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Document 52016DC0222

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO Seconda relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento

COM/2016/0222 final

Strasburgo, 12.4.2016

COM(2016) 222 final

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO,
AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Seconda relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento


1Introduzione

Il 16 marzo 2016 la Commissione ha adottato la prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento 1 , che sintetizza le sfide individuate e gli insegnamenti tratti in questi primi mesi di attuazione dei meccanismi di ricollocazione e reinsediamento e propone raccomandazioni e azioni a breve termine per incrementarne l'esecuzione.

Dal 16 marzo 2016 sono arrivate in Grecia 9 928 persone 2 . Con la chiusura della frontiera tra la Grecia e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia sono bloccate in Grecia tra le 50 000 e le 56 000 persone 3 di cui, secondo le prime stime dell'UNHCR 4 , una percentuale compresa tra il 65 % e il 70 % appartiene a una delle nazionalità ammissibili alla ricollocazione. Inoltre, in Italia si registrano fluttuazioni stagionali ben note con un nuovo aumento dei flussi. Da metà marzo sono arrivati in Italia oltre 8 564 migranti 5 .

Il 18 marzo 2016 l'Unione europea e la Turchia hanno concordato le misure da adottare per porre fine alla migrazione irregolare dalla Turchia verso l'UE nonché una serie di punti d'azione. La dichiarazione UE-Turchia 6 prevede la riammissione in Turchia di quanti sono arrivati in Grecia in modo irregolare dopo il 20 marzo e pone le basi per il meccanismo 1:1 in base al quale per ogni siriano rinviato in Turchia dalle isole greche un altro siriano sarà reinsediato dalla Turchia.

Nel complesso, i progressi compiuti dalla prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento sono stati insoddisfacenti. Quanto alla ricollocazione, la Commissione aveva fissato l'obiettivo di ricollocare almeno 6 000 persone entro la data della seconda relazione. Tuttavia, l'obiettivo indicato non è stato raggiunto. Sono state ricollocate solo altre 208 persone durante il periodo di riferimento e solo pochi Stati membri e Stati associati hanno intrapreso iniziative di ricollocazione. L'attuazione degli obblighi di ricollocazione rimane pertanto prioritaria al fine di alleviare la pressione che grava sulla Grecia e sull'Italia.

Quanto al reinsediamento, finora sono state reinsediate 5 677 persone delle 22 504 concordate. Nel breve periodo intercorso dal 4 aprile 2016, data di inizio dell'applicazione dell'accordo secondo quanto fissato nella dichiarazione UE-Turchia 7 , 79 persone sono state reinsediate dalla Turchia nell'UE in base al meccanismo 1:1. In virtù di tale meccanismo risulta sempre più importante accelerare e aumentare gli sforzi in materia di reinsediamento.

La seconda relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento delinea una situazione aggiornata e valuta le azioni intraprese dal 16 marzo all'11 aprile 2016 (il periodo di riferimento) al fine di attuare le raccomandazioni formulate per accelerare l'attuazione dei meccanismi di ricollocazione e reinsediamento. La Commissione continuerà a riferire mensilmente sull'attuazione degli impegni di reinsediamento e ricollocazione.

2Ricollocazione

2.1Azioni di ricollocazione da parte degli Stati membri

Dal 16 marzo all'11 aprile sono state ricollocate solo altre 208 persone, 46 dalla Grecia (in Estonia, Portogallo e Finlandia) e 162 dall'Italia (in Portogallo, Francia, Finlandia e Romania). Il totale delle persone ricollocate è salito pertanto a 1 145 (615 dalla Grecia e 530 dall'Italia).

Fino al 16 aprile, si prevede di ricollocare 42 persone dalla Grecia in Finlandia, Lettonia, Romania e Bulgaria 8 e 42 dall'Italia in Romania e Finlandia 9 . Irlanda, Estonia, Lussemburgo e Repubblica ceca hanno di recente accettato richieste di ricollocazione dalla Grecia e a breve saranno organizzati i voli di trasferimento 10 . Inoltre, Francia, Paesi Bassi e Portogallo stanno trattando un gran numero di richieste di ricollocazione dalla Grecia per un eventuale trasferimento entro la fine di aprile 11 .

Azioni volte ad affrontare l'esiguo numero di impegni: sette Stati membri (Belgio, Francia, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta e Romania) hanno presentato 793 nuove indicazioni di disponibilità a ricollocare rapidamente i richiedenti protezione internazionale ("impegni formali"). Il numero totale di impegni formali da parte degli Stati membri di ricollocazione ammonta a 4 516 (1 573 a favore dell'Italia e 2 943 a favore della Grecia), pari al 2,82 % del totale. Austria 12 , Croazia, Ungheria e Slovacchia non hanno ancora presentato alcun impegno. Repubblica ceca, Polonia e Slovenia non hanno ancora onorato gli impegni presi. L'intesa bilaterale 13 tra Norvegia e Italia è stata conclusa il 22 marzo, mentre quella con la Svizzera il 24 febbraio. L'Italia ha già presentato le prime richieste di ricollocazione alla Svizzera. Norvegia e Svizzera si sono impegnate a ricollocare 900 richiedenti asilo provenienti dall'Italia. Sono in fase di conclusione le intese tra Norvegia e Grecia e tra Svizzera e Grecia.

Azioni volte ad accelerare i tempi di risposta alle richieste di ricollocazione: la maggior parte degli Stati membri impiega troppo tempo per rispondere alle richieste di ricollocazione. Lussemburgo, Francia, Finlandia e Portogallo stanno lavorando seriamente per accelerare i tempi di risposta, ivi compreso il nulla osta di sicurezza, al fine di conseguire l'obiettivo delle due settimane fissato dalla Commissione nella prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento. Tutti gli Stati membri dovrebbero garantire il rispetto dell'obiettivo delle due settimane.

Azioni volte a far fronte alle sfide connesse alla ricollocazione di richiedenti vulnerabili, tra cui minori non accompagnati: dall'inizio dell'attuazione del meccanismo di ricollocazione sono stati ricollocati 250 minori (234 dalla Grecia e 16 dall'Italia), di cui 4 erano minori non accompagnati ricollocati in Finlandia 14 . Altri 10 minori non accompagnati saranno ricollocati in Finlandia l'11 aprile. Il Belgio ha dato seguito alla richiesta della Commissione di aumentare i posti per i minori non accompagnati e, nell'ambito del suo primo impegno nei confronti della Grecia per la ricollocazione di 100 richiedenti, ha offerto 10 posti per questa categoria di richiedenti vulnerabili.

Azioni volte a migliorare l'accettabilità e la fiducia dei migranti nel meccanismo nonché a evitare le rinunce: 14 Stati membri (Belgio, Cipro, Francia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia) più la Svizzera hanno inviato informazioni prima della partenza.

Azioni volte a rafforzare la capacità dell'EASO di sostenere l'Italia e la Grecia: la risposta ai bandi specifici per esperti pubblicati dall'EASO a gennaio, febbraio e marzo per il loro invio in Italia è stata in gran parte positiva e sono stati inviati in loco tutti gli esperti nominati. La risposta ai bandi specifici per la ricollocazione pubblicati il 10 dicembre, il 4 marzo e il 9 marzo per l'invio in Grecia rispettivamente di almeno 30, 39 e 57 esperti è stata pari a 40, 30 e 26 unità. Attualmente sono 34 le persone che l'EASO ha inviato in Grecia nel processo di ricollocazione. L'Agenzia ha pubblicato un ulteriore bando il 6 aprile, nel quale si chiedono 42 esperti da metà aprile fino a metà giugno 15 .

2.2Azioni di Grecia e Italia, ivi compresi gli elementi principali delle tabelle di marcia

Grecia

Azioni per rendere pienamente operativi i punti di crisi (hotspot): tutti i punti di crisi sono attualmente operativi con l'eccezione di Kos. La natura dell'attività dei punti di crisi è notevolmente cambiata dopo l'adozione della dichiarazione UE-Turchia e al momento non sono fornite informazioni in merito al meccanismo di ricollocazione nel punto di crisi per i migranti arrivati dopo il 20 marzo.

Azioni per migliorare la capacità di registrazione del servizio greco di asilo: il 3 aprile la Grecia ha adottato una normativa che ha, tra l'altro, recepito la direttiva sulle procedure d'asilo (rifusione) 16 . La legge rafforza il mandato del servizio di asilo e dell'autorità di ricorso, migliora la base giuridica per il rispettivo funzionamento, trasforma il servizio di prima accoglienza nel servizio di accoglienza e screening e istituisce nuove autorità per la gestione dei fondi dell'UE pertinenti e l'attuazione dei programmi nazionali. La legge contempla inoltre disposizioni che intendono agevolare l'attuazione della procedura di inammissibilità in merito ai richiedenti asilo provenienti dalla Turchia e prevede che gli esperti dell'EASO e gli interpreti forniscano assistenza nella procedura nazionale di asilo.

Azioni per migliorare il coordinamento: il protocollo di ricollocazione che intende chiarire le responsabilità e i tempi delle diverse fasi dell'iter per la ricollocazione è stato esaminato da tutte le parti competenti e modificato anche per tenere conto dell'evolversi della situazione in Grecia. Il protocollo rivisto sarà probabilmente adottato nella settimana dell'11 aprile.

Azioni finalizzate a migliorare le capacità di accoglienza in Grecia: attualmente la capacità totale di accoglienza in Grecia è di 41 360 posti. L'UNHCR offrirà posti di accoglienza supplementari in campi, appartamenti e alberghi nell'ambito dell'azione di incremento del numero e della centralizzazione dei posti per i candidati alla ricollocazione nell'ambito del relativo programma di affitto 17 . L'UNHCR ha già avviato la realizzazione di un apposito campo per i richiedenti nell'ambito della procedura di ricollocazione a Lagkadia nei pressi di Salonicco. Il campo, che, secondo quanto pianificato, sarà pronto nella settimana dell'11 aprile, avrà una capacità di 1 400 posti e dovrebbe agevolare notevolmente l'iter per la ricollocazione nei pressi della regione di Salonicco. Sono in corso discussioni tra l'UNHCR e le autorità greche in merito alla disponibilità di più siti per la realizzazione di appositi campi destinati alla ricollocazione dei richiedenti, in particolare nella regione dell'Attica.

Azioni volte a far fronte alle sfide connesse alla ricollocazione di richiedenti vulnerabili, tra cui minori non accompagnati: le ONG forniscono sostegno al pubblico ministero offrendo avvocati cui compete rappresentare i minori non accompagnati nelle isole. Sono in corso discussioni tra le parti interessate pertinenti per fornire simili servizi nelle regioni di Atene e Salonicco.

Italia

Azioni per rendere pienamente operativi i punti di crisi: il 31 marzo 2016 l'Italia ha presentato alla Commissione europea una tabella di marcia rivista. Attualmente sono operativi i punti di crisi di Pozzallo, Lampedusa, Trapani e Taranto. Nella tabella di marcia rivista l'Italia ha indicato l'imminente apertura di un altro punto di crisi essenziale per garantire la gestione ordinata dei picchi di sbarco che probabilmente avranno luogo durante l'estate. Inoltre, è in fase di completamento la creazione di un'unità mobile dei punti di crisi. Le autorità italiane hanno altresì adottato le procedure operative standard per i punti di crisi.

Azioni per migliorare il coordinamento: è terminata la realizzazione dei nuovi uffici della task force regionale dell'UE (EURTF) a Catania, dove sono state trasferite le operazioni. L'inaugurazione ufficiale dei nuovi uffici dell'EURTF è prevista per il 29 aprile.

Azione volte a migliorare le capacità di accoglienza e di trattamento delle domande in Italia: le autorità italiane hanno presentato il nuovo piano di accoglienza/emergenza in vista dei mesi estivi. La capacità di accoglienza totale dell'Italia è di 111 081 posti in tutto il paese e si prevede di aumentare ulteriormente la capacità di primo livello con 3 498 posti supplementari entro la fine dell'anno e 10 000 posti supplementari per l'accoglienza di secondo livello. Dal 1° gennaio al 26 febbraio 2016 le domande di protezione internazionale sono state pari a 14 754 e le relative decisioni a 14 139, con un aumento rispettivamente del 37,53 % e del 145,72 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Azioni volte a far fronte alle sfide connesse alla ricollocazione di richiedenti vulnerabili e minori non accompagnati: sono state organizzate riunioni con il ministro della Giustizia e il ministro dell'Interno sulle procedure per consentire la ricollocazione dei minori non accompagnati; tuttavia, finora non è stata determinata alcuna procedura definitiva.

2.3Azioni della Commissione e delle agenzie dell'UE

Commissione europea

Il 17 marzo la Commissione ha organizzato il quinto forum su reinsediamento e ricollocazione, insieme agli Stati membri, all'EASO, all'OIM e all'UNHCR, per presentare e valutare le sfide e le raccomandazioni individuate nella prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento. La Commissione continua a tenere almeno mensilmente riunioni periodiche con i funzionari di collegamento rispettivamente in Italia e Grecia volte ad accelerare la procedura di ricollocazione.

EASO

Azioni volte ad accelerare il processo di ricollocazione: l'EASO, nell'ambito degli sforzi volti a sostenere il servizio greco di asilo, ha avviato un progetto pilota di registrazione prima ad Atene il 15 marzo 2016 e successivamente a Salonicco il 21 marzo 2016, in cui gli esperti dell'EASO forniscono assistenza al servizio greco di asilo nella registrazione dei casi di ricollocazione. Il 6 aprile 2016 il progetto pilota è iniziato in una terza sede, Alessandropoli. Inoltre, l'EASO sta attualmente valutando con le autorità greche l'attuazione di una procedura di pre-registrazione al fine di migliorare l'accesso al programma di ricollocazione del richiedente asilo che può beneficiarne. Anche l'UNHCR sta discutendo con il servizio greco di asilo la possibilità di fornire simili servizi.

In Italia, l'EASO offre inoltre assistenza con unità mobili e ha organizzato la prima riunione pilota con la società civile in Sicilia il 15 e 16 marzo 2016 per garantire un migliore coordinamento con le organizzazioni della società civile.

Azioni volte a migliorare l'accettabilità e la fiducia dei migranti nel meccanismo nonché a evitare le rinunce: l'EASO ha inoltre attuato molte delle raccomandazioni che figurano nella prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento in merito alle attività di comunicazione. L'Agenzia ha creato una pagina Facebook sul programma di ricollocazione dell'UE, in inglese e arabo, da utilizzare come piattaforma di informazioni per le persone interessate alla ricollocazione nonché per promuovere storie di successo. Oltre all'opuscolo generale esistente sulla ricollocazione, l'EASO ha preparato altri due opuscoli, uno rivolto alle persone che devono essere ricollocate dalla Grecia e l'altro alle persone che devono essere ricollocate dall'Italia. L'EASO ha altresì elaborato un pacchetto di informazioni generali che definisce le necessità di base dei richiedenti da ricollocare in Grecia e Italia. Infine, sta attualmente preparando un pacchetto di informazioni in materia di ricollocazione destinato ai bambini e un'applicazione mobile, che rispecchiano i contenuti degli opuscoli di informazioni per l'Italia e la Grecia. L'EASO sta altresì terminando la realizzazione dello strumento relativo alla valutazione dell'interesse superiore del minore ai fini della ricollocazione e sta collaborando con le autorità italiane e greche per adattarlo al contesto nazionale.

3Reinsediamento

Sulla base delle informazioni ricevute dagli Stati partecipanti, 5 677 persone sono state reinsediate fino all'11 aprile 2016 nel quadro del programma di reinsediamento del 20 luglio 2015 18 in 15 Stati di reinsediamento (Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Italia, Liechtenstein, Paesi Bassi, Norvegia, Svizzera e Regno Unito). La maggioranza degli Stati che partecipano al programma ha comunicato che il loro impegno a favore del reinsediamento era rivolto principalmente, ma non esclusivamente, ai cittadini siriani che si trovavano in Giordania, Libano e Turchia.

Sebbene nell'ambito delle conclusioni del 20 luglio 2015 gli Stati membri abbiano concordato un ampio spettro di regioni prioritarie per il reinsediamento, si prevede che, dando seguito alla dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016 19 , la maggior parte dei circa 16 800 posti di reinsediamento rimanenti nel quadro di detto programma dovrebbe provenire dalla Turchia.

Come annunciato nella dichiarazione UE-Turchia del 18 marzo 2016, è messo a punto un meccanismo che sostituisce gli attraversamenti irregolari e pericolosi dalla Turchia alle isole greche con un canale legale di reinsediamento dalla Turchia verso l'UE. L'UE e la Turchia hanno convenuto di reinsediare un cittadino siriano dalla Turchia per ogni siriano riammesso dalla Turchia dopo l'arrivo irregolare nelle isole greche. Tale meccanismo 1:1 intende sostituire i flussi irregolari di migranti che viaggiano in condizioni pericolose nel mar Egeo con un processo di reinsediamento ordinato e legale.

Dal 4 aprile 2016, data di inizio dell'applicazione del meccanismo 1:1, 37 siriani sono stati reinsediati in Germania, 11 in Finlandia e 31 nei Paesi Bassi.

La Commissione ha collaborato con gli Stati membri e le autorità turche in merito all'elaborazione di procedure operative standard accelerate per l'attuazione della parte relativa al reinsediamento del meccanismo 1:1 con la Turchia. L'EASO e l'UNHCR sono stati strettamente associati nel corso della procedura. Si prevede la rapida approvazione finale delle procedure operative standard da parte dell'UE e della Turchia.

Offerta di 54 000 posti del meccanismo di ricollocazione per i percorsi legali verso l'UE

Al fine di mettere a disposizione altri posti di reinsediamento o altre forme di ammissione legale dalla Turchia, il 21 marzo 2016 la Commissione ha presentato una proposta 20 che modifica la decisione (UE) 2015/1601 del Consiglio, del 22 settembre 2015, per ricollocare richiedenti protezione internazionale dall'Italia e dalla Grecia.

Con questa modifica, si propone di mettere a disposizione i 54 000 posti di ricollocazione inizialmente previsti ai fini dell'ammissione nell'UE dei cittadini siriani presenti in Turchia tramite il reinsediamento, l'ammissione umanitaria o altri percorsi legali, per esempio visti umanitari, borse di studio, programmi di ricongiungimento familiare ecc. I 54 000 posti messi a disposizione per l'ammissione legale costituiscono la riserva attualmente non assegnata per la ricollocazione nel quadro della vigente decisione del Consiglio. Gli Stati membri saranno in grado di sottrarre dal numero di richiedenti da ricollocare il numero di cittadini siriani presenti in Turchia legalmente ammessi nel loro territorio a titolo di programmi di reinsediamento nazionali o multilaterali. Detti numeri si aggiungerebbero agli impegni assunti nel quadro delle conclusioni del 20 luglio 2015 in materia di reinsediamento. I negoziati sulla modifica proposta sono iniziati in seno al Consiglio con l'obiettivo di concluderli quanto prima.

Verso un sistema strutturato di reinsediamento dell'UE

Il 6 aprile la Commissione ha organizzato il sesto forum su reinsediamento e ricollocazione per consultare gli Stati membri, gli Stati associati al sistema di Dublino nonché l'UNHCR e l'OIM in merito a una proposta futura di un sistema strutturato di reinsediamento dell'UE, annunciato nella comunicazione della Commissione adottata lo stesso giorno 21 .

Le discussioni si sono concentrate sull'individuazione degli elementi che potrebbero far parte di un quadro futuro dell'UE in materia di reinsediamento, sulle procedure comuni e le disposizioni collettive eventualmente applicabili, sulle modalità per garantire un'equa ripartizione delle responsabilità di reinsediamento tra gli Stati membri, sull'intensificazione degli sforzi complessivi dell'UE in materia di reinsediamento e sul ruolo di attori, quali l'UNHCR, l'OIM e l'EASO.

Conferenza dell'UNHCR sulla condivisione delle responsabilità globali attraverso percorsi di accoglienza per i profughi siriani

Il commissario Avramopoulos ha preso parte alla riunione ad alto livello sulla condivisione delle responsabilità globali attraverso percorsi di accoglienza per i profughi siriani organizzata dall'UNHCR il 30 marzo. In questa occasione, la Commissione ha ribadito l'impegno dell'UE a contribuire agli sforzi internazionali nel rispondere alle crisi globali che riguardano gli sfollamenti, incoraggiando al contempo tutti i membri della comunità internazionale a intensificare i loro sforzi in questo settore.

Come riferito dall'UNHCR, la conferenza è stata un discreto successo, raggiungendo in totale circa 185 000 posti di reinsediamento che gli Stati si sono impegnati a fornire e altre forme di ammissione legale per i profughi siriani a livello mondiale, in aumento rispetto ai circa 178 000 impegni messi a disposizione prima della conferenza. Al riguardo, l'evento è considerato un primo passo verso il vertice sui grandi movimenti di profughi e migranti che si terrà presso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite a settembre 2016, dove si prevedono ulteriori contributi concreti e significativi dei paesi di reinsediamento.

4Prospettive future

In base alle ultime informazioni disponibili, in Grecia potrebbero beneficiare della ricollocazione tra le 35 000 e le 40 000 persone, mentre i flussi migratori sono in aumento anche in Italia. Gli Stati membri di ricollocazione devono attuare pienamente i rispettivi obblighi previsti dalle decisioni del Consiglio sulla ricollocazione al fine di attenuare le pressioni sugli Stati membri in prima linea. La Commissione esorta pertanto gli Stati membri di ricollocazione ad aumentare in modo significativo i rispettivi sforzi per rispondere all'urgente situazione umanitaria in Grecia ed evitare il peggioramento della situazione in Italia.

Il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni, ha sistematicamente chiesto di accelerare la ricollocazione. Le richieste formulate dai capi di Stato e di governo devono essere accompagnate da un'azione risoluta sul campo da parte dei servizi nazionali competenti.

La Commissione aveva calcolato nella sua prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento che entro il 16 aprile avrebbero dovuto essere portate a termine almeno 6 000 ricollocazioni ed entro il 16 maggio 20 000 e continua a ritenere che tale obiettivo possa essere raggiunto se tutte le parti interessate, in particolare gli Stati membri di ricollocazione, mostrano la volontà di far funzionare la ricollocazione e agire insieme rapidamente.

La Commissione continuerà a monitorare l'attuazione delle raccomandazioni e degli obiettivi che figurano nella prima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento e si riserva il diritto di intervenire qualora gli Stati membri non rispettino i rispettivi obblighi.

Parallelamente, gli Stati membri devono onorare i loro impegni di reinsediamento. In particolare, è essenziale apportare un sostegno tempestivo all'attuazione dell'accordo UE-Turchia. Il 20 aprile la Commissione riferirà in merito all'attuazione di detto accordo, ivi compreso sugli sforzi in materia di reinsediamento intrapresi al riguardo.

 

(1)

COM(2016) 165 final.

(2)

Fonte Frontex, secondo quanto riferito dalla Grecia nel quadro del comunicato giornaliero sui Balcani occidentali.

(3)

Fonte Frontex.

(4)

L'UNHCR opera in base a una stima più precisa. Secondo le informazioni disponibili sul suo portale di dati, circa il 65 % delle persone arrivate in Grecia dall'inizio del 2016 è di origine siriana e irachena. Detta percentuale è stata pertanto utilizzata, fino al ricevimento dei dati ufficiali, come stima approssimativa delle persone ammissibili alla ricollocazione tra coloro che sono bloccati. http://data.unhcr.org/mediterranean/country.php?id=83 .

(5)

Numero di arrivi in Italia (in totale e non solo nei punti di crisi) per il periodo indicato (data di rilevazione: 16.03 – 9.4.2016) e secondo quanto riferito attraverso l'applicazione JORA (Joint Operations Reporting Application) nel quadro dell'operazione congiunta Triton 2016 (casi ammessi all'11.4.2016).

(6)

  http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/03/18-eu-turkey-statement/ .

(7)

SN 38/16, 18.3.2016.

(8)

5 persone in Finlandia, 15 in Lettonia, 20 in Romania e 2 in Bulgaria.

(9)

29 in Romania e 13 in Finlandia. Inoltre, la prima ricollocazione dall'Italia in Lettonia (8 persone) è prevista per il 18 aprile.

(10)

L'Irlanda ha accettato 26 richieste di ricollocazione dalla Grecia, 15 dall'Estonia, 37 dal Lussemburgo e 7 dalla Repubblica ceca.

(11)

110-120 per la Francia (il 19 e il 20 aprile sono previsti i trasferimenti per 123 persone), 96 per i Paesi Bassi e 229 per il Portogallo.

(12)

L'Austria beneficia di una sospensione temporanea della ricollocazione fino al 30% dei richiedenti assegnati allo Stato stesso ai sensi della decisione (UE) 2015/1601 del Consiglio. L'Austria beneficia quindi di una sospensione di un anno per quanto concerne la ricollocazione di 1 065 richiedenti. Tuttavia, il paese dovrebbe ricollocare le rimanenti quote (e presentare impegni al riguardo).

(13)

Articolo 11 delle decisioni del Consiglio: "Con l'assistenza della Commissione, possono essere concluse intese bilaterali tra Italia e, rispettivamente, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, e tra Grecia e, rispettivamente, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, per la ricollocazione dei richiedenti dal territorio dell'Italia e della Grecia nel territorio di questi ultimi Stati. Tali intese tengono debitamente conto degli elementi essenziali della presente decisione, in particolare quelli relativi alla procedura di ricollocazione e ai diritti e agli obblighi dei richiedenti".

(14)

Non sono disponibili informazioni in merito ad altre categorie di richiedenti vulnerabili.

(15)

Il 5 ottobre 2015 l'EASO ha pubblicato un bando generale che chiedeva 374 esperti e ha ricevuto solo 201 candidature per ricoprire detti posti. I bandi specifici sono stati pubblicati come seguito al bando generale che definisce il fabbisogno specifico di esperti e per determinati periodi di tempo. Il bando più recente per esperti (400 successivamente rettificati a 472), pubblicato a seguito delle conclusioni del Consiglio europeo del 17 e 18 marzo, rappresenta un bando speciale finalizzato a soddisfare il fabbisogno di esperti connesso alle funzioni sull'ammissibilità derivanti dalla dichiarazione UE-Turchia.

(16)

Direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale (GU L 180 del 29.6.2013, pag. 60).

(17)

Il programma di affitto dell'UNHCR ha al momento una capacità di 3 600 posti.

(18)

 Documento del Consiglio 11130/15 "Conclusioni dei rappresentanti dei governi degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio sul reinsediamento, attraverso programmi multilaterali e nazionali, di 20 000 persone in evidente bisogno di protezione internazionale".

(19)

  http://www.consilium.europa.eu/it/press/press-releases/2016/03/18-eu-turkey-statement/ .

(20)

COM(2016) 171 final.

(21)

COM(2016) 197 final.

Top

Strasburgo, 12.4.2016

COM(2016) 222 final

ALLEGATO

della

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO,
AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Seconda relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento


Allegato 1: Ricollocazioni dalla Grecia all'11 aprile 2016

Stato membro

Impegno formale 1

Ricollocazioni effettive

Impegno giuridicamente previsto nelle decisioni del Consiglio

Austria 2

1491

Belgio

100

2415

Bulgaria

160

2

831

Croazia

594

Cipro

65

6

181

Repubblica ceca

20

1655

Estonia

38

7

204

Finlandia

170

111

1299

Francia

970

242

12599

Germania

40

37

17209

Ungheria

988

Islanda

Irlanda

40

10

240

Lettonia

56

6

295

Liechtenstein

Lituania

80

6

420

Lussemburgo

70

30

309

Malta

24

6

78

Paesi Bassi

150

48

3797

Norvegia

Polonia

65

4321

Portogallo

330

89

1778

Romania

385

15

2572

Slovacchia

652

Slovenia

30

349

Spagna

150

6647

Svezia 3

2378

Svizzera

TOTALE

2 943

615

63 302

(1)

   Trasmesso tramite DubliNet ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2, della decisione del Consiglio.

(2)

   Decisione di esecuzione (UE) 2016/408 del Consiglio, del 10 marzo 2016, relativa alla sospensione temporanea della ricollocazione del 30% dei richiedenti assegnati all'Austria a norma della decisione (UE) 2015/1601 che istituisce misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio dell'Italia e della Grecia.

(3)

   Proposta della Commissione di sospendere totalmente per un anno gli obblighi della Svezia previsti nelle decisioni sulla ricollocazione, COM(2015) 677 final, ancora all'esame del Consiglio e del Parlamento.

Top

Strasburgo, 12.4.2016

COM(2016) 222 final

ALLEGATO

della

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO,
AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Seconda relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento


Allegato 2: Ricollocazioni dall'Italia all'11 aprile 2016

Stato membro

Impegno formale 1

Ricollocazioni effettive

Impegno giuridicamente previsto nelle decisioni del Consiglio

Austria 2

462

Belgio

30

24

1397

Bulgaria

90

471

Croazia

374

Cipro

15

139

Repubblica ceca

10

1036

Estonia

8

125

Finlandia

150

135

779

Francia

200

137

7115

Germania

10

20

10327

Ungheria

306

Islanda

Irlanda

20

360

Lettonia

20

186

Liechtenstein

Lituania

30

251

Lussemburgo

30

248

Malta

17

15

53

Paesi Bassi

50

50

2150

Norvegia

Polonia

35

1861

Portogallo

388

92

1173

Romania

330

1608

Slovacchia

250

Slovenia

10

218

Spagna

50

18

2676

Svezia 3

50

39

1388

Svizzera

30

TOTALE

1 573

530

34 953

(1)

   Trasmesso tramite DubliNet ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2, della decisione del Consiglio.

(2)

   Decisione di esecuzione (UE) 2016/408 del Consiglio, del 10 marzo 2016, relativa alla sospensione temporanea della ricollocazione del 30% dei richiedenti assegnati all'Austria a norma della decisione (UE) 2015/1601 che istituisce misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio dell'Italia e della Grecia.

(3)

   Proposta della Commissione di sospendere totalmente per un anno gli obblighi della Svezia previsti nelle decisioni sulla ricollocazione, COM(2015) 677 final, ancora all'esame del Consiglio e del Parlamento.

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Strasburgo, 12.4.2016

COM(2016) 222 final

ALLEGATO

della

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO,
AL CONSIGLIO EUROPEO E AL CONSIGLIO

Seconda relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento


Allegato 3: Situazione dei reinsediamenti all'11 aprile 2016, in linea con le conclusioni del 20 luglio 2015 e con il "meccanismo 1:1" con la Turchia (in vigore dal 4 aprile 2016)

Stato membro/Stato associato

Impegni presi secondo il programma del 20 luglio 2015

Reinsediamenti totali, secondo il programma del 20 luglio 2015 e il meccanismo 1:1 con la Turchia

Paese terzo da cui il reinsediamento ha avuto luogo

Austria

1 900

1 395 1

Libano: 779; Giordania: 442; Turchia: 173; Iraq: 1

Belgio

1 100

212

Libano: 204; Giordania: 4; Turchia: 4

Bulgaria

50

0

Croazia

150

0

Cipro

69

0

Repubblica ceca

400

52

Libano: 32; Giordania: 20

Danimarca

1 000

481

Libano, Uganda

Estonia

20

0

Finlandia

293 2

74 3

Libano; Turchia: 11 nell'ambito del meccanismo 1:1 (programma nazionale)

Francia

2 375 4

72 5

Giordania, Libano

Germania

1 600

37

Turchia: 37 nell'ambito del meccanismo 1:1

Grecia

354

0

Ungheria

0

0

Islanda

50

48

Libano

Irlanda

520

258

Libano

Italia

1 989

96 6

Libano

Lettonia

50

0

Liechtenstein

20

20

Turchia

Lituania

70

0

Lussemburgo

30

0

Malta

14

0

Paesi Bassi

1 000

332

Libano: 216; Giordania: 2; Turchia: 36 (di cui 31 nell'ambito del meccanismo 1:1); Marocco: 1; Etiopia: 8; Kenya 69

Norvegia

3 500

323 7

Giordania, Libano, Turchia

Polonia

900

0

Portogallo

191

0 8

Romania

80

0

Slovacchia

100 9

0

Slovenia

20

0

Spagna

1 449

0

Stato membro/Stato associato

Impegni presi secondo il programma del 20 luglio 2015

Reinsediamenti totali all'8 aprile, secondo il programma del 20 luglio 2015

Paese terzo da cui il reinsediamento ha avuto luogo

Svezia

491

0 10

Svizzera

519

413

Libano: 349

Siria (cittadini iracheni e palestinesi): 64

Regno Unito

2 200

1 864 11

Giordania, Libano, Turchia, Egitto, Iraq e altri paesi in base delle esigenze umanitarie.

TOTALE

22 504

5 677

(Un totale di 79 persone è stato reinsediato dalla Turchia nell'ambito del meccanismo 1:1, di cui 68 attraverso il programma del 20 luglio 2015)

(1)

     Questo numero include tutti i ricongiungimenti familiari e i casi di reinsediamento previsti dal programma austriaco di accoglienza umanitaria.

(2)

 Questo numero rientra nella quota nazionale finlandese di 750 persone da reinsediare nel 2016.

(3)

     La cifra totale di 74 non comprende 11 siriani reinsediati dalla Turchia nell'ambito del meccanismo 1:1 attraverso il programma nazionale finlandese.

(4)

     Questo numero si aggiunge alla quota nazionale e ai precedenti impegni della Francia.

(5)

     La Francia ha già selezionato 477 persone da reinsediare dalla Giordania e dal Libano; finora ne sono state trasferite 72.

(6)

     Si prevede che ad aprile arrivino altri 181 siriani provenienti dal Libano.

(7)

     La Norvegia ha già accettato di reinsediare 1 500 persone, ma non tutte sono ancora state trasferite.

(8)

     Il Portogallo ha già accettato di reinsediare 12 persone dalla Turchia, che però non sono ancora state trasferite.

(9)

     Questo numero va ad aggiungersi ai 149 assiriani reinsediati dall'Iraq nell'ambito di un piano nazionale, al di fuori del programma del 20 luglio.

(10)

     Nel 2015 la Svezia ha reinsediato 1 900 persone nell'ambito del suo piano nazionale, al di fuori del programma del 20 luglio.

(11)

     Nel 2015 nell'ambito dei programmi nazionali di reinsediamento del Regno Unito.

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