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Document 32017D0689

    Decisione (PESC) 2017/689 del Consiglio, dell'11 aprile 2017, che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

    GU L 99 del 12.4.2017, p. 21–25 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2017/689/oj

    12.4.2017   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 99/21


    DECISIONE (PESC) 2017/689 DEL CONSIGLIO

    dell'11 aprile 2017

    che modifica la decisione 2011/235/PESC concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran

    IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

    visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,

    vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,

    considerando quanto segue:

    (1)

    Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/235/PESC (1).

    (2)

    In base a un riesame della decisione 2011/235/PESC è opportuno prorogare le misure restrittive ivi previste fino al 13 aprile 2018.

    (3)

    Il Consiglio ha inoltre concluso che è opportuno aggiornare le voci riguardanti talune persone figuranti nell'allegato della decisione 2011/235/PESC.

    (4)

    È opportuno modificare di conseguenza la decisione 2011/235/PESC,

    HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

    Articolo 1

    All'articolo 6 della decisione 2011/235/PESC, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente:

    «2.   La presente decisione si applica fino al 13 aprile 2018. Essa è costantemente riesaminata. È prorogata o modificata, se del caso, qualora il Consiglio ritenga che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.»

    Articolo 2

    L'allegato della decisione 2011/235/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.

    Articolo 3

    La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

    Fatto a Bruxelles, l'11 aprile 2017

    Per il Consiglio

    Il presidente

    L. GRECH


    (1)  Decisione 2011/235/PESC del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Iran (GU L 100 del 14.4.2011, pag. 51).


    ALLEGATO

    Le voci seguenti sostituiscono le voci relative alle persone elencate di seguito indicate nell'allegato della decisione 2011/235/PESC

     

    Nome

    Informazioni identificative

    Motivi

    Data di inserimento nell'elenco

    «20.

    MOGHISSEH Mohammad (alias NASSERIAN)

     

    Giudice, capo della sezione 28 del tribunale rivoluzionario di Teheran. Ritenuto anche responsabile delle condanne di membri della comunità bahài. Si è occupato di casi post-elettorali. Ha inflitto condanne a lunghe pene detentive durante gli ingiusti processi contro attivisti sociali e politici e giornalisti e varie condanne a morte nei confronti di manifestanti ed attivisti sociali e politici.

    12.4.2011

    22.

    MORTAZAVI Said

    Luogo di nascita: Meybod, Yazd (Iran)

    Data di nascita: 1967

    Ex procuratore generale di Teheran fino all'agosto 2009. In veste di procuratore generale di Teheran, ha emesso un ordine generale di detenzione di centinaia di attivisti, giornalisti e studenti. Nel gennaio 2010 un'inchiesta parlamentare lo ha ritenuto direttamente responsabile della detenzione di tre prigionieri che in seguito sono morti in prigione. È stato sospeso dall'incarico nell'agosto 2010 a seguito di un'indagine della magistratura iraniana sul suo ruolo nella morte dei tre uomini detenuti su suo ordine dopo le elezioni. Nel novembre 2014, il suo ruolo nella morte di detenuti è stato ufficialmente riconosciuto dalle autorità iraniane. Il 19 agosto 2015 un tribunale iraniano lo ha assolto da accuse legate alla tortura e alla morte di tre giovani uomini avvenute presso il carcere di Kahrizak nel 2009.

    12.4.2011

    23.

    PIR-ABASSI Abbas

     

    Magistrato presso una sezione penale. Ex giudice, sezione 26 del tribunale rivoluzionario di Teheran. Incaricato di casi post-elettorali, ha inflitto condanne a lunghe pene detentive durante gli ingiusti processi contro attivisti per i diritti umani e varie condanne a morte nei confronti di manifestanti.

    12.4.2011

    25.

    SALAVATI Abdolghassem

     

    Giudice, capo della sezione 15 del tribunale rivoluzionario di Teheran. Giudice istruttore presso il tribunale di Teheran. Incaricato dei casi post-elettorali, è stato il giudice che ha presieduto i “processi farsa” dell'estate 2009 e ha condannato a morte due monarchici chiamati a comparire in detti processi farsa. Ha condannato a lunghe pene detentive oltre un centinaio di prigionieri politici, attivisti per i diritti umani e manifestanti.

    12.4.2011

    33.

    ABBASZADEH- MESHKINI, Mahmoud

     

    Segretario del Consiglio per i diritti umani. Ex governatore della provincia di Ilam. Ex direttore politico del ministero dell'interno. Quale presidente del Comitato dell'articolo 10 della legge sulle attività dei partiti e dei gruppi politici, è incaricato dell'autorizzazione delle manifestazioni e di altri eventi pubblici nonché della registrazione dei partiti politici.

    Nel 2010 ha sospeso le attività di due partiti politici riformisti collegati a Mousavi — il Fronte di partecipazione dell'Iran islamico e l'Organizzazione dei Mujahidin della rivoluzione islamica.

    Dal 2009 in poi ha costantemente e continuamente vietato tutte le riunioni non governative, negando in tal modo il diritto costituzionale alla protesta e causando l'arresto di molti manifestanti pacifici in violazione del diritto di riunione.

    Nel 2009 ha inoltre negato all'opposizione l'autorizzazione a svolgere una cerimonia commemorativa in onore delle vittime delle proteste relative alle elezioni presidenziali.

    10.10.2011

    35.

    AKHARIAN Hassan

     

    Ex responsabile del reparto 1 della prigione di Radjaishahr, Karadj. Numerosi ex detenuti hanno denunciato che ha fatto ricorso alla tortura e che ha impartito l'ordine di negare l'assistenza medica ai detenuti. Secondo la trascrizione di un presunto detenuto della prigione di Radjaishahr, quest'ultimo era picchiato violentemente da tutti i guardiani e Akharian ne era pienamente informato. Durante l'incarico di Akharian è stato riportato almeno un caso di morte di un detenuto, Mohsen Beikvand.

    10.10.2011

    36.

    AVAEE Seyyed Ali-Reza (alias AVAEE Seyyed Alireza)

     

    Direttore dell'ufficio per le indagini speciali. Viceministro dell'interno e responsabile del registro pubblico fino a luglio 2016. Consulente presso il tribunale disciplinare per i giudici a partire dall'aprile 2014. Ex presidente della magistratura di Teheran. In tale veste si è reso responsabile di violazioni dei diritti umani, arresti arbitrari, negazione dei diritti dei detenuti e di un aumento delle esecuzioni.

    10.10.2011

    38.

    FIRUZABADI magg. gen. dott. Seyyed Hasan (alias FIRUZABADI magg. gen. dott. Seyed Hassan; FIROUZABADI magg. gen. dott. Seyyed Hasan; FIROUZABADI magg. gen. dott. Seyed Hassan)

    Luogo di nascita: Mashad.

    Data di nascita: 3.2.1951

    In veste di ex capo di stato maggiore delle Forze armate unite dell'Iran, è stato il comandante militare di grado più elevato incaricato di dirigere tutte le divisioni e politiche militari, compreso il Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane (IRGC) e la polizia. Le forze nella sua catena di comando formale hanno attuato una brutale repressione su manifestanti pacifici nonché detenzioni di massa.

    Anche membro del Consiglio supremo di sicurezza nazionale (SNSC) e del Consiglio per la determinazione delle scelte.

    10.10.2011

    39.

    GANJI Mostafa Barzegar

     

    Ex procuratore generale di Qom. Al momento probabilmente in fase di riassegnazione a un'altra funzione. È responsabile della detenzione arbitraria e del maltrattamento di decine di autori di reati a Qom. È complice di una grave violazione del diritto al giusto processo contribuendo all'uso eccessivo e crescente della pena capitale che ha comportato un brusco aumento delle esecuzioni dall'inizio dell'anno.

    10.10.2011

    40.

    HABIBI Mohammad Reza

     

    Capo dell'ufficio del ministero della giustizia a Yazd. Ex vice procuratore di Isfahan. Al momento probabilmente in fase di riassegnazione a un'altra funzione. Complice delle condotte volte a negare agli imputati un processo equo — come nel caso di Abdollah Fathi, giustiziato nel maggio 2011 dopo che nel processo del marzo 2010 Habibi aveva ignorato il suo diritto ad essere ascoltato e i suoi problemi di salute mentale. È pertanto complice di una grave violazione del diritto al giusto processo contribuendo all'uso eccessivo e crescente della pena capitale e a un brusco aumento delle esecuzioni dall'inizio del 2011.

    10.10.2011

    41.

    HEJAZI Mohammad

    Luogo di nascita: Ispahan

    Data di nascita: 1956

    Generale dei Pasdaran, ha svolto un ruolo chiave nelle attività di intimidazione e minaccia contro i “nemici” dell'Iran e nei bombardamenti di villaggi curdi iracheni. Ex capo del corpo Sarollah dell'IRGC a Teheran ed ex capo delle forze Basij, ha svolto un ruolo chiave nella repressione post-elettorale di manifestanti.

    10.10.2011

    46.

    KAMALIAN Behrouz

    (Alias Hackers Brain)

    Luogo di nascita: Teheran

    Data di nascita: 1983

    Capo del cibergruppo “Ashiyaneh” collegato all'IRGC. Il team “Ashiyaneh Digital Security”, fondato da Behrouz Kamalian, è responsabile di una vasta repressione informatica contro oppositori e riformisti iraniani e istituzioni straniere. Il 21 giugno 2009, il sito internet del comando di difesa cibernetica 32 delle Guardie rivoluzionarie ha pubblicato in rete 26 foto dei volti di persone, presumibilmente scattate durante le manifestazioni post-elettorali, unitamente a un appello rivolto agli iraniani affinché identificassero i “rivoltosi”.

    10.10.2011

    49.

    MALEKI Mojtaba

     

    Vice capo del ministero della giustizia nella provincia di Khorasan Razavi. Ex procuratore di Kermanshah. Ha svolto un ruolo nel drammatico aumento delle pene di morte inflitte in Iran, anche perseguendo i casi di sette detenuti condannati per traffico di droga che sono stati impiccati lo stesso giorno il 3 gennaio 2010 nella prigione centrale di Kermanshah.

    10.10.2011

    51.

    SALARKIA Mahmoud

    Ex direttore del “Persepolis Football Club” di Teheran

    Capo della Commissione petrolio e trasporti della città di Teheran. Viceprocuratore generale di Teheran per gli Affari penitenziari durante la repressione del 2009.

    In qualità di viceprocuratore generale di Teheran per gli Affari penitenziari, è stato direttamente responsabile di molti dei mandati d'arresto emessi nei confronti di manifestanti e attivisti innocenti e pacifici. Secondo quanto riferito da numerosi difensori dei diritti umani, la quasi totalità delle persone arrestate è, su suo ordine, tenuta in isolamento, senza contatti con legali o familiari e senza alcuna imputazione, per periodi di diversa durata, spesso in condizioni equivalenti a una sparizione forzata. Di frequente ai familiari non è data notizia dell'arresto.

    10.10.2011

    53.

    TALA Hossein (alias TALA Hosseyn)

     

    Ex parlamentare iraniano. Ex Governatore generale (“Farmandar”) della provincia di Teheran fino al settembre 2010; si è reso responsabile dell'intervento delle forze di polizia e pertanto della repressione delle manifestazioni. Nel dicembre 2010 ha ricevuto un premio per il ruolo svolto nella repressione post-elettorale.

    10.10.2011

    56.

    BAHRAMI Mohammad-Kazem

     

    Capo della corte di giustizia amministrativa. È stato complice della repressione di manifestanti pacifici in veste di capo della sezione giudiziaria delle forze armate.

    10.10.2011

    73.

    FAHRADI Ali

     

    Vice capo dell'ispettorato degli affari legali e dell'ispezione pubblica del ministero della giustizia di Teheran. Procuratore di Karaj. Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, compresa la celebrazione di processi in cui è stata inflitta la pena capitale. Durante il suo incarico di procuratore si è registrato un elevato numero di esecuzioni nella regione di Karaj.

    23.3.2012

    74.

    REZVANMA-NESH Ali

     

    Vice procuratore della provincia di Karaj, regione di Alborz. Responsabile di gravi violazioni dei diritti umani, compreso il coinvolgimento nell'esecuzione di un minorenne.

    23.3.2012

    76.

    SADEGHI Mohamed

     

    Colonnello e vicecomandante del reparto tecnico e di cyber intelligence dell'IRGC e responsabile del centro di analisi e lotta alla criminalità organizzata all'interno dei Pasdaran. Responsabile dell'arresto e della tortura di blogger/giornalisti.

    23.3.2012

    79.

    RASHIDI AGHDAM, Ali Ashraf

     

    Ex capo della prigione di Evin, nominato a metà del 2012. Dalla sua nomina, si è assistito a un deterioramento delle condizioni in carcere ed è stata segnalata una recrudescenza dei maltrattamenti ai danni dei prigionieri. Nell'ottobre 2012, nove detenute hanno iniziato lo sciopero della fame per protestare contro la violazione dei loro diritti e le violenze subite per mano delle guardie carcerarie.

    12.3.2013

    82.

    SARAFRAZ, Mohammad (Dr.) (alias Haj-agha Sarafraz)

    Luogo di nascita: Teheran

    Data di nascita: all'incirca 1963

    Luogo di residenza: Teheran

    Membro del Consiglio supremo per il ciberspazio. Ex presidente della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB). Ex direttore della sezione World Service e della rete Press TV dell'IRIB, responsabile di tutte le decisioni relative ai programmi. Strettamente associato all'apparato di sicurezza dello Stato. Sotto la sua direzione, Press TV, insieme all'IRIB, ha collaborato con i servizi di sicurezza e i procuratori iraniani per trasmettere confessioni estorte a detenuti, fra cui quella di Maziar Bahari, giornalista e regista irano-canadese, nel programma settimanale “Iran Today”. La OFCOM, autorità regolatrice indipendente per le società di comunicazione, ha condannato nel Regno Unito la Press TV a pagare una multa di 100 000 sterline per aver trasmesso la confessione di Bahari nel 2011, filmata in carcere mentre gli veniva estorta con la forza. Sarafraz è pertanto associato alla violazione del diritto a un giusto processo e del diritto a un equo processo.

    12.3.2013

    86.

    MUSAVI- TABAR, Seyyed Reza

     

    Ex capo della procura rivoluzionaria di Shiraz. Responsabile di arresti illegali e maltrattamenti contro attivisti politici, giornalisti, difensori dei diritti umani, esponenti bahài e prigionieri di coscienza, i quali sono stati perseguitati, torturati e interrogati e ai quali è stato negato l'accesso all'assistenza legale e a un giusto processo. Musavi-Tabar ha firmato provvedimenti giudiziari nel famigerato centro di detenzione n. 100 (carcere maschile), compresa l'ordinanza che dispone la pena a tre anni di reclusione in isolamento per la detenuta bahài Raha Sabet.

    12.3.2013»


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