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Bilancio dell’Unione europea

Il bilancio dell’Unione europea è un bilancio di investimenti che riunisce le risorse destinandole ai progetti in linea con le priorità politiche dell’Unione. Esso comprende tutte le entrate e le spese dell’Unione. Ogni sette anni, l’Unione europea decide il suo quadro di bilancio a lungo termine, denominato quadro finanziario pluriennale (QFP). In conformità a quanto stabilito nel trattato di Lisbona (articolo 312 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea), il QFP fissa gli importi massimi annuali (massimali) per la spesa dell’Unione nella loro totalità e per i principali settori di spesa (voci). L’attuale QFP sarà in vigore dal 2021 al 2027.

Il bilancio dell’Unione è finanziato da diverse fonti di reddito, note come le «risorse proprie» dell’Unione (dazi doganali, una quota del reddito nazionale lordo di ogni paese dell’Unione, una quota delle entrate provenienti dalle imposte sul valore aggiunto dei paesi dell’Unione e, a partire dal 1o gennaio 2021, una nuova risorsa propria derivante dalla quantità di rifiuti di imballaggi di plastica non riciclati).

Ogni sette anni, il Parlamento europeo e il Consiglio si occupano di concordare il QFP e le modalità di assegnazione del denaro per i settori di spesa basandosi su una proposta presentata dalla Commissione. Ogni anno, il Parlamento europeo e il Consiglio si accordano sulla portata del bilancio annuale e sulle priorità di spesa per i prossimi 12 mesi.

Per il finanziamento della ripresa post-coronavirus, l’Unione europea ha deciso un piano per la ripresa, NextGenerationEU, del valore di 750 miliardi di euro, a cui è stata conferita la priorità nel bilancio a lungo termine per il periodo 2021-2027. Per permetterne il finanziamento, l’Unione europea prenderà in prestito fondi sui mercati.

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