ISSN 1725-258X |
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Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130 |
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Edizione in lingua italiana |
Legislazione |
48o anno |
Sommario |
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I Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità |
pagina |
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II Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità |
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Conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri |
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* |
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Commissione |
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* |
Decisione della Commissione, del 17 maggio 2005, che modifica la decisione 2004/233/CE con riguardo all’elenco dei laboratori autorizzati a controllare l’efficacia della vaccinazione antirabbica in alcuni carnivori domestici [notificata con il numero C(2005) 1439] ( 1 ) |
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* |
Decisione della Commissione, del 23 maggio 2005, che istituisce zone di protezione e di sorveglianza per la febbre catarrale degli ovini e stabilisce condizioni applicabili ai movimenti da o attraverso tali zone [notificata con il numero C(2005) 1478] ( 1 ) |
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(1) Testo rilevante ai fini del SEE |
IT |
Gli atti i cui titoli sono stampati in caratteri chiari appartengono alla gestione corrente. Essi sono adottati nel quadro della politica agricola ed hanno generalmente una durata di validità limitata. I titoli degli altri atti sono stampati in grassetto e preceduti da un asterisco. |
I Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/1 |
REGOLAMENTO (CE) N. 773/2005 DELLA COMMISSIONE
del 23 maggio 2005
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di alcuni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 3223/94 della Commissione, del 21 dicembre 1994, recante modalità di applicazione del regime di importazione degli ortofrutticoli (1), in particolare l'articolo 4, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 3223/94 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali nel quadro dell'Uruguay Round, i criteri in base ai quali la Commissione fissa i valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e per i periodi precisati nell'allegato. |
(2) |
In applicazione di tali criteri, i valori forfettari all'importazione devono essere fissati ai livelli figuranti nell'allegato del presente regolamento, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 3223/94 sono fissati nella tabella riportata nell'allegato.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il 24 maggio 2005.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 23 maggio 2005.
Per la Commissione
J. M. SILVA RODRÍGUEZ
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 337 del 24.12.1994, pag. 66. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1947/2002 (GU L 299 dell'1.11.2002, pag. 17).
ALLEGATO
al regolamento della Commissione, del 23 maggio 2005, recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di alcuni ortofrutticoli
(EUR/100 kg) |
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Codice NC |
Codice paesi terzi (1) |
Valore forfettario all'importazione |
0702 00 00 |
052 |
77,3 |
204 |
78,2 |
|
212 |
97,2 |
|
999 |
84,2 |
|
0707 00 05 |
052 |
100,6 |
204 |
30,3 |
|
999 |
65,5 |
|
0709 90 70 |
052 |
90,9 |
624 |
50,3 |
|
999 |
70,6 |
|
0805 10 20 |
052 |
44,0 |
204 |
43,4 |
|
212 |
108,2 |
|
220 |
44,1 |
|
388 |
65,6 |
|
400 |
47,8 |
|
528 |
45,4 |
|
624 |
61,5 |
|
999 |
57,5 |
|
0805 50 10 |
052 |
107,2 |
388 |
64,0 |
|
400 |
69,6 |
|
528 |
71,9 |
|
624 |
65,8 |
|
999 |
75,7 |
|
0808 10 80 |
388 |
86,4 |
400 |
87,8 |
|
404 |
78,7 |
|
508 |
61,1 |
|
512 |
73,0 |
|
524 |
57,3 |
|
528 |
66,8 |
|
720 |
71,6 |
|
804 |
93,5 |
|
999 |
75,1 |
(1) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 2081/2003 della Commissione (GU L 313 del 28.11.2003, pag. 11). Il codice «999» rappresenta le «altre origini».
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/3 |
REGOLAMENTO (CE) N. 774/2005 DELLA COMMISSIONE
del 23 maggio 2005
relativo all’apertura di una gara permanente per la rivendita sul mercato interno di risone detenuto dall’organismo d’intervento spagnolo
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1785/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativo all’organizzazione comune del mercato del riso (1), in particolare l’articolo 7, paragrafi 4 e 5,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CEE) n. 75/91 della Commissione (2) ha fissato le procedure e le condizioni per la vendita del risone da parte degli organismi d’intervento. |
(2) |
La quantità di risone immagazzinata attualmente dall’organismo d’intervento spagnolo è ingente e il periodo di ammasso molto lungo. È quindi opportuno aprire una gara permanente per la rivendita sul mercato interno di circa 26 299 tonnellate di risone detenuto da tale organismo. |
(3) |
Le misure previste dal presente regolamento sono conformi al parere del comitato di gestione per i cereali, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’organismo d’intervento spagnolo indice, alle condizioni fissate dal regolamento (CEE) n. 75/91, una gara permanente per la rivendita sul mercato interno dei quantitativi di risone da esso detenuti di cui all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
1. Il termine di presentazione delle offerte per la prima gara parziale è fissato al 1o giugno 2005.
2. Il termine di presentazione delle offerte per l’ultima gara parziale scade il 13 luglio 2005.
3. Le offerte devono essere depositate presso l’organismo d’intervento spagnolo:
Fondo Español de Garantía Agraria (FEGA) |
Beneficencia, 8 |
E-28004 Madrid |
Telex 23427 FEGA E |
Fax (34) 915 21 98 32 e (34) 915 22 43 87 |
Articolo 3
In deroga all’articolo 19 del regolamento (CEE) n. 75/91, entro il martedì della settimana successiva alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, l’organismo d’intervento spagnolo comunica alla Commissione i quantitativi e i prezzi medi delle singole partite vendute, se del caso ripartiti per gruppo.
Articolo 4
Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 23 maggio 2005.
Per la Commissione
Mariann FISCHER BOEL
Membro della Commissione
(1) GU L 270 del 21.10.2003, pag. 96.
(2) GU L 9 del 12.1.1991, pag. 15.
ALLEGATO
Gruppi |
1 |
2 |
3 |
Quantitativo (approssimativo) |
22 743 t |
2 509 t |
1 047 t |
Anni di raccolta |
2001 |
2002 |
2003 |
Tipi di riso |
Lungo B |
Grani tondi, medi e lunghi A |
Grani tondi, medi e lunghi A |
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/5 |
REGOLAMENTO (CE) N. 775/2005 DELLA COMMISSIONE
del 23 maggio 2005
relativo all'apertura di una gara permanente per la rivendita sul mercato interno di risone detenuto dall'organismo d'intervento italiano
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 1785/2003 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativo all'organizzazione comune del mercato del riso (1), in particolare l'articolo 7, paragrafi 4 e 5,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CEE) n. 75/91 della Commissione (2) ha fissato le procedure e le condizioni per la vendita del risone da parte degli organismi d'intervento. |
(2) |
La quantità di risone immagazzinata attualmente dall'organismo d'intervento italiano è ingente e il periodo di ammasso molto lungo. È quindi opportuno aprire una gara permanente per la rivendita sul mercato interno di circa 59 920 tonnellate di risone detenuto da tale organismo. |
(3) |
Le misure previste dal presente regolamento sono conformi al parere del comitato di gestione per i cereali, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'organismo d'intervento italiano indice, alle condizioni fissate dal regolamento (CEE) n. 75/91, una gara permanente per la rivendita sul mercato interno dei quantitativi di risone da esso detenuti di cui all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
1. Il termine di presentazione delle offerte per la prima gara parziale è fissato al 1o giugno 2005.
2. Il termine di presentazione delle offerte per l'ultima gara parziale scade il 13 luglio 2005.
3. Le offerte devono essere depositate presso l'organismo d'intervento italiano:
Ente Nazionale Risi (ENR) |
Piazza Pio XI, 1 |
I-20123 Milano |
Tel. (39) 02 885 51 11 |
Fax (39) 02 86 13 72 |
Articolo 3
In deroga all'articolo 19 del regolamento (CEE) n. 75/91, entro il martedì della settimana successiva alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte, l'organismo d'intervento italiano comunica alla Commissione i quantitativi e i prezzi medi delle singole partite vendute, se del caso ripartiti per gruppo.
Articolo 4
Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 23 maggio 2005.
Per la Commissione
Mariann FISCHER BOEL
Membro della Commissione
(1) GU L 270 del 21.10.2003, pag. 96.
(2) GU L 9 del 12.1.1991, pag. 15.
ALLEGATO
Gruppi |
1 |
2 |
3 |
4 |
Quantitativo (approssimativo) |
16 620 t |
10 900 t |
3 400 t |
29 000 t |
Anni di raccolta |
2002 |
2002 |
2003 |
2003 |
Tipi di riso |
Grani tondi, medi e lunghi A |
Longo B |
Grani tondi, medi e lunghi A |
Longo B |
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/7 |
REGOLAMENTO (CE) N. 776/2005 DELLA COMMISSIONE
del 19 maggio 2005
recante adeguamento di alcuni contingenti di pesca per il 2005 a norma del regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio che introduce condizioni complementari per la gestione annuale dei TAC e dei contingenti
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CE) n. 2371/2002 del Consiglio, del 20 dicembre 2002, relativo alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel quadro della politica comune della pesca (1), in particolare l’articolo 23, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio, del 6 maggio 1996, che introduce condizioni complementari per la gestione annuale dei TAC e dei contingenti (2), in particolare l’articolo 3, paragrafo 3, l’articolo 4, paragrafo 2, e l’articolo 5,
considerando quanto segue:
(1) |
Il regolamento (CE) n. 2340/2002 del Consiglio, del 16 dicembre 2002, che fissa per il 2003 e 2004 le opportunità di pesca degli stock di pesci di acque profonde (3) e il regolamento (CE) n. 2287/2003 del Consiglio, del 19 dicembre 2003, che stabilisce, per il 2004, le possibilità di pesca e le condizioni ad esse associate per alcuni stock o gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque comunitarie e, per le navi comunitarie, in altre acque dove sono imposti limiti di cattura (4), specificano gli stock cui sono applicabili le misure previste dal regolamento (CE) n. 847/96. |
(2) |
Il regolamento (CE) n. 2270/2004 del Consiglio (5) e il regolamento (CE) n. 27/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, che stabilisce, per il 2005, le possibilità di pesca e le condizioni ad esse associate per alcuni stock o gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque comunitarie e, per le navi comunitarie, in altre acque dove sono imposti limiti di cattura (6), fissano contingenti per taluni stock per il 2005. |
(3) |
Alcuni Stati membri hanno chiesto di riportare all’anno successivo parte del loro contingente, in conformità del regolamento (CE) n. 847/96. Nei limiti indicati in detto regolamento, i quantitativi riportati vanno aggiunti al contingente 2005. |
(4) |
A norma del regolamento (CE) n. 847/96, i contingenti nazionali per il 2005 devono formare oggetto di detrazioni equivalenti al quantitativo pescato in eccesso. Tali detrazioni si applicano tenendo conto anche delle disposizioni specifiche che disciplinano gli stock che rientrano nel campo di applicazione di organizzazioni di pesca regionali. |
(5) |
Il regolamento (CE) n. 847/96 prevede altresì che per alcuni stock indicati nel regolamento (CE) n. 2270/2004 e nel regolamento (CE) n. 2287/2003 in caso di superamento degli sbarchi consentiti nel 2004 si proceda a detrazioni ponderate dai contingenti nazionali del 2005. |
(6) |
Alcuni Stati membri hanno chiesto l’autorizzazione a sbarcare quantitativi supplementari di pesci di alcuni stock, in conformità del regolamento (CE) n. 847/96. È tuttavia opportuno che tali quantitativi supplementari siano detratti dai rispettivi contingenti per il 2005. |
(7) |
Le misure previste dal presente regolamento sono conformi al parere del comitato di gestione per il settore della pesca e dell’acquacoltura, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I contingenti fissati nel regolamento (CE) n. 2270/2004 e nel regolamento (CE) n. 27/2005 sono aumentati come indicato nell’allegato I o ridotti come indicato nell’allegato II.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il settimo giorno successivo alla data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 19 maggio 2005.
Per la Commissione
Joe BORG
Membro della Commissione
(1) GU L 358 del 31.12.2002, pag. 59.
(2) GU L 115 del 9.5.1996, pag. 3.
(3) GU L 356 del 31.12.2002, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2269/2004 (GU L 396 del 31.12.2004, pag. 1).
(4) GU L 344 del 31.12.2003, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1928/2004 (GU L 332 del 6.11.2004, pag. 5).
(5) GU L 396 del 31.12.2004, pag. 4.
(6) GU L 12 del 14.1.2005, pag. 1.
ALLEGATO I
RIPORTO DEI CONTINGENTI AL 2005
Codice paese |
Codice stock |
Sanzioni 2004 (1) |
Specie |
Zona |
Quantità iniziale 2004 |
Margine |
Quantità modificata 2004 |
Catture 2004 |
% Quantità modificata |
Riporti 2005 |
Detrazioni 2005 |
Quantità iniziale 2005 |
Quantità rivista 2005 |
Nuovo codice |
BEL |
ANF/07. |
no |
Rana pescatrice |
VII |
1 931 |
|
1 332 |
1 096,3 |
82,3 % |
133,2 |
0 |
2 318 |
2 451 |
2A34. |
BEL |
ANF/8ABDE. |
no |
Rana pescatrice |
VIIIa,b,d,e |
0 |
|
7 |
0,7 |
10,0 % |
0,7 |
0 |
0 |
1 |
|
BEL |
HAD/5BC6A. |
no |
Eglefino |
Vb, VIa (CE) |
12 |
|
12 |
0 |
0,0 % |
1,2 |
0 |
17 |
18 |
|
BEL |
LEZ/07. |
no |
Lepidorombi |
VII |
489 |
|
489 |
217,3 |
44,4 % |
48,9 |
0 |
520 |
569 |
|
BEL |
MAC/2A34- |
no |
Sgombro |
IIa (CE), Skagerrak/Kattegat, IIIbcd (CE), Mare del Nord |
453 |
|
7 |
3,8 |
54,3 % |
0,7 |
0 |
148 |
149 |
|
BEL |
SOL/24. |
sì |
Sogliola |
II, Mare del Nord |
1 417 |
|
1 510 |
1 418,8 |
94,0 % |
91,2 |
0 |
1 527 |
1 618 |
|
BEL |
SOL/07A. |
sì |
Sogliola |
VIIa |
394 |
|
524 |
519,3 |
99,1 % |
4,7 |
0 |
474 |
479 |
|
BEL |
SOL/07D. |
no |
Sogliola |
VIId |
1 588 |
|
1 749 |
1 264,5 |
72,3 % |
174,9 |
0 |
1 535 |
1 710 |
|
BEL |
SOL/7FG. |
sì |
Sogliola |
VIIf,g |
656 |
|
706 |
688,1 |
97,5 % |
17,9 |
0 |
625 |
643 |
|
BEL |
WHG/7X7A. |
no |
Merlano |
VIIb-k |
263 |
|
263 |
195,7 |
74,4 % |
26,3 |
0 |
211 |
237 |
|
DEU |
JAX/578/14 |
no |
Sugarello |
Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
9 564 |
|
17 838 |
17 828,4 |
99,9 % |
9,6 |
0 |
9 662 |
9 672 |
|
DNK |
JAX/578/14 |
no |
Sugarello |
Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
11 966 |
|
11 177 |
11 156,5 |
99,8 % |
20,5 |
0 |
12 088 |
12 109 |
2A34. |
DNK |
MAC/2A34- |
no |
Sgombro |
IIa (CE), Skagerrak/Kattegat, IIIbcd (CE), Mare del Nord |
11 951 |
|
11 701 |
11 529 |
98,5 % |
172 |
0 |
11 866 |
12 038 |
|
DNK |
RNG/03- |
no |
Granatiere |
III (CE + acque internazionali) (DSS) |
1 769 |
|
1 939 |
815,6 |
42,1 % |
193,9 |
0 |
1 504 |
1 698 |
|
ESP |
ANF/8ABDE. |
no |
Rana pescatrice |
VIIIa,b,d,e |
883 |
|
881 |
872,5 |
99,0 % |
8,5 |
0 |
932 |
941 |
|
ESP |
JAX/578/14 |
no |
Sugarello |
Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
13 062 |
|
1 650 |
1 635,5 |
99,1 % |
14,5 |
0 |
13 195 |
13 210 |
|
ESP |
LEZ/07. |
no |
Lepidorombi |
VII |
5 430 |
|
7 306 |
7 291,6 |
99,8 % |
14,4 |
0 |
5 779 |
5 793 |
|
ESP |
LEZ/8ABDE. |
no |
Lepidorombi |
VIIIabde |
1 163 |
|
1 262 |
297,9 |
23,6 % |
126,2 |
0 |
1 238 |
1 364 |
|
ESP |
LEZ/8C3411 |
no |
Lepidorombi |
VIIIc, IX, X |
1 233 |
|
1 426 |
882,4 |
61,9 % |
142,6 |
0 |
1 233 |
1 376 |
|
FRA |
ANF/07. |
no |
Rana pescatrice |
VII |
12 395 |
|
12 117 |
12 099 |
99,9 % |
18 |
0 |
14 874 |
14 892 |
|
FRA |
ANF/8ABDE. |
no |
Rana pescatrice |
VIIIa,b,d,e |
4 915 |
|
4 915 |
4 904,2 |
99,8 % |
10,8 |
0 |
5 188 |
5 199 |
|
FRA |
HAD/5BC6A. |
no |
Eglefino |
Vb (CE), VIa |
571 |
|
511 |
173 |
33,9 % |
51,1 |
0 |
838 |
889 |
|
FRA |
HER/7GK. |
no |
Aringa |
VIIg,h,j,k |
802 |
|
817 |
814,3 |
99,7 % |
2,7 |
0 |
802 |
805 |
|
FRA |
JAX/578/14 |
no |
Sugarello |
Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
6 320 |
|
12 994 |
12 391,3 |
95,4 % |
602,7 |
0 |
6 384 |
6 987 |
|
FRA |
LEZ/07. |
no |
Lepidorombi |
VII |
6 589 |
|
5 187 |
2 177,2 |
42,0 % |
518,7 |
0 |
7 013 |
7 532 |
|
FRA |
LEZ/8ABDE. |
no |
Lepidorombi |
VIIIa,b,d,e |
938 |
|
938 |
552,6 |
58,9 % |
93,8 |
0 |
999 |
1 093 |
|
FRA |
LEZ/8C3411 |
no |
Lepidorombi |
VIIIc, IX, X |
62 |
|
67 |
5,6 |
8,4 % |
6,7 |
0 |
62 |
69 |
|
FRA |
MAC/8C3411 |
no |
Sgombro |
VIIIc, IX, X, CECAF 34.1.1 (CE) |
177 |
0 |
3 700 |
3 689,9 |
99,7 % |
10,1 |
0 |
136 |
146 |
|
FRA |
POK/561214 |
no |
Merluzzo carbonaro |
Vb (CE), VI, XII, XIV |
14 307 |
|
14 292 |
3 317,4 |
23,2 % |
1 429,2 |
0 |
9 774 |
11 203 |
|
FRA |
SOL/07D. |
no |
Sogliola |
VIId |
3 177 |
|
3 177 |
2 640,8 |
83,1 % |
317,7 |
0 |
3 069 |
3 387 |
|
FRA |
WHG/7X7A. |
no |
Merlano |
VIIb-k |
16 200 |
|
16 100 |
9 591,4 |
59,6 % |
1 610 |
0 |
12 960 |
14 570 |
|
GBR |
ANF/07 |
no |
Rana pescatrice |
VII |
3 759 |
|
4 014 |
3 560,8 |
88,7 % |
401,4 |
0 |
4 510 |
4 911 |
2A34. |
GBR |
HAD/5BC6A |
no |
Eglefino |
Vb (CE), VIa |
4 897 |
|
4 897 |
2 992 |
61,1 % |
489,7 |
0 |
6 127 |
6 617 |
|
GBR |
HER/7GK |
no |
Aringa |
VIIg,h,j,k |
16 |
|
18 |
1 |
5,6 % |
1,8 |
0 |
16 |
18 |
|
GBR |
JAX/578/14 |
no |
Sugarello |
Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
12 935 |
|
10 584 |
9 055,9 |
85,6 % |
1 058,4 |
0 |
13 067 |
14 125 |
|
GBR |
LEZ/07 |
no |
Lepidorombi |
VII |
2 595 |
|
2 772 |
1 653,7 |
59,7 % |
277,2 |
0 |
2 762 |
3 039 |
|
GBR |
MAC/2A34- |
no |
Sgombro |
IIa (CE), Skagerrak/Kattegat, IIIbcd (CE), Mare del Nord |
1 331 |
|
1 713 |
1 536,4 |
89,7 % |
171,3 |
0 |
435 |
606 |
|
GBR |
MAC/2CX14- |
no |
Sgombro |
IIa (non CE), Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
173 848 |
|
175 166 |
173 267,6 |
98,9 % |
1 898,4 |
0 |
126 913 |
128 811 |
|
GBR |
POK/561214 |
no |
Merluzzo carbonaro |
Vb (CE), VI, XII, XIV |
3 488 |
|
3 488 |
1 578,6 |
45,3 % |
348,8 |
0 |
3 792 |
4 141 |
|
GBR |
SOL/24 |
sì |
Sogliola |
II, Mare del Nord |
729 |
|
869 |
868,8 |
100,0 % |
0,2 |
0 |
785 |
785 |
|
GBR |
SOL/07D |
no |
Sogliola |
VIId |
1 135 |
|
1 169 |
1 094,5 |
93,6 % |
74,5 |
0 |
1 096 |
1 171 |
|
GBR |
WHG/7X7A |
no |
Merlano |
VIIb-k |
2 898 |
|
2 823 |
679,5 |
24,1 % |
282,3 |
0 |
2 318 |
2 600 |
|
NLD |
ANF/07 |
no |
Rana pescatrice |
VII |
250 |
|
39 |
20,4 |
52,3 % |
3,9 |
0 |
300 |
304 |
2A34. |
NLD |
HER/6AS7BC |
no |
Aringa |
VIaS, VIIbc |
1 273 |
|
10 |
0 |
0,0 % |
1 |
0 |
1 273 |
1 274 |
|
NLD |
HER/7GK |
no |
Aringa |
VIIghjk |
802 |
|
805 |
786,8 |
97,7 % |
18,2 |
0 |
802 |
820 |
|
NLD |
MAC/2A34- |
no |
Sgombro |
IIa (CE), Skagerrak/Kattegat, IIIbcd (CE), Mare del Nord |
1 437 |
|
1 077 |
924,2 |
85,8 % |
107,7 |
0 |
470 |
578 |
|
NLD |
MAC/2CX14- |
no |
Sgombro |
IIa (non CE), Vb (CE), VI, VII, VIIIabde, XII, XIV |
27 656 |
|
26 577 |
26 560,4 |
99,9 % |
16,6 |
0 |
20 190 |
20 207 |
|
NLD |
SOL/24 |
sì |
Sogliola |
II, Mare del Nord |
12 790 |
|
13 248 |
12 836,2 |
96,9 % |
411,8 |
0 |
13 784 |
14 196 |
|
NLD |
WHG/7X7A |
no |
Merlano |
VIIb-k |
132 |
|
207 |
128,8 |
62,2 % |
20,7 |
0 |
105 |
126 |
(1) Allegato I del regolamento (CE) n. 2287/2003 del Consiglio [regolamento (CE) n. 847/96 — Detrazioni ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 2].
ALLEGATO II
DETRAZIONI DAI CONTINGENTI 2005
Paese |
Specie |
Area |
Nome della specie |
Nome della zona |
Sanzioni |
Quantità modificata 2004 |
Margine |
Quantità totale modificata 2004 |
Catture 2004 |
% |
Detrazioni |
Quantità iniziale 2005 |
Pesca autorizzata 2004/05 |
Quantità rivista 2005 |
BEL |
SOL |
7HJK. |
Sogliola |
VII h), j), k) (1) |
no |
117 |
0 |
117 |
146,7 |
125,4 % |
– 29,7 |
54 |
|
24 |
DEU |
COD |
2AC4. |
Merluzzo bianco |
II (acque CE), Mare del Nord |
sì |
2 221 |
0 |
2 221 |
2 231,9 |
100,5 % |
– 10,9 |
2 939 |
|
2 928 |
DNK |
SOL |
24. (1) |
Sogliola |
IIa), Mare del Nord |
sì |
802 |
65 |
867 |
815,7 |
94,1 % |
51,3 |
698 |
– 65 |
684 |
ESP |
BSF |
56712- |
Pesce sciabola nero |
V, VI, VII, XII (acque comunitarie e acque non soggette alla sovranità o giurisdizione di paesi terzi) |
no |
181 |
0 |
181 |
190,2 |
105,1 % |
– 9,2 |
173 |
|
164 |
ESP |
ANF |
07. |
Rana pescatrice |
VII |
sì |
1 373 |
0 |
1 373 |
1 641,1 |
119,5 % |
– 281,18 |
921 |
|
640 |
ESP |
ANF |
561214 |
Rana pescatrice |
Vb (1), VI, XII, XIV |
sì |
122 |
0 |
122 |
128,1 |
105,0 % |
– 6,1 |
180 |
|
174 |
FIN |
HER |
MU3 |
Aringa |
Unità di gestione 3 |
no |
55 111 |
0 |
55 111 |
62 966,9 |
114,3 % |
– 7 855,9 |
52 471 |
|
44 615 |
GBR |
BLI |
67- |
Molva azzurra |
VI, VII, (acque comunitarie e acque non soggette alla sovranità o giurisdizione di paesi terzi) |
no |
592 |
0 |
592 |
601,1 |
101,5 % |
– 9,1 |
603 |
|
594 |
GBR |
PLE |
2AC4. |
Passera di mare |
IIa) (1), Mare del Nord |
sì |
15 003 |
0 |
15 003 |
15 177,4 |
101,2 % |
– 174,4 |
16 328 |
|
16 154 |
IRL |
BSF |
56712- |
Pesce sciabola nero |
V, VI, VII, XII (acque comunitarie e acque non soggette alla sovranità o giurisdizione di paesi terzi) |
no |
130 |
0 |
130 |
150,3 |
115,6 % |
– 20,3 |
35 |
|
15 |
IRL |
JAX |
578/14 |
Suri |
Vb(1), VI, VII, VIIIa),b),d),e), XII, XIV |
sì |
34 707 |
0 |
34 707 |
36 645,4 |
105,6% |
– 1 938,4 |
31 454 |
|
29 516 |
IRL |
NEP |
07. |
Scampo |
VII |
no |
6 601 |
0 |
6 601 |
6 692,6 |
101,4 % |
– 91,6 |
7 207 |
|
7 115 |
NLD |
JAX |
578/14 |
Suri |
Vb(1), VI, VII, VIIIa),b),d),e), XII, XIV |
sì |
45 299 |
0 |
45 299 |
45 315,8 |
100,0 % |
– 16,8 |
46 096 |
|
46 079 |
NLD |
PLE |
2AC4. |
Passera di mare |
IIa) (1), Mare del Nord |
sì |
23 599 |
0 |
23 599 |
23 665,7 |
100,3 % |
– 66,7 |
22 066 |
|
21 999 |
POL |
HER |
1-Feb |
Aringa |
I, II (acque CE e acque internazionali) |
no |
0 |
0 |
0 |
150,0 |
0,0 % |
– 150 |
0 |
|
– 150 |
POL |
SPR |
03A. |
Spratto |
Skagerrak e Kattegat |
no |
0 |
0 |
0 |
146,3 |
0,0 % |
– 146,3 |
0 |
|
– 146 |
PRT |
ANF |
8C3411 |
Rana pescatrice |
VIIIc), IX, X CECAF 34.1.1 |
sì |
411 |
0 |
411 |
415,0 |
101,0 % |
– 4 |
324 |
|
320 |
PRT |
HAD |
1N2AB- |
Eglefino |
IV a), IV b) |
no |
110 |
0 |
110 |
184,6 |
167,8 % |
– 74,6 |
0 |
|
– 75 |
(1) Stock per i quali è stata chiesta l'autorizzazione a sbarcare quantitativi supplementari [articolo 3, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio].
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/14 |
REGOLAMENTO (CE) N. 777/2005 DELLA COMMISSIONE
del 23 maggio 2005
che fissa i prezzi comunitari alla produzione e i prezzi comunitari all’importazione per i garofani e le rose in applicazione del regime che disciplina l’importazione di determinati prodotti della floricoltura originari della Giordania
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
visto il regolamento (CEE) n. 4088/87 del Consiglio, del 21 dicembre 1987, che stabilisce le condizioni di applicazione dei dazi doganali preferenziali all’importazione di taluni prodotti della floricoltura originari di Cipro, di Israele, della Giordania, del Marocco nonché della Cisgiordania e della Striscia di Gaza (1), in particolare l’articolo 5, paragrafo 2, lettera a),
considerando quanto segue:
(1) |
A norma dell’articolo 2, paragrafo 2, e dell’articolo 3 del regolamento (CEE) n. 4088/87, ogni due settimane sono fissati i prezzi comunitari all’importazione e i prezzi comunitari alla produzione per i garofani a fiore singolo (standard), i garofani a fiore multiplo (spray), le rose a fiore grande e le rose a fiore piccolo, applicabili per periodi di due settimane. A norma dell’articolo 1 ter del regolamento (CEE) n. 700/88 della Commissione, del 17 marzo 1988, recante modalità di attuazione del regime applicabile all’importazione nella Comunità di determinati prodotti della floricoltura originari di Cipro, di Israele, della Giordania e del Marocco nonché della Cisgiordania e della Striscia di Gaza (2), tali prezzi sono fissati per periodi di due settimane sulla base dei dati ponderati forniti dagli Stati membri. |
(2) |
È importante che i prezzi suddetti siano fissati al più presto per poter determinare i dazi doganali applicabili. |
(3) |
A seguito dell’adesione di Cipro all’Unione europea il 1o maggio 2004 non è più necessario fissare prezzi all’importazione per quanto riguarda questo paese. |
(4) |
Non è più necessario fissare prezzi all’importazione neppure per quanto riguarda Israele, il Marocco, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, al fine di tenere conto degli accordi approvati con le decisioni del Consiglio 2003/917/CE, del 22 dicembre 2003, relativa alla conclusione di un accordo in forma di scambio di lettere tra la Comunità europea e lo Stato d’Israele concernente le misure di liberalizzazione reciproche e la sostituzione del protocollo n. 1 e del protocollo n. 2 dell’accordo di associazione CE-Israele (3), 2003/914/CE, del 22 dicembre 2003, relativa alla conclusione dell’accordo in forma di scambio di lettere tra la Comunità europea e il Regno del Marocco concernente le misure di liberalizzazione reciproche e la sostituzione dei protocolli n. 1 e 3 dell’accordo di associazione CE-Regno del Marocco (4) e 2005/4/CE, del 22 dicembre 2004, relativa alla conclusione dell’accordo in forma di scambio di lettere tra la Comunità europea e l’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP), che agisce per conto dell’Autorità palestinese della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, concernente le misure di liberalizzazione reciproche e la sostituzione del protocollo n. 1 e del protocollo n. 2 dell’accordo interinale di associazione CE-Autorità palestinese (5). |
(5) |
La Commissione deve prendere dette misure nell’intervallo tra le riunioni del comitato di gestione per le piante vive e i prodotti della floricoltura, |
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I prezzi comunitari alla produzione e i prezzi comunitari all’importazione per i garofani a fiore singolo (standard), i garofani a fiore multiplo (spray), le rose a fiore grande e le rose a fiore piccolo di cui all’articolo 1 del regolamento (CEE) n. 4088/87, sono fissati nell’allegato del presente regolamento per il periodo dal 26 maggio al 7 giugno 2005.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 23 maggio 2005.
Per la Commissione
J. M. SILVA RODRÍGUEZ
Direttore generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale
(1) GU L 382 del 31.12.1987, pag. 22. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1300/97 (GU L 177 del 5.7.1997, pag. 1).
(2) GU L 72 del 18.3.1988, pag. 16. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2062/97 (GU L 289 del 22.10.1997, pag. 1).
(3) GU L 346 del 31.12.2003, pag. 65.
(4) GU L 345 del 31.12.2003, pag. 117.
(5) GU L 2 del 5.1.2005, pag. 4.
ALLEGATO
(EUR/100 pezzi) |
||||
Periodo: dal 26 maggio al 7 giugno 2005 |
||||
Prezzi comunitari alla produzione |
Garofani a fiore singolo (standard) |
Garofani a fiore multiplo (spray) |
Rose a fiore grande |
Rose a fiore piccolo |
|
20,06 |
11,99 |
31,61 |
18,18 |
Prezzi comunitari all’importazione |
Garofani a fiore singolo (standard) |
Garofani a fiore multiplo (spray) |
Rose a fiore grande |
Rose a fiore piccolo |
Giordania |
— |
— |
— |
— |
II Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità
Conferenza dei rappresentanti dei governi degli Stati membri
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/16 |
DECISIONE ADOTTATA DI COMUNE ACCORDO A LIVELLO DI CAPI DI STATO O DI GOVERNO DAI GOVERNI DEGLI STATI MEMBRI LA CUI MONETA È L’EURO
del 20 maggio 2005
recante nomina di un membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea
(2005/391/CE)
I CAPI DI STATO O DI GOVERNO DEGLI STATI MEMBRI DELLA COMUNITÀ EUROPEA LA CUI MONETA È L’EURO,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 112, paragrafo 2, lettera b), e l’articolo 122, paragrafo 4, nonché gli articoli 11.2 e 43.3 del protocollo sullo statuto del sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea,
vista la raccomandazione del Consiglio (1),
visto il parere del Parlamento europeo (2),
visto il parere del consiglio dei governatori della Banca centrale europea (3),
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il sig. Lorenzo BINI SMAGHI è nominato membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea per un periodo di otto anni a decorrere dal 1o giugno 2005.
Articolo 2
La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.
Fatto a Bruxelles, addì 20 maggio 2005.
Il presidente
J. ASSELBORN
(1) GU L 68 del 15.3.2005, pag. 40.
(2) Parere dell’11 maggio 2005 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
(3) GU C 75 del 24.3.2005, pag. 14.
Commissione
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/17 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 17 maggio 2005
che modifica la decisione 2004/233/CE con riguardo all’elenco dei laboratori autorizzati a controllare l’efficacia della vaccinazione antirabbica in alcuni carnivori domestici
[notificata con il numero C(2005) 1439]
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2005/392/CE)
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
vista la decisione 2000/258/CE del Consiglio, del 20 marzo 2000, che designa un istituto specifico responsabile per la fissazione dei criteri necessari alla standardizzazione dei test sierologici di controllo dell’azione dei vaccini antirabbici (1), in particolare l’articolo 3,
considerando quanto segue:
(1) |
La decisione 2000/258/CE ha designato il laboratorio dell’Agence française de sécurité sanitaire des aliments di Nancy (laboratorio AFSSA di Nancy) in Francia come istituto responsabile per la fissazione dei criteri necessari alla standardizzazione dei test sierologici di controllo dell’azione dei vaccini antirabbici. La decisione prevede anche che il laboratorio AFSSA di Nancy invii alla Commissione l’elenco dei laboratori comunitari abilitati ad effettuare tali test sierologici. Il laboratorio AFSSA di Nancy effettua pertanto le prove di idoneità necessarie per valutare i laboratori ai fini dell’autorizzazione ad effettuare i test sierologici. |
(2) |
La decisione 2004/233/CE della Commissione, del 4 marzo 2004, che autorizza determinati laboratori a controllare l’efficacia della vaccinazione antirabbica in alcuni carnivori domestici (2) ha stabilito un elenco dei laboratori approvati negli Stati membri sulla base dei risultati delle prove di idoneità comunicati dal laboratorio AFSSA di Nancy. |
(3) |
Cinque laboratori, situati rispettivamente nella Repubblica ceca, in Estonia, in Lettonia, in Lituania e in Ungheria, sono stati riconosciuti dal laboratorio AFSSA di Nancy conformemente alla decisione 2000/258/CE. |
(4) |
È opportuno pertanto aggiungere i cinque laboratori all’elenco dei laboratori autorizzati negli Stati membri di cui all’allegato della decisione 2004/233/CE. |
(5) |
La decisione 2004/233/CE va quindi modificata di conseguenza. |
(6) |
I provvedimenti di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L’allegato I della decisione 2004/233/CE è sostituito dall’allegato della presente decisione.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 17 maggio 2005.
Per la Commissione
Markos KYPRIANOU
Membro della Commissione
(1) GU L 79 del 30.3.2000, pag. 40. Decisione modificata dalla decisione 2003/60/CE della Commissione (GU L 23 del 28.1.2003, pag. 30).
(2) GU L 71 del 10.3.2004, pag. 30. Decisione modificata da ultimo dalla decisione 2004/693/CE (GU L 315 del 14.10.2004, pag. 47).
ALLEGATO
«ALLEGATO I
NOME DEI LABORATORI
(BE) Belgio
Institut Pasteur de Bruxelles |
Rue Engeland/Engelandstraat 642 |
B-1180 Brussels |
(CZ) Repubblica ceca
State Veterinary Institute, National Reference Laboratory (NRL) for Rabies |
U Sila 1139 |
CZ-463 11 Liberec 30 |
(DK) Danimarca
Danish Institute for Food and Veterinary Research |
Lindholm |
DK-4771 Kalvehave |
(DE) Germania
1. |
|
2. |
|
3. |
|
4. |
|
5. |
|
6. |
|
7. |
|
(EE) Estonia
Estonian Veterinary and Food Laboratory |
Kreutzwaldi 30 |
EE-51 006 Tartu |
(EL) Grecia
Centre of Athens Veterinary Institutions Virus Department |
25, Neapoleos Str |
GR-153 10 Ag. Paraskevi, Athens |
(ES) Spagna
Laboratorio Central de Veterinaria de Santa Fe |
Camino del Jau s/n |
E-18320 Santa Fe (Granada) |
(FR) Francia
1. |
|
2. |
|
3. |
|
4. |
|
(IT) Italia
1. |
|
2. |
|
3. |
|
(LV) Lettonia
State Veterinary Medicine Diagnostic Centre |
Food and Veterinary Service |
Lejupes iela 3, |
LV-1076 Riga |
(LT) Lituania
National Veterinary Laboratori/Nacionaline Veterinarijos laboratorija |
J. Kairiukscio 10 |
LT-08409 Vilnius |
(HU) Ungheria
Central veterinary Institute |
Virological Department |
Tabornok utca 2 |
H-1149 Budapest |
(NL) Paesi Bassi
Central Institute for Animal Disease Control (CIDC) Lelystad |
P.O. Box 2004 |
8203 AA Lelystad |
Netherlands |
(AT) Austria
Österreichische Agentur für Gesundheit und Ernährungssicherheit GmbH |
Veterinärmedizinische Untersuchungen Mödling |
Robert-Koch-Gasse 17 |
A-2340 Mödling |
(PL) Polonia
National Veterinary Research Institute |
al. Partyzantow 57 |
PL-24-100 Pulawy |
(PT) Portogallo
Laboratório Nacional de Investigação Veterinária (LNIV) |
Estrada de Benfica 701 |
P-1500 Lisboa |
(SI) Slovenia
National Veterinary Institute |
Gerbičeva 60 |
SLO-1000 Ljubljana |
(SK) Slovacchia
State Veterinary Institute |
Pod drahami 918 |
SK-960 86 Zvolen |
(FI) Finlandia
National Veterinary and Food Research Institute |
PL 45 |
FIN-00581 Helsinki |
(SE) Svezia
National Veterinary Institute |
(Department of Virology) |
S-751 89 Uppsala |
(UK) Regno Unito
1. |
|
2. |
|
Nota: Dettagli aggiornati regolarmente per quanto riguarda le persone di contatto, i numeri di fax e di telefono e gli indirizzi e-mail dei suddetti laboratori sono disponibili sul sito http://europa.eu.int/comm/food/animal/liveanimals/pets/approval_en.htm»
24.5.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 130/22 |
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 23 maggio 2005
che istituisce zone di protezione e di sorveglianza per la febbre catarrale degli ovini e stabilisce condizioni applicabili ai movimenti da o attraverso tali zone
[notificata con il numero C(2005) 1478]
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2005/393/CE)
LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea,
vista la direttiva 2000/75/CE del Consiglio, del 20 novembre 2000, che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini (1), in particolare l’articolo 8, paragrafo 2, lettera d), l’articolo 8, paragrafo 3, l’articolo 9, paragrafo 1, lettera c), e l’articolo 19, terzo comma,
considerando quanto segue:
(1) |
La decisione 2003/828/CE della Commissione (2) stabilisce la delimitazione delle aree geografiche globali entro le quali gli Stati membri istituiscono zone di protezione e di sorveglianza («zone soggette a restrizioni») in relazione alla febbre catarrale degli ovini. Detta decisione stabilisce inoltre le condizioni alle quali possono essere concesse deroghe al divieto di uscita di cui alla direttiva 2000/75/CE per taluni movimenti di animali, del loro sperma, dei loro ovuli e dei loro embrioni. |
(2) |
In seguito alla diffusione o alla nuova propagazione di febbre catarrale degli ovini nella Comunità dai paesi terzi, la decisione 2003/828/CE è stata modificata varie volte per adattare la delimitazione di queste zone alle nuove condizioni sanitarie degli animali. |
(3) |
Per motivi di chiarezza della normativa comunitaria è opportuno abrogare la decisione 2003/828/CE e sostituirla con la presente decisione. |
(4) |
Conformemente alla direttiva 2000/75/CE, la delimitazione delle zone di protezione e di sorveglianza deve tenere conto dei fattori di ordine geografico, amministrativo, ecologico ed epizooziologico connessi con la febbre catarrale degli ovini nonché delle strutture di controllo. Considerando questi fattori e provvedimenti, nonché le informazioni fornite dagli Stati membri, è opportuno mantenere le zone stabilite nella decisione 2003/828/CE, fuorché nel caso della Grecia e del Portogallo. |
(5) |
In base ai più recenti dati scientifici disponibili, i movimenti degli animali vaccinati possono essere ritenuti sicuri senza tener conto della circolazione dei virus nel luogo di origine o dell’attività dei vettori nel luogo di destinazione. Pertanto vanno modificate le deroghe al divieto di uscita per i movimenti interni previste nella decisione 2003/828/CE per tenere conto di questi dati scientifici. |
(6) |
La decisione 2003/828/CE include la Grecia fra le aree geografiche globali in cui devono essere istituite zone soggette a restrizioni. La Grecia ha presentato alla Commissione la richiesta, debitamente giustificata in conformità alla direttiva 2000/75/CE, di essere cancellata dall’elenco delle aree geografiche globali definito nella decisione 2003/828/CE. Di conseguenza, occorre cancellare la Grecia dall’elenco. |
(7) |
Il Portogallo ha presentato una richiesta debitamente giustificata di modificare la delimitazione delle zone soggette a restrizioni definite nella decisione 2003/828/CE per quanto riguarda questo Stato membro. Considerando i fattori di ordine geografico, amministrativo, ecologico ed epizooziologico connessi con la febbre catarrale degli ovini nelle aree interessate in Portogallo, occorre modificare la delimitazione di tali zone. |
(8) |
Le misure previste dalla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali, |
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Oggetto
La presente decisione intende delimitare le aree geografiche globali entro le quali gli Stati membri istituiscono zone di protezione e di sorveglianza («zone soggette a restrizioni») ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 1, della direttiva 2000/75/CE.
La presente decisione intende inoltre stabilire le condizioni alle quali possono essere concesse deroghe al divieto di uscita di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera c), e all’articolo 10, paragrafo 1, della direttiva 2000/75/CE («divieto di uscita») per taluni movimenti di animali, del loro sperma, dei loro ovuli e dei loro embrioni in uscita da queste zone soggette a restrizioni o in transito nelle stesse.
La presente decisione non si applica ai movimenti all’interno delle zone soggette a restrizioni di cui all’articolo 2, fatto salvo il disposto di altri articoli.
Articolo 2
Delimitazione delle zone soggette a restrizioni
Le zone soggette a restrizioni sono delimitate entro le aree geografiche globali definite per le zone A, B, C, D ed E nell’allegato I.
Per tali zone possono essere concesse deroghe al divieto di uscita soltanto in conformità agli articoli 3, 4, 5 e 6.
Nel caso della zona E, i movimenti di ruminanti tra la Spagna e il Portogallo devono essere autorizzati dalle autorità competenti sulla base di un accordo bilaterale.
Articolo 3
Deroga al divieto di uscita per i movimenti interni
1. Ai movimenti interni di animali, del loro sperma, dei loro ovuli e dei loro embrioni a partire da una zona soggetta a restrizioni non si applica il divieto di uscita a condizione che gli animali, il loro sperma, i loro ovuli ed embrioni soddisfino le condizioni di cui all’allegato II o quelle di cui al paragrafo 2 o 3 del presente articolo.
2. L’autorità competente concede una deroga al divieto di uscita per i movimenti interni di cui al paragrafo 1 se:
a) |
gli animali provengono da un gregge vaccinato conformemente a un programma adottato dall’autorità competente; |
b) |
alla data del movimento gli animali sono vaccinati da oltre 30 giorni e da meno di un anno contro il sierotipo o i sierotipi che sono o possono essere presenti in un’area epidemiologicamente rilevante. |
3. Quando in un’area epidemiologicamente rilevante delle zone soggette a restrizioni sono trascorsi più di 40 giorni dalla data in cui il vettore ha cessato di essere attivo, l’autorità competente può concedere deroghe al divieto di uscita per i movimenti interni dei seguenti animali:
a) |
animali destinati ad aziende registrate a tale scopo dall’autorità competente dell’azienda di destinazione e che possono solo essere trasferiti dalle suddette aziende direttamente verso un macello; |
b) |
animali sierologicamente negativi (ELISA o AGID*) o sierologicamente positivi ma virologicamente negativi (PCR*); o |
c) |
animali nati successivamente alla data di cessazione dell’attività del vettore. |
L’autorità competente autorizza le deroghe di cui al presente paragrafo solo durante il periodo di cessazione dell’attività del vettore.
Qualora, sulla base del programma di sorveglianza epidemiologica di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera b), della direttiva 2000/75/CE, venga individuata una ripresa dell’attività del vettore nella zona soggetta a restrizioni interessata, l’autorità competente provvede affinché le suddette deroghe cessino di essere applicabili.
4. È predisposta una procedura di inoltro sotto il controllo dell’autorità competente, in modo da prevenire qualsiasi ulteriore movimento verso un altro Stato membro di animali trasportati nelle condizioni previste dal presente articolo.
Articolo 4
Deroga al divieto di uscita per i movimenti interni a fini di macellazione
L’autorità competente può concedere una deroga al divieto di uscita da una zona soggetta a restrizioni per gli animali destinati alla macellazione immediata nello stesso Stato membro qualora:
a) |
sia effettuata caso per caso una valutazione di rischio sui possibili contatti tra animali e vettori durante il trasporto al macello, tenendo presenti:
|
b) |
gli animali da trasportare non mostrino alcun segno di febbre catarrale degli ovini il giorno del trasporto; |
c) |
gli animali siano trasportati direttamente al macello in veicoli sigillati dalle autorità competenti, sotto controllo ufficiale; |
d) |
l’autorità competente responsabile del macello sia informata dell’intenzione di inviare animali al macello prima del trasporto e notifichi l’arrivo degli animali all’autorità competente per la spedizione. |
Articolo 5
Deroga al divieto di uscita per gli animali che lasciano le zone soggette a restrizioni a fini di scambi intracomunitari
1. L’autorità competente concede una deroga al divieto di uscita a fini di scambi intracomunitari per i movimenti di animali, del loro sperma, dei loro ovuli ed embrioni a partire dalle zone soggette a restrizioni se:
a) |
gli animali, il loro sperma, i loro ovuli e i loro embrioni soddisfano le condizioni di cui all’articolo 3; e |
b) |
lo Stato membro di destinazione dà preventivamente la sua autorizzazione. |
2. Lo Stato membro di origine degli animali interessati dalla deroga di cui al paragrafo 1 provvede affinché venga aggiunta la seguente menzione supplementare nei rispettivi certificati previsti dalle direttive del Consiglio 64/432/CEE (4), 88/407/CEE (5), 89/556/CEE (6), 91/68/CEE (7) e 92/65/CEE (8):
«animali/sperma/ovuli/embrioni (9) in conformità della decisione 2005/393/CE
Articolo 6
Transito di animali attraverso una zona soggetta a restrizioni
1. Il transito di animali provenienti da un’area al di fuori di una zona soggetta a restrizioni attraverso una zona soggetta a restrizioni è autorizzato qualora gli animali ed i mezzi di trasporto siano sottoposti ad un trattamento insetticida nel luogo di carico o comunque prima di entrare nella zona soggetta a restrizioni.
Quando è previsto un periodo di riposo in un punto di sosta durante il transito attraverso una zona soggetta a restrizioni, si effettua un trattamento insetticida per proteggere gli animali da qualsiasi attacco di vettori.
2. Nel caso di scambi intracomunitari, il transito è subordinato all’autorizzazione delle autorità competenti dello Stato membro di transito e dello Stato membro di destinazione, ed è aggiunta la seguente menzione supplementare nei rispettivi certificati previsti dalle direttive 64/432/CEE, 91/68/CEE e 92/65/CEE:
«Trattamento insetticida con (nome del prodotto) il (data) alle (ore) in conformità con la decisione 2005/393/CE.»
Articolo 7
Misure d’applicazione
Gli Stati membri modificano le misure applicate agli scambi per renderle conformi alla presente decisione e rendono immediatamente pubbliche nel modo adeguato le misure adottate. Essi ne informano immediatamente la Commissione.
Articolo 8
Abrogazioni
La decisione 2003/828/CE è abrogata.
I riferimenti alla decisione abrogata si intendono fatti alla presente decisione.
Articolo 9
Applicabilità
La presente decisione si applica a decorrere dal 13 giugno 2005.
Articolo 10
Destinatari
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 23 maggio 2005.
Per la Commissione
Markos KYPRIANOU
Membro della Commissione
(1) GU L 327 del 22.12.2000, pag. 74.
(2) GU L 311 del 27.11.2003, pag. 41. Decisione modificata da ultimo dalla decisione 2005/216/CE (GU L 69 del 16.3.2005, pag. 39).
(3) GU L 125 del 23.5.1996, pag. 10.
(4) GU 121 del 29.7.1964, pag. 1977/64.
(5) GU L 194 del 22.7.1988, pag. 10.
(6) GU L 302 del 19.10.1989, pag. 1.
(7) GU L 46 del 19.2.1991, pag. 19.
(8) GU L 268 del 14.9.1992, pag. 54.
(9) Depennare la menzione non pertinente.»
ALLEGATO I
Zone soggette a restrizioni: aree geografiche in cui gli Stati membri istituiscono zone di protezione e zone di sorveglianza
Zona A
(sierotipi 2 e 9 e, in misura minore, 4 e 16)
Italia
Abruzzo |
: |
Chieti, tutti i comuni dell’Azienda sanitaria locale di Avezzano-Sulmona |
Basilicata |
: |
Matera, Potenza |
Calabria |
: |
Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia |
Campania |
: |
Caserta, Benevento, Avellino, Napoli, Salerno |
Lazio |
: |
Frosinone, Latina |
Molise |
: |
Isernia, Campobasso |
Puglia |
: |
Foggia, Bari, Lecce, Taranto, Brindisi |
Sicilia |
: |
Agrigento, Catania, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani |
Malta
Zona B
(sierotipo 2)
Italia
Abruzzo |
: |
L’Aquila, tranne i comuni dell’Azienda sanitaria locale di Avezzano-Sulmona |
Lazio |
: |
Viterbo, Roma, Rieti |
Marche |
: |
Ascoli Piceno, Macerata |
Toscana |
: |
Massa Carrara, Pisa, Grosseto, Livorno |
Umbria |
: |
Terni e Perugia |
Zona C
(sierotipi 2 e 4 e, in misura minore, 16)
Francia
Corse du Sud, Haute Corse
Spagna
Isole Baleari (in cui il sierotipo 16 è assente)
Italia
Sardegna |
: |
Cagliari, Nuoro, Sassari, Oristano |
Zona D
Cipro
Zona E
(sierotipo 4)
Spagna:
— |
Provincia di Cadice, Malaga, Siviglia, Huelva, Cordova, Cáceres, Badajoz |
— |
Provincia di Jaén (comarcas di Jaén e Andujar) |
— |
Provincia di Toledo (comarcas di Oropesa, Talavera de la Reina, Belvis de Jara e Los Navalmorales) |
— |
Provincia di Ciudad Real (comarcas di Horcajo de los Montes, Piedrabuena, Almadén e Almodóvar del Campo) |
Portogallo:
— |
Direzione regionale dell’Agricoltura dell’Algarve: tutti i concelhos |
— |
Direzione regionale dell’Agricoltura dell’Alentejo: tutti i concelhos |
— |
Direzione regionale dell’Agricoltura di Ribatejo e Oeste: concelhos di Montijo (freguesias di Canha, S. Isidoro de Pegões e Pegões), Coruche, Setúbal, Palmela, Alcochete, Benavente, Salvaterra de Magos, Almeirim, Alpiarça, Chamusca, Constância, Abrantes e Sardoal |
— |
Direzione regionale dell’Agricoltura di Beira Interior: concelhos di Penamacor, Fundão, Oleiros, Sertã, Vila de Rei, Idanha a Nova, Castelo Branco, Proença-a-Nova, Vila Velha de Rodao e Mação |
ALLEGATO II
cfr. articolo 3, paragrafo 1
A. Gli animali vivi devono essere stati:
1) |
protetti dagli attacchi di Culicoides almeno negli ultimi 100 giorni prima del movimento; o |
2) |
protetti dagli attacchi di Culicoides almeno negli ultimi 28 giorni prima del movimento e sottoposti in tale periodo, con esito negativo, a due prove sierologiche per la ricerca degli anticorpi specifici del gruppo di virus della febbre catarrale degli ovini, quali il metodo di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) o la prova di immunodiffusione su gel di agar (AGID), effettuate con un intervallo di almeno 7 giorni tra ciascuna prova, la prima delle quali almeno 21 giorni prima dell’introduzione nella stazione di quarantena; o |
3) |
protetti dagli attacchi di Culicoides almeno negli ultimi 14 giorni prima del movimento e sottoposti in tale periodo, con esito negativo, a una prova di isolamento del virus della febbre catarrale degli ovini o ad una prova di reazione a catena della polimerasi, effettuate su campioni di sangue prelevati con un intervallo di almeno 7 giorni tra ciascuna prova, la prima delle quali almeno 7 giorni prima dell’introduzione nella stazione di quarantena; e |
4) |
protetti dagli attacchi di Culicoides durante il trasporto al luogo di movimento. |
B. Lo sperma deve provenire da donatori che siano stati:
1) |
protetti dagli attacchi di Culicoides almeno nei 100 giorni prima dell’inizio e nel corso della raccolta dello sperma; o |
2) |
sottoposti, con esito negativo, a prove sierologiche per la ricerca di anticorpi specifici del gruppo di virus della febbre catarrale degli ovini, quali il metodo di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) o la prova di immunodiffusione su gel di agar (AGID), almeno ogni 60 giorni durante l’intero periodo di raccolta e tra 28 e 60 giorni dopo l’ultimo prelievo per il carico in questione; o |
3) |
sottoposti, con esito negativo, a prove di isolamento del virus o di reazione a catena della polimerasi, effettuate su campioni di sangue prelevati all’inizio e alla fine della raccolta dello sperma per il carico in questione e almeno ogni 7 giorni (isolamento del virus) o ogni 28 giorni (reazione a catena della polimerasi) nel corso della raccolta dello sperma. |
C. Gli ovuli e gli embrioni devono provenire da donatori che siano stati:
1) |
protetti dagli attacchi di Culicoides almeno nei 100 giorni prima della data d’inizio e nel corso della raccolta degli ovuli e degli embrioni; o |
2) |
sottoposti, con esito negativo, a prove sierologiche per la ricerca di anticorpi specifici del gruppo di virus della febbre catarrale degli ovini, quali il metodo di immunoassorbimento enzimatico (ELISA) o la prova di immunodiffusione su gel di agar (AGID), tra 28 e 60 giorni dopo la raccolta; o |
3) |
sottoposti, con esito negativo, a prove di isolamento del virus o di reazione a catena di polimerasi, effettuate su campioni di sangue prelevati il giorno della raccolta. |