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Document 52012AR1652

    Parere del Comitato delle regioni «Rafforzare la cittadinanza dell'UE: promuovere i diritti elettorali dei cittadini europei»

    GU C 62 del 2.3.2013, p. 26–31 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    2.3.2013   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 62/26


    Parere del Comitato delle regioni «Rafforzare la cittadinanza dell'UE: promuovere i diritti elettorali dei cittadini europei»

    2013/C 62/06

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    sottolinea l'importanza della partecipazione dei cittadini dell'Unione alla vita democratica dell'Unione e soprattutto a quella del loro paese di residenza. Attraverso il coinvolgimento dei cittadini nel processo di integrazione europea e nella vita politica del paese di residenza, la cittadinanza dell'Unione contribuisce alla realizzazione della democrazia in Europa;

    fa osservare che il sentimento di inclusione contribuisce in modo considerevole a fare dell'UE qualcosa di tangibile per i cittadini, pertanto è importante rafforzare tale sentimento e il senso di responsabilità dei cittadini, e operare costantemente per avvicinare i cittadini all'UE con tutti gli strumenti e gli interventi disponibili;

    sottolinea che gli enti locali e regionali, in qualità di soggetti più prossimi ai cittadini dell'Unione, svolgono un ruolo importante ai fini della promozione e del rafforzamento della comprensione della cittadinanza dell'Unione e dei diritti che ne risultano, innanzi tutto grazie al contributo che possono apportare al rafforzamento della democrazia partecipativa e a una migliore comprensione dei vantaggi derivanti dall'integrazione europea;

    sottolinea che, in previsione delle elezioni europee del 2014, è importante creare sensibilizzazione in merito ai diritti di tutti i cittadini dell'Unione e ai diritti elettorali che spettano loro nello Stato membro di residenza, e facilitare l'esercizio di tali diritti;

    chiede agli Stati membri di garantire, nel rispetto del principio di sussidiarietà, la possibilità di partecipare non soltanto alle elezioni comunali, ma anche a quelle regionali, nel quadro dell'esercizio del diritto di voto dei cittadini europei;

    raccomanda agli Stati membri di intervenire, conformemente al principio di sussidiarietà per consentire di legare il calendario delle elezioni degli enti locali a quello delle elezioni europee; ritiene che ciò potrebbe contribuire a sensibilizzare i cittadini europei in merito all'impatto delle elezioni locali e regionali sulla loro vita quotidiana.

    Relatore

    György GÉMESI (HU/PPE), sindaco di Gödöllő

    Testo di riferimento

     

    Parere del Comitato delle regioni - Rafforzare la cittadinanza dell'UE: promuovere i diritti elettorali dei cittadini europei

    I.   RACCOMANDAZIONI POLITICHE

    IL COMITATO DELLE REGIONI

    Cittadinanza dell'Unione e diritto elettorale

    1.

    si impegna a promuovere uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia e l'attuazione della cittadinanza dell'Unione;

    2.

    si compiace del fatto che l'Anno europeo dei cittadini 2013, incentrato sulla cittadinanza dell'Unione, offra fra l'altro reali possibilità di incoraggiare gli sforzi volti ad aumentare la partecipazione alle elezioni ai diversi livelli, grazie al coinvolgimento degli enti locali e regionali, degli organi nazionali interessati e dei principali soggetti che danno forma alla vita politica degli Stati membri e dei loro cittadini;

    3.

    condivide l'opinione che il ventesimo anniversario dell'introduzione della cittadinanza dell'Unione attraverso il Trattato di Maastricht, e l'Anno europeo dei cittadini offrano una tempestiva opportunità di richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sui diritti e i doveri connessi alla cittadinanza dell'Unione e di chiedere un'applicazione completa ed eventualmente un'estensione dei diritti civili, compreso il diritto di voto;

    4.

    considera importante contribuire al sostegno della cittadinanza dell'Unione e dei diritti civili, alla promozione e alla piena attuazione del diritto elettorale attivo e passivo riconosciuto ai cittadini europei dal Trattato di Lisbona, e al rafforzamento della partecipazione elettorale attraverso la garanzia e l'esercizio dei diritti dei cittadini dell'Unione;

    5.

    ricorda che lo strumento dell'iniziativa dei cittadini europei, introdotto dal Trattato di Lisbona, crea un nuovo diritto di partecipazione democratica a livello dell'UE, che dovrebbe svolgere un ruolo importante nel dare vitalità alla cittadinanza europea; invita pertanto la Commissione europea ad intraprendere tutte le azioni necessarie per promuovere tale strumento;

    6.

    sottolinea l'importanza della partecipazione dei cittadini dell'Unione alla vita democratica dell'Unione e soprattutto a quella del loro paese di residenza. Attraverso il coinvolgimento dei cittadini nel processo di integrazione europea e nella vita politica del paese di residenza, la cittadinanza dell'Unione contribuisce alla realizzazione della democrazia in Europa (1);

    7.

    fa osservare che il sentimento di inclusione contribuisce in modo considerevole a fare dell'UE qualcosa di tangibile per i cittadini, pertanto è importante rafforzare tale sentimento e il senso di responsabilità dei cittadini, e operare costantemente per avvicinare i cittadini all'UE con tutti gli strumenti e gli interventi disponibili;

    8.

    segnala l'importanza di collaborare costantemente con la Commissione europea, il Parlamento europeo e gli enti locali e regionali di tutti gli Stati membri al fine di promuovere la cittadinanza dell'UE;

    9.

    ribadisce che in un mondo caratterizzato da una sempre maggiore mobilità è particolarmente importante realizzare un autentico spazio di libertà, sicurezza e giustizia al servizio dei cittadini (2) e il diritto alla libera circolazione in questo spazio è un aspetto fondamentale della cittadinanza europea;

    10.

    sottolinea che il cittadino dell'Unione ha il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali ed europee nello Stato membro in cui risiede, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato (3).

    11.

    rammenta che nella pratica quotidiana il pieno esercizio dei diritti elettorali è tuttora ostacolato da vari fattori, malgrado l'avvenuta armonizzazione delle disposizioni elettorali degli Stati membri mediante direttive dell'UE (4). Tale situazione viene sottolineata dalla Commissione nelle relazioni sull'applicazione delle direttive 94/80/CE e 93/109/CE (5);

    12.

    accoglie con favore le iniziative della Commissione europea rivolte a rimuovere gli ostacoli all'esercizio dei diritti associati alla cittadinanza dell'Unione; si rammarica in tale contesto del fatto che alcuni cittadini dell'UE non possano esercitare pienamente i diritti derivanti dalla cittadinanza a causa della legislazione vigente in taluni Stati membri, che negano i diritti elettorali ai cittadini che vivano o abbiano vissuto fuori del paese di cui sono cittadini; invita la Commissione a incoraggiare gli Stati membri del'UE ad assicurare che questo diritto democratico fondamentale sia garantito a tutti i cittadini dell'UE;

    13.

    offre e raccomanda la propria cooperazione alla preparazione della relazione 2013 sulla cittadinanza dell'Unione, documento che la Commissione presenterà in occasione dell'Anno europeo dei cittadini e in cui saranno esposti i progressi compiuti a partire dalla presentazione della relazione 2010 sulla cittadinanza dell'Unione e le ulteriori misure proposte;

    14.

    sottolinea che gli enti locali e regionali, in qualità di soggetti più prossimi ai cittadini dell'Unione, svolgono un ruolo importante ai fini della promozione e del rafforzamento della comprensione della cittadinanza dell'Unione e dei diritti che ne risultano, innanzi tutto grazie al contributo che possono apportare al rafforzamento della democrazia partecipativa e a una migliore comprensione dei vantaggi derivanti dall'integrazione europea, da accompagnarsi con specifiche attività informative ed educative;

    15.

    fa notare che la democrazia locale e regionale deve offrire un solido fondamento allo sviluppo di una cultura democratica forte e durevole a differenti livelli, e pertanto riveste grande importanza affinché i cittadini, nell'esercizio del proprio diritto di voto, partecipino ampiamente alle elezioni locali e regionali; è inoltre cruciale che l'educazione civica e democratica venga promossa dagli enti locali e regionali nell'ambito delle loro competenze e che tale educazione sia basata sull'esperienza quotidiana ed effettiva dei processi democratici vissuta dai cittadini e su una cultura della governance democratica;

    16.

    incoraggia la partecipazione dei cittadini dell'Unione alla vita locale e politica e l'esercizio del loro diritto di voto, ferma restando la loro libertà di decidere autonomamente se partecipare o no alle elezioni comunali e del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza; affinché i cittadini dell'Unione siano messi in condizione di prendere decisioni motivate in tal senso, è importante che siano adeguatamente informati, nei contesti transfrontalieri, dei diritti che spettano loro nello Stato membro di residenza;

    17.

    si compiace del fatto che anche il Programma di Stoccolma (6) definisca come priorità l'applicazione del diritto fondamentale alla libera circolazione e, in tale contesto, la promozione e il rafforzamento del diritto di voto dei cittadini e l'aumento della partecipazione alle elezioni; condivide il giudizio secondo cui non basta sancire i diritti, ma occorre anche fare in modo che i titolari di tali diritti possano fruirne senza difficoltà; inoltre, nella risoluzione sulle proprie priorità politiche per il 2012, il Comitato delle regioni "conferma il proprio impegno a contribuire ad una completa realizzazione degli obiettivi del Programma di Stoccolma e del relativo piano d'azione" (7);

    18.

    si compiace del proposito della Commissione europea di istituire con il Comitato delle regioni, gli enti locali e regionali e le loro associazioni una piattaforma informale per il dialogo diretto in merito all'attuazione del diritto di voto, il cui obiettivo è facilitare e promuovere il dibattito e la discussione sulla cittadinanza dell'Unione, definire le questioni in gioco e le difficoltà e promuovere lo scambio di esperienze e di buone pratiche;

    19.

    segnala che in occasione dell'Anno europeo 2013 il Comitato delle regioni ha programmato numerose attività intese a promuovere la conoscenza e l'esercizio dei diritti elettorali dei cittadini dell'Unione (8);

    20.

    ricorda che nel quadro dell'Anno europeo dei cittadini 2013 realizzerà, in stretta collaborazione con le altre istituzioni dell'UE, e in particolare con la Commissione, numerose attività. Tra tali attività figurerà la diffusione di informazioni, nonché presentazioni e visite di scuole e università da parte di membri del CdR; si svolgeranno inoltre seminari, tavole rotonde, riunioni nei municipi, attività mediatiche con la partecipazione di giornalisti locali in merito al diritto alla libera circolazione, al diritto di voto e al ruolo degli enti locali e regionali in tale campo; verranno inoltre diffuse online informazioni sulle suddette attività, come pure informazioni in tutte le lingue ufficiali riguardante il passaporto UE del CdR; inoltre, nel quadro di una Conferenza annuale europea sulla comunicazione pubblica (EuroPCom), saranno presentate le migliori prassi in materia di comunicazione decentrata sull'UE.

    Elezioni locali e del Parlamento europeo

    21.

    fa presente che in base alla comunicazione della Commissione in materia (9), i cittadini residenti in uno Stato membro diverso da quello di origine partecipano mediamente in misura maggiore alle elezioni comunali che a quelle europee (10), e ciò rappresenta un dato importante che meriterebbe un'indagine scientifica più approfondita; in ogni caso, esso mostra che le questioni locali stanno veramente a cuore ai cittadini e spingono alcuni di loro a interessarsi. È importante sfruttare tale slancio e cercare di esplorare quali fattori potrebbero spingere i cittadini a interessarsi anche alle questioni politiche dell'UE e alle elezioni europee;

    22.

    fa osservare che anche accrescere la quota di votanti alle elezioni comunali, grazie alla piena partecipazione dei cittadini dell'UE aventi diritto, continua a costituire una sfida.

    23.

    ritiene che si potrebbe adottare un approccio rivolto alle differenti generazioni, comprendente progetti intesi a sensibilizzare gli elettori alla partecipazione alle elezioni comunali e del Parlamento europeo, nonché a suscitare un senso di appartenenza alla comunità e a far conoscere i vantaggi che ne possono derivare. Tali progetti potrebbero prevedere la simulazione di situazioni elettorali, lo scambio di esperienze, l'uso di diversi canali di informazione e la messa in rilievo dell'importanza delle decisioni prese a livello locale ed europeo per la vita quotidiana dei cittadini in una data città o regione. In tal modo essi contribuirebbero significativamente a rispondere alla domanda: perché è mio interesse partecipare?

    24.

    sottolinea che saranno necessari a tutti i livelli della governance multilivello ulteriori interventi intesi a promuovere la partecipazione e l'aumento del numero di cittadini iscritti nelle liste elettorali, a rimediare alla mancanza di informazioni sui diritti e sulle procedure di voto, a far fronte alle complessità della registrazione e a sormontare le barriere linguistiche;

    25.

    raccomanda di semplificare le procedure amministrative e invita gli Stati membri a introdurre servizi elettronici adeguati per consentire l'esercizio del diritto di voto dei cittadini dell'UE, con particolare attenzione per l'iscrizione nei registri elettorali, e sostiene lo scambio di buone prassi a tal fine;

    26.

    condivide l'idea e il proposito della Commissione europea di introdurre un'iscrizione automatica all'atto della registrazione del luogo di residenza; una semplificazione della procedura di iscrizione nelle liste elettorali contribuirebbe infatti più efficacemente all'integrazione e sarebbe un fattore di incoraggiamento dei cittadini ad utilizzare attivamente il loro diritto di voto;

    27.

    invita gli Stati membri a contribuire allo scambio e alla diffusione delle esperienze, grazie alla collaborazione con gli enti locali e regionali e all'elaborazione di relazioni di valutazione concernenti l'efficacia del recepimento e dell'applicazione dei diritti elettorali dell'UE, da mettere a disposizione dei cittadini attraverso appositi sistemi informativi e di pubblicità;

    28.

    considera essenziale che venga realizzata negli Stati membri, secondo i principi della governance multilivello, una cooperazione efficace tra i vari livelli di governance, intesa a dare una soluzione giuridica ai problemi eventualmente causati dall'applicazione di regolamentazioni nazionali in materia di condizioni di esercizio dei diritti elettorali e a prendere in considerazione delle proposte tecniche;

    29.

    invita inoltre gli Stati membri ad eliminare gli ostacoli al diritto di eleggibilità, consentendo a tutti i cittadini dell'UE che hanno una cittadinanza differente da quella dello Stato membro di residenza di candidarsi e di assumere un ruolo politico;

    30.

    raccomanda agli Stati membri di creare dei punti di contatto per favorire la raccolta e la valutazione periodica di dati sulla partecipazione dei cittadini di Stati membri diversi da quello di residenza che sono stati candidati o eletti, cosa che potrebbe facilitare anche lo scambio di esperienze tra gli Stati membri e le istituzioni dell'UE;

    31.

    fa osservare che, per quanto riguarda le elezioni del Parlamento europeo, il meccanismo previsto dalla direttiva europea per evitare il doppio voto e la doppia candidatura non risulta sempre soddisfacente; apprezza quindi l'intento della Commissione di preparare una nuova proposta intesa ad affrontare meglio il problema e a garantire al tempo stesso che le norme che ne derivano non creino nuovi ostacoli amministrativi ai cittadini dell'UE nell'esercizio del loro diritto a candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo nel paese di residenza;

    32.

    sottolinea che, in previsione delle elezioni europee del 2014, è importante creare sensibilizzazione in merito ai diritti di tutti i cittadini dell'Unione e ai diritti elettorali che spettano loro nello Stato membro di residenza, e facilitare l'esercizio di tali diritti;

    33.

    ritiene che i partiti politici europei siano elementi essenziali di una coscienza politica europea e dell'espressione della volontà politica dei cittadini dell'Unione, che debbano costituire un ponte tra le politiche nazionali e quelle europee, che esprimano il punto di vista dei cittadini e che permettano lo svolgimento di discussioni aperte sulle questioni europee, sostenendo gli scambi tra i vari livelli del sistema di governance multilivello dell'UE; invita pertanto i partiti politici europei a intensificare la loro attività e a sviluppare nuovi mezzi per creare consapevolezza politica, ad esempio indicando candidati di riferimento per le funzioni guida a livello europeo o presentando liste transnazionali per le elezioni del Parlamento europeo.

    I programmi finanziari dell'UE al servizio della cittadinanza dell'Unione

    34.

    considera importante sensibilizzare maggiormente i cittadini dell'Unione sul loro status giuridico (11), migliorare la loro conoscenza dei diritti e dei doveri derivanti dalla cittadinanza europea, integrare le possibilità offerte dai progetti e dagli strumenti finanziari dell'UE destinati alla diffusione delle informazioni mediante conferenze, seminari, attività di formazione, scambi di buone pratiche e attività di collaborazione, riservando un'attenzione particolare ai programmi Diritti fondamentali e cittadinanza e L'Europa per i cittadini; invita gli enti locali e regionali a partecipare attivamente a progetti transfrontalieri e di gemellaggi tra città;

    35.

    ritiene che i programmi europei che servono la cittadinanza dell'UE siano quelli che mirano nel complesso a sostenere negli Stati membri le attività di promozione della conoscenza e dell'attuazione del diritto europeo e delle politiche europee, a stimolare la cooperazione transfrontaliera e a rafforzare le conoscenze provenienti dai differenti settori di azione;

    36.

    ribadisce l'opportunità di sostenere forme differenti di cooperazione territoriale per attuare progetti ed azioni che mirano a fare della cittadinanza europea una realtà tangibile e contribuiscono a ridurre gli oneri e gli ostacoli amministrativi;

    37.

    sottolinea che sarebbe utile adottare un approccio più semplice ed efficace in materia di finanziamento dei programmi sulla cittadinanza dell'UE, perseguire priorità meglio definite, coordinate con le priorità politiche, ed essere attenti alla diffusione dei risultati dei progetti per accrescerne la visibilità; considera necessario, al fine di raggiungere gli obiettivi strategici e politici, sostenere la formazione e la sensibilizzazione, rafforzare le reti e facilitare la cooperazione transfrontaliera; ribadisce inoltre l'importanza di rendere più attraenti i programmi in favore della cittadinanza europea migliorando la pubblicità attraverso presentazioni negli Stati membri.

    Il ruolo dell'insegnamento e della gioventù in una cittadinanza europea attiva

    38.

    sottolinea che nel quadro del rafforzamento delle attività di sensibilizzazione e dello sfruttamento dei progetti europei occorre dedicare un'attenzione rafforzata alla gioventù, coinvolgendo le scuole e gli istituti di istruzione superiore. In un parere d'iniziativa, il CdR ha dato particolare rilievo alla promozione della cittadinanza attiva dei giovani attraverso l'istruzione (12);

    39.

    richiama l'attenzione sul ruolo essenziale svolto dalla politica dell'istruzione nell'informazione dei cittadini europei, e in special modo dei giovani, per quanto riguarda il concetto di cittadinanza europea e i diritti che vi sono legati, e sottolinea che il contributo di tale politica alla promozione del multilinguismo e della mobilità degli studenti e degli insegnanti dovrebbe essere chiaramente superiore;

    40.

    considera importante che i giovani siano ampiamente informati allo scopo di divenire cittadini elettori consapevoli, e ritiene ancor più necessario spiegare loro la sostanza e la finalità del voto espresso nelle elezioni;

    41.

    richiama l'attenzione sulla grande esperienza che vanta il Consiglio d'Europa nel campo dell'istruzione, favorendo lo sviluppo di reti, e auspica che vi sia una collaborazione e uno scambio di esperienze anche sulla base dei lavori eseguiti dal Consiglio in questo settore;

    42.

    è convinto che le campagne di informazione siano in grado di accrescere la conoscenza dei diritti derivanti dalla cittadinanza europea e il numero di cittadini europei che si recano a votare, e che la collaborazione di partenariato con le scuole e gli istituti di istruzione superiore e altri soggetti del settore della formazione rivestano un ruolo importante in questo contesto; fa osservare che studenti di altri Stati membri frequentano spesso scuole superiori e università nel quadro dei programmi di scambio e che l'esercizio del loro diritto di voto potrebbe essere stimolato in questo modo.

    Proposte miranti ad accrescere la partecipazione alle elezioni

    43.

    fa osservare che, come risulta dall'esperienza, quando le elezioni politiche e quelle degli enti locali e regionali si tengono contemporaneamente, il tasso di partecipazione può aumentare (13);

    44.

    ricorda che il proprio parere sul Piano d'azione per l'attuazione del programma di Stoccolma (14) invita tutti i soggetti coinvolti a studiare i mezzi per estendere la possibilità dei cittadini dell'Unione di partecipare alle elezioni che si svolgono nello Stato membro di residenza;

    45.

    tenendo conto del fatto che, specie per quanto riguarda la regolamentazione in materia di partecipazione alle elezioni locali ed europee, la legislazione europea in vigore non comporta una completa armonizzazione dei regimi elettorali degli Stati membri, il CdR chiede agli Stati membri di garantire, nel rispetto del principio di sussidiarietà, la possibilità di partecipare non soltanto alle elezioni comunali, ma anche a quelle regionali, nel quadro dell'esercizio del diritto di voto dei cittadini europei;

    46.

    esprime il proposito di sostenere attivamente gli sviluppi dell'iniziativa dei cittadini europei Let me vote;

    47.

    suggerisce che gli Stati membri esplorino misure che consentano, nel rispetto del principio di sussidiarietà, di legare il calendario delle elezioni degli enti locali a quello delle elezioni europee; ritiene che ciò potrebbe contribuire a sensibilizzare i cittadini europei in merito all'impatto delle elezioni locali e regionali sulla loro vita quotidiana;

    48.

    riconosce la differenza di struttura che caratterizza gli enti locali dei differenti Stati membri e il fatto che tali enti costituiscono il riflesso di tradizioni giuridiche e amministrative differenti;

    49.

    concorda con il Parlamento europeo nel ritenere che le elezioni europee dovrebbero essere spostate da giugno a maggio ed è dell'avviso che ciò possa influire positivamente sulla partecipazione elettorale;

    50.

    considera importante sensibilizzare maggiormente i cittadini europei al processo elettorale e rafforzare il loro interesse e la loro motivazione in tale contesto, e raccomanda agli Stati membri, di valutare a lungo termine, nel rispetto del principio di sussidiarietà e allo scopo di accrescere la partecipazione elettorale, la possibilità di rendere più accessibile il processo elettorale, ad esempio ricorrendo al voto anticipato, al voto elettronico o alle urne mobili; vanno inoltre rispettate le disposizioni della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che prevedono espressamente un accesso completo e senza ostacoli anche per quanto riguarda le elezioni;

    51.

    prende atto del fatto che, nonostante le misure mirate intese ad informare i cittadini dell'UE in merito ai loro diritti elettorali, si constatano divergenze significative in termini di partecipazione elettorale; il CdR raccomanda pertanto, allo scopo di promuovere il diritto di voto, di favorire e di approfondire lo scambio di esperienze tra gli enti regionali e locali per quanto concerne le buone pratiche;

    52.

    fa osservare che stabilire un collegamento tra il concetto di cittadinanza europea e le prospettive locali e regionali, e attirare l'attenzione dei cittadini sull'importanza del ruolo degli enti territoriali nel processo decisionale europeo contribuirà a farli andare alle urne;

    53.

    considera importante, in linea con il proprio parere in merito alla relazione sulla cittadinanza UE 2010, rafforzare anche i diritti politici dei cittadini di paesi terzi. In molti Stati membri dell'UE essi hanno il diritto di votare e di candidarsi alle elezioni locali e regionali. Probabilmente ciò contribuisce ad accrescere l'interesse di tutti i cittadini stranieri per le elezioni, il che a sua volta comporta un aumento della domanda di materiale informativo in diverse lingue;

    54.

    raccomanda di sforzarsi di creare un'ampia cooperazione tra le istituzioni europee, i loro rappresentanti, i centri Europe Direct, gli enti locali e regionali, le organizzazioni della società civile e gli interlocutori economici e sociali, per fare in modo che tutti i cittadini dell'UE che hanno raggiunto l'età del voto acquisiscano una conoscenza responsabile dei loro diritti e delle relative modalità di esercizio;

    55.

    sottolinea l'importanza di utilizzare nelle campagne di sensibilizzazione, di informazione e di educazione sviluppate insieme, nel quadro dell'Anno europeo dei cittadini, dagli enti locali e regionali, gli organi governativi, le organizzazioni della società civile e i mezzi di informazione, un linguaggio semplice e vicino ai cittadini; le pubblicazioni e i documenti informativi destinati al pubblico dovranno essere disponibili in tutte le lingue ufficiali dell'UE;

    56.

    considera importante che le istituzioni europee, gli Stati membri e gli enti territoriali collaborino maggiormente con i mezzi di informazione. Il Comitato delle regioni potrebbe bandire un concorso per premiare gli articoli e i reportage dei mezzi di comunicazione sulle elezioni, l'esercizio dei diritti elettorali e le varie tappe del processo elettorale considerati migliori e più attenti alle necessità dei cittadini.

    Bruxelles, 31 gennaio 2013

    Il presidente del Comitato delle regioni

    Ramón Luis VALCÁRCEL SISO


    (1)  CdR 355/2010.

    (2)  CdR 201/2009.

    (3)  Artt. 39 e 40 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (GU C 83, del 30.3.2010) e art. 20, paragrafo 2, lettera b) del Trattato sul funzionamento dell'UE (TFUE).

    (4)  Direttive 94/80/CE e 109/93/CE.

    (5)  COM(2012) 99 final e COM(2010) 605 final

    (6)  Documento del Consiglio 17024/09, adottato dal Consiglio europeo il 10 e 11 dicembre 2009.

    (7)  CdR 361/2011 fin.

    (8)  R/CdR 1030/2012 punto 7.

    (9)  COM(2012) 99 final.

    (10)  A eccezione di alcune capitali - Atene, Budapest, Copenaghen e Riga - per quanto riguarda le ultime elezioni.

    (11)  CdR 355/2010.

    (12)  CdR 173/2007.

    (13)  Ad esempio a Berlino, che è anche una regione, a Roma nel 2008, a Coblenza nel 2009, nel Regno Unito nel 2010.

    (14)  CdR 170/2010


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