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Document C2018/084A/01

Avviso di posto vacante ECA/2018/1 — 1 posto di direttore – Audit — (Gruppo di funzioni AD, grado 14)

GU C 84A del 6.3.2018, p. 1–10 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

6.3.2018   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

CA 84/1


AVVISO DI POSTO VACANTE ECA/2018/1

1 posto di direttore – Audit

(Gruppo di funzioni AD, grado 14)

(2018/C 084 A/01)

 

CHI SIAMO

La Corte dei conti europea (in appresso «la Corte»), con sede a Lussemburgo, è l’istituzione dell’Unione europea a cui il trattato affida il compito di controllare le finanze dell’UE. Quale revisore esterno dell’UE, contribuisce a migliorarne la gestione finanziaria e funge da custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini.

La Corte espleta audit nell’ambito dei quali esamina l’acquisizione e l’impiego dei fondi dell’UE. Esamina le operazioni finanziarie per accertare che siano state adeguatamente registrate e presentate, eseguite in maniera legittima e regolare e gestite conformemente ai criteri di economia, efficienza ed efficacia. La Corte pubblica le risultanze dei propri audit in relazioni chiare, pertinenti ed obiettive. Formula anche pareri su questioni inerenti alla gestione finanziaria.

La Corte promuove una maggiore trasparenza e un più esteso obbligo di rendiconto, nonché assiste il Parlamento europeo e il Consiglio nella supervisione dell’esecuzione del bilancio dell’UE, soprattutto nel corso della procedura di discarico. Si adopera per essere un organismo efficiente, all’avanguardia nell’evoluzione dell’audit e dell’amministrazione del settore pubblico.

La Corte è divisa in Sezioni di audit. Ha una struttura organizzativa «funzionale allo svolgimento di compiti»: il personale fa parte di un pool dal quale viene selezionato e assegnato alle varie Sezioni, in base alle priorità.

Per maggiori informazioni sul quadro giuridico della Corte, compreso il suo regolamento interno con le relative modalità di applicazione, si rimanda alla pagina Internet istituzionale: https://www.eca.europa.eu/it/Pages/LegalFramework.aspx.

CHE COSA OFFRIAMO

La Corte desidera assumere un (1) direttore.

Il direttore rende conto del proprio operato alla Sezione e assiste i Membri che ne fanno parte nell’espletamento dei compiti di audit. In particolare, è sua responsabilità: gestire il personale e le risorse finanziarie; provvedere alla programmazione, al monitoraggio e alla rendicontazione; fornire competenze e sostegno alla qualità dell’audit; assicurare la supervisione e il controllo degli audit. Il direttore assicura che tutti i compiti affidatigli siano eseguiti in maniera appropriata e conforme ai requisiti qualitativi nonché alle prassi e ai princìpi di audit della Corte.

La Corte ha deciso di avviare la procedura per l’assunzione di un direttore (AD 14) per l’audit, sulla base dell’articolo 29, paragrafo 2, dello Statuto dei funzionari dell’Unione europea (in appresso: «lo Statuto»). Al fine di garantire all’autorità che ha il potere di nomina una più ampia scelta di candidati, detta procedura si terrà parallelamente a procedure di selezione interne ed interistituzionali.

L’assunzione avverrà al grado AD 14. Lo stipendio base mensile sarà di 14 303,51 EUR. Tale stipendio base, che è soggetto all’imposta dell’UE ed è esente da imposte nazionali, potrà essere integrato da varie indennità, secondo quanto disposto dallo Statuto.

CHI CERCHIAMO

Alla scadenza del termine per la presentazione delle candidature, i candidati al posto in esame devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

Condizioni generali

essere cittadini di uno degli Stati membri dell’Unione europea;

godere dei pieni diritti politici;

essere in regola con le leggi applicabili in materia di obblighi militari.

Condizioni specifiche

1.   Titoli di studio

Ai sensi dell’articolo 5 dello Statuto, i candidati devono avere:

un livello di studi corrispondente a una formazione universitaria completa attestata da un diploma, quando la durata normale di tali studi è di almeno quattro anni, oppure

un livello di studi corrispondente a una formazione universitaria completa attestata da un diploma e un’esperienza professionale adeguata di almeno un anno, quando la durata normale di tali studi pari ad almeno tre anni, oppure

ove l’interesse del servizio lo giustifichi, una formazione professionale di livello equivalente.

2.   Esperienza professionale

Comprovata esperienza professionale pertinente di almeno 15 anni, preferibilmente a livello internazionale, maturata dopo aver ottenuto il livello di studi precedentemente indicato; nonché almeno quattro anni di esperienza acquisita in posizioni manageriali con personale alle proprie dipendenze. In particolare, è richiesta una solida e comprovata esperienza in materia di audit (compresi pianificazione, supervisione, controllo qualità e rendicontazione relativi ad audit).

3.   Conoscenze

Eccellente padronanza dei princìpi e della metodologia di audit nei campi dell’audit finanziario e di conformità e della sana gestione finanziaria. Buona conoscenza dell’audit delle finanze pubbliche dell’UE e del settore pubblico.

Per ragioni operative, è essenziale una buona padronanza dell’inglese e del francese, dal momento che queste sono le lingue di lavoro della Corte. Sono richiesti un livello minimo pari a C1 per la comprensione, il parlato e la produzione scritta in una lingua, nonché un livello minimo pari a B2 per le medesime categorie dell’altra lingua. La conoscenza di altre lingue è considerata un vantaggio. Per stabilire il livello delle competenze linguistiche, si prega di consultare la pagina Internet:

http://europass.cedefop.europa.eu/it/resources/european-language-levels-cefr

4.   Competenze

i) Capacità di ideare e attuare una strategia, di fissare obiettivi e valori-obiettivo e di riferire in merito; ii) attitudine alla comunicazione e alla negoziazione, nonché capacità di lavorare con le parti interessate; iii) ottima padronanza delle pratiche di gestione; iv) eccellenti competenze interpersonali.

POLITICA IN MATERIA DI ASSUNZIONI

POLITICA DI PARI OPPORTUNITÀ

In linea con la propria politica per le pari opportunità e l’articolo 1 quinquies dello Statuto, la Corte applica alla diversità un approccio inclusivo e promuove le pari opportunità. La Corte accoglie le candidature senza effettuare discriminazioni di alcun genere e adotta misure affinché le assunzioni siano equamente ripartite tra uomini e donne, conformemente a quanto disposto dall’articolo 23 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Poiché le donne sono sottorappresentate ai livelli dirigenziali più alti, la Corte accoglierà con particolare favore le candidature femminili a questa posizione. A parità di titoli o merito, sarà scelta una candidata donna. Inoltre, la Corte adotta misure volte a conciliare la vita lavorativa e la vita familiare.

Qualora il candidato necessiti di accorgimenti particolari per poter partecipare a questa procedura di selezione (a causa di una specifica menomazione o disabilità), si prega di inviare un’e-mail in tempo utile all’indirizzo: ECA-Recrutement@eca.europa.eu.

PROCEDURA DI SELEZIONE

Ai sensi della decisione n. 31-2015 della Corte sulle procedure di selezione dei primi manager e dei direttori, verrà istituita una commissione di preselezione.

La commissione valuterà i candidati sulla base dei criteri esposti nell’avviso di posto vacante e conformemente alla procedura di seguito illustrata.

a)

Dapprima valuterà e confronterà i titoli di studio, l’esperienza professionale, le conoscenze e le competenze di tutti i candidati ammissibili sulla base dei rispettivi atti di candidatura. In esito a tale valutazione comparativa, la commissione stilerà un elenco con i 10 candidati più adatti.

Poiché questa prima selezione discende da una valutazione comparativa, il soddisfacimento dei criteri sanciti nel presente avviso di posto vacante non garantisce l’ammissione alla fase successiva della procedura.

b)

La commissione valuterà poi i 10 migliori candidati sulla base di una prova scritta (studio di un caso) e un colloquio.

Alla luce della propria valutazione, la commissione indicherà il candidato o i candidati considerati maggiormente qualificati per il posto.

La commissione di preselezione si riserva la facoltà di verificare che gli studi di caso presentati da ciascun candidato non contengano alcun indizio probatorio di plagio.

In base alla relazione della commissione, la Corte adotterà una decisione di nomina di un candidato.

PRESENTAZIONE DELLE CANDIDATURE

Le candidature, redatte obbligatoriamente in inglese o in francese, dovranno essere presentate unicamente mediante il modulo online, disponibile nell’avviso di posto vacante pubblicato sul sito Internet della Corte:

http://www.eca.europa.eu/it/Pages/JobOpportunities.aspx#page-search/index/lang/en_US

Le candidature devono essere corredate dei seguenti documenti (tutti redatti in inglese o francese):

una lettera di motivazione (al massimo una pagina);

un CV aggiornato (al massimo tre pagine), redatto secondo il modello «Europass curriculum vitae» con l’indicazione delle date precise

(cfr. http://europass.cedefop.europa.eu);

l’elenco di informazioni aggiuntive riportato in allegato;

la dichiarazione sull’onore in allegato, debitamente compilata, datata e firmata.

Le candidature che non rispetteranno scrupolosamente le indicazioni summenzionate saranno respinte.

Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è alle ore 12:00 (ora di Lussemburgo) del 10 aprile 2018.

Su richiesta, i candidati devono produrre i documenti giustificativi riguardanti gli studi, l’esperienza professionale e la posizione attualmente coperta.

PROTEZIONE DEI DATI

È impegno della Corte provvedere affinché i dati personali dei candidati siano trattati in conformità della decisione n. 77-2006 dell’autorità che ha il potere di nomina recante modalità di esecuzione del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali nel quadro delle politiche delle risorse umane.

Per maggiori informazioni, cfr. l’informativa specifica per gli avvisi di posto vacante, disponibile al seguente indirizzo: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/Specific_Privacy_Statement_vacancies/Specific_Privacy_Statement_vacancies_IT.PDF

DOMANDE DI RIESAME — RECLAMI E IMPUGNAZIONI — DENUNCE AL MEDIATORE EUROPEO

Il candidato che, in una qualsiasi fase della procedura di selezione, ritenga che una decisione gli rechi pregiudizio, dispone delle seguenti possibilità di azione.

I.   Domanda di riesame delle decisioni della commissione di preselezione

Il candidato può presentare per iscritto una domanda motivata di riesame della decisione della commissione di preselezione. Tale domanda deve essere trasmessa entro 10 giorni dalla notifica della decisione al seguente indirizzo:

ECA-Recours@eca.europa.eu.

II.   Reclami

Ai sensi dell’articolo 90, paragrafo 2, dello Statuto, è possibile presentare un reclamo avverso la decisione della Corte di respingere la candidatura scrivendo, entro tre mesi dalla notifica della decisione, al seguente indirizzo:

Al segretario generale

Corte dei conti europea

12, rue Alcide De Gasperi

1615 Luxembourg

III.   Impugnazione giudiziale

Ai sensi dell’articolo 91 dello Statuto, se il reclamo del candidato è stato respinto e tale decisione gli reca pregiudizio, egli può presentare ricorso dinanzi alla Corte di giustizia dell’Unione europea. Tali ricorsi devono essere presentati da un avvocato entro tre mesi dalla notifica della decisione di respingere il reclamo.

IV.   Denunce al Mediatore europeo

Se il candidato ritiene che la Corte dei conti europea, nel trattare la sua candidatura, abbia dato prova di cattiva amministrazione, può sporgere denuncia al Mediatore europeo, dopo aver contattato la Corte al fine di dirimere la controversia. La denuncia va presentata per iscritto entro due anni da quando i fatti pertinenti sono divenuti noti. Nel sito Internet del Mediatore europeo è disponibile un modulo di denuncia elettronico. La presentazione di una denuncia al Mediatore europeo non sospende i termini per i mezzi di ricorso summenzionati.


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