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INT/1019

L'approfondimento del mercato unico attraverso la digitalizzazione

PARERE

Sezione Mercato unico, produzione e consumo

Una via da seguire per l'approfondimento del mercato unico attraverso la digitalizzazione

(parere d'iniziativa)

E-mail di contatto

int@eesc.europa.eu

Amministratore

Marco MANFRONI

Data del documento

09/10/2023

Relatrice: Mira-Maria DANISMAN

Decisione dell'Assemblea plenaria

25/01/2023

Base giuridica

Articolo 52, paragrafo 2, del Regolamento interno

Parere d'iniziativa

Sezione competente

Mercato unico, produzione e consumo

Adozione in sezione

03/10/2023

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

48/0/0

Adozione in sessione plenaria

DD/MM/YYYY

Sessione plenaria n.

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

…/…/…



1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ritiene che la digitalizzazione svolga un ruolo significativo nel mercato unico e, nel presente parere d'iniziativa, suggerisce il modo in cui potrebbe apportare un ulteriore valore aggiunto al funzionamento di tale mercato e migliorare il godimento delle libertà che esso garantisce.

1.2La digitalizzazione dei trasporti e la logistica sono cruciali nel potenziare la libera circolazione delle merci. Da qui nasce la necessità di investimenti adeguati in infrastrutture di trasporto in grado di soddisfare esigenze future. Il CESE invita inoltre gli Stati membri a intensificare gli sforzi per facilitare il ricorso a documenti elettronici relativi ai trasporti.

1.3L'introduzione di passaporti digitali dei prodotti costituisce un esempio di come la digitalizzazione possa contribuire alla libera circolazione delle merci nel mercato unico; in questo contesto è indispensabile altresì garantire la tutela dei segreti commerciali e dei diritti di proprietà intellettuale.

1.4Il commercio elettronico offre alle imprese notevoli opportunità di raggiungere più facilmente i clienti in altri Stati membri e fornisce ai consumatori una scelta più ampia e un accesso più agevole a beni e servizi. Il CESE chiede interventi volti a superare le barriere che attualmente ostacolano il commercio elettronico nel mercato unico, ad esempio applicando le norme dell'UE sui geoblocchi.

1.5Il CESE propone di riportare all'ordine del giorno la proposta, ritirata dalla Commissione, relativa a una carta elettronica dei servizi che puntava ad aiutare i prestatori di servizi a operare a livello transfrontaliero, in quanto si tratta di uno strumento pratico per promuovere il mercato unico dei servizi.

1.6Il CESE sollecita l'introduzione di sistemi di identificazione digitale standardizzati e sicuri, come la carta d'identità elettronica, che offrono ai cittadini, ai residenti e alle imprese dell'UE un mezzo di identificazione digitale sicuro che può essere utilizzato in diversi servizi e piattaforme online all'interno del mercato unico.

1.7Il CESE chiede lo sviluppo e l'espansione di iniziative nel settore della digitalizzazione della sicurezza sociale e della mobilità dei lavoratori, e incoraggia l'avvio di iniziative come la tessera europea di sicurezza sociale.

1.8La digitalizzazione svolge un ruolo centrale nella libera circolazione dei capitali all'interno del mercato unico e nell'attività transfrontaliera dei servizi finanziari. Per promuovere le applicazioni fintech l'Unione europea dovrebbe armonizzare ulteriormente la regolamentazione dei servizi finanziari digitali e incrementare il finanziamento dell'innovazione per le soluzioni digitali.

1.9Il CESE sottolinea l'importanza di garantire un mercato unico dei dati ben funzionante, in quanto è essenziale per rafforzare le altre quattro libertà del mercato unico mediante la digitalizzazione. Un mercato unico ben funzionante, accompagnato da solide misure di cibersicurezza e da un'adeguata protezione dei dati, accresce inoltre la resilienza, la sovranità e la competitività dell'UE nel contesto globale della digitalizzazione.

1.10Il CESE sottolinea l'importanza di intensificare gli investimenti nelle infrastrutture digitali, nella ricerca e nell'innovazione e nello sviluppo delle competenze, tutti fattori abilitanti fondamentali per la digitalizzazione.

1.11Pone l'accento sulla necessità che la digitalizzazione avvenga in maniera sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Occorre dedicare la dovuta attenzione a prevenire gli impatti ambientali dannosi della digitalizzazione e i divari digitali per quanto riguarda l'accesso alle infrastrutture e alle competenze.

1.12Il CESE chiede un quadro normativo di sostegno adeguato e un'efficace applicazione delle norme comuni dell'UE da parte degli Stati membri. Inoltre, la digitalizzazione della governance pubblica (e-governance) è fondamentale per consentire ai cittadini e alle imprese di esercitare le loro attività nel mercato unico in maniera più semplice, più rapida e meno costosa, ad esempio in relazione agli appalti pubblici, alla fiscalità, alle registrazioni e ad altri obblighi amministrativi.

2.Contesto del parere

2.1La digitalizzazione ha rivestito un ruolo sempre più importante nell'economia e nella società nei 30 anni dalla nascita del mercato unico europeo. Le tecnologie digitali come i dispositivi mobili, il commercio elettronico e il cloud computing hanno assunto un ruolo centrale nella vita quotidiana dei cittadini e delle imprese in Europa. Queste tecnologie hanno anche facilitato il godimento dei diritti di libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali e hanno creato una quinta libertà del mercato unico, la libera circolazione dei dati, promuovendo in ultima istanza un'economia europea competitiva e un tenore di vita più elevato.

2.2L'UE ha assunto un ruolo attivo nel settore della digitalizzazione elaborando un quadro normativo e delle norme specifiche, investendo nelle infrastrutture digitali e promuovendo le competenze digitali e l'innovazione. Questi investimenti hanno dato i loro frutti, poiché hanno determinato un miglioramento della connettività, l'offerta di prodotti e servizi innovativi e il rafforzamento della crescita economica. Tuttavia, il mercato unico è lungi dall'essere perfetto.

2.3Data l'evidente necessità di compiere passi avanti ulteriori nel funzionamento e nell'integrazione del mercato unico, nel presente parere d'iniziativa vengono esaminati il ruolo e il potenziale della digitalizzazione nel migliorare le possibilità di godere delle libertà offerte dal mercato unico. Il parere si basa su numerosi pareri elaborati in passato dal CESE sul tema della digitalizzazione e del mercato unico 1 .

3.Il rafforzamento del mercato unico attraverso la digitalizzazione

3.1Libera circolazione delle merci

3.1.1La digitalizzazione dei trasporti e della logistica svolge un ruolo cruciale nel potenziare la libera circolazione delle merci. Essa comporta, da un lato, la digitalizzazione del sistema di trasporto fisico, compresi i veicoli, le infrastrutture e la gestione del traffico, e, dall'altro, la digitalizzazione delle informazioni sul trasporto merci, permettendo quindi di razionalizzare i processi e di ridurre gli oneri amministrativi nel commercio transfrontaliero dell'UE. In questo ambito gli Stati membri dovrebbero intensificare gli sforzi per facilitare il ricorso a documenti elettronici relativi ai trasporti.

3.1.2Lo sviluppo digitale migliora le condizioni per l'intermodalità e contribuisce ad aumentare l'efficienza, la produttività e la sicurezza del trasporto merci e della logistica. Sono pertanto necessari investimenti adeguati sia nelle infrastrutture tradizionali che in quelle digitali avanzate, al fine di sostenere infrastrutture di trasporto adeguate alle esigenze future, garantendo una circolazione transfrontaliera fluida di merci sia all'interno che all'esterno dell'UE. Inoltre, data la crescente elettrificazione e il crescente uso dell'idrogeno nei trasporti, le infrastrutture digitali, energetiche e dei trasporti sono sempre più interconnesse.

3.1.3L'introduzione dei passaporti digitali dei prodotti costituisce un esempio di come la digitalizzazione possa contribuire ulteriormente alla libera circolazione delle merci nel mercato unico, in quanto consente ai consumatori, alle imprese e alle autorità di accedere a un'ampia gamma di informazioni digitali sulle caratteristiche dei prodotti, aumentando così la fiducia nel mercato 2 . Ciò nondimeno, è importante sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) migliorandone le competenze digitali e la conoscenza degli impatti ambientali. Andrebbe prestata particolare attenzione alle MPMI che operano nelle catene di approvvigionamento. È inoltre indispensabile garantire la tutela dei segreti commerciali e dei diritti di proprietà intellettuale nell'utilizzo dei suddetti passaporti digitali.

3.2Libera circolazione dei servizi

3.2.1La libera circolazione dei servizi all'interno del mercato unico ha compiuto notevoli passi avanti negli ultimi 30 anni, anche se sussistono ancora molte difficoltà. La direttiva europea sui servizi ha contribuito in modo significativo all'integrazione del mercato dei servizi dell'UE. Tuttavia, esistono tuttora dei requisiti nazionali supplementari, quali i regimi di licenze complessi che ostacolano la libera circolazione dei servizi nel mercato unico dell'UE. Il CESE ritiene che la digitalizzazione possa superare alcune di queste difficoltà, ad esempio agevolando la fornitura di servizi elettronici.

3.2.2Le piattaforme digitali consentono alle imprese di fornire, e ai cittadini di acquistare, un'ampia gamma di servizi nel mercato unico. Sebbene l'UE si sia adoperata per sostenere l'economia europea delle piattaforme, il quadro normativo dovrebbe essere attuato, monitorato e riesaminato periodicamente per garantire che resti al passo con l'evoluzione del panorama digitale e non crei ostacoli inutili all'ingresso sul mercato e all'innovazione.

3.2.3Pur trasformando i modelli aziendali, il commercio elettronico offre alle imprese notevoli opportunità di raggiungere più facilmente clienti situati in altri Stati membri. Analogamente, gli acquisti online offrono ai consumatori una scelta più ampia e un accesso più agevole a beni e servizi. Le azioni volte a superare le barriere che attualmente ostacolano il commercio elettronico possono contribuire a migliorare il funzionamento del mercato unico, ad esempio facendo rispettare le norme dell'UE sui geoblocchi 3 . È inoltre importante assicurarsi che le norme siano tecnologicamente neutre dal punto di vista dei canali di vendita, ed è altresì necessaria un'adeguata protezione dei consumatori per contrastare le pratiche ingannevoli nel commercio elettronico.

3.2.4La proposta della Commissione relativa a una carta elettronica dei servizi 4 , che mirava ad aiutare i prestatori di servizi a operare a livello transfrontaliero, ha costituito un tentativo di superare alcuni degli ostacoli alla libera circolazione dei servizi. La carta avrebbe consentito ai prestatori di servizi di utilizzare una procedura interamente elettronica a livello dell'UE per espletare le formalità relative all'offerta di servizi in un altro Stato membro, con conseguente riduzione degli oneri amministrativi e maggiore certezza del diritto per i prestatori di servizi. Il CESE chiede che questo punto sia riproposto all'ordine del giorno, in quanto si tratta di un esempio pratico di come la digitalizzazione possa rafforzare ulteriormente la libera circolazione dei servizi nel mercato unico.

3.3Libera circolazione delle persone

3.3.1La creazione del certificato COVID digitale europeo è un esempio recente di come la digitalizzazione possa sostenere la libera circolazione delle persone anche in situazioni eccezionali, come una pandemia mondiale.

3.3.2Sistemi di identificazione digitale standardizzati e sicuri, come le carte d'identità elettroniche, sono uno strumento essenziale per agevolare la libera circolazione delle persone. Tali sistemi semplificano i processi di verifica negli Stati membri e riducono la necessità di ricorrere a controlli manuali e a documenti cartacei. A questo riguardo, la recente proposta della Commissione relativa a un quadro per un'identità digitale europea 5 rappresenta un passo avanti positivo che offre ai cittadini, ai residenti e alle imprese dell'UE un mezzo di identificazione digitale sicuro che può essere utilizzato in diversi servizi e piattaforme online all'interno del mercato unico.

3.3.3L'ulteriore digitalizzazione nel settore della sicurezza sociale e della mobilità dei lavoratori può apportare un valore aggiunto al mercato unico e alla libera circolazione delle persone. Occorre intensificare gli interventi a livello nazionale ed europeo per semplificare ulteriormente le procedure, ridurre gli ostacoli amministrativi e progredire verso sistemi di sicurezza sociale più interoperabili, interconnessi e automatizzati 6 che consentano un'applicazione più rapida e corretta delle modalità di riscossione dei contributi e di erogazione delle prestazioni. Al riguardo si stanno mettendo a punto delle iniziative promettenti che potrebbero favorire la mobilità dei lavoratori.

3.3.4La tessera europea di sicurezza sociale (ESSPASS) è una nuova iniziativa della Commissione volta a creare uno strumento digitale che consenta ai cittadini di dimostrare la loro copertura sociale e i loro diritti sociali quando si trovano in un altro Stato membro dell'UE. Un altro progetto interessante è quello relativo al Servizio europeo di monitoraggio delle pensioni, che mira a istituire un sistema di informazione online sulle pensioni individuali negli Stati membri dell'UE, al fine di aiutare i lavoratori a stabilire i loro diritti pensionistici.

3.3.5I tesserini di lavoro digitali possono essere utilizzati per garantire che il datore di lavoro o il lavoratore stesso rispettino i requisiti sociali o di altro tipo. Questi tesserini, come la tessera professionale europea (EPC), facilitano la mobilità dei lavoratori nell'UE. Benché tali tesserini siano considerati principalmente di competenza nazionale, l'Unione può contribuire assicurandone l'interconnettività e diffondendo le buone pratiche in questo campo.

3.4Libera circolazione dei capitali

3.4.1La digitalizzazione svolge un ruolo centrale nella promozione della libera circolazione dei capitali all'interno del mercato unico ed è in grado di rafforzare l'attività transfrontaliera dei servizi finanziari nell'UE, ad esempio nel settore dei servizi finanziari e assicurativi al dettaglio. Il trattamento digitale dei pagamenti facilita la libera circolazione dei beni e dei servizi nel mercato unico grazie a transazioni più rapide e meno costose per i consumatori e le imprese. La digitalizzazione semplifica la conversione valutaria e garantisce la sicurezza delle operazioni di pagamento, facendo crescere la fiducia complessiva nel commercio transfrontaliero. Inoltre, le piattaforme digitali online incentrate sugli investimenti, sul crowdfunding e sul commercio facilitano la libera circolazione dei capitali.

3.4.2Per promuovere queste applicazioni fintech, l'UE dovrebbe continuare ad armonizzare la regolamentazione dei servizi finanziari digitali, in quanto un quadro normativo armonizzato consente di operare più agevolmente a livello transfrontaliero. L'UE dovrebbe altresì sostenere lo sviluppo di soluzioni fintech digitali mediante il finanziamento dell'innovazione. Inoltre, gli investimenti nella protezione dei dati e nella cibersicurezza permetteranno di accrescere la fiducia nei servizi fintech e nelle transazioni digitali transfrontaliere.

3.5Libera circolazione dei dati

3.5.1I dati sono al centro di tutti gli sforzi di digitalizzazione nel mercato unico, e la libera circolazione dei dati è essenziale per rafforzare le altre libertà del mercato unico mediante la digitalizzazione. Un mercato unico dei dati ben funzionante è inoltre necessario per accrescere la resilienza, la sovranità e la competitività dell'UE nel contesto globale della digitalizzazione. La strategia europea per i dati prevede una tabella di marcia per la creazione di un solido mercato europeo dei dati. La condivisione e lo scambio di dati consentono alle imprese e ai responsabili politici di collaborare a livello transfrontaliero, di elaborare norme comuni e di promuovere l'interoperabilità, il che permetterà, in ultima istanza, di rafforzare il mercato unico per i cittadini e le imprese e di aumentare l'attività transfrontaliera e l'integrazione economica.

3.5.2Un maggiore uso di dati è fonte di innovazioni, prodotti, servizi e modelli commerciali nuovi che permettono di ampliare la scelta dei consumatori e di rafforzare la crescita e la competitività nel mercato unico. L'UE deve continuare ad adoperarsi per facilitare l'accesso ai dati e la loro condivisione attraverso gli spazi europei dei dati. Ad esempio, la creazione dello spazio europeo dei dati sanitari è un'iniziativa promettente che assicurerà lo scambio e l'uso transfrontalieri dei dati sanitari. Anche iniziative di regolamentazione quali le normative sui dati e sulla governance dei dati contribuiscono a migliorare l'accesso a questi ultimi.

3.5.3Garantire norme armonizzate in materia di protezione dei dati è essenziale per sviluppare la fiducia nella sicurezza dei flussi di dati all'interno del mercato unico. Considerando che un numero crescente di persone affida i propri dati ai servizi cloud, i principi della riservatezza e della sicurezza dei dati meritano maggiore attenzione. Il CESE chiede che la prossima revisione del regolamento generale sulla protezione dei dati (RGPD) affronti le carenze nell'applicazione e semplifichi le norme vigenti, in particolare per le MPMI.

3.5.4Anche la cibersicurezza è determinante per creare fiducia nelle tecnologie digitali che rafforzano l'economia dei dati nel mercato unico dell'UE. La strategia dell'Unione in materia di cibersicurezza istituisce un quadro coerente per il rafforzamento della cibersicurezza negli Stati membri dell'UE.

3.5.5Al fine di promuovere pienamente i benefici della digitalizzazione nel mercato unico, tutte le regioni, comprese le zone rurali e remote, dovrebbero avere accesso a infrastrutture digitali quali le reti a banda larga e, in ultima analisi, le reti 5G e 6G. Per sostenere il trasferimento, il trattamento e l'archiviazione dei dati nel mercato unico sono altresì necessari ulteriori investimenti nei centri dati e nelle infrastrutture di cloud computing.

3.6Fattori abilitanti e prerequisiti della digitalizzazione

3.6.1Per poter rafforzare ulteriormente la digitalizzazione del mercato unico, è necessario assicurare l'esistenza e il buon funzionamento dei principali fattori abilitanti della transizione digitale. Questo richiede maggiori investimenti nella ricerca e innovazione e la promozione degli ecosistemi dell'innovazione. Sebbene sia importante migliorare l'intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche e altre tecnologie avanzate, molte MPMI hanno grandi difficoltà perfino ad adottare le tecnologie digitali di base. I poli europei dell'innovazione digitale sono piattaforme valide per coinvolgere anche le MPMI nello sviluppo e nell'adozione di soluzioni digitali, e la loro portata dovrebbe essere estesa a un pubblico più vasto.

3.6.2Lo sviluppo di abilità e competenze, dalle competenze digitali di base ai talenti di alto livello, è un altro fattore abilitante fondamentale della digitalizzazione, necessario sia per la vita lavorativa che per la vita quotidiana dei cittadini. Inoltre, l'istituzione di un quadro europeo per la certificazione delle competenze digitali, che garantirebbe un riconoscimento standardizzato di tali competenze, consentirebbe ai cittadini di dimostrare le proprie competenze e qualifiche in tutta l'Unione e quindi di lavorare più facilmente in un altro Stato membro.

3.6.3Poiché la trasformazione digitale richiede un volume considerevole di investimenti, occorre garantire il buon funzionamento dei mercati finanziari e un'adeguata assegnazione dei finanziamenti pubblici allo sviluppo digitale. Oltre a ciò, l'UE deve offrire un quadro normativo di sostegno adeguato allo scopo, che incoraggi l'innovazione e gli investimenti, riduca al minimo gli oneri amministrativi e assicuri condizioni di parità nel mercato unico, e in particolare il pieno impegno degli Stati membri a garantire la corretta applicazione delle norme comuni.

3.6.4La trasformazione digitale deve inoltre essere sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Oltre ad aumentare l'efficienza economica e la produttività, la digitalizzazione è una condizione fondamentale per far progredire la transizione verde, a condizione che gli aspetti climatici e ambientali dei sistemi digitali, compreso l'uso di energia e materiali, siano gestiti correttamente. È altresì importante affrontare i divari digitali relativi all'accesso alle infrastrutture e alle competenze e consentire all'intera società di essere pienamente coinvolta nello sviluppo digitale.

3.7E-governance

3.7.1Nel presente parere il CESE desidera sottolineare in particolare l'importanza della digitalizzazione della governance pubblica (e-governance) al fine di realizzare un mercato unico più efficiente, più accessibile e più trasparente. La digitalizzazione può semplificare i processi amministrativi permettendo ai cittadini e alle imprese di esercitare le loro attività nel mercato unico in maniera più semplice, più rapida e meno costosa. L'UE dovrebbe promuovere una maggiore armonizzazione dei servizi pubblici digitali in tutti gli Stati membri, e in particolare delle norme, dei protocolli e dei quadri comuni per i servizi amministrativi online, quali la registrazione delle società, la presentazione della dichiarazione dei redditi e gli appalti pubblici. Il CESE chiede inoltre che gli Stati membri condividano le proprie buone pratiche in materia di e-governance.

3.7.2Gli appalti pubblici svolgono un ruolo importante nell'integrazione del mercato interno dell'UE di beni e servizi. La digitalizzazione degli appalti pubblici promuove la partecipazione transfrontaliera alle gare d'appalto. L'Unione ha digitalizzato le procedure di appalto pubblico, ad esempio utilizzando piattaforme per gli appalti elettronici e istituendo la piattaforma e-Certis (Registro online dei certificati) che aiuta le imprese a individuare i diversi certificati richiesti nelle procedure di appalto in tutta l'UE. Inoltre, lo sviluppo dello spazio europeo di dati sugli appalti pubblici è destinato ad agevolare ulteriormente la libera circolazione di beni e servizi attraverso un maggiore ricorso ai dati relativi agli appalti pubblici sull'intero territorio dell'Unione. Secondo il CESE, lo spazio europeo di dati sugli appalti pubblici costituisce un ottimo esempio del potenziale della digitalizzazione e ne incoraggia l'ulteriore sviluppo.

3.7.3Secondo il CESE, l'e-governance europea trarrà beneficio da un quadro europeo relativo a un'identità digitale pienamente sviluppato che consenta ai cittadini e alle imprese di disporre di un'identità digitale sicura e riconosciuta all'interno del mercato unico.

3.7.4Lo sportello digitale unico è una piattaforma online centralizzata che garantisce un accesso agevole a diversi servizi e informazioni digitali relativi alla vita quotidiana, al lavoro e all'attività economica nell'UE. Secondo il CESE, tale sportello dovrebbe essere uno strumento in evoluzione costante, ad esempio mediante una collaborazione rafforzata con le organizzazioni della società civile e l'ampliamento della gamma di servizi ai quali dà accesso.

3.7.5La digitalizzazione dei sistemi fiscali può anch'essa offrire notevoli vantaggi all'interno del mercato unico. Il principale risultato della recente proposta della Commissione relativa all'IVA nell'era digitale dovrebbe essere quindi quello di realizzare un sistema dell'IVA più adeguato agli attuali sviluppi dell'economia digitale, che migliori il funzionamento del mercato unico. Tuttavia, vi sono anche preoccupazioni circa l'impatto della normativa così proposta sul mercato unico, in quanto essa comporta ulteriori obblighi in materia di rendicontazione per le imprese 77.

3.7.6L'UE e gli Stati membri dovrebbero continuare a perseguire l'apertura dei dati non sensibili del settore pubblico in modo da permetterne il riutilizzo da parte delle imprese e dei cittadini e a fini accademici, in quanto ciò può contribuire allo sviluppo dell'innovazione e alla creazione di nuove opportunità commerciali nel mercato unico dell'UE.

3.7.7Affinché la digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche possa realizzare appieno il suo potenziale, è necessario investire nelle competenze digitali e nell'alfabetizzazione digitale di queste amministrazioni, in particolare in materia di cibersicurezza e gestione dei dati.

Bruxelles, 3 ottobre 2023

Sandra PARTHIE

Presidente della sezione Mercato unico, produzione e consumo

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(1)     GU C 228 del 29.6.2023, pag. 22 ; GU C 194 del 12.5.2022, pag. 87 ; GU C 443 del 22.11.2022, pag. 51 ; GU C 228 del 29.6.2023, pag. 17 ; GU C 311 del 18.9.2020, pag. 19 .
(2)    Iniziativa della Commissione ( COM(2022) 142 final ) per rinnovare le specifiche di progettazione ecocompatibile.
(3)     GU C 34 del 2.2.2017, pag. 93 .
(4)     COM(2016) 824 final .
(5)     COM(2021) 281 final .
(6)    Cfr. le principali conclusioni della conferenza sulla digitalizzazione del coordinamento della sicurezza sociale (ESSPASS) e i "tesserini di lavoro", tenutasi nel marzo 2023.
(7) 7    ECO/606 (non ancora pubblicato in GU).