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Document 52009DC0128

    Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Una PAC semplificata per l'Europa: un successo per tutti

    /* COM/2009/0128 def. */

    52009DC0128

    Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio - Una PAC semplificata per l'Europa: un successo per tutti /* COM/2009/0128 def. */


    [pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

    Bruxelles, 18.3.2009

    COM(2009) 128 definitivo

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

    Una PAC semplificata per l'Europa: un successo per tutti

    INDICE

    1. L'agenda della Commissione per la semplificazione della PAC 2

    2. Risultati ottenuti dal 2005 a oggi 3

    3. Il piano d'azione per la semplificazione della politica agricola comune 6

    4. Tre misure significative 9

    5. Prospettive 11

    6. Conclusioni 13

    COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

    Una PAC semplificata per l'Europa: un successo per tutti

    L'AGENDA DELLA COMMISSIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLA PAC

    Fin dall'inizio del suo mandato, l'attuale Commissione si è impegnata per semplificare la politica agricola comune (PAC)[1]. Gli agricoltori e gli altri operatori economici attivi nel settore agricolo dovrebbero essere dispensati da adempimenti burocratici e da compiti di altra natura non necessari per conseguire gli obiettivi della politica e per garantire una corretta gestione del denaro dei contribuenti. La semplificazione della PAC è fondamentale per rendere più competitiva la nostra economia agricola, mantenere e creare posti di lavoro e contribuire all'efficace sviluppo delle nostre zone rurali: una PAC semplificata rappresenta perciò un successo per tutti.

    Nel 2005 la Commissione ha presentato una comunicazione dal titolo "Semplificazione e migliore regolamentazione per la politica agricola comune" che illustrava un programma ambizioso di profonda semplificazione della PAC. Il programma e la sua attuazione costituiscono parte integrante della strategia generale della Commissione per migliorare la regolamentazione[2], in particolare del programma modulato di semplificazione e del programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi.

    Nel frattempo sono stati portati a termine numerosissimi progetti di semplificazione connessi alla PAC. È arrivato il momento di fare il punto della situazione per valutare i risultati ottenuti. La presente comunicazione illustra le attività svolte dal 2005 a oggi, soffermandosi sulla riduzione degli oneri amministrativi per gli agricoltori e le amministrazioni resa possibile da tali attività[3]. Essa dedica particolare attenzione al piano d'azione modulato per la semplificazione, all'OCM unica, all'indagine del 2007 sugli oneri amministrativi per le aziende agricole e ai risultati della valutazione dello stato di salute della PAC. La comunicazione si conclude esplorando le possibilità di ulteriore semplificazione in futuro.

    RISULTATI OTTENUTI DAL 2005 A OGGI

    Nel 2005 la Commissione europea si è impegnata a intraprendere una serie di attività che rientrano nella semplificazione tecnica e nella semplificazione strategica[4].

    Semplificazione tecnica

    Riassetto della normativa agricola

    L'individuazione e l'abrogazione degli atti giuridici del Consiglio e della Commissione diventati obsoleti costituiscono un processo permanente, come avviene ad esempio nel settore lattiero-caseario[5]. Con l'adozione di nuovi atti giuridici vengono abrogati atti in vigore. Altri atti rimasti in vigore senza più scopo sono stati dichiarati formalmente obsoleti nel 2006[6] e all'inizio di quest'anno[7], per un totale di quasi 300 atti. Sempre quest'anno verrà adottata una proposta volta ad abrogare una serie di atti obsoleti del Consiglio.

    Un'organizzazione comune dei mercati unica

    Il 22 ottobre 2007 il Consiglio ha adottato il regolamento (CE) n. 1234/2007[8], noto anche come "regolamento unico OCM". Tale regolamento accorpa tutte le organizzazioni comuni di mercato settoriali e sostituisce 45 atti del Consiglio. Informazioni più dettagliate sull'OCM unica sono fornite al punto 4.1.

    Aiuti di Stato

    Nel 2006 e nel 2007 la Commissione ha modificato e snellito la propria politica sugli aiuti di Stato nel settore agricolo. Oltre agli orientamenti riveduti per gli aiuti di Stato[9] e al regolamento agricolo di esenzione per categoria[10], la Commissione ha adottato un nuovo regolamento[11] che aumenta la soglia degli aiuti de minimis che possono essere concessi dagli Stati membri nel settore agricolo. Se soddisfa le condizioni stabilite nel regolamento de minimis , una misura non è considerata aiuto di Stato e non è quindi soggetta all'obbligo di notifica. Queste modifiche hanno permesso di ridurre da sei a tre il numero dei pertinenti strumenti giuridici.

    Costi amministrativi

    Nel 2006 è stato avviato uno studio effettuato per conto della Commissione al fine di misurare gli oneri amministrativi a carico delle aziende agricole generati dalla riforma della PAC del 2003. I risultati finali dello studio sono stati pubblicati nel novembre 2007. Informazioni più dettagliate al riguardo sono fornite al punto 4.2.

    Condivisione delle migliori pratiche

    Sono state istituite varie piattaforme finalizzate allo scambio di opinioni sulla semplificazione e alla condivisione di idee ed esperienze al riguardo. È stato anzitutto istituito un gruppo di esperti nazionali in materia di semplificazione, che si riunisce in media tre volte l'anno. Diversi Stati membri si sono avvalsi di questa piattaforma per presentare e discutere iniziative nazionali in tema di semplificazione.

    I soggetti interessati e i rappresentanti dei settori agricolo e industriale hanno partecipato a varie riunioni del gruppo consultivo sulla semplificazione.

    La conferenza sulla semplificazione della politica agricola comune svoltasi nell'ottobre 2006 e il seminario sulla semplificazione organizzato nell'ottobre 2007 hanno rappresentato un'ampia piattaforma di discussione e di scambio di esperienze fra tutte le parti interessate all'attuazione della PAC.

    Azioni di carattere strategico

    Riforma dell'OCM zucchero

    La riforma del settore dello zucchero, adottata formalmente all'inizio del 2006, ha prodotto una semplificazione tangibile del sistema accorpando in un unico regime i vari tipi di quote, inserendo nel regime di pagamento unico il bilancio per gli aiuti in questo settore e sostituendo l'intervento con l'ammasso privato.

    Regime di pagamento unico

    Nei suoi primi anni di esistenza il regime di pagamento unico ha subito alcune modifiche volte a semplificarne il funzionamento e a renderlo più "accessibile" agli agricoltori. Questo obiettivo è stato realizzato ad esempio includendo elementi paesaggistici (quali le siepi e i muri) nella superficie ammissibile al sostegno diretto e apportando alcune modifiche suggerite dalla relazione sull'applicazione del sistema di condizionalità[12].

    Settori ortofrutticolo e vitivinicolo

    Le riforme dei settori ortofrutticolo e vitivinicolo hanno semplificato le norme vigenti. In particolare, l'inclusione di questi settori nel regime di pagamento unico ha determinato un sistema più omogeneo di sostegno diretto del reddito.

    Si stima che l'inserimento del settore ortofrutticolo nel regime di pagamento unico possa comportare, per le aziende, una riduzione degli oneri amministrativi dell'ordine di 2,2 Mio EUR.

    Queste riforme hanno inoltre accresciuto la flessibilità di attuazione delle politiche mediante il ricorso alla programmazione, che è gestita dalle organizzazioni di produttori per il settore ortofrutticolo e dagli Stati membri per il settore vitivinicolo.

    Valutazione d'impatto e valutazione ex ante

    Negli ultimi anni, lo strumento della valutazione d'impatto è diventato indispensabile per preparare importanti riforme nel settore agricolo e prevede un ampio coinvolgimento dei soggetti interessati sin dalle prime fasi. Lo strumento della valutazione d'impatto consente una valutazione ex ante dei costi amministrativi permettendo di individuare e valutare i problemi, di formulare soluzioni e di confrontare l'impatto delle soluzioni individuate , il che rende più trasparente il processo legislativo. Il processo relativo alla valutazione d'impatto migliora inoltre la qualità della proposta e la qualità del dibattito sulla proposta.

    Dal 2005 si sono svolte otto valutazioni d'impatto che hanno interessato tutte le riforme significative della PAC, come quella del settore vitivinicolo e del settore ortofrutticolo e la valutazione dello stato di salute della PAC[13].

    Processi

    Consultazione dei soggetti interessati, screening, piano d'azione

    I suggerimenti classificabili come "semplificazione tecnica" ricevuti dalle autorità degli Stati membri e dai soggetti interessati sono stati inseriti nel piano d'azione modulato per la semplificazione, di recente istituzione. Tale piano d'azione consente di pianificare e monitorare le attività di semplificazione nell'ambito della PAC e conta attualmente circa 50 progetti.

    Dal 2005 a oggi sono pervenuti oltre 200 suggerimenti di semplificazione della PAC.

    Conferenza

    Il 3 e 4 ottobre 2006 si è svolta una conferenza internazionale sulla semplificazione della politica agricola comune organizzata dalla Commissione.

    Rappresentanti di vari ambienti e interessi, agricoltori, operatori, esponenti dell'industria di trasformazione e del mondo universitario e autorità degli Stati membri hanno partecipato e contribuito al dibattito sulla semplificazione, mostrando l'esistenza di una volontà politica di semplificare la PAC, obiettivo comune la cui realizzazione richiede la partecipazione di tutti.

    Un progetto concreto nato dalla conferenza e realizzato dalla Commissione riguarda l'uso dei titoli di esportazione. Informazioni più dettagliate al riguardo sono fornite nel capitolo 3.

    Formazione interna

    Prevenire è meglio che curare, e questo vale anche per gli atti giuridici. Una formazione interna sulla redazione dei testi legislativi è stata e continuerà a essere impartita ai membri del personale che partecipano alla redazione delle proposte legislative. L'obiettivo del corso è far sì che i testi giuridici siano formulati in modo semplice e chiaro fin dall'inizio del processo legislativo.

    Sistemi informatici

    Gli strumenti informatici sono un elemento importante per semplificare e ridurre gli oneri amministrativi. In questo campo sono stati realizzati notevoli progressi. È ormai quasi a punto il sistema ISAMM ( Information System for Agricultural Market Management and Monitoring – sistema informatico per la gestione e il monitoraggio dei mercati agricoli), volto a facilitare lo scambio elettronico di informazioni tra i servizi della Commissione e gli Stati membri. È in fase avanzata un progetto pilota e il primo modulo del sistema dovrebbe diventare pienamente operativo entro l'estate 2009.

    IL PIANO D'AZIONE PER LA SEMPLIFICAZIONE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNE

    Durante la conferenza del 2006 è stata presentata la prima versione del piano d'azione "modulato" per la semplificazione, che conteneva 20 progetti di semplificazione tecnica della PAC. Nel gennaio 2009[14] il piano comprendeva circa 50 progetti, 43 dei quali sono stati attuati. I progetti contenuti nel piano d'azione si basano su suggerimenti degli Stati membri, dei soggetti interessati, delle organizzazioni degli agricoltori, dei trasformatori e su idee nate nei servizi della Commissione.

    Sono illustrati di seguito alcuni progetti che esemplificano l'impatto positivo della semplificazione sugli operatori e/o sugli agricoltori.

    Titoli di esportazione per le carni bovine

    Nel 2007 la Commissione ha adottato una misura di semplificazione specifica per il settore delle carni bovine. In questo settore le esportazioni, con o senza restituzione, dovevano essere accompagnate da un apposito titolo. Pur essendo indispensabile continuare a monitorare il commercio dei prodotti esportati col beneficio di una restituzione, non si è più ritenuto necessario, invece, monitorare le merci esportate senza restituzione: per tali prodotti la Commissione ha eliminato l'obbligo di presentare un titolo di esportazione.

    Di questa misura, che ha consentito di ridurre gli adempimenti cartacei e l'attività amministrativa e di controllo, si sono avvantaggiate sia le imprese esportatrici che le autorità nazionali.

    Tanto per dare un'idea, questa misura ha permesso di tagliare i costi medi di esportazione delle carni bovine di circa 16 EUR per tonnellata, oltre ad aver ridotto le formalità burocratiche e migliorato le condizioni in cui operano le imprese.

    Etichettatura delle uova

    Nel 2007 la Commissione europea ha adottato una nuova serie di norme dettagliate riguardo alla commercializzazione delle uova e in particolare riguardo alla loro etichettatura. Tali regole creano un assetto normativo moderno e trasparente senza pregiudicare l'informazione e la protezione dei consumatori.

    Ad esempio, non è più necessario classificare le uova che sono utilizzate direttamente dall'industria. In base alle nuove norme, invece di dover essere raccolte ogni tre giorni lavorativi, le uova possono essere raccolte, classificate, stampigliate e imballate entro dieci giorni dalla deposizione, il che aiuta il settore a organizzarsi meglio, cosa particolarmente utile nei periodi dell'anno cui l'attività è più intensa.

    Questa maggiore flessibilità riduce i costi per i produttori e per il settore a valle della filiera produttiva nonché i costi dei controlli per gli Stati membri.

    Regola dei dieci mesi

    A norma dell'articolo 44, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio, le parcelle dichiarate da un agricoltore per i pagamenti diretti devono essere a disposizione dell'agricoltore per un periodo di almeno dieci mesi.

    Questa disposizione è stata abolita e il periodo di dieci mesi è stato sostituito da un'unica data, che può essere determinata dallo Stato membro. Di conseguenza, gli agricoltori non sono più tenuti a tenere i terreni a propria disposizione per dieci mesi per ricevere l'aiuto: ne deriva una maggiore flessibilità nella gestione dell'azienda e nella possibilità di reagire all'andamento del mercato.

    L'abolizione della regola dei dieci mesi determinerà probabilmente una riduzione degli oneri amministrativi per le aziende dell'ordine di 19 Mio EUR.

    Titoli di importazione e di esportazione

    Nel giugno 2008 la Commissione ha eliminato gran parte degli obblighi connessi ai titoli nel settore agricolo. Per le importazioni tali obblighi sono stati portati da 500 a 65 e per le esportazioni ne sono stati mantenuti soltanto 43[15]. Sono state inoltre semplificate le disposizioni relative agli obblighi rimanenti in materia di titoli, attualmente riunite in un solo regolamento (che non contempla però le restituzioni all'esportazione e i contingenti tariffari). Il regolamento disciplina tutti gli aspetti dei titoli, identifica con chiarezza tutti i prodotti per i quali è richiesto un titolo e stabilisce le norme relative al periodo di validità dei titoli e all'importo delle cauzioni.

    I vantaggi per gli operatori (importatori ed esportatori) sono i seguenti:

    - risparmi sui costi amministrativi degli adempimenti cartacei relativi alle importazioni e alle esportazioni;

    - eliminazione dei costi di costituzione (e di recupero) delle cauzioni sui titoli.

    Per le amministrazioni nazionali i risparmi sono netti, in quanto questa semplificazione ha determinato una riduzione dell'onere amministrativo e dei controlli.

    Si stima che questa misura possa ridurre di circa 7,4 Mio EUR gli oneri complessivi degli operatori relativi ai titoli.

    Norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli

    Nell'ambito della riforma del settore ortofrutticolo, malgrado una certa riluttanza di alcuni Stati membri, la Commissione ha ridotto il numero delle norme di commercializzazione specifiche da 36 a 10 (mele, agrumi, kiwi, lattughe, indivie e scarole, pesche e pesche noci, pere, fragole, peperoni dolci, uve da tavola e pomodori), ha razionalizzato le relative operazioni di controllo e ha istituito una norma di commercializzazione generale che si applica alla maggior parte dei prodotti ortofrutticoli.

    Le 26 norme abrogate riguardano il 25% degli scambi di ortofrutticoli freschi. Grazie a questa misura, gli operatori vedranno ridotti i costi di adempimento al solo obbligo di garantire che i prodotti siano di qualità sana, leale e mercantile e le autorità nazionali saranno sollevate dai controlli relativi alle 26 norme specifiche abrogate.

    Condizionalità

    Malgrado lo studio sugli oneri amministrativi a carico delle aziende agricole abbia concluso che i costi amministrativi derivanti dalle norme di condizionalità siano relativamente bassi, vale a dire tra lo 0,3% e il 4,3% degli oneri complessivi, gli agricoltori vedono la condizionalità con insofferenza.

    Per ridurre il loro disagio e semplificare il sistema, la Commissione ha deciso di permettere che i controlli in loco siano preannunciati. Gli agricoltori, inoltre, non devono più subire una riduzione dei pagamenti per infrazioni di lieve entità o per importi inferiori al limite de minimis di 100 EUR.

    Grazie a questi miglioramenti gli agricoltori possono pianificare meglio le proprie attività, hanno meno adempimenti cartacei per rimediare a violazioni di lieve entità e non corrono più il rischio di essere penalizzati per infrazioni di poco conto. Questa misura semplifica anche il compito delle amministrazioni nazionali.

    Si stima che il preavviso dei controlli in loco possa determinare una riduzione fino a 5,7 Mio EUR degli oneri amministrativi delle aziende.

    TRE MISURE SIGNIFICATIVE

    In questo capitolo sono descritte in modo più dettagliato tre attività di semplificazione della PAC di particolare rilievo. Si tratta di progetti che riguardano la semplificazione legislativa, gli oneri amministrativi e la semplificazione strategica e che hanno un'incidenza intersettoriale: l'OCM unica, lo studio sugli oneri amministrativi e la valutazione dello stato di salute della PAC.

    OCM unica

    Un risultato importante nell'ambito della semplificazione legislativa della PAC è dato dall'adozione, nel 2007, del regolamento del Consiglio recante organizzazione comune dei mercati agricoli, generalmente noto come "regolamento unico OCM".

    Il regolamento unico OCM, che ha carattere tecnico, non ha inteso cambiare la politica agricola ma armonizzarne le disposizioni, rendendo le regole della PAC più facili da consultare, più snelle, più accessibili e meno complesse da applicare.

    Il nuovo regolamento sostituisce tutte e 21 le organizzazioni comuni di mercato preesistenti e le raggruppa in un'unica organizzazione comune: in questo modo è stato possibile ridurre il numero di articoli da circa 920 a circa 230 e abrogare 78 atti del Consiglio[16].

    In una visuale più ampia, l'adozione dell'OCM unica ha ridotto drasticamente il numero di atti giuridici relativi alla PAC, che è ormai disciplinata sostanzialmente da quattro soli atti: i regolamenti sui pagamenti diretti, sull'OCM unica, sullo sviluppo rurale e sul finanziamento della PAC.

    L'OCM unica, infine, facilita ulteriormente la semplificazione e la riduzione degli oneri amministrativi a livello delle disposizioni attuative della Commissione.

    Studio sugli oneri amministrativi

    Nell'ambito del programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi, alla fine del 2007 è stato pubblicato uno "studio di valutazione dell'onere amministrativo per le aziende agricole derivante dalla PAC"[17]. Questa indagine, svolta in Danimarca, Germania, Francia, Irlanda e Italia, fornisce una valutazione dei costi amministrativi connessi con il regime di pagamento unico per il 2006 e illustra le prospettive di evoluzione futura.

    Lo studio individua vari elementi che hanno un'incidenza sugli oneri amministrativi delle aziende agricole.

    Il primo elemento riguarda l'attuazione negli Stati membri del regolamento della PAC sui pagamenti diretti, in particolare la scelta relativa al modello di regime di pagamento unico (storico, regionale, ibrido) e la scelta di applicare un disaccoppiamento totale o di mantenere alcuni pagamenti accoppiati. Altre variabili sono costituite dal modo in cui è organizzata la procedura di applicazione e dal sistema di trasferimento dei diritti all'aiuto.

    In base a suggerimenti formulati nell'ambito del programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi, attraverso una serie di misure quali la diffusione degli strumenti informatici in tutti gli Stati membri, questi ultimi potrebbero ridurre ulteriormente gli oneri amministrativi per le aziende agricole di oltre 400 Mio EUR.

    Altri elementi che incidono sull'entità degli oneri amministrativi sono la cultura imprenditoriale nazionale, ad esempio la consuetudine o meno di avvalersi di consulenti esterni, e le differenze strutturali quali le dimensioni delle aziende agricole e la differenziazione della produzione.

    In base ai risultati dello studio, gli oneri amministrativi delle aziende agricole diminuiranno in modo consistente, tra l'altro per il cosiddetto "effetto della curva di apprendimento" e per la scomparsa dei costi amministrativi connessi all'avvio del regime di pagamento unico[18]. Le modifiche decise nella valutazione dello stato di salute della PAC rappresentano un altro importante fattore.

    Valutazione dello stato di salute della PAC

    L'obiettivo della semplificazione è stato uno dei fattori determinanti delle proposte formulate dalla Commissione nell'ambito della valutazione dello stato di salute della PAC[19]. Questa valutazione ha semplificato le disposizioni sul regime di pagamento unico e ha reso più efficiente la riforma della PAC del 2003.

    Uno dei principali elementi di semplificazione nell'ambito della valutazione dello stato di salute consiste nell'ulteriore disaccoppiamento e nell'abolizione di vari regimi, quali i pagamenti per le colture energetiche e per il frumento duro e il regime di smercio della crema di latte, del burro e del burro concentrato. Come evidenziato nello studio sugli oneri amministrativi[20], i regimi di sostegno accoppiato determinano oneri amministrativi supplementari per gli agricoltori. Un disaccoppiamento più netto consente pertanto di ridurre automaticamente tali oneri.

    La valutazione dello stato di salute della PAC ha anche semplificato le norme sulla franchigia relativa alla modulazione nonché le disposizioni sul funzionamento della riserva nazionale e sui diritti all'aiuto provenienti da tale riserva.

    Sono state inoltre abrogate le norme sul ritiro dalla produzione e semplificate le condizioni relative al trasferimento di diritti all'aiuto.

    Si stima che la valutazione dello stato di salute della PAC possa determinare una riduzione degli oneri amministrativi per le aziende dell'ordine di 135 Mio EUR grazie all'abolizione dei regimi speciali riguardanti le colture energetiche e dei pagamenti specifici per superficie per il frumento duro, la frutta a guscio e le patate da fecola. Si stima inoltre che l'abolizione del ritiro dalla produzione possa ridurre gli oneri amministrativi per le aziende agricole di 146 Mio EUR.

    PROSPETTIVE

    Dopo i progressi compiuti negli anni recenti, le attività di semplificazione nel settore agricolo non subiranno certamente una battuta d'arresto. La semplificazione e la riduzione degli oneri amministrativi inutili sono attività in fieri che richiedono un impulso continuo: per mantenere vivo lo slancio e creare un ambiente che offra le condizioni propizie per un'ulteriore semplificazione della PAC, sono in programma per i prossimi anni le attività e i progetti descritti qui di seguito.

    Data di decorrenza comune

    L'applicazione delle modifiche legislative della PAC decorre solitamente a date fisse, quali l'inizio della campagna di commercializzazione. Per agevolare il monitoraggio delle politiche e delle loro modifiche e prepararvisi meglio sarà ulteriormente esaminata la possibilità di introdurre date di decorrenza comuni[21] per le modifiche legislative della PAC.

    Condizionalità

    Attualmente le norme relative alla condizionalità sono contenute in vari atti normativi. Sarà studiata in modo più approfondito l'idea di elaborare una proposta di atto giuridico unico sulla condizionalità che armonizzi le norme attuali.

    Comunicazioni

    La Commissione si adopererà per semplificare e armonizzare l'assetto normativo relativo alla comunicazione e alla conservazione delle informazioni e dei documenti nell'ambito della gestione concorrente della PAC. La nuova disciplina potrebbe estendersi gradualmente a tutte le comunicazioni nell'ambito della PAC non riguardanti informazioni finanziarie e, mediante le tecnologie dell'informazione, a tutti i sistemi esistenti in questo campo. Tali sistemi potranno essere gestiti dalla Commissione europea o dalle autorità competenti degli Stati membri. La nuova disciplina potrebbe inoltre prevedere l'accesso di tutte le autorità interessate e del pubblico alle informazioni raccolte.

    Esperienza sul campo

    Dal 2010 sarà istituito per i funzionari della direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione europea un programma di formazione che prevede un soggiorno presso un'azienda agricola onde permettere loro di approfondire ulteriormente la comprensione dei problemi del settore. Ciò dovrebbe portare a definire politiche ancora più in sintonia con le condizioni concrete in cui operano gli agricoltori europei. Gli aspetti pratici del programma sono allo studio.

    Politica della qualità

    Il libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli, pubblicato il 15 ottobre 2008, avvia un'ampia consultazione pubblica sulla politica della qualità e affronta la questione della semplificazione e della riduzione degli oneri amministrativi, soffermandosi in particolare sulle norme di commercializzazione, sui sistemi di certificazione e sul sistema delle indicazioni geografiche.

    In esito alla consultazione pubblica, la Commissione pubblicherà una comunicazione nel maggio 2009. Alcune delle opzioni illustrate nella comunicazione potrebbero avere importanti ripercussioni in termini di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi.

    Prosecuzione del piano d’azione

    Il piano d'azione seguirà il suo corso: nel suo ambito saranno aggiunti e attuati nuovi progetti, uno dei quali riguarda il settore del luppolo.

    Attualmente i coltivatori di luppolo sono tenuti a registrare i contratti di produzione. Pur permettendo di ottenere informazioni di mercato essenziali e dando una certa trasparenza al mercato, la registrazione rappresenta un'attività onerosa per i coltivatori e per le amministrazioni. Al fine di ridurre tali oneri amministrativi saranno valutate alternative per generare dati di mercato nel settore del luppolo e saranno formulate proposte in funzione dell'esito di tale valutazione.

    Revisione periodica

    La Commissione studierà la possibilità di procedere a un riesame più regolare della normativa prevedendo la revisione sistematica degli atti adottati da un certo numero di anni; in questo ambito si potrebbe analizzare se sia opportuno mantenere le disposizioni esistenti e, in tal caso, in che forma, ottenendo così un nuovo atto giuridico più aggiornato e in linea con i principi più recenti di redazione dei testi normativi.

    Linguaggio utilizzato e comprensibilità dei testi giuridici

    Il linguaggio usato negli atti giuridici può limitare l'accessibilità di questi ultimi per gli utenti comuni. Attraverso una valutazione del linguaggio utilizzato e l'organizzazione di formazioni sulle tecniche di redazione, la Commissione continuerà a migliorare la leggibilità degli atti giuridici.

    Prosecuzione della condivisione delle migliori pratiche

    La Commissione continuerà a organizzare riunioni con gli Stati membri e con i soggetti interessati per discutere e sviluppare ulteriormente le attività di semplificazione della PAC. In tale contesto potranno essere elaborate anche ulteriori misure di semplificazione della condizionalità.

    CONCLUSIONI

    I risultati del processo di semplificazione dimostrano che gli sforzi della Commissione per realizzare una PAC più semplice sono stati coronati da un notevole successo. La prosecuzione attiva di tale impegno in futuro è un chiaro segnale dell'impegno della Commissione a favore di un'ulteriore semplificazione. In base ai primi risultati delle misurazioni effettuate al riguardo[22], si può realisticamente prevedere il raggiungimento dell'obiettivo della riduzione del 25% degli oneri amministrativi entro il 2012. Si tratta di un risultato tanto più importante in quanto la PAC si evolve in un ambiente politico dinamico, caratterizzato da interessi finanziari e politici di varia natura e spesso divergenti tra loro, in un contesto estremamente diversificato in termini di culture e strutture agricole. Inoltre, poiché nell'ambito della PAC si decide l'assegnazione di cospicue risorse finanziarie, questa politica è inevitabilmente soggetta a severe regole di gestione e di controllo volte a proteggere l'integrità del bilancio comunitario, ossia il denaro dei contribuenti.

    La semplificazione della PAC permette agli agricoltori e agli altri soggetti economici di operare in condizioni meno onerose in termini di costi amministrativi e di adempimento delle norme, rendendo più competitiva la comunità agricola europea. Gli agricoltori si trovano in questo modo più preparati per affrontare le sfide che li riguardano e per soddisfare le esigenze dei clienti. Nel complesso, ciò rappresenta un vantaggio per tutti i cittadini dell'Unione europea.

    Gli agricoltori e gli operatori economici del settore agricolo sentono tuttavia di doversi muovere in un contesto complesso non soltanto a causa delle norme della PAC, ma anche più in generale di tutti i parametri giuridici cui sono soggetti. La Commissione ritiene pertanto che la semplificazione e la riduzione degli adempimenti amministrativi non necessari siano obiettivi di portata generale, da perseguire in tutti i settori strategici aventi un'incidenza sul settore agricolo e a tutti i livelli, compreso quello degli Stati membri e delle regioni. Tutti i soggetti coinvolti in tale processo dovrebbero concentrarsi in futuro su tale aspetto.

    [1] COM(2005) 509 del 19.10.2005.

    [2] Terzo esame strategico del programma per legiferare meglio nell'Unione europea, COM(2009) 15 del 28.1.2009.

    [3] In linea generale, le cifre usate nella presente comunicazione sono ricavate dai primi risultati delle misurazioni svolte nel quadro del programma d'azione per la riduzione degli oneri amministrativi e dalle raccomandazioni formulate nel contesto di tale programma. Secondo il modello dei costi standard utilizzato in tale ambito, gli oneri amministrativi sono stabiliti in base al costo richiesto dall'adempimento degli obblighi in materia di informazione imposti dalla normativa UE e dalle connesse misure nazionali di recepimento o di attuazione.

    [4] La semplificazione tecnica lascia invariato il quadro strategico e comporta una revisione dell'assetto normativo, delle procedure amministrative e dei meccanismi di gestione per ottenere uno snellimento e una maggiore efficienza economica finalizzati a conseguire gli obiettivi strategici in modo più efficace, senza modificare le politiche esistenti;la semplificazione strategica , invece, riduce la complessità migliorando gli strumenti di sostegno all'agricoltura e allo sviluppo rurale. Può essere definita come "elaborazione strategica con effetti di semplificazione".

    [5] Regolamento (CE) n. 1081/2008 della Commissione (GU L 296 del 5.11.2008, pag. 4).

    [6] GU C 148 del 24.6.2006.

    [7] GU C 30 del 6.2.2009.

    [8] Regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1).

    [9] GU C 319 del 27.12.2006, pag. 1.

    [10] Regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001 (GU L 358 del 16.12.2006, pag. 3).

    [11] Regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione, del 20 dicembre 2007, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli (GU L 337 del 21.12.2007, pag. 35).

    [12] COM(2007) 147 del 29.3.2007.

    [13] Per maggiori informazioni sulla valutazione d'impatto, consultare:http://ec.europa.eu/governance/impact/index_en.htm.

    [14] Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/agriculture/index_en.htm.

    [15] Regolamento (CE) n.514/2008 della Commissione, del 9 giugno 2008, recante modifica del regolamento (CE) n. 376/2008, che stabilisce le modalità comuni d'applicazione del regime dei titoli d'importazione, di esportazione e di fissazione anticipata relativi ai prodotti agricoli (GU L 150 del 10.6.2008, pag. 7).

    [16] Dopo l'inclusione delle disposizioni sui prodotti ortofrutticoli con il regolamento (CE) n. 361/2008 del Consiglio (GU L 121 del 7.5.2008, pag. 1).

    [17] http://ec.europa.eu/agriculture/analysis/external/burden/index_en.htm.

    [18] Una curva di apprendimento positiva e la scomparsa dei costi di avvio del regime ridurranno gli oneri amministrativi per le aziende di oltre 900 Mio EUR.

    [19] COM(2008) 306 del 20.5.2008.

    [20] Cfr. punto 4.2.

    [21] Cfr. anche COM(2009) 15.

    [22] In base alle stime disponibili, gli oneri nel settore dei pagamenti diretti saranno ridotti di almeno 1 400 Mio EUR.

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