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CCMI/216

Iniziativa sui mondi virtuali

PARERE

Commissione consultiva per le trasformazioni industriali

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Un'iniziativa dell'UE sul web 4.0 e i mondi virtuali: muoversi in anticipo verso la prossima transizione tecnologica

(COM(2023) 442 final)

(SWD(2023) 250)

E-mail di contatto

Marie-Laurence.Drillon@eesc.europa.eu

Amministratrice

Marie-Laurence DRILLON

Data del documento

23/11/2023

Relatore: Andrea MONE

Correlatore: Patrice CHAZERAND

Consultazione

18/08/2023

Base giuridica

Articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea

Organo competente

Commissione consultiva per le trasformazioni industriali

Adozione in CCMI

06/12/2023

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

33/0/1

Adozione in sessione plenaria

DD/MM/YYYY

Sessione plenaria n.

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

…/…/…



1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) appoggia l'obiettivo della Commissione di analizzare un settore i cui benefici e, specialmente, rischi devono ancora essere chiariti e che inciderà profondamente sul prossimo futuro e soprattutto sulle generazioni future. Pertanto, ritiene urgente esaminare se la legislazione oggi in vigore sia sufficiente e adattabile per consentire di far fronte a questa sfida o se sia invece necessaria una nuova normativa.

1.2Il CESE sostiene la scelta dei quattro pilastri enunciati nella comunicazione in esame. Nondimeno, ritiene che la dimensione sociale dei mondi virtuali, cruciale per ciascuno di questi pilastri, meriti maggiore attenzione, in particolare per quanto riguarda l'impatto dei mondi virtuali sulle condizioni di lavoro, sulla salute e sulla sicurezza di coloro che li utilizzano o vi lavorano, nonché l'impatto sulle persone vulnerabili.

1.3Inoltre, il CESE considera importante:

·promuovere lo sviluppo di una normazione industriale a livello mondiale, anche per quanto riguarda i protocolli di interoperabilità: tutte le parti interessate dovrebbero contribuire a questo aspetto fondamentale per la creazione di un ambiente responsabile, con uno sforzo collaborativo che faccia da complemento alla legislazione volto a consentire l'integrazione ottimale delle imprese e delle tecnologie europee nei mondi virtuali;

·promuovere la cooperazione tra il settore pubblico e quello privato per far crescere i mondi virtuali industriali garantendo nel contempo il rispetto delle norme etiche e giuridiche;

·finanziare progetti di ricerca e innovazione dedicati ai mondi virtuali, con un sostegno specifico alle start-up e alle PMI, nonché nuovi programmi di alfabetizzazione digitale rivolti ai giovani o agli adulti e iniziative di sviluppo delle competenze e di formazione tese a soddisfare le esigenze delle imprese che operano negli ambienti del mondo virtuale;

·applicare tutta la legislazione in vigore pertinente (ad esempio in materia di concorrenza, protezione dei dati, proprietà intellettuale), nonché digitalizzare ulteriormente la pubblica amministrazione e migliorare l'accessibilità in quanto condizioni preliminari per la costruzione sostenibile dei mondi virtuali;

·valutare misure concrete per sviluppare mondi virtuali sostenibili, ad esempio l'introduzione di criteri di neutralità in termini di emissioni di carbonio per le applicazioni web 4.0 e l'adozione di una Carta dei valori che accompagni il processo legislativo per stare al passo con i rapidi cambiamenti tecnologici.

2.Osservazioni generali

2.1La comunicazione pubblicata dalla Commissione l'11 luglio 2023 1 è intesa a guidare la prossima transizione tecnologica e a garantire un ambiente digitale aperto, sicuro, affidabile, equo e inclusivo in relazione a quattro pilastri strategici fondamentali: persone e competenze, imprese, amministrazioni pubbliche e governance. 

2.2Il CESE accoglie con favore la comunicazione in esame, che rispecchia il nucleo essenziale del proprio parere sul tema 2 . Detto ciò, fa osservare che i mondi virtuali, derivanti da uno sviluppo tecnologico in rapida evoluzione, hanno pesanti implicazioni per il mondo del lavoro e per la società in generale, vale a dire per la vita quotidiana delle future generazioni di cittadini europei, e che quindi, se si vuol conseguire l'obiettivo della Commissione di "realizzare [...] mondi virtuali che rispecchino i valori e i principi dell'UE e i diritti fondamentali" 3 , il nostro ambiente virtuale e le norme che lo disciplinano devono essere costruiti in modo responsabile.

2.3La Commissione ravvisa nel passaggio al web 4.0 "una transizione tecnologica rivoluzionaria" 4 e nel contempo riconosce che "[l']UE dispone di un quadro legislativo solido e orientato al futuro che si applica già a diversi aspetti dello sviluppo dei mondi virtuali e del web 4.0" 5 : da un lato, una definizione del web 4.0 come un insieme eterogeneo di tecnologie alimentate da dati e di grande aiuto per i cittadini e le imprese; dall'altro, una nutrita serie di norme (ad esempio il regolamento generale sulla protezione dei dati - RGPD), le quali però andrebbero verificate sotto il profilo dell'applicabilità e migliorate sotto quello dell'esecutività per garantire una protezione dei dati equilibrata e priva di punti deboli. Adeguare le norme esistenti potrebbe non essere sufficiente: ad esempio, le disposizioni in materia di salute e sicurezza del nostro mondo materiale non saranno facilmente adattabili alla dimensione immersiva dei mondi virtuali; l'"effetto Proteo" 6 dimostra che l'utilizzo di un avatar può influenzare il comportamento anche nella vita reale di chi si immedesima in esso. Sarà probabilmente necessario prendere in considerazione ulteriori interventi giuridici, volti a garantire che gli ambienti virtuali siano efficienti e sicuri sia per le imprese che per gli utenti e i lavoratori.

2.4Il CESE incita adesso l'UE a mantenere vivo questo slancio, i cui buoni risultati sono frutto di una cooperazione basata sulla fiducia tra il livello di governo e tutte le parti interessate, e a far sì che il progresso tecnologico e la creatività degli inventori non rendano obsoleta la legislazione. Al fine di promuovere mondi virtuali socialmente sostenibili, il CESE raccomanda vivamente alla Commissione di cooperare con le parti sociali, le organizzazioni della società civile, le imprese e il mondo accademico, nei loro diversi e specifici ruoli e funzioni, per elaborare una Carta dei valori e monitorarne l'applicazione.

2.5La scelta dei quattro pilastri indicati nella comunicazione in esame appare decisamente giustificata per garantire una piena rendicontabilità, che costituisce a sua volta la pietra angolare di un controllo democratico efficace. Armonizzando tali pilastri in maniera ottimale in tutta l'UE, grazie al coinvolgimento costante degli Stati membri, si potranno evitare squilibri e scappatoie.

2.6L'orientamento generale delle politiche elencate nella comunicazione (in particolare il regolamento sui servizi digitali e quello sui mercati digitali), in linea con i pareri finora adottati dal CESE e combinato con l'esperienza pratica acquisita sulla base dei successi e delle carenze di alcune di esse, dimostra che l'UE ha una reale possibilità di "assumere un ruolo di primo piano nei mercati emergenti collegati al web 4.0 e ai mondi virtuali" 7 , ma a condizione che si agisca subito: il CESE sostiene fermamente sia questa legittima ambizione che il percorso proposto per realizzarla, con un'attenzione alla cooperazione internazionale che trova esempio nel Global Gateway.

2.7Detto ciò, il CESE osserva che la dimensione sociale dei mondi virtuali è cruciale in tutti e quattro i pilastri e merita maggiore attenzione, per accrescere la consapevolezza e l'integrazione delle questioni collegate. Come sottolineato nel suo parere esplorativo sul tema Iniziativa sui mondi virtuali, come il metaverso 8 , il CESE ritiene che i mondi virtuali avranno un impatto profondo sul benessere, sulla salute e sulla sicurezza degli utenti e dei lavoratori di tali mondi. È quindi essenziale adottare, anche attraverso il dialogo sociale e la contrattazione collettiva, misure adeguate per migliorare le condizioni di lavoro, garantire un facile accesso alle informazioni pertinenti, dare priorità alla sicurezza dei lavoratori e offrire percorsi di formazione per sviluppare competenze e abilità. Più in generale, l'UE deve assicurarsi che la regolamentazione vigente applicabile al mondo reale sia rispettata anche nei mondi virtuali che ne riproducono i vincoli. Per rispondere ai requisiti specifici delle varie categorie di mondi virtuali, occorrerebbe adottare le iniziative normative appropriate: procedere a una valutazione approfondita della legislazione vigente per individuare gli ambiti in cui le loro disposizioni si applicano sia al mondo fisico che ai mondi virtuali pertinenti e, laddove si riscontrino lacune normative, introdurre i nuovi quadri giuridici necessari.

2.8In linea con il proprio parere sul tema Iniziativa sui mondi virtuali, come il metaverso 9 , il CESE ravvisa, per quanto riguarda l'impatto ambientale, un duplice effetto: se, da un lato, il consumo energetico aumenta in funzione della domanda di una maggiore potenza di calcolo e connettività, dall'altro i progressi tecnologici senza impedimenti consentono all'industria delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) di ridurre sempre di più l'impronta di carbonio. Kit di misurazione appropriati, basati su norme concordate a livello internazionale, contribuiranno a modellizzare e quantificare l'impatto della tecnologia digitale sul consumo energetico nei diversi settori economici. Finché le fonti statistiche non acquisiranno maggiore affidabilità, la Commissione potrebbe promuovere la neutralità in termini di emissioni di carbonio, misurata sulla base di standard internazionali, facendone un criterio per la creazione di applicazioni web 4.0 nell'UE, e fornire incentivi alla riduzione dell'impronta di carbonio delle imprese attraverso il ricorso ai mondi virtuali.

3.Osservazioni particolari

3.1Persone e competenze

3.1.1Il CESE elogia le misure attive proposte dalla Commissione per creare un bacino di talenti composto da specialisti del mondo virtuale. La collaborazione con l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (European Institute for Innovation and Technology - EIT) e le sue comunità della conoscenza e dell'innovazione (CCI) dovrebbe attrarre gli istituti di istruzione, le organizzazioni di ricerca e le imprese di punta desiderosi di "rafforzare la capacità tecnologica virtuale dell'UE". Analogamente, i partenariati multilaterali hanno già dato ampia prova della loro efficacia, e la loro promozione da parte dell'UE ne migliorerà ulteriormente le prestazioni. Essendo la formazione un fattore chiave per ottenere buoni risultati nei mondi virtuali, il CESE chiede una maggiore lungimiranza sia nei programmi universitari che nel miglioramento delle competenze e nella riqualificazione professionale a livello di imprese e di enti locali, al fine di rendere l'Europa autosufficiente riguardo alle competenze necessarie per rimanere leader mondiale. Garantire un'adeguata appropriazione dei mondi virtuali da parte dei giovani europei dovrebbe infatti essere un passo cruciale per il successo.

3.1.2Il CESE sostiene fermamente lo sviluppo di pacchetti di strumenti sui mondi virtuali per il grande pubblico al fine di migliorare l'accessibilità e la sicurezza degli ambienti virtuali, in linea con gli obiettivi e gli interessi dei giovani. Questi "pacchetti di strumenti" devono peraltro essere diversi da quelli destinati alle imprese. Inoltre, occorrerebbe valutare l'opportunità di varare anche politiche vincolanti per conseguire l'obiettivo di mondi virtuali equi e auspicabili.

3.1.3Il CESE osserva che, nella sezione "Persone e competenze", la comunicazione in esame 10 non dedica sufficiente attenzione all'impatto sulle condizioni di lavoro e ai possibili modi di coinvolgere i lavoratori per migliorare l'uso delle loro stesse innovazioni sul luogo di lavoro. Considerati gli aspetti problematici della proposta di regolamento sull'IA per quanto concerne il luogo di lavoro, il CESE sottolinea la necessità di garantire mondi virtuali responsabili, concentrandosi sulla creazione di posti di lavoro di qualità, sulla protezione sociale e sulla partecipazione dei lavoratori, in linea con il "nuovo contratto sociale" prospettato nella relazione di previsione strategica 2023 11 e nel pilastro europeo dei diritti sociali. Inoltre, collegare i sistemi di istruzione e quelli di formazione è fondamentale per promuovere un ambiente di apprendimento virtuale che tenga conto delle peculiarità dei diversi utenti (gruppi destinatari) in una prospettiva di apprendimento permanente. È pertanto essenziale che l'iniziativa diventi parte integrante del processo di revisione, attualmente in corso, dello spazio europeo dell'istruzione.

3.1.4L'industria e il commercio sono due settori estremamente interessati dallo sviluppo dei mondi virtuali. In relazione all'attuazione del web 4.0, la conduzione di studi su settori specifici garantirebbe la scalabilità del processo, l'adeguato coinvolgimento degli addetti del settore e la tutela dei loro diritti e delle loro condizioni di lavoro, per tutta la durata di questa trasformazione. Tra due-tre anni dovrebbe poi essere condotta, con l'ausilio della CCMI, una valutazione più orizzontale, volta a fornire ai responsabili politici una panoramica completa e dettagliata dell'impatto effettivo su tutte le parti interessate, compresi i nostri partner a livello mondiale.

3.1.5Occorre tenere conto dell'aumento della violenza, dell'odio, del razzismo e della discriminazione nei confronti di particolari categorie di persone, dai giovani alle donne. Anche la disuguaglianza indotta dalla distribuzione ineguale delle tecnologie richiede dei correttivi. Come è noto, gli algoritmi replicano i pregiudizi dello sviluppatore originale aggiungendo strati di distorsioni automatizzate che possono sfuggire agli stessi operatori (il problema dell'opacità dei processi automatizzati noto come "scatola nera"): il modo in cui questo pesante carico di distorsioni (in aggiunta ai dati) influenzerà le varie parti interessate dovrebbe essere pienamente documentato. Inoltre, è necessario affrontare anche la questione dello status giuridico del "gemello virtuale", vale a dire dell'avatar, dell'utente e/o lavoratore del mondo virtuale. La questione se l'avatar debba essere considerato un soggetto giuridico autonomo oppure, al contrario, un oggetto giuridico sul quale gli utenti possano vantare diritti di qualche natura (ad esempio, di proprietà intellettuale) deve essere chiarita con urgenza a livello mondiale.

3.1.6Infine, l'applicazione della lex loci laboris, ossia della legge del luogo in cui il lavoro viene svolto (quello cioè dove risiede il meta-lavoratore), che è il criterio oggi prevalente ai fini dell'individuazione delle tutele imperative vigenti in materia di lavoro a norma del regolamento europeo Roma I 12 , incentiverebbe le imprese che operano nei mondi virtuali a selezionare i meta-lavoratori tra coloro che risiedono nei paesi in cui le norme di tutela del lavoratore sono (più) blande o indulgenti. I rischi di una tale ricerca opportunistica della giurisdizione più favorevole ("law shopping") sono stati correttamente sottolineati anche nella comunicazione in esame ("[n]el settore dell'occupazione vi è il rischio che vengano attuati tentativi di aggirare le norme sociali dell'UE, ad esempio imponendo norme sociali inferiori agli utenti dei mondi virtuali" 13 ): essi devono solo essere affrontati in modo approfondito.

3.1.7Oltre a promuovere e rafforzare il ruolo specifico del dialogo sociale, è di cruciale importanza migliorare il dialogo civico regolare in tutti gli aspetti del web 4.0 e del mondo virtuale al fine di accrescere la centralità dell'essere umano, l'inclusione, la sicurezza e la trasparenza – dimensioni, queste, in cui le organizzazioni della società civile svolgono una funzione chiave.

3.2Imprese

3.2.1Il CESE appoggia pienamente l'urgente sviluppo di una tabella di marcia industriale e tecnologica attraverso un nuovo partenariato europeo, da avviare in consultazione con gli Stati membri. Analogamente, il CESE è favorevole a includere le tecnologie del web 4.0 e dei mondi virtuali tra i potenziali beneficiari dell'iniziativa STEP recentemente proposta dalla Commissione.

3.2.2Il CESE sostiene i piani basati sui cluster al fine di sfruttare il successo della rete dei poli europei dell'innovazione digitale promuovendo gli scambi e la formazione tra i poli dei mondi virtuali. La coalizione industriale sulla realtà virtuale e aumentata darà probabilmente un contributo pratico ai progressi attesi su questo fronte. I mondi virtuali offrono all'Europa un percorso per rafforzare la nostra leadership nella produzione e distribuzione di contenuti, a patto però di fornire al settore delle arti, della cultura e dell'intrattenimento un sostegno adeguato, anche mediante il potenziamento di appositi programmi europei come Europa creativa, Erasmus+, Alleanza per l'innovazione e InvestEU, giacché senza tale sostegno questa leadership rischieremmo di perderla.

3.2.3Il CESE accoglie con favore le proposte relative alla migrazione virtuale di strumenti e misure ben collaudati come gli spazi di sperimentazione normativa, la promozione di un contesto favorevole alle PMI basato sulle buone pratiche, la progettazione collaborativa e la puntuale e rigorosa attuazione dei diritti di proprietà intellettuale, nonché la normazione e l'interoperabilità. Occorre tuttavia assicurare un monitoraggio preciso e costante di questa migrazione; diversamente, infatti, tale processo rischia non solo di nuocere alla competitività delle imprese dell'UE, ma anche di intaccare la fiducia dei cittadini nei mondi virtuali e quindi di incorrere in una grave battuta d'arresto. Dato che la normazione e gli spazi di sperimentazione normativa sono determinanti per il successo di una transizione, il CESE sottolinea che essi devono fare propri i principi di prevenzione e precauzione, che oggi sono alla base di un'Europa sociale, e garantire il coinvolgimento delle parti sociali in ogni fase del processo.

3.2.4Il CESE sostiene con forza il miglioramento della sostenibilità, un parametro chiave in cui il web 4.0 può svolgere un ruolo guida. La manutenzione predittiva resa possibile dall'IA costituisce un esempio di rafforzamento della sostenibilità e quindi di conseguimento degli obiettivi della responsabilità sociale delle imprese su scala mondiale. I mondi virtuali, attraverso i gemelli digitali, consentiranno di anticipare i cambiamenti nelle imprese e nelle comunità, coinvolgendo nel contempo i lavoratori delle prime e i membri delle seconde. Sul piano sociale, ciò significa tenere maggiormente conto delle necessità di ciascun individuo.

3.2.5È necessario assicurare il rispetto di quadri normativi efficaci per prevenire le pratiche monopolistiche e garantire una concorrenza leale all'interno del panorama delle piattaforme virtuali. Tali normative dovrebbero inoltre assicurare una robusta protezione dei dati per salvaguardare la vita privata e la sicurezza degli utenti in ambienti digitali potenziati. Una regolamentazione proattiva promuoverà un ecosistema mondiale virtuale sano e competitivo, nel rispetto dei diritti fondamentali degli utenti.

3.2.6Il CESE ribadisce la necessità di affrontare, in coordinamento con l'OCSE, le questioni relative alla tassazione delle attività svolte nel mondo virtuale e alla creazione di meccanismi normativi adeguati per garantire pratiche fiscali eque, come già affermato nel parere sul tema Iniziativa sui mondi virtuali, come il metaverso 14 .

3.3Amministrazioni pubbliche

3.3.1Il CESE apprezza gli sforzi da tempo profusi dalla Commissione per promuovere l'adozione della tecnologia digitale nelle amministrazioni pubbliche. In particolare, tiene ad esprimere il suo sostegno per il progetto faro di interesse pubblico intitolato European CitiVerse. Questa iniziativa basata sui gemelli digitali potrebbe infatti ottimizzare la gestione urbana e, come benefico effetto collaterale, aiutare i cittadini di ogni estrazione sociale a rendersi conto, in modo diretto e concreto, di ciò che i mondi virtuali possono fare per migliorare la loro vita quotidiana, accelerando in tal modo la diffusione dei mondi virtuali in ogni parte d'Europa.

3.3.2Il CESE valuta positivamente la prevista istituzione dei consorzi per un'infrastruttura digitale europea (European digital infrastructure consortia - EDIC) con l'obiettivo di accelerare e semplificare i progetti di collaborazione multinazionali volti a facilitare la realizzazione congiunta di soluzioni virtuali. Le infrastrutture sono una condizione preliminare per lo sviluppo di mondi virtuali responsabili. E il CESE promuove tutti gli sforzi, in particolare quelli compiuti attraverso investimenti pubblici, volti a ridurre il divario infrastrutturale tra le regioni.

3.4Governance

3.4.1Il CESE concorda con la Commissione in merito all'enorme portata della futura transizione tecnologica; e una governance e un monitoraggio multilaterali saranno cruciali per garantire una gestione efficace nel contesto in rapida evoluzione dei mondi virtuali. I motori di questa "governance partecipativa", che è la pietra angolare del controllo democratico, devono essere la responsabilità, l'inclusività e una governance ispirata alla società e incentrata sugli interessi dell'essere umano. Le parti sociali in particolare hanno un ruolo importante da svolgere nell'anticipare i cambiamenti, nell'applicare le innovazioni all'interno del mercato del lavoro e nell'affrontare gli eventuali squilibri. Il rilancio del dialogo sociale e il coinvolgimento delle organizzazioni della società civile potrebbero rivelarsi il modo più efficace per sensibilizzare i cittadini europei in merito ai benefici potenziali derivanti dall'uso agile del web 4.0 nella sanità, nei servizi pubblici, nella lotta ai cambiamenti climatici e in altre dimensioni delle società basate sui dati.

3.4.2Considerate le innumerevoli sfide che si profilano, il CESE ritiene cruciale stimolare urgentemente ulteriori ricerche in questo campo – iniziando con il cogliere le molte opportunità offerte da Orizzonte Europa – al fine di sensibilizzare tutti gli attori, di affrontare in modo ponderato e razionale i vari pregiudizi e di far sì che l'avvento del web 4.0 sia pienamente conforme ai principi di centralità della persona, in modo che le nuove tecnologie siano un'opportunità di sviluppo e non una fonte di pericolo per la specie umana. La Commissione deve promuovere e diffondere in tutta Europa le buone pratiche, come pure il rispetto dei valori da modellare attorno al web 4.0.

Bruxelles, 6 dicembre 2023

Pietro Francesco DE LOTTO

Presidente della commissione consultiva per le trasformazioni industriali

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(1)       COM(2023) 442 final .
(2)    GU C 228 del 29.6.2023, pag. 76.
(3)     COM(2023) 442 final .
(4)     COM(2023) 442 final .
(5)     COM(2023) 442 final .
(6)    Studi recenti hanno infatti messo in luce come l'utente umano possa, in certa misura, percepire e avvertire sul proprio corpo l'effetto delle sensazioni del suo avatar (ad es. provare un senso di vertigine quando l'avatar si trova sull'orlo di un precipizio): un fenomeno noto come "effetto Proteo" (sul punto si rinvia a M. Biasi, "The Labour Side of the Metaverse" [Gli aspetti lavoristici del metaverso], contributo esterno alla rivista Italian Labour Law e-Journal, 2023, 16(1), I-X).
(7)     COM(2023) 442 final .
(8)    GU C 228 del 29.6.2023, pag. 76.
(9)      GU C 228 del 29.6.2023, pag. 76.
(10)     COM(2023) 442 final .
(11)     2023 Relazione di previsione strategica 2023 – Sostenibilità e benessere dei cittadini come fulcro dell'autonomia strategica aperta dell'Europa, COM(2023) 376 final .
(12)     Regolamento (CE) n. 593/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali (Roma I) ; cfr. M. Biasi e M. Murgo, "The virtual space of the Metaverse and the fiddly identification of the applicable labor law" [Lo spazio virtuale del metaverso e la problematica individuazione del diritto del lavoro applicabile], Italian Labour Law e-Journal, 2023, vol. 16, n. 1, pagg. 1-11.
(13)     COM(2023) 442 final , pag. 3.
(14)    GU C 228 del 29.6.2023, pag. 76.