IT

ECO/657

Semestre europeo 2025 - Pacchetto d'autunno

PARERE

Sezione Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca

centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e

alla Banca europea per gli investimenti - Semestre europeo 2025 - Pacchetto d'autunno

[COM(2024) 700 final]

E-mail di contatto

ECO@eesc.europa.eu

Amministratrice

Anna PANTAZI

Data del documento

10/2/2025

Relatore: Petru Sorin DANDEA

Consultazione

Commissione europea, 20/1/2025

Base giuridica

Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

Documento della Commissione europea

COM(2024) 700 final

Sezione competente

Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale

Adozione in sezione

6/2/2025

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

60/0/2

Adozione in sessione plenaria

D/M/YYYY

Sessione plenaria n.

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

…/…/…



1.RACCOMANDAZIONI

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE):

1.1si rammarica fortemente e ritiene incomprensibile che, nell'attuale turbolento contesto politico, sociale ed economico globale, la Commissione europea abbia scelto di non pubblicare l'analisi annuale della crescita sostenibile, il principale documento del pacchetto d'autunno che presenta gli orientamenti politici per il prossimo periodo;

1.2ritiene che i gravi e crescenti rischi geopolitici e il deterioramento delle istituzioni multilaterali potrebbero avere un grave impatto sulle economie, sul commercio, sull'inflazione e sulla crescita dell'Europa. Le istituzioni europee dovrebbero essere pronte ad affrontare le situazioni di emergenza;

1.3accoglie con favore gli sforzi compiuti dalla Commissione per avviare il ciclo di attuazione del nuovo quadro di governance europea 1 e la incoraggia a portare a termine tale processo quanto prima. Il Comitato ritiene tuttavia che, nel difficile contesto politico ed economico globale, gli Stati membri debbano combinare in modo intelligente le misure di stabilizzazione finanziaria con le riforme e gli investimenti necessari per far continuare nell'UE la tendenza positiva della crescita sostenibile;

1.4sottolinea la posizione della società civile secondo cui, benché il pacchetto d'autunno sottolinei l'importanza del coinvolgimento delle parti interessate, si percepisce una mancanza di meccanismi concreti per coinvolgere in modo adeguato ed efficace le parti sociali e le organizzazioni della società civile a livello nazionale;

1.5concorda con la proposta della Commissione di lanciare la bussola per la competitività all'inizio del prossimo anno, sulla base delle raccomandazioni formulate nelle relazioni di Enrico Letta (Much More Than A Market) 2 e di Mario Draghi (The Future of European Competitiveness) 3 ;

1.6concorda con la conclusione della relazione Draghi secondo cui il principale fattore alla base dei differenziali negativi di produttività e competitività dell'economia dell'UE rispetto agli Stati Uniti e alla Cina è l'elevato deficit di investimenti accumulato negli ultimi due decenni. Il Comitato ravvisa la grande necessità di promuovere una forte politica di investimenti, incentrata sui settori tecnologici più avanzati, sulla creazione di un mercato europeo dell'energia che riduca notevolmente i prezzi dell'energia e sull'attuazione di una duplice transizione verde e digitale equa, utilizzando gli strumenti forniti dall'autonomia strategica di una politica industriale europea;

1.7ritiene che gli investimenti debbano essere finanziati da capitali pubblici e privati, nazionali ed europei. Il Comitato ritiene che occorra istituire un fondo europeo per gli investimenti strategici, incentrato sul finanziamento dei progetti prioritari europei, e che nel quadro finanziario pluriennale (QFP) 2028-2034 si debbano aumentare notevolmente le risorse destinate alle priorità d'investimento. Al tempo stesso, il finanziamento degli investimenti privati dovrebbe essere agevolato rafforzando la capacità di prestito della BEI e rinnovando il programma InvestEU, nonché completando l'Unione bancaria e l'Unione dei mercati dei capitali senza ulteriori ritardi ingiustificati;

1.8prende atto della proposta della Commissione secondo cui le raccomandazioni specifiche per paese dovrebbero essere orientate a una migliore attuazione delle riforme e degli investimenti inclusi nel dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF) e nel QFP, dal momento che entrambi si stanno avvicinando alla fine, prevista rispettivamente per il 2026 e il 2027. Tuttavia, visti l'attuale tasso di attuazione e la natura trasformativa delle riforme necessarie, il CESE chiede una valutazione pragmatica per garantire la piena efficacia di questo strumento senza precedenti (RRF), compresa una valutazione immediata dell'adeguatezza dell'attuale calendario di attuazione per conseguire gli obiettivi previsti. Ciò aiuterà gli Stati membri colpiti da squilibri strutturali a riequilibrare le loro politiche macroeconomiche senza compromettere le riforme che sostengono una maggiore competitività e generano una crescita sostenibile;

1.9ritiene che, nel difficile contesto politico ed economico in cui versa l'UE, una migliore cooperazione tra gli Stati membri sia la chiave per superare tali ostacoli. Il Comitato sostiene la proposta di raccomandazione della Commissione sulla politica economica della zona euro 4 , nella quale invita gli Stati membri ad agire individualmente e collettivamente per migliorare la competitività e promuovere la produttività;

1.10ritiene che le analisi svolte dalla Commissione e i risultati cui essa è giunta nella relazione comune sull'occupazione 5 siano corretti e idonei ad essere convertiti, con la dovuta attenzione, in raccomandazioni specifiche per paese. Il Comitato invita inoltre gli Stati membri a intensificare gli sforzi per conseguire i miglioramenti necessari nel mercato del lavoro e a continuare ad attuare i principi del pilastro europeo dei diritti sociali;

1.11incoraggia la Commissione a proseguire il programma teso a ridurre gli oneri che l'eccessiva regolamentazione impone alle imprese europee, riducendone la capacità di competere a livello mondiale. La Commissione dovrebbe inoltre individuare ed eliminare gli ostacoli normativi che incidono negativamente sulla competitività, sulle fusioni e sulle acquisizioni delle imprese europee. Una speciale attenzione deve essere dedicata alle imprese aventi status di mercato strategico (SMS). Allo stesso tempo, le normative nazionali semplici dovrebbero essere armonizzate per quanto possibile, portando in futuro a norme europee comuni. Il CESE ritiene che le regole di buona qualità normativa, che garantiscono i diritti dei consumatori e i diritti sociali e ambientali, siano importanti e necessarie; 

1.12ritiene che, nelle raccomandazioni specifiche per paese, le proposte di investimento e di riforma dovrebbero dare la priorità ad affrontare il grave problema degli alloggi, che impedisce a molti cittadini, in particolare ai giovani, di godere di un diritto fondamentale e sta diventando un ostacolo alla mobilità dei lavoratori, che a sua volta è un fattore di competitività.

2.NOTE ESPLICATIVE

Argomentazioni a sostegno delle raccomandazioni 1.2 e 1.3

2.1In autunno la Commissione ha avviato il ciclo del semestre europeo nell'ambito del nuovo quadro di governance finanziaria. Data la complessa situazione politica ed economica a livello sia di UE che mondiale, la Commissione ha elaborato un progetto di raccomandazione del Consiglio sui piani di medio termine per 21 Stati membri, un progetto di raccomandazione del Consiglio sulla procedura per i disavanzi eccessivi per 8 Stati membri e un parere sui documenti programmatici di bilancio per 17 Stati membri. La Commissione è ancora in attesa del completamento dei piani di bilancio di medio termine per alcuni Stati membri, a causa di contesti politici difficili a livello nazionale.

2.2Il CESE ritiene che, nell'attuale contesto geopolitico, gli Stati membri debbano compiere uno sforzo particolare per far sì che l'UE rimanga un attore pertinente. Ciò significa che le misure e le riforme stabilite nei piani di medio termine devono essere allineate a una politica di investimenti tesa a promuovere una crescita economica sostenibile.

2.3Le situazioni di guerra in Ucraina e in Medio Oriente sono aggravate dal fatto che il nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe scatenare una guerra commerciale e sta minacciando annessioni territoriali nei confronti di diversi Stati, di cui uno membro dell'Unione europea.

2.4Il CESE ritiene obsoleti gli indici di sorveglianza degli squilibri macroeconomici utilizzati dalla Commissione e raccomanda di avviare rapidamente un ampio processo di revisione approfondita, al fine di sviluppare un sistema più aggiornato, adattato ed efficace che consenta una valutazione più precisa del miglioramento dei bilanci nazionali e dell'attuazione degli investimenti e delle riforme da parte degli Stati membri.

Argomentazioni a sostegno della raccomandazione 1.4

2.5Il CESE organizza ogni anno un processo di consultazione con le parti sociali e la società civile degli Stati membri, dal quale emerge che la consultazione dei rappresentanti della società civile in merito ai programmi di riforma è spesso ridotto a un mero esercizio formale.

2.6Il Comitato ritiene che il processo di consultazione debba essere migliorato a livello sia nazionale che europeo. La consultazione dovrebbe portare all'inclusione delle proposte della società civile nei programmi nazionali ed europei 6 .

Argomentazioni a sostegno delle raccomandazioni 1.5, 1.6 e 1.7

2.7Il Comitato attende con interesse la pubblicazione del documento strategico della Commissione sulla bussola per la competitività.

2.8Per ricalibrare il livello di competitività dell'UE a livello mondiale, la Commissione e gli Stati membri devono soprattutto attuare un programma che porti a una riduzione dei prezzi dell'energia. Le imprese europee si trovano attualmente ad affrontare una significativa perdita di competitività a causa del prezzo molto elevato dell'energia, che è doppio rispetto agli Stati Uniti. Il CESE ritiene che l'UE debba continuare a sviluppare la capacità di produzione di energia rinnovabile parallelamente a investimenti coerenti nelle reti di trasporto e nei sistemi di interconnessione. A medio-lungo termine, ciò porterebbe a un consumo efficiente di energia laddove necessario, eliminando le perdite dovute alla natura intermittente della produzione di energia rinnovabile e ai limiti degli impianti di stoccaggio. A breve termine è necessario introdurre misure con effetto immediato per colmare le differenze nei costi energetici sostenuti dalle imprese dell'UE rispetto ai loro concorrenti internazionali, dando la priorità alle industrie ad alta intensità energetica. Tali misure potrebbero comprendere:

·la proroga e il miglioramento delle disposizioni pertinenti del quadro temporaneo di crisi e transizione;

·l'attuazione di un meccanismo di sostegno mirato per ridurre in modo efficiente i rischi derivanti dagli accordi di compravendita di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili; ciò può includere garanzie statali contro il rischio di inadempimento degli acquirenti, l'attenuazione dei costi per i settori ad alta intensità energetica e i diritti di interconnessione a lungo termine.

2.9Date la frammentazione geopolitica e le tensioni nel sistema commerciale globale, il CESE ritiene indispensabile che l'UE riveda il Green Deal e lo integri con un patto industriale. Quest'ultimo dovrebbe promuovere il completamento dell'Unione dell'energia e la reindustrializzazione dell'UE. Il patto industriale dovrebbe includere anche lo sviluppo dell'industria delle materie prime strategiche e dell'industria della difesa.

2.10La digitalizzazione è un altro ambito che dovrebbe essere affrontato dalla bussola per la competitività. Con l'80 % dei prodotti digitali importati, l'UE è molto indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina in questo settore. Il CESE ritiene pertanto che l'UE debba recuperare questo ritardo competitivo sviluppando grandi progetti, potenzialmente nell'ambito di partenariati pubblico-privati. Il sostegno alle start-up digitali è una misura opportuna, ma non è sufficiente.

2.11Il CESE ritiene inoltre importante migliorare l'accesso delle imprese ai capitali. L'Unione dei mercati dei capitali deve essere completata in via prioritaria.

Argomentazioni a sostegno della raccomandazione 1.8

2.12Il CESE ritiene che il pacchetto d'autunno interessi i diversi Stati membri in modi diversi, a seconda delle condizioni economiche, delle dipendenze energetiche e dei quadri sociali. Per alcuni paesi il pacchetto potrebbe offrire il tanto necessario sostegno allo sviluppo sostenibile e alla transizione verde. Altri potrebbero invece trovarsi ad affrontare difficoltà legate alle implicazioni finanziarie o alla necessità di adattarsi rapidamente a nuovi contesti normativi. Inoltre, il pacchetto potrebbe esacerbare le disuguaglianze esistenti tra gli Stati membri, in quanto quelli con minori risorse potrebbero avere difficoltà ad attuare efficacemente i cambiamenti proposti.

2.13Il CESE osserva con preoccupazione che l'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese fa registrare una tendenza al ribasso. Benché alcuni paesi abbiano compiuto progressi significativi nell'attuazione delle misure del dispositivo per la ripresa e la resilienza, altri si trovano ad affrontare difficoltà di attuazione a causa dei vincoli di capacità amministrativa o della complessità delle riforme necessarie 7 . Il Comitato osserva che l'utilizzo relativamente basso della componente di prestito del dispositivo (108,69 miliardi di EUR su 291 miliardi totali) suggerisce la necessità di riesaminare in che modo questo strumento possa meglio rispondere allo scopo previsto. Il CESE osserva con preoccupazione che, all'inizio del 2025, solo il 28 % dei traguardi del dispositivo era stato raggiunto, con 197,46 miliardi di EUR assorbiti sui 359 miliardi di EUR in sovvenzioni. Sebbene sia fondamentale mantenere lo slancio delle riforme, il Comitato sottolinea che l'accento dovrebbe essere posto sulla garanzia di un'attuazione di elevata qualità e di un impatto duraturo.

Argomentazioni a sostegno della raccomandazione 1.9

2.14Come dimostra la relazione Draghi, l'UE ha promosso la democrazia, i diritti fondamentali, la prosperità e l'economia sociale di mercato. Se l'UE perderà il suo potere di difendere questi principi, perderà la sua ragion d'essere. Il CESE invita pertanto gli Stati membri a sostenere il rilancio del progetto europeo promuovendo misure di interesse generale per l'UE e a smettere di bloccare tali misure in nome di interessi particolari. In un clima politico globale estremamente complesso come quello attuale, un'UE forte è nell'interesse di tutti gli Stati membri.

Argomentazioni a sostegno della raccomandazione 1.10

2.15A causa della situazione demografica, la forza lavoro disponibile nell'UE è in declino. Molte imprese si trovano ad affrontare una carenza di personale qualificato. In questo difficile contesto, il CESE ritiene che, nel prossimo periodo di programmazione, le risorse assegnate al programma FSE+ dovrebbero concentrarsi sullo sviluppo delle competenze.

2.16Il CESE ritiene che i programmi di istruzione e formazione debbano essere aggiornati in linea con la duplice transizione. Coinvolgendo le parti sociali a livello settoriale e nazionale, detti programmi possono essere concepiti per soddisfare meglio le esigenze delle imprese.

Argomentazioni a sostegno della raccomandazione 1.11

2.17Il CESE ritiene che la riduzione degli oneri normativi superflui che gravano sulle imprese europee debba essere una priorità per l'UE. Tali oneri costituiscono uno dei principali ostacoli che le imprese europee devono affrontare. Alla luce dell'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali, il CESE ritiene che la normativa sociale e del lavoro sia importante e necessaria.

2.18Nell'elaborare la bussola per la competitività, la Commissione dovrebbe prendere in considerazione l'eliminazione degli ostacoli normativi che impediscono alle imprese europee di competere a livello mondiale, nonché rivedere i regolamenti in materia di fusioni e acquisizioni, considerando che solo 10 delle 100 principali imprese a livello mondiale sono europee.

Argomentazioni a sostegno della raccomandazione 1.12

2.19Il problema degli alloggi e l'inarrestabile aumento dei prezzi delle abitazioni, sia per l'affitto che per la proprietà, sono considerati una delle principali preoccupazioni per i cittadini della maggior parte degli Stati membri. L'offerta è inadeguata ed è stata erosa sia dai processi speculativi sia dal massiccio aumento del numero di immobili affittati in quanto strutture ricettive turistiche, fenomeno quest'ultimo scarsamente regolamentato.

Bruxelles, 6 febbraio 2025

Il presidente della sezione Unione economica e monetaria e coesione economica e sociale

Ioannis VARDAKASTANIS

_____________

(1)     COM(2024) 705 final .
(2)    Enrico Letta, Much More Than A market (2024).
(3)     Competitività dell'UE: prospettive future - Commissione europea.
(4)     Raccomandazione sulla politica economica della zona euro 2025 .
(5)     Relazione comune sull'occupazione .
(6)

   Parere del CESE sul tema Raccomandazioni del CESE per una solida riforma del semestre europeo, GU C 228 del 29.6.2023, pag. 1 .

(7)    Relazione di valutazione del CESE sul tema  Valutazione intermedia del dispositivo per la ripresa e la resilienza .