ISSN 1977-0944 |
||
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317 |
|
![]() |
||
Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
60° anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
pagina |
|
II Comunicazioni |
|
|
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
|
|
Commissione europea |
|
2017/C 317/01 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso M.8297 — GE/Baker Hughes) ( 1 ) |
|
IV Informazioni |
|
|
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
|
|
Commissione europea |
|
2017/C 317/02 |
|
V Avvisi |
|
|
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA |
|
|
Commissione europea |
|
2017/C 317/03 |
Notifica preventiva di concentrazione (Caso M.8522 — Avantor/VWR) ( 1 ) |
|
2017/C 317/04 |
Notifica preventiva di concentrazione (Caso M.8555 — AES/Siemens/Fluence Energy/JV) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 ) |
|
|
ALTRI ATTI |
|
|
Commissione europea |
|
2017/C 317/05 |
||
2017/C 317/06 |
|
|
|
(1) Testo rilevante ai fini del SEE. |
IT |
|
II Comunicazioni
COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
23.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317/1 |
Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata
(Caso M.8297 — GE/Baker Hughes)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2017/C 317/01)
Il 31 maggio 2017 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato interno. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:
— |
sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore, |
— |
in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/homepage.html?locale=it) con il numero di riferimento 32017M8297. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario. |
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1.
IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
Commissione europea
23.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317/2 |
Tassi di cambio dell'euro (1)
22 settembre 2017
(2017/C 317/02)
1 euro =
|
Moneta |
Tasso di cambio |
USD |
dollari USA |
1,1961 |
JPY |
yen giapponesi |
134,01 |
DKK |
corone danesi |
7,4407 |
GBP |
sterline inglesi |
0,88155 |
SEK |
corone svedesi |
9,5358 |
CHF |
franchi svizzeri |
1,1588 |
ISK |
corone islandesi |
|
NOK |
corone norvegesi |
9,3193 |
BGN |
lev bulgari |
1,9558 |
CZK |
corone ceche |
26,046 |
HUF |
fiorini ungheresi |
309,73 |
PLN |
zloty polacchi |
4,2672 |
RON |
leu rumeni |
4,5967 |
TRY |
lire turche |
4,1804 |
AUD |
dollari australiani |
1,5011 |
CAD |
dollari canadesi |
1,4675 |
HKD |
dollari di Hong Kong |
9,3414 |
NZD |
dollari neozelandesi |
1,6336 |
SGD |
dollari di Singapore |
1,6093 |
KRW |
won sudcoreani |
1 352,78 |
ZAR |
rand sudafricani |
15,8359 |
CNY |
renminbi Yuan cinese |
7,8805 |
HRK |
kuna croata |
7,4843 |
IDR |
rupia indonesiana |
15 908,13 |
MYR |
ringgit malese |
5,0117 |
PHP |
peso filippino |
60,532 |
RUB |
rublo russo |
68,8885 |
THB |
baht thailandese |
39,579 |
BRL |
real brasiliano |
3,7459 |
MXN |
peso messicano |
21,2905 |
INR |
rupia indiana |
77,5010 |
(1) Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.
V Avvisi
PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA
Commissione europea
23.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317/3 |
Notifica preventiva di concentrazione
(Caso M.8522 — Avantor/VWR)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2017/C 317/03)
1. |
In data 15 settembre 2017 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). La notifica riguarda le seguenti imprese:
Avantor acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento sulle concentrazioni, il controllo dell’insieme di VWR. La concentrazione è effettuata mediante acquisto di azioni. |
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti: — Avantor: fornitore a livello mondiale di materiali ad altissima purezza, compresi i prodotti chimici di laboratorio per i settori delle scienze della vita e delle tecnologie di punta, — VWR: distributore a livello mondiale di prodotti e servizi di laboratorio. Distribuisce prodotti chimici di laboratorio, reagenti, materiali di consumo e attrezzature e strumenti scientifici e offre sia prodotti di marca che di marca commerciale. VWR opera anche nella produzione di prodotti nel settore delle bioscienze e di prodotti chimici di laboratorio. |
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo. |
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione dei seguenti riferimenti: M.8522 — Avantor/VWR Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti.
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).
23.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317/5 |
Notifica preventiva di concentrazione
(Caso M.8555 — AES/Siemens/Fluence Energy/JV)
Caso ammissibile alla procedura semplificata
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2017/C 317/04)
1. |
In data 15 settembre 2017 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). La notifica riguarda le seguenti imprese:
AES Corporation Inc. («AES») e Siemens AG («Siemens») acquisiscono, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), e dell’articolo 3, paragrafo 4, del regolamento sulle concentrazioni, il controllo comune di Fluence Energy LLC («Fluence Energy»). La concentrazione è effettuata mediante acquisto di azioni in una società di nuova costituzione che si configura come impresa comune. |
2. |
Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti: — AES: impresa che opera a livello mondiale nel settore dell’energia elettrica, — Siemens: impresa che opera in diversi settori industriali, — Fluence Energy: impresa che opererà nello sviluppo e nella commercializzazione di soluzioni per lo stoccaggio di energia elettrica in batteria. |
3. |
A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nell’ambito di applicazione del regolamento sulle concentrazioni. Tuttavia si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l’esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l’applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa. |
4. |
La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta. Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione, con indicazione dei seguenti riferimenti: M.8555 — AES/Siemens/Fluence Energy/JV Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per e-mail, per fax o per posta, ai seguenti recapiti.
|
(1) GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 (il «regolamento sulle concentrazioni»).
(2) GU C 366 del 14.12.2013, pag. 5.
ALTRI ATTI
Commissione europea
23.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317/6 |
Pubblicazione di una domanda di modifica ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione, all’etichettatura e alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e che abroga il regolamento (CEE) n. 1576/89 del Consiglio
(2017/C 317/05)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio (1)
DOMANDA DI MODIFICA DELLA SCHEDA TECNICA DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA
«RON DE GUATEMALA»
EU n.: PGI-GT-01827-AM01 - 30.8.2016
Lingua della domanda di modifica - Spagnolo
Intermediario
Nome dell’intermediario/nomi degli intermediari – MARIO POMARES CABALLERO |
Indirizzo completo/indirizzi completi (via e numero civico, località e codice postale, Stato): |
Calle Canalejas 13, Ático |
03001 Alicante |
ESPAÑA |
Tel. +34 966083900 |
Posta elettronica: mpomares@berenguer-pomares.com |
Nome dell’indicazione geografica
RON DE GUATEMALA
Voce del disciplinare interessata dalla modifica
Altri – Metodo di ottenimento
Modifica
Modifica del disciplinare che comporta modifiche dei requisiti principali
Spiegazione della modifica
La modifica riguarda il punto 7 della scheda tecnica (metodo di ottenimento) e più precisamente il punto 7.6 («invecchiamento»).
Si tratta semplicemente di eliminare alcuni riferimenti non necessari e superflui e di sostituirli con una nuova definizione più generica e adeguata.
Principali requisiti modificati
Il punto 107 della scheda tecnica è modificato come segue:
Versione precedente: «Analogamente, a seconda delle circostanze menzionate, il rum viene invecchiato in barili che hanno in precedenza contenuto, tra l’altro, whisky americano, cognac o sherry. Tali barili sono chiamati “envinados” (“impregnati di vino”) e servono a estrarre gli aromi e i sapori che tali alcolici hanno lasciato nel legno».
Nuova versione: «Analogamente, a seconda delle circostanze menzionate, il rum viene invecchiato in barili che hanno in precedenza contenuto differenti tipi di vino o altre bevande alcoliche. Tali barili sono chiamati “envinados” (“impregnati di vino”) e servono a estrarre gli aromi e i sapori che tali alcolici hanno lasciato nel legno».
Come appare evidente, la modifica apportata mantiene gli stessi requisiti relativi alla fase di invecchiamento, eliminando tuttavia i riferimenti superflui al fatto che i barili utilizzati per l’invecchiamento del rum avevano contenuto in precedenza whisky americano, cognac o sherry, dal momento che, come indicato in precedenza, tale elenco era puramente indicativo («tra l’altro»).
PRINCIPALI REQUISITI
«RON DE GUATEMALA»
EU n.: PGI-GT-01827-AM01 - 30.8.2016
1. Denominazione
Ron de Guatemala
2. Categoria di bevande spiritose
Rum [categoria 1 di cui all’allegato II del regolamento (CE) n. 110/2008]
3. Descrizione
Bevanda alcolica elaborata esclusivamente con materie prime ottenute a partire dalla canna da zucchero.
Esistono diverse varietà di «Ron de Guatemala» che sono elencate di seguito:
— Solera: rum distillato da miele vergine di canna da zucchero invecchiato in altitudine in barili di quercia bianca.
— Solera Añejo: assemblaggio di rum distillati da mieli vergini di canna da zucchero invecchiati in altitudine in barili di quercia bianca, ottenuti mescolando diversi tipi di «soleras» prima dell’imbottigliamento.
— Solera Reserva: assemblaggio di rum distillati da mieli vergini di canna da zucchero invecchiati in altitudine in barili di quercia bianca impregnatisi dell’aroma di altri prodotti precedentemente contenuti.
— Solera Gran Reserva: assemblaggio di rum distillati da mieli vergini di canna da zucchero invecchiati in altitudine in almeno due tipi di barili di quercia bianca impregnatisi dell’aroma di diversi prodotti precedentemente contenuti.
— Solera Gran Reserva Especial: assemblaggio di rum distillati da mieli vergini di canna da zucchero invecchiati in altitudine in almeno tre tipi di barili di quercia bianca impregnatisi dell’aroma di diversi prodotti precedentemente contenuti.
4. Caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche
Le caratteristiche fisiche e chimiche del «Ron de Guatemala» devono rispondere ai criteri organolettici e chimici elencati in appresso:
Criteri chimici
Titolo alcolometrico: 37,5 % - 50 % vol.
Somma totale dei congeneri (ivi compresi l’acetaldeide, l’acido acetico, l’acetato di etile, gli alcool superiori) espressi in milligrammi per 100 ml di alcool etilico anidro: superiore o pari a 50.
Acidità totale, espressa in milligrammi di acido acetico per 100 ml di alcool etilico anidro: max. 120.
Metanolo, in milligrammi per 100 ml di alcool etilico anidro: max. 280.
Criteri organolettici:
Aspetto: trasparente e limpido, consistenza liquida, corpo denso.
Colore: determinato dall’età. Presenta riflessi che variano da un colore ambrato e dorato al rossastro.
Aroma: gli aromi primari provengono dalla materia prima utilizzata, nella fattispecie il miele vergine estratto dalla canna da zucchero. Gli aromi secondari, che si sviluppano durante la fermentazione alcolica, sono fortemente vinosi, per via dell’azione del lievito. Gli aromi terziari si dispiegano durante la fase di invecchiamento.
Sapore: sapore generoso e morbido, che varia dal dolce al secco.
5. Zona geografica
La zona di impianto della canna da zucchero destinata alla produzione del «Ron de Guatemala» è ubicata nei dipartimenti di Retalhuleu e Suchitepéquez, nel sud del paese, entrambi lambiti dalle acque dell’Oceano Pacifico. La zona di invecchiamento si colloca nella città di Quetzaltenango, ad oltre 2 300 metri di altitudine.
6. Metodo di produzione
La produzione del «Ron de Guatemala» è un processo che si svolge in varie fasi.
Impianto della canna da zucchero: la canna da zucchero giunge a maturità fisiologica dopo 12 mesi.
Raccolto: la canna da zucchero è tagliata manualmente e raccolta meccanicamente dalla fine del periodo delle piogge, da novembre a maggio.
Molitura presso gli impianti: dopo il taglio della canna da zucchero, quest’ultima è molita nei frantoi entro 36 ore al massimo. La produzione del miele da canna da zucchero vergine in un impianto di trasformazione include diverse fasi:
— Demolizione: gli zuccheri vengono estratti dalle canne mediante diverse tecniche di demolizione atte a frazionare le cellule.
— Molitura nei frantoi: il succo viene estratto mediante molitura ripetuta delle canne nei frantoi.
— Produzione del miele vergine di canna da zucchero: il miele vergine di canna da zucchero si ottiene mediante un processo di evaporazione che elimina l’acqua e concentra così il contenuto di zuccheri.
— Chiarificazione: il miele vergine di canna da zucchero è chiarificato mediante un processo di calcinazione, che agisce per flocculazione e decantazione.
Fermentazione: si dà il via al processo di fermentazione aggiungendo al succo lieviti del ceppo Saccharomyces Cerevisiae estratti dall’ananas.
Distillazione: si tratta di un processo di distillazione continua in alambicchi a colonna, senza estrazione. Il mosto fermentato viene riscaldato al vapore fino alla trasformazione dell’alcool in vapore di alcool. Dopo essere passati attraverso condensatori, i vapori diventano nuovamente liquidi producendo così il rum greggio.
Invecchiamento: il titolo alcolometrico è ridotto al limite legale di 60 ° mediante l’aggiunta di acqua proveniente dalle fonti vicine. Il rum è quindi stoccato in barili di quercia bianca di origine americana o europea, che hanno in precedenza contenuto diversi tipi di vino o altri alcolici. I barili sono depositati in magazzini non ermeticamente chiusi.
L’ultima fase è quella dell’assemblaggio. I diversi tipi di rum vengono miscelati, con l’aggiunta di acqua onde diminuire il titolo alcolometrico e la miscela così ottenuta viene depositata in appositi contenitori lignei, in modo che il rum possa acquistare un aroma equilibrato.
7. Legame geografico
La specificità del «Ron de Guatemala» consiste nella combinazione di numerosi fattori derivanti dalle condizioni agro-ecologiche della zona di coltivazione della canna da zucchero e della zona di invecchiamento ma anche dall’autenticità del processo di produzione che unisce natura, arte e scienza.
La zona di coltivazione della canna da zucchero possiede le caratteristiche tipiche dei climi tropicali, con una temperatura media annua di 26 °C, un’umidità relativa media del 78 % e precipitazioni medie annue che variano tra 2 600 e 3 600 mm. Queste caratteristiche danno vita a canne da zucchero che presentano un elevato tenore di zuccheri, condizione indispensabile per ottenere un succo altamente concentrato ed effervescente della miglior qualità possibile per la produzione di rum.
Il suolo argilloso favorisce la ritenzione idrica e la concentrazione di zuccheri nella canna.
La zona di invecchiamento è situata ad un’altitudine superiore a 2 400 metri. Il clima in questa zona è freddo e secco, con una temperatura media annua di 14,79 °C.
Le basse temperature e il tasso di ossigeno, meno elevato in altitudine, rallentano il processo di invecchiamento chimico, il che consente il dispiegarsi e l’intensificarsi degli aromi e dei sapori.
8. Requisiti della legislazione nazionale
Il «Ron de Guatemala» è protetto in quanto denominazione presso il registro di proprietà intellettuale del Guatemala ed è rispondente ai requisiti legali stabiliti nella Norma tecnica guatemalteca COGUANOR NGO 33011, alla legge sulle bevande spiritose, alcoliche e fermentate, al decreto n. 536 del Congresso della Repubblica del Guatemala e al decreto di attuazione della legge sulle bevande spiritose, alcoliche e fermentate.
9. Richiedente
ASOCIACIÓN NACIONAL DE FABRICANTES DE ALCOHOLES Y LICORES, (ANFAL), dipartimento di Guatemala, km 16,5 Carretera Roosevelt, 4-81 zona 1 de Mixco, Guatemala.
10. Autorità di controllo
LABORATORIO NACIONAL DE SALUD DE GUATEMALA, incaricato di verificare la conformità alla scheda tecnica dell’indicazione geografica «Ron de Guatemala» prima dell’immissione sul mercato del prodotto in parola.
(1) GU L 39 del 13.2.2008, pag. 16.
23.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 317/10 |
Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
(2017/C 317/06)
La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (1)
DOCUMENTO UNICO
«TRADITIONAL WELSH CAERPHILLY»/«TRADITIONAL WELSH CAERFFILI»
N. UE: PDO-GB-02090 – 16.11.2015
DOP ( ) IGP ( X )
1. Denominazione
«Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili»
2. Stato membro o paese terzo
Regno Unito
3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare
3.1. Tipo di prodotto
Classe 1.3. Formaggi
3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1
Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è un formaggio a pasta dura di tipo «Caerphilly», prodotto in Galles con latte ottenuto presso aziende agricole gallesi. Il formaggio può essere prodotto con latte vaccino pastorizzato o crudo, anche biologico. Si tratta dell’unico formaggio tipico del Galles.
Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è prodotto in forma rotonda appiattita, di consistenza uniforme e soda e colore bianco crema. La parte esterna del formaggio è liscia e integra e può presentare un lieve strato di muffa che tradizionalmente veniva presentato alla vendita spolverizzato di farina fine d’avena o di grano. Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è un formaggio giovane e fresco, con un gusto delicato che ricorda lievemente il limone e un retrogusto fresco persistente. Questo gusto evolve con la maturazione per diventare più pronunciato e pieno, restando pur sempre delicato. Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» presenta un aroma di formaggio fresco e una consistenza liscia, uniforme e friabile che contiene piccole variazioni individuali, come ogni prodotto artigianale. Il formaggio può essere consumato giovane, a partire dall’età di 10 giorni, oppure può essere stagionato non oltre sei mesi.
Composizione degli ingredienti del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili»:
latte: 97,5 %;
sale: 1-2 %;
presame;
colture di latte: 0,5 %;
tenore di materie grasse: 45-55 % sulla materia secca;
materia secca: minimo 55 % per formaggi più giovani (10 giorni).
Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è solitamente presentato in forma rotonda appiattita con un peso di 2-4 kg, un diametro di 20-25 cm e uno spessore di 6-12 cm; tuttavia possono essere prodotti anche formaggi in miniatura. Il formaggio è formato mediante inserimento manuale negli stampi. È venduto come formaggio «nudo», ossia non avvolto da un telo.
3.3. Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati)
Latte vaccino (anche biologico, crudo o pastorizzato) prodotto presso qualsiasi azienda lattiera gallese.
Sale
Presame;
Colture di fermenti lattici contenenti ceppi quali Lactococcus lactis subsp. cremoris, Lactococcus lactis subsp. diocetylactis.
3.4. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata
Le seguenti fasi di produzione devono aver luogo nella zona geografica delimitata:
— |
la produzione del latte presso aziende lattiere gallesi; |
— |
se opportuno, la pastorizzazione del latte; |
— |
il trasferimento del latte nelle caldaie, l’aggiunta delle colture e del presame, la coagulazione del latte; |
— |
la frammentazione dei coaguli per separare la cagliata dal siero; |
— |
la cottura della cagliata e del siero; |
— |
la sgocciolatura del siero; |
— |
la strutturazione della cagliata; |
— |
il taglio e la messa in forma; |
— |
la pressatura, |
— |
la salamoia (se si applica il «sale a secco», questo è aggiunto e mescolato alla cagliata prima della messa in forma); |
— |
lo stoccaggio e la stagionatura del formaggio. |
3.5. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata
—
3.6. Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata
—
4. Delimitazione concisa della zona geografica
Galles
5. Legame con la zona geografica
Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» ha la reputazione di essere, dal punto di vista storico, l’unico formaggio originario del Galles; il suo lieve gusto di limone è un’espressione riconosciuta impiegata dai degustatori internazionali di formaggi per descrivere questo formaggio specifico.
Il legame fra la zona geografica e il prodotto si fonda sui due seguenti fattori chiave che contribuiscono al gusto unico e alle caratteristiche del prodotto.
1) |
Il formaggio è prodotto con latte vaccino ottenuto presso aziende agricole gallesi da animali nutriti essenzialmente a base di foraggio. |
2) |
Conoscenze e base di competenze specifiche dei produttori per produrre il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffilli». Queste competenze si sono sviluppate e sono associate al Galles fin dall’inizio del XIX secolo e per generazioni sono rimaste sostanzialmente invariate. |
Il suolo e il clima della zona geografica conferiscono al Galles la sua reputazione di uno dei migliori paesi al mondo per la crescita di colture erbose. Il Galles ha una capacità naturale di crescita erbosa e la lunga stagione vegetativa dell’erba è un elemento predominante del clima marittimo del Galles. Sono queste capacità e la propensione alla praticoltura che costituiscono la base e le fondamenta dell’evoluzione e dell’importanza dell’industria lattiera gallese nonché della produzione casearia nel Galles.
La zona è caratterizzata da precipitazioni abbondanti e ben distribuite con uno stress idrico estivo minimo per le acque sotterranee, oltre a godere di temperature miti generate dai venti tiepidi variabili della Corrente del Golfo che soffiano da sud-ovest. Le aziende lattiere possono contare su una stagione vegetativa media dell’erba di 300 giorni (Down et al. 1981) con una resa annuale potenziale di erba di oltre 18t/dm/ha (Hopkins et al. 1995). Questa lunga stagione vegetativa in pianura consente alle vacche di pascolare all’esterno naturalmente fino a 10 mesi l’anno e, quando non si trovano all’esterno, di essere foraggiate principalmente con erba proveniente dai medesimi pascoli. Questo garantisce la massimizzazione del latte ottenuto con il foraggio e la produzione di un tipo di latte dalle caratteristiche costanti con cui viene prodotto il «Traditional Welsh Caerphilly».
Prove scientifiche («Profiling Milk From Grass» Teagasc, Science Foundation Ireland and the Dairy Research Trust) hanno dimostrato che le vacche foraggiate a erba rispetto a quelle che ricevono una dieta ben più elaborata producono un latte più ricco di grassi omega 3, vitamina E, betacarotene e CLA (un acido grasso utile noto come acido linoleico coniugato), fatto che contribuisce al gusto e alle caratteristiche del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili».
In quanto unico formaggio originario del Galles, la storia della produzione casearia gallese è sinonimo della storia della produzione del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffilli». Durante il XIX secolo in tutto il Galles sono state aperte scuole casearie al fine di formare i produttori di formaggio e trasferire le competenze e le conoscenze specifiche necessarie. Dagli appunti della studentessa Mari Jones, scritti durante la frequentazione di una scuola lattiero-casearia itinerante nel 1927 risulta che la produzione di un formaggio di tipo Caerphilly era ben avviata in molte aree del Galles meridionale.
Le descrizioni del colore, della consistenza, dell’aroma e delle proprietà organolettiche ricercate nel «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» contenute nell’attuale disciplinare sono le stesse fornite a quegli studenti gallesi del settore lattiero-caseario. Tali caratteristiche uniche del formaggio Caerphilly sono state integrate formalmente nella versione del 1960 del sistema per la valutazione del burro e del formaggio (Scheme for Grading of Butter and Cheese) del NACEPE (National Association of Creamery Proprietors and wholesale Dairymen (Incorporated)). Tale sistema era stato introdotto nel 1941 ma era stato successivamente abbandonato.
Sebbene storicamente durante la seconda metà del XIX secolo il formaggio fosse preparato nel Galles, essenzialmente ma non esclusivamente nel Galles meridionale, è stato il mercato settimanale di Caerphilly a diventare famoso per la vendita di formaggi di qualità, grazie a un certo Edward Lewis che avviò un sistema di valutazione qualitativa. Tutti i formaggi giudicati di buona qualità venivano stampigliati con un timbro ufficiale rotondo, recante le diciture «Caws Cymru», «Caws Pur», e «Genuine Caerphilly Cheese». Nella parte centrale del timbro figurava l’immagine del castello di Caerphilly. Durante il periodo bellico 1939-1945 la produzione del Caerphilly fu vietata, in quanto il razionamento prevedeva unicamente i formaggi a lunga conservazione come il Cheddar, ma quando le restrizioni furono revocate nel 1953 la produzione di Caerphilly riprese. Nel 1971, presso l'azienda latteria Castle Dairies, fu prodotto un formaggio denominato Caerphillyper celebrare il 700o anniversario del castello di Caerphilly (come attesta l'edizione di sabato 16 gennaio 1971 del Western Mail).
Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è un formaggio artigianale unico prodotto in Galles. Il formaggio è destinato a essere consumato giovane, a partire dall’età di 10 giorni, può tuttavia essere stagionato per ottenere un gusto più pieno restando pur sempre delicato. Il formaggio stagionato rappresentava un elemento importante della dieta durante i duri mesi invernali, quando ancora non esistevano i moderni mezzi di conservazione. Si tratta di un formaggio «nudo» privo di telo, storicamente venduto spolverizzato di farina di avena o di grano. Si usa la farina d’avena poiché questa è una coltura estremamente adatta al clima fresco e umido del Galles.
L’arte casearia reca in sé anche un aspetto scientifico che richiede competenze relative all’intero processo produttivo. Le conoscenze di base per la preparazione del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» si sono sviluppate e sono associate al Galles fin dall’inizio del XIX secolo. Le competenze particolari legate alla preparazione del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» che contribuiscono alla sua unicità sono elencate in appresso.
— |
Sottoporre a prova manuale la consistenza della cagliata. La cagliata è pronta per essere tagliata quando si spezza in modo netto. |
— |
Il taglio della cagliata in grossi cubi con un coltello; mentre invece il taglio per il Cheddar sarebbe delle dimensioni di chicchi di riso. Il taglio con il coltello produce un taglio netto. I casari sono formati a tagliare la cagliata in grossi cubi, azione fondamentale per trattenere il grasso e l’umidità nel prodotto finito nonché produrre una cagliata dalla consistenza umida, morbida e vellutata. Il casaro ricorre alle sue competenze e si avvale della sua capacità di giudizio, inoltre a essere formato per identificare la specifica struttura corretta e «sentire» la cagliata. |
— |
La temperatura ottimale di cottura del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è inferiore a quella di altri formaggi a pasta dura, il che contribuisce anche a mantenere il tenore di umidità nel prodotto finito. L’elevato tenore di umidità del Traditional Welsh Caerphilly (min. 55 % di materia secca) contribuisce alle caratteristiche uniche del formaggio. |
Durante tutte le fasi del processo produttivo caseario, il casaro effettua i controlli dell’acidità per monitorare lo sviluppo di acido. L’intervallo specifico dell’acidità e il tenore di umidità realizzati durante il processo produttivo del formaggio contribuiscono a ottenere la consistenza e il gusto ricercati per il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili».
Rispetto ad altri formaggi, l’intervallo di acidità specifico del Traditional Welsh Caerphilly, il suo elevato tenore di umidità, la bassa temperatura di cottura e la durata della stagionatura, sono tutti fattori che contribuiscono al suo lieve gusto di limone, gestiti dalle competenze essenziali del casaro durante la produzione del formaggio.
Grazie alla sua formazione, dopo aver riconosciuto l’ottenimento della consistenza corretta della cagliata (umida, morbida e vellutata), il casaro la spezza in pezzi della dimensione di noci e la ripone manualmente negli stampi. I produttori di «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» sono formati alla pressatura tradizionale del formaggio per produrre le dimensioni e la forma specifiche richieste. Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è un formaggio di dimensioni relativamente modeste, rispetto per esempio a una forma di Cheddar da 20 kg. Spesso la tecnologia casearia moderna si avvale invece del procedimento sottovuoto anziché della pressatura tradizionale. La pressione iniziale applicata al «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è leggera (1,5 bar) e consente di mantenere la forma del formaggio senza disperdere la crema. Nel Galles l’abilità della pressatura tradizionale del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è una competenza fondamentale che si tramanda di generazione in generazione.
Esistono due tipi di formaggio Caerphilly: il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» o il formaggio Caerphilly, le cui differenze di rilievo sono illustrate oltre.
1. |
Presentazione Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» è solitamente presentato in forma rotonda appiattita con un peso compreso fra 2 e 4 kg, un diametro di 20-25 cm e uno spessore compreso fra 6 e 12 cm. È venduto come formaggio «nudo», ossia non avvolto da un telo. Il formaggio Caerphilly è invece presentato come formaggio in blocco di tipo moderno, di facile imballaggio e generalmente venduto in confezione di plastica. |
2. |
Stagionatura Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» può essere venduto dopo 10 giorni di stagionatura e può maturare fino a sei mesi, e può presentare un leggero strato di muffa. Il formaggio Caerphilly è essenzialmente prodotto nei caseifici commerciali sotto forma di blocco ed è venduto e consumato giovane, senza stagionatura. Il formaggio giovane non presenta muffe. Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» stagionato ha un gusto più pieno, mentre il Caerphilly in blocco presenta un gusto meno elaborato. |
3. |
Caratteristiche Il «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» ha una struttura a scaglia. Il Caerphilly in blocco tende ad avere una consistenza più a briciola che a scaglia. Si tratta di espressioni riconosciute impiegate dai degustatori internazionali di formaggi. |
Un ulteriore raffronto del «Traditional Welsh Caerphilly»/«Traditional Welsh Caerffili» può essere fatto con il Gorwydd Caerphilly, prodotto inizialmente in Galles ma la cui produzione si è trasferita nel Somerset. Quest'ultimo formaggio non è quindi prodotto nel Galles e non è ottenuto da latte gallese. Il Gorwydd Caerphilly è inoltre destinato a essere consumato all’età di due mesi ed è prodotto esclusivamente con latte vaccino non pastorizzato e con presame naturale.
Riferimento alla pubblicazione del disciplinare
(articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento)
https://www.gov.uk/government/publications/protected-food-name-traditional-welsh-caerphilly-and-traditional-welsh-caerffili
(1) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1.