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Document 52006DC0693

Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio relativa alla riduzione dell’onere di risposta, alla semplificazione ed alla definizione di obiettivi prioritari nel campo delle statistiche comunitarie

/* COM/2006/0693 def. */

52006DC0693

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa alla riduzione dell’onere di risposta, alla semplificazione ed alla definizione di obiettivi prioritari nel campo delle statistiche comunitarie /* COM/2006/0693 def. */


[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 14.11.2006

COM(2006) 693 definitivo

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

relativa alla riduzione dell’onere di risposta, alla semplificazione ed alla definizione di obiettivi prioritari nel campo delle statistiche comunitarie

COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

relativa alla riduzione dell’onere di risposta, alla semplificazione ed alla definizione di obiettivi prioritari nel campo delle statistiche comunitarie

Introduzione

La comunicazione del marzo 2005 “Una migliore regolamentazione per la crescita e l’occupazione nell’Unione europea” (COM(2005) 97) ha individuato nella semplificazione un obiettivo prioritario per l’UE. La presente comunicazione costituisce una risposta alla richiesta del Parlamento europeo e del Consiglio di semplificare e migliorare sotto il profilo qualitativo la legislazione comunitaria e si integra perfettamente nel tentativo di reindirizzare la strategia di Lisbona in rapporto a crescita ed occupazione. La politica comunitaria volta a migliorare la regolamentazione mira a strutturare meglio la normativa così da aumentare i vantaggi per i cittadini, minimizzare i costi in linea con i principi di proporzionalità e sussidiarietà e ridurre l'onere amministrativo per le imprese, in particolare per quelle di piccole e medie dimensioni (PMI).

Anche nel campo della produzione di statistiche ufficiali nazionali e comunitarie, gli organi politici a tutti i livelli (locale, nazionale ed europeo) richiedono da tempo una semplificazione delle prescrizioni vigenti. Le associazioni di imprese hanno ripetutamente fatto notare che auspicano un alleggerimento del disturbo statistico.

La Commissione (Eurostat) è pienamente consapevole di questa discussione e sta esaminando come meglio contribuire ad attenuare il problema dal punto di vista dei costi e dell'onere derivante dalle statistiche comunitarie. Il 25 maggio è stata adottata la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo "Indipendenza, integrità e responsabilità delle autorità statistiche nazionali e dell’autorità statistica comunitaria"[1], accolta con favore dal Consiglio Ecofin il 7 giugno 2005. Essa comporta una raccomandazione della Commissione agli Stati membri di garantire la conformità ai 15 principi del Codice delle statistiche europee, adottato all’unanimità dal comitato del programma statistico il 24 febbraio 2005. La questione dell’onere per il rispondente è affrontata da diversi principi menzionati nel Codice.

La Commissione ha inoltre fatto nuovamente riferimento alla necessità di semplificazione nel campo delle statistiche nella sua comunicazione al Parlamento europeo e al Consiglio intitolata “Attuazione del programma comunitario di Lisbona - Una strategia per la semplificazione del contesto normativo” del 25 ottobre 2005[2]. Le statistiche strutturali sulle imprese e le statistiche Intrastat in particolare sono state chiaramente incluse nel programma modulato di semplificazione per il periodo 2005-2008 allegato a tale comunicazione.

Le conclusioni del Consiglio dell'8 novembre 2005 riconoscono parimenti che merita di essere presa in considerazione la riduzione delle statistiche e delle attività di raccolta dei dati, in particolare con riferimento alle speciali esigenze e alle limitate risorse delle PMI.

A livello comunitario l'obiettivo di ridurre l'onere di risposta e di semplificare la produzione di statistiche viene perseguito nell'intento di continuare a fornire statistiche di elevata qualità. Nell'ambito dell'iniziativa volta a migliorare la regolamentazione, in particolare, si presta attenzione all'esigenza che le informazioni fornite quantifichino gli effetti e le ripercussioni dei provvedimenti presi a livello politico. Le attività si concentrano attualmente su quattro pilastri: esaminare criticamente, caso per caso, la legislazione comunitaria sulle statistiche, già adottata o in preparazione; padroneggiare le possibilità offerte dalle TI; cogliere le occasioni create dalla sempre maggiore importanza assunta dagli aggregati europei rispetto agli indicatori nazionali; sfruttare l'intero potenziale offerto dalle fonti amministrative in sostituzione delle indagini statistiche. Occorre tuttavia sviluppare ulteriormente questi provvedimenti. A tale scopo la presente comunicazione definisce un'impostazione strategica mirante a proseguire nella riduzione dell'onere statistico che grava sulle imprese. Essa si basa su due principali linee di intervento: la semplificazione e la definizione di obiettivi prioritari . Entrambe si gioveranno del sostegno di un processo di pianificazione migliorato , che comporti una più stretta collaborazione con gli Stati membri.

La presente comunicazione viene presentata contemporaneamente alla comunicazione generale sul tema "revisione strategica delle attività volte a migliorare la regolamentazione" e costituisce un esempio concreto del modo in cui la Commissione intende operare per trasformare in realtà gli impegni assunti.

Semplificazione

L'onere di risposta gravante sulle imprese potrebbe venir ridotto grazie ad una combinazione di due elementi: in primo luogo, la semplificazione delle prescrizioni concernenti le statistiche in settori prioritari appositamente selezionati e, in secondo luogo, la promozione dell'impiego di metodi e strumenti statistici che rendano più agevole ottemperare agli obblighi in campo statistico.

Settori prioritari ai fini della semplificazione

Si sta già lavorando in diversi settori di cui si era già suggerita la semplificazione e tali attività verranno ulteriormente sviluppate nel breve periodo.

Intrastat

Fin dalla nascita (nel 1993) del sistema di raccolta di dati per le statistiche comunitarie relative agli scambi commerciali di merci tra Stati membri (Intrastat) si è compiuto un grande sforzo per ridurre l'onere da esso imposto alle imprese. Si sono stabilite soglie per esonerare un gran numero di imprese, si è ridotto il numero di voci della nomenclatura, si sono resi opzionali alcuni dati e si sono introdotte modalità semplificate per la trasmissione dei dati relativi a prodotti complessi.

La semplificazione lungo linee analoghe continuerà e determinerà nel breve periodo ulteriori riduzioni dell'onere imposto da Intrastat. Nel medio-lungo termine tuttavia non si prevede che ciò determini un'ulteriore riduzione di rilievo dell'onere imposto ai rispondenti. La Commissione proporrà quindi di passare a medio termine ad un sistema di trasmissione di dati a flusso unico. Attualmente le statistiche relative agli scambi fra gli Stati membri dell'UE sono prodotte utilizzando un sistema in cui ogni paese trasmette i dati dei flussi di esportazione e di importazione. Ogni flusso è quindi trasmesso due volte. Nel sistema di trasmissione dei dati a flusso unico le statistiche relative a tale flusso verrebbero raccolte soltanto in un paese.

Se da un lato ciò potrebbe ridurre le dichiarazioni Intrastat di più del 50% (nel caso dei dati trasmessi dai fornitori), l'introduzione di un sistema a flusso unico non è affatto una soluzione così semplice come sembra poiché sussistono ancora considerevoli differenze tra gli Stati membri nella registrazione dei flussi commerciali a causa di differenze nelle modalità di raccolta e di trattamento dei dati. È quindi di importanza fondamentale che la trasmissione dei dati a flusso unico venga introdotta gradualmente in un lasso di tempo determinato e sia accompagnata dai provvedimenti necessari a garantire un'accettabile qualità dei dati così ottenuti. A questo fine la Commissione intraprenderà un'analisi esauriente delle ripercussioni prodotte dall'introduzione della trasmissione di dati a flusso unico. Si studieranno i provvedimenti da prendere per mantenere elevata la qualità dei dati; gli Stati membri verranno inoltre incoraggiati ad effettuare studi analoghi a livello nazionale. Questi due tipi di studi determineranno chiare raccomandazioni sulle modalità da seguire per attuare il sistema a flusso unico in stretta cooperazione tra Eurostat e gli Stati membri.

Prima di poter adottare un sistema di trasmissione dei dati a flusso unico occorre affrontare diversi problemi. Tra questi possiamo menzionare: stabilire una serie di dati fondamentali, armonizzare i sistemi di raccolta e trattamento dei dati, e scambiare i dati tra Stati membri. Altri punti da esaminare saranno: come utilizzare meglio i dati di natura amministrativa, come ridurre gli errori di classificazione e come affrontare i problemi di riservatezza.

Per poter far fronte a queste e ad altre questioni verrà elaborato un piano d'azione particolareggiato da discutere con gli Stati membri.

- La Commissione proporrà una strategia a doppio binario, nel cui ambito un'ulteriore semplificazione nel breve termine che procede lungo linee tradizionali sarà integrata da un sistema a flusso unico per Intrastat che entri in vigore nel 2010.

Statistiche strutturali sulle imprese

Nel febbraio 2006 la Commissione ha proposto una rifusione del regolamento relativo alle statistiche strutturali sulle imprese (SSI)[3]. La proposta intende mantenere aggiornate queste importanti statistiche rispetto alle nuove esigenze di definizione delle politiche mediante il miglioramento delle variabili della produttività e con una pari copertura del settore dei servizi e di quello manifatturiero. Tutte queste questioni sono proprio al cuore della strategia di Lisbona e del completamento del mercato interno. La rifusione delle SSI mira nel contempo anche ad alleggerire il più possibile l'onere per le imprese eliminando diverse variabili obbligatorie, cambiando da annuale a pluriennale la raccolta di dati per altre variabili ed eliminando le variabili facoltative. Si è parimenti raccomandato l'impiego di dati provenienti dai registri in diversi nuovi campi.

La rifusione delle SSI costituisce un esempio del tipo di strumenti che potrebbero venir impiegati per conseguire l'obiettivo della semplificazione:

- la rifusione delle SSI offre ai paesi la possibilità di limitarsi a contribuire ai totali a livello europeo senza essere costretti a fornire i dati in modo più particolareggiato; questo non rappresenta ancora un'impostazione pienamente europea, ma costituisce un passo in tale direzione e determinerà una considerevole riduzione del disturbo statistico;

- l'impiego di dati di natura amministrativa contribuirà anch'esso a ridurre l'onere gravante sulle imprese. La rifusione delle SSI costituisce un'applicazione di questo approccio in nuovi settori. La raccolta di dati sulla demografia delle imprese (un nuovo campo della rifusione) sarà unicamente basata su registri e non imporrà quindi alcun onere alle imprese.

Statistiche sulla produzione di manufatti (Prodcom)

Diversi passi sono stati compiuti per minimizzare l'onere imposto agli operatori del settore dal regolamento relativo all'indagine comunitaria sulla produzione industriale[4]:

- nel 2005 l'elenco dei prodotti (elenco Prodcom) è stato semplificato per eliminare voci per le quali venivano forniti dati troppo scarsi, anche a causa delle difficoltà incontrate dalle imprese nel fornirli; si è abolita la prescrizione di riferire trimestralmente sulla produzione tessile;

- nel 2006 si è abbandonata la prescrizione di riferire mensilmente in merito alla produzione siderurgica;

- è in corso la consultazione degli Stati membri in merito alla possibilità di eliminare dall'elenco 2007 i servizi industriali e i prodotti intermedi.

La riduzione dell'onere derivante dai provvedimenti di cui sopra è potenzialmente di considerevoli proporzioni: la semplificazione del 2005 ad esempio ha ridotto il numero delle voci dell'elenco Prodcom da 5800 a 4500 e la prescrizione di riferire con cadenza trimestrale in merito alla produzione tessile soleva rappresentare un onere sproporzionato per i rispondenti.

Ristrutturare le statistiche sulle imprese

Ogni settore delle statistiche sulle imprese va visto in quanto parte di un contesto globale e non come un elemento a sé stante. Per fornire un quadro completo dell'economia basato su indagini nel settore delle imprese occorrono anche statistiche su diversi altri settori. Campi statistici differenti presentano inoltre interconnessioni. Le SSI ad esempio costituiscono una tra le fonti più importanti per i conti nazionali; di conseguenza anche l'eliminazione di alcune prescrizioni relative a tali statistiche può rimanere senza effetto poiché i relativi dati continuerebbero ad essere raccolti dai singoli paesi per rispondere alle esigenze della contabilità nazionale.

La Commissione è convinta che occorra fare ancora di più e sta quindi sviluppando un programma per ristrutturare le statistiche sulle imprese. Questa ristrutturazione comporterà diversi provvedimenti per sostenere gli Stati membri nello sviluppo di metodi potenzialmente atti a ridurre considerevolmente l'onere gravante sulle imprese, quali un impiego più intensivo dei dati amministrativi a fini statistici, la trasmissione automatica per via elettronica di informazioni statistiche direttamente dalla contabilità aziendale, lo sviluppo e l'armonizzazione di tecniche di stima, infine una migliore integrazione delle serie di microdati che consenta agli Stati membri di impiegare in modo più efficiente le informazioni esistenti riducendo così l'onere imposto alle imprese. Nel corso dell'autunno la Commissione presenterà una proposta sulla modernizzazione delle statistiche sulle imprese e sugli scambi commerciali che prevederà interventi sui metodi volti a ridurre il disturbo statistico. La proposta assumerà la forma di un programma pluriennale per il periodo 2008-2013 che dovrà essere attuato in stretta collaborazione fra Eurostat e gli Stati membri.

- La Commissione sta sviluppando un programma per ristrutturare le statistiche sulle imprese che si concentrerà sulla riduzione dell'onere gravante sulle imprese grazie all'impiego di modalità più intelligenti di raccolta dei dati.

Statistiche agricole

Il 24 febbraio 2005 il comitato del programma statistico ha avallato le proposte di Eurostat sul futuro delle statistiche agricole europee, mirante a semplificarle e a snellirle considerevolmente. Tali proposte sono pertanto in fase d'attuazione:

- diversi bilanci sono stati abbandonati e vari altri bilanci a livello nazionale sono stati resi facoltativi;

- la raccolta di prezzi assoluti su base mensile è stata abbandonata e si è dimezzato l'elenco dei prodotti per i prezzi assoluti su base annua; un passaggio da indici dei prezzi mensili a indici dei prezzi trimestrali è stato introdotto a partire dal 2006;

- per il prossimo decennio si propongono soltanto due indagini sulle strutture agricole intermedie invece di tre;

- verrà riesaminata la legislazione relativa alle indagini sul patrimonio zootecnico e sulla produzione animale;

- verrà riesaminata la legislazione relativa alle statistiche su cereali e altri seminativi;

- si è portata a termine l'integrazione dei conti economici della silvicoltura con quelli ambientali;

- il programma per le indagini relative a frutteti e vigneti verrà riveduto in parallelo con la riforma di queste due organizzazioni comuni dei mercati;

- prima della fine del 2007 entrerà in vigore un nuovo sistema comune di raccolta e convalida delle statistiche agricole, che migliorerà considerevolmente la qualità dei dati e renderà possibile ridurre i costi e l'onere di risposta.

Queste importanti iniziative attualmente in corso che mirano a semplificare e ridurre il disturbo statistico rappresentato dal sistema delle statistiche agricole dovrebbero contribuire a soddisfare le esigenze derivanti dall'integrazione di nuovi ambiti decisionali nella politica agricola comune (sviluppo rurale, ambiente e sicurezza della produzione alimentare).

- La Commissione perseguirà attivamente la semplificazione del sistema europeo di statistiche agricole e si impegnerà per migliorare la qualità di tali statistiche.

Strumenti di semplificazione

Aggregati europei

La crescente importanza per il processo decisionale degli aggregati europei piuttosto che degli indicatori nazionali offre anch'essa buone occasioni di semplificazione. Nel campo delle statistiche a breve termine, di particolare importanza per la politica monetaria, è stato possibile ridurre gli obblighi (in termini di livello di dettaglio, tempestività, frequenza) imposti agli Stati membri la cui quota del pertinente aggregato europeo risultava inferiore all'1%, almeno nella maggior parte dei casi. Eurostat ha inoltre proposto di introdurre un piano europeo di campionamento, che consentirebbe una riduzione considerevole (fino all'80%) delle dimensioni globali dei campioni e quindi del disturbo statistico globale. La rifusione delle SSI fornirà parimenti agli Stati membri la possibilità di contribuire soltanto al totale europeo al livello più particolareggiato di ripartizione delle attività. Eurostat sta altresì promuovendo l'idea di svolgere indagini continue. Questa tecnica consentirà una riduzione delle dimensioni dei campioni per compilare aggregati europei e permetterà nel contempo di produrre indicatori nazionali con cadenze meno frequenti. La Commissione continuerà a individuare settori in cui l'attenzione si sta spostando dai dati nazionali agli aggregati europei e a sviluppare strumenti e metodi per coordinare campioni nonché all'occorrenza speciali indagini europee.

- La proposta della Commissione relativa al programma statistico comunitario 2008-2012 promuoverà l'impiego di campioni europei in casi specifici.

Impiego di dati amministrativi

Il lavoro degli INS e l'onere imposto ai rispondenti risulteranno ovviamente ridotti se le informazioni pertinenti non dovranno più essere ricavate da specifiche indagini statistiche, ma potranno essere tratte da dati amministrativi registrati per altri fini. Eurostat è consapevole del fatto che per un'enorme varietà di motivi risulta più difficile armonizzare i dati amministrativi così da garantire la comparabilità delle statistiche da essi ricavate. Quando si tratta di impiegare i dati registrati per fini amministrativi va semplicemente considerata la necessità di raggiungere un compromesso tra la comparabilità, da un lato, ed il costo per gli INS/l'onere per i rispondenti, dall'altro. Agli Stati membri è sempre stato consentito di avvalersi di indagini o di dati amministrativi o di una combinazione di entrambi. Lo stesso Eurostat inoltre impiega dati amministrativi (ad alta frequenza) per estrapolare risultati di indagini (a bassa frequenza). Una combinazione di dati amministrativi per l'estrapolazione sostenuti da regolari indagini di riferimento o indagini a bassa frequenza costituisce senz'altro una strategia idonea a ridurre i costi e l'onere di risposta e sarà quindi non soltanto consentita ma più attivamente incoraggiata da Eurostat.

- La proposta della Commissione relativa al programma statistico comunitario 2008-2012 promuoverà l'impiego dei dati di natura amministrativa a fini statistici, in casi specifici.

Impiego di dati contabili

L'impiego diretto di dati contabili standardizzati grazie al ricorso a strumenti elettronici costituisce un'altra possibilità promettente. Tali dati sono ricavabili direttamente dalla contabilità delle imprese senza bisogno di speciali questionari, e possono venire integrati da indagini di portata ridotta, come nel caso dei dati di natura amministrativa. La Commissione sosterrà gli Stati membri allineando le definizioni date negli atti giuridici a quelle fornite nelle norme contabili, sviluppando i necessari strumenti elettronici e ideando metodi per indagini complementari mirate e corrispondenti tecniche di stima.

Un'impostazione delle statistiche sulle imprese basata sull'idea di un magazzino di dati

La piena integrazione di tutte le serie di dati a livello microeconomico renderebbe considerevolmente più facile impiegare e reimpiegare i dati disponibili. Le informazioni verrebbero raccolte soltanto una volta e riutilizzate per differenti indagini. In tal modo si ridurrebbe l'onere di risposta e si renderebbero più utili le serie di dati. Alcuni Stati membri hanno già raggiunto un considerevole livello di integrazione, ma molto resta da fare prima che tali sistemi siano pienamente in uso. La Commissione può accedere unicamente a serie limitate di dati a livello microeconomico, ciò che ostacola il riutilizzo delle informazioni a livello europeo. Occorre inoltre che per gruppi di imprese attive in diversi Stati membri si stabiliscano a livello della Commissione serie integrate di dati a livello di gruppo.

I registri delle imprese sono al centro di qualunque sistema di tal genere, ed è quindi di fondamentale importanza applicare pienamente il nuovo regolamento sul registro delle imprese. La Commissione sosterrà gli Stati membri anche sviluppando strumenti e metodi per integrare completamente le serie di dati.

- La proposta della Commissione relativa al programma statistico comunitario 2008-2012 promuoverà la disponibilità e l'impiego di dati a livello microeconomico.

- Eurostat sosterrà lo sviluppo di un nuovo processo per collegare i dati di natura microeconomica esistenti così da consentire un impiego più efficiente dei dati disponibili.

Differenziazione delle prescrizioni

Il fatto di differenziare le prescrizioni in funzione del peso dei diversi paesi negli aggregati statistici potrebbe ridurre considerevolmente l'onere imposto alle imprese ed i costi per alcune autorità nazionali, migliorando al tempo stesso la tempestività degli aggregati a livello dell'Unione. Bisognerebbe dunque farvi più ampiamente ricorso.

Impiego delle TI e innovazioni metodologiche

Per progredire ulteriormente nelle attività in corso riguardanti l'impiego di dati della contabilità aziendale per impieghi statistici (vedere la sezione 2.2.3), Eurostat sta esaminando con gli Stati membri la fattibilità di applicare il formato elettronico XBRL (eXtensible Business Reporting Language). Man mano che le imprese cominciano a adottare lo XBRL per presentare la propria contabilità, le organizzazioni statistiche dovrebbero essere in grado di raccogliere automaticamente dati statistici dalla contabilità in XBRL. A questo scopo si è costituita una task force di cui fanno parte diverse organizzazioni statistiche nazionali e banche centrali, che hanno cominciato a sviluppare tale strumento sotto il profilo tecnico.

Eurostat lavora anche attivamente con la Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite nell'intento di migliorare i mezzi di raccolta automatica di dati grezzi dalle imprese.

Eurostat patrocina parimenti, insieme ad altre organizzazioni internazionali, lo sviluppo e la promozione del formato SDMX per lo scambio di dati e metadati statistici, che ha lo status di una norma ISO. Questa norma basata su XML consente il trasferimento per via elettronica di dati e metadati statistici tra organizzazioni e agli utenti. Le norme SDMX aiuteranno le imprese ad ottenere qualcosa in cambio delle informazioni che esse forniscono alle autorità statistiche.

Verranno anche promosse attività di ricerca metodologica per ridurre l'onere di risposta. A questo fine si sfrutterà il settimo programma quadro per la ricerca (PQ7).

- Una proposta per applicare il formato SDMX (Statistical Data and Metadata eXchange) in campi statistici specifici verrà presentata agli Stati membri nel corso della prima metà del 2007.

- Il primo invito a presentare proposte per attività di ricerca sulle statistiche ufficiali nell'ambito del settimo programma quadro per la ricerca (PQ7), da bandire nei primi mesi del 2007, menzionerà le misurazioni e la riduzione dell'onere di risposta come possibile argomento.

DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI PRIORITARI

Una migliore definizione delle priorità in campo statistico costituisce un altro elemento fondamentale del processo di semplificazione. Valutare la pertinenza e l'utilità delle statistiche ai fini delle politiche dell'Unione è un passo di importanza critica nel processo di selezione dei settori in cui applicare in via prioritaria la semplificazione.

Mettere in pratica i principi

Conformemente ai pertinenti principi del Codice delle statistiche europee la comunicazione del 25 maggio 2005 ha definito tre principi guida di alto livello per stabilire le priorità in campo statistico:

- il primo fa riferimento alle esigenze degli utenti ed al vantaggio per le statistiche europee , soprattutto dal punto di vista della loro rilevanza ai fini del processo decisionale a livello europeo;

- il secondo fa riferimento alla valutazione dei costi sostenuti dagli Stati membri, dai rispondenti e dalla Commissione europea per la produzione di statistiche comunitarie;

- il terzo fa riferimento alla categoria delle " questioni specifiche " che rivestono importanza per l'efficacia in termini di costi delle statistiche ufficiali, inclusa la necessità di compromessi tra componenti diverse della qualità statistica (ad esempio, “accuratezza” o “dettaglio” in opposizione a “tempestività”), e le possibilità di obblighi variabili in tema di fornitura di dati in funzione delle esigenze europee fondamentali.

In base a questi principi si è sviluppato un metodo combinato qualitativo e quantitativo per valutare l'efficacia in termini di costo, in cooperazione con le autorità statistiche degli Stati membri, e si è provveduto a sperimentarlo per settori selezionati (statistiche relative ai trasporti ed alle consociate estere), in collaborazione con le autorità nazionali competenti e con gli utenti di statistiche a livello comunitario. Tale metodo, per sviluppare il quale ci si è avvalsi degli stessi principi e delle stesse metodologie impiegati in altri programmi analoghi (modello UE dei costi netti o dei costi standard in alcuni Stati membri), e i risultati delle prove hanno ricevuto una valutazione positiva anche dalle autorità statistiche nazionali.

La Commissione (Eurostat) e le autorità statistiche nazionali degli Stati membri che sono comproprietarie del metodo hanno concordato di migliorarlo continuamente per arrivare al migliore equilibrio possibile tra le esigenze di semplicità e gestibilità delle analisi, da un lato, e di livello di dettaglio e accuratezza nel definire con precisione prescrizioni efficienti in termini di costi, dall'altro.

Applicare il metodo

Come ha raccomandato il Consiglio l'8 novembre 2005 il metodo è integrato nella prossima proposta della Commissione relativa al programma statistico pluriennale 2008-2012. Esso servirà da strumento comune per realizzare analisi strutturate, sistematiche e trasparenti destinate a sostenere le scelte fatte a livello decisionale. Il metodo garantisce l'attiva partecipazione delle competenti autorità nazionali alla valutazione dei costi complessivi per gli Stati membri e per i rispondenti, conformemente ai principi del modello UE sui costi amministrativi netti e sui costi della Commissione. Esso garantisce parimenti una partecipazione attiva degli utenti delle statistiche alla valutazione dei benefici delle statistiche stesse, specialmente per quanto riguarda la rilevanza e l'utilità ai fini della definizione delle politiche UE. In questo rispetto particolare attenzione andrà prestata ai settori nei quali la Comunità gode di una competenza esclusiva, raffrontati a quelli in cui la sua competenza è condivisa.

Il sostegno alla produzione di statistiche (nazionali e) comunitarie rappresenta soltanto una quota ridotta dell'onere amministrativo globale imposto alle imprese, in particolare alle PMI. Tale onere viene però percepito come molto più gravoso. A livello comunitario la Commissione continua a esaminare le possibilità per contribuire allo sforzo globale mirante ad alleviare tale onere. Si propone di conseguenza di applicare il metodo su base continua a:

i) nuove attività in campo statistico che abbiano considerevoli implicazioni sotto il profilo delle risorse per i rispondenti, e

ii) prescrizioni già vigenti in campo statistico,

così da rendere gradualmente più equilibrato il programma statistico. Vista l'organizzazione di rete del sistema statistico europeo ed il fatto che esso funziona in base al principio di sussidiarietà ciò potrà però avvenire soltanto a costo di considerevoli investimenti da parte degli Stati membri. Questi ultimi dovranno in particolare fornire dati attendibili per quanto riguarda i costi direttamente connessi alle esigenze comunitarie per la produzione di statistiche.

- Tutti i nuovi progetti in campo statistico tali da imporre verosimilmente un onere addizionale significativo ai fornitori di dati, ed in particolare alle imprese, saranno sottoposti ad un'analisi costi/benefici prima di essere attuati.

- Tutti i campi coperti dal prossimo programma statistico pluriennale (2008-2012) saranno sottoposti ad un'analisi costi/benefici prima della fine del programma.

IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE

Il processo che porta a definire i programmi statistici della Commissione è in via di revisione per promuovere più obiettivi atti a ridurre i costi per gli Stati membri ed i rispondenti. Del programma faranno ora parte analisi di programmazione nei settori esistenti; maggior risalto verrà inoltre dato alla questione della scelta degli obiettivi prioritari nelle discussioni effettuate ogni anno con gli utenti. In questo contesto, oltre al dialogo permanente con gli utenti della Commissione, si presterà particolare attenzione a coinvolgere nelle attività il Comitato consultivo europeo dell'informazione statistica nel settore economico e sociale (CEIES)[5], una volta riformato, che dovrebbe coadiuvare Consiglio, Parlamento europeo e Commissione garantendo che le esigenze degli utenti ed i costi sostenuti dai produttori e dai fornitori delle informazioni vengano presi in considerazione all'atto di coordinare gli obiettivi strategici e le priorità della politica comunitaria dell'informazione statistica.

Oltre a ciò le discussioni in corso con gli Stati membri in merito alla revisione del quadro giuridico fondamentale per le statistiche europee (con particolare riguardo al regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, del 17 febbraio 1997, relativo alle statistiche comunitarie[6]) costituiscono una buona occasione per esplorare i modi per coinvolgere gli INS ancor più strettamente nella definizione del contenuto dei programmi statistici.

- Una proposta di riforma del CEIES è stata adottata dalla Commissione il 3 novembre 2006.

- Si studieranno modi per coinvolgere più strettamente gli INS nella definizione del contenuto dei programmi statistici comunitari al momento di rivedere il quadro giuridico fondamentale per le statistiche comunitarie.

CONCLUSIONI

Affinché nell'Unione europea la governance economica e il processo decisionale risultino efficaci, a livello tanto nazionale quanto comunitario, occorrono statistiche di elevata qualità. Questo obiettivo è compatibile con il continuo rispetto dei principi per il miglioramento della regolamentazione in generale, compresa la semplificazione, che costituisce anche un elemento essenziale del nuovo partenariato per la crescita e l'occupazione avviato nel 2005.

Le azioni presentate dalla Commissione nella presente comunicazione rispondono a questa strategia globale mirante a migliorare il contesto regolamentare ed amministrativo ed a consolidare la concorrenzialità a livello tanto europeo quanto nazionale.

Per quanto riguarda le statistiche, la Commissione riconosce la necessità di garantire che le statistiche comunitarie soddisfino le nuove esigenze politiche riducendo nel contempo le prescrizioni la cui rilevanza politica è scarsa o in diminuzione. La Commissione è impegnata a valutare sistematicamente il rapporto costi/benefici delle prescrizioni nuove o già esistenti in base ai principi guida ad alto livello. Effetti e conseguenze di tutte le nuove proposte legislative continueranno ad essere valutati sistematicamente e gli istituti nazionali di statistica saranno informati dei risultati di tale esame. Su tutti questi aspetti la Commissione è impaziente di lavorare con gli Stati membri e con gli utilizzatori finali delle statistiche comunitarie, il cui impegno garantirà il conseguimento degli obiettivi che essa si prefigge in questo campo.

L'attività volta a bilanciare le esigenze e le risorse non è un'iniziativa una tantum. Occorre lavorare continuamente in questa direzione e dotarsi di una serie di strumenti da impiegare in un contesto strategico che rifletta la maggiore efficienza ed efficacia del sistema statistico europeo nel suo insieme in statistiche migliori al servizio del processo decisionale dell'Unione europea. Iniziative e strumenti presentati nella presente comunicazione sono incorporati nel prossimo programma statistico pluriennale della Comunità.

Vista la necessità di un impegno comune a favore della definizione di obiettivi prioritari, della semplificazione e della riduzione dell'onere di risposta nel campo delle statistiche comunitarie, la Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad avallare le misure proposte e a sostenere in futuro le diverse iniziative destinate a concretizzarle.

[1] COM(2005) 217.

[2] COM(2005) 535.

[3] COM(2006) 66 def.

[4] Regolamento (CEE) n. 3924/91 del Consiglio del 19 dicembre 1991.

[5] COM(2006) 653 def.

[6] GU L 52 del 22.2.1997, pagg. 1-7.

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