ISSN 1725-258X |
||
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288 |
|
Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
50o anno |
Sommario |
|
I Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione è obbligatoria |
pagina |
|
|
REGOLAMENTI |
|
|
* |
||
|
* |
||
|
|
||
|
* |
||
|
* |
||
|
|
DIRETTIVE |
|
|
* |
Direttiva 2007/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2007, relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni ( 1 ) |
|
|
II Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria |
|
|
|
DECISIONI |
|
|
|
Commissione |
|
|
|
2007/710/CE |
|
|
* |
Decisione della Commissione, del 29 ottobre 2007, recante modifica dell’allegato VII, appendice B, dell’atto di adesione della Bulgaria e della Romania in relazione ad alcuni stabilimenti dei settori delle carni, del pollame, del pesce, del latte e dei prodotti lattiero-caseari in Romania [notificata con il numero C(2007) 5210] ( 1 ) |
|
|
III Atti adottati a norma del trattato UE |
|
|
|
ATTI ADOTTATI A NORMA DEL TITOLO V DEL TRATTATO UE |
|
|
|
2007/711/PESC |
|
|
* |
|
|
|
(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
I Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione è obbligatoria
REGOLAMENTI
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/1 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1292/2007 DEL CONSIGLIO
del 30 ottobre 2007
che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di polietilene tereftalato (PET) originarie dell’India in seguito ad un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, e che conclude il riesame intermedio parziale di tali importazioni a norma dell’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 384/96
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, del 22 dicembre 1995, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1) («il regolamento di base»), in particolare l’articolo 11, paragrafi 2 e 3,
vista la proposta presentata dalla Commissione previa consultazione del comitato consultivo,
considerando quanto segue:
A. PROCEDURA
1. Misure in vigore
(1) |
Il Consiglio, con regolamento (CE) n. 1676/2001 (2) modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1424/2006 (3), ha istituito un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di fogli di polietilene tereftalato (PET) originari, tra gli altri, dell’India. Le misure sottoposte ai riesami attuali consistono in un dazio antidumping ad valorem compreso tra lo 0 % e il 18 % istituito sulle importazioni degli esportatori inseriti nell’elenco, con un’aliquota di dazio residuo del 17,3 % per le importazioni di tutte le altre società. L’inchiesta che ha portato al regolamento (CE) n. 1676/2001 modificato sarà definita in seguito «l’inchiesta iniziale». |
(2) |
Le misure istituite sulle importazioni dall’India nell’inchiesta iniziale sono state estese dal regolamento (CE) n. 1975/2004 del Consiglio (4) alle importazioni di fogli di PET spediti dal Brasile e da Israele, indipendentemente dal fatto che siano dichiarati o meno originari del Brasile o di Israele. |
(3) |
Con decisione 2001/645/CE (5), la Commissione ha accettato gli impegni offerti da cinque produttori indiani in relazione all’inchiesta iniziale. Detti impegni sono stati revocati dalla decisione 2006/173/CE (6). |
(4) |
Il Consiglio, con regolamento (CE) n. 367/2006 modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1124/2007 (7), ha istituito un dazio compensativo definitivo sulle importazioni di fogli di PET originari dell’India. Le misure hanno assunto la forma di dazi ad valorem compresi tra il 7 % e il 19,1 % per gli esportatori inseriti nell’elenco, con un’aliquota di dazio residuo del 19,1 % per le importazioni di tutte le altre società. L’inchiesta che ha portato al regolamento (CE) n. 367/2006 modificato sarà definita in seguito «la precedente inchiesta antisovvenzioni». |
2. Domanda di riesame
(5) |
Il 23 maggio 2006 e il 3 luglio 2006 rispettivamente, una richiesta di riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base ed una richiesta di riesame intermedio parziale a norma dell’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento di base, limitatamente all’analisi del dumping praticato da Jindal Poly Films Limited («Jindal»), sono state presentate dai seguenti produttori comunitari: Du Pont Teijin Films, Mitsubishi Polyester Film GmbH e Nuroll SpA («i richiedenti»). I richiedenti rappresentano una quota consistente della produzione comunitaria di fogli di PET. |
(6) |
I richiedenti hanno sostenuto, fornendo sufficienti elementi di prova prima facie, che: a) esiste la probabilità del persistere o della reiterazione del dumping e del pregiudizio per l’industria comunitaria; e b) le circostanze relative al dumping che sono state all’origine dell’introduzione delle misure nei confronti di Jindal sono cambiate, e tali cambiamenti hanno carattere durevole. |
3. Inchiesta
(7) |
Avendo stabilito, dopo aver sentito il comitato consultivo, che esistevano elementi di prova sufficienti per l’apertura di un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base e di un riesame intermedio parziale a norma dell’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento di base, la Commissione ha annunciato l’avvio di tali riesami rispettivamente il 22 agosto 2006 (8) e il 25 agosto 2006 (9) mediante avvisi di apertura pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. |
(8) |
La portata del riesame intermedio parziale è stata limitata all’analisi del dumping praticato da Jindal. Il periodo dell’inchiesta di riesame («PIR») stabilito per entrambi i procedimenti va dal 1o luglio 2005 al 30 giugno 2006. L’esame delle tendenze rilevanti per valutare la probabilità del persistere o della reiterazione del pregiudizio ha riguardato il periodo dal 2003 fino alla fine del PIR («periodo considerato»). |
4. Parti interessate
(9) |
La Commissione ha ufficialmente informato dell’avvio del riesame in previsione della scadenza i produttori esportatori, i rappresentanti del paese esportatore, i produttori comunitari, gli importatori e gli utilizzatori notoriamente interessati. Per entrambi i riesami, le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare le proprie osservazioni per iscritto e di chiedere di essere sentite entro il termine fissato negli avvisi di apertura. |
(10) |
È stata concessa un’audizione a tutte le parti interessate che ne hanno fatto richiesta e che hanno dimostrato di avere particolari motivi per essere sentite. |
(11) |
Per quanto concerne il riesame in previsione della scadenza, considerato il numero apparentemente elevato di produttori esportatori di fogli di PET in India elencati nella richiesta, nell’avviso di apertura si è presa in considerazione la possibilità di ricorrere a tecniche di campionamento, conformemente all’articolo 17 del regolamento di base. Per decidere se il campionamento fosse necessario e, in caso affermativo, per selezionare un campione, si è chiesto a tutti i produttori esportatori di manifestarsi fornendo, come precisato nell’avviso di apertura, le informazioni fondamentali sulle loro attività relative ai fogli di PET durante il PIR. Sei produttori esportatori dell’India hanno espresso disponibilità a collaborare. Di questi, tre società (Ester Industries Limited, Garware Polyester Limited e Jindal) sono state scelte per il campionamento e hanno ricevuto un questionario. Si è constatato che queste società corrispondevano al volume più rappresentativo delle esportazioni di fogli di PET nella Comunità che poteva ragionevolmente essere esaminato nell’arco di tempo a disposizione, conformemente all’articolo 17, paragrafo 1, del regolamento di base. |
(12) |
Inoltre, la Commissione ha inviato un questionario a tutte le altre parti notoriamente interessate o che si sono manifestate entro i termini stabiliti nell’avviso di apertura. Sono pervenute risposte complete da quattro produttori comunitari, dai tre produttori esportatori soggetti a campionamento, da un importatore/utilizzatore e da quattro utilizzatori. |
(13) |
La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie ad accertare l’esistenza del dumping e del pregiudizio, la probabilità del persistere o della reiterazione del dumping e del pregiudizio e se il mantenimento delle misure sia nell’interesse della Comunità, ed ha effettuato visite di verifica presso le sedi delle seguenti parti interessate:
|
B. PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE
1. Prodotto in esame
(14) |
I prodotti in esame sono gli stessi di cui all’inchiesta iniziale, vale a dire i fogli di polietilene tereftalato (PET) originari dell’India, abitualmente dichiarati ai codici NC ex 3920 62 19 ed ex 3920 62 90. |
2. Prodotto simile
(15) |
Come in occasione dell’inchiesta iniziale, è risultato che i fogli di PET prodotti e venduti sul mercato interno dell’India, quelli esportati nella Comunità dall’India, nonché quelli prodotti e venduti dai produttori comunitari hanno le stesse caratteristiche fisiche e tecniche fondamentali e sono destinati agli stessi usi. Sono perciò considerati prodotti simili ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, del regolamento di base. |
C. RIESAME INTERMEDIO PARZIALE: DUMPING
1. Valore normale
(16) |
Per stabilire il valore normale, è stato innanzitutto verificato se il volume complessivo delle vendite interne di Jindal fosse rappresentativo ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento di base, cioè se corrispondesse ad almeno il 5 % del volume complessivo delle vendite del prodotto in esame esportato nella Comunità. |
(17) |
È stato poi accertato se le vendite interne complessive di ciascun tipo di prodotto corrispondessero ad almeno il 5 % del volume delle vendite dello stesso tipo esportate nella Comunità. |
(18) |
Per i tipi di prodotto le cui vendite interne corrispondevano almeno al 5 % del volume delle vendite dello stesso tipo esportate nella Comunità, è stato successivamente esaminato se nel corso di normali operazioni commerciali fosse stato effettuato un volume di vendite sufficiente ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 4, del regolamento di base. Per ogni tipo di prodotto il cui volume delle vendite interne effettuate ad un prezzo superiore al costo di produzione rappresentava più dell’80 % delle vendite, il valore normale è stato calcolato in base alla media ponderata dei prezzi effettivamente pagati per tutte le vendite interne. Per i tipi di prodotto il cui volume delle transazioni remunerative era pari o inferiore all’80 %, ma non inferiore al 10 % delle vendite, il valore normale è stato calcolato in base alla media ponderata dei prezzi effettivamente pagati soltanto per le vendite interne remunerative. Per i tipi di prodotto per i quali meno del 10 % in volume è stato venduto sul mercato interno ad un prezzo non inferiore al costo unitario, si è ritenuto che il tipo di prodotto in esame non fosse venduto nel corso di normali operazioni commerciali e, perciò, il valore normale è stato valutato ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 3, del regolamento di base. |
(19) |
Per i tipi di prodotto i cui prezzi praticati sul mercato interno dal produttore esportatore non erano utilizzabili per il calcolo del valore normale a causa dell’insufficienza o della mancanza di vendite nel corso di normali operazioni commerciali, il valore normale del prodotto è stato valutato in base al costo di produzione sostenuto dal produttore esportatore interessato, maggiorato di un congruo importo per le spese generali, amministrative e di vendita (qui di seguito denominate «spese SGAV») e per i profitti, conformemente all’articolo 2, paragrafi 3 e 6, del regolamento di base. |
(20) |
Il calcolo delle spese SGAV si è basato sui costi sostenuti dal produttore esportatore per le sue vendite interne del prodotto in esame che sono state giudicate rappresentative. Il margine di profitto è stato calcolato in base alla media ponderata dei margini di profitto realizzati dalla società sui tipi di prodotto venduti sul mercato interno in quantitativi sufficienti nel corso di normali operazioni commerciali. |
2. Prezzo all’esportazione
(21) |
L’ampia maggioranza delle vendite all’esportazione del prodotto in esame verso la Comunità durante il PIR era destinata a clienti indipendenti. Pertanto, il prezzo all’esportazione è stato stabilito in conformità dell’articolo 2, paragrafo 8, del regolamento di base, ossia in base ai prezzi all’esportazione effettivamente pagati o pagabili. |
(22) |
Alcune delle vendite all’esportazione sono state effettuate ad una società collegata nella Comunità. La società collegata non ha rivenduto i prodotti direttamente ma li ha trasformati in modo sostanziale, al punto che non è stato ritenuto praticabile stabilire il prezzo all’esportazione del prodotto esportato sulla base del prezzo di rivendita del prodotto trasformato in base all’articolo 2, paragrafo 9, del regolamento di base. I prezzi richiesti da Jindal a questa società collegata sono stati confrontati ai prezzi praticati da Jindal nei confronti dei suoi clienti comunitari non collegati per gli stessi tipi di prodotto durante il PIR. Poiché si è rilevato che queste due serie di prezzi erano allineate per ogni tipo di prodotto, se ne è concluso che i prezzi richiesti da Jindal alla sua parte comunitaria collegata erano affidabili e potevano essere utilizzati per calcolare il prezzo all’esportazione. |
3. Confronto
(23) |
Il valore normale e il prezzo all’esportazione sono stati confrontati su una base franco fabbrica. Ai fini di un equo confronto, si è tenuto debito conto, sotto forma di adeguamenti, delle differenze che incidono sulla comparabilità dei prezzi, conformemente all’articolo 2, paragrafo 10, del regolamento di base. Sono stati quindi effettuati, ove applicabili e se giustificati da validi elementi di prova, adeguamenti per le differenze inerenti a sconti e riduzioni, spese di trasporto, assicurazione, movimentazione, carico e spese accessorie, imballaggio, credito e commissioni. |
(24) |
Jindal ha chiesto un adeguamento del valore normale per il dazio all’importazione non riscosso nell’ambito del sistema di licenze preliminari (ALS) sulle importazioni di materie prime utilizzate nella fabbricazione di merci destinate all’esportazione. Questo sistema consente l’importazione di materie prime in franchigia doganale, purché la società esporti una quantità ed un valore corrispondenti di prodotto finito determinati in base a norme standard input-output fissate ufficialmente. Le importazioni effettuate nel quadro di questo sistema possono essere utilizzate sia per produrre beni destinati all’esportazione, sia per ricostituire fattori produttivi di origine nazionale utilizzati per produrre tali beni. La società ha precisato che le esportazioni del prodotto in esame destinato alla Comunità erano utilizzate per rispettare gli obblighi imposti dal sistema per quanto riguarda le materie prime importate. Non si sono tratte conclusioni quanto alla possibilità che sia stato concesso un adeguamento in seguito a tale richiesta, dal momento che la società, in ogni caso, non risulta avere praticato dumping durante il PIR e dunque la questione non è rilevante per il risultato finale dell’inchiesta di riesame. |
4. Margine di dumping
(25) |
Il margine di dumping è stato calcolato in base al confronto tra la media ponderata del valore normale e la media ponderata del prezzo all’esportazione, conformemente all’articolo 2, paragrafo 11, del regolamento di base. |
(26) |
Il confronto ha fatto emergere un margine di dumping negativo. |
5. Carattere duraturo della nuova situazione
(27) |
In conformità dell’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento di base, si è cercato di appurare se gli elementi risultanti dall’inchiesta possano ragionevolmente essere considerati duraturi. |
(28) |
Al riguardo, si ricorda che Jindal non risulta avere praticato dumping in due inchieste consecutive concluse dai regolamenti (CE) n. 1676/2001 e (CE) n. 390/2005 del Consiglio (10). La suddetta assenza di dumping è stata confermata dall’inchiesta attuale, e non vi sono elementi indicanti che la situazione non sia duratura. |
(29) |
Si ritiene pertanto che le misure attuali nei confronti di Jindal stiano ottenendo i risultati prefissi e dovrebbero rimanere invariate. |
D. RIESAME IN PREVISIONE DELLA SCADENZA
D.1. PROBABILITÀ DELLA PERSISTENZA O DELLA REITERAZIONE DEL DUMPING
1. Osservazioni preliminari
(30) |
Secondo Eurostat, il volume del prodotto in esame importato nella Comunità dall’India era pari a 23 472 tonnellate nel corso del PIR. I tre produttori esportatori soggetti a campionamento rappresentavano circa il 97 % di questa quantità durante il PIR, e Jindal da sola corrispondeva a circa il 90 % del volume totale delle esportazioni dall’India nella Comunità durante lo stesso periodo. |
(31) |
Durante il periodo di inchiesta («PI») dell’inchiesta iniziale (1o aprile 1999-31 marzo 2000), il volume delle importazioni dall’India era di 50 590 tonnellate. Durante il PI della precedente inchiesta antisovvenzioni (1o ottobre 2003-30 settembre 2004), il volume delle importazioni dall’India era di 12 679 tonnellate. |
2. Importazioni oggetto di dumping durante il PIR
2.1. Osservazione preliminare
(32) |
Come indicato al precedente considerando 11, sono stati sottoposti a campionamento tre produttori esportatori. Per Jindal si applicano le conclusioni di cui ai considerando da 16 a 26. |
2.2. Valore normale
(33) |
Per stabilire il valore normale nel caso di Garware e di Ester, è stato innanzitutto verificato se il volume indicato per le vendite interne di ciascun produttore esportatore fosse rappresentativo ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 2, del regolamento di base, cioè se corrispondesse ad almeno il 5 % del volume complessivo delle vendite indicate per il prodotto in esame esportato nella Comunità. |
(34) |
È stato poi accertato se le vendite interne complessive di ciascun tipo di prodotto corrispondessero ad almeno il 5 % del volume delle vendite dello stesso tipo esportate nella Comunità. |
(35) |
Per i tipi di prodotto le cui vendite interne corrispondevano almeno al 5 % del volume delle vendite dello stesso tipo esportate nella Comunità, è stato successivamente esaminato se nel corso di normali operazioni commerciali fosse stato effettuato un volume di vendite sufficiente ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 4, del regolamento di base. Per ogni tipo di prodotto il cui volume delle vendite interne effettuate ad un prezzo superiore al costo di produzione rappresentava più dell’80 % delle vendite, il valore normale è stato calcolato in base alla media ponderata dei prezzi effettivamente pagati per tutte le vendite interne. Per i tipi di prodotto il cui volume delle transazioni remunerative era pari o inferiore all’80 %, ma non inferiore al 10 % delle vendite, il valore normale è stato calcolato in base alla media ponderata dei prezzi effettivamente pagati soltanto per le vendite interne remunerative. Per i tipi di prodotto per i quali meno del 10 % in volume è stato venduto sul mercato interno ad un prezzo non inferiore al costo unitario, si è ritenuto che il tipo di prodotto in esame non fosse venduto nel corso di normali operazioni commerciali e, perciò, il valore normale è stato valutato ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 3, del regolamento di base. |
(36) |
Per i tipi di prodotto i cui prezzi praticati dal produttore esportatore sul mercato interno non erano utilizzabili per il calcolo del valore normale a causa dell’insufficienza o della mancanza di vendite nel corso di normali operazioni commerciali, il valore normale del prodotto è stato valutato in base al costo di produzione sostenuto dal produttore esportatore interessato, maggiorato di un congruo importo per le spese generali, amministrative e di vendita (qui di seguito denominate «spese SGAV») e per i profitti, conformemente all’articolo 2, paragrafi 3 e 6, del regolamento di base. |
(37) |
Il calcolo delle spese SGAV si è basato sui costi sostenuti dal produttore esportatore per le sue vendite interne del prodotto in esame, che sono state giudicate rappresentative. Il margine di profitto è stato calcolato in base alla media ponderata dei margini di profitto realizzati dalla società sui tipi di prodotto venduti sul mercato interno in quantitativi sufficienti nel corso di normali operazioni commerciali. |
2.3. Prezzo all’esportazione
(38) |
Per quanto riguarda la determinazione dei prezzi all’esportazione, va ricordato che l’inchiesta attuale cerca di stabilire se, nel caso in cui fossero abrogate le misure di protezione, il dumping continuerebbe o riprenderebbe. In tale contesto, la determinazione dei prezzi all’esportazione utilizzati nel calcolo del dumping non può limitarsi ad un esame del comportamento passato degli esportatori, ma deve esaminare anche l’evoluzione probabile di tali prezzi in futuro. In altri termini, si deve determinare se i prezzi all’esportazione applicati in passato costituiscano un’indicazione affidabile dell’evoluzione probabile dei prezzi all’esportazione in futuro. |
(39) |
Vista la presenza di impegni relativi ai prezzi durante parte del PIR, si è esaminato in particolare se l’esistenza di tali impegni abbia inciso sui prezzi all’esportazione in passato, in maniera tale da renderli inattendibili per la determinazione del futuro andamento delle esportazioni. Si osserva inoltre che gli impegni relativi ai prezzi di Garware e di Ester sono stati revocati il 9 marzo 2006, mentre il PIR riguarda l’intervallo di tempo dal 1o luglio 2005 al 30 giugno 2006. Sia per Garware che per Ester si è rilevato che le operazioni di esportazione avvenute durante il PIR, quando l’impegno relativo ai prezzi era in vigore, sono state effettuate a livelli talmente vicini al prezzo minimo all’importazione (MIP) da far sorgere il dubbio se questi prezzi possano essere considerati duraturi e fissati indipendentemente dal MIP stesso. Un ragionamento analogo è stato formulato al considerando 28 del regolamento (CE) n. 366/2006 del Consiglio (11). |
(40) |
Per quanto riguarda Garware, le transazioni effettuate durante il PIR dopo la revoca degli impegni riguardano circa il 20 % del volume totale delle esportazioni e sono continuate normalmente dopo la revoca degli impegni stessi. Dati i volumi esportati dopo la scadenza degli impegni l’8 marzo 2006, i prezzi praticati per tali transazioni sono considerati significativi di quella che sarebbe stata la politica dei prezzi adottata da Garware in assenza degli impegni medesimi. Di conseguenza, i prezzi praticati per queste transazioni sono stati utilizzati per calcolare il prezzo all’esportazione di tutte le quantità esportate da Garware durante l’intero PIR. |
(41) |
Per quanto riguarda Ester, le transazioni effettuate durante il periodo successivo alla revoca degli impegni riguardano soltanto il 5 % dei volumi totali e sono state limitate ad un periodo molto breve immediatamente successivo alla suddetta revoca. Pertanto, i prezzi di queste transazioni non possono considerarsi rappresentativi dei prezzi all’esportazione che la società avrebbe praticato in assenza degli impegni. Come indicato al precedente considerando 39, i prezzi all’esportazione verso la Comunità praticati da Ester prima della revoca degli impegni erano molto vicini ai MIP. Si è inoltre riscontrato che i prezzi all’esportazione verso altri paesi terzi praticati da Ester, sia se considerati in base ad una media ponderata sia tipo per tipo, erano considerevolmente inferiori a quelli praticati per le esportazioni verso la Comunità, cosicché, in mancanza di impegni, è probabile che questi ultimi prezzi verrebbero allineati, per gli stessi tipi di prodotti, a quelli praticati ad altri paesi terzi. Si è concluso pertanto che i prezzi all’esportazione verso la Comunità praticati da Ester nel periodo in cui erano in vigore gli impegni non potevano essere utilizzati per determinare prezzi all’esportazione attendibili nel senso inteso dall’articolo 2, paragrafo 8, del regolamento di base, nel contesto del presente riesame in previsione della scadenza. Poiché Ester ha venduto il prodotto in esame in quantità considerevoli sul mercato mondiale durante il PIR, si è deciso di stabilire il prezzo all’esportazione dei modelli venduti alla Comunità sulla base dei prezzi effettivamente pagati o pagabili verso tutti i paesi terzi durante la parte del PIR in cui erano in vigore gli impegni. Per la parte del PIR successiva alla revoca degli impegni, il prezzo all’esportazione è stato stabilito in base ai prezzi effettivamente pagati o pagabili verso la Comunità. |
2.4. Confronto
(42) |
Il valore normale e il prezzo all’esportazione sono stati confrontati su una base franco fabbrica. Ai fini di un equo confronto, si è tenuto debito conto, sotto forma di adeguamenti, delle differenze che incidono sulla comparabilità dei prezzi, conformemente all’articolo 2, paragrafo 10, del regolamento di base. Di conseguenza sono stati operati, se del caso e in base a prove verificate, adeguamenti per le differenze nei costi di trasporto, assicurazione, movimentazione, carico e spese accessorie, commissioni, imballaggio e credito. |
(43) |
Per un numero limitato di esportazioni, i produttori esportatori hanno chiesto un adeguamento del prezzo all’esportazione, conformemente all’articolo 2, paragrafo 10, lettera k), del regolamento di base, basato sull’ammontare dei vantaggi ottenuti dalle esportazioni nel quadro del sistema di credito di dazi d’importazione (DEPBS) su base post-esportazione. Nell’ambito di questo sistema, i crediti ottenuti al momento dell’esportazione del prodotto in esame possono essere utilizzati per compensare i dazi doganali dovuti sulle importazioni di qualsiasi tipo di merce o possono essere venduti liberamente ad altre società. In aggiunta, non esiste alcuna disposizione che vincoli l’utilizzo delle merci importate unicamente alla produzione del prodotto esportato. I produttori non hanno provato che i vantaggi ottenuti a titolo del DEPBS su base post-esportazione incidevano sulla comparabilità dei prezzi, e in particolare che gli acquirenti pagavano prezzi differenti sul mercato interno a motivo dell’applicazione di questo sistema. La richiesta è stata pertanto respinta. |
2.5. Margine di dumping
(44) |
Il margine di dumping è stato calcolato in base al confronto tra la media ponderata del valore normale e la media ponderata del prezzo all’esportazione, conformemente all’articolo 2, paragrafo 11, del regolamento di base. Nei casi in cui i prezzi all’esportazione erano basati sui prezzi praticati a paesi terzi, sono stati calcolati valori cif adeguati aumentando i prezzi franco fabbrica ai paesi terzi della media ponderata della differenza, per tipo di prodotto, fra i livelli di prezzo franco fabbrica e cif alla Comunità. |
(45) |
Il confronto ha evidenziato un margine di dumping compreso fra il 15 % e il 25 %. Si ricorda che nel caso di Jindal si è rilevato un margine di dumping negativo (cfr. precedente considerando 26). |
3. Andamento delle importazioni in caso di abrogazione delle misure
3.1. Capacità inutilizzate
(46) |
Per la durata del PIR, le capacità inutilizzate di tutti gli esportatori indiani noti sono valutate a 32 000 tonnellate. Va però osservato che, di questa cifra complessiva, circa 25 000 tonnellate sono attribuite ad esportatori indiani con un dazio antidumping dello 0 %. L’eventuale abrogazione delle misure antidumping non dovrebbe avere un effetto particolare sulla politica di tali società in materia di esportazioni. Pertanto, agli esportatori indiani con un dazio antidumping diverso dallo 0 % sono attribuite soltanto 7 000 tonnellate circa. Dette capacità inutilizzate, che nel corso del PIR rappresentavano circa il 30 % del volume totale delle importazioni del prodotto in esame dall’India nella Comunità e il 3 % del consumo comunitario, potrebbero essere dirette verso la Comunità se le misure fossero abrogate. |
3.2. Incentivi a ridirigere i volumi di vendita verso la Comunità
(47) |
Da un confronto modello per modello risulta che i prezzi all’esportazione verso i paesi terzi, praticati dagli esportatori indiani soggetti a campionamento con un margine di dumping diverso da 0 %, durante il PIR erano più bassi del 20-30 % rispetto ai prezzi all’esportazione verso la Comunità praticati da quegli stessi produttori esportatori. Le vendite di questi due esportatori ai paesi terzi sono state effettuate in quantità significative, corrispondenti all’80-90 % di tutte le loro vendite all’esportazione. Pertanto, la Commissione ha concluso che il livello dei prezzi all’esportazione negli altri paesi terzi possa essere considerato un indicatore del probabile livello dei prezzi delle vendite all’esportazione nella Comunità, nel caso di abrogazione delle misure. |
(48) |
Alcuni dei più ampi mercati d’esportazione di fogli di PET nel mondo sono protetti da tariffe elevate. In particolare, le importazioni di fogli di PET dall’India negli USA sono soggette a dazi antidumping compresi fra il 2,32 % e il 24,11 % e a dazi compensativi compresi fra il 9 % e il 25,27 %, a seconda dell’esportatore indiano in questione. |
3.3. Conclusione
(49) |
Si conclude pertanto che, dati i livelli relativi dei prezzi, le capacità inutilizzate e gli incentivi di cui sopra, è probabile che: i) vi sia persistenza del dumping; ii) vi sarebbe un aumento delle quantità esportate verso la Comunità qualora le misure antidumping vigenti fossero abrogate. |
D.2. DEFINIZIONE DELL’INDUSTRIA COMUNITARIA
(50) |
Quattro produttori comunitari (Dupont Teijin Films, Mitsubishi Polyester Film GmbH, Nuroll SpA e Toray Plastics Europe) hanno collaborato pienamente all’inchiesta. Durante il PIR, essi rappresentavano circa il 95 % della produzione comunitaria. Essi costituiscono quindi l’industria comunitaria ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, e dell’articolo 5, paragrafo 4, del regolamento di base. |
(51) |
Va osservato che la situazione riguardante la produzione comunitaria di fogli di PET è cambiata rispetto all’inchiesta iniziale. Infatti, Kodak Industrie (Francia) non produce più fogli di PET nella Comunità, e 3M ha trasferito la propria attività a I.T.P. SpA (Italia), che sta riconvertendo i propri impianti verso produzioni nuove e diverse. Si consideri anche che, poiché la Repubblica ceca dal 1o maggio 2004 è membro dell’Unione europea, la società Fatra a.s. (stabilita in tale paese) rientra ora nella produzione comunitaria. |
D.3. SITUAZIONE DEL MERCATO COMUNITARIO
1. Consumo nel mercato comunitario
(52) |
La determinazione del consumo comunitario complessivo si basa sulle statistiche di Eurostat relative alle importazioni, sulle vendite nella Comunità dell’industria comunitaria e sulle vendite di altri produttori comunitari. Tabella 1
|
(53) |
Rispetto al 2003 il consumo durante il PIR è aumentato dell’1 % (più di 3 000 tonnellate). |
2. Importazioni da India, Brasile e Israele: volume, quota di mercato e prezzi all’importazione
(54) |
Il volume delle importazioni nella Comunità dall’India è aumentato dell’86 % tra il 2003 e il PIR, e la quota di mercato è salita dal 5 % al 9 %, mentre i prezzi sono scesi del 12 %. I dati si basano su statistiche di Eurostat. Tabella 2
|
(55) |
Le importazioni dal Brasile e da Israele responsabili di elusione, come indicato al precedente considerando 2, sono nettamente calate in seguito all’estensione a tali importazioni delle misure antidumping istituite nei confronti delle importazioni dall’India. I prezzi dei fogli di PET originari di questi paesi sono aumentati del 219 % dopo l’istituzione delle misure antielusione. Tabella 3
|
(56) |
Va però tenuto conto del fatto che Jindal non risulta responsabile di dumping nel quadro dell’inchiesta attuale, e che altre società (in particolare Flex Industries Limited e Polyplex Corporation Limited) non sono risultate responsabili di dumping nel corso delle inchieste precedenti. Pertanto, nell’inchiesta attuale sono considerate soltanto le importazioni oggetto di dumping dall’India e le importazioni che risultano elusive. Le importazioni oggetto di dumping dall’India e le importazioni soggette a dazi antielusione sono calate del 70 % fra il 2003 e il PIR — cfr. tabella 4 qui sotto. Il netto declino di queste importazioni è dovuto in larga misura all’istituzione delle misure antielusione sulle importazioni dal Brasile e da Israele. Tabella 4
|
3. Importazioni da altri paesi terzi
(57) |
Le importazioni da altri paesi terzi sono aumentate del 24 % durante il periodo considerato (da 62 000 tonnellate circa nel 2003 a 77 000 tonnellate circa durante il PIR) e la quota di mercato nella Comunità corrispondente a tali importazioni è salita di 5 punti percentuali (dal 25 % al 30 %). Le importazioni principali provengono dalla Corea del Sud, dagli USA, dalla Thailandia e dagli Emirati arabi uniti. Il prezzo medio per tonnellata è sceso dell’11 % fra il 2003 e il PIR. Le cifre si basano su dati di Eurostat. Tabella 5
|
4. Situazione economica dell’industria comunitaria
(58) |
In applicazione dell’articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base, la Commissione ha esaminato tutti i fattori e indici economici pertinenti che influenzano la situazione dell’industria comunitaria. |
4.1. Produzione, capacità produttiva e utilizzo degli impianti
(59) |
Nel periodo considerato, la capacità è rimasta stabile (circa 190 000 tonnellate), mentre la produzione e l’utilizzo degli impianti sono scesi del 4 %. Tabella 6
|
4.2. Scorte
(60) |
Le scorte del prodotto in esame sono scese, fra il 2003 e il 2004, da 23 929 a 22 241 tonnellate, sono salite leggermente nel 2005 e scese a 21 272 tonnellate durante il PIR. Il calo è dovuto in particolare ad una riduzione della produzione. Tabella 7
|
4.3. Volume delle vendite a clienti non collegati nella Comunità e quota di mercato
(61) |
Il volume delle vendite dell’industria comunitaria a clienti non collegati sul mercato della Comunità è sceso del 5 % fra il 2003 e il 2005, da 142 755 a 135 956 tonnellate; è poi aumentato leggermente fra il 2005 e il PIR, ma ha raggiunto soltanto il 98 % del livello delle vendite del 2003. Le vendite a società collegate sono state trascurabili (200-300 tonnellate per ogni anno del periodo considerato). Inoltre, tra il 2003 e il PIR la quota di mercato detenuta dall’industria comunitaria è scesa di 2 punti percentuali. Tabella 8
|
4.4. Prezzi di vendita e costi
(62) |
I prezzi di vendita unitari sono scesi del 2 % durante il periodo considerato (da 2 891 EUR/t del 2003 a 2 819 EUR/t durante il PIR), così come il costo medio per tonnellata, sceso da 3 216 EUR/t del 2003 a 3 137 EUR/t durante il PIR. Questo calo dei costi ha avuto luogo malgrado il fatto che il costo medio della maggior parte delle materie prime è aumentato sensibilmente a causa dell’impennata del prezzo del petrolio. Queste cifre mostrano come, per evitare di perdere una quota di mercato eccessiva, l’industria comunitaria non abbia potuto coprire appieno i propri costi di produzione con i prezzi di vendita. Tabella 9
|
4.5. Crescita
(63) |
Durante il periodo in esame l’industria comunitaria ha perso quota in un mercato in leggera crescita. |
4.6. Occupazione, produttività e salari
(64) |
Tra il 2003 e il PIR, il livello di occupazione nell’industria comunitaria è diminuito del 13 %. Nonostante il salario medio pro capite fosse aumentato del 5 %, è stato compiuto uno sforzo di razionalizzazione, per cui la produttività pro capite è aumentata del 9 %. In questo modo, il costo del lavoro per tonnellata prodotta è sceso del 4 %. Tabella 10
|
4.7. Redditività e utile sul capitale investito
(65) |
La redditività delle vendite rappresenta il profitto generato dalle vendite del prodotto in esame nella Comunità. L’utile sul capitale investito è stato calcolato sulla base del rendimento delle attività totali. |
(66) |
Nonostante leggeri miglioramenti nel 2004 e nel 2005, la redditività e l’utile sul capitale investito per quanto riguarda le vendite del prodotto in esame ai clienti non collegati nella Comunità sono rimasti negativi durante l’intero periodo considerato. Durante il PIR, sia la redditività che l’utile sul capitale investito sono stati particolarmente bassi (redditività: – 11 %, utile sul capitale investito: – 3,1 %), essendo nuovamente scesi dopo il 2005. Tabella 11
|
4.8. Flusso di cassa
(67) |
L’andamento del flusso di cassa è peggiorato in modo particolare durante il PIR. Tabella 12
|
4.9. Investimenti e capacità di ottenere capitali
Tabella 13
|
2003 |
2004 |
2005 |
PIR (1.7.2005-30.6.2006) |
Investimenti in migliaia di EUR |
21 745 |
18 131 |
16 772 |
17 724 |
Indice (2003 = 100) |
100 |
83 |
77 |
82 |
(68) |
Tra il 2003 e il PIR, gli investimenti destinati alla produzione di fogli di PET sono diminuiti del 18 %. Durante il PIR, il valore degli investimenti è aumentato del 6 % rispetto alla situazione del 2005 ma, in confronto al 2003, è rimasto ad un livello più basso. Nel corso dell’inchiesta si è constatato che gli investimenti erano destinati essenzialmente a migliorare la qualità del prodotto e a mantenere il livello di capacità produttiva. |
(69) |
Il basso livello d’investimenti si spiega in larga misura con il fatto che le società madri dell’industria comunitaria non sembrano interessate a investire o fornire garanzie per investimenti in attività non redditizie come la produzione di fogli di PET in Europa. |
4.10. Entità del margine di dumping e ripresa dagli effetti negativi del dumping precedente
(70) |
L’analisi relativa all’entità del margine di dumping tiene conto del fatto che sono in vigore misure per eliminare il dumping pregiudizievole. Come indicato sopra, le informazioni disponibili mostrano che uno dei produttori esportatori soggetti a campionamento continua a vendere alla Comunità a prezzi di dumping. Anche se il margine di dumping rilevato è significativo, il suo effetto sulla situazione dell’industria comunitaria durante il PIR non lo è stato altrettanto, dal momento che la quota di mercato delle importazioni dall’India che sono oggetto di dumping e delle importazioni che risultano elusive rappresentava l’1 % del consumo totale della Comunità. Jindal ha certamente contribuito all’aggravarsi della situazione dell’industria comunitaria. Va però considerato che, anche escludendo dall’analisi le importazioni da Jindal, l’industria comunitaria non sarebbe stata in grado di riprendersi dal dumping passato dopo l’istituzione delle misure antidumping nel 2001 a causa dell’elusione (contro la quale sono state adottate misure soltanto alla fine del 2004) e dell’inadeguatezza degli impegni, revocati solo l’anno scorso. Non va dimenticato che, prima dell’istituzione dei dazi antielusione e della revoca degli impegni, il livello delle importazioni dalle società indiane responsabili di dumping rappresentava più del triplo del livello nel corso del PIR. |
5. Conclusioni sulla situazione del mercato comunitario
(71) |
Il volume dei fogli di PET consumati dal mercato comunitario è cresciuto dell’1 %, mentre il volume delle vendite da parte dell’industria comunitaria è sceso del 2 %. |
(72) |
La situazione economica dell’industria comunitaria è peggiorata rispetto alla maggior parte dei fattori di pregiudizio: produzione, capacità produttiva e di utilizzo degli impianti (– 4 %), volume delle vendite (– 2 %) e relativo valore (– 5 %), quota di mercato (– 2 punti percentuali), flusso di cassa e redditività, attività di investimento e utile sul capitale investito. |
(73) |
Gli sforzi di ristrutturazione compiuti dall’industria comunitaria in termini di occupazione, taglio dei costi e aumento della produttività pro capite non sono riusciti a controbilanciare gli effetti dell’aumento di prezzo delle materie prime nel periodo considerato, e i costi produttivi sono risultati superiori ai prezzi di vendita. Ciò ha coinciso con il basso livello dei prezzi delle importazioni oggetto di dumping dall’India e altri paesi risultati responsabili di elusione. Va però osservato che la pressione dei prezzi sull’industria comunitaria è stata causata in parte dalle importazioni di Jindal (che non risulta avere praticato dumping nel corso del PIR), pari a circa il 90 % delle importazioni totali di fogli di PET dall’India. |
(74) |
Visto quanto sopra esposto, la situazione dell’industria comunitaria è ancora precaria e l’aumento delle importazioni oggetto di dumping aggraverebbe molto probabilmente la situazione. |
D.4. PROBABILITÀ DEL PERSISTERE O DELLA REITERAZIONE DEL PREGIUDIZIO
(75) |
Come indicato precedentemente, la situazione dell’industria comunitaria è ancora precaria. Se le misure antidumping saranno soppresse, ci sarà un incremento significativo delle importazioni oggetto di dumping. Come indicato al precedente considerando 46, gli esportatori indiani assoggettati ad un dazio antidumping possono aumentare i propri volumi d’esportazione in maniera significativa e, come menzionato al considerando 48, alcuni dei mercati più ampi per le esportazioni di fogli di PET nel mondo sono protetti da tariffe elevate, in particolare il mercato statunitense. |
(76) |
In assenza di dazi antidumping, le importazioni indiane oggetto di dumping potrebbero esercitare una pressione significativa sui prezzi sul mercato comunitario. La probabilità di persistenza o di reiterazione del pregiudizio è pertanto alta. |
(77) |
Per i motivi di cui sopra, se l’industria comunitaria fosse esposta a maggiori volumi di importazioni dall’India a prezzi di dumping, la sua situazione finanziaria si deteriorerebbe ulteriormente. Alla luce di quanto precede, si conclude che l’abrogazione delle misure contro l’India determinerebbe con ogni probabilità la reiterazione del pregiudizio ai danni dell’industria comunitaria. |
D.5. INTERESSE DELLA COMUNITÀ
(78) |
A norma dell’articolo 21 del regolamento di base, si è valutato se il mantenimento delle misure antidumping esistenti fosse contrario all’interesse globale della Comunità. |
(79) |
In conformità dell’articolo 21 del regolamento di base, si è esaminato se la determinazione dell’interesse della Comunità si sia basata su una valutazione degli interessi di tutte le parti coinvolte, e cioè dell’industria comunitaria, degli importatori e degli utilizzatori del prodotto in esame. |
(80) |
Va ricordato che nell’inchiesta iniziale l’adozione delle misure non è stata considerata contraria all’interesse della Comunità. Inoltre, il fatto che l’attuale inchiesta sia un riesame, e quindi l’analisi di una situazione nella quale sono già state adottate misure antidumping, permette di valutare qualsiasi indebito impatto negativo sulle parti coinvolte ad opera delle misure antidumping esistenti. |
(81) |
Si è pertanto esaminato se, nonostante le conclusioni sulla probabilità di reiterazione del dumping pregiudizievole, esistano ragioni valide per concludere che, in questo caso particolare, il mantenimento delle misure non sia nell’interesse della Comunità. |
(82) |
Al fine di valutare la probabile incidenza dell’istituzione o della mancata istituzione delle misure, la Commissione ha chiesto informazioni a tutte le parti interessate: a quelle notoriamente interessate e a quelle che si erano manifestate. La Commissione ha quindi inviato questionari all’industria comunitaria, a nove importatori indipendenti e a 23 utilizzatori. Inoltre, essa ha contattato tutti gli altri produttori comunitari noti che non hanno fornito le informazioni richieste per la collaborazione all’inchiesta, al fine di ottenere informazioni di base sulla loro produzione e sulle loro vendite. |
1. Impatto sull’industria comunitaria
(83) |
Si ricorda che l’industria comunitaria è ancora in una situazione vulnerabile, come indicato ai considerando da 58 a 74. |
(84) |
Il mantenimento delle misure dovrebbe, secondo le previsioni, ridurre la distorsione del mercato e la contrazione dei prezzi. Le misure consentirebbero all’industria comunitaria di mantenere almeno le proprie vendite e di beneficiare di economie di scala. |
(85) |
Se invece le misure antidumping fossero revocate, è probabile che l’andamento negativo della situazione finanziaria dell’industria comunitaria prosegua o addirittura peggiori. L’industria comunitaria si trova in difficoltà soprattutto a causa della perdita di entrate dovuta alla depressione dei prezzi e alla diminuzione della quota di mercato. |
(86) |
Pertanto, il mantenimento delle misure antidumping sarebbe nell’interesse dell’industria comunitaria. |
2. Impatto sugli importatori e sugli utilizzatori
(87) |
Solo un importatore/utilizzatore e quattro utilizzatori hanno collaborato all’inchiesta, fornendo risposte complete. Essi rappresentano il 16,3 % del consumo comunitario complessivo di fogli di PET e hanno dichiarato che il prolungamento dei dazi antidumping non avrebbe effetti rilevanti sulle rispettive società. |
3. Conclusioni sull’interesse della Comunità
(88) |
Tenuto conto di tutti i fattori analizzati sopra, la Commissione ha concluso che l’istituzione di misure non avrà ripercussioni negative rilevanti — ammesso che ne abbia — sulla situazione degli utilizzatori e degli importatori del prodotto in esame. |
(89) |
Alla luce di quanto sopra, si conclude che non vi sono validi e fondati motivi per non mantenere le misure antidumping sulla base dell’interesse comunitario. |
E. MISURE ANTIDUMPING
(90) |
Tutte le parti sono state informate dei fatti essenziali e delle considerazioni in base alle quali si intende raccomandare il mantenimento delle misure esistenti. Esse hanno inoltre usufruito di un termine per presentare le loro osservazioni in risposta a tale informazione. |
(91) |
In base ai fatti e alle considerazioni di cui sopra si conclude che, conformemente all’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento di base, è opportuno chiudere il riesame intermedio parziale limitato a Jindal e mantenere il dazio antidumping dello 0 % istituito nel quadro dell’inchiesta iniziale sulle importazioni di fogli di PET prodotti ed esportati da Jindal nella Comunità europea. |
(92) |
Per quanto riguarda il riesame in previsione della scadenza di cui all’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base ed in ragione delle conclusioni che precedono, è opportuno mantenere le misure antidumping applicabili alle importazioni di fogli di PET dall’India, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
È chiuso il riesame intermedio parziale delle misure antidumping applicabili alle importazioni di fogli di polietilene tereftalato (PET) originari, tra l’altro, dell’India, abitualmente dichiarati ai codici NC ex 3920 62 19 e ex 3920 62 90, e concernenti in particolare il produttore esportatore indiano Jindal Poly Films Limited.
Articolo 2
1. È istituito un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di fogli di polietilene tereftalato (PET) classificabili ai codici NC ex 3920 62 19 (codici TARIC 3920621903, 3920621906, 3920621909, 3920621913, 3920621916, 3920621919, 3920621923, 3920621926, 3920621929, 3920621933, 3920621936, 3920621939, 3920621943, 3920621946, 3920621949, 3920621953, 3920621956, 3920621959, 3920621963, 3920621969, 3920621976, 3920621978 e 3920621994) e ex 3920 62 90 (codici TARIC 3920629033 e 3920629094) originari dell’India.
2. L’aliquota del dazio antidumping definitivo applicabile al prezzo netto, franco frontiera comunitaria, dazio non corrisposto, dei prodotti delle società sotto elencate è la seguente:
Società |
Dazio definitivo (%) |
TARIC addizionale codice |
||||||
|
17,3 |
A026 |
||||||
|
0,0 |
A027 |
||||||
|
6,8 |
A028 |
||||||
|
0,0 |
A030 |
||||||
|
18,0 |
A031 |
||||||
|
0,0 |
A032 |
||||||
|
3,5 |
A753 |
||||||
Tutte le altre società |
17,3 |
A999 |
3. Qualora una delle parti dimostri alla Commissione, allegando elementi di prova sufficienti, di:
— |
non avere esportato i prodotti di cui al paragrafo 1 durante i periodi compresi fra il 1o aprile 1999 e il 31 marzo 2000 e fra il 1o luglio 2005 e il 30 giugno 2006, |
— |
non essere collegata ad alcun esportatore o produttore soggetto alle misure istituite dal regolamento (CE) n. 366/2006, |
— |
avere esportato i prodotti in esame dopo il periodo compreso fra il 1o luglio 2005 e il 30 giugno 2006, oppure di avere assunto l’obbligo contrattuale irrevocabile di esportare un ingente quantitativo nella Comunità, |
il Consiglio, deliberando a maggioranza semplice su proposta presentata dalla Commissione dopo aver sentito il comitato consultivo, può modificare il paragrafo 2, aggiungendo tale parte all’elenco delle società soggette a misure antidumping che figura nella tabella di cui al paragrafo 2; il dazio definitivo corrisponde al dazio medio ponderato del 3,5 %.
4. Il dazio antidumping residuo definitivo applicabile alle importazioni dall’India, precisato al paragrafo 2, è esteso alle importazioni degli stessi fogli di polietilene tereftalato spediti dal Brasile e da Israele (indipendentemente dal fatto che siano o meno dichiarati originari del Brasile o di Israele) (codici TARIC: 3920621901, 3920621904, 3920621907, 3920621911, 3920621914, 3920621917, 3920621921, 3920621924, 3920621927, 3920621931, 3920621934, 3920621937, 3920621941, 3920621944, 3920621947, 3920621951, 3920621954, 3920621957, 3920621961, 3920621967, 3920621974, 3920621977, 3920621992, 3920629031, 3920629092) ad eccezione di quelli prodotti da:
|
Terphane Ltda BR 101, km 101, Cabo de Santo Agostinho, Stato di Pernambuco, Brasile (codice addizionale TARIC A569), |
|
Jolybar Filmtechnic Converting Ltd (1987), Hacharutsim str. 7, Ind. Park Siim 2000, Natania South, 42504, POB 8380, Israele (codice addizionale TARIC A570), |
|
Hanita Coatings Rural Cooperative Association Ltd, Kibbutz Hanita, 22885, Israele (codice addizionale TARIC A691). |
5. Salvo diversa indicazione, si applicano le norme vigenti in materia di dazi doganali.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, addì 30 ottobre 2007.
Per il Consiglio
Il presidente
F. NUNES CORREIA
(1) GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2117/2005 (GU L 340 del 23.12.2005, pag. 17).
(2) GU L 227 del 23.8.2001, pag. 1.
(3) GU L 270 del 29.9.2006, pag. 1.
(4) GU L 342 del 18.11.2004, pag. 1.
(5) GU L 227 del 23.8.2001, pag. 56.
(6) GU L 68 dell’8.3.2006, pag. 37.
(7) GU L 255 del 29.9.2007, pag. 1.
(8) GU C 197 del 22.8.2006, pag. 2.
(9) GU C 202 del 25.8.2006, pag. 16.
(10) GU L 63 del 10.3.2005, pag. 1.
(11) GU L 68 dell’8.3.2006, pag. 6.
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/17 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1293/2007 DEL CONSIGLIO
del 30 ottobre 2007
che revoca i dazi antidumping istituiti dal regolamento (CE) n. 1050/2002 sulle importazioni di compact disc registrabili originari di Taiwan e autorizza il loro rimborso o sgravio e che revoca i dazi compensativi istituiti dal regolamento (CE) n. 960/2003 sulle importazioni di compact disc registrabili originari dell’India, autorizza il loro rimborso o sgravio e chiude il procedimento nei loro confronti
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, del 22 dicembre 1995, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1) («il regolamento antidumping di base»), in particolare l’articolo 11, paragrafo 3,
visto il regolamento (CE) n. 2026/97 del Consiglio, del 6 ottobre 1997, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di sovvenzioni provenienti da paesi non membri della Comunità europea (2) («il regolamento antisovvenzioni di base»), in particolare l’articolo 19,
vista la proposta presentata dalla Commissione dopo aver sentito il comitato consultivo,
considerando quanto segue:
A. PROCEDURA
1. Misure in vigore oggetto del riesame
(1) |
Il 18 giugno 2002, con il regolamento (CE) n. 1050/2002 del Consiglio, del 13 giugno 2002, che istituisce un dazio antidumping definitivo e riscuote in via definitiva il dazio provvisorio sulle importazioni di compact disc registrabili originali di Taiwan (3), sono stati istituiti dazi antidumping definitivi sulle importazioni di compact disc registrabili originari di Taiwan («il procedimento antidumping iniziale»). I dazi erano compresi tra il 17,7 % e il 38,5 %. Tali provvedimenti sono scaduti ipso iure il 18 giugno 2007 conformemente all’avviso della Commissione di scadenza di misure antidumping (4). |
(2) |
Il 5 giugno 2003, con il regolamento (CE) n. 960/2003 del Consiglio, del 2 giugno 2003, che istituisce un dazio compensativo definitivo sulle importazioni di compact disc registrabili originari dell’India (5) («il procedimento antisovvenzioni iniziale»), sono stati istituiti dazi compensativi definitivi sulle importazioni di compact disc registrabili («CD-R») originari dell’India. Essi ammontavano al 7,3 %. |
2. Inchieste precedenti relative alle importazioni di CD-R originari della Repubblica popolare cinese, di Hong Kong e della Malaysia
(3) |
Con la decisione 2006/753/CE (6), la Commissione ha chiuso il procedimento antidumping relativo alle importazioni di CD-R originari della Repubblica popolare cinese («RPC»), di Hong Kong e della Malaysia per mancanza di interesse della Comunità a mantenere in vigore le misure («la decisione di chiusura»). Si è concluso che, a motivo della sua modesta quota di mercato, l’industria comunitaria non avrebbe potuto trarre vantaggi significativi dall’istituzione di misure. L’istituzione di misure è stata pertanto considerata eccessiva in rapporto agli effetti negativi sostanziali che avrebbero avuto su importatori, distributori, dettaglianti e consumatori. |
3. Apertura di un riesame
(4) |
L’avviso di apertura di un riesame intermedio parziale delle misure antidumping applicabili alle importazioni di compact disc registrabili originari di Taiwan e di un riesame intermedio parziale delle misure compensative applicabili alle importazioni di compact disc registrabili originari dell’India è stato pubblicato il 22 marzo 2007 nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (7) («l’avviso di apertura»). |
(5) |
Tali riesami, avviati su iniziativa della Commissione, hanno riguardato solo la valutazione dell’interesse della Comunità, prevedendo la possibilità che la decisione al riguardo avesse effetto retroattivo a decorrere dal 5 novembre 2006, ovvero dalla data di entrata in vigore della decisione di chiusura. A fini di efficienza procedurale, i riesami dei dazi antidumping applicabili alle importazioni di CD-R da Taiwan e dei dazi compensativi applicabili alle importazioni di CD-R dall’India sono stati realizzati nel quadro di un’unica inchiesta. |
(6) |
Come indicato sopra, le misure antidumping istituite sulle importazioni originarie di Taiwan sono scadute il 18 giugno 2007. Il riesame riguardante le importazioni da Taiwan è stato pertanto sospeso. Tuttavia, il procedimento è stato ufficialmente portato avanti sino alla data di scadenza poiché la Commissione ha esaminato in particolare la questione dell’abrogazione con effetto retroattivo dei dazi pagati tra il 5 novembre 2006 e il 18 giugno 2007. |
(7) |
In ragione dell’esigenza di efficienza procedurale e al fine di garantire la coerenza globale delle proprie azioni, la Commissione ha deciso di riassumere le conclusioni di entrambi i riesami nel presente regolamento. |
4. Parti interessate dal procedimento
(8) |
La Commissione ha avvisato ufficialmente dell’apertura del procedimento i produttori, gli importatori e gli utilizzatori comunitari, nonché gli esportatori e i rappresentanti dell’India e di Taiwan. È stata concessa a tutte le parti interessate la possibilità di comunicare le loro osservazioni per iscritto e di chiedere un’audizione entro il termine fissato nell’avviso di apertura. Poiché i riesami erano limitati all’interesse della Comunità, la Commissione ha invitato a compilare i questionari solo le parti stabilite nella Comunità, ossia produttori, importatori e utilizzatori comunitari. Hanno risposto al questionario un produttore, quattordici importatori e dieci utilizzatori. |
(9) |
La Commissione ha ricevuto inoltre una lettera dal comitato dei produttori europei di CD («CECMA») che rappresentava il denunziante nei procedimenti antidumping e antisovvenzioni iniziali e nel procedimento conclusosi con la decisione di chiusura, nonché una lettera dell’ex rappresentante della società D, come identificato in tale decisione. |
(10) |
Inoltre, i servizi della Commissione hanno ricevuto contributi provenienti da altri soggetti interessati, in particolare da distributori e fornitori di un esportatore indiano. |
(11) |
I servizi della Commissione hanno analizzato con cura tutte le osservazioni e gli argomenti addotti dagli interessati. Data la situazione della produzione comunitaria, tuttavia, le conclusioni del presente riesame si limiteranno all’individuazione dell’industria comunitaria. |
5. Periodo dell’inchiesta
(12) |
L’inchiesta relativa all’interesse della Comunità ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 2006 e il 31 dicembre 2006 («il periodo dell’inchiesta» o «PI»). L’analisi delle tendenze pertinenti ai fini della valutazione dell’interesse della Comunità ha riguardato il periodo compreso tra il 1o gennaio 2003 e la fine del periodo dell’inchiesta («il periodo in esame»). |
6. Prodotto in esame e prodotto simile
6.1. Prodotto in esame
(13) |
I prodotti oggetto di riesame sono i compact disc registrabili (CD-R) originari dell’India («prodotto in esame»), attualmente classificabili nel codice NC ex 8523 40 11. Tale codice NC viene indicato a titolo puramente informativo. |
(14) |
Lo stesso prodotto originario di Taiwan è stato oggetto di riesame nel periodo compreso tra il 22 marzo 2007 (data di pubblicazione dell’avviso di apertura del procedimento) e il 18 giugno 2007 (data di scadenza dei dazi antidumping applicabili alle importazioni di CD-R da Taiwan). |
(15) |
I prodotti in questione sono dischi di policarbonato ricoperti di uno strato di sostanza colorante, di uno strato di materiale riflettente e di uno strato protettivo. Sebbene la registrazione su tali dischi possa essere effettuata in varie fasi, le informazioni registrate non possono essere cancellate. Il disco è un supporto di memorizzazione ottica di dati digitali o suoni. |
(16) |
I CD-R possono essere distinti in base al tipo di dati in essi contenuti (CD-R per dati o CD-R musicali), alla capacità di memorizzazione, allo strato di metallo riflettente e alla presenza o meno di diciture stampate sui CD-R. Tutti i tipi di CD-R hanno le medesime caratteristiche fisiche e tecniche e sono utilizzati per gli stessi scopi. Pertanto, vengono considerati un unico prodotto. |
6.2. Prodotto simile
(17) |
Nel quadro del presente procedimento non sono pervenute alla Commissione osservazioni per contestare la comparabilità dei CD-R importati o prodotti nella Comunità. Per tale ragione tutti i tipi di CD-R originari dell’India o di Taiwan o prodotti nella Comunità sono considerati prodotti simili ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, del regolamento antidumping di base e dell’articolo 1, paragrafo 5, del regolamento antisovvenzioni di base. |
B. PRODUZIONE COMUNITARIA E INDUSTRIA COMUNITARIA
1. Produzione comunitaria e industria comunitaria nel procedimento conclusosi con la decisione di chiusura
(18) |
In detti procedimenti (cfr. i considerando 28 e 58 e seguenti della decisione di chiusura), i servizi della Commissione hanno constatato che la produzione comunitaria ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento di base consta di 10 produttori. Solamente uno di essi veniva considerato componente dell’industria comunitaria ai sensi dell’articolo 4, paragrafo 1, e dell’articolo 5, paragrafo 4, del regolamento antidumping di base, la Manufacturing Advanced MEDIA («MAM-E»). |
2. Produzione comunitaria e industria comunitaria nel presente procedimento
(19) |
Nessuno dei produttori considerati componenti della produzione comunitaria in base alla decisione di chiusura ha partecipato al procedimento in corso. |
(20) |
La Commissione ha inoltre ricevuto elementi di prova attestanti che l’unica società che costituisce l’industria comunitaria nel quadro del procedimento conclusosi con la decisione di chiusura è in corso di liquidazione. Il suo ex rappresentante ha confermato la notizia per iscritto. La Commissione ha ricevuto inoltre copia dell’ordinanza di liquidazione pronunciata dal giudice, attestante la cessazione dell’attività della società. Il questionario inviato dalla Commissione è stato rispedito con l’annotazione «in liquidazione giudiziaria». |
(21) |
Inoltre, nonostante il CECMA si fosse espresso a favore del mantenimento delle misure, non ha presentato alcun questionario né alcuna prova per conto dei produttori comunitari, membri dell’associazione. |
(22) |
Un’altra società (la società A, come identificato nella decisione di chiusura) ha comunicato alla Commissione di aver cessato la propria produzione nella Comunità. |
(23) |
Infine, la Commissione ha ricevuto anche una risposta dalla società B (come identificato nella decisione di chiusura). Non è stata fornita alla Commissione alcuna prova che contraddica le conclusioni della decisione di chiusura, ossia che la società B non va inclusa nella definizione dell’industria comunitaria e che la sua produzione deve essere esclusa dalla definizione della produzione comunitaria (cfr. il considerando 40 della decisione di chiusura). |
(24) |
Si è concluso pertanto che l’industria comunitaria non esiste più e che, di conseguenza, decade l’interesse della Comunità. |
C. APPLICAZIONE RETROATTIVA
(25) |
Alla luce di quanto sopra, le misure antidumping applicabili alle importazioni di CD-R originari di Taiwan e le misure compensative applicabili alle importazioni di CD-R originari dell’India vanno abrogate con effetto retroattivo a decorrere dalla data di entrata in vigore della decisione di chiusura. |
(26) |
Ne consegue che i dazi antidumping definitivi pagati o contabilizzati a norma del regolamento (CE) n. 1050/2002 sulle importazioni di CD-R originari di Taiwan e i dazi compensativi definitivi pagati o contabilizzati a norma del regolamento (CE) n. 960/2003 sulle importazioni CD-R originari dell’India e immessi in libera pratica dal 5 novembre 2006, vanno rimborsati o sgravati. |
(27) |
Conformemente alla vigente normativa doganale le domande di rimborso o di sgravio devono essere presentate alle autorità doganali nazionali, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I dazi antidumping sulle importazioni di compact disc registrabili (CD-R) originari di Taiwan istituiti dal regolamento (CE) n. 1050/2002 e i dazi compensativi sulle importazioni di compact disc registrabili (CD-R) originari dell’India istituiti dal regolamento (CE) n. 960/2003 sono abrogati.
Articolo 2
Il procedimento antisovvenzioni relativo alle importazioni di CD-R originari dell’India è chiuso.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
L’articolo 1 è applicabile a decorrere dal 5 novembre 2006.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Lussemburgo, addì 30 ottobre 2007.
Per il Consiglio
Il presidente
F. NUNES CORREIA
(1) GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2117/2005 (GU L 340 del 23.12.2005, pag. 17).
(2) GU L 288 del 21.10.1997, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 461/2004 (GU L 77 del 13.3.2004, pag. 12).
(3) GU L 160 del 18.6.2002, pag. 2.
(4) GU C 130 del 12.6.2007, pag. 17.
(5) GU L 138 del 5.6.2003, pag. 1.
(6) Decisione 2006/753/CE della Commissione, del 3 novembre 2006, recante chiusura del procedimento antidumping relativo alle importazioni di compact disc registrabili (CD +/-R) originari della Repubblica popolare cinese, di Hong Kong e della Malaysia (GU L 305 del 4.11.2006, pag. 15).
(7) GU C 66 del 22.3.2007, pag. 16.
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/20 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1294/2007 DELLA COMMISSIONE
del 5 novembre 2007
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di alcuni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 3223/94 della Commissione, del 21 dicembre 1994, recante modalità di applicazione del regime di importazione degli ortofrutticoli (1), in particolare l'articolo 4, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 3223/94 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali nel quadro dell'Uruguay Round, i criteri in base ai quali la Commissione fissa i valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e per i periodi precisati nell'allegato. |
(2) |
In applicazione di tali criteri, i valori forfettari all'importazione devono essere fissati ai livelli figuranti nell'allegato del presente regolamento, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 3223/94 sono fissati nella tabella riportata nell'allegato.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 6 novembre 2007.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 5 novembre 2007.
Per la Commissione
Jean-Luc DEMARTY
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 337 del 24.12.1994, pag. 66. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 756/2007 (GU L 172 del 30.6.2007, pag. 41).
ALLEGATO
al regolamento della Commissione, del 5 novembre 2007, recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di alcuni ortofrutticoli
(EUR/100 kg) |
||
Codice NC |
Codice paesi terzi (1) |
Valore forfettario all'importazione |
0702 00 00 |
MA |
71,8 |
MK |
52,6 |
|
TR |
85,1 |
|
ZZ |
69,8 |
|
0707 00 05 |
JO |
186,1 |
MA |
47,1 |
|
MK |
70,4 |
|
TR |
110,4 |
|
ZZ |
103,5 |
|
0709 90 70 |
MA |
79,0 |
TR |
89,3 |
|
ZZ |
84,2 |
|
0805 20 10 |
MA |
94,2 |
ZZ |
94,2 |
|
0805 20 30, 0805 20 50, 0805 20 70, 0805 20 90 |
HR |
39,1 |
TR |
84,1 |
|
UY |
70,4 |
|
ZZ |
64,5 |
|
0805 50 10 |
AR |
84,0 |
TR |
92,3 |
|
ZA |
55,0 |
|
ZZ |
77,1 |
|
0806 10 10 |
BR |
249,1 |
TR |
123,4 |
|
US |
252,9 |
|
ZZ |
208,5 |
|
0808 10 80 |
AR |
81,9 |
AU |
183,7 |
|
CA |
105,4 |
|
CL |
86,0 |
|
MK |
20,2 |
|
NZ |
45,9 |
|
US |
98,9 |
|
ZA |
92,9 |
|
ZZ |
89,4 |
|
0808 20 50 |
AR |
49,4 |
CN |
76,2 |
|
TR |
117,3 |
|
ZZ |
81,0 |
(1) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione (GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19). Il codice «ZZ» rappresenta le «altre origini».
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/22 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1295/2007 DELLA COMMISSIONE
del 5 novembre 2007
che sottopone a registrazione le importazioni di alcuni tipi di agrumi preparati o conservati (mandarini ecc.) originari della Repubblica popolare cinese
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 384/96 del Consiglio, del 22 dicembre 1995, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea (1) (il «regolamento di base»), in particolare l’articolo 10, paragrafo 4, e l’articolo 14, paragrafo 5,
sentito il comitato consultivo,
considerando quanto segue:
La Commissione ha ricevuto una richiesta conformemente all’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base di sottoporre a registrazione alcuni tipi di agrumi preparati o conservati (mandarini ecc.) originari della Repubblica popolare cinese.
A. PRODOTTO IN ESAME
(1) |
Il prodotto in esame da sottoporre a registrazione è costituito da mandarini (compresi i tangerini e i mandarini satsuma), clementine, wilking e altri ibridi simili di agrumi, preparati o conservati, senza alcole aggiunto, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, quali definiti alla voce 2008 della NC, originari della Repubblica popolare cinese («il prodotto in esame»), classificabili ai codici NC 2008 30 55, 2008 30 75 ed ex 2008 30 90. |
B. DOMANDA
(2) |
La Commissione, avendo ricevuto una denuncia da parte della Federazione nazionale spagnola delle associazioni dell’industria delle conserve vegetali (FNACV) (di seguito «il richiedente»), ha stabilito che esistono elementi di prova sufficienti a giustificare l’apertura di un procedimento e pertanto a norma dell’articolo 5 del regolamento di base ha annunciato, mediante un avviso («avviso di apertura») pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, l’apertura di un procedimento antidumping nei confronti delle importazioni di alcuni tipi di agrumi preparati o conservati (mandarini ecc.) originari della Repubblica popolare cinese (2). |
(3) |
Il richiedente chiede inoltre che le importazioni del prodotto in esame siano sottoposte a registrazione conformemente all’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base ai fini della successiva applicazione di misure a decorrere dalla data della registrazione. |
C. MISURE IN VIGORE
(4) |
Attualmente il prodotto in esame è in gran parte oggetto di misure definitive di salvaguardia istituite dal regolamento (CE) n. 658/2004 della Commissione (3). Tali misure scadranno l’8 novembre 2007. |
D. MOTIVI DELL’OBBLIGO DI REGISTRAZIONE
(5) |
Conformemente all’articolo 7, paragrafo 1, del regolamento di base, non possono essere istituite misure provvisorie prima di sessanta giorni dall’apertura dell’inchiesta. Tuttavia, conformemente all’articolo 10, paragrafo 4, del regolamento di base, può essere riscosso un dazio antidumping definitivo sui prodotti immessi in consumo non oltre novanta giorni prima della data di applicazione delle misure provvisorie, purché siano rispettate le condizioni di cui a tale paragrafo e le importazioni siano state registrate a norma dell’articolo 14, paragrafo 5, dello stesso regolamento. Conformemente all’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, la Commissione, sentito il comitato consultivo, può chiedere alle autorità doganali di prendere le opportune disposizioni per registrare le importazioni, ai fini della successiva applicazione di misure a decorrere dalla data della registrazione. Le importazioni possono essere sottoposte a registrazione su domanda dell’industria comunitaria che contenga elementi di prova sufficienti a tal fine. |
(6) |
La domanda contiene elementi di prova sufficienti a giustificare la registrazione. Ciò è suffragato inoltre da prove fornite da altre fonti. |
(7) |
Per quanto riguarda il dumping, la Commissione dispone di elementi di prova prima facie sufficienti a dimostrare che le importazioni del prodotto in esame originario della Repubblica popolare cinese sono oggetto di dumping e che gli esportatori esercitano pratiche di dumping. La denuncia antidumping e la domanda di registrazione contengono elementi di prova relativi ai prezzi all’esportazione della stagione 2006/07. Ciò è confermato inoltre da informazioni provenienti da dati Eurostat e da diverse offerte o dichiarazioni di prezzi all’esportazione, ricavate da una serie di fonti e destinate a diversi importatori. Nella fase attuale e previa disponibilità di ulteriori dati durante l’inchiesta, le prove relative al valore normale contenute nella denuncia antidumping e nella richiesta di registrazione constano di dati dettagliati riguardanti i prezzi sul mercato interno e i costi di produzione forniti da tutti o quasi tutti i produttori di un paese di riferimento. In questo stadio tali dati, opportunamente corretti per tener conto dei costi di trasporto stimati e di altri costi, sembrerebbero interessare lo stesso prodotto, lo stesso periodo e lo stesso livello di scambi e risulterebbero pertanto ampiamente comparabili. Nell’insieme, data l’entità dei presunti margini di dumping, tali elementi di prova dimostrano in maniera sufficiente che nella fase attuale gli esportatori in questione esercitano pratiche di dumping. |
(8) |
Per quanto riguarda il pregiudizio, la Commissione dispone di prove prima facie sufficienti che le pratiche di dumping esercitate dagli esportatori arrecano o possono arrecare pregiudizio. Tali prove consistono in dati dettagliati, contenuti nella denuncia antidumping e nella domanda di registrazione e suffragati da informazioni fornite da altre fonti, concernenti i fondamentali fattori di pregiudizio di cui all’articolo 3, paragrafo 5, del regolamento di base. Inoltre, le prove relative all’inchiesta precedente di salvaguardia confermano la tesi secondo la quale, mancando la misura di salvaguardia, il volume delle importazioni aumenterà sensibilmente e l’industria comunitaria subirà un ulteriore pregiudizio. |
(9) |
La Commissione dispone inoltre di elementi di prova prima facie sufficienti, contenuti nella denuncia antidumping e nella domanda di registrazione e suffragati da informazioni fornite da altre fonti, secondo le quali gli importatori sapevano o avrebbero dovuto sapere che gli esportatori esercitano pratiche di dumping arrecanti pregiudizio o potenzialmente arrecanti pregiudizio all’industria comunitaria. È stato pubblicato un avviso di apertura di un’inchiesta per presunto dumping pregiudizievole. Inoltre, diversi articoli apparsi nella stampa specializzata per un lungo periodo fanno supporre che l’industria comunitaria può subire un pregiudizio da importazioni a basso prezzo provenienti dalla Cina. Infine, data l’importanza delle pratiche di dumping che potrebbero aver luogo, si può ragionevolmente concludere che gli importatori conoscano o dovrebbero conoscere la situazione. |
(10) |
Inoltre, la Commissione dispone di elementi di prova prima facie sufficienti secondo i quali questo tipo di pregiudizio è causato o sarebbe causato da massicce importazioni oggetto di dumping nell’arco di un periodo relativamente breve che, dati i tempi e il volume delle importazioni oggetto di dumping e altri elementi (ad esempio, il rapido accumulo di scorte) potrebbero compromettere seriamente l’effetto riparatore di dazi antidumping definitivi, a meno che tali dazi siano applicati con effetto retroattivo. Tali prove, contenute nella denuncia antidumping e nella domanda di registrazione e suffragate da informazioni fornite da altre fonti, consistono in informazioni sulla natura del prodotto, in particolare sul suo carattere fungibile e stagionale, e sul fatto che è messo in conserva e può essere facilmente immagazzinato per lunghi periodi e facilmente trasportato. In tal modo è inoltre possibile costituire rapidamente delle scorte. Infine, elementi di prova dell’inchiesta di salvaguardia confermano la tesi secondo la quale, in assenza di misure, il volume delle importazioni potrebbe nuovamente aumentare drasticamente. Ciò è particolarmente vero in quanto la misura di salvaguardia scade poco dopo l’inizio del periodo di messa in conserva. |
(11) |
Di conseguenza, le condizioni di registrazione sono in questo caso soddisfatte. |
E. PROCEDURA
(12) |
Alla luce di quanto suindicato, la Commissione ha concluso che la domanda del richiedente contiene elementi di prova sufficienti per sottoporre a registrazione le importazioni del prodotto in esame, conformemente all’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base. |
(13) |
Si invitano tutte le parti interessate a comunicare le loro osservazioni per iscritto e a fornire elementi di prova. La Commissione può inoltre sentire le parti interessate che ne facciano richiesta per iscritto e dimostrino di avere particolari motivi per chiedere un’audizione. |
F. REGISTRAZIONE
(14) |
In conformità dell’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, le importazioni del prodotto in esame devono essere sottoposte a registrazione al fine di garantire che, se dall’inchiesta dovesse risultare la necessità di applicare dazi antidumping, questi ultimi, qualora siano soddisfatte le necessarie condizioni, possano essere riscossi a titolo retroattivo, conformemente alle disposizioni giuridiche applicabili. |
(15) |
L’eventuale pagamento di futuri dazi dipenderà dai risultati dell’inchiesta antidumping. Le dichiarazioni contenute nella denuncia in merito alla richiesta di apertura di un’inchiesta sono per oltre il 50 % a favore del dumping e per il 30 % a favore del pregiudizio. |
G. TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
(16) |
I dati personali raccolti nel corso della presente inchiesta saranno trattati in conformità del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati (4), |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
A norma dell’articolo 14, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 384/96, si chiede alle autorità doganali di adottare le opportune disposizioni per registrare le importazioni nella Comunità di mandarini (compresi i tangerini e i mandarini satsuma), clementine, wilking e altri ibridi simili di agrumi, preparati o conservati, senza alcole aggiunto, con o senza aggiunta di zuccheri o di altri dolcificanti, quali definiti alla voce 2008 della NC, originari della Repubblica popolare cinese, classificabili ai codici NC 2008 30 55, 2008 30 75 ed ex 2008 30 90 (codici TARIC 2008309061, 2008309063, 2008309065, 2008309067, 2008309069). La registrazione scade nove mesi dopo l’entrata in vigore del presente regolamento.
Tutte le parti interessate sono invitate a comunicare le proprie osservazioni per iscritto, a fornire elementi di prova o a chiedere di essere sentite entro venti giorni dalla data di pubblicazione del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 9 novembre 2007.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 5 novembre 2007.
Per la Commissione
Peter MANDELSON
Membro della Commissione
(1) GU L 56 del 6.3.1996, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2117/2005 (GU L 340 del 23.12.2005, pag. 17).
(2) GU C 246 del 20.10.2007, pag. 15.
(3) GU L 104 dell’8.4.2004, pag. 67.
(4) GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1.
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/25 |
REGOLAMENTO (CE) N. 1296/2007 DELLA COMMISSIONE
del 5 novembre 2007
relativo al divieto di pesca del merluzzo bianco nello Skagerrak per le navi battenti bandiera svedese
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 2371/2002 del Consiglio, del 20 dicembre 2002, relativo alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nell'ambito della politica comune della pesca (1), in particolare l'articolo 26, paragrafo 4,
visto il regolamento (CEE) n. 2847/93 del Consiglio, del 12 ottobre 1993, che istituisce un regime di controllo applicabile nell'ambito della politica comune della pesca (2), in particolare l'articolo 21, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 41/2007 del Consiglio, del 21 dicembre 2006, che stabilisce, per il 2007, le possibilità di pesca e le condizioni ad esse associate per alcuni stock o gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque comunitarie e, per le navi comunitarie, in altre acque dove sono imposti limiti di cattura (3), fissa i contingenti per il 2007. |
(2) |
In base alle informazioni pervenute alla Commissione, le catture dello stock di cui all'allegato del presente regolamento da parte di navi battenti bandiera dello Stato membro ivi indicato o in esso immatricolate hanno determinato l'esaurimento del contingente assegnato per il 2007. |
(3) |
È quindi necessario vietare la pesca, la detenzione a bordo, il trasbordo e lo sbarco di tale stock, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Esaurimento del contingente
Il contingente di pesca assegnato per il 2007 allo Stato membro di cui all'allegato del presente regolamento per lo stock ivi indicato si ritiene esaurito a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato.
Articolo 2
Divieti
La pesca dello stock di cui all'allegato del presente regolamento da parte di navi battenti bandiera dello Stato membro ivi indicato o in esso immatricolate è vietata a decorrere dalla data stabilita nello stesso allegato. Sono vietati la detenzione a bordo, il trasbordo o lo sbarco di tale stock catturato dalle navi suddette dopo tale data.
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 5 novembre 2007.
Per la Commissione
Fokion FOTIADIS
Direttore generale della Pesca e degli affari marittimi
(1) GU L 358 del 31.12.2002, pag. 59. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 865/2007 (GU L 192 del 24.7.2007, pag. 1).
(2) GU L 261 del 20.10.1993, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1967/2006 (GU L 409 del 30.12.2006, pag. 9); rettifica nella GU L 36 dell’8.2.2007, pag. 6.
(3) GU L 15 del 20.1.2007, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 898/2007 della Commissione (GU L 196 del 28.7.2007, pag. 22).
ALLEGATO
N. |
66 |
Stato membro |
Svezia |
Stock |
COD/03AN. |
Specie |
Merluzzo bianco (Gadus morhua) |
Zona |
Skagerrak |
Data |
22.10.2007 |
DIRETTIVE
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/27 |
DIRETTIVA 2007/60/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 23 ottobre 2007
relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni
(Testo rilevante ai fini del SEE)
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 175, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione,
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo (1),
deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato (2),
considerando quanto segue:
(1) |
Le alluvioni possono provocare vittime, l’evacuazione di persone e danni all’ambiente, compromettere gravemente lo sviluppo economico e mettere in pericolo le attività economiche della Comunità. |
(2) |
Le alluvioni sono fenomeni naturali impossibili da prevenire. Tuttavia alcune attività umane (come la crescita degli insediamenti umani e l’incremento delle attività economiche nelle pianure alluvionali, nonché la riduzione della naturale capacità di ritenzione idrica del suolo a causa dei suoi vari usi) e i cambiamenti climatici contribuiscono ad aumentarne la probabilità e ad aggravarne gli impatti negativi. |
(3) |
Ridurre i rischi di conseguenze negative derivanti dalle alluvioni soprattutto per la vita e la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture, connesse con le alluvioni, è possibile e auspicabile ma, per essere efficaci, le misure per ridurre tali rischi dovrebbero, per quanto possibile, essere coordinate a livello di bacino idrografico. |
(4) |
La direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque (3), introduce l’obbligo di predisporre piani di gestione dei bacini idrografici per tutti i distretti idrografici al fine di realizzare un buono stato ecologico e chimico delle acque e contribuirà a mitigare gli effetti delle alluvioni. La riduzione del rischio di alluvioni non figura, tuttavia, tra gli obiettivi principali di tale direttiva, né questa tiene conto dei futuri mutamenti dei rischi di alluvioni derivanti dai cambiamenti climatici. |
(5) |
La comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Gestione dei rischi di inondazione — Prevenzione, protezione e mitigazione delle inondazioni» del 12 luglio 2004 presenta un’analisi e un approccio specifico per la gestione dei rischi di alluvioni a livello comunitario e afferma che un’azione concertata e coordinata a livello comunitario apporterebbe un notevole valore aggiunto e migliorerebbe il livello globale di protezione contro le alluvioni. |
(6) |
Oltre al coordinamento tra gli Stati membri, l’efficace prevenzione e mitigazione delle alluvioni richiede la cooperazione con i paesi terzi. Questo è in linea con la direttiva 2000/60/CE e i principi internazionali di gestione del rischio di alluvioni sviluppati segnatamente nel quadro della convenzione delle Nazioni Unite sulla protezione e l’utilizzazione dei corsi d’acqua transfrontalieri e dei laghi internazionali, approvata con decisione 95/308/CE del Consiglio (4), e con i successivi accordi di applicazione. |
(7) |
La decisione 2001/792/CE, Euratom del Consiglio, del 23 ottobre 2001, che istituisce un meccanismo comunitario inteso ad agevolare una cooperazione rafforzata negli interventi di soccorso della protezione civile (5), mobilita supporto e assistenza da parte degli Stati membri in caso di emergenze gravi, comprese le alluvioni. La protezione civile può dare risposte adeguate alle popolazioni colpite e migliorarne la preparazione e la capacità di far fronte a queste calamità. |
(8) |
A norma del regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell’11 novembre 2002, che istituisce il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (6), è possibile erogare tempestivamente un aiuto finanziario in caso di grave calamità per far sì che gli abitanti, le aree naturali, le regioni e i paesi colpiti possano tornare a condizioni il più normali possibile. Tuttavia, questi interventi del Fondo riguardano solo le operazioni di emergenza e non le fasi che la precedono. |
(9) |
Nell’elaborare le politiche relative agli usi idrici e territoriali, gli Stati membri e la Comunità dovrebbero tenere conto degli impatti potenziali che tali politiche potrebbero avere sui rischi di alluvioni e sulla gestione dei medesimi. |
(10) |
Il territorio della Comunità è colpito da varie tipologie di alluvioni, come quelle causate dallo straripamento dei fiumi, le piene repentine, le alluvioni urbane e le inondazioni marine delle zone costiere. I danni provocati da questi fenomeni possono inoltre variare da un paese o da una regione all’altra della Comunità. Ne consegue pertanto che gli obiettivi per la gestione dei rischi di alluvioni dovrebbero essere stabiliti dagli stessi Stati membri e tener conto delle condizioni locali e regionali. |
(11) |
In alcune zone della Comunità si potrebbe ritenere che i rischi di alluvioni non siano significativi, ad esempio nel caso di aree disabitate o scarsamente popolate oppure in zone che presentano limitati beni economici o un ridotto valore ecologico. In ogni distretto idrografico o unità di gestione dovrebbero essere valutati i rischi di alluvioni e la necessità di ulteriori azioni, quali le valutazioni dei potenziali di protezione contro le alluvioni. |
(12) |
Per poter disporre di un efficace strumento d’informazione e di una solida base per definire le priorità e adottare ulteriori decisioni di carattere tecnico, finanziario e politico riguardo alla gestione del rischio di alluvioni è necessario prevedere l’elaborazione di mappe della pericolosità e di mappe del rischio di alluvioni in cui siano riportate le potenziali conseguenze negative associate ai vari scenari di alluvione, comprese informazioni sulle potenziali fonti di inquinamento ambientale a seguito di alluvioni. In tale contesto, gli Stati membri dovrebbero valutare le attività che determinano un aumento dei rischi di alluvioni. |
(13) |
Per evitare o ridurre gli impatti negativi delle alluvioni nell’area interessata è opportuno predisporre piani di gestione del rischio di alluvioni. Le cause e le conseguenze di questi fenomeni sono diversi nei vari paesi e regioni della Comunità. I suddetti piani di gestione dovrebbero pertanto tener conto delle specifiche caratteristiche delle zone da essi coperte e proporre soluzioni mirate in base alle esigenze e alle priorità di tali zone, garantendo sempre il coordinamento appropriato all’interno dei distretti idrografici e promuovendo la realizzazione degli obiettivi in materia ambientale stabiliti dalla legislazione comunitaria. In particolare, gli Stati membri dovrebbero astenersi dall’adottare misure o dall’intraprendere azioni atte ad aumentare significativamente il rischio di alluvioni in altri Stati membri, a meno che tali misure siano state coordinate e gli Stati membri interessati abbiano trovato una soluzione concordata. |
(14) |
I piani di gestione del rischio di alluvioni dovrebbero essere incentrati sulla prevenzione, sulla protezione e sulla preparazione. Al fine di conferire maggiore spazio ai fiumi, tali piani dovrebbero comprendere, ove possibile, il mantenimento e/o il ripristino delle pianure alluvionali, nonché misure volte a prevenire e a ridurre i danni alla salute umana, all’ambiente, al patrimonio culturale e all’attività economica. Gli elementi dei piani di gestione del rischio di alluvioni dovrebbero essere riesaminati periodicamente e, se necessario, aggiornati, tenendo conto delle probabili ripercussioni dei cambiamenti climatici sul verificarsi delle alluvioni. |
(15) |
Il principio di solidarietà è estremamente importante nel contesto della gestione del rischio di alluvioni. Esso dovrebbe spronare gli Stati membri a trovare un’equa ripartizione delle responsabilità, quando misure riguardanti la gestione del rischio di alluvione lungo i corsi d’acqua sono decise collettivamente nell’interesse comune. |
(16) |
Per evitare attività superflue e al fine di conseguire gli obiettivi e adempiere agli obblighi della presente direttiva, gli Stati membri dovrebbero avere la facoltà di utilizzare le valutazioni preliminari del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni nonché i piani di gestione di tale rischio già esistenti. |
(17) |
L’elaborazione dei piani di gestione dei bacini idrografici previsti dalla direttiva 2000/60/CE e l’elaborazione dei piani di gestione del rischio di alluvioni di cui alla presente direttiva rientrano nella gestione integrata dei bacini idrografici. I due processi dovrebbero pertanto sfruttare le reciproche potenzialità di sinergie e benefici comuni, tenuto conto degli obiettivi ambientali della direttiva 2000/60/CE, garantendo l’efficienza e un razionale utilizzo delle risorse pur riconoscendo che a norma della presente direttiva e della direttiva 2000/60/CE le autorità competenti e le unità di gestione potrebbero essere diverse. |
(18) |
Gli Stati membri dovrebbero basare le loro valutazioni, le loro mappe e i loro piani sulle «migliori pratiche» e sulle «migliori tecnologie disponibili» appropriate, che non comportino costi eccessivi, nel campo della gestione dei rischi di alluvioni. |
(19) |
Se un corpo idrico presenta vari utilizzi per diverse forme di attività umane sostenibili (ad esempio la gestione del rischio di alluvioni, l’ecologia, la navigazione interna o la produzione di energia idroelettrica) e se tali utilizzi presentano ripercussioni sul corpo idrico in questione, la direttiva 2000/60/CE prevede, all’articolo 4, un processo chiaro e trasparente per trattare di tali utilizzi e ripercussioni, tra cui l’eventuale deroga alla realizzazione degli obiettivi di «buono stato» delle acque o di «non deterioramento». La direttiva 2000/60/CE prevede inoltre, all’articolo 9, il recupero dei costi. |
(20) |
Le misure necessarie per l’attuazione della presente direttiva sono adottate secondo la decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l’esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione (7). |
(21) |
In particolare, la Commissione ha il potere di adeguare l’allegato ai progressi scientifici e tecnici. Tali misure di portata generale e intese a modificare elementi non essenziali della presente direttiva, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 5 bis, della decisione 1999/468/CE. |
(22) |
La presente direttiva rispetta i diritti fondamentali ed osserva i principi riconosciuti in particolare dalla carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. In particolare intende promuovere l’integrazione nelle politiche comunitarie di un livello elevato di tutela ambientale secondo il principio dello sviluppo sostenibile, come previsto dall’articolo 37 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. |
(23) |
Poiché l’obiettivo della presente direttiva, vale a dire l’istituzione di un quadro per i provvedimenti volti a ridurre i rischi di danni provocati dalle alluvioni, non può essere realizzato in misura sufficiente dagli Stati membri e può dunque, a causa delle dimensioni e degli effetti dell’azione, essere realizzato meglio a livello comunitario, la Comunità può intervenire, in base al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 del trattato. La presente direttiva si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo. |
(24) |
In conformità ai principi di proporzionalità e sussidiarietà e al protocollo sull’applicazione di detti principi accluso al trattato e in considerazione delle capacità di cui dispongono gli Stati membri, andrebbe garantito un elevato grado di flessibilità a livello locale e regionale, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione e la responsabilità delle autorità. |
(25) |
Conformemente al punto 34 dell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» (8), gli Stati membri sono incoraggiati a redigere e rendere pubblici, nell’interesse proprio e della Comunità, prospetti indicanti, per quanto possibile, la concordanza tra la presente direttiva e i provvedimenti di recepimento, |
HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
CAPO I
DISPOSIZIONI GENERALI
Articolo 1
Scopo della presente direttiva è istituire un quadro per la valutazione e la gestione dei rischi di alluvioni volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse con le alluvioni all’interno della Comunità.
Articolo 2
Ai fini della presente direttiva, oltre alle definizioni di «fiume», «bacino idrografico», «sottobacino» e «distretto idrografico» di cui all’articolo 2, della direttiva 2000/60/CE, si applicano le seguenti definizioni:
1) |
«alluvione»: l’allagamento temporaneo di aree che abitualmente non sono coperte d’acqua. Ciò include le inondazioni causate da fiumi, torrenti di montagna, corsi d’acqua temporanei mediterranei, e le inondazioni marine delle zone costiere e può escludere gli allagamenti causati dagli impianti fognari; |
2) |
«rischio di alluvioni»: la combinazione della probabilità di un evento alluvionale e delle potenziali conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e l’attività economica derivanti da tale evento. |
Articolo 3
1. Ai fini della presente direttiva, gli Stati membri ricorrono alle disposizioni di cui all’articolo 3, paragrafi 1, 2, 3, 5 e 6 della direttiva 2000/60/CE.
2. Tuttavia, ai fini dell’attuazione della presente direttiva, gli Stati membri possono:
a) |
nominare autorità competenti diverse da quelle individuate a norma dell’articolo 3, paragrafo 2, della direttiva 2000/60/CE; |
b) |
individuare talune zone costiere o singoli bacini idrografici e assegnarli ad un’unità di gestione diversa da quelle assegnate a norma dell’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2000/60/CE. |
In tali casi gli Stati membri comunicano alla Commissione, entro il 26 maggio 2010, le informazioni di cui all’allegato I, della direttiva 2000/60/CE. A tal fine ogni riferimento alle autorità competenti e ai distretti idrografici è considerato come riferimento alle autorità competenti e all’unità di gestione di cui al presente articolo. Gli Stati membri comunicano alla Commissione eventuali modifiche delle informazioni fornite conformemente al presente paragrafo entro tre mesi dalla data in cui esse hanno effetto.
CAPO II
VALUTAZIONE PRELIMINARE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI
Articolo 4
1. Gli Stati membri svolgono, per ciascun distretto idrografico o unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), o parte di un distretto idrografico internazionale situato sul loro territorio, una valutazione preliminare del rischio di alluvioni a norma del paragrafo 2 del presente articolo.
2. Sulla base delle informazioni disponibili o di quelle facili da ottenere, quali i dati registrati e gli studi sugli sviluppi a lungo termine, tra cui in particolare le conseguenze del cambiamento climatico sul verificarsi delle alluvioni, una valutazione preliminare del rischio di alluvioni è effettuata per fornire una valutazione dei rischi potenziali. Essa comprende almeno i seguenti elementi:
a) |
mappe in scala appropriata del distretto idrografico comprendenti i confini dei bacini idrografici, dei sottobacini e, laddove esistono, delle zone costiere, dalle quali risulti la topografia e l’utilizzo del territorio; |
b) |
descrizione delle alluvioni avvenute in passato, che hanno avuto notevoli conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche che con elevata probabilità possono ancora verificarsi in futuro in maniera simile, compresa la portata dell’inondazione e le vie di deflusso delle acque e una valutazione delle conseguenze negative che hanno avuto; |
c) |
descrizione delle alluvioni significative avvenute in passato, qualora si ipotizzi che, in futuro, da eventi dello stesso tipo possano derivare notevoli conseguenze negative; e, in funzione delle esigenze specifiche degli Stati membri, comprende: |
d) |
una valutazione delle potenziali conseguenze negative di future alluvioni per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche, tenuto conto per quanto possibile di elementi quali la topografia, la posizione dei corsi d’acqua e le loro caratteristiche idrologiche e geomorfologiche generali, tra cui il ruolo delle pianure alluvionali come aree naturali di ritenzione delle acque, l’efficacia delle infrastrutture artificiali esistenti per la protezione dalle alluvioni, la posizione delle zone popolate e delle zone in cui insistono attività economiche e gli sviluppi a lungo termine compresi gli impatti dei cambiamenti climatici sul verificarsi delle alluvioni. |
3. Nel caso dei distretti idrografici internazionali o delle unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), condivisi con altri Stati membri, gli Stati membri garantiscono che lo scambio delle pertinenti informazioni avvenga tra le autorità competenti interessate.
4. Gli Stati membri completano la valutazione preliminare del rischio di alluvioni entro il 22 dicembre 2011.
Articolo 5
1. In base alla valutazione preliminare del rischio di alluvioni di cui all’articolo 4, gli Stati membri individuano per ciascun distretto idrografico o unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), o parte di un distretto idrografico internazionale situato sul loro territorio le zone per le quali essi stabiliscono che esiste un rischio potenziale significativo di alluvioni o si possa ritenere probabile che questo si generi.
2. L’individuazione di cui al paragrafo 1 di una zona nell’ambito di un distretto idrografico internazionale o di un’unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), condivisa con un altro Stato membro viene coordinata tra gli Stati membri interessati.
CAPO III
MAPPE DELLA PERICOLOSITÀ E MAPPE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI
Articolo 6
1. Gli Stati membri predispongono, a livello di distretto idrografico o unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), mappe della pericolosità da alluvione e mappe del rischio di alluvioni, nella scala più appropriata per le zone individuate nell’articolo 5, paragrafo 1.
2. L’elaborazione di mappe della pericolosità e mappe del rischio di alluvioni per le zone di cui all’articolo 5 condivise con altri Stati membri è preceduta da uno scambio di informazioni preliminare tra gli Stati membri interessati.
3. Le mappe della pericolosità da alluvione contengono la perimetrazione delle aree geografiche che potrebbero essere interessate da alluvioni secondo i seguenti scenari:
a) |
scarsa probabilità di alluvioni o scenari di eventi estremi; |
b) |
media probabilità di alluvioni (tempo di ritorno probabile ≥ cento anni); |
c) |
elevata probabilità di alluvioni, se opportuno. |
4. Per ciascuno degli scenari di cui al paragrafo 3 è necessario indicare i seguenti elementi:
a) |
portata della piena; |
b) |
profondità delle acque o, se del caso, livello delle acque; |
c) |
se opportuno, velocità del flusso o flusso d’acqua considerato. |
5. Le mappe del rischio di alluvioni indicano le potenziali conseguenze negative derivanti dalle alluvioni nell’ambito degli scenari di cui al paragrafo 3 ed espresse in termini di:
a) |
numero indicativo degli abitanti potenzialmente interessati; |
b) |
tipo di attività economiche insistenti sull’area potenzialmente interessata; |
c) |
impianti di cui all’allegato I della direttiva 96/61/CE del Consiglio, del 24 settembre 1996, sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (9), che potrebbero provocare inquinamento accidentale in caso di alluvione e aree protette potenzialmente interessate, individuate nell’allegato IV, paragrafo 1, punti i), iii) e v) della direttiva 2000/60/CE; |
d) |
altre informazioni considerate utili dagli Stati membri, come l’indicazione delle aree in cui possono verificarsi alluvioni con elevato volume di sedimenti trasportati e colate detritiche e informazioni su altre notevoli fonti di inquinamento. |
6. Gli Stati membri possono decidere che, per le zone costiere in cui esiste un adeguato livello di protezione, l’elaborazione di mappe della pericolosità da alluvione si limiti allo scenario di cui al paragrafo 3, lettera a).
7. Gli Stati membri possono decidere che, per le zone in cui le inondazioni sono causate dalle acque sotterranee, l’elaborazione di mappe della pericolosità da alluvione si limiti allo scenario di cui al paragrafo 3, lettera a).
8. Gli Stati membri provvedono a ultimare le mappe della pericolosità da alluvione e quelle del rischio di alluvioni entro il 22 dicembre 2013.
CAPO IV
PIANI DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI
Articolo 7
1. Sulla base delle mappe di cui all’articolo 6, gli Stati membri stabiliscono piani di gestione del rischio di alluvioni coordinati a livello di distretto idrografico o unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), per le zone individuate nell’articolo 5, paragrafo 1, e le zone contemplate dall’articolo 13, paragrafo 1, lettera b), conformemente alle modalità descritte nei paragrafi 2 e 3, del presente articolo.
2. Gli Stati membri definiscono obiettivi appropriati per la gestione dei rischi di alluvioni per le zone individuate nell’articolo 5, paragrafo 1, e le zone contemplate dall’articolo 13, paragrafo 1, lettera b), ponendo l’accento sulla riduzione delle potenziali conseguenze negative che un simile evento potrebbe avere per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e l’attività economica e, se ritenuto opportuno, su iniziative non strutturali e/o sulla riduzione della probabilità di inondazione.
3. I piani di gestione del rischio di alluvioni comprendono misure per raggiungere gli obiettivi definiti a norma del paragrafo 2 nonché gli elementi indicati nell’allegato, parte A.
I piani di gestione del rischio di alluvioni tengono conto degli aspetti pertinenti quali i costi e benefici, la portata della piena, le vie di deflusso delle acque e le zone con capacità di espansione delle piene, come le pianure alluvionali naturali, gli obiettivi ambientali dell’articolo 4 della direttiva 2000/60/CE, la gestione del suolo e delle acque, la pianificazione del territorio, l’utilizzo del territorio, la conservazione della natura, la navigazione e le infrastrutture portuali.
I piani di gestione del rischio di alluvioni riguardano tutti gli aspetti della gestione del rischio di alluvioni, e in particolare la prevenzione, la protezione e la preparazione, comprese le previsioni di alluvioni e i sistemi di allertamento, e tengono conto delle caratteristiche del bacino idrografico o del sottobacino interessato. I piani di gestione del rischio di alluvioni possono anche comprendere la promozione di pratiche sostenibili di utilizzo del suolo, il miglioramento di ritenzione delle acque nonché l’inondazione controllata di certe aree in caso di fenomeno alluvionale.
4. In linea con il principio di solidarietà, i piani di gestione del rischio di alluvioni stabiliti in uno Stato membro non includono misure che, per la loro portata e il loro impatto, aumentano considerevolmente il rischio di alluvioni a monte o a valle di altri paesi dello stesso bacino idrografico o sottobacino, a meno che tali misure non siano state coordinate e non sia stata trovata una soluzione concordata tra gli Stati membri interessati nel quadro dell’articolo 8.
5. Gli Stati membri provvedono a ultimare e pubblicare i piani di gestione del rischio di alluvioni entro il 22 dicembre 2015.
Articolo 8
1. Per i distretti idrografici o le unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), che ricadono interamente nel loro territorio, gli Stati membri garantiscono che vengano predisposti un unico piano di gestione del rischio di alluvioni o una serie di piani di gestione del rischio di alluvioni coordinati a livello di distretto idrografico.
2. Qualora i distretti idrografici internazionali o le unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), ricadono interamente nel territorio della Comunità, gli Stati membri garantiscono il coordinamento, al fine di predisporre un unico piano internazionale di gestione del rischio di alluvioni o una serie di piani di gestione del rischio di alluvioni coordinati a livello di distretto idrografico internazionale. In mancanza di tali piani, gli Stati membri predispongono piani di gestione del rischio di alluvioni che comprendano almeno le parti del distretto idrografico internazionale che ricadono all’interno del loro territorio, per quanto possibile coordinati a livello di distretto idrografico internazionale.
3. Qualora i distretti idrografici internazionali o le unità di gestione di cui all’articolo 3, paragrafo 2, lettera b), si estendano oltre i confini comunitari, gli Stati membri si adoperano per predisporre un unico piano internazionale di gestione del rischio di alluvioni o una serie di piani di gestione del rischio di alluvioni coordinati a livello di distretto idrografico internazionale; se ciò non fosse possibile, per le parti del distretto idrografico internazionale che ricadono all’interno del loro territorio si applica il paragrafo 2.
4. I piani di gestione del rischio di alluvioni di cui ai paragrafi 2 e 3 sono integrati, se ritenuto opportuno dai paesi che condividono un sottobacino, da piani di gestione del rischio di alluvioni più dettagliati, coordinati a livello di sottobacini internazionali.
5. Se uno Stato membro individua un problema avente un impatto sulla gestione dei rischi di alluvioni delle proprie acque che non riesce a risolvere autonomamente, esso può sottoporlo alla Commissione o ad ogni altro Stato membro interessato avanzando raccomandazioni per trovare una soluzione.
La Commissione dà una risposta alle relazioni e alle raccomandazioni degli Stati membri entro un termine di sei mesi.
CAPO V
COORDINAMENTO CON LA DIRETTIVA 2000/60/CE, INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEL PUBBLICO
Articolo 9
Gli Stati membri prendono le misure appropriate per coordinare l’applicazione della presente direttiva nonché della direttiva 2000/60/CE mirando a migliorare l’efficacia, lo scambio di informazioni ed a realizzare sinergie e vantaggi comuni tenendo conto degli obiettivi ambientali di cui all’articolo 4 della direttiva 2000/60/CE. In particolare:
1) |
le prime mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni e i successivi riesami di cui agli articoli 6 e 14 della presente direttiva sono preparati in modo che le informazioni in essi contenute siano coerenti con le pertinenti informazioni presentate a norma della direttiva 2000/60/CE. Essi sono coordinati e possono essere integrati nei riesami di cui all’articolo 5, paragrafo 2, della direttiva 2000/60/CE; |
2) |
l’elaborazione dei primi piani di gestione del rischio di alluvioni e i successivi riesami di cui agli articoli 7 e 14 della presente direttiva sono effettuati in coordinamento con i riesami dei piani di gestione dei bacini idrografici di cui all’articolo 13, paragrafo 7, della direttiva 2000/60/CE e possono essere integrati nei medesimi; |
3) |
la partecipazione attiva di tutte le parti interessate, prevista dall’articolo 10 della presente direttiva, è coordinata, se opportuno, con la partecipazione attiva delle parti interessate prevista dall’articolo 14 della direttiva 2000/60/CE. |
Articolo 10
1. Ai sensi della normativa comunitaria applicabile, gli Stati membri mettono a disposizione del pubblico la valutazione preliminare del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni e i piani di gestione del rischio di alluvioni.
2. Gli Stati membri incoraggiano la partecipazione attiva delle parti interessate all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione del rischio di alluvioni di cui al capo IV.
CAPO VI
MISURE DI ATTUAZIONE E MODIFICAZIONI
Articolo 11
1. La Commissione può adottare, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 12, paragrafo 2, formati tecnici per l’elaborazione e la trasmissione dei dati, compresi i dati statistici e cartografici destinati alla Commissione. I formati tecnici dovrebbero essere adottati almeno due anni prima delle date indicate rispettivamente nell’articolo 4, paragrafo 4, nell’articolo 6, paragrafo 8, e nell’articolo 7, paragrafo 5, tenendo conto delle attuali norme nonché dei formati elaborati negli atti comunitari pertinenti.
2. La Commissione, tenendo conto delle scadenze fissate per il riesame e l’aggiornamento, può adeguare l’allegato al progresso scientifico e tecnico.
Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali della presente direttiva, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 12, paragrafo 3.
Articolo 12
1. La Commissione è assistita dal comitato istituito dall’articolo 21 della direttiva 2000/60/CE.
2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 5 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell’articolo 8 della stessa.
Il periodo di cui all’articolo 5, paragrafo 6, della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi.
3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano l’articolo 5 bis, paragrafi da 1 a 4, e l’articolo 7, della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell’articolo 8 della stessa.
CAPO VII
MISURE TRANSITORIE
Articolo 13
1. Gli Stati membri possono decidere di non svolgere la valutazione preliminare del rischio di cui all’articolo 4 per i bacini idrografici, i sottobacini o le zone costiere se hanno:
a) |
già effettuato una valutazione del rischio che li porta alla conclusione, prima del 22 dicembre 2010, che esista un potenziale rischio significativo di alluvioni o che si possa ritenere probabile che questo si generi, dando luogo all’individuazione della zona tra quelle di cui all’articolo 5, paragrafo 1; oppure |
b) |
deciso, prima del 22 dicembre 2010, di elaborare mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni e di stabilire piani di gestione del rischio di alluvioni conformemente alle pertinenti disposizioni della presente direttiva. |
2. Gli Stati membri possono decidere di avvalersi di mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni completate prima del 22 dicembre 2010, se tali mappe forniscono un livello di informazioni equivalente ai requisiti dell’articolo 6.
3. Gli Stati membri possono decidere di avvalersi di piani di gestione del rischio di alluvioni completati prima del 22 dicembre 2010, purché il contenuto di tali piani sia equivalente ai requisiti prescritti all’articolo 7.
4. I paragrafi 1, 2 e 3 si applicano fatto salvo l’articolo 14.
CAPO VIII
RIESAMI, RELAZIONI E DISPOSIZIONI FINALI
Articolo 14
1. La valutazione preliminare del rischio di alluvioni o la valutazione e le decisioni di cui all’articolo 13, paragrafo 1, è riesaminata e, se del caso, aggiornata entro il 22 dicembre 2018 e successivamente ogni sei anni.
2. Le mappe della pericolosità da alluvione e del rischio di alluvioni sono riesaminate e, se del caso, aggiornate entro il 22 dicembre 2019 e successivamente ogni sei anni.
3. Il piano o i piani di gestione del rischio di alluvioni sono riesaminati e, se del caso, aggiornati, compresi gli elementi che figurano nella parte B dell’allegato, entro il 22 dicembre 2021 e successivamente ogni sei anni.
4. I riesami di cui ai paragrafi 1 e 3 tengono conto del probabile impatto dei cambiamenti climatici sul verificarsi di alluvioni.
Articolo 15
1. Gli Stati membri mettono a disposizione della Commissione la valutazione preliminare del rischio di alluvioni, le mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni e i piani di gestione del rischio di alluvioni di cui agli articoli 4, 6 e 7 nonché il loro riesame e, eventualmente, gli aggiornamenti entro tre mesi dalle date indicate, rispettivamente, nell’articolo 4, paragrafo 4, nell’articolo 6, paragrafo 8, nell’articolo 7, paragrafo 5, e nell’articolo 14.
2. Gli Stati membri informano la Commissione delle decisioni prese ai sensi dell’articolo 13, paragrafi 1, 2 e 3 e mettono a disposizione le pertinenti informazioni al riguardo entro le date indicate, rispettivamente, nell’articolo 4, paragrafo 4, nell’articolo 6, paragrafo 8 e nell’articolo 7, paragrafo 5.
Articolo 16
La Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull’attuazione della presente direttiva entro il 22 dicembre 2018 e successivamente ogni sei anni. Nell’elaborare la relazione si tiene conto degli impatti dei cambiamenti climatici.
Articolo 17
1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 26 novembre 2009. Essi ne informano immediatamente la Commissione.
Quando gli Stati membri adottano tali disposizioni, queste contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di un siffatto riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità di tale riferimento sono decise dagli Stati membri.
2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle principali disposizioni di diritto interno che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva.
Articolo 18
La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Articolo 19
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Strasburgo, addì 23 ottobre 2007.
Per il Parlamento europeo
Il presidente
H.-G. PÖTTERING
Per il Consiglio
Il presidente
M. LOBO ANTUNES
(1) GU C 195 del 18.8.2006, pag. 37.
(2) Posizione del Parlamento europeo del 13 giugno 2006 (GU C 300 E del 9.12.2006, pag. 123), posizione comune del Consiglio del 23 novembre 2006 (GU C 311 E del 19.12.2006, pag. 10) e posizione del Parlamento europeo del 25 aprile 2007. Decisione del Consiglio del 18 settembre 2007.
(3) GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1. Direttiva modificata dalla decisione n. 2455/2001/CE (GU L 331 del 15.12.2001, pag. 1).
(4) GU L 186 del 5.8.1995, pag. 42.
(5) GU L 297 del 15.11.2001, pag. 7.
(6) GU L 311 del 14.11.2002, pag. 3.
(7) GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23. Decisione modificata dalla decisione 2006/512/CE (GU L 200 del 22.7.2006, pag. 11).
(8) GU C 321 del 31.12.2003, pag. 1.
(9) GU L 257 del 10.10.1996, pag. 26. Direttiva modificata da ultimo dal regolamento (CE) n. 166/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 33 del 4.2.2006, pag. 1).
ALLEGATO
A. Piani di gestione del rischio di alluvioni
I. |
Elementi che devono figurare nel primo piano di gestione del rischio di alluvioni:
|
II. |
Descrizione dell’attuazione del piano:
|
B. Elementi che devono figurare nei successivi aggiornamenti dei piani di gestione del rischio di alluvioni:
1) |
eventuali modifiche o aggiornamenti apportati dopo la pubblicazione della versione precedente del piano di gestione del rischio di alluvioni, compresa una sintesi dei riesami svolti a norma dell’articolo 14; |
2) |
valutazione dei progressi realizzati per conseguire gli obiettivi di cui all’articolo 7, paragrafo 2; |
3) |
descrizione motivata delle eventuali misure previste nella versione precedente del piano di gestione del rischio di alluvioni che erano state programmate e non sono state poste in essere; |
4) |
descrizione di eventuali misure supplementari adottate dopo la pubblicazione della versione precedente del piano di gestione del rischio di alluvioni. |
(1) GU L 175 del 5.7.1985, pag. 40. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 156 del 25.6.2003, pag. 17).
(2) GU L 10 del 14.1.1997, pag. 13. Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2003/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 345 del 31.12.2003, pag. 97).
II Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria
DECISIONI
Commissione
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/35 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 29 ottobre 2007
recante modifica dell’allegato VII, appendice B, dell’atto di adesione della Bulgaria e della Romania in relazione ad alcuni stabilimenti dei settori delle carni, del pollame, del pesce, del latte e dei prodotti lattiero-caseari in Romania
[notificata con il numero C(2007) 5210]
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2007/710/CE)
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto l’atto di adesione della Bulgaria e della Romania, in particolare l’allegato VII, capitolo 5, sezione B, sottosezione I, lettera e),
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull’igiene dei prodotti alimentari (1) e il regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene degli alimenti di origine animale (2) definiscono alcuni requisiti strutturali per gli stabilimenti che rientrano nell’ambito dei suddetti regolamenti. |
(2) |
L’allegato VII, capitolo 5, sezione B, sottosezione I, lettera a), dell’atto di adesione della Bulgaria e della Romania prevede che alcuni requisiti strutturali fissati in tali regolamenti non vanno applicati agli stabilimenti in Romania elencati nell’allegato VII, appendice B, dell’atto di adesione («elenco di stabilimenti») fino al 31 dicembre 2009, a determinate condizioni. |
(3) |
La decisione 2007/23/CE della Commissione, del 22 dicembre 2006, che modifica l’allegato VII, appendice B, dell’atto di adesione del 2005 in relazione ad alcuni stabilimenti dei settori delle carni, del latte e della pesca in Romania (3) ha aggiornato l’elenco di tali stabilimenti. |
(4) |
In Romania alcuni stabilimenti attivi nel settore delle carni, del pollame, del pesce, del latte e dei prodotti lattiero-caseari hanno completato il processo di ammodernamento e sono ora pienamente conformi alla normativa comunitaria. Inoltre alcuni stabilimenti hanno cessato l’attività. Di conseguenza l’elenco degli stabilimenti va modificato per tenere conto di tali cambiamenti. |
(5) |
Inoltre, in Romania alcuni stabilimenti attivi nel settore delle carni, del pollame, del pesce, del latte e dei prodotti lattiero-caseari incontrano delle difficoltà a conformarsi ai requisiti strutturali stabiliti nei regolamenti (CE) n. 852/2004 e (CE) n. 853/2004 per motivi tecnici. Di conseguenza, tali stabilimenti hanno bisogno di tempo per portare a termine il processo di ammodernamento così da essere pienamente conformi ai pertinenti requisiti strutturali fissati nei suddetti regolamenti. Occorre aggiungere tali stabilimenti all’elenco degli stabilimenti in regime transitorio. |
(6) |
Tali stabilimenti hanno fornito le garanzie riguardo ai fondi necessari per supplire alle carenze entro il periodo transitorio. Sono disponibili informazioni dettagliate relative alle carenze presentate da ciascuno stabilimento. |
(7) |
Al fine di assicurare la massima chiarezza nella normativa comunitaria è necessario sostituire l’elenco degli stabilimenti di cui all’allegato VII, appendice B, dell’atto di adesione della Bulgaria e della Romania con l’elenco fissato nell’allegato della presente decisione. |
(8) |
Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L’appendice B dell’allegato VII dell’atto di adesione di Bulgaria e Romania è sostituita dal testo dell’allegato della presente decisione.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 29 ottobre 2007.
Per la Commissione
Markos KYPRIANOU
Membro della Commissione
(1) GU L 139 del 30.4.2004, pag. 1; rettifica nella GU L 226 del 25.6.2004, pag. 3.
(2) GU L 139 del 30.4.2004, pag. 55; rettifica nella GU L 226 del 25.6.2004, pag. 22. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1791/2006 del Consiglio (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 1).
(3) GU L 8 del 13.1.2007, pag. 9.
ALLEGATO
«Appendice B dell’allegato VII
Elenco degli stabilimenti di carni, pollame, pesce, latte e prodotti lattiero-caseari di cui al capitolo 5, sezione B, sottosezione I, dell’allegato VII
Stabilimenti di carni
N. |
Riconoscimento veterinario |
Nome dello stabilimento |
Indirizzo |
1 |
AB 927 |
S.C. Lider Prod Carn SRL |
Alba Iulia, Jud. Alba, 510340 |
2 |
AB 2588 |
S.C. Crimbo Carn SRL |
Zlatna, Jud. Alba, 516100 |
3 |
AB 2771 |
S.C. Montana Popa SRL |
Blaj, Str. Gh. Barițiu, jud. Alba, 515400 |
4 |
AB 2957 |
S.C. Miacarn SRL |
Miraslau, Str. Abatorului nr. 1, jud. Alba, 517470 |
5 |
AB 3263 |
S.C. Transeuro SRL |
Ighiu, str. Principală nr. 205 A jud. Alba, 517360 |
6 |
AG 002 IC |
S.C. Agofloris Prod SRL |
Stefanesti, Jud. Arges, 117715 |
7 |
AG 005 IC |
S.C. Abatorul Campulung |
Campulung, Jud. Arges, 115100 |
8 |
AG 008 IC |
S.C. Carmen SRL |
Bascov, Jud. Arges, 117045 |
9 |
AG 013 IC |
S.C. Radic Star SRL |
Stefanesti Str. Cavalerului nr. 893, Jud. Arges, 117715 |
10 |
AG 017 IC |
S.C. Coșcovele SRL |
Rucar Str. Industriasilor nr. 1, jud. Arges, 117630 |
11 |
AG 024 IC |
S.C. Rador A&E SRL |
Bascov, str. Serelor nr. 48, jud. Arges, 117045 |
12 |
AG 026 IC |
S.C. Muntenia SRL |
Costesti, Jud. Arges, 115201 |
13 |
AG 29 IC |
S.C. Tehnic Complex |
Topoloveni, Jud. Arges 115500 |
14 |
AR 2146 |
S.C. Maier Com SRL |
Pecica, FN, jud. Arad, 317235 |
15 |
AR 4798 |
S.C. Crimona SRL |
Arad, Str. M. Tabacovici, nr. 5 jud. Arad, 310249 |
16 |
AR 4927 |
S.C. Prodalim SRL |
Arad, Str. Feleacului, nr. 1, jud. Arad, 310396 |
17 |
AR 4930 |
S.C. Filip D Impex SRL |
Arad, Str. Lacrimioa-relor, nr. 4/A, jud. Arad, 310445 |
18 |
AR 5065 |
S.C. RB Prod SRL |
Arad, Str. Constituției, jud. Arad, 310227 |
19 |
AR 5307 |
S.C. Chibax SRL |
Arad, Str. Bodrogului, nr. 20, jud. Arad, 310059 |
20 |
AR 5806 |
S.C. Combinatul Agroind Curtici |
Curtici, Str. Revoluției nr. 33, jud. Arad, 315200 |
21 |
AR 6119 |
S.C. Ropilin Impex SRL |
Arad, Str. Calea Bodrogului nr. 20, jud. Arad, 310059 |
22 |
B 208 |
S.C. Rabet Prod SRL |
Bucuresti, 062620 |
23 |
B 586 |
S.C. Fleischmeister Prod SRL |
Bucuresti, 062620 |
24 |
B 764 |
S.C. Antrefrig SRL |
Bucuresti, 062620 |
25 |
B 830 |
S.C. Romalim SRL |
Bucuresti, 062620 |
26 |
B 39826 |
S.C. Val Com 50 SRL |
Bucuresti, 062620 |
27 |
B 40632 |
S.C. Medeus & Co Prodimpex SRL |
București, Str. Parcului nr. 20, sector 1, București, 012329 |
28 |
B 70304 |
S.C. Vericom 2001 SRL |
Str. Turnu Magurele nr. 17, Bucuresti, 041706 |
29 |
B 71201 |
S.C. Clasinterprod SRL |
Bucuresti, 062620 |
30 |
BC 2 |
S.C. Agricola Internat SA. |
Bacau, Jud. Bacau, 600450 |
31 |
BC 1022 |
S.C. Carmun SRL |
Loc. Oituz, Poiana Sarata, jud. Bacau, cod 607371 |
32 |
BC 1306 |
S.C. Bunghez Prodcom SRL |
Onesti, Str. Cașinului nr. 2, jud. Bacau, 601007 |
33 |
BC 2598 |
SC Salbac Dry Salami |
Bacau, Jud. Bacau, 600450 |
34 |
BC 3178 |
S.C. Nicbac SRL |
Loc. N. Balcecu, jud. Bacău, cod 607355 |
35 |
BC 4165 |
S.C. Tiberias 2000 SRL |
Racaciuni, jud. Bacau, 607480 |
36 |
BC 5196 |
S.C. Miralex SRL |
Loc. Bacau, str. Bicaz, nr. 8, Jud. Bacau, cod 600293 |
37 |
BC 5733 |
S.C. Alimenta S.A. |
Bacau, Str. Arinilor nr. 13, jud. Bacau, 600351 |
38 |
BH 036 |
S.C. Toto Flor Com SRL |
Madaras, Jud. Bihor, 417330 |
39 |
BH 102 |
S.C. Prodaliment SA |
Salonta, Str. Republicii, nr. 101, jud. Bihor, 41550 |
40 |
BH 110 |
S.C. Nutrientul SA |
Oradea, str. Cazaban nr. 134, jud. Bihor, 410276 |
41 |
BH 223 |
S.C. Florian Impex.SRL |
Oradea, str. Morii nr. 11/B, jud. Bihor, 410577 |
42 |
BH 226 |
S.C. Distinct Comimpex. SRL |
Oradea, Jud. Bihor, 410710 |
43 |
BH 704 |
S.C. Carmangerie Tavi-Bogdan SRL |
Oradea, str. Dobrogei nr. 21, jud. Bihor, 410526 |
44 |
BH 1534 |
S.C. Columbia Romimpex SRL. |
Oradea, str. Arțarilor nr. 13/A, jud. Bihor, 410258 |
45 |
BH 2010 |
S.C. Sarilma Com.SRL |
Loc. Sumugiu nr. 15, jud. Bihor, 417279 |
46 |
BH 2029 |
S.C. Cominca.SA |
Oradea, str. Octavian Goga nr. 4, jud. Bihor, 410221 |
47 |
BH 2227 |
S.C. Andromi Com.SRL |
Oradea, str. Fagurelui nr. 18, jud. Bihor 410222 |
48 |
BH 3001 |
S.C. Global Agro Prod SRL |
Sârbi nr. 469, jud. Bihor, 417520 |
49 |
BH 3092 |
S.C. Inter Prod Com SRL |
Sacueni, str. Leta Mare, jud. Bihor, 417435 |
50 |
BH 5073 |
S.C. Betarom Impex SRL |
Valea Mihai, Jud. Bihor, 415700 |
51 |
BH 5122 |
S.C. Abrumar |
Sântandrei, nr. 62/B, jud. Bihor, 417515 |
52 |
BH 5185 |
S.C. Carmangerie Tavi-Bogdan SRL |
Loc. Mihai Bravu nr. 169, jud. Bihor, 417237 |
53 |
BH 5341 |
S.C. Abator Dara SRL |
Tulca 668 A, jud. Bihor, 417600 |
54 |
BN 2041 |
S.C. Sonil |
Feldru, str. Ridul Zavoi, nr. 1209, jud. Bistrița-Năsăud, 427080 |
55 |
BN 2097 |
S.C. Agroinvest Prod SRL |
Bistrita,, str. Libertatii, nr. 41, jud. Bistrița-Năsăud, 420155 |
56 |
BN 2184 |
S.C. Caraiman |
Bistrița, str. Tarpiului, nr. 26A, jud. Bistrița-Năsăud, cod: 420062 |
57 |
BN 2207 |
S.C. Rebrisoreana Trans SRL |
Bistrița, Drumul Cetății nr. 7A, jud. Bistrita-Năsăud, 420063 |
58 |
BN 2227 |
S.C. Unic Cremona |
Bistrita, str. Tarpiului, F.N., jud. Bistrița-Năsăud, cod: 420062 |
59 |
BR 62 |
S.C. Doraliment Prod SRL |
Brăila, Jud. Braila, 810650 |
60 |
BR 405 |
S.C. Dany Vio SRL |
Brăila, Str. Milcov 166, jud. Brăila, 810335 |
61 |
BR 406 |
S.C. Cento Trading SRL |
Brăila, Str. Milcov 166, jud. Brăila, 810335 |
62 |
BR 574 |
S.C. Electiv Prod SRL |
Comuna Romanu, jud. Brăila, 817115 |
63 |
BR 629 |
S.C. Melkart SRL |
Brăila, Str. Barbu Stefănescu 1, Brăila, jud. Brăila, 810186 |
64 |
BR 774 |
S.C. Tazz Trade SRL |
Brăila, Str. Faleza Portului, nr. 2, jud. Brăila 810529 |
65 |
BT 125 |
S.C. Impex Dona SRL |
Băisa, jud. Botoșani, 717246 |
66 |
BT 132 |
S.C. Petanic Prod SRL |
Flămânzi, jud. Botoșani, 717155 |
67 |
BT 133 |
AF Fediuc Aurel |
Curtești, jud. Botoșani, 717110 |
68 |
BT 138 |
S.C. Sagrod SRL |
Darabani, Str. Muncitorului, jud. Botoșani, 715100 |
69 |
BT 140 |
S.C. Raffaello SRL |
Tîngeni, jud. Botoșani, 717120 |
70 |
BT 144 |
S.C. Agrocarn Company SRL |
Botoșani, Str. Pod de Piatra nr. 89, jud. Botoșani 710350 |
71 |
BT 188 |
SC Mary Com Impex SRL |
Str. Stegari, nr. 24, Botoșani, jud. Botoșani 710021 |
72 |
BT 194 |
S.C. Practic Comerț SRL |
Darabani, Str. 1 Decembrie nr. 168, jud. Botoșani 715100 |
73 |
BT 196 |
S.C. Carne Com SRL |
Dracșani, jud. Botoșani, 717374 |
74 |
BT 198 |
S.C. Emanuel Com SRL |
Răchiți, jud. Botoșani, 717310 |
75 |
BT 202 |
S.C. Zacom SRL |
Bajura, jud. Botoșani, 715101 |
76 |
BV 175 |
S.C. Nelgiani Com SRL |
Brașov, Jud. Brasov, 500650 |
77 |
BV 1593 |
S.C. Panfil SRL |
Brașov str. Plevnei nr. 13, jud. Brașov 500187 |
78 |
BV 1931 |
S.C. Sergiana Prod Impex SRL |
Poiana Mărului str. Principala nr. 339 B, jud. Brașov 507160 |
79 |
BV 2807 |
S.C. Duprod SRL |
Codlea str. Halchiului nr. 4, jud. Brașov 505100 |
80 |
BZ 101 |
S.C. Frasinu SA |
Buzau, Sos Sloboziei km 2, jud. Buzău 120360 |
81 |
BZ 103 |
S.C. Neptun Ramnic SRL |
Râmnicu Sărat, Str. Eroilor nr. 1, jud. Buzău, 125300 |
82 |
BZ 104 |
S.C. N 2001 SRL |
Cochirleanca, jud. Buzau, 127190 |
83 |
BZ 109 |
S.C. Ferma Cătălin-Anicom SRL |
Pogoanele, Str. N. Bălcescu, jud. Buzău, 125200 |
84 |
BZ 110 |
S.C. Carmozimbrul |
Râmnicu Sărat, Str. LTL. Sava Rosescu 140, jud. Buzău, 125300 |
85 |
BZ 112 |
S.C. Tri 94 Prod Com SRL |
Com Berca, Sat Valea Nucului, jud. Buzău, 127048 |
86 |
BZ 114 |
S.C. Total Activ SRL |
Posta Calnau, Jud. Buzau, 127485 |
87 |
BZ 115 |
S.C. Ferm Com Prod SRL |
Căldărăști, jud. Buzău, 125201 |
88 |
BZ 204 |
S.C. Comsoradi SRL |
Buzău, Str. Bucegi 14, jud. Buzău, 120208 |
89 |
CJ 108 |
S.C. Turism Valcele SRL |
Vâlcele FN, jud. Cluj, 407274 |
90 |
CJ 120 |
S.C. Mariflor SRL |
Gherla, Jud. Cluj, 405300 |
91 |
CJ 122 |
S.C. Riana Servprodcom SRL |
Iclod FN, jud. Cluj, 407335 |
92 |
CJ 135 |
S.C. Maxialiment SRL |
Turda, str. Clujului, nr. 194, jud. Cluj 401180 |
93 |
CJ 140 |
S.C. Maria Cris SRL |
Huedin, str. Horea, FN, jud. Cluj 405400 |
94 |
CJ 474 |
S.C. Xamus SRL |
Baciu, str. Principală, nr. 294, jud. Cluj 407055 |
95 |
CJ 3261 |
S.C. Flora SA |
Gârbău, FN, jud. Cluj, 407295 |
96 |
CJ 5519 |
S.C. 2 T Prod SRL |
Cluj-Napoca, Str. Taberei nr. 3A, jud. Cluj, 400512 |
97 |
CL 0182 |
S.C. Agrosud SRL |
Oltenita, str. 1 Decembrie, nr. 1 E, jud. Călărași, 915400 |
98 |
CL 0545 |
S.C. Dragomir Impex SRL |
Com. Cuza Voda, jud. Călărași, 917045 |
99 |
CL 1388 |
S.C. Donald’s SRL |
Com. Dorobantu, jud. Călărași, 917065 |
100 |
CL 1446 |
S.C. Izocom MC SA |
Cuza Vodă, jud. Călărași, 917045 |
101 |
CL 1598 |
S.C. Comaro SRL |
Oltenita, str. Cuza Voda, nr. 131, jud. Călărași 915400 |
102 |
CS 33 |
S.C. Stauber SRL |
Caransebeș, Str. Sesul Rosu nr. 5, jud. Caraș 325400 |
103 |
CS 40 |
S.C. Palaloga Carneprep SRL |
Bocșa, Str. Binișului nr. 1, jud. Caraș 325300 |
104 |
CS 47 |
S.C. Gospodarul SRL |
Reșița, Str. Țerovei, F.N. jud. Caraș 320044 |
105 |
CS 55 |
S.C. Simon Prod Com SRL |
Berzovia, Str. Fizeșului, F.N. jud. Caraș 327030 |
106 |
CS 61 |
S.C. Mona Lisa SRL |
Resita, Jud. Caras – Severin, 320290 |
107 |
CS 541 |
S.C. Agrokraft SRL |
Berzovia, Str. Timișorii nr. 2, jud. Caraș 327030 |
108 |
CS 2147 |
S.C. Cavarantana Comp. SA |
C-tin Daicoviciu 1A, jud. Caraș, 327090 |
109 |
CS 2506 |
S.C. Marbek Impex SRL |
Reșita, Str. Țerovei, nr. 10, jud. Caraș 320044 |
110 |
CT 5 |
S.C. Carmeco SA |
Constanta, Sos. Mangaliei nr. 74, jud. Constanta, 900116 |
111 |
CT 19 |
S.C. Carnob SRL |
Lumina, Str. Lebedelor nr. 1A, jud. Constanța, 907175 |
112 |
CV 123 |
S.C. Torro Impex SRL |
Loc.Lemnia, Str. Principală 375, jud. Covasna, 527110 |
113 |
CV 154 |
S.C. Casalco SA |
Sf. Gheorghe, Str. Jókai Mór nr. 9-11, jud. Covasna 520046 |
114 |
CV 158 |
S.C. Agrochem SRL |
Câmpu Frumos 5, jud. Covasna, 520072 |
115 |
CV 1776 |
S.C. Lefrumarin 2000 SRL |
Micloșoara, Str. Laterală nr. 201, jud. Covasna, 525104 |
116 |
CV 2544 |
S.C. Prod. Com. Tib-Giz SRL |
Sf. Gheorghe, Str. Mikes Kelemen nr. 39, jud. Covasna, 520028 |
117 |
DB 3075 |
S.C. Branis Agro SRL |
Branistea, Jud. Dambovita, 137050 |
118 |
DB 3341 |
S.C. Nin Bog SRL |
Sotanga, Jud. Dambovita, 137430 |
119 |
DB 3451 |
S.C. Libertatea SRL |
Brănești, jud. Dambovita, 137055 |
120 |
DB 3457 |
S.C. Neval SRL |
Pietroșița, jud. Dâmbovița, 137360 |
121 |
DJ 222 |
S.C. Elisiria SRL |
Podari, Jud. Dolj, 207465 |
122 |
DJ 312 |
S.C. Olas Prod SRL |
Craiova, Str. N. Romanescu nr. 130, jud. Dolj, 200738 |
123 |
GJ 5 |
S.C. Lexi Star SRL |
Sat Bucureasa, Com Danesti, jud. Gorj, 217200 |
124 |
GJ 2234 |
S.C. Atos Garant SRL |
Sat Urechești com. Dragutesti, jud. Gorj, 217225 |
125 |
GL 0369 |
S.C. Serbănești Livada SRL |
Com.Liesti, jud. Galați, 805235 |
126 |
GL 0853 |
S.C. Atfab SRL |
Tecuci, str. Mihail Kogalniceanu nr. 64, jud. Galați, 805300 |
127 |
GL 3026 |
S.C. Top Fish Food SRL |
Galati, str. Traian nr. 437, jud. Galați, 800179 |
128 |
GL 3330 |
S.C. Karomtec SRL |
Tecuci, str. Mihail Kogalniceanu nr. 48 jud. Galați, 805300 |
129 |
GL 3710 |
S.C. Saltempo SRL |
Galati, Jud. Galati, 800830 |
130 |
GL 4121 |
S.C. Romnef SRL |
Munteni, Jud. Galati, 807200 |
131 |
GR 5663 |
S.C. Carnig SRL |
Giurgiu, Șos București Km 3, jud. Giurgiu, 080301 |
132 |
HD 2 |
S.C. Adept Prod SRL |
Deva, Jud. Hunedoara, 330520 |
133 |
HD 28 |
S.C. Alexcom SRL |
Orăștie, str. Erou O. Munteanu, nr. 15 jud. Hunedoara, 335700 |
134 |
HD 66 |
S.C. Agrocompany SRL |
Com. Certeju de Sus, sat Nojag, nr. 1A, jud. Hunedoara, 337196 |
135 |
HD 78 |
S.C. Carman DC Prest SRL |
Orăștie, str. Luncii, nr. 3, jud. Hunedoara, 335700 |
136 |
HD 89 |
S.C. Rotina Product SRL |
Hunedoara, str. Libertății, nr. 4, jud. Hunedoara, 331128 |
137 |
HD 143 |
S.C. Lorialba Prest SRL |
Brad, Str. Crișul Alb nr. 1, jud. Hunedoara, 335200 |
138 |
HD 147 |
S.C. Agrocompany SRL |
Sântuhalm, nr. 123, jud. Hunedoara, 330004 |
139 |
HR 73 |
S.C. Elan Trident SRL |
Odorheiu Secuiesc, Str. Rákóczi Ferenc 90, jud. Harghita, 535600 |
140 |
HR 84 |
S.C. Amiral SRL |
Mrea Ciuc, Jud. Harghita, 530320 |
141 |
HR 153 |
S.C. Arterimpex SRL |
Gheorgheni, Str. Kossuth Lajos nr. 211, jud. Harghita, 535500 |
142 |
HR 207 |
S.C. Decean SRL |
Mrea Ciuc, Jud. Harghita, 530320 |
143 |
HR 263 |
S.C. Avicoopex SRL |
Cristuru Secuiesc, Str. Orban Balays, jud. Harghita, 535400 |
144 |
IF 42 |
S.C. Zena SRL |
Domnesti, Jud. Ilfov, 077090 |
145 |
IF 2188 |
S.C. Preda Prod Com SRL. |
Com. Jilava, Jud. Ilfov, 077120 |
146 |
IF 2749 |
S.C. Nigo Car Prod SRL |
Pantelimon, Jud. Ilfov, 077145 |
147 |
IF 2755 |
S.C. Ifantis Romania SRL. |
Otopeni, Jud. Ilfov, 075100 |
148 |
IF 2789 |
S.C. Mario T General Com SRL |
Voluntari, str. Ghe. Dinida, nr. 5 jud. Ilfov, 077190 |
149 |
IF 2831 |
S.C. Picovit Rom Impex SRL |
Popesti Leordeni, Str. Olteniței nr. 220, jud. Ilfov 077160 |
150 |
IF 2872 |
S.C. Popas Turistic Apollo SRL |
Afumați, sos. Buc.-Urziceni, nr. 1672, jud. Ilfov, 077010 |
151 |
IF 2873 |
S.C. Romsuintest SA |
Periș, jud. Ilfov, 077150 |
152 |
IF 2913 |
S.C. Overseas 2000 SRL |
Glina, str. Abatorului, nr. 5, jud. Ilfov, 077105 |
153 |
IF 3384 |
S.C. Glina SA |
Glina, str. Abatorului, nr. 5, jud. Ilfov, 077105 |
154 |
IL 0245 |
S.C. STC Internațional SRL |
Ghe. Lazăr, jud. Ialomița, 927130 |
155 |
IL 1060 |
S.C. Ovicom SRL |
Slobozia, Sos Buc-Constanta, km 2-4, jud. Ialomița, 920086 |
156 |
IL 702 |
S.C. Hiros SRL |
Alexeni, jud. Ialomita, 927015 |
157 |
IL 1122 |
S.C. Albora SRL |
Coșereni, jud. Ialomița, 927095 |
158 |
IS 333 |
S.C. Kosarom SA |
Pascani, Jud. Iasi, 705200 |
159 |
IS 578 |
S.C. AJC Ana Maria SRL |
Iasi, sos Nicolina nr. 150, jud. Iași, 700243 |
160 |
IS 607 |
S.C. Sturion SRL |
Tg. Frumos, st. Buznei 3 a, jud. Iași, 705300 |
161 |
IS 639 |
S.C. Marcel SRL |
Mircesti, Jud. Iasi, 707295 |
162 |
IS 1354 |
S.C. Razana SRL |
Harlau, str. Abatorului nr. 1, jud. Iasi, cod 705100 |
163 |
MM 28 |
S.C. Tipgex Ghita SRL |
Ardusat, Jud. Maramures, 437005 |
164 |
MM 892 |
S.C. Carmangeria Dalia SRL |
Baia Mare, Bd. București 49, jud. Maramures, 430013 |
165 |
MM 990 |
S.C. Toto SRL |
Lapusel, Jud. Maramures, 437227 |
166 |
MM 1054 |
S.C. Tipgex Ghita SRL |
Baia Mare, Jud. Maramures, 430530 |
167 |
MM 1609 |
S.C. Carmangeria B SRL |
Baia Mare, Str. Gh. Șincai 14, jud. Maramures, 430311 |
168 |
MM 2726 |
S.C. Cetina SRL |
Baia Mare, Jud. Maramures, 430530 |
169 |
MM 3054 |
S.C. Aunda Carn SRL |
Sighetu Marmației, Str. A. Iancu 19a, jud. Maramures, 435500 |
170 |
MM 3671 |
S.C. Gelsor SRL |
Baia Mare, Bd. Unirii 37a, jud. Maramures, 430232 |
171 |
MM 4406 |
S.C. Carmangeria Dalia SRL |
Baia Mare, Jud. Maramures, 430530 |
172 |
MM 4420 |
S.C. Mezelco SRL |
Ardusat, nr. 30/A jud. Maramureș, 437005 |
173 |
MM 5642 |
S.C. Selmont SRL |
Baia Mare, Jud. Maramures, 430530 |
174 |
MS 91 |
S.C. Prima Com SRL |
T. Mures str. Barajului 5 jud. Mures 540101 |
175 |
MS 138 |
S.C. Prodcarni SRL |
Tg. Mures str. Libertatii 4 jud. Mures 540031 |
176 |
MS 158 |
S.C. Tordai Impex SRL |
Targu Mures, Jud. Mures, 540690 |
177 |
MS 198 |
S.C. Dealul Mare SRL |
Sighisaora str. Parangului 100 jud. Mures 545400 |
178 |
MS 1560 |
S.C. Nor Dan Deservire SRL |
Santana de Mures 593, jud. Mures 547565 |
179 |
MS 2585 |
S.C. Cazadela SRL |
Reghin, Str. Oltului nr. 34, jud. Mureș, 545300 |
180 |
MS 3180 |
S.C. Prodimpex Albert’s Mixed Goods SRL |
Tg. Mures str. Muresului 8 jud. Mures 540252 |
181 |
MS 4048 |
S.C. Coniflor SRL |
Gurghiu, Str. Petru Maior 128, jud. Mureș, 547295 |
182 |
MS 4228 |
S.C. Dealul Mare SRL |
Sighisoara str. Parangului 100 jud. Mures, 545400 |
183 |
MS 4294 |
S.C. Talimur SRL |
Valea nr. 108, jud. Mures, 547629 |
184 |
MS 4585 |
S.C. Agro Prod Com Dosa SRL |
Chibed, Str. Principală nr. 759, jud. Mureș, 547268 |
185 |
MS 5044 |
S.C. Ponderoza Comp. SRL |
Tg. Str. Viile str. Viile Dealul Mic jud. Mures 540417 |
186 |
MS 5536 |
S.C. Alymony SRL |
Bolintineni 53 jud. Mures 547456 |
187 |
MS 5552 |
S.C. Prodimex Monica SRL |
Reghin str. Viilor 65 jud. Mures 545300 |
188 |
MS 5670 |
S.C. Bujoobo SRL |
Luduș, Str. Republicii nr. 6, jud. Mures, 545200 |
189 |
MS 5823 |
S.C. Carnicomp SRL |
Sighisoara, Jud. Mures, 545400 |
190 |
NT 24 |
S.C. Nefmar Prod. Serv. SRL |
Dumbrava Roșie, jud. Neamț, 617185 |
191 |
NT 31 |
S.C. Dustim SRL |
Piatra Neamț, Str. G.ral Dăscălescu nr. 254, jud. Neamț, 610201 |
192 |
NT 32 |
S.C. Carmduofast SRL |
Săvinești, jud. Neamț, 617410 |
193 |
NT 33 |
S.C. Cord Company SRL |
Roman, Str. Bogdan Dragoș nr. 111, jud. Neamț, 611160 |
194 |
NT 422 |
S.C. Prodprosper SRL |
Dumbrava Roșie, Str. Dumbravei nr. 18, jud. Neamț, 617185 |
195 |
NT 445 |
S.C. Azo SRL |
Tg.Neamt, str. Nemțisor 59, jud. Neamț, 615200 |
196 |
NT 549 |
S.C. TCE 3 Brazi SRL |
Zănești, jud. Neamț, 617515 |
197 |
OT 24 |
S.C. Spar SRL |
Potcoava, Str. Gării nr. 10, jud. Olt, 237355 |
198 |
OT 26 |
S.C. Matra SRL |
Scornicesti, B-dul Muncii, jud. Olt, 235600 |
199 |
OT 2076 |
S.C. Simona SRL |
Balș, Str. Popa Șapcă nr. 105, jud. Olt, 235100 |
200 |
OT 2091 |
S.C. Avi Iancu SRL |
Slatina, str. Textilistului, nr. 4 jud. Olt, 230126 |
201 |
OT 2093 |
S.C. Comagrimex |
Slatina, str. Grigore Alexandrescu, nr. 19 jud. Olt, 230049 |
202 |
OT 2094 |
S.C. Malitext SRL |
Scornicesti, str. Tudor Vladimirescu, jud. Olt, 235600 |
203 |
PH 34 |
S.C. Salsi SA |
Sinaia, Str. Republicii nr. 20, jud. Prahova, 106100 |
204 |
PH 180 |
S.C. Panex Ion SNC |
Bucov, str. Valeanca, jud. Prahova, cod 107110 |
205 |
PH 3618 |
S.C. Brutus Impex SRL |
Manesti, jud. Prahova, cod 107375 |
206 |
PH 3960 |
S.C. Filip Prod Carn SRL |
Filipeștii de Pădure, Str. Minei nr. 1, jud. Prahova, 107245 |
207 |
PH 4417 |
S.C. Gopa SRL |
Ploiești, Str. Gheorghe Doja, nr. 124, jud.Prahova 100141 |
208 |
PH 4987 |
S.C. Ana & Cornel SNC |
Mizil, str. Amarului, nr. 1, jud. Prahova, cod 105800 |
209 |
PH 5410 |
S.C. Nicolin SRL |
Targsoru Vechi, sat Strejnic, jud. Prahova, cod 107592 |
210 |
PH 5451 |
S.C. Filipescarom SRL |
Filipeștii de Pădure, Str. Rotărești 839, jud. Prahova, 107245 |
211 |
PH 5644 |
S.C. Maraget Prod SRL |
Ploiesti, str. Corlatesti, nr. 15, jud. Prahova, cod 100532 |
212 |
PH 5775 |
S.C. Domidene SRL |
Posești, jud. Prahova, 107440 |
213 |
PH 5878 |
S.C. Comnilis SRL |
Magureni, str. Filipestii de Padure, tarla 24, jud. Prahova, cod 107350 |
214 |
PH 6012 |
S.C. Carnsan Prod SRL |
Filipesti de Padure, str. Principala, nr. 941, jud. Prahova, cod 107245 |
215 |
PH 6044 |
S.C. Algrim Center SRL |
Barcanesti, Jud. Prahova, 107055 |
216 |
PH 6190 |
S.C. Banipor SRL |
Targ Vechi, Jud. Prahova, 107590 |
217 |
SB 111 |
S.C. M & C Import Export SRL |
Copsa Mica, Sat Tirnavioara, nr. 90, jud. Sibiu, 555400 |
218 |
SB 126 |
S.C. Capa Prod SRL |
Sibiu, Calea Turnisorului, nr. 150, jud. Sibiu, 550048 |
219 |
SB 138 |
S.C. Muvi Impex SRL |
Sibiu, Str. Drumul Ocnei, nr. 4, jud. Sibiu, 550092 |
220 |
SB 157 |
S.C. Lactofarm SRL |
Hamba Nr. 335, jud. Sibiu, 557266 |
221 |
SB 388 |
Af Fluieras |
Bungard, Jud. Sibiu, 557261 |
222 |
SJ 86 |
S.C. Universal SRL |
Crișeni, jud. Sălaj, 457105 |
223 |
SM 102 |
S.C. Magvacom SRL |
Carei, Jud, Satu Mare, 445100 |
224 |
SM 104 |
S.C. Rosacom Import-Export SRL |
Satu Mare, str. Careiului, nr. 146, jud. Satu Mare, 440187 |
225 |
SM 105 |
S.C. Clara Prod Com SRL |
Carei, DN 19, Ferma Ianculesti, jud. Satu Mare, 445100 |
226 |
SM 3897 |
S.C. Arca SRL |
Satu Mare, str. Soimoseni, nr. 32, jud. Satu Mare, 440111 |
227 |
SV 039 |
S.C. Tonic Distribution SRL |
Brosteni, Jud. Suceava, 727075 |
228 |
SV 139 |
S.C. Apollo SRL |
Rădăuți, Str. Constanitn Brancoveanu, jud. Suceava, 725400 |
229 |
SV 217 |
S.C. Rogelya SRL |
Fălticeni, Str. Ion Creangă nr. 69, jud. Suceava, 725200 |
230 |
SV 254 |
S.C. Killer SRL |
Horodnic, Jud. Suceava, 727300 |
231 |
SV 5661 |
S.C. Harald SRL |
Mazanaiesti, jud. Suceava, 727219 |
232 |
SV 5666 |
S.C. Superstar SRL |
Radauti, Str. Francei 24, jud. Suceava, 725400 |
233 |
SV 5819 |
S.C. Mara Alex SRL |
Bădeuți, jud. Suceava, 727361 |
234 |
SV 5943 |
S.C. Scuza Prod SRL |
Forăști 96, jud. Suceava, 727235 |
235 |
SV 5962 |
S.C. Carpatis SRL |
Suceava, Str. Mirauti nr. 72, jud. Suceava, 720028 |
236 |
SV 5963 |
S.C. Danielevici SRL |
Gura Humorului, Str. Fundatura Ghiocei 2, jud. Suceava, 725300 |
237 |
SV 5965 |
S.C. Killer SRL |
Horodnic de jos, jud. Suceava, 727301 |
238 |
SV 6066 |
S.C Raitar SRL |
Cornu Luncii, jud. Suceava, 727140 |
239 |
SV 6067 |
S.C. Andelvero SRL |
Câmpulung Moldovenesc, Str. Eudoxiu Hurmuzachi 6, jud. Suceava, 725100 |
240 |
SV 6071 |
S.C. Ancarol SRL |
Gura Humorului, Bd. Bucovina FN, jud. Suceava, 725300 |
241 |
SV 6102 |
S.C. Avastar SRL |
Liteni, jud. Suceava, 727335 |
242 |
TL 019 |
S.C. Tabco Campofrio SA |
Tulcea, Str. Prislav nr. 177, jud. Tulcea, 820013 |
243 |
TL 020 |
S.C. Carniprod SRL |
Tulcea, Sos. Murighiol km 4-5, jud. Tulcea, 820004 |
244 |
TL 177 |
S.C. Gazdi Prod SRL |
Stejaru, Jud. Tulcea, 827215 |
245 |
TL 269 |
S.C. Romit SA |
Tulcea, Jud. Tulcea, 820320 |
246 |
TL 418 |
S.C. Stoli SRL |
Cerna, Jud. Tulcea, 827045 |
247 |
TL 658 |
S.C. Cosmit TL SRL |
Ceamurlia de Sus, Jud. Tulcea, 827008 |
248 |
TL 686 |
S.C. Pig Com SRL |
Satu nou, Jud. Tulcea, 827141 |
249 |
TL 782 |
S.C. Prodimport CDC SRL |
Frecăței, jud. Tulcea, 827075 |
250 |
TL 1273 |
S.C. MM Product SA |
Tulcea, Jud. Tulcea, 820320 |
251 |
TM 378 |
S.C. Veromen SRL |
Timișoara, Jud. Timis, 300970 |
252 |
TM 1683 |
S.C. Carnexim Banat SRL |
Dumbrăvița, str. M. Eminescu 87 A, jud. Timiș, 307160 |
253 |
TM 1931 |
S.C. Agil SRL |
Timișoara, Aleea Viilor nr. 24 A, jud. Timis, 303700 |
254 |
TM 2725 |
S.C. Recosemtract ARL |
Recaș, Calea Bazoșului nr. 1, jud. Timis, 307340 |
255 |
TM 4187 |
S.C. Femadar SRL |
Giroc str. Gloria nr. 4, jud. Timiș, 307220 |
256 |
TM 4297 |
S.C. Kendo SRL |
Victor Vlad Delamarina, jud. Timis, 307460 |
257 |
TM 7438 |
S.C. Ambax SRL |
Timisoara, Calea Buziașului nr. 14, jud. Timiș, 300693 |
258 |
TM 9568 |
S.C. Komoviand SRL |
Jebel, f.n., jud. Timiș, 307235 |
259 |
TM 9595 |
S.C. Pastorel SRL |
Carani, f.n., jud. Timiș, 307376 |
260 |
TR 10 |
S.C. Romcip SA |
Salcia, Jud. Teleorman, 147300 |
261 |
TR 26 |
S.C. Com Giorgi SRL |
Alexandria, Jud. Teleorman, 140150 |
262 |
TR 36 |
S.C. Avicola Costești SA |
Rosiori de Vede, Str. Vadu Vezii 1 jud. Teleorman, 145100 |
263 |
TR 93 |
S.C. Mara Prod Com SRL |
Alexandria, Str. Abatorului nr. 1 bis, jud. Teleorman, 140106 |
264 |
VL 6 |
S.C. Diana Prod SRL |
Vlădești, jud. Vâlcea, 247740 |
265 |
VL 4174 |
S.C. Marsto Prod SRL |
Rm. Valcea, Str. Stirbei Voda 77, jud. Vâlcea, 240588 |
266 |
VN 42 |
S.C. Stemaradi SRL |
Tătăranu, Jud. Vrancea, 627350 |
267 |
VN 2694 |
S.C. Comind Thomas SRL |
Focsani, Str. Sihleanu 5, jud. Vrancea, 620165 |
268 |
VN 3045 |
S.C. Vanicad Prod SRL |
Milcov, Jud. Vrancea, 627205 |
269 |
VN 3085 |
S.C. Madalina Serv SRL |
Adjud, Jud. Vrancea, 625100 |
270 |
VN 2796 |
S.C. Luky Comprod SRL |
Homocea, jud. Vrancea, 627175, |
271 |
VN 2954/116 |
S.C Aurora Com SRL |
Odobești, Str. Libertății nr. 38, jud. Vrancea, 625300 |
272 |
VS 2231 |
S.C. Tivas Impex SRL |
Vaslui, Jud. Vaslui, 730300 |
273 |
VS 2232 |
S.C. Prodcyp Impex SRL |
Husi, Str. Huși-Stănilești 2, jud. Vaslui, 735100 |
274 |
VS 2243 |
S.C. CIB SA |
Bârlad, Fundătura Elena Doamna nr. 2, jud. Vaslui, 731018 |
275 |
VS 2268 |
S.C. Viorom P Impex SRL |
Com Oltenesti, Localitatea Tarzii, jud. Vaslui, 737380 |
276 |
VS 2300 |
S.C. Caracul SRL |
Vaslui, Jud. Vaslui, 730233 |
Stabilimenti per le carni di pollame
N. |
Riconoscimento veterinario |
Nome dello stabilimento |
Indirizzo |
1 |
AR 92 |
SC Agriprod SRL |
Nadlac, str. Calea Aradului nr. 1, 315500 |
2 |
AR 294 |
SC Prodagro Cetate SRL |
Siria, Complex zootehnic, jud. Arad |
3 |
AR 6078 |
S.C. Petra Prod SA |
Arad, Str. Mesterul Manole, nr. 16, jud. Arad, 310493 |
4 |
B 120 |
SC Rom-Select 2000 SRL |
Bucuresti, B-dul Iuliu Maniu nr. 220, sector 6 |
5 |
B 269 |
SC Foodicom SRL |
Bucuresti, Str. Catinei nr. 25, sector 6 |
6 |
B 921 |
SC Romalim International SRL |
Bucuresti, B-dul Timisoara 104 B, sector 6 |
7 |
BH 103 |
S.C. Avicola Salonta SA |
Salonta, Str. Ghestului, nr. 7, jud. Bihor, 415500 |
8 |
BR 456 |
S.C. Bona Avis SRL |
Oras Ianca, Str. Sos. Brailei nr. 3, jud. Braila, 817200 |
9 |
BV 11 |
S.C. Avicod SA |
Codlea extravilan, jud. Brasov, 505100 |
10 |
BV 12 |
SC Drakom Silva SRL |
Codlea extravilan, sos Codlea Dumbravita, jud. Brasov |
11 |
CJ 109 |
S.C. Oncos Impex SRL |
Florești, Str. Abatorului, nr. 2, jud. Cluj, 407280 |
12 |
CL 201 |
SC Mixalim Impex SRL |
Com. Frumușani, jud. Calarasi |
13 |
CS 42 |
S.C. Food 2000 SRL |
Bocsa, Str. Binisului nr. 10, jud. Caras Severin, 325300 |
14 |
CV 210 |
S.C. Nutricod SA |
Sf. Gheorghe, Str. Paraului nr. 6, jud. Covasna, 520033 |
15 |
DJ 34 |
SC Felvio SRL |
Bucovăț, Platforma Bucovăț, jud. Dolj |
16 |
GJ 2117 |
S.C. Aviinstant SRL |
Tg. Jiu, Str. Mărgăritarului, jud. Gorj, 210223 |
17 |
GR 2951 |
S.C. Agronutrisco SRL |
Drăgănescu, Com. Mihailesti, jud. Giurgiu, 085200 |
18 |
HD 73 |
S.C. Avis 3000 SA |
Balata, Soimus, jud. Hunedoara, 337451 |
19 |
IL 0745 |
S.C. Avicola Slobozia SA |
Slobozia, Șos. Buc-Constanța km 5-6, jud. Ialomița 920150 |
20 |
IS 1376 |
S.C. Avicola SA |
Tg Frumos, jud. Iasi, 705300 |
21 |
IS 461 |
S.C. Avitop SA |
Iasi, Sos Iasi-Tg Frumos km 10, jud. Iasi, 707410 |
22 |
MM 1289 |
SC Avimar SA |
Baia Mare str. Bd. Bucuresti nr. 61-63, 430013 |
23 |
MS 3896 |
S.C. Oprea Avicom SRL |
Crăiești, nr. 5, jud. Mureș, 547180 |
24 |
TL 1265 |
SC Total Aliment SRL |
Tulcea, Str. Isaccei nr. 115, jud. Tulcea |
25 |
TM 2739 |
SC Aviblan SRL |
Jebel, 307235 |
26 |
TM 7679 |
SC.Faust Florea Usturoi SRL |
Jimbolia, Str. T. Vladimirescu, 305400 |
27 |
B 39833 |
SC Comprodcoop SA Bucuresti (EPP) |
Bucuresti, B-dul Timisoara nr. 52, sector 6, 061333 |
28 |
CT 10 |
SC Avicola Lumina SA (EPC) |
Lumina, jud. Constanta |
29 |
CT 31 |
SC Top Vision SRL (EPC) |
Corbu, str. Sibioarei Ferma 7 nr. 22, jud. Constanta, 907175 |
30 |
CV 471 |
SC Nutricod SA (EPC) |
Sf. Gheorghe, str. Jokai Mor FN, jud. Covasna, 520033 |
31 |
DB 97 |
SC Haditon Cereale SRL (EPC) |
Petresti, jud. Dambovita, 135350 |
32 |
DB 133 |
SC Avicola Gaesti SA (EPC) |
Gaesti, jud. Dambovita, 135200 |
33 |
GR 3028 |
Avicola Bucuresti SA CSHD Mihailesti (EPC) |
Mihailesti, jud. Giurgiu, 085200 |
34 |
GR 3037 |
Jack Moris Com SRL (EPC) |
Iepuresti, jud. Giurgiu, 013895 |
35 |
GR 1601 |
SC La Tara SRL (EPC) |
Fratesti, jud. Giurgiu, 085200 |
36 |
HD 4151 |
SC Avis 3000 SA Mintia (EPC) |
Mintia, str. Principala nr. 2, jud. Hunedoara, 337532 |
37 |
IF 234 |
SC Avicola Buftea (EPC) |
Buftea, sos. Bucuresti-Targoviste nr. 4, jud. Ilfov, 070000 |
38 |
IF 235 |
SC Euro-Casa Prod SRL (EPC) |
Buftea, sos. Bucuresti-Targoviste nr. 4, jud. Ilfov, 070000 |
39 |
IS 192 |
SC Avicola Iasi SA (EPC) |
Iasi, sos. Iasi-Tg. Frumos Km 10, jud. Iasi, 707305 |
40 |
MM 002 |
SC Combimar SA (CC, EPC) |
Baia Mare, str. Fabricii nr. 5, jud. Maramures, 430015 |
41 |
MM 012 |
SC Tovira Prod Com SRL (EPC) |
Seini, str. Somes nr. 2, jud. Maramures, 435400 |
42 |
MM 258 |
SC Filstar SRL (EPC) |
Seini, str. Somes nr. 2, jud. Maramures, 435400 |
43 |
MM 330 |
SC Galinus SRL (EPC) |
Seini, str. Somes nr. 2, jud. Maramures, 435400 |
44 |
MS 45 |
SC Silvaur SRL (EPC) |
Iernut, str. Campului 2, jud. Mures, 545100 |
45 |
MS 40 |
SC Agroprodal SA (EPC) |
Dumbrava 230/A, jud. Mures, 547100 |
46 |
NT 100 |
SC Gradinaru Rares SNC (EPC) |
Sat Izvoare, Com. Dumbrava Rosie, jud. Neamt, 617185 |
47 |
NT 269 |
SC Morosanu Prest SRL (EPC) |
Sat Izvoare, Com. Dumbrava Rosie, jud. Neamt, 617185 |
48 |
VN 16 |
SC Aviputna SA Golesti (EPC) |
Com. Golesti, str. Victoriei nr. 22, jud. Vrancea, 627150 |
Magazzini frigoriferi
N. |
Riconoscimento veterinario |
Nome dello stabilimento |
Indirizzo |
1 |
AR 4268 |
SC. Frigo HM 2001 S.R.L. |
Arad, str. Calea 6 Vanatori nr. 55, Jud. Arad, 301061 |
2 |
AR 516 |
SC. Radan Impex S.R.L. |
Arad, str. Calea 6 Vanatori nr. 55, Jud. Arad, 301061 |
3 |
AR 4245 |
SC. Laicom S.R.L. |
Arad, str. Calea 6 Vanatori nr. 55, Jud. Arad, 301061 |
4 |
AR 6183 |
SC. Laicom Park S.R.L. |
Arad, str. Calea 6 Vanatori nr. 55, Jud. Arad, 301061 |
5 |
AR 6057 |
SC. Filip D Impex S.R.L. |
Arad, str. Poetului 97-103, Jud. Arad, 310352 |
6 |
AR 4572 |
SC. Filip D Impex S.R.L. |
Arad, str. Mesterul Manole F.N. Jud. Arad, 310493 |
7 |
AR 498 |
SC. Codlea Vial International S.R.L |
Arad, str. Calea 6 Vanatori nr. 55, Jud. Arad, 301061 |
8 |
AR 514 |
SC. Agrirom S.R.L. |
Vladimirescu, str. Archim FN., Jud. Arad, 310010 |
9 |
AR 570 |
SC Palrom S.R.L. |
Șofronea F.N., Jud. Arad, 310640 |
10 |
AG 101 |
SC Eurozen Cetate SRL |
Pitesti, str. Depozitelor 14B, Jud. Arges, 110138 |
11 |
BC 1034 |
SC. Agricola International |
Bacau, Calea Moldovei 16, Jud. Bacau, 600352 |
12 |
BC 788 |
SC Biota Com SRL |
Bacau, str. AL Tolstoi nr. 6, Jud. Bacau, 600293 |
13 |
BC 92 |
SC Comaldin SA |
Bacau, str. AL Tolstoi, Jud. Bacau, 600293 |
14 |
BC 42 |
SC Whiteland Logistic SRL |
Bacau, str. AL Tolstoi nr. 14, Jud. Bacau, 600293 |
15 |
BC 113 |
SC Caroli Prod 2000 SRL |
Bacau, str. AL Tolstoi nr. 14, Jud. Bacau, 600293 |
16 |
BC 53 |
SC Alfredo SRL |
Bacau, str. AL Tolstoi nr. 12, Jud. Bacau, 600293 |
17 |
BN 63 |
SC Alsa Group SRL |
Bistrita, str. Stramba nr. 2, Jud. Bistrita-Nasaud, 420155 |
18 |
BR 157 |
SC. Risk S.R.L. |
Braila, str. Rm Sarat nr. 86 Jud. Braila, 810166 |
19 |
BR 392 |
SC. Doraliment Prod S.R.L. |
Braila, str. Al. Vlahuta, nr. 1, Jud. Braila, 810188 |
20 |
BR 15 |
SC. Prodaliment S.R.L. |
Braila, sos. Baldovinesti nr. 12, Jud. Braila, 810176 |
21 |
BR 77 |
SC. Risk S.R.L. |
Braila, str. Dorobanti nr. 311, Jud. Braila, 810075 |
22 |
BR 5 |
SC. Terol Prod S.R.L. |
Braila, str. Fata Portului nr. 2, Jud. Braila, 810075 |
23 |
BR 788 |
SC. Biota Com S.R.L. |
Braila, sos. Baldovinesti nr. 12-16, Jud. Braila, 810176 |
24 |
BR 161 |
SC. Promoterm S.R.L. |
Braila, sos. Baldovinesti nr. 10, Jud. Braila, 810176 |
25 |
BR 448 |
SC. Total Fish S.R.L. |
Braila, str. Mihai Bravu nr. 196, Jud. Braila, 810041 |
26 |
BR 160 |
SC. Admir Com S.R.L. |
Braila, str. Plutinei nr. 62-64, Jud. Braila, 810527 |
27 |
BZ 2326 |
Asociatia Vanatorilor si pescarilor sportivi |
Buzau, sos. Brailei km.2, Jud. Buzau, 120360 |
28 |
CJ 4168 |
SC Cina Carmangeria SRL |
Sâmpaul nr. 298, jud. Cluj 407530 |
29 |
CJ 1483 |
SC Agroalim Distribution SA |
Cluj-Napoca, B-dul Muncii nr. 8, Jud. Cluj, 400641 |
30 |
CJ 2741 |
SC Oncos Impex SRL |
Floresti, str. Abatorului nr. 2, Jud. Cluj, 401189 |
31 |
CJ 4644 |
SC Marema Company Logistic & Distribution SRL |
Cluj-Napoca, B-dul Munci nr. 83, Jud. Cluj, 400641 |
32 |
CJ 4811 |
SC Napolact SA |
Cluj-Napoca, Calea Baciului nr. 2-4, Jud. Cluj, 400230 |
33 |
CJ 29 |
SC Trimonus Distribution SRL |
Cluj-Napoca, str. Liviu Rebreanu nr. 64, Jud. Cluj, 400220 |
34 |
CJ 23 |
SC Maestro Com SRL |
Cluj Napoca, str. Traian Vuia nr. 214, Jud. Cluj, 400220 |
35 |
CJ 18 |
SC Danone P.D.R.A. SRL |
Cluj Napoca, str. Orastiei nr. 10, Jud. Cluj, 400398 |
36 |
CJ 31 |
SC Macromex SRL |
Cluj Napoca, Calea Baciului nr. 179/B, Jud. Cluj, 400230 |
37 |
CT 8 |
SC Carmeco |
Constanta, sos. Mangaliei nr. 74, Jud. Constanta, 900111 |
38 |
CT 8070 |
SC Miricos |
Constanta, sos. Interioara nr. 1, Jud. Constanta, 900229 |
39 |
CT 146 |
SC Frial |
Constanta, Port Constanta, Dana 53, Jud. Constanta, 900900 |
40 |
CV 2462 |
Ocolul silvic Bretcu |
Targu Secuiesc, str. Cimitirului 21, Jud. Covasna, 520003 |
41 |
DB 94 |
SC Agroalim SRL |
Targoviste, Cooperatiei nr. 5, Jud. Dambovita, 130086 |
42 |
DB 103 |
SC Sorana SRL |
Targoviste, str. Cetatea Alba nr. 2, Jud. Dambovita, 130114 |
43 |
DB 43 |
SC Eurobisniss SRL |
Sotanga, Jud. Dambovita, 137430 |
44 |
DB 4 |
SC Major Impex SRL |
Razvad, Jud. Dambovita, 137395 |
45 |
DB 169 |
SC Minion SRL |
Targoviste str. Calea Ialomitei, Jud. Dambovita, 130142 |
46 |
DB 162 |
SC Cicom SRL |
Targoviste, str. Calea Ialomitei, Jud. Dambovita, 130142 |
47 |
DJ 77 |
SC Arctica Trading SRL |
Craiova, str. N. Romanescu, nr. 136C, Jud. Dolj, 200738 |
48 |
DJ 59 |
SC Frigoriferul SA |
Craiova, str. Campului nr. 2, Craiova, Jud. Dolj, 200011 |
49 |
GL 62 |
SC Kubo Tofanis SRL |
Costi, str. Magnoliei nr. 10, Jud. Galati, 807326 |
50 |
GL 100 |
SC Tapu Carpatin SRL |
Galati, str. Piata Rizer, Jud. Galati, 800152 |
51 |
GL 111 |
SC Leinad SRL |
Galati, str. Traian nr. 1, Jud. Galati, 800531 |
52 |
GL 87 |
SC Galmirom SRL |
Galati, str. George Cosbuc nr. 206, Jud. Galati, 800385 |
53 |
GL 102 |
SC Cristim Prod Com SRL |
Galati, str. Cetatianu Ioan nr. 7, Jud. Galati, 800290 |
54 |
GL 50 |
SC Alfredo Trading SRL |
Galati, str. H. Coanda nr. 5, Jud. Galati, 800522 |
55 |
GL 505 |
SC Toranavis SRL |
Galati, str. Al. Moruzzi nr. 54, Jud. Galati, |
56 |
GL 103 |
SC Dorna Lactate |
Galati, str. Basarabiei nr. 51, Jud. Galati, 800002 |
57 |
GR 483 |
SC. Adasor Com Tours |
Bolintin Vale, str. Poarta Luncii nr. 39, Jud. Giurgiu, 085100 |
58 |
GR 248 |
SC. Minimax Discount SRL |
Bolintin Deal, str. Ithaca nr. 200A, Jud. Giurgiu, 085100 |
59 |
GR 2801 |
SC. Larnyk Com Prod Impex 99 SRL |
Joita, sos. Principala nr. 706, Jud. Giurgiu, 087150 |
60 |
GR 3065 |
SC. Rocca Prod 2000 SRL |
Mihailesti, str. Salciei nr. 2, Jud. Giurgiu, 085200 |
61 |
GR 3066 |
SC. Pelicanul Prod 2000 SRL |
Mihailesti, str. Monumentului FN, Jud. Giurgiu, 085200 |
62 |
HR 281 |
SC Palcaro S.R.L |
Nicolesti, Jud. Harghita, 530211 |
63 |
IL 0166 |
SC Atalanta International SRL |
Sos. Bucuresti-Constanta km 2-4, Jud. Ialomita 700910 |
64 |
IS 260 |
SC Agroalim Distribution SRL |
Iași, str. Chimiei nr. 14, jud. Iași cod 700294 |
65 |
IS 1 |
SC Frigostar SRL |
Iași, str. I. Creangă nr. 109, Jud. Iasi, 700381 |
66 |
IS 2 |
SC Teona SRL |
Iași, str. Tomești nr. 30, Jud. Iasi, 707515 |
67 |
IF 353 |
SC Pasha Ice Land Warehouse SRL |
Afumati, sos. Bucuresti-Urziceni nr. 34, Jud. Ilfov, 077010 |
68 |
IF 010 |
SC Avicola Buftea SA |
Buftea, sos. Bucuresti-Targoviste nr. 4, Jud. Ilfov, 070000 |
69 |
IF 102 |
SC Exel Delamode Logistic SRL |
Chiajna, str. Centura nr. 37-41, Jud. Ilfov, 077040 |
70 |
IF 237 |
SC Simex SRL |
Magurele, str. Marasesti nr. 65, Jud. Ilfov, 077125 |
71 |
IF 162 |
SC Tudor Prodcom 94 SRL |
Glina, str. Intrarea Abatorului nr. 9, Jud. Ilfov, 077105 |
72 |
IF 160 |
SC Tar 93 SRL |
1 Decembrie, str. 1 Decembrie nr. 264, Jud. Ilfov, 430306 |
73 |
MM 22 |
SC Agroalim Distribution SRL |
Baia Mare, str. Mărgeanului, nr. 6, jud. Maramures, 430014 |
74 |
MM 141 |
SC Maruami Com SRL |
Recea, Jud. Maramures, 227414 |
75 |
MH 34 |
SC Vasilopoulos SRL |
Turnu Severin, str. Portilor de Fier nr. 2 A, Jud. Mehedinti, 227003 |
76 |
MH 31 |
SC Frau Ella SRL |
Simian, str. Dedovintei nr. 5, Jud. Mehedinti, 227447 |
77 |
MH 4 |
SC Ducino com |
Turnu Severin, str. Calea Timisoarei nr. 2, Jud. Mehedinti, 220238 |
78 |
MS 65 |
SC Alex Agrocom Impex SRL |
Ernei, Jud. Mures, 547215 |
79 |
MS 471 |
SC Avicola Brasov |
Reghin, str. CFR nr. 13, Jud. Mures, 540700 |
80 |
MS 5622 |
SC Gitoggi SRL |
Targu Mures, str. Gh. Doja nr. 64-68, Jud. Mures, 540146 |
81 |
MS 6666 |
SC Royal German Fish & Seafood SRL |
Tarnaveni, str. Industriei nr. 4/205, Jud. Mures, 540700 |
82 |
MS 6665 |
SC Romfleich SRL |
Tarnaveni, str. Industriei 4/202, Jud. Mures, 540700 |
83 |
MS 5553 |
SC Raptonic SRL |
Sighisoara, str. Targului nr. 1, Jud. Mures, 540069 |
84 |
MS 150 |
SC Hochland Romania SRL |
Sighisoara, str. Targului nr. 1, Jud. Mures, 540069 |
85 |
NT 214 |
SC Marcel SRL |
Neamt, str. Castanilor nr. 7, Jud. Neamt, 610139 |
86 |
NT 145 |
SC Medas Impex |
D-va Rosie, str. Dumbravei nr. 182, Jud. Neamt, 617185 |
87 |
PH 25 |
SC Casco Distribution SRL |
Minier, Serban Cantacuzino nr. 138, Jud. Prahova, 107247 |
88 |
PH 28 |
SC Plus Discount SRL |
Crangu lui Bot, DN 72, Jud. Prahova, 100720 |
89 |
PH 5727 |
SC Frigoriferul SA |
Ploiesti, str. Laboratorul 5, Jud. Prahova, 100720 |
90 |
SJ 16 |
SC Rom Italia |
Salaj, str. M. Viteazu nr. 60/A, Jud. Salaj, 450099 |
91 |
SJ 60 |
SC Flaviola |
Salaj, str. M. Viteazu nr. 22/A, Jud. Salaj, 450062 |
92 |
SV 143 |
SC Givas Comimpex SRL |
Scheia FN, Jud. Suceava, 727525 |
93 |
SV 128 |
SC Acular SRL |
Suceava, str. Humorului 68, Jud. Suceava, 720360 |
94 |
SV 202 |
Directia silvica Suceava |
Sadova, str. Principala nr. 8, Jud. Suceava, 727470 |
95 |
TL 323 |
SC Frigorifer SA |
Tulcea, str. Portului nr. 14, Jud. Tulcea, 820242 |
96 |
TL 263 |
SC Interfrig SRL |
Cataloi, Jud. Tulcea, 827076 |
97 |
TL 266 |
SC Total Fish SRL |
Tulcea, str. Prislav, Jud. Tulcea, 820330 |
98 |
TL 271 |
SC Ecofish SRL |
Tulcea, str. Jurilovca, str. Portului, Jud. Tulcea, 827115 |
99 |
TL 274 |
SC Hala de Peste |
Tulcea, str. Libertatii nr. 82, Jud. Tulcea, 820144 |
100 |
TL 285 |
SC Tulco SA |
Tulcea, str. Prislav nr. 176, Jud. Tulcea, 820330 |
101 |
TL 298 |
SC Fraher SRL |
Tulcea, str. Isaccei nr. 115, Jud. Tulcea, 820226 |
102 |
VN 69 |
SC Opera Com SRL |
Focsani, str. Calea Moldovei, Jud. Vrancea, 620250 |
103 |
VN 81 |
SC Stela Com SRL |
DN. Soseaua Focsani-Galati km. 5, Jud. Vrancea, 620250 |
104 |
B 946 |
SC Old Legend SRL |
Bucuresti, str. Jiului 29, 013221 |
105 |
B 883 |
SC Mantra Meat SRL |
Bucuresti, b-dul Timisoara nr. 52, sector 6, 061316 |
106 |
B 736 |
SC Stenyon Com SRL |
Bucuresti, b-dul Timisoara nr. 59, sector 6, 061317 |
107 |
B 545 |
Euroccoling Center SRL |
Bucuresti, sos. Andronache nr. 203, sector 2, 022524 |
108 |
B 488 |
Expomarket Aliment SRL |
Bucuresti, str. Fantanica 36, sector 2, 021802 |
109 |
B 473 |
SC R Family Prod Serv SRL |
Bucuresti, str. Valea Merilor nr. 34, sector 1, 011272 |
110 |
B 447 |
SC Marchand SRL |
Bucuresti, str. Ion Garbea nr. 26, sector 5, 050683 |
111 |
B 432 |
SC Tabco Campofrio SRL |
Bucuresti, str. Dr Harlescu, sector 2, 021505 |
112 |
B 411 |
SC Laicom SRL |
Bucuresti, b-dul Timisoara nr. 52, sector 6, 061316 |
113 |
B 384 |
SC Amiral Fish SRL |
Bucuresti, str. Tuzla nr. 50, sector 2, 023832 |
114 |
B 380 |
SC Arlina Prod Com Impex SRL |
Bucuresti, b-dul Timisoara nr. 52, sector 6, 061316 |
115 |
B 328 |
SC Nordic Import Export Com SRL |
Bucuresti, str. Calea Vitan 240, sector 3, 031301 |
116 |
B 254 |
SC Spar SRL |
Bucuresti, b-dul Timisoara nr. 52, sector 6, 061316 |
117 |
B 214 |
SC Whiteland Import Export SRL |
Bucuresti, b-dul Metalurgiei nr. 132, sector 4, 041837 |
118 |
B 190 |
SC Romselect 2000 SRL |
Bucuresti, b-dul Iuliu Maniu 220, sector 6, 061126 |
119 |
B 176 |
SC Metim Fruct Impex SRL |
Bucuresti, b-dul Iuliu Maniu 566-570, sector 6, 061101 |
120 |
B 418 |
SC Molero Prod SRL |
Bucuresti, b-dul Timisoara nr. 52, sector 6, 061316 |
121 |
B 422 |
SC Perla Grup SRL |
Bucuresti, str. Anul 1864 nr. 69, sector 9, 062372 |
122 |
B 212 |
SC Diona International EXIM SRL |
Bucuresti, str. Plivitului nr. 68, sector 5, 051829 |
123 |
B 338 |
SC ER & VE Food SRL |
Bucuresti, str. Gârbea Ion nr. 26, sector 5, 050683 |
124 |
B 26 |
SC Elit SRL |
Bucuresti, str. Fântânica nr. 36, sector 2, 021805 |
125 |
B 20 |
SC Stenyon Com SRL |
Bucuresti, b-dul Timișoara nr. 52, sector 6, Bucuresti, 061317 |
126 |
B 8 |
SC Elixir CD SRL |
Bucuresti, str. Mărgeanului nr. 14, sector 5, 05106 |
127 |
B 61 |
SC Raies Com SRL |
Bucuresti, str. Gheorghe Sincai nr. 13, sector 4, 040313 |
128 |
B 137 |
SC Asil 2000 Trading Impex SRL |
Bucuresti, b-dul Iuliu Maniu nr. 566-570, sector 6, 061129 |
129 |
B 58 |
SC Frig Pro SRL |
Bucuresti, b-dul. Iuliu Maniu nr. 566-570, sector 6, 061101 |
130 |
B 321 |
SC Uno International Eximp SRL |
Bucuresti, str. Chitilei nr. 3, sector 1, 012381 |
131 |
B 72394 |
Antepozite Frigorifice PGA SRL |
Bucuresti, str. Fantanica nr. 36, 021802 |
132 |
B 176 |
SC Select 95 SRL |
Bucuresti, b-dul Iuliu Maniu nr. 566-570, 061101 |
133 |
B 236 |
SC Negro 2000 SRL |
Bucuresti, b-dul Splaiul Unirii 162, sector 4, 040042 |
134 |
B 363 |
SC Euro Food Prod SRL |
Bucuresti, sos. Odaii nr. 253-259, sector 1, 013604 |
135 |
B 202 |
SC Dioma Intern SRL |
Bucuresti, str. Plivitului, nr. 68, sector 5, 051829 |
136 |
B 144 |
SC Aurmar Import Export SRL |
Bucuresti, str. Grindeiului, nr. 12, sector 3, 051829 |
137 |
B 927 |
SC Cristim 2 Prodcom |
Bucuresti, b-dul Bucurestii Noi nr. 140, sector 1, 012367 |
138 |
B183 |
SC Andu Comert SRL |
Bucuresti, str. Mitropolit Andrei Saguna nr. 21, sector 1, 012934 |
Stabilimenti di pesce
N. |
Riconoscimento veterinario |
Nome dello stabilimento |
Indirizzo |
1 |
AR 97 |
S.C. Seestern S.R.L. |
Arad, str. Oituz nr. 51, jud. Arad, 310038 |
2 |
BC 1662 |
S.C. Bonito S.R.L. |
Bacau, Str. 22 Decembrie, nr. 38, jud. Bacau, 600374 |
3 |
BC 4978 |
S.C. Salmar Prod S.R.L. |
Comanesti, str. 1 Mai, Complex Zavoi, jud. Bacau, 605200 |
4 |
BR 184 |
S.C. Tazz Trade S.R.L. |
Tulcea, str. Fata Portului nr. 2, jud. Tulcea, 810529 |
5 |
BR 185 |
S.C. Tazz Trade S.R.L. |
Tulcea, str. Fata Portului nr. 2, jud. Tulcea, 810529 |
6 |
B 453 |
S.C. Costiana S.R.L. |
Bucuresti, str. Andronache, nr. 11-19, 022527 |
7 |
CT 73 |
S.C. Pescom Company S.R.L. |
Navodari, Pod CFR, jud. Constanta, 905700 |
8 |
IS 05 |
S.C. Cordial M.V. S.R.L. |
Iasi, sos. Pacurari nr. 153, jud. Iasi, 700544 |
9 |
IF 2850 |
S.C. Sardes Trades Industry S.R.L. |
1 Decembrie, sos. Bucuresti-Giurgiu, jud. Ilfov, 077005 |
10 |
PH 1817 |
S.C. Divertas S.R.L. |
Comuna Fantanele nr. 578, jud. Prahova, 107240 |
11 |
TM 4675 |
S.C. Sabiko Impex S.R.L. |
Timisoara, Calea Sagului nr. 141-143, jud. Timis 300514 |
12 |
VS 156 |
S.C. Pescom S.R.L. |
Vaslui, str. Garii nr. 4, jud. Vaslui 730232 |
Stabilimenti per il latte e i prodotti lattiero-caseari
N. |
Riconoscimento veterinario |
Nome dello stabilimento |
Indirizzo |
1 |
AB 641 |
S.C. Biomilk SRL |
Lopadea Noua, Jud. Alba, 517395 |
2 |
AB 999 |
S.C. Albalact SA |
Alba Iulia, Jud. Alba, 510200 |
3 |
AB 1256 |
S.C. Binal Mob SRL |
Rimetea Jud. Alba, 517610 |
4 |
AB 3386 |
S.C. Lactate C.H. S.RL |
Sanmiclaus, Jud. Alba, 517761 |
5 |
AR 412 |
S.C. Helvetica Milk SRL |
Pecica, Jud. Arad, 317235 |
6 |
AR 563 |
S.C. Silmar Prod SRL |
Santana, Jud. Arad, 317280 |
7 |
AG 11 |
S.C. Agrolact Cosesti |
Cosesti, Jud. Arges, 115202 |
8 |
AG 6 |
SC Bradet SRL |
Bradulet, Jud. Arges, 117147 |
9 |
AG 4 |
S.C. Dincudana SRL |
Bradu, Jud. Arges, 117140 |
10 |
AG 9 |
S.C. Instant Eclips |
Curtea de Arges, Jud. Arges, 115300 |
11 |
AG 5 |
S.C. Lactag SA Fabrica Costesti |
Costesti, Jud. Arges, 115200 |
12 |
BC 2519 |
S.C. Marlact SRL |
Buhoci, Jud. Bacau, 607085 |
13 |
BC 4759 |
S.C. Aic Bac SA |
Saucesti, Jud. Bacau, 627540 |
14 |
L 13 |
S.C. BI & DI SRL |
Negri, Jud. Bacau, 607345 |
15 |
BC 5042 |
S.C. Almera International SRL |
Bacau, Jud. Bacau, 600324 |
16 |
BC 5219 |
S.C. Prodsec SRL |
Livezi, Jud. Bacau 607285 |
17 |
BH 4020 |
S.C. Moisi Serv Com SRL |
Borsa, nr. 8, jud. Bihor, 417431 |
18 |
BH 5158 |
S.C. Biolact Bihor SRL |
Paleu, Jud. Bihor, 417166 |
19 |
BN 209 |
S.C. Calatis Group Prod SRL |
Bistrita, Jud. Bistrita-Nasaud, 427006 |
20 |
BN 2120 |
SC Eliezer SRL |
Lunca Ilvei, Jud. Bistrita-Nasaud, 427125 |
21 |
BN 2100 |
S.C. Bendear Cris Prod Com SRL |
Micestii de Campie, Jud. Bistrita-Nasaud, 427160 |
22 |
BN 2125 |
S.C. Sinelli SRL |
Milas, Jud. Bistrita-Nasaud, 427165 |
23 |
BN 2126 |
S.C. G&B Lumidan SRL |
Rodna, nr. 1196, Jud. Bistrita-Nasaud, 427245 |
24 |
BN 2145 |
S.C. Lech Lacto |
Lechinta, Str. Independentei, nr. 387, Jud. Bistrita-Nasaud, 27105 |
25 |
BN 2192 |
S.C. Simcodrin Com SRL |
Budesti-Fanate, nr. 122, Jud. Bistrita-Nasaud, 427021 |
26 |
BN 2377 |
S.C. Romfulda SA |
Beclean, Jud. Bistrita-Nasaud, 425100 |
27 |
BN 2399 |
S.C. Carmo-Lact Prod SRL |
Monor, Jud. Bistrita-Nasaud, 427175 |
28 |
BT 8 |
S.C. General Suhardo SRL |
Paltinis, Jud. Botosani, 717295 |
29 |
BT 11 |
S.C. Portas Com SRL |
Vlasinesti, Jud. Botosani, 717465 |
30 |
BT 50 |
S.C. Pris Com Univers SRL |
Flamanzi, Jud. Botosani, 717155 |
31 |
BT 55 |
S.C. Ram SRL |
Ibanesti, Jud. Botosani, 717215 |
32 |
BT 109 |
S.C. Lacto Mac SRL |
Bucecea, Jud. Botosani, 717045 |
33 |
BT 115 |
S.C. Comintex SRL |
Darabani, Jud. Botosani, 715100 |
34 |
BT 139 |
S.C. Milk SRL |
Mihai Eminescu, Jud. Botosani, 717252 |
35 |
BT 154 |
S.C. Gerard SRL |
Cotusca, Jud. Botosani, 717090 |
36 |
BT 263 |
S.C. Cosmi SRL |
Saveni, Jud. Botosani 715300 |
37 |
BT 547 |
S.C. Orizont 2000 SRL |
Vorona, Jud. Botosani, 717475 |
38 |
BT 572 |
S.C. Elavel SRL |
Vlădeni, Jud. Botosani, 717460 |
39 |
BV 8 |
S.C. Prodlacta SA Homorod |
Homorod, Jud. Brasov, 507105 |
40 |
BV 2451 |
S.C. Prodlacta SA Fagaras |
Fagaras, Jud. Brasov, 505200 |
41 |
BV 2701 |
S.C. Prodlacta SA Brasov |
Brasov, Jud. Brasov, 500001 |
42 |
BR 24 |
S.C. Lacta Prod SRL |
Braila, Jud. Braila, 810074 |
43 |
BR 65 |
S.C. Brailact SRL |
Braila, Jud. Braila, 810224 |
44 |
BR 622 |
SC Lactas SRL |
Ianca, Jud. Braila, 810227 |
45 |
BR 36 |
S.C. Hatman SRL |
Vadeni, Jud. Braila, 817200 |
46 |
BR 63 |
S.C. Cas SRL |
Braila, Jud. Braila, 810224 |
47 |
BR 92 |
S.C. Nomad SRL |
Insuratei, Jud. Braila, 815300 |
48 |
BR 121 |
S.C. Nichifor Com SRL |
Faurei, Jud. Braila, 815100 |
49 |
BR 356 |
S.C. Lacto Silcos SRL |
Ulmu, Jud. Braila, 817190 |
50 |
BR 502 |
S.C. Sanir Impex SRL |
Jirlau, Jud. Braila, 817075 |
51 |
BR 581 |
S.C. Teobir Prod SRL |
Judeti, Jud. Braila, 817037 |
52 |
BR 616 |
S.C. Danyan Lact SRL |
Tufesti, Jud. Braila, 817185 |
53 |
BZ 0591 |
S.C. Stercu Marinarul Donca SRL |
Balta Alba, Jud. Buzau, 127015 |
54 |
BZ 0098 |
SC Meridian Agroind |
Ramnicu Sarat, Jud. Buzau, 125300 |
55 |
BZ 0627 |
SC Ianis Cos Lact SRL |
C.A. Rosetti, Jud. Buzau, 127120 |
56 |
BZ 5615 |
SC Cristexim 2000 SRL |
Valea Salciei, Jud. Buzau, 127665 |
57 |
BZ 2296 |
SC Euroferma SRL |
Buzau, Jud. Buzau, 120217 |
58 |
BZ 0298 |
SC Camen Tas SRL |
Smeeni, Jud. Buzau, 127595 |
59 |
BZ 0593 |
S.C. Levistar SRL |
Cochirleanca, Jud. Buzau, 127190 |
60 |
BZ 2012 |
S.C. Zguras Lacto SRL |
Pogoanele, Jud. Buzau, 25200 |
61 |
CS 116 |
SC Fabrica de Produse Lactate |
Oravita, Jud. Caras Severin, 325600 |
62 |
CL 0044 |
S.C. Ianis Dim SRL |
Lehliu Gară, Jud. Calarasi, 915300 |
63 |
CL 0120 |
S.C. Marys Lux SRL |
Lehliu, Sapunari, Jud. Calarasi, 917150 |
64 |
CL 0132 |
S.C. Lio Prest SRL |
Călărași, Jud. Calarasi, 910040 |
65 |
CL 0368 |
S.C. Lacto GMG SRL |
Jegalia, Jud. Calarasi, 917145 |
66 |
CJ 560 |
S.C. Napolact SA |
Taga, Jud. Cluj, 407565 |
67 |
CJ 739 |
S.C. Napolact SA |
Cluj-Napoca, Jud. Cluj, 400236 |
68 |
CJ 956 |
SC Remido Prodcom SRL |
Panticeu, Jud. Cluj, 407445 |
69 |
L 61 |
SC Napolact SA |
Huedin, Jud. Cluj, 405400 |
70 |
CJ 41 |
SC Kazal SRL |
Dej, Jud. Cluj, 405200 |
71 |
CJ 7584 |
SC Aquasala SRL |
Bobalna, Jud. Cluj, 407085 |
72 |
CJ 7879 |
SC Comlact SRL |
Corusu, Jud. Cluj, 407056 |
73 |
CJ 4185 |
SC Bonas Import Export SRL |
Dezmir, Jud. Cluj, 407039 |
74 |
CT 04 |
SC Lacto Baneasa SRL |
Baneasa, Jud. Constanta, 907035 |
75 |
CT 37 |
SC Niculescu Prod SRL |
Cumpana, Jud. Constanta, 907105 |
76 |
CT 15 |
SC Nic Costi Trade SRL |
Dorobantu, Jud. Constanta, 907211 |
77 |
CT 30 |
SC Eastern European Foods SRL |
Mihail Kogalniceanu, Jud. Constanta, 907195 |
78 |
CT 335 |
SC Multicom Grup SRL |
Pantelimon, Jud. Constanta, 907230 |
79 |
CT 329 |
SC Muntina SRL |
Constanta, Jud. Constanta, 900735 |
80 |
CT 299 |
SC Nascu SRL |
Indepenta, Jud. Constanta, 907145 |
81 |
CT 294 |
SC Suflaria Import Export SRL |
Cheia, Jud. Constanta, 907277 |
82 |
CT 225 |
S.C. Mih Prod SRL |
Cobadin, Jud. Constanta, 907065 |
83 |
CT 227 |
S.C. Theo Mihail SRL |
Lipnita, Jud. Constanta, 907165 |
84 |
CT 256 |
S.C. Ian Prod SRL |
Targusor, Jud. Constanta, 907275 |
85 |
CT 258 |
S.C. Binco Lact SRL |
Sacele, Jud. Constanta, 907260 |
86 |
CT 311 |
S.C. Alltocs Market SRL |
Pietreni, Jud. Constanta, 907112 |
87 |
CT 11988 |
S.C. Lacto Baron SRL |
Harsova, Str. Plantelor nr. 44, Jud. Constanta, 905400 |
88 |
CT 12201 |
S.C. Lacto Moni SRL |
Vulturul, Jud. Constanta, 907305 |
89 |
CT 12203 |
S.C. Lacto Genimico SRL |
Harsova, Jud. Constanta, 905400 |
90 |
CT 331 |
S.C. Lacto Stil S.R.L. |
Ovidiu, Jud. Constanta, 905900 |
91 |
CV 56 |
SC Milk Com SRL |
Saramas, Jud. Covasna, 527012 |
92 |
CV 2451 |
SC Agro Pan Star SRL |
Sfantu Gheorghe, Jud. Covasna, 520020 |
93 |
L9 |
SC Covalact SA |
Sfantu Gheorghe, Jud. Covasna, 520076 |
94 |
CV 23 |
S.C. MBI SRL |
Chichis, Jud. Covasna, 527075 |
95 |
CV 688 |
S.C. Meotis SRL |
Ilieni, Jud. Covasna, 527105 |
96 |
CV 1717 |
S.C. Golf SRL |
Ghidfalau, Jud. Covasna 527095 |
97 |
DB 716 |
S.C. Marion Invest SRL |
Cranguri, Jud. Dambovita, 137170 |
98 |
DJ 80 |
S.C. Duvadi Prod Com SRL |
Breasta, Jud. Dolj, 207115 |
99 |
DJ 730 |
S.C. Lactido SA |
Craiova, Jud. Dolj, 200378 |
100 |
GL 4136 |
S.C. Galmopan SA |
Galati, Jud. Galati, 800506 |
101 |
GL 4432 |
S.C. Lactoprod Com SRL |
Cudalbi, Jud. Galati, 807105 |
102 |
GR 5610 |
S.C. Lacta SA |
Giurgiu, Jud. Giurgiu, 080556 |
103 |
GJ 231 |
S.C. Sekam Prod SRL |
Novaci, Jud. Gorj, 215300 |
104 |
GJ 2202 |
S.C. Arte Import Export |
Tg. Jiu, Jud. Gorj, 210112 |
105 |
HR 383 |
S.C. Lactate Harghita SA |
Cristuru Secuiesc, Jud. Harghita, 535400 |
106 |
HR 166 |
SC Lactopan SRL |
Mujna, Jud. Harghita, 537076 |
107 |
HR 70 |
S.C. Primulact SRL |
Miercurea Ciuc, Jud. Harghita, 530242 |
108 |
HR 119 |
S.C. Bomilact SRL |
Mădăraș, Jud. Harghita, 537071 |
109 |
HR 213 |
S.C. Paulact SA |
Mărtiniș, Harghita, 537175 |
110 |
HR 625 |
S.C. Lactis SRL |
Odorheiu Secuiesc, Harghita, 535600 |
111 |
HD 1014 |
S.C. Sorilact SA |
Risculita, Jud. Hunedoara, 337012 |
112 |
IL 0270 |
S.C. Five Continents SRL |
Fetesti, Jud. Ialomita, 925100 |
113 |
IL 0569 |
S.C. Electrotranscom SRL |
Balaciu, Jud. Ialomita, 927040 |
114 |
IL 0750 |
S.C. Balsam Med SRL |
Țăndărei, Jud. Ialomita, 925200 |
115 |
IL 1127 |
S.C. Sami Ian, SRL |
Grindu, Jud. Ialomita, 927140 |
116 |
IL 1167 |
S.C. Sanalact SRL |
Slobozia, Jud. Ialomita, 920002 |
117 |
IS 1012 |
S.C. Agrocom S.A. |
Strunga, Jud. Iasi, 707465 |
118 |
IS 1540 |
S.C. Promilch S.R.L. |
Podu Iloaiei, Jud. Iasi, 707365 |
119 |
IS 2008 |
S.C. Romlacta S.A. |
Pascani, Jud. Iasi, 705200 |
120 |
IF 3260 |
S.C. DO & DO SRL |
Pantelimon, Jud. Ilfov, 077145 |
121 |
IF 3299 |
SC Natural Farm Int SRL |
Gruiu, Jud. Ilfov, 077115 |
122 |
IF 2944 |
S.C. Zarone Comimpex SRL |
Voluntari, Jud. Ilfov, 077190 |
123 |
MM 793 |
SC Wromsal SRL |
Satulung, Jud. Maramures 437270 |
124 |
MM 807 |
SC Roxar SRL |
Cernesti, Jud. Maramures, 437085 |
125 |
MM 6325 |
SC Ony SRL |
Larga, Jud. Maramures, 437317 |
126 |
MM 1795 |
S.C. Calitatea SRL |
Tautii Magheraus, Jud. Maramures, 437349 |
127 |
MM 4547 |
S.C. De Luxe SRL |
Salsig, nr. 196, Jud. Maramures, 437300 |
128 |
MM 4714 |
S.C. Saturil SRL |
Giulesti, Jud. Maramures, 437162 |
129 |
MM 6413 |
S.C. Multilact SRL |
Baia Mare, Jud. Maramures, 430015 |
130 |
MH 1304 |
S.C. IL SA Mehedinti |
Drobeta Turnu Severin, Jud. Mehedinti, 220167 |
131 |
MS 142 |
S.C. Indlacto SRL |
Targu Mures, Jud. Mures, 540374 |
132 |
MS 948 |
SC Teodor Suciu SRL |
Gurghiu, Jud. Mures, 547295 |
133 |
MS 207 |
S.C. Mirdatod Prod S.R.L |
Ibanesti, Jud. Mures, 547325 |
134 |
MS 231 |
S.C. Lintuca Prodcom S.R.L |
Breaza, Jud. Mures, 547135 |
135 |
MS 293 |
S.C. Sanlacta S.A. |
Santana de Mures, Jud. Mures, 547565 |
136 |
MS 297 |
S.C. Rodos S.R.L |
Faragau, Jud. Mures, 547225 |
137 |
MS 483 |
S.C. Heliantus Prod |
Reghin, Jud. Mures, 545300 |
138 |
MS 532 |
S.C. Horuvio Service SRL |
Lunca Santu, Jud. Mures, 547375 |
139 |
MS 618 |
S.C. I.L. Mures S.A. |
Targu Mures, Jud. Mures, 540390 |
140 |
MS 913 |
S.C.Lactex Reghin S.R.L |
Solovastru, Jud. Mures, 547571 |
141 |
MS 2462 |
S.C. Lucamex Com SRL |
Gornesti, Jud. Mures, 547280 |
142 |
MS 4217 |
S.C. Agrotranscomex S.R.L |
Miercurea Nirajului, Jud. Mures, 547410 |
143 |
MS 5554 |
S.C. Globivetpharm S.R.L |
Batos, Jud. Mures, 547085 |
144 |
NT 189 |
S.C. 1 Decembrie SRL |
Targu Neamt, Jud. Neamt, 615235 |
145 |
NT 247 |
S.C. Rapanu SR. COM SRL |
Petricani, Jud. Neamt, 617315 |
146 |
NT 313 |
S.C. Prod A.B.C. Company SRL |
Grumazesti, Jud. Neamt, 617235 |
147 |
L10 |
SC Dorna SA |
Targu Neamt, Jud. Neamt, 615200 |
148 |
L12 |
S.C. Camytex Prod SRL |
Targu Neamt, Jud. Neamt, 615200 |
149 |
L6 |
S.C Lacta Han Prod SRL |
Urecheni, Jud. Neamt, 617490 |
150 |
NT 900 |
S.C. Complex Agroalimentar SRL |
Bicaz, Jud. Neamt, 615100 |
151 |
NT 556 |
S.C. Stefanos SRL |
Trifesti, Jud. Neamt, 617475 |
152 |
NT 241 |
S.C. Pro Com Pascal SRL |
Pastraveni, Jud. Neamt, 617300 |
153 |
NT 607 |
S.C. D. A. Secuieni |
Secuieni, Jud. Neamt, 617415 |
154 |
NT 1047 |
S.C. Supercoop SRL |
Targu Neamt, Jud. Neamt, 615200 |
155 |
NT 37 |
S.C. Conf Prod Vidu S.N.C. |
Cracaoani, Jud. Neamt, 617145 |
156 |
PH 6064 |
S.C. Alto Impex SRL |
Busteni, Jud. Prahova, 105500 |
157 |
PH 6448 |
SC Rusara Prodcom SRL |
Valea Calugareasca, Jud. Prahova, 107620 |
158 |
PH 212 |
S.C. Vitoro SRL |
Ploiesti, Jud. Prahova, 100537 |
159 |
PH 3868 |
S.C. Micolact SRL |
Mizil, Jud. Prahova, 105800 |
160 |
PH 4625 |
S.C. Palex 97 SRL |
Ciorani, Jud. Prahova, 107155 |
161 |
SJ 52 |
SC Sanolact Silvania SRL |
Maieriste, Jud. Salaj, 457652 |
162 |
SJ 240 |
Societatea Agricola Bodia |
Bodia, nr. 108, Jud. Salaj, 457051 |
163 |
SJ 282 |
S.C. Calion SRL |
Jibou, nr. 39, Jud. Salaj, 455200 |
164 |
SM 3676 |
S.C. Friesland România SA |
Satu Mare, Jud. Satu Mare, 440122 |
165 |
SM 3876 |
S.C. Schwaben Molkerei |
Carei, Jud. Satu Mare, 445100 |
166 |
SM 4038 |
S.C. Buenolact SRL |
Satu Mare, Jud. Satu Mare, 440089 |
167 |
SM 4189 |
S.C. Primalact SRL |
Satu Mare, Jud. Satu Mare, 440089 |
168 |
SB 1134 |
S.C. Valirom SRL |
Smig, Jud. Sibiu, 557024 |
169 |
SB 2706 |
S.C. Tom Sib SRL |
Alamor, Jud. Sibiu, 557121 |
170 |
SV 1085 |
S.C. Bucovina SA Falticeni |
Falticeni, Jud. Suceava, 725200 |
171 |
SV 1176 |
S.C. Tudia SRL |
Gramesti, Jud. Suceava, 727285 |
172 |
SV 1205 |
S.C. Pro Putna SRL |
Putna, Jud. Suceava, 727455 |
173 |
SV 1562 |
S.C. Bucovina SA Suceava |
Suceava, Jud. Suceava, 720290 |
174 |
SV 1888 |
S.C. Tocar Prod SRL |
Fratautii Vechi, Jud. Suceava, 727255 |
175 |
SV 2070 |
S.C. Balaceana SRL |
Ciprian Porumbescu, Jud. Suceava, 727125 |
176 |
SV 3834 |
S.C. Niro Serv Com SRL |
Gura Humorului, Jud. Suceava, 725300 |
177 |
SV 4540 |
S.C. Kinetas SRL |
Boroaia, Jud. Suceava, 727040 |
178 |
SV 4909 |
S.C. Zada Prod SRL |
Horodnic de Jos, Jud. Suceava, 727301 |
179 |
SV 5386 |
S.C. Gapa Lact SRL |
Dolhesti, Jud. Suceava, 727180 |
180 |
SV 5398 |
S.C. Chitriuc Impex SRL |
Balcauti, Jud. Suceava, 727025 |
181 |
SV 5614 |
S.C. Cozarux SRL |
Suceava, Jud. Suceava, 720158 |
182 |
SV 6101 |
S.C. Prodal Holding SRL |
Vatra Dornei, Jud. Suceava, 725700 |
183 |
SV 6118 |
S.C. Real SRL |
Patrauti nr. 21, Jud. Suceava, 727420 |
184 |
SV 6159 |
S.C. Ecolact SRL |
Milisauti, Jud. Suceava, 727360 |
185 |
SV 6322 |
S.C. Aida SRL |
Bilca, Jud. Suceava, 727030 |
186 |
SV 6356 |
S.C. Colacta SRL |
Sadova, Jud. Suceava, 727470 |
187 |
SV 737 |
S.C. Cavior SRL |
Forasti, Jud. Suceava, 727235 |
188 |
SV 5355 |
SC Lacto Zaharia |
Frumosu, Jud. Suceava, 727260 |
189 |
L14 |
SC Dorna Lactate SA |
Vatra Dornei, Jud. Suceava, 725700 |
190 |
SV 6394 |
SC Martin’s European Food Products Comimpex SRL |
Bosanci, Jud. Suceava, 727045 |
191 |
L62 |
SC Camy Lact SRL |
Panaci, Jud. Suceava, 727405 |
192 |
TR 78 |
SC Interagro SRL |
Zimnicea, Jud. Teleorman, 145400 |
193 |
TR 27 |
S.C. Violact SRL |
Putineiu, Jud. Teleorman, 147285 |
194 |
TR 81 |
S.C. Big Family SRL |
Videle, Jud. Teleorman, 145300 |
195 |
TR 239 |
S.C. Comalact SRL |
Nanov, Jud. Teleorman, 147215 |
196 |
TR 241 |
S.C. Investrom SRL |
Sfintesti, Jud. Teleorman, 147340 |
197 |
TM 5254 |
S.C. Simultan SRL |
Orțișoara, Jud.Timiș, 307515 |
198 |
TM 6014 |
S.C. Friesland Romania SA |
Deta, Jud. Timis, 305200 |
199 |
TL 661 |
S.C. Bioaliment SRL |
Macin, Jud. Tulcea, 825300 |
200 |
TL 908 |
S.C. Favorit SRL |
Stejaru, Jud. Tulcea, 827215 |
201 |
TL 855 |
SC Deltalact SA |
Tulcea, Jud. Tulcea, 820013 |
202 |
TL 965 |
SC Mineri SRL |
Mineri, Jud. Tulcea, 827211 |
203 |
TL 005 |
SC Toplact SRL |
Topolog, Jud. Tulcea, 827220 |
204 |
TL 1328 |
SC Izacos Lact SRL |
Topolog, Jud. Tulcea, 827220 |
205 |
VN 231 |
S.C. Vranlact SA |
Focsani, Jud. Vrancea, 620122 |
206 |
VN 348 |
S.C. Stercus Lacto SRL |
Ciorasti, Jud. Vrancea, 627082 |
207 |
VN 35 |
SC Monaco SRL |
Vrâncioaia, Jud. Vrancea, 627445» |
III Atti adottati a norma del trattato UE
ATTI ADOTTATI A NORMA DEL TITOLO V DEL TRATTATO UE
6.11.2007 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 288/60 |
DECISIONE DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA BiH/11/2007
del 25 settembre 2007
relativa alla nomina di un comandante della forza dell’UE per l’operazione militare dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina
(2007/711/PESC)
IL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 25, terzo comma,
vista l’azione comune 2004/570/PESC del Consiglio, del 12 luglio 2004, relativa all’operazione militare dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina (1), in particolare l’articolo 6,
considerando quanto segue:
(1) |
A norma dell’articolo 6 dell’azione comune 2004/570/PESC, il Consiglio ha autorizzato il Comitato politico e di sicurezza (CPS) ad adottare ulteriori decisioni relative alla nomina del comandante della forza dell’UE. |
(2) |
Il 27 giugno 2006 il CPS ha adottato la decisione BiH/9/2006 (2), che nomina il contrammiraglio Hans Jochen WITTHAUER comandante della forza dell’UE per l’operazione militare dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina. |
(3) |
Il comandante dell’operazione UE ha raccomandato di nominare maggiore generale Ignacio MARTÍN VILLALAÍN nuovo comandante della forza dell’UE per l’operazione militare dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina. |
(4) |
Il comitato militare dell’UE ha appoggiato tale raccomandazione. |
(5) |
In conformità dell’articolo 6 del protocollo sulla posizione della Danimarca allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato che istituisce la Comunità europea, la Danimarca non partecipa all’elaborazione e all’attuazione di decisioni e azioni dell’Unione europea che hanno implicazioni in materia di difesa. |
(6) |
Il 12 e 13 dicembre 2002 il Consiglio europeo di Copenaghen ha adottato una dichiarazione secondo cui gli accordi «Berlin plus» e la loro attuazione si applicheranno soltanto agli Stati membri dell’UE che siano anche membri della NATO o parti del «partenariato per la pace» e che abbiano conseguentemente concluso con la NATO accordi bilaterali in materia di sicurezza, |
DECIDE:
Articolo 1
Il maggiore generale Ignacio MARTÍN VILLALAÍN è nominato comandante della forza dell’UE per l’operazione militare dell’Unione europea in Bosnia-Erzegovina.
Articolo 2
La presente decisione ha effetto il 4 dicembre 2007.
Fatto a Bruxelles, addì 25 settembre 2007.
Per il Comitato politico e di sicurezza
Il presidente
C. DURRANT PAIS
(1) GU L 252 del 28.7.2004, pag. 10.
(2) GU L 196 del 18.7.2006, pag. 25.