ISSN 1725-2466

doi:10.3000/17252466.C_2011.191.ita

Gazzetta ufficiale

dell'Unione europea

C 191

European flag  

Edizione in lingua italiana

Comunicazioni e informazioni

54o anno
1 luglio 2011


Numero d'informazione

Sommario

pagina

 

I   Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

 

RACCOMANDAZIONI

 

Consiglio

2011/C 191/01

Raccomandazione del Consiglio, del 28 giugno 2011, sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico ( 1 )

1

 

II   Comunicazioni

 

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Commissione europea

2011/C 191/02

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6241 — CIE Management II/Gruppo Coin) ( 1 )

7

2011/C 191/03

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6162 — Pfizer/Ferrosan Consumer Healthcare Business) ( 1 )

7

2011/C 191/04

Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata (Caso COMP/M.6160 — Apollo/PlayPower) ( 1 )

8

 

IV   Informazioni

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

 

Consiglio

2011/C 191/05

Decisione del Consiglio, del 28 giugno 2011, relativa alla nomina e sostituzione di membri del consiglio di direzione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

9

 

Commissione europea

2011/C 191/06

Tassi di cambio dell'euro

10

 

Corte dei conti

2011/C 191/07

Relazione speciale n. 5/2011 Il regime di pagamento unico (RPU): aspetti da considerare per migliorare la sana gestione finanziaria

11

 

INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

2011/C 191/08

Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

12

 

V   Avvisi

 

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

 

Commissione europea

2011/C 191/09

MEDIA 2007 — Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione — Invito a presentare proposte — EACEA/19/11 — Sostegno alla digitalizzazione dei cinema Europei

15

 

PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

 

Commissione europea

2011/C 191/10

Notifica preventiva di una concentrazione (Caso COMP/M.6288 — Blackstone/Stargazer) — Caso ammissibile alla procedura semplificata ( 1 )

19

 

ALTRI ATTI

 

Commissione europea

2011/C 191/11

Pubblicazione di una domanda a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari

20

2011/C 191/12

Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

24

 


 

(1)   Testo rilevante ai fini del SEE

IT

 


I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri

RACCOMANDAZIONI

Consiglio

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/1


RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO

del 28 giugno 2011

sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 191/01

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare gli articoli 165 e 166,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)

Il termine abbandono scolastico è utilizzato in relazione a coloro che interrompono un ciclo di istruzione e formazione che possiedono soltanto un diploma d'istruzione secondaria inferiore o più basso e che non continuano gli studi né intraprendono alcun tipo di formazione.

(2)

La riduzione dell'abbandono scolastico è essenziale per realizzare alcuni dei grandi obiettivi fissati dalla strategia Europa 2020. La riduzione dell'abbandono scolastico contribuisce sia alla «crescita intelligente», migliorando i livelli di istruzione e formazione, sia alla «crescita inclusiva», agendo su uno dei principali fattori del rischio di disoccupazione, povertà ed esclusione sociale. Per questo la strategia Europa 2020 si è posta, tra i suoi obiettivi, quello di ridurre il tasso di abbandono scolastico, portandolo dal 14,4 % del 2009 a meno del 10 % entro il 2020. Gli Stati membri si sono impegnati a fissare obiettivi nazionali, tenendo conto delle rispettive posizioni di partenza e della situazione nazionale.

(3)

Gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione, contenuti nella decisione 2010/707/UE del Consiglio (1), per l'attuazione della strategia Europa 2020 invitano gli Stati membri a adottare tutte le misure necessarie per contrastare l'abbandono scolastico.

(4)

L'iniziativa «Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale» stabilisce un quadro d'azione inteso a promuovere la coesione sociale e territoriale, mirando in particolare a spezzare il circolo vizioso dello svantaggio sociale e a rafforzare le azioni preventive. Essa si inscrive nell'obiettivo della strategia Europa 2020 di ridurre nel prossimo decennio di almeno 20 milioni il numero delle persone in condizioni di povertà ed esclusione sociale.

(5)

«Youth on the Move», un'iniziativa faro della strategia Europa 2020, si propone di «aumentare l'efficienza e l'attrattiva internazionale degli istituti europei di insegnamento superiore e migliorare la qualità generale di tutti i livelli dell'istruzione e della formazione nell'UE, combinando eccellenza e equità, mediante la promozione della mobilità di studenti e tirocinanti, e migliorare la situazione occupazionale dei giovani».

(6)

Nelle conclusioni del 5 e 6 maggio 2003 in merito ai livelli di riferimento del rendimento medio europeo nel settore dell'istruzione e della formazione (parametri di riferimento) il Consiglio indicava che entro il 2010 il tasso medio di abbandono scolastico, definito come percentuale della popolazione in età compresa tra 18 e 24 anni in possesso soltanto di un diploma d'istruzione secondaria inferiore o più basso e che non continuano gli studi né intraprendono alcun tipo di formazione, avrebbe dovuto essere inferiore al 10 %. L'obiettivo non è stato raggiunto. Attualmente, un giovane su sette abbandona la scuola o la formazione prima di aver completato il secondo ciclo di istruzione secondaria.

(7)

La risoluzione del Consiglio, del 15 novembre 2007, sulle nuove competenze per nuovi lavori (2), ha affermato la necessità di innalzare il livello globale di competenza, dando la priorità all'istruzione e alla formazione delle persone a rischio di esclusione economica e sociale, compresi i giovani che abbandonano prematuramente la scuola. Ha inoltre sottolineato la necessità di offrire alle persone in cerca di lavoro un orientamento professionale e un piano di formazione personalizzato e di sviluppare la convalida dei risultati di apprendimento acquisiti attraverso l'apprendimento formale, non formale e informale.

(8)

Nelle conclusioni del 22 maggio 2008 sull'istruzione destinata agli adulti il Consiglio riconosce il ruolo che l'istruzione destinata agli adulti può svolgere nella lotta contro l'abbandono scolastico, offrendo una seconda possibilità a coloro che raggiungono l'età adulta privi di una qualifica, concentrandosi sull'acquisizione di competenze di base e competenze in materia di tecnologie dell'informazione e di lingue straniere.

(9)

Nelle conclusioni del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione («ET 2020») il Consiglio ha convenuto che, entro il 2020, la percentuale di giovani che abbandonano prematuramente l'istruzione e la formazione dovrebbe essere inferiore al 10 %.

(10)

Nelle conclusioni del 26 novembre 2009 sull'istruzione dei bambini provenienti da un contesto migratorio il Consiglio ha osservato che, sebbene molti di loro riescano a completare gli studi, i figli di immigrati sono generalmente i più soggetti all'abbandono scolastico. Il tasso medio di abbandono nell'Unione è per gli immigrati il doppio di quello degli studenti nativi. I dati disponibili indicano che l'abbandono scolastico è ancora più elevato tra la popolazione Rom.

(11)

Nelle conclusioni del maggio 2010 sulla dimensione sociale dell'istruzione e della formazione il Consiglio rileva che, per essere efficace, la prevenzione dell'abbandono scolastico presuppone lo sviluppo della conoscenza dei gruppi a rischio di dispersione scolastica a livello locale, regionale e nazionale e strumenti per l'individuazione precoce dei soggetti a rischio e conclude che dovrebbero essere attuate strategie globali intersettoriali che prevedano una gamma di misure concernenti la scuola nel suo insieme e sistemiche, incentrate sui diversi fattori che portano all'abbandono scolastico.

(12)

Le cause dell'abbandono scolastico variano notevolmente da un paese all'altro e anche all'interno delle regioni. Le politiche dirette a ridurre l'abbandono scolastico devono essere adattate alla situazione specifica a livello locale, regionale o nazionale; non esiste un'unica soluzione per tutti gli Stati membri.

(13)

Anche se esistono differenze tra paesi e regioni, è certo che in tutti gli Stati membri il fenomeno interessa principalmente i gruppi svantaggiati e vulnerabili. Inoltre, i giovani con esigenze educative speciali sono sovrarappresentati tra quanti abbandonano anzitempo l'istruzione o la formazione. L'abbandono scolastico è la conseguenza di una condizione di svantaggio sociale e perpetua il rischio di esclusione sociale.

(14)

Nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà, un quadro europeo entro cui affrontare in modo globale il problema dell'abbandono scolastico può aiutare gli Stati membri a rivedere le politiche esistenti, a definire i loro programmi nazionali di riforma nell'ambito della strategia Europa 2020 e ad attuare strategie con un impatto elevato e un buon rapporto costi-benefici. Questo quadro può inoltre costituire la base per una collaborazione mediante il metodo di coordinamento aperto e un riferimento per l'uso degli strumenti di finanziamento dell'Unione.

(15)

Perché le riforme della scuola abbiano effetto ci vuole tempo. Per ridurre nel prossimo decennio i tassi di abbandono scolastico e raggiungere l'obiettivo di Europa 2020, è necessario mettere in atto al più presto strategie intersettoriali di ampia portata,

RACCOMANDA AGLI STATI MEMBRI:

di far uso del quadro delineato nell'allegato della presente raccomandazione, in funzione della situazione nazionale, per:

1)

individuare i principali fattori che portano all'abbandono scolastico e monitorare le caratteristiche del fenomeno a livello nazionale, regionale e locale, e così porre le basi per l'adozione di misure mirate ed efficaci, fondate su dati di fatto;

2)

assicurare che entro il 2012 siano in essere strategie globali riguardo all'abbandono scolastico e che esse siano attuate in linea con le priorità nazionali e gli obiettivi di Europa 2020. Porre in essere strategie globali che includano misure di prevenzione, misure di intervento e misure di compensazione, queste ultime volte a riavvicinare allo studio coloro che hanno abbandonato l'istruzione;

3)

includere in dette strategie misure dirette in modo specifico alle categorie di soggetti che negli Stati membri sono maggiormente esposti al rischio di abbandono scolastico, come i giovani in condizioni socioeconomiche svantaggiate, gli immigrati e i Rom, o con bisogni educativi speciali;

4)

indirizzare coerentemente dette strategie sia all'istruzione generale che all'istruzione e alla formazione professionale, tenendo conto dei rispettivi problemi specifici;

5)

integrare misure destinate a ridurre il tasso di abbandono nelle politiche rivolte all'infanzia e ai giovani e coordinare le attività dei diversi settori;

6)

nel riconoscere il ruolo chiave svolto dagli insegnanti, dai dirigenti scolastici e da altro personale del settore dell'istruzione, far sì che a dette misure e attività siano associati tutti i soggetti interessati per aiutare le persone a rischio di abbandono o che hanno già lasciato la scuola,

INVITA LA COMMISSIONE:

1)

nell'ambito di ET 2020, a contribuire agli sforzi degli Stati membri monitorando l'evolversi della situazione ai diversi livelli dell'istruzione negli Stati membri al fine di individuarne le tendenze;

2)

ad appoggiare le strategie degli Stati membri attraverso lo scambio di esperienze e di buone pratiche e favorire un'efficace informazione reciproca, attività di networking e di sperimentazione con approcci innovativi tra gli Stati membri sulle misure volte a ridurre l'abbandono scolastico e a migliorare i risultati scolastici degli alunni appartenenti a categorie a rischio di abbandono scolastico;

3)

ad includere misure dirette a ridurre il tasso di abbandono scolastico in tutte le iniziative dell'Unione per l'infanzia e la gioventù;

4)

ad avviare studi comparativi e ricerche che contribuiscano allo sviluppo di politiche efficaci contro l'abbandono scolastico, e ad incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri in questo settore;

5)

ad adoperarsi affinché i programmi dell'Unione in materia di apprendimento permanente, gioventù e ricerca, nonché i fondi strutturali europei con la collaborazione degli Stati membri e fatti salvi i negoziati sul futuro quadro finanziario, contribuiscano all'attuazione delle strategie degli Stati membri riguardanti l'abbandono scolastico;

6)

a riferire periodicamente sui progressi compiuti verso l'obiettivo fissato dalla strategia Europa 2020 e sull'attuazione delle pertinenti strategie degli Stati membri relative all'abbandono scolastico mediante l'analisi annuale della crescita e nell'ambito degli accordi in materia di comunicazione previsti da ET 2020.

Fatto a Lussemburgo, addì 28 giugno 2011.

Per il Consiglio

Il presidente

FAZEKAS S.


(1)  GU L 308 del 24.11.2010, pag. 46.

(2)  GU C 290 del 4.12.2007, pag. 1.


ALLEGATO

UN QUADRO PER POLITICHE GLOBALI DI RIDUZIONE DELL'ABBANDONO SCOLASTICO

Le strategie relative all'abbandono scolastico dovrebbero essere basate su un'analisi delle cause del fenomeno condotta ai livelli nazionale, regionale e locale, dato che i tassi medi nascondono spesso grandi differenze tra regioni o paesi. I giovani che abbandonano la scuola costituiscono un gruppo eterogeneo e le ragioni individuali dell'abbandono variano sensibilmente. La famiglia di provenienza e le condizioni socioeconomiche generali, come pure l'attrazione esercitata dal mercato del lavoro, sono fattori importanti. Il loro effetto è condizionato dalla struttura del sistema di istruzione e formazione, dalle opportunità formative e dall'ambiente formativo. Il coordinamento delle politiche relative al benessere dell'infanzia e dei giovani, alla sicurezza sociale, all'occupazione giovanile e alle prospettive professionali ha un ruolo importante nella riduzione dell'abbandono scolastico.

1.   Individuazione dei principali fattori e monitoraggio

L'abbandono scolastico ha cause complesse e varie, ma è spesso collegato a una condizione di svantaggio socioeconomico, alla provenienza da ambienti con basso livello di istruzione, al rigetto della scuola o ai cattivi risultati ottenuti, a fattori di attrazione del mercato del lavoro e/o a una combinazione di problemi sociali, psicologici ed educativi che pongono la persona in una situazione di rischio di abbandono.

Occorre tener conto del tipo di scuola che gli studenti frequentano. In alcuni Stati membri gli studenti che incontrano difficoltà nell'istruzione generale spesso vengono indirizzati verso l'istruzione e la formazione professionale. In tali casi, gli istituti di insegnamento professionale hanno responsabilità e compiti specifici per quanto riguarda la riduzione dell'abbandono scolastico. Politiche basate su dati di fatto devono prestare un'attenzione particolare ai risultati ottenuti, secondo i vari settori, dai sistemi di istruzione o formazione.

Politiche basate su dati di fatto devono prestare un'attenzione particolare ai risultati ottenuti, secondo i vari settori, dai sistemi di istruzione o formazione. Per mettere in atto politiche realistiche ed efficaci in rapporto ai costi è necessario disporre di dati aggiornati sul fenomeno (tassi di abbandono, passaggi tra livelli di istruzione, tassi di iscrizione e di completamento nell'istruzione secondaria superiore, assenteismo, elusione dell'obbligo scolastico) che permettano un'analisi a livello locale, regionale e nazionale:

la raccolta di informazioni dovrebbe permettere di analizzare le principali ragioni dell'abbandono scolastico per i vari gruppi di studenti, scuole, tipi di istituti di istruzione o di formazione, comuni o regioni,

per definire con più precisione gli interventi da adottare può essere utile incrociare i dati sugli abbandoni e i dati contestuali, in particolare di tipo socioeconomico, come pure raccogliere e analizzare informazioni sulle ragioni che spingono i giovani ad abbandonare la scuola e sulle loro prospettive professionali,

valutare l'efficacia e l'efficienza delle misure già adottate per ridurre l'abbandono scolastico è importante per migliorare le strategie e i programmi destinati ad accrescere le chance di successo scolastico.

2.   Quadro d'azione

Strategie globali relative all'abbandono scolastico richiedono una pluralità di interventi coordinati in diversi settori e l'integrazione di misure per la riduzione dell'abbandono scolastico in tutte le politiche per l'infanzia e per i giovani. Oltre alle politiche in materia di istruzione che promuovono sistemi scolastici di qualità, ciò include le politiche sociali, i servizi di sostegno, le politiche del lavoro, della gioventù, della famiglia e dell'integrazione. Sono importanti anche il coordinamento orizzontale tra i vari attori e il coordinamento tra i diversi livelli di gestione. Le strategie relative all'abbandono dovrebbero includere gli aspetti della prevenzione, dell'intervento e della compensazione. Gli Stati membri dovrebbero definire i dettagli delle loro strategie in funzione delle proprie situazioni e dei propri contesti.

2.1.

Le POLITICHE DI PREVENZIONE sono volte a ridurre il rischio di abbandono scolastico prima che i problemi sorgano. Sono misure intese a ottimizzare l'offerta di istruzione e formazione per migliorare le prospettive di successo scolastico ed eliminare gli ostacoli che vi si frappongono.

Hanno come obiettivo quello di porre solide basi che permettano agli scolari di sviluppare il loro potenziale e di integrarsi nella scuola. Le politiche di prevenzione potrebbero comprendere vari fattori:

1)

poter fruire di un'istruzione e di un'assistenza di alta qualità fin dalla prima infanzia è fondamentale per tutti e soprattutto per gli scolari che provengono da ambienti svantaggiati, compresi i migranti e i Rom. Favorisce il benessere fisico, lo sviluppo sociale e psichico, l'acquisizione di competenze cognitive linguistiche e di base. L'offerta educativa deve essere di alta qualità, di costo ragionevole, assicurata da personale adeguato e accessibile alle famiglie provenienti da ambienti svantaggiati;

le politiche di prevenzione prendono in considerazione l'organizzazione dei sistemi di istruzione e formazione, le risorse che vi sono destinate, la disponibilità, la permeabilità e la flessibilità dei percorsi formativi, il divario tra maschi e femmine, il sostegno agli alunni provenienti da ambienti svantaggiati o di madrelingua diversa;

2)

accrescere l'offerta formativa, garantendo opportunità di istruzione e formazione oltre l'età dell'obbligo scolastico, può influenzare il comportamento dei giovani e delle loro famiglie e migliorare i tassi di completamento del secondo ciclo dell'istruzione secondaria;

3)

promuovere politiche attive di lotta contro la segregazione e forme di sostegno supplementare alle scuole delle zone svantaggiate o con un gran numero di alunni provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati aiutano queste scuole a diversificare la loro composizione sociale e migliorare la loro offerta formativa. Ciò migliora il successo scolastico di questi alunni e a ridurre il rischio di abbandono scolastico;

4)

insistere sul valore della diversità linguistica e aiutare i bambini di madrelingua diversa a migliorare la loro conoscenza della lingua di insegnamento e, ove opportuno, della madrelingua e gli insegnanti a insegnare ad alunni con livelli di competenza linguistica diversi sono misure che possono far migliorare il rendimento scolastico dei bambini provenienti da famiglie di immigrati e ridurre il rischio di abbandono;

5)

favorendo la partecipazione dei genitori, rafforzando la loro cooperazione con la scuola e creando forme di partenariato tra la scuola e i genitori, è possibile accrescere la motivazione degli alunni ad apprendere;

6)

accrescere la flessibilità e la permeabilità dei percorsi formativi (ad esempio modularizzando i corsi o alternando scuola e lavoro) è particolarmente utile per gli studenti con scarso rendimento scolastico e può indurli a proseguire uno studio o una formazione che meglio si adatta alle loro esigenze e alle loro capacità. Consente inoltre di affrontare cause di abbandono specifiche di ciascun sesso, come l'ingresso precoce nel mercato del lavoro o le gravidanze delle adolescenti. Inoltre, le misure che limitano le ripetenze sostituendole con un sostegno individuale flessibile sono correlate a un minore abbandono scolastico;

7)

il rafforzamento dei percorsi di formazione professionale di qualità, della loro attrattiva e della loro flessibilità offre agli studenti a rischio alternative credibili all'abbandono. Un'istruzione e una formazione professionali ben integrate nel sistema generale di istruzione e formazione offrono percorsi alternativi di accesso all'istruzione secondaria superiore e all'istruzione terziaria;

8)

il rafforzamento del nesso tra i sistemi di istruzione e formazione e il settore lavorativo, al fine di porre in evidenza i benefici derivanti dal completamento dell'istruzione in termini di possibilità di lavoro future. Ciò potrebbe realizzarsi attraverso tirocini o un maggiore coinvolgimento dei datori di lavoro negli istituti d'istruzione.

2.2.

Le POLITICHE DI INTERVENTO mirano a contrastare l'abbandono scolastico migliorando la qualità dell'istruzione e della formazione nelle istituzioni educative, reagendo ai segni premonitori e fornendo un sostegno mirato agli studenti o ai gruppi di studenti a rischio di abbandono scolastico. Interessano tutti i livelli dell'istruzione, dalla scuola della prima infanzia al secondo ciclo dell'istruzione secondaria.

Al livello della scuola o dell'istituzione di formazione, le strategie contro l'abbandono scolastico si inseriscono in una politica globale di sviluppo scolastico. Esse mirano a creare un ambiente di apprendimento positivo, a rafforzare la qualità e l'innovazione pedagogiche, a migliorare la capacità degli insegnanti di far fronte alla diversità sociale e culturale e a sviluppare metodi di lotta contro le violenze e il bullismo. Le politiche d'intervento potrebbero comprendere varie iniziative:

1)

trasformare le scuole in comunità di apprendimento fondate su una visione dello sviluppo scolastico condivisa da tutte le parti in causa, utilizzare l'esperienza e la conoscenza di tutti e offrire un ambiente aperto, stimolante e gradevole che incoraggi i giovani a proseguire lo studio o la formazione;

2)

predisporre sistemi di allarme che permettano di individuare precocemente gli studenti a rischio può permettere di adottare misure efficaci prima che i problemi insorgano, gli studenti comincino a sentirsi a disagio, a marinare la scuola o ad abbandonarla anzitempo;

3)

stabilire una rete di rapporti con i genitori e altri soggetti esterni alla scuola, come comunità locali, organizzazioni che rappresentano immigrati o minoranze, associazioni sportive e culturali o organizzazioni di datori di lavoro e della società civile, permette di trovare soluzioni globali per aiutare gli studenti a rischio e facilitare l'accesso all'aiuto esterno, ad esempio di psicologi, assistenti sociali e operatori giovanili, servizi culturali e locali. A questo scopo può essere utile l'azione di mediatori appartenenti alla comunità locale, in grado di facilitare la comunicazione e ridurre la diffidenza;

4)

fornire agli insegnanti strumenti che li aiutino nel loro lavoro con gli studenti a rischio è indispensabile perché le misure prese nelle scuole abbiano efficacia. La formazione iniziale e lo sviluppo professionale continuo possono consentire a insegnanti e dirigenti scolastici di far fronte alla diversità di provenienza degli alunni, di aiutare alunni provenienti da ambienti svantaggiati sotto il profilo socioeconomico e di risolvere situazioni difficili;

5)

attività extracurricolari, artistiche, culturali e sportive possono rafforzare l'autostima degli alunni a rischio e accrescere la loro capacità di superare le difficoltà incontrate a scuola;

le politiche d'intervento a livello individuale sono dirette a fornire agli studenti a rischio di abbandono scolastico una serie di meccanismi di sostegno che possono essere adattati alle loro esigenze. Hanno come obiettivi specifici lo sviluppo personale, per rafforzare la loro capacità di reazione, e la risoluzione di difficoltà concrete, che possono essere di natura sociale, cognitiva o psicologica:

1)

il mentoraggio aiuta gli alunni a superare specifiche difficoltà scolastiche, sociali o personali. Individualmente (mentoraggio) o in piccoli gruppi (tutoraggio), gli alunni ricevono un aiuto personalizzato, spesso fornito da educatori, da membri della comunità o dai loro coetanei;

2)

calibrare l'insegnamento ai bisogni degli alunni, rafforzare i metodi di apprendimento individualizzati e offrire un sostegno permettono agli alunni a rischio di adattarsi alle esigenze dell'istruzione formale e di superare le barriere create dal sistema di istruzione e di formazione e possono così contribuire a limitare le ripetenze;

3)

il rafforzamento delle attività di orientamento e di consulenza facilita le scelte professionali degli studenti, le transizioni all'interno del sistema scolastico o tra il mondo della scuola e quello del lavoro, riduce il rischio di decisioni errate dovute a false aspettative o ad informazioni insufficienti, aiuta i giovani a compiere scelte che corrispondono alle loro ambizioni, ai loro interessi personali e ai loro talenti;

4)

garantire che i giovani la cui situazione economica può determinare il loro abbandono scolastico abbiano accesso a un adeguato sostegno finanziario. Ove opportuno, tale sostegno potrebbe essere soggetto a condizioni o collegato alle prestazioni sociali.

2.3.

Le POLITICHE DI COMPENSAZIONE sono destinate ad aiutare quanti abbandonano anzitempo la scuola a riavvicinarsi allo studio, offrendo loro la possibilità di tornare a frequentare corsi di istruzione e formazione e di acquisire le qualifiche che non hanno potuto ottenere. Le politiche di compensazione potrebbero comprendere vari elementi:

1)

i programmi d'istruzione della «seconda opportunità», che offrono condizioni di apprendimento che rispondono alle esigenze specifiche delle persone che hanno abbandonato la scuola, riconoscono la formazione che essi hanno acquisito in passato e li aiutano a migliorare le loro condizioni di vita. Tali programmo sono diversi dalle scuole dal punto di vista organizzativo e pedagogico e spesso sono caratterizzati da piccoli gruppi di studenti, da un insegnamento personalizzato, consono all'età e innovativo e da percorsi formativi flessibili. Nella misura del possibile, questi devono essere facilmente accessibili e gratuiti;

2)

varie vie di reinserimento nel sistema generale di istruzione e formazione, la cui offerta è importante. Corsi di recupero che danno particolare risalto alle attività di orientamento possono aiutare a colmare le lacune createsi in conseguenza dell'interruzione degli studi e facilitare il reinserimento nel sistema scolastico;

3)

il riconoscimento e la convalida della formazione precedente, comprese le competenze acquisite attraverso l'apprendimento non formale o informale, che rafforzano la fiducia e l'autostima dei giovani e ne facilitano il reinserimento nel sistema dell'istruzione. Questo può motivare gli studenti a proseguire gli studi e la formazione e aiutarli a individuare i loro talenti e a fare scelte migliori per la loro carriera professionale;

4)

il sostegno individuale specifico che integra l'aiuto sociale, finanziario, educativo e psicologico per i giovani in difficoltà. Questo sostegno è particolarmente importante per i giovani in situazioni di grave disagio sociale o psicologico che impediscono loro di proseguire gli studi o la formazione.


II Comunicazioni

COMUNICAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Commissione europea

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/7


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6241 — CIE Management II/Gruppo Coin)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 191/02

In data 21 giugno 2011 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32011M6241. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/7


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6162 — Pfizer/Ferrosan Consumer Healthcare Business)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 191/03

In data 9 giugno 2011 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32011M6162. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/8


Non opposizione ad un'operazione di concentrazione notificata

(Caso COMP/M.6160 — Apollo/PlayPower)

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 191/04

In data 23 giugno 2011 la Commissione ha deciso di non opporsi alla suddetta operazione di concentrazione notificata e di dichiararla compatibile con il mercato comune. La presente decisione si basa sull'articolo 6, paragrafo 1, lettera b) del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio. Il testo integrale della decisione è disponibile unicamente in lingua inglese e verrà reso pubblico dopo che gli eventuali segreti aziendali in esso contenuti saranno stati espunti. Il testo della decisione sarà disponibile:

sul sito Internet della Commissione europea dedicato alla concorrenza, nella sezione relativa alle concentrazioni (http://ec.europa.eu/competition/mergers/cases/). Il sito offre varie modalità per la ricerca delle singole decisioni, tra cui indici per impresa, per numero del caso, per data e per settore,

in formato elettronico sul sito EUR-Lex (http://eur-lex.europa.eu/it/index.htm) con il numero di riferimento 32011M6160. EUR-Lex è il sistema di accesso in rete al diritto comunitario.


IV Informazioni

INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA

Consiglio

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/9


DECISIONE DEL CONSIGLIO

del 28 giugno 2011

relativa alla nomina e sostituzione di membri del consiglio di direzione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale

(000/2011/)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il regolamento (CEE) n. 337/75 del Consiglio, del 10 febbraio 1975, relativo all'istituzione di un Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale, in particolare l'articolo 4 (1),

vista la candidatura presentata al Consiglio dalla Commissione nella categoria dei rappresentanti dei datori di lavoro,

considerando quanto segue:

(1)

Con decisione del 14 settembre 2009 (2), il Consiglio ha nominato i membri del consiglio di direzione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale per il periodo dal 18 settembre 2009 al 17 settembre 2012.

(2)

Un posto di membro del consiglio di direzione del Centro nella categoria dei rappresentanti dei datori di lavoro si è reso vacante a seguito delle dimissioni di Andrew MAMO,

DECIDE:

Articolo unico

La persona seguente è nominata membro del consiglio di direzione del Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale per la restante durata del mandato, ossia fino al 17 settembre 2012:

RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI DATORI DI LAVORO:

MALTA:

Ms Jeanelle CATANIA

Executive Policy & Business Development

The Malta Chamber of Commerce Enterprise and Industry

Fatto a Lussemburgo, addì 28 giugno 2011.

Per il Consiglio

Il presidente

FAZEKAS S.


(1)  GU L 39 del 13.2.1975, pag. 1.

(2)  GU C 226 del 19.9.2009, pag. 2.


Commissione europea

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/10


Tassi di cambio dell'euro (1)

30 giugno 2011

2011/C 191/06

1 euro =


 

Moneta

Tasso di cambio

USD

dollari USA

1,4453

JPY

yen giapponesi

116,25

DKK

corone danesi

7,4587

GBP

sterline inglesi

0,90255

SEK

corone svedesi

9,1739

CHF

franchi svizzeri

1,2071

ISK

corone islandesi

 

NOK

corone norvegesi

7,7875

BGN

lev bulgari

1,9558

CZK

corone ceche

24,345

HUF

fiorini ungheresi

266,11

LTL

litas lituani

3,4528

LVL

lats lettoni

0,7093

PLN

zloty polacchi

3,9903

RON

leu rumeni

4,2435

TRY

lire turche

2,3500

AUD

dollari australiani

1,3485

CAD

dollari canadesi

1,3951

HKD

dollari di Hong Kong

11,2475

NZD

dollari neozelandesi

1,7468

SGD

dollari di Singapore

1,7761

KRW

won sudcoreani

1 543,19

ZAR

rand sudafricani

9,8569

CNY

renminbi Yuan cinese

9,3416

HRK

kuna croata

7,4018

IDR

rupia indonesiana

12 397,41

MYR

ringgit malese

4,3626

PHP

peso filippino

62,619

RUB

rublo russo

40,4000

THB

baht thailandese

44,380

BRL

real brasiliano

2,2601

MXN

peso messicano

16,9765

INR

rupia indiana

64,5620


(1)  Fonte: tassi di cambio di riferimento pubblicati dalla Banca centrale europea.


Corte dei conti

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/11


Relazione speciale n. 5/2011 «Il regime di pagamento unico (RPU): aspetti da considerare per migliorare la sana gestione finanziaria»

2011/C 191/07

La Corte dei conti europea informa che è stata pubblicata la relazione speciale n. 5/2011 «Il regime di pagamento unico (RPU): aspetti da considerare per migliorare la sana gestione finanziaria».

La relazione è disponibile, per essere consultata o scaricata, sul sito Internet della Corte dei conti europea: http://www.eca.europa.eu

La relazione può anche essere ottenuta in versione cartacea, gratuitamente, facendone richiesta al seguente indirizzo:

Cour des comptes européenne

Unité «Communication et rapports»

12, rue Alcide De Gasperi

1615 Luxembourg

LUXEMBOURG

Tel. +352 4398-1

E-mail: euraud@eca.europa.eu

oppure compilando un buono d'ordine elettronico su EU-Bookshop.


INFORMAZIONI PROVENIENTI DAGLI STATI MEMBRI

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/12


Informazioni comunicate dagli Stati membri sugli aiuti di Stato concessi ai sensi del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese attive nella produzione di prodotti agricoli e recante modifica del regolamento (CE) n. 70/2001

2011/C 191/08

Aiuto n.: SA.32518 (11/XA)

Stato membro: Germania

Regione: Schleswig-Holstein

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Gewährung von Beihilfen im Rahmen der Bekämpfung

Leukose und Brucellose bei Rindern, Schafen und Ziegen

Base giuridica: Richtlinien für die Gewährung von Beihilfen im Rahmen der Bekämpfung Leukose und Brucellose bei Rindern, Schafen und Ziegen (Leukose-Brucellose-Beihilfe-Richtlinien)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: 0,15 milioni di EUR.

Intensità massima di aiuti: 100 %.

Data di applicazione: —

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 17 febbraio 2011-31 dicembre 2013.

Obiettivo dell'aiuto: Epizoozie [articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006].

Settore economico: Allevamento di animali.

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Ministerium für Landwirtschaft, Umwelt und ländliche Räume Schleswig-Holstein

Mercatorstraße 3

24106 Kiel

DEUTSCHLAND

Sito web: http://www.schleswig-holstein.de/cae/servlet/contentblob/872674/publicationFile/Beihilfe_RiLi_Leukose.pdf

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.33004 (11/XA)

Stato membro: Italia

Regione: Basilicata

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Interventi compensativi relativi a mancati redditi, a favore delle aziende agricole interessate da provvedimenti di abbattimenti totali conseguenti ad infezioni di tubercolosi bovina, brucellosi, leucosi bovina enzootica e scrapie o colpite dalle avversità atmosferiche. Periodo 2010 e 2011.

Base giuridica:

 

Brucellosi bovina, bufalina, ovina e caprina:

 

D.P.R. n. 320/1954,

 

L. n. 615/1964,

 

D.M. n. 453/1992,

 

D.M. n. 651/1994.

 

Tubercolosi bovina e bufalina:

 

D.P.R. n. 320/1954,

 

L. n. 615/1964,

 

D.M. n. 592/1995.

 

Leucosi bovina enzootica:

 

D.P.R. n. 320/1954,

 

D.M. n. 358/1996.

 

Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili:

 

D.M. 8.4.1999,

 

regolamento (CE) n. 999/2001 del 22 maggio 2001.

 

Avversità atmosferiche:

 

D.P.C.M. n. 66/2011,

 

D.G.R. n. 518/2011.

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: 0,20 milioni di EUR.

Intensità massima di aiuti: 100 %.

Data di applicazione: —

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 24 giugno 2011-31 dicembre 2011.

Obiettivo dell'aiuto: Avversità atmosferiche [articolo 11 del regolamento (CE) n. 1857/2006], epizoozie [articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006].

Settore economico: Allevamento di bovini da latte, allevamento di ovini e caprini, allevamento di altri bovini e di bufalini.

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto.:

Regione Basilicata

Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale Economia Montana

Via Vincenzo Verrastro 10

85100 Potenza PZ

ITALIA

Sito web: http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/department.jsp?dep=100049

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.33005 (11/XA)

Stato membro: Italia

Regione: Basilicata

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: L. 2 dicembre 1998 n. 423 — articolo 1 comma 2 — Interventi urgenti nel settore zootecnico per il ripristino funzionale delle strutture aziendali delle aree riconosciute dal D.P.C.M. n. 66/2011.

Base giuridica:

 

L. 2.12.1998 n. 423.

 

D.P.C.M. 22.3.2011 n. 66 «Dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio della Regione Basilicata nel periodo dal 18 febbraio al 1o marzo 2011».

 

D.G.R. n. 641 del 4 maggio 2011«L. 2 dicembre 1998 n. 423 — articolo 1 comma 2 — Interventi urgenti nel settore zootecnico per il ripristino funzionale delle strutture aziendali delle aree riconosciute dal D.P.C.M. n. 66/2011».

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: 0,32 milioni di EUR.

Intensità massima di aiuti: 80 %

Data di applicazione: —

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 24 giugno 2011-31 dicembre 2011

Obiettivo dell'aiuto: Avversità atmosferiche [articolo 11 del regolamento (CE) n. 1857/2006].

Settore economico: Allevamento di bovini da latte, allevamento di altri bovini e di bufalini, allevamento di ovini e caprini.

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Regione Basilicata

Dipartimento Agricoltura Sviluppo Rurale Economia Montana

Via Vincenzo Verrastro 10

85100 Potenza PZ

ITALIA

Sito web: http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/department.jsp?dep=100049

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.33156 (11/XA)

Stato membro: Bulgaria

Regione: Bulgaria

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: „Помощ за участие в изложения по овцевъдство — Регионално изложение по овцевъдство гр. Костинброд, Общинско изложение по овцевъдство гр. Елин Пелин, Общинско изложение по овцевъдство гр. Годеч и Общинско изложение по овцевъдство гр. Брезник“

Base giuridica: Чл. 10, ал. 1, т. 10 от Закона за подпомагане на земеделските производители; Указания, приети с Решение на Управителния съвет на Държавен фонд „Земеделие“ за схема на държавна помощ за участие в изложения и панаири

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: 0,03 milioni di BGN.

Intensità massima di aiuti: 100 %.

Data di applicazione: —

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 27 giugno 2011-31 dicembre 2013.

Obiettivo dell'aiuto: Assistenza tecnica [articolo 15 del regolamento (CE) n. 1857/2006].

Settore economico: Agricoltura, silvicoltura e pesca.

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Държавен фонд „Земеделие“

бул. „Цар Борис III“ № 136

1618 София/Sоfiа

БЪЛГАРИЯ/ВULGАRIА

Sito web: http://www.dfz.bg/bg/darzhavni-pomoshti/shemi_durjavni_pomoshti_reglament_1857_2006/

Altre informazioni: —

Aiuto n.: SA.33219 (11/XA)

Stato membro: Germania

Regione: Thüringen

Titolo del regime di aiuto o nome dell'impresa beneficiaria di un aiuto individuale: Satzung zur Änderung der Satzung über Beihilfen der Thüringer Tierseuchenkasse 612-40306-TH/0002

Base giuridica: § 7 Absatz 2 und § 20 Thüringer Ausführungsgesetz zum Tierseuchengesetz (Thüringer Tierseuchengesetz — ThürTierSG —) in der Fassung vom 30. März 2010 (GVBl. S. 89) in Verbindung mit der Satzung über Beihilfen der Thüringer Tierseuchenkasse (Beihilfesatzung in der Fassung der 4. Änderungssatzung)

Spesa annua prevista nell'ambito del regime o importo annuo totale concesso all'impresa: Importo totale annuo della dotazione prevista ai sensi del regime: 3,15 milioni di EUR.

Intensità massima di aiuti: 100 %.

Data di applicazione: —

Durata del regime o dell'aiuto individuale: 24 giugno 2011-31 dicembre 2013.

Obiettivo dell'aiuto: Epizoozie [articolo 10 del regolamento (CE) n. 1857/2006].

Settore economico: Allevamento di animali.

Nome e indirizzo dell'autorità che eroga l'aiuto:

Thüringer Tierseuchenkasse

Victor-Goerttler-Straße 4

07745 Jena

DEUTSCHLAND

Sito web:

 

http://www.thueringertierseuchenkasse.de/Download/Beihilfesatzung2011.pdf

 

http://www.thueringertierseuchenkasse.de/Download/thuertiersg.pdf

Altre informazioni: —


V Avvisi

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI

Commissione europea

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/15


MEDIA 2007 — SVILUPPO, DISTRIBUZIONE, PROMOZIONE E FORMAZIONE

Invito a presentare proposte — EACEA/19/11

Sostegno alla digitalizzazione dei cinema Europei

2011/C 191/09

1.   Obiettivi e descrizione

Il presente invito a presentare proposte si basa sulla decisione n. 1718/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 novembre 2006, relativa all’attuazione di un programma di sostegno al settore audiovisivo europeo (MEDIA 2007).

Gli obiettivi globali del programma sono:

a)

conservare e valorizzare la diversità culturale e linguistica europea e il patrimonio audiovisivo cinematografico, garantire l’accesso al pubblico dello stesso e favorire il dialogo tra le culture;

b)

accrescere la circolazione e la visibilità delle opere audiovisive europee all’interno e all’esterno dell’Unione europea, intensificando fra l’altro la cooperazione fra le parti attive;

c)

rafforzare la concorrenzialità del settore audiovisivo europeo nel quadro di un mercato europeo aperto e concorrenziale propizio all’occupazione, promuovendo fra l’altro i collegamenti tra i professionisti dell’audiovisivo.

L’obiettivo del piano relativo alla «digitalizzazione del cinema» è di incoraggiare le sale che proiettano una notevole percentuale di opere europee non nazionali a sfruttare le possibilità offerte dalla distribuzione digitale.

Il presente invito a presentare proposte si propone di favorire la transizione digitale delle sale che proiettano film europei, sostenendo i costi indiretti legati all’acquisto di un proiettore digitale.

2.   Candidati ammissibili

Il presente invito è destinato agli operatori cinematografici europei indipendenti la cui attività principale è la proiezione di film.

I candidati devono essere stabiliti in uno dei seguenti paesi:

i 27 paesi dell’Unione europea.

i paesi del SEE, la Svizzera e la Croazia.

Le organizzazioni dei candidati devono:

essere sale cinematografiche di prima visione (che presentino nella loro programmazione film europei in prima visione, nel termine massimo dei dodici mesi successivi all’uscita nazionale)

essere aperte al pubblico da almeno 3 anni.

disporre di un sistema di biglietteria e di dichiarazione dell’incasso.

disporre di almeno uno schermo e 70 poltrone.

avere effettuato almeno 520 proiezioni annuali per le sale permanenti (ossia sale cinematografiche aperte al pubblico almeno 6 mesi l’anno), 300 proiezioni annuali per sale con un unico schermo (30 proiezioni al mese) e almeno 30 proiezioni al mese per cinema all’aperto/estivi (cinema che operano per meno di 6 mesi all’anno).

aver avuto un’affluenza totale minima di 20 000 spettatori nei dodici mesi precedenti o 20 000 ingressi qualora sia stato effettivamente pagato il prezzo normale del biglietto.

I candidati che dispongono o disporranno di un proiettore grazie a un integratore terzo, in seguito alla firma di un accordo VPF, non saranno ammessi a beneficiare del sostegno.

Sono considerati ammissibili al sostegno, i cinema la cui programmazione nel 2010 sia stata dedicata almeno per il 50 % a film europei; di questi, almeno il 30 % dev’essere composto da film europei non nazionali.

Un film è ritenuto europeo se è conforme alla definizione del programma MEDIA di tali film in base al sistema di sostegno selettivo e al sistema di sostegno automatico del cinema.

I film che sono già stati classificati sono elencati nella banca dati film europei:

http://ec.europa.eu/culture/media/programme/distrib/filmbase/index_en.htm

Un film è ritenuto europeo se è conforme alla seguente definizione:

Qualsiasi opera recente di fiction (compresi i film d’animazione) o documentario, di durata non inferiore a 60 minuti, che soddisfi le seguenti condizioni:

l’opera è prodotta a maggioranza da uno o più produttori con sede in un paese partecipante al programma MEDIA. Per essere considerate produttori effettivi, le società di produzione devono essere accreditate. Per determinare chi sia l’effettivo produttore, si possono anche considerare altri elementi come il controllo creativo, la proprietà dei diritti di sfruttamento e la quota dei profitti;

e

l’opera dev’essere realizzata con la partecipazione significativa di professionisti che abbiano nazionalità o residenza in uno dei paesi partecipanti al programma MEDIA. Si intende per «Partecipazione significativa» quella che abbia ottenuto più del 50 % dei punti sulla base della tabella seguente, (ossia che abbia ottenuto 10 o più punti nel caso di un’opera di fiction o la percentuale più alta di punti se il totale è inferiore a 19 come avviene normalmente per documentari o film d’animazione per i quali solitamente le categorie non vengono incluse integralmente nei crediti):

Funzioni

Punti

Regista

3

Sceneggiatore

3

Compositore

1

Primo attore

2

Secondo attore

2

Terzo attore

2

Direttore artistico/ Design produzione

1

Direttore della fotografia

1

Montatore

1

Suono

1

Luogo delle riprese

1

Laboratorio

1

Totale

19

Non sono considerati ammissibili al sostegno i film pubblicitari, pornografici o che esaltino il razzismo o la violenza.

3.   Azioni ammissibili

Sostenere i costi indiretti associati all’acquisto di proiettori digitali che soddisfino i requisiti di sicurezza del contenuto nel rispetto della Digital Cinema Initiative (DCI), da installare in un cinema che rispetti tutti i criteri di ammissibilità.

Si può richiedere il sostegno soltanto per un proiettore per ogni schermo, e per un massimo di 3 schermi per ogni cinema.

Il proiettore dev’essere acquistato tra la data di presentazione e il 30 giugno 2013.

4.   Criteri di aggiudicazione

Le candidature/le azioni ammissibili saranno valutati in funzione dei seguenti criteri:

Criteri

Punti

Dimensione europea

65

 

 

Numero di proiettori richiesti:

 

1 proiettore

7

2 proiettori

13

3 proiettori

25

Esistenza di un meccanismo nazionale di sostegno

 

No

10

0

5.   Bilancio

Il bilancio annuale stimato concesso al cofinanziamento dei progetti ammonta a 2 000 000 EUR.

Il contributo finanziario aggiudicato è una sovvenzione concessa come somma forfettaria pari a un massimo di 20 000 EUR per ogni schermo.

La sovvenzione copre qualsiasi costo relativo alla transizione digitale delle sale cinematografiche europee, eccezion fatta per il costo del proiettore digitale e del server.

L’Agenzia si riserva la possibilità di non attribuire tutti i fondi disponibili.

6.   Termine ultimo per la presentazione delle candidature

Il termine ultimo per l’invio delle candidature è fissato al 15 settembre 2011 (farà fede la data del timbro postale).

Le candidature devono essere inviate al seguente indirizzo:

Agenzia esecutiva per l’educazione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA)

Constantin DASKALAKIS

BOUR 3/66

Avenue du Bourget/Bourgetlaan 1

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË

Saranno accettate soltanto le candidature presentate utilizzando il modulo ufficiale, debitamente firmato dalla persona autorizzata ad assumere impegni giuridicamente vincolanti a nome dell’organizzazione richiedente. Le buste devono riportare chiaramente la dicitura:

MEDIA programme — Distribuzione EACEA/19/11 — Digitisation of cinemas

Le candidature inviate tramite fax o posta elettronica saranno respinte.

7.   Informazioni complete

Le linee guida e i moduli di candidatura sono disponibili al seguente indirizzo:

http://ec.europa.eu/culture/media/programme/distrib/schemes/auto/index_en.htm

Le candidature devono essere presentate utilizzando l’apposito modulo e contenere tutte le informazioni e gli allegati richiesti.


PROCEDIMENTI RELATIVI ALL'ATTUAZIONE DELLA POLITICA DELLA CONCORRENZA

Commissione europea

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/19


Notifica preventiva di una concentrazione

(Caso COMP/M.6288 — Blackstone/Stargazer)

Caso ammissibile alla procedura semplificata

(Testo rilevante ai fini del SEE)

2011/C 191/10

1.

In data 21 giugno 2011 è pervenuta alla Commissione la notifica di un progetto di concentrazione in conformità all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio (1). Con tale operazione l’impresa The Blackstone Group L.P. («Blackstone», Stati Uniti) acquisisce, ai sensi dell’articolo 3, paragrafo 1, lettera b), del regolamento comunitario sulle concentrazioni, il controllo esclusivo dell’insieme dell’impresa Stargazer GmbH e delle sue controllate («Stargazer», Germania) mediante acquisto di quote.

2.

Le attività svolte dalle imprese interessate sono le seguenti:

Blackstone: gestione alternativa degli attivi e prestazione di servizi di consulenza finanziaria a livello mondiale,

Stargazer: sviluppo e commercializzazione, attraverso la propria controllata operativa Jack Wolfskin, di articoli di abbigliamento, calzature e accessori per attività outdoor quali campeggio, alpinismo e escursionismo.

3.

A seguito di un esame preliminare la Commissione ritiene che la concentrazione notificata possa rientrare nel campo d'applicazione del regolamento comunitario sulle concentrazioni. Tuttavia, si riserva la decisione definitiva al riguardo. Si rileva che, ai sensi della comunicazione della Commissione concernente una procedura semplificata per l'esame di determinate concentrazioni a norma del regolamento comunitario sulle concentrazioni (2), il presente caso potrebbe soddisfare le condizioni per l'applicazione della procedura di cui alla comunicazione stessa.

4.

La Commissione invita i terzi interessati a presentare eventuali osservazioni sulla concentrazione proposta.

Le osservazioni devono pervenire alla Commissione entro dieci giorni dalla data di pubblicazione della presente comunicazione. Le osservazioni possono essere trasmesse alla Commissione per fax (+32 22964301), per e-mail all’indirizzo COMP-MERGER-REGISTRY@ec.europa.eu o per posta, indicando il riferimento COMP/M.6288 — Blackstone/Stargazer, al seguente indirizzo:

Commissione europea

Direzione generale della Concorrenza

Protocollo Concentrazioni

J-70

1049 Bruxelles/Brussel

BELGIQUE/BELGIË


(1)  GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 («il regolamento comunitario sulle concentrazioni»).

(2)  GU C 56 del 5.3.2005, pag. 32 («la comunicazione sulla procedura semplificata»).


ALTRI ATTI

Commissione europea

1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/20


Pubblicazione di una domanda a norma dell’articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d’origine dei prodotti agricoli e alimentari

2011/C 191/11

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell’articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

DOCUMENTO UNICO

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«SCHWÄBISCHE SPÄTZLE/SCHWÄBISCHE KNÖPFLE»

N. CE: DE-PGI-0005-0738-02.02.2009

IGP ( X ) DOP ( )

1.   Denominazione:

«Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle»

2.   Stato membro o paese terzo:

Germania

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare:

3.1.   Tipo di prodotto:

Classe 2.7.

Paste alimentari.

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1:

Gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» sono paste alimentari all’uovo di tipo artigianale, di forma irregolare e dalla superficie rugosa e porosa, fabbricate facendo cadere direttamente la pasta spessa nell’acqua bollente/nel vapore. Nel linguaggio corrente le due denominazioni designano lo stesso prodotto, con l’identico impasto di base, e sono intercambiabili. La forma della pasta all’uovo è variabile, può essere spessa o sottile, lunga oppure corta. È praticamente impossibile distinguere queste due denominazioni, le differenze non sono definite con esattezza e, per di più, i due termini sono interpretati in modo diverso nelle varie regioni.

Caratteristiche fondamentali

Colore/aspetto: naturale, dal giallo-dorato al giallo pallido.

Forma: paste alimentari all’uovo di forma irregolare, superficie rugosa e porosa, artigianali; forma variabile (sottile o spessa, lunga o corta).

Consistenza/tessitura: dura, tiene bene la cottura/non incolla, superficie rugosa.

Qualità delle uova: uova fresche, conformemente alle norme di fabbricazione della pasta (Leitsätze für Teigwaren).

Proporzione di uova per kg di semola/farina: «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» secchi: almeno 2 uova per kg di semola; in genere si aggiungono 4 o 6 uova per kg di semola.

«Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» freschi: almeno 8 uova per kg di semola e di farina.

Qualità della semola: semola di grano duro o farina di spelta.

Qualità della farina per gli «Spätzle» freschi: farina di grano o di spelta.

Qualità dell’acqua: acqua potabile fresca.

Sale: facoltativo, massimo l’1 %.

Spezie, aromatizzanti, spinaci: facoltativi.

Acido citrico: facoltativo negli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» freschi.

3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati):

Ingredienti degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» (secchi): semola, uova fresche ed acqua potabile. L’aggiunta di sale (massimo l’1 %), di spezie, di aromatizzanti e di spinaci è facoltativa. Negli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» freschi è eventualmente possibile aggiungere acido citrico e la semola può essere sostituita del tutto o in parte dalla farina.

3.4.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale):

3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata:

Onde garantire l’autenticità di questo prodotto regionale tradizionale nonché il mantenimento di un elevato livello qualitativo, la fabbricazione degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» deve avere luogo nella zona geografica delimitata. Le tappe di fabbricazione della pasta fresca e della pasta secca sono identiche fino al raffreddamento o all’essiccatura. Tradizionalmente, gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» sono prodotti mediante grattugiatura manuale; la lavorazione meccanica di questa pasta è infatti comparsa soltanto all’inizio del XX secolo. Gli ingredienti sono mescolati e la pasta lavorata fino ad ottenere lo spessore desiderato. Dalla comparsa delle apposite macchine impastatrici, questo processo è diventato essenzialmente meccanico. La pasta è messa in forma, quindi immersa in acqua bollente o in vapore acqueo. La consistenza della pasta e la scelta della temperatura e dei tempi di cottura ideali richiedono abilità manuale ed esperienza, difficilmente uniformabili. Le competenze artigianali e le conoscenze regionali rivestono un’importanza particolare. Nel caso degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» secchi, la pasta è sottoposta a pre-essiccatura seguita da essiccatura vera e propria; nel caso degli Spätzle freschi, invece, la pasta viene eventualmente raffreddata, quindi pastorizzata, infine raffreddata ad una temperatura di 2-7 °C.

3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc.:

3.7.   Norme specifiche in materia di etichettatura:

4.   Delimitazione concisa della zona geografica:

La zona geografica corrispondente alla Svevia comprende tutta la superficie del Baden-Württemberg nonché la circoscrizione amministrativa del Land della Baviera.

5.   Legame con la zona geografica:

5.1.   Specificità della zona geografica:

La fabbricazione degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» rappresenta una tradizione secolare nella zona geografica ed occupa un posto di rilievo nella cucina sveva. Le competenze artigianali dei fabbricanti e le conoscenze regionali rivestono un’importanza del tutto particolare. Gli «Spätzle» sono tradizionalmente fabbricati mediante grattugiatura manuale; gli «Spätzle» grattugiati a mano su una tavola rappresentano ancora oggi una garanzia di alta qualità. Per ragioni economiche, la produzione meccanica degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» di tipo artigianale, ovvero grattugiati a mano, è nata nella zona geografica all’inizio del XX secolo. I primi brevetti, fondati sulla pratica (cfr. ad esempio il Deutsches Reichpatent 471046) sono stati depositati onde preservare l’autenticità e lo stile artigianale degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle». Numerose mostre comprovano le competenze tradizionali della Svevia per quanto riguarda la loro fabbricazione, dai tempi più remoti fino ai giorni nostri (cfr. la mostra «Spätzle und Knöpfle — Geschichte(n) rund um das Leibgericht der Schwaben» organizzata da Blickfang: Alte Zeiten, Ofterdingen, oppure la mostra «Spätzle — Schaben, pressen, hobeln» al museo all’aria aperta di Beuren). Numerosi concorsi culinari e vari record mondiali di fabbricazione di Spätzle grattugiati fanno risaltare la peculiarità della zona geografica associata ai fattori umani. Le competenze locali in materia di fabbricazione si sono tramandate di generazione in generazione e contribuiscono ampiamente a conferire al prodotto le sue caratteristiche odierne. La tradizione di fabbricazione degli «Spätzle» nella regione della Svevia è comprovata dal XVIII secolo in poi. Nel 1725, Rosino Lentilio, consigliere e medico personale del Württemberg, dichiarava che per «Knöpflein» e «Spazen» si intendeva «tutto ciò che si prepara con la farina». All’epoca, la spelta era ampiamente diffusa nella regione della Svevia. Questo cerale poco esigente, che cresce su terreni poco fertili, era molto popolare in questa regione povera, coltivata da piccoli agricoltori. Poiché la spelta è ricca di glutine e la pasta poteva quindi essere preparata senza uova nei periodi difficili, gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» erano fabbricati principalmente con la spelta. Gli «Spätzle» hanno acquisito la loro notorietà nella zona montagnosa di Münsiger Alb. Con l’avvento dell’’industrializzazione e l’aumento della prosperità, gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle», che anticamente erano una pietanza del tutto comune, sono diventati una specialità gastronomica destinata ai giorni di festa. Nella descrizione di un paesino svevo del 1937, gli «Spätzle» sono definiti infatti pietanza di festa. L’anno prima Sebastian Blau, poeta locale, definiva gli «Spätzle» simbolo dell’identità regionale sveva: «[…] gli “Spätzle” sono la base della nostra cucina, la gloria del nostro paese, […], l’alfa e l’omega del menu svevo […]». Nella zona geografica di cui trattasi, proprio nelle zone sfavorite dalla natura, i tradizionali procedimenti di fabbricazione regionali e le competenze artigianali estremamente sviluppate in materia hanno permesso la fabbricazione di un prodotto molto pregiato. Gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» figurano oggi tra i prodotti della quasi totalità dei fabbricanti di pasta e dei gastronomi e dagli anni ’80 sono anche esportati con successo. Per gli abitanti della zona geografica, essi sono assurti a simbolo della loro identità. L’importanza fondamentale degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» nella cucina della Svevia è dimostrata, fra l’altro, dal romanzo «Die Geschichte von den sieben Schwaben», pubblicato per la prima volta nel 1827, secondo cui in Svevia è tradizione «mangiare cinque volte al giorno, ossia cinque volte una minestra e due volte una minestra accompagnata fra l’altro da “Knöpfle” o da “Spätzle”». Nel 1892 Elise Henle spiegava che, per una donna sveva, era opportuno padroneggiare la fabbricazione degli «Spätzle»: «una donna che non sa fare gli Spätzle non è una vera sveva». In tempi più recenti l’autore svevo Siegfried Ruoß elencava, nel suo libro di cucina intitolato «Schwäbische Spätzleküche», ben oltre 50 ricette di «Spätzle» per la Svevia.

5.2.   Specificità del prodotto:

Contrariamente ad altri tipi di paste alimentari, gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» sono paste alimentari all’uovo, fresche, di tipo artigianale, di forma irregolare, superficie rugosa e porosa, fabbricate facendo cadere direttamente la pasta spessa nell’acqua bollente o nel vapore; la loro forma può essere sottile o spessa, lunga oppure corta. Si tratta del solo tipo di pasta la cui prima cottura avviene già nella fase di fabbricazione. La pasta umida viene setacciata attraverso i fori di una griglia o fatta gocciolare attraverso tali fori per poi ricadere nell’acqua bollente. Durante questa fase la pasta può eventualmente essere tagliata.

5.3.   Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP), o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):

Il legame causale tra la peculiarità degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» e la loro origine geografica deriva dalla particolare reputazione di cui godono a causa della loro origine. Si tratta di paste di tipo tradizionale, tipiche della Svevia, note e apprezzate nella regione ma anche oltre i suoi confini. Questa reputazione è confermata sia dalla moltitudine di pareri giunti all’amministrazione nazionale competente sia da un sondaggio effettuato presso i consumatori nel 2002.

Inoltre, numerosi riferimenti che figurano nella letteratura, articoli di stampa e libri di cucina regionali sottolineano l’importanza fondamentale della reputazione degli «Spätzle»/«Knöpfle» nella cucina sveva in quanto «piatto nazionale svevo».

Gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» figurano oggi tra i prodotti della quasi totalità dei fabbricanti di paste e dei gastronomi e dagli anni ’80 sono esportati con successo. Il prestigio degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» poggia principalmente sul loro processo di fabbricazione regionale tradizionale e sulle elevatissime competenze artigianali in materia di fabbricazione degli «Spätzle» che si trovano in questa regione; gli «Spätzle» grattugiati a mano sono infatti particolarmente rinomati. La fabbricazione meccanica richiede anch’essa una certa abilità ed esperienza, sicché le competenze artigianali dei fabbricanti e le conoscenze regionali rivestono anch’essere grande importanza. Si può quindi partire dal principio che la reputazione degli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» sia strettamente legata alla loro regione d’origine.

Gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» hanno acquisito grande notorietà presso i consumatori e godono, a causa della loro origine regionale, di un grande prestigio fondato sulla loro lunga tradizione in quanto specialità regionale sveva e sulle competenze artigianali di fabbricazione degli «Spätzle» che si sono andate sviluppando in questa regione; gli «Spätzle» grattugiati a mano sono infatti considerati un marchio di alta qualità. Un sondaggio realizzato nel 1965 dalla cooperativa dei consumatori di Stoccarda dimostrava già l’eccezionale reputazione di cui gli Spätzle godevano nelle regioni di Stoccarda e di Reutlingen. Anche la letteratura sveva è ricca di poesie su questa pietanza cara agli svevi; basti pensare al poema pubblicato nel 1838 nel Schwarzwälder Boten, dal titolo «Das Lob der Schwabenknöpfle», oppure alla poesia «Schwäbische Leibspeisa» o al «Spätzles-Lied». Gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» sono presenti anche in feste e costumi della regione e vengono smerciati all’industria turistica sotto forma di settimane dedicate a specialità alimentari, corsi, seminari e concorsi di «grattugiatura» degli «Spätzle». In tempi più recenti, gli «Schwäbische Spätzle»/«Schwäbische Knöpfle» svolgono anche il ruolo di ambasciatore culinario della Svevia.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:

[articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006]

Markenblatt Vol. 21 del 23 maggio 2008, parte 7a-aa, pag. 33858

(http://www.register.dpma.de/DPMAregister/geo/detail.pdfdownload/127)


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


1.7.2011   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 191/24


Pubblicazione di una domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

2011/C 191/12

La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla domanda di registrazione ai sensi dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

DOCUMENTO UNICO

REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

«ΚΟΥΦΕΤΑ ΑΜΥΓΔΑΛΟΥ ΓΕΡΟΣΚHΠΟΥ» (KOUFETA AMYGDALOU GEROSKIPOU)

N. CE: CY-PGI-0005-0800-02.03.2010

IGP ( X ) DOP ( )

1.   Denominazione:

«Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου» (Koufeta Amygdalou Geroskipou).

2.   Stato membro o paese terzo:

Cipro.

3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare:

3.1.   Tipo di prodotto:

Classe 2.4.

Prodotti di panetteria, pasticceria, confetteria o biscotteria.

3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1:

I Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) sono mandorle tostate e confettate.

Le caratteristiche principali del prodotto finito sono descritte di seguito.

 

Caratteristiche fisiche

 

Forma: ovale/a forma di mandorla.

 

Colore: bianco.

 

Caratteristiche chimiche

Tenore di umidità: 2-4 %.

 

Caratteristiche organolettiche

 

Superficie e consistenza: il rivestimento esterno di zucchero presenta una superficie rugosa e, alla masticazione, risulta più morbido di prodotti simili e produce una gradevole sensazione (si scioglie facilmente in bocca). Lo spessore dell'involucro di zucchero va dai 2 ai 4 millimetri.

 

Sapore: alla dolcezza dello zucchero si unisce il caratteristico sapore di mandorla tostata.

3.3.   Materie prime (solo per i prodotti trasformati):

Nella produzione dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) si utilizzano: a) mandorle e b) zucchero di canna cristallino.

3.4.   Alimenti per animali (solo per prodotti di origine animale):

Non pertinente.

3.5.   Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata:

La produzione e il confezionamento dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) devono avere luogo nella zona geografica delimitata (demo di Geroskipou); sia lo zucchero che le mandorle possono provenire da altre zone.

3.6.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento, ecc.:

I Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) non possono essere confezionati a temperature superiori ai 45 °C: in caso contrario si determinerebbe la presenza di vapori e quindi di umidità nel sacchetto. Non appena la temperatura scende al di sotto dei 45 °C può iniziare il processo di confezionamento, che si conclude al raggiungimento della temperatura ambiente. L'eventuale protrarsi del processo di confezionamento oltre tale momento altera le particolari caratteristiche organolettiche del prodotto in quanto l'insufficiente grado di umidità riduce la morbidezza alla masticazione dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou). Poiché il momento del confezionamento dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) è cruciale ai fini dell'ottenimento delle caratteristiche organolettiche ricercate, è necessario che il confezionamento del prodotto avvenga nella zona geografica delimitata; in tal modo vengono garantite anche l'autenticità e la tracciabilità del prodotto.

3.7.   Norme specifiche in materia di etichettatura:

Sull'etichettatura dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) viene indicata la durata della conservazione del prodotto, che è di un mese dalla data di produzione.

4.   Delimitazione concisa della zona geografica:

Confini amministrativi del demo di Geroskipou.

5.   Legame con la zona geografica:

5.1.   Specificità della zona geografica:

La ricetta per la produzione dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) è una tradizione di famiglia, in quanto fino ad oggi, nel demo di Geroskipou, questo prodotto è ottenuto esclusivamente dai discendenti di Sofocles Athanasiou, che ne avviò la produzione a Geroskipou nel 1895. Dal 1895 ad oggi questi confetti sono prodotti nello stesso modo e nella stessa zona geografica (il demo di Geroskipou) dai discendenti di Athanasiou. Da allora la perizia e la maestria necessarie per ottenere i Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) sono perciò presenti nella zona geografica delimitata, all'interno della quale sono state tramandate fino ad oggi. Come in passato, il processo produttivo dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) viene insegnato dai confettieri esperti a quelli più giovani: in tal modo la maestria dei produttori si tramanda di generazione in generazione.

Nell'opera Geroskipou — Volto antico e moderno (Aristidou e Vakis, 1992) si fa riferimento ai confetti alla mandorla prodotti a Geroskipou dopo il 1930 e venduti principalmente in occasione delle festività. Questo prodotto è citato anche nell'opera Geroskipou — Saggio sulla storia e il folklore (Hatzikyriakos, 2000), che parla di confetti ottenuti con sciroppo, zucchero e mandorle messi a cuocere in un piccolo calderone. Vale la pena di ricordare che nel 1937 i Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) furono insigniti di un premio in occasione di una rassegna specialistica tenutasi nella località di Stroumbi.

Dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) parla anche il volume Geroskipou dall'antichità ai giorni nostri, pubblicato a cura del demo di Geroskipou (2008). Il numero di agosto 2010 della rivista mensile Il corriere di Pafos contiene inoltre un'intervista a un confettiere di antica data tuttora in attività, nel corso della quale si sottolinea che questi confetti rientrano tra le produzioni tradizionali di Geroskipou.

5.2.   Specificità del prodotto:

La specificità dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) è collegata a due aspetti:

a)

la reputazione del prodotto, dovuta alla sua produzione tradizionale, iniziata moltissimi anni fa, nel demo di Geroskipou; e

b)

le particolari caratteristiche organolettiche, che differenziano questi confetti dai prodotti simili. Tra le caratteristiche organolettiche del prodotto va annoverata innanzitutto la peculiare superficie rugosa e la consistenza dell'involucro esterno di zucchero che, alla masticazione, risulta più morbido di prodotti simili e si scioglie facilmente in bocca producendo una gradevole sensazione. I Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) hanno una caratteristica dolcezza dovuta allo zucchero. La rugosità della superficie, la consistenza e la dolcezza sono caratteristiche peculiari di questo prodotto e non si ritrovano in altri confetti. Più precisamente, nella produzione dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) non viene utilizzato nessun tipo di cera per proteggere o isolare la mandorla (pratica che continua invece a essere seguita nella produzione di altri confetti per evitare di perdere le sostanze grasse presenti nelle mandorle). Inoltre, nella produzione dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) non viene utilizzata alcuna materia prima all'infuori delle mandorle e dello zucchero né si ricorre a ulteriori procedimenti per lucidare i confetti (ricoprendoli con uno strato di cera o attraverso metodi meccanici continuando la lavorazione nella bassina) a differenza di quanto avviene per altri confetti. Per tali motivi i pori presenti sulla superficie del prodotto rimangono aperti e determinano la ruvidità che contraddistingue questi confetti. Inoltre i Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) mantengono nel tempo una maggiore morbidezza nonché una maggiore dolcezza rispetto agli altri confetti in quanto, a differenza di questi ultimi, non contengono altri ingredienti, che vengono utilizzati invece negli altri prodotti per stemperarne la dolcezza.

5.3.   Legame causale tra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o altre caratteristiche del prodotto (per le IGP):

Per quanto riguarda la reputazione dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou), il prodotto è conosciuto in tutta Cipro. Come già detto, i Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) sono prodotti a Geroskipou da moltissimi anni e le conoscenze necessarie per produrli si sono tramandate fino ad oggi di generazione in generazione. Per quanto attiene al metodo di ottenimento del prodotto, l'unicità dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) e le loro particolari caratteristiche sono dovute alle conoscenze e alla maestria dei confettieri, che si trovano principalmente a Geroskipou. La particolare consistenza dei Κουφέτα Αμυγδάλου Γεροσκήπου (Koufeta Amygdalou Geroskipou) è dovuta principalmente al metodo di ottenimento del prodotto, e in particolar modo alla durata della fase di ingrossatura delle mandorle tostate, al ritmo di rotazione della bassina nella fase di ingrossatura e alla ricetta seguita per ottenere il prodotto. L'aspetto critico del processo produttivo, in relazione al quale il know-how dei confettieri è determinante, è dato dalla necessità che il confettiere resti davanti alla bassina per l'intera durata della produzione onde sorvegliare costantemente il processo di ingrossamento e, all'occorrenza, intervenire immediatamente con movimenti correttivi volti ad adeguare la densità e la quantità dello sciroppo e la temperatura di produzione. Riveste notevole importanza anche l'equilibrio tra la durata dell'ingrossamento delle mandorle tostate e il ritmo di rotazione della bassina nel corso dell'ingrossamento del prodotto. Più precisamente, se l'ingrossamento avviene troppo rapidamente e/o se il ritmo di rotazione della bassina non è quello giusto, i confetti si incollano tra loro. Analogamente, se l'ingrossamento avviene troppo lentamente e/o se il ritmo di rotazione della bassina non è quello giusto, i confetti si seccano e non assorbono la dovuta quantità di zucchero. Queste pratiche sono frutto della tradizione, degli originali metodi produttivi locali nonché delle conoscenze e della perizia locali dei confettieri di Geroskipou. La buona riuscita della ricetta descritta nel disciplinare è dovuta anche all'uso di due soli ingredienti (zucchero e mandorle) e nient'altro, a differenza di quanto avviene per altri confetti.

Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:

 

[articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006].

 

http://www.moa.gov.cy/moa/da/da.nsf/All/BAB8773EB6D4C5BD422576CD00354E95/$file/EvnoikiApofasiYpourgou4406Jan10.pdf?OpenElement


(1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.