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TEN/838

Digitalizzazione dell'energia: bilanciare le opportunità e i rischi per i consumatori europei

PARERE

Sezione Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione

Digitalizzazione dell'energia: bilanciare le opportunità e i rischi per i consumatori europei

(parere d'iniziativa)

E-mail di contatto

ten@eesc.europa.eu

Amministratrice

Aleksandra SARMAN GRILC

Data del documento

27/6/2024

Relatore: Kęstutis KUPŠYS

Consigliera

Marine CORNELIS (per il relatore)

Decisione dell'Assemblea plenaria

15/2/2024

Base regolamentare

Articolo 52, paragrafo 2, del Regolamento interno

Sezione competente

Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione

Adozione in sezione

21/6/2024

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

58/1/4

Adozione in sessione plenaria

D/M/YYYY

Sessione plenaria n.

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

…/…/…



1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1Gli strumenti digitali offrono enormi opportunità, in particolare per agevolare la produzione, la flessibilità sul versante della domanda e la decarbonizzazione del settore energetico. Tuttavia, rischiano di rendere i mercati dell'energia, già estremamente complessi, ancora più complicati da gestire e da comprendere per i piccoli consumatori di energia, come le famiglie, le microimprese e le piccole imprese. L'energia dovrebbe rimanere accessibile, adattabile e di facile utilizzo, e i consumatori dovrebbero comunque poter scegliere tariffe, contratti e servizi al cliente in modalità "pre-digitale".

1.2La cibersicurezza dei dati degli utenti deve essere una priorità. La digitalizzazione amplifica la necessità di creare norme dinamiche in materia di protezione dei consumatori adattate ai nuovi contesti e ai nuovi partecipanti del settore, che potrebbero non essere necessariamente gli attori "convenzionali" del settore energetico, né mantenere un contatto diretto con i consumatori.

1.3La digitalizzazione dei sistemi energetici non deve avvenire a scapito dei soggetti più fragili delle nostre società, in particolare quelli già colpiti dalla povertà energetica o dal divario digitale. Al contrario, è fondamentale che vi siano salvaguardie in materia di responsabilità tra le varie parti interessate e che siano garantite condizioni di parità. Gli attori e gli enti locali svolgono un ruolo fondamentale nel colmare il divario digitale.

1.4Sebbene gli strumenti basati sull'intelligenza artificiale (IA) e sulle tecnologie di registro distribuito possano sostenere il lavoro delle autorità di regolamentazione, degli organismi di risoluzione extragiudiziale delle controversie (ADR) e delle organizzazioni dei consumatori individuando dinamiche e carenze nell'attuazione e nell'applicazione dei diritti dei consumatori, tali strumenti non sono infallibili. I consumatori dovrebbero sempre avere diritto alla sorveglianza umana, al fine di controllare e monitorare le pratiche degli operatori del settore energetico e digitale.

1.5Per beneficiare realmente della gestione della domanda, i consumatori devono installare apparecchiature e infrastrutture di comunicazione come i contatori intelligenti e gli elettrodomestici connessi, i quali devono essere economicamente accessibili da acquistare e utilizzare, sostenibili e concepiti tenendo conto degli interessi degli utenti. Il CESE raccomanda di adottare un approccio equilibrato incentrato sulla progettazione inclusiva e accessibile e di integrare la fornitura di strumenti digitali più avanzati e apparentemente più costosi con misure volte a migliorare la "padronanza" dell'efficienza energetica da parte delle famiglie.

1.6Dovrebbe essere prevista una formazione dei lavoratori, anche attraverso le accademie dell'industria a zero emissioni nette, le quali dovrebbero diventare operative quanto prima ed essere promosse presso tutte le parti interessate, ponendo l'accento sulle competenze in materia di efficienza energetica.

1.7In qualità di rappresentante della società civile organizzata dell'UE, il CESE dovrebbe essere invitato a partecipare ai gruppi di lavoro e alle tavole rotonde sulla governance dei sistemi energetici intelligenti di cui sopra. In particolare, il CESE esorta la Commissione a intensificare gli sforzi per creare il gruppo di esperti dell'UE sull'energia intelligente.

2.Contesto del parere

2.1In una comunicazione pubblicata nel 2022 1 , la Commissione europea ha illustrato la situazione esistente nel settore dell'energia e ha proposto delle modalità per porre i consumatori con utenza domestica al centro degli sforzi di digitalizzazione del sistema energetico. Il Comitato si è pronunciato al riguardo con un parere adottato nel 2023 2 .

2.2La comunicazione fornisce alcune indicazioni sulla direzione da seguire per proteggere i diritti dei consumatori al punto di incrocio tra energia e digitale. La normativa generale dell'UE in materia di tutela dei consumatori svolge un ruolo chiave in tale contesto; tuttavia, un settore energetico digitalizzato solleva ulteriori questioni: aggiungere una dimensione digitale significa aggiungere complessità, e gli strumenti sviluppati per l'epoca "analogica" potrebbero non essere adatti allo scopo 3 nell'epoca digitale. Secondo la suddetta comunicazione, il quadro giuridico dell'UE protegge i diritti dei consumatori, ma "l'attuazione procede lentamente".

2.3Per quanto riguarda la protezione dei consumatori, nel 2023 la Commissione europea ha intrapreso alcuni passi che vanno nella direzione giusta, ad esempio adottando un atto di esecuzione per migliorare l'accesso ai dati di misurazione e consumo 4 . Resta da vedere quale sia l'efficacia di tali iniziative al livello dell'UE e quanto si dimostrerà radicata l'inerzia del settore dell'energia "tradizionale". Si aprono nuove opportunità commerciali, ma per tenere il passo con il necessario ritmo di cambiamento è fondamentale procedere con lo sviluppo delle competenze: l'Europa ha innanzitutto bisogno di una forza lavoro qualificata per installare i dispositivi digitali. È inoltre essenziale fornire informazioni complete ed educare i consumatori a livello domestico e di piccole imprese su come sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte dalla digitalizzazione. È importante riconoscere che l'energia è un settore estremamente complesso che può risultare difficile da comprendere anche per i consumatori con un certo livello di conoscenze specialistiche.

2.4Sono stati pubblicati numerosi studi e documenti orientativi che forniscono indicazioni su come proteggere e responsabilizzare i consumatori con l'aiuto della digitalizzazione. I concetti proposti e le parole chiave utilizzate in tali studi fanno riferimento alla protezione dei dati e alla responsabilizzazione dei consumatori, alle reti e ai contatori intelligenti, alla condivisione dell'energia e allo scambio tra pari, alla gestione della domanda, alle città intelligenti e agli edifici intelligenti, alla ricarica intelligente ecc. È ampiamente riconosciuto che le opportunità superano i rischi.

2.5Il CESE intende contribuire al dibattito in corso concentrandosi sul modo in cui le azioni messe in atto dalla società nei sistemi digitali ed energetici potrebbero produrre un futuro più inclusivo, in cui tutti si sentano al sicuro e in cui le famiglie beneficino delle nuove tecnologie. La digitalizzazione sul versante dei consumatori (domanda) sta diventando sempre più importante alla luce della transizione verde, in quanto consente ai consumatori di comprendere meglio il loro impatto sulla transizione energetica e di parteciparvi attivamente: essi possono trarre vantaggio dalle dinamiche dei mercati dell'energia, migliorare l'efficienza energetica, utilizzare le energie rinnovabili e attuare pratiche di sufficienza energetica.

3.Trasformare i punti di forza in opportunità

3.1Nel panorama in rapida evoluzione del settore energetico europeo, la digitalizzazione si sta delineando come un'arma a doppio taglio. Per un verso, promette un'efficienza senza precedenti, la responsabilizzazione dei consumatori e un percorso verso un futuro energetico sostenibile. Le reti intelligenti avanzate, i dati sul consumo energetico in tempo reale (che consentono una più ampia adozione della gestione della domanda a livello domestico) e i sistemi di gestione dell'energia basati sull'IA possono trasformare radicalmente il modo in cui i consumatori interagiscono con i sistemi energetici moderni, prevedono il proprio fabbisogno energetico e ottimizzano l'utilizzo dell'energia. Al momento, in molti Stati membri l'introduzione di queste innovazioni è in fase di stallo, il che impedisce risposte adeguate alla povertà energetica e un'agevole integrazione dei prosumatori e delle comunità energetiche nella rete.

3.2Queste innovazioni hanno il potenziale di democratizzare l'accesso all'energia, ridurre i costi e contribuire in modo significativo a realizzare gli obiettivi del Green Deal europeo. I cittadini e le imprese dell'UE sono nella posizione ideale per esplorare e adottare le nuove tecnologie già disponibili; nel contesto mondiale, il nostro continente risulta relativamente avanzato sul piano della connettività digitale, dell'accesso alle reti e del livello generale di consapevolezza delle famiglie.

3.3Anche dal punto di vista dei benefici, la digitalizzazione può non solo migliorare la penetrazione delle fonti energetiche rinnovabili e la resilienza della rete, ma anche generare vantaggi economici per i consumatori, aumentare la coesione sociale e ridurre la povertà energetica. Nel complesso, la digitalizzazione migliora l'integrazione e l'interazione tra i vari portatori di interessi, il che consente ai consumatori di ottenere un maggiore accesso alle fonti energetiche locali e rinnovabili, traendone maggiori benefici.

3.4Le reti intelligenti e la digitalizzazione svolgono un ruolo cruciale nella decarbonizzazione dell'energia, consentono una gestione più efficiente delle risorse energetiche, facilitano l'integrazione delle energie rinnovabili e ottimizzano i consumi, in particolare attraverso l'analisi dei dati in tempo reale e l'automazione. Le reti intelligenti possono migliorare la stabilità e l'affidabilità della rete rispondendo automaticamente ai cambiamenti del sistema. Rappresentano un formidabile strumento per potenziare le infrastrutture e superare una serie di sfide legate all'accesso all'energia, alla povertà energetica e ai cambiamenti climatici 5 . Nel corso del tempo, gli strumenti digitali possono ridurre i costi operativi ed energetici migliorando l'efficienza del sistema e riducendo i picchi di pressione della domanda.

3.5La digitalizzazione, in particolare attraverso l'automazione guidata dall'IA, l'Internet delle cose (IoT, compreso l'IoT collaborativo) e l'analisi dei dati, consente di monitorare la produzione e il consumo di energia in tempo reale, il che è essenziale per equilibrare l'offerta e la domanda senza ricorrere a fonti energetiche che comportano un'elevata impronta di carbonio. Gli strumenti digitali possono migliorare la resilienza dei sistemi energetici contro le perturbazioni fisiche e informatiche consentendo una capacità di risposta rapida. Sebbene la trasformazione digitale sia alla base di modelli imprenditoriali e servizi innovativi nel settore dell'energia, quali gli aggregatori, non si dovrebbe dimenticare che l'energia è un servizio essenziale il cui accesso deve rimanere un diritto pubblico.

3.6Gli strumenti digitali possono fornire ai consumatori dati dettagliati sull'utilizzo di energia, ponendoli nelle condizioni di prendere decisioni informate sui loro modelli di consumo. La digitalizzazione svolge inoltre un ruolo nel rapporto tra consumatori e servizi di pubblica utilità (gestori dei sistemi di distribuzione, fornitori e aggregatori), ad esempio nella stipula dei contratti e nella fornitura di servizi agli utenti.

3.7Gli strumenti digitali possono inoltre sostenere il processo decisionale nell'elaborazione di politiche maggiormente incentrate sull'utente, in particolare di piani d'azione contro la povertà energetica. È necessario istituire protocolli di comunicazione e condivisione dei dati sul consumo energetico tra i gestori dei sistemi di distribuzione / fornitori e le autorità competenti per favorire l'individuazione dei consumatori vulnerabili e quindi l'introduzione di un sostegno energetico mirato, in particolare per coloro che si trovano in condizioni di povertà energetica latente.

3.8Grazie agli strumenti digitali e alle tecnologie intelligenti, la flessibilità sul versante della domanda potrebbe ridurre il consumo di energia elettrica delle famiglie dell'UE di oltre 71 miliardi di EUR all'anno entro il 2030 6 . Elaborando misure inclusive in materia di flessibilità sul versante della domanda possiamo sbloccare molteplici benefici diretti per le categorie vulnerabili. Tali misure dovrebbero consentire una partecipazione facile e senza stress, garantire il comfort e il benessere e dovrebbero essere integrate con misure di protezione delle tariffe e di sostegno sociale. La chiave per la buona riuscita dell'attuazione della flessibilità sul versante della domanda risiede nella sua capacità di responsabilizzare i consumatori, ridurre i costi dell'energia e contribuire all'efficienza e alla sostenibilità complessive del sistema energetico.

3.9Alcuni dispositivi digitali sofisticati, invece di promuovere il coinvolgimento dei consumatori, rischiano di "spaventare" i consumatori in quanto potrebbero contenere troppe opzioni che non sono essenziali. La proliferazione di questi strumenti e gli elevati costi di acquisto e utilizzo dei dispositivi rischiano di generare sfiducia. Il CESE raccomanda di adottare un approccio equilibrato incentrato sulla progettazione inclusiva e accessibile e di integrare la fornitura di strumenti digitali più avanzati e apparentemente più costosi con misure volte a migliorare la "padronanza" dell'efficienza energetica da parte delle famiglie. Il Comitato propone inoltre di istituire una procedura di controlli di audit per garantire il rispetto di tale principio.

3.10La risoluzione del Parlamento europeo sulle tecnologie di registro distribuito e blockchain (P8_TA(2018)0373) ne evidenzia il potenziale per rafforzare l'autonomia dei cittadini promuovendo il controllo dei dati, riducendo i costi delle transazioni e migliorando la trasparenza 7 . Sostituire le fragili banche dati centralizzate con la tecnologia di registro distribuito (DLT) potrebbe dare ai consumatori maggiore fiducia nel fatto che i dati non saranno alterati. Ciò vale per qualsiasi tipo di dati ritenuto importante che rifletta il comportamento dei consumatori e gli obblighi contrattuali o extracontrattuali, come i dati sulla produzione di energia, il consumo, i servizi collegati ecc.

3.11La tecnologia DLT appare particolarmente promettente nel contesto della condivisione dell'energia e delle comunità energetiche, e la sua utilità per lo scambio tra pari è evidente. Le buone pratiche in materia di trasparenza della governance e di impiego efficiente di tale tecnologia nel settore energetico dovrebbero essere promosse nel mondo accademico e tra i fornitori di tecnologia e i gruppi di consumatori, attraverso piattaforme per lo scambio di conoscenze e gruppi di esperti.

4.Porre rimedio alle carenze sistemiche e gestire le minacce

4.1La digitalizzazione presenta però anche rischi concreti. Le preoccupazioni in materia di proprietà dei dati, sovranità, governance e privacy, la sicurezza e i potenziali attacchi informatici alle infrastrutture energetiche, le lacune, la mancanza di applicazione e il divario digitale che potrebbe lasciare indietro le categorie vulnerabili sono tutte questioni che devono essere attenuate.

4.2La digitalizzazione è un'operazione complessa e costosa. L'attuazione delle tecnologie digitali richiede spesso considerevoli investimenti iniziali nelle infrastrutture e nella formazione. I sistemi digitali aumentano la complessità della gestione dell'energia, portando potenzialmente a nuovi punti di guasto.

4.3Le infrastrutture energetiche sono considerate ad alto rischio ai sensi della normativa sull'IA, come esplicitamente specificato nel suo allegato III. Un'eccessiva dipendenza dalle tecnologie digitali può rendere i sistemi energetici vulnerabili ai guasti delle infrastrutture digitali. Le infrastrutture digitali stesse consumano energia, il che potrebbe vanificare alcuni dei guadagni di efficienza.

4.4Le sfide insite nell'avvento del calcolo quantistico mettono ancora più a rischio l'integrità del sistema energetico 8 . Continuiamo a confidare nel fatto che i gestori di rete e i grandi produttori di energia siano consapevoli di ciò che questo significa per loro e che possiedano competenze di massimo livello che consentano loro di affrontare la "sfida quantistica". Tuttavia, l'impiego di questa nuova potente tecnologia da parte di soggetti malintenzionati potrebbe anche esporre i consumatori a livello di singola unità di consumo.

4.5Gli strumenti digitali rimangono in larga misura inaccessibili a molti, pur essendo tra gli elementi principali delle recenti politiche dell'UE in materia di energia. Questo solleva una domanda importante: ha senso digitalizzare quando non si dispone di energia sufficiente a prezzi accessibili già in partenza? Le famiglie in condizioni di povertà energetica tendono ad avere un accesso più limitato alle moderne tecnologie energetiche, comprese le soluzioni digitali avanzate, a causa della mancanza di conoscenze e/o di competenze, della limitata capacità di investimento e dello scarso interesse delle imprese a fornire soluzioni specifiche per queste famiglie. Le politiche energetiche dovrebbero concentrarsi sulla messa a disposizione di queste tecnologie e sulla loro accettazione da parte delle famiglie in condizioni di povertà energetica, in quanto offrono i presupposti per ridurre la bolletta energetica.

4.6Per ridurre il divario digitale è necessaria un'azione guidata dall'industria: è nell'interesse dei fornitori garantire che i consumatori possano adattarsi senza problemi all'evoluzione dei processi interni e ai nuovi servizi; tuttavia, ciò è possibile solo se i consumatori si rendono conto dei vantaggi dell'interazione digitalizzata. Il modo migliore di procedere è rendere le cose semplici e facili: complicare ulteriormente i servizi sarà controproducente, in quanto i consumatori finiranno per essere più avversi ai rischi connessi all'adozione di qualsiasi nuova tecnologia.

4.7Il CESE sottolinea pertanto la necessità di garantire l'equità e l'inclusività fin dalla progettazione. Alla luce del divario digitale, il CESE chiede di intervenire per rendere le soluzioni e le piattaforme energetiche digitali accessibili e inclusive per tutti i consumatori, comprese le categorie vulnerabili. Questo implica lo sviluppo di strumenti digitali facili da utilizzare che rispondano a esigenze diverse e promuovano la parità di accesso ai servizi energetici digitali. Nel 2022 solo una persona su dieci nell'UE utilizzava termostati, contatori, luci o prese intelligenti o altre soluzioni connesse a Internet per la gestione dell'energia nella propria abitazione 9 . Il divario tra i paesi dell'UE è enorme: dai due terzi degli utenti nei Paesi Bassi all'assenza quasi totale di soluzioni di gestione dell'energia domestica connesse a Internet in Romania e Bulgaria.

4.8Sebbene in generale sia positiva per il funzionamento dei mercati dell'energia, la flessibilità sul versante della domanda è di per sé rischiosa, in quanto l'applicazione di servizi di flessibilità a livello domestico richiede che i consumatori optino per una tariffa variabile legata al mercato, il che potrebbe tradursi nel trasferimento della volatilità dei prezzi alle famiglie. In tali circostanze il consumatore dispone di un potere negoziale limitato o nullo, il che lo rende vulnerabile agli shock dei prezzi e ad altre condizioni di mercato sfavorevoli. Il CESE osserva che è necessario disporre di meccanismi alternativi nel caso in cui si verifichi uno shock "più unico che raro" con effetti disastrosi sulle bollette dei consumatori.

4.9Il CESE ritiene che le sovvenzioni e i contributi diretti abbiano un ruolo nel sostenere l'adozione delle tecnologie e delle infrastrutture digitali, almeno nella fase iniziale di tale adozione. I paesi in fondo alla classifica dell'adozione digitale dovrebbero ricevere un sostegno mirato per accelerare la diffusione di soluzioni connesse a Internet per la gestione dell'energia e la creazione delle infrastrutture necessarie, mentre gli operatori del mercato in tali paesi dovrebbero essere maggiormente controllati per garantire che rispettino gli obblighi dell'UE e nazionali in materia di digitalizzazione.

4.10È noto che l'introduzione di nuove tecnologie e di soluzioni digitali può contribuire a realizzare risparmi energetici significativi e offrire margini di efficienza energetica; tuttavia, i risparmi iniziali possono anche determinare una risalita dei consumi 10 . Il CESE ritiene che tali effetti possano essere ridotti al minimo con misure volte a sviluppare la "padronanza" dei consumatori in materia di energia e la ludicizzazione intelligente, con particolare attenzione alla sufficienza energetica.

4.11Il settore dell'energia dovrebbe dare l'esempio e attuare norme rigorose in materia di riservatezza dei dati per proteggere l'informazione dei consumatori e creare fiducia nei cittadini. La messa a disposizione di tecnologie per i diversi gruppi e per le persone più emarginate dovrebbe costituire una priorità. Gli spazi di sperimentazione normativa potrebbero essere (ri)concepiti in modo tale da orientare le azioni dei soggetti che li utilizzano, rendendo indispensabile un "test di vulnerabilità" per massimizzare i benefici di un regime normativo allentato. Ad esempio, nello sviluppo di un apparecchio o dispositivo "intelligente", la prima preoccupazione è se esso sia in grado di resistere a un attacco informatico doloso in un "crash test". Tuttavia, allo stesso tempo, tali dispositivi devono essere intuitivi per l'utente nella concezione e nell'interfaccia in modo da garantire che, nel peggiore dei casi, anche gli utenti meno esperti siano ancora in grado di adottare le misure necessarie ed evitare le conseguenze peggiori.

4.12Per affrontare le potenziali preoccupazioni etiche derivanti dall'impiego dell'IA e dei big data nel settore dell'energia, il CESE chiede l'attuazione di quadri settoriali rigorosi che pongano l'accento sulla governance etica dell'IA e dei big data, garantendo che queste tecnologie siano utilizzate nel rispetto dei valori umani fondamentali e dei diritti dei consumatori, come previsto dalla normativa sull'IA.

4.13La tecnologia DLT non ha ancora esplicato il suo pieno potenziale nelle attuazioni pratiche quotidiane. Riconoscendo l'importanza di questa tecnologia per garantire la sicurezza dei dati e delle operazioni nel settore dell'energia, e promuovendo in tal modo la trasparenza e la fiducia, il CESE ne sostiene cautamente un maggiore utilizzo nelle applicazioni digitali per le operazioni nel settore dell'energia. Sono necessarie però solide misure di vigilanza normativa e di salvaguardia.

4.14Il divario digitale e quello energetico sono spesso preceduti da una povertà intergenerazionale radicata e dalla disparità di opportunità. Nel mettere in campo gli strumenti finanziari per attenuare questa sfida dovrebbero essere rispettati i principi di una transizione giusta. Al centro della transizione digitale giusta vi è la necessità di fornire sostegno ai settori e ai lavoratori colpiti negativamente dalle perturbazioni dovute alla digitalizzazione. Tale sostegno, sotto forma di programmi di riqualificazione e di assistenza finanziaria, deve essere indirizzato in primo luogo alle persone più vulnerabili e non deve creare nuovi squilibri. Secondo le previsioni, le accademie dell'industria a zero emissioni nette 11 formeranno 100 000 discenti ciascuna entro tre anni dalla loro istituzione; la digitalizzazione del settore energetico, con i suoi evidenti benefici sul piano dell'efficienza energetica, è uno dei settori su cui queste accademie devono concentrarsi.

4.15L'impatto di questo "divario nella digitalizzazione dell'energia" potrebbe essere ancora più ampio di quanto ci si aspetterebbe naturalmente. I consumatori lasciati ai margini della digitalizzazione dell'energia potrebbero non essere in grado di sfruttare le nuove opportunità e di partecipare efficacemente al processo di transizione energetica. Il divario emergente tra "consumatori avanzati" / prosumatori e "consumatori tradizionali" può significare che i consumatori vulnerabili sosterranno una quota relativamente più elevata dei costi del sistema energetico. In questo caso, la transizione energetica sarebbe di natura ingiusta e regressiva. È necessaria un'ampia gamma di misure per garantire un'adeguata inclusione dei consumatori, ad esempio misure di progettazione inclusiva e di accessibilità economica, poiché la digitalizzazione non costituisce un fine in sé.

4.16Sebbene gli strumenti di IA possano sostenere il lavoro delle autorità di regolamentazione, degli organismi ADR e delle organizzazioni dei consumatori individuando dinamiche e carenze nell'attuazione e nell'applicazione dei diritti dei consumatori, tali strumenti non sono infallibili. I consumatori dovrebbero sempre avere diritto alla sorveglianza umana, al fine di controllare e monitorare le pratiche degli operatori del settore energetico e digitale.

4.17Il CESE invita inoltre l'UE ad assumere un ruolo guida nello sviluppo di norme internazionali per i consumatori nel sistema energetico digitale. Trasformare le minacce in opportunità su scala mondiale significa guardare attentamente alle altre regioni per individuare le buone pratiche e adattarle a livello locale, promuovendole al tempo stesso ulteriormente a livello internazionale. Gli sforzi guidati dall'UE per conseguire le più elevate norme in materia di protezione dei consumatori dovrebbero essere concentrati sulla promozione della collaborazione mondiale per creare un approccio unificato ai diritti e agli obblighi dei consumatori digitali.

4.18Per realizzare tale obiettivo è essenziale collaborare con interlocutori mondiali fondamentali quali l'Agenzia internazionale per l'energia (AIE), la Commissione elettrotecnica internazionale (IEC) e la Global Smart Energy Federation (GSEF) [Federazione mondiale per l'energia intelligente]. Queste organizzazioni possono fornire informazioni e sostegno preziosi, garantendo che le norme siano complete e inclusive e rispondano efficacemente alle esigenze dei consumatori di energia digitale in tutto il mondo. Attraverso tale cooperazione, l'UE può guidare gli sforzi per armonizzare le normative, per rafforzare la protezione dei consumatori e per promuovere pratiche energetiche sostenibili su scala mondiale.

Bruxelles, 21 giugno 2024

La presidente della sezione Trasporti, energia, infrastrutture e società dell'informazione

Baiba MILTOVIČA

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