ISSN 1977-0944 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 377 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
58° anno |
Numero d'informazione |
Sommario |
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IV Informazioni |
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INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA |
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2015/C 377/01 |
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2015/C 377/02 |
IT |
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IV Informazioni
INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA
13.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 377/1 |
COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI
Conti consolidati annuali dell'Unione europea 2014
(2015/C 377/01)
INDICE
DISCUSSIONE ED ANALISI DEI RENDICONTI FINANZIARI | 2 |
NOTE AI CONTI CONSOLIDATI | 22 |
RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE | 23 |
STATO PATRIMONIALE | 24 |
CONTO ECONOMICO | 25 |
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA | 26 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITA' NETTE | 27 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI | 28 |
RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO E NOTE ESPLICATIVE | 99 |
DISCUSSIONE E ANALISI DEI RENDICONTI FINANZIARI
1. UE: GOVERNANCE ISTITUZIONALE E OPERAZIONI
L'Unione europea (UE) è un partenariato economico e politico tra 28 paesi europei. L'UE è stata istituita nel 1993 dal trattato di Maastricht ed è succeduta alla Comunità europea, alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) e all'Euratom. L'ultima importante modifica della base costituzionale dell'UE, il trattato di Lisbona, è entrato in vigore il 1o dicembre 2009.
L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto. Ciò significa che tutte le azioni intraprese dall'UE si fondano su trattati approvati liberamente e democraticamente da tutti gli Stati membri dell'UE. L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere:
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i cittadini europei eleggono direttamente i membri del Parlamento europeo (PE); |
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le priorità generali dell'UE sono fissate dal Consiglio europeo, che riunisce i leader nazionali e dell'UE; |
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i governi difendono i rispettivi interessi nazionali in seno al Consiglio dell'Unione europea (il «Consiglio»); |
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gli interessi dell'UE nel suo complesso sono promossi dalla Commissione europea (la «Commissione»), il cui presidente è eletto dal Parlamento europeo e i cui membri sono proposti per la nomina da parte dei governi nazionali, di comune accordo con il presidente eletto. I membri della Commissione sono soggetti, collettivamente, ad un voto di approvazione del Parlamento europeo. |
L'UE dispone di un proprio ordinamento giuridico, distinto dall'ordinamento internazionale, che costituisce parte integrante dei sistemi giuridici degli Stati membri. L'ordinamento giuridico dell'Unione si basa su fonti di diritto autonome. Stante la diversa natura di tali fonti, si è reso necessario stabilire una gerarchia. La legislazione primaria occupa il primo posto ed è rappresentata dai trattati. In seconda posizione seguono gli accordi internazionali conclusi dall'UE, i principi giuridici generali e il diritto derivato, basato sui trattati.
Fonti e gerarchia del diritto dell'Unione:
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Trattato sull'Unione europea (TUE); Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE); Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea; altri trattati e protocolli |
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accordi internazionali; |
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principi generali del diritto dell'Unione; |
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diritto derivato. |
La governance istituzionale dell'UE è articolata in una serie di istituzioni, agenzie e altri organi dell'Unione europea che sono elencati nella nota 10 delle note ai rendiconti finanziari. Le principali istituzioni incaricate di formulare le politiche e di adottare le decisioni sono il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, il Consiglio e la Commissione.
Il Parlamento europeo
Il Parlamento europeo è un'importante sede del dibattito politico e del processo decisionale a livello di UE. I membri del Parlamento europeo sono eletti direttamente dagli elettori in tutti gli Stati membri per rappresentare gli interessi dei cittadini relativamente alla legislazione dell'Unione europea e per garantire che le altre istituzioni dell'UE agiscano democraticamente.
Nel corso degli anni e con le successive modifiche dei trattati europei, il Parlamento ha acquisito importanti poteri legislativi e di bilancio che gli permettono di determinare, insieme ai rappresentanti dei governi degli Stati membri in seno al Consiglio, la direzione da imprimere al progetto europeo. A tal fine, il PE ha cercato di promuovere la democrazia e i diritti umani, non solo in Europa ma anche in tutto il mondo.
Nell'ambito della procedura annuale di bilancio, il PE si trova su un piano di parità con il Consiglio. Esso partecipa alla procedura di bilancio sin dalla fase preparatoria, in particolare per quanto riguarda la definizione degli orientamenti generali e della natura delle spese, e fino all'adozione, fissando il bilancio con il Consiglio e controllandone l'attuazione. Su raccomandazione del Consiglio, il PE concede il discarico per l'esecuzione del bilancio dell'UE. Infine, il PE deve dare la propria approvazione al quadro finanziario pluriennale (QFP), che garantisce l'ordinato andamento delle spese dell'UE, entro i limiti delle sue risorse proprie. L'attuale presidente del PE è Martin Schulz.
Il Consiglio europeo e il Consiglio dell'Unione europea
Il Consiglio europeo, formato dai capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione, fornisce gli impulsi necessari allo sviluppo dell'Unione europea e definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. L'attuale presidente del Consiglio europeo è Donald Tusk.
Congiuntamente con il PE, il Consiglio adotta la legislazione dell'UE sotto forma di regolamenti e direttive ed adotta decisioni e raccomandazioni non vincolanti. Il Consiglio è formato da un rappresentante di livello ministeriale di ciascuno Stato membro, abilitato ad impegnare il governo di detto Stato membro tramite il proprio voto. Ad eccezione della formazione «Affari esteri», il Consiglio è presieduto dal rappresentante dello Stato membro che esercita la presidenza dell'Unione sulla base di un sistema di rotazione paritaria semestrale. Le attività del Consiglio vengono preparate da un comitato costituito dai rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri (Coreper).
Nei settori di propria competenza, il Consiglio delibera a maggioranza qualificata, salvo nei casi in cui i trattati dispongano diversamente (per esempio, quando è prevista l'unanimità o la maggioranza semplice). Il Consiglio è uno dei due rami — l'altro è il PE — dell'autorità di bilancio preposta ad adottare il bilancio dell'UE. Il Consiglio adotta inoltre, secondo una procedura legislativa speciale e deliberando all'unanimità, le decisioni che stabiliscono le disposizioni relative al sistema delle risorse proprie e al QFP. In quest'ultimo caso, il Parlamento deve dare la propria approvazione con il voto positivo della maggioranza dei suoi membri. L'ultimo QFP (2014-2020) è stato adottato dal Consiglio nel novembre 2013.
La Commissione europea
La Commissione è l'organo esecutivo dell'UE e rappresenta gli interessi dell'UE nel suo complesso (e non quelli dei singoli paesi).
Le funzioni principali della Commissione sono:
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proporre la legislazione che viene poi adottata dai colegislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio; |
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applicare il diritto europeo (se necessario con l'aiuto della Corte di giustizia dell'UE); |
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fissare gli obiettivi e le priorità di intervento, che vengono descritti nel programma annuale di lavoro della Commissione, e adoperarsi per realizzarli; |
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gestire ed eseguire le strategie politiche dell'UE e il bilancio; |
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rappresentare l'UE al di fuori dell'Europa (ad esempio, negoziando accordi commerciali tra l'UE e altri paesi). |
Una nuova squadra di 28 commissari (uno per ciascuno Stato membro dell'UE) viene nominata ogni cinque anni. Il candidato alla carica di presidente della Commissione viene proposto al Parlamento europeo dal Consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata, tenendo conto dell'esito delle elezioni europee. Il presidente della Commissione viene quindi eletto a maggioranza dal Parlamento europeo (vale a dire con almeno 376 voti favorevoli su 751). Dopo essere stato eletto, il presidente sceglie gli altri 27 membri della Commissione, sulla base delle proposte presentate dagli Stati membri. L'elenco definitivo dei commissari designati viene poi concordato tra il presidente eletto e il Consiglio. L'intera Commissione deve essere approvata dal Parlamento. A tal fine, i commissari designati sono valutati dalle varie commissioni del PE. Il mandato dell'attuale Commissione scade il 31 ottobre 2019. Il presidente della Commissione è Jean-Claude Juncker.
Le attuali priorità della Commissione sono: 1) Occupazione, crescita e investimenti, 2) Mercato unico digitale, 3) Unione dell'energia e politiche in materia di cambiamento climatico, 4) Mercato interno, 5) Unione economica e monetaria, 6) Libero scambio UE-USA, 7) Giustizia e diritti fondamentali, 8) oMigrazione, 9) Ruolo dell'UE a livello mondiale e 10) Cambiamento democratico.
Il personale della Commissione lavora in dipartimenti chiamati direzioni generali (DG) o servizi, ciascuno dei quali è responsabile di un determinato settore e fa capo ad un direttore generale. Le DG elaborano proposte legislative, che diventano però ufficiali solo quando vengono adottate dal collegio dei commissari, cui partecipano tutti i 28 commissari. Le DG gestiscono inoltre le azioni di finanziamento a livello dell'UE e svolgono consultazioni pubbliche e attività di comunicazione.
La Commissione gestisce anche una serie di agenzie esecutive, che contribuiscono alla gestione dei programmi dell'UE.
2. INIZIATIVE E STRATEGIE DELLA COMMISSIONE
La nuova Commissione, entrata in carica nel novembre 2014, ha definito il suo programma di lavoro per il 2015 e le nuove iniziative che la vedranno impegnata fino al 2019. Il programma di lavoro definisce i progetti della Commissione e individua le azioni in grado di introdurre cambiamenti concreti a livello di occupazione, crescita e investimenti nel 2015. Il programma in questione si concentra su un numero limitato di nuove iniziative concrete quali:
Rilancio dell'occupazione, della crescita e degli investimenti:
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offensiva sugli investimenti da 315 miliardi di euro: il seguito legislativo al piano annunciato alla fine del 2014 che prevede di liberare gli investimenti pubblici e privati nell'economia reale nei prossimi tre anni; |
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promozione dell'integrazione e dell'occupabilità dei lavoratori e |
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revisione della strategia Europa 2020. |
Pacchetto sul mercato unico digitale:
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creazione delle condizioni per un'economia e una società digitali dinamiche tramite l'integrazione del quadro normativo sulle telecomunicazioni; |
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modernizzazione delle norme sui diritti d'autore; |
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semplificazione delle norme sugli acquisti digitali e online dei consumatori; |
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miglioramento della sicurezza informatica e |
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integrazione e diffusione della digitalizzazione. |
Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici:
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creazione di un'Unione europea dell'energia: per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, spingere sull'integrazione dei mercati nazionali dell'energia, ridurre la domanda energetica europea e decarbonizzare il mix energetico e |
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risposta multilaterale ai cambiamenti climatici. |
Un mercato interno più profondo e più equo:
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strategia per il mercato interno; |
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pacchetto sulla mobilità dei lavoratori; |
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piano d'azione relativo all'Unione dei mercati dei capitali; |
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istituzione di un quadro per la risoluzione delle crisi finanziarie e |
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pacchetto sull'aviazione. |
Una strategia commerciale e di investimento per stimolare la crescita e l'occupazione
Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali:
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adesione dell'UE alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e |
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Agenda europea sulla sicurezza. |
Una nuova politica in materia di migrazione:
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sviluppo di un nuovo approccio in materia di migrazione legale per rendere l'UE una meta attraente per talenti e competenze e |
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miglioramento della gestione dell'immigrazione nell'UE attraverso una maggiore cooperazione con i paesi terzi, la solidarietà tra gli Stati membri e la lotta contro la tratta degli esseri umani. |
Un ruolo più incisivo a livello mondiale:
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politica europea di vicinato e |
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obiettivi di sviluppo sostenibili post-2015. |
Un contesto fiscale equo:
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adozione di un piano d'azione per contrastare l'evasione e la frode fiscale, anche con misure a livello UE che consentano di passare a un sistema in base al quale il paese di imposizione coincida con quello in cui vengono generati i profitti, nonché grazie allo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali e alla stabilizzazione delle basi imponibili per le imprese e |
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scambio automatico di informazioni in materia di accordi fiscali. |
Un'Unione di cambiamento democratico:
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accordo UE «Legiferare meglio»; |
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registro sulla trasparenza obbligatorio e |
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riesame del processo decisionale in materia di organismi geneticamente modificati. |
Un'Unione economica e monetaria più profonda: prosecuzione degli sforzi per promuovere la stabilità economica e attrarre gli investitori verso l'Europa.
Per preparare il programma di lavoro la Commissione ha esaminato le circa 450 proposte che sono state presentate al PE e al Consiglio e ha proposto di ritirarne o modificarne 80. Per alcune, il ritiro è proposto perché manca la rispondenza alle priorità della nuova Commissione, mentre in molti altri casi l'impegno della Commissione verso l'obiettivo perseguito resta saldo, ma le proposte non sono di nessuna utilità se rimangono ferme sul tavolo negoziale oppure se, durante i negoziati, vengono diluite in modo da tale da non poter più raggiungere lo scopo iniziale. In casi come questi la Commissione proporrà nuove e migliori modalità di raggiungere tali obiettivi.
3. BILANCIO DELL'UE: DALLA PREPARAZIONE AL DISCARICO
3.1. Dotazione e finanziamento
Il QFP si articola in rubriche, per ognuna delle quali è previsto un massimale annuale per gli stanziamenti d'impegno. La somma dei massimali di tutte le rubriche corrisponde al massimale totale degli stanziamenti di impegno. Il bilancio dell'UE finanzia un'ampia gamma di politiche e programmi in tutta l'Unione. In base alle priorità stabilite dal PE e dal Consiglio nel QFP, la Commissione europea conduce programmi, attività e progetti specifici sul terreno. Il collegamento diretto tra il bilancio annuale e le politiche dell'UE è assicurato mediante la formazione del bilancio per attività (ABB). La nomenclatura adottata a tal fine consente una chiara individuazione dei settori di intervento dell'UE e dell'importo totale delle risorse destinate a ciascuno di essi. Il bilancio è predisposto dalla Commissione e solitamente approvato a metà dicembre dal PE e dal Consiglio ai sensi della procedura di cui all'articolo 314 del TFUE. Secondo il principio dell'equilibrio di bilancio, per ogni esercizio il totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese.
L'UE si avvale di due categorie principali di finanziamento: entrate da risorse proprie ed entrate varie. Le entrate provenienti dalle risorse proprie, che rappresentano la principale fonte di finanziamento dell'UE, vengono automaticamente accreditate a quest'ultima per consentirle di finanziare il proprio bilancio senza la necessità di una decisione successiva da parte delle autorità nazionali. L'importo complessivo delle risorse proprie necessarie per finanziare il bilancio si calcola detraendo dalle spese totali le diverse entrate. L'importo totale delle risorse proprie non può superare l'1,23 % del reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE. È possibile scindere le risorse proprie nelle seguenti categorie: risorse proprie tradizionali (ad esempio, i dazi doganali), risorsa propria basata sull'imposta sul valore aggiunto (IVA) e risorsa basata sul reddito nazionale lordo (RNL). Le entrate varie derivanti dalle attività dell'UE (ad esempio, le ammende in materia di concorrenza) rappresentano di solito una quota inferiore al 10 % delle entrate totali.
Come principio generale, l'UE non è autorizzata a contrarre prestiti sui mercati dei capitali o presso gli istituti finanziari per finanziare il proprio bilancio.
3.2. Gestione e spesa del bilancio dell'UE
Spese operative principali
I costi di esercizio dell'UE coprono le varie rubriche del QFP e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro. A partire dal 2014, la Commissione classifica le spese nel modo seguente:
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Gestione diretta: in questo caso il bilancio viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione. |
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Gestione indiretta: si riferisce ai casi in cui la Commissione conferisce il compito dell'esecuzione del bilancio a organismi di diritto dell'UE o nazionale, quali le agenzie dell'UE. |
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Gestione concorrente: tale metodo prevede che alcuni compiti di esecuzione del bilancio siano delegati agli Stati membri. Circa l'80 % delle spese rientra in questa categoria, che comprende settori quali la spesa agricola e le azioni strutturali. |
I vari agenti finanziari in seno alla Commissione
Il collegio dei commissari detiene la responsabilità politica collegiale, ma nella pratica non esercita direttamente i poteri di esecuzione del bilancio conferitigli. Esso delega ogni anno tale compito a singoli funzionari che rispondono al collegio e sono soggetti al regolamento finanziario (RF) e allo statuto del personale (SP). I membri del personale in questione, costituito in genere da direttori generali e capi servizio, sono chiamati «ordinatori delegati» (OD) e possono a loro volta delegare ulteriormente i compiti riguardanti l'esecuzione del bilancio a «ordinatori sottodelegati».
Sotto la responsabilità degli ordinatori ricade l'intero processo di gestione, dalla definizione degli interventi necessari per conseguire gli obiettivi delle politiche stabiliti dall'istituzione alla gestione delle attività intraprese da un punto di vista sia operativo sia di bilancio. Ogni ordinatore è tenuto a redigere una relazione annuale d'attività (RAA) sulle attività che rientrano sotto la sua responsabilità, in cui riferisce in merito ai risultati strategici conseguiti e alla sua ragionevole garanzia che le risorse assegnate alle attività descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e conformemente a principi di sana gestione finanziaria, e che le procedure di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Ai sensi dell'articolo 66 del RF, la Commissione trasmette una relazione riepilogativa (relazione di sintesi) sulle singole RAA al PE e al Consiglio, con cui la Commissione si assume la responsabilità politica globale della gestione del bilancio dell'UE in osservanza dell'articolo 317 del TFUE. La relazione di sintesi e le RAA sono disponibili all'indirizzo: http://ec.europa.eu/atwork/planning-and-preparing/synthesis-report/index_en.htm.
Il contabile esegue gli ordini di pagamento e di recupero emessi dagli ordinatori e ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili, convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità ed elaborare i bilanci di esercizio corrispondenti. Il contabile è inoltre tenuto a sottoscrivere i conti annuali dichiarando che presentano un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa.
Gli impegni di spesa a carico del bilancio dell'UE
Per poter assumere un impegno giuridico (ad esempio un contratto o un accordo di finanziamento) nei confronti di terzi, deve essere prevista nel bilancio annuale una linea che autorizzi l'attività in questione. Occorre altresì che a questa siano imputati fondi sufficienti a coprire la spesa. Qualora tali condizioni risultino soddisfatte, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un impegno di bilancio effettuato nel sistema contabile e solo in quel momento l'impegno giuridico può essere assunto. Nessuna spesa può essere imputata al bilancio dell'UE senza la previa adozione di un impegno di bilancio da parte dell'ordinatore.
Una volta approvato, l'impegno di bilancio è registrato nel sistema contabile e gli stanziamenti vengono utilizzati di conseguenza. Ciò, tuttavia, non ha alcuna conseguenza sui rendiconti finanziari (o libro mastro generale) dal momento che non è stata ancora sostenuta alcuna spesa.
Effettuazione di un pagamento
La Commissione partecipa alla rete SWIFT (la società mondiale di telecomunicazioni finanziarie interbancarie) ed effettua più di 2 milioni di pagamenti l'anno. Nessun pagamento può essere effettuato se non è già stato approvato un impegno di bilancio dall'ordinatore responsabile dell'operazione in questione.
Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa e può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico impegno giuridico. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l'obbligo di restituire l'anticipo di prefinanziamento all'UE. Pertanto, il prefinanziamento versato non rappresenta una spesa definitiva fino a quando non sono soddisfatte le condizioni applicabili; alla data di effettuazione del pagamento iniziale esso viene dunque iscritto all'attivo del bilancio dell'UE.
L'organismo competente dell'UE riceve una dichiarazione di spesa in cui il beneficiario indica come ha speso l'importo del prefinanziamento in conformità all'impegno giuridico. La frequenza con cui pervengono le dichiarazioni di spesa varia in funzione del tipo di azione sovvenzionata e dalle condizioni previste.
I criteri di ammissibilità sono definiti nell'atto di base, negli inviti a presentare proposte, in altri documenti per i beneficiari di sovvenzioni e/o nelle clausole contrattuali degli accordi di finanziamento oppure nella decisione di sovvenzione. Dopo essere stati analizzati, gli importi ammissibili sono iscritti come spese e il beneficiario è informato in merito a eventuali somme non ammissibili.
Il RF e altre normative applicabili, concernenti in particolare l'agricoltura e le politiche di coesione, danno il diritto di effettuare controlli sulle spese anche molti anni dopo che tali spese sono state sostenute. In caso di errori, irregolarità o frodi, vengono applicate rettifiche finanziarie o recuperi (cfr. nota 6 delle note ai rendiconti finanziari).
3.3. Rendicontazione finanziaria e responsabilità
I conti consolidati annuali dell'UE forniscono informazioni finanziarie sulle attività delle istituzioni, delle agenzie e degli altri organismi dell'UE in una prospettiva di bilancio e contabile per competenza. Essi non comprendono i conti annuali degli Stati membri.
I conti annuali dell'UE si articolano in due parti distinte ma connesse:
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i rendiconti finanziari e |
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le relazioni sull'esecuzione del bilancio, che forniscono informazioni dettagliate sull'esecuzione del bilancio. |
È responsabilità del contabile della Commissione predisporre i rendiconti finanziari e assicurare che presentino un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa dell'UE.
Oltre ai conti annuali di cui sopra, vengono preparate anche relazioni ad hoc su settori specifici, ad esempio gestione di bilancio e finanziaria, strumenti finanziari, garanzie fornite e rettifiche finanziarie.
Rendicontazione e responsabilità all'interno della Commissione:
3.4. Audit e discarico
Audit
I conti annuali dell'UE e la gestione delle risorse vengono controllati dalla Corte dei conti europea (la Corte dei conti), il suo revisore esterno, la quale redige, per il Parlamento europeo e il Consiglio:
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una relazione annuale sulle attività finanziate dal bilancio generale; |
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un parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma di dichiarazione di affidabilità, in merito I) all'attendibilità dei conti e II) alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti che comportano sia entrate riscosse da soggetti passivi sia pagamenti a beneficiari finali e |
3) |
relazioni speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti aree specifiche. |
Discarico
L'ultima fase del ciclo di vita del bilancio è il suo discarico per un determinato esercizio. L'autorità competente per il discarico all'interno dell'UE è il PE. Ciò significa che, una volta effettuati l'audit e il completamento dei conti annuali, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al PE concedere alla Commissione e agli altri organismi dell'UE il discarico per l'esecuzione del bilancio dell'UE relativo ad un determinato esercizio. La relativa decisione si basa su un esame dei conti annuali, la relazione di sintesi e la relazione di valutazione annuale della Commissione, la relazione annuale, il parere di audit e le relazioni speciali della Corte e le risposte della Commissione alle domande e alle ulteriori richieste di informazioni.
Il discarico rappresenta l'aspetto politico del controllo esterno dell'esecuzione del bilancio e costituisce la decisione mediante la quale il PE, su raccomandazione del Consiglio, «solleva» la Commissione (e gli altri organismi dell'UE) dalla sua responsabilità relativa alla gestione di un determinato bilancio segnando la fine dell'esistenza di quel bilancio. La procedura di discarico può produrre uno dei risultati seguenti: la concessione, il rinvio o il diniego del discarico. Una parte integrante della procedure di discarico del bilancio annuale al PE è costituita dalle audizioni con i commissari, che sono interrogati dai membri della Commissione per il controllo dei bilanci del PE in merito ai settori di intervento che ricadono sotto la loro responsabilità. La relazione finale di discarico con le eventuali raccomandazioni specifiche di intervento da parte della Commissione è adottata in seduta plenaria. Le raccomandazioni del Consiglio sul discarico sono adottate dall'ECOFIN. Il seguito dato sia alla relazione del PE sul discarico sia alle raccomandazioni del Consiglio in proposito viene illustrato in un'apposita relazione annuale in cui la Commissione delinea le azioni concrete intraprese per seguire le raccomandazioni.
4. RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI DELL'UE: SITUAZIONE FINANZIARIA DEL 2014
4.1. Tendenze generali
Entrate
Tendenza quinquennale delle entrate in milioni di EUR:
Nel 2014, le entrate provenienti dalla risorsa RNL hanno evidenziato un calo, mentre le entrate provenienti dalle risorse proprie sono rimaste ad un livello simile e il recupero di spese (rettifiche finanziarie e recuperi — cfr. nota 3.5 delle note ai rendiconti finanziari) è quasi raddoppiato, passando da 1,8 miliardi di euro a 3,4 miliardi di euro — a causa della fase avanzata di chiusura del periodo di programmazione 2000-2006 della politica di coesione e delle relative revoche di spese non ammissibili nonché delle importanti rettifiche imposte dalla Commissione nel campo della politica agricola.
Spese
Le principali voci di spesa sono i trasferimenti nell'ambito del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e di altri strumenti per lo sviluppo rurale, del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di coesione (FC) e del Fondo sociale europeo (FSE). Nel corso dell'esercizio finanziario 2014 questi hanno rappresentato quasi il 70 % delle spese complessive.
Il livello delle spese è stato in generale analogo a quello dello scorso anno. Tuttavia, si sono registrate diminuzioni per quanto riguarda il FESR/Fondo di coesione, a causa del fatto che le spese rilevate nel 2014 si riferiscono soltanto al periodo di programmazione 2007-2013, mentre non sono ancora state imputate spese per l'attuale periodo 2014-2020, a causa del lento avvio dei programmi (gli Stati membri hanno avviato l'attuazione soltanto nel 2015).
L'UE riconosce inoltre gli obblighi di pagamento futuri come spese non ancora indicate nella contabilità di bilancio di cassa. L'aumento degli obblighi di pagamento futuri che figurano tra i debiti relativi all'agricoltura e allo sviluppo rurale e i futuri obblighi di pagamento per i diritti a pensione acquisiti dai commissari, dai deputati al Parlamento europeo e dal personale in genere implicano costi più elevati e un risultato economico negativo (i pagamenti saranno finanziati dai bilanci futuri e non figurano ancora tra le entrate).
Risultato economico
Il risultato economico (deficit) dell'esercizio è passato da 4 365 milioni di euro nel 2013 a 11 280 milioni di euro nel 2014. La principale ragione dell'aumento è la considerevole perdita attuariale (importo netto: 9,2 miliardi di EUR) relativa alle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti che si è verificata a causa della diminuzione dei tassi di interesse. Tali fluttuazioni non sono casuali e dipendono dell'applicazione a livello internazionale delle norme contabili in vigore e dall'attuale contesto economico. In caso aumento dei tassi di interesse, l'impatto sarebbe inverso.
Inoltre, trattandosi di una stima attuariale del valore del totale delle passività in un momento preciso, il 31 dicembre 2014, che si basa su varie ipotesi valide in tale momento, tale perdita non indica un effettivo onere per il bilancio dell'UE, né va ad incidere sugli importi che nell'immediato futuro dovranno essere versati ai titolari di pensioni a titolo del bilancio dell'UE. Tali pagamenti sono già stati previsti nel QFP 2014-2020 e saranno attuati attraverso la procedura di bilancio annuale.
Attività
Gli elementi più significativi delle attività di bilancio sono le attività finanziarie (investimenti, prestiti e disponibilità liquide) e gli importi dei prefinanziamenti, che rappresentano quasi il 85 % delle attività dell'UE. L'importo dei prestiti resta stabile a circa 60 miliardi di EUR (cfr. nota 4.3.2) mentre l'importo degli strumenti finanziari finanziati dal bilancio dell'UE è aumentato di quasi 2 miliardi di EUR (cfr. nota 4.3.1). Tra le attività relative ad Immobili, impianti e macchinari figurano anche le attività riguardanti il programma Copernicus (1,5 miliardi di EUR) e le attività di Galileo in costruzione (1,5 miliardi di EUR).
Negli ultimi anni, le istituzioni dell'UE sono riuscite a mantenere a un livello basso gli importi detenuti a fine esercizio come Disponibilità liquide ed equivalenti. L'elevato saldo di cassa di 17,5 miliardi di EUR al 31 dicembre 2014 dipende dalla procedura di bilancio ed è dovuto ai contributi alle risorse relative ai saldi IVA e RNL ricevuti dagli Stati membri nel dicembre 2014 (cfr. nota 2.8.1 delle note ai rendiconti finanziari).
Disponibilità liquide ed equivalenti
163 miliardi di euro di attività e 221 miliardi di euro di passività sul bilancio UE 2014
Attività |
Passività |
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Passività
Le passività sono rappresentate principalmente da quattro voci: passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti, passività finanziarie, debiti e ratei passivi. Il cambiamento più evidente rispetto al 2013 è l'aumento da 46,8 miliardi di EUR a 58,6 miliardi di EUR delle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti, dovuto principalmente alla notevole riduzione dei tassi di interesse (cfr. sopra).
L'eccesso di passività rispetto alle attività non significa che le istituzioni dell'UE siano in difficoltà finanziaria, ma piuttosto che alcune passività saranno finanziate dai futuri bilanci annuali. Conformemente alle norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nel 2014, anche se possono essere effettivamente pagate nel 2015 (o in anni successivi) e finanziate a titolo di bilanci successivi. Gli importi più significativi da evidenziare sono le attività del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) (versate nel 2015) e le prestazioni per i dipendenti (da versare nel corso dei prossimi 30 anni e oltre).
4.2. Prefinanziamenti
La Commissione compie ogni sforzo possibile per garantire che i prefinanziamenti siano mantenuti a un livello appropriato, trovando il punto di equilibrio tra la necessità di garantire controlli sufficienti e il tempestivo riconoscimento delle spese. Va osservato che il livello dei prefinanziamenti dipende strettamente dal ciclo del QFP. Ad esempio, all'inizio del QFP è normale che sia necessario versare agli Stati membri anticipi sostanziosi nell'ambito della politica di coesione.
I prefinanziamenti totali (senza contare gli altri anticipi agli Stati membri) sul bilancio dell'UE ammontano a 45,2 miliardi di EUR, di cui il 99,8 % riguarda le attività della Commissione. Circa il 76 % dei prefinanziamenti versati dalla Commissione vengono attuati in modalità di gestione concorrente, il che significa che l'attuazione del bilancio è delegata agli Stati membri (la Commissione svolge una funzione di controllo).
Prefinanziamenti della Commissione per modalità di gestione
La parte più cospicua delle spese in modalità di gestione concorrente riguarda la spesa agricola e le azioni strutturali. Gli importi più significativi dei prefinanziamenti riguardano il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione (FESR e FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo sociale europeo (FSE).
Spesa in gestione concorrente per fondo
4.3. Strumenti finanziari
4.3.1. Strumenti finanziari finanziati dal bilancio dell'UE in gestione diretta e indiretta
L'importanza e il volume degli strumenti finanziari di esecuzione del bilancio aumentano ogni anno. Il concetto fondamentale alla base di questo nuovo approccio è che, a differenza del metodo tradizionale di attuazione del bilancio tramite la concessione di sovvenzioni e sussidi, per ogni euro del bilancio erogato tramite strumenti finanziari il beneficiario finale riceve, grazie all'effetto leva, un sostegno finanziario superiore ad un euro. Tale uso intelligente del bilancio dell'UE consente di massimizzare l'impatto dei fondi disponibili.
Attività finanziarie di strumenti finanziari finanziati dal bilancio UE disponibili per la vendita
In generale vengono utilizzati tre tipi principali di strumenti finanziari:
— |
strumenti di equity |
— |
strumenti di prestito e |
— |
strumenti di garanzia. |
I dettagli relativi a tali strumenti sono i seguenti:
Fondo di garanzia per le azioni esterne (1 996 milioni di EUR di attività)
Il Fondo di garanzia per le azioni esterne copre i prestiti garantiti dall'UE su decisione del Consiglio, in particolare le operazioni di prestito della Banca europea per gli investimenti (BEI) fuori dell'UE, i prestiti d'assistenza macrofinanziaria (AMF) e i prestiti dell'Euratom fuori dell'UE. Si tratta di uno strumento a lungo termine (parte non corrente: 1 489 milioni di EUR) gestito dalla BEI e destinato a coprire eventuali prestiti in stato di inadempienza garantiti dall'UE. Il Fondo è alimentato da pagamenti a carico del bilancio generale dell'UE (fino a coprire il 9 % dell'importo in capitale delle operazioni), dagli interessi dei collocamenti finanziari delle attività del Fondo e dagli importi recuperati presso i debitori insolventi allorché il Fondo è intervenuto in garanzia. Le eccedenza annuali vengono accreditate come entrate nel bilancio generale dell'UE.
L'Unione europea è tenuta a iscrivere una riserva di garanzia dei prestiti a paesi terzi. Questa riserva è destinata a far fronte alle esigenze di alimentazione del Fondo di garanzia e, se necessario, alle richieste di garanzia che eccedono l'importo disponibile del Fondo, per consentirne l'imputazione a bilancio. Questa riserva è compatibile con l'obiettivo di avere un livello di prestiti insoluti pari al 9 % al termine dell'esercizio.
Meccanismo di finanziamento con ripartizione del rischio (961 milioni di EUR di attività)
Il Meccanismo di finanziamento con ripartizione del rischio (RSFF) è gestito dalla BEI e il portafoglio di investimenti della Commissione viene utilizzato per coprire i rischi finanziari relativi ai prestiti e alle garanzie forniti dalla BEI ai progetti di ricerca ammissibili. Complessivamente, per l'RSFF la Commissione ha previsto un bilancio fino a 1 miliardo di EUR, di cui fino a 800 milioni di EUR a valere sul programma «Cooperazione» e fino a 200 milioni di EUR a valere sul programma «Capacità». La BEI si è impegnata a fornire lo stesso importo. Nell'ambito del QFP 2014-2020 non sono previsti nuovi stanziamenti di bilancio a favore dell'RSFF. Tenendo conto anche dei contributi EFTA e dei paesi terzi, al 31 dicembre 2014, la Commissione aveva stanziato a a favore dell'RSFF 856 milioni di EUR. Nel 2014, 375 milioni di EUR del contributo dell'UE all'RSFF sono stati trasferiti allo strumento di debito che lo ha sostituito nell'ambito di Orizzonte 2020. L'importo incluso come passività potenziale (nota 5.2.1 delle note ai rendiconti finanziari) rappresenta la perdita massima prevista al 31 dicembre 2014 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti o alle garanzie forniti dalla BEI nel quadro del RSFF. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione è limitato all'importo che fornisce come contributo al meccanismo.
Orizzonte 2020 (643 milioni di EUR di attività)
Orizzonte 2020 è un nuovo strumento di equity previsto dal QFP 2014-2020. Considerato un mezzo per stimolare la crescita economica e creare posti di lavoro, Orizzonte 2020 ha l'appoggio politico dei leader europei e dei membri del PE. Questi, avendo riconosciuto che la ricerca è un investimento per il futuro, ne hanno fatto il fulcro del programma dell'UE per una crescita e un'occupazione intelligenti, sostenibili e inclusive. Abbinando ricerca e innovazione, Orizzonte 2020 contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo ponendo l'accento sull'eccellenza scientifica, la leadership industriale e sulle strategie che permettono di affrontare le problematiche della nostra società. L'obiettivo è quello di garantire che l'Europa crei le condizioni per una produzione scientifica di livello mondiale della scienza, elimini gli ostacoli all'innovazione e renda più facile per i settori pubblico e privato collaborare alla creazione di prodotti innovativi. Orizzonte 2020 è gestito dal FEI.
Sportello MET per l'avviamento (524 milioni di EUR di attività)
Lo sportello MET per l'avviamento riguarda il programma Crescita e occupazione, il programma pluriennale per le imprese e l'imprenditorialità (MAP), il programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) e il progetto pilota di trasferimento di tecnologie, in gestione fiduciaria al FEI, che sostengono la creazione e il finanziamento di PMI in fase d'avviamento investendo in idonei fondi di capitali di rischio specializzati.
Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (235 milioni di EUR di attività)
Lo strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE emette garanzie per attenuare i rischi in termini di entrate nei primi anni dei progetti per la rete transeuropea dei trasporti. Più precisamente, la garanzia coprirebbe interamente le linee di credito stand-by, alle quali si ricorrerebbe soltanto nel caso che il flusso di cassa fosse insufficiente per assicurare il servizio del debito di grado anteriore (senior debt). Lo strumento è un prodotto finanziario operato congiuntamente dalla Commissione e dalla BEI. L'apporto di capitale per lo strumento LGTT per il periodo di finanziamento 2007-2013 è stato inizialmente fissato a 1 miliardo di EUR, diviso equamente tra la Commissione e la BEI. Il regolamento rettificativo (UE) n. 670/2012 ha riassegnato 200 milioni di EUR all'iniziativa Project Bond e altri 50 milioni di EUR per la concessione di finanziamenti, di modo che il contributo totale dell'UE ancora disponibile per lo strumento ammonta a 250 milioni di EUR.
Al 31 dicembre 2014, la Commissione aveva stanziato 212 milioni di EUR a favore dello strumento LGTT. L'importo riconosciuto come passività potenziale (nota 5.2.1 delle note ai rendiconti finanziari) rappresenta la perdita massima prevista al 31 dicembre 2014 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti forniti dalla BEI nel quadro delle operazioni LGTT. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione è limitato all'importo che fornisce quale contributo allo strumento.
Strumenti finanziari (SF) per tipo
in milioni di EUR |
|||
|
Totale delle attività |
Totale delle passività |
Garanzie fornite |
Prestiti/equity/strumenti di assistenza tecnica: |
|
|
|
MEDA Strumento di cooperazione economica e finanziaria nell'ambito del partenariato euromediterraneo |
290 |
(3) |
|
Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI) |
167 |
(7) |
|
|
457 |
(9) |
|
Strumenti di prestito: Prestiti di sostegno alle PMI |
19 |
— |
|
Strumenti di equity: |
|
|
|
Strumento a favore delle PMI innovative e a forte crescita nell'ambito del Programma quadro per la competitività e l'innovazione |
323 |
(0) |
|
COSME — Programma per la competitività delle imprese e delle PMI |
31 |
— |
|
Fondo europeo per l'Europa sudorientale (EFSE) |
118 |
— |
|
Fondo per la crescita delle imprese nell'ambito dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali |
10 |
0 |
|
Fondo per l'innovazione imprenditoriale (EIF) nell'ambito dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali |
21 |
0 |
|
European Technology Start up Facility 1998 (ETF) |
19 |
(0) |
|
Fondo mondiale per l'efficienza energetica e l'energia rinnovabile (GEEREF) |
72 |
— |
|
Programma quadro pluriennale (MAP) Strumento di equity |
183 |
(0) |
|
Fondo Marguerite |
37 |
— |
|
Strumento europeo Progress di microfinanza (PMF) per l'occupazione e l'inclusione sociale |
60 |
— |
|
SE4F — Fondo Green for Growth per la regione del vicinato orientale |
52 |
— |
|
Fondo europeo per l'efficienza energetica |
89 |
— |
|
Progetti pilota di trasferimento di tecnologie |
2 |
(0) |
|
Iniziativa di microfinanziamento per l'Asia Debt Fund |
10 |
— |
|
SANAD — MENA Fondo per le micro, piccole e medie imprese |
9 |
— |
|
|
1 035 |
(1) |
|
Strumenti di garanzia: |
|
|
|
Strumento di garanzia per le PMI nell'ambito del Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP SMEG) |
151 |
(259) |
— |
Strumento di garanzia dei prestiti del COSME — Programma per la competitività delle imprese e delle PMI |
39 |
(1) |
(42) |
Orizzonte 2020 — Finanziamento dell'UE per l'innovazione |
478 |
(11) |
(98) |
Orizzonte 2020 — Garanzia per le PMI |
165 |
(1) |
(267) |
Strumento di garanzia dei prestiti per i progetti TEN-T (LGTT) |
235 |
(3) |
(209) |
Strumento di garanzia nell'ambito dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali |
21 |
(2) |
(10) |
Programma pluriennale (MAP) a favore delle imprese |
26 |
(41) |
— |
Strumento di finanziamento del capitale naturale |
3 |
— |
— |
Strumento Project Bond (PBI) |
149 |
(2) |
(138) |
Strumento di finanziamento privato per l'efficienza energetica (Private Finance for Energy Efficiency instruments, PF4EE) |
6 |
(0) |
— |
European Progress Microfinance Mandate (PMF TA) |
13 |
(9) |
— |
Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility, RSFF) |
961 |
(32) |
(883) |
Strumento di garanzia per le PMI |
60 |
(15) |
— |
|
2 309 |
(376) |
(1 647) |
Totale |
3 820 |
(386) |
(1 647) |
Fondo di garanzia per le azioni esterne |
1 996 |
(25) |
(19 198) |
4.3.2. Attività di assunzione ed erogazione di prestiti gestite dalla Commissione
L'UE ha facoltà, secondo il trattato UE, di adottare operazioni di prestito che mobilitino le risorse finanziarie necessarie per l'espletamento di mandati specifici. La Commissione, per conto dell'UE, gestisce attualmente tre programmi principali — Assistenza macrofinanziaria (AMF), Assistenza alla bilancia dei pagamenti (BdP) e Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) — nell'ambito dei quali può concedere prestiti e finanziarli emettendo strumenti di debito sui mercati dei capitali o presso istituzioni finanziarie.
Le attività dell'UE di assunzione ed erogazione di prestiti sono operazioni fuori bilancio. Il capitale necessario per finanziare le operazioni di concessione di prestiti dell'UE nell'ambito dei suddetti programmi viene raccolto sui mercati dei capitali o presso istituti finanziari. L'UE non può contrarre prestiti per finanziare le proprie spese di bilancio ordinarie o un eventuale deficit di bilancio. L'ammontare dei prestiti assunti varia da collocamenti privati per importi fino a 500 milioni di EUR a prestiti obbligazionari di dimensioni benchmark (a partire da 1 miliardo di EUR). In generale, i fondi raccolti sono girati in prestito al paese beneficiario «back-to-back», ossia con la stessa cedola, la stessa scadenza e lo stesso importo. Nonostante la metodologia «back-to-back», il servizio del debito dello strumento di finanziamento rappresenta un impegno giuridico da parte dell'UE, che garantisce l'esecuzione piena e integrale di tutti i pagamenti. La Commissione ha messo in atto procedure che garantiscono la restituzione del prestito anche in caso di inadempienza. Per ogni programma nazionale, le decisioni del PE, del Consiglio e della Commissione determinano l'importo complessivo garantito, il numero (massimo) di rate da versare e la scadenza (media) massima del pacchetto di prestiti. Successivamente la Commissione e il paese beneficiario trovano un accordo sui parametri del prestito/finanziamento, comprese le rate e il pagamento delle tranche. Inoltre, tutte le rate del prestito, meno la prima, dipendono dal rispetto di condizioni rigorose, con termini e condizioni concordati analoghi al sostegno del Fondo monetario internazionale (FMI), nel quadro di un'assistenza finanziaria congiunta UE/FMI, che rappresentano un ulteriore fattore che incide sui tempi del finanziamento. I tempi e le scadenze dell'emissione dipendono quindi dalla corrispondente attività di prestito dell'UE. I finanziamenti sono denominati esclusivamente in euro e il ventaglio delle scadenze è compreso tra 3 a 30 anni.
I prestiti UE rappresentano impegni diretti e incondizionati dell'UE e sono garantiti dai 28 Stati membri. I prestiti assunti per finanziare i prestiti ai paesi terzi sono coperti dal Fondo di garanzia per le azioni esterne. Nell'eventualità in cui uno Stato membro beneficiario vada in default, il servizio del debito verrà, ove possibile, prelevato dal saldo di tesoreria disponibile della Commissione. Qualora ciò non fosse possibile, la Commissione preleverà i fondi necessari presso gli Stati membri. Gli Stati membri dell'UE sono giuridicamente tenuti, in conformità alla normativa sulle risorse proprie dell'UE [articolo 12 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio], a mettere a disposizione fondi sufficienti per rispettare gli obblighi dell'UE. Gli investitori sono pertanto esposti solo al rischio di credito dell'UE e non a quello dei beneficiari dei prestiti finanziati. L'erogazione di prestiti «back-to-back» garantisce che il bilancio dell'UE non assuma a proprio carico rischi di interessi o rischi di cambio.
Bilancia dei pagamenti
Lo strumento BdP, uno strumento finanziario strategico, offre assistenza finanziaria a medio termine agli Stati membri dell'UE. Esso permette di concedere prestiti agli Stati membri che si trovano in difficoltà per quanto riguarda la loro bilancia dei pagamenti o i loro movimenti di capitale o che corrono seri rischi di trovarsi in tale situazione di difficoltà. Possono beneficiare di tale meccanismo soltanto gli Stati membri che non hanno adottato l'euro. L'assistenza alla bilancia dei pagamenti alla Lettonia è stata concessa prima dell'introduzione dell'euro del 1o gennaio 2014. L'importo totale massimo dei prestiti concessi a titolo di questo strumento è limitato a 50 miliardi di EUR. I prestiti assunti relativi a tali prestiti BdP sono garantiti dal bilancio dell'UE e pertanto al 31 dicembre 2014 il bilancio è esposto a un rischio massimo di 8,6 miliardi di EUR nei confronti di tali prestiti (l'importo di 8,4 miliardi di EUR riportato sotto è il valore nominale).
(in milioni di EUR) |
||||
|
Ungheria |
Lettonia |
Romania |
Totale |
Totale prestiti erogati |
6 500 |
3 100 |
8 400 |
18 000 |
Erogati al 31 dicembre 2013 |
5 500 |
2 900 |
5 000 |
13 400 |
Erogati nel 2014 |
— |
— |
— |
— |
Prestiti erogati al 31 dicembre 2014 |
5 500 |
2 900 |
5 000 |
13 400 |
Prestiti rimborsati al 31 dicembre 2014 |
(4 000) |
(1 000) |
— |
(5 000) |
Importo al 31 dicembre 2014 |
1 500 |
1 900 |
5 000 |
8 400 |
Segue tabella che riporta il piano di rimborso dei prestiti.
Tra novembre 2008 e maggio 2009, è stata concessa assistenza finanziaria per 14,6 miliardi di EUR a Ungheria, Lettonia e Romania, di cui 13,4 miliardi di EUR sono stati erogati entro il primo semestre del 2011. Va osservato che il programma di assistenza BdP per l'Ungheria è scaduto nel novembre 2010 (con un importo non utilizzato di 1 miliardo di EUR) e che i primi due rimborsi sono stati versati come previsto — il primo di 2 miliardi di EUR nel dicembre 2011 e il secondo di 2 miliardi di EUR nel novembre 2014. Il programma di assistenza BdP per la Lettonia è scaduto nel novembre 2012 (con un importo non utilizzato di 200 miliardi di EUR) e anche in questo caso i primi due rimborsi — il primo di 1 miliardo di EUR nell'aprile 2014 e il secondo di 1,2 miliardi di EUR nel gennaio 2015 — sono stati versati in tempo. Il programma di prima assistenza BdP per la Romania è scaduto nel maggio 2012. Tutte le risorse accordate, pari a 5 miliardi di EUR, sono state erogate. Il primo rimborso di 1,5 miliardi di EUR è stato percepito come previsto nel gennaio 2015.
Per sostenere il rilancio della crescita economica, nel febbraio 2011 la Romania ha richiesto, nell'ambito dello strumento BdP, un programma di assistenza finanziaria precauzionale (PFA) di follow-up. Il 12 maggio 2011, il Consiglio ha deciso di rendere disponibile uno stanziamento di assistenza precauzionale UE a titolo dello strumento BdP pari a 1,4 miliardi di EUR (decisione 2011/288/UE del Consiglio). Tale stanziamento è tuttavia scaduto alla fine del marzo 2013, senza essere utilizzato. Dopo la seconda richiesta di assistenza precauzionale della Romania, presentata il 22 ottobre 2013, il Consiglio ha deciso di fornire un nuovo stanziamento di assistenza precauzionale UE a titolo dello strumento BdP per un importo massimo di 2 miliardi di EUR (decisione 2013/531/UE del Consiglio), che rimarrà disponibile per l'attivazione fino al 30 settembre 2015. Se ne sarà richiesta l'attivazione, tale sostegno sarà concesso in forma di prestito con scadenza media massima di otto anni. Poiché tale programma di assistenza precauzionale di 2 miliardi di EUR è attualmente l'unico programma attivo nell'ambito dello strumento BdP, si tratta dell'unico importo ancora disponibile.
Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria
(in milioni di EUR) |
|||
|
Irlanda |
Portogallo |
Totale |
Totale prestiti erogati |
22 500 |
26 000 |
48 500 |
Erogati al 31 dicembre 2013 |
21 700 |
22 100 |
43 800 |
Erogati nel 2014 |
800 |
2 200 |
3 000 |
Prestiti erogati al 31 dicembre 2014 |
22 500 |
24 300 |
46 800 |
Prestiti rimborsati al 31 dicembre 2014 |
— |
— |
— |
Prestiti scaduti al 31 dicembre 2014 |
22 500 |
24 300 |
46 800 |
Segue tabella che riporta il piano di rimborso dei prestiti.
L'11 maggio 2010 il Consiglio ha adottato il MESF per preservare la stabilità finanziaria in Europa [regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio]. Questo meccanismo si basa sull'articolo 122, paragrafo 2, del TFUE e permette di concedere un'assistenza finanziaria a uno Stato membro che si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà causate da circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo. L'assistenza può prendere la forma di un prestito o di una linea di credito. La Commissione contrae prestiti di fondi sui mercati dei capitali o presso le istituzioni finanziarie per conto dell'UE e presta tali fondi allo Stato membro beneficiario. Per ogni paese che riceve un prestito nell'ambito del MESF, viene effettuata una valutazione trimestrale sul rispetto delle condizioni politiche relative al prestito prima dell'erogazione della rata successiva.
Le conclusioni del Consiglio ECOFIN del 9 maggio 2010 limitano lo strumento a 60 miliardi di EUR, ma il limite giuridico è stabilito dall'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, che limita l'esposizione creditizia dei prestiti o delle linee di credito al margine disponibile in relazione al massimale delle risorse proprie. I prestiti assunti relativi a prestiti erogati nell'ambito del MESF sono garantiti dal bilancio dell'UE e pertanto al 31 dicembre 2014 il bilancio è esposto a un rischio massimo di 47,5 miliardi di EUR nei confronti di tali prestiti (l'importo di 46,8 miliardi di EUR di cui sopra è il valore nominale). Dato che i prestiti assunti nell'ambito del MESF sono garantiti dal bilancio dell'UE, il PE esamina le azioni della Commissione nell'ambito del MESF ed esercita il suo controllo in materia di bilancio e di procedura di discarico. Poiché entrambi i programmi MESF sono scaduti, nella tabella non figurano importi disponibili.
Il Consiglio ha stabilito, mediante decisione di esecuzione, di concedere all'Irlanda un prestito di importo massimo di 22,5 miliardi di EUR nel dicembre 2010 e di concedere al Portogallo un prestito di importo massimo di 26 miliardi di EUR nel maggio 2011. Le decisioni di esecuzione iniziali hanno fissato un margine d'interesse in modo da avere condizioni analoghe a quelle del sostegno del FMI. Con l'adozione delle decisioni di esecuzione n. 682/2011 e n. 683/2011 dell'11 ottobre 2011, il Consiglio ha abolito retroattivamente il margine d'interesse ed ha esteso la scadenza media massima da 7,5 anni a 12,5 anni e la scadenza delle singole tranche fino a 30 anni. Con l'adozione delle decisioni di esecuzione 2013/313/UE e 2013/323/UE del 21 giugno 2013, il Consiglio ha ulteriormente prorogato da 7 anni a 19,5 anni la scadenza media massima dei prestiti MESF all'Irlanda e al Portogallo. Questa estensione regolarizza il profilo dei rimborsi del debito di entrambi i paesi e abbassa il fabbisogno di finanziamento negli anni successivi al programma.
Le ultime tre rate sono state versate nel 2014: 0,8 miliardi di EUR per l'Irlanda e 1,8 miliardi di EUR per il Portogallo nel marzo 2014 e 0,4 miliardi di EUR per il Portogallo nel novembre 2014. Nell'ambito dell'assistenza finanziaria concessa al Portogallo, 1,7 miliardi di EUR sono scaduti senza essere richiesti. Attualmente non vi sono importi disponibili a titolo del MESF.
La seguente tabella riporta una panoramica del calendario di rimborso previsto in valore nominale per gli importi dei prestiti MESF e BdP (in miliardi di EUR) in corso alla data della firma di tali conti:
Anno |
BdP |
MESF |
Totale |
|||||
Ungheria |
Lettonia |
Romania |
Totale |
Irlanda |
Portogallo |
Totale |
||
2015 |
|
|
|
0 |
5,0 |
|
5,0 |
5,0 |
2016 |
1,5 |
|
|
1,5 |
|
4,75 |
4,75 |
6,25 |
2017 |
|
|
1,15 |
1,15 |
|
|
0 |
1,15 |
2018 |
|
|
1,35 |
1,35 |
3,9 |
0,6 |
4,5 |
5,85 |
2019 |
|
0,5 |
1,0 |
1,5 |
|
|
0 |
1,5 |
2021 |
|
|
|
0 |
3,0 |
6,75 |
9,75 |
9,75 |
2022 |
|
|
|
0 |
|
2,7 |
2,7 |
2,7 |
2024 |
|
|
|
0 |
0,8 |
1,8 |
2,6 |
2,6 |
2025 |
|
0,2 |
|
0,2 |
|
|
0 |
0,2 |
2026 |
|
|
|
0 |
2,0 |
2,0 |
4,0 |
4,0 |
2027 |
|
|
|
0 |
1,0 |
2,0 |
3,0 |
3,0 |
2028 |
|
|
|
0 |
2,3 |
|
2,3 |
2,3 |
2029 |
|
|
|
0 |
|
0,4 |
0,4 |
0,4 |
2032 |
|
|
|
0 |
3,0 |
|
3,0 |
3,0 |
2038 |
|
|
|
0 |
|
1,8 |
1,8 |
1,8 |
2042 |
|
|
|
0 |
1,5 |
1,5 |
3,0 |
3,0 |
Totale |
1,5 |
0,7 |
3,5 |
5,7 |
22,5 |
24,3 |
46,8 |
52,5 |
Assistenza macrofinanziaria (AMF)
L'assistenza AMF è uno strumento finanziario strategico di sostegno generale e non vincolato alla bilancia dei pagamenti e/o al bilancio, a beneficio di paesi terzi partner geograficamente vicini all'UE. Essa viene erogata sotto forma di prestiti o sovvenzioni a medio o lungo termine, ovvero di un'adeguata combinazione di entrambi e generalmente integra i finanziamenti previsti nel quadro di un programma di riforma e adeguamento che beneficia del supporto del FMI. Tali prestiti sono garantiti dal Fondo di garanzia per le azioni esterne (cfr. nota 2.4 dei rendiconti finanziari).
4.3.3. Meccanismi intergovernativi di stabilità finanziaria esterni al quadro del trattato UE: fondo europeo di stabilità finanziaria e meccanismo europeo di stabilità
Il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) è stato creato dagli Stati membri dell'area dell'euro per salvaguardare la stabilità finanziaria in Europa fornendo assistenza finanziaria agli Stati membri dell'area dell'euro. Il FESF non è un organismo dell'UE ed è completamente distinto e non consolidato nei conti dell'UE. Il fondo non è garantito dal bilancio dell'UE. Di conseguenza, esso non ha alcun impatto sui conti dell'UE, a parte eventuali proventi di sanzioni descritti più avanti. Con l'entrata in vigore del MES (vedi sotto), il FESF non ha fornito nuova assistenza finanziaria dopo il 1o luglio 2013.
La Commissione è responsabile della negoziazione delle condizioni politiche alle quali è subordinata l'assistenza finanziaria e del monitoraggio del rispetto di tali condizioni. Il regolamento (UE) n. 1173/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio consente l'imposizione di sanzioni sotto forma di ammende agli Stati membri la cui moneta è l'euro. Tali ammende, pari allo 0,2 % del PIL dello Stato membro nell'anno precedente, possono essere imposte se uno Stato membro non ha adottato misure adeguate per correggere un disavanzo di bilancio eccessivo o in caso di manipolazioni delle statistiche. Analogamente, il regolamento n. 1174/2011 sugli squilibri macroeconomici impone a uno Stato membro dell'area dell'euro un'ammenda annuale pari allo 0,1 % del PIL nel caso in cui tale Stato non abbia adottato le misure correttive richieste o presenti un piano d'azione correttivo insufficiente. Il regolamento n. 1177/2011 ha aggiornato il regolamento n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi. Anche l'aggiornamento di tale regolamento prevede inoltre la possibilità di comminare ammende a Stati membri della zona euro (pari allo 0,2 % del PIL più una componente variabile). Tali ammende sono assegnate al bilancio dell'UE per poi essere trasferite al FESF. Ciò significherebbe che tali importi verrebbero iscritti nel bilancio sia come entrate sia come spese e pertanto non avrebbero alcun impatto sul risultato di bilancio complessivo. Allo stesso modo essi non avrebbero alcun impatto sul risultato economico presentato nei rendiconti finanziari dell'UE.
il meccanismo europeo di stabilità (MES) è un'organizzazione intergovernativa di diritto pubblico internazionale al di fuori del quadro del trattato UE. Il trattato MES è stato firmato da 17 Stati membri della zona euro ed è divenuto operativo nell'ottobre 2012. Il MES ha assunto i compiti svolti dal MESF e dal FESF, diventando l'unico meccanismo permanente atto a rispondere a nuove richieste di assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro. Di conseguenza, l'EFSF e il MESF non si impegneranno in nuovi programmi di finanziamento né a stipulare nuovi accordi di prestito. Va inoltre sottolineato che il bilancio dell'UE non garantirà i prestiti assunti nell'ambito del MES. Poiché ha una propria personalità giuridica ed è finanziato direttamente dagli Stati membri della zona euro, il meccanismo non è un organismo dell'UE e non ha alcun impatto sui conti o sul bilancio dell'Unione europea, a parte eventuali proventi di sanzioni descritti più avanti.
Le ammende riscosse transiteranno bilancio dell'UE per essere poi trasferite al MES una volta che il FESF non sarà più operativo. Inoltre, il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance prevede il pagamento di sanzioni da parte delle «parti contraenti» se lo Stato membro non adotta le misure necessarie per rimediare a una violazione del criterio del disavanzo. Le sanzioni imposte (che non possono superare lo 0,1 % del PIL) saranno assegnate al MES se applicate a Stati membri dell'area dell'euro (e pertanto non avranno alcun impatto sul risultato di bilancio dell'UE, come nel caso del FESF) o al bilancio dell'UE nel caso di Stati membri non appartenenti alla zona euro. In quest'ultimo caso, l'importo della sanzione costituirà un'entrata di bilancio e verrà pertanto iscritto come tale nei conti.
5. CONTESTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO UE
Contesto macroeconomico
Nel contesto della crisi del debito sovrano, la crescita economica degli Stati membri dell'UE ha subito un rallentamento dal 2012 al 2013 per poi aumentare dal 2013 al 2014. Questa situazione economica generale che ha interessato gli Stati membri trova riscontro nelle entrate derivanti dalle risorse proprie dell'UE, che ha condotto ad un leggero aumento delle risorse proprie tradizionali e delle entrate IVA. Poiché le entrate provenienti dalla risorsa RNL rappresentano una componente residua che è direttamente collegata al livello totale degli stanziamenti di pagamento adottato dall'autorità di bilancio (stanziamenti che sono stati ridotti dagli Stati membri nel QFP 2014-2020), nel 2014 l'importo delle entrate provenienti dalla risorsa RNL è diminuito.
Il rafforzamento del patto di stabilità e crescita nell'UE getta le basi per la sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri dell'UE interessati. Il patto di bilancio mira a consolidare le finanze pubbliche degli Stati membri e permetterà a questi ultimi di aumentare il PIL negli anni a venire.
La politica della Banca centrale europea (BCE) di mantenere i tassi d'interesse ad un livello basso sostiene la stabilizzazione dell'economia della zona euro. Nell'ambito del proprio mandato, la BCE contribuisce allo stimolo della crescita della zona euro.
Prodotto interno lordo dell'UE 28 ai prezzi di mercato
Entrate provenienti dalla risorsa RNL
Richieste di pagamento inevase
A causa del contesto macroeconomico prevalente nell'UE, la pressione sui bilanci nazionali degli Stati membri determina una pressione sugli stanziamenti di pagamento del bilancio UE. L'andamento della situazione economica ha un effetto immediato sulle richieste di pagamento ricevute dagli Stati membri e dagli altri beneficiari. Il totale delle richieste di pagamento inevase alla fine dell'anno è aumentato, passando dai 24,3 miliardi di EUR del 2013 ai 25,8 miliardi di EUR del 2014. Anche se vi saranno sempre richieste inevase a causa del fatto che molti importi vengono dichiarati a ridosso della chiusura dell'esercizio, la ragione principale degli importi eccezionali osservati negli ultimi anni è la carenza di stanziamenti di pagamento.
Le richieste di pagamento inevase devono essere finanziate con i bilanci futuri. Tenendo conto di questa situazione, nel maggio 2015 il PE, il Consiglio e la Commissione hanno concordato un piano di pagamento per riportare il bilancio dell'UE su un sentiero sostenibile. Per l'UE è estremamente importante tenere conto delle esigenze a lungo termine relative agli stanziamenti di pagamento poiché sono queste che sono decise dall'autorità di bilancio e senza di esse non possono essere effettuati né pagamenti né trasferimenti di liquidità. Una volta approvati, gli stanziamenti sono automaticamente trasformati in liquidità a disposizione dell'UE tramite il processo di riscossione mensile delle risorse proprie.
All'interno della Commissione, le previsioni dei flussi di cassa a breve termine si svolgono a cadenza settimanale (a volte giornaliera) al fine di garantire che gli obblighi di pagamento immediato dell'UE possano essere soddisfatti nel rispetto dei limiti agli stanziamenti di pagamento previsti dal bilancio. Le previsioni a breve termine rappresentano il criterio utilizzato per stimare l'importo delle risorse proprie che viene richiesto mensilmente agli Stati membri. Il primo giorno lavorativo di ogni mese, gli Stati membri devono versare sui conti della Commissione dedicati alle risorse proprie un dodicesimo dell'importo totale delle risorse basate sull'IVA o sull'RNL iscritte al bilancio dell'Unione. In base alla situazione di tesoreria della Commissione, gli Stati membri possono essere invitati ad anticipare di uno o due mesi, nel primo trimestre dell'esercizio, le risorse basate sull'IVA e sull'RNL. Tali anticipi andranno detratti dalle richieste di fondi dei mesi successivi, in base al fabbisogno di cassa previsto.
A medio e a lungo termine, la Commissione controlla in dettaglio il fabbisogno di pagamenti dell'UE nel quadro delle sue normali attività. Ad esempio, tale controllo è previsto per la preparazione delle proposte della Commissione relative al QFP, nel quadro della preparazione del bilancio annuale e dei bilanci rettificativi. Nella fase di negoziazione del QFP, i modelli utilizzati e le ipotesi su cui si basano vengono regolarmente controllati e, se necessario, aggiornati. I risultati della simulazione prendono poi la via dei negoziati di bilancio in cui vengono fissati i massimali di pagamento del QFP.
NOTE AI CONTI CONSOLIDATI
I conti consolidati annuali dell'Unione europea per l'esercizio 2014 sono stati elaborati in base alle informazioni presentate dalle istituzioni e organismi a norma dell'articolo 148, paragrafo 2, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell'Unione europea. Si dichiara pertanto che detti conti sono stati elaborati conformemente al titolo IX di detto regolamento finanziario e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nelle note ai rendiconti finanziari.
Il sottoscritto ha ottenuto dai contabili di tali istituzioni e organismi, che ne hanno certificato l'attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività dell'Unione europea e l'esecuzione del bilancio.
Con la presente il sottoscritto dichiara che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti della Commissione europea, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti presentano un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa dell'Unione europea.
[firmato]
Manfred KRAFF
Contabile della Commissione
17 luglio 2015
RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE (1)
INDICE
STATO PATRIMONIALE | 24 |
CONTO ECONOMICO | 25 |
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA | 26 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITA' NETTE | 27 |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI | 28 |
1. |
PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI | 28 |
2. |
NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE | 39 |
3. |
NOTE AL CONTO ECONOMICO | 61 |
4. |
NOTE AL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA | 73 |
5. |
ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI E ALTRE INFORMAZIONI DI RILIEVO | 73 |
6. |
TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE | 77 |
7. |
GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI | 83 |
8. |
INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 94 |
9. |
FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO | 96 |
10. |
AMBITO DEL CONSOLIDAMENTO | 96 |
STATO PATRIMONIALE
(in milioni di EUR) |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
ATTIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
|
Attività immateriali |
2.1 |
282 |
237 |
Immobili, impianti e macchinari |
2.2 |
7 937 |
6 104 |
Investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile |
2.3 |
409 |
349 |
Attività finanziarie |
2.4 |
56 438 |
59 844 |
Prefinanziamenti |
2.5 |
18 358 |
38 072 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
2.6 |
1 198 |
498 |
|
|
84 623 |
1 05 104 |
ATTIVITÀ CORRENTI |
|
|
|
Attività finanziarie |
2.4 |
11 811 |
5 571 |
Prefinanziamenti |
2.5 |
34 237 |
21 367 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
2.6 |
14 380 |
13 182 |
Scorte |
2.7 |
128 |
128 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
2.8 |
17 545 |
9 510 |
|
|
78 101 |
49 758 |
TOTALE ATTIVITA' |
|
1 62 724 |
1 54 862 |
PASSIVITÀ NON CORRENTI |
|
|
|
Pensioni e altre prestazioni per i dipendenti |
2.9 |
(58 616) |
(46 818) |
Accantonamenti |
2.10 |
(1 537) |
(1 323) |
Passività finanziarie |
2.11 |
(51 851) |
(56 369) |
|
|
(1 12 005) |
(1 04 510) |
PASSIVITÀ CORRENTI |
|
|
|
Accantonamenti |
2.10 |
(745) |
(545) |
Passività finanziarie |
2.11 |
(8 828) |
(3 163) |
Debiti |
2.12 |
(43 180) |
(36 213) |
Ratei e risconti passivi |
2.13 |
(55 973) |
(56 282) |
|
|
(1 08 726) |
(96 204) |
TOTALE PASSIVITÀ |
|
(2 20 730) |
(2 00 714) |
ATTIVITA' NETTE |
|
(58 006) |
(45 852) |
Riserve |
2.14 |
4 435 |
4 073 |
Importi da richiedere agli Stati membri (2) |
2.15 |
(62 441) |
(49 925) |
ATTIVITA' NETTE |
|
(58 006) |
(45 852) |
CONTO ECONOMICO
(in milioni di EUR) |
|||
|
Note |
2014 |
2013 (in seguito a riclassificazione) (20) |
ENTRATE |
|
|
|
Entrate derivanti da transazioni non commerciali |
|
|
|
Risorse RNL |
3.1 |
1 04 688 |
1 10 194 |
Risorse proprie tradizionali |
3.2 |
17 137 |
15 467 |
Risorse IVA |
3.3 |
17 462 |
14 019 |
Ammende |
3.4 |
2 297 |
2 757 |
Recupero spese |
3.5 |
3 418 |
1 777 |
Altro |
3.6 |
5 623 |
4 045 |
Totale |
|
1 50 625 |
1 48 259 |
|
|
|
|
Entrate derivanti da operazioni commerciali |
|
|
|
Entrate finanziarie |
3.7 |
2 298 |
1 991 |
Altro |
3.8 |
1 066 |
1 443 |
Totale |
|
3 364 |
3 434 |
|
|
1 53 989 |
1 51 693 |
SPESE (22) |
|
|
|
Attuazione da parte degli Stati membri |
3.9 |
|
|
Fondo europeo agricolo di garanzia |
|
(44 465) |
(45 067) |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e da altri strumenti per lo sviluppo rurale |
|
(14 046) |
(13 585) |
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
|
(43 345) |
(47 767) |
Fondo sociale europeo |
|
(12 651) |
(12 126) |
Altro |
|
(2 307) |
(1 525) |
Attuazione da parte della Commissione e delle agenzie esecutive |
3.10 |
(15 311) |
(12 519) |
Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE |
3.11 |
(1 025) |
(656) |
Effettuate da paesi terzi e organizzazioni internazionali |
3.11 |
(2 770) |
(2 465) |
Effettuate da altre entità |
3.11 |
(1 799) |
(1 694) |
Costi personale e pensioni |
3.12 |
(9 662) |
(9 058) |
Variazioni delle ipotesi attuariali relative alle prestazioni per i dipendenti |
3.13 |
(9 170) |
(2 033) |
Oneri finanziari |
3.14 |
(2 926) |
(2 383) |
Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate |
3.15 |
(640) |
(608) |
Altri oneri |
3.16 |
(5 152) |
(4 572) |
|
|
(1 65 269) |
(1 56 058) |
RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO |
|
(11 280) |
(4 365) |
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
(in milioni di EUR) |
|||
|
Note |
2014 |
2013 |
Risultato economico dell'esercizio |
|
(11 280) |
(4 365) |
Flussi di cassa da attività operative |
4.2 |
|
|
Ammortamento |
|
61 |
48 |
Deprezzamento |
|
408 |
401 |
(Aumento)/diminuzione prestiti |
|
(1 298) |
20 |
(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti |
|
6 844 |
(1 695) |
(Aumento)/diminuzione crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
|
(1 898) |
923 |
(Aumento)/diminuzione scorte |
|
— |
10 |
Aumento/(diminuzione) passività derivanti dalle pensioni e dalle prestazioni per i dipendenti |
|
11 798 |
4 315 |
Aumento/(diminuzione) accantonamenti |
|
414 |
(196) |
Aumento/(diminuzione) passività finanziarie |
|
1 146 |
(330) |
Aumento/(diminuzione) debiti |
|
6 967 |
14 655 |
Aumento/(diminuzione) ratei e risconti passivi |
|
(309) |
(12 154) |
Eccedenza di bilancio 2011 considerata come entrata non monetaria nel 2012 |
|
(1 005) |
(1 023) |
Altri movimenti non monetari |
|
130 |
(50) |
Attività di investimento |
4.3 |
|
|
(Aumento)/diminuzione attività immateriali e immobili, impianti e macchinari |
|
(2 347) |
(624) |
(Aumento)/diminuzione investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile |
|
(60) |
43 |
(Aumento)/diminuzione attività finanziarie disponibili per la vendita |
|
(1 536) |
(1 142) |
FLUSSI DI CASSA NETTI |
|
8 035 |
(1 164) |
Aumento/(diminuzione) netti contabilità liquide ed equivalenti |
|
8 035 |
(1 164) |
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio |
2.8 |
9 510 |
10 674 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
2.8 |
17 545 |
9 510 |
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE
(in milioni di EUR) |
|||||
|
Riserve (A) |
Importi da richiedere agli Stati membri (B) |
Attività nette = (A)+(B) |
||
|
Riserva per il valore equo |
Altre riserve |
Avanzo/(disavanzo) accumulato |
Risultato economico dell'esercizio |
|
SALDO AL 31 DICEMBRE 2012 |
150 |
3 911 |
(39 148) |
(5 329) |
(40 416) |
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
— |
46 |
(46) |
— |
— |
Movimenti valore equo |
(51) |
— |
— |
— |
(51) |
Altri |
— |
12 |
(9) |
— |
3 |
Imputazione del risultato economico 2012 |
— |
5 |
(5 334) |
5 329 |
— |
Risultato del bilancio 2012 accreditato agli Stati membri |
— |
— |
(1 023) |
— |
(1 023) |
Risultato economico dell'esercizio |
— |
— |
— |
(4 365) |
(4 365) |
SALDO AL 31 DICEMBRE 2012 |
99 |
3 974 |
(45 560) |
(4 365) |
(45 852) |
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
— |
247 |
(247) |
— |
— |
Movimenti valore equo |
139 |
— |
— |
— |
139 |
Altro |
— |
(24) |
16 |
— |
(8) |
Imputazione del risultato economico 2013 |
— |
(0) |
(4 365) |
4 365 |
— |
Risultato del bilancio 2013 accreditato agli Stati membri |
— |
— |
(1 005) |
— |
(1 005) |
Risultato economico dell'esercizio |
— |
— |
— |
(11 280) |
(11 280) |
SALDO AL 31 DICEMBRE 2014 |
238 |
4 197 |
(51 161) |
(11 280) |
(58 006) |
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI
1. PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI
1.1. BASE GIURIDICA E NORME CONTABILI
I conti dell'UE sono tenuti conformemente alle disposizioni del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (EC, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1) (in appresso, il «regolamento finanziario») e del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012(GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1), recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario.
A norma dell'articolo 143 del regolamento finanziario, l'UE prepara i suoi rendiconti finanziari consolidati sulla base di norme contabili per competenza che derivano dai principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards, IPSAS). Tali norme contabili, adottate dal contabile della Commissione, devono essere applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi europei che rientrano attualmente nel perimetro di consolidamento, al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la valutazione e la presentazione dei conti e armonizzare il processo di stesura del bilancio e di consolidamento. I conti sono tenuti in euro per anno civile.
1.2. PRINCIPI CONTABILI
L'obiettivo del bilancio è fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, le prestazioni e i flussi di cassa di un'entità che possono essere utili a un ampio numero di utilizzatori. Per un'entità pubblica come l'Unione europea gli obiettivi sono, nella fattispecie, fornire informazioni utili ai fini del processo decisionale e dimostrare l'affidabilità dell'entità in relazione alle risorse a essa affidate. Tali sono gli intendimenti che hanno guidato la stesura del presente documento.
Le considerazioni complessive (o principi contabili) da seguire nella redazione del bilancio sono elencate nella norma contabile dell'UE n. 2 e sono le stesse descritte nell'IPSAS 1, ossia: l'attendibilità della presentazione, la contabilità per competenza, la continuità delle attività, l'uniformità della presentazione, l'aggregazione, la compensazione e le informazioni comparative. Le caratteristiche qualitative dell'informativa finanziaria ai sensi dell'articolo 144 del regolamento finanziario sono la comprensibilità, la pertinenza, l'affidabilità e la comparabilità.
Per la preparazione dei rendiconti finanziari in conformità alle norme e ai principi suddetti, l'amministrazione deve effettuare stime riguardanti gli importi dichiarati di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico, nonché le informazioni sugli strumenti finanziari e sulle attività e passività potenziali.
1.3. CONSOLIDAMENTO
Ambito del consolidamento
I rendiconti finanziari consolidati dell'UE comprendono tutte le entità controllate (ovverosia le istituzioni UE (compresa la Commissione) e le agenzie UE), le collegate e le imprese comuni più importanti, ovvero 52 entità controllate, 7 imprese comuni e 1 collegata. Per l'elenco completo delle entità consolidate si rimanda alla nota 10 del bilancio dell'UE. Rispetto al 2013, l'ambito del consolidamento rimane invariato, ma 1 collegata è stata riclassificata come joint venture e in seguito alla fusione di altre 2 collegate l'entità risultante è stata classificata come joint venture.
Entità controllate
La decisione di includere un'entità nel perimetro di consolidamento si basa sul concetto di controllo. Le entità controllate sono entità in relazione alle quali l'UE ha, direttamente o indirettamente, il potere di gestire le politiche operative e finanziarie in maniera tale da poter trarre vantaggio dalle loro attività. Tale potere deve essere esercitabile attualmente. Le entità controllate sono consolidate secondo il metodo dell'integrazione globale. Il consolidamento inizia a decorrere dalla prima data in cui esiste il controllo e termina alla conclusione di tale controllo.
Gli indicatori di controllo più comuni all'interno dell'UE sono: la creazione dell'entità mediante i trattati istitutivi o il diritto derivato, il finanziamento dell'entità dal bilancio generale, l'esistenza di diritti di voto negli organi esecutivi, l'audit da parte della Corte dei conti europea e il discarico da parte del Parlamento europeo. È evidente che è necessaria la valutazione individuale di ogni entità per decidere se uno o tutti i criteri elencati in precedenza sono sufficienti per far scattare il controllo.
Secondo questa impostazione, le istituzioni (ad eccezione della Banca centrale europea — BCE) e le agenzie dell'UE (escludendo le agenzie dell'ex secondo pilastro) sono sotto il controllo esclusivo dell'UE e rientrano pertanto nel perimetro di consolidamento. Anche la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) in liquidazione è considerata un'entità controllata.
Tutte le operazioni e i saldi tra le entità controllate dell'Unione europea sono eliminati, mentre le perdite e gli utili non realizzati su tali operazioni non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.
Imprese comuni
L'impresa comune costituisce un accordo contrattuale in base al quale l'UE e una o più parti (i «partecipanti all'impresa comune») s'impegnano in un'attività economica soggetta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione del controllo, diretto o indiretto, su un'attività stabilita per contratto che rappresenta una potenzialità di servizio. Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale (cfr. 1.5.4).
Entità collegate
Le entità collegate sono entità sulle quali l'UE esercita, direttamente o indirettamente, un'influenza significativa, ma non il controllo. S'intende per influenza significativa che l'UE detiene direttamente o indirettamente il 20 % o più dei diritti di voto. Le partecipazioni nelle entità collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale (cfr. 1.5.4).
Entità non consolidate i cui fondi sono gestiti dalla Commissione
I fondi del regime di assicurazione malattia per il personale dell'UE, il Fondo europeo di sviluppo e il Fondo di garanzia per i partecipanti sono gestiti dalla Commissione per conto di tali fondi; tuttavia, dato che non sono controllate dall'UE, tali entità non sono pertanto consolidate nel suo bilancio.
1.4. BASE DELLA PREPARAZIONE
1.4.1. Valuta e base per la conversione
Valuta funzionale e valuta di conto
Il bilancio è presentato in milioni di euro, la valuta funzionale e di conto dell'UE.
Operazioni e saldi
Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite in euro con riferimento ai tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono rilevati nel conto economico.
I metodi di conversione applicati sono diversi per immobili, impianti e macchinari e per le attività immateriali, la conversione in euro avviene al tasso vigente alla data del loro acquisto.
I saldi di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio vigenti al 31 dicembre:
Tassi di cambio Euro
Valuta |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
BGN |
1,9558 |
1,9558 |
CZK |
27,7350 |
27,4270 |
DKK |
7,4453 |
7,4593 |
GBP |
0,7789 |
0,8337 |
HRK |
7,6580 |
7,6265 |
HUF |
315,5400 |
297,0400 |
LVL |
— |
0,7028 |
LTL |
3,4528 |
3,4528 |
PLN |
4,2732 |
4,1543 |
RON |
4,4828 |
4,4710 |
SEK |
9,3930 |
8,8591 |
CHF |
1,2024 |
1,2276 |
JPY |
145,2300 |
144,7200 |
USD |
1,2141 |
1,3791 |
Le variazioni del valore equo degli strumenti finanziari monetari espressi in valuta estera e classificati come disponibili per la vendita che si riferiscono a una differenza di conversione sono rilevate nel conto economico. Le differenze di conversione sulle attività e passività finanziarie non monetarie detenute al valore equo rilevato a conto economico sono rilevate nel conto economico. Le differenze di conversione relative agli strumenti finanziari non monetari classificati come disponibili per la vendita sono incluse nella riserva del valore equo.
1.4.2. Impiego di stime
Conformemente ai principi IPSAS e ai principi contabili comunemente accettati (GAAP), il bilancio include necessariamente importi basati su stime e ipotesi formulate dall'amministrazione sulla base delle informazioni più affidabili disponibili. Un elenco non esaustivo degli ambiti è il seguente: gli importi delle passività relative alle prestazioni per i dipendenti, gli accantonamenti, il rischio finanziario relativo alle scorte e ai crediti, i ratei passivi e attivi, le attività e passività potenziali, il grado di riduzione di valore delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari e gli importi indicati nelle note riguardanti gli strumenti finanziari. I risultati effettivi possono differire dalle stime. Le variazioni delle stime sono indicate nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.
1.5. STATO PATRIMONIALE
1.5.1. Attività immateriali
Le licenze di software informatico acquistate sono iscritte al costo storico, detratti gli ammortamenti accumulati e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata. La vita utile stimata delle attività immateriali dipende dalla specifica durata di vita economica o giuridica determinata da un accordo. Le attività immateriali prodotte internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri dei principi contabili dell'Unione europea e si riferiscono soltanto alla fase di sviluppo dell'attività. I costi capitalizzabili comprendono tutti i costi direttamente imputabili che devono essere sostenuti per creare, produrre e preparare le attività nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dall'amministrazione. I costi associati alle attività di ricerca, i costi per lo sviluppo non capitalizzabili e i costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti.
1.5.2. 1.5.2 Immobili, impianti e macchinari
Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono registrati al costo storico, detratti il deprezzamento accumulato e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese direttamente riconducibili all'acquisizione, alla costruzione o al trasferimento dei beni.
I costi successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o contabilizzati, se del caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno all'UE e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto economico dell'esercizio durante il quale sono stati sostenuti.
I terreni e le opere d'arte non sono ammortizzati in quanto ritenuti avere una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in quanto tali attività non sono ancora disponibili per l'uso. L'ammortamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell'ammortamento lineare per imputare i relativi costi meno il loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:
Tipo di attività |
Tasso di deprezzamento lineare |
Immobili |
dal 4 % al 10 % |
Impianti e macchinari |
dal 10 % al 25 % |
Mobilio e mezzi di trasporto |
dal 10 % al 25 % |
Altri impianti e accessori |
dal 10 % al 33 % |
Materiale informatico (hardware) |
dal 25 % al 33 % |
Altro |
dal 10 % al 33 % |
Le perdite o gli utili relativi alle cessioni sono determinati raffrontando le entrate, al netto delle spese di vendita, con il valore contabile dell'attività ceduta e sono inclusi nel conto economico.
Leasing
I contratti di locazione di attività materiali, nei quali l'UE ha sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla proprietà, sono classificati come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d'inizio del leasing al minore fra il valore equo dell'attività locata e il valore attuale dei canoni minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari e quelli inerenti all'ammortamento della passività in maniera tale da ottenere un tasso costante sulle passività residue. Le obbligazioni di locazione, al netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce «passività finanziarie» (non correnti e correnti). La parte di interessi del costo finanziario è imputata al conto economico in riferimento al periodo di locazione, in modo da produrre un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua per ciascun periodo. Le attività detenute mediante leasing finanziario sono ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell'attività e la durata del leasing.
I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa dei rischi e dei vantaggi inerenti la proprietà sono classificati come leasing operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati al conto economico su base lineare per il periodo del leasing.
1.5.3. Riduzione del valore di attività non finanziarie
Le attività che hanno una vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento/deprezzamento e sono verificate annualmente per riduzione di valore. Le attività soggette ad ammortamento/deprezzamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività e il relativo importo recuperabile (servizio). L'importo recuperabile (servizio) è il più elevato tra il valore equo dell'attività, detratti i costi di vendita, e il valore d'uso.
Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario, rettificato almeno una volta all'anno. Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore all'importo recuperabile (servizio) stimato, tale valore è immediatamente ridotto all'importo recuperabile (servizio). Se i motivi delle riduzioni di valore rilevate in anni precedenti non sono più validi, le perdite per riduzione di valore vengono rettificate di conseguenza.
1.5.4. Investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile
Partecipazioni in collegate e in imprese comuni
Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale e sono inizialmente rilevate al prezzo di costo. La partecipazione dell'UE nei risultati delle sue entità collegate e imprese comuni è rilevata nel conto economico e la sua quota nei movimenti relativi alle riserve è rilevata nelle riserve. Il costo iniziale più tutti i movimenti (ulteriori contributi, quota dei risultati economici e movimenti nelle riserve, riduzioni di valore e dividendi) danno il valore contabile dell'entità associata o dell'impresa comune nel bilancio alla data di riferimento dello stato patrimoniale. I dividendi ricevuti da un'entità collegata o da un'impresa comune riducono il valore contabile dell'attività.
Se la quota dell'UE o il deficit di un'impresa comune è uguale o superiore alla propria partecipazione nell'impresa comune, l'UE cessa di rilevare la propria quota rispetto alle perdite ulteriori («perdite non rilevate»). La quota di perdite non rilevata è il risultato di un esercizio contabile tecnico necessario quando si utilizza il metodo dell'adeguamento contabile. Tali perdite non rilevate non rappresentano perdite per l'UE e sono dovute al fatto che il rilevamento delle spese avviene di norma prima dell'aumento di capitale per il contributo in natura dei partecipanti diversi dall'UE.
Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra l'UE e le sue collegate o imprese comuni non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati. I principi contabili applicati dalle collegate e dalle imprese comuni possono differire da quelli adottati dall'UE per operazioni ed eventi simili in circostanze analoghe.
Se vi sono indicazioni di una riduzione di valore, è necessario procedere ad una svalutazione all'importo recuperabile più basso. L'importo recuperabile si determina come descritto al punto 1.5.3. Se successivamente il motivo della riduzione di valore non è più valido, la perdita per riduzione di valore viene rettificata al valore contabile che sarebbe stato determinato qualora non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.
Laddove l'UE detiene una percentuale pari o superiore al 20 % di un fondo di capitale di rischio, essa non mira a esercitare un'influenza significativa. Tali fondi sono pertanto trattati come strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita.
1.5.5. Attività finanziarie
Classificazione
L'UE classifica le proprie attività finanziarie nelle seguenti categorie: attività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico; finanziamenti e crediti; investimenti posseduti sino alla scadenza e attività finanziarie correnti disponibili per la vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di rilevazione iniziale e sottoposta a ulteriore valutazione in sede di chiusura di ciascun bilancio.
(i) Attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico
Un'attività finanziaria è classificata in questa categoria se acquisita principalmente a scopo di vendita a breve termine ovvero se così è stata designata dall'UE. Anche gli strumenti derivati sono classificati in questa categoria. Le attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio. Nel corso dell'esercizio finanziario considerato, l'UE non ha detenuto attività finanziarie appartenenti a questa categoria.
(ii) Prestiti e crediti
I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando l'UE fornisce fondi, beni o servizi direttamente a un debitore senza l'intenzione di utilizzare il credito a fini di negoziazione. Essi sono registrati fra le attività non correnti, salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data del bilancio, anche se la data di scadenza dell'intero prestito supera di più di 12 mesi la data del bilancio.
(iii) Investimenti detenuti fino a scadenza
Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che l'UE può e intende detenere fino alla scadenza. Nel corso dell'esercizio finanziario considerato, l'UE non ha detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.
(iv) Attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui l'UE intende cederle, che solitamente corrisponde alla vita residua alla data di riferimento del bilancio. Anche gli investimenti in entità non consolidate e altri investimenti azionari (ad esempio le operazioni su capitali di rischio) non contabilizzati con il metodo dell'equivalenza patrimoniale sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita.
Rilevazione e valutazione iniziali
Le acquisizioni e le vendite di attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, detenute fino alla scadenza e disponibili per la vendita, sono rilevate alla data di negoziazione, ovvero alla data alla quale l'UE si impegna ad acquistare o a vendere l'attività. I prestiti sono rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. I prestiti sono rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. Gli strumenti finanziari sono rilevati inizialmente in base al valore equo, maggiorato dei costi delle operazioni per tutte le attività finanziarie non contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico. Le attività finanziarie contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico sono inizialmente rilevate al valore equo, mentre i costi delle operazioni sono rilevati a conto economico.
Il valore equo di un'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale è normalmente il prezzo dell'operazione (ovvero il valore equo del corrispettivo percepito). Tuttavia, quando viene concesso un prestito a lungo termine a tasso zero o a un tasso inferiore a quello di mercato, il suo valore equo può essere stimato pari al valore attuale di tutte le entrate future, calcolato sulla base del tasso di interesse prevalente nel mercato per strumenti simili con analogo rating di credito.
I prestiti concessi sono valutati al loro importo nominale, che è considerato il valore equo del prestito. I motivi sono i seguenti:
— |
il mercato per le attività di concessione di prestiti dell'UE è molto specifico e diverso dal mercato di capitale utilizzato per emettere titoli commerciali o titoli di Stato. Poiché i prestatori che operano in tali mercati hanno l'opportunità di scegliere investimenti alternativi, nei prezzi di mercato si tiene conto di questa circostanza. L'opportunità di effettuare investimenti alternativi non esiste tuttavia per l'Unione europea, alla quale non è consentito investire denaro sui mercati di capitali; essa ha soltanto la possibilità di contrarre prestiti di fondi al fine di concedere prestiti allo stesso tasso. Ne consegue che l'Unione europea non dispone di un'opzione alternativa di investimento o di erogazione di prestiti per gli importi presi a prestito. Non esiste quindi un costo di opportunità né una base di confronto con i tassi di mercato. In effetti, l'operazione di prestito dell'Unione europea rappresenta di per sé il mercato. In sostanza, poiché «l'opzione» del costo di opportunità non è applicabile, il prezzo di mercato non rispecchia correttamente l'essenza delle operazioni di prestito dell'Unione europea. Non è opportuno pertanto determinare il valore equo dei prestiti dell'Unione europea in riferimento ai titoli commerciali o ai titoli di Stato; |
— |
inoltre, poiché non esistono un mercato attivo o operazioni simili paragonabili, il tasso di interesse che l'UE deve utilizzare per calcolare il valore equo delle proprie operazioni di prestito nell'ambito dei prestiti a titolo del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), della bilancia dei pagamenti (BdP) e di altri prestiti simili, deve essere il tasso di interesse applicato; |
— |
inoltre, per tali prestiti, esistono effetti compensativi tra prestiti erogati e prestiti assunti dovuti al loro carattere di prestiti back-to-back. Pertanto, l'interesse effettivo per il prestito erogato è pari al tasso d'interesse effettivo per il relativo prestito assunto. I costi di transazione sostenuti dall'UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto economico. |
Gli strumenti finanziari sono eliminati contabilmente quando i diritti di ricevere i flussi di cassa che ne derivano sono scaduti o sono stati ceduti e quando l'UE ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla proprietà.
Valutazione successiva
(i) |
Le attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo della categoria «strumenti finanziari valutati al valore equo rilevato a conto economico» sono inclusi nel conto economico nel periodo in cui insorgono. |
(ii) |
I prestiti e i crediti e gli investimenti detenuti fino a scadenza sono contabilizzati al costo ammortizzato secondo il metodo dell'interesse effettivo. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, viene applicato il medesimo tasso di interesse ai prestiti assunti e ai prestiti concessi dato che i prestiti concessi hanno le caratteristiche di operazioni «back-to-back» e le differenze tra le condizioni e gli importi dei prestiti concessi e di quelli assunti non sono significative. I costi di transazione sostenuti dall'UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto economico. |
(iii) |
Investimenti detenuti fino a scadenza — attualmente l'UE non detiene investimenti appartenenti a questa categoria. |
(iv) |
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati nella riserva del valore equo. Quando le attività classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita sono eliminate contabilmente o subiscono una riduzione di valore, gli adeguamenti cumulativi del valore equo rilevati in precedenza nella riserva del valore equo sono rilevati nel conto economico. L'interesse sulle attività finanziarie disponibili per la vendita calcolato secondo il criterio dell'interesse effettivo è rilevato nel conto economico. I dividendi relativi agli strumenti di equity disponibili per la vendita sono rilevati una volta accertato il diritto dell'Unione di ricevere il pagamento. |
Il valore equo degli investimenti quotati nei mercati attivi è basato sul prezzo di offerta corrente. Qualora il mercato per un'attività finanziaria non sia attivo (come nel caso di titoli non quotati in borsa), l'UE stabilisce un valore equo ricorrendo a tecniche di valutazione. Tali tecniche includono l'utilizzo di operazioni svolte alle normali condizioni del mercato, il riferimento ad altri strumenti sostanzialmente analoghi, l'analisi dei flussi di cassa attualizzati, i modelli per la misurazione del prezzo delle opzioni e altre tecniche di valutazione comunemente in uso fra gli operatori di mercato.
Qualora il valore equo degli investimenti in strumenti di equity che non hanno prezzi di mercato quotati in un mercato attivo non sia misurabile in maniera affidabile, tali investimenti sono valutati al costo detraendo le riduzioni di valore.
Riduzione di valore delle attività finanziarie
Alla data di chiusura di ciascun bilancio, l'UE valuta il sussistere di elementi concreti a riprova della riduzione di valore di un'attività finanziaria. Un'attività finanziaria subisce una riduzione di valore e insorgono perdite per riduzione di valore solo qualora si riscontrino elementi concreti che indicano una riduzione del valore a seguito di uno o più eventi verificatisi dopo la rilevazione iniziale dell'attività e tale evento (o eventi) di perdita produca effetti sui flussi di cassa futuri stimati per l'attività finanziaria in questione che è possibile stimare in modo affidabile.
(a) Attività contabilizzate al costo ammortizzato
Quando esistono elementi concreti che attestano il verificarsi di una perdita per riduzione di valore di prestiti o crediti ovvero di investimenti detenuti fino a scadenza contabilizzati al costo ammortizzato, l'importo di detta perdita è calcolato come la differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati (a eccezione delle future perdite di credito non sostenute) calcolato in base al tasso d'interesse effettivo originario dell'attività finanziaria. Il valore contabile dell'attività è ridotto e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. Laddove un prestito o un investimento detenuto fino a scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di sconto per la quantificazione delle perdite per riduzione di valore corrisponde al tasso d'interesse effettivo corrente stabilito in base al contratto. Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un'attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal pignoramento meno i costi per l'ottenimento e la vendita del pegno, a seconda se il pignoramento sia probabile o meno. Se in un periodo successivo l'importo della perdita per riduzione di valore diminuisce e tale diminuzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la contabilizzazione della riduzione di valore, la perdita per riduzione di valore rilevata in precedenza è rettificata nel conto economico.
(b) Attività contabilizzate al valore equo
Nel caso di investimenti azionari classificati come disponibili per la vendita, per la determinazione della perdita di valore dei titoli si prende in considerazione una riduzione permanente (prolungata) o significativa del valore equo del titolo al di sotto del suo costo. Laddove esistano elementi certi in relazione alle attività finanziarie disponibili per la vendita, la perdita cumulativa — calcolata come differenza tra costo di acquisizione e valore equo attuale, detratte eventuali perdite per riduzione di valore dell'attività finanziaria in questione in precedenza rilevate nel conto economico — viene eliminata dalle riserve e contabilizzata nel conto economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate nel conto economico su strumenti di equity non sono rettificate nel conto economico. Se, in un periodo successivo, il valore equo di un titolo di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta e tale incremento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita per riduzione di valore, la perdita è rettificata nel conto economico.
Investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio
Gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita e di conseguenza sono riportati al valore equo con utili e perdite derivanti dalle variazioni del valore equo (comprese le differenze di conversione) rilevate nella riserva del valore equo. Giacché non hanno una quotazione di mercato in un mercato attivo, gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono valutati voce per voce al minore tra il costo e la quota proporzionale del valore dell'attivo netto. Gli utili latenti derivanti dalla valutazione al valore equo sono rilevati nelle riserve e le perdite latenti sono valutate ai fini di una riduzione di valore in modo da determinare se rilevarle nel conto economico come perdite per riduzione di valore oppure come variazioni della riserva del valore equo.
1.5.6. Scorte
Le scorte sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Il costo è calcolato utilizzando il metodo first-in, first-out (FIFO). Il costo dei prodotti finiti e di quelli in corso di produzione comprende le materie prime, la manodopera diretta, altri costi direttamente imputabili e i relativi costi generali di produzione (in base alla normale capacità operativa). Il valore netto di realizzo corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale corso delle attività commerciali detratti i costi di completamento e quelli di vendita. Quando le scorte sono destinate alla distribuzione gratuita o a un prezzo simbolico, sono valutate al minore fra il costo e il costo di sostituzione attuale. Il costo di sostituzione attuale è il costo che l'UE dovrebbe sostenere per acquistare l'attività alla data di riferimento del bilancio.
1.5.7. Prefinanziamenti
Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa. Può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico accordo di prefinanziamento. Il fondo cassa o anticipo viene restituito o utilizzato per gli scopi per cui era stato corrisposto entro i termini fissati nell'accordo. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l'obbligo di restituire l'anticipo di prefinanziamento all'UE. L'ammontare del prefinanziamento può essere ridotto (in tutto o in parte) in funzione dell'accettazione dei costi ammissibili (che sono rilevati come spese) e degli eventuali rimborsi.
Alla fine dell'esercizio finanziario, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili rilevati, gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell'esercizio e le riduzioni di valore.
Gli importi definiti nel regolamento finanziario come «strumenti finanziari nell'ambito della gestione concorrente» sono classificati, da un punto di vista contabile, come prefinanziamenti. Questi importi di prefinanziamento sono valutati sulla base degli importi iniziali versati agli Stati membri meno una stima degli importi utilizzati.
L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine dell'esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili, che successivamente viene inclusa nel bilancio.
1.5.8. Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali
Poiché le norme contabili dell'UE richiedono una presentazione separata per le transazioni non commerciali e per le transazioni commerciali, ai fini della compilazione dei conti, i crediti sono definiti come derivanti da transazioni commerciali e gli importi recuperabili sono definiti come derivanti da transazioni non commerciali che non rientrano in un contratto (importi recuperabili sovrani).
I crediti derivanti da transazioni commerciali soddisfano la definizione di strumenti finanziari e sono pertanto classificati come prestiti e crediti e misurati di conseguenza (cfr. 1.5.5). Le informazioni di cui alle note relative agli strumenti finanziari riguardanti i crediti derivanti da transazioni commerciali comprendono ratei e risconti attivi derivanti da transazioni, non avendo questi carattere significativo.
Gli importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali sono contabilizzati all'importo originale (corretto per tenere conto degli interessi e delle sanzioni) meno la svalutazione per la riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore degli importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali laddove sussistono elementi obiettivi che indicano che l'UE non sarà in grado di riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali. L'importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l'importo recuperabile. L'importo della svalutazione è rilevato nel conto economico. Viene altresì effettuata una svalutazione generale, basata sull'esperienza passata, per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti a una svalutazione specifica. Si rimanda alla nota 1.5.14 per il trattamento dei ratei attivi a fine esercizio. Gli importi esposti e indicati come importi recuperabili derivanti da operazioni non commerciali non sono strumenti finanziari in quanto non derivano da un contratto. Tuttavia, nelle note ai rendiconti finanziari, gli importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali sono indicati assieme a crediti derivanti da operazioni commerciali, se del caso.
1.5.9. Disponibilità liquide ed equivalenti
Le disponibilità liquide e gli equivalenti sono strumenti finanziari e sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti a breve termine ad alta liquidità con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.
1.5.10. Pensioni e altre prestazioni per i dipendenti
Obblighi pensionistici
L'UE gestisce un regime pensionistico a prestazioni definite. Mentre i membri del personale contribuiscono, tramite detrazioni dalle loro retribuzioni, a coprire un terzo del costo previsto di tali prestazioni, la passività a titolo del regime pensionistico non è finanziata. La passività rilevata a bilancio in relazione al regime pensionistico a prestazioni definite è pari al valore attuale dell'obbligazione a prestazioni definite alla data di riferimento del bilancio. L'obbligazione a prestazioni definite è calcolata da attuari secondo il metodo della proiezione unitaria del credito. Il valore attuale dell'obbligazione a prestazioni definite è determinato attualizzando i futuri flussi finanziari in uscita stimati sulla base dei tassi di interesse di obbligazioni di Stato espresse nella valuta in cui saranno pagate le prestazioni e con termini di scadenza prossimi ai termini delle relative passività pensionistiche.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da rettifiche e variazioni apportate alle ipotesi attuariali sono immediatamente rilevati nel conto economico. I costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate sono immediatamente rilevati nel conto economico, a meno che le variazioni apportate al regime pensionistico siano subordinate alla permanenza in servizio dei dipendenti per un determinato periodo di tempo (periodo di maturazione). In tal caso, detti costi previdenziali sono ammortizzati con il metodo delle quote costanti lungo il periodo di maturazione.
Prestazioni di malattia successive alla fine del rapporto di lavoro
L'UE fornisce al proprio personale prestazioni di malattia consistenti nel rimborso delle spese mediche. Per la gestione quotidiana è stato creato un fondo distinto. I membri del personale in attività o in pensione, i vedovi e i loro aventi diritto beneficiano di questo regime. Le prestazioni concesse ai «non attivi» (pensionati, orfani, ecc.) sono classificate come «Prestazioni successive alla fine del rapporto di lavoro». Data la natura di tali prestazioni, è necessario un calcolo attuariale. La passività a bilancio è determinata sulle stesse basi dell'obbligazione pensionistica (cfr. sopra).
1.5.11. Accantonamenti
Gli accantonamenti sono rilevati quando l'UE ha un'obbligazione attuale, giuridica o implicita, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all'obbligazione si renda necessaria un'uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L'ammontare dell'accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all'obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio. Quando l'accantonamento include un ampio numero di voci, l'obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati con le relative probabilità (metodo del «valore atteso»).
1.5.12. Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate come passività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico o come passività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. I prestiti sono costituiti da prestiti concessi da istituti di credito e da debiti rappresentati da certificati. I prestiti sono inizialmente rilevati al valore equo, ovvero le entrate della loro emissione (valore equo del corrispettivo percepito), al netto dei costi di operazione sostenuti, e successivamente contabilizzati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo; le differenze tra le entrate, al netto dei costi di operazione, e il valore di rimborso sono rilevate nel conto economico lungo la durata del prestito utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie sono classificate come passività non correnti, ad eccezione delle scadenze inferiori a 12 mesi a decorrere dalla data di riferimento del bilancio. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di interesse effettivo non può essere applicato ai prestiti assunti e ai prestiti erogati, per ragioni di rilevanza relativa. I costi di transazione sostenuti dall'UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto economico.
Le passività finanziarie classificate al valore equo rilevato a conto del risultato economico includono i derivati quando il loro valore equo è negativo. A esse si applica il medesimo trattamento contabile riservato alle attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, cfr. nota 1.5.5. Nel corso dell'esercizio finanziario considerato, l'UE non ha detenuto passività finanziarie appartenenti a questa categoria.
1.5.13. Debiti
Una parte considerevole dei debiti dell'UE non riguarda operazioni commerciali, quali l'acquisto di beni o servizi, ma consiste in richieste di rimborso spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti dell'UE (transazioni non commerciali) e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l'importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa. In seguito alla verifica e all'accettazione dei costi ammissibili, i debiti sono valutati all'importo accettato e ammissibile.
I debiti derivanti dall'acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l'importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell'accettazione delle forniture o dei servizi da parte dell'UE.
1.5.14. Ratei e risconti attivi e passivi
Le transazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia ancora stata emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dall'UE ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un trattato), viene rilevato in bilancio un rateo attivo. Inoltre, al termine dell'esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano ancora state consegnate, l'entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell'esercizio successivo.
Anche le spese sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell'esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all'importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative dettagliate pubblicate dalla Commissione per garantire che il bilancio fornisca un quadro fedele dei fenomeni economici e di altra natura che intende rappresentare.
1.6. CONTO ECONOMICO
1.6.1. Entrate
ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI
La maggior parte delle entrate dell'UE deriva da transazioni non commerciali:
Risorse basate sull'RNL e risorse IVA
Le entrate sono rilevate per il periodo per il quale la Commissione invia una richiesta di fondi agli Stati membri domandando il loro contributo. Esse sono quantificate in base al rispettivo «importo richiesto». Poiché le risorse IVA e RNL sono basate su stime dei dati relativi all'esercizio contabile in oggetto, esse sono soggette a revisione per tenere conto delle variazioni intervenute fino alla data in cui gli Stati membri comunicano i dati definitivi. L'effetto di una variazione delle stime è contabilizzato quando si determina l'avanzo o il disavanzo netto relativo al periodo in cui detta variazione è intervenuta.
Risorse proprie tradizionali
I crediti derivanti da transazioni non commerciali e le relative entrate sono rilevati al momento dell'invio da parte degli Stati membri delle relative relazioni mensili «A» (comprendenti i diritti riscossi e gli importi dovuti che sono garantiti e non contestati). Alla data di riferimento del bilancio, le entrate riscosse dagli Stati membri relativamente al periodo in questione ma non ancora versate alla Commissione sono stimate e rilevate come ratei attivi. Gli estratti trimestrali «B», trasmessi dagli Stati membri (comprendenti i diritti né riscossi né garantiti, nonché gli importi garantiti che sono stati contestati dal debitore), sono rilevati come entrate dopo aver detratto i costi di riscossione. Inoltre, è rilevata una riduzione di valore pari all'importo del mancato recupero stimato.
Ammende
Le entrate derivanti dalle ammende sono rilevate quando l'Unione europea adotta la decisione di comminare un'ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario. In caso di dubbi riguardo alla solvibilità di un'impresa, viene rilevata una riduzione di valore sul diritto. Dopo la decisione di comminare un'ammenda, il debitore dispone di un termine di due mesi dalla notifica per:
— |
accettare la decisione e quindi pagare l'importo dell'ammenda nei termini prescritti; l'importo è incassato dall'UE in via definitiva, oppure |
— |
non accettare la decisione e presentare un ricorso dinanzi alla giurisdizione dell'UE. |
Tuttavia, anche se si presenta ricorso, l'importo in capitale dell'ammenda deve essere pagato entro i tre mesi prescritti poiché il ricorso non ha effetto sospensivo (articolo 278 del trattato UE) oppure, a talune condizioni e previo consenso del contabile della Commissione, il debitore può presentare una garanzia bancaria per l'importo.
Se l'impresa presenta un ricorso contro la decisione e ha già provveduto a pagare in via provvisoria l'ammenda, l'importo dell'ammenda è registrato come passività potenziale. Tuttavia, dato che il ricorso nei confronti di una decisione dell'UE da parte del destinatario dell'ammenda non ha effetto sospensivo, la liquidità percepita viene utilizzata per estinguere l'importo recuperabile. Quando è fornita una garanzia in sostituzione del pagamento, l'ammenda resta contabilizzata come importo recuperabile. Qualora appaia probabile che il Tribunale emetta una sentenza sfavorevole nei confronti dell'UE, viene rilevato un accantonamento per far fronte a detto rischio. Laddove invece sia stata presentata una garanzia, l'importo recuperabile viene svalutato nella misura necessaria. Gli interessi accumulati, percepiti dalla Commissione sui conti bancari in cui confluiscono i pagamenti, vengono contabilizzati come entrate, e le passività potenziali subiscono un incremento proporzionale.
A partire dal 2010, gli importi delle ammende incassate in via provvisoria sono gestiti dalla Commissione in un fondo appositamente creato (BUFI) e investiti in strumenti finanziari classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita.
ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI
Le entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti la proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Il rilevamento delle entrate relative a un'operazione riguardante la fornitura di servizi avviene in funzione dello stadio di realizzazione dell'operazione alla data di riferimento del bilancio.
Interessi attivi e passivi
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico in base al metodo del tasso d'interesse effettivo. Questo metodo permette di calcolare il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria e di distribuire gli interessi attivi e passivi nel periodo pertinente. Nel calcolare il tasso di interesse effettivo, l'UE stima i flussi di cassa prendendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio le possibilità di pagamento anticipato) senza considerare tuttavia le future perdite di credito. Il computo comprende tutte le ammende e i punti versati o riscossi tra le parti contraenti, che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, così come i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Laddove un'attività finanziaria, o un gruppo di attività finanziarie simili, sia stata svalutata in seguito a una perdita per riduzione di valore, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse applicato per attualizzare i flussi di cassa futuri al fine di quantificare la perdita per riduzione di valore.
Ricavi da dividendi
Le entrate da dividendi sono rilevate quando è stabilito il diritto di ricevere il pagamento.
1.6.2. Spese
Le spese derivanti da transazioni non commerciali rappresentano la maggior parte delle spese dell'Unione europea. Tali spese si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti, trasferimenti nel quadro di contratti e sovvenzioni, contributi e donazioni.
I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento si sono verificati, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento (regolamento finanziario, statuto del personale, o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento; che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell'importo.
Quando si ricevono richieste di pagamento o dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l'importo ammissibile. Alla chiusura dell'esercizio, le spese ammissibili sostenute dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono stimate e contabilizzate come ratei passivi.
Le spese derivanti da transazioni commerciali associate all'acquisto di beni e servizi sono rilevate quando le forniture sono consegnate e accettate dall'UE. Esse sono valutate al costo originario della fattura.
1.7. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI
1.7.1. Attività potenziali
Un'attività potenziale è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l'UE non esercita un controllo completo. Un'attività potenziale è oggetto di informativa quando è probabile l'afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.
1.7.2. Passività potenziali
Una passività potenziale è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui l'UE non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un'obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessaria un'uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l'obbligazione, oppure, in circostanze rare, l'ammontare dell'obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.
2. NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVITÀ
2.1. ATTIVITÀ IMMATERIALI
in milioni di EUR |
|
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2013 |
474 |
Incrementi |
104 |
Cessioni |
(2) |
Trasferimenti fra categorie di attività |
0 |
Altre modifiche |
1 |
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2014 |
577 |
Ammortamenti accumulati al 31 dicembre 2013 |
(236) |
Spese di ammortamento per l'esercizio |
(61) |
Cessioni |
2 |
Trasferimenti fra categorie di attività |
0 |
Altre modifiche |
0 |
Ammortamenti accumulati al 31 dicembre 2014 |
(295) |
Valore contabile netto al 31 dicembre 2014 |
282 |
Valore contabile netto al 31 dicembre 2013 |
237 |
Gli importi di cui sopra si riferiscono essenzialmente a software informatici.
2.2. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI
L'aumento di immobili, impianti e macchinari è dovuto principalmente al fatto che, a seguito della firma dell'accordo di delega relativo a Copernicus con l'Agenzia spaziale europea (ESA) nel corso del 2014, attività del programma Copernico (ex GMES) di valore pari a 1 525 milioni di EUR sono state trasferite dall'ESA alla Commissione. In conformità del regolamento Copernicus, adottato nel 2014, l'UE ha assunto la responsabilità del programma Copernicus e deve quindi rilevare le corrispondenti attività nel proprio stato patrimoniale. 297 milioni di EUR relativi al satellite Sentinel 1A sono stati rilevati come attività alla rubrica impianti e macchinari, mentre 1 228 milioni di EUR relativi agli altri satelliti attualmente in costruzione sono stati rilevati come attività in costruzione. Copernicus è il programma europeo di osservazione della terra e si articola in una componente spaziale, che comprende sei serie di satelliti e strumenti di osservazione della terra, una componente in situ, composta da numerosi sensori posizionati a terra, in mare e in aria, e da una componente di servizi. Copernicus fornisce i seguenti servizi: monitoraggio atmosferico, monitoraggio dei cambiamenti climatici, monitoraggio del territorio, monitoraggio marino e gestione delle emergenze e applicazioni di sicurezza.
Al 31 dicembre 2014 risultano inoltre inclusi alla voce «attività in costruzione»1 478 milioni di EUR (2013: 1 041 milioni di EUR) di attività relative al progetto Galileo, il sistema globale UE di radionavigazione via satellite (GNSS) in costruzione con l'assistenza dell'ESA. Durante l'esercizio è stato rilevato come spesa un importo di 17 milioni di EUR di costi per lo sviluppo non capitalizzabili.
Immobili, impianti e macchinari
in milioni di EUR |
||||||||
|
Terreno e fabbricati |
Impianti e macchinari |
Mobilio e mezzi di trasporto |
Materiale informatico (hardware) |
Altro |
Leasing finanziari |
Attività in costruzione |
Totale |
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2013 |
4 660 |
608 |
233 |
596 |
248 |
2 692 |
1 599 |
10 635 |
Incrementi |
30 |
342 |
18 |
59 |
31 |
9 |
1 779 |
2 267 |
Cessioni |
(9) |
(58) |
(20) |
(49) |
(22) |
0 |
(6) |
(164) |
Trasferimenti fra categorie di attività |
84 |
98 |
10 |
8 |
2 |
(8) |
(195) |
— |
Altre modifiche |
2 |
1 |
2 |
10 |
1 |
— |
1 |
17 |
Valore contabile lordo al 31 dicembre 2014 |
4 768 |
990 |
242 |
623 |
261 |
2 693 |
3 176 |
12 754 |
Deprezzamento accumulato al 31 dicembre 2013 |
(2 399) |
(474) |
(168) |
(461) |
(166) |
(863) |
|
(4 531) |
Spese di ammortamento per l'esercizio |
(153) |
(65) |
(17) |
(74) |
(25) |
(95) |
|
(429) |
Reinserimenti relativi all'ammortamento |
— |
16 |
0 |
2 |
3 |
— |
|
21 |
Cessioni |
4 |
42 |
18 |
47 |
18 |
0 |
|
128 |
Trasferimenti fra categorie di attività |
— |
4 |
(1) |
(8) |
(2) |
7 |
|
— |
Altre modifiche |
— |
0 |
(1) |
(6) |
(1) |
— |
|
(8) |
Deprezzamento accumulato al 31 dicembre 2014 |
(2 549) |
(477) |
(168) |
(501) |
(173) |
(950) |
|
(4 817) |
VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2014 |
2 219 |
513 |
74 |
122 |
89 |
1 743 |
3 176 |
7 937 |
VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2013 |
2 261 |
134 |
65 |
134 |
83 |
1 829 |
1 599 |
6 104 |
2.3. INVESTIMENTI CONTABILIZZATI CON IL METODO DELL'EQUIVALENZA PATRIMONIALE
(in milioni di EUR) |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Partecipazioni in imprese comuni |
2.3.1 |
— |
— |
Partecipazioni in collegate |
2.3.2 |
409 |
349 |
Totale |
|
409 |
349 |
Le partecipazioni nelle imprese comuni e nelle entità collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale.
2.3.1. Partecipazioni in imprese comuni
(in milioni di EUR) |
||||||||
|
GJU |
SESAR |
ITER |
Clean Sky |
IMI |
ECSEL |
FCH |
Totale |
Partecipazioni a 31 dicembre 2013 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Contributi |
0 |
95 |
118 |
125 |
166 |
75 |
69 |
647 |
Quota risultato netto |
0 |
(95) |
(118) |
(125) |
(166) |
(75) |
(69) |
(647) |
Altri movimenti di equity |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Partecipazioni a 31 dicembre 2014 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
0 |
Quota non rilevata delle perdite (5) |
— |
(230) |
(36) |
(99) |
(73) |
(40) |
(116) |
(594) |
I valori contabili seguenti sono imputabili alla Commissione sulla base della sua quota di partecipazione nelle collegate:
(in milioni di EUR) |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Attività non correnti |
250 |
198 |
Attività correnti |
178 |
63 |
Passività non correnti |
— |
— |
Passività correnti |
(813) |
(394) |
Entrate |
2 |
1 |
Spese |
(666) |
(412) |
Impresa Comune Galileo in liquidazione
L'impresa comune Galileo (GJU) è stata posta in liquidazione alla fine del 2006 e la procedura è ancora in corso. Tale entità è rimasta inattiva e in fase di liquidazione anche nel 2014.
Impresa Comune Sesar
Al 31 dicembre 2014, la Commissione deteneva il 43,53 % del capitale di SESAR.
Organizzazione internazionale dell'energia da fusione ITER (ITER)
Il contributo (Euratom) dell'UE a ITER International è versato tramite l'Agenzia «Fusion for Energy» e comprende altresì contributi degli Stati membri e della Svizzera. Il contributo totale è giuridicamente considerato come un contributo dell'Euratom a ITER in quanto gli Stati membri e la Svizzera non detengono partecipazioni in ITER. Dato che l'UE detiene giuridicamente la partecipazione nell'impresa comune ITER International, essa deve rilevare tale partecipazione nel suo bilancio. Al 31 dicembre 2014, la Commissione deteneva il 40,61 % del capitale di ITER.
Iniziative tecnologiche congiunte
Al fine di realizzare gli obiettivi della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, sono stati istituiti partenariati pubblico/privato (PPP) che assumono la forma di iniziative tecnologiche congiunte (ITC), attuate mediante imprese comuni ai sensi dell'articolo 187 del trattato. L'impresa comune (IC) Clean Sky, l'IC IMI, l'IC ECSEL (fusione delle ex IC ENIAC e ARTEMIS) e l'IC FCH sono PPP creati sotto forma di ITC. Alla fine dell'esercizio, le quote dei capitali detenute erano: 61,39 % di Clean Sky, 80,47 % di IMI, 95,47 % di ECSEL e 70,85 % di FCH.
2.3.2. Partecipazioni in collegate
Fondo europeo per gli investimenti
La partecipazione della Commissione al Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è assimilata ad una partecipazione ad una società collegata, applicando il metodo dell'adeguamento contabile. Il FEI è l'istituzione finanziaria dell'UE specializzata nel capitale di rischio e nelle garanzie alle PMI.
(in milioni di EUR) |
|
|
FEI |
Partecipazioni al 31 dicembre 2013 |
349 |
Contributi |
38 |
Quota risultato netto |
7 |
Altri movimenti di equity |
15 |
Partecipazioni al 31 dicembre 2014 |
409 |
I valori contabili seguenti sono imputabili alla Commissione sulla base della sua quota di partecipazione nelle collegate:
(in milioni di EUR) |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Attività |
497 |
499 |
Passività |
(87) |
(240) |
Entrate |
38 |
37 |
Avanzo/(disavanzo) |
21 |
(221) |
La Commissione ha versato il 20 % del suo capitale, con un saldo non richiamato pari a 809 milioni di EUR.
(in milioni di EUR) |
||
|
Totale capitale FEI |
Partecipazione Commissione |
Totale capitale |
4 161 |
1 011 |
Versato |
(832) |
(202) |
Non richiamato |
3 329 |
809 |
2.4. ATTIVITÀ FINANZIARIE
(in milioni di EUR) |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Attività finanziarie non correnti |
|
|
|
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
2.4.1 |
6 550 |
5 497 |
Prestiti erogati |
2.4.2 |
49 888 |
54 347 |
Totale |
|
56 438 |
59 844 |
Attività finanziarie correnti |
|
|
|
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
2.4.1 |
2 856 |
2 373 |
Prestiti erogati |
2.4.2 |
8 955 |
3 198 |
Totale |
|
11 811 |
5 571 |
Totale |
|
68 249 |
65 415 |
2.4.1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
(in milioni di EUR) |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Investimenti BUFI |
3 068 |
1 910 |
Fondo di garanzia per le azioni esterne (6) |
1 825 |
1 773 |
CECA in liquidazione |
1 699 |
1 696 |
Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility, RSFF) |
842 |
1 197 |
Orizzonte 2020 |
514 |
— |
Sportello MET per l'avviamento |
399 |
339 |
Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) |
188 |
188 |
Strumento di garanzia del prestito per progetti TEN-T (LGTT) |
186 |
121 |
Operazioni su capitali di rischio |
145 |
124 |
Iniziativa Project Bond |
125 |
67 |
Fondo europeo per l'Europa sudorientale |
117 |
116 |
Altre attività finanziarie correnti disponibili per la vendita |
298 |
339 |
Totale |
9 406 |
7 870 |
Non correnti |
6 550 |
5 497 |
Correnti |
2 856 |
2 373 |
L'UE detiene attività finanziarie disponibili per la vendita principalmente sotto forma di strumenti di garanzia e strumenti di equity. L'aumento rispetto al 2013 è dovuto principalmente al fatto che nel 2014 sono state inflitte nuove ammende per più di 2 miliardi di EUR, senza contare i casi pendenti chiusi nel corso del 2014. Inoltre, Orizzonte 2020, che rappresenta l'ottava fase dei programmi quadro di ricerca e di sviluppo tecnologico («8o PQ»), cominciato nel 2014, disponeva di attività per oltre mezzo miliardo di EUR alla fine dell'esercizio.
Gerarchia del valore equo delle attività finanziarie disponibili per la vendita
(in milioni di EUR) |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Livello 1: prezzi quotati nei mercati attivi |
8 183 |
6 669 |
Livello 2: input osservabili diversi dai prezzi quotati |
76 |
76 |
Livello 3: tecniche di valutazione con input non basati sui dati di mercato osservabili |
1 147 |
1 126 |
Totale |
9 406 |
7 870 |
Durante l'esercizio, non vi è stato alcun trasferimento tra i livelli di misurazione del valore equo.
Riconciliazione di attività finanziarie misurate utilizzando tecniche di valutazione con input non basati su dati mercato osservabili (livello 3):
(in milioni di EUR) |
|
Saldo di apertura al 31 dicembre 2013 |
1 126 |
Acquisti e vendite |
(57) |
Utili o perdite d'esercizio rilevate in eccedenza o deficit |
(2) |
Utili o perdite rilevate nelle attività nette |
81 |
Trasferimenti verso il livello 3 |
— |
Trasferimenti dal livello 3 |
— |
Altro |
(1) |
Saldo di chiusura al 31 dicembre 2014 |
1 147 |
Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo
Poiché la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) non è quotata in alcuna borsa valori e tenuto conto delle limitazioni contrattuali disposte dal suo statuto, che prevedono, tra l'altro, che la vendita di partecipazioni, il cui tetto massimo è stabilito al costo di acquisto, è consentita unicamente agli azionisti correnti, la percentuale di partecipazione della Commissione è valutata al costo al netto dell'eventuale riduzione di valore.
(in milioni di EUR) |
||
|
Totale capitale BERS |
Partecipazione Commissione |
Totale capitale |
29 674 |
900 |
Versato |
(6 202) |
(188) |
Non richiamato |
23 472 |
712 |
2.4.2. Prestiti erogati
(in milioni di EUR) |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Non correnti |
49 888 |
54 347 |
Correnti |
8 955 |
3 198 |
Totale |
58 843 |
57 545 |
Questa rubrica include i prestiti erogati da fondi provenienti da prestiti (58 509 milioni di EUR) nonché i prestiti concessi a carico del bilancio, vale a dire i prestiti a condizioni speciali, e i prestiti ipotecari della CECA in liquidazione (139 milioni di EUR). Vengono inclusi anche i depositi a breve termine (195 milioni di EUR), che sono classificati come prestiti.
Prestiti erogati da fondi provenienti da prestiti
(in milioni di EUR) |
||||||
|
Assistenza macrofinanziaria (AMF) |
Euratom |
BdP |
MESF |
CECA in liquidazione |
Totale |
Totale al 31 dicembre 2013 |
569 |
387 |
11 623 |
44 468 |
211 |
57 258 |
Nuovi prestiti |
1 360 |
— |
— |
3 000 |
— |
4 360 |
Rimborsi |
(96) |
(39) |
(3 000) |
— |
— |
(3 135) |
Differenze di cambio |
— |
1 |
— |
— |
15 |
16 |
Variazioni del valore contabile |
9 |
— |
(33) |
39 |
(5) |
10 |
Riduzione di valore |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
Totale al 31 dicembre 2014 |
1 842 |
349 |
8 590 |
47 507 |
221 |
58 509 |
Non correnti |
1 762 |
299 |
5 700 |
41 800 |
211 |
49 772 |
Correnti |
80 |
50 |
2 890 |
5 707 |
10 |
8 737 |
Nella presentazione del bilancio della Commissione (ad esempio, MESF, BdP, Euratom e MFA) la distinzione tra prestiti correnti e non correnti è stata migliorata e dalla semplice indicazione della scadenza del prestito si è passati all'indicazione dei rimborsi dovuti a fine esercizio. Per coprire i prestiti Euratom sono state ricevute garanzie per 349 milioni di EUR (2013: 387 milioni di euro) da parte di terzi. Al 31 dicembre 2014, i 250 milioni di EUR concessi all'Ucraina nel quadro di un accordo di prestito siglato nell'ambito dell'AMF non risultavano ancora versati.
Tassi d'interesse effettivi (espressi come gamma di tassi d'interesse):
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Assistenza macrofinanziaria |
0,181 %-4,54 % |
0,27 %-4,54 % |
Euratom |
0,26 %-5,76 % |
0,34 %-5,76 % |
Bilancia dei pagamenti (BdP) |
2,375 %-3,625 % |
2,375 %-3,625 % |
Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) |
1,875 %-3,750 % |
2,375 %-3,750 % |
CECA in liquidazione |
5,2354 %-5,8103 % |
5,2354 %-5,8103 % |
2.5. PREFINANZIAMENTI
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Prefinanziamenti non correnti |
|
|
|
Prefinanziamenti |
2.5.1 |
15 980 |
34 819 |
Altri anticipi agli Stati membri |
2.5.2 |
2 378 |
3 253 |
Totale |
|
18 358 |
38 072 |
Prefinanziamenti correnti |
|
|
|
Prefinanziamenti |
2.5.1 |
29 222 |
16 403 |
Altri anticipi agli Stati membri |
2.5.2 |
5 015 |
4 963 |
Totale |
|
34 237 |
21 367 |
Totale |
|
52 595 |
59 439 |
I prefinanziamenti rappresentano gran parte degli attivi totali dell'UE e perciò ricevono una particolare e costante attenzione. Occorre notare che il livello degli importi di prefinanziamento nei vari programmi deve essere sufficiente a garantire ai beneficiari il fondo cassa necessario per dare avvio ai progetti, tutelando al contempo gli interessi finanziari dell'UE e tenendo conto delle restrizioni giuridiche, operative e dell'efficacia sotto il profilo dei costi. La Commissione, al fine di migliorare il seguito dato ai prefinanziamenti, ha tenuto debito conto di tutti questi elementi.
2.5.1. Prefinanziamenti
in milioni di EUR |
||||||
|
Importo lordo |
Liquidati tramite regolarizzazioni |
Importo netto al 31 dicembre 2014 |
Importo lordo |
Liquidati tramite regolarizzazioni |
Importo netto al 31 dicembre 2013 |
Gestione concorrente |
|
|
|
|
|
|
FEASR e altri strumenti di sviluppo rurale |
5 644 |
(2 115) |
3 529 |
6 359 |
(1 032) |
5 327 |
FESR + FC |
24 934 |
(2 182) |
22 752 |
25 701 |
(2 164) |
23 537 |
FSE |
6 884 |
(953) |
5 931 |
6 857 |
(492) |
6 365 |
Altri |
4 626 |
(2 535) |
2 091 |
4 191 |
(2 054) |
2 137 |
Gestione diretta |
|
|
|
|
|
|
attuata da: |
|
|
|
|
|
|
Commissione |
13 173 |
(10 215) |
2 958 |
14 841 |
(9 459) |
5 382 |
Agenzie esecutive UE |
9 079 |
(6 618) |
2 461 |
8 558 |
(5 108) |
3 450 |
Gestione indiretta |
|
|
|
|
|
|
attuata da: |
|
|
|
|
|
|
Altre agenzie e altri organismi dell'UE |
548 |
(98) |
450 |
412 |
(21) |
391 |
Paesi terzi |
1 981 |
(1 169) |
812 |
1 678 |
(782) |
896 |
Organizzazioni internazionali |
6 236 |
(3 476) |
2 760 |
4 172 |
(2 460) |
1 712 |
Altre entità |
4 370 |
(2 910) |
1 460 |
5 503 |
(3 478) |
2 025 |
Totale |
77 474 |
(32 273) |
45 202 |
78 272 |
(27 050) |
51 222 |
Non correnti |
15 980 |
— |
15 980 |
34 819 |
— |
34 819 |
Correnti |
61 495 |
(32 273) |
29 222 |
43 453 |
(27 050) |
16 403 |
La diminuzione dei prefinanziamenti totali rilevata nell'ambito della gestione concorrente e della gestione diretta è dovuta principalmente alla chiusura del periodo di programmazione 2007-2013 e al graduale avvio dei programmi del periodo 2014-2020. I prefinanziamenti relativi ai vecchi programmi stanno diminuendo a causa dell'accettazione dei costi, mentre per quanto riguarda il nuovo periodo di programmazione sono stati versati anticipi più bassi.
Per quanto riguarda i fondi strutturali, la transizione tra i periodi di programmazione è il motivo dei movimenti tra i saldi correnti e non correnti. I nuovi prefinanziamenti versati per il periodo di programmazione 2014-2020 sono tipicamente contabilizzati come non correnti; tali anticipi sono ancora di importo limitato (a causa del ritardo nell'adozione dei nuovi programmi). Il periodo di programmazione 2007-2013 è ormai alla fase conclusiva e quindi altri importi scadranno nei prossimi dodici mesi.
Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti
Si tratta di garanzie che in alcuni casi la Commissione richiede ai beneficiari diversi dagli Stati membri quando vengono effettuati pagamenti anticipati (prefinanziamenti). Vi sono due valori da indicare per questo tipo di garanzie: il valore «nominale» e il valore «in corso». Per il valore «nominale», il fatto generatore è collegato all'esistenza della garanzia. Per il valore «in corso», il fatto generatore della garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive liquidazioni. Al 31 dicembre 2014, il valore «nominale» delle garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti ammontava a 957 milioni di EUR mentre il valore «in corso» di tali garanzie era pari a 605 milioni di EUR (2013: rispettivamente 1 124 milioni di EUR e 887 milioni di EUR).
Alcuni importi di prefinanziamento versati nell'ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7o PQ) e di Orizzonte 2020 sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti (FGP). Si tratta di uno strumento di vantaggio reciproco istituito per coprire i rischi di mancato pagamento degli importi da parte dei beneficiari durante la fase di attuazione delle azioni indirette del 7oPQ e di Orizzonte 2020. Tutti i partecipanti alle azioni indirette che ricevono una sovvenzione dall'UE contribuiscono al capitale dell'FGP in misura pari al 5 % del contributo totale.
Al 31 dicembre 2014, gli importi dei prefinanziamenti coperti dall'FGP ammontavano a 1,8 miliardi di EUR (2013: 4,5 miliardi di EUR). La diminuzione dipende dal fatto che il 2014 è stato l'ultimo anno di firma dei progetti del 7o PQ, con meno fondi disponibili per nuovi progetti. L'UE (rappresentata dalla Commissione) funge da agente esecutivo dei partecipanti dell'FGP, ma il fondo resta di proprietà dei partecipanti.
Al termine dell'esercizio, le attività totali dell'FGP ammontavano a 1 640 milioni di EUR (2013: 1 658 milioni di EUR). Le attività dell'FGP comprendono anche le attività finanziarie gestite dalla Direzione generale Affari economici e finanziari. Trattandosi di un entità separata, le attività dell'FGP non sono consolidate nei presenti conti annuali dell'UE.
2.5.2. Altri anticipi agli Stati membri
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Anticipi agli Stati membri per gli strumenti finanziari nell'ambito della gestione concorrente |
|
|
Non correnti |
2 090 |
2 118 |
Correnti |
1 733 |
2 118 |
Totale |
3 823 |
4 236 |
Regimi di aiuto |
|
|
Non correnti |
288 |
1 135 |
Correnti |
3 282 |
2 845 |
Totale |
3 570 |
3 981 |
Totale |
7 393 |
8 216 |
Nel quadro dei programmi relativi ai fondi strutturali del periodo 2007-2013 e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, possono essere versati a favore degli Stati membri pagamenti anticipati prelevati dal bilancio dell'UE (sotto forma di prestiti, investimenti in equity o garanzie), che vengono istituiti e gestiti sotto la responsabilità degli Stati membri (in regime di gestione concorrente). Gli importi che non vengono utilizzati da tali strumenti al termine dell'esercizio sono di proprietà dell'UE (come tutti i prefinanziamenti) e sono pertanto registrati come attività nel bilancio dell'UE. Gli atti giuridici di base non impongono tuttavia agli Stati membri l'obbligo di presentare relazioni periodiche alla Commissione sull'uso di tali anticipi e in alcuni casi neanche di rilevarli nelle dichiarazioni di spesa presentate alla Commissione. Le informazioni degli Stati membri sugli importi inutilizzati alla fine del 2014 non sono state comunicate in tempo utile per essere incluse presenti conti. Pertanto, al termine di ciascun esercizio viene effettuata una stima del valore di tale attività sulla base delle informazioni ricevute dagli Stati membri sui fondi inutilizzati al 31 dicembre 2013 e degli esborsi effettuati nel corso del 2014. Inoltre, tale stima si basa ora sulla proroga dal 31 dicembre 2015 al 31 marzo 2017 del periodo di attuazione di tali strumenti. Il saldo residuo di tali strumenti al termine dell'esercizio viene stimato ipotizzando che i fondi saranno utilizzati integralmente e in maniera uniforme nell'arco del restante periodo di attività. Al termine di tale periodo la Commissione esaminerà l'uso effettivo dei fondi, inserendo nei conti gli importi che non sono stati utilizzati.
Il contributo totale che gli Stati membri hanno richiesto alla Commissione a titolo di tali strumenti è risultato pari a 10 904 milioni di EUR, di cui 1 088 milioni di EUR non versati a fine esercizio. Nel 2014,, non sono stati versati importi relativi al periodo di programmazione 2014-2020.
Analogamente, gli anticipi versati dagli Stati membri relativamente a diversi regimi di aiuto (aiuti di Stato e misure di mercato del FEAGA) che non sono stati utilizzati a fine esercizio sono registrati come attività nel bilancio della Commissione. La Commissione ha stimato il valore di tali anticipi sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri e i relativi importi sono stai inclusi nelle voci relative ai regimi di aiuto della tabella.
2.6. CREDITI DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI E IMPORTI RECUPERABILI NON DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Non correnti |
|
|
|
Importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
2.6.1 |
1 158 |
478 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali |
2.6.2 |
40 |
20 |
Totale |
|
1 198 |
498 |
Correnti |
|
|
|
Importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
2.6.1 |
13 828 |
12 478 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali |
2.6.2 |
551 |
704 |
Totale |
|
14 380 |
13 182 |
Totale |
|
15 578 |
13 680 |
2.6.1. Importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Non correnti |
|
|
|
Stati membri |
2.6.1.1 |
305 |
478 |
Ratei e risconti attivi |
2.6.1.3 |
853 |
— |
Totale |
|
1 158 |
478 |
Correnti |
|
|
|
Stati membri |
2.6.1.1 |
10 679 |
5 574 |
Ammende |
2.6.1.2 |
2 270 |
4 071 |
Ratei e risconti attivi |
2.6.1.3 |
832 |
2 741 |
Altri importi recuperabili |
|
48 |
92 |
Totale |
|
13 828 |
12 478 |
Totale |
|
14 987 |
12 957 |
2.6.1.1. Importi recuperabili presso gli Stati membri
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Riportate nella contabilità A |
2 789 |
47 |
Riportate nella contabilità separata |
1 617 |
1 228 |
Risorse proprie da recuperare |
5 413 |
3 054 |
Riduzione di valore |
(1 144) |
(743) |
Altro |
12 |
6 |
Importi recuperabili da risorse proprie |
8 686 |
3 592 |
Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) |
2 250 |
2 294 |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) |
52 |
82 |
Strumento temporaneo per lo sviluppo rurale (STSR) |
27 |
45 |
Programma speciale di adesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (SAPARD) |
166 |
155 |
Riduzione di valore |
(840) |
(819) |
Importi recuperabili da FEAGA e sviluppo rurale |
1 655 |
1 757 |
Recuperi di prefinanziamenti previsti |
437 |
542 |
IVA pagata e da recuperare |
44 |
68 |
Altri importi recuperabili presso gli Stati membri |
161 |
94 |
Totale |
10 984 |
6 053 |
Non correnti |
305 |
478 |
Correnti |
10 679 |
5 574 |
Gli importi non correnti dovuti dagli Stati membri si riferiscono a decisioni di verifica di conformità non eseguite relative al Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che vengono attuate a fronte di rate annue e/o risconti.
Importi recuperabili da risorse proprie
Il significativo aumento degli importi recuperabili riportato nella contabilità A si spiega con i 2 756 milioni di EUR di dazi doganali e contributi «zucchero» di novembre e dicembre che sono stati riconosciuti come ratei attivi negli anni precedenti.
L'importo di risorse proprie da riscuotere riguarda i bilanci rettificativi da n. 2 a n. 7/2014, adottato il 17 dicembre 2014. Ai sensi dell'articolo 10 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (GU L 130 del 31.5.2000, pag. 1), le iscrizioni corrispondenti ai ritocchi dei contributi relativi alle risorse proprie sono state effettuate il primo giorno feriale del febbraio2015. Gli adeguamenti dei contributi basati sull'IVA e sull'RNL che gli Stati membri versano al bilancio dell'UE vengono introdotti ogni anno il primo giorno feriale di dicembre. Tra gli adeguamenti del 2014 vi sono significative revisioni relative all'RNL risalenti fino al 2002. L'adeguamento è quindi stato senza precedenti per ampiezza e, considerando tutti gli Stati membri dell'UE, si è tradotto in un totale di 9,5 miliardi di EUR.
Per affrontare questa situazione eccezionale, il 18 dicembre 2014 il Consiglio ha adottato una proposta della Commissione che consente agli Stati membri, nel rispetto di condizioni rigorose, di differire il pagamento senza interessi fino al 1o settembre 2015. Di conseguenza, 6 Stati membri hanno optato per la possibilità di pagare i rispettivi adeguamenti nel 2015. La dilazione di pagamento ammonta a 5,4 miliardi di EUR, come risulta dalla tabella di cui sopra.
Importi recuperabili da FEAGA e strumenti di sviluppo rurale
Tale voce copre principalmente gli importi dovuti dagli Stati membri al 31 dicembre, dichiarati e certificati dagli Stati membri al 15 ottobre. In seguito, si effettua una stima degli importi recuperabili dopo tale dichiarazione e fino al 31 dicembre. La Commissione procede inoltre alla valutazione degli importi dovuti dai beneficiari che si ha scarsa probabilità di recuperare. Il fatto che questa diminuzione di valore venga effettuata non implica una rinuncia da parte della Commissione al futuro recupero di detti importi. In tale diminuzione viene inoltre inclusa una detrazione del 20 % che corrisponde all'importo che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere a copertura delle spese amministrative.
2.6.1.2. Ammende
Si tratta di importi da recuperare corrispondenti ad ammende comminate dalla Commissione per 2 424 milioni di EUR (2013: 4 310 milioni di EUR), meno una svalutazione contabile di 155 milioni di EUR (2013: 239 milioni di EUR). Alla fine dell'esercizio sono state ricevute garanzie per ammende non pagate per un totale di 1 916 milioni di EUR (2013: 3 244 milioni di EUR). Va sottolineato che per 183 milioni di EUR la scadenza di pagamento era successiva al 31 dicembre 2014.
La diminuzione del saldo delle ammende in sospeso a fine anno è dovuto al fatto che ammende per un totale di 4,1 miliardi di EUR sono divenute definitive e sono state trasferite al bilancio nel corso del 2014.
2.6.1.3. Ratei e risconti attivi
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Ratei attivi da risorse proprie |
— |
2 424 |
Fondo di coesione, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: rettifiche finanziarie |
1 502 |
31 |
Altri ratei attivi |
83 |
201 |
Riduzione di valore dei ratei attivi |
— |
— |
Risconti attivi relativi a transazioni non commerciali |
101 |
85 |
Totale |
1 686 |
2 741 |
Non correnti |
853 |
— |
Correnti |
832 |
2 741 |
Va osservato che i ratei attivi provenienti da risorse proprie, principalmente dazi doganali di novembre e dicembre, risultano ora alla voce importi recuperabili correnti.
2.6.2. Crediti derivanti da transazioni commerciali
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Non correnti |
|
|
Altri crediti |
40 |
20 |
Totale |
40 |
20 |
Correnti |
|
|
Clienti |
211 |
381 |
Riduzione di valore dei crediti presso i clienti |
(103) |
(100) |
Risconti attivi relativi a transazioni commerciali |
219 |
352 |
Altri |
224 |
71 |
Totale |
551 |
704 |
Totale |
591 |
724 |
2.7. SCORTE
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Materiale scientifico |
66 |
81 |
Altri |
62 |
47 |
Totale |
128 |
128 |
2.8. DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Conti presso tesorerie e banche centrali |
|
11 840 |
2 505 |
Conti delle operazioni correnti |
|
303 |
168 |
Casse di anticipi |
|
4 |
4 |
Trasferimenti (fondi in transito) |
|
— |
(1) |
Altri depositi a termine |
|
28 |
29 |
Conti bancari per l'esecuzione del bilancio e altri depositi a termine |
2.8.1 |
12 174 |
2 705 |
Disponibilità liquide appartenenti a strumenti finanziari |
2.8.2 |
1 275 |
1 406 |
Disponibilità liquide relative alle ammende |
2.8.3 |
2 738 |
4 165 |
Disponibilità liquide relative ad altre istituzioni, agenzie e organismi |
|
1 358 |
1 234 |
Totale |
|
17 545 |
9 510 |
2.8.1. Conti bancari per l'esecuzione del bilancio e altri depositi a termine
Tale voce comprende le disponibilità finanziarie detenute dalla Commissione in conti presso gli Stati membri e i paesi dell'EFTA (tesoro o banca centrale), nonché in conti correnti presso banche commerciali, casse di anticipi e fondi di piccola cassa.
L'elevato saldo alla fine del 2014 è principalmente dovuto ai saldi dei contributi relativi alle risorse proprie provenienti da IVA e RNL versati dagli Stati membri nel dicembre 2014, nonché ai bilanci rettificativi adottati nel dicembre 2014 che hanno ridotto i contributi degli Stati membri tramite restituzione agli Stati membri mediante adozione di bilanci rettificativi all'inizio del 2015.
2.8.2. Disponibilità liquide appartenenti a strumenti finanziari
Gli importi che figurano a tale voce riguardano soprattutto equivalenti di disponibilità liquide gestiti da fiduciari per conto della Commissione al fine di attuare particolari programmi relativi a strumenti finanziari finanziati dal bilancio dell'UE. Le disponibilità liquide appartenenti a strumenti finanziari possono essere impiegate esclusivamente nell'ambito dei relativi programmi.
2.8.3. Disponibilità liquide relative alle ammende
Si tratta di disponibilità liquide percepite in riferimento ad ammende comminate dalla Commissione per le quali non è stata ancora pronunciata una sentenza definitiva. Detti importi sono versati in conti di deposito speciali che non vengono utilizzati per altre attività. In caso di presentazione di un ricorso o quando si ignora se l'altra parte presenterà un ricorso, l'importo sottostante viene presentato come passività potenziale nella nota 5.2.
La diminuzione di tale saldo è dovuta al fatto che dal 2010 tutte le ammende incassate in via provvisoria sono gestite dalla Commissione in un fondo appositamente creato (BUFI) e investito in strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita (cfr. nota 2.4.1).
PASSIVITÀ
2.9. PENSIONI E ALTRE PRESTAZIONI PER I DIPENDENTI
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Pensioni — personale |
2.9.1 |
50 897 |
40 933 |
Pensioni — altri beneficiari |
2.9.2 |
1 322 |
1 016 |
Regime comune di assicurazione malattia |
2.9.3 |
6 396 |
4 869 |
Totale |
|
58 616 |
46 818 |
Il considerevole aumento delle passività relative alle prestazioni per i dipendenti è dovuto alla sensibile diminuzione del tasso di sconto applicato, che ha comportato elevate perdite attuariali nell'esercizio (perdite nette per 9,2 miliardi di EUR).
Come indicato in appresso, il tasso di sconto reale è diminuito drasticamente, passando dall'1,8 % allo 0,7 % a causa delle condizioni economiche prevalenti. Tale cambiamento è all'origine di quasi tutto l'aumento delle passività, in quanto le variazioni delle altre variabili (ad esempio, i nuovi membri, il costo delle prestazioni e gli interessi passivi) sono rimaste in linea con le cifre dell'esercizio precedente. Tali fluttuazioni attuariali non sono casuali e dipendono dell'applicazione a livello internazionale delle norme contabili in vigore e dall'attuale contesto economico. In caso aumento dei tassi di interesse, l'impatto sarebbe inverso.
Inoltre, trattandosi di una stima attuariale del valore del totale delle passività in un momento preciso, il 31 dicembre 2014, che si basa su varie ipotesi valide in tale momento, tale perdita non indica un effettivo onere per il bilancio dell'UE, né va ad incidere sugli importi che nell'immediato futuro dovranno essere versati ai titolari di pensioni a titolo del bilancio dell'UE. Tali pagamenti sono già stati previsti nel QFP 2014-2020 e saranno attuati attraverso la procedura di bilancio annuale.
2.9.1. Pensioni — Personale
Ai sensi dell'articolo 83 dello statuto, il pagamento delle prestazioni previste dal regime delle pensioni (PSEO: Regime pensionistico dei funzionari dell'Unione europea) è a carico del bilancio dell'UE. Sebbene il regime non venga finanziato, gli Stati membri garantiscono collettivamente il pagamento di tali benefici in base al criterio di ripartizione fissato per il finanziamento di queste spese. Inoltre, i funzionari contribuiscono per un terzo al finanziamento a lungo termine di questo regime mediante un contributo obbligatorio detratto dalla loro retribuzione.
Le passività del regime pensionistico sono state valutate sulla base del numero di membri del personale in attività e in pensione al 31 dicembre 2014 e delle disposizioni dello statuto dei funzionari applicabili a tale data. Questa valutazione è stata effettuata in conformità alla metodologia dell'IPSAS 25 (e pertanto anche della norma contabile n. 12 dell'UE). Il metodo utilizzato per calcolare detto impegno è il metodo della proiezione dell'unità di credito. Le principali ipotesi attuariali sulle passività relative alle pensioni del personale usate nella valutazione sono le seguenti:
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Tasso di sconto nominale |
2,0 % |
3,7 % |
Tasso d'inflazione previsto |
1,3 % |
1,9 % |
Tasso di sconto reale |
0,7 % |
1,8 % |
Probabilità di matrimonio: uomo/donna |
81 %/49 % |
81 %/49 % |
Incremento generale delle retribuzioni/rivalutazione delle pensioni |
(0,2) % |
(0,2) % |
Tavola di mortalità dei funzionari internazionali (ICSLT) |
ICSLT 2013 |
ICSLT 2013 |
2.9.2. Pensioni — Altro
Si tratta dell'impegno relativo agli obblighi pensionistici nei confronti dei membri ed ex membri della Commissione, della Corte di giustizia (e del Tribunale), della Corte dei conti, dei segretari generali del Consiglio, del Mediatore europeo, del Garante europeo della protezione dei dati e del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea. Questa rubrica comprende anche una passività relativa alle pensioni di alcuni membri del Parlamento.
2.9.3. Regime comune di assicurazione malattia
Viene altresì effettuata una valutazione delle passività dell'Unione europea relative al regime comune di assicurazione malattia per il personale in pensione. Il tasso di sconto e l'incremento generale delle retribuzioni utilizzati nel calcolo sono coerenti con quelli utilizzati nella valutazione delle pensioni del personale, quindi i motivi dei movimenti delle passività sono simili a quelli delle passività relative alle pensioni del personale.
Movimenti nelle passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti
in milioni di EUR |
|||
|
Pensioni — personale |
Pensioni — altro |
Regime comune di assicurazione malattia |
Passività lorda al 31 dicembre 2013 |
45 947 |
1 289 |
5 133 |
Costi relativi alle prestazioni/normali |
2 153 |
62 |
— |
Interessi passivi |
1 683 |
44 |
49 |
Prestazioni pagate |
(1 368) |
(47) |
(68) |
Perdite attuariali (7) |
8 255 |
191 |
1 554 |
Variazioni dovute a nuovi assunti |
461 |
67 |
— |
Passività lorda al 31 dicembre 2013 |
57 131 |
1 606 |
6 668 |
Coefficienti di correzione applicati alle pensioni |
1 371 |
ND |
ND |
Detrazioni delle imposte sulle pensioni |
(7 605) |
(119) |
ND |
Attività a servizio del regime |
ND |
(165) |
(272) |
Passività lorda al 31 dicembre 2013 |
50 897 |
1 322 |
6 396 |
Tendenza quinquennale delle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti
in milioni di EUR |
|||||
|
31.12.2010 |
31.12.2011 |
31.12.2012 |
31.12.2013 |
31.12.2014 |
Passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti |
37 172 |
34 835 |
42 503 |
46 818 |
58 616 |
2.10. ACCANTONAMENTI
in milioni di EUR |
|||||||
|
Importo al 31.12.2013 |
Disposizioni complemen-tari |
Importi inutilizzati rettificati |
Importi utilizzati |
Trasferimento a correnti |
Variazione delle stime |
Importo al 31.12.2014 |
Cause legali |
487 |
567 |
(97) |
(229) |
— |
0 |
728 |
Smantellamento siti nucleari |
963 |
— |
— |
(31) |
— |
159 |
1 091 |
Accantonamenti finanziari |
282 |
117 |
(0) |
(76) |
— |
9 |
332 |
Ammende |
— |
30 |
— |
— |
— |
— |
30 |
Altro |
135 |
94 |
(53) |
(73) |
— |
(0) |
102 |
Totale |
1 867 |
807 |
(150) |
(409) |
— |
168 |
2 282 |
Non correnti |
1 323 |
241 |
(93) |
(28) |
(69) |
164 |
1 537 |
Correnti |
545 |
566 |
(57) |
(381) |
69 |
4 |
745 |
Cause legali
Si tratta di una stima degli importi che dovranno probabilmente essere corrisposti dopo la fine dell'anno in relazione ad una serie di cause legali in corso. L'incremento è dovuto principalmente a cause legali perdute relative al FESR. Questo notevole incremento è stato solo in parte compensato da importi inutilizzati provenienti dalla risoluzione di un caso riguardante le risorse proprie tradizionali (contributi zucchero) — cfr. anche nota 3.2.
Smantellamento siti nucleari
Nel 2012 un consorzio di esperti indipendenti ha aggiornato il suo studio del 2008 sulla stima dei costi del programma di smantellamento nucleare del Centro comune di ricerca (CCR) e della gestione delle scorie. La stima di 989 milioni di EUR (in precedenza 1 222 milioni di EUR) è assunta come base per l'accantonamento. Nel 2014 la base per l'accantonamento è stata nuovamente aggiornata sulla base della «Strategia 2014 aggiornata del CCR in materia di smantellamento e di gestione dei rifiuti», che incorpora le osservazioni formulate da esperti esterni nel quadro del riesame della strategia del CCR. In conformità alle norme contabili dell'UE, tale accantonamento è indicizzato per tenere conto dell'inflazione e quindi attualizzato al suo valore netto attuale (in base alla curva swap zero-coupon in EUR). Al 31 dicembre 2014, il valore dell'accantonamento era pari a 1 091 milioni di EUR, ripartiti in importi da utilizzare nel 2015 (27 milioni di EUR) e negli anni successivi (1 064 milioni di EUR).
Considerando la durata prevista del programma (circa 20 anni) è necessario sottolineare l'incertezza di questa stima e il fatto che i costi finali potrebbero discostarsi sensibilmente dagli importi attualmente registrati.
Accantonamenti finanziari
Si tratta principalmente di accantonamenti che rappresentano le perdite previste che saranno subite in relazione alle garanzie fornite nell'ambito diversi strumenti finanziari per cui il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e la Banca europea per gli investimenti (BEI) sono abilitati a emettere garanzie a proprio nome, ma per conto e a rischio della Commissione. Il rischio finanziario associato alle garanzie emesse e a quelle non emesse è tuttavia limitato. Gli accantonamenti finanziari non correnti sono attualizzati al loro valore netto attuale (in base al tasso annuale swap in EUR).
2.11. PASSIVITÀ FINANZIARIE
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Passività finanziarie non correnti |
|
|
|
Prestiti assunti |
2.11.1 |
49 743 |
54 153 |
Altre passività finanziarie |
2.11.2 |
2 108 |
2 216 |
Totale |
|
51 851 |
56 369 |
Passività finanziarie correnti |
|
|
|
Prestiti assunti |
2.11.1 |
8 727 |
3 065 |
Altre passività finanziarie |
2.11.2 |
101 |
99 |
Totale |
|
8 828 |
3 163 |
Totale |
|
60 680 |
59 533 |
2.11.1. Prestiti assunti
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Prestiti assunti |
58 491 |
57 237 |
Eliminazione: Fondo di garanzia per le azioni esterne (8) |
(20) |
(20) |
Totale |
58 470 |
57 218 |
Prestiti contratti per strumento finanziario
in milioni di EUR |
||||||
|
Assistenza macrofinanziaria (AMF) |
Euratom |
BdP |
MESF |
CECA in liquidazione |
Totale |
Totale al 31 dicembre 2013 |
569 |
387 |
11 623 |
44 468 |
190 |
57 237 |
Nuovi prestiti contratti |
1 360 |
— |
— |
3 000 |
— |
4 360 |
Rimborsi |
(96) |
(39) |
(3 000) |
— |
— |
(3 135) |
Differenze di cambio |
— |
1 |
— |
— |
14 |
15 |
Variazioni del valore contabile |
9 |
— |
(33) |
39 |
(1) |
14 |
Totale al 31 dicembre 2014 |
1 842 |
349 |
8 590 |
47 507 |
203 |
58 491 |
Non correnti |
1 762 |
299 |
5 700 |
41 800 |
193 |
49 754 |
Correnti |
80 |
50 |
2 890 |
5 707 |
10 |
8 737 |
I prestiti contratti includono i debiti certificati, che ammontano a 58 261 milioni di EUR (2013: 56 981 milioni di EUR). Le variazioni dell'importo contabile corrispondono alla variazione degli interessi maturati.
Nella presentazione del bilancio della Commissione (ad esempio, MFA, Euratom, BdP e MESF) la distinzione tra prestiti contratti correnti e non correnti è stata migliorata e dalla semplice indicazione della scadenza del prestito si è passati all'indicazione dei rimborsi dovuti a fine esercizio.
Tassi d'interesse effettivi dei prestiti contratti (espressi come gamma di tassi d'interesse):
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Assistenza macrofinanziaria |
0,181 %-4,54 % |
0,27 %-4,54 % |
Euratom |
0,138 %-5,6775 % |
0,291 %-5,6775 % |
Bilancia dei pagamenti (BdP) |
2,375 %-3,625 % |
2,375 %-3,625 % |
Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) |
1,875 %-3,750 % |
2,375 %-3,750 % |
CECA in liquidazione |
6,92 %-9,78 % |
6,92 %-9,78 % |
2.11.2. Altre passività finanziarie
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Non correnti |
|
|
Passività relative a leasing finanziari |
1 674 |
1 756 |
Edifici pagati a rate |
371 |
369 |
Altro |
63 |
91 |
Totale |
2 108 |
2 216 |
Correnti |
|
|
Passività relative a leasing finanziari |
81 |
82 |
Edifici pagati a rate |
20 |
17 |
Totale |
101 |
99 |
Totale |
2 209 |
2 315 |
Passività relative a leasing finanziari
in milioni di EUR |
||||
|
Importi futuri da pagare |
|||
< 1 anno |
1-5 anni |
> 5 anni |
Totale delle passività |
|
Terreni e immobili |
75 |
358 |
1 309 |
1 742 |
Altre attività materiali |
6 |
8 |
— |
14 |
Totale al 31 dicembre 2014 |
81 |
366 |
1 309 |
1 755 |
Parte di interessi |
70 |
272 |
392 |
734 |
Totale canoni minimi futuri di leasing al 31 dicembre 2014 |
151 |
638 |
1 700 |
2 489 |
Totale canoni minimi futuri di leasing al 31 dicembre 2013 |
171 |
672 |
1 884 |
2 727 |
2.12. DEBITI
in milioni di EUR |
|||
|
Importo lordo |
Adeguamenti (9) |
Importo netto |
2014 |
|
|
|
Dichiarazioni di spesa e fatture ricevute da: |
|
|
|
Stati membri: |
|
|
|
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti per lo sviluppo rurale |
318 |
(23) |
295 |
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
19 928 |
(2 306) |
17 622 |
Fondo sociale europeo |
5 893 |
(272) |
5 621 |
Altri |
751 |
(93) |
658 |
Soggetti pubblici e privati |
1 718 |
(106) |
1 612 |
Totale dichiarazioni di spesa e fatture |
28 608 |
(2 800) |
25 808 |
Fondo europeo agricolo di garanzia |
11 066 |
ND |
11 066 |
Altri debiti |
156 |
ND |
156 |
Debiti relativi alle risorse proprie |
5 945 |
ND |
5 945 |
Altri |
204 |
ND |
204 |
Totale al 31 dicembre 2014 |
45 980 |
(2 800) |
43 180 |
2013 |
|
|
|
Totale dichiarazioni di spesa e fatture |
27 257 |
(2 918) |
24 339 |
Fondo europeo agricolo di garanzia |
11 252 |
ND |
11 252 |
Altri debiti |
147 |
ND |
147 |
Debiti relativi alle risorse proprie |
244 |
ND |
244 |
Altri |
231 |
ND |
231 |
Totale al 31 dicembre 2013 |
39 131 |
(2 918) |
36 213 |
I debiti includono le dichiarazioni di spesa ricevute dalla Commissione nel quadro delle attività di sovvenzionamento. Essi sono accreditati per l'importo richiesto al ricevimento della domanda. Se la controparte è uno Stato membro, sono classificati come tali. Si applica la medesima procedura nel caso di fatture e note di accredito ricevute nell'ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di regolarizzazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come spese, mentre gli elementi restanti rimangono alla linea «Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti» (cfr. più avanti).
I debiti relativi alle risorse proprie riguardano il contributo degli Stati membri al bilancio dell'UE che dovrà essere rimborsato alla fine dell'esercizio ai sensi dell'ultimo bilancio rettificativo del 2014 (5,9 miliardi di EUR). Il notevole aumento rispetto allo scorso anno è dovuto alle revisioni relative all'RNL apportate a fine esercizio (cfr. anche nota 2.6.1.1).
Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti
I debiti sono ridotti per la parte delle richieste di rimborso ricevute, ma non ancora verificate, che sono state ritenute non ammissibili. Gli importi più ingenti riguardano le DG che si occupano di azioni strutturali. I debiti sono altresì ridotti per quella parte di richieste di rimborso ricevute, relative ad altri anticipi agli Stati membri (cfr. nota 2.5.2), che ancora non era stata versata al termine dell'esercizio (2 miliardi di EUR).
Domande di prefinanziamento
Oltre ai suddetti importi, 1,3 miliardi di EUR di domande di prefinanziamento non risultavano ancora pagate alla fine dell'esercizio. In base alle norme contabili dell'Unione europea, tali importi non vengono registrati come debiti.
2.13. RATEI E RISCONTI PASSIVI
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Ratei passivi |
55 798 |
56 085 |
Risconti passivi |
56 |
62 |
Altro |
118 |
134 |
Totale |
55 973 |
56 282 |
La ripartizione dei ratei passivi è la seguente:
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Fondo europeo agricolo di garanzia |
33 667 |
33 491 |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti per lo sviluppo rurale |
13 414 |
12 458 |
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
3 157 |
4 371 |
Fondo sociale europeo |
976 |
1 109 |
Altri |
4 584 |
4 656 |
Totale |
55 798 |
56 085 |
ATTIVITA' NETTE
2.14. RISERVE
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Riserva per il valore equo |
2.14.1 |
238 |
99 |
Riserva del Fondo di garanzia |
2.14.2 |
2 372 |
2 125 |
Altre riserve |
2.14.3 |
1 825 |
1 849 |
Totale |
|
4 435 |
4 073 |
2.14.1. Riserva per il valore equo
Nel rispetto delle norme contabili dell'UE, l'adeguamento al valore equo delle attività finanziarie disponibili per la vendita è contabilizzato nella riserva per il valore equo.
Movimenti all'interno della riserva per il valore equo relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita nel corso dell'esercizio:
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Inclusi nella riserva per il valore equo |
135 |
(25) |
Inclusi nel conto economico |
(10) |
(25) |
Totale |
125 |
(50) |
Inoltre, un importo di 15 milioni di EUR nell'insieme del movimento della riserva del valore equo riguarda gli investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile.
2.14.2. Riserva del Fondo di garanzia
Questa riserva corrisponde all'importo obiettivo pari al 9 % degli importi garantiti dal Fondo, da tenere come attività.
2.14.3. Altre riserve
Tale importo si riferisce principalmente alle riserve della CECA in liquidazione (1 532 milioni di EUR) per le attività del Fondo di ricerca carbone e acciaio, che sono state create nel contesto della liquidazione della CECA.
2.15. IMPORTI DA RICHIEDERE AGLI STATI MEMBRI
in milioni di EUR |
|
Importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2013 |
49 925 |
Restituzione agli Stati membri dell'avanzo di bilancio 2013 |
1 005 |
Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia |
247 |
Altri movimenti della riserva |
(15) |
Risultato economico dell'esercizio |
11 280 |
Totale importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2014 |
62 441 |
Tale importo rappresenta quella parte delle spese già sostenute dall'UE fino al 31 dicembre che deve essere finanziata dai bilanci futuri. Conformemente alle nuove norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nell'anno N, quantunque possano essere effettivamente pagate nell'anno N + 1 (o anni successivi) e quindi finanziate sulla base del bilancio dell'anno N + 1 (o anni successivi). L'iscrizione nei conti di queste passività, unita al fatto che i relativi importi verranno finanziati dai bilanci futuri, fa sì che alla fine dell'esercizio le passività eccedano di gran lunga le attività. Gli importi più significativi da evidenziare sono le attività del Fondo europeo agricolo di garanzia. La maggioranza degli importi da richiamare è infatti corrisposta dagli Stati membri entro 12 mesi dalla fine dell'esercizio finanziario in questione, come parte del bilancio dell'anno successivo.
Si osservi inoltre che quanto sopra non influisce sul risultato di bilancio. Le entrate di bilancio devono essere sempre pari o superiori alle spese di bilancio e le eventuali eccedenze vengono restituite agli Stati membri.
3. NOTE AL CONTO ECONOMICO
ENTRATE
ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI
3.1. RISORSE RNL
Le entrate da risorse proprie costituiscono l'elemento principale delle entrate di esercizio dell'Unione europea. Delle tre categorie di risorse proprie, le risorse proprie tradizionali (in appresso, «RPT»), le risorse basate sull'IVA e le risorse basate sull'RNL, in particolare le entrate relative all'RNL pari a 1 04 688 milioni di EUR(2013: 1 10 194 milioni di EUR), rappresentano le entrate più significative.
3.2. RISORSE PROPRIE TRADIZIONALI
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Dazi doganali |
17 204 |
15 268 |
Contributi zucchero |
(67) |
199 |
Totale |
17 137 |
15 467 |
Le risorse proprie tradizionali sono costituite dai dazi doganali e dai contributi zucchero. Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso delle spese di riscossione, il 20 % delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione.
Va inoltre osservato che, a seguito di una sentenza della Corte sul regolamento sui contributi zucchero, impugnato da alcuni Stati membri e imprese, nel 2014 è stato rimborsato alle parti interessate un importo di 200 milioni di EUR. Il relativo accantonamento, originariamente iscritto nel 2012, è quindi stato utilizzato nel 2014.
3.3. RISORSE IVA
La decisione 2007/436/CE, Euratom relativa alle risorse proprie, prevede che i contributi IVA siano calcolati applicando un'aliquota uniforme del 0,30 % alla base armonizzata dell'IVA di ciascuno Stato membro. La decisione prevede inoltre un'aliquota di prelievo minore per l'Austria (0,225 %), la Germania (0,15 %) e i Paesi Bassi e la Svezia (0,10 %). Tale deroga è stata però concessa soltanto per il periodo 2007-2013. Nel 2014, l'aliquota uniforme del 0,30 % è stata quindi nuovamente applicata a tutti gli Stati membri e rimarrà in vigore fino all'adozione di una nuova decisione in materia. Ciò spiega l'aumento delle entrate IVA che sono passate dai 14 019 milioni di EUR del 2013 ai 17 462 milioni di EUR del 2014.
ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI: TRASFERIMENTI
3.4. MULTE
Tali entrate (2 297 milioni di EUR) riguardano le ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme, in particolare per quanto riguarda i casi di concorrenza. I crediti e le relative entrate sono rilevati quando la Commissione adotta la decisione di comminare un'ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario.
L'importo principale nel 2014 riguarda il mercato dei cuscinetti per il settore automobilistico. La Commissione ha inflitto ammende per un importo totale di 953 milioni di EUR a produttori di cuscinetti per automobili e autocarri per avere costituito e gestito un cartello.
3.5. RECUPERO SPESE
in milioni di EUR |
|||
|
|
2014 |
2013 |
Gestione concorrente |
|
3 328 |
1 628 |
Gestione diretta |
|
45 |
69 |
Gestione indiretta |
|
45 |
6 |
Gestione decentrata |
|
— |
41 |
Gestione congiunta |
|
— |
33 |
Totale |
|
3 418 |
1 777 |
Tale voce riguarda principalmente gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione che sono stati già incassati o compensati (vale a dire detratti dai) rispetto ai pagamenti successivi registrati nel sistema contabile della Commissione, effettuati allo scopo di recuperare spese precedentemente pagate dal bilancio generale. Tali operazioni si basano su controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Vengono inoltre inclusi gli ordini di riscossione emessi dagli Stati membri ai beneficiari delle spese del FEAGA, nonché la variazione dei ratei attivi stimati dal termine dell'esercizio precedente fino all'esercizio in corso.
Occorre rilevare che tali cifre rappresentano soltanto l'impatto contabile delle attività correttive dell'UE, sulla base delle norme contabili in vigore nell'Unione. Per tale ragione, queste cifre non possono illustrare e non illustrano la totalità dei delle misure adottate per tutelare il bilancio UE, in particolare per quanto riguarda la politica di coesione, rispetto alla quale esistono meccanismi specifici atti a garantire la correzione delle spese inammissibili, la maggior parte delle quali non comporta l'emissione di un ordine di riscossione. Oltretutto, anche i recuperi dei prefinanziamenti non sono inclusi come entrate, in conformità alle norme contabili dell'UE. Ulteriori informazioni sulle rettifiche finanziarie e sui recuperi di spesa figurano alla nota 6.
La gestione concorrente rappresenta la maggior parte del totale:
Agricoltura: FEAGA e sviluppo rurale
Nell'ambito del FEAGA e del FEASR, gli importi iscritti come entrate dell'esercizio sotto questa rubrica sono rettifiche finanziarie dell'esercizio e rimborsi dichiarati dagli Stati membri e recuperati durante l'esercizio, cui si aggiunge l'aumento netto del saldo stimato dichiarato dagli Stati membri da recuperare a fine esercizio in relazione a frodi e irregolarità.
Politica di coesione
Gli importi principali relativi alla politica di coesione sono gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione per recuperare spese le indebite effettuate negli esercizi precedenti, gli importi relativi alle rettifiche finanziarie eseguite mediante ritiri nel corso dell'anno e le trattenute dalle spese meno la diminuzione dei ratei attivi a fine esercizio.
Altri ordini di riscossione emessi nel quadro della politica di coesione riguardano il recupero di prefinanziamenti — cfr. la nota 6.4. Tali importi non figurano come entrate, bensì sono accreditati alla rubrica prefinanziamenti del bilancio.
Il recupero totale delle spese è quasi raddoppiato rispetto all'esercizio precedente a causa della chiusura anticipata del periodo di programmazione della politica di coesione 2000-2006 e i relativi ritiri/prelievi effettuati, così come delle consistenti rettifiche imposte nel 2014 dalla direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale.
3.6. ALTRE ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Trasferimento di attività |
1 448 |
— |
Adeguamenti di bilancio |
794 |
1 187 |
Imposte e contributi del personale |
1 276 |
1 137 |
Contributi di paesi terzi |
336 |
373 |
Prelievi agricoli |
409 |
48 |
Adeguamenti degli accantonamenti |
369 |
208 |
Altro |
990 |
1 091 |
Totale |
5 623 |
4 045 |
Il trasferimento di entrate generate dalle attività riguarda il trasferimento dei satelliti nel quadro del programma Copernicus (in precedenza programma GMES) dell'Agenzia spaziale europea (ESA) alla Commissione (cfr. nota 2.2). Tale trasferimento rappresenta una transazione non commerciale in base alle norme contabili dell'UE e si verificherà anche negli esercizi futuri per i restanti satelliti Copernicus attualmente in fase di costruzione.
Gli adeguamenti di bilancio comprendono l'eccedenza di bilancio del 2013 (1 005 milioni di EUR) che viene rimborsata indirettamente agli Stati membri deducendo gli importi di risorse proprie che essi devono accreditare all'UE nell'anno successivo, e di fatto costituiscono entrate per il 2014.
Le entrate imputabili alle imposte e ai contributi del personale derivano principalmente dalle trattenute sugli stipendi del personale e sono costituite da due importi significativi: i contributi previdenziali del personale e le imposte sul reddito.
I contributi dei paesi terzi sono i contributi dei paesi EFTA e dei paesi candidati all'adesione.
I prelievi agricoli riguardano i prelievi latte che costituiscono uno strumento di gestione del mercato mirato a penalizzare i produttori di latte che superano le rispettive quantità di riferimento. Poiché non sono legati a pagamenti precedenti da parte della Commissione, sono in pratica considerati come entrate con destinazione specifica. L'aumento dei prelievi latte quest'anno è dovuto al fatto che otto Stati membri hanno superato le loro quote latte relativamente alle consegne nel 2013/2014 e al fatto che essi devono quindi pagare le sanzioni (nota come «super prelievo»). Il regime delle quote latte è stato abolito il 1o aprile 2015.
ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI
3.7. ENTRATE FINANZIARIE
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Entrate da interessi SU: |
|
|
Prefinanziamenti |
16 |
29 |
Pagamenti tardivi |
387 |
88 |
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
65 |
71 |
Prestiti erogati |
1 722 |
1 712 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
10 |
21 |
Attività finanziarie che hanno subito una riduzione di valore |
0 |
— |
Altro |
1 |
1 |
Interessi attivi |
2 202 |
1 922 |
Ricavi da dividendi |
6 |
6 |
Utili provenienti dalla vendita di attività finanziarie |
30 |
24 |
Altre entrate finanziarie |
61 |
40 |
Totale |
2 298 |
1 991 |
Gli interessi attivi sui prestiti riguardano principalmente i prestiti erogati da fondi di provenienti da prestiti (cfr. nota 2.4.2).
Utili netti o perdite nette provenienti dalla vendita di attività finanziarie
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Utili netti/(perdite nette) relativi ad attività finanziarie disponibili per la vendita |
13 |
24 |
3.8. ALTRE ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Entrate relative a immobili, impianti e macchinari |
16 |
38 |
Utili derivanti da operazioni sui cambi |
478 |
336 |
Altro |
571 |
1 070 |
Totale |
1 066 |
1 443 |
Le altre entrate provenienti da transazioni commerciali sono rappresentate soprattutto dalle entrate relative alle spese di gestione e le le entrate relative a crediti che hanno perso valore in precedenza.
SPESE
TRASFERIMENTI E SOVVENZIONI PER MODALITÀ DI GESTIONE
3.9. GESTIONE CONCORRENTE
in milioni di EUR |
||
Attuazione da parte degli Stati membri |
2014 |
2013 |
Fondo europeo agricolo di garanzia |
44 465 |
45 067 |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti per lo sviluppo rurale |
14 046 |
13 585 |
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
43 345 |
47 767 |
Fondo sociale europeo |
12 651 |
12 126 |
Altro |
2 307 |
1 525 |
Totale |
1 16 814 |
1 20 070 |
I programmi dei Fondi strutturali si trovano al contempo nella fase finale del periodo di programmazione 2007-2013 e nella fase di avvio del periodo di programmazione 2014-2020.
La maggior parte del calo registrato rispetto al 2013 riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione. Le spese rilevate nel 2014 si riferiscono al periodo di programmazione 2007-2013, in quanto non sono ancora state imputate spese per il periodo attuale, a causa dell'avvio lento dei programmi (gli Stati membri hanno cominciato l'attuazione soltanto nel 2015).
La diminuzione delle spese del Fondo europeo agricolo di garanzia può essere in particolare imputata all'impatto del meccanismo di disciplina finanziaria.
La sottorubrica «Altro» comprende principalmente: Asilo e migrazione (0,6 miliardi di EUR), Sicurezza interna (0,5 miliardi di EUR), Pesca e Affari marittimi (0,5 miliardi di euro), il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (0,2 miliardi di EUR) e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (0,1 miliardi di EUR).
3.10. GESTIONE DIRETTA
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Attuazione da parte della Commissione |
10 431 |
8 722 |
Attuazione da parte delle agenzie esecutive dell'UE |
4 880 |
3 797 |
Totale |
15 311 |
12 519 |
Tali importi riguardano principalmente l'attuazione della politica di ricerca (8,9 miliardi di EUR), dei programmi di rete (1,5 miliardi di EUR), della politica europea di vicinato (1,5 miliardi di EUR) e della cooperazione allo sviluppo (1,3 miliardi di EUR).
L'aumento degli importi nel 2014 è dovuto principalmente alla cooperazione allo sviluppo, rispetto alla quale si è registrato un aumento di 0,5 miliardi di EUR (che comprendono un pagamento di 250 milioni di EUR a favore dell'Ucraina), alle politiche in materia di energia (1,1 miliardi di EUR) e ai programmi di ricerca gestiti dalle agenzie esecutive (1,1 miliardi di EUR. dovuti al numero crescente di progetti in corso).
3.11. GESTIONE INDIRETTA
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE |
1 025 |
656 |
Attuazione da parte dei paesi terzi |
1 005 |
720 |
Attuazione da parte di organizzazioni internazionali |
1 765 |
1 745 |
Effettuate da altre entità |
1 799 |
1 694 |
Totale |
5 594 |
4 815 |
3.12. COSTI PER IL PERSONALE E LE PENSIONI
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Costi del personale |
5 693 |
5 527 |
Costi per le pensioni |
3 970 |
3 531 |
Totale |
9 662 |
9 058 |
I costi per le pensioni rappresentano elementi dei movimenti causati dalla rivalutazione attuariale delle passività relative alle prestazioni per i dipendenti, che non dipendono dalle ipotesi attuariali.
3.13. VARIAZIONI DELLE IPOTESI ATTUARIALI RELATIVE ALLE PRESTAZIONI PER I DIPENDENTI
La perdita attuariale netta di 9,2 miliardi di EUR registrata sotto questa voce si riferisce a tutte le passività relative alle prestazioni per i dipendenti rilevate nello stato patrimoniale (cfr. nota 2.9). L'importo eccezionalmente elevato è dovuto al drastico calo dei tassi d'interesse imputabile alle condizioni economiche prevalenti.
3.14. ONERI FINANZIARI
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Spese per interessi: |
|
|
Prestiti assunti |
1 712 |
1 697 |
Altro |
22 |
22 |
Leasing finanziari |
90 |
99 |
Perdite dovute alla riduzione di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita |
3 |
8 |
Perdite dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti |
1 030 |
469 |
Perdite realizzate sulla vendita di attività finanziarie |
17 |
— |
Altri oneri finanziari |
51 |
87 |
Totale |
2 926 |
2 383 |
L'importo degli interessi passivi sui prestiti assunti corrisponde agli interessi attivi sui prestiti (operazioni «back to back»).
3.15. QUOTA RELATIVA AL RISULTATO NETTO DI IMPRESE COMUNI E COLLEGATE
Secondo la contabilizzazione con il metodo dell'adeguamento contabile, l'UE include nel conto economico la sua quota del risultato netto delle sue imprese comuni e collegate (cfr. anche note 2.3.1 e 2.3.2).
3.16. ALTRE SPESE
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Spese amministrative e informatiche |
2 070 |
2 034 |
Spese relative a immobili, impianti e macchinari |
1 186 |
1 105 |
Perdite sui cambi |
370 |
395 |
Adeguamenti degli accantonamenti |
688 |
399 |
Altre |
839 |
640 |
Totale |
5 152 |
4 572 |
Le spese relative alla ricerca e sviluppo, che sono incluse nelle spese amministrative e informatiche, sono le seguenti:
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Costi per attività di ricerca |
353 |
335 |
Costi per lo sviluppo non capitalizzati |
54 |
74 |
Totale |
406 |
409 |
Compresi nella voce Spese relative a immobili, impianti e macchinari figurano 369 milioni di EUR (2013: 388 milioni di EUR) relativi a leasing operativi. Gli importi impegnati che rimangono da versare nel corso del periodo rimanente di durata dei leasing operativi sono i seguenti:
in milioni di EUR |
||||
|
Importi futuri da pagare |
|
||
|
< 1 anno |
1- 5 anni |
> 5 anni |
Totale |
Immobili |
332 |
988 |
934 |
2 254 |
Materiale informatico e altre attrezzature |
7 |
15 |
0 |
22 |
Totale |
339 |
1 003 |
934 |
2 276 |
3.17. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (QFP)
in milioni di EUR |
|||||||
|
Crescita intelligente e inclusiva |
Crescita sostenibile |
Sicurezza e cittadinanza |
Ruolo mondiale dell'Europa |
Amministrazione |
Non assegnato ad una rubrica del QFP (10) |
Totale |
Risorse RNL |
— |
— |
— |
— |
— |
1 04 688 |
1 04 688 |
Risorse proprie tradizionali |
— |
— |
— |
— |
— |
17 137 |
17 137 |
IVA |
— |
— |
— |
— |
— |
17 462 |
17 462 |
Ammende |
— |
— |
— |
— |
— |
2 297 |
2 297 |
Recupero spese |
1 136 |
2 226 |
3 |
53 |
— |
0 |
3 418 |
Altro |
1 981 |
508 |
4 |
53 |
4 590 |
(1 513) |
5 623 |
Entrate derivanti da transazioni non commerciali |
3 117 |
2 734 |
6 |
106 |
4 590 |
1 40 072 |
1 50 625 |
Entrate finanziarie |
66 |
3 |
0 |
36 |
1 |
2 192 |
2 298 |
Altro |
119 |
(11) |
(4) |
97 |
215 |
649 |
1 066 |
Entrate derivanti da operazioni commerciali |
185 |
(8) |
(4) |
134 |
216 |
2 841 |
3 364 |
Totale entrate |
3 302 |
2 726 |
2 |
240 |
4 806 |
1 42 913 |
1 53 989 |
Attuazione da parte degli Stati membri: |
|
|
|
|
|
|
|
FEAGA |
— |
(44 465) |
— |
— |
— |
— |
(44 465) |
FEASR e altri strumenti di sviluppo rurale |
— |
(14 033) |
— |
(12) |
— |
— |
(14 046) |
FESR + FC |
(43 345) |
— |
— |
— |
— |
— |
(43 345) |
FSE |
(12 651) |
— |
— |
— |
— |
— |
(12 651) |
Altro |
(561) |
(542) |
(1 109) |
(94) |
— |
— |
(2 307) |
Attuazione da parte della CE e delle agenzie esecutive |
(9 809) |
(339) |
(1 114) |
(4 046) |
9 |
(12) |
(15 311) |
Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE |
(789) |
(58) |
(473) |
(40) |
— |
334 |
(1 025) |
Attuazione da parte di paesi terzi e organizzazioni internazionali |
(246) |
4 |
(8) |
(2 520) |
(0) |
— |
(2 770) |
Effettuate da altre entità |
(1 317) |
— |
(5) |
(478) |
(0) |
1 |
(1 799) |
Costi personale e pensioni |
(1 538) |
(324) |
(362) |
(566) |
(6 066) |
(806) |
(9 662) |
Variazioni delle ipotesi attuariali relative alle prestazioni per i dipendenti |
— |
— |
— |
— |
(9 170) |
— |
(9 170) |
Oneri finanziari |
(152) |
(25) |
(1) |
(26) |
(557) |
(2 165) |
(2 926) |
Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate |
(640) |
— |
— |
— |
— |
— |
(640) |
Altri oneri |
(1 397) |
(60) |
(115) |
(126) |
(3 069) |
(385) |
(5 152) |
Spese complessive |
(72 444) |
(59 843) |
(3 189) |
(7 908) |
(18 853) |
(3 032) |
(1 65 269) |
Risultato economico dell'esercizio |
(69 141) |
(57 117) |
(3 186) |
(7 668) |
(14 047) |
1 39 880 |
(11 280) |
La presentazione delle entrate e delle spese per rubrica del QFP si basa su stime, in quanto non tutti gli impegni sono collegati a una rubrica del QFP.
3.18. RICLASSIFICAZIONE DEI DATI DEL 2013
Per presentare meglio le informazioni agli utilizzatori dei conti, nella versione del 2014 la presentazione del conto economico è stata ristrutturata. Come richiesto dalle norme contabili dell'UE, si è proceduto alla riclassificazione dei dati del 2013. La modifica non ha interessato gli importi ma soltanto la presentazione dei dati esistenti: entrate, spese e risultati rimangono quelli originariamente pubblicati nei conti del 2013. Una panoramica dell'impatto delle modifiche è riportata qui di seguito:
in milioni di EUR |
|||||||||||||
|
Entrate derivanti da risorse proprie e contributi |
Altre entrate operative |
Totale entrate operative |
Spese ammini-strative |
Spese operative |
Totale spese operative |
Avanzo da attività operative |
Entrate finanziarie |
Spese finanziarie |
Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti |
Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate |
Risultato economico dell'esercizio |
2013 (in seguito a riclassifica-zione)* |
2013 (pubblicato) |
1 41 241 |
8 415 |
1 49 655 |
(9 269) |
(1 38 571) |
(1 47 840) |
1 815 |
2 038 |
(2 045) |
(5 565) |
(608) |
(4 365) |
|
Entrate derivanti da transazioni non commerciali |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Risorse RNL |
1 10 194 |
— |
1 10 194 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 10 194 |
Risorse proprie tradizionali |
15 467 |
— |
15 467 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
15 467 |
IVA |
14 019 |
— |
14 019 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
14 019 |
Ammende |
— |
2 757 |
2 757 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
2 757 |
Recupero spese |
|
1 777 |
1 777 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 777 |
Altro |
1 561 |
2 484 |
4 045 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
4 045 |
Totale |
1 41 241 |
7 018 |
1 48 259 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 48 259 |
Entrate derivanti da operazioni commerciali |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Entrate finanziarie |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
1 991 |
— |
— |
— |
— |
1 991 |
Altro |
— |
1 397 |
1 397 |
— |
— |
— |
— |
47 |
— |
— |
— |
— |
1 443 |
Totale |
— |
1 397 |
1 397 |
— |
— |
— |
— |
2 038 |
— |
— |
— |
— |
3 434 |
ENTRATE TOTALI |
1 41 241 |
8 415 |
1 49 655 |
— |
— |
— |
— |
2 038 |
— |
— |
— |
— |
1 51 693 |
in milioni di EUR |
|||||||||||||
|
Entrate derivanti da risorse proprie e contributi |
Altre entrate operative |
Totale |
Spese ammini-strative |
Spese operative |
Totale spese operative |
Avanzo da attività operative |
Entrate finanziarie |
Spese finanziarie |
Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti |
Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate |
Risultato economico dell'esercizio |
2013 (in seguito a riclassifica-zione)* |
Attuazione da parte degli Stati membri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Fondo europeo agricolo di garanzia |
— |
— |
— |
— |
(45 067) |
(45 067) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(45 067) |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e da altri strumenti per lo sviluppo rurale |
— |
— |
— |
— |
(13 585) |
(13 585) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(13 585) |
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
— |
— |
— |
— |
(47 767) |
(47 767) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(47 767) |
Fondo sociale europeo |
— |
— |
— |
— |
(12 126) |
(12 126) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(12 126) |
Altro |
— |
— |
— |
— |
(1 525) |
(1 525) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(1 525) |
Attuazione da parte della Commissione e delle agenzie esecutive |
— |
— |
— |
— |
(12 519) |
(12 519) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(12 519) |
Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE |
— |
— |
— |
— |
(656) |
(656) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(656) |
Attuazione da parte di paesi terzi e organizzazioni internazionali |
— |
— |
— |
— |
(2 465) |
(2 465) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(2 465) |
Attuazione da parte di altre entità |
— |
— |
— |
— |
(1 694) |
(1 694) |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(1 694) |
Costi personale e pensioni |
— |
— |
— |
(5 527) |
— |
(5 527) |
— |
— |
— |
(3 531) |
— |
— |
(9 058) |
Variazioni delle ipotesi attuariali relative alle prestazioni per i dipendenti |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(2 033) |
— |
— |
(2 033) |
Oneri finanziari |
— |
— |
— |
— |
(469) |
(469) |
— |
— |
(1 914) |
— |
— |
— |
(2 383) |
Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(608) |
— |
(608) |
Altri oneri |
— |
— |
— |
(3 742) |
(699) |
(4 442) |
— |
— |
(131) |
— |
— |
— |
(4 572) |
TOTALE SPESE |
— |
— |
— |
(9 269) |
(1 38 571) |
(1 47 840) |
— |
— |
(2 045) |
(5 565) |
(608) |
— |
(1 56 058) |
Risultato economico dell'esercizio |
1 41 241 |
8 415 |
1 49 655 |
(9 269) |
(1 38 571) |
(1 47 840) |
1 815 |
2 038 |
(2 045) |
(5 565) |
(608) |
— |
(4 365) |
4. NOTE AL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
4.1. OBIETTIVO E PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA
Le informazioni relative ai flussi di cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità dell'UE di generare disponibilità liquide ed equivalenti e le sue necessità di utilizzo di detti flussi.
Il prospetto dei flussi di cassa viene preparato utilizzando il metodo indiretto. Il conto economico dell'esercizio finanziario viene adeguato a seguito degli effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti, nonché di eventuali voci di entrata o di spesa associate ai flussi di cassa inerenti agli investimenti.
I flussi di cassa derivanti da operazioni in valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento dell'UE (EUR), applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio tra l'euro e detta valuta estera in vigore alla data della transazione.
Il prospetto dei flussi di cassa riporta i flussi finanziari relativi al periodo, classificandoli in attività operative e d'investimento (l'UE non ha attività di finanziamento).
4.2. ATTIVITÀ OPERATIVE
Le attività operative sono le attività dell'UE diverse dalle attività di investimento. Si tratta della maggior parte delle attività svolte. I prestiti erogati ai beneficiari (e le relative assunzioni di prestito, se del caso) non sono considerati attività di investimento (o di finanziamento), in quanto rientrano negli obiettivi generali, e pertanto nelle operazioni quotidiane dell'UE. Le attività operative comprendono anche investimenti quali FEI, BERS e i fondi di capitali di rischio. L'obiettivo di tali attività è infatti contribuire al conseguimento dei risultati prefissati nell'ambito della politica economica.
4.3. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
Le attività di investimento riguardano l'acquisizione e la liquidazione di attività immateriali, immobili, impianti e macchinari e altri investimenti che non sono compresi nella tesoreria ed equivalenti di tesoreria. Tra le attività di investimento non figurano i prestiti concessi ai beneficiari. L'obiettivo è illustrare gli investimenti effettivi effettuati dall'UE.
5. ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI E ALTRE INFORMAZIONI DI RILIEVO
5.1. ATTIVITÀ POTENZIALI
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Garanzie ottenute: |
|
|
Garanzie di esecuzione |
400 |
441 |
Altre garanzie |
27 |
39 |
Altre attività potenziali |
49 |
16 |
Totale |
476 |
496 |
Si richiedono garanzie di buon fine per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti UE onorino gli obblighi assunti nell'ambito di contratti stipulati con l'Unione europea.
5.2. PASSIVITÀ POTENZIALI
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Garanzie fornite |
5.2.1 |
20 862 |
22 162 |
Ammende |
5.2.2 |
5 602 |
5 227 |
FEAGA, sviluppo rurale e preadesione |
5.2.3 |
505 |
1 537 |
Politica di coesione |
5.2.4 |
9 |
137 |
Azioni legali e altri contenziosi |
5.2.5 |
789 |
689 |
Altre passività potenziali |
|
5 |
52 |
Totale |
|
27 772 |
29 805 |
Nei prossimi esercizi tutte le passività potenziali, eccetto quelle relative alle ammende, saranno finanziate, se giunte a scadenza, con risorse attinte dal bilancio dell'UE.
5.2.1. Garanzie fornite
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Garanzie sui prestiti concessi dalla BEI |
|
|
Garanzia al 65 % |
18 283 |
19 077 |
Garanzia al 70 % |
447 |
1 361 |
Garanzia al 75 % |
168 |
257 |
Garanzia al 100 % |
300 |
461 |
Totale |
19 198 |
21 156 |
Altre garanzie fornite |
1 664 |
1 006 |
Totale |
20 862 |
22 162 |
Il bilancio dell'UE garantisce prestiti sottoscritti e garantiti dalla BEI a titolo delle sue risorse proprie a favore di paesi terzi al 31 dicembre 2014 (sono inclusi i prestiti versati agli Stati membri prima dell'adesione). La garanzia dell'UE è tuttavia limitata a una percentuale del massimale delle linee di credito autorizzate: 65 % (per gli accordi conclusi fino al 2007), 70 %, 75 % o 100 %. Quando il massimale non è raggiunto, è la totalità dell'esposizione che beneficia della garanzia dell'UE. Per gli accordi conclusi dopo il 2007 (mandati 2007-2013 e 2014-2020) a garanzia dell'UE è limitata al 65 % dei saldi residui e non alle linee di credito autorizzate. Al 31 dicembre 2014, l'importo in sospeso ammontava a 19 198 milioni di EUR e questa è quindi l'esposizione massima per l'UE. Al 31 dicembre 2014, circa l'82 % delle operazioni di prestito della BEI (agli Stati e agli enti pubblici) è coperto da una garanzia globale, mentre le restanti operazioni della BEI beneficiano unicamente di una copertura del rischio politico.
Altre garanzie fornite riguardano principalmente il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (883 milioni di EUR), Orizzonte 2020 (365 milioni di EUR) e lo strumento di garanzia dei prestiti per i progetti TEN-T (209 milioni di EUR).
5.2.2. Ammende
Detti importi riguardano ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza che sono state pagate in via provvisoria e per le quali è stato presentato un ricorso oppure si ignora se sarà presentato un ricorso. La passività potenziale continuerà a essere contabilizzata fino alla decisione definitiva sul caso da parte della Corte di giustizia. Gli interessi maturati sui pagamenti provvisori figurano nel risultato economico dell'esercizio nonché come passività potenziale per tenere conto del carattere incerto della titolarità della Commissione su detti importi.
5.2.3. FEAGA, sviluppo rurale e preadesione
Si tratta delle passività potenziali nei confronti degli Stati membri correlate alle decisioni di conformità del FEAGA e alle rettifiche finanziarie relative allo sviluppo rurale e alla preadesione in attesa della sentenza della Corte di giustizia. La determinazione dell'importo definitivo degli oneri e l'imputazione in bilancio dei ricorsi accolti dipendono dalla durata della procedura dinanzi alla Corte di giustizia.
5.2.4. Politica di coesione
Si tratta delle passività potenziali nei confronti degli Stati membri correlate ad azioni nel quadro della politica di coesione in attesa della data di audizione o della sentenza della Corte di giustizia.
5.2.5. Azioni legali e altri contenziosi
Questa voce comprende le cause per risarcimento danni dirette contro l'UE, altri contenziosi legali, nonché le spese legali stimate. Si noti che in un'azione per risarcimento danni ai sensi dell'articolo 288 CE, il ricorrente deve dimostrare una violazione sufficientemente grave, da parte dell'istituzione, di una norma di legge volta a conferire un diritto individuale, un reale danno subito dal ricorrente e un nesso causale diretto fra l'atto illegittimo e il danno.
5.3. ALTRE INFORMAZIONI IMPORTANTI
5.3.1. Impegni di bilancio non ancora liquidati
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Impegni di bilancio non ancora liquidati |
1 44 741 |
1 78 399 |
L'importo sopra indicato è costituito dal RAL («Reste à Liquider») del bilancio meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto economico 2014. Il RAL del bilancio costituisce un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora stati effettuati pagamenti e/o disimpegni. Si tratta della normale conseguenza dell'esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2014 l'importo dei RAL del bilancio ammontava a 1 89 585 milioni di euro (2013: 2 22 410 milioni di EUR).
5.3.2. Impegni giuridici significativi
in milioni di EUR |
||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
Azioni strutturali |
4 33 527 |
150 |
Protocollo con paesi mediterranei |
264 |
264 |
Accordi di pesca |
176 |
79 |
Galileo |
719 |
— |
Copernicus |
3 476 |
— |
Rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) |
— |
850 |
Altri impegni contrattuali |
3 127 |
3 531 |
Totale |
4 41 288 |
4 873 |
Questi impegni hanno origine dagli impegni giuridici a lungo termine assunti dalla Commissione che non erano coperti da stanziamenti di impegno iscritti in bilancio. Si riferiscono a programmi pluriennali come le azioni strutturali o gli importi che la Commissione si è impegnata a pagare in futuro ai sensi dei contratti amministrativi in essere alla data di riferimento del bilancio (per esempio relativi alla fornitura di servizi quali sicurezza, pulizie, ecc., ma anche impegni contrattuali riguardanti progetti specifici, quali lavori edili). L'aumento significativo degli impegni giuridici relativi alle azioni strutturali è dovuto all'avvio del QFP 2014-2020 nel corso del periodo di riferimento.
Azioni strutturali
La tabella seguente presenta un raffronto tra gli impegni giuridici per i quali non sono ancora stati assunti impegni di bilancio e gli impegni massimi rispetto agli importi previsti dal QFP 2014-2020. Le obbligazioni future rappresentano gli importi in sospeso per i quali la Commissione continua a essere impegnata ad effettuare pagamenti dopo il 31 dicembre 2014.
in milioni di EUR |
||||||
Fondi |
Quadro finanziario 2014-2020 |
Impegni giuridici conclusi |
Impegni di bilancio |
Disimpegni |
Impegni giuridici meno impegni di bilancio |
Obbligazioni future |
(A) |
(B) |
(C) |
(D) |
(=B-C+D) |
(=A-C-D) |
|
Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione |
2 59 799 |
1 33 163 |
16 837 |
— |
1 16 325 |
2 42 962 |
Fondo sociale europeo |
89 624 |
57 828 |
9 273 |
— |
48 555 |
80 350 |
Fondo di aiuti europei agli indigenti |
3 814 |
3 723 |
501 |
— |
3 222 |
3 313 |
RUBRICA 1B FONDI POLITICA DI COESIONE |
3 53 236 |
1 94 714 |
26 611 |
— |
1 68 102 |
3 26 625 |
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale |
99 348 |
20 707 |
3 295 |
— |
17 413 |
96 053 |
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca |
5 749 |
140 |
19 |
— |
121 |
5 730 |
RUBRICA 2: RISORSE NATURALI |
1 05 097 |
20 847 |
3 314 |
— |
17 533 |
1 01 783 |
Fondo Asilo e migrazione |
2 752 |
— |
— |
— |
— |
2 752 |
Fondo Sicurezza interna |
2 367 |
— |
— |
— |
— |
2 367 |
RUBRICA 3: SICUREZZA E CITTADINANZA |
5 119 |
— |
— |
— |
— |
5 119 |
Totale |
4 63 452 |
2 15 561 |
29 925 |
— |
1 85 636 |
4 33 527 |
Protocolli con paesi mediterranei
Questi impegni riguardano i protocolli finanziari conclusi con i paesi terzi mediterranei. L'importo registrato rappresenta la differenza tra la somma totale dei protocolli firmati e l'importo degli impegni di bilancio contabilizzati. Questi protocolli sono trattati internazionali che non possono essere conclusi senza l'accordo di entrambe le parti, anche se il processo di elaborazione è in corso.
Accordi di pesca
Si tratta di impegni assunti con paesi terzi per operazioni nell'ambito degli accordi di pesca internazionali.
Galileo
Si tratta di importi impegnati nel programma Galileo, che sviluppa un sistema globale europeo di radionavigazione via satellite — cfr. altresì nota 2.2.
Copernicus
Copernicus è il programma europeo di osservazione della Terra — cfr. anche nota 2.2.
TEN-T
L'importo del 2013 riguarda le sovvenzioni nell'ambito della rete transeuropea di trasporto (RTE-T) per il periodo 2007-2013. Poiché il programma si è concluso, nel 2014 non sono previsti nuovi impegni giuridici senza impegni di bilancio.
Altri impegni contrattuali
Gli importi inclusi in questa voce corrispondono agli importi che rimangono da versare nel corso del periodo di durata dei contratti. Gli importi principali iscritti in questa rubrica riguardano i 1 933 milioni di EUR relativi all'Agenzia «Fusion for Energy» nel contesto del progetto ITER e gli 547 milioni di EUR relativi a contratti edili del Parlamento europeo.
6. TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE
6.1. LA TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE — SINTESI
Una considerazione importante nell'esecuzione del bilancio dell'UE è l'esigenza di assicurare un'adeguata prevenzione degli errori, delle irregolarità e delle frodi o la loro individuazione e conseguente correzione. Nella sua relazione annuale, la Corte fornisce una dichiarazione di affidabilità sulla legittimità e la regolarità delle transazioni che sono alla base dei conti, nonché osservazioni e statistiche sul livello significativo di errori nei pagamenti alla base dei conti. Nella versione pubblicata nella Gazzetta ufficiale, i conti sono corredati dalla dichiarazione di affidabilità.
Per tutelare il bilancio dell'UE, ossia la spesa dell'UE, dalle spese indebite o irregolari, la Commissione utilizza due metodi principali:
1) |
meccanismi di prevenzione e |
2) |
meccanismi di rettifica (fondamentalmente le rettifiche finanziarie imposte agli Stati membri o concordate con essi e, in misura minore, i recuperi effettuati presso i beneficiari dei pagamenti dell'UE). |
I meccanismi di rettifica si basano su un'ampia gamma di misure che intervengono sia prima che dopo l'esecuzione delle spese (o dei rimborsi) da parte della Commissione.
L'obiettivo della presente nota è di presentare una sintesi panoramica e una rappresentazione affidabile del modo in cui il bilancio dell'UE viene tutelato dal rischio di spese illegali. La presente nota rappresenta una comunicazione volontaria di informazioni che non sono richieste dalle norme contabili e comprende dati che non provengono direttamente dal sistema contabile (cfr. quanto segue).
Ulteriori dettagli su tali cifre e sui meccanismi di prevenzione e correzione previsti dalle normative in vigore si trovano nella comunicazione sulla tutela del bilancio elaborata dalla Commissione e inviata all'autorità competente per il discarico e alla Corte ogni anno a settembre, che è disponibile sul sito web Europa della direzione generale Bilancio. Tale comunicazione non soltanto fornisce maggiori dettagli sulle cifre della presente nota (in particolare la ripartizione delle rettifiche finanziarie per Stato membro), ma comprende anche altre informazioni (ad esempio, i dati relativi alle rettifiche finanziarie nette che si sono tradotte in entrate con destinazione specifica per il bilancio dell'Unione europea e i risultati degli interventi correttivi adottati dagli Stati membri). Ulteriori informazioni sulla capacità correttiva sono disponibili nella comunicazione: Sintesi delle realizzazioni della Commissione in materia di gestione per il 2014 (la «relazione di sintesi» pubblicata nel giugno 2015), anch'essa disponibile sul sito web Europa.
6.1.1. Rettifiche finanziarie
Nell'ambito della gestione concorrente, spetta in primo luogo agli Stati membri prevenire o individuare le eventuali gravi carenze nei sistemi di gestione e di controllo porvi rimedio, mentre la Commissione europea svolge un ruolo di sorveglianza generale. Qualora gravi carenze dei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri abbiano indotto o possano indurre errori, irregolarità o frodi su base singola o sistemica, la Commissione può applicare rettifiche finanziarie. Il termine «rettifica finanziaria» copre una vasta gamma di azioni che discendono dalle responsabilità in materia di controlli e di audit della Commissione (e di altri organi UE), compresi i casi in cui la Commissione basa le azioni correttive sulle iniziative adottate dalle autorità nazionali. Se non è possibile un'identificazione precisa degli importi spesi indebitamente, la Commissione può applicare rettifiche estrapolate o forfettarie in conformità della normativa settoriale.
Nella presente nota, le rettifiche finanziarie vengono suddivise in due categorie principali:
1) |
Rettifiche finanziarie confermate/decise (tabella 6.2.1): questi importi sono stati confermati (ossia riconosciuti) dallo Stato membro interessato oppure sono stati adottati con decisione della Commissione. Le rettifiche adottate con decisione della Commissione sono registrate come entrate o spese negative nel sistema contabile (cfr. note 3.5 e 3.9). |
2) |
Rettifiche finanziarie attuate (tabella 6.2.2): questi importi rappresentano l'ultima fase del processo con cui la situazione riscontrata di spesa indebita è sanata in via definitiva. I quadri normativi dei singoli settori contemplano vari meccanismi attuativi. |
In entrambe le categorie figurano «rettifiche alla fonte» che derivano dal ruolo di controllo della Commissione (cfr. sopra). Tali rettifiche vengono dedotte prima che la Commissione proceda ad inoltrare le richieste di rimborso o a elaborare i pagamenti.
6.1.2. Recuperi
Nel quadro della gestione concorrente e, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e della normativa settoriale, gli Stati membri (e non la Commissione) hanno in primo luogo la responsabilità di individuare e di recuperare presso i beneficiari, conformemente alle norme e alle procedure nazionali, gli importi indebitamente versati. Per il FEAGA, gli importi recuperati dai beneficiari sono accreditati al bilancio UE come entrate con destinazione specifica, previa applicazione di una detrazione del 20 % da parte degli Stati membri. Per quanto riguarda il FEASR e la politica di coesione, dei recuperi si tiene conto nelle richieste di rimborso future ricevute dalla Commissione ed essi possono pertanto essere riutilizzati per il programma entro il periodo di programmazione. Dopo la fine del periodo di ammissibilità essi vengono accreditati al bilancio dell'UE come entrate con destinazione specifica.
Nell'ambito della gestione diretta e indiretta e in base al regolamento finanziario, l'ordinatore deve stabilire ordini di recupero per gli importi indebitamente pagati. I recuperi vengono quindi effettuati con bonifico bancario del debitore o mediante compensazione con altri importi dovuti dalla Commissione al debitore. Il regolamento finanziario prevede altre procedure per garantire la riscossione degli ordini di recupero scaduti, che sono oggetto di una verifica specifica da parte dell'ordinatore della Commissione. I servizi della Commissione attuano recuperi anche «alla fonte» deducendo le spese non ammissibili (che sono state individuate in richieste di rimborso precedenti o attuali) dai pagamenti eseguiti.
6.1.3. Impatto delle rettifiche finanziarie e dei recuperi
L'obiettivo principale delle rettifiche finanziarie e dei recuperi è di garantire che i fondi dell'Unione siano utilizzati in conformità con il quadro normativo. Tuttavia, i metodi utilizzati, e quindi l'impatto delle misure correttive, varia in modo significativo tra i diversi settori di spesa e tra le diverse misure correttive. Le rettifiche finanziarie e i recuperi relativi alla politica agricola comune (PAC), nonché i recuperi nell'ambito del FEAGA e le politiche interne ed esterne, danno luogo alla restituzione degli importi indebitamente versati in precedenza al bilancio dell'UE. Gli importi irregolari individuati nel quadro della politica di coesione e i recuperi effettuati nell'ambito dello sviluppo rurale vengono, a tutt'oggi, spesso rettificati dallo Stato membro e quindi sostituiti con altri progetti ammissibili. Tali importi non tornano al bilancio dell'UE. Tuttavia, dopo la fine del periodo di ammissibilità o dopo la chiusura del programma, gli importi sono accreditati al bilancio dell'UE come entrate. Cfr. il punto 6.2.2 per ulteriori dettagli.
Inoltre, la capacità correttiva si basa su un'ampia gamma di misure che intervengono sia prima che dopo l'esecuzione delle spese (o dei rimborsi) da parte della Commissione. Le rettifiche vengono applicate dalla Commissione in seguito alle richieste di rimborso presentate dagli Stati membri e da altri beneficiari e/o l'esecuzione dei pagamenti da parte della Commissione.
6.2. RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI 2014
6.2.1. Rettifiche finanziarie e recuperi confermati/decisi nel 2014
in milioni di EUR |
||||
|
Rettifiche finanziarie |
Recuperi |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Agricoltura: |
|
|
|
|
FEAGA |
1 649 |
213 |
1 862 |
1 070 |
Sviluppo rurale |
220 |
165 |
385 |
386 |
Politica di coesione: |
|
|
|
|
FESR (11) |
1 330 |
— |
1 330 |
338 |
Fondo di coesione |
292 |
— |
292 |
220 |
FSE |
342 |
1 |
343 |
874 |
SFOP/FEP |
39 |
29 |
67 |
34 |
FEAOG orientamento |
13 |
5 |
18 |
3 |
Altri |
— |
— |
— |
16 |
Settori politici interni |
5 |
293 |
298 |
396 |
Settori politici esterni |
ND |
127 |
127 |
93 |
Amministrazione |
ND |
5 |
5 |
6 |
Totale confermati/decisi nel 2014 |
3 890 |
838 |
4 728 |
|
Totale confermati/decisi nel 2013 |
2 495 |
941 |
|
3 436 |
Negli importi di cui sopra per il 2014 sono incluse le rettifiche finanziarie e i recuperi effettuati alla fonte, per un importo complessivo di 1 137 milioni (agricoltura: 21 milioni di EUR, politica di coesione: 834 milioni di EUR, politiche interne: 207 milioni di EUR, politiche esterne: 71 milioni di EUR e amministrazione: 4 milioni di EUR).
Nel 2014, le rettifiche alla fonte per il FESR e il Fondo di coesione vengono indicate per la prima volta in entrambe le tabelle 6.2.1 e 6.2.2. Gli importi comparativi del 2013 non comprendono pertanto tali rettifiche. Gli importi indicati per tali fondi nel 2014 sono cumulativi e comprendono quindi gli importi relativi agli anni precedenti.
6.2.2. Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2014
in milioni di EUR |
||||
|
Rettifiche finanziarie |
Recuperi |
Totale 2014 |
Totale 2013 |
Agricoltura: |
|
|
|
|
FEAGA |
796 |
150 |
946 |
636 |
Sviluppo rurale |
86 |
167 |
252 |
359 |
Politica di coesione: |
|
|
|
|
FESR (12) |
1 083 |
1 |
1 084 |
622 |
Fondo di coesione |
236 |
— |
236 |
277 |
FSE |
289 |
1 |
290 |
882 |
SFOP/FEP |
41 |
25 |
66 |
28 |
FEAOG orientamento |
13 |
5 |
18 |
16 |
Altri |
— |
— |
— |
16 |
Settori politici interni |
5 |
274 |
279 |
401 |
Settori politici esterni |
ND |
108 |
108 |
93 |
Amministrazione |
ND |
5 |
5 |
6 |
Totale effettuati nel 2014 |
2 549 |
736 |
3 285 |
|
Totale effettuati nel 2013 |
2 472 |
862 |
|
3 334 |
Negli importi di cui sopra per il 2014 sono incluse le rettifiche finanziarie e i recuperi effettuati alla fonte, per un importo complessivo di 782 milioni (agricoltura: 6 milioni di EUR, politica di coesione: 494 milioni di EUR, politiche interne: 207 milioni di EUR, politiche esterne: 71 milioni di EUR e amministrazione: 4 milioni di EUR).
Agricoltura e sviluppo rurale:
Le rettifiche finanziarie riguardano le lacune riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri in seguito agli audit svolti dalla Commissione nel quadro delle procedure pluriennali di verifica della conformità. Le rettifiche provengono anche dalle decisioni annuali di liquidazione dei conti. Le rettifiche finanziarie rappresentano un incentivo per gli Stati membri a migliorare i rispettivi sistemi di gestione e di controllo e, insieme con i recuperi, tutelano il bilancio dell'UE dai rischio di spese illegali.
L'importo confermato/deciso comprende la decisione di liquidazione di conformità n. 2015/103 (1 243 milioni di EUR e 166 milioni di EUR, rispettivamente per FEAGA e FEASR) presa dai servizi della Commissione prima della fine dell'esercizio, ma formalmente adottata dalla Commissione soltanto nel gennaio 2015. Tali importi sono inoltre inclusi come risconti attivi al 31 dicembre 2014.
Per il FEAGA e per il FEASR, le rettifiche finanziarie superiori allo 0,01 % del PIL possono, su richiesta dello Stato membro interessato, essere attuate in tre rate annuali. Inoltre, in alcuni casi (per gli Stati membri beneficiari di assistenza finanziaria ai sensi dell'accordo quadro sul Fondo europeo per la stabilità finanziaria firmato il 7 giugno 2010), la data di esecuzione è stata differita di 18 mesi. Tali modalità garantiscono che l'effettivo rimborso erogato dagli Stati membri interessati al bilancio dell'UE possa essere gestito senza mettere a rischio i bilanci nazionali. Le dilazioni dei pagamenti e i rimborsi a rate hanno un impatto di 566 milioni di EUR (FEAGA: 515 milioni di EUR e FEASR: 51 milioni di euro) sulla differenza osservata tra gli importi confermati/decisi e l'effettiva attuazione. L'importo restante si spiega con la decisione n. 2015/103 confermata nel dicembre 2014 ma adottata soltanto nel gennaio 2015 — cfr. sopra.
I recuperi relativi alle irregolarità compiute dagli organismi pagatori riducono le richieste di rimborso future che la Commissione presenta agli Stati membri. Per il FEAGA, la Commissione registra l'intero importo versato agli agricoltori come spesa. Ciò spiega la differenza tra i pagamenti effettuati agli agricoltori e gli importi rimborsati agli organismi pagatori come entrate con destinazione specifica disponibili per finanziare la spesa agricola. Per il FEASR, la Commissione registra come spesa l'importo non ammissibile netto, previa detrazione delle rettifiche e dei recuperi.
Politica di coesione:
Nell'ambito della politica di coesione, le rettifiche finanziarie riguardano le lacune riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri in seguito agli audit svolti dalla Commissione. Esse vengono applicate soprattutto quando le autorità negli Stati membri ritirano le spese inizialmente dichiarate, sostituendole con nuove spese. In tali casi, gli Stati membri non perdono i fondi dell'UE. Gli Stati membri possono inoltre dichiarare progetti aggiuntivi. In pratica, tale situazione equivale a ricevere un tasso di cofinanziamento minore al livello dell'asse o programma prioritario in quanto le spese non ammissibili escluse potrebbero dover essere finanziate dai bilanci pubblici nazionali.
Se tali misure non sono possibili o permesse, vengono applicate le rettifiche finanziarie che comportano una perdita di fondi UE per lo Stato membro in questione. Questo può verificarsi quando i programmi sono chiusi o nei casi in cui gli Stati membri non sono in grado di presentare spese ammissibili o progetti sufficienti.
Le rettifiche finanziarie effettuate nel 2014 si riferiscono alle rettifiche confermate/decise nel 2014 (1 365 milioni di EUR) o in esercizi precedenti (297 milioni di EUR).
Nel 2014, le rettifiche finanziarie relative alla politica di coesione sono state attuate nel seguente modo:
in milioni di EUR |
||||||
|
FESR |
Fondo di coesione |
FSE |
SFOP/FEP |
FEAOG orienta-mento |
Totale |
Disimpegni/detrazioni alla chiusura 2000-2006 |
448 |
136 |
114 |
8 |
8 |
714 |
Ritiro da parte dello Stato membro 2007-2013 |
242 |
22 |
92 |
16 |
— |
372 |
Ordini di recupero |
24 |
17 |
19 |
17 |
5 |
82 |
Rettifiche alla fonte |
370 |
60 |
64 |
— |
— |
494 |
Totale effettuate nel 2014 |
1 083 |
236 |
289 |
41 |
13 |
1 662 |
6.3. MECCANISMI PREVENTIVI DELLA COMMISSIONE
Per tutelare il bilancio dell'UE, la Commissione si avvale di una serie di meccanismi preventivi. Nella gestione diretta, le misure preventive comprendono verifiche condotte dai servizi responsabili sull'ammissibilità delle spese dichiarate dai beneficiari. Questi controlli ex ante fanno parte delle procedure di gestione dei programmi e sono intesi a fornire una ragionevole certezza circa la legittimità e regolarità della spesa corrisposta. I servizi della Commissione possono altresì dare orientamenti, soprattutto su questioni contrattuali, allo scopo di assicurare una sana ed efficiente gestione dei finanziamenti e pertanto un minor rischio di irregolarità.
Nel caso della gestione concorrente (per le spese inerenti alle politiche agricole e di coesione), gli Stati membri hanno la responsabilità principale nell'intero ciclo di vita delle spese di far sì che quelle pagate dal bilancio dell'UE siano legittime e regolari. I meccanismi preventivi esistono anche a livello della Commissione nella sua funzione di organo di vigilanza. La Commissione ha facoltà di:
— |
interrompere la scadenza di un pagamento per un periodo massimo di 6 mesi se:
Una volta chiuso il caso (dopo l'invio della lettera di revoca), l'importo interrotto può essere trattato e pagato alle autorità dello Stato membro a condizione che siano disponibili sufficienti crediti e che non vi siano altre questioni in sospeso relative al programma; |
— |
sospendere integralmente o in parte un pagamento intermedio a uno Stato membro nei tre casi seguenti:
|
Qualora uno Stato membro non adotti le misure richieste, la Commissione può decidere di imporre una rettifica finanziaria.
Interruzioni:
in milioni di EUR |
||||||||
|
Periodo di programmazione 2007-2013 |
|||||||
Totale casi aperti al 31.12.2013 |
Nuovi casi 2014 |
Casi chiusi nel 2014 |
Totale casi aperti al 31 dicembre 2014 |
|||||
Fondo |
Numero di casi |
Importo |
Numero di casi |
Importo |
Numero di casi |
Importo |
Numero di casi |
Importo |
FEASR (13) |
2 |
1 |
15 |
79 |
17 |
80 |
— |
— |
FESR e Fondo di coesione |
101 |
1 608 |
134 |
6 227 |
137 |
3 998 |
98 |
3 837 |
FSE |
20 |
272 |
31 |
1 323 |
19 |
625 |
32 |
970 |
FEP |
10 |
97 |
13 |
103 |
15 |
186 |
8 |
14 |
Totale |
133 |
1 978 |
193 |
7 732 |
188 |
4 889 |
138 |
4 821 |
Sospensioni e riduzioni:
Per quanto riguarda il FESR e il Fondo di coesione, cinque decisioni di sospensione erano ancora valide alla fine del 2013 (una decisione di revoca è stata adottata nel 2013 ma è stata ufficialmente notificata nel 2014). Nel 2014 sono state adottate altre due decisioni di revoca della sospensione. Le altre tre decisioni di sospensione erano ancora valide alla fine del 2014. Nel 2014 sono state adottate quattro nuove decisioni di sospensione, di cui due erano ancora in vigore alla fine dell'esercizio.
Per quanto riguarda il FSE, una decisione di sospensione adottata nel 2011 era ancora valida a fine 2014. Delle undici decisioni di sospensione adottate nel 2013, sette erano ancora valide alla fine del 2014. Nel corso del 2014 sono state adottate undici nuove decisioni di sospensione, che erano ancora valide alla fine del 2014.
Nel 2014 è stata adottata una decisione di sospensione nell'ambito del FEP a seguito di una carenza riscontrata nel sistema di gestione e di controllo di uno Stato membro in relazione alle misure dell'UE volte a ridurre la sovraccapacità di pesca.
Per quanto riguarda il FEASR non sono state adottate decisioni di sospensione nel 2014. Per quanto riguarda il FEAGA, nel 2014 vi è stata una riduzione, mentre nell'ambito del FEASR sono state adottate tre decisioni di riduzione. Sempre relativamente al FEASR, alla fine dell'anno vi erano 5 casi in di riduzione ancora aperti.
6.4. RECUPERO DI IMPORTI DI PREFINANZIAMENTO NON UTILIZZATI
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
Agricoltura: |
|
|
FEAGA |
— |
— |
Sviluppo rurale |
— |
— |
Politica di coesione: |
|
|
FESR |
— |
68 |
Fondo di coesione |
— |
4 |
FSE |
9 |
53 |
SFOP/FEP |
10 |
7 |
FEAOG orientamento |
6 |
3 |
Settori politici interni |
278 |
208 |
Settori politici esterni |
95 |
91 |
Amministrazione |
2 |
1 |
Totale recuperato |
400 |
435 |
I recuperi degli importi di prefinanziamento non utilizzati non vanno confusi con le spese irregolari recuperate. Qualora i servizi della Commissione individuano e recuperano tali spese connesse a importi di prefinanziamento versati, questi rientrano nei normali processi di rettifica finanziaria o recupero descritti in precedenza. Per maggiori dettagli sui prefinanziamenti, cfr. nota 2.5.
7. GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI
Le seguenti informazioni si riferiscono alla gestione dei rischi finanziari dell'UE e riguardano:
— |
le attività di assunzione ed erogazione di prestiti operate dalla Commissione nell'ambito: del MESF, della BdP, dell'AMF e delle azioni dell'Euratom e della CECA in liquidazione; |
— |
delle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione al fine di dare esecuzione al bilancio dell'UE, compresa l'imposizione di ammende; |
— |
del Fondo di garanzia per le azioni esterne e |
— |
degli strumenti finanziari finanziati dal bilancio. |
7.1. TIPI DI RISCHIO
Il rischio di mercato è il rischio di fluttuazione del valore equo o dei flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario a seguito di variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato comprende l'eventualità di realizzare non solo perdite, ma anche utili. Esso comprende il rischio di valuta, il rischio di tasso d'interesse e altri rischi legati al prezzo (l'UE non è esposta a un altro rischio di prezzo significativo).
(1) |
Il rischio di valuta è il rischio che le operazioni dell'UE o il valore dei suoi investimenti risenta delle variazioni dei tassi di cambio. Questo rischio deriva dalla variazione del prezzo di una valuta rispetto a un'altra. |
(2) |
Il rischio di tasso di interesse è la possibilità di una riduzione di valore di un titolo, in particolare di un'obbligazione, derivante da un aumento dei tassi d'interesse. In generale, tassi d'interesse più elevati porteranno a una diminuzione del prezzo delle obbligazioni a tasso fisso e viceversa. |
Il rischio di credito è il rischio di perdita dovuto al mancato pagamento da parte del debitore/mutuatario di un prestito o altra linea di credito (il capitale di prestito, gli interessi o entrambi) o ad altra inadempienza di un obbligo contrattuale. L'inadempienza comprende il ritardo nei pagamenti, la ristrutturazione dei pagamenti del mutuatario e il fallimento.
Il rischio di liquidità è il rischio derivante dalla difficoltà di vendita di un'attività, per esempio il rischio che un'attività o un titolo determinati non possano essere negoziati rapidamente nel mercato in modo da evitare perdite o adempiere un obbligo.
7.2. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO
L'esecuzione del bilancio dell'UE si fonda sempre più sull'uso di strumenti finanziari. Il concetto fondamentale alla base di questo nuovo approccio è che, a differenza del metodo tradizionale di attuazione del bilancio tramite la concessione di sovvenzioni e sussidi, per ogni euro del bilancio erogato tramite strumenti finanziari il beneficiario finale riceve, grazie all'effetto leva, un sostegno finanziario superiore ad un euro. Tale uso intelligente del bilancio dell'UE consente di massimizzare l'impatto dei fondi disponibili. Per maggiori informazioni sugli importi, cfr. nota 2.4.
Comune alla maggior parte degli strumenti finanziari è il fatto che l'attuazione è delegata al gruppo BEI (compreso il FEI), sulla base di un accordo tra la CE e la BEI o ad altri intermediari finanziari. Gli accordi conclusi con tali intermediari prevedono termini e obblighi rigorosi che gli intermediari devono rispettare e che garantiscono che i fondi UE siano gestiti adeguatamente e che la loro gestione sia corredata da opportuni rapporti. Una volta eseguito il contributo finanziario a favore dello strumento, i fondi vengono trasferiti su un apposito conto bancario detenuto dall'intermediario finanziario (conto fiduciario). L'intermediario finanziario può, a seconda dello strumento in questione, utilizzare i fondi presenti sul conto fiduciario per erogare prestiti, emettere strumenti di debito e via dicendo. I proventi derivanti dagli strumenti finanziari devono di norma essere rimborsati al bilancio dell'UE.
Il rischio relativo a tali strumenti finanziari è generalmente limitato al massimale indicato negli accordi sottostanti, che corrisponde all'importo iscritto in bilancio previsto per lo strumento. Poiché la Commissione sostiene spesso la «tranche di prima perdita» (first loss piece) e poiché gli strumenti sono destinati a finanziare i beneficiari più rischiosi (che hanno difficoltà ad ottenere finanziamenti dai prestatori commerciali), è probabile che il bilancio dell'UE subisca qualche perdita.
Attività di assunzione ed erogazione di prestiti
Le operazioni di concessione e assunzione di prestiti, e la relativa gestione della tesoreria, vengono effettuate dall'UE conformemente alle rispettive decisioni del Consiglio, ove applicabili, e delle linee guida interne. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura scritta relativi ad argomenti specifici, quali le assunzioni di prestiti, i prestiti e la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. Di norma, non vengono effettuate attività che compensano le variazioni del tasso d'interesse o le variazioni di cambio (attività di copertura) allorché le operazioni di prestito sono generalmente finanziate mediante assunzioni di prestiti «back-to-back», che pertanto non generano posizioni aperte in divisa o del tasso d'interesse. L'applicazione della caratteristica «back-to-back» viene verificata regolarmente.
Tesoreria
Le norme e i principi di gestione delle operazioni di tesoreria della Commissione per l'esecuzione del bilancio sono riportate nel regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (modificato dai regolamenti n. 2028/2004 e n. 105/2009 del Consiglio) e nel regolamento finanziario e relative modalità di esecuzione.
Sulla base dei regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:
— |
le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri in conti aperti a tale scopo, a nome della Commissione, presso il Tesoro di ogni Stato membro o l'organismo designato da ogni Stato membro. La Commissione può effettuare sui conti di cui sopra prelievi destinati a coprire unicamente i propri bisogni di tesoreria; |
— |
le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri nella loro moneta nazionale, mentre i pagamenti della Commissione sono espressi principalmente in euro; |
— |
non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti a nome della Commissione. Tale limitazione non si applica ai conti delle risorse proprie della Commissione in caso di inadempienza su prestiti contratti o garantiti in conformità ai regolamenti e alle decisioni del Consiglio dell'UE e in determinate condizioni nel caso in cui i bisogni di tesoreria siano eccedenti rispetto alle attività dei conti; |
— |
i fondi detenuti in conti bancari denominati in valute diverse dall'EUR vengono utilizzati per i pagamenti in quelle stesse valute oppure convertiti periodicamente in euro. |
Oltre ai conti delle risorse proprie, la Commissione apre altri conti bancari presso le banche centrali e le banche commerciali al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio.
Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.
La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria della Commissione è regolata da una serie scritta di linee guida e procedure al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono diverse aree operative (per esempio: effettuazione di pagamenti e gestione di cassa, previsioni dei flussi di cassa, continuità dell'attività, ecc.) e il loro rispetto viene verificato regolarmente. Inoltre, vengono condivise informazioni tra la direzione generale Bilancio e la direzione generale Affari economici e finanziari sulla gestione del rischio e le migliori esposizioni.
Ammende
Ammende incassate in via provvisoria: depositi
Gli importi percepiti prima del 2010 rimangono nei conti bancari presso istituti appositamente selezionati per il deposito di ammende incassate in via provvisoria. La selezione delle banche avviene in conformità alle procedure di gara definite dal regolamento finanziario. Il deposito dei fondi presso istituti specifici è determinato dalla politica interna di gestione dei rischi, che definisce i requisiti di rating del credito e l'importo delle risorse che potrebbero essere depositate in proporzione rispetto al capitale della controparte. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle politiche e procedure interne viene verificato regolarmente.
Ammende incassate in via provvisoria: portafoglio (BUFI)
A partire dal 2010, gli importi delle ammende incassate in via provvisoria vengono investiti in un fondo appositamente creato denominato BUFI. I principali obiettivi del Fondo sono la riduzione dei rischi connessi ai mercati finanziari e la parità di trattamento di tutti i soggetti sanzionati, offrendo un rendimento garantito calcolato sulla stessa base. La gestione patrimoniale per le ammende incassate in via provvisoria viene svolta dalla Commissione in base alle linee guida interne in materia di gestione patrimoniale. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura relativi ad argomenti specifici, come la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle linee guida e procedure interne viene verificato regolarmente.
L'obiettivo delle attività di gestione patrimoniale è investire le ammende pagate in via provvisoria alla Commissione in modo tale da:
a) |
garantire che i fondi siano facilmente disponibili quando sono necessari; |
b) |
ottenere nelle normali circostanze un ricavo che in media sia pari al ricavo del parametro di riferimento BUFI meno i costi sostenuti. |
Gli investimenti sono essenzialmente limitati alle seguenti categorie: depositi a termine presso le banche centrali dell'area dell'euro, agenzie di emissione di debito sovrano dell'area dell'euro, banche o istituzioni sovranazionali interamente di proprietà statale o garantite dallo Stato e obbligazioni, buoni e certificati di deposito emessi da enti sovrani o sovranazionali.
Garanzie bancarie
La Commissione detiene importi significativi di garanzie emesse da istituzioni finanziarie in relazione alle ammende imposte alle imprese che violano le norme dell'UE in materia di concorrenza (cfr. nota 2.6.1.2). Tali garanzie vengono fornite dalle imprese a cui sono state imposte le ammende in alternativa all'effettuazione di pagamenti provvisori. Le garanzie sono gestite conformemente alla politica interna di gestione dei rischi. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle politiche e procedure interne viene verificato regolarmente.
Fondo di garanzia
Le norme e i principi per la gestione dell'attivo del Fondo di garanzia sono contenuti nella convenzione del 25 novembre 1994 tra la Commissione e la BEI, modificata il 17-23 settembre 1996, l'8 maggio 2002, il 25 febbraio 2008 e il 9 novembre 2010. Il Fondo di garanzia utilizza soltanto euro. Per evitare l'esposizione al rischio di cambio, esso investe unicamente in detta valuta. La gestione dell'attivo si conforma alle tradizionali norme di prudenza applicate alle attività finanziarie. È necessario prestare particolare attenzione alla riduzione dei rischi e garantire che le attività gestite possano essere vendute o trasferite senza ritardi significativi, tenuto conto degli impegni coperti.
7.2.1. Riconciliazione tra il valore contabile e il valore equo degli strumenti finanziari
Riconciliazione tra il valore contabile e il valore equo delle attività finanziarie per classe
in milioni di EUR |
||||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||
Valore contabile |
Valore equo |
Valore contabile |
Valore equo |
|
Attività finanziarie al valore equo |
|
|
|
|
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
9 406 |
9 406 |
7 870 |
7 870 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
17 545 |
17 545 |
9 510 |
9 510 |
Totale |
26 951 |
26 951 |
17 380 |
17 380 |
Attività finanziarie a costi ammortizzati |
|
|
|
|
Prestiti erogati |
58 843 |
58 843 |
57 545 |
57 545 |
Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali |
15 578 |
15 578 |
13 680 |
13 680 |
Totale |
74 421 |
74 421 |
71 225 |
71 225 |
Totale |
1 01 372 |
1 01 372 |
88 605 |
88 605 |
Riconciliazione tra il valore contabile e il valore equo delle passività finanziarie per classe
in milioni di EUR |
||||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||
|
Valore contabile |
Valore equo |
Valore contabile |
Valore equo |
Passività finanziarie al valore equo |
— |
— |
— |
— |
Passività finanziarie a costi ammortizzati |
|
|
|
|
Prestiti assunti |
58 470 |
58 470 |
57 218 |
57 218 |
Passività relative a leasing finanziari |
1 755 |
1 755 |
1 838 |
1 838 |
Debiti |
43 180 |
43 180 |
36 213 |
36 213 |
Altro |
454 |
454 |
477 |
477 |
Totale |
1 03 859 |
1 03 859 |
95 746 |
95 746 |
7.3. RISCHIO VALUTARIO
Esposizione al rischio valutario degli strumenti finanziari dell'UE a fine esercizio — posizione netta
in milioni di EUR |
||||||||||||||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||||||||||||
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
EUR |
Altre valute |
Totale |
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
EUR |
Altre valute |
Totale |
|
Attività finanziarie |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Attività finanziarie disponibili per la vendita |
68 |
77 |
7 |
9 |
9 203 |
42 |
9 406 |
39 |
66 |
13 |
19 |
7 732 |
— |
7 870 |
Prestiti erogati (14) |
2 |
0 |
— |
— |
303 |
28 |
334 |
1 |
— |
— |
— |
277 |
8 |
286 |
Crediti e importi recuperabili |
2 |
4 102 |
50 |
88 |
11 197 |
140 |
15 578 |
1 |
1 050 |
42 |
79 |
12 284 |
224 |
13 680 |
Disponibilità liquide ed equivalenti |
44 |
1 157 |
471 |
928 |
14 180 |
764 |
17 545 |
39 |
140 |
446 |
257 |
8 225 |
403 |
9 510 |
Totale |
116 |
5 336 |
528 |
1 024 |
34 883 |
974 |
42 862 |
80 |
1 256 |
501 |
355 |
28 518 |
635 |
31 345 |
Passività finanziarie |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Debiti |
0 |
(10) |
0 |
0 |
(43 168) |
(2) |
(43 180) |
— |
(5) |
— |
— |
(36 156) |
(52) |
(36 213) |
Totale |
0 |
(10) |
0 |
0 |
(43 168) |
(2) |
(43 180) |
— |
(5) |
— |
— |
(36 156) |
(52) |
(36 213) |
Totale |
116 |
5 326 |
528 |
1 024 |
(8 284) |
972 |
(318) |
80 |
1 251 |
501 |
355 |
(7 638) |
583 |
(4 868) |
Se l'euro si fosse rafforzato del 10 % rispetto alle altre valute, l'impatto sarebbe stato il seguente:
in milioni di EUR |
|||||
|
Risultato economico |
||||
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
Altre valute |
|
31.12.2014 |
(4) |
(483) |
(47) |
(92) |
0 |
31.12.2013 |
(3) |
(107) |
(44) |
(30) |
— |
in milioni di EUR |
|||||
|
Attività nette |
||||
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
Altre valute |
|
31.12.2014 |
(6) |
(7) |
(1) |
(1) |
— |
31.12.2013 |
(4) |
(6) |
(1) |
(2) |
— |
Se l'euro si fosse indebolito del 10 % rispetto a tali valute, l'impatto sarebbe stato il seguente:
in milioni di EUR |
|||||
|
Risultato economico |
||||
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
Altre valute |
|
31.12.2014 |
5 |
591 |
58 |
113 |
— |
31.12.2013 |
4 |
131 |
53 |
38 |
— |
in milioni di EUR |
|||||
|
Attività nette |
||||
USD |
GBP |
DKK |
SEK |
Altre valute |
|
31.12.2014 |
8 |
9 |
1 |
1 |
— |
31.12.2013 |
4 |
7 |
1 |
2 |
— |
Assunzione ed erogazione di prestiti
Gran parte delle attività e passività finanziarie è in euro, pertanto in questi casi l'UE non è esposta ad alcun rischio di cambio. Tuttavia, l'UE offre prestiti in USD, attraverso lo strumento finanziario Euratom, finanziati tramite l'assunzione di prestiti con un importo equivalente in USD (operazione «back-to-back»). Alla data di riferimento del bilancio, l'UE non è esposta ad alcun rischio di cambio in relazione all'Euratom.
Tesoreria
Le risorse proprie versate dagli Stati membri in valute diverse dall'euro sono tenute sui conti delle risorse proprie, in conformità al regolamento sulle risorse proprie. Esse sono convertite in euro quando sono necessarie per coprire l'effettuazione dei pagamenti. Le procedure applicate per la gestione di tali fondi sono disciplinate dal suddetto regolamento. In un numero limitato di casi, tali fondi sono utilizzati direttamente per poter effettuare i pagamenti nelle stesse valute.
La Commissione detiene una serie di conti in valute dell'UE diverse dall'euro e in USD e CHF presso alcune banche commerciali ai fini dell'effettuazione di pagamenti denominati in tali valute. Detti conti vengono alimentati a seconda dell'importo dei pagamenti da effettuarsi e per questo motivo i loro saldi non rappresentano un'esposizione a un rischio di valuta.
Al momento della riscossione di entrate varie (diverse dalle risorse proprie) in valute diverse dall'euro, dette entrate vengono trasferite su conti della Commissione denominati in quelle stesse valute qualora siano necessarie per coprire l'effettuazione di pagamenti oppure vengono convertite in euro e trasferite su conti denominati in euro. Le casse di anticipi detenute in valute diverse dall'euro vengono alimentate a seconda dei pagamenti locali stimati da effettuarsi a breve termine in quelle valute. I saldi di questi conti vengono tenuti nel rispetto dei rispettivi massimali.
Ammende
Ammende incassate in via provvisoria (depositi e portafoglio BUFI) e garanzie bancarie
Poiché tutte le ammende sono comminate e pagate in euro, non vi è alcun rischio di cambio.
Fondo di garanzia
Le attività finanziarie del Fondo di garanzia sono in euro e pertanto non vi è alcun rischio di valuta. I prestiti rispetto ai quali l'UE subentra a seguito di attivazioni del fondo di garanzia per inadempienze di pagamento di un beneficiario del prestito sono effettuati nella valuta originaria e quindi espongono l'UE a un rischio valutario. A causa dell'incertezza relativa al calendario di rimborso dei prestiti non vengono effettuate attività che compensano le variazioni di cambio (attività di copertura).
7.4. RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE
La seguente tabella illustra la sensibilità al tasso di interesse delle attività finanziarie disponibili per la vendita nell'ipotesi di un cambiamento di +/- 1 % del tasso di interesse.
in milioni di EUR |
||
|
Aumento (+)/diminuzione (–) in punti base |
Effetto su risultato economico e attività nette |
31 dicembre 2014: Attività finanziarie disponibili per la vendita |
+ 100 |
(138) |
|
- 100 |
149 |
31 dicembre 2013: Attività finanziarie disponibili per la vendita |
+ 100 |
(94) |
|
- 100 |
95 |
L'analisi di sensibilità prende in considerazione soltanto l'impatto sul rischio di prezzo (valore equo) delle attività finanziarie disponibili per la vendita. L'impatto in termini di eccedenze o deficit per gli strumenti a tasso variabile non è stato preso in considerazione.
Attività di assunzione ed erogazione di prestiti
Prestiti assunti e concessi con tassi d'interesse variabili
Data la natura delle sue attività di erogazione e assunzione di prestiti, l'UE ha importanti attività e passività che generano interessi. I prestiti AMF ed Euratom emessi a tassi variabili espongono l'UE al rischio di tasso d'interesse. Tuttavia, i rischi inerenti al tasso di interesse derivanti dai prestiti sono compensati da prestiti equivalenti per termini e per condizioni («back-to-back»). Alla data di riferimento del bilancio, l'UE registra prestiti a tassi variabili (espressi in importi nominali) per 484 miliardi di EUR (2013: 583 miliardi di EUR), con una rideterminazione dei prezzi semestrale.
Prestiti assunti e concessi a tassi d'interesse fissi
Nel 2014 l'UE ha inoltre prestiti AMF e Euratom a tassi fissi per 692 milioni di EUR (2013: 367 milioni di EUR), la cui scadenza varia tra meno di un anno (10 milioni di EUR), uno e cinque anni (146 milioni di EUR) e più di cinque anni (536 milioni di EUR). Dato più significativo, nel 2014 l'UE ha 9 prestiti a titolo dello strumento finanziario BdP a tasso fisso per un totale di 8,4 miliardi di EUR (2013: 11,4 miliardi di EUR), la cui scadenza varia tra meno di un anno (2,7 miliardi di EUR), uno e cinque anni (5,5 miliardi di EUR) e più di cinque anni (0,2 miliardi di EUR). Nell'ambito dello strumento finanziario MESF, nel 2014 l'UE ha 21 prestiti a tasso fisso per un totale di 46,8 miliardi di EUR (2013: 43,8 miliardi di EUR), la cui scadenza varia tra meno di un anno (5 miliardi di EUR), uno e cinque anni (9,2 miliardi di EUR) e più di cinque anni (32,5 miliardi di EUR).
Tesoreria
La tesoreria della Commissione non concede prestiti e di conseguenza non è esposta al rischio di tasso di interesse. Gli interessi sono tuttavia calcolati sui saldi dei diversi conti bancari. La Commissione ha pertanto adottato misure per garantire che gli interessi maturati sui suoi conti bancari rispecchino regolarmente i tassi d'interesse di mercato, nonché le loro eventuali fluttuazioni.
I conti aperti presso il Tesoro degli Stati membri per le entrate da risorse proprie sono infruttiferi e senza spese. I conti aperti presso le banche centrali nazionali possono beneficiare del tasso ufficiale applicato da ciascuna istituzione.
I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti bancari commerciali maturano interessi quotidianamente, sulla base di tassi variabili di mercato a cui viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per gran parte dei conti il calcolo degli interessi è legato al tasso d'interesse EONIA (Euro overnight index average), adeguato in funzione delle eventuali fluttuazioni di questo tasso. Per alcuni altri conti il calcolo degli interessi è legato d'interesse marginale della BCE per le sue principali operazioni di rifinanziamento. In generale, i tassi applicati non possono contrattualmente essere inferiori a zero. Di conseguenza, non vi è il rischio che la Commissione maturi interessi a tassi inferiori rispetto a quelli di mercato.
Ammende
Ammende incassate in via provvisoria (depositi e portafoglio BUFI) e garanzie bancarie
I depositi e le garanzie bancarie non sono esposti a rischi di tasso di interesse. Gli interessi maturati sui depositi riflettono i tassi di interesse di mercato, nonché le loro eventuali fluttuazioni. Nel portafoglio BUFI non sono presenti obbligazioni con tassi di interesse variabili. Il parametro della sensibilità del tasso di interesse e la durata del portafoglio seguono molto da vicino la durata dell'indice BUFI. Pertanto, gli eventuali effetti negativi sulla valutazione delle attività sarebbero compensati dal lato delle passività BUFI. Esiste solo una remota esposizione al rischio del tasso di interesse nel caso in cui tali effetti negativi durante il periodo di durata dell'ammenda determinino un indice di rendimento globale negativo.
Fondo di garanzia
I titoli di credito all'interno del Fondo di garanzia emessi a tassi d'interesse variabili sono soggetti agli effetti di volatilità di questi tassi, mentre i titoli di credito a tassi fissi sono esposti a un rischio relativo al valore equo. Le obbligazioni a tasso fisso rappresentano circa il 65 % del portafoglio investimenti alla data di riferimento del bilancio (2013: 58 %).
7.5. RISCHIO DI CREDITO
Gli importi che rappresentano l'esposizione al rischio di credito dell'UE alla fine del periodo di riferimento sono i valori contabili degli strumenti finanziari di cui alla nota 2.
Attività finanziarie che non sono scadute né hanno subito una riduzione di valore
in milioni di EUR |
|||||
|
Totale |
Non scadute e che hanno subito una riduzione di valore |
Scadute ma che non hanno subito una riduzione di valore |
||
< 1 anno |
1-5 anni |
> 5 anni |
|||
Prestiti erogati |
58 843 |
58 843 |
— |
— |
— |
Crediti e importi recuperabili |
15 578 |
7 968 |
5 624 |
1 847 |
138 |
Totale al 31 dicembre 2014 |
74 421 |
66 811 |
5 624 |
1 847 |
138 |
Prestiti erogati |
57 544 |
57 542 |
1 |
1 |
— |
Crediti e importi recuperabili |
13 680 |
10 029 |
1 091 |
2 117 |
443 |
Totale al 31 dicembre 2013 |
71 224 |
67 571 |
1 092 |
2 118 |
443 |
Qualità creditizia delle attività finanziarie che non sono scadute né hanno subito una riduzione di valore
in milioni di EUR |
||||||||
|
31.12.2014 |
31.12.2013 |
||||||
Disponibili per la vendita |
Prestiti erogati e crediti |
Disponibilità liquide |
Totale |
Disponibili per la vendita |
Prestiti erogati e crediti |
Disponibilità liquide |
Totale |
|
Le controparti con rating del credito esterno |
|
|
|
|
|
|
|
|
Livello massimo e alto |
7 511 |
2 951 |
13 947 |
24 409 |
6 226 |
4 779 |
7 121 |
18 126 |
Livello medio superiore |
359 |
25 045 |
2 932 |
28 335 |
138 |
209 |
1 760 |
2 107 |
Livello medio inferiore |
347 |
6 001 |
301 |
6 649 |
322 |
31 889 |
284 |
32 495 |
Livello insufficiente |
42 |
28 191 |
317 |
28 550 |
57 |
26 786 |
256 |
27 099 |
Totale |
8 259 |
62 188 |
17 497 |
87 944 |
6 743 |
63 663 |
9 421 |
79 827 |
Controparti senza rating del credito esterno |
|
|
|
|
|
|
|
|
Gruppo 1 |
— |
4 488 |
48 |
4 537 |
— |
3 771 |
89 |
3 860 |
Gruppo 2 |
— |
136 |
— |
136 |
— |
137 |
— |
137 |
Totale |
— |
4 624 |
48 |
4 673 |
— |
3 908 |
89 |
3 997 |
Totale |
8 259 |
66 812 |
17 545 |
92 616 |
6 743 |
67 571 |
9 510 |
83 824 |
Nella tabella non sono incluse le attività finanziarie disponibili per la vendita sotto forma di strumenti di equity senza rating del credito esterno. Le quattro categorie di rischio si basano in linea di principio sulle categorie di rating delle agenzie di rating esterne e corrispondono a:
— |
Livello massimo e alto: Moody P-1, Aaa — Aa3; S&P A-1+, A-1, AAA — AA -; Fitch F1+, F1, AAA — AA- |
— |
Livello medio superiore: Moody P-2, A1 — A3; S&P A-2, A+ — A-; Fitch F2, A+ — A- |
— |
Livello medio inferiore: Moody P-3, Baa1 — Baa3, S&P A-3, BBB+ — BBB-; Fitch F-3, BBBB+ — BBB- |
— |
Livello insufficiente: Moody not prime, Ba1 — C; S&P B, C, BB+ — D; Fitch B, C, BB+ — D. |
Si osservi che l'Unione europea si serve di tali categorie di rating utilizzate dalle agenzie esterne come punto di riferimento, in particolare per gli strumenti finanziari e le banche commerciali, ma può, dopo aver effettuato la propria analisi dei singoli casi, mantenere gli importi in una determinata categoria di rischio anche se una o più delle citate agenzie di rating ha proceduto ad un declassamento. Per quanto riguarda le controparti, il gruppo 1 comprende i debitori senza episodi di inadempienze in passato e il gruppo 2 i debitori con episodi inadempienza in passato.
Gli importi indicati alla voce Prestiti erogati e crediti, categoria insufficiente, si riferiscono principalmente al sostegno finanziario sotto forma di prestiti erogati dalla Commissione a favore di Stati membri in difficoltà finanziarie e ai crediti nei confronti di alcuni Stati membri basati sui regolamenti sulle risorse proprie o su altre basi giuridiche. L'importo riportato alla voce Disponibilità liquide riguarda i conti bancari riservati alle risorse proprie aperti presso le Tesorerie o le banche centrali degli Stati membri e destinati ad accogliere i contributi alle risorse proprie, come previsto dal regolamento. La Commissione può attingere a tali conti solo per coprire il fabbisogno di liquidità derivante dall'esecuzione del bilancio.
Attività di assunzione ed erogazione di prestiti
L'esposizione al rischio di credito è gestita innanzitutto ottenendo le garanzie dei paesi nel caso di Euratom, successivamente attraverso il Fondo di Garanzia (AMF ed Euratom), poi mediante la possibilità di prelevare i fondi necessari dai conti delle risorse proprie della Commissione presso gli Stati membri e infine mediante il bilancio dell'UE. La normativa in materia di risorse proprie fissa il massimale per i versamenti a titolo delle risorse proprie all'1,23 % dell'RNL degli Stati membri e durante il 2014 lo 1,06 % è stato utilizzato per coprire gli stanziamenti di pagamento. Ciò significa che al 31 dicembre 2014 vi era un margine disponibile dello 0,17 % per coprire tali garanzie. Il Fondo di garanzia per le azioni esterne è stato istituito nel 1994 al fine di coprire i rischi di inadempienza correlati ai prestiti assunti nel quadro dell'erogazione di prestiti a favore di paesi esterni all'UE. In ogni caso, l'esposizione al rischio di credito è attenuata dalla possibilità di fare ricorso ai conti delle risorse proprie della Commissione presso gli Stati membri oltre l'attivo presente su tali conti qualora un debitore non sia in grado di rimborsare per intero gli importi dovuti. A tale scopo l'UE ha il diritto di chiedere a tutti gli Stati membri di garantire la conformità agli obblighi giuridici dell'UE nei confronti dei propri prestatori.
Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. Di conseguenza, l'unità operativa potrà stipulare accordi solo con banche dichiarate ammissibili aventi sufficienti limiti di controparte.
Tesoreria
La maggior parte delle risorse di tesoreria della Commissione è detenuta, in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio in materia di risorse proprie, sui conti aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi (risorse proprie). Tutti questi conti sono tenuti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Detti istituzioni presentano un rischio di credito (o di controparte) molto basso per la Commissione, dato che l'esposizione è nei confronti degli Stati membri. Per la parte delle risorse di tesoreria della Commissione detenute presso banche commerciali al fine di coprire l'effettuazione di pagamenti, l'alimentazione di tali conti avviene in base al principio del «just in time» ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione del contante della tesoreria. Su ogni conto vengono mantenuti livelli di cassa minimi, proporzionali all'importo medio dei pagamenti quotidiani effettuati dal relativo conto. Di conseguenza, gli importi detenuti a fine giornata su questi conti sono sempre molto bassi (mediamente tra 1 e 20 milioni di EUR distribuiti su oltre 20 conti), cosicché l'esposizione della Commissione al rischio è limitata. Tali importi devono essere considerati alla luce dei saldi quotidiani di tesoreria complessivi, che nel 2014 hanno fluttuato tra 100 milioni di EUR e 34 miliardi di EUR, e dell'importo totale di pagamenti effettuati nel 2014, pari a 142 miliardi di EUR.
Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate delle linee guida specifiche onde ridurre ulteriormente il rischio di controparte al quale è esposta la Commissione:
— |
tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d'appalto. Il rating di credito a breve termine minimo richiesto per l'ammissione alle procedure di gara è Moody's P-1 o un rating equivalente. In determinate circostanze debitamente motivate può essere accettato un livello inferiore; |
— |
I rating di credito delle banche commerciali presso cui la Commissione detiene dei conti sono rivisti quotidianamente. Nel contesto della crisi finanziaria, per il 2014 sono state intensificate le misure di monitoraggio e rivisti giornalmente i rating delle banche commerciali. |
— |
Nelle delegazioni al di fuori dell'UE le casse di anticipi vengono detenute presso banche locali selezionate mediante la procedura di gara semplificata. I livelli di rating richiesti dipendono dalla situazione locale e possono variare notevolmente da uno Stato all'altro. Al fine di limitare l'esposizione al rischio, i saldi di questi conti vengono tenuti ai livelli più bassi possibili (tenuto conto dei fabbisogni operativi) e alimentati regolarmente con una revisione annuale dei massimali applicati; |
Ammende
Ammende incassate in via provvisoria: depositi
Gli istituti che detengono depositi per le ammende incassate in via provvisoria prima del 2010 sono selezionati nell'ambito della procedura d'appalto in conformità alla politica di gestione dei rischi che definisce i requisiti in termini di rating e l'importo dei fondi che potrebbero essere depositati in proporzione al capitale della controparte.
Per le banche generali che sono state specificatamente selezionate per il deposito delle ammende incassate in via provvisoria è necessario, di norma, un rating a lungo termine minimo di A (S&P o equivalente) e un rating di breve termine minimo di A-1 (S&P o equivalente). Vengono adottate misure specifiche nel caso in cui alcune banche del gruppo siano soggette a una riduzione di rating. Inoltre, l'importo depositato presso ciascuna banca è limitato a una determinata percentuale di fondi propri, che varia a seconda del livello di rating di ciascun istituto. il calcolo di tali limiti tiene inoltre conto dell'importo di garanzie in essere erogate alla Commissione dallo stesso istituto. La conformità dei depositi in essere ai requisiti politici applicabili viene rivista regolarmente.
Ammende incassate in via provvisoria: portafoglio (BUFI)
Per gli investimenti effettuati con gli importi delle ammende incassate in via provvisoria, la Commissione si espone al rischio di credito, ovvero il rischio che una controparte non sia in grado di pagare gli importi per intero quando dovuti. Le maggiori concentrazioni di rischio del credito si hanno nei confronti di Francia e Germania in quanto questi paesi rappresentano rispettivamente il 43 % e il 27 % del volume nominale totale del portafoglio.
Garanzie bancarie
La Commissione detiene importi significativi di garanzie emesse da istituzioni finanziarie in relazione alle ammende imposte alle imprese che violano le norme dell'UE in materia di concorrenza (cfr. nota 2.6.1.2). Tali garanzie vengono fornite dalle imprese a cui sono state imposte le ammende in alternativa all'effettuazione di pagamenti provvisori. Nel 2012 è stata rivista la politica di gestione del rischio per l'accettazione di tali garanzie e, alla luce dell'attuale contesto finanziario nell'UE, è stata definita una nuova combinazione di requisiti di rating del credito e di percentuali limitate per controparte (in proporzione ai fondi propri di ciascuna controparte). Tale politica continua a garantire l'elevata qualità creditizia della Commissione. La conformità delle garanzie in essere ai requisiti politici applicabili viene rivista regolarmente.
Fondo di garanzia
Conformemente all'accordo concluso tra l'UE e la BEI relativo alla gestione del Fondo di garanzia, tutti gli investimenti interbancari devono avere un rating minimo Moody's P-1 o rating equivalente. Al 31 dicembre 2014 sono stati effettuati con tali controparti depositi a scadenza fissa per 147 milioni di EUR (2013: 151 milioni di EUR).
7.6. RISCHIO DI LIQUIDITÀ
Analisi delle passività finanziarie per scadenze contrattuali rimanenti
in milioni di EUR |
||||
|
< 1 anno |
1-5 anni |
> 5 anni |
Totale |
Prestiti assunti |
8 727 |
15 386 |
34 357 |
58 470 |
Passività relative a leasing finanziari |
81 |
366 |
1 309 |
1 755 |
Debiti |
43 180 |
— |
— |
43 180 |
Altro |
20 |
97 |
336 |
454 |
Totale al 31 dicembre 2014 |
52 008 |
15 849 |
36 002 |
1 03 859 |
Prestiti assunti |
3 065 |
21 454 |
32 699 |
57 218 |
Passività relative a leasing finanziari |
82 |
353 |
1 403 |
1 838 |
Debiti |
36 213 |
— |
— |
36 213 |
Altro |
17 |
84 |
375 |
477 |
Totale al 31 dicembre 2013 |
39 377 |
21 891 |
34 477 |
95 746 |
Attività di assunzione ed erogazione di prestiti
Il rischio di liquidità derivante dalle assunzioni di prestiti è generalmente compensato da prestiti equivalenti per termini e condizioni (operazioni back-to-back). Per l'AMF e l'Euratom, il Fondo di garanzia funge da riserva di liquidità (o rete di sicurezza) nel caso di inadempienze o di ritardi nei pagamenti dei mutuatari. Per la BdP, il regolamento (CE) n. 431/2009 del Consiglio prevede una procedura che concede tempo sufficiente per mobilitare i fondi mediante i conti delle risorse proprie della Commissione presso gli Stati membri. Il regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio prevede una procedura simile per il MESF.
Tesoreria
I principi di bilancio dell'UE garantiscono che le risorse di cassa complessive per un determinato esercizio siano sempre sufficienti per l'effettuazione dei pagamenti. I contributi totali degli Stati membri sono infatti pari all'importo degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio contabile. Tuttavia, i contributi degli Stati membri vengono versati in dodici rate mensili durante tutto l'esercizio, mentre i pagamenti sono soggetti a una certa stagionalità. Oltretutto, in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (regolamento sulle risorse proprie), i contributi degli Stati membri riguardanti bilanci (rettificativi) approvati dopo il 16 di un determinato mese (N) sono messi a disposizione soltanto nel mese N+2, mentre i relativi stanziamenti di pagamento sono messi a disposizione immediatamente. Al fine di garantire che le risorse di tesoreria disponibili siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in qualsiasi mese, vengono adottate procedure di previsione regolare di cassa e gli Stati membri possono richiamare le risorse proprie o finanziamenti aggiuntivi in anticipo, se necessario, fino a un determinato limite e a determinate condizioni. La stagionalità della spesa e le restrizioni generali di bilancio degli ultimi anni hanno reso necessario il rafforzamento del monitoraggio del ritmo dei pagamenti nel corso dell'anno. Inoltre, nel contesto delle operazioni quotidiane di tesoreria della Commissione, strumenti automatizzati di gestione del contante garantiscono quotidianamente la disponibilità di liquidità sufficiente su tutti i conti bancari della Commissione.
Fondo di garanzia
Il fondo è gestito secondo il principio che le attività devono presentare un grado sufficiente di liquidità e mobilitazione in relazione agli impegni pertinenti. Il fondo deve mantenere un minimo di 100 milioni di EUR in un portafoglio con una scadenza inferiore a 12 mesi da investire in strumenti monetari. Al 31 dicembre 2014, questi investimenti, contante incluso, ammontavano a 148 milioni di EUR. Inoltre, il 20 % minimo del valore nominale del fondo comprende strumenti monetari, obbligazioni a tasso fisso con una vita residua inferiore a un anno e obbligazioni a tasso variabile. Al 31 dicembre 2014 tale valore era pari al 49 %.
8. INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
8.1. PARTI CORRELATE
Le parti correlate dell'UE sono le entità consolidate dell'UE e il personale con funzioni direttive di tali entità. Le operazioni tra queste entità hanno luogo nell'ambito di normali operazioni dell'UE e pertanto, in conformità alle norme contabili dell'UE, non sono necessari requisiti specifici di informativa per tali operazioni.
8.2. DIRITTI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE
Per presentare le informazioni sulle operazioni con parti correlate riguardanti le funzioni direttive dell'UE, tali soggetti sono di seguito raggruppati in cinque categorie:
Categoria 1: i presidenti del Consiglio europeo, della Commissione e della Corte di giustizia dell'Unione europea.
Categoria 2: il vicepresidente della Commissione, l'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e per la politica di sicurezza nonché gli altri vicepresidenti della Commissione.
Categoria 3: il segretario generale del Consiglio, i membri della Commissione, i giudici e gli avvocati generali della Corte di giustizia dell'Unione europea, il presidente e i membri del Tribunale, il presidente e i membri del Tribunale della funzione pubblica europea, il Mediatore europeo e il Garante europeo della protezione dei dati.
Categoria 4: il presidente e i membri della Corte dei conti.
Categoria 5: i funzionari di più alto grado delle istituzioni e delle agenzie.
Di seguito viene presentata una sintesi dei loro diritti — altre informazioni sono disponibili anche nello statuto del personale pubblicato sul sito web Europa, che rappresenta il documento ufficiale che descrive i diritti e gli obblighi di tutti i funzionari dell'Unione europea. Il personale con funzioni direttive non ha ricevuto alcun prestito preferenziale dall'UE.
DIRITTI PECUNIARI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE
EUR |
|||||
Diritto (per dipendente) |
Categoria 1 |
Categoria 2 |
Categoria 3 |
Categoria 4 |
Categoria 5 |
Stipendio base (mensile) |
25 352 |
22 964 |
18 371 |
19 840 |
11 775 |
|
|
- 23 882 |
- 20 667 |
- 21 126 |
- 18 518 |
|
|
|
|
|
|
Indennità di abitazione/dislocazione |
15 % |
15 % |
15 % |
15 % |
0-4 %-16 % |
|
|
|
|
|
|
Prestazioni familiari: |
|
|
|
|
|
Capofamiglia (% stipendio) |
2 % + 171,88 |
2 % + 171,88 |
2 % + 171,88 |
2 % + 171,88 |
2 % + 171,88 |
Figlio a carico |
375,59 |
375,59 |
375,59 |
375,59 |
375,59 |
Indennità prescolastica |
91,75 |
91,75 |
91,75 |
91,75 |
91,75 |
Indennità scolastica |
254,83 |
254,83 |
254,83 |
254,83 |
254,83 |
Indennità per figlio che frequenta un istituto scolastico di un paese diverso dalla sede di servizio |
509,66 |
509,66 |
509,66 |
509,66 |
509,66 |
Indennità di presidenza per i giudici |
ND |
ND |
554,17- 607,71 |
ND |
ND |
|
|
|
|
|
|
Indennità di rappresentanza |
1 418,07 |
0 - 911,38 |
554,17- 607,71 |
ND |
ND |
|
|
|
|
|
|
Spese di viaggio annuali |
ND |
ND |
ND |
ND |
ND |
|
|
|
|
|
|
Trasferimenti verso uno Stato membro: |
|
|
|
|
|
Indennità scolastica (15) |
Sì |
Sì |
Sì |
Sì |
Sì |
% dello stipendio (15) |
5 % |
5 % |
5 % |
5 % |
5 % |
% dello stipendio senza cc |
max 25 % |
max 25 % |
max 25 % |
max 25 % |
max 25 % |
Spese di rappresentanza |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
ND |
ND |
|
|
|
|
|
|
Entrata in servizio: |
|
|
|
|
|
Spese di insediamento |
50 703,52 |
45 927,10 |
36 741,68 |
39 681,02 |
Rimborsate |
|
|
- 47 764,18 |
- 41 334,40 |
- 42 252,94 |
|
Spese di viaggio della famiglia |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Spese di trasloco |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Cessazione dal servizio: |
|
|
|
|
|
Spese di reinsediamento |
25 352 |
22 964 |
18 371 |
19 840 |
Rimborsate |
|
|
- 23 882 |
- 20 667 |
- 21 126 |
|
Spese di viaggio della famiglia |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Spese di trasloco |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Rimborsate |
Transizione (% stipendio) (16) |
40 % — 65 % |
40 % — 65 % |
40 % — 65 % |
40 % — 65 % |
ND |
Copertura dei rischi di malattia |
Coperto |
Coperto |
Coperto |
Coperto |
Coperto |
Pensione (% stipendio lordo) |
Max 70 % |
Max 70 % |
Max 70 % |
Max 70 % |
Max 70 % |
|
|
|
|
|
|
Detrazioni: |
|
|
|
|
|
Imposta sui salari |
8 % — 45 % |
8 % — 45 % |
8 % — 45 % |
8 % — 45 % |
8 % — 45 % |
Assicurazione malattia (% stipendio) |
1,7 % |
1,7 % |
1,7 % |
1,7 % |
1,7 % |
Prelievo speciale sullo stipendio |
7 % |
7 % |
7 % |
7 % |
6-7 % |
Detrazione pensione |
ND |
ND |
ND |
ND |
10,9- 10,1 % (17) |
Numero di persone al termine dell'esercizio |
3 |
8 |
93 |
28 |
112 |
9. FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
Alla data di della firma dei presenti conti, il contabile della Commissione non aveva constatato o riferito alcuna questione rilevante tale da essere riportata in questo paragrafo. I conti e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti ricorrendo alle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate.
10. AMBITO DEL CONSOLIDAMENTO
A. ENTITÀ CONTROLLATE (52)
1. Istituzioni e organismi consultivi (11)
Parlamento europeo
Consiglio europeo
Commissione europea
Comitato delle regioni
Corte di giustizia dell'Unione europea
Servizio europeo per l'azione esterna
Garante europeo della protezione dei dati
Comitato economico e sociale europeo
Mediatore europeo
Corte dei conti europea
Consiglio dell'Unione europea
2. Agenzie dell'UE (39)
2.1. Agenzie esecutive (6)
Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura
Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l'agricoltura e la sicurezza alimentare
Agenzia esecutiva per la ricerca
Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese
Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca
2.2. Agenzie decentrate (33)
Agenzia europea per la sicurezza marittima
Agenzia europea per i medicinali
Agenzia di vigilanza del GNSS europeo
Agenzia europea per le sostanze chimiche
«Fusion for Energy» (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione)
Eurojust
Istituto europeo per l'uguaglianza di genere
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
Agenzia europea dell'ambiente
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale
Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia
Autorità bancaria europea
Ufficio europeo di sostegno per l'asilo
Ufficio dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche
Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'UE
Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi di tecnologia dell'informazione su larga scala del settore della libertà, della sicurezza e della giustizia
Autorità europea per la sicurezza alimentare
Agenzia ferroviaria europea
Ufficio comunitario delle varietà vegetali
Agenzia europea di controllo della pesca
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze
Accademia europea di polizia (CEPOL)
Ufficio europeo di polizia (EUROPOL)
Agenzia europea per la sicurezza aerea
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione
Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali
Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali
Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea
Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
Fondazione europea per la formazione
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli)
3. Altre entità controllate (2)
Comunità europea del carbone e dell'acciaio (in liquidazione)
Istituto europeo di innovazione e tecnologia
B. IMPRESE COMUNI (7)
Organizzazione internazionale dell'energia da fusione ITER
Impresa comune SESAR
Impresa comune Celle a combustibile e idrogeno 2
Impresa comune Clean Sky 2
Impresa comune Galileo in liquidazione
Impresa comune per l'iniziativa in materia di medicinali innovativi 2
Impresa comune ECSEL (18)
C. COLLEGATE(1)
Fondo europeo per gli investimenti
RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO E NOTE ESPLICATIVE (19)
INDICE
RISULTATO DEL BILANCIO DELL'UE | 101 |
RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO | 102 |
RENDICONTO DEL CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI | 103 |
NOTE ESPLICATIVE ALLE RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO | 106 |
1. |
IL CICLO DI BILANCIO DELL'UE | 106 |
1.1. |
QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014-2020 | 106 |
1.2. |
SETTORI | 107 |
1.3. |
BILANCIO ANNUALE | 107 |
2. |
NOTE AL RISULTATO DEL BILANCIO UE | 108 |
2.1. |
CALCOLO DEL RISULTATO DEL BILANCIO | 108 |
2.2. |
ESECUZIONE DEL BILANCIO UE 2014 | 109 |
3. |
NOTE ALLA RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO | 110 |
4. |
ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO DELL'UE | 111 |
4.1. |
SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO | 111 |
4.2. |
ESECUZIONE DELLE ENTRATE | 114 |
5. |
ESECUZIONE DELLE SPESE DI BILANCIO DELL'UE | 117 |
5.1. |
QFP: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO | 117 |
5.2. |
QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO | 118 |
5.3. |
QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO | 119 |
5.4. |
QFP: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE (RAL) | 120 |
5.5. |
QFP: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE | 121 |
5.6. |
SETTORE: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO | 122 |
5.7. |
SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO | 126 |
5.8. |
SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO | 130 |
5.9. |
SETTORE: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE | 132 |
5.10. |
SETTORE: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE | 134 |
5.11. |
ESECUZIONE DELLE SPESE 2014 | 137 |
6. |
ESECUZIONE DEL BILANCIO DELLE ISTITUZIONI E DELLE AGENZIE | 138 |
6.1. |
ISTITUZIONI: SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO | 138 |
6.2. |
ISTITUZIONI: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO | 139 |
6.3. |
ENTRATE DELLE AGENZIE: PREVISIONI DI BILANCIO, DIRITTI E IMPORTI PERCEPITI | 141 |
6.4. |
STANZIAMENTI D'IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER AGENZIA | 142 |
6.5. |
RISULTATO DEL BILANCIO COMPRESE LE AGENZIE | 144 |
RISULTATO DEL BILANCIO DELL'UE
in milioni di EUR |
|||
|
Note |
2014 |
2013 |
Entrate dell'esercizio |
4.1 |
1 43 940 |
1 49 504 |
Pagamenti eseguiti a fronte degli stanziamenti di bilancio dell'esercizio in corso |
5.3 |
(1 41 193) |
(1 47 567) |
Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio N+1 |
|
(1 787) |
(1 329) |
Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall'esercizio N-1 |
|
25 |
34 |
Evoluzione delle entrate con destinazione specifica |
|
336 |
403 |
Differenze di cambio nell'esercizio |
|
110 |
(42) |
Risultato del bilancio (20) |
2.2 |
1 432 |
1 002 |
RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO
in milioni di EUR |
||
|
2014 |
2013 |
RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO |
(11 280) |
(4 365) |
Entrate |
|
|
Diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi |
(6 573) |
(2 071) |
Diritti accertati in esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio in corso |
4 809 |
3 357 |
Ratei attivi (netti) |
(4 877) |
(134) |
Spese |
|
|
Ratei passivi (netti) |
9 223 |
3 216 |
Spese dell'esercizio precedente pagate nell'esercizio in corso |
(821) |
(1 123) |
Prefinanziamento netto |
457 |
(902) |
Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio successivo |
(1 979) |
(1 528) |
Pagamenti effettuati sugli stanziamenti riportati e annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati |
1 858 |
1 538 |
Variazioni negli accantonamenti |
12 164 |
4 136 |
Altro |
(1 719) |
(1 027) |
Risultato economico Agenzie e CECA |
170 |
(93) |
RISULTATO DEL BILANCIO PER L'ESERCIZIO |
1 432 |
1 002 |
Per ulteriori spiegazioni sulla riconciliazione del risultato economico con il risultato del bilancio, cfr. nota 3.
RENDICONTO DEL CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI
ENTRATE DI BILANCIO
in milioni di EUR |
|||||
|
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi |
Bilancio finale adottato |
Entrate |
|
1. |
Risorse proprie |
1 33 960 |
(5 572) |
1 28 388 |
1 28 867 |
|
Di cui dazi doganali |
16 186 |
(12) |
16 174 |
16 499 |
|
Di cui IVA |
17 882 |
(192) |
17 690 |
17 746 |
|
Di cui RNI |
99 767 |
(5 154) |
94 614 |
94 863 |
3. |
Eccedenze, saldi e adeguamenti |
— |
5 101 |
5 101 |
5 100 |
4. |
Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi dell'UE |
1 275 |
— |
1 275 |
1 251 |
5. |
Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni |
54 |
— |
54 |
578 |
6. |
Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell'UE |
60 |
— |
60 |
3 225 |
7. |
Interessi di mora e ammende |
123 |
3 850 |
3 973 |
4 607 |
8. |
Assunzione ed erogazione di prestiti |
2 |
151 |
153 |
297 |
9. |
Entrate varie |
30 |
— |
30 |
15 |
Totale |
1 35 505 |
3 530 |
1 39 034 |
1 43 940 |
Per i dettagli sull'attuazione delle entrate per il 2014, cfr. nota 4.
SPESE DI BILANCIO: IMPEGNI PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (QFP)
in milioni di EUR |
|||||||
|
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Ulteriori stanziamenti (21) |
Totale stanziamenti disponibili |
Impegni contratti |
|
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
63 986 |
— |
63 986 |
3 625 |
67 611 |
45 972 |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
16 484 |
— |
16 484 |
2 645 |
19 129 |
18 018 |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
47 502 |
— |
47 502 |
980 |
48 482 |
27 954 |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
59 267 |
(76) |
59 191 |
2 105 |
61 296 |
48 263 |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
43 778 |
— |
43 778 |
1 724 |
45 502 |
44 293 |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
2 172 |
— |
2 172 |
84 |
2 256 |
1 507 |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
8 325 |
98 |
8 423 |
577 |
9 000 |
8 489 |
5. |
Amministrazione |
8 405 |
(1) |
8 405 |
766 |
9 171 |
8 884 |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
3 532 |
(0) |
3 531 |
400 |
3 931 |
3 789 |
6. |
Compensazioni |
29 |
— |
29 |
— |
29 |
29 |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
9. |
Strumenti speciali |
456 |
29 |
485 |
92 |
577 |
64 |
Totale |
1 42 640 |
50 |
1 42 690 |
7 249 |
1 49 939 |
1 13 208 |
SPESE DI BILANCIO: PAGAMENTI PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (QFP)
in milioni di EUR |
|||||||
|
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Ulteriori appropriazioni (22) |
Totale stanziamenti disponibili |
Pagamenti effettuati |
|
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
62 393 |
3 470 |
65 863 |
3 836 |
69 699 |
67 683 |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
11 441 |
415 |
11 857 |
3 451 |
15 308 |
13 331 |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
50 951 |
3 055 |
54 006 |
385 |
54 392 |
54 352 |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
56 459 |
(500) |
55 959 |
2 003 |
57 962 |
56 584 |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
43 777 |
(1) |
43 776 |
1 738 |
45 514 |
44 287 |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
1 677 |
(17) |
1 660 |
88 |
1 747 |
1 711 |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
6 191 |
734 |
6 925 |
556 |
7 481 |
7 206 |
5. |
Amministrazione |
8 406 |
0 |
8 406 |
1 634 |
10 040 |
8 819 |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
3 532 |
(0) |
3 531 |
944 |
4 475 |
3 729 |
6. |
Compensazioni |
29 |
— |
29 |
— |
29 |
29 |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
9. |
Strumenti speciali |
350 |
(157) |
193 |
344 |
536 |
465 |
Totale |
1 35 505 |
3 530 |
1 39 034 |
8 460 |
1 47 495 |
1 42 497 |
|
|
Per maggiori informazioni sull'esecuzione delle spese 2014 cfr. nota 5 e nota esplicativa 5.11.
NOTE ESPLICATIVE ALLE RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO
1. IL CICLO DI BILANCIO DELL'UE
La contabilità di bilancio viene tenuta conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario (RF) e delle sue modalità di applicazione. Il bilancio generale, principale strumento della politica finanziaria dell'Unione europea, è l'atto che prevede e autorizza, ogni anno, le entrate e le spese dell'UE. Secondo il RF, vi sono due elementi principali: il quadro finanziario pluriennale (QFP), che stabilisce i massimali principali per un periodo di 7 anni, e la procedura annuale di bilancio.
1.1. QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014-2020
in milioni di EUR |
||||||||||
|
2014 |
2015 |
2016 |
2017 |
2018 |
2019 |
2020 |
Totale |
||
|
63 973 |
66 813 |
69 304 |
72 342 |
75 271 |
78 752 |
82 466 |
5 08 921 |
||
|
16 560 |
17 666 |
18 467 |
19 925 |
21 239 |
23 082 |
25 191 |
1 42 130 |
||
|
47 413 |
49 147 |
50 837 |
52 417 |
54 032 |
55 670 |
57 275 |
3 66 791 |
||
|
59 303 |
59 599 |
59 909 |
60 191 |
60 267 |
60 344 |
60 421 |
4 20 034 |
||
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
43 779 |
44 313 |
44 624 |
44 859 |
44 885 |
44 912 |
44 937 |
3 12 309 |
||
|
2 179 |
2 246 |
2 378 |
2 514 |
2 656 |
2 801 |
2 951 |
17 725 |
||
|
8 335 |
8 749 |
9 143 |
9 432 |
9 825 |
10 268 |
10 510 |
66 262 |
||
|
8 721 |
9 076 |
9 483 |
9 918 |
10 346 |
10 786 |
11 254 |
69 584 |
||
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
7 056 |
7 351 |
7 679 |
8 007 |
8 360 |
8 700 |
9 071 |
56 224 |
||
|
29 |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
29 |
||
Stanziamenti d'impegno: |
1 42 540 |
1 46 483 |
1 50 217 |
1 54 397 |
1 58 365 |
1 62 951 |
1 67 602 |
1 0 82 555 |
||
Stanziamenti di pagamento totali: |
1 35 866 |
1 41 901 |
1 44 685 |
1 42 771 |
1 49 074 |
1 53 362 |
1 56 295 |
1 0 23 954 |
La tabella di cui sopra indica i massimali del QFP a prezzi correnti. Il 2014 è stato il primo esercizio del nuovo QFP 2014-2020. Il massimale complessivo degli stanziamenti d'impegno per il 2014 è stato fissato a 1 42 540 milioni di euro, pari all'1,06 % dell'RNL, mentre il corrispondente massimale per gli stanziamenti di pagamento era di 1 35 866 milioni di EUR, pari all'1,01 % dell'RNL.
Per il QFP 2014-2020 sono state concordate nuove disposizioni di flessibilità. Una delle nuove disposizioni è la possibilità di mobilitare (in circostanze eccezionali) il margine per imprevisti. Ciò consente l'attivazione di stanziamenti al di sopra dei massimali per un determinato anno, alla quale corrisponderanno riduzioni in anni successivi per non aumentare l'importo totale degli stanziamenti di pagamento e di impegno nel periodo 2014-2020 nel suo complesso. Nel 2014 il margine per imprevisti è stato mobilizzato per un importo pari a 3 168 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento al di sopra del massimale di pagamento previsto per quell'esercizio.
La riprogrammazione per gli anni 2015 e 2016 degli stanziamenti di impegno non utilizzati nel 2014 (in base all'art. 19 del QFP) è stata approvata nell'aprile 2015 con una revisione dei massimali del QFP e relativo bilancio rettificativo per il 2015. I principali impatti registrati nel 2015 si sono registrati nell'ambito della rubrica 1.b (11,2 miliardi di EUR) e della rubrica 2 (5 miliardi di EUR), mentre per il 2016 la modifica principale riguarda la rubrica 2 (4,4 miliardi di EUR).
La descrizione delle diverse rubriche è riportata qui di seguito:
Rubrica 1 — Crescita intelligente e inclusiva
Questa rubrica è costituita da due componenti separate ma interconnesse:
— |
Competitività per la crescita e l'occupazione, comprendente la spesa per la ricerca e l'innovazione, l'istruzione e la formazione, il meccanismo per collegare l'Europa (European Connecting Facility), la politica sociale, il mercato interno e le politiche d'accompagnamento. |
— |
Coesione economica, sociale e territoriale, mirante ad accrescere la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, integrare la strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile al di fuori delle regioni meno prospere e sostenere la cooperazione interregionale. |
Rubrica 2 — Crescita sostenibile: risorse naturali
La rubrica 2 comprende la politica agricola comune e la politica comune della pesca, lo sviluppo rurale e le misure ambientali, e in particolare Natura 2000.
Rubrica 3 — Sicurezza e cittadinanza
La rubrica 3 (Sicurezza e cittadinanza) rispecchia la crescente importanza attribuita ad alcuni settori in cui sono stati assegnati all'UE compiti particolari — giustizia e affari interni, protezione delle frontiere, politica di asilo e immigrazione, sanità pubblica e protezione dei consumatori, cultura, gioventù, informazione e dialogo con i cittadini.
Rubrica 4 — Ruolo mondiale dell'Europa
La rubrica 4 comprende tutte le azioni esterne e comprende la cooperazione allo sviluppo, gli aiuti umanitari e gli strumenti di preadesione e di vicinato. Il FES rimane al di fuori del bilancio dell'UE e non fa parte del quadro finanziario pluriennale (QFP).
Rubrica 5 — Amministrazione
Questa rubrica copre le spese amministrative di tutte le istituzioni, le pensioni e le scuole europee. Per le istituzioni diverse dalla Commissione, queste spese di funzionamento rappresentano il totale delle spese.
Rubrica 6 — Compensazioni
In conformità all'accordo politico secondo cui i nuovi Stati membri non dovrebbero diventare contribuenti netti al bilancio immediatamente dopo l'adesione, è stata prevista una compensazione a titolo di questa rubrica. Il relativo importo è stato ricostituito sotto forma di trasferimenti ai nuovi Stati membri al fine di equilibrare le rispettive entrate e contributi di bilancio.
1.2. SETTORI
Nel quadro dell'utilizzo del sistema di gestione basato sulle attività (ABM), la Commissione applica un bilancio basato sulle attività (ABB) per i propri processi di gestione e pianificazione. L'ABB comporta una struttura di bilancio in cui i titoli del bilancio corrispondono ai settori, e i capitoli alle attività. L'ABB ha lo scopo di fornire un quadro chiaro per tradurre gli obiettivi delle politiche della Commissione in azioni mediante strumenti legislativi, finanziari o di altro tipo. Strutturando il lavoro della Commissione in termini di attività si ottiene un quadro chiaro degli impegni della Commissione, definendo nel contempo un quadro comune per l'identificazione delle priorità. Nell'ambito della procedura di stesura del bilancio le risorse vengono assegnate in base alle priorità, utilizzando le attività come elementi fondamentali ai fini del bilancio. Stabilendo un tale collegamento tra le attività e le risorse a esse destinate, l'ABB ha lo scopo di incrementare l'efficienza e l'efficacia dell'uso delle risorse all'interno della Commissione.
Il settore può essere definito come un raggruppamento omogeneo di attività che costituiscono parte integrante del lavoro della Commissione e sono rilevanti ai fini del processo decisionale. Ogni settore corrisponde, in generale, a una direzione generale e comprende mediamente circa 6 o 7 attività specifiche. I settori sono principalmente operativi, giacché le loro attività fondamentali sono destinate a un beneficiario terzo all'interno del rispettivo ambito di attività. Il bilancio operativo viene completato con le spese amministrative e il personale necessari per ciascun settore.
1.3. BILANCIO ANNUALE
Ogni anno la Commissione procede alla stima per l'esercizio delle entrate e delle spese dell'insieme delle istituzioni e stabilisce un progetto di bilancio che trasmette all'autorità di bilancio. Sulla base del progetto di bilancio, il Consiglio definisce una sua posizione che sarà oggetto di negoziati tra i due rami dell'autorità di bilancio. Il presidente del Parlamento dichiara che il progetto comune di bilancio è stato adottato in via definitiva, e in tal modo lo rende esecutivo. Nel corso dell'esercizio in questione, sono stati adottati bilanci rettificativi. L'esecuzione del bilancio incombe soprattutto alla Commissione.
La struttura del bilancio consiste per la Commissione in stanziamenti amministrativi e operativi. Le altre istituzioni dispongono infatti soltanto di stanziamenti amministrativi. Inoltre, il bilancio distingue due tipi di stanziamenti: stanziamenti non dissociati e stanziamenti dissociati. Gli stanziamenti non dissociati sono destinati alla copertura finanziaria delle operazioni a carattere annuale (che rispondono al principio dell'annualità del bilancio). Gli stanziamenti dissociati sono utilizzati per conciliare il principio dell'annualità del bilancio con la necessità di finanziare azioni pluriennali da eseguire su più esercizi. Gli stanziamenti dissociati si scompongono in stanziamenti d'impegno e stanziamenti di pagamento:
— |
stanziamenti d'impegno: coprono il costo totale degli obblighi giuridici contratti nel corso dell'esercizio per azioni la cui realizzazione si estende su più anni. Tuttavia, gli impegni di bilancio per azioni la cui realizzazione si estende su più esercizi possono essere ripartiti su più esercizi in frazioni annue, qualora previsto dall'atto di base; |
— |
stanziamenti di pagamento: coprono le spese derivanti dall'esecuzione degli impegni contratti nel corso dell'esercizio e/o di esercizi precedenti. |
Origine degli stanziamenti
La fonte principale degli stanziamenti è il bilancio dell'Unione dell'esercizio in corso. Tuttavia, esistono altri tipi di stanziamenti che derivano da disposizioni del regolamento finanziario. Essi provengono da esercizi precedenti o da fonti esterne:
— |
Stanziamenti di bilancio dal bilancio adottato inizialmente e dai bilanci rettificativi |
— |
Stanziamenti riportati dell'esercizio precedente |
— |
Entrate con destinazione specifica composte da restituzioni, stanziamenti EFTA, entrate da terzi/paesi terzi, lavori per conto terzi e stanziamenti ricostituiti a seguito del riversamento di acconti. |
Composizione del bilancio totale disponibile
— |
Bilancio adottato inizialmente = stanziamenti votati nell'esercizio N-1; |
— |
bilanci rettificativi adottati: |
— |
stanziamenti addizionali = entrate con destinazione specifica + stanziamenti riportati dall'esercizio precedente o ricostituiti in seguito a disimpegni. |
2. NOTE AL RISULTATO DEL BILANCIO UE
2.1. CALCOLO DEL RISULTATO DEL BILANCIO
Il risultato del bilancio dell'UE viene restituito agli Stati membri nel corso dell'esercizio successivo mediante deduzione delle somme dovute per quell'anno.
Le risorse proprie sono contabilizzate sulla base degli importi accreditati, nel corso dell'esercizio, sui conti aperti a nome della Commissione dalle amministrazioni degli Stati membri. Le entrate comprendono altresì, in caso di un'eccedenza, il risultato dell'esecuzione del bilancio dell'esercizio precedente. Le altre entrate sono iscritte sulla base degli importi effettivamente riscossi nel corso dell'esercizio.
Ai fini del calcolo del risultato dell'esercizio, le spese comprendono i pagamenti su stanziamenti di pagamento dell'esercizio, ai quali si aggiungono gli stanziamenti dello stesso esercizio riportati all'esercizio successivo. I pagamenti effettuati sugli stanziamenti dell'esercizio sono quelli che sono eseguiti dal contabile entro il 31 dicembre dell'esercizio. Per il FEAGA, i pagamenti considerati nel risultato di bilancio sono quelli effettuati dagli Stati membri dal 16 ottobre N-1 al 15 ottobre N, sempre che l'impegno e l'ordine di pagamento siano pervenuti al contabile al più tardi il 31 gennaio N+1. Le spese del FEAGA possono essere oggetto di una decisione di conformità adottata a seguito di controlli effettuati negli Stati membri.
Il risultato bilancio comprende due elementi: il risultato dell'UE e il risultato della partecipazione dei paesi dell'EFTA membri del SEE. Ai sensi dell'articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 sulle risorse proprie, questo risultato è costituito dalla differenza tra:
— |
il totale delle entrate di bilancio riscosse a titolo dell'esercizio e |
— |
e l'ammontare dei pagamenti effettuati sugli stanziamenti dell'esercizio attuale, aumentato dell'importo degli stanziamenti di pagamento dello stesso esercizio riportati all'esercizio successivo. |
Rispetto alla cifra risultante vanno aggiunti o dedotti:
— |
il saldo netto risultante dagli annullamenti degli stanziamenti di pagamento riportati dagli esercizi precedenti e dagli eventuali superamenti dell'importo degli stanziamenti non dissociati riportati dall'esercizio precedente dovuti alla variazione dei tassi dell'euro; |
— |
evoluzione delle entrate con destinazione specifica e |
— |
gli utili netti e le perdite nette di cambio registrati durante l'esercizio. |
Gli stanziamenti riportati dall'esercizio precedente relativi a partecipazioni di terzi e lavori per conto terzi, che per definizione non vengono mai annullati, sono ripresi come stanziamenti aggiuntivi dell'esercizio. Questo spiega la differenza tra gli stanziamenti riportati dall'esercizio precedente ripresi nei rendiconti sull'esecuzione del bilancio 2014 e quelli riportati all'esercizio seguente figuranti nei rendiconti sull'esecuzione del bilancio 2013. Gli stanziamenti ricostituiti a seguito della restituzione di acconti non rientrano nel calcolo del risultato del bilancio.
Gli stanziamenti di pagamento riportati comprendono: i riporti automatici e i riporti per decisione. L'annullamento di stanziamenti di pagamento non utilizzati riportati dall'esercizio precedente illustra gli annullamenti concernenti stanziamenti riportati automaticamente e in seguito a decisione.
2.2. ESECUZIONE DEL BILANCIO UE 2014
Eccedenza di bilancio di 1,4 miliardi di EUR:
— |
l'eccedenza deriva essenzialmente dal lato delle entrate (1,2 miliardi di EUR), dalla sovrautilizzazione dei dazi doganali (0,5 miliardi di EUR) e da ulteriori ammende non iscritte a bilancio (0,6 miliardi di EUR); |
— |
L'eccedenza minore registrata sul lato della spesa (142 milioni di EUR) deriva principalmente dalle altre istituzioni in quanto il tasso di esecuzione della Commissione è praticamente pari al 100 %; |
— |
I rimanenti 110 milioni di EUR di eccedenza consistono in utili sui cambi. |
Entrate:
— |
le entrate, pari a 143,9 miliardi di EUR, sono state di 4,9 miliardi di EUR superiori al bilancio definitivo adottato, grazie principalmente alle entrate con destinazione specifica delle voci 5 e 6 — cfr. tabella 4.1; |
— |
le entrate provenienti dalle ammende pari a 4,2 miliardi di EUR sono state utilizzate per finanziare l'aumento del fabbisogno di stanziamenti di pagamento; |
— |
nel 2014 vi è stata una revisione eccezionale di risorse proprie RNL (9,5 miliardi di EUR) che ha riguardato un periodo risalente fino al 2002. Tale revisione ha tuttavia avuto un impatto trascurabile sulle entrate di bilancio del 2014 in quanto gli importi sono stati opportunamente distribuiti tra Stati membri (alcuni dei quali saranno oggetto di restituzioni, mentre altri dovranno pagare); inoltre, la maggior parte dei pagamenti è stata rinviata al 2015. |
Spese:
— |
gli stanziamenti di pagamento iniziali (135,5 miliardi di EUR) sono stati9 eccezionalmente bassi (inferiore del 6 % rispetto al bilancio definitivo adottato per il 2013. I bilanci rettificativi hanno poi fatto levitare a 139 milioni di EUR gli stanziamenti finali adottati — cfr. tabella 5.1; |
— |
i pagamenti totali sono stati pari a 142,5 miliardi di euro (2013: 148,5 miliardi di euro) — cfr. tabella 5.3.; |
— |
la sottoesecuzione degli stanziamenti di pagamento (dopo i riporti) di 32 milioni di EUR è una delle più basse mai registrate, a conferma dei severi vincoli che pesano sugli stanziamenti di pagamento. |
Impegni & RAL:
— |
i 149,9 miliardi di euro di stanziamenti d'impegno disponibili sono stati eseguiti soltanto ad un livello del 76 % e una grande quantità di stanziamenti sono stati riportati o riprogrammati al 2015 — cfr. tabella 5.2; |
— |
gli impegni ancora da liquidare («RAL») si sono ridotti significativamente passando dai 222,4 miliardi della fine del 2013 ai 189,6 miliardi della fine del 2014 — cfr. tabella 5.9. Ciò dipende dal basso livello di esecuzione degli impegni all'inizio del nuovo periodo di programmazione. Se nel 2014 tutti gli stanziamenti per i nuovi programmi fossero stati impegnati, i RAL si sarebbero attestati ad un livello simile a quello del 2013. |
Un'analisi più dettagliata degli adeguamenti di bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro finanziario pluriennale, della relazione della Commissione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l'esercizio 2014.
3. NOTE ALLA RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO
In conformità del regolamento finanziario, il risultato economico dell'esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza, mentre il risultato di bilancio si basa sulle regole modificate della contabilità di cassa. Poiché il conto economico e il risultato del bilancio si riferiscono alle medesime operazioni sottostanti, si tratta di un controllo utile per verificare la loro corrispondenza.
Elementi di riconciliazione — Entrate
Le entrate effettive di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell'esercizio e gli incassi relativi ai diritti accertati in esercizi precedenti. Pertanto, i diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.
I ratei attivi netti consistono principalmente in entrate da riscuotere a titolo dell'agricoltura, delle risorse proprie e degli interessi e dividendi. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei attivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione.
Elementi di riconciliazione — Spese
I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi dell'UE, ma non ancora comunicate alla Commissione. Mentre i ratei passivi non sono considerati come spese di bilancio, i pagamenti effettuati nell'esercizio in corso relativamente a fatture registrate in esercizi precedenti fanno parte delle spese di bilancio dell'esercizio in corso.
L'effetto netto del prefinanziamento è la combinazione dei 1) nuovi importi di prefinanziamento versati nell'esercizio in corso e contabilizzati come spese di bilancio dell'esercizio e di 2) tutti i prefinanziamenti liquidati nel corso dell'esercizio mediante l'accettazione delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.
Oltre ai pagamenti effettuati a partire dagli stanziamenti di un esercizio, gli stanziamenti di quell'esercizio riportati all'esercizio seguente devono anch'essi essere inclusi nel calcolo del risultato di bilancio [conformemente all'articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000]. Lo stesso vale per i pagamenti effettuati nell'esercizio in corso a partire dagli stanziamenti riportati da esercizi precedenti nonché per gli stanziamenti di pagamento inutilizzati e annullati.
Le variazioni negli accantonamenti riguardano stime di fine esercizio registrate nel rendiconti finanziari (principalmente prestazioni per i dipendenti) che non incidono sulla contabilità di bilancio. Gli altri elementi di riconciliazione comprendono diversi elementi quali gli ammortamenti, le acquisizioni di attivi, i pagamenti a titolo di locazioni e le partecipazioni finanziarie, che formano oggetto di un trattamento differente nella contabilità di bilancio e nella contabilità di esercizio.
4. ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO DELL'UE
4.1. SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO
in milioni di EUR |
|||||||||||
Titolo |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
Entrate riscosse |
In sospeso |
||||||
Bilancio iniziale adottato |
Bilancio finale adottato |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Sui diritti dell'esercizio in corso |
Sui diritti riportati |
Totale |
% del bilancio |
|||
1. |
Risorse proprie |
1 33 960 |
1 28 388 |
1 28 853 |
46 |
1 28 899 |
1 28 841 |
25 |
1 28 867 |
100,37 % |
32 |
3. |
Eccedenze, saldi e adeguamenti |
— |
5 101 |
10 507 |
— |
10 507 |
5 100 |
— |
5 100 |
99,98 % |
5 407 |
4. |
Entrate provenienti dalle persone appartenenti alle istituzioni e ad altri organismi dell'Unione |
1 275 |
1 275 |
1 248 |
12 |
1 260 |
1 240 |
11 |
1 251 |
98,14 % |
8 |
5. |
Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni |
54 |
54 |
578 |
21 |
599 |
563 |
15 |
578 |
1 075,46 % |
21 |
6. |
Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell'UE |
60 |
60 |
3 267 |
228 |
3 496 |
3 120 |
105 |
3 225 |
5 374,97 % |
271 |
7. |
Interessi di mora e ammende |
123 |
3 973 |
2 206 |
10 416 |
12 622 |
1 131 |
3 475 |
4 607 |
115,95 % |
8 016 |
8. |
Assunzione ed erogazione di prestiti |
2 |
153 |
46 |
255 |
301 |
43 |
254 |
297 |
193,72 % |
3 |
9. |
Entrate varie |
30 |
30 |
15 |
10 |
25 |
13 |
2 |
15 |
50,01 % |
10 |
Totale |
1 35 505 |
1 39 034 |
1 46 721 |
10 988 |
1 57 709 |
1 40 052 |
3 888 |
1 43 940 |
103,53 % |
13 769 |
Dettaglio Titolo 1: Risorse proprie
in milioni di EUR |
|||||||||||
Capitolo |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
Entrate riscosse |
In sospeso |
||||||
Bilancio iniziale votato |
Bilancio finale adottato |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Sui diritti dell'esercizio in corso |
Sui diritti riportati |
Totale |
% del bilancio |
|||
11. |
Contributi zucchero |
125 |
(90) |
(69) |
— |
(69) |
(69) |
— |
(69) |
77,12 % |
— |
12. |
Dazi doganali |
16 186 |
16 174 |
16 485 |
46 |
16 531 |
16 473 |
25 |
16 499 |
102,01 % |
32 |
13. |
IVA |
17 882 |
17 690 |
17 746 |
— |
17 746 |
17 746 |
— |
17 746 |
100,32 % |
— |
14. |
RNL |
99 767 |
94 614 |
94 863 |
— |
94 863 |
94 863 |
— |
94 863 |
100,26 % |
— |
15. |
Correzione degli squilibri di bilancio |
— |
— |
(172) |
— |
(172) |
(172) |
— |
(172) |
0,00 % |
— |
Totale |
1 33 960 |
1 28 388 |
1 28 853 |
46 |
1 28 899 |
1 28 841 |
25 |
1 28 867 |
100,37 % |
32 |
Dettaglio Titolo 3: Eccedenze, saldi e adeguamenti relativi alle risorse proprie
in milioni di EUR |
|||||||||||
Capitolo |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
Entrate riscosse |
In sospeso |
||||||
Bilancio iniziale votato |
Bilancio finale adottato |
Esercizio in corso |
Riporti |
Totale |
Sui diritti dell'esercizio in corso |
Sui diritti riportati |
Totale |
% del bilancio |
|||
30. |
Avanzo dall'esercizio precedente |
— |
1 005 |
1 005 |
— |
1 005 |
1 005 |
— |
1 005 |
100,00 % |
— |
31. |
Saldi IVA |
— |
(81) |
(284) |
— |
(284) |
(79) |
— |
(79) |
97,59 % |
(205) |
32. |
Saldi RNL |
— |
4 176 |
9 825 |
— |
9 825 |
4 212 |
— |
4 212 |
100,87 % |
5 613 |
34. |
Adeguamento per non partecipazione GAI |
— |
— |
(2) |
— |
(2) |
(2) |
— |
(2) |
0,00 % |
— |
35. |
Correzione a favore del Regno Unito — adeguamenti |
— |
— |
(18) |
— |
(18) |
(18) |
— |
(18) |
0,00 % |
— |
36. |
Correzione a favore del Regno Unito — calcolo intermedio |
— |
— |
(19) |
— |
(19) |
(19) |
— |
(19) |
0,00 % |
— |
Totale |
— |
5 101 |
10 507 |
— |
10 507 |
5 100 |
— |
5 100 |
99,98 % |
5 407 |
4.2. ESECUZIONE DELLE ENTRATE
4.2.1. Visione d'insieme delle entrate del 2014
Nel bilancio iniziale adottato, firmato dal Presidente del Parlamento europeo il 20 novembre 2013, l'importo degli stanziamenti di pagamento è stato fissato a 1 35 505 milioni di EUR, da finanziarsi mediante risorse proprie ammontanti a 1 33 960 milioni di EUR. Le stime delle entrate e delle spese riportate nel bilancio iniziale sono tipicamente soggette ad adeguamento nel corso nell'esercizio contabile. Le modifiche sono comunicate nei bilanci rettificativi. Gli adeguamenti delle risorse proprie basate sull'RNL assicurano che le entrate previste siano esattamente pari alle spese previste. In conformità al principio del pareggio, le entrate e le spese di bilancio (stanziamenti di pagamento) devono risultare in pareggio.
Nel corso del 2014 sono stati adottati sette bilanci rettificativi. Tenendone conto, l'importo finale delle entrate adottato per il 2014 è risultato pari a 1 39 034 milioni di EUR. Tale importo è stato finanziato mediante risorse proprie per un totale di 1 28 388 milioni di EUR (ovvero 5 572 milioni di EUR in meno rispetto a quanto inizialmente previsto) e per la restante parte mediante altre entrate. La maggiore necessità di finanziamento degli stanziamenti di pagamento è stato principalmente soddisfatta con entrate provenienti da ammende. Inoltre, l'eccedenza dell'esercizio precedente e le entrate straordinarie provenienti dalle rettifiche IVA e RNL degli esercizi precedenti hanno sostanzialmente ridotto il contributo integrativo RNL degli Stati membri.
Il bilancio rettificativo n. 2 e n. 3/2014 hanno compreso ammende alle imprese e relativi interessi per un totale di 3 850 milioni di EUR, che erano noti al momento in cui è stato stabilito il corrispondente progetto di bilancio rettificativo. Entro il 31 dicembre 2014, anche altre ammende sono divenute definitive, in seguito a sentenza definitiva o perché le imprese non hanno presentato ricorso contro le decisioni.
Entrate, contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi UE, hanno raggiunto un importo totale di 3 225 milioni di EUR. Gli importi principali riguardano il FEAGA e il FEASR (in particolare, la liquidazione dei conti e delle irregolarità), la partecipazione di paesi terzi ai programmi di ricerca e altri contributi e restituzioni relativi a programmi ed attività dell'UE. Una parte considerevole del totale è rappresentata da entrate con destinazione specifica, le quali tipicamente danno luogo all'iscrizione di stanziamenti supplementari sul lato della spesa.
Per quanto riguarda il risultato delle risorse proprie, la riscossione delle risorse proprie tradizionali si è avvicinata di molto agli importi previsti, in particolare per il fatto che le stime di bilancio modificate al momento della formazione del progetto bilancio rettificativo n. 4/2014 (con una loro diminuzione di 646 milioni di EUR secondo le previsioni della primavera 2014), sono state nuovamente modificate nel progetto di bilancio rettificativo n. 6/2014 al fine di tenere conto dell'effettivo ritmo della riscossione. Esse sono state pertanto nuovamente aumentate di 420 milioni di EUR.
I versamenti IVA e RNL finali degli Stati membri risultavano inoltre vicini alla stima di bilancio finale. Le differenze tra gli importi previsti e gli importi effettivamente versati sono dovute alle differenze tra i tassi dell'euro utilizzati a fini del bilancio e i tassi in vigore alla data in cui gli Stati membri al di fuori dello SME hanno effettivamente effettuato i loro pagamenti.
Tra gli adeguamenti del 2014 vi sono significative revisioni relative all'RNL che risalgono fino al 2002. L'adeguamento è quindi stato senza precedenti per ampiezza e, considerando tutti gli Stati membri dell'UE, si è tradotto in un totale di 9,5 miliardi di EUR. Per affrontare questa situazione eccezionale, il 18 dicembre il Consiglio ha adottato una proposta della Commissione (regolamento (UE, Euratom) n. 1377/2014 del 18 dicembre 2014) che consente agli Stati membri, nel rispetto di condizioni rigorose, di differire il pagamento senza interessi fino al 1o settembre 2015. Di conseguenza, 6 Stati membri hanno optato per la possibilità di pagare i rispettivi adeguamenti nel 2015. La dilazione di pagamento ammonta a 5,4 miliardi di EUR.
L'importo di risorse proprie da riscuotere riguarda i bilanci rettificativi da n. 2 a n. 7/2014, adottato il 17 dicembre 2014. Ai sensi dell'articolo 10 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (GU L 130 del 31.5.2000, pag. 1), le iscrizioni corrispondenti ai ritocchi dei contributi relativi alle risorse proprie sono state effettuate il primo giorno feriale del febbraio2015. Gli adeguamenti dei contributi basati sull'IVA e sull'RNL che gli Stati membri versano al bilancio dell'UE vengono introdotti ogni anno il primo giorno feriale di dicembre.
4.2.2. Entrate da risorse proprie
La stragrande maggioranza delle entrate proviene da risorse proprie, come sancito dall'articolo 311 del trattato sul funzionamento dell'UE, che così recita: «Il bilancio, fatte salve le altre entrate, è finanziato integralmente tramite risorse proprie». La parte più consistente delle spese del bilancio è finanziata dalle risorse proprie.
Le risorse proprie possono essere suddivise nelle seguenti categorie:
1) |
le risorse proprie tradizionali (RPT) sono costituite dai dazi doganali e dai contributi zucchero. Dette risorse proprie sono prelevate presso gli operatori economici e riscosse dagli Stati membri per conto dell'UE. Tuttavia, gli Stati membri ne trattengono il 25 % (il 20 % a partire dal 2014) a titolo di rimborso spese di riscossione. I dazi doganali vengono imposti sulle importazioni di prodotti da paesi terzi secondo aliquote basate sulla tariffa doganale comune. I contributi zucchero vengono pagati dai produttori di zucchero per finanziare le restituzioni all'esportazione per lo zucchero. Le RPT rappresentano di norma circa il 13 % delle entrate da risorse proprie; |
2) |
la risorsa propria basata sull'imposta sul valore aggiunto (IVA) viene imposta sulle basi IVA degli Stati membri che sono state a tal fine armonizzate in conformità alle norme dell'UE. Sulla base armonizzata di ogni Stato membro viene imposta la stessa aliquota. Tuttavia, la base IVA da tenere in considerazione è ridotta al 50 % dell'RNL di ogni singolo Stato membro. La risorsa basata sull'IVA rappresenta di norma circa il 12 % delle entrate da risorse proprie; |
3) |
la risorsa propria basata sul reddito nazionale lordo (RNL) viene utilizzata per pareggiare le entrate e le spese di bilancio, ovvero per finanziare quella parte del bilancio non coperta da altre fonti di entrate. Sull'RNL dei singoli Stati membri viene applicata la stessa aliquota, stabilita in conformità alle norme dell'UE. La risorsa basata sull'RNL rappresenta di norma circa il 75 % delle entrate da risorse proprie. |
L'assegnazione delle risorse proprie viene effettuata in conformità alle disposizioni stabilite dalla decisione 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, relativa al sistema delle risorse proprie dell'UE (DRP 2007). Una nuova decisione relativa al sistema delle risorse proprie dell'UE è stato adottato per il periodo 2014-2020 (DRP 2014: decisione n. 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014). La DRP 2014 entrerà in vigore una volta che sarà stata ratificata da tutti gli Stati membri secondo le rispettive norme costituzionali (data prevista: inizio 2016). Fino ad allora, rimane valida la DRP 2007. Gli effetti retroattivi (DRP 2014 si applicherà a partire dal 1o gennaio 2014) saranno presi in considerazione nell'esercizio finanziario quando la decisione entrerà in vigore.
4.2.3. Risorse proprie tradizionali:
Risorse proprie tradizionali: tutti gli importi accertati delle risorse proprie tradizionali devono essere iscritti in uno dei libri contabili tenuti dalle autorità competenti.
— |
Nella contabilità ordinaria di cui all'articolo 6, paragrafo 3, lettera a), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo recuperato o garantito. |
— |
Nella contabilità separata di cui all'articolo 6, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo non ancora recuperato e/o non garantito; possono essere iscritti in questa contabilità anche gli importi garantiti ma contestati. |
Per la contabilità separata, l'estratto trimestrale che gli Stati membri trasmettono alla Commissione comprende:
— |
il saldo ancora da recuperare durante il trimestre precedente, |
— |
i diritti accertati durante il trimestre in questione, |
— |
le rettifiche della base imponibile (rettifiche/annullamenti) durante il trimestre in questione, |
— |
gli importi inesigibili [che non possono essere resi disponibili ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000], |
— |
gli importi recuperati durante il trimestre in questione, |
— |
il saldo da recuperare alla fine del trimestre in questione. |
Le risorse proprie tradizionali devono essere iscritte sul conto della Commissione presso il Tesoro o l'organismo designato dallo Stato membro, al più tardi il primo giorno lavorativo dopo il 19 del secondo mese successivo a quello durante il quale i diritti sono stati acquisiti (o recuperati nel caso della contabilità separata). Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali (20 % secondo il DRP 2014). I diritti potenziali su risorse proprie sono adeguati sulla base della probabilità del loro recupero.
4.2.4. Risorse basate sull'IVA e risorse basate sull'RNL
Le risorse proprie basate sull'IVA derivano dall'applicazione di un'aliquota uniforme, valida per tutti gli Stati membri, alla base imponibile armonizzata dell'IVA, determinata secondo le disposizioni dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della DRP 2007. L'aliquota uniforme è fissata allo 0,30 %, ad eccezione del periodo 2007-2013, in cui l'aliquota per l'Austria è stata fissata allo 0,225 %, per la Germania allo 0,15 % e per i Paesi Bassi e la Svezia allo 0,10 %. La base IVA è livellata al 50 % dell'RNL per tutti gli Stati membri. In base alla DRP 2014, l'aliquota di prelievo rimarrà pari a 0,3 %, eccezion fatta per la Germania, i Paesi Bassi e la Svezia, per le quali l'aliquota di prelievo è fissata al 0,15 % per tutto il periodo 2014-20.
La risorsa basata sull'RNL è una risorsa variabile destinata a fornire, per uno specifico esercizio, le entrate necessarie alla copertura delle spese che eccedono l'importo riscosso ottenuto dalle risorse proprie tradizionali, dalle risorse IVA e dalle entrate varie. Le entrate risultano dall'applicazione di un tasso uniforme alla somma dell'RNL di tutti gli Stati membri. Le risorse basate sull'IVA e sull'RNL sono determinate in base alle previsioni sulle basi imponibili IVA e RNL formulate al momento dell'elaborazione del progetto di bilancio. Successivamente tali previsioni sono sottoposte a revisione; l'aggiornamento è effettuato nel corso dell'esercizio in questione mediante bilancio rettificativo. I dati effettivi relativi alle basi IVA e RNL sono resi disponibili nel corso dell'esercizio che segue l'esercizio in esame. La Commissione calcola le differenze tra gli importi dovuti dagli Stati membri in funzione delle basi imponibili effettive e le somme effettivamente versate in base alle previsioni (riviste). La Commissione esige il versamento dei saldi IVA e RNL, sia positivi sia negativi, da parte degli Stati membri il primo giorno lavorativo di dicembre dell'esercizio che segue l'esercizio in questione. Il 18 dicembre 2014 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE, Euratom) n. 1377/2014, che consente agli Stati membri, a determinate condizioni, di differire la messa a disposizione degli importi dei saldi IVA e RNL fino al primo giorno feriale del mese di settembre dell'anno successivo. Durante i quattro esercizi successivi possono ancora essere apportate correzioni alle basi imponibili effettive dell'IVA e dell'RNL, salvo che sia emessa una riserva. I saldi calcolati anteriormente vengono adeguati e la differenza viene richiesta contemporaneamente ai saldi IVA e RNL per l'esercizio precedente.
Nell'ambito dei controlli delle dichiarazioni IVA e dei dati RNL la Commissione può notificare agli Stati membri eventuali riserve in merito a determinati punti che potrebbero avere un'incidenza sui rispettivi contributi in termini di risorse proprie. Tali riserve potrebbero essere dovute, ad esempio, alla mancanza di dati attendibili o alla necessità di sviluppare una metodologia adeguata. Queste riserve devono essere considerate come potenziali crediti esigibili dagli Stati membri per importi incerti, poiché il loro impatto finanziario non può essere stimato accuratamente. Quando è possibile determinare l'importo esatto, si procede a esigere le corrispondenti risorse basate sull'IVA o sull'RNL nell'ambito dei saldi IVA e RNL o mediante singole richieste di fondi.
4.2.5. Correzione britannica
Questo meccanismo riduce i versamenti di risorse proprie del Regno Unito proporzionalmente al suo «squilibrio di bilancio» e aumenta i versamenti di risorse proprie degli altri Stati membri nella stessa proporzione. Il meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio a favore del Regno Unito è stato istituito dal Consiglio europeo di Fontainebleau (giugno 1984) e con la risultante decisione relativa alle risorse proprie del 7 maggio 1985. Lo scopo di questo meccanismo era di ridurre lo squilibrio di bilancio del Regno Unito tramite una riduzione dei suoi versamenti all'UE. La Germania, l'Austria, la Svezia e i Paesi Bassi beneficiano di un finanziamento ridotto della rettifica (limitato a un quarto della loro quota normale).
4.2.6. Riduzione lorda
Il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005 ha concluso che i Paesi Bassi e la Svezia devono beneficiare di riduzioni lorde dei loro contributi annui basati sull'RNL durante il periodo 2007-2013. Sulla base di tali conclusioni, la DRP 2007 stabilisce che i Paesi Bassi devono beneficiare di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL pari a 605 milioni di EUR e la Svezia di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL pari a 150 milioni di EUR, a prezzi del 2004. Il Consiglio europeo del 7-8 febbraio 2013 ha concluso che la Danimarca, i Paesi Bassi e la Svezia devono beneficiare di riduzioni lorde del proprio contributo annuo basato sul reddito nazionale lordo (RNL) per il periodo 2014-2020 e che l'Austria deve beneficiare di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL limitatamente al periodo 2014-2016. La Danimarca, i Paesi Bassi e la Svezia beneficeranno di riduzioni lorde del proprio contributo RNL annuo pari rispettivamente a 130 milioni di EUR, 695 milioni di EUR e 185 milioni di EUR. L'Austria beneficerà di una riduzione lorda del proprio contributo RNL annuo pari a 30 milioni di EUR nel 2014, 20 milioni di EUR nel 2015 e 10 milioni di EUR nel 2016 (tutti gli importi sono espressi in prezzi del 2011). Tali disposizioni sono state riprese nella DRP 2014 e verranno applicate (retroattivamente) a decorrere dalla sua entrata in vigore.
5. ESECUZIONE DELLE SPESE DI BILANCIO DELL'UE
5.1. QFP: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO
in milioni di EUR |
|||||||||||||
Rubrica del QFP |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
|||||||||||
Stanziamenti di bilancio |
Stanziamenti addizionali |
Totale appropriazioni disponibili |
Stanziamenti di bilancio |
Stanziamenti addizionali |
Totale appropriazioni disponibili |
||||||||
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Riporti |
Entrate con destinazione specifica |
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Riporti |
Entrate con destinazione specifica |
||||
1 |
2 |
3=1+2 |
4 |
5 |
6=3+4+5 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10 |
11 |
12=9+10+11 |
||
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
63 986 |
(0) |
63 986 |
150 |
3 474 |
67 611 |
62 393 |
3 470 |
65 863 |
289 |
3 548 |
69 699 |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
16 484 |
— |
16 484 |
0 |
2 645 |
19 129 |
11 441 |
415 |
11 857 |
128 |
3 323 |
15 308 |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
47 502 |
— |
47 502 |
150 |
830 |
48 482 |
50 951 |
3 055 |
54 006 |
161 |
224 |
54 392 |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
59 267 |
(76) |
59 191 |
— |
2 105 |
61 296 |
56 459 |
(500) |
55 959 |
35 |
1 968 |
57 962 |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
43 778 |
— |
43 778 |
— |
1 724 |
45 502 |
43 777 |
(1) |
43 776 |
13 |
1 724 |
45 514 |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
2 172 |
0 |
2 172 |
3 |
81 |
2 256 |
1 677 |
(17) |
1 660 |
10 |
78 |
1 747 |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
8 325 |
98 |
8 423 |
6 |
571 |
9 000 |
6 191 |
734 |
6 925 |
35 |
521 |
7 481 |
5. |
Amministrazione |
8 405 |
(1) |
8 405 |
1 |
765 |
9 171 |
8 406 |
0 |
8 406 |
772 |
862 |
10 040 |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
3 532 |
— |
3 531 |
1 |
399 |
3 931 |
3 532 |
— |
3 531 |
452 |
492 |
4 475 |
6. |
Compensazioni |
29 |
— |
29 |
— |
— |
29 |
29 |
— |
29 |
— |
— |
29 |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
9. |
Strumenti speciali |
456 |
29 |
485 |
18 |
74 |
577 |
350 |
(157) |
193 |
270 |
74 |
536 |
Totale |
1 42 640 |
50 |
1 42 690 |
179 |
7 070 |
1 49 939 |
1 35 505 |
3 530 |
1 39 034 |
1 410 |
7 050 |
1 47 495 |
5.2. QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO
in milioni di EUR |
||||||||||||||||
Rubrica del QFP |
|
Impegni contratti |
Stanziamenti riportati all'esercizio 2015 |
Stanziamenti annullati |
||||||||||||
Totale stanziamenti disponibili |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Entrate con destinazione specifica |
Riporti su decisione |
Totale |
% |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10=9/1 |
11 |
12 |
13 |
14=11+12+13 |
15=14/1 |
||
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
67 611 |
44 260 |
150 |
1 561 |
45 972 |
67,99 % |
1 913 |
8 480 |
10 392 |
15,37 % |
11 246 |
— |
0 |
11 247 |
16,63 % |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
19 129 |
16 466 |
0 |
1 552 |
18 018 |
94,19 % |
1 092 |
— |
1 092 |
5,71 % |
18 |
— |
0 |
19 |
0,10 % |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
48 482 |
27 794 |
150 |
9 |
27 954 |
57,66 % |
820 |
8 480 |
9 300 |
19,18 % |
11 228 |
— |
— |
11 228 |
23,16 % |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
61 296 |
46 866 |
— |
1 397 |
48 263 |
78,74 % |
708 |
2 866 |
3 575 |
5,83 % |
9 458 |
— |
— |
9 458 |
15,43 % |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
45 502 |
42 910 |
— |
1 383 |
44 293 |
97,34 % |
341 |
868 |
1 209 |
2,66 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,00 % |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
2 256 |
1 463 |
3 |
41 |
1 507 |
66,81 % |
40 |
254 |
294 |
13,02 % |
455 |
— |
— |
455 |
20,17 % |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
9 000 |
8 280 |
6 |
203 |
8 489 |
94,32 % |
368 |
136 |
504 |
5,60 % |
7 |
— |
0 |
7 |
0,07 % |
5. |
Amministrazione |
9 171 |
8 313 |
1 |
571 |
8 884 |
96,87 % |
195 |
4 |
199 |
2,17 % |
88 |
— |
— |
88 |
0,96 % |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
3 931 |
3 445 |
1 |
343 |
3 789 |
96,40 % |
56 |
4 |
60 |
0,00 % |
82 |
— |
— |
82 |
2,09 % |
6. |
Compensazioni |
29 |
29 |
— |
— |
29 |
100,00 % |
— |
— |
— |
0,00 % |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
— |
— |
— |
0,00 % |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
9. |
Strumenti speciali |
577 |
45 |
18 |
— |
64 |
11,06 % |
74 |
361 |
435 |
75,37 % |
78 |
— |
— |
78 |
13,57 % |
Totale |
1 49 939 |
1 09 256 |
179 |
3 772 |
1 13 208 |
75,50 % |
3 297 |
12 101 |
15 399 |
10,27 % |
21 333 |
— |
0 |
21 333 |
14,23 % |
5.3. QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO
in milioni di EUR |
|||||||||||||||||
Rubrica del QFP |
|
Pagamenti effettuati |
Stanziamenti riportati |
Stanziamenti annullati |
|||||||||||||
Totale stanzia-menti disponibili |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Riporti automatici |
Riporti su decisione |
Entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9 |
10=7+8+9 |
11=10/1 |
12 |
13 |
14 |
15=12+ 13+14 |
16=15/1 |
||
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
69 699 |
65 730 |
267 |
1 686 |
67 683 |
97,11 % |
121 |
0 |
1 860 |
1 980 |
2,84 % |
12 |
22 |
2 |
36 |
0,05 % |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
15 308 |
11 740 |
108 |
1 483 |
13 331 |
87,09 % |
104 |
0 |
1 838 |
1 943 |
12,69 % |
12 |
20 |
2 |
33 |
0,22 % |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
54 392 |
53 990 |
159 |
203 |
54 352 |
99,93 % |
16 |
— |
21 |
38 |
0,07 % |
0 |
2 |
— |
2 |
0,00 % |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
57 962 |
55 050 |
33 |
1 502 |
56 584 |
97,62 % |
34 |
868 |
467 |
1 369 |
2,36 % |
7 |
2 |
— |
9 |
0,02 % |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
45 514 |
42 891 |
12 |
1 383 |
44 287 |
97,30 % |
16 |
868 |
341 |
1 226 |
2,69 % |
0 |
1 |
— |
2 |
0,00 % |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
1 747 |
1 648 |
8 |
55 |
1 711 |
97,94 % |
8 |
0 |
23 |
31 |
1,75 % |
4 |
2 |
0 |
5 |
0,31 % |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
7 481 |
6 880 |
29 |
297 |
7 206 |
96,32 % |
34 |
9 |
224 |
267 |
3,57 % |
2 |
6 |
0 |
8 |
0,10 % |
5. |
Amministrazione |
10 040 |
7 643 |
697 |
480 |
8 819 |
87,84 % |
673 |
4 |
382 |
1 060 |
10,55 % |
86 |
75 |
— |
161 |
1,61 % |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
4 475 |
3 027 |
402 |
300 |
3 729 |
83,33 % |
418 |
4 |
192 |
614 |
13,72 % |
82 |
50 |
— |
132 |
2,94 % |
6. |
Compensazioni |
29 |
29 |
— |
— |
29 |
100,00 % |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
— |
— |
— |
— |
0,00 % |
9. |
Strumenti speciali |
536 |
157 |
270 |
38 |
465 |
86,70 % |
0 |
36 |
35 |
71 |
13,28 % |
0 |
0 |
— |
0 |
0,02 % |
Totale |
1 47 495 |
1 37 136 |
1 304 |
4 057 |
1 42 497 |
96,61 % |
870 |
917 |
2 991 |
4 778 |
3,24 % |
112 |
106 |
2 |
220 |
0,15 % |
5.4. QFP: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE (RAL)
in milioni di EUR |
||||||||||
Rubrica del QFP |
Impegni ancora da liquidare al termine dell'esercizio precedente |
Impegni dell'esercizio |
|
|||||||
Impegni riportati dall'esercizio precedente |
Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti |
Pagamenti |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Impegni eseguiti durante l'esercizio |
Pagamenti |
Annullamento di impegni non riportabili |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
||
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
1 66 761 |
(2 037) |
(60 662) |
1 04 062 |
45 972 |
(7 021) |
(4) |
38 947 |
1 43 009 |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
29 657 |
(808) |
(8 167) |
20 681 |
18 018 |
(5 164) |
(4) |
12 850 |
33 532 |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
1 37 105 |
(1 229) |
(52 494) |
83 381 |
27 954 |
(1 857) |
(0) |
26 096 |
1 09 477 |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
27 978 |
(275) |
(11 930) |
15 773 |
48 263 |
(44 655) |
(0) |
3 609 |
19 382 |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
40 |
(3) |
(21) |
16 |
44 293 |
(44 266) |
— |
27 |
43 |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
3 092 |
(306) |
(944) |
1 841 |
1 507 |
(767) |
— |
740 |
2 582 |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
23 285 |
(721) |
(5 490) |
17 075 |
8 489 |
(1 716) |
(1) |
6 772 |
23 846 |
5. |
Amministrazione |
892 |
(182) |
(709) |
1 |
8 884 |
(8 110) |
(9) |
765 |
766 |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
557 |
(156) |
(402) |
— |
3 789 |
(3 328) |
(8) |
453 |
453 |
6. |
Compensazioni |
— |
— |
— |
— |
29 |
(29) |
— |
— |
— |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
9. |
Strumenti speciali |
401 |
(0) |
(401) |
— |
64 |
(64) |
— |
0 |
0 |
Totale |
2 22 410 |
(3 522) |
(80 136) |
1 38 753 |
1 13 208 |
(62 361) |
(14) |
50 832 |
1 89 585 |
5.5. QFP: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE
in milioni di EUR |
||||||||||
Rubrica del QFP |
<2008 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
Totale |
|
1. |
Crescita intelligente e inclusiva |
2 915 |
414 |
1 578 |
4 327 |
11 007 |
27 951 |
55 870 |
38 947 |
1 43 009 |
|
1a: Competitività per la crescita e l'occupazione |
255 |
211 |
1 260 |
2 274 |
3 001 |
5 451 |
8 230 |
12 850 |
33 532 |
|
1b: Coesione economica, sociale e territoriale |
2 660 |
203 |
318 |
2 053 |
8 007 |
22 500 |
47 640 |
26 096 |
1 09 477 |
2. |
Crescita sostenibile: risorse naturali |
338 |
50 |
93 |
116 |
193 |
3 524 |
11 459 |
3 609 |
19 382 |
|
di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti |
0 |
— |
— |
0 |
0 |
9 |
7 |
27 |
43 |
3. |
Sicurezza e cittadinanza |
14 |
31 |
73 |
158 |
261 |
497 |
807 |
740 |
2 582 |
4. |
Ruolo mondiale dell'Europa |
944 |
539 |
842 |
1 336 |
2 800 |
4 686 |
5 928 |
6 772 |
23 846 |
5. |
Amministrazione |
— |
— |
— |
— |
— |
0 |
1 |
765 |
766 |
|
di cui: spesa amministrativa delle istituzioni |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
453 |
453 |
6. |
Compensazioni |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
8. |
Riserva negativa |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
9. |
Strumenti speciali |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
0 |
0 |
0 |
Totale |
4 211 |
1 034 |
2 586 |
5 937 |
14 261 |
36 658 |
74 066 |
50 832 |
1 89 585 |
5.6. SETTORE: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO
in milioni di EUR |
|||||||||||||
Settore politico |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
|||||||||||
Stanziamenti di bilancio |
Stanziamenti addizionali |
Totale degli stanziamenti disponibili |
Stanziamenti di bilancio |
Stanziamenti addizionali |
Totale degli stanziamenti disponibili |
||||||||
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Riportato |
Entrate con destinazione specifica |
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Riportato |
Entrate con destinazione specifica |
||||
1 |
2 |
3=1+2 |
4 |
5 |
6=3+4+5 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10 |
11 |
12=9+10+11 |
||
01 |
Affari economici e finanziari |
213 |
20 |
233 |
— |
118 |
351 |
297 |
2 |
300 |
8 |
121 |
429 |
02 |
Imprese e industria |
2 536 |
(10) |
2 526 |
— |
228 |
2 754 |
2 105 |
60 |
2 165 |
14 |
308 |
2 486 |
03 |
Concorrenza |
94 |
(1) |
93 |
— |
6 |
100 |
94 |
(1) |
93 |
8 |
6 |
107 |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
13 839 |
90 |
13 929 |
168 |
581 |
14 678 |
11 622 |
(341) |
11 280 |
51 |
191 |
11 522 |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
58 047 |
(22) |
58 025 |
— |
2 117 |
60 141 |
55 635 |
(518) |
55 117 |
22 |
1 981 |
57 120 |
06 |
Mobilità e trasporti |
2 867 |
(7) |
2 860 |
— |
71 |
2 931 |
1 003 |
1 |
1 004 |
6 |
80 |
1 089 |
07 |
Ambiente |
407 |
1 |
408 |
— |
22 |
430 |
346 |
1 |
347 |
18 |
19 |
384 |
08 |
Ricerca e innovazione |
6 215 |
(53) |
6 162 |
— |
1 031 |
7 193 |
4 107 |
(11) |
4 096 |
35 |
1 490 |
5 621 |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
1 637 |
(26) |
1 612 |
— |
148 |
1 759 |
961 |
107 |
1 068 |
16 |
259 |
1 343 |
10 |
Ricerca diretta |
425 |
(23) |
401 |
— |
580 |
982 |
420 |
(23) |
397 |
55 |
497 |
949 |
11 |
Affari marittimi e pesca |
1 066 |
(76) |
991 |
— |
30 |
1 021 |
780 |
8 |
788 |
5 |
30 |
823 |
12 |
Mercato interno e servizi |
117 |
1 |
118 |
0 |
15 |
133 |
117 |
(3) |
114 |
6 |
15 |
134 |
13 |
Politica regionale e urbana |
33 073 |
81 |
33 154 |
— |
354 |
33 508 |
40 223 |
3 244 |
43 467 |
391 |
136 |
43 995 |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
157 |
0 |
158 |
— |
7 |
164 |
122 |
10 |
133 |
7 |
6 |
146 |
15 |
Istruzione e cultura |
2 820 |
57 |
2 877 |
— |
453 |
3 330 |
2 242 |
178 |
2 420 |
12 |
537 |
2 969 |
16 |
Comunicazione |
246 |
2 |
248 |
— |
11 |
259 |
245 |
6 |
251 |
14 |
11 |
276 |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
618 |
(2) |
616 |
1 |
26 |
643 |
567 |
(13) |
553 |
12 |
25 |
590 |
18 |
Affari interni |
1 201 |
0 |
1 202 |
2 |
39 |
1 243 |
763 |
5 |
768 |
4 |
31 |
803 |
19 |
Strumenti di politica estera |
733 |
(55) |
678 |
5 |
55 |
739 |
463 |
74 |
537 |
3 |
52 |
593 |
20 |
Commercio |
121 |
(2) |
119 |
— |
3 |
122 |
115 |
1 |
116 |
3 |
3 |
123 |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
5 084 |
121 |
5 204 |
1 |
263 |
5 469 |
3 658 |
286 |
3 944 |
26 |
222 |
4 192 |
22 |
Allargamento |
1 520 |
(45) |
1 475 |
— |
13 |
1 488 |
904 |
(12) |
892 |
5 |
12 |
908 |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
1 006 |
158 |
1 164 |
— |
75 |
1 240 |
851 |
564 |
1 415 |
8 |
75 |
1 498 |
24 |
Lotta contro la frode |
78 |
(2) |
77 |
— |
1 |
77 |
75 |
0 |
75 |
9 |
1 |
84 |
25 |
Coordinamento delle politiche della Commissione e consulenza legale |
194 |
(0) |
194 |
— |
11 |
205 |
195 |
(0) |
195 |
15 |
11 |
221 |
26 |
Amministrazione della Commissione |
1 001 |
(40) |
961 |
0 |
162 |
1 124 |
991 |
(30) |
961 |
160 |
164 |
1 285 |
27 |
Bilancio |
96 |
(11) |
84 |
— |
8 |
92 |
96 |
(11) |
84 |
7 |
8 |
99 |
28 |
Audit |
12 |
(0) |
12 |
— |
1 |
12 |
12 |
(0) |
12 |
1 |
1 |
13 |
29 |
Statistiche |
132 |
0 |
132 |
— |
14 |
146 |
152 |
(21) |
131 |
6 |
22 |
160 |
30 |
Pensioni e spese relative |
1 450 |
44 |
1 494 |
— |
2 |
1 495 |
1 450 |
44 |
1 494 |
— |
2 |
1 495 |
31 |
Servizi linguistici |
388 |
3 |
391 |
— |
87 |
478 |
388 |
3 |
391 |
20 |
87 |
498 |
32 |
Energia |
933 |
24 |
958 |
— |
128 |
1 086 |
588 |
68 |
656 |
5 |
144 |
805 |
33 |
Giustizia |
203 |
2 |
205 |
— |
11 |
216 |
193 |
(6) |
187 |
4 |
12 |
202 |
34 |
Iniziative in materia di clima |
121 |
0 |
122 |
— |
1 |
122 |
43 |
9 |
52 |
3 |
1 |
55 |
40 |
Riserve |
456 |
(179) |
277 |
— |
— |
277 |
150 |
(150) |
— |
— |
— |
— |
90 |
Altre istituzioni |
3 532 |
(0) |
3 531 |
1 |
399 |
3 931 |
3 532 |
(0) |
3 531 |
452 |
492 |
4 475 |
Totale |
1 42 640 |
50 |
1 42 690 |
179 |
7 070 |
1 49 939 |
1 35 505 |
3 530 |
1 39 034 |
1 410 |
7 050 |
1 47 495 |
5.6.1. Settore: confronto tra bilancio e importi effettivi
in milioni di EUR |
|||||||
Settore politico |
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Ulteriori appropri-azioni (23) |
Totale stanziamenti disponibili |
Impegni contratti |
|
01 |
Affari economici e finanziari |
213 |
20 |
233 |
118 |
351 |
236 |
02 |
Imprese e industria |
2 536 |
(10) |
2 526 |
228 |
2 754 |
2 608 |
03 |
Concorrenza |
94 |
(1) |
93 |
6 |
100 |
97 |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
13 839 |
90 |
13 929 |
750 |
14 678 |
10 312 |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
58 047 |
(22) |
58 025 |
2 117 |
60 141 |
47 789 |
06 |
Mobilità e trasporti |
2 867 |
(7) |
2 860 |
71 |
2 931 |
2 879 |
07 |
Ambiente |
407 |
1 |
408 |
22 |
430 |
423 |
08 |
Ricerca e innovazione |
6 215 |
(53) |
6 162 |
1 031 |
7 193 |
7 002 |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
1 637 |
(26) |
1 612 |
148 |
1 759 |
1 708 |
10 |
Ricerca diretta |
425 |
(23) |
401 |
580 |
982 |
535 |
11 |
Affari marittimi e pesca |
1 066 |
(76) |
991 |
30 |
1 021 |
218 |
12 |
Mercato interno e servizi |
117 |
1 |
118 |
16 |
133 |
123 |
13 |
Politica regionale e urbana |
33 073 |
81 |
33 154 |
354 |
33 508 |
17 078 |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
157 |
— |
158 |
7 |
164 |
160 |
15 |
Istruzione e cultura |
2 820 |
57 |
2 877 |
453 |
3 330 |
3 223 |
16 |
Comunicazione |
246 |
2 |
248 |
11 |
259 |
252 |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
618 |
(2) |
616 |
27 |
643 |
624 |
18 |
Affari interni |
1 201 |
— |
1 202 |
41 |
1 243 |
523 |
19 |
Strumenti di politica estera |
733 |
(55) |
678 |
61 |
739 |
687 |
20 |
Commercio |
121 |
(2) |
119 |
3 |
122 |
120 |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
5 084 |
121 |
5 204 |
264 |
5 469 |
5 353 |
22 |
Allargamento |
1 520 |
(45) |
1 475 |
13 |
1 488 |
1 440 |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
1 006 |
158 |
1 164 |
75 |
1 240 |
1 187 |
24 |
Lotta contro la frode |
78 |
(2) |
77 |
1 |
77 |
77 |
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
194 |
— |
194 |
11 |
205 |
198 |
26 |
Amministrazione della Commissione |
1 001 |
(40) |
961 |
162 |
1 124 |
1 070 |
27 |
Bilancio |
96 |
(11) |
84 |
8 |
92 |
89 |
28 |
Audit |
12 |
— |
12 |
1 |
12 |
12 |
29 |
Statistiche |
132 |
— |
132 |
14 |
146 |
140 |
30 |
Pensioni e spese relative |
1 450 |
44 |
1 494 |
2 |
1 495 |
1 493 |
31 |
Servizi linguistici |
388 |
3 |
391 |
87 |
478 |
444 |
32 |
Energia |
933 |
24 |
958 |
128 |
1 086 |
990 |
33 |
Giustizia |
203 |
2 |
205 |
11 |
216 |
209 |
34 |
Iniziative in materia di clima |
121 |
— |
122 |
1 |
122 |
122 |
40 |
Riserve |
456 |
(179) |
277 |
— |
277 |
— |
90 |
Altre istituzioni |
3 532 |
— |
3 531 |
400 |
3 931 |
3 789 |
Totale |
1 42 640 |
50 |
1 42 690 |
7 249 |
1 49 939 |
1 13 208 |
5.7. SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO
in milioni di EUR |
||||||||||||||||
Settore politico |
|
Impegni contratti |
Stanziamenti riportati all'esercizio 2015 |
Stanziamenti annullati |
||||||||||||
Totale stanziamenti disponibili |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Entrate con destinazione specifica |
Riporti su decisione |
Totale |
% |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10=9/1 |
11 |
12 |
13 |
14=11+12+13 |
15=14/1 |
||
01 |
Affari economici e finanziari |
351 |
233 |
— |
3 |
236 |
67,1 % |
115 |
— |
115 |
32,9 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,1 % |
02 |
Imprese e industria |
2 754 |
2 526 |
— |
82 |
2 608 |
94,7 % |
146 |
— |
146 |
5,3 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,0 % |
03 |
Concorrenza |
100 |
93 |
— |
3 |
97 |
97,2 % |
3 |
— |
3 |
2,8 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,1 % |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
14 678 |
10 139 |
168 |
5 |
10 312 |
70,3 % |
576 |
2 161 |
2 737 |
18,6 % |
1 629 |
— |
0 |
1 629 |
11,1 % |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
60 141 |
46 400 |
— |
1 389 |
47 789 |
79,5 % |
728 |
2 912 |
3 640 |
6,1 % |
8 712 |
— |
— |
8 712 |
14,5 % |
06 |
Mobilità e trasporti |
2 931 |
2 854 |
— |
25 |
2 879 |
98,2 % |
46 |
— |
46 |
1,6 % |
6 |
— |
0 |
7 |
0,2 % |
07 |
Ambiente |
430 |
407 |
— |
16 |
423 |
98,3 % |
6 |
— |
6 |
1,4 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,3 % |
08 |
Ricerca e innovazione |
7 193 |
6 162 |
— |
840 |
7 002 |
97,3 % |
191 |
— |
191 |
2,7 % |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
1 759 |
1 612 |
— |
97 |
1 708 |
97,1 % |
51 |
— |
51 |
2,9 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,0 % |
10 |
Ricerca diretta |
982 |
401 |
— |
134 |
535 |
54,5 % |
447 |
— |
447 |
45,5 % |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
11 |
Affari marittimi e pesca |
1 021 |
216 |
— |
2 |
218 |
21,4 % |
28 |
28 |
56 |
5,5 % |
746 |
— |
— |
746 |
73,1 % |
12 |
Mercato interno e servizi |
133 |
118 |
0 |
5 |
123 |
92,3 % |
10 |
— |
10 |
7,5 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,1 % |
13 |
Politica regionale e urbana |
33 508 |
17 066 |
— |
11 |
17 078 |
51,0 % |
343 |
6 481 |
6 824 |
20,4 % |
9 607 |
— |
— |
9 607 |
28,7 % |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
164 |
157 |
— |
2 |
160 |
97,2 % |
5 |
— |
5 |
2,8 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,0 % |
15 |
Istruzione e cultura |
3 330 |
2 877 |
— |
347 |
3 223 |
96,8 % |
106 |
— |
106 |
3,2 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,0 % |
16 |
Comunicazione |
259 |
246 |
— |
6 |
252 |
97,3 % |
5 |
— |
5 |
1,8 % |
3 |
— |
— |
3 |
1,0 % |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
643 |
604 |
1 |
19 |
624 |
97,0 % |
7 |
7 |
13 |
2,1 % |
6 |
— |
— |
6 |
0,9 % |
18 |
Affari interni |
1 243 |
508 |
2 |
13 |
523 |
42,1 % |
26 |
247 |
273 |
22,0 % |
447 |
— |
— |
447 |
36,0 % |
19 |
Strumenti di politica estera |
739 |
661 |
5 |
21 |
687 |
93,1 % |
34 |
15 |
49 |
6,6 % |
2 |
— |
— |
2 |
0,3 % |
20 |
Commercio |
122 |
118 |
— |
2 |
120 |
97,9 % |
2 |
0 |
2 |
1,4 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,7 % |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
5 469 |
5 195 |
1 |
157 |
5 353 |
97,9 % |
107 |
7 |
114 |
2,1 % |
2 |
— |
— |
2 |
0,0 % |
22 |
Allargamento |
1 488 |
1 434 |
— |
6 |
1 440 |
96,8 % |
6 |
40 |
46 |
3,1 % |
1 |
— |
0 |
1 |
0,1 % |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
1 240 |
1 163 |
— |
24 |
1 187 |
95,8 % |
52 |
— |
52 |
4,2 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,1 % |
24 |
Lotta contro la frode |
77 |
77 |
— |
— |
77 |
98,9 % |
1 |
— |
1 |
1,0 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,1 % |
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
205 |
192 |
— |
6 |
198 |
96,6 % |
5 |
— |
5 |
2,5 % |
2 |
— |
— |
2 |
0,8 % |
26 |
Amministrazione della Commissione |
1 124 |
960 |
0 |
110 |
1 070 |
95,3 % |
52 |
— |
52 |
4,6 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,1 % |
27 |
Bilancio |
92 |
84 |
— |
4 |
89 |
96,6 % |
3 |
— |
3 |
3,4 % |
— |
— |
— |
— |
0,1 % |
28 |
Audit |
12 |
12 |
— |
0 |
12 |
96,6 % |
0 |
— |
0 |
3,2 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,2 % |
29 |
Statistiche |
146 |
131 |
— |
8 |
140 |
95,7 % |
5 |
— |
5 |
3,7 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,6 % |
30 |
Pensioni e spese relative |
1 495 |
1 493 |
— |
— |
1 493 |
99,8 % |
2 |
— |
2 |
0,1 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,0 % |
31 |
Servizi linguistici |
478 |
391 |
— |
53 |
444 |
92,9 % |
34 |
— |
34 |
7,1 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,0 % |
32 |
Energia |
1 086 |
955 |
— |
34 |
990 |
91,1 % |
94 |
— |
94 |
8,6 % |
3 |
— |
0 |
3 |
0,3 % |
33 |
Giustizia |
216 |
205 |
— |
4 |
209 |
96,5 % |
7 |
— |
7 |
3,2 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,4 % |
34 |
Iniziative in materia di clima |
122 |
121 |
— |
0 |
122 |
99,4 % |
0 |
— |
0 |
0,4 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,2 % |
40 |
Riserve |
277 |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
— |
199 |
199 |
71,8 % |
78 |
— |
— |
78 |
28,2 % |
90 |
Altre istituzioni |
3 931 |
3 445 |
1 |
343 |
3 789 |
96,4 % |
56 |
4 |
60 |
1,5 % |
82 |
— |
— |
82 |
2,1 % |
Totale |
1 49 939 |
1 09 256 |
179 |
3 772 |
1 13 208 |
75,5 % |
3 297 |
12 101 |
15 399 |
10,3 % |
21 333 |
— |
0 |
21 333 |
14,2 % |
5.7.1. Settore: confronto tra bilancio e pagamenti effettivi
in milioni di EUR |
|||||||
Settore politico |
Bilancio iniziale adottato |
Bilanci rettificativi e trasferimenti |
Bilancio finale adottato |
Ulteriori appropri- Azioni (24) |
Totale stanziamenti disponibili |
Pagamenti effettuati |
|
01 |
Affari economici e finanziari |
297 |
2 |
300 |
129 |
429 |
306 |
02 |
Imprese e industria |
2 105 |
60 |
2 165 |
322 |
2 486 |
2 237 |
03 |
Concorrenza |
94 |
(1) |
93 |
14 |
107 |
96 |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
11 622 |
(341) |
11 280 |
242 |
11 522 |
11 403 |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
55 635 |
(518) |
55 117 |
2 003 |
57 120 |
55 766 |
06 |
Mobilità e trasporti |
1 003 |
1 |
1 004 |
85 |
1 089 |
1 037 |
07 |
Ambiente |
346 |
1 |
347 |
37 |
384 |
362 |
08 |
Ricerca e innovazione |
4 107 |
(11) |
4 096 |
1 525 |
5 621 |
4 918 |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
961 |
107 |
1 068 |
275 |
1 343 |
1 184 |
10 |
Ricerca diretta |
420 |
(23) |
397 |
552 |
949 |
508 |
11 |
Affari marittimi e pesca |
780 |
8 |
788 |
35 |
823 |
805 |
12 |
Mercato interno e servizi |
117 |
(3) |
114 |
21 |
134 |
119 |
13 |
Politica regionale e urbana |
40 223 |
3 244 |
43 467 |
528 |
43 995 |
43 979 |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
122 |
10 |
133 |
13 |
146 |
138 |
15 |
Istruzione e cultura |
2 242 |
178 |
2 420 |
549 |
2 969 |
2 673 |
16 |
Comunicazione |
245 |
6 |
251 |
25 |
276 |
257 |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
567 |
(13) |
553 |
37 |
590 |
571 |
18 |
Affari interni |
763 |
5 |
768 |
35 |
803 |
789 |
19 |
Strumenti di politica estera |
463 |
74 |
537 |
55 |
593 |
552 |
20 |
Commercio |
115 |
1 |
116 |
7 |
123 |
118 |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
3 658 |
286 |
3 944 |
248 |
4 192 |
4 133 |
22 |
Allargamento |
904 |
(12) |
892 |
17 |
908 |
898 |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
851 |
564 |
1 415 |
83 |
1 498 |
1 430 |
24 |
Lotta contro la frode |
75 |
0 |
75 |
9 |
84 |
75 |
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
195 |
(0) |
195 |
26 |
221 |
199 |
26 |
Amministrazione della Commissione |
991 |
(30) |
961 |
324 |
1 285 |
1 060 |
27 |
Bilancio |
96 |
(11) |
84 |
14 |
99 |
88 |
28 |
Audit |
12 |
(0) |
12 |
1 |
13 |
12 |
29 |
Statistiche |
152 |
(21) |
131 |
28 |
160 |
139 |
30 |
Pensioni e spese relative |
1 450 |
44 |
1 494 |
2 |
1 495 |
1 493 |
31 |
Servizi linguistici |
388 |
3 |
391 |
107 |
498 |
445 |
32 |
Energia |
588 |
68 |
656 |
149 |
805 |
733 |
33 |
Giustizia |
193 |
(6) |
187 |
16 |
202 |
193 |
34 |
Iniziative in materia di clima |
43 |
9 |
52 |
4 |
55 |
50 |
40 |
Riserve |
150 |
(150) |
— |
— |
— |
— |
90 |
Altre istituzioni |
3 532 |
(0) |
3 531 |
944 |
4 475 |
3 729 |
Totale |
1 35 505 |
3 530 |
1 39 034 |
8 460 |
1 47 495 |
1 42 497 |
5.8. SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO
in milioni di EUR |
|||||||||||||||||
Settore politico |
|
Pagamenti effettuati |
Stanziamenti riportati |
Stanziamenti annullati |
|||||||||||||
Totale stanziamenti disponibili |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Da entrate con destinazio-ne specifica |
Totale |
% |
Riporti automatici |
Riporti su decisione |
Entrate con destina-zione specifica |
Totale |
% |
Dal bilancio finale adottato |
Da riporti |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9 |
10=7+8+9 |
11=10/1 |
12 |
13 |
14 |
15= 12+13 +14 |
16=15/1 |
||
01 |
Affari economici e finanziari |
429 |
293 |
7 |
5 |
306 |
71,2 % |
7 |
— |
116 |
122 |
28,5 % |
0 |
1 |
— |
1 |
0,3 % |
02 |
Imprese e industria |
2 486 |
2 144 |
12 |
81 |
2 237 |
90,0 % |
18 |
— |
227 |
245 |
9,9 % |
3 |
2 |
— |
4 |
0,2 % |
03 |
Concorrenza |
107 |
87 |
7 |
3 |
96 |
90,0 % |
7 |
— |
3 |
10 |
9,5 % |
0 |
0 |
— |
1 |
0,5 % |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
11 522 |
11 226 |
48 |
129 |
11 403 |
99,0 % |
15 |
36 |
62 |
112 |
1,0 % |
4 |
2 |
— |
6 |
0,1 % |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
57 120 |
54 224 |
20 |
1 522 |
55 766 |
97,6 % |
23 |
868 |
459 |
1 350 |
2,4 % |
2 |
2 |
— |
4 |
0,0 % |
06 |
Mobilità e trasporti |
1 089 |
997 |
5 |
35 |
1 037 |
95,2 % |
5 |
— |
44 |
49 |
4,5 % |
2 |
1 |
0 |
2 |
0,2 % |
07 |
Ambiente |
384 |
330 |
18 |
15 |
362 |
94,5 % |
16 |
— |
4 |
20 |
5,2 % |
1 |
0 |
— |
1 |
0,3 % |
08 |
Ricerca e innovazione |
5 621 |
4 080 |
28 |
810 |
4 918 |
87,5 % |
16 |
— |
680 |
696 |
12,4 % |
— |
8 |
— |
8 |
0,1 % |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
1 343 |
1 052 |
15 |
117 |
1 184 |
88,2 % |
16 |
— |
142 |
158 |
11,7 % |
0 |
1 |
0 |
1 |
0,1 % |
10 |
Ricerca diretta |
949 |
353 |
47 |
108 |
508 |
53,6 % |
43 |
— |
389 |
433 |
45,6 % |
— |
8 |
— |
8 |
0,8 % |
11 |
Affari marittimi e pesca |
823 |
782 |
4 |
19 |
805 |
97,8 % |
3 |
— |
11 |
14 |
1,7 % |
3 |
1 |
— |
4 |
0,5 % |
12 |
Mercato interno e servizi |
134 |
109 |
5 |
5 |
119 |
88,6 % |
4 |
— |
10 |
14 |
10,1 % |
1 |
0 |
— |
2 |
1,3 % |
13 |
Politica regionale e urbana |
43 995 |
43 456 |
390 |
133 |
43 979 |
100,0 % |
11 |
— |
3 |
14 |
0,0 % |
0 |
1 |
— |
2 |
0,0 % |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
146 |
128 |
6 |
3 |
138 |
94,7 % |
4 |
— |
3 |
7 |
5,1 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,2 % |
15 |
Istruzione e cultura |
2 969 |
2 405 |
11 |
257 |
2 673 |
90,1 % |
13 |
— |
280 |
293 |
9,9 % |
1 |
1 |
— |
2 |
0,1 % |
16 |
Comunicazione |
276 |
241 |
13 |
4 |
257 |
93,3 % |
10 |
0 |
7 |
17 |
6,2 % |
0 |
1 |
— |
1 |
0,5 % |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
590 |
543 |
11 |
17 |
571 |
96,7 % |
10 |
— |
8 |
18 |
3,0 % |
0 |
2 |
0 |
2 |
0,3 % |
18 |
Affari interni |
803 |
762 |
4 |
22 |
789 |
98,2 % |
3 |
— |
8 |
12 |
1,5 % |
2 |
0 |
— |
3 |
0,4 % |
19 |
Strumenti di politica estera |
593 |
527 |
2 |
24 |
552 |
93,2 % |
4 |
6 |
29 |
39 |
6,6 % |
0 |
1 |
— |
1 |
0,2 % |
20 |
Commercio |
123 |
113 |
3 |
2 |
118 |
95,9 % |
3 |
— |
2 |
5 |
3,9 % |
0 |
— |
— |
0 |
0,3 % |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
4 192 |
3 917 |
23 |
193 |
4 133 |
98,6 % |
25 |
— |
29 |
54 |
1,3 % |
1 |
3 |
— |
5 |
0,1 % |
22 |
Allargamento |
908 |
885 |
4 |
9 |
898 |
98,8 % |
6 |
— |
3 |
9 |
1,0 % |
1 |
1 |
0 |
2 |
0,2 % |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
1 498 |
1 405 |
8 |
17 |
1 430 |
95,4 % |
7 |
3 |
58 |
68 |
4,5 % |
1 |
0 |
0 |
1 |
0,1 % |
24 |
Lotta contro la frode |
84 |
68 |
6 |
0 |
75 |
88,6 % |
7 |
0 |
1 |
7 |
8,8 % |
0 |
2 |
— |
2 |
2,7 % |
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
221 |
180 |
13 |
5 |
199 |
90,1 % |
13 |
— |
6 |
19 |
8,5 % |
2 |
1 |
— |
3 |
1,4 % |
26 |
Amministrazione della Commissione |
1 285 |
833 |
150 |
77 |
1 060 |
82,5 % |
128 |
— |
87 |
215 |
16,7 % |
1 |
10 |
— |
11 |
0,8 % |
27 |
Bilancio |
99 |
79 |
6 |
3 |
88 |
89,2 % |
6 |
— |
4 |
10 |
10,3 % |
0 |
0 |
— |
1 |
0,5 % |
28 |
Audit |
13 |
11 |
0 |
0 |
12 |
92,6 % |
0 |
— |
0 |
1 |
6,7 % |
0 |
0 |
— |
0 |
0,8 % |
29 |
Statistiche |
160 |
126 |
5 |
8 |
139 |
86,9 % |
5 |
— |
15 |
20 |
12,2 % |
— |
1 |
— |
1 |
0,8 % |
30 |
Pensioni e spese relative |
1 495 |
1 493 |
— |
— |
1 493 |
99,8 % |
0 |
— |
2 |
2 |
0,1 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,0 % |
31 |
Servizi linguistici |
498 |
377 |
19 |
49 |
445 |
89,5 % |
14 |
— |
38 |
52 |
10,4 % |
0 |
1 |
— |
1 |
0,2 % |
32 |
Energia |
805 |
650 |
4 |
79 |
733 |
91,0 % |
5 |
— |
63 |
69 |
8,5 % |
1 |
1 |
2 |
4 |
0,4 % |
33 |
Giustizia |
202 |
183 |
3 |
7 |
193 |
95,1 % |
3 |
— |
5 |
8 |
4,1 % |
1 |
1 |
— |
2 |
0,8 % |
34 |
Iniziative in materia di clima |
55 |
48 |
2 |
0 |
50 |
91,1 % |
3 |
— |
1 |
4 |
6,4 % |
1 |
1 |
— |
1 |
2,4 % |
40 |
Riserve |
— |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
90 |
Altre istituzioni |
4 475 |
3 027 |
402 |
300 |
3 729 |
83,3 % |
418 |
4 |
192 |
614 |
13,7 % |
82 |
50 |
— |
132 |
2,9 % |
Totale |
1 47 495 |
1 37 136 |
1 304 |
4 057 |
1 42 497 |
96,6 % |
870 |
917 |
2 991 |
4 778 |
3,2 % |
112 |
106 |
2 |
220 |
0,1 % |
5.9. SETTORE: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE
in milioni di EUR |
||||||||||
Settore politico |
Impegni ancora da liquidare al termine dell'esercizio precedente |
Impegni dell'esercizio |
|
|||||||
Impegni riportati dall'esercizio precedente |
Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti |
Pagamenti |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Impegni eseguiti durante l'esercizio |
Pagamenti |
Annullamento di impegni non riportabili |
Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio |
||
01 |
Affari economici e finanziari |
739 |
(3) |
(122) |
615 |
236 |
(184) |
— |
52 |
667 |
02 |
Imprese e industria |
1 855 |
(23) |
(724) |
1 109 |
2 608 |
(1 513) |
(0) |
1 095 |
2 204 |
03 |
Concorrenza |
8 |
(0) |
(7) |
— |
97 |
(89) |
— |
7 |
7 |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
27 559 |
(344) |
(10 165) |
17 049 |
10 312 |
(1 238) |
(0) |
9 074 |
26 124 |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
25 354 |
(70) |
(11 148) |
14 136 |
47 789 |
(44 618) |
(0) |
3 171 |
17 308 |
06 |
Mobilità e trasporti |
3 994 |
(188) |
(867) |
2 939 |
2 879 |
(170) |
(0) |
2 708 |
5 647 |
07 |
Ambiente |
1 055 |
(22) |
(245) |
788 |
423 |
(117) |
— |
306 |
1 093 |
08 |
Ricerca e innovazione |
12 907 |
(161) |
(3 551) |
9 194 |
7 002 |
(1 367) |
(3) |
5 631 |
14 826 |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
2 823 |
(42) |
(1 000) |
1 781 |
1 708 |
(184) |
(0) |
1 524 |
3 305 |
10 |
Ricerca diretta |
202 |
(21) |
(122) |
59 |
535 |
(386) |
(0) |
149 |
208 |
11 |
Affari marittimi e pesca |
2 360 |
(202) |
(683) |
1 475 |
218 |
(122) |
(0) |
96 |
1 571 |
12 |
Mercato interno e servizi |
21 |
(3) |
(14) |
3 |
123 |
(105) |
— |
19 |
22 |
13 |
Politica regionale e urbana |
1 12 172 |
(1 033) |
(43 087) |
68 052 |
17 078 |
(892) |
(0) |
16 185 |
84 237 |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
106 |
(5) |
(65) |
36 |
160 |
(73) |
— |
86 |
122 |
15 |
Istruzione e cultura |
2 387 |
(58) |
(989) |
1 341 |
3 223 |
(1 684) |
(0) |
1 539 |
2 879 |
16 |
Comunicazione |
125 |
(9) |
(92) |
24 |
252 |
(165) |
(0) |
86 |
110 |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
616 |
(134) |
(271) |
211 |
624 |
(300) |
— |
324 |
535 |
18 |
Affari interni |
1 992 |
(141) |
(431) |
1 421 |
523 |
(358) |
— |
165 |
1 586 |
19 |
Strumenti di politica estera |
770 |
(42) |
(367) |
360 |
687 |
(185) |
(1) |
501 |
862 |
20 |
Commercio |
21 |
(1) |
(13) |
7 |
120 |
(105) |
— |
15 |
22 |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
15 617 |
(457) |
(3 266) |
11 894 |
5 353 |
(867) |
(0) |
4 486 |
16 379 |
22 |
Allargamento |
3 206 |
(79) |
(804) |
2 323 |
1 440 |
(94) |
(1) |
1 346 |
3 669 |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
918 |
(5) |
(654) |
259 |
1 187 |
(775) |
(0) |
412 |
671 |
24 |
Lotta contro la frode |
38 |
(9) |
(21) |
8 |
77 |
(54) |
— |
23 |
31 |
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
15 |
(1) |
(14) |
— |
198 |
(185) |
— |
14 |
14 |
26 |
Amministrazione della Commissione |
201 |
(11) |
(177) |
13 |
1 070 |
(883) |
(0) |
187 |
201 |
27 |
Bilancio |
7 |
(0) |
(6) |
— |
89 |
(82) |
— |
7 |
7 |
28 |
Audit |
1 |
(0) |
(0) |
— |
12 |
(12) |
— |
0 |
0 |
29 |
Statistiche |
113 |
(9) |
(58) |
46 |
140 |
(81) |
— |
59 |
105 |
30 |
Pensioni e spese relative |
— |
— |
— |
— |
1 493 |
(1 493) |
(0) |
— |
— |
31 |
Servizi linguistici |
20 |
(1) |
(19) |
— |
444 |
(426) |
(0) |
18 |
18 |
32 |
Energia |
4 434 |
(274) |
(648) |
3 512 |
990 |
(85) |
(0) |
904 |
4 416 |
33 |
Giustizia |
183 |
(18) |
(81) |
84 |
209 |
(112) |
— |
97 |
181 |
34 |
Iniziative in materia di clima |
36 |
(1) |
(20) |
14 |
122 |
(30) |
— |
91 |
105 |
40 |
Riserve |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
90 |
Altre istituzioni |
557 |
(156) |
(402) |
— |
3 789 |
(3 328) |
(8) |
453 |
453 |
Totale |
2 22 410 |
(3 522) |
(80 136) |
1 38 753 |
1 13 208 |
(62 361) |
(14) |
50 832 |
1 89 585 |
5.10. SETTORE: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE
in milioni di EUR |
||||||||||
Settore politico |
<2008 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
2013 |
2014 |
Totale |
|
01 |
Affari economici e finanziari |
30 |
— |
0 |
0 |
160 |
178 |
246 |
52 |
667 |
02 |
Imprese e industria |
14 |
13 |
34 |
54 |
192 |
349 |
452 |
1 095 |
2 204 |
03 |
Concorrenza |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
0 |
7 |
7 |
04 |
Occupazione, affari sociali e inclusione |
538 |
6 |
70 |
189 |
1 603 |
4 687 |
9 956 |
9 074 |
26 124 |
05 |
Agricoltura e sviluppo rurale |
150 |
— |
0 |
0 |
183 |
3 061 |
10 742 |
3 171 |
17 308 |
06 |
Mobilità e trasporti |
84 |
23 |
128 |
238 |
588 |
746 |
1 132 |
2 708 |
5 647 |
07 |
Ambiente |
28 |
49 |
84 |
105 |
146 |
174 |
201 |
306 |
1 093 |
08 |
Ricerca e innovazione |
62 |
86 |
226 |
477 |
1 288 |
2 840 |
4 216 |
5 631 |
14 826 |
09 |
Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione |
16 |
13 |
54 |
82 |
183 |
516 |
917 |
1 524 |
3 305 |
10 |
Ricerca diretta |
5 |
5 |
2 |
4 |
4 |
11 |
29 |
149 |
208 |
11 |
Affari marittimi e pesca |
160 |
1 |
7 |
10 |
43 |
514 |
739 |
96 |
1 571 |
12 |
Mercato interno e servizi |
— |
0 |
0 |
1 |
0 |
0 |
2 |
19 |
22 |
13 |
Politica regionale e urbana |
2 439 |
197 |
249 |
1 871 |
6 732 |
18 311 |
38 253 |
16 185 |
84 237 |
14 |
Fiscalità e unione doganale |
— |
— |
— |
0 |
2 |
9 |
25 |
86 |
122 |
15 |
Istruzione e cultura |
27 |
34 |
44 |
66 |
164 |
391 |
615 |
1 539 |
2 879 |
16 |
Comunicazione |
— |
0 |
0 |
1 |
1 |
2 |
20 |
86 |
110 |
17 |
Salute e tutela dei consumatori |
1 |
6 |
18 |
30 |
23 |
30 |
103 |
324 |
535 |
18 |
Affari interni |
12 |
23 |
53 |
120 |
217 |
425 |
571 |
165 |
1 586 |
19 |
Strumenti di politica estera |
4 |
6 |
13 |
23 |
44 |
108 |
162 |
501 |
862 |
20 |
Commercio |
— |
— |
— |
0 |
0 |
2 |
4 |
15 |
22 |
21 |
Sviluppo e cooperazione |
500 |
450 |
708 |
1 061 |
1 825 |
3 245 |
4 106 |
4 486 |
16 379 |
22 |
Allargamento |
111 |
76 |
109 |
227 |
410 |
606 |
784 |
1 346 |
3 669 |
23 |
Aiuti umanitari e protezione civile |
2 |
8 |
13 |
25 |
26 |
33 |
151 |
412 |
671 |
24 |
Lotta contro la frode |
0 |
1 |
1 |
0 |
0 |
2 |
4 |
23 |
31 |
25 |
Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(0) |
14 |
14 |
26 |
Amministrazione della Commissione |
— |
— |
— |
0 |
0 |
1 |
12 |
187 |
201 |
27 |
Bilancio |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(0) |
7 |
7 |
28 |
Audit |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(0) |
0 |
0 |
29 |
Statistiche |
1 |
0 |
0 |
1 |
4 |
12 |
28 |
59 |
105 |
30 |
Pensioni e spese relative |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
0 |
(0) |
— |
31 |
Servizi linguistici |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
(0) |
18 |
18 |
32 |
Energia |
25 |
36 |
770 |
1 349 |
411 |
386 |
534 |
904 |
4 416 |
33 |
Giustizia |
— |
0 |
1 |
2 |
11 |
18 |
52 |
97 |
181 |
34 |
Iniziative in materia di clima |
— |
— |
— |
0 |
1 |
3 |
11 |
91 |
105 |
40 |
Riserve |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
90 |
Altre istituzioni |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
— |
453 |
453 |
Totale |
4 211 |
1 034 |
2 586 |
5 937 |
14 261 |
36 658 |
74 066 |
50 832 |
1 89 585 |
5.11. ESECUZIONE DELLE SPESE 2014
Il 2014 è stato il primo anno del nuovo periodo di programmazione 2014-2020.
Impegni:
Il bilancio iniziale adottato per tutte le istituzioni, esclusi gli strumenti speciali, prevede stanziamenti d'impegno pari a 1 42 184 milioni di EUR. Tale importo rappresenta un aumento del 6 % rispetto al bilancio definitivo 2013 e lascia un margine di 445 milioni di EUR al di sotto del massimale del QFP.
Il bilancio definitivo adottato per gli impegni è stato attuato a un livello del 76 % durante il primo anno del nuovo periodo di programmazione, soprattutto a causa del ritardo nell'adozione dei programmi operativi per i fondi in gestione concorrente. Le modifiche introdotte mediante bilanci rettificativi sono state trascurabili, eccezion fatta per la mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per 127 milioni di EUR. L'esecuzione totale di 1 09 256 milioni di EUR ha lasciato inutilizzati 33 434 milioni di EUR. Questa situazione sarà pienamente compensata tramite riprogrammazione degli impegni in vari fondi nell'ambito della gestione concorrente e riporti al 2015.
La riprogrammazione per gli anni 2015 e 2016 degli stanziamenti di impegno non utilizzati nel 2014 (in base all'art. 19 del QFP) è stata approvata nell'aprile 2015 con una revisione dei massimali del QFP e relativo bilancio rettificativo per il 2015. I principali impatti registrati nel 2015 si sono registrati nell'ambito della rubrica 1.b (11,2 miliardi di EUR) e della rubrica 2 (5 miliardi di EUR), mentre per il 2016 la modifica principale riguarda la rubrica 2 (4,4 miliardi di EUR).
Nel 2014, il basso tasso di esecuzione degli impegni all'inizio dei nuovi programmi ha causato una diminuzione dei RAL di 32,8 miliardi di EUR, che corrispondono al 15 %, che è però solo temporanea, vista l'entità degli importi riprogrammati o riportati.
Pagamenti:
In seguito alla riduzione di 556 milioni di EUR del progetto di bilancio 2014 (comprese le lettere rettificative n. 1 e n. 2) gli stanziamenti di pagamento sono stati inizialmente fissati a 1 35 505 milioni di EUR (compresi gli strumenti speciali), che corrispondono all'1 % dell'RNL dell'UE. Tale cifra rappresenta una diminuzione del 6 % rispetto al bilancio definitivo adottato nel 2013. Tale livello iniziale degli stanziamenti ha lasciato un margine di soli 711 milioni di EUR al di sotto del massimale del QFP. Il massimale dei pagamenti per il primo anno del nuovo periodo di programmazione è stato fissato ad un livello eccezionalmente basso, ossia oltre 8 miliardi di EUR in meno rispetto al 2013 e 6 miliardi di EUR in meno rispetto al 2015. Era chiaro fin dall'inizio che, dato il quantitativo di impegni ancora da liquidare, la forte pressione sui pagamenti sarebbe continuata per tutto il 2014 e che sarebbe stato necessario rivedere l'importo degli stanziamenti richiesti e gestire il bilancio in modo molto attivo.
Il rafforzamento netto tramite i bilanci rettificativi degli stanziamenti di pagamento delle linee di bilancio operative è stato pari a 3 599 milioni di EUR. Ciò ha fatto sì che, a fine esercizio, il livello degli stanziamenti di pagamento superasse il massimale del QFP e che fosse necessario ricorrere al margine per imprevisti, il nuovo strumento specifico di ultima istanza per reagire alle circostanze impreviste. Il Consiglio e il Parlamento hanno respinto la proposta della Commissione di storno globale e hanno utilizzato i rafforzamenti proposti per la ridistribuzione nei bilanci rettificativi.
L'esecuzione totale degli stanziamenti di pagamento è stata di 1 37 136 milioni di EUR (1 42 883 milioni di EUR nel 2013), con un tasso del 99 %. Tenuto conto del riporto al 2015 di stanziamenti di pagamento, è scaduto un totale di 112 milioni di EUR. Dagli stanziamenti di pagamento riportati dall'esercizio 2013, è stato cancellato un importo di 106 milioni di EUR.
Un'analisi più dettagliata degli adeguamenti di bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro finanziario pluriennale, della relazione della Commissione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l'esercizio 2014.
6. ESECUZIONE DEL BILANCIO DELLE ISTITUZIONI E DELLE AGENZIE
6.1. ISTITUZIONI: SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO
in milioni di EUR |
||||||||||
Istituzione |
Entrate iscritte in bilancio |
Diritti accertati |
Entrate |
Entrate riscosse % del bilancio |
In sospeso |
|||||
Bilancio iniziale adottato |
Bilancio finale adottato |
Esercizio in corso |
Riportato |
Totale |
Sui diritti dell'esercizio in corso |
On entitlements Carried over |
Totale |
|||
Parlamento europeo |
156 |
156 |
173 |
24 |
197 |
170 |
4 |
174 |
111,97 % |
22 |
Consiglio europeo e Consiglio |
56 |
56 |
74 |
7 |
80 |
70 |
6 |
76 |
136,61 % |
4 |
Commissione |
1 35 167 |
1 38 697 |
1 46 066 |
10 957 |
1 57 023 |
1 39 403 |
3 878 |
1 43 280 |
103,30 % |
13 743 |
Corte di giustizia |
47 |
47 |
50 |
— |
50 |
50 |
— |
50 |
105,10 % |
0 |
Corte dei conti |
20 |
20 |
20 |
— |
20 |
19 |
— |
19 |
98,42 % |
— |
Comitato economico e sociale |
11 |
11 |
15 |
— |
15 |
15 |
— |
15 |
137,08 % |
— |
Comitato delle regioni |
8 |
8 |
10 |
— |
10 |
10 |
— |
10 |
121,66 % |
— |
Mediatore europeo |
1 |
1 |
1 |
— |
1 |
1 |
— |
1 |
104,28 % |
— |
Garante europeo della protezione dei dati |
1 |
1 |
1 |
— |
1 |
1 |
— |
1 |
78,02 % |
— |
Servizio europeo per l'azione esterna |
37 |
37 |
313 |
— |
313 |
313 |
— |
313 |
835,12 % |
— |
Totale |
1 35 505 |
1 39 034 |
1 46 721 |
10 988 |
1 57 709 |
1 40 052 |
3 888 |
1 43 940 |
103,53 % |
13 769 |
Le relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio generale dell'UE comprendono, come per gli esercizi precedenti, l'esecuzione del bilancio di tutte le istituzioni, poiché all'interno del bilancio dell'UE si ha un bilancio separato per ciascuna istituzione. All'interno del bilancio dell'UE non è previsto un bilancio separato per le agenzie, in quanto esse sono parzialmente sovvenzionate da finanziamenti del bilancio dell'UE.
Per quanto riguarda il SEAE, occorre sottolineare che, oltre al proprio bilancio, esso riceve anche dalla Commissione contributi per 208 milioni di EUR (2013: 210 milioni di euro) e dal FES per 56 milioni di euro (2013: 59 milioni di EUR). Questi crediti di bilancio sono messi a disposizione del SEAE (come entrate con destinazione specifica) in modo da coprire principalmente i costi del personale della Commissione che lavora nelle delegazioni dell'UE, gestite a livello amministrativo dal SEAE.
6.2. ISTITUZIONI: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO
Stanziamenti di impegno
in milioni di EUR |
|||||||||||||||
Istituzione |
Totale stanziamenti disponibili |
Impegni contratti |
Stanziamenti riportati |
Stanziamenti annullati |
|||||||||||
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Da entrate con destinazione specifica |
Riporti su decisione |
Totale |
% |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Entrate con destinazione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
||
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9=7+8 |
10=9/1 |
11 |
12 |
13 |
14=11+12+13 |
15=14/1 |
|
Parlamento europeo |
1 804 |
1 738 |
1 |
37 |
1 775 |
98,4 % |
12 |
— |
12 |
0,6 % |
18 |
— |
— |
18 |
0,0 % |
Consiglio europeo e Consiglio |
587 |
485 |
— |
29 |
513 |
87,4 % |
24 |
— |
24 |
4,1 % |
50 |
— |
— |
50 |
0,0 % |
Commissione |
1 46 008 |
1 05 811 |
178 |
3 429 |
1 09 418 |
74,9 % |
3 242 |
12 097 |
15 339 |
10,5 % |
21 251 |
— |
— |
21 251 |
0,0 % |
Corte di giustizia |
358 |
352 |
— |
1 |
352 |
98,6 % |
1 |
— |
1 |
0,4 % |
4 |
— |
— |
4 |
0,0 % |
Corte dei conti |
134 |
132 |
— |
— |
132 |
98,7 % |
— |
— |
— |
0,1 % |
2 |
— |
— |
2 |
0,0 % |
Comitato economico e sociale |
133 |
123 |
— |
4 |
127 |
95,4 % |
1 |
— |
1 |
0,4 % |
6 |
— |
— |
6 |
0,0 % |
Comitato delle regioni |
89 |
86 |
— |
2 |
88 |
98,5 % |
— |
— |
— |
0,1 % |
1 |
— |
— |
1 |
0,0 % |
Mediatore europeo |
10 |
10 |
— |
— |
10 |
97,9 % |
— |
— |
— |
0,0 % |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
Garante europeo della protezione dei dati |
8 |
8 |
— |
— |
8 |
96,9 % |
— |
— |
— |
0,0 % |
— |
— |
— |
— |
0,0 % |
Servizio europeo per l'azione esterna |
808 |
513 |
— |
272 |
784 |
97,1 % |
18 |
4 |
22 |
2,7 % |
2 |
— |
— |
2 |
0,0 % |
Totale |
1 49 939 |
1 09 256 |
179 |
3 772 |
1 13 208 |
75,5 % |
3 297 |
12 101 |
15 399 |
10,3 % |
21 333 |
— |
— |
21 333 |
0,0 % |
Stanziamenti di pagamento
in milioni di EUR |
||||||||||||||||
Istituzione |
|
Pagamenti effettuati |
Stanziamenti riportati |
|
Stanziamenti annullati |
|||||||||||
Totale stanziamenti disponibili |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Da entrate con destinazione specifica |
Totale |
% |
Riporti automatici |
Riporti su decisione |
Da entrate con destina-zione specifica |
Totale |
% |
Dal bilancio finale adottato |
Dai riporti |
Entrate con destina-zione specifica (EFTA) |
Totale |
% |
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5=2+3+4 |
6=5/1 |
7 |
8 |
9 |
10=7+8+9 |
11=10/1 |
12 |
13 |
14 |
15=12+13+14 |
16= 15/1 |
|
Parlamento europeo |
2 168 |
1 460 |
256 |
26 |
1 742 |
80,4 % |
278 |
— |
108 |
386 |
17,8 % |
18 |
22 |
— |
40 |
1,8 % |
Consiglio europeo e Consiglio |
635 |
435 |
39 |
29 |
503 |
79,2 % |
50 |
— |
24 |
74 |
11,7 % |
50 |
8 |
— |
58 |
9,2 % |
Commissione |
1 43 020 |
1 34 108 |
902 |
3 758 |
1 38 768 |
97,0 % |
452 |
913 |
2 799 |
4 164 |
2,9 % |
29 |
56 |
2 |
88 |
0,1 % |
Corte di giustizia |
374 |
335 |
14 |
1 |
349 |
93,5 % |
17 |
— |
1 |
18 |
4,9 % |
4 |
2 |
— |
6 |
1,6 % |
Corte dei conti |
145 |
124 |
9 |
— |
134 |
92,4 % |
8 |
— |
— |
8 |
5,4 % |
2 |
2 |
— |
3 |
2,2 % |
Comitato economico e sociale |
141 |
115 |
6 |
3 |
125 |
88,2 % |
8 |
— |
1 |
9 |
6,3 % |
6 |
2 |
— |
8 |
5,5 % |
Comitato delle regioni |
96 |
79 |
6 |
2 |
86 |
89,4 % |
8 |
— |
— |
8 |
8,2 % |
1 |
1 |
— |
2 |
2,5 % |
Mediatore europeo |
10 |
9 |
1 |
— |
10 |
93,7 % |
0 |
— |
— |
0 |
3,7 % |
— |
— |
— |
— |
2,6 % |
Garante europeo della protezione dei dati |
9 |
7 |
— |
— |
7 |
82,2 % |
1 |
— |
— |
1 |
10,1 % |
— |
— |
— |
1 |
7,7 % |
Servizio europeo per l'azione esterna |
897 |
464 |
70 |
239 |
773 |
86,2 % |
49 |
4 |
57 |
110 |
12,3 % |
2 |
11 |
— |
13 |
1,5 % |
Totale |
1 47 495 |
1 37 136 |
1 304 |
4 057 |
1 42 497 |
96,6 % |
870 |
917 |
2 991 |
4 778 |
3,2 % |
112 |
106 |
2 |
220 |
0,1 % |
6.3. ENTRATE DELLE AGENZIE: PREVISIONI DI BILANCIO, DIRITTI E IMPORTI PERCEPITI
in milioni di EUR |
|||||
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (CER) |
Bilancio finale adottato |
Diritti accertati |
Importi percepiti |
In sospeso |
Settore di finanziamento della Commissione |
Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia |
11 |
11 |
11 |
— |
06 |
Ufficio europeo di sostegno per l'asilo |
16 |
13 |
13 |
0 |
18 |
Agenzia europea per la sicurezza aerea |
162 |
145 |
137 |
8 |
06 |
Frontex |
98 |
87 |
87 |
(0) |
18 |
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale |
18 |
17 |
17 |
0 |
15 |
Accademia europea di polizia |
9 |
9 |
9 |
0 |
18 |
Agenzia europea per le sostanze chimiche |
33 |
37 |
37 |
0 |
02 |
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie |
60 |
59 |
59 |
0 |
17 |
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze |
15 |
16 |
16 |
— |
18 |
Autorità bancaria europea |
34 |
34 |
34 |
0 |
12 |
Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali |
22 |
22 |
22 |
0 |
12 |
Agenzia europea dell'ambiente |
43 |
53 |
52 |
1 |
07 |
Ufficio europeo di polizia |
84 |
85 |
85 |
0 |
18 |
Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati |
33 |
32 |
32 |
— |
12 |
Agenzia europea di controllo della pesca |
9 |
9 |
9 |
— |
11 |
Autorità europea per la sicurezza alimentare |
80 |
80 |
80 |
0 |
17 |
Istituto europeo per l'uguaglianza di genere |
7 |
7 |
7 |
— |
04 |
Autorità di vigilanza Galileo |
25 |
358 |
358 |
— |
06 |
Fusione per l'energia ITER |
551 |
551 |
551 |
0 |
08 |
Unità europea di cooperazione giudiziaria (Eurojust) |
34 |
34 |
34 |
0 |
33 |
Eu.LISA |
65 |
57 |
57 |
— |
18 |
Agenzia europea per la sicurezza marittima |
58 |
58 |
58 |
0 |
06 |
Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno |
194 |
196 |
196 |
0 |
12 |
Agenzia europea per i medicinali |
282 |
311 |
272 |
39 |
02 |
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione |
10 |
10 |
10 |
— |
09 |
Ufficio dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) |
4 |
4 |
4 |
— |
09 |
Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali |
21 |
21 |
21 |
— |
18 |
Agenzia europea per la sicurezza marittima |
26 |
26 |
26 |
0 |
06 |
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro |
15 |
15 |
15 |
— |
04 |
Istituto europeo di innovazione e tecnologia |
175 |
167 |
167 |
— |
15 |
Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea |
56 |
48 |
47 |
1 |
15 |
Fondazione europea per la formazione |
20 |
21 |
21 |
0 |
15 |
Ufficio comunitario delle varietà vegetali |
15 |
13 |
13 |
— |
17 |
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro |
21 |
21 |
21 |
0 |
04 |
Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura |
47 |
47 |
47 |
— |
15 |
Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione |
24 |
25 |
25 |
— |
06 |
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca |
36 |
36 |
36 |
0 |
08 |
Agenzia esecutiva per la ricerca |
52 |
52 |
52 |
0 |
08 |
Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori |
7 |
7 |
7 |
— |
17 |
Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto |
13 |
14 |
14 |
0 |
06 |
Totale |
2 486 |
2 809 |
2 759 |
50 |
|
in milioni di EUR |
||||
Tipo di entrate |
Bilancio finale adottato |
Diritti accertati |
Importi percepiti |
In sospeso |
Sovvenzioni della Commissione |
1 593 |
1 566 |
1 565 |
0 |
Commissioni percepite |
557 |
603 |
558 |
45 |
Altri redditi |
335 |
640 |
635 |
5 |
Totale |
2 486 |
2 809 |
2 759 |
50 |
6.4. STANZIAMENTI D'IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER AGENZIA
in milioni di EUR |
||||||
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (CER) |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
||||
Totale stanzia-menti disponibili |
Impegni eseguiti |
Riportati al 2015 |
Totale stanzia-menti disponibili |
Pagamenti effettuati |
Riportati al 2015 |
|
Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia |
11 |
10 |
0 |
16 |
13 |
3 |
Ufficio europeo di sostegno per l'asilo |
16 |
13 |
0 |
16 |
11 |
2 |
Agenzia europea per la sicurezza aerea |
184 |
136 |
45 |
191 |
125 |
63 |
Frontex |
99 |
97 |
2 |
130 |
94 |
33 |
Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale |
19 |
18 |
0 |
20 |
17 |
2 |
Accademia europea di polizia |
9 |
8 |
0 |
10 |
8 |
2 |
Agenzia europea per le sostanze chimiche |
115 |
111 |
0 |
127 |
112 |
11 |
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie |
61 |
61 |
0 |
72 |
59 |
12 |
Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze |
16 |
16 |
0 |
16 |
15 |
1 |
Autorità bancaria europea |
34 |
34 |
— |
38 |
32 |
5 |
Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali |
22 |
22 |
0 |
27 |
21 |
6 |
Agenzia europea dell'ambiente |
66 |
59 |
7 |
70 |
48 |
22 |
Ufficio europeo di polizia |
86 |
85 |
0 |
95 |
86 |
6 |
Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati |
33 |
33 |
— |
39 |
32 |
6 |
Agenzia europea di controllo della pesca |
9 |
9 |
— |
11 |
9 |
1 |
Autorità europea per la sicurezza alimentare |
80 |
80 |
0 |
87 |
78 |
8 |
Istituto europeo per l'uguaglianza di genere |
7 |
7 |
0 |
10 |
8 |
2 |
Autorità di vigilanza Galileo |
2 095 |
693 |
1 402 |
407 |
150 |
257 |
Fusione per l'energia ITER |
1 169 |
1 169 |
— |
573 |
507 |
38 |
Unità europea di cooperazione giudiziaria (Eurojust) |
34 |
34 |
0 |
39 |
34 |
4 |
Eu.LISA |
59 |
49 |
10 |
72 |
54 |
15 |
Agenzia europea per la sicurezza marittima |
60 |
56 |
2 |
61 |
53 |
5 |
Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno |
420 |
246 |
— |
458 |
239 |
40 |
Agenzia europea per i medicinali |
282 |
266 |
0 |
316 |
251 |
47 |
Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione |
10 |
10 |
0 |
11 |
10 |
1 |
Ufficio dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) |
4 |
4 |
— |
5 |
4 |
1 |
Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali |
22 |
22 |
0 |
28 |
21 |
7 |
Agenzia europea per la sicurezza marittima |
26 |
25 |
0 |
28 |
24 |
3 |
Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro |
17 |
16 |
2 |
22 |
16 |
5 |
Istituto europeo di innovazione e tecnologia |
236 |
223 |
8 |
179 |
165 |
2 |
Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea |
56 |
45 |
— |
59 |
43 |
4 |
Fondazione europea per la formazione |
23 |
22 |
0 |
23 |
21 |
2 |
Ufficio comunitario delle varietà vegetali |
17 |
16 |
— |
15 |
13 |
0 |
Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro |
22 |
21 |
1 |
26 |
21 |
5 |
Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura |
47 |
46 |
— |
52 |
46 |
6 |
Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione |
24 |
22 |
— |
26 |
20 |
4 |
Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca |
36 |
36 |
— |
38 |
36 |
2 |
Agenzia esecutiva per la ricerca |
52 |
51 |
— |
54 |
50 |
4 |
Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori |
7 |
7 |
— |
8 |
7 |
1 |
Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto |
13 |
13 |
— |
14 |
12 |
1 |
Totale |
5 600 |
3 890 |
1 481 |
3 488 |
2 563 |
638 |
in milioni di EUR |
||||||
Tipo di spesa |
Stanziamenti di impegno |
Stanziamenti di pagamento |
||||
Totale stanziamenti disponibili |
Impegni eseguiti |
Riportati al 2015 |
Totale stanziamenti disponibili |
Pagamenti effettuati |
Riportati al 2015 |
|
Personale |
941 |
914 |
1 |
955 |
909 |
17 |
Spese amministrative |
387 |
363 |
11 |
465 |
346 |
99 |
Spese operative |
4 272 |
2 613 |
1 469 |
2 067 |
1 309 |
522 |
Totale |
5 600 |
3 890 |
1 481 |
3 488 |
2 563 |
638 |
6.5. RISULTATO DEL BILANCIO COMPRESE LE AGENZIE
in milioni di EUR |
||||
|
dell'Unione europea |
UE |
Eliminazione delle sovvenzioni alle agenzie |
TOTALE |
Entrate dell'esercizio |
1 43 940 |
2 759 |
(1 565) |
1 45 134 |
Pagamenti eseguiti a fronte degli stanziamenti di bilancio dell'esercizio in corso |
(1 37 136) |
(2 049) |
1 565 |
(1 37 620) |
Pagamenti eseguiti a fronte degli stanziamenti di entrate con destinazione specifica |
(4 057) |
(300) |
— |
(4 357) |
Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio N+1 |
(1 787) |
(402) |
— |
(2 189) |
Annullamento di stanziamenti inutilizzati riportati dall'esercizio N-1 |
25 |
157 |
— |
182 |
Evoluzione delle entrate con destinazione specifica |
336 |
(235) |
— |
101 |
Differenze di cambio nell'esercizio |
110 |
(2) |
— |
108 |
Totale |
1 432 |
(73) |
— |
1 358 |
Al fine di fornire tutti i dati contabili pertinenti relativi alle agenzie, i conti annuali consolidati comprendono relazioni separate in merito all'esecuzione dei singoli bilanci delle agenzie tradizionali consolidate.
(1) Si noti che, a seguito dell'arrotondamento delle cifre in milioni di euro, alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio potrebbero non coincidere in apparenza con il totale indicato.
(2) Il 17 dicembre 2014 il Parlamento europeo ha adottato il bilancio, che prevede il pagamento delle passività a breve termine dell'Unione con risorse proprie, ottenute dagli Stati membri o ad essi richieste nel 2015. Inoltre, ai sensi dell'articolo 83 dello statuto del personale [regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 259/68 del Consiglio, del 29 febbraio 1968, modificato], gli Stati membri sono responsabili in solido delle pensioni.
(3) Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 3.18 .
(4) Effettuate dagli Stati membri: gestione concorrente
Effettuate dalla Commissione e agenzie esecutive: gestione diretta
Effettuate da altre agenzie e organismi dell'UE, paesi terzi, organizzazioni internazionali e altre entità: gestione indiretta.
(5) Per una spiegazione dettagliata delle perdite non rilevate, cfr. nota 1.5.4.
(6) Il Fondo di garanzia per le azioni esterne detiene obbligazioni MESF (20 milioni di EUR) emesse dalla Commissione, che pertanto devono essere eliminate. Trattandosi di uno strumento a lungo termine, vi è una parte significativa, pari a 1 489 milioni di EUR, di attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita.
(7) Perdite attuariali lorde al lordo di tasse e di coefficienti correttori.
(8) il Fondo di garanzia per le azioni esterne detiene obbligazioni MESF emesse dalla Commissione che pertanto devono essere eliminate.
(9) Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti.
(10) nella voce «non assegnato ad una rubrica del QFP» rientrano le eliminazioni dovute all'esecuzione del bilancio e al consolidamento di entità consolidate, le operazioni fuori bilancio e i programmi irrilevanti non assegnati ad una rubrica particolare.
(11) Le cifre dichiarate per il FESR includono gli importi non ripartiti tra il FESR e il Fondo di coesione per il periodo di programmazione 2007-2013, in quanto i programmi contenevano più fondi (354 milioni di EUR per rettifiche finanziarie confermate/decise e 15 milioni di EUR per rettifiche finanziarie effettuate).
(12) Le cifre dichiarate per il FESR includono gli importi non ripartiti tra il FESR e il Fondo di coesione per il periodo di programmazione 2007-2013, in quanto i programmi contenevano più fondi (354 milioni di EUR per rettifiche finanziarie confermate/decise e 15 milioni di EUR per rettifiche finanziarie effettuate).
(13) Per il FEASR, il sistema di interruzioni è stato allineato con il sistema di interruzioni dei fondi di coesione nel 2014. Per il FEAGA, il meccanismo di interruzione non si applica, mentre i meccanismi di sospensione e di riduzione si applicano a partire dal 2014.
(14) esclusi i prestiti «back-to-back».
(15) Con applicazione del coefficiente di correzione («CC»).
(16) Corrisposto per i primi tre anni dalla partenza.
(17) 10,9 % per il primo semestre 2014 ed 10,1 % per il secondo semestre.
(18) L'impresa comune ECSEL è il risultato della fusione delle imprese comuni ARTEMIS e ENIAC avvenuta durante l'esercizio finanziario 2014.
(19) Si noti che, a seguito dell'arrotondamento delle cifre in milioni di euro, alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio potrebbero non coincidere in apparenza con il totale indicato.
(20) Di cui il risultato EFTA ammonta a (3) milioni di EUR nel 2014 e a (4) milioni di EUR nel 2013.
(21) Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.
(22) Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.
(23) Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.
(24) Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.
13.11.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 377/146 |
DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ PRESENTATA DALLA CORTE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO — RELAZIONE DEL REVISORE INDIPENDENTE
(2015/C 377/02)
La responsabilità della direzione
La responsabilità del revisore
|
|
Affidabilità dei conti
Giudizio sull’affidabilità dei conti
|
Legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti
Giudizio sulla legittimità e regolarità delle entrate che sono alla base dei conti
|
Elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti
Giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti
|
Altre informazioni
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10 settembre 2015
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presidente
Corte dei conti europea
12, rue Alcide De Gasperi, 1615 Lussemburgo, LUSSEMBURGO
(1) I rendiconti finanziari consolidati comprendono lo stato patrimoniale, il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni dell’attivo netto, una sintesi dei criteri contabili significativi e altre note esplicative (compresa l’informativa per settore di attività).
(2) Le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio comprendono le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio e le note esplicative.
(3) Queste rubriche formano oggetto dei capitoli da 5 a 8 della presente relazione.