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Document 62012CN0390

Causa C-390/12: Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Unabhängiger Verwaltungssenat del Land Oberösterreich (Austria) il 20 agosto 2012 — Robert Pfleger e altri

GU C 343 del 10.11.2012, p. 6–7 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

10.11.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 343/6


Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Unabhängiger Verwaltungssenat del Land Oberösterreich (Austria) il 20 agosto 2012 — Robert Pfleger e altri

(Causa C-390/12)

2012/C 343/07

Lingua processuale: il tedesco

Giudice del rinvio

Unabhängiger Verwaltungssenat del Land Oberösterreich

Parti

Ricorrenti: Robert Pfleger, Autoart a.s., Mladen Vucicevic, Maroxx Software GmbH, Hans-Jörg Zehetner

Questioni pregiudiziali

1)

Se il principio di proporzionalità sancito dall’articolo 56 TFUE e dagli articoli 15-17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea osti a una normativa nazionale come quella costituita dalle disposizioni rilevanti nel procedimento principale, di cui agli articoli 3-5 e 14-21 GSpG, che consente di organizzare giochi d’azzardo con slot-machine solo a condizione di disporre previamente — a pena sia dell’irrogazione di sanzioni penali sia della confisca diretta delle apparecchiature — della relativa autorizzazione, che tuttavia viene concessa solo entro un numero limitato di concessioni disponibili, questo benché — per quanto noto — da parte dello Stato non sia stato dimostrato in alcun procedimento giudiziario o amministrativo che attività criminose e/o la dipendenza dal gioco d’azzardo connesse alle dette attività rappresentino effettivamente un problema di considerevoli dimensioni cui non si possa porre rimedio con un’espansione controllata di attività di gioco proposte da molti singoli offerenti, bensì unicamente mediante un’espansione controllata del titolare di un monopolio (o di pochi oligopolisti), accompagnata unicamente da una pubblicità contenuta.

2)

In caso di risposta negativa alla prima questione pregiudiziale: se il principio di proporzionalità sancito dall’articolo 56 TFUE e dagli articoli 15-17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea osti a una normativa nazionale come quella di cui agli articoli 52-54 e 56a°GSpG nonché all’articolo 168 StGB, la quale, per effetto di definizioni legislative incerte, determini una situazione in cui risulti parimenti penalmente perseguibili, pressoché senza eccezioni, una serie di forme di attività di soggetti (in alcune circostanze residenti in altri Stati membri dell’Unione europea) coinvolti solo in modo assolutamente lontano ed indiretto (quali semplici distributori, locatori o noleggiatori di slot-machine).

3)

Nel caso in cui anche la seconda questione pregiudiziale riceva una risposta negativa: se i requisiti dello Stato di diritto democratico, come quelli su cui evidentemente si fonda l’articolo 16 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, e/o il principio di equità e di efficienza di cui all’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e/o il principio di trasparenza sancito dall’articolo 56 TFUE e/o il divieto del de bis in idem stabilito dall’articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ostino a una normativa nazionale come quella di cui agli articoli 52-54 GSpG, 56a GSpG e 168 StGB, la cui delimitazione reciproca, in assenza di chiara disciplina legislativa, risulta difficilmente prevedibile e valutabile ex ante per un cittadino, potendo essere, invece, chiarita di volta in volta nel caso concreto solo in esito ad un complesso procedimento formale, nonostante le notevoli differenze che tali disposizioni implicano in termini di competenze (autorità amministrativa o organo giudiziario), di poteri di intervento, della stigmatizzazione che ne deriva, a seconda dei casi, e della situazione processuale (per es. inversione dell’onere della prova).

4)

Nel caso in cui almeno una delle prime tre questioni pregiudiziali riceva una risposta affermativa: se l’articolo 56 TFUE e/o gli articoli 15-17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e/o l’articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ostino all’irrogazione di sanzioni penali a carico di soggetti che si trovino in una delle situazioni relative ai giochi d’azzardo con slot-machine indicate all’articolo 2, paragrafo 1, primo rigo, e all’articolo 2, paragrafo 2, GSpG, e/o alla confisca o al sequestro delle apparecchiature e/o alla chiusura totale dell’impresa facente capo a tali persone.


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