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PARERE
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Comitato economico e sociale europeo
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Approccio globale alla R&I
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Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni
L'approccio globale alla ricerca e all'innovazione - La strategia dell'Europa per la cooperazione internazionale in un mondo che cambia
[COM(2021) 252 final]
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INT/941
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Relatrice: Neža REPANŠEK
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Consultazione
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Commissione europea, 01/07/2021
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Base giuridica
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Art. 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
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Sezione competente
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Mercato unico, produzione e consumo
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Adozione in sezione
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30/09/2021
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Adozione in sessione plenaria
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20/10/2021
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Sessione plenaria n.
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564
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Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)
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231/0/4
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1.Conclusioni e raccomandazioni
1.1Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) accoglie positivamente l'impegno dell'UE a dare l'esempio e a preservare l'apertura nel campo della cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione, promuovendo nel contempo condizioni di parità e reciprocità basate su valori fondamentali.
1.2Il CESE accoglie con favore le conclusioni della "dichiarazione di Bonn sulla libertà di ricerca scientifica", adottata in occasione della conferenza ministeriale sullo Spazio europeo della ricerca (SER) tenutasi nella città tedesca il 20 ottobre 2020, poiché tale dichiarazione costituisce una condizione preliminare per un panorama dinamico della ricerca e dell'innovazione che punti a realizzare progressi nel campo della conoscenza e benefici per la società. Il CESE sostiene l'adozione in futuro di questi principi a livello internazionale.
1.3Il CESE ritiene necessaria una maggiore partecipazione delle organizzazioni della società civile nel dare sostegno alle istituzioni dell'UE e agli Stati membri per lo sviluppo di politiche straordinarie e di programmi speciali (in materia di mobilità professionale, per attirare o trattenere ricercatori, e per quanto riguarda i risultati della ricerca applicata e dell'innovazione per la cultura imprenditoriale delle PMI europee) in grado di apportare un valore aggiunto dell'UE che possa, a sua volta, contribuire alla realizzazione di un ambizioso Spazio europeo della ricerca per il prossimo decennio. Ciò dovrebbe comportare, in particolare, la presa in considerazione degli insegnamenti tratti durante la pandemia e degli effetti dei cambiamenti climatici sulle società e sulle economie, come pure la necessità di garantire il trasferimento integrale delle conoscenze e delle tecnologie attraverso la trasformazione digitale della ricerca. La pandemia ha acceso i riflettori sulla cooperazione nel settore della sanità, in cui l'accento va posto sull'impegno a rendere disponibile l'assistenza sanitaria, sul lavoro per migliorare e rafforzare la salute in maniera tempestiva, nonché sulla cooperazione tra gli operatori della sanità, laddove la collaborazione permette di trovare soluzioni anche ai problemi sanitari più complessi.
1.4Il CESE desidera sottolineare quanto sia importante rafforzare il ruolo di guida dell'UE nel sostenere i partenariati multilaterali in materia di ricerca e innovazione al fine di fornire nuove soluzioni alle sfide ambientali, digitali, sanitarie, sociali e dell'innovazione, tenendo conto dell'attuale impatto della pandemia di COVID-19 sui sistemi sanitari, sulle società, sulle comunità imprenditoriali in Europa e sull'economia globale in generale.
1.5Per dare un contributo concreto all'obiettivo di un'UE con un ruolo più incisivo a livello globale, il CESE chiede che le organizzazioni della società civile siano adeguatamente coinvolte, a livello nazionale e dell'UE, nelle attività di monitoraggio delle azioni a cura della Commissione europea, come precisato nella comunicazione in esame. In vista del previsto forum del SER (Spazio europeo della ricerca) per la transizione, il CESE propone di facilitare un'azione congiunta con le istituzioni nazionali e dell'UE grazie all'elaborazione di una relazione preliminare della rete di conoscenze della società civile, che dovrebbe essere presentata e discussa in occasione di una conferenza internazionale organizzata nel 2022.
2.Osservazioni generali
2.1Nella comunicazione sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione (R&I) la Commissione europea illustra la propria prospettiva relativa alla strategia dell'UE per la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione. Tale strategia si propone anche di rafforzare i partenariati al fine di fornire nuove soluzioni alle sfide ambientali, digitali, sanitarie, sociali e nel campo dell'innovazione.
2.2La nuova strategia persegue due obiettivi principali. In primo luogo, essa intende creare un contesto per la ricerca e innovazione che sia aperto e basato su regole e valori, per aiutare i ricercatori e i portatori di innovazione ("innovatori") di tutto il mondo a collaborare nel quadro di partenariati multilaterali e a trovare soluzioni alle sfide globali. In secondo luogo, mira a garantire la reciprocità e la parità di condizioni nel campo della cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione.
2.3Questo nuovo approccio globale dovrebbe essere attuato:
-modulando la cooperazione bilaterale dell'UE in materia di ricerca e innovazione al fine di renderla compatibile con gli interessi e i valori europei e rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'Unione;
-mobilitando la scienza, la tecnologia e l'innovazione per accelerare lo sviluppo sostenibile e inclusivo, come pure la transizione verso società ed economie resilienti e basate sulla conoscenza nei paesi a basso e medio reddito; e
-adottando iniziative ispirate a un approccio "Team Europa", basato su una combinazione di interventi dell'UE, delle istituzioni finanziarie e degli Stati membri per massimizzare l'efficacia e l'impatto delle azioni.
2.4La comunicazione in esame serve inoltre da guida per l'attuazione della dimensione internazionale del nuovo programma dell'UE per la ricerca e l'innovazione a scopi civili, Orizzonte Europa, e delle sue sinergie con altri programmi dell'UE, in particolare lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale - Europa globale.
3.Impegno a favore dell'apertura internazionale e dei valori fondamentali in materia di ricerca e innovazione
3.1Per conservare la sua leadership, il programma dell'UE in materia di ricerca e innovazione deve rimanere aperto al resto del mondo. Ciò significa che i partecipanti provenienti da tutto il mondo, indipendentemente dal luogo in cui sono stabiliti o in cui risiedono, dovrebbero poter prendere parte a programmi dell'Unione quali Erasmus+ e Orizzonte Europa. Inoltre, si dovrebbe promuovere e attuare in misura ancora maggiore il rispetto e la condivisione dei valori nel campo della ricerca in tutti i partenariati internazionali.
3.2Sulla scorta del Codice di condotta europeo per l'integrità della ricerca, il parere del CESE sul tema Un nuovo SER per la ricerca e l'innovazione sottolinea che occorre integrare i principi di integrità scientifica ed etica nella deontologia e nell'integrità nel campo della ricerca, così da evitare danni alla salute umana, perdite di risorse finanziarie e insuccessi scientifici. La comunicazione in esame pone l'accento sul ruolo di protezione dei valori fondamentali comuni che riveste l'UE quando è confrontata a sfide etiche e garantisce un'innovazione tecnologica incentrata sull'essere umano.
3.3La libertà accademica, l'autonomia istituzionale, gli aspetti di etica e integrità della ricerca, i fondamenti empirici, la parità di genere, la diversità e l'inclusività sono altrettanti elementi che dovrebbero diventare parte integrante e permanente della cooperazione internazionale nel campo della ricerca. Il CESE conviene pienamente con la Commissione in merito all'importanza dell'equilibrio e della parità di genere, del conferimento di capacità ai giovani e della loro partecipazione, come pure dell'inclusione e della diversità nel settore della R&I a livello globale. Occorre difendere a tutti i livelli l'idea di un contesto inclusivo e favorevole alla ricerca, libero da ingerenze politiche, nonché delle opportunità di ricerca. Il CESE plaude all'iniziativa della Commissione di elaborare e promuovere degli orientamenti sulla gestione delle ingerenze straniere dirette a organismi di ricerca e istituti di istruzione superiore dell'UE.
3.4L'obiettivo generale dell'UE è rendere gli insiemi di dati "FAIR": reperibili ("Findable"), accessibili ("Accessible"), interoperabili ("Interoperable") e riutilizzabili ("Reusable") nell'ambito dei concetti di dati aperti e di scienza aperta.
3.5È importante erogare finanziamenti di base a livello nazionale, garantendo un livello adeguato di investimenti in ricerca e sviluppo che consenta di realizzare gli obiettivi stabiliti per il settore.
3.6La "diplomazia della scienza" potrebbe aiutare l'UE a esercitare il proprio potere di persuasione (soft power) e a perseguire con maggiore efficacia i propri interessi e valori economici, rispondendo alla domanda e all'interesse da parte dei paesi partner e facendo leva sui punti di forza dell'UE in qualità di potenza nel campo della ricerca e innovazione. Il CESE è convinto che un dialogo sociale e civico costruttivo a tutti i livelli contribuirebbe al successo della "diplomazia della scienza" nelle nostre comunità.
4.Un nuovo equilibrio - Verso la parità di condizioni e la reciprocità nella R&I
4.1Attraverso le sue politiche e i suoi programmi, l'UE è uno dei principali catalizzatori dell'internazionalizzazione nel campo della ricerca e dell'innovazione. L'UE è in grado di coinvolgere anche i sistemi di produzione, e inoltre mobilita la scienza, i giovani ricercatori, le reti interdisciplinari, la tecnologia e l'innovazione per accelerare lo sviluppo sostenibile e inclusivo, da un lato, e la transizione verso società ed economie resilienti e basate sulla conoscenza nei paesi a basso e medio reddito, dall'altro. Il CESE sottolinea l'importanza degli investimenti nel settore della scienza, privati e soprattutto pubblici, per poter tenere il passo con le altre potenze mondiali in materia di R&I e difendere, al tempo stesso, i diritti umani e i valori fondamentali.
4.2Altre grandi potenze scientifiche spendono oggi per la scienza, in percentuale del prodotto interno lordo, più di quanto non faccia l'UE, mentre le tensioni geopolitiche sono in aumento e i diritti umani e i valori fondamentali, come la libertà accademica, vengono messi in discussione. La libertà accademica è la colonna portante dell'istruzione superiore nell'UE e andrebbe difesa da attacchi di paesi terzi. Tenuto conto degli avvenimenti delle ultime settimane, il CESE accoglie con favore e sottoscrive l'appello lanciato da un gruppo di studiosi europei ad agire senza indugio per creare in tempi rapidi canali legali complementari per ricercatori e studiosi a rischio, compresi gli studiosi, gli studenti e i soggetti della società civile in Afghanistan, soprattutto donne e appartenenti a minoranze etniche e religiose.
5.Affrontare insieme le sfide globali
5.1Il CESE sottoscrive appieno l'idea di mettere chiaramente l'accento sulla duplice transizione giusta, e cioè la transizione digitale e il Green Deal europeo, come pure sulla politica sanitaria e la strategia a lungo termine per la ripresa post COVID-19. L'UE deve cooperare a livello transfrontaliero su una scala senza precedenti per imparare come sviluppare, in collaborazione con altri partner, soluzioni innovative volte a realizzare una duplice transizione verde e digitale che sia giusta e in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, oltre che per promuovere la resilienza, la prosperità e la competitività - soprattutto a vantaggio delle micro PMI - nonché il benessere economico e sociale. Nell'atto di favorire il passaggio ad un'economia europea più resiliente, è pur sempre essenziale garantire una ripresa inclusiva che non lasci indietro nessun europeo nel processo di transizione verso un'economia europea sostenibile, creando al tempo stesso nuove opportunità per i lavoratori. Anche l'innovazione sociale può svolgere un ruolo importante in questi processi.
5.2L'apertura reciproca, il libero scambio di idee e la co-creazione di soluzioni sono fondamentali per il perseguimento e il progresso delle conoscenze fondamentali, oltre ad essere componenti essenziali di un ecosistema dinamico dell'innovazione, in quanto l'apertura in materia di cooperazione che caratterizza l'azione dell'UE avviene in un contesto globale mutato.
5.3La mobilitazione dei ricercatori e dei portatori di innovazione a livello mondiale sarà fondamentale per il benessere dei cittadini e delle generazioni future. Come si è potuto constatare nella recente pandemia mondiale, rafforzare la cooperazione internazionale su tematiche quali la sanità a livello globale ci aiuta a realizzare innovazioni pionieristiche. L'UE dovrebbe sostenere i suoi obiettivi in materia di autonomia strategica aperta modulando, al contempo, la cooperazione bilaterale con i paesi terzi in determinati settori.
5.4In risposta alle attuali tendenze globali, l'UE dovrebbe dare l'esempio promuovendo un multilateralismo basato su regole. Occorre dare nuovo slancio all'ordine multilaterale per renderlo adeguato agli obiettivi che persegue, così che possa far fronte alle sfide a livello globale e rispondere alla domanda crescente di trasparenza, di qualità e di inclusività da parte dei cittadini. L'UE dovrebbe inoltre promuovere un'ambiziosa opera di modernizzazione delle principali istituzioni multilaterali internazionali, perseguendo la realizzazione di una tabella di marcia condivisa volta ad un'apertura reciproca nella cooperazione in materia di ricerca e innovazione, al fine di favorire risposte globali a sfide globali e gli scambi di buone pratiche.
5.5Il ruolo guida che l'UE dovrebbe svolgere nella definizione di norme globali sostenibili dovrebbe essere portato avanti anche attraverso una sua maggiore influenza nella cooperazione internazionale nell'ambito di una ricerca pre-normativa e per la standardizzazione che vada "a favore" delle PMI. Il CESE sottolinea altresì l'importanza delle misure di sostegno a favore delle PMI in tutti i settori che rientrano nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
5.6Il Comitato sostiene pienamente il piano d'azione sulla proprietà intellettuale, poiché lo considera un approccio globale e molto efficace volto a modernizzare il sistema di proprietà intellettuale dell'UE. L'adozione di un sistema brevettuale unitario dev'essere ritenuta una priorità centrale e rafforzerà notevolmente la competitività delle imprese dell'UE.
5.7Alcuni paesi perseguono sempre più una leadership tecnologica per mezzo di misure discriminatorie, strumentalizzando spesso la ricerca e l'innovazione per accrescere la loro influenza a livello globale e il controllo sociale. Occorre rafforzare la prosperità e la competitività economica dell'UE, ma anche la sua capacità di approvvigionarsi autonomamente e di garantire ai suoi cittadini tecnologie e servizi fondamentali che siano sicuri e protetti. L'UE dovrebbe guidare lo sviluppo di nuove norme globali, di standard internazionali e di quadri di cooperazione in settori come quello del digitale, comprese l'intelligenza artificiale (IA) e altre tecnologie innovative. I punti di forza dell'UE rappresentati dalla democrazia e dalla regolamentazione sono delle leve per contribuire a costruire un mondo migliore, mentre la sua credibilità in quanto promotrice di pace e le sue strutture per la sicurezza e la difesa possono servire a sostenere gli sforzi multilaterali per mantenere, favorire e costruire la pace.
5.8Il CESE è in prima linea nel dibattito sull'IA sin dal primo parere in materia elaborato nel 2017, cui ha fatto seguito, negli anni successivi, una serie di pareri sullo stesso tema. Il Comitato sostiene un approccio all'IA basato sulla "sorveglianza con controllo umano", in cui gli esseri umani continuino ad avere il controllo dell'IA in senso tecnico e mantengano altresì la capacità di decidere se, quando e come utilizzarla nella nostra società in generale. Ha poi richiamato l'attenzione, tra gli altri aspetti, sull'impatto dell'IA sull'occupazione, sull'importanza di trovare il giusto equilibrio tra regolamentazione, autoregolamentazione e orientamenti etici nonché sull'impatto dell'IA sui consumatori. Il CESE sta attualmente elaborando un progetto di parere sulla proposta della Commissione europea relativa a una legge sull'intelligenza artificiale.
5.9La capacità dell'UE di essere un attore globale è garantita anche dalla coerenza tra le sue azioni esterne e le politiche interne messe in campo in ciascuno Stato membro. Il fatto che l'UE si esprima con una voce concorde e coerente è essenziale per stabilizzare i nostri partenariati e alleanze con i paesi terzi, sostenere le organizzazioni multilaterali e regionali e negoziare un approccio maggiormente basato sugli interessi al tema dei beni pubblici globali.
Bruxelles, 20 ottobre 2021
Christa SCHWENG
Presidente del Comitato economico e sociale europeo
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