EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52012DC0429

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE sull’applicazione, nel 2011, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all’accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione

/* COM/2012/0429 final */

52012DC0429

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE sull’applicazione, nel 2011, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all’accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione /* COM/2012/0429 final */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE

sull’applicazione, nel 2011, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all’accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione

Premessa

Il presente resoconto, stilato in applicazione dell’articolo 17, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all’accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione[1], copre il 2011 e si basa sui dati statistici riassunti in allegato.

Le statistiche rendono conto del numero di domande e non di documenti richiesti. Le domande riguardano nella pratica un singolo documento o fascicoli interi di una procedura specifica. Le statistiche non comprendono le domande di accesso ai documenti pubblicamente accessibili al momento della richiesta.

1.           Revisione del regolamento (CE) n. 1049/2001

1.1.        La Commissione europea ha presentato due proposte distinte di revisione del regolamento n. 1049/2001, su cui è tuttora in corso la riflessione interistituzionale. La prima è una proposta di rifusione, presentata dalla Commissione il 30 aprile 2008, che introduce una serie di modifiche sostanziali miranti a chiarire l’interpretazione del regolamento n. 1049/2001. La seconda proposta, presentata dalla Commissione il 21 marzo 2011, adegua il regolamento n. 1049/2001 ai requisiti formali del trattato di Lisbona, estendendone l’ambito di applicazione istituzionale a tutte le istituzioni, organismi, uffici e agenzie dell’Unione europea, con alcune restrizioni per quanto riguarda la Corte di giustizia dell’Unione europea, la Banca centrale europea e la Banca europea per gli investimenti.

1.2.        Il Parlamento europeo, che ha adottato la propria posizione su entrambe le proposte il 15 dicembre 2011 in prima lettura, ha proposto 63 emendamenti. La presidenza danese del Consiglio sta vagliando diverse opzioni per mandare avanti l’iter legislativo nell’intento di raggiungere un accordo tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione.

2.           Registri e siti internet

2.1.        Nel 2011 al registro dei documenti della Commissione sono stati aggiunti 19 956 documenti nuovi (si veda la tabella allegata).

2.2.        Conformemente all’articolo 17, paragrafo 1, del regolamento n. 1049/2001, la Commissione deve indicare nella propria relazione annuale il numero di documenti in suo possesso considerati “sensibili” ai sensi dell’articolo 9, paragrafo 1, del regolamento[2] e che non sono stati quindi iscritti a registro. Fino a fine 2011 il registro pubblico della Commissione conteneva i documenti delle serie COM, C, GU, PV e SEC. Nel 2011 la Commissione non ha creato né ricevuto documenti sensibili che rientrano in una di queste categorie.

2.3.        La tabella di seguito riporta i dati del 2011 sulla consultazione del sito per la trasparenza e l’accesso ai documenti sul server EUROPA.

|| Numero di visitatori || Numero di sessioni || Pagine visionate

Totale || 41 408 || 46 191 || 425 434

Media mensile || 3 451 || 3 849 || 35 453

3.           Cooperazione con le altre istituzioni soggette al regolamento

Il comitato interistituzionale creato ai sensi dell’articolo 15, paragrafo 2, del regolamento non è stato convocato nel 2011. L’applicazione coerente del regolamento è stata garantita da contatti regolari a livello amministrativo tra le tre istituzioni (Parlamento europeo, Consiglio e Commissione).

4.           Analisi delle domande di accesso

4.1.        Nel 2011 il flusso delle domande di accesso nella fase iniziale è rimasto essenzialmente stabile, con un lieve aumento del numero di domande (6 447 nel 2011 contro le 6 361 del 2010) e un calo altrettanto contenuto delle risposte ai sensi del regolamento n. 1049/2001 (6 055 nel 2011 contro le 6 127 del 2010).

4.2.        Nella fase di conferma, il numero di domande ricevute è calato di quasi il 9% (165 nuove domande di conferma nel 2011 contro le 181 del 2010). Il numero totale di risposte alle domande di conferma è praticamente corrispondente al numero di domande ricevute (162 casi chiusi nel 2011 contro i 150 del 2010). L’89% delle risposte (144) sono decisioni di conferma sull’accesso a documenti coperti dal regolamento n. 1049/2001. Rispetto al 2010, anno in cui sono state emesse 122 decisioni di conferma, il 2011 ha registrato un aumento del 18%.

4.3.        Nel 2011 il maggior numero di domande iniziali (7,8%) è stato rivolto alla DG Fiscalità e unione doganale, seguita a ruota dalla DG Concorrenza, con il 6,99%, e dalla DG Salute e consumatori, con il 6,96%. Si nota un aumento di interesse per quei settori recentemente riorganizzati con la suddivisione di due direzioni generali in quattro nuove DG: la DG Energia e trasporti suddivisa nella Direzione generale della Mobilità e dei trasporti e nella Direzione generale dell’Energia e la DG Ambiente suddivisa nella Direzione generale dell’Ambiente e nella Direzione generale per l’Azione per il clima.

Sebbene le relazioni esterne dell’Unione siano diventate di competenza del nuovo Servizio europeo per l’azione esterna, questo dato non si riflette ancora nelle statistiche del 2011 della Commissione, i cui registri continuano a coprire la maggior parte delle domande ex regolamento n. 1049/2001 in questo settore.

4.4.        Con il 25,73% delle domande iniziali, il mondo accademico si riconferma la principale categoria di richiedenti seguita, come nel 2010, dagli studi legali, con l’11,3%, e dalla società civile (ONG, gruppi di interesse), con l’8,59% delle domande totali. Il profilo socio-professionale non è precisato nel 34,78% delle domande.

4.5.        La suddivisione geografica delle domande iniziali è anch’essa simile agli anni precedenti, con un lieve aumento delle domande provenienti dal Belgio (21,42%), in testa alla classifica. Da Italia e Germania proviene un numero quasi pari di domande (rispettivamente 12,37% e 12,27%). Nessuno altro Stato membro supera il 10% delle domande, provenienti per la maggior parte dagli Stati membri più densamente popolati, vale a dire Francia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Polonia. Le percentuali di domande provenienti dai 12 “nuovi” Stati membri sono ancora lievemente al di sotto di quelle corrispondenti dei “vecchi” Stati membri.

5.           Applicazione delle eccezioni al diritto d’accesso

5.1.        Nel 2011 la percentuale di domande pienamente respinte in prima istanza è rimasta essenzialmente invariata rispetto all’anno precedente (12,17% nel 2011 contro 12,47% nel 2010). La divulgazione integrale è stata accordata quattro volte su cinque (80,20% nel 2011 contro 82,16% nel 2010) mentre, rispetto agli anni precedenti, è andata lievemente aumentando la percentuale di documenti divulgati parzialmente (7,63% nel 2011 contro 5,37% nel 2010).

5.2.        Nel 2011 è rimasta essenzialmente stabile la percentuale di casi in cui, in risposta a una domanda di conferma, la Commissione ha smentito la posizione dei suoi servizi decretando la divulgazione integrale di documenti precedentemente rifiutati (14,58% nel 2011 contro 15,57% nel 2010), mentre sono diminuiti i casi di rifiuti pienamente confermati e sono aumentati significativamente i casi in cui è stato accordato un più ampio accesso a seguito di una domanda di conferma.

5.3.        Sebbene abbia registrato un’incidenza lievemente minore rispetto agli anni precedenti (25,73% dei motivi di rifiuto nel 2011 contro 26,42% nel 2010), la protezione del processo decisionale della Commissione (articolo 4, paragrafo 3) è in testa alla classifica delle eccezioni più evocate, scavalcando la tutela degli obiettivi delle attività ispettive, di indagine e di revisione contabile (articolo 4, paragrafo 2, terzo trattino), la cui incidenza rispetto allo scorso anno è calata di quasi il 5% (21,9% nel 2011 contro 26,63% nel 2010).

5.4.        Si constata la tendenza ad invocare sempre più di frequente come motivi di eccezione gli interessi commerciali (16,83% nel 2011 contro 11,84% nel 2010) e la tutela delle relazioni internazionali (12,02% contro 9,83% nel 2010).

5.5.        Negli anni scorsi la tutela degli obiettivi delle attività ispettive è stata la motivazione più frequente per confermare il rifiuto di accesso (32,68% contro 32% nel 2010).

– La tutela del processo decisionale della Commissione è stata invocata nel 19,33% dei casi (stessa percentuale del 2010) solo che nel 2011 vi hanno contribuito due fattori: l’aumento dei casi in cui il processo decisionale era in corso (15,33% contro 11,33% nel 2010) e la parallela diminuzione dei casi riguardanti pareri per uso interno, in cui la decisione era già stata presa (4% contro 8% nel 2010).

– Si osserva un aumento significativo della tutela della vita privata e dell’integrità dell’individuo come motivo di eccezione (20,67% contro 9,33% nel 2010). Di contro, rispetto agli anni precedenti, si è ridotta lievemente l’incidenza della tutela degli interessi commerciali (14,10% contro 16,67% nel 2010) mentre è calata significativamente l’incidenza della protezione delle procedure giurisdizionali e della consulenza legale (1,33% contro 10% nel 2010).

6.           Denunce al mediatore europeo

6.1.        Nel 2011 il mediatore europeo ha chiuso i seguenti 17 casi di denunce contro la gestione di richieste di accesso ai documenti da parte della Commissione:

1 caso chiuso senza rilevare alcuna forma di cattiva amministrazione

1735/2010/MHZ ||

8 casi chiusi con un commento critico e/o di altra natura

56/2007/PB || 3196/2007/(BEH)VL || 1633/2008/DK || 1294/2009/TN

271/2010/GG || 1403/2010/GG || 2073/2010/AN || 339/2011/AN

8 casi chiusi senza proseguire l’indagine

715/2009/ANA || 1861/2009/(JF)AN || 1051/2010/BEH || 1109/2010/VL

1577/2010/GG || 1581/2010/(FS)GG || 2609/2010/BEH || 2691/2010/(VL)GG

6.2.        Nel corso dell’anno il mediatore europeo ha avviato 10 nuove indagini riguardanti in linea principale o secondaria l’accesso ai documenti, un dato nettamente inferiore al 2010, in cui sono state avviate 22 indagini.

7.           Ricorso giurisdizionale

Come in passato, nel 2011 è stata prodotta una cospicua giurisprudenza[3].

7.1.        La Corte di giustizia ha reso in appello un’importante sentenza in merito alla causa My Travel[4] stabilendo che, per le decisioni già adottate, l’onere della prova è rafforzato quando l’eccezione alla divulgazione di documenti interni che trattano questioni non legislative è giustificata dalla tutela del processo decisionale e della consulenza legale.

7.2.        Il Tribunale, dal canto suo, ha reso 6 sentenze riguardanti il diritto di accesso ai documenti:

Causa T-362/08, IFAW/Commissione, sentenza del 13.1.2011 || Causa T-250/08, Batchelor/Commissione, sentenza del 24.5.2011 || Cause congiunte T‑109/05 e T-444/05, Navigazione Libera del Golfo/Commissione, sentenza del 24.5.2011

Causa T-161/04, Jordana/Commissione, sentenza del 7.7.2011 || Causa T-29/08, LPN/Commissione, sentenza del 9.9.2011 || Causa T-437/08, CDC/Commissione, sentenza del 15.12.2011

Nelle sentenze Batchelor e IFAW II, il tribunale fornisce importanti chiarimenti circa la valutazione delle obiezioni degli Stati membri alla divulgazione di documenti provenienti dagli Stati stessi ma in possesso della Commissione

Nella sentenza Navigazione Libera del Golfo, il Tribunale annulla la decisione presa dalla Commissione prima della sentenza della Corte di giustizia Svezia/Commissione (IFAW I) in cui l’obiezione di uno Stato membro era stata invocata senza ulteriori motivazioni per non divulgare un documento proveniente da quello Stato membro.

Nella sentenza Jordana, il Tribunale chiarisce che l’articolo 4, paragrafo 1, lettera b), del regolamento è una disposizione indivisibile che esige che l’eventuale pregiudizio della vita privata e dell’integrità dell’individuo sia sempre esaminato e valutato in conformità con la normativa dell’Unione sulla protezione dei dati personali, in particolare con il regolamento n. 45/2001.

Nella sentenza LNP, il Tribunale riconosce l’esistenza di una presunzione generale in base alla quale la divulgazione dei documenti di una procedura di infrazione pregiudica in linea di principio la tutela degli obiettivi delle attività ispettive, fintanto che la procedura è in corso.

In fine, nella sentenza CDC, il Tribunale stabilisce che la protezione degli obiettivi delle attività ispettive non può essere invocata per negare l’accesso a un elenco di documenti.

Vanno poi menzionate altre tre cause che sono state eliminate dal registro a seguito del ritiro da parte del richiedente:

Causa T-88/11, BIA Separations/Commissione || Causa T-14/11, Timab Industries e CFPR / Commissione || Causa T-399/07, Basell Polyolefine/Commissione

7.3.        Il Tribunale ha deciso di non pronunciarsi in cinque casi chiedendone il ritiro dal registro:

Causa T-411/09, Ioannis Terezakis/Commissione || Causa T-291/10, A. Martin/Commissione || Causa T-395/10, Stichting Corporate Europe Observatory/Commissione

Causa T-120/10, ClientEarth e a./Commissione || Causa T-449/10, ClientEarth e a./Commissione ||

7.4.        Nel 2010 sono state intentate 15 nuove cause contro decisioni della Commissione in applicazione del regolamento n. 1049/2001:

Causa T-603/11, Ecologistas en Acción-CODA/Commissione || Causa T-545/11, Stichting Greenpeace Nederland e PAN Europe/Commissione || Causa T-534/11, Schenker/Commissione

Causa T-516/11, MasterCard e a./Commissione || Causa T-480/11, Technion e Technion Research & Development Foundation/Commissione || Causa T-362/11, Stichting Greenpeace Nederland e PAN Europe/Commissione

Causa T-341/11, Ecologistas en Acción-CODA/Commissione || Causa T-330/11, MasterCard e a./Commissione || Causa T-278/11, ClientEarth e a./Commissione

Causa T-211/11, Timab Industries e CFPR/Commissione || Causa T-111/11, ClientEarth/Commissione || Causa T-93/11, Stichting Corporate Europe Observatory/Commissione

Causa T-14/11, Timab Industries e CFPR/Commissione || Causa T-88/11, BIA Separations/Commissione || Causa T-447/11, Catinis/Commissione

7.5.        Sono stati inoltre presentati tre nuovi ricorsi alla Corte di giustizia contro sentenze/ordinanze del Tribunale:

Causa C-208/11 P, Internationaler Hilfsfonds/Commissione || Causa C-554/11 P, Internationaler Hilfsfonds/Commission || Causa C-135/11 P, IFAW Internationaler Tierschutz-Fonds/Commissione

8.           Conclusioni

Il numero di domande di accesso rivolte alla Commissione, in continuo aumento per nove anni, si è stabilizzato nel 2010 e nel 2011. Con circa 6 500 richieste l’anno, la Commissione è, tra le istituzioni e gli organismi dell’Unione europea, quella che di gran lunga tratta il maggior numero di domande.

La stabilizzazione del volume delle domande potrebbe stare ad indicare che il diritto di accesso ai documenti ha raggiunto un livello di riconoscimento pubblico considerevole tra i cittadini, la società civile e gli operatori economici europei. Nello spirito del trattato di Lisbona, questa consapevolezza getta le basi per un più ampio dibattito pubblico e per un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle politiche europee.

D’altro canto la necessità di chiedere l’accesso diminuisce man mano che la Commissione provvede ad una divulgazione proattiva dei documenti e delle informazioni tramite registri e siti web aperti al pubblico.

Per l’attività legislativa è stato raggiunto un grado elevato di trasparenza attiva. Buona parte delle domande di accesso e quasi tutte le domande di conferma riguardano le attività di controllo della Commissione sull’applicazione del diritto dell’Unione. Queste domande vengono trattate contemporaneamente all’avvio delle indagini interessate e in questi casi la Commissione è tenuta a trovare il giusto mezzo tra il garantire la trasparenza delle sue attività e il tutelare altri diritti sanciti dalla legge e dalla giurisprudenza europee.

ALLEGATO

Statistiche sull’applicazione del regolamento n. 1049/2001

1.           Numero di documenti iscritti nel registro

|| COM || C || GU || PV || SEC || Totale

2011 || 2414 || 14025 || 131 || 93 || 3293 || 19956

domande iniziali

2.           Domande dicevute e trattate

|| 2009 || 2010 || 2011

Domande ricevute || 5 401 || 6 361 || 6 477

Risposte fornite[5] [6] || 6 636 || 7 148 || 7 075

Risposte fornite ai sensi del regolamento n. 1049/2001 || 5 055 || 6 127 || 6 055

3.           Esito

            || 2009 || 2010 || 2011

n. || % || n. || % || n. || %

Accesso concesso || 4 258 || 84,23 || 5 034 || 82,16 || 4 856 || 80,20

Accesso respinto || 589 || 11,65 || 764 || 12,47 || 737 || 12,18

Accesso parziale || 208 || 4,11 || 329 || 5,37 || 462 || 7,62

totale || 5 055 || 100 || 6 127 || 100 || 6 055 || 100

Domande di conferma

4.           Domande ricevute e trattate

|| 2009 || 2010 || 2011

Domande ricevute || 140 || 181 || 165

Risposte alle domande || 134 || 152 || 162

Decisioni sulle domande di conferma ai sensi del regolamento n. 1049/2001 || 120 || 122 || 144

5.           Esito

|| 2009 || 2010 || 2011

n. || % || n. || % || n. || %

Conferma || 27 || 22,50 || 61 || 50 || 61 || 42,36

Revisione parziale || 33 || 27,50 || 42 || 34,43 || 62 || 43,05

Revisione totale || 60 || 50 || 19 || 15,57 || 21 || 14,58

totale || 120 || 100 || 122 || 100 || 144 || 100

(1) Ripartizione dei casi di rifiuto per eccezione applicata (%)

6.           Domande iniziali

|| 2009 || 2010 || 2011

art. 4, par. 1, lett. a), 1° trattino – tutela della sicurezza pubblica || 1,36 || 1,94 || 2,40

art. 4, par. 1, lett. a), 2° trattino – tutela della difesa e delle questioni militari || 0,54 || 0,14 || 0,39

art. 4, par. 1, lett. a), 3° trattino – tutela delle relazioni internazionali || 8,17 || 9,83 || 12,02

art. 4, par. 1, lett. a), 4° trattino – tutela della politica finanziaria, monetaria o economica || 2,09 || 2,15 || 1,88

art. 4, par. 1, lett. b) – tutela della vita privata e dell’integrità dell’individuo || 6,99 || 9,76 || 8,90

art. 4, par. 2, 1º trattino – tutela degli interessi commerciali || 13,99 || 11,84 || 16,83

art. 4, par. 2, 2º trattino – tutela delle procedure giurisdizionali e della consulenza legale || 9,81 || 7,32 || 6,76

art. 4, par. 2, 3° trattino – tutela degli obiettivi delle attività ispettive, di indagine e di revisione contabile || 27,61 || 26,63 || 21,90

art. 4, par. 3, 1º comma – processo decisionale, decisione non ancora presa || 17,80 || 16,80 || 17,15

art. 4, par. 3, 2° comma – processo decisionale, decisione già presa: pareri per uso interno, facenti parte di discussioni e consultazioni preliminari || 7,81 || 9,62 || 8,58

art. 4, par. 5 - rifiuto dello Stato membro/di terzi || 3,81 || 3,94 || 3,18

totale || 100 || 100 || 100

7.           Domande di conferma

|| 2009 || 2010 || 2011

art. 4, par. 1, lett. a), 1° trattino – tutela della sicurezza pubblica || 2,55 || 2,67 || 1,33

art. 4, par. 1, lett. a), 2° trattino – tutela della difesa e delle questioni militari || 0 || 0 || 2,00

art. 4, par. 1, lett. a), 3° trattino – tutela delle relazioni internazionali || 4,38 || 6,67 || 4,67

art. 4, par. 1, lett. a), 4° trattino – tutela della politica finanziaria, monetaria o economica || 3,28 || 3,33 || 3,34

art. 4, par. 1, lett. b) - tutela della vita privata e dell’integrità dell’individuo || 14,23 || 9,33 || 20,67

art. 4, par. 2, 1º trattino - tutela degli interessi commerciali || 17,52 || 16,67 || 14,66

art. 4, par. 2, 2º trattino - tutela delle procedure giurisdizionali e della consulenza legale || 5,47 || 10 || 1,33

art. 4, par. 2, 3° trattino – tutela degli obiettivi delle attività ispettive, di indagine e di revisione contabile || 25,91 || 32 || 32,68

art. 4, par. 3, 1º comma – processo decisionale, decisione non ancora presa || 12,77 || 11,33 || 15,33

art. 4, par. 3, 2° comma – processo decisionale, decisione già presa: pareri per uso interno, facenti parte di discussioni e consultazioni preliminari || 13,87 || 8 || 4,00

art. 4, par. 5 - rifiuto dello Stato membro || - || - || -

totale || 100 || 100 || 100

Ripartizione delle domande

8.           Per categoria socioprofessionale dei richiedenti (%)

|| 2009 || 2010 || 2011

Mondo universitario || 21,29 || 23,24 || 25,73

Avvocati || 10,24 || 10,69 || 11,30

Società civile (gruppi di interesse, industria, ONG ecc.) || 9,85 || 8,18 || 8,59

Autorità pubbliche (diverse dalle istituzioni UE) || 7,33 || 13,56 || 8,20

Altre istituzioni UE || 3,77 || 8,32 || 8,15

Giornalisti || 2,02 || 3,35 || 3,25

Non precisato || 45,5 || 32,68 || 34,78

totale || 100 || 100 || 100

9.           Per origine geografica delle domande (%)

|| 2009 || 2010 || 2011

Belgio || 18,26 || 17,95 || 21,42

Italia || 7,18 || 8,85 || 12,37

Germania || 16,61 || 16,62 || 12,27

Francia || 8,01 || 9,05 || 8,90

Regno Unito || 6,23 || 7,24 || 8,59

Spagna || 6,27 || 6,86 || 7,16

Paesi Bassi || 5,45 || 4,43 || 4,18

Polonia || 2,86 || 2,76 || 2,68

Lussemburgo || 1,71 || 1,99 || 2,12

Danimarca || 1,63 || 2,02 || 2,11

Svezia || 2,13 || 2,18 || 1,81

Finlandia || 0,78 || 0,81 || 1,57

Austria || 1,98 || 2,08 || 1,38

Portogallo || 1,61 || 1,16 || 1,15

Grecia || 1,06 || 1,22 || 1,10

Irlanda || 0,72 || 1,49 || 1,02

Ungheria || 0,70 || 0,89 || 0,96

Repubblica ceca || 1,11 || 4,23 || 0,93

Bulgaria || 0,56 || 0,69 || 0,93

Romania || 0,93 || 1,11 || 0,87

Slovacchia || 0,50 || 0,56 || 0,56

Lituania || 0,35 || 0,31 || 0,42

Slovenia || 0,39 || 0,52 || 0,31

Cipro || 0,20 || 0,20 || 0,25

Estonia || 0,17 || 0,09 || 0,19

Lettonia || 0,06 || 0,13 || 0,15

Malta || 0,30 || 0,22 || 0,12

Paesi europei extra UE || 0,83 || 0,50 || 0,40

America settentrionale || 0,37 || 0,11 || 0,23

Australia e Nuova Zelanda || 0,07 || 0,09 || 0,03

Africa || 0,20 || 0,05 || 0,02

America meridionale || 0,09 || 0,05 || 0,02

Asia || 0,19 || 0,04 || 0,06

Non precisato || 10,57 || 3,49 || 3,73

totale || 100 || 100 || 100

10.         Per settori di interesse (%)

Direzione generale/Servizio || 2009 || 2010 || 2011

SG - Segretariato generale || 10,10 || 11,64 || 10,12

TAXUD - Fiscalità e unione doganale || 6,20 || 5,30 || 7,80

COMP - Concorrenza || 7,03 || 9,07 || 6,99

SANCO - Salute e protezione dei consumatori || 4,69 || 5,44 || 6,96

ENV - Ambiente[7] || 8,37 || 4,86 || 6,37

ENER – Energia || - || 2,91 || 5,86

MARKT - Mercato interno e servizi || 7,27 || 6,14 || 5,72

ENTR – Imprese e Industria || 4,55 || 4,48 || 4,84

HOME – Affari interni || - || 1,63 || 4,74

TRADE - Commercio || 2,08 || 3,06 || 3,47

DEVCO – Sviluppo e cooperazione-EuropeAid (ex-DEV + AIDCO) || 2,75 || 2,77 || 3,30

MOVE – Mobilità e trasporti || - || 3,13 || 3,02

SJ - Servizio giuridico || 1,80 || 2,68 || 2,76

AGRI – Agricoltura e Sviluppo rurale || 4,07 || 3,15 || 2,62

JUST - Giustizia (ex JLS) [8] || 7,74 || 6,75 || 2,54

RELEX - Relazioni esterne[9] || 2,25 || 3,29 || 2,39

HR – Risorse umane e sicurezza + OIB + OIL – Uffici per le infrastrutture e la logistica a Bruxelles e Lussemburgo + PMO – Ufficio di gestione e liquidazione dei diritti individuali || 3,15 || 2,29 || 2,34

REGIO - Politica regionale || 3,67 || 3,06 || 2,29

CLIMA – Azione per il clima || - || 1,21 || 2,22

INFSO - Società dell’informazione || 2,29 || 1,79 || 1,98

EMPL – Occupazione, affari sociali e inclusione || 3,28 || 2,74 || 1,64

ECFIN – Affari economici e finanziari || 1,87 || 2,32 || 1,57

RTD – Ricerca e innovazione + JRC – Centro comune di ricerca || 1,74 || 1,82 || 1,27

COMM – Comunicazione || 0,41 || 0,74 || 1,26

EAC - Istruzione e cultura || 1,44 || 1,13 || 1,05

ELARG - Allargamento || 1,74 || 1,47 || 1,04

BUDG - Bilancio || 1,07 || 1,24 || 1,02

MARE – Affari marittimi e pesca || 0,79 || 0,66 || 0,95

OP – Ufficio delle pubblicazioni || 0,19 || 0,19 || 0,37

ECHO – Aiuti umanitari e protezione civile || 0,24 || 0,28 || 0,33

OLAF – Ufficio europeo per la lotta antifrode || 0,24 || 0,27 || 0,25

EPSO – Ufficio europeo di selezione del personale || 0,26 || 0,14 || 0,23

ESTAT – Eurostat || 0,11 || 0,31 || 0,20

DGT - Traduzione || 0,13 || 0,36 || 0,14

CAB – Gabinetti dei commissari || 0,30 || 0,28 || 0,11

BEPA - Ufficio dei consiglieri di politica europea || 0,06 || 0,03 || 0,11

DIGIT – Informatica || 0,07 || 0,09 || 0,09

IAS - Audit interno || 0,02 || 0,09 || 0,05

SCIC - Servizio comune interpretazione-conferenze || 0,02 || 0,08 || 0,00

TREN – Energia e trasporti[10] || 8,02 || 1,10 || -

totale || 100 || 100 || 100

[1]               GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43.

[2]               Articolo 9, paragrafo 1: “Documenti provenienti dalle istituzioni o dalle agenzie da loro istituite, da Stati membri, paesi terzi o organismi internazionali, classificati “TRÈS SECRET/TOP SECRET”, “SECRET” o “CONFIDENTIEL” in virtù delle disposizioni dell’istituzione interessata, che proteggono interessi essenziali dell’Unione europea o di uno o più Stati membri nei settori di cui all’articolo 4, paragrafo 1, lettera a), e in particolare negli ambiti della sicurezza pubblica, della difesa e delle questioni militari”.

[3]               Le cause citate di seguito sono consultabili al seguente indirizzo: http://curia.europa.eu/jurisp/cgi-bin/form.pl?lang=it

[4]               Causa C-506/08 P, Svezia/Commissione e MyTravel, del 21.7.2011.

[5]               Si osservi che una singola richiesta può interessare diversi documenti e generare quindi diverse risposte distinte.

[6]               Si osservi che la categoria “Risposte fornite” comprende anche le risposte che non rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento n. 10498/2001, per esempio quelle in applicazione del regolamento n. 45/2001.

[7]               Nel 2010 la DG ENV è stata suddivisa in DG ENV e DG CLIMA.

[8]               Nel 2010 la DG JLS è stata suddivisa in DG JUST e DG HOME.

[9]               Dal 1° gennaio 2011 la maggior parte delle attività della DG RELEX sono state trasferite al Servizio europeo per l’azione esterna.

[10]             Nel 2010 la DG TREN è stata suddivisa in DG ENER e DG MOVE.

Top