creditori privati, in quanto i creditori pubblici non erano nella posizione di porre il veto al mantenimento in attività di NCHZ. Per questo motivo, la decisione di proseguire l'attività di NCHZ dopo la scadenza della legge non si può considerare imputabile allo Stato.

(105)

Quanto precede dimostra altresì che la decisione dei vari creditori pubblici di sostenere attivamente il proseguimento dell'attività di NCHZ nel secondo periodo è stata presa nello stesso momento e alle stesse condizioni (pari passu) delle decisioni dei creditori privati comparabili, per cui i creditori pubblici hanno agito conformemente al principio del creditore in un'economia di mercato.

(106)

Inoltre, a fini di completezza, la Commissione ha verificato l'analisi economica presentata dal curatore e disponibile ai creditori e al tribunale al momento pertinente. L'analisi identifica numerosi scenari possibili e confronta i costi e le entrate dal punto di vista dei creditori di NCHZ. In particolare, l'analisi indica che l'interruzione dell'attività di NCHZ avrebbe comportato costi consistenti, per un totale di oltre 48 milioni di EUR. La maggior parte dei costi si riferiva alla chiusura e alla bonifica ambientale dei siti di produzione chimica (circa 37,3 milioni di EUR) e alle spese del personale (10,5 milioni di EUR in caso di adempimento di tutti gli obblighi di legge). Nel contempo, le entrate previste dalla vendita di singoli beni si aggiravano su 47-52 milioni di EUR (senza tenere conto di costi aggiuntivi di smantellamento e rimozione delle attrezzature).

(107)

Poiché i debiti in essere (pubblici e privati) insorti nel corso dell'attività durante la procedura fallimentare (16 milioni di EUR all'epoca) godevano di un trattamento preferenziale, nessuno dei crediti precedenti al fallimento sarebbe stato soddisfatto. Tuttavia, l'analisi valuta che la vendita dell'impresa in attività probabilmente avrebbe prodotto un'entrata maggiore, poiché alcune delle attrezzature tecnologiche si sarebbero danneggiate irreparabilmente in caso di interruzione dell'attività. Nell'analisi si afferma inoltre che, malgrado l'insuccesso della prima gara, i compratori interessati erano numerosi. Nel complesso, l'analisi conclude che era nell'interesse dei creditori mantenere NCHZ in attività e venderla come impresa in attività.

(108)

L'analisi economica del curatore era accompagnata anche da un'analisi preparata dalla direzione di NCHZ, in base alla quale il valore reale atteso dei beni della società in caso di interruzione dell'attività sarebbe stato di soli 15,5 milioni di EUR, per cui l'alternativa di interrompere l'attività di NCHZ diventava anche meno interessante per i creditori. Inoltre, nello studio si sosteneva che la società avrebbe potuto essere venduta con successo dopo aver attuato alcuni interventi di ristrutturazione; poiché la legge ostacolava il licenziamento del personale, NCHZ ha effettuato tagli del personale solo al termine dell'applicazione della legge, all'inizio del secondo periodo. Nel complesso, lo studio concludeva che per i creditori sarebbe stato più vantaggioso se NCHZ fosse stata venduta come impresa in attività.

(109)

La proposta di continuare l'attività basata su questi documenti è stata successivamente accettata da tutti i creditori, pubblici e privati. La Commissione rileva che anche i debiti nei confronti di almeno alcuni dei creditori privati erano aumentati durante il periodo del fallimento, fino ad arrivare a 11,5 milioni di EUR.

(110)

Dall'indagine approfondita è emerso inoltre che solo due dei quattro creditori pubblici rappresentati negli organi dei creditori (fondo per il patrimonio nazionale, fondo ambientale, banca slovacca di garanzia e sviluppo e città di Nováky) erano direttamente interessati dal rischio di un ulteriore accumulo dei debiti di NCHZ nei loro confronti durante il proseguimento dell'attività. Si trattava del fondo ambientale, con crediti aggiuntivi maturati nel secondo periodo di soli [100-500] mila EUR, e della città di Nováky, con crediti aggiuntivi maturati nel secondo periodo di [300-800] mila EUR. I principali creditori pubblici nei confronti dei quali gli importi dovuti sono aumentati durante la procedura fallimentare, in particolare gli istituti di assicurazione sanitaria e sociale, non erano rappresentati negli organi dei creditori che hanno deciso di proseguire l'attività di NCHZ. Di conseguenza, non avevano alcuna possibilità di influire direttamente sull'attività decisionale e non hanno quindi potuto impedire il mantenimento in attività di NCHZ. Questi creditori pubblici hanno fatto tutto quanto in loro potere per recuperare i crediti, iscrivendoli presso il curatore fallimentare e ricorrendo a tutti i meccanismi esecutivi disponibili ai sensi della legge fallimentare.

(111)

Tenuto conto di quanto precede, la Commissione ritiene che il comportamento dei diversi enti statali sia stato in linea con i criteri del test del creditore privato.

(112)

La Commissione conclude pertanto che NCHZ non ha goduto di un vantaggio rispetto ai suoi concorrenti di cui non avrebbe beneficiato in normali condizioni di mercato nel secondo periodo, quando la legge non era più applicabile e NCHZ ha continuato ad operare sulla base della decisione del comitato dei creditori.

5.3.2.   Conclusione sulla presenza di un aiuto di Stato

(113)

Poiché almeno due delle condizioni cumulative per la definizione di aiuto di Stato (imputabilità allo Stato ed esistenza di un vantaggio economico) non sono soddisfatte, la Commissione conclude che il proseguimento dell'attività di NCHZ ai sensi della decisione del comitato dei creditori non configura un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.

5.4.   Aiuto illegale

(114)

La Commissione nota che, poiché l'applicazione della legge a NCHZ configura un aiuto di Stato, quest'ultimo è stato concesso in violazione degli obblighi di notifica e sospensione di cui all'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE. La Commissione conclude quindi che l'aiuto concesso a NCHZ costituisce un aiuto di Stato illegale.

5.5.   Compatibilità delle misure con il mercato interno

(115)

Poiché la misura di cui sopra configura un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, occorre valutarne la compatibilità alla luce delle deroghe di cui ai paragrafi 2 e 3 dello stesso articolo.

(116)

In base alla giurisprudenza della Corte di giustizia, spetta allo Stato membro citare possibili motivi di compatibilità e dimostrare che le condizioni per tale compatibilità sono soddisfatte (18). Le autorità slovacche ritengono che le misure non configurino un aiuto di Stato e non hanno indicato possibili motivi sulla cui base valutare la compatibilità.

(117)

La Commissione ha comunque verificato se i motivi indicati nel TFUE sarebbero applicabili prima facie alle misure oggetto della valutazione.

(118)

Poiché NCHZ era oggetto di una procedura di fallimento al momento della concessione delle misure, era chiaramente un'impresa in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà («orientamenti S&R») (19).

(119)

Quindi, in linea di principio, la valutazione della compatibilità dell'aiuto di Stato con il mercato interno dovrebbe essere effettuata sulla base dei criteri indicati in tali orientamenti.

(120)

La Commissione rileva che le condizioni per gli aiuti per il salvataggio di cui al punto 3.1 degli orientamenti S&R non sembrano soddisfatte: in particolare, le misure non consistevano in aiuti di tesoreria sotto forma di garanzie sui prestiti o di prestiti e non erano corredati di un impegno della Slovacchia a presentare alla Commissione un piano di ristrutturazione o un piano di liquidazione ecc.

(121)

In relazione agli aiuti per la ristrutturazione, come definiti al punto 3.2 degli orientamenti S&R, la Commissione osserva che la Slovacchia non ha notificato le misure di cui sopra come aiuto per la ristrutturazione e non ha dimostrato che sono presenti gli elementi necessari perché siano considerate come tali (piano di ristrutturazione, contributo proprio, misure compensative ecc).

(122)

Il punto 34 degli orientamenti S&R prevede che la concessione dell'aiuto sia subordinata alla realizzazione di un piano di ristrutturazione, che per tutti gli aiuti individuali deve essere approvato dalla Commissione. L'aiuto nel caso di specie era stato concesso senza un piano di ristrutturazione credibile che soddisfacesse le condizioni indicate negli orientamenti S&R. Questa circostanza sarebbe di per sé sufficiente ad escludere la compatibilità delle misure con il mercato interno.

(123)

Inoltre, la Commissione osserva che la Slovacchia non ha portato alla sua attenzione fatti che garantirebbero la conformità ai requisiti necessari per riscontrare la compatibilità di un aiuto per la ristrutturazione: ripristino della redditività a lungo termine di NCHZ, livelli accettabili di contributo proprio, misure compensative adeguate ecc.

(124)

La Commissione conclude che la misura di cui sopra non è compatibile sulla base degli orientamenti S&R e costituisce pertanto un aiuto di Stato incompatibile con il mercato interno.

5.6.   Recupero dell'aiuto

(125)

Ai sensi del trattato e della giurisprudenza costante della Corte, di norma la Commissione decide che lo Stato membro interessato deve sopprimere l'aiuto concesso illegalmente di cui sia stata accertata l'incompatibilità con il mercato interno (20). La Corte ha inoltre stabilito coerentemente che l'obbligo di uno Stato membro di abolire un aiuto dichiarato incompatibile con il mercato interno è inteso a ristabilire lo status quo ante (21).

(126)

A tale proposito, la Corte ha stabilito che questo obiettivo è raggiunto una volta che il beneficiario ha rimborsato gli importi concessi con un aiuto illegale, rinunciando al vantaggio di cui aveva fruito sul mercato rispetto ai suoi concorrenti, e la situazione esistente prima della corresponsione dell'aiuto è ripristinata (22).

(127)

In linea con la giurisprudenza, l'articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio stabilisce che «nel caso di decisioni negative relative a casi di aiuti illegali la Commissione adotta una decisione con la quale impone allo Stato membro interessato di adottare tutte le misure necessarie per recuperare l'aiuto dal beneficiario […]» (23).

(128)

Quindi, poiché nessuna delle misure in questione è stata notificata alla Commissione, in violazione dell'articolo 108 del trattato, ma si devono ritenere aiuti illegali e incompatibili, gli importi concessi devono essere recuperati al fine di ripristinare la situazione che esisteva sul mercato prima che fossero concessi. Il recupero dovrebbe riguardare il periodo da quando il beneficiario ha ricevuto il vantaggio, vale a dire quando l'aiuto è stato messo a sua disposizione, fino all'effettivo recupero, e le somme da recuperare dovrebbero comprendere gli interessi calcolati fino alla data dell'effettivo recupero. Il recupero terrà conto degli importi dei debiti in essere che configurano aiuti di Stato per i quali è stato dimostrato che sono già stati rimborsati dai proventi della vendita dei beni di NCHZ.

(129)

In considerazione della vendita dell'attività di NCHZ a Via Chem Slovakia e Fortischem, la Commissione prenderà in esame la possibile continuità economica tra queste aziende al fine di valutare se il recupero dell'aiuto si debba estendere anche ad esse.

5.7.   Continuità economica di NCHZ tramite la vendita dell'attività

(130)

Come accennato, nel caso di una decisione negativa della Commissione che stabilisce il recupero dell'aiuto incompatibile concesso a favore di un'impresa nel contesto degli articoli 107 e 108 del TFUE, lo Stato membro in questione è tenuto a recuperare l'aiuto incompatibile. L'obbligo di recupero può essere esteso a una nuova società alla quale la prima società abbia trasferito o venduto taluni attivi, qualora tale trasferimento o vendita permetta di constatare una continuità economica tra le due società (24).

(131)

Per quanto concerne lo scopo dell'operazione, la Commissione rileva che, benché non esista una prova diretta del fatto che l'operazione fosse intesa a eludere gli effetti di una potenziale decisione di recupero, era comunque chiaro per le autorità slovacche che la Commissione svolgeva un'indagine in via preliminare su una denuncia nei confronti di NCHZ dal 17 ottobre 2011 (cfr. punto (2)] e che sussisteva un credito relativo al pagamento dell'ammenda di 19,6 milioni di EUR comminata a NCHZ per la sua partecipazione a un cartello con decisione del 22 luglio 2009 (cfr. punto (12)].

(132)

Secondo la sentenza della Corte nella causa Italia e SIM 2/Commissione  (25), sulla quale la Commissione ha basato le proprie decisioni concernenti le società Olympic Airlines, Alitalia e SERNAM (26), la constatazione della continuità economica tra il beneficiario dell'aiuto e l'impresa alla quale sono state trasferite le sue attività si basa su una serie di indicatori e occorre prendere in considerazione i seguenti elementi: se il prezzo di vendita corrisponde o meno a un prezzo di mercato, la portata dei beni venduti (attivi e passivi, mantenimento della forza lavoro, attivi aggregati), l'identità degli acquirenti, il momento della vendita (dopo l'inizio dell'esame preliminare, il procedimento di indagine formale o la decisione finale) e la logica economica dell'operazione. Questa serie di indicatori è stata confermata dal Tribunale nella sua sentenza del 28 marzo 2012 nella causa Ryanair/Commissione, che ha confermato la decisione su Alitalia (27).

(133)

In considerazione della vendita dell'attività di NCHZ a Via Chem Slovakia, e successivamente a Fortischem, la Commissione intende pertanto valutare, sulla base dei criteri di cui sopra, se esiste una continuità economica tra NCHZ e l'impresa acquistata e attualmente gestita da Fortischem.

(134)

La Commissione ritiene che non sia appropriato valutare separatamente la continuità economica delle due operazioni che hanno portato all'acquisizione delle attività di NCHZ da parte di Fortischem, ossia la vendita a Via Chem Slovakia e successivamente la vendita a Fortischem. Via Chem Slovakia ha venduto l'attività a Fortischem nella seconda operazione il 1o agosto 2012, ossia solo un giorno dopo la chiusura della prima operazione. Di conseguenza, Via Chem Slovakia non ha mai effettivamente gestito le attività di NCHZ acquistate.

(135)

La Commissione riconosce che la portata delle due operazioni non è esattamente la stessa, poiché Via Chem Slovakia ha mantenuto la proprietà di taluni beni immobili (edifici e terreni). Tuttavia, dalle informazioni fornite risulta evidente che tutte le attività economiche di NCHZ acquistate da Via Chem Slovakia sono state immediatamente trasferite a Fortischem. Con l'unica eccezione dei beni immobili, Fortischem ha rilevato da Via Chem Slovakia tutti gli attivi e i diritti relativi alla produzione chimica (macchinari e attrezzature di produzione, contratti ecc.) nonché gli impegni relativi a tale produzione (ivi compresi tutti i contratti di lavoro). I beni immobili che non sono stati venduti a Fortischem, ma che erano necessari per il proseguimento dell'attività economica di NCHZ, sono stati messi a disposizione di Fortischem sulla base di un contratto di locazione. La Commissione intende pertanto valutare direttamente se sussiste una continuità economica tra NCHZ e le sue attività acquistate da Fortischem. Si terrà conto delle caratteristiche specifiche delle due operazioni nella misura in cui sono pertinenti per la valutazione.

5.7.1.   Prezzo di vendita

(136)

Nella decisione di avvio del procedimento di indagine formale, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che il prezzo di 2,2 milioni di EUR pagato per gli attivi dell'impresa da Via Chem Slovakia, aggiudicatario della gara, rappresenti un prezzo di mercato.

(137)

La gara d'appalto prevedeva condizioni che avrebbero potuto abbassare il valore dei beni. Ai sensi delle condizioni della gara, i potenziali offerenti potevano scegliere se presentare un'offerta assumendo o meno gli «impegni del cessionario» (per maggiori dettagli, cfr. i punti (17) e (18)].

(138)

Secondo le regole della gara, se l'offerta più alta era di un offerente che non intendeva assumere gli impegni, il migliore offerente che intendeva assumerli avrebbe avuto la possibilità di allinearsi all'offerta più alta. Secondo la Commissione, questa possibilità che un offerente aumenti la propria offerta dopo che tutte le offerte sono già state presentate può scoraggiare i potenziali partecipanti e/o esercitare un impatto negativo sulle offerte presentate.

(139)

In effetti, uno degli elementi che garantisce il raggiungimento del prezzo più alto in una gara d'appalto è proprio l'incertezza in merito ai prezzi offerti da altri offerenti. Se un offerente che presenta un'offerta con l'assunzione di impegni sa che la sua offerta deve solo essere la più alta tra quelle con assunzione di impegni per allinearsi all'offerta più alta senza assunzione di impegni, sicuramente presenterà un'offerta inferiore rispetto a quella che presenterebbe se le condizioni della gara non prevedessero questa opportunità.

(140)

Inoltre, questa condizione potrebbe scoraggiare gli offerenti che non desiderano assumere gli impegni perché sanno che, anche se la loro offerta è la migliore, potrebbe essere respinta perché un altro acquirente disposto ad assumersi gli impegni può alzare la sua. In questo caso, l'offerente che non assume impegni non ha l'opportunità di presentare una seconda offerta più alta.

(141)

Alla luce di quanto precede, le condizioni della gara d'appalto sembrano favorire gli offerenti che assumono gli impegni, poiché se due candidati offrono lo stesso prezzo, uno con gli impegni e l'altro senza, l'offerta con l'assunzione degli impegni viene preferita all'altra. Questo sembrerebbe indicare che il prezzo proposto in assenza degli impegni potrebbe potenzialmente essere più alto di quello offerto dall'aggiudicatario. Si può ragionevolmente presumere che l'obbligo di rispettare gli impegni comporti delle implicazioni finanziarie per l'acquirente che ne tiene conto nel presentare la sua offerta. In assenza degli impegni, è quindi probabile che il prezzo offerto dallo stesso acquirente sia più alto.

(142)

La Slovacchia sostiene che anche un offerente che presenta un'offerta con l'assunzione degli impegni non può essere certo che non vi siano altri offerenti che presentano offerte dello stesso tipo potenzialmente più alte. Tuttavia, questo non pregiudica il fatto che agli offerenti senza l'assunzione degli impegni in generale fosse riservato un trattamento meno favorevole e che la partecipazione di potenziali offerenti che non intendevano assumere impegni abbia potuto essere scoraggiata.

(143)

La Slovacchia sostiene inoltre che considerando il volume totale degli impegni, superiore a 11 milioni di EUR, era altamente improbabile che un offerente presentasse un'offerta che assumesse tali impegni. Afferma che, in particolare tenendo conto del prezzo di solo 2 milioni di EUR offerto nella prima gara, nessun partecipante ragionevole avrebbe rilevato impegni con simili implicazioni finanziarie. Gli impegni in effetti includono investimenti per almeno 11 milioni di EUR. Tuttavia, l'investimento è destinato a finanziare misure che garantiscano la conformità alle norme ambientali vigenti, necessaria per portare avanti la produzione chimica. Un offerente che intendesse proseguire tale produzione dovrebbe effettuare un simile investimento e quindi anche gli offerenti che non assumevano gli impegni dovrebbero tenere conto di questo importo. Mentre gli altri due impegni (di cui al punto (17)] potevano esercitare un influsso sul prezzo, un acquirente che pianificasse di mantenere o addirittura espandere le attività di NCHZ non avrebbe trovato gli impegni eccessivamente onerosi, considerando il vantaggio concesso nella gara agli offerenti che assumevano gli impegni. Di conseguenza, non si può escludere come «estremamente improbabile» la possibilità di un'offerta con l'assunzione degli impegni e questa possibilità ha potuto pertanto influire sul prezzo offerto nella gara d'appalto.

(144)

Benché alla fine non siano state presentate offerte con l'assunzione di impegni, le condizioni non hanno consentito di includere il maggior numero possibile di offerenti con le loro migliori offerte, un presupposto fondamentale per la vendita al prezzo di mercato più alto possibile.

(145)

Inoltre, la vendita era organizzata come vendita dell'intera attività come impresa avviata, ossia con tutti gli attivi aggregati, per cui nessun offerente poteva acquistare un bene separatamente. Questo escludeva la possibilità di ottenere il massimo prezzo finale con offerte per singole parti delle attività di NCHZ (e al contempo permetteva di evitare o limitare le potenziali difficoltà derivanti dalla possibile interruzione dell'attività). La Commissione osserva che i documenti presentati dalle autorità slovacche indicano che alcuni potenziali offerenti erano interessati ad acquistare solo alcune parti dell'attività di NCHZ (ad esempio, bluO Epsilon Limited era interessata al solo acquisto degli impianti per la produzione di carburo). Non si può quindi escludere che con la vendita di singole parti dell'attività di NCHZ non si sarebbe ottenuto un prezzo di vendita totale più elevato.

(146)

Per quanto riguarda la vendita da Via Chem Slovakia a Fortischem, si è trattato di un'operazione tra due privati senza gara d'appalto. Il prezzo è stato semplicemente negoziato tra le due parti senza che altre parti potessero offrire un prezzo più alto. Quindi, i dubbi sul fatto che il prezzo pagato da Via Chem Slovakia corrispondesse a un prezzo di mercato si riferiscono anche al prezzo pagato da Fortischem.

(147)

Tenuto conto di quanto precede, sembra probabile che le attività di NCHZ non siano state vendute in modo da garantire la massimizzazione delle entrate per l'impresa trasferita.

(148)

Tenuto conto di quanto precede, la Commissione conclude che il prezzo pagato da Via Chem Slovakia per l'attività di NCHZ probabilmente non è stato un reale prezzo di mercato, poiché le condizioni della gara d'appalto e il fatto che gli offerenti dovessero presentare offerte per la cessione in blocco dei beni hanno influito sul prezzo.

5.7.2.   Portata dell'operazione

(149)

Al fine di evitare la continuità economica, le attività e altri elementi dell'impresa trasferita devono rappresentare solo una parte dell'impresa precedente o delle sue attività. Quanto più ampia è la parte dell'impresa originale che viene trasferita a una nuova entità, tanto più è probabile che l'attività economica relativa a questi beni continui a beneficiare dell'aiuto incompatibile.

(150)

Benché la Slovacchia sostenga che si è trattato di una «vendita dell'attivo», i termini della vendita effettivamente indicano che la società è stata venduta come impresa in attività. Come precisato nel punto (19) che precede, tutti gli attivi e almeno parte degli impegni trasferibili sono stati venduti al nuovo proprietario.

(151)

La vendita di NCHZ a Via Chem Slovakia è stata approvata dall'autorità garante della concorrenza della Repubblica Slovacca il 19 luglio 2012. Da questa decisione appare evidente che l'intera attività di NCHZ, come impresa in attività, era l'oggetto della fusione notificata e quindi della vendita (28).

(152)

La portata dell'attività dell'impresa acquistata da Fortischem resta identica a quella delle precedenti attività di NCHZ. Questo è dimostrato da un confronto del programma di produzione di NCHZ all'inizio della procedura di fallimento (29) con l'attuale programma di produzione sul sito web di Fortischem (30). In entrambi i casi, le principali aree di attività di NCHZ e Fortischem consistono rispettivamente nella produzione di sostanze chimiche inorganiche (elettrolitiche), tra cui carburo di calcio, sostanze chimiche organiche, polimeri e prodotti di trasformazione del PVC. Tutti i 14 prodotti principali di queste aree di produzione, che nel 2008 rappresentavano il 99 % del reddito di NCHZ (31), sono prodotti anche da Fortischem. Il reddito generato dai prodotti di cui sopra venduti da Fortischem ha totalizzato 161,3 milioni di EUR nel 2013 (32). Si tratta di un'entrata paragonabile al reddito di NCHZ di circa 150-160 milioni di EUR durante la procedura di fallimento (33). Quindi, il programma di produzione e il reddito dell'impresa trasferita si sono mantenuti identici a quelli di NCHZ. Inoltre, più del 95 % dei 1 412 dipendenti di NCHZ è stato trasferito a Fortischem. Invece di licenziare i dipendenti per poi farli assumere nuovamente da Fortischem, si è semplicemente provveduto a trasferire i loro contratti di lavoro a Fortischem.

(153)

La Slovacchia sostiene che la cessione ha riguardato meno del 60 % dell'attività, in particolare perché non comprendeva beni immobili. Tuttavia, come già spiegato sopra (cfr. punto (134)], Fortischem riceve in locazione da Via Chem Slovakia gli immobili (terreni ed edifici) necessari per la produzione. A parte i beni immobili, tutti gli altri beni, diritti e obblighi relativi all'impresa trasferita sono stati rilevati da Fortischem, che quindi gestisce l'attività di NCHZ e continua con lo stesso portafoglio di prodotti.

(154)

Inoltre, Fortischem ha mantenuto anche i dirigenti di NCHZ. Ad esempio, il direttore esecutivo di NCHZ prima della cessione dell'impresa è diventato il presidente del consiglio di amministrazione di Fortischem.

(155)

Al momento dell'acquisizione dell'attività di NCHZ, Fortischem ha anche annunciato pubblicamente alla stampa che non intendeva attuare cambiamenti rilevanti nell'organico o nella produzione e che avrebbe mantenuto il gruppo dirigente esistente (34).

(156)

Di conseguenza, per quanto concerne la portata dell'operazione, Fortischem ha effettivamente rilevato tutte le attività economiche di NCHZ, unitamente a tutti i beni, diritti e obblighi ad esse associati. Il fatto che parte dei beni siano utilizzati sulla base di un contratto di locazione invece che come proprietà diretta non cambia il fatto che Fortischem semplicemente porta avanti le attività economiche di NCHZ mantenendo la stessa portata che avevano prima dell'operazione.

(157)

Inoltre, anche le due parti interessate che hanno presentato osservazioni sostengono che Fortischem ha continuato ad operare come NCHZ, offrendo lo stesso portafoglio di prodotti sugli stessi mercati geografici e che l'unico cambiamento evidente è stato il cambio di denominazione.

(158)

Quindi, Fortischem porta avanti l'attività di NCHZ senza cambiamenti rilevanti nella politica commerciale, del personale o di produzione.

5.7.3.   Identità dei proprietari

(159)

Il fatto che i proprietari di una società acquirente siano gli stessi della società venditrice costituisce un forte segnale di continuità economica.

(160)

In questo caso, la Commissione non è stata in grado di raccogliere prove a conferma delle dichiarazioni del denunciante sull'esistenza di collegamenti tra i proprietari originari e i nuovi proprietari dell'attività di NCHZ. I diretti proprietari sono diversi e non è possibile verificare da fonti indipendenti e affidabili chi siano i proprietari ultimi dietro alcune delle società madri dirette o indirette con sede a Cipro.

(161)

Tuttavia, le autorità slovacche hanno presentato dichiarazioni giurate di Energochemica, l'attuale società madre di Fortischem, che attestano che i proprietari di Fortischem non sono in alcun modo collegati ai precedenti proprietari di NCHZ.

(162)

In assenza di prove contrarie, la Commissione presume che non esistano collegamenti tra i proprietari originari e i nuovi proprietari dell'attività di NCHZ trasferita a Fortischem.

5.7.4.   Momento della vendita

(163)

La vendita è avvenuta dopo l'avvio dell'indagine preliminare sulla denuncia da parte della Commissione e la trasmissione della denuncia allo Stato affinché presentasse osservazioni. Di conseguenza, almeno lo Stato slovacco era consapevole della possibilità che le misure in questione potessero configurare un aiuto illegale e incompatibile che avrebbe dovuto essere recuperato.

5.7.5.   Logica economica dell'operazione

(164)

Lo scopo del criterio della logica economica consiste nel verificare se l'acquirente dei beni li utilizza nello stesso modo del venditore o se, al contrario, li integra nella sua strategia commerciale, realizzando sinergie che giustificano il suo interesse per l'acquisto di tali beni.

(165)

Fortischem ha acquistato l'intera divisione chimica di NCHZ, ossia la parte principale di NCHZ come impresa in attività, insieme a più del 95 % dei dipendenti e dei relativi diritti e obblighi. Come dimostrato sopra, il portafoglio di prodotti e la portata delle attività di Fortischem sono identici a quelli di NCHZ.

(166)

Fortischem ha anche annunciato pubblicamente alla stampa di non avere intenzione di attuare cambiamenti rilevanti rispetto alla modalità operativa di NCHZ e alla portata delle sue attività (35). Benché Fortischem appartenga a un insieme più ampio di società, il gruppo Energochemica, non si evidenziano importanti effetti sinergici con gli altri membri del gruppo. Anche se alcune di queste società operano anche nel settore chimico, il loro campo di attività è diverso (stabilizzanti alla luce, resine fenoliche, detergenti ecc.), e di conseguenza non sembrano esistere importanti collegamenti con le attività di Fortischem.

(167)

Quindi, non si sono verificati cambiamenti nella strategia commerciale e Fortischem si limita a utilizzare i beni nello stesso modo del venditore.

5.7.6.   Conclusioni sulla continuità economica tra NCHZ e le attività economiche acquistate e gestite da Fortischem

(168)

Nel complesso, sembra che gli unici cambiamenti riguardino la denominazione della società e l'entità giuridica alla quale appartiene. L'articolo 1.2 delle condizioni della gara d'appalto stabilisce che NCHZ s'intende venduta nella sua interezza, in quanto insieme di beni tangibili e immateriali, unitamente al suo personale. L'articolo 3.1 del contratto di vendita tra Via Chem Slovakia e NCHZ datato 16 gennaio 2012 afferma che «l'impresa in attività trasferita ai sensi del presente contratto comprende tutti i beni immobili, i beni mobili, altri diritti e proprietà che: (i) servono al funzionamento dell'impresa o, a causa della loro natura, s'intendono funzionali a tale scopo e (ii) alla data decisiva appartengono al Venditore». Inoltre, l'acquirente mantiene il portafoglio di prodotti e la politica commerciale di NCHZ. Infine, il prezzo pagato per l'attività di NCHZ probabilmente non rappresenta un prezzo di mercato.

(169)

La Commissione conclude pertanto che esiste una continuità economica tra NCHZ e Fortischem.

(170)

In conseguenza di quanto precede, la Commissione è del parere che il vantaggio concesso dalla Slovacchia a NCHZ configuri un aiuto di Stato illegale e incompatibile e che il recupero di tale aiuto di Stato incompatibile concesso a NCHZ si debba estendere anche al nuovo proprietario dell'impresa. Con la sua presenza costante sul mercato, Fortischem continua a beneficiare dell'aiuto di Stato concesso alle attività economiche di NCHZ e continua a falsare il mercato.

6.   CONCLUSIONI

(171)

La Commissione conclude che la decisione del governo slovacco di dichiarare NCHZ una società strategica ai sensi della legge, proteggendola così dalla normale applicazione della legge fallimentare, costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato.

(172)

La Commissione ritiene inoltre che tale aiuto sia stato concesso illegalmente in violazione dell'obbligo di notifica e sospensione di cui all'articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

(173)

Infine, la Commissione conclude che tale aiuto è incompatibile con il mercato interno, poiché non sono state rispettate le condizioni pertinenti degli orientamenti del 2004 sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà e non sono stati individuati altri motivi di compatibilità.

(174)

L'aiuto deve essere recuperato presso NCHZ e l'ordine di recupero deve essere esteso anche a Fortischem, che ha un legame di continuità economica con NCHZ,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L'aiuto di Stato dell'importo di 4 783 424,10 EUR concesso a NCHZ dichiarandola una società strategica ai sensi della legge sulle società strategiche e proteggendola così dalla normale applicazione della legge fallimentare, è stato attuato illegalmente dalla Slovacchia in violazione dell'articolo 108, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ed è incompatibile con il mercato interno.

Articolo 2

La decisione di autorizzare il proseguimento dell'attività di NCHZ dopo la scadenza della legge in base alla decisione del comitato dei creditori non si configura come un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.

Articolo 3

1.   La Slovacchia procede al recupero dell'aiuto incompatibile di cui all'articolo 1 presso NCHZ.

2.   In considerazione della continuità economica tra NCHZ e Fortischem, l'obbligo di rimborsare l'aiuto si deve estendere anche a Fortischem.

3.   Le somme da recuperare includono gli interessi che decorrono dalla data in cui sono state poste a disposizione di NCHZ fino a quella dell'effettivo recupero.

4.   Gli interessi sono calcolati secondo il regime dell'interesse composto a norma del capo V del regolamento (CE) n. 794/2004 (36) e del regolamento (CE) n. 271/2008 (37) che modifica il regolamento (CE) n. 794/2004.

Articolo 4

1.   Il recupero dell'aiuto di cui all'articolo 1 è immediato ed effettivo.

2.   La Slovacchia garantisce l'attuazione della presente decisione entro quattro mesi dalla data della sua notifica.

Articolo 5

1.   Entro due mesi dalla notifica della presente decisione, la Slovacchia trasmette le seguenti informazioni:

a)

l'importo complessivo (capitale e interessi sul recupero) che deve essere recuperato presso i beneficiari;

b)

una descrizione dettagliata delle misure già adottate e previste per conformarsi alla presente decisione,

c)

i documenti attestanti che al beneficiario è stato imposto di rimborsare l'aiuto.

2.   La Slovacchia informa la Commissione dei progressi delle misure nazionali adottate per l'attuazione della presente decisione fino al completo recupero dell'aiuto di cui all'articolo 1. Trasmette immediatamente, su richiesta della Commissione, le informazioni relative alle misure già adottate e previste per conformarsi alla presente decisione e fornisce inoltre informazioni dettagliate riguardo agli importi dell'aiuto e degli interessi già recuperati presso i beneficiari.

Articolo 6

La Repubblica slovacca è destinataria della presente decisione.

Fatto a Bruxelles, il 15 ottobre 2014

Per la Commissione

Joaquín ALMUNIA

Vicepresidente


(1)  Decisione della Commissione C(2013) 3555 final del 2 luglio 2013 (GU C 297 del 12.10.2013, pag. 85).

(2)  Il denunciante ha chiesto che la sua identità non venisse rivelata.

(3)  Cfr. nota 1.

(4)  La proprietà dell'azienda era di Disor Holdings Limited, una società senza un'attività commerciale dichiarata registrata a Cipro, i cui titolari effettivi non sono pubblicamente noti.

(5)  L'ammenda è stata comminata con decisione della Commissione del 22 luglio 2009 nel caso COMP/39.396 — reagenti a base di carburo di calcio e di magnesio utilizzati nelle industrie siderurgica e del gas (GU C 301 dell'11.12.2009, pag. 18).

(6)  Ai sensi delle norme applicabili, i membri del comitato sono creditori non garantiti eletti all'assemblea dei creditori, dove i voti di ciascun creditore corrispondono all'importo dei crediti vantati.

(7)  Informazione riservata.

(8)  Zákon č. 7/2005 Z.z. z 9. decembra 2004 o konkurze a reštrukturalizácii a o zmene a doplnení niektorých zákonov [legge n. 7/2005 del 9 dicembre 2004 sul fallimento e sulla ristrutturazione e che modifica e integra talune leggi].

(9)  Motivazioni della decisione governativa n. 534/2009 del 2 dicembre 2009 che dichiara NCHZ una società strategica.

(10)  I membri privati del comitato dei creditori erano INVEST — KREDIT, s.r.o. (di proprietà di DISOR HOLDINGS LIMITED, azionista unico di NCHZ); Novácká Energetika, a.s. (in origine una controllata di NCHZ, con STUPEFY HOLDINGS LIMITED come azionista di maggioranza da gennaio 2011); M-ENERGO, s.r.o. (azionista di maggioranza STUPEFY HOLDINGS LIMITED) e DAK KIABA, s.r.o.

(11)  Obchodný vestník [Gazzetta commerciale] n. 37B del 23.2.2011.

(12)  L'istituto di assicurazione sociale non era un creditore garantito perché i debiti nei suoi confronti sono sorti soltanto dopo l'apertura della procedura fallimentare.

(13)  Tutte le cifre sono arrotondate.

(14)  Sentenza del 5 giugno 2012 nella causa C-124/10, Commissione/EDF (EU:C:2012:318, punti 83-85 e 105); sentenza del 16 maggio 2002 nella causa C-482/99, Francia/Commissione (EU:C:2002:294, punti 71 e 72); sentenza del 30 aprile 1998 nella causa T-16/96, City Flyer Express Ltd/Commissione (EU:T:1998:78, punto 76).

(15)  A questo proposito, cfr. in particolare la causa T-152/99, Hijos de Andrés Molina, SA (HAMSA)/Commissione (EU:T:2002:188, punto 157).

(16)  Questo importo corrisponde ai debiti in essere dovuti a creditori pubblici al 31 dicembre 2009. Le autorità slovacche sostengono che non esistono informazioni precise sugli importi alla data esatta in cui NCHZ è stata dichiarata una società strategica. Di conseguenza, la cifra è la stima più precisa (e piuttosto conservativa) disponibile dell'importo di debiti in essere all'inizio dell'applicazione della legge.

(17)  Questo importo corrisponde ai debiti in essere dovuti a creditori pubblici al 31 dicembre 2010. Le autorità slovacche sostengono che non esistono informazioni precise sugli importi alla data esatta in cui NCHZ ha cessato di essere una società strategica ai sensi della legge. Di conseguenza, la cifra è la stima più precisa (e piuttosto conservativa) disponibile dell'importo di debiti in essere al termine dell'applicazione della legge.

(18)  Causa C-364/90, Italia/Commissione (EU:C:1993:157, punto 20).

(19)  GU C 244 dell'1.10.2004, pag. 2.

(20)  Cfr. causa C-70/72, Commissione/Germania (EU:C:1973:87, punto 13).

(21)  Cfr. cause riunite C-278/92, C-279/92 e C-280/92, Spagna/Commissione (EU:C:1994:325, punto 75).

(22)  Cfr. causa C-75/97, Belgio/Commissione (EU:C:1999:311, punti 64 e 65).

(23)  Regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio del 22 marzo 1999 recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE (GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1).

(24)  Sentenza del Tribunale del 28 marzo 2012 nella causa T-123/09, Ryanair Ltd/Commissione europea, punto 155.

(25)  Sentenza della Corte dell'8 maggio 2003 nelle cause riunite C-328/99 e C-399/00, Repubblica italiana e SIM 2 Multimedia SpA/Commissione delle Comunità europee.

(26)  Decisione della Commissione del 17 settembre 2008, aiuto di Stato n. 321/2008, n. 322/2008 e n. 323/2008 — Grecia — Vente de certains actifs d'Olympic Airlines/OlympicAirwaysServices; decisione della Commissione del 12 novembre 2008, aiuto di Stato n. 510/2008 — Italia — Cessione dei beni della compagnia aerea di Alitalia; decisione della Commissione del 4 aprile 2012 SA.34547 — Francia — Reprise des actifs du groupe SERNAM dans le cadre de son redressement judiciaire.

(27)  Sentenza del Tribunale del 28 marzo 2012 nella causa T-123/09, Ryanair Ltd/Commissione.

(28)  Cfr. in particolare i punti 25–29 della decisione che approva la fusione (decisione n. 2012/FH/3/1/032) disponibile all'indirizz http://www.antimon.gov.sk/2012fh31032/.

(29)  Cfr. la presentazione del curatore fallimentare del 26 ottobre 2009 'Nováckéchemické závody, a.s. — Prezentáciasprávcù, diapositive 4 e 5.

(30)  Cfr. www.fortischem.sk.

(31)  Cfr. la diapositiva 5 della presentazione del curatore fallimentare del 26 ottobre 2009 'Nováckéchemické závody, a.s. — Prezentáciasprávcù.

(32)  Cfr. la relazione annuale 2013 del gruppo Energochemica, di cui Fortischem è il membro principale, http://www.energochemica.eu/data/files/Vyrocka_ECH_2013.pdf.

(33)  Cfr. ad esempio, l'analisi economica prodotta dal curatore nel dicembre 2010, pag. 3 (cfr. punto (106)].

(34)  Cfr., ad esempio, l'articolo «Novácku chemičku bude prevádzkovať spoločnosť Fortischem» [NCHZ gestita da Fortischem] del 2 agosto 2012, pubblicato su Webnoviny: http://www.webnoviny.sk/ekonomika/novacku-chemicku-bude-prevadzkovat-s/526742-clanok.html

(35)  Cfr. nota 33.

(36)  Regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione, del 21 aprile 2004, recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE (GU L 140 del 30.4.2004, pag. 1).

(37)  Regolamento (CE) n. 271/2008 della Commissione, del 30 gennaio 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 794/2004 recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE (GU L 82 del 25.3.2008, pag. 1).


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