ISSN 1977-0944

Gazzetta ufficiale

dell’Unione europea

C 377

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Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

58° anno
13 novembre 2015


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

2015/C 377/01

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti Conti consolidati annuali dell'Unione europea 2014

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2015/C 377/02

Dichiarazione di affidabilità presentata dalla Corte al Parlamento europeo e al Consiglio — Relazione del revisore indipendente

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IT

 


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

13.11.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 377/1


COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO, AL CONSIGLIO E ALLA CORTE DEI CONTI

Conti consolidati annuali dell'Unione europea 2014

(2015/C 377/01)

INDICE

DISCUSSIONE ED ANALISI DEI RENDICONTI FINANZIARI 2
NOTE AI CONTI CONSOLIDATI 22
RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE 23
STATO PATRIMONIALE 24
CONTO ECONOMICO 25
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA 26
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITA' NETTE 27
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI 28
RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO E NOTE ESPLICATIVE 99

DISCUSSIONE E ANALISI DEI RENDICONTI FINANZIARI

1.   UE: GOVERNANCE ISTITUZIONALE E OPERAZIONI

L'Unione europea (UE) è un partenariato economico e politico tra 28 paesi europei. L'UE è stata istituita nel 1993 dal trattato di Maastricht ed è succeduta alla Comunità europea, alla Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) e all'Euratom. L'ultima importante modifica della base costituzionale dell'UE, il trattato di Lisbona, è entrato in vigore il 1o dicembre 2009.

L'Unione europea si fonda sul principio dello Stato di diritto. Ciò significa che tutte le azioni intraprese dall'UE si fondano su trattati approvati liberamente e democraticamente da tutti gli Stati membri dell'UE. L'UE ha una struttura istituzionale unica nel suo genere:

i cittadini europei eleggono direttamente i membri del Parlamento europeo (PE);

le priorità generali dell'UE sono fissate dal Consiglio europeo, che riunisce i leader nazionali e dell'UE;

i governi difendono i rispettivi interessi nazionali in seno al Consiglio dell'Unione europea (il «Consiglio»);

gli interessi dell'UE nel suo complesso sono promossi dalla Commissione europea (la «Commissione»), il cui presidente è eletto dal Parlamento europeo e i cui membri sono proposti per la nomina da parte dei governi nazionali, di comune accordo con il presidente eletto. I membri della Commissione sono soggetti, collettivamente, ad un voto di approvazione del Parlamento europeo.

L'UE dispone di un proprio ordinamento giuridico, distinto dall'ordinamento internazionale, che costituisce parte integrante dei sistemi giuridici degli Stati membri. L'ordinamento giuridico dell'Unione si basa su fonti di diritto autonome. Stante la diversa natura di tali fonti, si è reso necessario stabilire una gerarchia. La legislazione primaria occupa il primo posto ed è rappresentata dai trattati. In seconda posizione seguono gli accordi internazionali conclusi dall'UE, i principi giuridici generali e il diritto derivato, basato sui trattati.

Fonti e gerarchia del diritto dell'Unione:

Trattato sull'Unione europea (TUE); Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE); Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea; altri trattati e protocolli

accordi internazionali;

principi generali del diritto dell'Unione;

diritto derivato.

La governance istituzionale dell'UE è articolata in una serie di istituzioni, agenzie e altri organi dell'Unione europea che sono elencati nella nota 10 delle note ai rendiconti finanziari. Le principali istituzioni incaricate di formulare le politiche e di adottare le decisioni sono il Parlamento europeo, il Consiglio europeo, il Consiglio e la Commissione.

Il Parlamento europeo

Il Parlamento europeo è un'importante sede del dibattito politico e del processo decisionale a livello di UE. I membri del Parlamento europeo sono eletti direttamente dagli elettori in tutti gli Stati membri per rappresentare gli interessi dei cittadini relativamente alla legislazione dell'Unione europea e per garantire che le altre istituzioni dell'UE agiscano democraticamente.

Nel corso degli anni e con le successive modifiche dei trattati europei, il Parlamento ha acquisito importanti poteri legislativi e di bilancio che gli permettono di determinare, insieme ai rappresentanti dei governi degli Stati membri in seno al Consiglio, la direzione da imprimere al progetto europeo. A tal fine, il PE ha cercato di promuovere la democrazia e i diritti umani, non solo in Europa ma anche in tutto il mondo.

Nell'ambito della procedura annuale di bilancio, il PE si trova su un piano di parità con il Consiglio. Esso partecipa alla procedura di bilancio sin dalla fase preparatoria, in particolare per quanto riguarda la definizione degli orientamenti generali e della natura delle spese, e fino all'adozione, fissando il bilancio con il Consiglio e controllandone l'attuazione. Su raccomandazione del Consiglio, il PE concede il discarico per l'esecuzione del bilancio dell'UE. Infine, il PE deve dare la propria approvazione al quadro finanziario pluriennale (QFP), che garantisce l'ordinato andamento delle spese dell'UE, entro i limiti delle sue risorse proprie. L'attuale presidente del PE è Martin Schulz.

Il Consiglio europeo e il Consiglio dell'Unione europea

Il Consiglio europeo, formato dai capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione, fornisce gli impulsi necessari allo sviluppo dell'Unione europea e definisce gli orientamenti e le priorità politiche generali. L'attuale presidente del Consiglio europeo è Donald Tusk.

Congiuntamente con il PE, il Consiglio adotta la legislazione dell'UE sotto forma di regolamenti e direttive ed adotta decisioni e raccomandazioni non vincolanti. Il Consiglio è formato da un rappresentante di livello ministeriale di ciascuno Stato membro, abilitato ad impegnare il governo di detto Stato membro tramite il proprio voto. Ad eccezione della formazione «Affari esteri», il Consiglio è presieduto dal rappresentante dello Stato membro che esercita la presidenza dell'Unione sulla base di un sistema di rotazione paritaria semestrale. Le attività del Consiglio vengono preparate da un comitato costituito dai rappresentanti permanenti dei governi degli Stati membri (Coreper).

Nei settori di propria competenza, il Consiglio delibera a maggioranza qualificata, salvo nei casi in cui i trattati dispongano diversamente (per esempio, quando è prevista l'unanimità o la maggioranza semplice). Il Consiglio è uno dei due rami — l'altro è il PE — dell'autorità di bilancio preposta ad adottare il bilancio dell'UE. Il Consiglio adotta inoltre, secondo una procedura legislativa speciale e deliberando all'unanimità, le decisioni che stabiliscono le disposizioni relative al sistema delle risorse proprie e al QFP. In quest'ultimo caso, il Parlamento deve dare la propria approvazione con il voto positivo della maggioranza dei suoi membri. L'ultimo QFP (2014-2020) è stato adottato dal Consiglio nel novembre 2013.

La Commissione europea

La Commissione è l'organo esecutivo dell'UE e rappresenta gli interessi dell'UE nel suo complesso (e non quelli dei singoli paesi).

Le funzioni principali della Commissione sono:

proporre la legislazione che viene poi adottata dai colegislatori, il Parlamento europeo e il Consiglio;

applicare il diritto europeo (se necessario con l'aiuto della Corte di giustizia dell'UE);

fissare gli obiettivi e le priorità di intervento, che vengono descritti nel programma annuale di lavoro della Commissione, e adoperarsi per realizzarli;

gestire ed eseguire le strategie politiche dell'UE e il bilancio;

rappresentare l'UE al di fuori dell'Europa (ad esempio, negoziando accordi commerciali tra l'UE e altri paesi).

Una nuova squadra di 28 commissari (uno per ciascuno Stato membro dell'UE) viene nominata ogni cinque anni. Il candidato alla carica di presidente della Commissione viene proposto al Parlamento europeo dal Consiglio europeo, che delibera a maggioranza qualificata, tenendo conto dell'esito delle elezioni europee. Il presidente della Commissione viene quindi eletto a maggioranza dal Parlamento europeo (vale a dire con almeno 376 voti favorevoli su 751). Dopo essere stato eletto, il presidente sceglie gli altri 27 membri della Commissione, sulla base delle proposte presentate dagli Stati membri. L'elenco definitivo dei commissari designati viene poi concordato tra il presidente eletto e il Consiglio. L'intera Commissione deve essere approvata dal Parlamento. A tal fine, i commissari designati sono valutati dalle varie commissioni del PE. Il mandato dell'attuale Commissione scade il 31 ottobre 2019. Il presidente della Commissione è Jean-Claude Juncker.

Le attuali priorità della Commissione sono: 1) Occupazione, crescita e investimenti, 2) Mercato unico digitale, 3) Unione dell'energia e politiche in materia di cambiamento climatico, 4) Mercato interno, 5) Unione economica e monetaria, 6) Libero scambio UE-USA, 7) Giustizia e diritti fondamentali, 8) oMigrazione, 9) Ruolo dell'UE a livello mondiale e 10) Cambiamento democratico.

Il personale della Commissione lavora in dipartimenti chiamati direzioni generali (DG) o servizi, ciascuno dei quali è responsabile di un determinato settore e fa capo ad un direttore generale. Le DG elaborano proposte legislative, che diventano però ufficiali solo quando vengono adottate dal collegio dei commissari, cui partecipano tutti i 28 commissari. Le DG gestiscono inoltre le azioni di finanziamento a livello dell'UE e svolgono consultazioni pubbliche e attività di comunicazione.

La Commissione gestisce anche una serie di agenzie esecutive, che contribuiscono alla gestione dei programmi dell'UE.

2.   INIZIATIVE E STRATEGIE DELLA COMMISSIONE

La nuova Commissione, entrata in carica nel novembre 2014, ha definito il suo programma di lavoro per il 2015 e le nuove iniziative che la vedranno impegnata fino al 2019. Il programma di lavoro definisce i progetti della Commissione e individua le azioni in grado di introdurre cambiamenti concreti a livello di occupazione, crescita e investimenti nel 2015. Il programma in questione si concentra su un numero limitato di nuove iniziative concrete quali:

Rilancio dell'occupazione, della crescita e degli investimenti:

offensiva sugli investimenti da 315 miliardi di euro: il seguito legislativo al piano annunciato alla fine del 2014 che prevede di liberare gli investimenti pubblici e privati nell'economia reale nei prossimi tre anni;

promozione dell'integrazione e dell'occupabilità dei lavoratori e

revisione della strategia Europa 2020.

Pacchetto sul mercato unico digitale:

creazione delle condizioni per un'economia e una società digitali dinamiche tramite l'integrazione del quadro normativo sulle telecomunicazioni;

modernizzazione delle norme sui diritti d'autore;

semplificazione delle norme sugli acquisti digitali e online dei consumatori;

miglioramento della sicurezza informatica e

integrazione e diffusione della digitalizzazione.

Un'Unione dell'energia resiliente con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici:

creazione di un'Unione europea dell'energia: per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, spingere sull'integrazione dei mercati nazionali dell'energia, ridurre la domanda energetica europea e decarbonizzare il mix energetico e

risposta multilaterale ai cambiamenti climatici.

Un mercato interno più profondo e più equo:

strategia per il mercato interno;

pacchetto sulla mobilità dei lavoratori;

piano d'azione relativo all'Unione dei mercati dei capitali;

istituzione di un quadro per la risoluzione delle crisi finanziarie e

pacchetto sull'aviazione.

Una strategia commerciale e di investimento per stimolare la crescita e l'occupazione

Uno spazio di giustizia e di diritti fondamentali:

adesione dell'UE alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo e

Agenda europea sulla sicurezza.

Una nuova politica in materia di migrazione:

sviluppo di un nuovo approccio in materia di migrazione legale per rendere l'UE una meta attraente per talenti e competenze e

miglioramento della gestione dell'immigrazione nell'UE attraverso una maggiore cooperazione con i paesi terzi, la solidarietà tra gli Stati membri e la lotta contro la tratta degli esseri umani.

Un ruolo più incisivo a livello mondiale:

politica europea di vicinato e

obiettivi di sviluppo sostenibili post-2015.

Un contesto fiscale equo:

adozione di un piano d'azione per contrastare l'evasione e la frode fiscale, anche con misure a livello UE che consentano di passare a un sistema in base al quale il paese di imposizione coincida con quello in cui vengono generati i profitti, nonché grazie allo scambio automatico di informazioni sui ruling fiscali e alla stabilizzazione delle basi imponibili per le imprese e

scambio automatico di informazioni in materia di accordi fiscali.

Un'Unione di cambiamento democratico:

accordo UE «Legiferare meglio»;

registro sulla trasparenza obbligatorio e

riesame del processo decisionale in materia di organismi geneticamente modificati.

Un'Unione economica e monetaria più profonda: prosecuzione degli sforzi per promuovere la stabilità economica e attrarre gli investitori verso l'Europa.

Per preparare il programma di lavoro la Commissione ha esaminato le circa 450 proposte che sono state presentate al PE e al Consiglio e ha proposto di ritirarne o modificarne 80. Per alcune, il ritiro è proposto perché manca la rispondenza alle priorità della nuova Commissione, mentre in molti altri casi l'impegno della Commissione verso l'obiettivo perseguito resta saldo, ma le proposte non sono di nessuna utilità se rimangono ferme sul tavolo negoziale oppure se, durante i negoziati, vengono diluite in modo da tale da non poter più raggiungere lo scopo iniziale. In casi come questi la Commissione proporrà nuove e migliori modalità di raggiungere tali obiettivi.

3.   BILANCIO DELL'UE: DALLA PREPARAZIONE AL DISCARICO

3.1.   Dotazione e finanziamento

Il QFP si articola in rubriche, per ognuna delle quali è previsto un massimale annuale per gli stanziamenti d'impegno. La somma dei massimali di tutte le rubriche corrisponde al massimale totale degli stanziamenti di impegno. Il bilancio dell'UE finanzia un'ampia gamma di politiche e programmi in tutta l'Unione. In base alle priorità stabilite dal PE e dal Consiglio nel QFP, la Commissione europea conduce programmi, attività e progetti specifici sul terreno. Il collegamento diretto tra il bilancio annuale e le politiche dell'UE è assicurato mediante la formazione del bilancio per attività (ABB). La nomenclatura adottata a tal fine consente una chiara individuazione dei settori di intervento dell'UE e dell'importo totale delle risorse destinate a ciascuno di essi. Il bilancio è predisposto dalla Commissione e solitamente approvato a metà dicembre dal PE e dal Consiglio ai sensi della procedura di cui all'articolo 314 del TFUE. Secondo il principio dell'equilibrio di bilancio, per ogni esercizio il totale delle entrate deve essere uguale al totale delle spese.

L'UE si avvale di due categorie principali di finanziamento: entrate da risorse proprie ed entrate varie. Le entrate provenienti dalle risorse proprie, che rappresentano la principale fonte di finanziamento dell'UE, vengono automaticamente accreditate a quest'ultima per consentirle di finanziare il proprio bilancio senza la necessità di una decisione successiva da parte delle autorità nazionali. L'importo complessivo delle risorse proprie necessarie per finanziare il bilancio si calcola detraendo dalle spese totali le diverse entrate. L'importo totale delle risorse proprie non può superare l'1,23 % del reddito nazionale lordo (RNL) dell'UE. È possibile scindere le risorse proprie nelle seguenti categorie: risorse proprie tradizionali (ad esempio, i dazi doganali), risorsa propria basata sull'imposta sul valore aggiunto (IVA) e risorsa basata sul reddito nazionale lordo (RNL). Le entrate varie derivanti dalle attività dell'UE (ad esempio, le ammende in materia di concorrenza) rappresentano di solito una quota inferiore al 10 % delle entrate totali.

Come principio generale, l'UE non è autorizzata a contrarre prestiti sui mercati dei capitali o presso gli istituti finanziari per finanziare il proprio bilancio.

3.2.   Gestione e spesa del bilancio dell'UE

Spese operative principali

I costi di esercizio dell'UE coprono le varie rubriche del QFP e assumono forme diverse a seconda delle modalità di pagamento e di gestione del denaro. A partire dal 2014, la Commissione classifica le spese nel modo seguente:

 

Gestione diretta: in questo caso il bilancio viene eseguito direttamente dai servizi della Commissione.

 

Gestione indiretta: si riferisce ai casi in cui la Commissione conferisce il compito dell'esecuzione del bilancio a organismi di diritto dell'UE o nazionale, quali le agenzie dell'UE.

 

Gestione concorrente: tale metodo prevede che alcuni compiti di esecuzione del bilancio siano delegati agli Stati membri. Circa l'80 % delle spese rientra in questa categoria, che comprende settori quali la spesa agricola e le azioni strutturali.

I vari agenti finanziari in seno alla Commissione

Il collegio dei commissari detiene la responsabilità politica collegiale, ma nella pratica non esercita direttamente i poteri di esecuzione del bilancio conferitigli. Esso delega ogni anno tale compito a singoli funzionari che rispondono al collegio e sono soggetti al regolamento finanziario (RF) e allo statuto del personale (SP). I membri del personale in questione, costituito in genere da direttori generali e capi servizio, sono chiamati «ordinatori delegati» (OD) e possono a loro volta delegare ulteriormente i compiti riguardanti l'esecuzione del bilancio a «ordinatori sottodelegati».

Sotto la responsabilità degli ordinatori ricade l'intero processo di gestione, dalla definizione degli interventi necessari per conseguire gli obiettivi delle politiche stabiliti dall'istituzione alla gestione delle attività intraprese da un punto di vista sia operativo sia di bilancio. Ogni ordinatore è tenuto a redigere una relazione annuale d'attività (RAA) sulle attività che rientrano sotto la sua responsabilità, in cui riferisce in merito ai risultati strategici conseguiti e alla sua ragionevole garanzia che le risorse assegnate alle attività descritte nella sua relazione siano state utilizzate per gli scopi previsti e conformemente a principi di sana gestione finanziaria, e che le procedure di controllo poste in essere offrano le necessarie garanzie di legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Ai sensi dell'articolo 66 del RF, la Commissione trasmette una relazione riepilogativa (relazione di sintesi) sulle singole RAA al PE e al Consiglio, con cui la Commissione si assume la responsabilità politica globale della gestione del bilancio dell'UE in osservanza dell'articolo 317 del TFUE. La relazione di sintesi e le RAA sono disponibili all'indirizzo: http://ec.europa.eu/atwork/planning-and-preparing/synthesis-report/index_en.htm.

Il contabile esegue gli ordini di pagamento e di recupero emessi dagli ordinatori e ha il compito di gestire la tesoreria, definire norme e metodi contabili, convalidare i sistemi contabili, tenere la contabilità ed elaborare i bilanci di esercizio corrispondenti. Il contabile è inoltre tenuto a sottoscrivere i conti annuali dichiarando che presentano un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa.

Gli impegni di spesa a carico del bilancio dell'UE

Per poter assumere un impegno giuridico (ad esempio un contratto o un accordo di finanziamento) nei confronti di terzi, deve essere prevista nel bilancio annuale una linea che autorizzi l'attività in questione. Occorre altresì che a questa siano imputati fondi sufficienti a coprire la spesa. Qualora tali condizioni risultino soddisfatte, i fondi necessari devono essere riservati nel bilancio mediante un impegno di bilancio effettuato nel sistema contabile e solo in quel momento l'impegno giuridico può essere assunto. Nessuna spesa può essere imputata al bilancio dell'UE senza la previa adozione di un impegno di bilancio da parte dell'ordinatore.

Una volta approvato, l'impegno di bilancio è registrato nel sistema contabile e gli stanziamenti vengono utilizzati di conseguenza. Ciò, tuttavia, non ha alcuna conseguenza sui rendiconti finanziari (o libro mastro generale) dal momento che non è stata ancora sostenuta alcuna spesa.

Effettuazione di un pagamento

La Commissione partecipa alla rete SWIFT (la società mondiale di telecomunicazioni finanziarie interbancarie) ed effettua più di 2 milioni di pagamenti l'anno. Nessun pagamento può essere effettuato se non è già stato approvato un impegno di bilancio dall'ordinatore responsabile dell'operazione in questione.

Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa e può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico impegno giuridico. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l'obbligo di restituire l'anticipo di prefinanziamento all'UE. Pertanto, il prefinanziamento versato non rappresenta una spesa definitiva fino a quando non sono soddisfatte le condizioni applicabili; alla data di effettuazione del pagamento iniziale esso viene dunque iscritto all'attivo del bilancio dell'UE.

L'organismo competente dell'UE riceve una dichiarazione di spesa in cui il beneficiario indica come ha speso l'importo del prefinanziamento in conformità all'impegno giuridico. La frequenza con cui pervengono le dichiarazioni di spesa varia in funzione del tipo di azione sovvenzionata e dalle condizioni previste.

I criteri di ammissibilità sono definiti nell'atto di base, negli inviti a presentare proposte, in altri documenti per i beneficiari di sovvenzioni e/o nelle clausole contrattuali degli accordi di finanziamento oppure nella decisione di sovvenzione. Dopo essere stati analizzati, gli importi ammissibili sono iscritti come spese e il beneficiario è informato in merito a eventuali somme non ammissibili.

Il RF e altre normative applicabili, concernenti in particolare l'agricoltura e le politiche di coesione, danno il diritto di effettuare controlli sulle spese anche molti anni dopo che tali spese sono state sostenute. In caso di errori, irregolarità o frodi, vengono applicate rettifiche finanziarie o recuperi (cfr. nota 6 delle note ai rendiconti finanziari).

3.3.   Rendicontazione finanziaria e responsabilità

I conti consolidati annuali dell'UE forniscono informazioni finanziarie sulle attività delle istituzioni, delle agenzie e degli altri organismi dell'UE in una prospettiva di bilancio e contabile per competenza. Essi non comprendono i conti annuali degli Stati membri.

I conti annuali dell'UE si articolano in due parti distinte ma connesse:

a)

i rendiconti finanziari e

b)

le relazioni sull'esecuzione del bilancio, che forniscono informazioni dettagliate sull'esecuzione del bilancio.

È responsabilità del contabile della Commissione predisporre i rendiconti finanziari e assicurare che presentino un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa dell'UE.

Oltre ai conti annuali di cui sopra, vengono preparate anche relazioni ad hoc su settori specifici, ad esempio gestione di bilancio e finanziaria, strumenti finanziari, garanzie fornite e rettifiche finanziarie.

Rendicontazione e responsabilità all'interno della Commissione:

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3.4.   Audit e discarico

Audit

I conti annuali dell'UE e la gestione delle risorse vengono controllati dalla Corte dei conti europea (la Corte dei conti), il suo revisore esterno, la quale redige, per il Parlamento europeo e il Consiglio:

1)

una relazione annuale sulle attività finanziate dal bilancio generale;

2)

un parere, basato sui propri audit e riportato nella relazione annuale sotto forma di dichiarazione di affidabilità, in merito I) all'attendibilità dei conti e II) alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti che comportano sia entrate riscosse da soggetti passivi sia pagamenti a beneficiari finali e

3)

relazioni speciali contenenti le risultanze di audit riguardanti aree specifiche.

Discarico

L'ultima fase del ciclo di vita del bilancio è il suo discarico per un determinato esercizio. L'autorità competente per il discarico all'interno dell'UE è il PE. Ciò significa che, una volta effettuati l'audit e il completamento dei conti annuali, spetta al Consiglio raccomandare e quindi al PE concedere alla Commissione e agli altri organismi dell'UE il discarico per l'esecuzione del bilancio dell'UE relativo ad un determinato esercizio. La relativa decisione si basa su un esame dei conti annuali, la relazione di sintesi e la relazione di valutazione annuale della Commissione, la relazione annuale, il parere di audit e le relazioni speciali della Corte e le risposte della Commissione alle domande e alle ulteriori richieste di informazioni.

Il discarico rappresenta l'aspetto politico del controllo esterno dell'esecuzione del bilancio e costituisce la decisione mediante la quale il PE, su raccomandazione del Consiglio, «solleva» la Commissione (e gli altri organismi dell'UE) dalla sua responsabilità relativa alla gestione di un determinato bilancio segnando la fine dell'esistenza di quel bilancio. La procedura di discarico può produrre uno dei risultati seguenti: la concessione, il rinvio o il diniego del discarico. Una parte integrante della procedure di discarico del bilancio annuale al PE è costituita dalle audizioni con i commissari, che sono interrogati dai membri della Commissione per il controllo dei bilanci del PE in merito ai settori di intervento che ricadono sotto la loro responsabilità. La relazione finale di discarico con le eventuali raccomandazioni specifiche di intervento da parte della Commissione è adottata in seduta plenaria. Le raccomandazioni del Consiglio sul discarico sono adottate dall'ECOFIN. Il seguito dato sia alla relazione del PE sul discarico sia alle raccomandazioni del Consiglio in proposito viene illustrato in un'apposita relazione annuale in cui la Commissione delinea le azioni concrete intraprese per seguire le raccomandazioni.

4.   RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI DELL'UE: SITUAZIONE FINANZIARIA DEL 2014

4.1.   Tendenze generali

Entrate

Tendenza quinquennale delle entrate in milioni di EUR:

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Nel 2014, le entrate provenienti dalla risorsa RNL hanno evidenziato un calo, mentre le entrate provenienti dalle risorse proprie sono rimaste ad un livello simile e il recupero di spese (rettifiche finanziarie e recuperi — cfr. nota 3.5 delle note ai rendiconti finanziari) è quasi raddoppiato, passando da 1,8 miliardi di euro a 3,4 miliardi di euro — a causa della fase avanzata di chiusura del periodo di programmazione 2000-2006 della politica di coesione e delle relative revoche di spese non ammissibili nonché delle importanti rettifiche imposte dalla Commissione nel campo della politica agricola.

Spese

Le principali voci di spesa sono i trasferimenti nell'ambito del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA), del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e di altri strumenti per lo sviluppo rurale, del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo di coesione (FC) e del Fondo sociale europeo (FSE). Nel corso dell'esercizio finanziario 2014 questi hanno rappresentato quasi il 70 % delle spese complessive.

Il livello delle spese è stato in generale analogo a quello dello scorso anno. Tuttavia, si sono registrate diminuzioni per quanto riguarda il FESR/Fondo di coesione, a causa del fatto che le spese rilevate nel 2014 si riferiscono soltanto al periodo di programmazione 2007-2013, mentre non sono ancora state imputate spese per l'attuale periodo 2014-2020, a causa del lento avvio dei programmi (gli Stati membri hanno avviato l'attuazione soltanto nel 2015).

L'UE riconosce inoltre gli obblighi di pagamento futuri come spese non ancora indicate nella contabilità di bilancio di cassa. L'aumento degli obblighi di pagamento futuri che figurano tra i debiti relativi all'agricoltura e allo sviluppo rurale e i futuri obblighi di pagamento per i diritti a pensione acquisiti dai commissari, dai deputati al Parlamento europeo e dal personale in genere implicano costi più elevati e un risultato economico negativo (i pagamenti saranno finanziati dai bilanci futuri e non figurano ancora tra le entrate).

Risultato economico

Il risultato economico (deficit) dell'esercizio è passato da 4  365 milioni di euro nel 2013 a 11  280 milioni di euro nel 2014. La principale ragione dell'aumento è la considerevole perdita attuariale (importo netto: 9,2 miliardi di EUR) relativa alle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti che si è verificata a causa della diminuzione dei tassi di interesse. Tali fluttuazioni non sono casuali e dipendono dell'applicazione a livello internazionale delle norme contabili in vigore e dall'attuale contesto economico. In caso aumento dei tassi di interesse, l'impatto sarebbe inverso.

Inoltre, trattandosi di una stima attuariale del valore del totale delle passività in un momento preciso, il 31 dicembre 2014, che si basa su varie ipotesi valide in tale momento, tale perdita non indica un effettivo onere per il bilancio dell'UE, né va ad incidere sugli importi che nell'immediato futuro dovranno essere versati ai titolari di pensioni a titolo del bilancio dell'UE. Tali pagamenti sono già stati previsti nel QFP 2014-2020 e saranno attuati attraverso la procedura di bilancio annuale.

Attività

Gli elementi più significativi delle attività di bilancio sono le attività finanziarie (investimenti, prestiti e disponibilità liquide) e gli importi dei prefinanziamenti, che rappresentano quasi il 85 % delle attività dell'UE. L'importo dei prestiti resta stabile a circa 60 miliardi di EUR (cfr. nota 4.3.2) mentre l'importo degli strumenti finanziari finanziati dal bilancio dell'UE è aumentato di quasi 2 miliardi di EUR (cfr. nota 4.3.1). Tra le attività relative ad Immobili, impianti e macchinari figurano anche le attività riguardanti il programma Copernicus (1,5 miliardi di EUR) e le attività di Galileo in costruzione (1,5 miliardi di EUR).

Negli ultimi anni, le istituzioni dell'UE sono riuscite a mantenere a un livello basso gli importi detenuti a fine esercizio come Disponibilità liquide ed equivalenti. L'elevato saldo di cassa di 17,5 miliardi di EUR al 31 dicembre 2014 dipende dalla procedura di bilancio ed è dovuto ai contributi alle risorse relative ai saldi IVA e RNL ricevuti dagli Stati membri nel dicembre 2014 (cfr. nota 2.8.1 delle note ai rendiconti finanziari).

Disponibilità liquide ed equivalenti

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163 miliardi di euro di attività e 221 miliardi di euro di passività sul bilancio UE 2014

Attività

Passività

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Passività

Le passività sono rappresentate principalmente da quattro voci: passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti, passività finanziarie, debiti e ratei passivi. Il cambiamento più evidente rispetto al 2013 è l'aumento da 46,8 miliardi di EUR a 58,6 miliardi di EUR delle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti, dovuto principalmente alla notevole riduzione dei tassi di interesse (cfr. sopra).

L'eccesso di passività rispetto alle attività non significa che le istituzioni dell'UE siano in difficoltà finanziaria, ma piuttosto che alcune passività saranno finanziate dai futuri bilanci annuali. Conformemente alle norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nel 2014, anche se possono essere effettivamente pagate nel 2015 (o in anni successivi) e finanziate a titolo di bilanci successivi. Gli importi più significativi da evidenziare sono le attività del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) (versate nel 2015) e le prestazioni per i dipendenti (da versare nel corso dei prossimi 30 anni e oltre).

4.2.   Prefinanziamenti

La Commissione compie ogni sforzo possibile per garantire che i prefinanziamenti siano mantenuti a un livello appropriato, trovando il punto di equilibrio tra la necessità di garantire controlli sufficienti e il tempestivo riconoscimento delle spese. Va osservato che il livello dei prefinanziamenti dipende strettamente dal ciclo del QFP. Ad esempio, all'inizio del QFP è normale che sia necessario versare agli Stati membri anticipi sostanziosi nell'ambito della politica di coesione.

I prefinanziamenti totali (senza contare gli altri anticipi agli Stati membri) sul bilancio dell'UE ammontano a 45,2 miliardi di EUR, di cui il 99,8 % riguarda le attività della Commissione. Circa il 76 % dei prefinanziamenti versati dalla Commissione vengono attuati in modalità di gestione concorrente, il che significa che l'attuazione del bilancio è delegata agli Stati membri (la Commissione svolge una funzione di controllo).

Prefinanziamenti della Commissione per modalità di gestione

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La parte più cospicua delle spese in modalità di gestione concorrente riguarda la spesa agricola e le azioni strutturali. Gli importi più significativi dei prefinanziamenti riguardano il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione (FESR e FC), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e il Fondo sociale europeo (FSE).

Spesa in gestione concorrente per fondo

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4.3.   Strumenti finanziari

4.3.1.   Strumenti finanziari finanziati dal bilancio dell'UE in gestione diretta e indiretta

L'importanza e il volume degli strumenti finanziari di esecuzione del bilancio aumentano ogni anno. Il concetto fondamentale alla base di questo nuovo approccio è che, a differenza del metodo tradizionale di attuazione del bilancio tramite la concessione di sovvenzioni e sussidi, per ogni euro del bilancio erogato tramite strumenti finanziari il beneficiario finale riceve, grazie all'effetto leva, un sostegno finanziario superiore ad un euro. Tale uso intelligente del bilancio dell'UE consente di massimizzare l'impatto dei fondi disponibili.

Attività finanziarie di strumenti finanziari finanziati dal bilancio UE disponibili per la vendita

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In generale vengono utilizzati tre tipi principali di strumenti finanziari:

strumenti di equity

strumenti di prestito e

strumenti di garanzia.

I dettagli relativi a tali strumenti sono i seguenti:

Fondo di garanzia per le azioni esterne (1  996 milioni di EUR di attività)

Il Fondo di garanzia per le azioni esterne copre i prestiti garantiti dall'UE su decisione del Consiglio, in particolare le operazioni di prestito della Banca europea per gli investimenti (BEI) fuori dell'UE, i prestiti d'assistenza macrofinanziaria (AMF) e i prestiti dell'Euratom fuori dell'UE. Si tratta di uno strumento a lungo termine (parte non corrente: 1  489 milioni di EUR) gestito dalla BEI e destinato a coprire eventuali prestiti in stato di inadempienza garantiti dall'UE. Il Fondo è alimentato da pagamenti a carico del bilancio generale dell'UE (fino a coprire il 9 % dell'importo in capitale delle operazioni), dagli interessi dei collocamenti finanziari delle attività del Fondo e dagli importi recuperati presso i debitori insolventi allorché il Fondo è intervenuto in garanzia. Le eccedenza annuali vengono accreditate come entrate nel bilancio generale dell'UE.

L'Unione europea è tenuta a iscrivere una riserva di garanzia dei prestiti a paesi terzi. Questa riserva è destinata a far fronte alle esigenze di alimentazione del Fondo di garanzia e, se necessario, alle richieste di garanzia che eccedono l'importo disponibile del Fondo, per consentirne l'imputazione a bilancio. Questa riserva è compatibile con l'obiettivo di avere un livello di prestiti insoluti pari al 9 % al termine dell'esercizio.

Meccanismo di finanziamento con ripartizione del rischio (961 milioni di EUR di attività)

Il Meccanismo di finanziamento con ripartizione del rischio (RSFF) è gestito dalla BEI e il portafoglio di investimenti della Commissione viene utilizzato per coprire i rischi finanziari relativi ai prestiti e alle garanzie forniti dalla BEI ai progetti di ricerca ammissibili. Complessivamente, per l'RSFF la Commissione ha previsto un bilancio fino a 1 miliardo di EUR, di cui fino a 800 milioni di EUR a valere sul programma «Cooperazione» e fino a 200 milioni di EUR a valere sul programma «Capacità». La BEI si è impegnata a fornire lo stesso importo. Nell'ambito del QFP 2014-2020 non sono previsti nuovi stanziamenti di bilancio a favore dell'RSFF. Tenendo conto anche dei contributi EFTA e dei paesi terzi, al 31 dicembre 2014, la Commissione aveva stanziato a a favore dell'RSFF 856 milioni di EUR. Nel 2014, 375 milioni di EUR del contributo dell'UE all'RSFF sono stati trasferiti allo strumento di debito che lo ha sostituito nell'ambito di Orizzonte 2020. L'importo incluso come passività potenziale (nota 5.2.1 delle note ai rendiconti finanziari) rappresenta la perdita massima prevista al 31 dicembre 2014 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti o alle garanzie forniti dalla BEI nel quadro del RSFF. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione è limitato all'importo che fornisce come contributo al meccanismo.

Orizzonte 2020 (643 milioni di EUR di attività)

Orizzonte 2020 è un nuovo strumento di equity previsto dal QFP 2014-2020. Considerato un mezzo per stimolare la crescita economica e creare posti di lavoro, Orizzonte 2020 ha l'appoggio politico dei leader europei e dei membri del PE. Questi, avendo riconosciuto che la ricerca è un investimento per il futuro, ne hanno fatto il fulcro del programma dell'UE per una crescita e un'occupazione intelligenti, sostenibili e inclusive. Abbinando ricerca e innovazione, Orizzonte 2020 contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo ponendo l'accento sull'eccellenza scientifica, la leadership industriale e sulle strategie che permettono di affrontare le problematiche della nostra società. L'obiettivo è quello di garantire che l'Europa crei le condizioni per una produzione scientifica di livello mondiale della scienza, elimini gli ostacoli all'innovazione e renda più facile per i settori pubblico e privato collaborare alla creazione di prodotti innovativi. Orizzonte 2020 è gestito dal FEI.

Sportello MET per l'avviamento (524 milioni di EUR di attività)

Lo sportello MET per l'avviamento riguarda il programma Crescita e occupazione, il programma pluriennale per le imprese e l'imprenditorialità (MAP), il programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) e il progetto pilota di trasferimento di tecnologie, in gestione fiduciaria al FEI, che sostengono la creazione e il finanziamento di PMI in fase d'avviamento investendo in idonei fondi di capitali di rischio specializzati.

Strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE (235 milioni di EUR di attività)

Lo strumento di garanzia del prestito per progetti di trasporti RTE emette garanzie per attenuare i rischi in termini di entrate nei primi anni dei progetti per la rete transeuropea dei trasporti. Più precisamente, la garanzia coprirebbe interamente le linee di credito stand-by, alle quali si ricorrerebbe soltanto nel caso che il flusso di cassa fosse insufficiente per assicurare il servizio del debito di grado anteriore (senior debt). Lo strumento è un prodotto finanziario operato congiuntamente dalla Commissione e dalla BEI. L'apporto di capitale per lo strumento LGTT per il periodo di finanziamento 2007-2013 è stato inizialmente fissato a 1 miliardo di EUR, diviso equamente tra la Commissione e la BEI. Il regolamento rettificativo (UE) n. 670/2012 ha riassegnato 200 milioni di EUR all'iniziativa Project Bond e altri 50 milioni di EUR per la concessione di finanziamenti, di modo che il contributo totale dell'UE ancora disponibile per lo strumento ammonta a 250 milioni di EUR.

Al 31 dicembre 2014, la Commissione aveva stanziato 212 milioni di EUR a favore dello strumento LGTT. L'importo riconosciuto come passività potenziale (nota 5.2.1 delle note ai rendiconti finanziari) rappresenta la perdita massima prevista al 31 dicembre 2014 che la Commissione potrebbe subire in caso di inadempimenti relativi ai prestiti forniti dalla BEI nel quadro delle operazioni LGTT. Va sottolineato che il rischio complessivo della Commissione è limitato all'importo che fornisce quale contributo allo strumento.

Strumenti finanziari (SF) per tipo

in milioni di EUR

 

Totale delle attività

Totale delle passività

Garanzie fornite

Prestiti/equity/strumenti di assistenza tecnica:

 

 

 

MEDA Strumento di cooperazione economica e finanziaria nell'ambito del partenariato euromediterraneo

290

(3)

 

Strumento europeo di vicinato e partenariato (ENPI)

167

(7)

 

 

457

(9)

 

Strumenti di prestito: Prestiti di sostegno alle PMI

19

 

Strumenti di equity:

 

 

 

Strumento a favore delle PMI innovative e a forte crescita nell'ambito del Programma quadro per la competitività e l'innovazione

323

(0)

 

COSME — Programma per la competitività delle imprese e delle PMI

31

 

Fondo europeo per l'Europa sudorientale (EFSE)

118

 

Fondo per la crescita delle imprese nell'ambito dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali

10

0

 

Fondo per l'innovazione imprenditoriale (EIF) nell'ambito dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali

21

0

 

European Technology Start up Facility 1998 (ETF)

19

(0)

 

Fondo mondiale per l'efficienza energetica e l'energia rinnovabile (GEEREF)

72

 

Programma quadro pluriennale (MAP) Strumento di equity

183

(0)

 

Fondo Marguerite

37

 

Strumento europeo Progress di microfinanza (PMF) per l'occupazione e l'inclusione sociale

60

 

SE4F — Fondo Green for Growth per la regione del vicinato orientale

52

 

Fondo europeo per l'efficienza energetica

89

 

Progetti pilota di trasferimento di tecnologie

2

(0)

 

Iniziativa di microfinanziamento per l'Asia Debt Fund

10

 

SANAD — MENA Fondo per le micro, piccole e medie imprese

9

 

 

1  035

(1)

 

Strumenti di garanzia:

 

 

 

Strumento di garanzia per le PMI nell'ambito del Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP SMEG)

151

(259)

Strumento di garanzia dei prestiti del COSME — Programma per la competitività delle imprese e delle PMI

39

(1)

(42)

Orizzonte 2020 — Finanziamento dell'UE per l'innovazione

478

(11)

(98)

Orizzonte 2020 — Garanzia per le PMI

165

(1)

(267)

Strumento di garanzia dei prestiti per i progetti TEN-T (LGTT)

235

(3)

(209)

Strumento di garanzia nell'ambito dello strumento per lo sviluppo e l'innovazione delle imprese nei Balcani occidentali

21

(2)

(10)

Programma pluriennale (MAP) a favore delle imprese

26

(41)

Strumento di finanziamento del capitale naturale

3

Strumento Project Bond (PBI)

149

(2)

(138)

Strumento di finanziamento privato per l'efficienza energetica (Private Finance for Energy Efficiency instruments, PF4EE)

6

(0)

European Progress Microfinance Mandate (PMF TA)

13

(9)

Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility, RSFF)

961

(32)

(883)

Strumento di garanzia per le PMI

60

(15)

 

2  309

(376)

(1  647)

Totale

3  820

(386)

(1  647)

Fondo di garanzia per le azioni esterne

1  996

(25)

(19  198)

4.3.2.   Attività di assunzione ed erogazione di prestiti gestite dalla Commissione

L'UE ha facoltà, secondo il trattato UE, di adottare operazioni di prestito che mobilitino le risorse finanziarie necessarie per l'espletamento di mandati specifici. La Commissione, per conto dell'UE, gestisce attualmente tre programmi principali — Assistenza macrofinanziaria (AMF), Assistenza alla bilancia dei pagamenti (BdP) e Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF) — nell'ambito dei quali può concedere prestiti e finanziarli emettendo strumenti di debito sui mercati dei capitali o presso istituzioni finanziarie.

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Le attività dell'UE di assunzione ed erogazione di prestiti sono operazioni fuori bilancio. Il capitale necessario per finanziare le operazioni di concessione di prestiti dell'UE nell'ambito dei suddetti programmi viene raccolto sui mercati dei capitali o presso istituti finanziari. L'UE non può contrarre prestiti per finanziare le proprie spese di bilancio ordinarie o un eventuale deficit di bilancio. L'ammontare dei prestiti assunti varia da collocamenti privati per importi fino a 500 milioni di EUR a prestiti obbligazionari di dimensioni benchmark (a partire da 1 miliardo di EUR). In generale, i fondi raccolti sono girati in prestito al paese beneficiario «back-to-back», ossia con la stessa cedola, la stessa scadenza e lo stesso importo. Nonostante la metodologia «back-to-back», il servizio del debito dello strumento di finanziamento rappresenta un impegno giuridico da parte dell'UE, che garantisce l'esecuzione piena e integrale di tutti i pagamenti. La Commissione ha messo in atto procedure che garantiscono la restituzione del prestito anche in caso di inadempienza. Per ogni programma nazionale, le decisioni del PE, del Consiglio e della Commissione determinano l'importo complessivo garantito, il numero (massimo) di rate da versare e la scadenza (media) massima del pacchetto di prestiti. Successivamente la Commissione e il paese beneficiario trovano un accordo sui parametri del prestito/finanziamento, comprese le rate e il pagamento delle tranche. Inoltre, tutte le rate del prestito, meno la prima, dipendono dal rispetto di condizioni rigorose, con termini e condizioni concordati analoghi al sostegno del Fondo monetario internazionale (FMI), nel quadro di un'assistenza finanziaria congiunta UE/FMI, che rappresentano un ulteriore fattore che incide sui tempi del finanziamento. I tempi e le scadenze dell'emissione dipendono quindi dalla corrispondente attività di prestito dell'UE. I finanziamenti sono denominati esclusivamente in euro e il ventaglio delle scadenze è compreso tra 3 a 30 anni.

I prestiti UE rappresentano impegni diretti e incondizionati dell'UE e sono garantiti dai 28 Stati membri. I prestiti assunti per finanziare i prestiti ai paesi terzi sono coperti dal Fondo di garanzia per le azioni esterne. Nell'eventualità in cui uno Stato membro beneficiario vada in default, il servizio del debito verrà, ove possibile, prelevato dal saldo di tesoreria disponibile della Commissione. Qualora ciò non fosse possibile, la Commissione preleverà i fondi necessari presso gli Stati membri. Gli Stati membri dell'UE sono giuridicamente tenuti, in conformità alla normativa sulle risorse proprie dell'UE [articolo 12 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio], a mettere a disposizione fondi sufficienti per rispettare gli obblighi dell'UE. Gli investitori sono pertanto esposti solo al rischio di credito dell'UE e non a quello dei beneficiari dei prestiti finanziati. L'erogazione di prestiti «back-to-back» garantisce che il bilancio dell'UE non assuma a proprio carico rischi di interessi o rischi di cambio.

Bilancia dei pagamenti

Lo strumento BdP, uno strumento finanziario strategico, offre assistenza finanziaria a medio termine agli Stati membri dell'UE. Esso permette di concedere prestiti agli Stati membri che si trovano in difficoltà per quanto riguarda la loro bilancia dei pagamenti o i loro movimenti di capitale o che corrono seri rischi di trovarsi in tale situazione di difficoltà. Possono beneficiare di tale meccanismo soltanto gli Stati membri che non hanno adottato l'euro. L'assistenza alla bilancia dei pagamenti alla Lettonia è stata concessa prima dell'introduzione dell'euro del 1o gennaio 2014. L'importo totale massimo dei prestiti concessi a titolo di questo strumento è limitato a 50 miliardi di EUR. I prestiti assunti relativi a tali prestiti BdP sono garantiti dal bilancio dell'UE e pertanto al 31 dicembre 2014 il bilancio è esposto a un rischio massimo di 8,6 miliardi di EUR nei confronti di tali prestiti (l'importo di 8,4 miliardi di EUR riportato sotto è il valore nominale).

(in milioni di EUR)

 

Ungheria

Lettonia

Romania

Totale

Totale prestiti erogati

6  500

3  100

8  400

18  000

Erogati al 31 dicembre 2013

5  500

2  900

5  000

13  400

Erogati nel 2014

Prestiti erogati al 31 dicembre 2014

5  500

2  900

5  000

13  400

Prestiti rimborsati al 31 dicembre 2014

(4  000)

(1  000)

(5  000)

Importo al 31 dicembre 2014

1  500

1  900

5  000

8  400

Segue tabella che riporta il piano di rimborso dei prestiti.

Tra novembre 2008 e maggio 2009, è stata concessa assistenza finanziaria per 14,6 miliardi di EUR a Ungheria, Lettonia e Romania, di cui 13,4 miliardi di EUR sono stati erogati entro il primo semestre del 2011. Va osservato che il programma di assistenza BdP per l'Ungheria è scaduto nel novembre 2010 (con un importo non utilizzato di 1 miliardo di EUR) e che i primi due rimborsi sono stati versati come previsto — il primo di 2 miliardi di EUR nel dicembre 2011 e il secondo di 2 miliardi di EUR nel novembre 2014. Il programma di assistenza BdP per la Lettonia è scaduto nel novembre 2012 (con un importo non utilizzato di 200 miliardi di EUR) e anche in questo caso i primi due rimborsi — il primo di 1 miliardo di EUR nell'aprile 2014 e il secondo di 1,2 miliardi di EUR nel gennaio 2015 — sono stati versati in tempo. Il programma di prima assistenza BdP per la Romania è scaduto nel maggio 2012. Tutte le risorse accordate, pari a 5 miliardi di EUR, sono state erogate. Il primo rimborso di 1,5 miliardi di EUR è stato percepito come previsto nel gennaio 2015.

Per sostenere il rilancio della crescita economica, nel febbraio 2011 la Romania ha richiesto, nell'ambito dello strumento BdP, un programma di assistenza finanziaria precauzionale (PFA) di follow-up. Il 12 maggio 2011, il Consiglio ha deciso di rendere disponibile uno stanziamento di assistenza precauzionale UE a titolo dello strumento BdP pari a 1,4 miliardi di EUR (decisione 2011/288/UE del Consiglio). Tale stanziamento è tuttavia scaduto alla fine del marzo 2013, senza essere utilizzato. Dopo la seconda richiesta di assistenza precauzionale della Romania, presentata il 22 ottobre 2013, il Consiglio ha deciso di fornire un nuovo stanziamento di assistenza precauzionale UE a titolo dello strumento BdP per un importo massimo di 2 miliardi di EUR (decisione 2013/531/UE del Consiglio), che rimarrà disponibile per l'attivazione fino al 30 settembre 2015. Se ne sarà richiesta l'attivazione, tale sostegno sarà concesso in forma di prestito con scadenza media massima di otto anni. Poiché tale programma di assistenza precauzionale di 2 miliardi di EUR è attualmente l'unico programma attivo nell'ambito dello strumento BdP, si tratta dell'unico importo ancora disponibile.

Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria

(in milioni di EUR)

 

Irlanda

Portogallo

Totale

Totale prestiti erogati

22  500

26  000

48  500

Erogati al 31 dicembre 2013

21  700

22  100

43  800

Erogati nel 2014

800

2  200

3  000

Prestiti erogati al 31 dicembre 2014

22  500

24  300

46  800

Prestiti rimborsati al 31 dicembre 2014

Prestiti scaduti al 31 dicembre 2014

22  500

24  300

46  800

Segue tabella che riporta il piano di rimborso dei prestiti.

L'11 maggio 2010 il Consiglio ha adottato il MESF per preservare la stabilità finanziaria in Europa [regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio]. Questo meccanismo si basa sull'articolo 122, paragrafo 2, del TFUE e permette di concedere un'assistenza finanziaria a uno Stato membro che si trovi in difficoltà o sia seriamente minacciato da gravi difficoltà causate da circostanze eccezionali che sfuggono al suo controllo. L'assistenza può prendere la forma di un prestito o di una linea di credito. La Commissione contrae prestiti di fondi sui mercati dei capitali o presso le istituzioni finanziarie per conto dell'UE e presta tali fondi allo Stato membro beneficiario. Per ogni paese che riceve un prestito nell'ambito del MESF, viene effettuata una valutazione trimestrale sul rispetto delle condizioni politiche relative al prestito prima dell'erogazione della rata successiva.

Le conclusioni del Consiglio ECOFIN del 9 maggio 2010 limitano lo strumento a 60 miliardi di EUR, ma il limite giuridico è stabilito dall'articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, che limita l'esposizione creditizia dei prestiti o delle linee di credito al margine disponibile in relazione al massimale delle risorse proprie. I prestiti assunti relativi a prestiti erogati nell'ambito del MESF sono garantiti dal bilancio dell'UE e pertanto al 31 dicembre 2014 il bilancio è esposto a un rischio massimo di 47,5 miliardi di EUR nei confronti di tali prestiti (l'importo di 46,8 miliardi di EUR di cui sopra è il valore nominale). Dato che i prestiti assunti nell'ambito del MESF sono garantiti dal bilancio dell'UE, il PE esamina le azioni della Commissione nell'ambito del MESF ed esercita il suo controllo in materia di bilancio e di procedura di discarico. Poiché entrambi i programmi MESF sono scaduti, nella tabella non figurano importi disponibili.

Il Consiglio ha stabilito, mediante decisione di esecuzione, di concedere all'Irlanda un prestito di importo massimo di 22,5 miliardi di EUR nel dicembre 2010 e di concedere al Portogallo un prestito di importo massimo di 26 miliardi di EUR nel maggio 2011. Le decisioni di esecuzione iniziali hanno fissato un margine d'interesse in modo da avere condizioni analoghe a quelle del sostegno del FMI. Con l'adozione delle decisioni di esecuzione n. 682/2011 e n. 683/2011 dell'11 ottobre 2011, il Consiglio ha abolito retroattivamente il margine d'interesse ed ha esteso la scadenza media massima da 7,5 anni a 12,5 anni e la scadenza delle singole tranche fino a 30 anni. Con l'adozione delle decisioni di esecuzione 2013/313/UE e 2013/323/UE del 21 giugno 2013, il Consiglio ha ulteriormente prorogato da 7 anni a 19,5 anni la scadenza media massima dei prestiti MESF all'Irlanda e al Portogallo. Questa estensione regolarizza il profilo dei rimborsi del debito di entrambi i paesi e abbassa il fabbisogno di finanziamento negli anni successivi al programma.

Le ultime tre rate sono state versate nel 2014: 0,8 miliardi di EUR per l'Irlanda e 1,8 miliardi di EUR per il Portogallo nel marzo 2014 e 0,4 miliardi di EUR per il Portogallo nel novembre 2014. Nell'ambito dell'assistenza finanziaria concessa al Portogallo, 1,7 miliardi di EUR sono scaduti senza essere richiesti. Attualmente non vi sono importi disponibili a titolo del MESF.

La seguente tabella riporta una panoramica del calendario di rimborso previsto in valore nominale per gli importi dei prestiti MESF e BdP (in miliardi di EUR) in corso alla data della firma di tali conti:

Anno

BdP

MESF

Totale

Ungheria

Lettonia

Romania

Totale

Irlanda

Portogallo

Totale

2015

 

 

 

0

5,0

 

5,0

5,0

2016

1,5

 

 

1,5

 

4,75

4,75

6,25

2017

 

 

1,15

1,15

 

 

0

1,15

2018

 

 

1,35

1,35

3,9

0,6

4,5

5,85

2019

 

0,5

1,0

1,5

 

 

0

1,5

2021

 

 

 

0

3,0

6,75

9,75

9,75

2022

 

 

 

0

 

2,7

2,7

2,7

2024

 

 

 

0

0,8

1,8

2,6

2,6

2025

 

0,2

 

0,2

 

 

0

0,2

2026

 

 

 

0

2,0

2,0

4,0

4,0

2027

 

 

 

0

1,0

2,0

3,0

3,0

2028

 

 

 

0

2,3

 

2,3

2,3

2029

 

 

 

0

 

0,4

0,4

0,4

2032

 

 

 

0

3,0

 

3,0

3,0

2038

 

 

 

0

 

1,8

1,8

1,8

2042

 

 

 

0

1,5

1,5

3,0

3,0

Totale

1,5

0,7

3,5

5,7

22,5

24,3

46,8

52,5

Assistenza macrofinanziaria (AMF)

L'assistenza AMF è uno strumento finanziario strategico di sostegno generale e non vincolato alla bilancia dei pagamenti e/o al bilancio, a beneficio di paesi terzi partner geograficamente vicini all'UE. Essa viene erogata sotto forma di prestiti o sovvenzioni a medio o lungo termine, ovvero di un'adeguata combinazione di entrambi e generalmente integra i finanziamenti previsti nel quadro di un programma di riforma e adeguamento che beneficia del supporto del FMI. Tali prestiti sono garantiti dal Fondo di garanzia per le azioni esterne (cfr. nota 2.4 dei rendiconti finanziari).

4.3.3.   Meccanismi intergovernativi di stabilità finanziaria esterni al quadro del trattato UE: fondo europeo di stabilità finanziaria e meccanismo europeo di stabilità

Il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) è stato creato dagli Stati membri dell'area dell'euro per salvaguardare la stabilità finanziaria in Europa fornendo assistenza finanziaria agli Stati membri dell'area dell'euro. Il FESF non è un organismo dell'UE ed è completamente distinto e non consolidato nei conti dell'UE. Il fondo non è garantito dal bilancio dell'UE. Di conseguenza, esso non ha alcun impatto sui conti dell'UE, a parte eventuali proventi di sanzioni descritti più avanti. Con l'entrata in vigore del MES (vedi sotto), il FESF non ha fornito nuova assistenza finanziaria dopo il 1o luglio 2013.

La Commissione è responsabile della negoziazione delle condizioni politiche alle quali è subordinata l'assistenza finanziaria e del monitoraggio del rispetto di tali condizioni. Il regolamento (UE) n. 1173/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio consente l'imposizione di sanzioni sotto forma di ammende agli Stati membri la cui moneta è l'euro. Tali ammende, pari allo 0,2 % del PIL dello Stato membro nell'anno precedente, possono essere imposte se uno Stato membro non ha adottato misure adeguate per correggere un disavanzo di bilancio eccessivo o in caso di manipolazioni delle statistiche. Analogamente, il regolamento n. 1174/2011 sugli squilibri macroeconomici impone a uno Stato membro dell'area dell'euro un'ammenda annuale pari allo 0,1 % del PIL nel caso in cui tale Stato non abbia adottato le misure correttive richieste o presenti un piano d'azione correttivo insufficiente. Il regolamento n. 1177/2011 ha aggiornato il regolamento n. 1467/97 per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi. Anche l'aggiornamento di tale regolamento prevede inoltre la possibilità di comminare ammende a Stati membri della zona euro (pari allo 0,2 % del PIL più una componente variabile). Tali ammende sono assegnate al bilancio dell'UE per poi essere trasferite al FESF. Ciò significherebbe che tali importi verrebbero iscritti nel bilancio sia come entrate sia come spese e pertanto non avrebbero alcun impatto sul risultato di bilancio complessivo. Allo stesso modo essi non avrebbero alcun impatto sul risultato economico presentato nei rendiconti finanziari dell'UE.

il meccanismo europeo di stabilità (MES) è un'organizzazione intergovernativa di diritto pubblico internazionale al di fuori del quadro del trattato UE. Il trattato MES è stato firmato da 17 Stati membri della zona euro ed è divenuto operativo nell'ottobre 2012. Il MES ha assunto i compiti svolti dal MESF e dal FESF, diventando l'unico meccanismo permanente atto a rispondere a nuove richieste di assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro. Di conseguenza, l'EFSF e il MESF non si impegneranno in nuovi programmi di finanziamento né a stipulare nuovi accordi di prestito. Va inoltre sottolineato che il bilancio dell'UE non garantirà i prestiti assunti nell'ambito del MES. Poiché ha una propria personalità giuridica ed è finanziato direttamente dagli Stati membri della zona euro, il meccanismo non è un organismo dell'UE e non ha alcun impatto sui conti o sul bilancio dell'Unione europea, a parte eventuali proventi di sanzioni descritti più avanti.

Le ammende riscosse transiteranno bilancio dell'UE per essere poi trasferite al MES una volta che il FESF non sarà più operativo. Inoltre, il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance prevede il pagamento di sanzioni da parte delle «parti contraenti» se lo Stato membro non adotta le misure necessarie per rimediare a una violazione del criterio del disavanzo. Le sanzioni imposte (che non possono superare lo 0,1 % del PIL) saranno assegnate al MES se applicate a Stati membri dell'area dell'euro (e pertanto non avranno alcun impatto sul risultato di bilancio dell'UE, come nel caso del FESF) o al bilancio dell'UE nel caso di Stati membri non appartenenti alla zona euro. In quest'ultimo caso, l'importo della sanzione costituirà un'entrata di bilancio e verrà pertanto iscritto come tale nei conti.

5.   CONTESTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELL'ESECUZIONE DEL BILANCIO UE

Contesto macroeconomico

Nel contesto della crisi del debito sovrano, la crescita economica degli Stati membri dell'UE ha subito un rallentamento dal 2012 al 2013 per poi aumentare dal 2013 al 2014. Questa situazione economica generale che ha interessato gli Stati membri trova riscontro nelle entrate derivanti dalle risorse proprie dell'UE, che ha condotto ad un leggero aumento delle risorse proprie tradizionali e delle entrate IVA. Poiché le entrate provenienti dalla risorsa RNL rappresentano una componente residua che è direttamente collegata al livello totale degli stanziamenti di pagamento adottato dall'autorità di bilancio (stanziamenti che sono stati ridotti dagli Stati membri nel QFP 2014-2020), nel 2014 l'importo delle entrate provenienti dalla risorsa RNL è diminuito.

Il rafforzamento del patto di stabilità e crescita nell'UE getta le basi per la sostenibilità delle finanze pubbliche degli Stati membri dell'UE interessati. Il patto di bilancio mira a consolidare le finanze pubbliche degli Stati membri e permetterà a questi ultimi di aumentare il PIL negli anni a venire.

La politica della Banca centrale europea (BCE) di mantenere i tassi d'interesse ad un livello basso sostiene la stabilizzazione dell'economia della zona euro. Nell'ambito del proprio mandato, la BCE contribuisce allo stimolo della crescita della zona euro.

Prodotto interno lordo dell'UE 28 ai prezzi di mercato

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Entrate provenienti dalla risorsa RNL

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Richieste di pagamento inevase

A causa del contesto macroeconomico prevalente nell'UE, la pressione sui bilanci nazionali degli Stati membri determina una pressione sugli stanziamenti di pagamento del bilancio UE. L'andamento della situazione economica ha un effetto immediato sulle richieste di pagamento ricevute dagli Stati membri e dagli altri beneficiari. Il totale delle richieste di pagamento inevase alla fine dell'anno è aumentato, passando dai 24,3 miliardi di EUR del 2013 ai 25,8 miliardi di EUR del 2014. Anche se vi saranno sempre richieste inevase a causa del fatto che molti importi vengono dichiarati a ridosso della chiusura dell'esercizio, la ragione principale degli importi eccezionali osservati negli ultimi anni è la carenza di stanziamenti di pagamento.

Le richieste di pagamento inevase devono essere finanziate con i bilanci futuri. Tenendo conto di questa situazione, nel maggio 2015 il PE, il Consiglio e la Commissione hanno concordato un piano di pagamento per riportare il bilancio dell'UE su un sentiero sostenibile. Per l'UE è estremamente importante tenere conto delle esigenze a lungo termine relative agli stanziamenti di pagamento poiché sono queste che sono decise dall'autorità di bilancio e senza di esse non possono essere effettuati né pagamenti né trasferimenti di liquidità. Una volta approvati, gli stanziamenti sono automaticamente trasformati in liquidità a disposizione dell'UE tramite il processo di riscossione mensile delle risorse proprie.

All'interno della Commissione, le previsioni dei flussi di cassa a breve termine si svolgono a cadenza settimanale (a volte giornaliera) al fine di garantire che gli obblighi di pagamento immediato dell'UE possano essere soddisfatti nel rispetto dei limiti agli stanziamenti di pagamento previsti dal bilancio. Le previsioni a breve termine rappresentano il criterio utilizzato per stimare l'importo delle risorse proprie che viene richiesto mensilmente agli Stati membri. Il primo giorno lavorativo di ogni mese, gli Stati membri devono versare sui conti della Commissione dedicati alle risorse proprie un dodicesimo dell'importo totale delle risorse basate sull'IVA o sull'RNL iscritte al bilancio dell'Unione. In base alla situazione di tesoreria della Commissione, gli Stati membri possono essere invitati ad anticipare di uno o due mesi, nel primo trimestre dell'esercizio, le risorse basate sull'IVA e sull'RNL. Tali anticipi andranno detratti dalle richieste di fondi dei mesi successivi, in base al fabbisogno di cassa previsto.

A medio e a lungo termine, la Commissione controlla in dettaglio il fabbisogno di pagamenti dell'UE nel quadro delle sue normali attività. Ad esempio, tale controllo è previsto per la preparazione delle proposte della Commissione relative al QFP, nel quadro della preparazione del bilancio annuale e dei bilanci rettificativi. Nella fase di negoziazione del QFP, i modelli utilizzati e le ipotesi su cui si basano vengono regolarmente controllati e, se necessario, aggiornati. I risultati della simulazione prendono poi la via dei negoziati di bilancio in cui vengono fissati i massimali di pagamento del QFP.

NOTE AI CONTI CONSOLIDATI

I conti consolidati annuali dell'Unione europea per l'esercizio 2014 sono stati elaborati in base alle informazioni presentate dalle istituzioni e organismi a norma dell'articolo 148, paragrafo 2, del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell'Unione europea. Si dichiara pertanto che detti conti sono stati elaborati conformemente al titolo IX di detto regolamento finanziario e ai principi, alle norme e ai metodi contabili definiti nelle note ai rendiconti finanziari.

Il sottoscritto ha ottenuto dai contabili di tali istituzioni e organismi, che ne hanno certificato l'attendibilità, tutte le informazioni necessarie per l'elaborazione dei conti che presentano le attività e le passività dell'Unione europea e l'esecuzione del bilancio.

Con la presente il sottoscritto dichiara che, in base a tali informazioni e ai controlli che ha ritenuto necessario effettuare per convalidare i conti della Commissione europea, ha la ragionevole certezza che i suddetti conti presentano un'immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa dell'Unione europea.

[firmato]

Manfred KRAFF

Contabile della Commissione

17 luglio 2015

RENDICONTI FINANZIARI CONSOLIDATI E NOTE ESPLICATIVE (1)

INDICE

STATO PATRIMONIALE 24
CONTO ECONOMICO 25
PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA 26
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITA' NETTE 27
NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI 28

1.

PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI 28

2.

NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE 39

3.

NOTE AL CONTO ECONOMICO 61

4.

NOTE AL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA 73

5.

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI E ALTRE INFORMAZIONI DI RILIEVO 73

6.

TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE 77

7.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI 83

8.

INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 94

9.

FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO 96

10.

AMBITO DEL CONSOLIDAMENTO 96

STATO PATRIMONIALE

(in milioni di EUR)

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

ATTIVITÀ NON CORRENTI

 

 

 

Attività immateriali

2.1

282

237

Immobili, impianti e macchinari

2.2

7  937

6  104

Investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile

2.3

409

349

Attività finanziarie

2.4

56  438

59  844

Prefinanziamenti

2.5

18  358

38  072

Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

2.6

1  198

498

 

 

84  623

1 05  104

ATTIVITÀ CORRENTI

 

 

 

Attività finanziarie

2.4

11  811

5  571

Prefinanziamenti

2.5

34  237

21  367

Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

2.6

14  380

13  182

Scorte

2.7

128

128

Disponibilità liquide ed equivalenti

2.8

17  545

9  510

 

 

78  101

49  758

TOTALE ATTIVITA'

 

1 62  724

1 54  862

PASSIVITÀ NON CORRENTI

 

 

 

Pensioni e altre prestazioni per i dipendenti

2.9

(58  616)

(46  818)

Accantonamenti

2.10

(1  537)

(1  323)

Passività finanziarie

2.11

(51  851)

(56  369)

 

 

(1 12  005)

(1 04  510)

PASSIVITÀ CORRENTI

 

 

 

Accantonamenti

2.10

(745)

(545)

Passività finanziarie

2.11

(8  828)

(3  163)

Debiti

2.12

(43  180)

(36  213)

Ratei e risconti passivi

2.13

(55  973)

(56  282)

 

 

(1 08  726)

(96  204)

TOTALE PASSIVITÀ

 

(2 20  730)

(2 00  714)

ATTIVITA' NETTE

 

(58  006)

(45  852)

Riserve

2.14

4  435

4  073

Importi da richiedere agli Stati membri (2)

2.15

(62  441)

(49  925)

ATTIVITA' NETTE

 

(58  006)

(45  852)

CONTO ECONOMICO

(in milioni di EUR)

 

Note

2014

2013 (in seguito a riclassificazione) (20)

ENTRATE

 

 

 

Entrate derivanti da transazioni non commerciali

 

 

 

Risorse RNL

3.1

1 04  688

1 10  194

Risorse proprie tradizionali

3.2

17  137

15  467

Risorse IVA

3.3

17  462

14  019

Ammende

3.4

2  297

2  757

Recupero spese

3.5

3  418

1  777

Altro

3.6

5  623

4  045

Totale

 

1 50  625

1 48  259

 

 

 

 

Entrate derivanti da operazioni commerciali

 

 

 

Entrate finanziarie

3.7

2  298

1  991

Altro

3.8

1  066

1  443

Totale

 

3  364

3  434

 

 

1 53  989

1 51  693

SPESE  (22)

 

 

 

Attuazione da parte degli Stati membri

3.9

 

 

Fondo europeo agricolo di garanzia

 

(44  465)

(45  067)

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e da altri strumenti per lo sviluppo rurale

 

(14  046)

(13  585)

Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione

 

(43  345)

(47  767)

Fondo sociale europeo

 

(12  651)

(12  126)

Altro

 

(2  307)

(1  525)

Attuazione da parte della Commissione e delle agenzie esecutive

3.10

(15  311)

(12  519)

Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE

3.11

(1  025)

(656)

Effettuate da paesi terzi e organizzazioni internazionali

3.11

(2  770)

(2  465)

Effettuate da altre entità

3.11

(1  799)

(1  694)

Costi personale e pensioni

3.12

(9  662)

(9  058)

Variazioni delle ipotesi attuariali relative alle prestazioni per i dipendenti

3.13

(9  170)

(2  033)

Oneri finanziari

3.14

(2  926)

(2  383)

Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate

3.15

(640)

(608)

Altri oneri

3.16

(5  152)

(4  572)

 

 

(1 65  269)

(1 56  058)

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO

 

(11  280)

(4  365)

PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

(in milioni di EUR)

 

Note

2014

2013

Risultato economico dell'esercizio

 

(11  280)

(4  365)

Flussi di cassa da attività operative

4.2

 

 

Ammortamento

 

61

48

Deprezzamento

 

408

401

(Aumento)/diminuzione prestiti

 

(1  298)

20

(Aumento)/diminuzione prefinanziamenti

 

6  844

(1  695)

(Aumento)/diminuzione crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

 

(1  898)

923

(Aumento)/diminuzione scorte

 

10

Aumento/(diminuzione) passività derivanti dalle pensioni e dalle prestazioni per i dipendenti

 

11  798

4  315

Aumento/(diminuzione) accantonamenti

 

414

(196)

Aumento/(diminuzione) passività finanziarie

 

1  146

(330)

Aumento/(diminuzione) debiti

 

6  967

14  655

Aumento/(diminuzione) ratei e risconti passivi

 

(309)

(12  154)

Eccedenza di bilancio 2011 considerata come entrata non monetaria nel 2012

 

(1  005)

(1  023)

Altri movimenti non monetari

 

130

(50)

Attività di investimento

4.3

 

 

(Aumento)/diminuzione attività immateriali e immobili, impianti e macchinari

 

(2  347)

(624)

(Aumento)/diminuzione investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile

 

(60)

43

(Aumento)/diminuzione attività finanziarie disponibili per la vendita

 

(1  536)

(1  142)

FLUSSI DI CASSA NETTI

 

8  035

(1  164)

Aumento/(diminuzione) netti contabilità liquide ed equivalenti

 

8  035

(1  164)

Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio

2.8

9  510

10  674

Disponibilità liquide ed equivalenti

2.8

17  545

9  510

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE ATTIVITÀ NETTE

(in milioni di EUR)

 

Riserve (A)

Importi da richiedere agli Stati membri (B)

Attività nette = (A)+(B)

 

Riserva per il valore equo

Altre riserve

Avanzo/(disavanzo) accumulato

Risultato economico dell'esercizio

SALDO AL 31 DICEMBRE 2012

150

3  911

(39  148)

(5  329)

(40  416)

Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia

46

(46)

Movimenti valore equo

(51)

(51)

Altri

12

(9)

3

Imputazione del risultato economico 2012

5

(5  334)

5  329

Risultato del bilancio 2012 accreditato agli Stati membri

(1  023)

(1  023)

Risultato economico dell'esercizio

(4  365)

(4  365)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2012

99

3  974

(45  560)

(4  365)

(45  852)

Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia

247

(247)

Movimenti valore equo

139

139

Altro

(24)

16

(8)

Imputazione del risultato economico 2013

(0)

(4  365)

4  365

Risultato del bilancio 2013 accreditato agli Stati membri

(1  005)

(1  005)

Risultato economico dell'esercizio

(11  280)

(11  280)

SALDO AL 31 DICEMBRE 2014

238

4  197

(51  161)

(11  280)

(58  006)

NOTE AI RENDICONTI FINANZIARI

1.   PRINCIPALI POLITICHE CONTABILI

1.1.   BASE GIURIDICA E NORME CONTABILI

I conti dell'UE sono tenuti conformemente alle disposizioni del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (EC, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1) (in appresso, il «regolamento finanziario») e del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012(GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1), recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario.

A norma dell'articolo 143 del regolamento finanziario, l'UE prepara i suoi rendiconti finanziari consolidati sulla base di norme contabili per competenza che derivano dai principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards, IPSAS). Tali norme contabili, adottate dal contabile della Commissione, devono essere applicate da tutte le istituzioni e da tutti gli organismi europei che rientrano attualmente nel perimetro di consolidamento, al fine di creare un corpus di norme uniformi per la tenuta, la valutazione e la presentazione dei conti e armonizzare il processo di stesura del bilancio e di consolidamento. I conti sono tenuti in euro per anno civile.

1.2.   PRINCIPI CONTABILI

L'obiettivo del bilancio è fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, le prestazioni e i flussi di cassa di un'entità che possono essere utili a un ampio numero di utilizzatori. Per un'entità pubblica come l'Unione europea gli obiettivi sono, nella fattispecie, fornire informazioni utili ai fini del processo decisionale e dimostrare l'affidabilità dell'entità in relazione alle risorse a essa affidate. Tali sono gli intendimenti che hanno guidato la stesura del presente documento.

Le considerazioni complessive (o principi contabili) da seguire nella redazione del bilancio sono elencate nella norma contabile dell'UE n. 2 e sono le stesse descritte nell'IPSAS 1, ossia: l'attendibilità della presentazione, la contabilità per competenza, la continuità delle attività, l'uniformità della presentazione, l'aggregazione, la compensazione e le informazioni comparative. Le caratteristiche qualitative dell'informativa finanziaria ai sensi dell'articolo 144 del regolamento finanziario sono la comprensibilità, la pertinenza, l'affidabilità e la comparabilità.

Per la preparazione dei rendiconti finanziari in conformità alle norme e ai principi suddetti, l'amministrazione deve effettuare stime riguardanti gli importi dichiarati di alcune voci dello stato patrimoniale e del conto economico, nonché le informazioni sugli strumenti finanziari e sulle attività e passività potenziali.

1.3.   CONSOLIDAMENTO

Ambito del consolidamento

I rendiconti finanziari consolidati dell'UE comprendono tutte le entità controllate (ovverosia le istituzioni UE (compresa la Commissione) e le agenzie UE), le collegate e le imprese comuni più importanti, ovvero 52 entità controllate, 7 imprese comuni e 1 collegata. Per l'elenco completo delle entità consolidate si rimanda alla nota 10 del bilancio dell'UE. Rispetto al 2013, l'ambito del consolidamento rimane invariato, ma 1 collegata è stata riclassificata come joint venture e in seguito alla fusione di altre 2 collegate l'entità risultante è stata classificata come joint venture.

Entità controllate

La decisione di includere un'entità nel perimetro di consolidamento si basa sul concetto di controllo. Le entità controllate sono entità in relazione alle quali l'UE ha, direttamente o indirettamente, il potere di gestire le politiche operative e finanziarie in maniera tale da poter trarre vantaggio dalle loro attività. Tale potere deve essere esercitabile attualmente. Le entità controllate sono consolidate secondo il metodo dell'integrazione globale. Il consolidamento inizia a decorrere dalla prima data in cui esiste il controllo e termina alla conclusione di tale controllo.

Gli indicatori di controllo più comuni all'interno dell'UE sono: la creazione dell'entità mediante i trattati istitutivi o il diritto derivato, il finanziamento dell'entità dal bilancio generale, l'esistenza di diritti di voto negli organi esecutivi, l'audit da parte della Corte dei conti europea e il discarico da parte del Parlamento europeo. È evidente che è necessaria la valutazione individuale di ogni entità per decidere se uno o tutti i criteri elencati in precedenza sono sufficienti per far scattare il controllo.

Secondo questa impostazione, le istituzioni (ad eccezione della Banca centrale europea — BCE) e le agenzie dell'UE (escludendo le agenzie dell'ex secondo pilastro) sono sotto il controllo esclusivo dell'UE e rientrano pertanto nel perimetro di consolidamento. Anche la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) in liquidazione è considerata un'entità controllata.

Tutte le operazioni e i saldi tra le entità controllate dell'Unione europea sono eliminati, mentre le perdite e gli utili non realizzati su tali operazioni non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati.

Imprese comuni

L'impresa comune costituisce un accordo contrattuale in base al quale l'UE e una o più parti (i «partecipanti all'impresa comune») s'impegnano in un'attività economica soggetta a controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione del controllo, diretto o indiretto, su un'attività stabilita per contratto che rappresenta una potenzialità di servizio. Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale (cfr. 1.5.4).

Entità collegate

Le entità collegate sono entità sulle quali l'UE esercita, direttamente o indirettamente, un'influenza significativa, ma non il controllo. S'intende per influenza significativa che l'UE detiene direttamente o indirettamente il 20 % o più dei diritti di voto. Le partecipazioni nelle entità collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale (cfr. 1.5.4).

Entità non consolidate i cui fondi sono gestiti dalla Commissione

I fondi del regime di assicurazione malattia per il personale dell'UE, il Fondo europeo di sviluppo e il Fondo di garanzia per i partecipanti sono gestiti dalla Commissione per conto di tali fondi; tuttavia, dato che non sono controllate dall'UE, tali entità non sono pertanto consolidate nel suo bilancio.

1.4.   BASE DELLA PREPARAZIONE

1.4.1.    Valuta e base per la conversione

Valuta funzionale e valuta di conto

Il bilancio è presentato in milioni di euro, la valuta funzionale e di conto dell'UE.

Operazioni e saldi

Le operazioni espresse in valuta estera sono convertite in euro con riferimento ai tassi di cambio in vigore alla data della transazione. Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono rilevati nel conto economico.

I metodi di conversione applicati sono diversi per immobili, impianti e macchinari e per le attività immateriali, la conversione in euro avviene al tasso vigente alla data del loro acquisto.

I saldi di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio vigenti al 31 dicembre:

Tassi di cambio Euro

Valuta

31.12.2014

31.12.2013

BGN

1,9558

1,9558

CZK

27,7350

27,4270

DKK

7,4453

7,4593

GBP

0,7789

0,8337

HRK

7,6580

7,6265

HUF

315,5400

297,0400

LVL

0,7028

LTL

3,4528

3,4528

PLN

4,2732

4,1543

RON

4,4828

4,4710

SEK

9,3930

8,8591

CHF

1,2024

1,2276

JPY

145,2300

144,7200

USD

1,2141

1,3791

Le variazioni del valore equo degli strumenti finanziari monetari espressi in valuta estera e classificati come disponibili per la vendita che si riferiscono a una differenza di conversione sono rilevate nel conto economico. Le differenze di conversione sulle attività e passività finanziarie non monetarie detenute al valore equo rilevato a conto economico sono rilevate nel conto economico. Le differenze di conversione relative agli strumenti finanziari non monetari classificati come disponibili per la vendita sono incluse nella riserva del valore equo.

1.4.2.    Impiego di stime

Conformemente ai principi IPSAS e ai principi contabili comunemente accettati (GAAP), il bilancio include necessariamente importi basati su stime e ipotesi formulate dall'amministrazione sulla base delle informazioni più affidabili disponibili. Un elenco non esaustivo degli ambiti è il seguente: gli importi delle passività relative alle prestazioni per i dipendenti, gli accantonamenti, il rischio finanziario relativo alle scorte e ai crediti, i ratei passivi e attivi, le attività e passività potenziali, il grado di riduzione di valore delle attività immateriali e di immobili, impianti e macchinari e gli importi indicati nelle note riguardanti gli strumenti finanziari. I risultati effettivi possono differire dalle stime. Le variazioni delle stime sono indicate nel periodo in cui se ne viene a conoscenza.

1.5.   STATO PATRIMONIALE

1.5.1.    Attività immateriali

Le licenze di software informatico acquistate sono iscritte al costo storico, detratti gli ammortamenti accumulati e le perdite per riduzione di valore. Tali attività sono ammortizzate secondo il metodo delle quote costanti in funzione della loro vita utile stimata. La vita utile stimata delle attività immateriali dipende dalla specifica durata di vita economica o giuridica determinata da un accordo. Le attività immateriali prodotte internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri dei principi contabili dell'Unione europea e si riferiscono soltanto alla fase di sviluppo dell'attività. I costi capitalizzabili comprendono tutti i costi direttamente imputabili che devono essere sostenuti per creare, produrre e preparare le attività nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dall'amministrazione. I costi associati alle attività di ricerca, i costi per lo sviluppo non capitalizzabili e i costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti.

1.5.2.    1.5.2 Immobili, impianti e macchinari

Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono registrati al costo storico, detratti il deprezzamento accumulato e le perdite per riduzione di valore. Il costo storico comprende le spese direttamente riconducibili all'acquisizione, alla costruzione o al trasferimento dei beni.

I costi successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o contabilizzati, se del caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno all'UE e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto economico dell'esercizio durante il quale sono stati sostenuti.

I terreni e le opere d'arte non sono ammortizzati in quanto ritenuti avere una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono ammortizzate in quanto tali attività non sono ancora disponibili per l'uso. L'ammortamento delle altre attività è calcolato utilizzando il metodo dell'ammortamento lineare per imputare i relativi costi meno il loro valore residuo in base alla vita utile stimata, nella fattispecie:

Tipo di attività

Tasso di deprezzamento lineare

Immobili

dal 4 % al 10 %

Impianti e macchinari

dal 10 % al 25 %

Mobilio e mezzi di trasporto

dal 10 % al 25 %

Altri impianti e accessori

dal 10 % al 33 %

Materiale informatico (hardware)

dal 25 % al 33 %

Altro

dal 10 % al 33 %

Le perdite o gli utili relativi alle cessioni sono determinati raffrontando le entrate, al netto delle spese di vendita, con il valore contabile dell'attività ceduta e sono inclusi nel conto economico.

Leasing

I contratti di locazione di attività materiali, nei quali l'UE ha sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla proprietà, sono classificati come leasing finanziario. I leasing finanziari sono capitalizzati alla data d'inizio del leasing al minore fra il valore equo dell'attività locata e il valore attuale dei canoni minimi di leasing. Ogni canone di leasing è suddiviso tra gli oneri finanziari e quelli inerenti all'ammortamento della passività in maniera tale da ottenere un tasso costante sulle passività residue. Le obbligazioni di locazione, al netto degli oneri finanziari, sono incluse nella voce «passività finanziarie» (non correnti e correnti). La parte di interessi del costo finanziario è imputata al conto economico in riferimento al periodo di locazione, in modo da produrre un tasso di interesse periodico costante sulla passività residua per ciascun periodo. Le attività detenute mediante leasing finanziario sono ammortizzate sul periodo più breve tra la vita utile dell'attività e la durata del leasing.

I contratti di locazione nei quali al locatore spetta una parte significativa dei rischi e dei vantaggi inerenti la proprietà sono classificati come leasing operativo. I pagamenti effettuati nel quadro di leasing operativi sono imputati al conto economico su base lineare per il periodo del leasing.

1.5.3.    Riduzione del valore di attività non finanziarie

Le attività che hanno una vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento/deprezzamento e sono verificate annualmente per riduzione di valore. Le attività soggette ad ammortamento/deprezzamento sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È contabilizzata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività e il relativo importo recuperabile (servizio). L'importo recuperabile (servizio) è il più elevato tra il valore equo dell'attività, detratti i costi di vendita, e il valore d'uso.

Il valore residuo delle attività immateriali, degli immobili, degli impianti e dei macchinari e il loro periodo di vita utile è rivisto e, se necessario, rettificato almeno una volta all'anno. Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore all'importo recuperabile (servizio) stimato, tale valore è immediatamente ridotto all'importo recuperabile (servizio). Se i motivi delle riduzioni di valore rilevate in anni precedenti non sono più validi, le perdite per riduzione di valore vengono rettificate di conseguenza.

1.5.4.    Investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile

Partecipazioni in collegate e in imprese comuni

Le partecipazioni nelle imprese comuni sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale e sono inizialmente rilevate al prezzo di costo. La partecipazione dell'UE nei risultati delle sue entità collegate e imprese comuni è rilevata nel conto economico e la sua quota nei movimenti relativi alle riserve è rilevata nelle riserve. Il costo iniziale più tutti i movimenti (ulteriori contributi, quota dei risultati economici e movimenti nelle riserve, riduzioni di valore e dividendi) danno il valore contabile dell'entità associata o dell'impresa comune nel bilancio alla data di riferimento dello stato patrimoniale. I dividendi ricevuti da un'entità collegata o da un'impresa comune riducono il valore contabile dell'attività.

Se la quota dell'UE o il deficit di un'impresa comune è uguale o superiore alla propria partecipazione nell'impresa comune, l'UE cessa di rilevare la propria quota rispetto alle perdite ulteriori («perdite non rilevate»). La quota di perdite non rilevata è il risultato di un esercizio contabile tecnico necessario quando si utilizza il metodo dell'adeguamento contabile. Tali perdite non rilevate non rappresentano perdite per l'UE e sono dovute al fatto che il rilevamento delle spese avviene di norma prima dell'aumento di capitale per il contributo in natura dei partecipanti diversi dall'UE.

Le perdite e gli utili non realizzati relativi alle operazioni tra l'UE e le sue collegate o imprese comuni non sono significativi e di conseguenza non sono stati eliminati. I principi contabili applicati dalle collegate e dalle imprese comuni possono differire da quelli adottati dall'UE per operazioni ed eventi simili in circostanze analoghe.

Se vi sono indicazioni di una riduzione di valore, è necessario procedere ad una svalutazione all'importo recuperabile più basso. L'importo recuperabile si determina come descritto al punto 1.5.3. Se successivamente il motivo della riduzione di valore non è più valido, la perdita per riduzione di valore viene rettificata al valore contabile che sarebbe stato determinato qualora non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.

Laddove l'UE detiene una percentuale pari o superiore al 20 % di un fondo di capitale di rischio, essa non mira a esercitare un'influenza significativa. Tali fondi sono pertanto trattati come strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita.

1.5.5.    Attività finanziarie

Classificazione

L'UE classifica le proprie attività finanziarie nelle seguenti categorie: attività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico; finanziamenti e crediti; investimenti posseduti sino alla scadenza e attività finanziarie correnti disponibili per la vendita. La classificazione degli strumenti finanziari è stabilita in sede di rilevazione iniziale e sottoposta a ulteriore valutazione in sede di chiusura di ciascun bilancio.

(i)   Attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico

Un'attività finanziaria è classificata in questa categoria se acquisita principalmente a scopo di vendita a breve termine ovvero se così è stata designata dall'UE. Anche gli strumenti derivati sono classificati in questa categoria. Le attività che rientrano in questa categoria sono classificate come attività correnti qualora se ne preveda il realizzo entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio. Nel corso dell'esercizio finanziario considerato, l'UE non ha detenuto attività finanziarie appartenenti a questa categoria.

(ii)   Prestiti e crediti

I prestiti e i crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili non quotati in un mercato attivo. Si creano quando l'UE fornisce fondi, beni o servizi direttamente a un debitore senza l'intenzione di utilizzare il credito a fini di negoziazione. Essi sono registrati fra le attività non correnti, salvo quando la scadenza rientra nei 12 mesi successivi alla data del bilancio, anche se la data di scadenza dell'intero prestito supera di più di 12 mesi la data del bilancio.

(iii)   Investimenti detenuti fino a scadenza

Gli investimenti detenuti fino a scadenza sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenze fisse che l'UE può e intende detenere fino alla scadenza. Nel corso dell'esercizio finanziario considerato, l'UE non ha detenuto investimenti appartenenti a questa categoria.

(iv)   Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono strumenti non derivati che rientrano in questa categoria o non sono classificati in nessuna delle altre categorie. Sono classificate come attività correnti o non correnti a seconda del periodo di tempo in cui l'UE intende cederle, che solitamente corrisponde alla vita residua alla data di riferimento del bilancio. Anche gli investimenti in entità non consolidate e altri investimenti azionari (ad esempio le operazioni su capitali di rischio) non contabilizzati con il metodo dell'equivalenza patrimoniale sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita.

Rilevazione e valutazione iniziali

Le acquisizioni e le vendite di attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, detenute fino alla scadenza e disponibili per la vendita, sono rilevate alla data di negoziazione, ovvero alla data alla quale l'UE si impegna ad acquistare o a vendere l'attività. I prestiti sono rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. I prestiti sono rilevati quando il contante viene erogato ai mutuatari. Gli strumenti finanziari sono rilevati inizialmente in base al valore equo, maggiorato dei costi delle operazioni per tutte le attività finanziarie non contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico. Le attività finanziarie contabilizzate al valore equo rilevato a conto economico sono inizialmente rilevate al valore equo, mentre i costi delle operazioni sono rilevati a conto economico.

Il valore equo di un'attività finanziaria al momento della rilevazione iniziale è normalmente il prezzo dell'operazione (ovvero il valore equo del corrispettivo percepito). Tuttavia, quando viene concesso un prestito a lungo termine a tasso zero o a un tasso inferiore a quello di mercato, il suo valore equo può essere stimato pari al valore attuale di tutte le entrate future, calcolato sulla base del tasso di interesse prevalente nel mercato per strumenti simili con analogo rating di credito.

I prestiti concessi sono valutati al loro importo nominale, che è considerato il valore equo del prestito. I motivi sono i seguenti:

il mercato per le attività di concessione di prestiti dell'UE è molto specifico e diverso dal mercato di capitale utilizzato per emettere titoli commerciali o titoli di Stato. Poiché i prestatori che operano in tali mercati hanno l'opportunità di scegliere investimenti alternativi, nei prezzi di mercato si tiene conto di questa circostanza. L'opportunità di effettuare investimenti alternativi non esiste tuttavia per l'Unione europea, alla quale non è consentito investire denaro sui mercati di capitali; essa ha soltanto la possibilità di contrarre prestiti di fondi al fine di concedere prestiti allo stesso tasso. Ne consegue che l'Unione europea non dispone di un'opzione alternativa di investimento o di erogazione di prestiti per gli importi presi a prestito. Non esiste quindi un costo di opportunità né una base di confronto con i tassi di mercato. In effetti, l'operazione di prestito dell'Unione europea rappresenta di per sé il mercato. In sostanza, poiché «l'opzione» del costo di opportunità non è applicabile, il prezzo di mercato non rispecchia correttamente l'essenza delle operazioni di prestito dell'Unione europea. Non è opportuno pertanto determinare il valore equo dei prestiti dell'Unione europea in riferimento ai titoli commerciali o ai titoli di Stato;

inoltre, poiché non esistono un mercato attivo o operazioni simili paragonabili, il tasso di interesse che l'UE deve utilizzare per calcolare il valore equo delle proprie operazioni di prestito nell'ambito dei prestiti a titolo del meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF), della bilancia dei pagamenti (BdP) e di altri prestiti simili, deve essere il tasso di interesse applicato;

inoltre, per tali prestiti, esistono effetti compensativi tra prestiti erogati e prestiti assunti dovuti al loro carattere di prestiti back-to-back. Pertanto, l'interesse effettivo per il prestito erogato è pari al tasso d'interesse effettivo per il relativo prestito assunto. I costi di transazione sostenuti dall'UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto economico.

Gli strumenti finanziari sono eliminati contabilmente quando i diritti di ricevere i flussi di cassa che ne derivano sono scaduti o sono stati ceduti e quando l'UE ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e i vantaggi inerenti alla proprietà.

Valutazione successiva

(i)

Le attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo della categoria «strumenti finanziari valutati al valore equo rilevato a conto economico» sono inclusi nel conto economico nel periodo in cui insorgono.

(ii)

I prestiti e i crediti e gli investimenti detenuti fino a scadenza sono contabilizzati al costo ammortizzato secondo il metodo dell'interesse effettivo. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, viene applicato il medesimo tasso di interesse ai prestiti assunti e ai prestiti concessi dato che i prestiti concessi hanno le caratteristiche di operazioni «back-to-back» e le differenze tra le condizioni e gli importi dei prestiti concessi e di quelli assunti non sono significative. I costi di transazione sostenuti dall'UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto economico.

(iii)

Investimenti detenuti fino a scadenza — attualmente l'UE non detiene investimenti appartenenti a questa categoria.

(iv)

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono successivamente contabilizzate al valore equo. Gli utili e le perdite derivanti da variazioni del valore equo delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati nella riserva del valore equo. Quando le attività classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita sono eliminate contabilmente o subiscono una riduzione di valore, gli adeguamenti cumulativi del valore equo rilevati in precedenza nella riserva del valore equo sono rilevati nel conto economico. L'interesse sulle attività finanziarie disponibili per la vendita calcolato secondo il criterio dell'interesse effettivo è rilevato nel conto economico. I dividendi relativi agli strumenti di equity disponibili per la vendita sono rilevati una volta accertato il diritto dell'Unione di ricevere il pagamento.

Il valore equo degli investimenti quotati nei mercati attivi è basato sul prezzo di offerta corrente. Qualora il mercato per un'attività finanziaria non sia attivo (come nel caso di titoli non quotati in borsa), l'UE stabilisce un valore equo ricorrendo a tecniche di valutazione. Tali tecniche includono l'utilizzo di operazioni svolte alle normali condizioni del mercato, il riferimento ad altri strumenti sostanzialmente analoghi, l'analisi dei flussi di cassa attualizzati, i modelli per la misurazione del prezzo delle opzioni e altre tecniche di valutazione comunemente in uso fra gli operatori di mercato.

Qualora il valore equo degli investimenti in strumenti di equity che non hanno prezzi di mercato quotati in un mercato attivo non sia misurabile in maniera affidabile, tali investimenti sono valutati al costo detraendo le riduzioni di valore.

Riduzione di valore delle attività finanziarie

Alla data di chiusura di ciascun bilancio, l'UE valuta il sussistere di elementi concreti a riprova della riduzione di valore di un'attività finanziaria. Un'attività finanziaria subisce una riduzione di valore e insorgono perdite per riduzione di valore solo qualora si riscontrino elementi concreti che indicano una riduzione del valore a seguito di uno o più eventi verificatisi dopo la rilevazione iniziale dell'attività e tale evento (o eventi) di perdita produca effetti sui flussi di cassa futuri stimati per l'attività finanziaria in questione che è possibile stimare in modo affidabile.

(a)   Attività contabilizzate al costo ammortizzato

Quando esistono elementi concreti che attestano il verificarsi di una perdita per riduzione di valore di prestiti o crediti ovvero di investimenti detenuti fino a scadenza contabilizzati al costo ammortizzato, l'importo di detta perdita è calcolato come la differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati (a eccezione delle future perdite di credito non sostenute) calcolato in base al tasso d'interesse effettivo originario dell'attività finanziaria. Il valore contabile dell'attività è ridotto e l'importo della perdita è rilevato nel conto economico. Laddove un prestito o un investimento detenuto fino a scadenza ha un tasso di interesse variabile, il tasso di sconto per la quantificazione delle perdite per riduzione di valore corrisponde al tasso d'interesse effettivo corrente stabilito in base al contratto. Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un'attività finanziaria con pegno riflette i flussi finanziari che possono risultare dal pignoramento meno i costi per l'ottenimento e la vendita del pegno, a seconda se il pignoramento sia probabile o meno. Se in un periodo successivo l'importo della perdita per riduzione di valore diminuisce e tale diminuzione può essere oggettivamente ricondotta a un evento verificatosi dopo la contabilizzazione della riduzione di valore, la perdita per riduzione di valore rilevata in precedenza è rettificata nel conto economico.

(b)   Attività contabilizzate al valore equo

Nel caso di investimenti azionari classificati come disponibili per la vendita, per la determinazione della perdita di valore dei titoli si prende in considerazione una riduzione permanente (prolungata) o significativa del valore equo del titolo al di sotto del suo costo. Laddove esistano elementi certi in relazione alle attività finanziarie disponibili per la vendita, la perdita cumulativa — calcolata come differenza tra costo di acquisizione e valore equo attuale, detratte eventuali perdite per riduzione di valore dell'attività finanziaria in questione in precedenza rilevate nel conto economico — viene eliminata dalle riserve e contabilizzata nel conto economico. Le perdite per riduzione di valore rilevate nel conto economico su strumenti di equity non sono rettificate nel conto economico. Se, in un periodo successivo, il valore equo di un titolo di debito classificato come disponibile per la vendita aumenta e tale incremento può essere oggettivamente ricondotto a un evento verificatosi dopo la rilevazione della perdita per riduzione di valore, la perdita è rettificata nel conto economico.

Investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio

Gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita e di conseguenza sono riportati al valore equo con utili e perdite derivanti dalle variazioni del valore equo (comprese le differenze di conversione) rilevate nella riserva del valore equo. Giacché non hanno una quotazione di mercato in un mercato attivo, gli investimenti in fondi di investimento in capitale di rischio sono valutati voce per voce al minore tra il costo e la quota proporzionale del valore dell'attivo netto. Gli utili latenti derivanti dalla valutazione al valore equo sono rilevati nelle riserve e le perdite latenti sono valutate ai fini di una riduzione di valore in modo da determinare se rilevarle nel conto economico come perdite per riduzione di valore oppure come variazioni della riserva del valore equo.

1.5.6.    Scorte

Le scorte sono valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Il costo è calcolato utilizzando il metodo first-in, first-out (FIFO). Il costo dei prodotti finiti e di quelli in corso di produzione comprende le materie prime, la manodopera diretta, altri costi direttamente imputabili e i relativi costi generali di produzione (in base alla normale capacità operativa). Il valore netto di realizzo corrisponde al prezzo di vendita stimato nel normale corso delle attività commerciali detratti i costi di completamento e quelli di vendita. Quando le scorte sono destinate alla distribuzione gratuita o a un prezzo simbolico, sono valutate al minore fra il costo e il costo di sostituzione attuale. Il costo di sostituzione attuale è il costo che l'UE dovrebbe sostenere per acquistare l'attività alla data di riferimento del bilancio.

1.5.7.    Prefinanziamenti

Il prefinanziamento è un pagamento effettuato allo scopo di fornire al beneficiario un anticipo in contanti, ovvero un fondo cassa. Può essere suddiviso in una serie di pagamenti da effettuare entro un termine stabilito nello specifico accordo di prefinanziamento. Il fondo cassa o anticipo viene restituito o utilizzato per gli scopi per cui era stato corrisposto entro i termini fissati nell'accordo. Se non sostiene spese ammissibili, il beneficiario ha l'obbligo di restituire l'anticipo di prefinanziamento all'UE. L'ammontare del prefinanziamento può essere ridotto (in tutto o in parte) in funzione dell'accettazione dei costi ammissibili (che sono rilevati come spese) e degli eventuali rimborsi.

Alla fine dell'esercizio finanziario, gli importi dei prefinanziamenti in essere sono valutati sulla base degli importi iniziali versati, detraendo: gli importi restituiti, gli importi ammissibili rilevati, gli importi ammissibili stimati non ancora liquidati alla fine dell'esercizio e le riduzioni di valore.

Gli importi definiti nel regolamento finanziario come «strumenti finanziari nell'ambito della gestione concorrente» sono classificati, da un punto di vista contabile, come prefinanziamenti. Questi importi di prefinanziamento sono valutati sulla base degli importi iniziali versati agli Stati membri meno una stima degli importi utilizzati.

L'interesse relativo ai prefinanziamenti è rilevato al momento della riscossione, conformemente alle disposizioni del relativo accordo. Al termine dell'esercizio contabile viene fatta una stima dei ratei di interessi attivi, sulla scorta delle informazioni più attendibili, che successivamente viene inclusa nel bilancio.

1.5.8.    Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

Poiché le norme contabili dell'UE richiedono una presentazione separata per le transazioni non commerciali e per le transazioni commerciali, ai fini della compilazione dei conti, i crediti sono definiti come derivanti da transazioni commerciali e gli importi recuperabili sono definiti come derivanti da transazioni non commerciali che non rientrano in un contratto (importi recuperabili sovrani).

I crediti derivanti da transazioni commerciali soddisfano la definizione di strumenti finanziari e sono pertanto classificati come prestiti e crediti e misurati di conseguenza (cfr. 1.5.5). Le informazioni di cui alle note relative agli strumenti finanziari riguardanti i crediti derivanti da transazioni commerciali comprendono ratei e risconti attivi derivanti da transazioni, non avendo questi carattere significativo.

Gli importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali sono contabilizzati all'importo originale (corretto per tenere conto degli interessi e delle sanzioni) meno la svalutazione per la riduzione di valore. Si stabilisce una svalutazione per riduzione di valore degli importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali laddove sussistono elementi obiettivi che indicano che l'UE non sarà in grado di riscuotere la totalità degli importi dovuti entro le scadenze previste originariamente per detti importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali. L'importo della svalutazione è pari alla differenza tra il valore contabile del credito e l'importo recuperabile. L'importo della svalutazione è rilevato nel conto economico. Viene altresì effettuata una svalutazione generale, basata sull'esperienza passata, per gli ordini di recupero pendenti non ancora soggetti a una svalutazione specifica. Si rimanda alla nota 1.5.14 per il trattamento dei ratei attivi a fine esercizio. Gli importi esposti e indicati come importi recuperabili derivanti da operazioni non commerciali non sono strumenti finanziari in quanto non derivano da un contratto. Tuttavia, nelle note ai rendiconti finanziari, gli importi recuperabili derivanti da transazioni non commerciali sono indicati assieme a crediti derivanti da operazioni commerciali, se del caso.

1.5.9.    Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide e gli equivalenti sono strumenti finanziari e sono classificate come attività finanziarie disponibili per la vendita. Essi comprendono il contante, i depositi bancari a vista, altri investimenti a breve termine ad alta liquidità con scadenze originarie pari o inferiori ai tre mesi.

1.5.10.    Pensioni e altre prestazioni per i dipendenti

Obblighi pensionistici

L'UE gestisce un regime pensionistico a prestazioni definite. Mentre i membri del personale contribuiscono, tramite detrazioni dalle loro retribuzioni, a coprire un terzo del costo previsto di tali prestazioni, la passività a titolo del regime pensionistico non è finanziata. La passività rilevata a bilancio in relazione al regime pensionistico a prestazioni definite è pari al valore attuale dell'obbligazione a prestazioni definite alla data di riferimento del bilancio. L'obbligazione a prestazioni definite è calcolata da attuari secondo il metodo della proiezione unitaria del credito. Il valore attuale dell'obbligazione a prestazioni definite è determinato attualizzando i futuri flussi finanziari in uscita stimati sulla base dei tassi di interesse di obbligazioni di Stato espresse nella valuta in cui saranno pagate le prestazioni e con termini di scadenza prossimi ai termini delle relative passività pensionistiche.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da rettifiche e variazioni apportate alle ipotesi attuariali sono immediatamente rilevati nel conto economico. I costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate sono immediatamente rilevati nel conto economico, a meno che le variazioni apportate al regime pensionistico siano subordinate alla permanenza in servizio dei dipendenti per un determinato periodo di tempo (periodo di maturazione). In tal caso, detti costi previdenziali sono ammortizzati con il metodo delle quote costanti lungo il periodo di maturazione.

Prestazioni di malattia successive alla fine del rapporto di lavoro

L'UE fornisce al proprio personale prestazioni di malattia consistenti nel rimborso delle spese mediche. Per la gestione quotidiana è stato creato un fondo distinto. I membri del personale in attività o in pensione, i vedovi e i loro aventi diritto beneficiano di questo regime. Le prestazioni concesse ai «non attivi» (pensionati, orfani, ecc.) sono classificate come «Prestazioni successive alla fine del rapporto di lavoro». Data la natura di tali prestazioni, è necessario un calcolo attuariale. La passività a bilancio è determinata sulle stesse basi dell'obbligazione pensionistica (cfr. sopra).

1.5.11.    Accantonamenti

Gli accantonamenti sono rilevati quando l'UE ha un'obbligazione attuale, giuridica o implicita, a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all'obbligazione si renda necessaria un'uscita di risorse di cui è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L'ammontare dell'accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all'obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio. Quando l'accantonamento include un ampio numero di voci, l'obbligazione è stimata ponderando tutti i possibili risultati con le relative probabilità (metodo del «valore atteso»).

1.5.12.    Passività finanziarie

Le passività finanziarie sono classificate come passività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico o come passività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. I prestiti sono costituiti da prestiti concessi da istituti di credito e da debiti rappresentati da certificati. I prestiti sono inizialmente rilevati al valore equo, ovvero le entrate della loro emissione (valore equo del corrispettivo percepito), al netto dei costi di operazione sostenuti, e successivamente contabilizzati al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo; le differenze tra le entrate, al netto dei costi di operazione, e il valore di rimborso sono rilevate nel conto economico lungo la durata del prestito utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le passività finanziarie sono classificate come passività non correnti, ad eccezione delle scadenze inferiori a 12 mesi a decorrere dalla data di riferimento del bilancio. Nel caso di prestiti concessi con fondi presi a prestito, il metodo del tasso di interesse effettivo non può essere applicato ai prestiti assunti e ai prestiti erogati, per ragioni di rilevanza relativa. I costi di transazione sostenuti dall'UE e successivamente addebitati al beneficiario del prestito sono rilevati direttamente nel conto economico.

Le passività finanziarie classificate al valore equo rilevato a conto del risultato economico includono i derivati quando il loro valore equo è negativo. A esse si applica il medesimo trattamento contabile riservato alle attività finanziarie valutate al valore equo rilevato a conto economico, cfr. nota 1.5.5. Nel corso dell'esercizio finanziario considerato, l'UE non ha detenuto passività finanziarie appartenenti a questa categoria.

1.5.13.    Debiti

Una parte considerevole dei debiti dell'UE non riguarda operazioni commerciali, quali l'acquisto di beni o servizi, ma consiste in richieste di rimborso spese presentate da beneficiari di sovvenzioni o di altri finanziamenti dell'UE (transazioni non commerciali) e non evase. Tali richieste sono registrate come debiti per l'importo richiesto al ricevimento della dichiarazione di spesa. In seguito alla verifica e all'accettazione dei costi ammissibili, i debiti sono valutati all'importo accettato e ammissibile.

I debiti derivanti dall'acquisizione di beni e servizi sono rilevati al ricevimento della fattura per l'importo originario, mentre le relative spese sono contabilizzate al momento della consegna e dell'accettazione delle forniture o dei servizi da parte dell'UE.

1.5.14.    Ratei e risconti attivi e passivi

Le transazioni e gli eventi sono rilevati nel bilancio nel periodo al quale si riferiscono. Alla chiusura dell'esercizio, qualora non sia ancora stata emessa la fattura ma il servizio sia stato prestato o le forniture siano state consegnate dall'UE ovvero esista un accordo contrattuale (per esempio in riferimento a un trattato), viene rilevato in bilancio un rateo attivo. Inoltre, al termine dell'esercizio, qualora sia stata emessa una fattura ma i servizi non siano ancora stati prestati o le forniture non siano ancora state consegnate, l'entrata è oggetto di un risconto e rilevata nell'esercizio successivo.

Anche le spese sono contabilizzate nel periodo al quale si riferiscono. Alla fine dell'esercizio, i ratei passivi sono rilevati in base all'importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi viene effettuato in conformità alle linee guida pratiche e operative dettagliate pubblicate dalla Commissione per garantire che il bilancio fornisca un quadro fedele dei fenomeni economici e di altra natura che intende rappresentare.

1.6.   CONTO ECONOMICO

1.6.1.    Entrate

ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI

La maggior parte delle entrate dell'UE deriva da transazioni non commerciali:

Risorse basate sull'RNL e risorse IVA

Le entrate sono rilevate per il periodo per il quale la Commissione invia una richiesta di fondi agli Stati membri domandando il loro contributo. Esse sono quantificate in base al rispettivo «importo richiesto». Poiché le risorse IVA e RNL sono basate su stime dei dati relativi all'esercizio contabile in oggetto, esse sono soggette a revisione per tenere conto delle variazioni intervenute fino alla data in cui gli Stati membri comunicano i dati definitivi. L'effetto di una variazione delle stime è contabilizzato quando si determina l'avanzo o il disavanzo netto relativo al periodo in cui detta variazione è intervenuta.

Risorse proprie tradizionali

I crediti derivanti da transazioni non commerciali e le relative entrate sono rilevati al momento dell'invio da parte degli Stati membri delle relative relazioni mensili «A» (comprendenti i diritti riscossi e gli importi dovuti che sono garantiti e non contestati). Alla data di riferimento del bilancio, le entrate riscosse dagli Stati membri relativamente al periodo in questione ma non ancora versate alla Commissione sono stimate e rilevate come ratei attivi. Gli estratti trimestrali «B», trasmessi dagli Stati membri (comprendenti i diritti né riscossi né garantiti, nonché gli importi garantiti che sono stati contestati dal debitore), sono rilevati come entrate dopo aver detratto i costi di riscossione. Inoltre, è rilevata una riduzione di valore pari all'importo del mancato recupero stimato.

Ammende

Le entrate derivanti dalle ammende sono rilevate quando l'Unione europea adotta la decisione di comminare un'ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario. In caso di dubbi riguardo alla solvibilità di un'impresa, viene rilevata una riduzione di valore sul diritto. Dopo la decisione di comminare un'ammenda, il debitore dispone di un termine di due mesi dalla notifica per:

accettare la decisione e quindi pagare l'importo dell'ammenda nei termini prescritti; l'importo è incassato dall'UE in via definitiva, oppure

non accettare la decisione e presentare un ricorso dinanzi alla giurisdizione dell'UE.

Tuttavia, anche se si presenta ricorso, l'importo in capitale dell'ammenda deve essere pagato entro i tre mesi prescritti poiché il ricorso non ha effetto sospensivo (articolo 278 del trattato UE) oppure, a talune condizioni e previo consenso del contabile della Commissione, il debitore può presentare una garanzia bancaria per l'importo.

Se l'impresa presenta un ricorso contro la decisione e ha già provveduto a pagare in via provvisoria l'ammenda, l'importo dell'ammenda è registrato come passività potenziale. Tuttavia, dato che il ricorso nei confronti di una decisione dell'UE da parte del destinatario dell'ammenda non ha effetto sospensivo, la liquidità percepita viene utilizzata per estinguere l'importo recuperabile. Quando è fornita una garanzia in sostituzione del pagamento, l'ammenda resta contabilizzata come importo recuperabile. Qualora appaia probabile che il Tribunale emetta una sentenza sfavorevole nei confronti dell'UE, viene rilevato un accantonamento per far fronte a detto rischio. Laddove invece sia stata presentata una garanzia, l'importo recuperabile viene svalutato nella misura necessaria. Gli interessi accumulati, percepiti dalla Commissione sui conti bancari in cui confluiscono i pagamenti, vengono contabilizzati come entrate, e le passività potenziali subiscono un incremento proporzionale.

A partire dal 2010, gli importi delle ammende incassate in via provvisoria sono gestiti dalla Commissione in un fondo appositamente creato (BUFI) e investiti in strumenti finanziari classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita.

ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI

Le entrate derivanti dalla vendita di beni e servizi vengono rilevate quando i rischi e i vantaggi significativi inerenti la proprietà dei beni sono trasferiti all'acquirente. Il rilevamento delle entrate relative a un'operazione riguardante la fornitura di servizi avviene in funzione dello stadio di realizzazione dell'operazione alla data di riferimento del bilancio.

Interessi attivi e passivi

Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico in base al metodo del tasso d'interesse effettivo. Questo metodo permette di calcolare il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria e di distribuire gli interessi attivi e passivi nel periodo pertinente. Nel calcolare il tasso di interesse effettivo, l'UE stima i flussi di cassa prendendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio le possibilità di pagamento anticipato) senza considerare tuttavia le future perdite di credito. Il computo comprende tutte le ammende e i punti versati o riscossi tra le parti contraenti, che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, così come i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Laddove un'attività finanziaria, o un gruppo di attività finanziarie simili, sia stata svalutata in seguito a una perdita per riduzione di valore, gli interessi attivi sono rilevati utilizzando il tasso di interesse applicato per attualizzare i flussi di cassa futuri al fine di quantificare la perdita per riduzione di valore.

Ricavi da dividendi

Le entrate da dividendi sono rilevate quando è stabilito il diritto di ricevere il pagamento.

1.6.2.    Spese

Le spese derivanti da transazioni non commerciali rappresentano la maggior parte delle spese dell'Unione europea. Tali spese si riferiscono a trasferimenti a favore di beneficiari e possono essere di tre tipi: diritti, trasferimenti nel quadro di contratti e sovvenzioni, contributi e donazioni.

I trasferimenti sono rilevati come spese nel periodo in cui gli eventi che hanno dato luogo al trasferimento si sono verificati, a condizione che la natura di tale trasferimento sia ammessa dal regolamento (regolamento finanziario, statuto del personale, o altro regolamento) o che sia stato sottoscritto un accordo che autorizza il trasferimento; che il beneficiario soddisfi gli eventuali criteri di ammissibilità e che sia possibile fare una stima ragionevole dell'importo.

Quando si ricevono richieste di pagamento o dichiarazioni di spesa conformi ai criteri di rilevazione, il trasferimento è rilevato come spesa per l'importo ammissibile. Alla chiusura dell'esercizio, le spese ammissibili sostenute dovute ai beneficiari ma non ancora dichiarate sono stimate e contabilizzate come ratei passivi.

Le spese derivanti da transazioni commerciali associate all'acquisto di beni e servizi sono rilevate quando le forniture sono consegnate e accettate dall'UE. Esse sono valutate al costo originario della fattura.

1.7.   ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI

1.7.1.    Attività potenziali

Un'attività potenziale è una possibile attività derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti su cui l'UE non esercita un controllo completo. Un'attività potenziale è oggetto di informativa quando è probabile l'afflusso di vantaggi economici o possibili servizi.

1.7.2.    Passività potenziali

Una passività potenziale è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui l'UE non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un'obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessaria un'uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l'obbligazione, oppure, in circostanze rare, l'ammontare dell'obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.

2.   NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVITÀ

2.1.   ATTIVITÀ IMMATERIALI

in milioni di EUR

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2013

474

Incrementi

104

Cessioni

(2)

Trasferimenti fra categorie di attività

0

Altre modifiche

1

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2014

577

Ammortamenti accumulati al 31 dicembre 2013

(236)

Spese di ammortamento per l'esercizio

(61)

Cessioni

2

Trasferimenti fra categorie di attività

0

Altre modifiche

0

Ammortamenti accumulati al 31 dicembre 2014

(295)

Valore contabile netto al 31 dicembre 2014

282

Valore contabile netto al 31 dicembre 2013

237

Gli importi di cui sopra si riferiscono essenzialmente a software informatici.

2.2.   IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

L'aumento di immobili, impianti e macchinari è dovuto principalmente al fatto che, a seguito della firma dell'accordo di delega relativo a Copernicus con l'Agenzia spaziale europea (ESA) nel corso del 2014, attività del programma Copernico (ex GMES) di valore pari a 1  525 milioni di EUR sono state trasferite dall'ESA alla Commissione. In conformità del regolamento Copernicus, adottato nel 2014, l'UE ha assunto la responsabilità del programma Copernicus e deve quindi rilevare le corrispondenti attività nel proprio stato patrimoniale. 297 milioni di EUR relativi al satellite Sentinel 1A sono stati rilevati come attività alla rubrica impianti e macchinari, mentre 1  228 milioni di EUR relativi agli altri satelliti attualmente in costruzione sono stati rilevati come attività in costruzione. Copernicus è il programma europeo di osservazione della terra e si articola in una componente spaziale, che comprende sei serie di satelliti e strumenti di osservazione della terra, una componente in situ, composta da numerosi sensori posizionati a terra, in mare e in aria, e da una componente di servizi. Copernicus fornisce i seguenti servizi: monitoraggio atmosferico, monitoraggio dei cambiamenti climatici, monitoraggio del territorio, monitoraggio marino e gestione delle emergenze e applicazioni di sicurezza.

Al 31 dicembre 2014 risultano inoltre inclusi alla voce «attività in costruzione»1  478 milioni di EUR (2013: 1  041 milioni di EUR) di attività relative al progetto Galileo, il sistema globale UE di radionavigazione via satellite (GNSS) in costruzione con l'assistenza dell'ESA. Durante l'esercizio è stato rilevato come spesa un importo di 17 milioni di EUR di costi per lo sviluppo non capitalizzabili.

Immobili, impianti e macchinari

in milioni di EUR

 

Terreno e fabbricati

Impianti e macchinari

Mobilio e mezzi di trasporto

Materiale informatico (hardware)

Altro

Leasing finanziari

Attività in costruzione

Totale

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2013

4  660

608

233

596

248

2  692

1  599

10  635

Incrementi

30

342

18

59

31

9

1  779

2  267

Cessioni

(9)

(58)

(20)

(49)

(22)

0

(6)

(164)

Trasferimenti fra categorie di attività

84

98

10

8

2

(8)

(195)

Altre modifiche

2

1

2

10

1

1

17

Valore contabile lordo al 31 dicembre 2014

4  768

990

242

623

261

2  693

3  176

12  754

Deprezzamento accumulato al 31 dicembre 2013

(2  399)

(474)

(168)

(461)

(166)

(863)

 

(4  531)

Spese di ammortamento per l'esercizio

(153)

(65)

(17)

(74)

(25)

(95)

 

(429)

Reinserimenti relativi all'ammortamento

16

0

2

3

 

21

Cessioni

4

42

18

47

18

0

 

128

Trasferimenti fra categorie di attività

4

(1)

(8)

(2)

7

 

Altre modifiche

0

(1)

(6)

(1)

 

(8)

Deprezzamento accumulato al 31 dicembre 2014

(2  549)

(477)

(168)

(501)

(173)

(950)

 

(4  817)

VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2014

2  219

513

74

122

89

1  743

3  176

7  937

VALORE CONTABILE NETTO AL 31 DICEMBRE 2013

2  261

134

65

134

83

1  829

1  599

6  104

2.3.   INVESTIMENTI CONTABILIZZATI CON IL METODO DELL'EQUIVALENZA PATRIMONIALE

(in milioni di EUR)

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Partecipazioni in imprese comuni

2.3.1

Partecipazioni in collegate

2.3.2

409

349

Totale

 

409

349

Le partecipazioni nelle imprese comuni e nelle entità collegate sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'equivalenza patrimoniale.

2.3.1.    Partecipazioni in imprese comuni

(in milioni di EUR)

 

GJU

SESAR

ITER

Clean Sky

IMI

ECSEL

FCH

Totale

Partecipazioni a 31 dicembre 2013

0

0

0

0

0

0

0

0

Contributi

0

95

118

125

166

75

69

647

Quota risultato netto

0

(95)

(118)

(125)

(166)

(75)

(69)

(647)

Altri movimenti di equity

0

0

0

0

0

0

0

0

Partecipazioni a 31 dicembre 2014

0

0

0

0

0

0

0

0

Quota non rilevata delle perdite (5)

(230)

(36)

(99)

(73)

(40)

(116)

(594)

I valori contabili seguenti sono imputabili alla Commissione sulla base della sua quota di partecipazione nelle collegate:

(in milioni di EUR)

 

31.12.2014

31.12.2013

Attività non correnti

250

198

Attività correnti

178

63

Passività non correnti

Passività correnti

(813)

(394)

Entrate

2

1

Spese

(666)

(412)

Impresa Comune Galileo in liquidazione

L'impresa comune Galileo (GJU) è stata posta in liquidazione alla fine del 2006 e la procedura è ancora in corso. Tale entità è rimasta inattiva e in fase di liquidazione anche nel 2014.

Impresa Comune Sesar

Al 31 dicembre 2014, la Commissione deteneva il 43,53 % del capitale di SESAR.

Organizzazione internazionale dell'energia da fusione ITER (ITER)

Il contributo (Euratom) dell'UE a ITER International è versato tramite l'Agenzia «Fusion for Energy» e comprende altresì contributi degli Stati membri e della Svizzera. Il contributo totale è giuridicamente considerato come un contributo dell'Euratom a ITER in quanto gli Stati membri e la Svizzera non detengono partecipazioni in ITER. Dato che l'UE detiene giuridicamente la partecipazione nell'impresa comune ITER International, essa deve rilevare tale partecipazione nel suo bilancio. Al 31 dicembre 2014, la Commissione deteneva il 40,61 % del capitale di ITER.

Iniziative tecnologiche congiunte

Al fine di realizzare gli obiettivi della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione, sono stati istituiti partenariati pubblico/privato (PPP) che assumono la forma di iniziative tecnologiche congiunte (ITC), attuate mediante imprese comuni ai sensi dell'articolo 187 del trattato. L'impresa comune (IC) Clean Sky, l'IC IMI, l'IC ECSEL (fusione delle ex IC ENIAC e ARTEMIS) e l'IC FCH sono PPP creati sotto forma di ITC. Alla fine dell'esercizio, le quote dei capitali detenute erano: 61,39 % di Clean Sky, 80,47 % di IMI, 95,47 % di ECSEL e 70,85 % di FCH.

2.3.2.    Partecipazioni in collegate

Fondo europeo per gli investimenti

La partecipazione della Commissione al Fondo europeo per gli investimenti (FEI) è assimilata ad una partecipazione ad una società collegata, applicando il metodo dell'adeguamento contabile. Il FEI è l'istituzione finanziaria dell'UE specializzata nel capitale di rischio e nelle garanzie alle PMI.

(in milioni di EUR)

 

FEI

Partecipazioni al 31 dicembre 2013

349

Contributi

38

Quota risultato netto

7

Altri movimenti di equity

15

Partecipazioni al 31 dicembre 2014

409

I valori contabili seguenti sono imputabili alla Commissione sulla base della sua quota di partecipazione nelle collegate:

(in milioni di EUR)

 

31.12.2014

31.12.2013

Attività

497

499

Passività

(87)

(240)

Entrate

38

37

Avanzo/(disavanzo)

21

(221)

La Commissione ha versato il 20 % del suo capitale, con un saldo non richiamato pari a 809 milioni di EUR.

(in milioni di EUR)

 

Totale capitale FEI

Partecipazione Commissione

Totale capitale

4  161

1  011

Versato

(832)

(202)

Non richiamato

3  329

809

2.4.   ATTIVITÀ FINANZIARIE

(in milioni di EUR)

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Attività finanziarie non correnti

 

 

 

Attività finanziarie disponibili per la vendita

2.4.1

6  550

5  497

Prestiti erogati

2.4.2

49  888

54  347

Totale

 

56  438

59  844

Attività finanziarie correnti

 

 

 

Attività finanziarie disponibili per la vendita

2.4.1

2  856

2  373

Prestiti erogati

2.4.2

8  955

3  198

Totale

 

11  811

5  571

Totale

 

68  249

65  415

2.4.1.    Attività finanziarie disponibili per la vendita

(in milioni di EUR)

 

31.12.2014

31.12.2013

Investimenti BUFI

3  068

1  910

Fondo di garanzia per le azioni esterne (6)

1  825

1  773

CECA in liquidazione

1  699

1  696

Meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility, RSFF)

842

1  197

Orizzonte 2020

514

Sportello MET per l'avviamento

399

339

Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS)

188

188

Strumento di garanzia del prestito per progetti TEN-T (LGTT)

186

121

Operazioni su capitali di rischio

145

124

Iniziativa Project Bond

125

67

Fondo europeo per l'Europa sudorientale

117

116

Altre attività finanziarie correnti disponibili per la vendita

298

339

Totale

9  406

7  870

Non correnti

6  550

5  497

Correnti

2  856

2  373

L'UE detiene attività finanziarie disponibili per la vendita principalmente sotto forma di strumenti di garanzia e strumenti di equity. L'aumento rispetto al 2013 è dovuto principalmente al fatto che nel 2014 sono state inflitte nuove ammende per più di 2 miliardi di EUR, senza contare i casi pendenti chiusi nel corso del 2014. Inoltre, Orizzonte 2020, che rappresenta l'ottava fase dei programmi quadro di ricerca e di sviluppo tecnologico («8o PQ»), cominciato nel 2014, disponeva di attività per oltre mezzo miliardo di EUR alla fine dell'esercizio.

Gerarchia del valore equo delle attività finanziarie disponibili per la vendita

(in milioni di EUR)

 

31.12.2014

31.12.2013

Livello 1: prezzi quotati nei mercati attivi

8  183

6  669

Livello 2: input osservabili diversi dai prezzi quotati

76

76

Livello 3: tecniche di valutazione con input non basati sui dati di mercato osservabili

1  147

1  126

Totale

9  406

7  870

Durante l'esercizio, non vi è stato alcun trasferimento tra i livelli di misurazione del valore equo.

Riconciliazione di attività finanziarie misurate utilizzando tecniche di valutazione con input non basati su dati mercato osservabili (livello 3):

(in milioni di EUR)

Saldo di apertura al 31 dicembre 2013

1  126

Acquisti e vendite

(57)

Utili o perdite d'esercizio rilevate in eccedenza o deficit

(2)

Utili o perdite rilevate nelle attività nette

81

Trasferimenti verso il livello 3

Trasferimenti dal livello 3

Altro

(1)

Saldo di chiusura al 31 dicembre 2014

1  147

Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo

Poiché la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) non è quotata in alcuna borsa valori e tenuto conto delle limitazioni contrattuali disposte dal suo statuto, che prevedono, tra l'altro, che la vendita di partecipazioni, il cui tetto massimo è stabilito al costo di acquisto, è consentita unicamente agli azionisti correnti, la percentuale di partecipazione della Commissione è valutata al costo al netto dell'eventuale riduzione di valore.

(in milioni di EUR)

 

Totale capitale BERS

Partecipazione Commissione

Totale capitale

29  674

900

Versato

(6  202)

(188)

Non richiamato

23  472

712

2.4.2.    Prestiti erogati

(in milioni di EUR)

 

31.12.2014

31.12.2013

Non correnti

49  888

54  347

Correnti

8  955

3  198

Totale

58  843

57  545

Questa rubrica include i prestiti erogati da fondi provenienti da prestiti (58  509 milioni di EUR) nonché i prestiti concessi a carico del bilancio, vale a dire i prestiti a condizioni speciali, e i prestiti ipotecari della CECA in liquidazione (139 milioni di EUR). Vengono inclusi anche i depositi a breve termine (195 milioni di EUR), che sono classificati come prestiti.

Prestiti erogati da fondi provenienti da prestiti

(in milioni di EUR)

 

Assistenza macrofinanziaria (AMF)

Euratom

BdP

MESF

CECA in liquidazione

Totale

Totale al 31 dicembre 2013

569

387

11  623

44  468

211

57  258

Nuovi prestiti

1  360

3  000

4  360

Rimborsi

(96)

(39)

(3  000)

(3  135)

Differenze di cambio

1

15

16

Variazioni del valore contabile

9

(33)

39

(5)

10

Riduzione di valore

Totale al 31 dicembre 2014

1  842

349

8  590

47  507

221

58  509

Non correnti

1  762

299

5  700

41  800

211

49  772

Correnti

80

50

2  890

5  707

10

8  737

Nella presentazione del bilancio della Commissione (ad esempio, MESF, BdP, Euratom e MFA) la distinzione tra prestiti correnti e non correnti è stata migliorata e dalla semplice indicazione della scadenza del prestito si è passati all'indicazione dei rimborsi dovuti a fine esercizio. Per coprire i prestiti Euratom sono state ricevute garanzie per 349 milioni di EUR (2013: 387 milioni di euro) da parte di terzi. Al 31 dicembre 2014, i 250 milioni di EUR concessi all'Ucraina nel quadro di un accordo di prestito siglato nell'ambito dell'AMF non risultavano ancora versati.

Tassi d'interesse effettivi (espressi come gamma di tassi d'interesse):

 

31.12.2014

31.12.2013

Assistenza macrofinanziaria

0,181 %-4,54 %

0,27 %-4,54 %

Euratom

0,26 %-5,76 %

0,34 %-5,76 %

Bilancia dei pagamenti (BdP)

2,375 %-3,625 %

2,375 %-3,625 %

Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF)

1,875 %-3,750 %

2,375 %-3,750 %

CECA in liquidazione

5,2354 %-5,8103 %

5,2354 %-5,8103 %

2.5.   PREFINANZIAMENTI

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Prefinanziamenti non correnti

 

 

 

Prefinanziamenti

2.5.1

15  980

34  819

Altri anticipi agli Stati membri

2.5.2

2  378

3  253

Totale

 

18  358

38  072

Prefinanziamenti correnti

 

 

 

Prefinanziamenti

2.5.1

29  222

16  403

Altri anticipi agli Stati membri

2.5.2

5  015

4  963

Totale

 

34  237

21  367

Totale

 

52  595

59  439

I prefinanziamenti rappresentano gran parte degli attivi totali dell'UE e perciò ricevono una particolare e costante attenzione. Occorre notare che il livello degli importi di prefinanziamento nei vari programmi deve essere sufficiente a garantire ai beneficiari il fondo cassa necessario per dare avvio ai progetti, tutelando al contempo gli interessi finanziari dell'UE e tenendo conto delle restrizioni giuridiche, operative e dell'efficacia sotto il profilo dei costi. La Commissione, al fine di migliorare il seguito dato ai prefinanziamenti, ha tenuto debito conto di tutti questi elementi.

2.5.1.    Prefinanziamenti

in milioni di EUR

 

Importo lordo

Liquidati tramite regolarizzazioni

Importo netto al 31 dicembre 2014

Importo lordo

Liquidati tramite regolarizzazioni

Importo netto al 31 dicembre 2013

Gestione concorrente

 

 

 

 

 

 

FEASR e altri strumenti di sviluppo rurale

5  644

(2  115)

3  529

6  359

(1  032)

5  327

FESR + FC

24  934

(2  182)

22  752

25  701

(2  164)

23  537

FSE

6  884

(953)

5  931

6  857

(492)

6  365

Altri

4  626

(2  535)

2  091

4  191

(2  054)

2  137

Gestione diretta

 

 

 

 

 

 

attuata da:

 

 

 

 

 

 

Commissione

13  173

(10  215)

2  958

14  841

(9  459)

5  382

Agenzie esecutive UE

9  079

(6  618)

2  461

8  558

(5  108)

3  450

Gestione indiretta

 

 

 

 

 

 

attuata da:

 

 

 

 

 

 

Altre agenzie e altri organismi dell'UE

548

(98)

450

412

(21)

391

Paesi terzi

1  981

(1  169)

812

1  678

(782)

896

Organizzazioni internazionali

6  236

(3  476)

2  760

4  172

(2  460)

1  712

Altre entità

4  370

(2  910)

1  460

5  503

(3  478)

2  025

Totale

77  474

(32  273)

45  202

78  272

(27  050)

51  222

Non correnti

15  980

15  980

34  819

34  819

Correnti

61  495

(32  273)

29  222

43  453

(27  050)

16  403

La diminuzione dei prefinanziamenti totali rilevata nell'ambito della gestione concorrente e della gestione diretta è dovuta principalmente alla chiusura del periodo di programmazione 2007-2013 e al graduale avvio dei programmi del periodo 2014-2020. I prefinanziamenti relativi ai vecchi programmi stanno diminuendo a causa dell'accettazione dei costi, mentre per quanto riguarda il nuovo periodo di programmazione sono stati versati anticipi più bassi.

Per quanto riguarda i fondi strutturali, la transizione tra i periodi di programmazione è il motivo dei movimenti tra i saldi correnti e non correnti. I nuovi prefinanziamenti versati per il periodo di programmazione 2014-2020 sono tipicamente contabilizzati come non correnti; tali anticipi sono ancora di importo limitato (a causa del ritardo nell'adozione dei nuovi programmi). Il periodo di programmazione 2007-2013 è ormai alla fase conclusiva e quindi altri importi scadranno nei prossimi dodici mesi.

Garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti

Si tratta di garanzie che in alcuni casi la Commissione richiede ai beneficiari diversi dagli Stati membri quando vengono effettuati pagamenti anticipati (prefinanziamenti). Vi sono due valori da indicare per questo tipo di garanzie: il valore «nominale» e il valore «in corso». Per il valore «nominale», il fatto generatore è collegato all'esistenza della garanzia. Per il valore «in corso», il fatto generatore della garanzia è costituito dal pagamento del prefinanziamento e/o dalle successive liquidazioni. Al 31 dicembre 2014, il valore «nominale» delle garanzie riscosse in relazione a prefinanziamenti ammontava a 957 milioni di EUR mentre il valore «in corso» di tali garanzie era pari a 605 milioni di EUR (2013: rispettivamente 1  124 milioni di EUR e 887 milioni di EUR).

Alcuni importi di prefinanziamento versati nell'ambito del Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7o PQ) e di Orizzonte 2020 sono effettivamente coperti da un Fondo di garanzia per i partecipanti (FGP). Si tratta di uno strumento di vantaggio reciproco istituito per coprire i rischi di mancato pagamento degli importi da parte dei beneficiari durante la fase di attuazione delle azioni indirette del 7oPQ e di Orizzonte 2020. Tutti i partecipanti alle azioni indirette che ricevono una sovvenzione dall'UE contribuiscono al capitale dell'FGP in misura pari al 5 % del contributo totale.

Al 31 dicembre 2014, gli importi dei prefinanziamenti coperti dall'FGP ammontavano a 1,8 miliardi di EUR (2013: 4,5 miliardi di EUR). La diminuzione dipende dal fatto che il 2014 è stato l'ultimo anno di firma dei progetti del 7o PQ, con meno fondi disponibili per nuovi progetti. L'UE (rappresentata dalla Commissione) funge da agente esecutivo dei partecipanti dell'FGP, ma il fondo resta di proprietà dei partecipanti.

Al termine dell'esercizio, le attività totali dell'FGP ammontavano a 1  640 milioni di EUR (2013: 1  658 milioni di EUR). Le attività dell'FGP comprendono anche le attività finanziarie gestite dalla Direzione generale Affari economici e finanziari. Trattandosi di un entità separata, le attività dell'FGP non sono consolidate nei presenti conti annuali dell'UE.

2.5.2.    Altri anticipi agli Stati membri

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Anticipi agli Stati membri per gli strumenti finanziari nell'ambito della gestione concorrente

 

 

Non correnti

2  090

2  118

Correnti

1  733

2  118

Totale

3  823

4  236

Regimi di aiuto

 

 

Non correnti

288

1  135

Correnti

3  282

2  845

Totale

3  570

3  981

Totale

7  393

8  216

Nel quadro dei programmi relativi ai fondi strutturali del periodo 2007-2013 e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, possono essere versati a favore degli Stati membri pagamenti anticipati prelevati dal bilancio dell'UE (sotto forma di prestiti, investimenti in equity o garanzie), che vengono istituiti e gestiti sotto la responsabilità degli Stati membri (in regime di gestione concorrente). Gli importi che non vengono utilizzati da tali strumenti al termine dell'esercizio sono di proprietà dell'UE (come tutti i prefinanziamenti) e sono pertanto registrati come attività nel bilancio dell'UE. Gli atti giuridici di base non impongono tuttavia agli Stati membri l'obbligo di presentare relazioni periodiche alla Commissione sull'uso di tali anticipi e in alcuni casi neanche di rilevarli nelle dichiarazioni di spesa presentate alla Commissione. Le informazioni degli Stati membri sugli importi inutilizzati alla fine del 2014 non sono state comunicate in tempo utile per essere incluse presenti conti. Pertanto, al termine di ciascun esercizio viene effettuata una stima del valore di tale attività sulla base delle informazioni ricevute dagli Stati membri sui fondi inutilizzati al 31 dicembre 2013 e degli esborsi effettuati nel corso del 2014. Inoltre, tale stima si basa ora sulla proroga dal 31 dicembre 2015 al 31 marzo 2017 del periodo di attuazione di tali strumenti. Il saldo residuo di tali strumenti al termine dell'esercizio viene stimato ipotizzando che i fondi saranno utilizzati integralmente e in maniera uniforme nell'arco del restante periodo di attività. Al termine di tale periodo la Commissione esaminerà l'uso effettivo dei fondi, inserendo nei conti gli importi che non sono stati utilizzati.

Il contributo totale che gli Stati membri hanno richiesto alla Commissione a titolo di tali strumenti è risultato pari a 10  904 milioni di EUR, di cui 1  088 milioni di EUR non versati a fine esercizio. Nel 2014,, non sono stati versati importi relativi al periodo di programmazione 2014-2020.

Analogamente, gli anticipi versati dagli Stati membri relativamente a diversi regimi di aiuto (aiuti di Stato e misure di mercato del FEAGA) che non sono stati utilizzati a fine esercizio sono registrati come attività nel bilancio della Commissione. La Commissione ha stimato il valore di tali anticipi sulla base delle informazioni fornite dagli Stati membri e i relativi importi sono stai inclusi nelle voci relative ai regimi di aiuto della tabella.

2.6.   CREDITI DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI E IMPORTI RECUPERABILI NON DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Non correnti

 

 

 

Importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

2.6.1

1  158

478

Crediti derivanti da transazioni commerciali

2.6.2

40

20

Totale

 

1  198

498

Correnti

 

 

 

Importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

2.6.1

13  828

12  478

Crediti derivanti da transazioni commerciali

2.6.2

551

704

Totale

 

14  380

13  182

Totale

 

15  578

13  680

2.6.1.    Importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Non correnti

 

 

 

Stati membri

2.6.1.1

305

478

Ratei e risconti attivi

2.6.1.3

853

Totale

 

1  158

478

Correnti

 

 

 

Stati membri

2.6.1.1

10  679

5  574

Ammende

2.6.1.2

2  270

4  071

Ratei e risconti attivi

2.6.1.3

832

2  741

Altri importi recuperabili

 

48

92

Totale

 

13  828

12  478

Totale

 

14  987

12  957

2.6.1.1.   Importi recuperabili presso gli Stati membri

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Riportate nella contabilità A

2  789

47

Riportate nella contabilità separata

1  617

1  228

Risorse proprie da recuperare

5  413

3  054

Riduzione di valore

(1  144)

(743)

Altro

12

6

Importi recuperabili da risorse proprie

8  686

3  592

Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA)

2  250

2  294

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)

52

82

Strumento temporaneo per lo sviluppo rurale (STSR)

27

45

Programma speciale di adesione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (SAPARD)

166

155

Riduzione di valore

(840)

(819)

Importi recuperabili da FEAGA e sviluppo rurale

1  655

1  757

Recuperi di prefinanziamenti previsti

437

542

IVA pagata e da recuperare

44

68

Altri importi recuperabili presso gli Stati membri

161

94

Totale

10  984

6  053

Non correnti

305

478

Correnti

10  679

5  574

Gli importi non correnti dovuti dagli Stati membri si riferiscono a decisioni di verifica di conformità non eseguite relative al Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e al Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che vengono attuate a fronte di rate annue e/o risconti.

Importi recuperabili da risorse proprie

Il significativo aumento degli importi recuperabili riportato nella contabilità A si spiega con i 2  756 milioni di EUR di dazi doganali e contributi «zucchero» di novembre e dicembre che sono stati riconosciuti come ratei attivi negli anni precedenti.

L'importo di risorse proprie da riscuotere riguarda i bilanci rettificativi da n. 2 a n. 7/2014, adottato il 17 dicembre 2014. Ai sensi dell'articolo 10 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (GU L 130 del 31.5.2000, pag. 1), le iscrizioni corrispondenti ai ritocchi dei contributi relativi alle risorse proprie sono state effettuate il primo giorno feriale del febbraio2015. Gli adeguamenti dei contributi basati sull'IVA e sull'RNL che gli Stati membri versano al bilancio dell'UE vengono introdotti ogni anno il primo giorno feriale di dicembre. Tra gli adeguamenti del 2014 vi sono significative revisioni relative all'RNL risalenti fino al 2002. L'adeguamento è quindi stato senza precedenti per ampiezza e, considerando tutti gli Stati membri dell'UE, si è tradotto in un totale di 9,5 miliardi di EUR.

Per affrontare questa situazione eccezionale, il 18 dicembre 2014 il Consiglio ha adottato una proposta della Commissione che consente agli Stati membri, nel rispetto di condizioni rigorose, di differire il pagamento senza interessi fino al 1o settembre 2015. Di conseguenza, 6 Stati membri hanno optato per la possibilità di pagare i rispettivi adeguamenti nel 2015. La dilazione di pagamento ammonta a 5,4 miliardi di EUR, come risulta dalla tabella di cui sopra.

Importi recuperabili da FEAGA e strumenti di sviluppo rurale

Tale voce copre principalmente gli importi dovuti dagli Stati membri al 31 dicembre, dichiarati e certificati dagli Stati membri al 15 ottobre. In seguito, si effettua una stima degli importi recuperabili dopo tale dichiarazione e fino al 31 dicembre. La Commissione procede inoltre alla valutazione degli importi dovuti dai beneficiari che si ha scarsa probabilità di recuperare. Il fatto che questa diminuzione di valore venga effettuata non implica una rinuncia da parte della Commissione al futuro recupero di detti importi. In tale diminuzione viene inoltre inclusa una detrazione del 20 % che corrisponde all'importo che gli Stati membri sono autorizzati a trattenere a copertura delle spese amministrative.

2.6.1.2.   Ammende

Si tratta di importi da recuperare corrispondenti ad ammende comminate dalla Commissione per 2  424 milioni di EUR (2013: 4  310 milioni di EUR), meno una svalutazione contabile di 155 milioni di EUR (2013: 239 milioni di EUR). Alla fine dell'esercizio sono state ricevute garanzie per ammende non pagate per un totale di 1  916 milioni di EUR (2013: 3  244 milioni di EUR). Va sottolineato che per 183 milioni di EUR la scadenza di pagamento era successiva al 31 dicembre 2014.

La diminuzione del saldo delle ammende in sospeso a fine anno è dovuto al fatto che ammende per un totale di 4,1 miliardi di EUR sono divenute definitive e sono state trasferite al bilancio nel corso del 2014.

2.6.1.3.   Ratei e risconti attivi

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Ratei attivi da risorse proprie

2  424

Fondo di coesione, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: rettifiche finanziarie

1  502

31

Altri ratei attivi

83

201

Riduzione di valore dei ratei attivi

Risconti attivi relativi a transazioni non commerciali

101

85

Totale

1  686

2  741

Non correnti

853

Correnti

832

2  741

Va osservato che i ratei attivi provenienti da risorse proprie, principalmente dazi doganali di novembre e dicembre, risultano ora alla voce importi recuperabili correnti.

2.6.2.    Crediti derivanti da transazioni commerciali

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Non correnti

 

 

Altri crediti

40

20

Totale

40

20

Correnti

 

 

Clienti

211

381

Riduzione di valore dei crediti presso i clienti

(103)

(100)

Risconti attivi relativi a transazioni commerciali

219

352

Altri

224

71

Totale

551

704

Totale

591

724

2.7.   SCORTE

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Materiale scientifico

66

81

Altri

62

47

Totale

128

128

2.8.   DISPONIBILITA' LIQUIDE ED EQUIVALENTI

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Conti presso tesorerie e banche centrali

 

11  840

2  505

Conti delle operazioni correnti

 

303

168

Casse di anticipi

 

4

4

Trasferimenti (fondi in transito)

 

(1)

Altri depositi a termine

 

28

29

Conti bancari per l'esecuzione del bilancio e altri depositi a termine

2.8.1

12  174

2  705

Disponibilità liquide appartenenti a strumenti finanziari

2.8.2

1  275

1  406

Disponibilità liquide relative alle ammende

2.8.3

2  738

4  165

Disponibilità liquide relative ad altre istituzioni, agenzie e organismi

 

1  358

1  234

Totale

 

17  545

9  510

2.8.1.    Conti bancari per l'esecuzione del bilancio e altri depositi a termine

Tale voce comprende le disponibilità finanziarie detenute dalla Commissione in conti presso gli Stati membri e i paesi dell'EFTA (tesoro o banca centrale), nonché in conti correnti presso banche commerciali, casse di anticipi e fondi di piccola cassa.

L'elevato saldo alla fine del 2014 è principalmente dovuto ai saldi dei contributi relativi alle risorse proprie provenienti da IVA e RNL versati dagli Stati membri nel dicembre 2014, nonché ai bilanci rettificativi adottati nel dicembre 2014 che hanno ridotto i contributi degli Stati membri tramite restituzione agli Stati membri mediante adozione di bilanci rettificativi all'inizio del 2015.

2.8.2.    Disponibilità liquide appartenenti a strumenti finanziari

Gli importi che figurano a tale voce riguardano soprattutto equivalenti di disponibilità liquide gestiti da fiduciari per conto della Commissione al fine di attuare particolari programmi relativi a strumenti finanziari finanziati dal bilancio dell'UE. Le disponibilità liquide appartenenti a strumenti finanziari possono essere impiegate esclusivamente nell'ambito dei relativi programmi.

2.8.3.    Disponibilità liquide relative alle ammende

Si tratta di disponibilità liquide percepite in riferimento ad ammende comminate dalla Commissione per le quali non è stata ancora pronunciata una sentenza definitiva. Detti importi sono versati in conti di deposito speciali che non vengono utilizzati per altre attività. In caso di presentazione di un ricorso o quando si ignora se l'altra parte presenterà un ricorso, l'importo sottostante viene presentato come passività potenziale nella nota 5.2.

La diminuzione di tale saldo è dovuta al fatto che dal 2010 tutte le ammende incassate in via provvisoria sono gestite dalla Commissione in un fondo appositamente creato (BUFI) e investito in strumenti finanziari classificati come disponibili per la vendita (cfr. nota 2.4.1).

PASSIVITÀ

2.9.   PENSIONI E ALTRE PRESTAZIONI PER I DIPENDENTI

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Pensioni — personale

2.9.1

50  897

40  933

Pensioni — altri beneficiari

2.9.2

1  322

1  016

Regime comune di assicurazione malattia

2.9.3

6  396

4  869

Totale

 

58  616

46  818

Il considerevole aumento delle passività relative alle prestazioni per i dipendenti è dovuto alla sensibile diminuzione del tasso di sconto applicato, che ha comportato elevate perdite attuariali nell'esercizio (perdite nette per 9,2 miliardi di EUR).

Come indicato in appresso, il tasso di sconto reale è diminuito drasticamente, passando dall'1,8 % allo 0,7 % a causa delle condizioni economiche prevalenti. Tale cambiamento è all'origine di quasi tutto l'aumento delle passività, in quanto le variazioni delle altre variabili (ad esempio, i nuovi membri, il costo delle prestazioni e gli interessi passivi) sono rimaste in linea con le cifre dell'esercizio precedente. Tali fluttuazioni attuariali non sono casuali e dipendono dell'applicazione a livello internazionale delle norme contabili in vigore e dall'attuale contesto economico. In caso aumento dei tassi di interesse, l'impatto sarebbe inverso.

Inoltre, trattandosi di una stima attuariale del valore del totale delle passività in un momento preciso, il 31 dicembre 2014, che si basa su varie ipotesi valide in tale momento, tale perdita non indica un effettivo onere per il bilancio dell'UE, né va ad incidere sugli importi che nell'immediato futuro dovranno essere versati ai titolari di pensioni a titolo del bilancio dell'UE. Tali pagamenti sono già stati previsti nel QFP 2014-2020 e saranno attuati attraverso la procedura di bilancio annuale.

2.9.1.    Pensioni — Personale

Ai sensi dell'articolo 83 dello statuto, il pagamento delle prestazioni previste dal regime delle pensioni (PSEO: Regime pensionistico dei funzionari dell'Unione europea) è a carico del bilancio dell'UE. Sebbene il regime non venga finanziato, gli Stati membri garantiscono collettivamente il pagamento di tali benefici in base al criterio di ripartizione fissato per il finanziamento di queste spese. Inoltre, i funzionari contribuiscono per un terzo al finanziamento a lungo termine di questo regime mediante un contributo obbligatorio detratto dalla loro retribuzione.

Le passività del regime pensionistico sono state valutate sulla base del numero di membri del personale in attività e in pensione al 31 dicembre 2014 e delle disposizioni dello statuto dei funzionari applicabili a tale data. Questa valutazione è stata effettuata in conformità alla metodologia dell'IPSAS 25 (e pertanto anche della norma contabile n. 12 dell'UE). Il metodo utilizzato per calcolare detto impegno è il metodo della proiezione dell'unità di credito. Le principali ipotesi attuariali sulle passività relative alle pensioni del personale usate nella valutazione sono le seguenti:

 

31.12.2014

31.12.2013

Tasso di sconto nominale

2,0 %

3,7 %

Tasso d'inflazione previsto

1,3 %

1,9 %

Tasso di sconto reale

0,7 %

1,8 %

Probabilità di matrimonio: uomo/donna

81 %/49 %

81 %/49 %

Incremento generale delle retribuzioni/rivalutazione delle pensioni

(0,2) %

(0,2) %

Tavola di mortalità dei funzionari internazionali (ICSLT)

ICSLT 2013

ICSLT 2013

2.9.2.    Pensioni — Altro

Si tratta dell'impegno relativo agli obblighi pensionistici nei confronti dei membri ed ex membri della Commissione, della Corte di giustizia (e del Tribunale), della Corte dei conti, dei segretari generali del Consiglio, del Mediatore europeo, del Garante europeo della protezione dei dati e del Tribunale della funzione pubblica dell'Unione europea. Questa rubrica comprende anche una passività relativa alle pensioni di alcuni membri del Parlamento.

2.9.3.    Regime comune di assicurazione malattia

Viene altresì effettuata una valutazione delle passività dell'Unione europea relative al regime comune di assicurazione malattia per il personale in pensione. Il tasso di sconto e l'incremento generale delle retribuzioni utilizzati nel calcolo sono coerenti con quelli utilizzati nella valutazione delle pensioni del personale, quindi i motivi dei movimenti delle passività sono simili a quelli delle passività relative alle pensioni del personale.

Movimenti nelle passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti

in milioni di EUR

 

Pensioni — personale

Pensioni — altro

Regime comune di assicurazione malattia

Passività lorda al 31 dicembre 2013

45  947

1  289

5  133

Costi relativi alle prestazioni/normali

2  153

62

Interessi passivi

1  683

44

49

Prestazioni pagate

(1  368)

(47)

(68)

Perdite attuariali (7)

8  255

191

1  554

Variazioni dovute a nuovi assunti

461

67

Passività lorda al 31 dicembre 2013

57  131

1  606

6  668

Coefficienti di correzione applicati alle pensioni

1  371

ND

ND

Detrazioni delle imposte sulle pensioni

(7  605)

(119)

ND

Attività a servizio del regime

ND

(165)

(272)

Passività lorda al 31 dicembre 2013

50  897

1  322

6  396

Tendenza quinquennale delle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti

in milioni di EUR

 

31.12.2010

31.12.2011

31.12.2012

31.12.2013

31.12.2014

Passività derivanti dalle prestazioni per i dipendenti

37  172

34  835

42  503

46  818

58  616

2.10.   ACCANTONAMENTI

in milioni di EUR

 

Importo al 31.12.2013

Disposizioni complemen-tari

Importi inutilizzati rettificati

Importi utilizzati

Trasferimento a correnti

Variazione delle stime

Importo al 31.12.2014

Cause legali

487

567

(97)

(229)

0

728

Smantellamento siti nucleari

963

(31)

159

1  091

Accantonamenti finanziari

282

117

(0)

(76)

9

332

Ammende

30

30

Altro

135

94

(53)

(73)

(0)

102

Totale

1  867

807

(150)

(409)

168

2  282

Non correnti

1  323

241

(93)

(28)

(69)

164

1  537

Correnti

545

566

(57)

(381)

69

4

745

Cause legali

Si tratta di una stima degli importi che dovranno probabilmente essere corrisposti dopo la fine dell'anno in relazione ad una serie di cause legali in corso. L'incremento è dovuto principalmente a cause legali perdute relative al FESR. Questo notevole incremento è stato solo in parte compensato da importi inutilizzati provenienti dalla risoluzione di un caso riguardante le risorse proprie tradizionali (contributi zucchero) — cfr. anche nota 3.2.

Smantellamento siti nucleari

Nel 2012 un consorzio di esperti indipendenti ha aggiornato il suo studio del 2008 sulla stima dei costi del programma di smantellamento nucleare del Centro comune di ricerca (CCR) e della gestione delle scorie. La stima di 989 milioni di EUR (in precedenza 1  222 milioni di EUR) è assunta come base per l'accantonamento. Nel 2014 la base per l'accantonamento è stata nuovamente aggiornata sulla base della «Strategia 2014 aggiornata del CCR in materia di smantellamento e di gestione dei rifiuti», che incorpora le osservazioni formulate da esperti esterni nel quadro del riesame della strategia del CCR. In conformità alle norme contabili dell'UE, tale accantonamento è indicizzato per tenere conto dell'inflazione e quindi attualizzato al suo valore netto attuale (in base alla curva swap zero-coupon in EUR). Al 31 dicembre 2014, il valore dell'accantonamento era pari a 1  091 milioni di EUR, ripartiti in importi da utilizzare nel 2015 (27 milioni di EUR) e negli anni successivi (1  064 milioni di EUR).

Considerando la durata prevista del programma (circa 20 anni) è necessario sottolineare l'incertezza di questa stima e il fatto che i costi finali potrebbero discostarsi sensibilmente dagli importi attualmente registrati.

Accantonamenti finanziari

Si tratta principalmente di accantonamenti che rappresentano le perdite previste che saranno subite in relazione alle garanzie fornite nell'ambito diversi strumenti finanziari per cui il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e la Banca europea per gli investimenti (BEI) sono abilitati a emettere garanzie a proprio nome, ma per conto e a rischio della Commissione. Il rischio finanziario associato alle garanzie emesse e a quelle non emesse è tuttavia limitato. Gli accantonamenti finanziari non correnti sono attualizzati al loro valore netto attuale (in base al tasso annuale swap in EUR).

2.11.   PASSIVITÀ FINANZIARIE

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Passività finanziarie non correnti

 

 

 

Prestiti assunti

2.11.1

49  743

54  153

Altre passività finanziarie

2.11.2

2  108

2  216

Totale

 

51  851

56  369

Passività finanziarie correnti

 

 

 

Prestiti assunti

2.11.1

8  727

3  065

Altre passività finanziarie

2.11.2

101

99

Totale

 

8  828

3  163

Totale

 

60  680

59  533

2.11.1.    Prestiti assunti

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Prestiti assunti

58  491

57  237

Eliminazione: Fondo di garanzia per le azioni esterne (8)

(20)

(20)

Totale

58  470

57  218

Prestiti contratti per strumento finanziario

in milioni di EUR

 

Assistenza macrofinanziaria (AMF)

Euratom

BdP

MESF

CECA in liquidazione

Totale

Totale al 31 dicembre 2013

569

387

11  623

44  468

190

57  237

Nuovi prestiti contratti

1  360

3  000

4  360

Rimborsi

(96)

(39)

(3  000)

(3  135)

Differenze di cambio

1

14

15

Variazioni del valore contabile

9

(33)

39

(1)

14

Totale al 31 dicembre 2014

1  842

349

8  590

47  507

203

58  491

Non correnti

1  762

299

5  700

41  800

193

49  754

Correnti

80

50

2  890

5  707

10

8  737

I prestiti contratti includono i debiti certificati, che ammontano a 58  261 milioni di EUR (2013: 56  981 milioni di EUR). Le variazioni dell'importo contabile corrispondono alla variazione degli interessi maturati.

Nella presentazione del bilancio della Commissione (ad esempio, MFA, Euratom, BdP e MESF) la distinzione tra prestiti contratti correnti e non correnti è stata migliorata e dalla semplice indicazione della scadenza del prestito si è passati all'indicazione dei rimborsi dovuti a fine esercizio.

Tassi d'interesse effettivi dei prestiti contratti (espressi come gamma di tassi d'interesse):

 

31.12.2014

31.12.2013

Assistenza macrofinanziaria

0,181 %-4,54 %

0,27 %-4,54 %

Euratom

0,138 %-5,6775 %

0,291 %-5,6775 %

Bilancia dei pagamenti (BdP)

2,375 %-3,625 %

2,375 %-3,625 %

Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF)

1,875 %-3,750 %

2,375 %-3,750 %

CECA in liquidazione

6,92 %-9,78 %

6,92 %-9,78 %

2.11.2.    Altre passività finanziarie

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Non correnti

 

 

Passività relative a leasing finanziari

1  674

1  756

Edifici pagati a rate

371

369

Altro

63

91

Totale

2  108

2  216

Correnti

 

 

Passività relative a leasing finanziari

81

82

Edifici pagati a rate

20

17

Totale

101

99

Totale

2  209

2  315

Passività relative a leasing finanziari

in milioni di EUR

 

Importi futuri da pagare

< 1 anno

1-5 anni

> 5 anni

Totale delle passività

Terreni e immobili

75

358

1  309

1  742

Altre attività materiali

6

8

14

Totale al 31 dicembre 2014

81

366

1  309

1  755

Parte di interessi

70

272

392

734

Totale canoni minimi futuri di leasing al 31 dicembre 2014

151

638

1  700

2  489

Totale canoni minimi futuri di leasing al 31 dicembre 2013

171

672

1  884

2  727

2.12.   DEBITI

in milioni di EUR

 

Importo lordo

Adeguamenti (9)

Importo netto

2014

 

 

 

Dichiarazioni di spesa e fatture ricevute da:

 

 

 

Stati membri:

 

 

 

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti per lo sviluppo rurale

318

(23)

295

Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione

19  928

(2  306)

17  622

Fondo sociale europeo

5  893

(272)

5  621

Altri

751

(93)

658

Soggetti pubblici e privati

1  718

(106)

1  612

Totale dichiarazioni di spesa e fatture

28  608

(2  800)

25  808

Fondo europeo agricolo di garanzia

11  066

ND

11  066

Altri debiti

156

ND

156

Debiti relativi alle risorse proprie

5  945

ND

5  945

Altri

204

ND

204

Totale al 31 dicembre 2014

45  980

(2  800)

43  180

2013

 

 

 

Totale dichiarazioni di spesa e fatture

27  257

(2  918)

24  339

Fondo europeo agricolo di garanzia

11  252

ND

11  252

Altri debiti

147

ND

147

Debiti relativi alle risorse proprie

244

ND

244

Altri

231

ND

231

Totale al 31 dicembre 2013

39  131

(2  918)

36  213

I debiti includono le dichiarazioni di spesa ricevute dalla Commissione nel quadro delle attività di sovvenzionamento. Essi sono accreditati per l'importo richiesto al ricevimento della domanda. Se la controparte è uno Stato membro, sono classificati come tali. Si applica la medesima procedura nel caso di fatture e note di accredito ricevute nell'ambito di attività di appalto. Le dichiarazioni di spesa in questione sono state prese in considerazione nelle procedure di regolarizzazione di fine esercizio. In seguito a tale operazione, gli importi ammissibili stimati sono stati imputati come spese, mentre gli elementi restanti rimangono alla linea «Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti» (cfr. più avanti).

I debiti relativi alle risorse proprie riguardano il contributo degli Stati membri al bilancio dell'UE che dovrà essere rimborsato alla fine dell'esercizio ai sensi dell'ultimo bilancio rettificativo del 2014 (5,9 miliardi di EUR). Il notevole aumento rispetto allo scorso anno è dovuto alle revisioni relative all'RNL apportate a fine esercizio (cfr. anche nota 2.6.1.1).

Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti

I debiti sono ridotti per la parte delle richieste di rimborso ricevute, ma non ancora verificate, che sono state ritenute non ammissibili. Gli importi più ingenti riguardano le DG che si occupano di azioni strutturali. I debiti sono altresì ridotti per quella parte di richieste di rimborso ricevute, relative ad altri anticipi agli Stati membri (cfr. nota 2.5.2), che ancora non era stata versata al termine dell'esercizio (2 miliardi di EUR).

Domande di prefinanziamento

Oltre ai suddetti importi, 1,3 miliardi di EUR di domande di prefinanziamento non risultavano ancora pagate alla fine dell'esercizio. In base alle norme contabili dell'Unione europea, tali importi non vengono registrati come debiti.

2.13.   RATEI E RISCONTI PASSIVI

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Ratei passivi

55  798

56  085

Risconti passivi

56

62

Altro

118

134

Totale

55  973

56  282

La ripartizione dei ratei passivi è la seguente:

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Fondo europeo agricolo di garanzia

33  667

33  491

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti per lo sviluppo rurale

13  414

12  458

Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione

3  157

4  371

Fondo sociale europeo

976

1  109

Altri

4  584

4  656

Totale

55  798

56  085

ATTIVITA' NETTE

2.14.   RISERVE

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Riserva per il valore equo

2.14.1

238

99

Riserva del Fondo di garanzia

2.14.2

2  372

2  125

Altre riserve

2.14.3

1  825

1  849

Totale

 

4  435

4  073

2.14.1.    Riserva per il valore equo

Nel rispetto delle norme contabili dell'UE, l'adeguamento al valore equo delle attività finanziarie disponibili per la vendita è contabilizzato nella riserva per il valore equo.

Movimenti all'interno della riserva per il valore equo relativi alle attività finanziarie disponibili per la vendita nel corso dell'esercizio:

in milioni di EUR

 

2014

2013

Inclusi nella riserva per il valore equo

135

(25)

Inclusi nel conto economico

(10)

(25)

Totale

125

(50)

Inoltre, un importo di 15 milioni di EUR nell'insieme del movimento della riserva del valore equo riguarda gli investimenti contabilizzati con il metodo dell'adeguamento contabile.

2.14.2.    Riserva del Fondo di garanzia

Questa riserva corrisponde all'importo obiettivo pari al 9 % degli importi garantiti dal Fondo, da tenere come attività.

2.14.3.    Altre riserve

Tale importo si riferisce principalmente alle riserve della CECA in liquidazione (1  532 milioni di EUR) per le attività del Fondo di ricerca carbone e acciaio, che sono state create nel contesto della liquidazione della CECA.

2.15.   IMPORTI DA RICHIEDERE AGLI STATI MEMBRI

in milioni di EUR

Importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2013

49  925

Restituzione agli Stati membri dell'avanzo di bilancio 2013

1  005

Movimenti nella riserva del Fondo di garanzia

247

Altri movimenti della riserva

(15)

Risultato economico dell'esercizio

11  280

Totale importi da richiedere agli Stati membri al 31 dicembre 2014

62  441

Tale importo rappresenta quella parte delle spese già sostenute dall'UE fino al 31 dicembre che deve essere finanziata dai bilanci futuri. Conformemente alle nuove norme contabili per competenza, numerose spese vengono rilevate nell'anno N, quantunque possano essere effettivamente pagate nell'anno N + 1 (o anni successivi) e quindi finanziate sulla base del bilancio dell'anno N + 1 (o anni successivi). L'iscrizione nei conti di queste passività, unita al fatto che i relativi importi verranno finanziati dai bilanci futuri, fa sì che alla fine dell'esercizio le passività eccedano di gran lunga le attività. Gli importi più significativi da evidenziare sono le attività del Fondo europeo agricolo di garanzia. La maggioranza degli importi da richiamare è infatti corrisposta dagli Stati membri entro 12 mesi dalla fine dell'esercizio finanziario in questione, come parte del bilancio dell'anno successivo.

Si osservi inoltre che quanto sopra non influisce sul risultato di bilancio. Le entrate di bilancio devono essere sempre pari o superiori alle spese di bilancio e le eventuali eccedenze vengono restituite agli Stati membri.

3.   NOTE AL CONTO ECONOMICO

ENTRATE

ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI

3.1.   RISORSE RNL

Le entrate da risorse proprie costituiscono l'elemento principale delle entrate di esercizio dell'Unione europea. Delle tre categorie di risorse proprie, le risorse proprie tradizionali (in appresso, «RPT»), le risorse basate sull'IVA e le risorse basate sull'RNL, in particolare le entrate relative all'RNL pari a 1 04  688 milioni di EUR(2013: 1 10  194 milioni di EUR), rappresentano le entrate più significative.

3.2.   RISORSE PROPRIE TRADIZIONALI

in milioni di EUR

 

2014

2013

Dazi doganali

17  204

15  268

Contributi zucchero

(67)

199

Totale

17  137

15  467

Le risorse proprie tradizionali sono costituite dai dazi doganali e dai contributi zucchero. Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso delle spese di riscossione, il 20 % delle risorse proprie tradizionali, per cui gli importi di cui sopra sono riportati al netto di tale detrazione.

Va inoltre osservato che, a seguito di una sentenza della Corte sul regolamento sui contributi zucchero, impugnato da alcuni Stati membri e imprese, nel 2014 è stato rimborsato alle parti interessate un importo di 200 milioni di EUR. Il relativo accantonamento, originariamente iscritto nel 2012, è quindi stato utilizzato nel 2014.

3.3.   RISORSE IVA

La decisione 2007/436/CE, Euratom relativa alle risorse proprie, prevede che i contributi IVA siano calcolati applicando un'aliquota uniforme del 0,30 % alla base armonizzata dell'IVA di ciascuno Stato membro. La decisione prevede inoltre un'aliquota di prelievo minore per l'Austria (0,225 %), la Germania (0,15 %) e i Paesi Bassi e la Svezia (0,10 %). Tale deroga è stata però concessa soltanto per il periodo 2007-2013. Nel 2014, l'aliquota uniforme del 0,30 % è stata quindi nuovamente applicata a tutti gli Stati membri e rimarrà in vigore fino all'adozione di una nuova decisione in materia. Ciò spiega l'aumento delle entrate IVA che sono passate dai 14  019 milioni di EUR del 2013 ai 17  462 milioni di EUR del 2014.

ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI: TRASFERIMENTI

3.4.   MULTE

Tali entrate (2  297 milioni di EUR) riguardano le ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme, in particolare per quanto riguarda i casi di concorrenza. I crediti e le relative entrate sono rilevati quando la Commissione adotta la decisione di comminare un'ammenda e questa è ufficialmente notificata al destinatario.

L'importo principale nel 2014 riguarda il mercato dei cuscinetti per il settore automobilistico. La Commissione ha inflitto ammende per un importo totale di 953 milioni di EUR a produttori di cuscinetti per automobili e autocarri per avere costituito e gestito un cartello.

3.5.   RECUPERO SPESE

in milioni di EUR

 

 

2014

2013

Gestione concorrente

 

3  328

1  628

Gestione diretta

 

45

69

Gestione indiretta

 

45

6

Gestione decentrata

 

41

Gestione congiunta

 

33

Totale

 

3  418

1  777

Tale voce riguarda principalmente gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione che sono stati già incassati o compensati (vale a dire detratti dai) rispetto ai pagamenti successivi registrati nel sistema contabile della Commissione, effettuati allo scopo di recuperare spese precedentemente pagate dal bilancio generale. Tali operazioni si basano su controlli, audit o valutazioni di ammissibilità. Vengono inoltre inclusi gli ordini di riscossione emessi dagli Stati membri ai beneficiari delle spese del FEAGA, nonché la variazione dei ratei attivi stimati dal termine dell'esercizio precedente fino all'esercizio in corso.

Occorre rilevare che tali cifre rappresentano soltanto l'impatto contabile delle attività correttive dell'UE, sulla base delle norme contabili in vigore nell'Unione. Per tale ragione, queste cifre non possono illustrare e non illustrano la totalità dei delle misure adottate per tutelare il bilancio UE, in particolare per quanto riguarda la politica di coesione, rispetto alla quale esistono meccanismi specifici atti a garantire la correzione delle spese inammissibili, la maggior parte delle quali non comporta l'emissione di un ordine di riscossione. Oltretutto, anche i recuperi dei prefinanziamenti non sono inclusi come entrate, in conformità alle norme contabili dell'UE. Ulteriori informazioni sulle rettifiche finanziarie e sui recuperi di spesa figurano alla nota 6.

La gestione concorrente rappresenta la maggior parte del totale:

Agricoltura: FEAGA e sviluppo rurale

Nell'ambito del FEAGA e del FEASR, gli importi iscritti come entrate dell'esercizio sotto questa rubrica sono rettifiche finanziarie dell'esercizio e rimborsi dichiarati dagli Stati membri e recuperati durante l'esercizio, cui si aggiunge l'aumento netto del saldo stimato dichiarato dagli Stati membri da recuperare a fine esercizio in relazione a frodi e irregolarità.

Politica di coesione

Gli importi principali relativi alla politica di coesione sono gli ordini di riscossione emessi dalla Commissione per recuperare spese le indebite effettuate negli esercizi precedenti, gli importi relativi alle rettifiche finanziarie eseguite mediante ritiri nel corso dell'anno e le trattenute dalle spese meno la diminuzione dei ratei attivi a fine esercizio.

Altri ordini di riscossione emessi nel quadro della politica di coesione riguardano il recupero di prefinanziamenti — cfr. la nota 6.4. Tali importi non figurano come entrate, bensì sono accreditati alla rubrica prefinanziamenti del bilancio.

Il recupero totale delle spese è quasi raddoppiato rispetto all'esercizio precedente a causa della chiusura anticipata del periodo di programmazione della politica di coesione 2000-2006 e i relativi ritiri/prelievi effettuati, così come delle consistenti rettifiche imposte nel 2014 dalla direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale.

3.6.   ALTRE ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI NON COMMERCIALI

in milioni di EUR

 

2014

2013

Trasferimento di attività

1  448

Adeguamenti di bilancio

794

1  187

Imposte e contributi del personale

1  276

1  137

Contributi di paesi terzi

336

373

Prelievi agricoli

409

48

Adeguamenti degli accantonamenti

369

208

Altro

990

1  091

Totale

5  623

4  045

Il trasferimento di entrate generate dalle attività riguarda il trasferimento dei satelliti nel quadro del programma Copernicus (in precedenza programma GMES) dell'Agenzia spaziale europea (ESA) alla Commissione (cfr. nota 2.2). Tale trasferimento rappresenta una transazione non commerciale in base alle norme contabili dell'UE e si verificherà anche negli esercizi futuri per i restanti satelliti Copernicus attualmente in fase di costruzione.

Gli adeguamenti di bilancio comprendono l'eccedenza di bilancio del 2013 (1  005 milioni di EUR) che viene rimborsata indirettamente agli Stati membri deducendo gli importi di risorse proprie che essi devono accreditare all'UE nell'anno successivo, e di fatto costituiscono entrate per il 2014.

Le entrate imputabili alle imposte e ai contributi del personale derivano principalmente dalle trattenute sugli stipendi del personale e sono costituite da due importi significativi: i contributi previdenziali del personale e le imposte sul reddito.

I contributi dei paesi terzi sono i contributi dei paesi EFTA e dei paesi candidati all'adesione.

I prelievi agricoli riguardano i prelievi latte che costituiscono uno strumento di gestione del mercato mirato a penalizzare i produttori di latte che superano le rispettive quantità di riferimento. Poiché non sono legati a pagamenti precedenti da parte della Commissione, sono in pratica considerati come entrate con destinazione specifica. L'aumento dei prelievi latte quest'anno è dovuto al fatto che otto Stati membri hanno superato le loro quote latte relativamente alle consegne nel 2013/2014 e al fatto che essi devono quindi pagare le sanzioni (nota come «super prelievo»). Il regime delle quote latte è stato abolito il 1o aprile 2015.

ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI

3.7.   ENTRATE FINANZIARIE

in milioni di EUR

 

2014

2013

Entrate da interessi SU:

 

 

Prefinanziamenti

16

29

Pagamenti tardivi

387

88

Attività finanziarie disponibili per la vendita

65

71

Prestiti erogati

1  722

1  712

Disponibilità liquide ed equivalenti

10

21

Attività finanziarie che hanno subito una riduzione di valore

0

Altro

1

1

Interessi attivi

2  202

1  922

Ricavi da dividendi

6

6

Utili provenienti dalla vendita di attività finanziarie

30

24

Altre entrate finanziarie

61

40

Totale

2  298

1  991

Gli interessi attivi sui prestiti riguardano principalmente i prestiti erogati da fondi di provenienti da prestiti (cfr. nota 2.4.2).

Utili netti o perdite nette provenienti dalla vendita di attività finanziarie

in milioni di EUR

 

2014

2013

Utili netti/(perdite nette) relativi ad attività finanziarie disponibili per la vendita

13

24

3.8.   ALTRE ENTRATE DERIVANTI DA TRANSAZIONI COMMERCIALI

in milioni di EUR

 

2014

2013

Entrate relative a immobili, impianti e macchinari

16

38

Utili derivanti da operazioni sui cambi

478

336

Altro

571

1  070

Totale

1  066

1  443

Le altre entrate provenienti da transazioni commerciali sono rappresentate soprattutto dalle entrate relative alle spese di gestione e le le entrate relative a crediti che hanno perso valore in precedenza.

SPESE

TRASFERIMENTI E SOVVENZIONI PER MODALITÀ DI GESTIONE

3.9.   GESTIONE CONCORRENTE

in milioni di EUR

Attuazione da parte degli Stati membri

2014

2013

Fondo europeo agricolo di garanzia

44  465

45  067

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e altri strumenti per lo sviluppo rurale

14  046

13  585

Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione

43  345

47  767

Fondo sociale europeo

12  651

12  126

Altro

2  307

1  525

Totale

1 16  814

1 20  070

I programmi dei Fondi strutturali si trovano al contempo nella fase finale del periodo di programmazione 2007-2013 e nella fase di avvio del periodo di programmazione 2014-2020.

La maggior parte del calo registrato rispetto al 2013 riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione. Le spese rilevate nel 2014 si riferiscono al periodo di programmazione 2007-2013, in quanto non sono ancora state imputate spese per il periodo attuale, a causa dell'avvio lento dei programmi (gli Stati membri hanno cominciato l'attuazione soltanto nel 2015).

La diminuzione delle spese del Fondo europeo agricolo di garanzia può essere in particolare imputata all'impatto del meccanismo di disciplina finanziaria.

La sottorubrica «Altro» comprende principalmente: Asilo e migrazione (0,6 miliardi di EUR), Sicurezza interna (0,5 miliardi di EUR), Pesca e Affari marittimi (0,5 miliardi di euro), il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (0,2 miliardi di EUR) e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (0,1 miliardi di EUR).

3.10.   GESTIONE DIRETTA

in milioni di EUR

 

2014

2013

Attuazione da parte della Commissione

10  431

8  722

Attuazione da parte delle agenzie esecutive dell'UE

4  880

3  797

Totale

15  311

12  519

Tali importi riguardano principalmente l'attuazione della politica di ricerca (8,9 miliardi di EUR), dei programmi di rete (1,5 miliardi di EUR), della politica europea di vicinato (1,5 miliardi di EUR) e della cooperazione allo sviluppo (1,3 miliardi di EUR).

L'aumento degli importi nel 2014 è dovuto principalmente alla cooperazione allo sviluppo, rispetto alla quale si è registrato un aumento di 0,5 miliardi di EUR (che comprendono un pagamento di 250 milioni di EUR a favore dell'Ucraina), alle politiche in materia di energia (1,1 miliardi di EUR) e ai programmi di ricerca gestiti dalle agenzie esecutive (1,1 miliardi di EUR. dovuti al numero crescente di progetti in corso).

3.11.   GESTIONE INDIRETTA

in milioni di EUR

 

2014

2013

Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE

1  025

656

Attuazione da parte dei paesi terzi

1  005

720

Attuazione da parte di organizzazioni internazionali

1  765

1  745

Effettuate da altre entità

1  799

1  694

Totale

5  594

4  815

3.12.   COSTI PER IL PERSONALE E LE PENSIONI

in milioni di EUR

 

2014

2013

Costi del personale

5  693

5  527

Costi per le pensioni

3  970

3  531

Totale

9  662

9  058

I costi per le pensioni rappresentano elementi dei movimenti causati dalla rivalutazione attuariale delle passività relative alle prestazioni per i dipendenti, che non dipendono dalle ipotesi attuariali.

3.13.   VARIAZIONI DELLE IPOTESI ATTUARIALI RELATIVE ALLE PRESTAZIONI PER I DIPENDENTI

La perdita attuariale netta di 9,2 miliardi di EUR registrata sotto questa voce si riferisce a tutte le passività relative alle prestazioni per i dipendenti rilevate nello stato patrimoniale (cfr. nota 2.9). L'importo eccezionalmente elevato è dovuto al drastico calo dei tassi d'interesse imputabile alle condizioni economiche prevalenti.

3.14.   ONERI FINANZIARI

in milioni di EUR

 

2014

2013

Spese per interessi:

 

 

Prestiti assunti

1  712

1  697

Altro

22

22

Leasing finanziari

90

99

Perdite dovute alla riduzione di valore delle attività finanziarie disponibili per la vendita

3

8

Perdite dovute alla riduzione di valore di prestiti e crediti

1  030

469

Perdite realizzate sulla vendita di attività finanziarie

17

Altri oneri finanziari

51

87

Totale

2  926

2  383

L'importo degli interessi passivi sui prestiti assunti corrisponde agli interessi attivi sui prestiti (operazioni «back to back»).

3.15.   QUOTA RELATIVA AL RISULTATO NETTO DI IMPRESE COMUNI E COLLEGATE

Secondo la contabilizzazione con il metodo dell'adeguamento contabile, l'UE include nel conto economico la sua quota del risultato netto delle sue imprese comuni e collegate (cfr. anche note 2.3.1 e 2.3.2).

3.16.   ALTRE SPESE

in milioni di EUR

 

2014

2013

Spese amministrative e informatiche

2  070

2  034

Spese relative a immobili, impianti e macchinari

1  186

1  105

Perdite sui cambi

370

395

Adeguamenti degli accantonamenti

688

399

Altre

839

640

Totale

5  152

4  572

Le spese relative alla ricerca e sviluppo, che sono incluse nelle spese amministrative e informatiche, sono le seguenti:

in milioni di EUR

 

2014

2013

Costi per attività di ricerca

353

335

Costi per lo sviluppo non capitalizzati

54

74

Totale

406

409

Compresi nella voce Spese relative a immobili, impianti e macchinari figurano 369 milioni di EUR (2013: 388 milioni di EUR) relativi a leasing operativi. Gli importi impegnati che rimangono da versare nel corso del periodo rimanente di durata dei leasing operativi sono i seguenti:

in milioni di EUR

 

Importi futuri da pagare

 

 

< 1 anno

1- 5 anni

> 5 anni

Totale

Immobili

332

988

934

2  254

Materiale informatico e altre attrezzature

7

15

0

22

Totale

339

1  003

934

2  276

3.17.   INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (QFP)

in milioni di EUR

 

Crescita intelligente e inclusiva

Crescita sostenibile

Sicurezza e cittadinanza

Ruolo mondiale dell'Europa

Amministrazione

Non assegnato ad una rubrica del QFP (10)

Totale

Risorse RNL

1 04  688

1 04  688

Risorse proprie tradizionali

17  137

17  137

IVA

17  462

17  462

Ammende

2  297

2  297

Recupero spese

1  136

2  226

3

53

0

3  418

Altro

1  981

508

4

53

4  590

(1  513)

5  623

Entrate derivanti da transazioni non commerciali

3  117

2  734

6

106

4  590

1 40  072

1 50  625

Entrate finanziarie

66

3

0

36

1

2  192

2  298

Altro

119

(11)

(4)

97

215

649

1  066

Entrate derivanti da operazioni commerciali

185

(8)

(4)

134

216

2  841

3  364

Totale entrate

3  302

2  726

2

240

4  806

1 42  913

1 53  989

Attuazione da parte degli Stati membri:

 

 

 

 

 

 

 

FEAGA

(44  465)

(44  465)

FEASR e altri strumenti di sviluppo rurale

(14  033)

(12)

(14  046)

FESR + FC

(43  345)

(43  345)

FSE

(12  651)

(12  651)

Altro

(561)

(542)

(1  109)

(94)

(2  307)

Attuazione da parte della CE e delle agenzie esecutive

(9  809)

(339)

(1  114)

(4  046)

9

(12)

(15  311)

Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE

(789)

(58)

(473)

(40)

334

(1  025)

Attuazione da parte di paesi terzi e organizzazioni internazionali

(246)

4

(8)

(2  520)

(0)

(2  770)

Effettuate da altre entità

(1  317)

(5)

(478)

(0)

1

(1  799)

Costi personale e pensioni

(1  538)

(324)

(362)

(566)

(6  066)

(806)

(9  662)

Variazioni delle ipotesi attuariali relative alle prestazioni per i dipendenti

(9  170)

(9  170)

Oneri finanziari

(152)

(25)

(1)

(26)

(557)

(2  165)

(2  926)

Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate

(640)

(640)

Altri oneri

(1  397)

(60)

(115)

(126)

(3  069)

(385)

(5  152)

Spese complessive

(72  444)

(59  843)

(3  189)

(7  908)

(18  853)

(3  032)

(1 65  269)

Risultato economico dell'esercizio

(69  141)

(57  117)

(3  186)

(7  668)

(14  047)

1 39  880

(11  280)

La presentazione delle entrate e delle spese per rubrica del QFP si basa su stime, in quanto non tutti gli impegni sono collegati a una rubrica del QFP.

3.18.   RICLASSIFICAZIONE DEI DATI DEL 2013

Per presentare meglio le informazioni agli utilizzatori dei conti, nella versione del 2014 la presentazione del conto economico è stata ristrutturata. Come richiesto dalle norme contabili dell'UE, si è proceduto alla riclassificazione dei dati del 2013. La modifica non ha interessato gli importi ma soltanto la presentazione dei dati esistenti: entrate, spese e risultati rimangono quelli originariamente pubblicati nei conti del 2013. Una panoramica dell'impatto delle modifiche è riportata qui di seguito:

in milioni di EUR

 

Entrate derivanti da risorse proprie e contributi

Altre entrate operative

Totale entrate operative

Spese ammini-strative

Spese operative

Totale spese operative

Avanzo da attività operative

Entrate finanziarie

Spese finanziarie

Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti

Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate

Risultato economico dell'esercizio

2013 (in seguito a riclassifica-zione)*

2013 (pubblicato)

1 41  241

8  415

1 49  655

(9  269)

(1 38  571)

(1 47  840)

1  815

2  038

(2  045)

(5  565)

(608)

(4  365)

 

Entrate derivanti da transazioni non commerciali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Risorse RNL

1 10  194

1 10  194

1 10  194

Risorse proprie tradizionali

15  467

15  467

15  467

IVA

14  019

14  019

14  019

Ammende

2  757

2  757

2  757

Recupero spese

 

1  777

1  777

1  777

Altro

1  561

2  484

4  045

4  045

Totale

1 41  241

7  018

1 48  259

1 48  259

Entrate derivanti da operazioni commerciali

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Entrate finanziarie

1  991

1  991

Altro

1  397

1  397

47

1  443

Totale

1  397

1  397

2  038

3  434

ENTRATE TOTALI

1 41  241

8  415

1 49  655

2  038

1 51  693


in milioni di EUR

 

Entrate derivanti da risorse proprie e contributi

Altre entrate operative

Totale

Spese ammini-strative

Spese operative

Totale spese operative

Avanzo da attività operative

Entrate finanziarie

Spese finanziarie

Movimenti nelle passività derivanti dalle pensioni e da altre prestazioni per i dipendenti

Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate

Risultato economico dell'esercizio

2013 (in seguito a riclassifica-zione)*

Attuazione da parte degli Stati membri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fondo europeo agricolo di garanzia

(45  067)

(45  067)

(45  067)

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e da altri strumenti per lo sviluppo rurale

(13  585)

(13  585)

(13  585)

Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione

(47  767)

(47  767)

(47  767)

Fondo sociale europeo

(12  126)

(12  126)

(12  126)

Altro

(1  525)

(1  525)

(1  525)

Attuazione da parte della Commissione e delle agenzie esecutive

(12  519)

(12  519)

(12  519)

Attuazione da parte di altre agenzie e altri organismi dell'UE

(656)

(656)

(656)

Attuazione da parte di paesi terzi e organizzazioni internazionali

(2  465)

(2  465)

(2  465)

Attuazione da parte di altre entità

(1  694)

(1  694)

(1  694)

Costi personale e pensioni

(5  527)

(5  527)

(3  531)

(9  058)

Variazioni delle ipotesi attuariali relative alle prestazioni per i dipendenti

(2  033)

(2  033)

Oneri finanziari

(469)

(469)

(1  914)

(2  383)

Quota relativa al disavanzo netto di imprese comuni e collegate

(608)

(608)

Altri oneri

(3  742)

(699)

(4  442)

(131)

(4  572)

TOTALE SPESE

(9  269)

(1 38  571)

(1 47  840)

(2  045)

(5  565)

(608)

(1 56  058)

Risultato economico dell'esercizio

1 41  241

8  415

1 49  655

(9  269)

(1 38  571)

(1 47  840)

1  815

2  038

(2  045)

(5  565)

(608)

(4  365)

4.   NOTE AL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

4.1.   OBIETTIVO E PREPARAZIONE DEL PROSPETTO DEI FLUSSI DI CASSA

Le informazioni relative ai flussi di cassa costituiscono il punto di partenza per valutare la capacità dell'UE di generare disponibilità liquide ed equivalenti e le sue necessità di utilizzo di detti flussi.

Il prospetto dei flussi di cassa viene preparato utilizzando il metodo indiretto. Il conto economico dell'esercizio finanziario viene adeguato a seguito degli effetti di transazioni non monetarie, dei risconti o dei ratei relativi a incassi o pagamenti operativi già effettuati o previsti, nonché di eventuali voci di entrata o di spesa associate ai flussi di cassa inerenti agli investimenti.

I flussi di cassa derivanti da operazioni in valuta estera sono contabilizzati nella valuta di riferimento dell'UE (EUR), applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio tra l'euro e detta valuta estera in vigore alla data della transazione.

Il prospetto dei flussi di cassa riporta i flussi finanziari relativi al periodo, classificandoli in attività operative e d'investimento (l'UE non ha attività di finanziamento).

4.2.   ATTIVITÀ OPERATIVE

Le attività operative sono le attività dell'UE diverse dalle attività di investimento. Si tratta della maggior parte delle attività svolte. I prestiti erogati ai beneficiari (e le relative assunzioni di prestito, se del caso) non sono considerati attività di investimento (o di finanziamento), in quanto rientrano negli obiettivi generali, e pertanto nelle operazioni quotidiane dell'UE. Le attività operative comprendono anche investimenti quali FEI, BERS e i fondi di capitali di rischio. L'obiettivo di tali attività è infatti contribuire al conseguimento dei risultati prefissati nell'ambito della politica economica.

4.3.   ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

Le attività di investimento riguardano l'acquisizione e la liquidazione di attività immateriali, immobili, impianti e macchinari e altri investimenti che non sono compresi nella tesoreria ed equivalenti di tesoreria. Tra le attività di investimento non figurano i prestiti concessi ai beneficiari. L'obiettivo è illustrare gli investimenti effettivi effettuati dall'UE.

5.   ATTIVITÀ E PASSIVITÀ POTENZIALI E ALTRE INFORMAZIONI DI RILIEVO

5.1.   ATTIVITÀ POTENZIALI

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Garanzie ottenute:

 

 

Garanzie di esecuzione

400

441

Altre garanzie

27

39

Altre attività potenziali

49

16

Totale

476

496

Si richiedono garanzie di buon fine per assicurare che i beneficiari dei finanziamenti UE onorino gli obblighi assunti nell'ambito di contratti stipulati con l'Unione europea.

5.2.   PASSIVITÀ POTENZIALI

in milioni di EUR

 

Note

31.12.2014

31.12.2013

Garanzie fornite

5.2.1

20  862

22  162

Ammende

5.2.2

5  602

5  227

FEAGA, sviluppo rurale e preadesione

5.2.3

505

1  537

Politica di coesione

5.2.4

9

137

Azioni legali e altri contenziosi

5.2.5

789

689

Altre passività potenziali

 

5

52

Totale

 

27  772

29  805

Nei prossimi esercizi tutte le passività potenziali, eccetto quelle relative alle ammende, saranno finanziate, se giunte a scadenza, con risorse attinte dal bilancio dell'UE.

5.2.1.    Garanzie fornite

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Garanzie sui prestiti concessi dalla BEI

 

 

Garanzia al 65 %

18  283

19  077

Garanzia al 70 %

447

1  361

Garanzia al 75 %

168

257

Garanzia al 100 %

300

461

Totale

19  198

21  156

Altre garanzie fornite

1  664

1  006

Totale

20  862

22  162

Il bilancio dell'UE garantisce prestiti sottoscritti e garantiti dalla BEI a titolo delle sue risorse proprie a favore di paesi terzi al 31 dicembre 2014 (sono inclusi i prestiti versati agli Stati membri prima dell'adesione). La garanzia dell'UE è tuttavia limitata a una percentuale del massimale delle linee di credito autorizzate: 65 % (per gli accordi conclusi fino al 2007), 70 %, 75 % o 100 %. Quando il massimale non è raggiunto, è la totalità dell'esposizione che beneficia della garanzia dell'UE. Per gli accordi conclusi dopo il 2007 (mandati 2007-2013 e 2014-2020) a garanzia dell'UE è limitata al 65 % dei saldi residui e non alle linee di credito autorizzate. Al 31 dicembre 2014, l'importo in sospeso ammontava a 19  198 milioni di EUR e questa è quindi l'esposizione massima per l'UE. Al 31 dicembre 2014, circa l'82 % delle operazioni di prestito della BEI (agli Stati e agli enti pubblici) è coperto da una garanzia globale, mentre le restanti operazioni della BEI beneficiano unicamente di una copertura del rischio politico.

Altre garanzie fornite riguardano principalmente il meccanismo di finanziamento con ripartizione dei rischi (883 milioni di EUR), Orizzonte 2020 (365 milioni di EUR) e lo strumento di garanzia dei prestiti per i progetti TEN-T (209 milioni di EUR).

5.2.2.    Ammende

Detti importi riguardano ammende comminate dalla Commissione per violazione delle norme sulla concorrenza che sono state pagate in via provvisoria e per le quali è stato presentato un ricorso oppure si ignora se sarà presentato un ricorso. La passività potenziale continuerà a essere contabilizzata fino alla decisione definitiva sul caso da parte della Corte di giustizia. Gli interessi maturati sui pagamenti provvisori figurano nel risultato economico dell'esercizio nonché come passività potenziale per tenere conto del carattere incerto della titolarità della Commissione su detti importi.

5.2.3.    FEAGA, sviluppo rurale e preadesione

Si tratta delle passività potenziali nei confronti degli Stati membri correlate alle decisioni di conformità del FEAGA e alle rettifiche finanziarie relative allo sviluppo rurale e alla preadesione in attesa della sentenza della Corte di giustizia. La determinazione dell'importo definitivo degli oneri e l'imputazione in bilancio dei ricorsi accolti dipendono dalla durata della procedura dinanzi alla Corte di giustizia.

5.2.4.    Politica di coesione

Si tratta delle passività potenziali nei confronti degli Stati membri correlate ad azioni nel quadro della politica di coesione in attesa della data di audizione o della sentenza della Corte di giustizia.

5.2.5.    Azioni legali e altri contenziosi

Questa voce comprende le cause per risarcimento danni dirette contro l'UE, altri contenziosi legali, nonché le spese legali stimate. Si noti che in un'azione per risarcimento danni ai sensi dell'articolo 288 CE, il ricorrente deve dimostrare una violazione sufficientemente grave, da parte dell'istituzione, di una norma di legge volta a conferire un diritto individuale, un reale danno subito dal ricorrente e un nesso causale diretto fra l'atto illegittimo e il danno.

5.3.   ALTRE INFORMAZIONI IMPORTANTI

5.3.1.    Impegni di bilancio non ancora liquidati

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Impegni di bilancio non ancora liquidati

1 44  741

1 78  399

L'importo sopra indicato è costituito dal RAL («Reste à Liquider») del bilancio meno i relativi importi inseriti a titolo di spesa nel conto economico 2014. Il RAL del bilancio costituisce un importo che rappresenta gli impegni in sospeso per i quali non sono ancora stati effettuati pagamenti e/o disimpegni. Si tratta della normale conseguenza dell'esistenza di programmi pluriennali. Al 31 dicembre 2014 l'importo dei RAL del bilancio ammontava a 1 89  585 milioni di euro (2013: 2 22  410 milioni di EUR).

5.3.2.    Impegni giuridici significativi

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Azioni strutturali

4 33  527

150

Protocollo con paesi mediterranei

264

264

Accordi di pesca

176

79

Galileo

719

Copernicus

3  476

Rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)

850

Altri impegni contrattuali

3  127

3  531

Totale

4 41  288

4  873

Questi impegni hanno origine dagli impegni giuridici a lungo termine assunti dalla Commissione che non erano coperti da stanziamenti di impegno iscritti in bilancio. Si riferiscono a programmi pluriennali come le azioni strutturali o gli importi che la Commissione si è impegnata a pagare in futuro ai sensi dei contratti amministrativi in essere alla data di riferimento del bilancio (per esempio relativi alla fornitura di servizi quali sicurezza, pulizie, ecc., ma anche impegni contrattuali riguardanti progetti specifici, quali lavori edili). L'aumento significativo degli impegni giuridici relativi alle azioni strutturali è dovuto all'avvio del QFP 2014-2020 nel corso del periodo di riferimento.

Azioni strutturali

La tabella seguente presenta un raffronto tra gli impegni giuridici per i quali non sono ancora stati assunti impegni di bilancio e gli impegni massimi rispetto agli importi previsti dal QFP 2014-2020. Le obbligazioni future rappresentano gli importi in sospeso per i quali la Commissione continua a essere impegnata ad effettuare pagamenti dopo il 31 dicembre 2014.

in milioni di EUR

Fondi

Quadro finanziario 2014-2020

Impegni giuridici conclusi

Impegni di bilancio

Disimpegni

Impegni giuridici meno impegni di bilancio

Obbligazioni future

(A)

(B)

(C)

(D)

(=B-C+D)

(=A-C-D)

Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo di coesione

2 59  799

1 33  163

16  837

1 16  325

2 42  962

Fondo sociale europeo

89  624

57  828

9  273

48  555

80  350

Fondo di aiuti europei agli indigenti

3  814

3  723

501

3  222

3  313

RUBRICA 1B FONDI POLITICA DI COESIONE

3 53  236

1 94  714

26  611

1 68  102

3 26  625

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale

99  348

20  707

3  295

17  413

96  053

Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca

5  749

140

19

121

5  730

RUBRICA 2: RISORSE NATURALI

1 05  097

20  847

3  314

17  533

1 01  783

Fondo Asilo e migrazione

2  752

2  752

Fondo Sicurezza interna

2  367

2  367

RUBRICA 3: SICUREZZA E CITTADINANZA

5  119

5  119

Totale

4 63  452

2 15  561

29  925

1 85  636

4 33  527

Protocolli con paesi mediterranei

Questi impegni riguardano i protocolli finanziari conclusi con i paesi terzi mediterranei. L'importo registrato rappresenta la differenza tra la somma totale dei protocolli firmati e l'importo degli impegni di bilancio contabilizzati. Questi protocolli sono trattati internazionali che non possono essere conclusi senza l'accordo di entrambe le parti, anche se il processo di elaborazione è in corso.

Accordi di pesca

Si tratta di impegni assunti con paesi terzi per operazioni nell'ambito degli accordi di pesca internazionali.

Galileo

Si tratta di importi impegnati nel programma Galileo, che sviluppa un sistema globale europeo di radionavigazione via satellite — cfr. altresì nota 2.2.

Copernicus

Copernicus è il programma europeo di osservazione della Terra — cfr. anche nota 2.2.

TEN-T

L'importo del 2013 riguarda le sovvenzioni nell'ambito della rete transeuropea di trasporto (RTE-T) per il periodo 2007-2013. Poiché il programma si è concluso, nel 2014 non sono previsti nuovi impegni giuridici senza impegni di bilancio.

Altri impegni contrattuali

Gli importi inclusi in questa voce corrispondono agli importi che rimangono da versare nel corso del periodo di durata dei contratti. Gli importi principali iscritti in questa rubrica riguardano i 1  933 milioni di EUR relativi all'Agenzia «Fusion for Energy» nel contesto del progetto ITER e gli 547 milioni di EUR relativi a contratti edili del Parlamento europeo.

6.   TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE

6.1.   LA TUTELA DEL BILANCIO DELL'UE — SINTESI

Una considerazione importante nell'esecuzione del bilancio dell'UE è l'esigenza di assicurare un'adeguata prevenzione degli errori, delle irregolarità e delle frodi o la loro individuazione e conseguente correzione. Nella sua relazione annuale, la Corte fornisce una dichiarazione di affidabilità sulla legittimità e la regolarità delle transazioni che sono alla base dei conti, nonché osservazioni e statistiche sul livello significativo di errori nei pagamenti alla base dei conti. Nella versione pubblicata nella Gazzetta ufficiale, i conti sono corredati dalla dichiarazione di affidabilità.

Per tutelare il bilancio dell'UE, ossia la spesa dell'UE, dalle spese indebite o irregolari, la Commissione utilizza due metodi principali:

1)

meccanismi di prevenzione e

2)

meccanismi di rettifica (fondamentalmente le rettifiche finanziarie imposte agli Stati membri o concordate con essi e, in misura minore, i recuperi effettuati presso i beneficiari dei pagamenti dell'UE).

I meccanismi di rettifica si basano su un'ampia gamma di misure che intervengono sia prima che dopo l'esecuzione delle spese (o dei rimborsi) da parte della Commissione.

L'obiettivo della presente nota è di presentare una sintesi panoramica e una rappresentazione affidabile del modo in cui il bilancio dell'UE viene tutelato dal rischio di spese illegali. La presente nota rappresenta una comunicazione volontaria di informazioni che non sono richieste dalle norme contabili e comprende dati che non provengono direttamente dal sistema contabile (cfr. quanto segue).

Ulteriori dettagli su tali cifre e sui meccanismi di prevenzione e correzione previsti dalle normative in vigore si trovano nella comunicazione sulla tutela del bilancio elaborata dalla Commissione e inviata all'autorità competente per il discarico e alla Corte ogni anno a settembre, che è disponibile sul sito web Europa della direzione generale Bilancio. Tale comunicazione non soltanto fornisce maggiori dettagli sulle cifre della presente nota (in particolare la ripartizione delle rettifiche finanziarie per Stato membro), ma comprende anche altre informazioni (ad esempio, i dati relativi alle rettifiche finanziarie nette che si sono tradotte in entrate con destinazione specifica per il bilancio dell'Unione europea e i risultati degli interventi correttivi adottati dagli Stati membri). Ulteriori informazioni sulla capacità correttiva sono disponibili nella comunicazione: Sintesi delle realizzazioni della Commissione in materia di gestione per il 2014 (la «relazione di sintesi» pubblicata nel giugno 2015), anch'essa disponibile sul sito web Europa.

6.1.1.    Rettifiche finanziarie

Nell'ambito della gestione concorrente, spetta in primo luogo agli Stati membri prevenire o individuare le eventuali gravi carenze nei sistemi di gestione e di controllo porvi rimedio, mentre la Commissione europea svolge un ruolo di sorveglianza generale. Qualora gravi carenze dei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri abbiano indotto o possano indurre errori, irregolarità o frodi su base singola o sistemica, la Commissione può applicare rettifiche finanziarie. Il termine «rettifica finanziaria» copre una vasta gamma di azioni che discendono dalle responsabilità in materia di controlli e di audit della Commissione (e di altri organi UE), compresi i casi in cui la Commissione basa le azioni correttive sulle iniziative adottate dalle autorità nazionali. Se non è possibile un'identificazione precisa degli importi spesi indebitamente, la Commissione può applicare rettifiche estrapolate o forfettarie in conformità della normativa settoriale.

Nella presente nota, le rettifiche finanziarie vengono suddivise in due categorie principali:

1)

Rettifiche finanziarie confermate/decise (tabella 6.2.1): questi importi sono stati confermati (ossia riconosciuti) dallo Stato membro interessato oppure sono stati adottati con decisione della Commissione. Le rettifiche adottate con decisione della Commissione sono registrate come entrate o spese negative nel sistema contabile (cfr. note 3.5 e 3.9).

2)

Rettifiche finanziarie attuate (tabella 6.2.2): questi importi rappresentano l'ultima fase del processo con cui la situazione riscontrata di spesa indebita è sanata in via definitiva. I quadri normativi dei singoli settori contemplano vari meccanismi attuativi.

In entrambe le categorie figurano «rettifiche alla fonte» che derivano dal ruolo di controllo della Commissione (cfr. sopra). Tali rettifiche vengono dedotte prima che la Commissione proceda ad inoltrare le richieste di rimborso o a elaborare i pagamenti.

6.1.2.    Recuperi

Nel quadro della gestione concorrente e, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e della normativa settoriale, gli Stati membri (e non la Commissione) hanno in primo luogo la responsabilità di individuare e di recuperare presso i beneficiari, conformemente alle norme e alle procedure nazionali, gli importi indebitamente versati. Per il FEAGA, gli importi recuperati dai beneficiari sono accreditati al bilancio UE come entrate con destinazione specifica, previa applicazione di una detrazione del 20 % da parte degli Stati membri. Per quanto riguarda il FEASR e la politica di coesione, dei recuperi si tiene conto nelle richieste di rimborso future ricevute dalla Commissione ed essi possono pertanto essere riutilizzati per il programma entro il periodo di programmazione. Dopo la fine del periodo di ammissibilità essi vengono accreditati al bilancio dell'UE come entrate con destinazione specifica.

Nell'ambito della gestione diretta e indiretta e in base al regolamento finanziario, l'ordinatore deve stabilire ordini di recupero per gli importi indebitamente pagati. I recuperi vengono quindi effettuati con bonifico bancario del debitore o mediante compensazione con altri importi dovuti dalla Commissione al debitore. Il regolamento finanziario prevede altre procedure per garantire la riscossione degli ordini di recupero scaduti, che sono oggetto di una verifica specifica da parte dell'ordinatore della Commissione. I servizi della Commissione attuano recuperi anche «alla fonte» deducendo le spese non ammissibili (che sono state individuate in richieste di rimborso precedenti o attuali) dai pagamenti eseguiti.

6.1.3.    Impatto delle rettifiche finanziarie e dei recuperi

L'obiettivo principale delle rettifiche finanziarie e dei recuperi è di garantire che i fondi dell'Unione siano utilizzati in conformità con il quadro normativo. Tuttavia, i metodi utilizzati, e quindi l'impatto delle misure correttive, varia in modo significativo tra i diversi settori di spesa e tra le diverse misure correttive. Le rettifiche finanziarie e i recuperi relativi alla politica agricola comune (PAC), nonché i recuperi nell'ambito del FEAGA e le politiche interne ed esterne, danno luogo alla restituzione degli importi indebitamente versati in precedenza al bilancio dell'UE. Gli importi irregolari individuati nel quadro della politica di coesione e i recuperi effettuati nell'ambito dello sviluppo rurale vengono, a tutt'oggi, spesso rettificati dallo Stato membro e quindi sostituiti con altri progetti ammissibili. Tali importi non tornano al bilancio dell'UE. Tuttavia, dopo la fine del periodo di ammissibilità o dopo la chiusura del programma, gli importi sono accreditati al bilancio dell'UE come entrate. Cfr. il punto 6.2.2 per ulteriori dettagli.

Inoltre, la capacità correttiva si basa su un'ampia gamma di misure che intervengono sia prima che dopo l'esecuzione delle spese (o dei rimborsi) da parte della Commissione. Le rettifiche vengono applicate dalla Commissione in seguito alle richieste di rimborso presentate dagli Stati membri e da altri beneficiari e/o l'esecuzione dei pagamenti da parte della Commissione.

6.2.   RETTIFICHE FINANZIARIE E RECUPERI 2014

6.2.1.    Rettifiche finanziarie e recuperi confermati/decisi nel 2014

in milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie

Recuperi

Totale 2014

Totale 2013

Agricoltura:

 

 

 

 

FEAGA

1  649

213

1  862

1  070

Sviluppo rurale

220

165

385

386

Politica di coesione:

 

 

 

 

FESR (11)

1  330

1  330

338

Fondo di coesione

292

292

220

FSE

342

1

343

874

SFOP/FEP

39

29

67

34

FEAOG orientamento

13

5

18

3

Altri

16

Settori politici interni

5

293

298

396

Settori politici esterni

ND

127

127

93

Amministrazione

ND

5

5

6

Totale confermati/decisi nel 2014

3  890

838

4  728

 

Totale confermati/decisi nel 2013

2  495

941

 

3  436

Negli importi di cui sopra per il 2014 sono incluse le rettifiche finanziarie e i recuperi effettuati alla fonte, per un importo complessivo di 1  137 milioni (agricoltura: 21 milioni di EUR, politica di coesione: 834 milioni di EUR, politiche interne: 207 milioni di EUR, politiche esterne: 71 milioni di EUR e amministrazione: 4 milioni di EUR).

Nel 2014, le rettifiche alla fonte per il FESR e il Fondo di coesione vengono indicate per la prima volta in entrambe le tabelle 6.2.1 e 6.2.2. Gli importi comparativi del 2013 non comprendono pertanto tali rettifiche. Gli importi indicati per tali fondi nel 2014 sono cumulativi e comprendono quindi gli importi relativi agli anni precedenti.

6.2.2.    Rettifiche finanziarie e recuperi effettuati nel 2014

in milioni di EUR

 

Rettifiche finanziarie

Recuperi

Totale 2014

Totale 2013

Agricoltura:

 

 

 

 

FEAGA

796

150

946

636

Sviluppo rurale

86

167

252

359

Politica di coesione:

 

 

 

 

FESR (12)

1  083

1

1  084

622

Fondo di coesione

236

236

277

FSE

289

1

290

882

SFOP/FEP

41

25

66

28

FEAOG orientamento

13

5

18

16

Altri

16

Settori politici interni

5

274

279

401

Settori politici esterni

ND

108

108

93

Amministrazione

ND

5

5

6

Totale effettuati nel 2014

2  549

736

3  285

 

Totale effettuati nel 2013

2  472

862

 

3  334

Negli importi di cui sopra per il 2014 sono incluse le rettifiche finanziarie e i recuperi effettuati alla fonte, per un importo complessivo di 782 milioni (agricoltura: 6 milioni di EUR, politica di coesione: 494 milioni di EUR, politiche interne: 207 milioni di EUR, politiche esterne: 71 milioni di EUR e amministrazione: 4 milioni di EUR).

Agricoltura e sviluppo rurale:

Le rettifiche finanziarie riguardano le lacune riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri in seguito agli audit svolti dalla Commissione nel quadro delle procedure pluriennali di verifica della conformità. Le rettifiche provengono anche dalle decisioni annuali di liquidazione dei conti. Le rettifiche finanziarie rappresentano un incentivo per gli Stati membri a migliorare i rispettivi sistemi di gestione e di controllo e, insieme con i recuperi, tutelano il bilancio dell'UE dai rischio di spese illegali.

L'importo confermato/deciso comprende la decisione di liquidazione di conformità n. 2015/103 (1  243 milioni di EUR e 166 milioni di EUR, rispettivamente per FEAGA e FEASR) presa dai servizi della Commissione prima della fine dell'esercizio, ma formalmente adottata dalla Commissione soltanto nel gennaio 2015. Tali importi sono inoltre inclusi come risconti attivi al 31 dicembre 2014.

Per il FEAGA e per il FEASR, le rettifiche finanziarie superiori allo 0,01 % del PIL possono, su richiesta dello Stato membro interessato, essere attuate in tre rate annuali. Inoltre, in alcuni casi (per gli Stati membri beneficiari di assistenza finanziaria ai sensi dell'accordo quadro sul Fondo europeo per la stabilità finanziaria firmato il 7 giugno 2010), la data di esecuzione è stata differita di 18 mesi. Tali modalità garantiscono che l'effettivo rimborso erogato dagli Stati membri interessati al bilancio dell'UE possa essere gestito senza mettere a rischio i bilanci nazionali. Le dilazioni dei pagamenti e i rimborsi a rate hanno un impatto di 566 milioni di EUR (FEAGA: 515 milioni di EUR e FEASR: 51 milioni di euro) sulla differenza osservata tra gli importi confermati/decisi e l'effettiva attuazione. L'importo restante si spiega con la decisione n. 2015/103 confermata nel dicembre 2014 ma adottata soltanto nel gennaio 2015 — cfr. sopra.

I recuperi relativi alle irregolarità compiute dagli organismi pagatori riducono le richieste di rimborso future che la Commissione presenta agli Stati membri. Per il FEAGA, la Commissione registra l'intero importo versato agli agricoltori come spesa. Ciò spiega la differenza tra i pagamenti effettuati agli agricoltori e gli importi rimborsati agli organismi pagatori come entrate con destinazione specifica disponibili per finanziare la spesa agricola. Per il FEASR, la Commissione registra come spesa l'importo non ammissibile netto, previa detrazione delle rettifiche e dei recuperi.

Politica di coesione:

Nell'ambito della politica di coesione, le rettifiche finanziarie riguardano le lacune riscontrate nei sistemi di gestione e di controllo degli Stati membri in seguito agli audit svolti dalla Commissione. Esse vengono applicate soprattutto quando le autorità negli Stati membri ritirano le spese inizialmente dichiarate, sostituendole con nuove spese. In tali casi, gli Stati membri non perdono i fondi dell'UE. Gli Stati membri possono inoltre dichiarare progetti aggiuntivi. In pratica, tale situazione equivale a ricevere un tasso di cofinanziamento minore al livello dell'asse o programma prioritario in quanto le spese non ammissibili escluse potrebbero dover essere finanziate dai bilanci pubblici nazionali.

Se tali misure non sono possibili o permesse, vengono applicate le rettifiche finanziarie che comportano una perdita di fondi UE per lo Stato membro in questione. Questo può verificarsi quando i programmi sono chiusi o nei casi in cui gli Stati membri non sono in grado di presentare spese ammissibili o progetti sufficienti.

Le rettifiche finanziarie effettuate nel 2014 si riferiscono alle rettifiche confermate/decise nel 2014 (1  365 milioni di EUR) o in esercizi precedenti (297 milioni di EUR).

Nel 2014, le rettifiche finanziarie relative alla politica di coesione sono state attuate nel seguente modo:

in milioni di EUR

 

FESR

Fondo di coesione

FSE

SFOP/FEP

FEAOG orienta-mento

Totale

Disimpegni/detrazioni alla chiusura 2000-2006

448

136

114

8

8

714

Ritiro da parte dello Stato membro 2007-2013

242

22

92

16

372

Ordini di recupero

24

17

19

17

5

82

Rettifiche alla fonte

370

60

64

494

Totale effettuate nel 2014

1  083

236

289

41

13

1  662

6.3.   MECCANISMI PREVENTIVI DELLA COMMISSIONE

Per tutelare il bilancio dell'UE, la Commissione si avvale di una serie di meccanismi preventivi. Nella gestione diretta, le misure preventive comprendono verifiche condotte dai servizi responsabili sull'ammissibilità delle spese dichiarate dai beneficiari. Questi controlli ex ante fanno parte delle procedure di gestione dei programmi e sono intesi a fornire una ragionevole certezza circa la legittimità e regolarità della spesa corrisposta. I servizi della Commissione possono altresì dare orientamenti, soprattutto su questioni contrattuali, allo scopo di assicurare una sana ed efficiente gestione dei finanziamenti e pertanto un minor rischio di irregolarità.

Nel caso della gestione concorrente (per le spese inerenti alle politiche agricole e di coesione), gli Stati membri hanno la responsabilità principale nell'intero ciclo di vita delle spese di far sì che quelle pagate dal bilancio dell'UE siano legittime e regolari. I meccanismi preventivi esistono anche a livello della Commissione nella sua funzione di organo di vigilanza. La Commissione ha facoltà di:

interrompere la scadenza di un pagamento per un periodo massimo di 6 mesi se:

(a)

vi sono prove che fanno presumere carenze significative nel funzionamento dei sistemi di gestione e di controllo dello Stato membro interessato;

(b)

i servizi della Commissione devono effettuare verifiche supplementari poiché, secondo le informazioni disponibili, le spese contenute in uno stato delle spese certificato sarebbero connesse a gravi irregolarità non ancora rettificate.

Una volta chiuso il caso (dopo l'invio della lettera di revoca), l'importo interrotto può essere trattato e pagato alle autorità dello Stato membro a condizione che siano disponibili sufficienti crediti e che non vi siano altre questioni in sospeso relative al programma;

sospendere integralmente o in parte un pagamento intermedio a uno Stato membro nei tre casi seguenti:

(a)

vi sono prove di gravi carenze del sistema di gestione e controllo del programma e lo Stato membro non ha adottato le necessarie misure correttive;

(b)

le spese figuranti in uno stato delle spese certificato sono connesse a una grave irregolarità non ancora rettificata;

(c)

uno Stato membro ha gravemente violato i suoi obblighi di gestione e di controllo.

Qualora uno Stato membro non adotti le misure richieste, la Commissione può decidere di imporre una rettifica finanziaria.

Interruzioni:

in milioni di EUR

 

Periodo di programmazione 2007-2013

Totale casi aperti al 31.12.2013

Nuovi casi 2014

Casi chiusi nel 2014

Totale casi aperti al 31 dicembre 2014

Fondo

Numero di casi

Importo

Numero di casi

Importo

Numero di casi

Importo

Numero di casi

Importo

FEASR (13)

2

1

15

79

17

80

FESR e Fondo di coesione

101

1  608

134

6  227

137

3  998

98

3  837

FSE

20

272

31

1  323

19

625

32

970

FEP

10

97

13

103

15

186

8

14

Totale

133

1  978

193

7  732

188

4  889

138

4  821

Sospensioni e riduzioni:

Per quanto riguarda il FESR e il Fondo di coesione, cinque decisioni di sospensione erano ancora valide alla fine del 2013 (una decisione di revoca è stata adottata nel 2013 ma è stata ufficialmente notificata nel 2014). Nel 2014 sono state adottate altre due decisioni di revoca della sospensione. Le altre tre decisioni di sospensione erano ancora valide alla fine del 2014. Nel 2014 sono state adottate quattro nuove decisioni di sospensione, di cui due erano ancora in vigore alla fine dell'esercizio.

Per quanto riguarda il FSE, una decisione di sospensione adottata nel 2011 era ancora valida a fine 2014. Delle undici decisioni di sospensione adottate nel 2013, sette erano ancora valide alla fine del 2014. Nel corso del 2014 sono state adottate undici nuove decisioni di sospensione, che erano ancora valide alla fine del 2014.

Nel 2014 è stata adottata una decisione di sospensione nell'ambito del FEP a seguito di una carenza riscontrata nel sistema di gestione e di controllo di uno Stato membro in relazione alle misure dell'UE volte a ridurre la sovraccapacità di pesca.

Per quanto riguarda il FEASR non sono state adottate decisioni di sospensione nel 2014. Per quanto riguarda il FEAGA, nel 2014 vi è stata una riduzione, mentre nell'ambito del FEASR sono state adottate tre decisioni di riduzione. Sempre relativamente al FEASR, alla fine dell'anno vi erano 5 casi in di riduzione ancora aperti.

6.4.   RECUPERO DI IMPORTI DI PREFINANZIAMENTO NON UTILIZZATI

in milioni di EUR

 

2014

2013

Agricoltura:

 

 

FEAGA

Sviluppo rurale

Politica di coesione:

 

 

FESR

68

Fondo di coesione

4

FSE

9

53

SFOP/FEP

10

7

FEAOG orientamento

6

3

Settori politici interni

278

208

Settori politici esterni

95

91

Amministrazione

2

1

Totale recuperato

400

435

I recuperi degli importi di prefinanziamento non utilizzati non vanno confusi con le spese irregolari recuperate. Qualora i servizi della Commissione individuano e recuperano tali spese connesse a importi di prefinanziamento versati, questi rientrano nei normali processi di rettifica finanziaria o recupero descritti in precedenza. Per maggiori dettagli sui prefinanziamenti, cfr. nota 2.5.

7.   GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Le seguenti informazioni si riferiscono alla gestione dei rischi finanziari dell'UE e riguardano:

le attività di assunzione ed erogazione di prestiti operate dalla Commissione nell'ambito: del MESF, della BdP, dell'AMF e delle azioni dell'Euratom e della CECA in liquidazione;

delle operazioni di tesoreria effettuate dalla Commissione al fine di dare esecuzione al bilancio dell'UE, compresa l'imposizione di ammende;

del Fondo di garanzia per le azioni esterne e

degli strumenti finanziari finanziati dal bilancio.

7.1.   TIPI DI RISCHIO

Il rischio di mercato è il rischio di fluttuazione del valore equo o dei flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario a seguito di variazioni dei prezzi di mercato. Il rischio di mercato comprende l'eventualità di realizzare non solo perdite, ma anche utili. Esso comprende il rischio di valuta, il rischio di tasso d'interesse e altri rischi legati al prezzo (l'UE non è esposta a un altro rischio di prezzo significativo).

(1)

Il rischio di valuta è il rischio che le operazioni dell'UE o il valore dei suoi investimenti risenta delle variazioni dei tassi di cambio. Questo rischio deriva dalla variazione del prezzo di una valuta rispetto a un'altra.

(2)

Il rischio di tasso di interesse è la possibilità di una riduzione di valore di un titolo, in particolare di un'obbligazione, derivante da un aumento dei tassi d'interesse. In generale, tassi d'interesse più elevati porteranno a una diminuzione del prezzo delle obbligazioni a tasso fisso e viceversa.

Il rischio di credito è il rischio di perdita dovuto al mancato pagamento da parte del debitore/mutuatario di un prestito o altra linea di credito (il capitale di prestito, gli interessi o entrambi) o ad altra inadempienza di un obbligo contrattuale. L'inadempienza comprende il ritardo nei pagamenti, la ristrutturazione dei pagamenti del mutuatario e il fallimento.

Il rischio di liquidità è il rischio derivante dalla difficoltà di vendita di un'attività, per esempio il rischio che un'attività o un titolo determinati non possano essere negoziati rapidamente nel mercato in modo da evitare perdite o adempiere un obbligo.

7.2.   POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO

L'esecuzione del bilancio dell'UE si fonda sempre più sull'uso di strumenti finanziari. Il concetto fondamentale alla base di questo nuovo approccio è che, a differenza del metodo tradizionale di attuazione del bilancio tramite la concessione di sovvenzioni e sussidi, per ogni euro del bilancio erogato tramite strumenti finanziari il beneficiario finale riceve, grazie all'effetto leva, un sostegno finanziario superiore ad un euro. Tale uso intelligente del bilancio dell'UE consente di massimizzare l'impatto dei fondi disponibili. Per maggiori informazioni sugli importi, cfr. nota 2.4.

Comune alla maggior parte degli strumenti finanziari è il fatto che l'attuazione è delegata al gruppo BEI (compreso il FEI), sulla base di un accordo tra la CE e la BEI o ad altri intermediari finanziari. Gli accordi conclusi con tali intermediari prevedono termini e obblighi rigorosi che gli intermediari devono rispettare e che garantiscono che i fondi UE siano gestiti adeguatamente e che la loro gestione sia corredata da opportuni rapporti. Una volta eseguito il contributo finanziario a favore dello strumento, i fondi vengono trasferiti su un apposito conto bancario detenuto dall'intermediario finanziario (conto fiduciario). L'intermediario finanziario può, a seconda dello strumento in questione, utilizzare i fondi presenti sul conto fiduciario per erogare prestiti, emettere strumenti di debito e via dicendo. I proventi derivanti dagli strumenti finanziari devono di norma essere rimborsati al bilancio dell'UE.

Il rischio relativo a tali strumenti finanziari è generalmente limitato al massimale indicato negli accordi sottostanti, che corrisponde all'importo iscritto in bilancio previsto per lo strumento. Poiché la Commissione sostiene spesso la «tranche di prima perdita» (first loss piece) e poiché gli strumenti sono destinati a finanziare i beneficiari più rischiosi (che hanno difficoltà ad ottenere finanziamenti dai prestatori commerciali), è probabile che il bilancio dell'UE subisca qualche perdita.

Attività di assunzione ed erogazione di prestiti

Le operazioni di concessione e assunzione di prestiti, e la relativa gestione della tesoreria, vengono effettuate dall'UE conformemente alle rispettive decisioni del Consiglio, ove applicabili, e delle linee guida interne. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura scritta relativi ad argomenti specifici, quali le assunzioni di prestiti, i prestiti e la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. Di norma, non vengono effettuate attività che compensano le variazioni del tasso d'interesse o le variazioni di cambio (attività di copertura) allorché le operazioni di prestito sono generalmente finanziate mediante assunzioni di prestiti «back-to-back», che pertanto non generano posizioni aperte in divisa o del tasso d'interesse. L'applicazione della caratteristica «back-to-back» viene verificata regolarmente.

Tesoreria

Le norme e i principi di gestione delle operazioni di tesoreria della Commissione per l'esecuzione del bilancio sono riportate nel regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (modificato dai regolamenti n. 2028/2004 e n. 105/2009 del Consiglio) e nel regolamento finanziario e relative modalità di esecuzione.

Sulla base dei regolamenti di cui sopra, si applicano i seguenti principi fondamentali:

le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri in conti aperti a tale scopo, a nome della Commissione, presso il Tesoro di ogni Stato membro o l'organismo designato da ogni Stato membro. La Commissione può effettuare sui conti di cui sopra prelievi destinati a coprire unicamente i propri bisogni di tesoreria;

le risorse proprie vengono versate dagli Stati membri nella loro moneta nazionale, mentre i pagamenti della Commissione sono espressi principalmente in euro;

non sono consentiti scoperti di conto sui conti bancari aperti a nome della Commissione. Tale limitazione non si applica ai conti delle risorse proprie della Commissione in caso di inadempienza su prestiti contratti o garantiti in conformità ai regolamenti e alle decisioni del Consiglio dell'UE e in determinate condizioni nel caso in cui i bisogni di tesoreria siano eccedenti rispetto alle attività dei conti;

i fondi detenuti in conti bancari denominati in valute diverse dall'EUR vengono utilizzati per i pagamenti in quelle stesse valute oppure convertiti periodicamente in euro.

Oltre ai conti delle risorse proprie, la Commissione apre altri conti bancari presso le banche centrali e le banche commerciali al fine di effettuare i pagamenti e riscuotere le entrate diverse dai contributi degli Stati membri al bilancio.

Le operazioni di pagamento e di tesoreria sono altamente automatizzate e si avvalgono di moderni sistemi informatici. Per garantire la sicurezza dei sistemi e assicurare la separazione delle funzioni, vengono applicate procedure specifiche conformi al regolamento finanziario, alle norme di controllo interno della Commissione e ai principi di audit.

La gestione delle operazioni di pagamento e di tesoreria della Commissione è regolata da una serie scritta di linee guida e procedure al fine di limitare i rischi finanziari e operativi e garantire un adeguato livello di controllo. Tali linee guida e procedure coprono diverse aree operative (per esempio: effettuazione di pagamenti e gestione di cassa, previsioni dei flussi di cassa, continuità dell'attività, ecc.) e il loro rispetto viene verificato regolarmente. Inoltre, vengono condivise informazioni tra la direzione generale Bilancio e la direzione generale Affari economici e finanziari sulla gestione del rischio e le migliori esposizioni.

Ammende

Ammende incassate in via provvisoria: depositi

Gli importi percepiti prima del 2010 rimangono nei conti bancari presso istituti appositamente selezionati per il deposito di ammende incassate in via provvisoria. La selezione delle banche avviene in conformità alle procedure di gara definite dal regolamento finanziario. Il deposito dei fondi presso istituti specifici è determinato dalla politica interna di gestione dei rischi, che definisce i requisiti di rating del credito e l'importo delle risorse che potrebbero essere depositate in proporzione rispetto al capitale della controparte. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle politiche e procedure interne viene verificato regolarmente.

Ammende incassate in via provvisoria: portafoglio (BUFI)

A partire dal 2010, gli importi delle ammende incassate in via provvisoria vengono investiti in un fondo appositamente creato denominato BUFI. I principali obiettivi del Fondo sono la riduzione dei rischi connessi ai mercati finanziari e la parità di trattamento di tutti i soggetti sanzionati, offrendo un rendimento garantito calcolato sulla stessa base. La gestione patrimoniale per le ammende incassate in via provvisoria viene svolta dalla Commissione in base alle linee guida interne in materia di gestione patrimoniale. Sono stati redatti alcuni manuali di procedura relativi ad argomenti specifici, come la gestione di tesoreria, che sono in uso presso le competenti unità operative. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle linee guida e procedure interne viene verificato regolarmente.

L'obiettivo delle attività di gestione patrimoniale è investire le ammende pagate in via provvisoria alla Commissione in modo tale da:

a)

garantire che i fondi siano facilmente disponibili quando sono necessari;

b)

ottenere nelle normali circostanze un ricavo che in media sia pari al ricavo del parametro di riferimento BUFI meno i costi sostenuti.

Gli investimenti sono essenzialmente limitati alle seguenti categorie: depositi a termine presso le banche centrali dell'area dell'euro, agenzie di emissione di debito sovrano dell'area dell'euro, banche o istituzioni sovranazionali interamente di proprietà statale o garantite dallo Stato e obbligazioni, buoni e certificati di deposito emessi da enti sovrani o sovranazionali.

Garanzie bancarie

La Commissione detiene importi significativi di garanzie emesse da istituzioni finanziarie in relazione alle ammende imposte alle imprese che violano le norme dell'UE in materia di concorrenza (cfr. nota 2.6.1.2). Tali garanzie vengono fornite dalle imprese a cui sono state imposte le ammende in alternativa all'effettuazione di pagamenti provvisori. Le garanzie sono gestite conformemente alla politica interna di gestione dei rischi. I rischi finanziari e operativi sono individuati e valutati, e il rispetto delle politiche e procedure interne viene verificato regolarmente.

Fondo di garanzia

Le norme e i principi per la gestione dell'attivo del Fondo di garanzia sono contenuti nella convenzione del 25 novembre 1994 tra la Commissione e la BEI, modificata il 17-23 settembre 1996, l'8 maggio 2002, il 25 febbraio 2008 e il 9 novembre 2010. Il Fondo di garanzia utilizza soltanto euro. Per evitare l'esposizione al rischio di cambio, esso investe unicamente in detta valuta. La gestione dell'attivo si conforma alle tradizionali norme di prudenza applicate alle attività finanziarie. È necessario prestare particolare attenzione alla riduzione dei rischi e garantire che le attività gestite possano essere vendute o trasferite senza ritardi significativi, tenuto conto degli impegni coperti.

7.2.1.    Riconciliazione tra il valore contabile e il valore equo degli strumenti finanziari

Riconciliazione tra il valore contabile e il valore equo delle attività finanziarie per classe

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Valore contabile

Valore equo

Valore contabile

Valore equo

Attività finanziarie al valore equo

 

 

 

 

Attività finanziarie disponibili per la vendita

9  406

9  406

7  870

7  870

Disponibilità liquide ed equivalenti

17  545

17  545

9  510

9  510

Totale

26  951

26  951

17  380

17  380

Attività finanziarie a costi ammortizzati

 

 

 

 

Prestiti erogati

58  843

58  843

57  545

57  545

Crediti derivanti da transazioni commerciali e importi recuperabili non derivanti da transazioni commerciali

15  578

15  578

13  680

13  680

Totale

74  421

74  421

71  225

71  225

Totale

1 01  372

1 01  372

88  605

88  605

Riconciliazione tra il valore contabile e il valore equo delle passività finanziarie per classe

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

 

Valore contabile

Valore equo

Valore contabile

Valore equo

Passività finanziarie al valore equo

Passività finanziarie a costi ammortizzati

 

 

 

 

Prestiti assunti

58  470

58  470

57  218

57  218

Passività relative a leasing finanziari

1  755

1  755

1  838

1  838

Debiti

43  180

43  180

36  213

36  213

Altro

454

454

477

477

Totale

1 03  859

1 03  859

95  746

95  746

7.3.   RISCHIO VALUTARIO

Esposizione al rischio valutario degli strumenti finanziari dell'UE a fine esercizio — posizione netta

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

USD

GBP

DKK

SEK

EUR

Altre valute

Totale

USD

GBP

DKK

SEK

EUR

Altre valute

Totale

Attività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attività finanziarie disponibili per la vendita

68

77

7

9

9  203

42

9  406

39

66

13

19

7  732

7  870

Prestiti erogati (14)

2

0

303

28

334

1

277

8

286

Crediti e importi recuperabili

2

4  102

50

88

11  197

140

15  578

1

1  050

42

79

12  284

224

13  680

Disponibilità liquide ed equivalenti

44

1  157

471

928

14  180

764

17  545

39

140

446

257

8  225

403

9  510

Totale

116

5  336

528

1  024

34  883

974

42  862

80

1  256

501

355

28  518

635

31  345

Passività finanziarie

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Debiti

0

(10)

0

0

(43  168)

(2)

(43  180)

(5)

(36  156)

(52)

(36  213)

Totale

0

(10)

0

0

(43  168)

(2)

(43  180)

(5)

(36  156)

(52)

(36  213)

Totale

116

5  326

528

1  024

(8  284)

972

(318)

80

1  251

501

355

(7  638)

583

(4  868)

Se l'euro si fosse rafforzato del 10 % rispetto alle altre valute, l'impatto sarebbe stato il seguente:

in milioni di EUR

 

Risultato economico

USD

GBP

DKK

SEK

Altre valute

31.12.2014

(4)

(483)

(47)

(92)

0

31.12.2013

(3)

(107)

(44)

(30)


in milioni di EUR

 

Attività nette

USD

GBP

DKK

SEK

Altre valute

31.12.2014

(6)

(7)

(1)

(1)

31.12.2013

(4)

(6)

(1)

(2)

Se l'euro si fosse indebolito del 10 % rispetto a tali valute, l'impatto sarebbe stato il seguente:

in milioni di EUR

 

Risultato economico

USD

GBP

DKK

SEK

Altre valute

31.12.2014

5

591

58

113

31.12.2013

4

131

53

38


in milioni di EUR

 

Attività nette

USD

GBP

DKK

SEK

Altre valute

31.12.2014

8

9

1

1

31.12.2013

4

7

1

2

Assunzione ed erogazione di prestiti

Gran parte delle attività e passività finanziarie è in euro, pertanto in questi casi l'UE non è esposta ad alcun rischio di cambio. Tuttavia, l'UE offre prestiti in USD, attraverso lo strumento finanziario Euratom, finanziati tramite l'assunzione di prestiti con un importo equivalente in USD (operazione «back-to-back»). Alla data di riferimento del bilancio, l'UE non è esposta ad alcun rischio di cambio in relazione all'Euratom.

Tesoreria

Le risorse proprie versate dagli Stati membri in valute diverse dall'euro sono tenute sui conti delle risorse proprie, in conformità al regolamento sulle risorse proprie. Esse sono convertite in euro quando sono necessarie per coprire l'effettuazione dei pagamenti. Le procedure applicate per la gestione di tali fondi sono disciplinate dal suddetto regolamento. In un numero limitato di casi, tali fondi sono utilizzati direttamente per poter effettuare i pagamenti nelle stesse valute.

La Commissione detiene una serie di conti in valute dell'UE diverse dall'euro e in USD e CHF presso alcune banche commerciali ai fini dell'effettuazione di pagamenti denominati in tali valute. Detti conti vengono alimentati a seconda dell'importo dei pagamenti da effettuarsi e per questo motivo i loro saldi non rappresentano un'esposizione a un rischio di valuta.

Al momento della riscossione di entrate varie (diverse dalle risorse proprie) in valute diverse dall'euro, dette entrate vengono trasferite su conti della Commissione denominati in quelle stesse valute qualora siano necessarie per coprire l'effettuazione di pagamenti oppure vengono convertite in euro e trasferite su conti denominati in euro. Le casse di anticipi detenute in valute diverse dall'euro vengono alimentate a seconda dei pagamenti locali stimati da effettuarsi a breve termine in quelle valute. I saldi di questi conti vengono tenuti nel rispetto dei rispettivi massimali.

Ammende

Ammende incassate in via provvisoria (depositi e portafoglio BUFI) e garanzie bancarie

Poiché tutte le ammende sono comminate e pagate in euro, non vi è alcun rischio di cambio.

Fondo di garanzia

Le attività finanziarie del Fondo di garanzia sono in euro e pertanto non vi è alcun rischio di valuta. I prestiti rispetto ai quali l'UE subentra a seguito di attivazioni del fondo di garanzia per inadempienze di pagamento di un beneficiario del prestito sono effettuati nella valuta originaria e quindi espongono l'UE a un rischio valutario. A causa dell'incertezza relativa al calendario di rimborso dei prestiti non vengono effettuate attività che compensano le variazioni di cambio (attività di copertura).

7.4.   RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

La seguente tabella illustra la sensibilità al tasso di interesse delle attività finanziarie disponibili per la vendita nell'ipotesi di un cambiamento di +/- 1 % del tasso di interesse.

in milioni di EUR

 

Aumento (+)/diminuzione (–) in punti base

Effetto su risultato economico e attività nette

31 dicembre 2014: Attività finanziarie disponibili per la vendita

+ 100

(138)

 

- 100

149

31 dicembre 2013: Attività finanziarie disponibili per la vendita

+ 100

(94)

 

- 100

95

L'analisi di sensibilità prende in considerazione soltanto l'impatto sul rischio di prezzo (valore equo) delle attività finanziarie disponibili per la vendita. L'impatto in termini di eccedenze o deficit per gli strumenti a tasso variabile non è stato preso in considerazione.

Attività di assunzione ed erogazione di prestiti

Prestiti assunti e concessi con tassi d'interesse variabili

Data la natura delle sue attività di erogazione e assunzione di prestiti, l'UE ha importanti attività e passività che generano interessi. I prestiti AMF ed Euratom emessi a tassi variabili espongono l'UE al rischio di tasso d'interesse. Tuttavia, i rischi inerenti al tasso di interesse derivanti dai prestiti sono compensati da prestiti equivalenti per termini e per condizioni («back-to-back»). Alla data di riferimento del bilancio, l'UE registra prestiti a tassi variabili (espressi in importi nominali) per 484 miliardi di EUR (2013: 583 miliardi di EUR), con una rideterminazione dei prezzi semestrale.

Prestiti assunti e concessi a tassi d'interesse fissi

Nel 2014 l'UE ha inoltre prestiti AMF e Euratom a tassi fissi per 692 milioni di EUR (2013: 367 milioni di EUR), la cui scadenza varia tra meno di un anno (10 milioni di EUR), uno e cinque anni (146 milioni di EUR) e più di cinque anni (536 milioni di EUR). Dato più significativo, nel 2014 l'UE ha 9 prestiti a titolo dello strumento finanziario BdP a tasso fisso per un totale di 8,4 miliardi di EUR (2013: 11,4 miliardi di EUR), la cui scadenza varia tra meno di un anno (2,7 miliardi di EUR), uno e cinque anni (5,5 miliardi di EUR) e più di cinque anni (0,2 miliardi di EUR). Nell'ambito dello strumento finanziario MESF, nel 2014 l'UE ha 21 prestiti a tasso fisso per un totale di 46,8 miliardi di EUR (2013: 43,8 miliardi di EUR), la cui scadenza varia tra meno di un anno (5 miliardi di EUR), uno e cinque anni (9,2 miliardi di EUR) e più di cinque anni (32,5 miliardi di EUR).

Tesoreria

La tesoreria della Commissione non concede prestiti e di conseguenza non è esposta al rischio di tasso di interesse. Gli interessi sono tuttavia calcolati sui saldi dei diversi conti bancari. La Commissione ha pertanto adottato misure per garantire che gli interessi maturati sui suoi conti bancari rispecchino regolarmente i tassi d'interesse di mercato, nonché le loro eventuali fluttuazioni.

I conti aperti presso il Tesoro degli Stati membri per le entrate da risorse proprie sono infruttiferi e senza spese. I conti aperti presso le banche centrali nazionali possono beneficiare del tasso ufficiale applicato da ciascuna istituzione.

I saldi overnight (a un solo giorno) detenuti su conti bancari commerciali maturano interessi quotidianamente, sulla base di tassi variabili di mercato a cui viene applicato un margine contrattuale (positivo o negativo). Per gran parte dei conti il calcolo degli interessi è legato al tasso d'interesse EONIA (Euro overnight index average), adeguato in funzione delle eventuali fluttuazioni di questo tasso. Per alcuni altri conti il calcolo degli interessi è legato d'interesse marginale della BCE per le sue principali operazioni di rifinanziamento. In generale, i tassi applicati non possono contrattualmente essere inferiori a zero. Di conseguenza, non vi è il rischio che la Commissione maturi interessi a tassi inferiori rispetto a quelli di mercato.

Ammende

Ammende incassate in via provvisoria (depositi e portafoglio BUFI) e garanzie bancarie

I depositi e le garanzie bancarie non sono esposti a rischi di tasso di interesse. Gli interessi maturati sui depositi riflettono i tassi di interesse di mercato, nonché le loro eventuali fluttuazioni. Nel portafoglio BUFI non sono presenti obbligazioni con tassi di interesse variabili. Il parametro della sensibilità del tasso di interesse e la durata del portafoglio seguono molto da vicino la durata dell'indice BUFI. Pertanto, gli eventuali effetti negativi sulla valutazione delle attività sarebbero compensati dal lato delle passività BUFI. Esiste solo una remota esposizione al rischio del tasso di interesse nel caso in cui tali effetti negativi durante il periodo di durata dell'ammenda determinino un indice di rendimento globale negativo.

Fondo di garanzia

I titoli di credito all'interno del Fondo di garanzia emessi a tassi d'interesse variabili sono soggetti agli effetti di volatilità di questi tassi, mentre i titoli di credito a tassi fissi sono esposti a un rischio relativo al valore equo. Le obbligazioni a tasso fisso rappresentano circa il 65 % del portafoglio investimenti alla data di riferimento del bilancio (2013: 58 %).

7.5.   RISCHIO DI CREDITO

Gli importi che rappresentano l'esposizione al rischio di credito dell'UE alla fine del periodo di riferimento sono i valori contabili degli strumenti finanziari di cui alla nota 2.

Attività finanziarie che non sono scadute né hanno subito una riduzione di valore

in milioni di EUR

 

Totale

Non scadute e che hanno subito una riduzione di valore

Scadute ma che non hanno subito una riduzione di valore

< 1 anno

1-5 anni

> 5 anni

Prestiti erogati

58  843

58  843

Crediti e importi recuperabili

15  578

7  968

5  624

1  847

138

Totale al 31 dicembre 2014

74  421

66  811

5  624

1  847

138

Prestiti erogati

57  544

57  542

1

1

Crediti e importi recuperabili

13  680

10  029

1  091

2  117

443

Totale al 31 dicembre 2013

71  224

67  571

1  092

2  118

443

Qualità creditizia delle attività finanziarie che non sono scadute né hanno subito una riduzione di valore

in milioni di EUR

 

31.12.2014

31.12.2013

Disponibili per la vendita

Prestiti erogati e crediti

Disponibilità liquide

Totale

Disponibili per la vendita

Prestiti erogati e crediti

Disponibilità liquide

Totale

Le controparti con rating del credito esterno

 

 

 

 

 

 

 

 

Livello massimo e alto

7  511

2  951

13  947

24  409

6  226

4  779

7  121

18  126

Livello medio superiore

359

25  045

2  932

28  335

138

209

1  760

2  107

Livello medio inferiore

347

6  001

301

6  649

322

31  889

284

32  495

Livello insufficiente

42

28  191

317

28  550

57

26  786

256

27  099

Totale

8  259

62  188

17  497

87  944

6  743

63  663

9  421

79  827

Controparti senza rating del credito esterno

 

 

 

 

 

 

 

 

Gruppo 1

4  488

48

4  537

3  771

89

3  860

Gruppo 2

136

136

137

137

Totale

4  624

48

4  673

3  908

89

3  997

Totale

8  259

66  812

17  545

92  616

6  743

67  571

9  510

83  824

Nella tabella non sono incluse le attività finanziarie disponibili per la vendita sotto forma di strumenti di equity senza rating del credito esterno. Le quattro categorie di rischio si basano in linea di principio sulle categorie di rating delle agenzie di rating esterne e corrispondono a:

Livello massimo e alto: Moody P-1, Aaa — Aa3; S&P A-1+, A-1, AAA — AA -; Fitch F1+, F1, AAA — AA-

Livello medio superiore: Moody P-2, A1 — A3; S&P A-2, A+ — A-; Fitch F2, A+ — A-

Livello medio inferiore: Moody P-3, Baa1 — Baa3, S&P A-3, BBB+ — BBB-; Fitch F-3, BBBB+ — BBB-

Livello insufficiente: Moody not prime, Ba1 — C; S&P B, C, BB+ — D; Fitch B, C, BB+ — D.

Si osservi che l'Unione europea si serve di tali categorie di rating utilizzate dalle agenzie esterne come punto di riferimento, in particolare per gli strumenti finanziari e le banche commerciali, ma può, dopo aver effettuato la propria analisi dei singoli casi, mantenere gli importi in una determinata categoria di rischio anche se una o più delle citate agenzie di rating ha proceduto ad un declassamento. Per quanto riguarda le controparti, il gruppo 1 comprende i debitori senza episodi di inadempienze in passato e il gruppo 2 i debitori con episodi inadempienza in passato.

Gli importi indicati alla voce Prestiti erogati e crediti, categoria insufficiente, si riferiscono principalmente al sostegno finanziario sotto forma di prestiti erogati dalla Commissione a favore di Stati membri in difficoltà finanziarie e ai crediti nei confronti di alcuni Stati membri basati sui regolamenti sulle risorse proprie o su altre basi giuridiche. L'importo riportato alla voce Disponibilità liquide riguarda i conti bancari riservati alle risorse proprie aperti presso le Tesorerie o le banche centrali degli Stati membri e destinati ad accogliere i contributi alle risorse proprie, come previsto dal regolamento. La Commissione può attingere a tali conti solo per coprire il fabbisogno di liquidità derivante dall'esecuzione del bilancio.

Attività di assunzione ed erogazione di prestiti

L'esposizione al rischio di credito è gestita innanzitutto ottenendo le garanzie dei paesi nel caso di Euratom, successivamente attraverso il Fondo di Garanzia (AMF ed Euratom), poi mediante la possibilità di prelevare i fondi necessari dai conti delle risorse proprie della Commissione presso gli Stati membri e infine mediante il bilancio dell'UE. La normativa in materia di risorse proprie fissa il massimale per i versamenti a titolo delle risorse proprie all'1,23 % dell'RNL degli Stati membri e durante il 2014 lo 1,06 % è stato utilizzato per coprire gli stanziamenti di pagamento. Ciò significa che al 31 dicembre 2014 vi era un margine disponibile dello 0,17 % per coprire tali garanzie. Il Fondo di garanzia per le azioni esterne è stato istituito nel 1994 al fine di coprire i rischi di inadempienza correlati ai prestiti assunti nel quadro dell'erogazione di prestiti a favore di paesi esterni all'UE. In ogni caso, l'esposizione al rischio di credito è attenuata dalla possibilità di fare ricorso ai conti delle risorse proprie della Commissione presso gli Stati membri oltre l'attivo presente su tali conti qualora un debitore non sia in grado di rimborsare per intero gli importi dovuti. A tale scopo l'UE ha il diritto di chiedere a tutti gli Stati membri di garantire la conformità agli obblighi giuridici dell'UE nei confronti dei propri prestatori.

Per quanto riguarda le operazioni di tesoreria, è necessario applicare le linee guida sulla scelta delle controparti. Di conseguenza, l'unità operativa potrà stipulare accordi solo con banche dichiarate ammissibili aventi sufficienti limiti di controparte.

Tesoreria

La maggior parte delle risorse di tesoreria della Commissione è detenuta, in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio in materia di risorse proprie, sui conti aperti dagli Stati membri per il pagamento dei loro contributi (risorse proprie). Tutti questi conti sono tenuti presso il Tesoro o la banca centrale nazionale dei singoli Stati membri. Detti istituzioni presentano un rischio di credito (o di controparte) molto basso per la Commissione, dato che l'esposizione è nei confronti degli Stati membri. Per la parte delle risorse di tesoreria della Commissione detenute presso banche commerciali al fine di coprire l'effettuazione di pagamenti, l'alimentazione di tali conti avviene in base al principio del «just in time» ed è gestita automaticamente dal sistema di gestione del contante della tesoreria. Su ogni conto vengono mantenuti livelli di cassa minimi, proporzionali all'importo medio dei pagamenti quotidiani effettuati dal relativo conto. Di conseguenza, gli importi detenuti a fine giornata su questi conti sono sempre molto bassi (mediamente tra 1 e 20 milioni di EUR distribuiti su oltre 20 conti), cosicché l'esposizione della Commissione al rischio è limitata. Tali importi devono essere considerati alla luce dei saldi quotidiani di tesoreria complessivi, che nel 2014 hanno fluttuato tra 100 milioni di EUR e 34 miliardi di EUR, e dell'importo totale di pagamenti effettuati nel 2014, pari a 142 miliardi di EUR.

Inoltre, per la selezione delle banche commerciali vengono applicate delle linee guida specifiche onde ridurre ulteriormente il rischio di controparte al quale è esposta la Commissione:

tutte le banche commerciali vengono selezionate mediante gara d'appalto. Il rating di credito a breve termine minimo richiesto per l'ammissione alle procedure di gara è Moody's P-1 o un rating equivalente. In determinate circostanze debitamente motivate può essere accettato un livello inferiore;

I rating di credito delle banche commerciali presso cui la Commissione detiene dei conti sono rivisti quotidianamente. Nel contesto della crisi finanziaria, per il 2014 sono state intensificate le misure di monitoraggio e rivisti giornalmente i rating delle banche commerciali.

Nelle delegazioni al di fuori dell'UE le casse di anticipi vengono detenute presso banche locali selezionate mediante la procedura di gara semplificata. I livelli di rating richiesti dipendono dalla situazione locale e possono variare notevolmente da uno Stato all'altro. Al fine di limitare l'esposizione al rischio, i saldi di questi conti vengono tenuti ai livelli più bassi possibili (tenuto conto dei fabbisogni operativi) e alimentati regolarmente con una revisione annuale dei massimali applicati;

Ammende

Ammende incassate in via provvisoria: depositi

Gli istituti che detengono depositi per le ammende incassate in via provvisoria prima del 2010 sono selezionati nell'ambito della procedura d'appalto in conformità alla politica di gestione dei rischi che definisce i requisiti in termini di rating e l'importo dei fondi che potrebbero essere depositati in proporzione al capitale della controparte.

Per le banche generali che sono state specificatamente selezionate per il deposito delle ammende incassate in via provvisoria è necessario, di norma, un rating a lungo termine minimo di A (S&P o equivalente) e un rating di breve termine minimo di A-1 (S&P o equivalente). Vengono adottate misure specifiche nel caso in cui alcune banche del gruppo siano soggette a una riduzione di rating. Inoltre, l'importo depositato presso ciascuna banca è limitato a una determinata percentuale di fondi propri, che varia a seconda del livello di rating di ciascun istituto. il calcolo di tali limiti tiene inoltre conto dell'importo di garanzie in essere erogate alla Commissione dallo stesso istituto. La conformità dei depositi in essere ai requisiti politici applicabili viene rivista regolarmente.

Ammende incassate in via provvisoria: portafoglio (BUFI)

Per gli investimenti effettuati con gli importi delle ammende incassate in via provvisoria, la Commissione si espone al rischio di credito, ovvero il rischio che una controparte non sia in grado di pagare gli importi per intero quando dovuti. Le maggiori concentrazioni di rischio del credito si hanno nei confronti di Francia e Germania in quanto questi paesi rappresentano rispettivamente il 43 % e il 27 % del volume nominale totale del portafoglio.

Garanzie bancarie

La Commissione detiene importi significativi di garanzie emesse da istituzioni finanziarie in relazione alle ammende imposte alle imprese che violano le norme dell'UE in materia di concorrenza (cfr. nota 2.6.1.2). Tali garanzie vengono fornite dalle imprese a cui sono state imposte le ammende in alternativa all'effettuazione di pagamenti provvisori. Nel 2012 è stata rivista la politica di gestione del rischio per l'accettazione di tali garanzie e, alla luce dell'attuale contesto finanziario nell'UE, è stata definita una nuova combinazione di requisiti di rating del credito e di percentuali limitate per controparte (in proporzione ai fondi propri di ciascuna controparte). Tale politica continua a garantire l'elevata qualità creditizia della Commissione. La conformità delle garanzie in essere ai requisiti politici applicabili viene rivista regolarmente.

Fondo di garanzia

Conformemente all'accordo concluso tra l'UE e la BEI relativo alla gestione del Fondo di garanzia, tutti gli investimenti interbancari devono avere un rating minimo Moody's P-1 o rating equivalente. Al 31 dicembre 2014 sono stati effettuati con tali controparti depositi a scadenza fissa per 147 milioni di EUR (2013: 151 milioni di EUR).

7.6.   RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Analisi delle passività finanziarie per scadenze contrattuali rimanenti

in milioni di EUR

 

< 1 anno

1-5 anni

> 5 anni

Totale

Prestiti assunti

8  727

15  386

34  357

58  470

Passività relative a leasing finanziari

81

366

1  309

1  755

Debiti

43  180

43  180

Altro

20

97

336

454

Totale al 31 dicembre 2014

52  008

15  849

36  002

1 03  859

Prestiti assunti

3  065

21  454

32  699

57  218

Passività relative a leasing finanziari

82

353

1  403

1  838

Debiti

36  213

36  213

Altro

17

84

375

477

Totale al 31 dicembre 2013

39  377

21  891

34  477

95  746

Attività di assunzione ed erogazione di prestiti

Il rischio di liquidità derivante dalle assunzioni di prestiti è generalmente compensato da prestiti equivalenti per termini e condizioni (operazioni back-to-back). Per l'AMF e l'Euratom, il Fondo di garanzia funge da riserva di liquidità (o rete di sicurezza) nel caso di inadempienze o di ritardi nei pagamenti dei mutuatari. Per la BdP, il regolamento (CE) n. 431/2009 del Consiglio prevede una procedura che concede tempo sufficiente per mobilitare i fondi mediante i conti delle risorse proprie della Commissione presso gli Stati membri. Il regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio prevede una procedura simile per il MESF.

Tesoreria

I principi di bilancio dell'UE garantiscono che le risorse di cassa complessive per un determinato esercizio siano sempre sufficienti per l'effettuazione dei pagamenti. I contributi totali degli Stati membri sono infatti pari all'importo degli stanziamenti di pagamento per l'esercizio contabile. Tuttavia, i contributi degli Stati membri vengono versati in dodici rate mensili durante tutto l'esercizio, mentre i pagamenti sono soggetti a una certa stagionalità. Oltretutto, in conformità al regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (regolamento sulle risorse proprie), i contributi degli Stati membri riguardanti bilanci (rettificativi) approvati dopo il 16 di un determinato mese (N) sono messi a disposizione soltanto nel mese N+2, mentre i relativi stanziamenti di pagamento sono messi a disposizione immediatamente. Al fine di garantire che le risorse di tesoreria disponibili siano sempre sufficienti per coprire i pagamenti da effettuare in qualsiasi mese, vengono adottate procedure di previsione regolare di cassa e gli Stati membri possono richiamare le risorse proprie o finanziamenti aggiuntivi in anticipo, se necessario, fino a un determinato limite e a determinate condizioni. La stagionalità della spesa e le restrizioni generali di bilancio degli ultimi anni hanno reso necessario il rafforzamento del monitoraggio del ritmo dei pagamenti nel corso dell'anno. Inoltre, nel contesto delle operazioni quotidiane di tesoreria della Commissione, strumenti automatizzati di gestione del contante garantiscono quotidianamente la disponibilità di liquidità sufficiente su tutti i conti bancari della Commissione.

Fondo di garanzia

Il fondo è gestito secondo il principio che le attività devono presentare un grado sufficiente di liquidità e mobilitazione in relazione agli impegni pertinenti. Il fondo deve mantenere un minimo di 100 milioni di EUR in un portafoglio con una scadenza inferiore a 12 mesi da investire in strumenti monetari. Al 31 dicembre 2014, questi investimenti, contante incluso, ammontavano a 148 milioni di EUR. Inoltre, il 20 % minimo del valore nominale del fondo comprende strumenti monetari, obbligazioni a tasso fisso con una vita residua inferiore a un anno e obbligazioni a tasso variabile. Al 31 dicembre 2014 tale valore era pari al 49 %.

8.   INFORMATIVA SULLE OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

8.1.   PARTI CORRELATE

Le parti correlate dell'UE sono le entità consolidate dell'UE e il personale con funzioni direttive di tali entità. Le operazioni tra queste entità hanno luogo nell'ambito di normali operazioni dell'UE e pertanto, in conformità alle norme contabili dell'UE, non sono necessari requisiti specifici di informativa per tali operazioni.

8.2.   DIRITTI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE

Per presentare le informazioni sulle operazioni con parti correlate riguardanti le funzioni direttive dell'UE, tali soggetti sono di seguito raggruppati in cinque categorie:

Categoria 1: i presidenti del Consiglio europeo, della Commissione e della Corte di giustizia dell'Unione europea.

Categoria 2: il vicepresidente della Commissione, l'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e per la politica di sicurezza nonché gli altri vicepresidenti della Commissione.

Categoria 3: il segretario generale del Consiglio, i membri della Commissione, i giudici e gli avvocati generali della Corte di giustizia dell'Unione europea, il presidente e i membri del Tribunale, il presidente e i membri del Tribunale della funzione pubblica europea, il Mediatore europeo e il Garante europeo della protezione dei dati.

Categoria 4: il presidente e i membri della Corte dei conti.

Categoria 5: i funzionari di più alto grado delle istituzioni e delle agenzie.

Di seguito viene presentata una sintesi dei loro diritti — altre informazioni sono disponibili anche nello statuto del personale pubblicato sul sito web Europa, che rappresenta il documento ufficiale che descrive i diritti e gli obblighi di tutti i funzionari dell'Unione europea. Il personale con funzioni direttive non ha ricevuto alcun prestito preferenziale dall'UE.

DIRITTI PECUNIARI DELLE FUNZIONI DIRETTIVE

EUR

Diritto (per dipendente)

Categoria 1

Categoria 2

Categoria 3

Categoria 4

Categoria 5

Stipendio base (mensile)

25  352

22  964

18  371

19  840

11  775

 

 

-  23  882

-  20  667

-  21  126

-  18  518

 

 

 

 

 

 

Indennità di abitazione/dislocazione

15 %

15 %

15 %

15 %

0-4 %-16 %

 

 

 

 

 

 

Prestazioni familiari:

 

 

 

 

 

Capofamiglia (% stipendio)

2 % +

171,88

2 % + 

171,88

2 % + 

171,88

2 % +

171,88

2 % +

171,88

Figlio a carico

375,59

375,59

375,59

375,59

375,59

Indennità prescolastica

91,75

91,75

91,75

91,75

91,75

Indennità scolastica

254,83

254,83

254,83

254,83

254,83

Indennità per figlio che frequenta un istituto scolastico di un paese diverso dalla sede di servizio

509,66

509,66

509,66

509,66

509,66

Indennità di presidenza per i giudici

ND

ND

554,17-  607,71

ND

ND

 

 

 

 

 

 

Indennità di rappresentanza

1  418,07

0 -  911,38

554,17-  607,71

ND

ND

 

 

 

 

 

 

Spese di viaggio annuali

ND

ND

ND

ND

ND

 

 

 

 

 

 

Trasferimenti verso uno Stato membro:

 

 

 

 

 

Indennità scolastica (15)

% dello stipendio (15)

5 %

5 %

5 %

5 %

5 %

% dello stipendio senza cc

max 25 %

max 25 %

max 25 %

max 25 %

max 25 %

Spese di rappresentanza

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

ND

ND

 

 

 

 

 

 

Entrata in servizio:

 

 

 

 

 

Spese di insediamento

50  703,52

45  927,10

36  741,68

39  681,02

Rimborsate

 

 

-  47  764,18

-  41  334,40

-  42  252,94

 

Spese di viaggio della famiglia

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Spese di trasloco

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Cessazione dal servizio:

 

 

 

 

 

Spese di reinsediamento

25  352

22  964

18  371

19  840

Rimborsate

 

 

-  23  882

-  20  667

-  21  126

 

Spese di viaggio della famiglia

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Spese di trasloco

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Rimborsate

Transizione (% stipendio) (16)

40 % — 65 %

40 % — 65 %

40 % — 65 %

40 % — 65 %

ND

Copertura dei rischi di malattia

Coperto

Coperto

Coperto

Coperto

Coperto

Pensione (% stipendio lordo)

Max 70 %

Max 70 %

Max 70 %

Max 70 %

Max 70 %

 

 

 

 

 

 

Detrazioni:

 

 

 

 

 

Imposta sui salari

8 % — 45 %

8 % — 45 %

8 % — 45 %

8 % — 45 %

8 % — 45 %

Assicurazione malattia (% stipendio)

1,7 %

1,7 %

1,7 %

1,7 %

1,7 %

Prelievo speciale sullo stipendio

7 %

7 %

7 %

7 %

6-7 %

Detrazione pensione

ND

ND

ND

ND

10,9-  10,1 % (17)

Numero di persone al termine dell'esercizio

3

8

93

28

112

9.   FATTI INTERVENUTI DOPO LA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

Alla data di della firma dei presenti conti, il contabile della Commissione non aveva constatato o riferito alcuna questione rilevante tale da essere riportata in questo paragrafo. I conti e le note esplicative corrispondenti sono stati redatti ricorrendo alle informazioni disponibili più recenti, come risulta dalle informazioni riportate.

10.   AMBITO DEL CONSOLIDAMENTO

A.   ENTITÀ CONTROLLATE (52)

1.   Istituzioni e organismi consultivi (11)

Parlamento europeo

Consiglio europeo

Commissione europea

Comitato delle regioni

Corte di giustizia dell'Unione europea

Servizio europeo per l'azione esterna

Garante europeo della protezione dei dati

Comitato economico e sociale europeo

Mediatore europeo

Corte dei conti europea

Consiglio dell'Unione europea

2.   Agenzie dell'UE (39)

2.1.   Agenzie esecutive (6)

Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura

Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l'agricoltura e la sicurezza alimentare

Agenzia esecutiva per la ricerca

Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese

Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca

2.2.   Agenzie decentrate (33)

Agenzia europea per la sicurezza marittima

Agenzia europea per i medicinali

Agenzia di vigilanza del GNSS europeo

Agenzia europea per le sostanze chimiche

«Fusion for Energy» (Impresa comune europea per ITER e lo sviluppo dell'energia da fusione)

Eurojust

Istituto europeo per l'uguaglianza di genere

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

Agenzia europea dell'ambiente

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia

Autorità bancaria europea

Ufficio europeo di sostegno per l'asilo

Ufficio dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche

Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'UE

Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi di tecnologia dell'informazione su larga scala del settore della libertà, della sicurezza e della giustizia

Autorità europea per la sicurezza alimentare

Agenzia ferroviaria europea

Ufficio comunitario delle varietà vegetali

Agenzia europea di controllo della pesca

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

Accademia europea di polizia (CEPOL)

Ufficio europeo di polizia (EUROPOL)

Agenzia europea per la sicurezza aerea

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione

Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali

Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati

Fondazione europea per la formazione

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli)

3.   Altre entità controllate (2)

Comunità europea del carbone e dell'acciaio (in liquidazione)

Istituto europeo di innovazione e tecnologia

B.   IMPRESE COMUNI (7)

Organizzazione internazionale dell'energia da fusione ITER

Impresa comune SESAR

Impresa comune Celle a combustibile e idrogeno 2

Impresa comune Clean Sky 2

Impresa comune Galileo in liquidazione

Impresa comune per l'iniziativa in materia di medicinali innovativi 2

Impresa comune ECSEL (18)

C.   COLLEGATE(1)

Fondo europeo per gli investimenti

RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO E NOTE ESPLICATIVE (19)

INDICE

RISULTATO DEL BILANCIO DELL'UE 101
RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO 102
RENDICONTO DEL CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI 103
NOTE ESPLICATIVE ALLE RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO 106

1.

IL CICLO DI BILANCIO DELL'UE 106

1.1.

QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014-2020 106

1.2.

SETTORI 107

1.3.

BILANCIO ANNUALE 107

2.

NOTE AL RISULTATO DEL BILANCIO UE 108

2.1.

CALCOLO DEL RISULTATO DEL BILANCIO 108

2.2.

ESECUZIONE DEL BILANCIO UE 2014 109

3.

NOTE ALLA RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO 110

4.

ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO DELL'UE 111

4.1.

SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO 111

4.2.

ESECUZIONE DELLE ENTRATE 114

5.

ESECUZIONE DELLE SPESE DI BILANCIO DELL'UE 117

5.1.

QFP: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO 117

5.2.

QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO 118

5.3.

QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO 119

5.4.

QFP: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE (RAL) 120

5.5.

QFP: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE 121

5.6.

SETTORE: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO 122

5.7.

SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO 126

5.8.

SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO 130

5.9.

SETTORE: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE 132

5.10.

SETTORE: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE 134

5.11.

ESECUZIONE DELLE SPESE 2014 137

6.

ESECUZIONE DEL BILANCIO DELLE ISTITUZIONI E DELLE AGENZIE 138

6.1.

ISTITUZIONI: SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO 138

6.2.

ISTITUZIONI: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO 139

6.3.

ENTRATE DELLE AGENZIE: PREVISIONI DI BILANCIO, DIRITTI E IMPORTI PERCEPITI 141

6.4.

STANZIAMENTI D'IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER AGENZIA 142

6.5.

RISULTATO DEL BILANCIO COMPRESE LE AGENZIE 144

RISULTATO DEL BILANCIO DELL'UE

in milioni di EUR

 

Note

2014

2013

Entrate dell'esercizio

4.1

1 43  940

1 49  504

Pagamenti eseguiti a fronte degli stanziamenti di bilancio dell'esercizio in corso

5.3

(1 41  193)

(1 47  567)

Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio N+1

 

(1  787)

(1  329)

Annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati riportati dall'esercizio N-1

 

25

34

Evoluzione delle entrate con destinazione specifica

 

336

403

Differenze di cambio nell'esercizio

 

110

(42)

Risultato del bilancio  (20)

2.2

1  432

1  002

RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO

in milioni di EUR

 

2014

2013

RISULTATO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO

(11  280)

(4  365)

Entrate

 

 

Diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi

(6  573)

(2  071)

Diritti accertati in esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio in corso

4  809

3  357

Ratei attivi (netti)

(4  877)

(134)

Spese

 

 

Ratei passivi (netti)

9  223

3  216

Spese dell'esercizio precedente pagate nell'esercizio in corso

(821)

(1  123)

Prefinanziamento netto

457

(902)

Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio successivo

(1  979)

(1  528)

Pagamenti effettuati sugli stanziamenti riportati e annullamento di stanziamenti di pagamento inutilizzati

1  858

1  538

Variazioni negli accantonamenti

12  164

4  136

Altro

(1  719)

(1  027)

Risultato economico Agenzie e CECA

170

(93)

RISULTATO DEL BILANCIO PER L'ESERCIZIO

1  432

1  002

Per ulteriori spiegazioni sulla riconciliazione del risultato economico con il risultato del bilancio, cfr. nota 3.

RENDICONTO DEL CONFRONTO DEL BILANCIO E DEGLI IMPORTI EFFETTIVI

ENTRATE DI BILANCIO

in milioni di EUR

 

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi

Bilancio finale adottato

Entrate

1.

Risorse proprie

1 33  960

(5  572)

1 28  388

1 28  867

 

Di cui dazi doganali

16  186

(12)

16  174

16  499

 

Di cui IVA

17  882

(192)

17  690

17  746

 

Di cui RNI

99  767

(5  154)

94  614

94  863

3.

Eccedenze, saldi e adeguamenti

5  101

5  101

5  100

4.

Entrate provenienti dalle persone facenti parte delle istituzioni e degli altri organismi dell'UE

1  275

1  275

1  251

5.

Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni

54

54

578

6.

Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell'UE

60

60

3  225

7.

Interessi di mora e ammende

123

3  850

3  973

4  607

8.

Assunzione ed erogazione di prestiti

2

151

153

297

9.

Entrate varie

30

30

15

Totale

1 35  505

3  530

1 39  034

1 43  940

Per i dettagli sull'attuazione delle entrate per il 2014, cfr. nota 4.

SPESE DI BILANCIO: IMPEGNI PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (QFP)

in milioni di EUR

 

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Ulteriori stanziamenti (21)

Totale stanziamenti disponibili

Impegni contratti

1.

Crescita intelligente e inclusiva

63  986

63  986

3  625

67  611

45  972

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

16  484

16  484

2  645

19  129

18  018

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

47  502

47  502

980

48  482

27  954

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

59  267

(76)

59  191

2  105

61  296

48  263

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

43  778

43  778

1  724

45  502

44  293

3.

Sicurezza e cittadinanza

2  172

2  172

84

2  256

1  507

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

8  325

98

8  423

577

9  000

8  489

5.

Amministrazione

8  405

(1)

8  405

766

9  171

8  884

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

3  532

(0)

3  531

400

3  931

3  789

6.

Compensazioni

29

29

29

29

8.

Riserva negativa

9.

Strumenti speciali

456

29

485

92

577

64

Totale

1 42  640

50

1 42  690

7  249

1 49  939

1 13  208

SPESE DI BILANCIO: PAGAMENTI PER RUBRICA DEL QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE (QFP)

in milioni di EUR

 

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Ulteriori appropriazioni (22)

Totale stanziamenti disponibili

Pagamenti effettuati

1.

Crescita intelligente e inclusiva

62  393

3  470

65  863

3  836

69  699

67  683

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

11  441

415

11  857

3  451

15  308

13  331

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

50  951

3  055

54  006

385

54  392

54  352

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

56  459

(500)

55  959

2  003

57  962

56  584

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

43  777

(1)

43  776

1  738

45  514

44  287

3.

Sicurezza e cittadinanza

1  677

(17)

1  660

88

1  747

1  711

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

6  191

734

6  925

556

7  481

7  206

5.

Amministrazione

8  406

0

8  406

1  634

10  040

8  819

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

3  532

(0)

3  531

944

4  475

3  729

6.

Compensazioni

29

29

29

29

8.

Riserva negativa

9.

Strumenti speciali

350

(157)

193

344

536

465

Totale

1 35  505

3  530

1 39  034

8  460

1 47  495

1 42  497

 

Per maggiori informazioni sull'esecuzione delle spese 2014 cfr. nota 5 e nota esplicativa 5.11.

NOTE ESPLICATIVE ALLE RELAZIONI AGGREGATE SULL'ESECUZIONE DEL BILANCIO

1.   IL CICLO DI BILANCIO DELL'UE

La contabilità di bilancio viene tenuta conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario (RF) e delle sue modalità di applicazione. Il bilancio generale, principale strumento della politica finanziaria dell'Unione europea, è l'atto che prevede e autorizza, ogni anno, le entrate e le spese dell'UE. Secondo il RF, vi sono due elementi principali: il quadro finanziario pluriennale (QFP), che stabilisce i massimali principali per un periodo di 7 anni, e la procedura annuale di bilancio.

1.1.   QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2014-2020

in milioni di EUR

 

2014

2015

2016

2017

2018

2019

2020

Totale

1.

Crescita intelligente e inclusiva

63  973

66  813

69  304

72  342

75  271

78  752

82  466

5 08  921

1.a

Competitività per la crescita e l'occupazione

16  560

17  666

18  467

19  925

21  239

23  082

25  191

1 42  130

1.b

Coesione economica, sociale e territoriale

47  413

49  147

50  837

52  417

54  032

55  670

57  275

3 66  791

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

59  303

59  599

59  909

60  191

60  267

60  344

60  421

4 20  034

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

43  779

44  313

44  624

44  859

44  885

44  912

44  937

3 12  309

3.

Sicurezza e cittadinanza

2  179

2  246

2  378

2  514

2  656

2  801

2  951

17  725

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

8  335

8  749

9  143

9  432

9  825

10  268

10  510

66  262

5.

Amministrazione

8  721

9  076

9  483

9  918

10  346

10  786

11  254

69  584

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

7  056

7  351

7  679

8  007

8  360

8  700

9  071

56  224

6.

Compensazioni

29

29

Stanziamenti d'impegno:

1 42  540

1 46  483

1 50  217

1 54  397

1 58  365

1 62  951

1 67  602

1 0 82  555

Stanziamenti di pagamento totali:

1 35  866

1 41  901

1 44  685

1 42  771

1 49  074

1 53  362

1 56  295

1 0 23  954

La tabella di cui sopra indica i massimali del QFP a prezzi correnti. Il 2014 è stato il primo esercizio del nuovo QFP 2014-2020. Il massimale complessivo degli stanziamenti d'impegno per il 2014 è stato fissato a 1 42  540 milioni di euro, pari all'1,06 % dell'RNL, mentre il corrispondente massimale per gli stanziamenti di pagamento era di 1 35  866 milioni di EUR, pari all'1,01 % dell'RNL.

Per il QFP 2014-2020 sono state concordate nuove disposizioni di flessibilità. Una delle nuove disposizioni è la possibilità di mobilitare (in circostanze eccezionali) il margine per imprevisti. Ciò consente l'attivazione di stanziamenti al di sopra dei massimali per un determinato anno, alla quale corrisponderanno riduzioni in anni successivi per non aumentare l'importo totale degli stanziamenti di pagamento e di impegno nel periodo 2014-2020 nel suo complesso. Nel 2014 il margine per imprevisti è stato mobilizzato per un importo pari a 3  168 milioni di EUR in stanziamenti di pagamento al di sopra del massimale di pagamento previsto per quell'esercizio.

La riprogrammazione per gli anni 2015 e 2016 degli stanziamenti di impegno non utilizzati nel 2014 (in base all'art. 19 del QFP) è stata approvata nell'aprile 2015 con una revisione dei massimali del QFP e relativo bilancio rettificativo per il 2015. I principali impatti registrati nel 2015 si sono registrati nell'ambito della rubrica 1.b (11,2 miliardi di EUR) e della rubrica 2 (5 miliardi di EUR), mentre per il 2016 la modifica principale riguarda la rubrica 2 (4,4 miliardi di EUR).

La descrizione delle diverse rubriche è riportata qui di seguito:

Rubrica 1 — Crescita intelligente e inclusiva

Questa rubrica è costituita da due componenti separate ma interconnesse:

Competitività per la crescita e l'occupazione, comprendente la spesa per la ricerca e l'innovazione, l'istruzione e la formazione, il meccanismo per collegare l'Europa (European Connecting Facility), la politica sociale, il mercato interno e le politiche d'accompagnamento.

Coesione economica, sociale e territoriale, mirante ad accrescere la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, integrare la strategia dell'UE per lo sviluppo sostenibile al di fuori delle regioni meno prospere e sostenere la cooperazione interregionale.

Rubrica 2 — Crescita sostenibile: risorse naturali

La rubrica 2 comprende la politica agricola comune e la politica comune della pesca, lo sviluppo rurale e le misure ambientali, e in particolare Natura 2000.

Rubrica 3 — Sicurezza e cittadinanza

La rubrica 3 (Sicurezza e cittadinanza) rispecchia la crescente importanza attribuita ad alcuni settori in cui sono stati assegnati all'UE compiti particolari — giustizia e affari interni, protezione delle frontiere, politica di asilo e immigrazione, sanità pubblica e protezione dei consumatori, cultura, gioventù, informazione e dialogo con i cittadini.

Rubrica 4 — Ruolo mondiale dell'Europa

La rubrica 4 comprende tutte le azioni esterne e comprende la cooperazione allo sviluppo, gli aiuti umanitari e gli strumenti di preadesione e di vicinato. Il FES rimane al di fuori del bilancio dell'UE e non fa parte del quadro finanziario pluriennale (QFP).

Rubrica 5 — Amministrazione

Questa rubrica copre le spese amministrative di tutte le istituzioni, le pensioni e le scuole europee. Per le istituzioni diverse dalla Commissione, queste spese di funzionamento rappresentano il totale delle spese.

Rubrica 6 — Compensazioni

In conformità all'accordo politico secondo cui i nuovi Stati membri non dovrebbero diventare contribuenti netti al bilancio immediatamente dopo l'adesione, è stata prevista una compensazione a titolo di questa rubrica. Il relativo importo è stato ricostituito sotto forma di trasferimenti ai nuovi Stati membri al fine di equilibrare le rispettive entrate e contributi di bilancio.

1.2.   SETTORI

Nel quadro dell'utilizzo del sistema di gestione basato sulle attività (ABM), la Commissione applica un bilancio basato sulle attività (ABB) per i propri processi di gestione e pianificazione. L'ABB comporta una struttura di bilancio in cui i titoli del bilancio corrispondono ai settori, e i capitoli alle attività. L'ABB ha lo scopo di fornire un quadro chiaro per tradurre gli obiettivi delle politiche della Commissione in azioni mediante strumenti legislativi, finanziari o di altro tipo. Strutturando il lavoro della Commissione in termini di attività si ottiene un quadro chiaro degli impegni della Commissione, definendo nel contempo un quadro comune per l'identificazione delle priorità. Nell'ambito della procedura di stesura del bilancio le risorse vengono assegnate in base alle priorità, utilizzando le attività come elementi fondamentali ai fini del bilancio. Stabilendo un tale collegamento tra le attività e le risorse a esse destinate, l'ABB ha lo scopo di incrementare l'efficienza e l'efficacia dell'uso delle risorse all'interno della Commissione.

Il settore può essere definito come un raggruppamento omogeneo di attività che costituiscono parte integrante del lavoro della Commissione e sono rilevanti ai fini del processo decisionale. Ogni settore corrisponde, in generale, a una direzione generale e comprende mediamente circa 6 o 7 attività specifiche. I settori sono principalmente operativi, giacché le loro attività fondamentali sono destinate a un beneficiario terzo all'interno del rispettivo ambito di attività. Il bilancio operativo viene completato con le spese amministrative e il personale necessari per ciascun settore.

1.3.   BILANCIO ANNUALE

Ogni anno la Commissione procede alla stima per l'esercizio delle entrate e delle spese dell'insieme delle istituzioni e stabilisce un progetto di bilancio che trasmette all'autorità di bilancio. Sulla base del progetto di bilancio, il Consiglio definisce una sua posizione che sarà oggetto di negoziati tra i due rami dell'autorità di bilancio. Il presidente del Parlamento dichiara che il progetto comune di bilancio è stato adottato in via definitiva, e in tal modo lo rende esecutivo. Nel corso dell'esercizio in questione, sono stati adottati bilanci rettificativi. L'esecuzione del bilancio incombe soprattutto alla Commissione.

La struttura del bilancio consiste per la Commissione in stanziamenti amministrativi e operativi. Le altre istituzioni dispongono infatti soltanto di stanziamenti amministrativi. Inoltre, il bilancio distingue due tipi di stanziamenti: stanziamenti non dissociati e stanziamenti dissociati. Gli stanziamenti non dissociati sono destinati alla copertura finanziaria delle operazioni a carattere annuale (che rispondono al principio dell'annualità del bilancio). Gli stanziamenti dissociati sono utilizzati per conciliare il principio dell'annualità del bilancio con la necessità di finanziare azioni pluriennali da eseguire su più esercizi. Gli stanziamenti dissociati si scompongono in stanziamenti d'impegno e stanziamenti di pagamento:

stanziamenti d'impegno: coprono il costo totale degli obblighi giuridici contratti nel corso dell'esercizio per azioni la cui realizzazione si estende su più anni. Tuttavia, gli impegni di bilancio per azioni la cui realizzazione si estende su più esercizi possono essere ripartiti su più esercizi in frazioni annue, qualora previsto dall'atto di base;

stanziamenti di pagamento: coprono le spese derivanti dall'esecuzione degli impegni contratti nel corso dell'esercizio e/o di esercizi precedenti.

Origine degli stanziamenti

La fonte principale degli stanziamenti è il bilancio dell'Unione dell'esercizio in corso. Tuttavia, esistono altri tipi di stanziamenti che derivano da disposizioni del regolamento finanziario. Essi provengono da esercizi precedenti o da fonti esterne:

Stanziamenti di bilancio dal bilancio adottato inizialmente e dai bilanci rettificativi

Stanziamenti riportati dell'esercizio precedente

Entrate con destinazione specifica composte da restituzioni, stanziamenti EFTA, entrate da terzi/paesi terzi, lavori per conto terzi e stanziamenti ricostituiti a seguito del riversamento di acconti.

Composizione del bilancio totale disponibile

Bilancio adottato inizialmente = stanziamenti votati nell'esercizio N-1;

bilanci rettificativi adottati:

stanziamenti addizionali = entrate con destinazione specifica + stanziamenti riportati dall'esercizio precedente o ricostituiti in seguito a disimpegni.

2.   NOTE AL RISULTATO DEL BILANCIO UE

2.1.   CALCOLO DEL RISULTATO DEL BILANCIO

Il risultato del bilancio dell'UE viene restituito agli Stati membri nel corso dell'esercizio successivo mediante deduzione delle somme dovute per quell'anno.

Le risorse proprie sono contabilizzate sulla base degli importi accreditati, nel corso dell'esercizio, sui conti aperti a nome della Commissione dalle amministrazioni degli Stati membri. Le entrate comprendono altresì, in caso di un'eccedenza, il risultato dell'esecuzione del bilancio dell'esercizio precedente. Le altre entrate sono iscritte sulla base degli importi effettivamente riscossi nel corso dell'esercizio.

Ai fini del calcolo del risultato dell'esercizio, le spese comprendono i pagamenti su stanziamenti di pagamento dell'esercizio, ai quali si aggiungono gli stanziamenti dello stesso esercizio riportati all'esercizio successivo. I pagamenti effettuati sugli stanziamenti dell'esercizio sono quelli che sono eseguiti dal contabile entro il 31 dicembre dell'esercizio. Per il FEAGA, i pagamenti considerati nel risultato di bilancio sono quelli effettuati dagli Stati membri dal 16 ottobre N-1 al 15 ottobre N, sempre che l'impegno e l'ordine di pagamento siano pervenuti al contabile al più tardi il 31 gennaio N+1. Le spese del FEAGA possono essere oggetto di una decisione di conformità adottata a seguito di controlli effettuati negli Stati membri.

Il risultato bilancio comprende due elementi: il risultato dell'UE e il risultato della partecipazione dei paesi dell'EFTA membri del SEE. Ai sensi dell'articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 sulle risorse proprie, questo risultato è costituito dalla differenza tra:

il totale delle entrate di bilancio riscosse a titolo dell'esercizio e

e l'ammontare dei pagamenti effettuati sugli stanziamenti dell'esercizio attuale, aumentato dell'importo degli stanziamenti di pagamento dello stesso esercizio riportati all'esercizio successivo.

Rispetto alla cifra risultante vanno aggiunti o dedotti:

il saldo netto risultante dagli annullamenti degli stanziamenti di pagamento riportati dagli esercizi precedenti e dagli eventuali superamenti dell'importo degli stanziamenti non dissociati riportati dall'esercizio precedente dovuti alla variazione dei tassi dell'euro;

evoluzione delle entrate con destinazione specifica e

gli utili netti e le perdite nette di cambio registrati durante l'esercizio.

Gli stanziamenti riportati dall'esercizio precedente relativi a partecipazioni di terzi e lavori per conto terzi, che per definizione non vengono mai annullati, sono ripresi come stanziamenti aggiuntivi dell'esercizio. Questo spiega la differenza tra gli stanziamenti riportati dall'esercizio precedente ripresi nei rendiconti sull'esecuzione del bilancio 2014 e quelli riportati all'esercizio seguente figuranti nei rendiconti sull'esecuzione del bilancio 2013. Gli stanziamenti ricostituiti a seguito della restituzione di acconti non rientrano nel calcolo del risultato del bilancio.

Gli stanziamenti di pagamento riportati comprendono: i riporti automatici e i riporti per decisione. L'annullamento di stanziamenti di pagamento non utilizzati riportati dall'esercizio precedente illustra gli annullamenti concernenti stanziamenti riportati automaticamente e in seguito a decisione.

2.2.   ESECUZIONE DEL BILANCIO UE 2014

Eccedenza di bilancio di 1,4 miliardi di EUR:

l'eccedenza deriva essenzialmente dal lato delle entrate (1,2 miliardi di EUR), dalla sovrautilizzazione dei dazi doganali (0,5 miliardi di EUR) e da ulteriori ammende non iscritte a bilancio (0,6 miliardi di EUR);

L'eccedenza minore registrata sul lato della spesa (142 milioni di EUR) deriva principalmente dalle altre istituzioni in quanto il tasso di esecuzione della Commissione è praticamente pari al 100 %;

I rimanenti 110 milioni di EUR di eccedenza consistono in utili sui cambi.

Entrate:

le entrate, pari a 143,9 miliardi di EUR, sono state di 4,9 miliardi di EUR superiori al bilancio definitivo adottato, grazie principalmente alle entrate con destinazione specifica delle voci 5 e 6 — cfr. tabella 4.1;

le entrate provenienti dalle ammende pari a 4,2 miliardi di EUR sono state utilizzate per finanziare l'aumento del fabbisogno di stanziamenti di pagamento;

nel 2014 vi è stata una revisione eccezionale di risorse proprie RNL (9,5 miliardi di EUR) che ha riguardato un periodo risalente fino al 2002. Tale revisione ha tuttavia avuto un impatto trascurabile sulle entrate di bilancio del 2014 in quanto gli importi sono stati opportunamente distribuiti tra Stati membri (alcuni dei quali saranno oggetto di restituzioni, mentre altri dovranno pagare); inoltre, la maggior parte dei pagamenti è stata rinviata al 2015.

Spese:

gli stanziamenti di pagamento iniziali (135,5 miliardi di EUR) sono stati9 eccezionalmente bassi (inferiore del 6 % rispetto al bilancio definitivo adottato per il 2013. I bilanci rettificativi hanno poi fatto levitare a 139 milioni di EUR gli stanziamenti finali adottati — cfr. tabella 5.1;

i pagamenti totali sono stati pari a 142,5 miliardi di euro (2013: 148,5 miliardi di euro) — cfr. tabella 5.3.;

la sottoesecuzione degli stanziamenti di pagamento (dopo i riporti) di 32 milioni di EUR è una delle più basse mai registrate, a conferma dei severi vincoli che pesano sugli stanziamenti di pagamento.

Impegni & RAL:

i 149,9 miliardi di euro di stanziamenti d'impegno disponibili sono stati eseguiti soltanto ad un livello del 76 % e una grande quantità di stanziamenti sono stati riportati o riprogrammati al 2015 — cfr. tabella 5.2;

gli impegni ancora da liquidare («RAL») si sono ridotti significativamente passando dai 222,4 miliardi della fine del 2013 ai 189,6 miliardi della fine del 2014 — cfr. tabella 5.9. Ciò dipende dal basso livello di esecuzione degli impegni all'inizio del nuovo periodo di programmazione. Se nel 2014 tutti gli stanziamenti per i nuovi programmi fossero stati impegnati, i RAL si sarebbero attestati ad un livello simile a quello del 2013.

Un'analisi più dettagliata degli adeguamenti di bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro finanziario pluriennale, della relazione della Commissione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l'esercizio 2014.

3.   NOTE ALLA RICONCILIAZIONE DEL RISULTATO ECONOMICO CON IL RISULTATO DEL BILANCIO

In conformità del regolamento finanziario, il risultato economico dell'esercizio è calcolato in base ai principi della contabilità per competenza, mentre il risultato di bilancio si basa sulle regole modificate della contabilità di cassa. Poiché il conto economico e il risultato del bilancio si riferiscono alle medesime operazioni sottostanti, si tratta di un controllo utile per verificare la loro corrispondenza.

Elementi di riconciliazione — Entrate

Le entrate effettive di bilancio di un esercizio finanziario corrispondono alle entrate riscosse in relazione ai diritti accertati nel corso dell'esercizio e gli incassi relativi ai diritti accertati in esercizi precedenti. Pertanto, i diritti accertati nell'esercizio in corso ma non ancora riscossi devono essere detratti dal risultato economico ai fini della riconciliazione, perché non formano parte delle entrate di bilancio. Al contrario, i diritti accertati negli esercizi precedenti e riscossi nell'esercizio in corso devono essere aggiunti al risultato economico ai fini della riconciliazione.

I ratei attivi netti consistono principalmente in entrate da riscuotere a titolo dell'agricoltura, delle risorse proprie e degli interessi e dividendi. Soltanto l'effetto netto, ossia i ratei attivi per l'esercizio in corso, meno le entrate dei ratei passivi dell'esercizio precedente, viene preso in considerazione.

Elementi di riconciliazione — Spese

I ratei passivi netti consistono principalmente in regolarizzazioni di fine esercizio, ossia le spese ammissibili sostenute dai beneficiari dei fondi dell'UE, ma non ancora comunicate alla Commissione. Mentre i ratei passivi non sono considerati come spese di bilancio, i pagamenti effettuati nell'esercizio in corso relativamente a fatture registrate in esercizi precedenti fanno parte delle spese di bilancio dell'esercizio in corso.

L'effetto netto del prefinanziamento è la combinazione dei 1) nuovi importi di prefinanziamento versati nell'esercizio in corso e contabilizzati come spese di bilancio dell'esercizio e di 2) tutti i prefinanziamenti liquidati nel corso dell'esercizio mediante l'accettazione delle spese ammissibili. Queste ultime rappresentano spese contabili, ma non spese di bilancio, dal momento che il pagamento del prefinanziamento iniziale era già stato considerato come una spesa di bilancio al momento del relativo versamento.

Oltre ai pagamenti effettuati a partire dagli stanziamenti di un esercizio, gli stanziamenti di quell'esercizio riportati all'esercizio seguente devono anch'essi essere inclusi nel calcolo del risultato di bilancio [conformemente all'articolo 15 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000]. Lo stesso vale per i pagamenti effettuati nell'esercizio in corso a partire dagli stanziamenti riportati da esercizi precedenti nonché per gli stanziamenti di pagamento inutilizzati e annullati.

Le variazioni negli accantonamenti riguardano stime di fine esercizio registrate nel rendiconti finanziari (principalmente prestazioni per i dipendenti) che non incidono sulla contabilità di bilancio. Gli altri elementi di riconciliazione comprendono diversi elementi quali gli ammortamenti, le acquisizioni di attivi, i pagamenti a titolo di locazioni e le partecipazioni finanziarie, che formano oggetto di un trattamento differente nella contabilità di bilancio e nella contabilità di esercizio.

4.   ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO DELL'UE

4.1.   SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO

in milioni di EUR

Titolo

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

Entrate riscosse

In sospeso

Bilancio iniziale adottato

Bilancio finale adottato

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell'esercizio in corso

Sui diritti riportati

Totale

% del bilancio

1.

Risorse proprie

1 33  960

1 28  388

1 28  853

46

1 28  899

1 28  841

25

1 28  867

100,37 %

32

3.

Eccedenze, saldi e adeguamenti

5  101

10  507

10  507

5  100

5  100

99,98 %

5  407

4.

Entrate provenienti dalle persone appartenenti alle istituzioni e ad altri organismi dell'Unione

1  275

1  275

1  248

12

1  260

1  240

11

1  251

98,14 %

8

5.

Entrate provenienti dal funzionamento amministrativo delle istituzioni

54

54

578

21

599

563

15

578

1  075,46 %

21

6.

Contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi dell'UE

60

60

3  267

228

3  496

3  120

105

3  225

5  374,97 %

271

7.

Interessi di mora e ammende

123

3  973

2  206

10  416

12  622

1  131

3  475

4  607

115,95 %

8  016

8.

Assunzione ed erogazione di prestiti

2

153

46

255

301

43

254

297

193,72 %

3

9.

Entrate varie

30

30

15

10

25

13

2

15

50,01 %

10

Totale

1 35  505

1 39  034

1 46  721

10  988

1 57  709

1 40  052

3  888

1 43  940

103,53 %

13  769

Dettaglio Titolo 1: Risorse proprie

in milioni di EUR

Capitolo

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

Entrate riscosse

In sospeso

Bilancio iniziale votato

Bilancio finale adottato

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell'esercizio in corso

Sui diritti riportati

Totale

% del bilancio

11.

Contributi zucchero

125

(90)

(69)

(69)

(69)

(69)

77,12 %

12.

Dazi doganali

16  186

16  174

16  485

46

16  531

16  473

25

16  499

102,01 %

32

13.

IVA

17  882

17  690

17  746

17  746

17  746

17  746

100,32 %

14.

RNL

99  767

94  614

94  863

94  863

94  863

94  863

100,26 %

15.

Correzione degli squilibri di bilancio

(172)

(172)

(172)

(172)

0,00 %

Totale

1 33  960

1 28  388

1 28  853

46

1 28  899

1 28  841

25

1 28  867

100,37 %

32

Dettaglio Titolo 3: Eccedenze, saldi e adeguamenti relativi alle risorse proprie

in milioni di EUR

Capitolo

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

Entrate riscosse

In sospeso

Bilancio iniziale votato

Bilancio finale adottato

Esercizio in corso

Riporti

Totale

Sui diritti dell'esercizio in corso

Sui diritti riportati

Totale

% del bilancio

30.

Avanzo dall'esercizio precedente

1  005

1  005

1  005

1  005

1  005

100,00 %

31.

Saldi IVA

(81)

(284)

(284)

(79)

(79)

97,59 %

(205)

32.

Saldi RNL

4  176

9  825

9  825

4  212

4  212

100,87 %

5  613

34.

Adeguamento per non partecipazione GAI

(2)

(2)

(2)

(2)

0,00 %

35.

Correzione a favore del Regno Unito — adeguamenti

(18)

(18)

(18)

(18)

0,00 %

36.

Correzione a favore del Regno Unito — calcolo intermedio

(19)

(19)

(19)

(19)

0,00 %

Totale

5  101

10  507

10  507

5  100

5  100

99,98 %

5  407

4.2.   ESECUZIONE DELLE ENTRATE

4.2.1.    Visione d'insieme delle entrate del 2014

Nel bilancio iniziale adottato, firmato dal Presidente del Parlamento europeo il 20 novembre 2013, l'importo degli stanziamenti di pagamento è stato fissato a 1 35  505 milioni di EUR, da finanziarsi mediante risorse proprie ammontanti a 1 33  960 milioni di EUR. Le stime delle entrate e delle spese riportate nel bilancio iniziale sono tipicamente soggette ad adeguamento nel corso nell'esercizio contabile. Le modifiche sono comunicate nei bilanci rettificativi. Gli adeguamenti delle risorse proprie basate sull'RNL assicurano che le entrate previste siano esattamente pari alle spese previste. In conformità al principio del pareggio, le entrate e le spese di bilancio (stanziamenti di pagamento) devono risultare in pareggio.

Nel corso del 2014 sono stati adottati sette bilanci rettificativi. Tenendone conto, l'importo finale delle entrate adottato per il 2014 è risultato pari a 1 39  034 milioni di EUR. Tale importo è stato finanziato mediante risorse proprie per un totale di 1 28  388 milioni di EUR (ovvero 5  572 milioni di EUR in meno rispetto a quanto inizialmente previsto) e per la restante parte mediante altre entrate. La maggiore necessità di finanziamento degli stanziamenti di pagamento è stato principalmente soddisfatta con entrate provenienti da ammende. Inoltre, l'eccedenza dell'esercizio precedente e le entrate straordinarie provenienti dalle rettifiche IVA e RNL degli esercizi precedenti hanno sostanzialmente ridotto il contributo integrativo RNL degli Stati membri.

Il bilancio rettificativo n. 2 e n. 3/2014 hanno compreso ammende alle imprese e relativi interessi per un totale di 3  850 milioni di EUR, che erano noti al momento in cui è stato stabilito il corrispondente progetto di bilancio rettificativo. Entro il 31 dicembre 2014, anche altre ammende sono divenute definitive, in seguito a sentenza definitiva o perché le imprese non hanno presentato ricorso contro le decisioni.

Entrate, contributi e restituzioni in relazione ad accordi e programmi UE, hanno raggiunto un importo totale di 3  225 milioni di EUR. Gli importi principali riguardano il FEAGA e il FEASR (in particolare, la liquidazione dei conti e delle irregolarità), la partecipazione di paesi terzi ai programmi di ricerca e altri contributi e restituzioni relativi a programmi ed attività dell'UE. Una parte considerevole del totale è rappresentata da entrate con destinazione specifica, le quali tipicamente danno luogo all'iscrizione di stanziamenti supplementari sul lato della spesa.

Per quanto riguarda il risultato delle risorse proprie, la riscossione delle risorse proprie tradizionali si è avvicinata di molto agli importi previsti, in particolare per il fatto che le stime di bilancio modificate al momento della formazione del progetto bilancio rettificativo n. 4/2014 (con una loro diminuzione di 646 milioni di EUR secondo le previsioni della primavera 2014), sono state nuovamente modificate nel progetto di bilancio rettificativo n. 6/2014 al fine di tenere conto dell'effettivo ritmo della riscossione. Esse sono state pertanto nuovamente aumentate di 420 milioni di EUR.

I versamenti IVA e RNL finali degli Stati membri risultavano inoltre vicini alla stima di bilancio finale. Le differenze tra gli importi previsti e gli importi effettivamente versati sono dovute alle differenze tra i tassi dell'euro utilizzati a fini del bilancio e i tassi in vigore alla data in cui gli Stati membri al di fuori dello SME hanno effettivamente effettuato i loro pagamenti.

Tra gli adeguamenti del 2014 vi sono significative revisioni relative all'RNL che risalgono fino al 2002. L'adeguamento è quindi stato senza precedenti per ampiezza e, considerando tutti gli Stati membri dell'UE, si è tradotto in un totale di 9,5 miliardi di EUR. Per affrontare questa situazione eccezionale, il 18 dicembre il Consiglio ha adottato una proposta della Commissione (regolamento (UE, Euratom) n. 1377/2014 del 18 dicembre 2014) che consente agli Stati membri, nel rispetto di condizioni rigorose, di differire il pagamento senza interessi fino al 1o settembre 2015. Di conseguenza, 6 Stati membri hanno optato per la possibilità di pagare i rispettivi adeguamenti nel 2015. La dilazione di pagamento ammonta a 5,4 miliardi di EUR.

L'importo di risorse proprie da riscuotere riguarda i bilanci rettificativi da n. 2 a n. 7/2014, adottato il 17 dicembre 2014. Ai sensi dell'articolo 10 del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000 del Consiglio (GU L 130 del 31.5.2000, pag. 1), le iscrizioni corrispondenti ai ritocchi dei contributi relativi alle risorse proprie sono state effettuate il primo giorno feriale del febbraio2015. Gli adeguamenti dei contributi basati sull'IVA e sull'RNL che gli Stati membri versano al bilancio dell'UE vengono introdotti ogni anno il primo giorno feriale di dicembre.

4.2.2.    Entrate da risorse proprie

La stragrande maggioranza delle entrate proviene da risorse proprie, come sancito dall'articolo 311 del trattato sul funzionamento dell'UE, che così recita: «Il bilancio, fatte salve le altre entrate, è finanziato integralmente tramite risorse proprie». La parte più consistente delle spese del bilancio è finanziata dalle risorse proprie.

Le risorse proprie possono essere suddivise nelle seguenti categorie:

1)

le risorse proprie tradizionali (RPT) sono costituite dai dazi doganali e dai contributi zucchero. Dette risorse proprie sono prelevate presso gli operatori economici e riscosse dagli Stati membri per conto dell'UE. Tuttavia, gli Stati membri ne trattengono il 25 % (il 20 % a partire dal 2014) a titolo di rimborso spese di riscossione. I dazi doganali vengono imposti sulle importazioni di prodotti da paesi terzi secondo aliquote basate sulla tariffa doganale comune. I contributi zucchero vengono pagati dai produttori di zucchero per finanziare le restituzioni all'esportazione per lo zucchero. Le RPT rappresentano di norma circa il 13 % delle entrate da risorse proprie;

2)

la risorsa propria basata sull'imposta sul valore aggiunto (IVA) viene imposta sulle basi IVA degli Stati membri che sono state a tal fine armonizzate in conformità alle norme dell'UE. Sulla base armonizzata di ogni Stato membro viene imposta la stessa aliquota. Tuttavia, la base IVA da tenere in considerazione è ridotta al 50 % dell'RNL di ogni singolo Stato membro. La risorsa basata sull'IVA rappresenta di norma circa il 12 % delle entrate da risorse proprie;

3)

la risorsa propria basata sul reddito nazionale lordo (RNL) viene utilizzata per pareggiare le entrate e le spese di bilancio, ovvero per finanziare quella parte del bilancio non coperta da altre fonti di entrate. Sull'RNL dei singoli Stati membri viene applicata la stessa aliquota, stabilita in conformità alle norme dell'UE. La risorsa basata sull'RNL rappresenta di norma circa il 75 % delle entrate da risorse proprie.

L'assegnazione delle risorse proprie viene effettuata in conformità alle disposizioni stabilite dalla decisione 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, relativa al sistema delle risorse proprie dell'UE (DRP 2007). Una nuova decisione relativa al sistema delle risorse proprie dell'UE è stato adottato per il periodo 2014-2020 (DRP 2014: decisione n. 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014). La DRP 2014 entrerà in vigore una volta che sarà stata ratificata da tutti gli Stati membri secondo le rispettive norme costituzionali (data prevista: inizio 2016). Fino ad allora, rimane valida la DRP 2007. Gli effetti retroattivi (DRP 2014 si applicherà a partire dal 1o gennaio 2014) saranno presi in considerazione nell'esercizio finanziario quando la decisione entrerà in vigore.

4.2.3.    Risorse proprie tradizionali:

Risorse proprie tradizionali: tutti gli importi accertati delle risorse proprie tradizionali devono essere iscritti in uno dei libri contabili tenuti dalle autorità competenti.

Nella contabilità ordinaria di cui all'articolo 6, paragrafo 3, lettera a), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo recuperato o garantito.

Nella contabilità separata di cui all'articolo 6, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000: ogni importo non ancora recuperato e/o non garantito; possono essere iscritti in questa contabilità anche gli importi garantiti ma contestati.

Per la contabilità separata, l'estratto trimestrale che gli Stati membri trasmettono alla Commissione comprende:

il saldo ancora da recuperare durante il trimestre precedente,

i diritti accertati durante il trimestre in questione,

le rettifiche della base imponibile (rettifiche/annullamenti) durante il trimestre in questione,

gli importi inesigibili [che non possono essere resi disponibili ai sensi dell'articolo 17, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 1150/2000],

gli importi recuperati durante il trimestre in questione,

il saldo da recuperare alla fine del trimestre in questione.

Le risorse proprie tradizionali devono essere iscritte sul conto della Commissione presso il Tesoro o l'organismo designato dallo Stato membro, al più tardi il primo giorno lavorativo dopo il 19 del secondo mese successivo a quello durante il quale i diritti sono stati acquisiti (o recuperati nel caso della contabilità separata). Gli Stati membri trattengono, a titolo di rimborso spese di riscossione, il 25 % delle risorse proprie tradizionali (20 % secondo il DRP 2014). I diritti potenziali su risorse proprie sono adeguati sulla base della probabilità del loro recupero.

4.2.4.    Risorse basate sull'IVA e risorse basate sull'RNL

Le risorse proprie basate sull'IVA derivano dall'applicazione di un'aliquota uniforme, valida per tutti gli Stati membri, alla base imponibile armonizzata dell'IVA, determinata secondo le disposizioni dell'articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della DRP 2007. L'aliquota uniforme è fissata allo 0,30 %, ad eccezione del periodo 2007-2013, in cui l'aliquota per l'Austria è stata fissata allo 0,225 %, per la Germania allo 0,15 % e per i Paesi Bassi e la Svezia allo 0,10 %. La base IVA è livellata al 50 % dell'RNL per tutti gli Stati membri. In base alla DRP 2014, l'aliquota di prelievo rimarrà pari a 0,3 %, eccezion fatta per la Germania, i Paesi Bassi e la Svezia, per le quali l'aliquota di prelievo è fissata al 0,15 % per tutto il periodo 2014-20.

La risorsa basata sull'RNL è una risorsa variabile destinata a fornire, per uno specifico esercizio, le entrate necessarie alla copertura delle spese che eccedono l'importo riscosso ottenuto dalle risorse proprie tradizionali, dalle risorse IVA e dalle entrate varie. Le entrate risultano dall'applicazione di un tasso uniforme alla somma dell'RNL di tutti gli Stati membri. Le risorse basate sull'IVA e sull'RNL sono determinate in base alle previsioni sulle basi imponibili IVA e RNL formulate al momento dell'elaborazione del progetto di bilancio. Successivamente tali previsioni sono sottoposte a revisione; l'aggiornamento è effettuato nel corso dell'esercizio in questione mediante bilancio rettificativo. I dati effettivi relativi alle basi IVA e RNL sono resi disponibili nel corso dell'esercizio che segue l'esercizio in esame. La Commissione calcola le differenze tra gli importi dovuti dagli Stati membri in funzione delle basi imponibili effettive e le somme effettivamente versate in base alle previsioni (riviste). La Commissione esige il versamento dei saldi IVA e RNL, sia positivi sia negativi, da parte degli Stati membri il primo giorno lavorativo di dicembre dell'esercizio che segue l'esercizio in questione. Il 18 dicembre 2014 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE, Euratom) n. 1377/2014, che consente agli Stati membri, a determinate condizioni, di differire la messa a disposizione degli importi dei saldi IVA e RNL fino al primo giorno feriale del mese di settembre dell'anno successivo. Durante i quattro esercizi successivi possono ancora essere apportate correzioni alle basi imponibili effettive dell'IVA e dell'RNL, salvo che sia emessa una riserva. I saldi calcolati anteriormente vengono adeguati e la differenza viene richiesta contemporaneamente ai saldi IVA e RNL per l'esercizio precedente.

Nell'ambito dei controlli delle dichiarazioni IVA e dei dati RNL la Commissione può notificare agli Stati membri eventuali riserve in merito a determinati punti che potrebbero avere un'incidenza sui rispettivi contributi in termini di risorse proprie. Tali riserve potrebbero essere dovute, ad esempio, alla mancanza di dati attendibili o alla necessità di sviluppare una metodologia adeguata. Queste riserve devono essere considerate come potenziali crediti esigibili dagli Stati membri per importi incerti, poiché il loro impatto finanziario non può essere stimato accuratamente. Quando è possibile determinare l'importo esatto, si procede a esigere le corrispondenti risorse basate sull'IVA o sull'RNL nell'ambito dei saldi IVA e RNL o mediante singole richieste di fondi.

4.2.5.    Correzione britannica

Questo meccanismo riduce i versamenti di risorse proprie del Regno Unito proporzionalmente al suo «squilibrio di bilancio» e aumenta i versamenti di risorse proprie degli altri Stati membri nella stessa proporzione. Il meccanismo di correzione degli squilibri di bilancio a favore del Regno Unito è stato istituito dal Consiglio europeo di Fontainebleau (giugno 1984) e con la risultante decisione relativa alle risorse proprie del 7 maggio 1985. Lo scopo di questo meccanismo era di ridurre lo squilibrio di bilancio del Regno Unito tramite una riduzione dei suoi versamenti all'UE. La Germania, l'Austria, la Svezia e i Paesi Bassi beneficiano di un finanziamento ridotto della rettifica (limitato a un quarto della loro quota normale).

4.2.6.    Riduzione lorda

Il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005 ha concluso che i Paesi Bassi e la Svezia devono beneficiare di riduzioni lorde dei loro contributi annui basati sull'RNL durante il periodo 2007-2013. Sulla base di tali conclusioni, la DRP 2007 stabilisce che i Paesi Bassi devono beneficiare di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL pari a 605 milioni di EUR e la Svezia di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL pari a 150 milioni di EUR, a prezzi del 2004. Il Consiglio europeo del 7-8 febbraio 2013 ha concluso che la Danimarca, i Paesi Bassi e la Svezia devono beneficiare di riduzioni lorde del proprio contributo annuo basato sul reddito nazionale lordo (RNL) per il periodo 2014-2020 e che l'Austria deve beneficiare di una riduzione lorda del proprio contributo annuo basato sull'RNL limitatamente al periodo 2014-2016. La Danimarca, i Paesi Bassi e la Svezia beneficeranno di riduzioni lorde del proprio contributo RNL annuo pari rispettivamente a 130 milioni di EUR, 695 milioni di EUR e 185 milioni di EUR. L'Austria beneficerà di una riduzione lorda del proprio contributo RNL annuo pari a 30 milioni di EUR nel 2014, 20 milioni di EUR nel 2015 e 10 milioni di EUR nel 2016 (tutti gli importi sono espressi in prezzi del 2011). Tali disposizioni sono state riprese nella DRP 2014 e verranno applicate (retroattivamente) a decorrere dalla sua entrata in vigore.

5.   ESECUZIONE DELLE SPESE DI BILANCIO DELL'UE

5.1.   QFP: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO

in milioni di EUR

Rubrica del QFP

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Stanziamenti di bilancio

Stanziamenti addizionali

Totale appropriazioni disponibili

Stanziamenti di bilancio

Stanziamenti addizionali

Totale appropriazioni disponibili

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Riporti

Entrate con destinazione specifica

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Riporti

Entrate con destinazione specifica

1

2

3=1+2

4

5

6=3+4+5

7

8

9=7+8

10

11

12=9+10+11

1.

Crescita intelligente e inclusiva

63  986

(0)

63  986

150

3  474

67  611

62  393

3  470

65  863

289

3  548

69  699

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

16  484

16  484

0

2  645

19  129

11  441

415

11  857

128

3  323

15  308

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

47  502

47  502

150

830

48  482

50  951

3  055

54  006

161

224

54  392

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

59  267

(76)

59  191

2  105

61  296

56  459

(500)

55  959

35

1  968

57  962

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

43  778

43  778

1  724

45  502

43  777

(1)

43  776

13

1  724

45  514

3.

Sicurezza e cittadinanza

2  172

0

2  172

3

81

2  256

1  677

(17)

1  660

10

78

1  747

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

8  325

98

8  423

6

571

9  000

6  191

734

6  925

35

521

7  481

5.

Amministrazione

8  405

(1)

8  405

1

765

9  171

8  406

0

8  406

772

862

10  040

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

3  532

3  531

1

399

3  931

3  532

3  531

452

492

4  475

6.

Compensazioni

29

29

29

29

29

29

8.

Riserva negativa

9.

Strumenti speciali

456

29

485

18

74

577

350

(157)

193

270

74

536

Totale

1 42  640

50

1 42  690

179

7  070

1 49  939

1 35  505

3  530

1 39  034

1  410

7  050

1 47  495

5.2.   QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO

in milioni di EUR

Rubrica del QFP

 

Impegni contratti

Stanziamenti riportati all'esercizio 2015

Stanziamenti annullati

Totale stanziamenti disponibili

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Entrate con destinazione specifica

Riporti su decisione

Totale

%

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Entrate con destinazione specifica (EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2+3+4

6=5/1

7

8

9=7+8

10=9/1

11

12

13

14=11+12+13

15=14/1

1.

Crescita intelligente e inclusiva

67  611

44  260

150

1  561

45  972

67,99 %

1  913

8  480

10  392

15,37 %

11  246

0

11  247

16,63 %

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

19  129

16  466

0

1  552

18  018

94,19 %

1  092

1  092

5,71 %

18

0

19

0,10 %

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

48  482

27  794

150

9

27  954

57,66 %

820

8  480

9  300

19,18 %

11  228

11  228

23,16 %

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

61  296

46  866

1  397

48  263

78,74 %

708

2  866

3  575

5,83 %

9  458

9  458

15,43 %

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

45  502

42  910

1  383

44  293

97,34 %

341

868

1  209

2,66 %

0

0

0,00 %

3.

Sicurezza e cittadinanza

2  256

1  463

3

41

1  507

66,81 %

40

254

294

13,02 %

455

455

20,17 %

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

9  000

8  280

6

203

8  489

94,32 %

368

136

504

5,60 %

7

0

7

0,07 %

5.

Amministrazione

9  171

8  313

1

571

8  884

96,87 %

195

4

199

2,17 %

88

88

0,96 %

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

3  931

3  445

1

343

3  789

96,40 %

56

4

60

0,00 %

82

82

2,09 %

6.

Compensazioni

29

29

29

100,00 %

0,00 %

0,00 %

8.

Riserva negativa

0,00 %

0,00 %

0,00 %

9.

Strumenti speciali

577

45

18

64

11,06 %

74

361

435

75,37 %

78

78

13,57 %

Totale

1 49  939

1 09  256

179

3  772

1 13  208

75,50 %

3  297

12  101

15  399

10,27 %

21  333

0

21  333

14,23 %

5.3.   QFP: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO

in milioni di EUR

Rubrica del QFP

 

Pagamenti effettuati

Stanziamenti riportati

Stanziamenti annullati

Totale stanzia-menti disponibili

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Riporti automatici

Riporti su decisione

Entrate con destinazione specifica

Totale

%

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Entrate con destinazione specifica (EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2+3+4

6=5/1

7

8

9

10=7+8+9

11=10/1

12

13

14

15=12+ 13+14

16=15/1

1.

Crescita intelligente e inclusiva

69  699

65  730

267

1  686

67  683

97,11 %

121

0

1  860

1  980

2,84 %

12

22

2

36

0,05 %

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

15  308

11  740

108

1  483

13  331

87,09 %

104

0

1  838

1  943

12,69 %

12

20

2

33

0,22 %

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

54  392

53  990

159

203

54  352

99,93 %

16

21

38

0,07 %

0

2

2

0,00 %

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

57  962

55  050

33

1  502

56  584

97,62 %

34

868

467

1  369

2,36 %

7

2

9

0,02 %

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

45  514

42  891

12

1  383

44  287

97,30 %

16

868

341

1  226

2,69 %

0

1

2

0,00 %

3.

Sicurezza e cittadinanza

1  747

1  648

8

55

1  711

97,94 %

8

0

23

31

1,75 %

4

2

0

5

0,31 %

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

7  481

6  880

29

297

7  206

96,32 %

34

9

224

267

3,57 %

2

6

0

8

0,10 %

5.

Amministrazione

10  040

7  643

697

480

8  819

87,84 %

673

4

382

1  060

10,55 %

86

75

161

1,61 %

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

4  475

3  027

402

300

3  729

83,33 %

418

4

192

614

13,72 %

82

50

132

2,94 %

6.

Compensazioni

29

29

29

100,00 %

0,00 %

0,00 %

8.

Riserva negativa

0,00 %

0,00 %

0,00 %

9.

Strumenti speciali

536

157

270

38

465

86,70 %

0

36

35

71

13,28 %

0

0

0

0,02 %

Totale

1 47  495

1 37  136

1  304

4  057

1 42  497

96,61 %

870

917

2  991

4  778

3,24 %

112

106

2

220

0,15 %

5.4.   QFP: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE (RAL)

in milioni di EUR

Rubrica del QFP

Impegni ancora da liquidare al termine dell'esercizio precedente

Impegni dell'esercizio

 

Impegni riportati dall'esercizio precedente

Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti

Pagamenti

Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio

Impegni eseguiti durante l'esercizio

Pagamenti

Annullamento di impegni non riportabili

Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio

Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio

1.

Crescita intelligente e inclusiva

1 66  761

(2  037)

(60  662)

1 04  062

45  972

(7  021)

(4)

38  947

1 43  009

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

29  657

(808)

(8  167)

20  681

18  018

(5  164)

(4)

12  850

33  532

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

1 37  105

(1  229)

(52  494)

83  381

27  954

(1  857)

(0)

26  096

1 09  477

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

27  978

(275)

(11  930)

15  773

48  263

(44  655)

(0)

3  609

19  382

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

40

(3)

(21)

16

44  293

(44  266)

27

43

3.

Sicurezza e cittadinanza

3  092

(306)

(944)

1  841

1  507

(767)

740

2  582

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

23  285

(721)

(5  490)

17  075

8  489

(1  716)

(1)

6  772

23  846

5.

Amministrazione

892

(182)

(709)

1

8  884

(8  110)

(9)

765

766

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

557

(156)

(402)

3  789

(3  328)

(8)

453

453

6.

Compensazioni

29

(29)

8.

Riserva negativa

9.

Strumenti speciali

401

(0)

(401)

64

(64)

0

0

Totale

2 22  410

(3  522)

(80  136)

1 38  753

1 13  208

(62  361)

(14)

50  832

1 89  585

5.5.   QFP: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE

in milioni di EUR

Rubrica del QFP

<2008

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

Totale

1.

Crescita intelligente e inclusiva

2  915

414

1  578

4  327

11  007

27  951

55  870

38  947

1 43  009

 

1a: Competitività per la crescita e l'occupazione

255

211

1  260

2  274

3  001

5  451

8  230

12  850

33  532

 

1b: Coesione economica, sociale e territoriale

2  660

203

318

2  053

8  007

22  500

47  640

26  096

1 09  477

2.

Crescita sostenibile: risorse naturali

338

50

93

116

193

3  524

11  459

3  609

19  382

 

di cui: spese correlate al mercato e pagamenti diretti

0

0

0

9

7

27

43

3.

Sicurezza e cittadinanza

14

31

73

158

261

497

807

740

2  582

4.

Ruolo mondiale dell'Europa

944

539

842

1  336

2  800

4  686

5  928

6  772

23  846

5.

Amministrazione

0

1

765

766

 

di cui: spesa amministrativa delle istituzioni

453

453

6.

Compensazioni

8.

Riserva negativa

9.

Strumenti speciali

0

0

0

Totale

4  211

1  034

2  586

5  937

14  261

36  658

74  066

50  832

1 89  585

5.6.   SETTORE: RIPARTIZIONE ED EVOLUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO

in milioni di EUR

Settore politico

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Stanziamenti di bilancio

Stanziamenti addizionali

Totale degli stanziamenti disponibili

Stanziamenti di bilancio

Stanziamenti addizionali

Totale degli stanziamenti disponibili

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Riportato

Entrate con destinazione specifica

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Riportato

Entrate con destinazione specifica

1

2

3=1+2

4

5

6=3+4+5

7

8

9=7+8

10

11

12=9+10+11

01

Affari economici e finanziari

213

20

233

118

351

297

2

300

8

121

429

02

Imprese e industria

2  536

(10)

2  526

228

2  754

2  105

60

2  165

14

308

2  486

03

Concorrenza

94

(1)

93

6

100

94

(1)

93

8

6

107

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

13  839

90

13  929

168

581

14  678

11  622

(341)

11  280

51

191

11  522

05

Agricoltura e sviluppo rurale

58  047

(22)

58  025

2  117

60  141

55  635

(518)

55  117

22

1  981

57  120

06

Mobilità e trasporti

2  867

(7)

2  860

71

2  931

1  003

1

1  004

6

80

1  089

07

Ambiente

407

1

408

22

430

346

1

347

18

19

384

08

Ricerca e innovazione

6  215

(53)

6  162

1  031

7  193

4  107

(11)

4  096

35

1  490

5  621

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

1  637

(26)

1  612

148

1  759

961

107

1  068

16

259

1  343

10

Ricerca diretta

425

(23)

401

580

982

420

(23)

397

55

497

949

11

Affari marittimi e pesca

1  066

(76)

991

30

1  021

780

8

788

5

30

823

12

Mercato interno e servizi

117

1

118

0

15

133

117

(3)

114

6

15

134

13

Politica regionale e urbana

33  073

81

33  154

354

33  508

40  223

3  244

43  467

391

136

43  995

14

Fiscalità e unione doganale

157

0

158

7

164

122

10

133

7

6

146

15

Istruzione e cultura

2  820

57

2  877

453

3  330

2  242

178

2  420

12

537

2  969

16

Comunicazione

246

2

248

11

259

245

6

251

14

11

276

17

Salute e tutela dei consumatori

618

(2)

616

1

26

643

567

(13)

553

12

25

590

18

Affari interni

1  201

0

1  202

2

39

1  243

763

5

768

4

31

803

19

Strumenti di politica estera

733

(55)

678

5

55

739

463

74

537

3

52

593

20

Commercio

121

(2)

119

3

122

115

1

116

3

3

123

21

Sviluppo e cooperazione

5  084

121

5  204

1

263

5  469

3  658

286

3  944

26

222

4  192

22

Allargamento

1  520

(45)

1  475

13

1  488

904

(12)

892

5

12

908

23

Aiuti umanitari e protezione civile

1  006

158

1  164

75

1  240

851

564

1  415

8

75

1  498

24

Lotta contro la frode

78

(2)

77

1

77

75

0

75

9

1

84

25

Coordinamento delle politiche della Commissione e consulenza legale

194

(0)

194

11

205

195

(0)

195

15

11

221

26

Amministrazione della Commissione

1  001

(40)

961

0

162

1  124

991

(30)

961

160

164

1  285

27

Bilancio

96

(11)

84

8

92

96

(11)

84

7

8

99

28

Audit

12

(0)

12

1

12

12

(0)

12

1

1

13

29

Statistiche

132

0

132

14

146

152

(21)

131

6

22

160

30

Pensioni e spese relative

1  450

44

1  494

2

1  495

1  450

44

1  494

2

1  495

31

Servizi linguistici

388

3

391

87

478

388

3

391

20

87

498

32

Energia

933

24

958

128

1  086

588

68

656

5

144

805

33

Giustizia

203

2

205

11

216

193

(6)

187

4

12

202

34

Iniziative in materia di clima

121

0

122

1

122

43

9

52

3

1

55

40

Riserve

456

(179)

277

277

150

(150)

90

Altre istituzioni

3  532

(0)

3  531

1

399

3  931

3  532

(0)

3  531

452

492

4  475

Totale

1 42  640

50

1 42  690

179

7  070

1 49  939

1 35  505

3  530

1 39  034

1  410

7  050

1 47  495

5.6.1.    Settore: confronto tra bilancio e importi effettivi

in milioni di EUR

Settore politico

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Ulteriori appropri-azioni (23)

Totale stanziamenti disponibili

Impegni contratti

01

Affari economici e finanziari

213

20

233

118

351

236

02

Imprese e industria

2  536

(10)

2  526

228

2  754

2  608

03

Concorrenza

94

(1)

93

6

100

97

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

13  839

90

13  929

750

14  678

10  312

05

Agricoltura e sviluppo rurale

58  047

(22)

58  025

2  117

60  141

47  789

06

Mobilità e trasporti

2  867

(7)

2  860

71

2  931

2  879

07

Ambiente

407

1

408

22

430

423

08

Ricerca e innovazione

6  215

(53)

6  162

1  031

7  193

7  002

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

1  637

(26)

1  612

148

1  759

1  708

10

Ricerca diretta

425

(23)

401

580

982

535

11

Affari marittimi e pesca

1  066

(76)

991

30

1  021

218

12

Mercato interno e servizi

117

1

118

16

133

123

13

Politica regionale e urbana

33  073

81

33  154

354

33  508

17  078

14

Fiscalità e unione doganale

157

158

7

164

160

15

Istruzione e cultura

2  820

57

2  877

453

3  330

3  223

16

Comunicazione

246

2

248

11

259

252

17

Salute e tutela dei consumatori

618

(2)

616

27

643

624

18

Affari interni

1  201

1  202

41

1  243

523

19

Strumenti di politica estera

733

(55)

678

61

739

687

20

Commercio

121

(2)

119

3

122

120

21

Sviluppo e cooperazione

5  084

121

5  204

264

5  469

5  353

22

Allargamento

1  520

(45)

1  475

13

1  488

1  440

23

Aiuti umanitari e protezione civile

1  006

158

1  164

75

1  240

1  187

24

Lotta contro la frode

78

(2)

77

1

77

77

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

194

194

11

205

198

26

Amministrazione della Commissione

1  001

(40)

961

162

1  124

1  070

27

Bilancio

96

(11)

84

8

92

89

28

Audit

12

12

1

12

12

29

Statistiche

132

132

14

146

140

30

Pensioni e spese relative

1  450

44

1  494

2

1  495

1  493

31

Servizi linguistici

388

3

391

87

478

444

32

Energia

933

24

958

128

1  086

990

33

Giustizia

203

2

205

11

216

209

34

Iniziative in materia di clima

121

122

1

122

122

40

Riserve

456

(179)

277

277

90

Altre istituzioni

3  532

3  531

400

3  931

3  789

Totale

1 42  640

50

1 42  690

7  249

1 49  939

1 13  208

5.7.   SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI D'IMPEGNO

in milioni di EUR

Settore politico

 

Impegni contratti

Stanziamenti riportati all'esercizio 2015

Stanziamenti annullati

Totale stanziamenti disponibili

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Entrate con destinazione specifica

Riporti su decisione

Totale

%

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Entrate con destinazione specifica (EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2+3+4

6=5/1

7

8

9=7+8

10=9/1

11

12

13

14=11+12+13

15=14/1

01

Affari economici e finanziari

351

233

3

236

67,1 %

115

115

32,9 %

0

0

0,1 %

02

Imprese e industria

2  754

2  526

82

2  608

94,7 %

146

146

5,3 %

0

0

0,0 %

03

Concorrenza

100

93

3

97

97,2 %

3

3

2,8 %

0

0

0,1 %

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

14  678

10  139

168

5

10  312

70,3 %

576

2  161

2  737

18,6 %

1  629

0

1  629

11,1 %

05

Agricoltura e sviluppo rurale

60  141

46  400

1  389

47  789

79,5 %

728

2  912

3  640

6,1 %

8  712

8  712

14,5 %

06

Mobilità e trasporti

2  931

2  854

25

2  879

98,2 %

46

46

1,6 %

6

0

7

0,2 %

07

Ambiente

430

407

16

423

98,3 %

6

6

1,4 %

1

1

0,3 %

08

Ricerca e innovazione

7  193

6  162

840

7  002

97,3 %

191

191

2,7 %

0,0 %

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

1  759

1  612

97

1  708

97,1 %

51

51

2,9 %

0

0

0,0 %

10

Ricerca diretta

982

401

134

535

54,5 %

447

447

45,5 %

0,0 %

11

Affari marittimi e pesca

1  021

216

2

218

21,4 %

28

28

56

5,5 %

746

746

73,1 %

12

Mercato interno e servizi

133

118

0

5

123

92,3 %

10

10

7,5 %

0

0

0,1 %

13

Politica regionale e urbana

33  508

17  066

11

17  078

51,0 %

343

6  481

6  824

20,4 %

9  607

9  607

28,7 %

14

Fiscalità e unione doganale

164

157

2

160

97,2 %

5

5

2,8 %

0

0

0,0 %

15

Istruzione e cultura

3  330

2  877

347

3  223

96,8 %

106

106

3,2 %

0

0

0,0 %

16

Comunicazione

259

246

6

252

97,3 %

5

5

1,8 %

3

3

1,0 %

17

Salute e tutela dei consumatori

643

604

1

19

624

97,0 %

7

7

13

2,1 %

6

6

0,9 %

18

Affari interni

1  243

508

2

13

523

42,1 %

26

247

273

22,0 %

447

447

36,0 %

19

Strumenti di politica estera

739

661

5

21

687

93,1 %

34

15

49

6,6 %

2

2

0,3 %

20

Commercio

122

118

2

120

97,9 %

2

0

2

1,4 %

1

1

0,7 %

21

Sviluppo e cooperazione

5  469

5  195

1

157

5  353

97,9 %

107

7

114

2,1 %

2

2

0,0 %

22

Allargamento

1  488

1  434

6

1  440

96,8 %

6

40

46

3,1 %

1

0

1

0,1 %

23

Aiuti umanitari e protezione civile

1  240

1  163

24

1  187

95,8 %

52

52

4,2 %

1

1

0,1 %

24

Lotta contro la frode

77

77

77

98,9 %

1

1

1,0 %

0

0

0,1 %

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

205

192

6

198

96,6 %

5

5

2,5 %

2

2

0,8 %

26

Amministrazione della Commissione

1  124

960

0

110

1  070

95,3 %

52

52

4,6 %

1

1

0,1 %

27

Bilancio

92

84

4

89

96,6 %

3

3

3,4 %

0,1 %

28

Audit

12

12

0

12

96,6 %

0

0

3,2 %

0

0

0,2 %

29

Statistiche

146

131

8

140

95,7 %

5

5

3,7 %

1

1

0,6 %

30

Pensioni e spese relative

1  495

1  493

1  493

99,8 %

2

2

0,1 %

1

1

0,0 %

31

Servizi linguistici

478

391

53

444

92,9 %

34

34

7,1 %

0

0

0,0 %

32

Energia

1  086

955

34

990

91,1 %

94

94

8,6 %

3

0

3

0,3 %

33

Giustizia

216

205

4

209

96,5 %

7

7

3,2 %

1

1

0,4 %

34

Iniziative in materia di clima

122

121

0

122

99,4 %

0

0

0,4 %

0

0

0,2 %

40

Riserve

277

0,0 %

199

199

71,8 %

78

78

28,2 %

90

Altre istituzioni

3  931

3  445

1

343

3  789

96,4 %

56

4

60

1,5 %

82

82

2,1 %

Totale

1 49  939

1 09  256

179

3  772

1 13  208

75,5 %

3  297

12  101

15  399

10,3 %

21  333

0

21  333

14,2 %

5.7.1.    Settore: confronto tra bilancio e pagamenti effettivi

in milioni di EUR

Settore politico

Bilancio iniziale adottato

Bilanci rettificativi e trasferimenti

Bilancio finale adottato

Ulteriori appropri- Azioni (24)

Totale stanziamenti disponibili

Pagamenti effettuati

01

Affari economici e finanziari

297

2

300

129

429

306

02

Imprese e industria

2  105

60

2  165

322

2  486

2  237

03

Concorrenza

94

(1)

93

14

107

96

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

11  622

(341)

11  280

242

11  522

11  403

05

Agricoltura e sviluppo rurale

55  635

(518)

55  117

2  003

57  120

55  766

06

Mobilità e trasporti

1  003

1

1  004

85

1  089

1  037

07

Ambiente

346

1

347

37

384

362

08

Ricerca e innovazione

4  107

(11)

4  096

1  525

5  621

4  918

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

961

107

1  068

275

1  343

1  184

10

Ricerca diretta

420

(23)

397

552

949

508

11

Affari marittimi e pesca

780

8

788

35

823

805

12

Mercato interno e servizi

117

(3)

114

21

134

119

13

Politica regionale e urbana

40  223

3  244

43  467

528

43  995

43  979

14

Fiscalità e unione doganale

122

10

133

13

146

138

15

Istruzione e cultura

2  242

178

2  420

549

2  969

2  673

16

Comunicazione

245

6

251

25

276

257

17

Salute e tutela dei consumatori

567

(13)

553

37

590

571

18

Affari interni

763

5

768

35

803

789

19

Strumenti di politica estera

463

74

537

55

593

552

20

Commercio

115

1

116

7

123

118

21

Sviluppo e cooperazione

3  658

286

3  944

248

4  192

4  133

22

Allargamento

904

(12)

892

17

908

898

23

Aiuti umanitari e protezione civile

851

564

1  415

83

1  498

1  430

24

Lotta contro la frode

75

0

75

9

84

75

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

195

(0)

195

26

221

199

26

Amministrazione della Commissione

991

(30)

961

324

1  285

1  060

27

Bilancio

96

(11)

84

14

99

88

28

Audit

12

(0)

12

1

13

12

29

Statistiche

152

(21)

131

28

160

139

30

Pensioni e spese relative

1  450

44

1  494

2

1  495

1  493

31

Servizi linguistici

388

3

391

107

498

445

32

Energia

588

68

656

149

805

733

33

Giustizia

193

(6)

187

16

202

193

34

Iniziative in materia di clima

43

9

52

4

55

50

40

Riserve

150

(150)

90

Altre istituzioni

3  532

(0)

3  531

944

4  475

3  729

Totale

1 35  505

3  530

1 39  034

8  460

1 47  495

1 42  497

5.8.   SETTORE: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI PAGAMENTO

in milioni di EUR

Settore politico

 

Pagamenti effettuati

Stanziamenti riportati

Stanziamenti annullati

Totale stanziamenti disponibili

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Da entrate con destinazio-ne specifica

Totale

%

Riporti automatici

Riporti su decisione

Entrate con destina-zione specifica

Totale

%

Dal bilancio finale adottato

Da riporti

Entrate con destinazione specifica (EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2+3+4

6=5/1

7

8

9

10=7+8+9

11=10/1

12

13

14

15= 12+13 +14

16=15/1

01

Affari economici e finanziari

429

293

7

5

306

71,2 %

7

116

122

28,5 %

0

1

1

0,3 %

02

Imprese e industria

2  486

2  144

12

81

2  237

90,0 %

18

227

245

9,9 %

3

2

4

0,2 %

03

Concorrenza

107

87

7

3

96

90,0 %

7

3

10

9,5 %

0

0

1

0,5 %

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

11  522

11  226

48

129

11  403

99,0 %

15

36

62

112

1,0 %

4

2

6

0,1 %

05

Agricoltura e sviluppo rurale

57  120

54  224

20

1  522

55  766

97,6 %

23

868

459

1  350

2,4 %

2

2

4

0,0 %

06

Mobilità e trasporti

1  089

997

5

35

1  037

95,2 %

5

44

49

4,5 %

2

1

0

2

0,2 %

07

Ambiente

384

330

18

15

362

94,5 %

16

4

20

5,2 %

1

0

1

0,3 %

08

Ricerca e innovazione

5  621

4  080

28

810

4  918

87,5 %

16

680

696

12,4 %

8

8

0,1 %

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

1  343

1  052

15

117

1  184

88,2 %

16

142

158

11,7 %

0

1

0

1

0,1 %

10

Ricerca diretta

949

353

47

108

508

53,6 %

43

389

433

45,6 %

8

8

0,8 %

11

Affari marittimi e pesca

823

782

4

19

805

97,8 %

3

11

14

1,7 %

3

1

4

0,5 %

12

Mercato interno e servizi

134

109

5

5

119

88,6 %

4

10

14

10,1 %

1

0

2

1,3 %

13

Politica regionale e urbana

43  995

43  456

390

133

43  979

100,0 %

11

3

14

0,0 %

0

1

2

0,0 %

14

Fiscalità e unione doganale

146

128

6

3

138

94,7 %

4

3

7

5,1 %

0

0

0,2 %

15

Istruzione e cultura

2  969

2  405

11

257

2  673

90,1 %

13

280

293

9,9 %

1

1

2

0,1 %

16

Comunicazione

276

241

13

4

257

93,3 %

10

0

7

17

6,2 %

0

1

1

0,5 %

17

Salute e tutela dei consumatori

590

543

11

17

571

96,7 %

10

8

18

3,0 %

0

2

0

2

0,3 %

18

Affari interni

803

762

4

22

789

98,2 %

3

8

12

1,5 %

2

0

3

0,4 %

19

Strumenti di politica estera

593

527

2

24

552

93,2 %

4

6

29

39

6,6 %

0

1

1

0,2 %

20

Commercio

123

113

3

2

118

95,9 %

3

2

5

3,9 %

0

0

0,3 %

21

Sviluppo e cooperazione

4  192

3  917

23

193

4  133

98,6 %

25

29

54

1,3 %

1

3

5

0,1 %

22

Allargamento

908

885

4

9

898

98,8 %

6

3

9

1,0 %

1

1

0

2

0,2 %

23

Aiuti umanitari e protezione civile

1  498

1  405

8

17

1  430

95,4 %

7

3

58

68

4,5 %

1

0

0

1

0,1 %

24

Lotta contro la frode

84

68

6

0

75

88,6 %

7

0

1

7

8,8 %

0

2

2

2,7 %

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

221

180

13

5

199

90,1 %

13

6

19

8,5 %

2

1

3

1,4 %

26

Amministrazione della Commissione

1  285

833

150

77

1  060

82,5 %

128

87

215

16,7 %

1

10

11

0,8 %

27

Bilancio

99

79

6

3

88

89,2 %

6

4

10

10,3 %

0

0

1

0,5 %

28

Audit

13

11

0

0

12

92,6 %

0

0

1

6,7 %

0

0

0

0,8 %

29

Statistiche

160

126

5

8

139

86,9 %

5

15

20

12,2 %

1

1

0,8 %

30

Pensioni e spese relative

1  495

1  493

1  493

99,8 %

0

2

2

0,1 %

1

1

0,0 %

31

Servizi linguistici

498

377

19

49

445

89,5 %

14

38

52

10,4 %

0

1

1

0,2 %

32

Energia

805

650

4

79

733

91,0 %

5

63

69

8,5 %

1

1

2

4

0,4 %

33

Giustizia

202

183

3

7

193

95,1 %

3

5

8

4,1 %

1

1

2

0,8 %

34

Iniziative in materia di clima

55

48

2

0

50

91,1 %

3

1

4

6,4 %

1

1

1

2,4 %

40

Riserve

0,0 %

0,0 %

0,0 %

90

Altre istituzioni

4  475

3  027

402

300

3  729

83,3 %

418

4

192

614

13,7 %

82

50

132

2,9 %

Totale

1 47  495

1 37  136

1  304

4  057

1 42  497

96,6 %

870

917

2  991

4  778

3,2 %

112

106

2

220

0,1 %

5.9.   SETTORE: MOVIMENTI NEGLI IMPEGNI ANCORA DA LIQUIDARE

in milioni di EUR

Settore politico

Impegni ancora da liquidare al termine dell'esercizio precedente

Impegni dell'esercizio

 

Impegni riportati dall'esercizio precedente

Disimpegni/rivalutazioni/annullamenti

Pagamenti

Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio

Impegni eseguiti durante l'esercizio

Pagamenti

Annullamento di impegni non riportabili

Impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio

Totale impegni ancora da liquidare alla fine dell'esercizio

01

Affari economici e finanziari

739

(3)

(122)

615

236

(184)

52

667

02

Imprese e industria

1  855

(23)

(724)

1  109

2  608

(1  513)

(0)

1  095

2  204

03

Concorrenza

8

(0)

(7)

97

(89)

7

7

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

27  559

(344)

(10  165)

17  049

10  312

(1  238)

(0)

9  074

26  124

05

Agricoltura e sviluppo rurale

25  354

(70)

(11  148)

14  136

47  789

(44  618)

(0)

3  171

17  308

06

Mobilità e trasporti

3  994

(188)

(867)

2  939

2  879

(170)

(0)

2  708

5  647

07

Ambiente

1  055

(22)

(245)

788

423

(117)

306

1  093

08

Ricerca e innovazione

12  907

(161)

(3  551)

9  194

7  002

(1  367)

(3)

5  631

14  826

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

2  823

(42)

(1  000)

1  781

1  708

(184)

(0)

1  524

3  305

10

Ricerca diretta

202

(21)

(122)

59

535

(386)

(0)

149

208

11

Affari marittimi e pesca

2  360

(202)

(683)

1  475

218

(122)

(0)

96

1  571

12

Mercato interno e servizi

21

(3)

(14)

3

123

(105)

19

22

13

Politica regionale e urbana

1 12  172

(1  033)

(43  087)

68  052

17  078

(892)

(0)

16  185

84  237

14

Fiscalità e unione doganale

106

(5)

(65)

36

160

(73)

86

122

15

Istruzione e cultura

2  387

(58)

(989)

1  341

3  223

(1  684)

(0)

1  539

2  879

16

Comunicazione

125

(9)

(92)

24

252

(165)

(0)

86

110

17

Salute e tutela dei consumatori

616

(134)

(271)

211

624

(300)

324

535

18

Affari interni

1  992

(141)

(431)

1  421

523

(358)

165

1  586

19

Strumenti di politica estera

770

(42)

(367)

360

687

(185)

(1)

501

862

20

Commercio

21

(1)

(13)

7

120

(105)

15

22

21

Sviluppo e cooperazione

15  617

(457)

(3  266)

11  894

5  353

(867)

(0)

4  486

16  379

22

Allargamento

3  206

(79)

(804)

2  323

1  440

(94)

(1)

1  346

3  669

23

Aiuti umanitari e protezione civile

918

(5)

(654)

259

1  187

(775)

(0)

412

671

24

Lotta contro la frode

38

(9)

(21)

8

77

(54)

23

31

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

15

(1)

(14)

198

(185)

14

14

26

Amministrazione della Commissione

201

(11)

(177)

13

1  070

(883)

(0)

187

201

27

Bilancio

7

(0)

(6)

89

(82)

7

7

28

Audit

1

(0)

(0)

12

(12)

0

0

29

Statistiche

113

(9)

(58)

46

140

(81)

59

105

30

Pensioni e spese relative

1  493

(1  493)

(0)

31

Servizi linguistici

20

(1)

(19)

444

(426)

(0)

18

18

32

Energia

4  434

(274)

(648)

3  512

990

(85)

(0)

904

4  416

33

Giustizia

183

(18)

(81)

84

209

(112)

97

181

34

Iniziative in materia di clima

36

(1)

(20)

14

122

(30)

91

105

40

Riserve

90

Altre istituzioni

557

(156)

(402)

3  789

(3  328)

(8)

453

453

Totale

2 22  410

(3  522)

(80  136)

1 38  753

1 13  208

(62  361)

(14)

50  832

1 89  585

5.10.   SETTORE: RIPARTIZIONE DEGLI IMPEGNI DA LIQUIDARE PER ANNO D'ORIGINE

in milioni di EUR

Settore politico

<2008

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

Totale

01

Affari economici e finanziari

30

0

0

160

178

246

52

667

02

Imprese e industria

14

13

34

54

192

349

452

1  095

2  204

03

Concorrenza

0

7

7

04

Occupazione, affari sociali e inclusione

538

6

70

189

1  603

4  687

9  956

9  074

26  124

05

Agricoltura e sviluppo rurale

150

0

0

183

3  061

10  742

3  171

17  308

06

Mobilità e trasporti

84

23

128

238

588

746

1  132

2  708

5  647

07

Ambiente

28

49

84

105

146

174

201

306

1  093

08

Ricerca e innovazione

62

86

226

477

1  288

2  840

4  216

5  631

14  826

09

Reti, contenuti e tecnologie della comunicazione

16

13

54

82

183

516

917

1  524

3  305

10

Ricerca diretta

5

5

2

4

4

11

29

149

208

11

Affari marittimi e pesca

160

1

7

10

43

514

739

96

1  571

12

Mercato interno e servizi

0

0

1

0

0

2

19

22

13

Politica regionale e urbana

2  439

197

249

1  871

6  732

18  311

38  253

16  185

84  237

14

Fiscalità e unione doganale

0

2

9

25

86

122

15

Istruzione e cultura

27

34

44

66

164

391

615

1  539

2  879

16

Comunicazione

0

0

1

1

2

20

86

110

17

Salute e tutela dei consumatori

1

6

18

30

23

30

103

324

535

18

Affari interni

12

23

53

120

217

425

571

165

1  586

19

Strumenti di politica estera

4

6

13

23

44

108

162

501

862

20

Commercio

0

0

2

4

15

22

21

Sviluppo e cooperazione

500

450

708

1  061

1  825

3  245

4  106

4  486

16  379

22

Allargamento

111

76

109

227

410

606

784

1  346

3  669

23

Aiuti umanitari e protezione civile

2

8

13

25

26

33

151

412

671

24

Lotta contro la frode

0

1

1

0

0

2

4

23

31

25

Coordinamento delle politiche e servizio giuridico della Commissione

(0)

14

14

26

Amministrazione della Commissione

0

0

1

12

187

201

27

Bilancio

(0)

7

7

28

Audit

(0)

0

0

29

Statistiche

1

0

0

1

4

12

28

59

105

30

Pensioni e spese relative

0

(0)

31

Servizi linguistici

(0)

18

18

32

Energia

25

36

770

1  349

411

386

534

904

4  416

33

Giustizia

0

1

2

11

18

52

97

181

34

Iniziative in materia di clima

0

1

3

11

91

105

40

Riserve

90

Altre istituzioni

453

453

Totale

4  211

1  034

2  586

5  937

14  261

36  658

74  066

50  832

1 89  585

5.11.   ESECUZIONE DELLE SPESE 2014

Il 2014 è stato il primo anno del nuovo periodo di programmazione 2014-2020.

Impegni:

Il bilancio iniziale adottato per tutte le istituzioni, esclusi gli strumenti speciali, prevede stanziamenti d'impegno pari a 1 42  184 milioni di EUR. Tale importo rappresenta un aumento del 6 % rispetto al bilancio definitivo 2013 e lascia un margine di 445 milioni di EUR al di sotto del massimale del QFP.

Il bilancio definitivo adottato per gli impegni è stato attuato a un livello del 76 % durante il primo anno del nuovo periodo di programmazione, soprattutto a causa del ritardo nell'adozione dei programmi operativi per i fondi in gestione concorrente. Le modifiche introdotte mediante bilanci rettificativi sono state trascurabili, eccezion fatta per la mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per 127 milioni di EUR. L'esecuzione totale di 1 09  256 milioni di EUR ha lasciato inutilizzati 33  434 milioni di EUR. Questa situazione sarà pienamente compensata tramite riprogrammazione degli impegni in vari fondi nell'ambito della gestione concorrente e riporti al 2015.

La riprogrammazione per gli anni 2015 e 2016 degli stanziamenti di impegno non utilizzati nel 2014 (in base all'art. 19 del QFP) è stata approvata nell'aprile 2015 con una revisione dei massimali del QFP e relativo bilancio rettificativo per il 2015. I principali impatti registrati nel 2015 si sono registrati nell'ambito della rubrica 1.b (11,2 miliardi di EUR) e della rubrica 2 (5 miliardi di EUR), mentre per il 2016 la modifica principale riguarda la rubrica 2 (4,4 miliardi di EUR).

Nel 2014, il basso tasso di esecuzione degli impegni all'inizio dei nuovi programmi ha causato una diminuzione dei RAL di 32,8 miliardi di EUR, che corrispondono al 15 %, che è però solo temporanea, vista l'entità degli importi riprogrammati o riportati.

Pagamenti:

In seguito alla riduzione di 556 milioni di EUR del progetto di bilancio 2014 (comprese le lettere rettificative n. 1 e n. 2) gli stanziamenti di pagamento sono stati inizialmente fissati a 1 35  505 milioni di EUR (compresi gli strumenti speciali), che corrispondono all'1 % dell'RNL dell'UE. Tale cifra rappresenta una diminuzione del 6 % rispetto al bilancio definitivo adottato nel 2013. Tale livello iniziale degli stanziamenti ha lasciato un margine di soli 711 milioni di EUR al di sotto del massimale del QFP. Il massimale dei pagamenti per il primo anno del nuovo periodo di programmazione è stato fissato ad un livello eccezionalmente basso, ossia oltre 8 miliardi di EUR in meno rispetto al 2013 e 6 miliardi di EUR in meno rispetto al 2015. Era chiaro fin dall'inizio che, dato il quantitativo di impegni ancora da liquidare, la forte pressione sui pagamenti sarebbe continuata per tutto il 2014 e che sarebbe stato necessario rivedere l'importo degli stanziamenti richiesti e gestire il bilancio in modo molto attivo.

Il rafforzamento netto tramite i bilanci rettificativi degli stanziamenti di pagamento delle linee di bilancio operative è stato pari a 3  599 milioni di EUR. Ciò ha fatto sì che, a fine esercizio, il livello degli stanziamenti di pagamento superasse il massimale del QFP e che fosse necessario ricorrere al margine per imprevisti, il nuovo strumento specifico di ultima istanza per reagire alle circostanze impreviste. Il Consiglio e il Parlamento hanno respinto la proposta della Commissione di storno globale e hanno utilizzato i rafforzamenti proposti per la ridistribuzione nei bilanci rettificativi.

L'esecuzione totale degli stanziamenti di pagamento è stata di 1 37  136 milioni di EUR (1 42  883 milioni di EUR nel 2013), con un tasso del 99 %. Tenuto conto del riporto al 2015 di stanziamenti di pagamento, è scaduto un totale di 112 milioni di EUR. Dagli stanziamenti di pagamento riportati dall'esercizio 2013, è stato cancellato un importo di 106 milioni di EUR.

Un'analisi più dettagliata degli adeguamenti di bilancio, del relativo contesto, della loro giustificazione e del loro effetto è presentata nella parte A, che contiene una sintesi a livello di esecuzione del bilancio, e nella parte B, che descrive ciascuna rubrica del quadro finanziario pluriennale, della relazione della Commissione sulla gestione di bilancio e finanziaria per l'esercizio 2014.

6.   ESECUZIONE DEL BILANCIO DELLE ISTITUZIONI E DELLE AGENZIE

6.1.   ISTITUZIONI: SINTESI DELL'ESECUZIONE DELLE ENTRATE DI BILANCIO

in milioni di EUR

Istituzione

Entrate iscritte in bilancio

Diritti accertati

Entrate

Entrate riscosse

% del bilancio

In sospeso

Bilancio iniziale adottato

Bilancio finale adottato

Esercizio in corso

Riportato

Totale

Sui diritti dell'esercizio in corso

On entitlements Carried over

Totale

Parlamento europeo

156

156

173

24

197

170

4

174

111,97 %

22

Consiglio europeo e Consiglio

56

56

74

7

80

70

6

76

136,61 %

4

Commissione

1 35  167

1 38  697

1 46  066

10  957

1 57  023

1 39  403

3  878

1 43  280

103,30 %

13  743

Corte di giustizia

47

47

50

50

50

50

105,10 %

0

Corte dei conti

20

20

20

20

19

19

98,42 %

Comitato economico e sociale

11

11

15

15

15

15

137,08 %

Comitato delle regioni

8

8

10

10

10

10

121,66 %

Mediatore europeo

1

1

1

1

1

1

104,28 %

Garante europeo della protezione dei dati

1

1

1

1

1

1

78,02 %

Servizio europeo per l'azione esterna

37

37

313

313

313

313

835,12 %

Totale

1 35  505

1 39  034

1 46  721

10  988

1 57  709

1 40  052

3  888

1 43  940

103,53 %

13  769

Le relazioni consolidate sull'esecuzione del bilancio generale dell'UE comprendono, come per gli esercizi precedenti, l'esecuzione del bilancio di tutte le istituzioni, poiché all'interno del bilancio dell'UE si ha un bilancio separato per ciascuna istituzione. All'interno del bilancio dell'UE non è previsto un bilancio separato per le agenzie, in quanto esse sono parzialmente sovvenzionate da finanziamenti del bilancio dell'UE.

Per quanto riguarda il SEAE, occorre sottolineare che, oltre al proprio bilancio, esso riceve anche dalla Commissione contributi per 208 milioni di EUR (2013: 210 milioni di euro) e dal FES per 56 milioni di euro (2013: 59 milioni di EUR). Questi crediti di bilancio sono messi a disposizione del SEAE (come entrate con destinazione specifica) in modo da coprire principalmente i costi del personale della Commissione che lavora nelle delegazioni dell'UE, gestite a livello amministrativo dal SEAE.

6.2.   ISTITUZIONI: ESECUZIONE DEGLI STANZIAMENTI DI IMPEGNO E DI PAGAMENTO

Stanziamenti di impegno

in milioni di EUR

Istituzione

Totale stanziamenti disponibili

Impegni contratti

Stanziamenti riportati

Stanziamenti annullati

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Da entrate con destinazione specifica

Riporti su decisione

Totale

%

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Entrate con destinazione specifica (EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2+3+4

6=5/1

7

8

9=7+8

10=9/1

11

12

13

14=11+12+13

15=14/1

Parlamento europeo

1  804

1  738

1

37

1  775

98,4 %

12

12

0,6 %

18

18

0,0 %

Consiglio europeo e Consiglio

587

485

29

513

87,4 %

24

24

4,1 %

50

50

0,0 %

Commissione

1 46  008

1 05  811

178

3  429

1 09  418

74,9 %

3  242

12  097

15  339

10,5 %

21  251

21  251

0,0 %

Corte di giustizia

358

352

1

352

98,6 %

1

1

0,4 %

4

4

0,0 %

Corte dei conti

134

132

132

98,7 %

0,1 %

2

2

0,0 %

Comitato economico e sociale

133

123

4

127

95,4 %

1

1

0,4 %

6

6

0,0 %

Comitato delle regioni

89

86

2

88

98,5 %

0,1 %

1

1

0,0 %

Mediatore europeo

10

10

10

97,9 %

0,0 %

0,0 %

Garante europeo della protezione dei dati

8

8

8

96,9 %

0,0 %

0,0 %

Servizio europeo per l'azione esterna

808

513

272

784

97,1 %

18

4

22

2,7 %

2

2

0,0 %

Totale

1 49  939

1 09  256

179

3  772

1 13  208

75,5 %

3  297

12  101

15  399

10,3 %

21  333

21  333

0,0 %

Stanziamenti di pagamento

in milioni di EUR

Istituzione

 

Pagamenti effettuati

Stanziamenti riportati

 

Stanziamenti annullati

Totale stanziamenti disponibili

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Da entrate con destinazione specifica

Totale

%

Riporti automatici

Riporti su decisione

Da entrate con destina-zione specifica

Totale

%

Dal bilancio finale adottato

Dai riporti

Entrate con destina-zione specifica (EFTA)

Totale

%

1

2

3

4

5=2+3+4

6=5/1

7

8

9

10=7+8+9

11=10/1

12

13

14

15=12+13+14

16= 15/1

Parlamento europeo

2  168

1  460

256

26

1  742

80,4 %

278

108

386

17,8 %

18

22

40

1,8 %

Consiglio europeo e Consiglio

635

435

39

29

503

79,2 %

50

24

74

11,7 %

50

8

58

9,2 %

Commissione

1 43  020

1 34  108

902

3  758

1 38  768

97,0 %

452

913

2  799

4  164

2,9 %

29

56

2

88

0,1 %

Corte di giustizia

374

335

14

1

349

93,5 %

17

1

18

4,9 %

4

2

6

1,6 %

Corte dei conti

145

124

9

134

92,4 %

8

8

5,4 %

2

2

3

2,2 %

Comitato economico e sociale

141

115

6

3

125

88,2 %

8

1

9

6,3 %

6

2

8

5,5 %

Comitato delle regioni

96

79

6

2

86

89,4 %

8

8

8,2 %

1

1

2

2,5 %

Mediatore europeo

10

9

1

10

93,7 %

0

0

3,7 %

2,6 %

Garante europeo della protezione dei dati

9

7

7

82,2 %

1

1

10,1 %

1

7,7 %

Servizio europeo per l'azione esterna

897

464

70

239

773

86,2 %

49

4

57

110

12,3 %

2

11

13

1,5 %

Totale

1 47  495

1 37  136

1  304

4  057

1 42  497

96,6 %

870

917

2  991

4  778

3,2 %

112

106

2

220

0,1 %

6.3.   ENTRATE DELLE AGENZIE: PREVISIONI DI BILANCIO, DIRITTI E IMPORTI PERCEPITI

in milioni di EUR

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (CER)

Bilancio finale adottato

Diritti accertati

Importi percepiti

In sospeso

Settore di finanziamento della Commissione

Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia

11

11

11

06

Ufficio europeo di sostegno per l'asilo

16

13

13

0

18

Agenzia europea per la sicurezza aerea

162

145

137

8

06

Frontex

98

87

87

(0)

18

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

18

17

17

0

15

Accademia europea di polizia

9

9

9

0

18

Agenzia europea per le sostanze chimiche

33

37

37

0

02

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

60

59

59

0

17

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

15

16

16

18

Autorità bancaria europea

34

34

34

0

12

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali

22

22

22

0

12

Agenzia europea dell'ambiente

43

53

52

1

07

Ufficio europeo di polizia

84

85

85

0

18

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati

33

32

32

12

Agenzia europea di controllo della pesca

9

9

9

11

Autorità europea per la sicurezza alimentare

80

80

80

0

17

Istituto europeo per l'uguaglianza di genere

7

7

7

04

Autorità di vigilanza Galileo

25

358

358

06

Fusione per l'energia ITER

551

551

551

0

08

Unità europea di cooperazione giudiziaria (Eurojust)

34

34

34

0

33

Eu.LISA

65

57

57

18

Agenzia europea per la sicurezza marittima

58

58

58

0

06

Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno

194

196

196

0

12

Agenzia europea per i medicinali

282

311

272

39

02

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione

10

10

10

09

Ufficio dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC)

4

4

4

09

Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali

21

21

21

18

Agenzia europea per la sicurezza marittima

26

26

26

0

06

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

15

15

15

04

Istituto europeo di innovazione e tecnologia

175

167

167

15

Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea

56

48

47

1

15

Fondazione europea per la formazione

20

21

21

0

15

Ufficio comunitario delle varietà vegetali

15

13

13

17

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

21

21

21

0

04

Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura

47

47

47

15

Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione

24

25

25

06

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca

36

36

36

0

08

Agenzia esecutiva per la ricerca

52

52

52

0

08

Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori

7

7

7

17

Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto

13

14

14

0

06

Totale

2  486

2  809

2  759

50

 


in milioni di EUR

Tipo di entrate

Bilancio finale adottato

Diritti accertati

Importi percepiti

In sospeso

Sovvenzioni della Commissione

1  593

1  566

1  565

0

Commissioni percepite

557

603

558

45

Altri redditi

335

640

635

5

Totale

2  486

2  809

2  759

50

6.4.   STANZIAMENTI D'IMPEGNO E DI PAGAMENTO PER AGENZIA

in milioni di EUR

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca (CER)

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Totale stanzia-menti disponibili

Impegni eseguiti

Riportati al 2015

Totale stanzia-menti disponibili

Pagamenti effettuati

Riportati al 2015

Agenzia europea per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia

11

10

0

16

13

3

Ufficio europeo di sostegno per l'asilo

16

13

0

16

11

2

Agenzia europea per la sicurezza aerea

184

136

45

191

125

63

Frontex

99

97

2

130

94

33

Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

19

18

0

20

17

2

Accademia europea di polizia

9

8

0

10

8

2

Agenzia europea per le sostanze chimiche

115

111

0

127

112

11

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie

61

61

0

72

59

12

Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze

16

16

0

16

15

1

Autorità bancaria europea

34

34

38

32

5

Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali

22

22

0

27

21

6

Agenzia europea dell'ambiente

66

59

7

70

48

22

Ufficio europeo di polizia

86

85

0

95

86

6

Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati

33

33

39

32

6

Agenzia europea di controllo della pesca

9

9

11

9

1

Autorità europea per la sicurezza alimentare

80

80

0

87

78

8

Istituto europeo per l'uguaglianza di genere

7

7

0

10

8

2

Autorità di vigilanza Galileo

2  095

693

1  402

407

150

257

Fusione per l'energia ITER

1  169

1  169

573

507

38

Unità europea di cooperazione giudiziaria (Eurojust)

34

34

0

39

34

4

Eu.LISA

59

49

10

72

54

15

Agenzia europea per la sicurezza marittima

60

56

2

61

53

5

Ufficio per l'armonizzazione del mercato interno

420

246

458

239

40

Agenzia europea per i medicinali

282

266

0

316

251

47

Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione

10

10

0

11

10

1

Ufficio dell'organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC)

4

4

5

4

1

Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali

22

22

0

28

21

7

Agenzia europea per la sicurezza marittima

26

25

0

28

24

3

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro

17

16

2

22

16

5

Istituto europeo di innovazione e tecnologia

236

223

8

179

165

2

Centro di traduzione degli organismi dell'Unione europea

56

45

59

43

4

Fondazione europea per la formazione

23

22

0

23

21

2

Ufficio comunitario delle varietà vegetali

17

16

15

13

0

Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

22

21

1

26

21

5

Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura

47

46

52

46

6

Agenzia esecutiva per la competitività e l'innovazione

24

22

26

20

4

Agenzia esecutiva del Consiglio europeo della ricerca

36

36

38

36

2

Agenzia esecutiva per la ricerca

52

51

54

50

4

Agenzia esecutiva per la salute e i consumatori

7

7

8

7

1

Agenzia esecutiva per la rete transeuropea di trasporto

13

13

14

12

1

Totale

5  600

3  890

1  481

3  488

2  563

638


in milioni di EUR

Tipo di spesa

Stanziamenti di impegno

Stanziamenti di pagamento

Totale stanziamenti disponibili

Impegni eseguiti

Riportati al 2015

Totale stanziamenti disponibili

Pagamenti effettuati

Riportati al 2015

Personale

941

914

1

955

909

17

Spese amministrative

387

363

11

465

346

99

Spese operative

4  272

2  613

1  469

2  067

1  309

522

Totale

5  600

3  890

1  481

3  488

2  563

638

6.5.   RISULTATO DEL BILANCIO COMPRESE LE AGENZIE

in milioni di EUR

 

dell'Unione europea

UE

Eliminazione delle sovvenzioni alle agenzie

TOTALE

Entrate dell'esercizio

1 43  940

2  759

(1  565)

1 45  134

Pagamenti eseguiti a fronte degli stanziamenti di bilancio dell'esercizio in corso

(1 37  136)

(2  049)

1  565

(1 37  620)

Pagamenti eseguiti a fronte degli stanziamenti di entrate con destinazione specifica

(4  057)

(300)

(4  357)

Stanziamenti di pagamento riportati all'esercizio N+1

(1  787)

(402)

(2  189)

Annullamento di stanziamenti inutilizzati riportati dall'esercizio N-1

25

157

182

Evoluzione delle entrate con destinazione specifica

336

(235)

101

Differenze di cambio nell'esercizio

110

(2)

108

Totale

1  432

(73)

1  358

Al fine di fornire tutti i dati contabili pertinenti relativi alle agenzie, i conti annuali consolidati comprendono relazioni separate in merito all'esecuzione dei singoli bilanci delle agenzie tradizionali consolidate.


(1)  Si noti che, a seguito dell'arrotondamento delle cifre in milioni di euro, alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio potrebbero non coincidere in apparenza con il totale indicato.

(2)  Il 17 dicembre 2014 il Parlamento europeo ha adottato il bilancio, che prevede il pagamento delle passività a breve termine dell'Unione con risorse proprie, ottenute dagli Stati membri o ad essi richieste nel 2015. Inoltre, ai sensi dell'articolo 83 dello statuto del personale [regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 259/68 del Consiglio, del 29 febbraio 1968, modificato], gli Stati membri sono responsabili in solido delle pensioni.

(3)  Per ulteriori informazioni si rimanda alla nota 3.18 .

(4)  Effettuate dagli Stati membri: gestione concorrente

Effettuate dalla Commissione e agenzie esecutive: gestione diretta

Effettuate da altre agenzie e organismi dell'UE, paesi terzi, organizzazioni internazionali e altre entità: gestione indiretta.

(5)  Per una spiegazione dettagliata delle perdite non rilevate, cfr. nota 1.5.4.

(6)  Il Fondo di garanzia per le azioni esterne detiene obbligazioni MESF (20 milioni di EUR) emesse dalla Commissione, che pertanto devono essere eliminate. Trattandosi di uno strumento a lungo termine, vi è una parte significativa, pari a 1  489 milioni di EUR, di attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita.

(7)  Perdite attuariali lorde al lordo di tasse e di coefficienti correttori.

(8)  il Fondo di garanzia per le azioni esterne detiene obbligazioni MESF emesse dalla Commissione che pertanto devono essere eliminate.

(9)  Importi previsti non ammissibili e pagamenti anticipati pendenti.

(10)  nella voce «non assegnato ad una rubrica del QFP» rientrano le eliminazioni dovute all'esecuzione del bilancio e al consolidamento di entità consolidate, le operazioni fuori bilancio e i programmi irrilevanti non assegnati ad una rubrica particolare.

(11)  Le cifre dichiarate per il FESR includono gli importi non ripartiti tra il FESR e il Fondo di coesione per il periodo di programmazione 2007-2013, in quanto i programmi contenevano più fondi (354 milioni di EUR per rettifiche finanziarie confermate/decise e 15 milioni di EUR per rettifiche finanziarie effettuate).

(12)  Le cifre dichiarate per il FESR includono gli importi non ripartiti tra il FESR e il Fondo di coesione per il periodo di programmazione 2007-2013, in quanto i programmi contenevano più fondi (354 milioni di EUR per rettifiche finanziarie confermate/decise e 15 milioni di EUR per rettifiche finanziarie effettuate).

(13)  Per il FEASR, il sistema di interruzioni è stato allineato con il sistema di interruzioni dei fondi di coesione nel 2014. Per il FEAGA, il meccanismo di interruzione non si applica, mentre i meccanismi di sospensione e di riduzione si applicano a partire dal 2014.

(14)  esclusi i prestiti «back-to-back».

(15)  Con applicazione del coefficiente di correzione («CC»).

(16)  Corrisposto per i primi tre anni dalla partenza.

(17)  10,9 % per il primo semestre 2014 ed 10,1 % per il secondo semestre.

(18)  L'impresa comune ECSEL è il risultato della fusione delle imprese comuni ARTEMIS e ENIAC avvenuta durante l'esercizio finanziario 2014.

(19)  Si noti che, a seguito dell'arrotondamento delle cifre in milioni di euro, alcuni dati finanziari contenuti in queste tabelle di bilancio potrebbero non coincidere in apparenza con il totale indicato.

(20)  Di cui il risultato EFTA ammonta a (3) milioni di EUR nel 2014 e a (4) milioni di EUR nel 2013.

(21)  Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.

(22)  Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.

(23)  Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.

(24)  Gli stanziamenti supplementari comprendono gli stanziamenti riportati dal precedente esercizio, le entrate con destinazione specifica e gli stanziamenti disponibili in seguito a disimpegni.


13.11.2015   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 377/146


DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ PRESENTATA DALLA CORTE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO — RELAZIONE DEL REVISORE INDIPENDENTE

(2015/C 377/02)

I.

L’audit da noi espletato ha riguardato:

a)

i conti consolidati dell’Unione europea, che comprendono i rendiconti finanziari consolidati (1) e le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio (2) per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014, approvati dalla Commissione il 23 luglio 2015; e

b)

la legittimità e la regolarità delle operazioni alla base di tali conti, ai sensi dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).

La responsabilità della direzione

II.

In base agli articoli 317-318 del TFUE e del regolamento finanziario, la Commissione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei conti consolidati dell’Unione europea sulla base dei princìpi contabili per il settore pubblico riconosciuti a livello internazionale, nonché della legittimità e della regolarità delle operazioni sottostanti. Tale responsabilità comprende la definizione, l’applicazione e il mantenimento di un controllo interno adeguato ai fini della preparazione e della presentazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti dovute a frode o errore. La Commissione detiene la responsabilità finale per quanto riguarda la legittimità e la regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti dell’Unione europea (articolo 317 del TFUE).

La responsabilità del revisore

III.

È nostro compito presentare al Parlamento europeo e al Consiglio, sulla base dell’audit da noi espletato, una dichiarazione concernente l’affidabilità dei conti e la legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. Abbiamo svolto l’audit in base ai princìpi internazionali di audit e ai codici deontologici dell’IFAC e ai princìpi internazionali delle istituzioni superiori di controllo dell’INTOSAI. In base a questi ultimi, è nostro dovere conformarci alle norme di etica professionale e programmare ed eseguire i nostri audit in modo da ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nei conti consolidati dell’Unione europea, nonché alla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti.

IV.

L’audit prevede che vengano esperite procedure per ottenere elementi probatori sugli importi e sulle informazioni presentate nei conti consolidati, nonché sulla legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti. La scelta delle procedure dipende dal giudizio dell’auditor, che include una valutazione dei rischi di inesattezze rilevanti nei conti consolidati e di significative inosservanze del quadro giuridico dell’Unione europea, dovute a frode o errore, nelle operazioni sottostanti. Nel valutare tali rischi, l’auditor esamina i controlli interni applicati alla compilazione e alla presentazione fedele dei conti consolidati nonché la legittimità e la regolarità delle operazioni sottostanti, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze, ma non di esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno. L’audit include altresì una valutazione dell’adeguatezza delle politiche contabili adottate e della ragionevolezza delle stime contabili elaborate, nonché la valutazione della presentazione complessiva dei conti consolidati.

V.

Per quanto concerne le entrate, il nostro esame delle risorse proprie basate sull’imposta sul valore aggiunto e sul reddito nazionale lordo inizia con l’analisi degli aggregati macroeconomici pertinenti su cui esse sono calcolate, per poi valutare i sistemi utilizzati dalla Commissione per il trattamento degli aggregati fino al momento in cui i contributi versati dagli Stati membri sono riscossi e registrati nei conti consolidati. Per le risorse proprie tradizionali, esaminiamo i conti delle autorità doganali e analizziamo il flusso di diritti, fino alla riscossione degli importi da parte della Commissione e alla loro registrazione nei conti.

VI.

Per le spese, esaminiamo le operazioni di pagamento nel momento in cui la spesa è stata sostenuta, registrata e accettata. Tale esame riguarda tutte le categorie di pagamenti (compresi quelli effettuati per l’acquisto di attività) ad eccezione degli anticipi nel momento in cui sono effettuati. Gli anticipi sono esaminati quando il destinatario dei fondi è tenuto a fornire, o fornisce, la giustificazione che ne attesta il corretto utilizzo e l’anticipo viene liquidato o diviene recuperabile.

VII.

Riteniamo che gli elementi probatori ottenuti siano sufficienti ed adeguati a fornire una base per i formulare i nostri giudizi.

Affidabilità dei conti

Giudizio sull’affidabilità dei conti

VIII.

A nostro giudizio, i conti consolidati dell’Unione europea relativi all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dell’Unione al 31 dicembre 2014, i risultati delle sue operazioni, i flussi di cassa e le variazioni dell’attivo netto per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento finanziario e alle norme contabili basate sui princìpi contabili per il settore pubblico riconosciuti a livello internazionale.

Legittimità e regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti

Entrate

Giudizio sulla legittimità e regolarità delle entrate che sono alla base dei conti

IX.

A nostro giudizio, le entrate alla base dei conti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari.

Pagamenti

Elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti

X.

La spesa registrata nel 2014 a titolo delle rubriche da 1 a 4 del quadro finanziario pluriennale (3), a copertura della spesa operativa, è inficiata da errore in misura rilevante. Il livello di errore da noi stimato per i pagamenti sottostanti i conti è pari al 4,4 %. La nostra conclusione è corroborata dall’analisi della Commissione sugli importi a rischio presentata nella relazione di sintesi.

Giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti che sono alla base dei conti

XI.

A nostro giudizio, data l’importanza delle questioni descritte nel paragrafo concernente gli elementi su cui si basa il giudizio negativo sulla legittimità e regolarità dei pagamenti alla base dei conti, i pagamenti sottostanti i conti per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014 sono inficiati da errori in misura rilevante.

Altre informazioni

XII.

L’analisi e la discussione dei rendiconti finanziari non fanno parte di questi ultimi. Le informazioni fornite nell’analisi e nella discussione dei rendiconti finanziari sono coerenti con questi ultimi.

10 settembre 2015

Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

Presidente

Corte dei conti europea

12, rue Alcide De Gasperi, 1615 Lussemburgo, LUSSEMBURGO


(1)  I rendiconti finanziari consolidati comprendono lo stato patrimoniale, il conto del risultato economico, la tabella dei flussi di cassa, il prospetto delle variazioni dell’attivo netto, una sintesi dei criteri contabili significativi e altre note esplicative (compresa l’informativa per settore di attività).

(2)  Le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio comprendono le relazioni consolidate sull’esecuzione del bilancio e le note esplicative.

(3)  Queste rubriche formano oggetto dei capitoli da 5 a 8 della presente relazione.